Macerata, giovani, sicurezza e cultura della legalità: l’incontro dell’Anps in piazza della Libertà
Si è svolto giovedì scorso a piazza della Libertà a Macerata l’incontro organizzato dalla Sezione locale dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato (ANPS), dedicato alla cultura della prevenzione e alla promozione della cittadinanza attiva.
L’evento ha visto la partecipazione delle autorità locali: la vicesindaco Francesca D’Alessandro e l’assessora alla cultura Katiuscia Cassetta hanno sottolineato come l’esempio di impegno civile dell’ANPS possa essere esteso per creare una rete di legalità e solidarietà sempre più ampia.
Immigrazione e sovraffollamento carcerario
Sul tema dell’immigrazione, il magistrato di Sorveglianza di Ancona Filippo Scapellato, membro della Commissione per gli Affari Penitenziari del Consiglio Superiore della Magistratura, ha evidenziato come le statistiche mostrino una correlazione tra aumento dell’immigrazione e sovraffollamento carcerario, suggerendo come possibile rimedio l’espiazione della pena nello Stato d’origine del detenuto.
Particolarmente toccante è stata la testimonianza di Mustafà, ospite della Caritas, che ha raccontato il difficile viaggio dal Gambia a Lampedusa, attraversando Nigeria, Algeria e Tunisia e viaggiando su un barcone sovraffollato con altri 55 migranti.
Il tema del rispetto delle forze dell'ordine. è stato affrontato dal commissario capo Valter Angelici e dal professore di Diritto Penale Roberto Acquaroli. Angelici ha ricordato che polizia significa protezione e tutela dei diritti, non repressione, mentre Acquaroli ha sottolineato l’importanza di linee guida operative per garantire la sicurezza degli operatori, anche in contesti ad alto rischio.
Un ampio dibattito ha riguardato la prevenzione dei fenomeni di droga e violenza di genere, con interventi del medico del Pronto Soccorso Roberto Staffolani, dell’assessore alla famiglia Marco Caldarelli, del giornalista Maurizio Verdenelli, della prof.ssa Alessandra Fermani e di altre figure legate all’educazione e all’associazionismo.
Tra i punti chiave emersi: gli istituti del Codice Rosa e Codice Rosso non solo intervengono dopo gli episodi, ma hanno una funzione di educazione e prevenzione. La famiglia come nucleo di solidarietà e educazione responsabile. L’associazionismo sportivo, con esempi virtuosi come la Lube Academy, promuove integrazione e sviluppo dei giovani.
L’importanza di una informazione equilibrata, che dia spazio anche a notizie positive, per contrastare l’idea diffusa di una realtà dominata da pericoli. Il ruolo delle parole e dei messaggi culturali, sia nella musica sia nel linguaggio della criminalità, che possono influenzare comportamenti devianti.
L’incontro ha offerto così uno spazio di confronto multidisciplinare, sottolineando come la prevenzione passi attraverso l’educazione, la cultura, lo sport e il sostegno sociale, creando reti di protezione e partecipazione attiva per i giovani e la comunità.
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