Tra le colline coltivate e la montagna dell’entroterra marchigiano, da Nord a Sud, si nascondono ancora oggi le tracce di un passato che affonda nel Medioevo. Sono resti di abitati, castelli, frammenti ceramici, segni nei campi arati che raccontano la vita quotidiana di comunità rurali dimenticate, ma che tornano a parlare grazie alle ricerche del progetto R.I.M.E.M. (Ricerche sugli Insediamenti Medievali nell’Entroterra Marchigiano), un progetto da cui sono nati i Convegni Internazionali di Archeologia Medievale nelle Marche.
Dopo il Primo Convegno, tenutosi nel 2019 e pubblicato nel 2021 dall'Editore Ante Quem di Bologna, siamo ora arrivati alla seconda edizione, della quale verranno presentati gli Atti mercoledì 12 novembre alle 16, al Polo Bertelli dell’Università di Macerata (Sala Riunioni, III piano).
L’incontro - aperto alla cittadinanza e promosso dal Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo - riunirà studiosi italiani e internazionali per condividere i risultati di anni di ricerche e di indagini sul campo che hanno profondamente cambiato la conoscenza del paesaggio medievale marchigiano.
A presentare il volume sarà la prof.ssa Anna Maria Stagno dell’Università di Genova. Interverranno Simone Betti, Pierluigi Feliciati, Umberto Moscatelli dell’Università di Macerata, Tatjana Tkalčec (Institute of Archaeology – Zagabria) e Marco Destro (Ante Quem Editore).
Seguirà una breve presentazione di un Supplemento della rivista “Il Capitale Culturale”, un volume di omaggio al professor Moscatelli per il suo pensionamento. Il progetto R.I.M.E.M., diretto da Umberto Moscatelli, nasce dalle ceneri del progetto C.A.M.M. (Carta Archeologica Marchigiana del Medioevo) che si arenò per mancanza di finanziamenti.
«È un lavoro che ha riportato l’archeologia medievale al centro dell’attenzione scientifica — dice Moscatelli — in una regione dove, per lungo tempo, la ricerca si era concentrata sull’età Picena e Romana. Attraverso anni di ricognizioni di superficie, studio dei materiali e analisi dei reperti, il progetto ha censito moltissimi siti medievali, restituendo un quadro del popolamento rurale completamente nuovo».
Le campagne di ricerca, inizialmente svolte in collaborazione tra le Università di Macerata e Udine, hanno coinvolto ogni anno decine di studenti, impegnati nella documentazione e nello studio dei reperti mobili conservati nei depositi universitari.
I dati raccolti sono confluiti in mappe tematiche che rappresentano oggi uno strumento prezioso non solo per la ricerca accademica, ma anche per la tutela del patrimonio archeologico e la pianificazione territoriale. «Le nostre ricerche dialogano con le amministrazioni locali - sottolinea Moscatelli - e contribuiscono a segnalare la presenza di aree di interesse archeologico».
La pubblicazione degli Atti del Secondo Convegno Internazionale di Archeologia Medievale nelle Marche, curata da Umberto Moscatelli e Tatjana Tkalčec con il sostegno economico della Sezione Scientifica di Beni Culturali “Massimo Montella”, coordinata dal prof. Pierluigi Feliciati, raccoglie contributi di studiosi che, attraverso approcci e contesti diversi, contribuiscono a una lettura più ricca del passato medievale regionale.
«Dopo anni di studi possiamo dire che l’entroterra marchigiano conserva una eredità medievale viva e riconoscibile – conclude Moscatelli –. Ogni frammento ceramico, ogni segno nel terreno raccontano la storia di un territorio che, nel Medioevo, era tutt’altro che marginale».
Martedì 4 novembre, presso la sede centrale dell'I.C. "Lorenzo Lotto" di Monte San Giusto è stato siglato il Protocollo d’intesa territoriale per l'attivazione del sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni tra l'I. C. "Lorenzo Lotto" con i suoi tre plessi di Scuola dell’Infanzia, il Comune, il Nido d'Infanzia "Raggio di sole" e il Coordinamento pedagogico territoriale ATS 14 di Civitanova Marche.
In ottemperanza delle Linee pedagogiche per il sistema integrato "zerosei" previste dal D.Lgs. 65/2017, i soggetti coinvolti del territorio dopo molteplici interlocuzioni e momenti di formazione grazie al CPT ATS 14 di Civitanova Marche, hanno condiviso con il suddetto protocollo finalità ed obiettivi: sostenere e implementare la qualità dei servizi 0-6, favorire pratiche pedagogiche comuni e continuità educativa nido-scuola, promuovere inclusione e pari opportunità, rafforzare alleanze educative con le famiglie.
Un passo significativo e fecondo per un territorio come Monte San Giusto, comunità interculturale e diversificata, vocata da sempre, al lavoro industriale della pelletteria e della calzatura, dove la collaborazione ormai formalizzata tra: Comune, Scuola, Servizi educativi ed Ambito territoriale diventa strategica per promuovere un sistema integrato 0-6 capace di sostenere il benessere delle famiglie e accompagnare la crescita dei bambini, future generazioni del domani, in un ambiente inclusivo e partecipato.
Il primo passaggio dell'ormai istituito tavolo 0-6 è stato l'Open Day dei professionisti dove la scuola, servizi educativi e servizi sociali si sono presentati e stretti la mano, proprio per iniziare insieme il nuovo cammino.
Sarà inaugurata venerdì alle 21,15 la nuova sede l’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese a Passo Treia negli spazi dell’ex scuola dell’infanzia, un luogo che torna ad accogliere persone, idee e relazioni, diventando un punto di riferimento.
Durante la serata – che segna anche l’avvio del nuovo anno accademico 2025-2026 – saranno presentati i corsi e le attività promosse dall’Uteam. Interverranno il sindaco di Treia, Franco Capponi, il Presidente e la Coordinatrice dell’Uteam, insieme a tanti cittadini che negli anni hanno fatto di questa esperienza una vera comunità di apprendimento e amicizia.
La serata sarà un momento d’incontro aperto a tutti e si concluderà con un brindisi a questo nuovo inizio.
Ritorna a Macerata la rassegna di cinema cinese “Luci cinesi - 中国电影周” e, insieme ad essa, un'occasione di riflessione per comprendere più da vicino la complessità del mondo cinese. L'Istituto Confucio dell'Università di Macerata propone due iniziative complementari: quattro serate di cinema contemporaneo al Cinema Italia e, giovedì 6 novembre, l'incontro con il sociologo Pino Arlacchi, autore del volume “La Cina spiegata all'Occidente”.
La rassegna prenderà il via mercoledì 5 novembre e porterà sullo schermo alcuni tra i titoli più significativi della nuova cinematografia cinese, offrendo uno sguardo su una società in rapido cambiamento attraverso le lenti di registi come Wei Shujun, Anthony Chen, Guan Hu e Jia Zhangke. Le proiezioni si terranno alle 21:00 al Cinema Italia di Macerata (via Gramsci, 25) con ingresso libero e gratuito. Ecco il calendario: mercoledì 5 novembre, “Il mistero scorre sul fiume” di Wei Shujun; giovedì 6 novembre “The Breaking Ice” di Anthony, mercoledì 12 novembre “Black Dog” di Guan Hu e giovedì 13 novembre “Generazione Romantica” di Jia Zhangke.
(Un'immagine tratta dal film "Generazione Romantica")
Giovedì 6 novembre, alle 16, l'Auditorium dell'Università di Macerata (via Padre Matteo Ricci 2) ospiterà Pino Arlacchi per la presentazione del suo ultimo libro, “La Cina spiegata all'Occidente”: un'opera che invita a superare stereotipi e diffidenze per comprendere le radici culturali e politiche del "miracolo cinese".
Sociologo e già sottosegretario generale delle Nazioni Unite, Arlacchi è noto a livello internazionale per i suoi studi sulla criminalità organizzata e per l'impegno nelle politiche di cooperazione e sviluppo. Negli ultimi anni ha rivolto il suo interesse alla Cina, approfondendo i fattori che ne hanno guidato l'ascesa economica e il ruolo crescente nello scenario globale.
"Con questo libro - afferma l'autore - "spero di contribuire a contrastare l'industria della paura e dell'ignoranza che alimenta gran parte della narrazione sulla Cina diffusa oggi in Occidente. La chiave per entrare nella mentalità della Cina e dei cinesi è la conoscenza delle istituzioni politiche originali che essi hanno creato nel corso dei millenni e dentro le quali vivono ancora oggi."
L'incontro, aperto al pubblico, potrà essere seguito anche da remoto. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito https://confucio.unimc.it. Con queste iniziative l'Istituto Confucio dell'Università di Macerata rinnova il proprio impegno nel promuovere il dialogo interculturale e la conoscenza della Cina contemporanea, attraverso linguaggi e prospettive capaci di unire cultura, arte e riflessione critica.
Via libera all’avvio della progettazione definitiva per il nuovo plesso scolastico "Edmondo De Amicis" di Colmurano. Con il decreto n. 915 del 10 ottobre 2025, la Struttura commissariale sisma 2016, guidata dal commissario straordinario Guido Castelli, ha disposto il trasferimento di 494.600 euro all’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche, pari al 20% dell’importo complessivo previsto per l’intervento, del valore totale di 3,8 milioni di euro.
Il progetto, inserito nell’Ordinanza Speciale n. 31/2021 dedicata alla ricostruzione e all’adeguamento delle scuole nei territori colpiti dal sisma, ha come obiettivo la realizzazione di un nuovo edificio scolastico, come stabilito dall’Ordinanza n. 96/2025. L’intervento è finanziato per 2,47 milioni di euro con fondi sisma, 187 mila euro da fondi Miur e 1,14 milioni tramite Conto Termico, che consentirà di realizzare un edificio ad alta efficienza energetica e dotato delle più moderne tecnologie per la sicurezza sismica e ambientale.
"Garantire alle comunità dell’Appennino scuole moderne, sicure ed efficienti è una priorità assoluta - dichiara il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Con questo intervento a Colmurano si compie un passo concreto per restituire spazi educativi adeguati e all’altezza delle nuove esigenze didattiche e ambientali. Le scuole sono il primo presidio di comunità e di futuro: investire su di esse significa investire nella rinascita dei nostri borghi".
L'anticipazione consentirà al comune di Colmurano, in qualità di soggetto attuatore, di procedere con le attività di progettazione, direzione lavori e coordinamento della sicurezza, primo passo verso l’apertura del cantiere.
La nuova scuola d’infanzia e primaria ospiterà complessivamente circa 120 bambini, 45 della materna e 75 della primaria. La decisione di delocalizzare l'edificio nasce dall’impossibilità di abbattere e ricostruire la vecchia struttura, un immobile storico che non risponde più ai requisiti di edificio strategico né alle nuove esigenze della didattica.
L’obiettivo è realizzare una scuola più sicura, moderna e conforme agli standard normativi attuali, anche sotto il profilo energetico e ambientale: l'edificio sarà infatti adeguato dal punto di vista termico e dotato di spazi esterni dedicati alle attività educative e di un cortile sicuro. Il vecchio edificio scolastico resterà comunque a disposizione della comunità, preservandone il valore storico e sociale.
"Siamo in fase di progettazione e stiamo lavorando in stretto raccordo con i progettisti per far sì che gli spazi interni ed esterni rispondano pienamente alle esigenze della scuola - sottolinea il sindaco Mirko Mari -. Grazie al Commissario alla Ricostruzione per aver reso possibile quest’opera, strategica per i piccoli borghi dell’entroterra: offrire servizi di qualità significa trattenere le famiglie e contrastare lo spopolamento, creando al tempo stesso condizioni per attrarne di nuove".
Già individuata la ditta esecutrice, una volta completata la progettazione sarà possibile avviare i lavori nel corso del prossimo anno. Il commissario Castelli ringrazia il sindaco Mirko Mari, l’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche e la Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli per la collaborazione e l’impegno nel portare avanti un progetto che rappresenta un tassello importante per Colmurano e suoi bambini.
Doppio riconoscimento per l’Università di Macerata nell’edizione 2025 di StartCUP Marche, la competizione regionale che premia le migliori idee di impresa nate in ambito accademico. Due team formati da studentesse e studenti UniMc sono saliti sul podio con progetti che coniugano innovazione tecnologica, attenzione al territorio e sostenibilità.
"I risultati ottenuti a StartCUP Marche 2025 confermano la vitalità e la creatività dell'imprenditorialità studentesca dell'Università di Macerata, capace di proporre idee innovative e sostenibili per il futuro delle imprese e del territorio”, commenta il rettore John McCourt. "Il successo dei team UniMc conferma l'efficacia del percorso di accompagnamento che l'Ateneo offre alle idee imprenditoriali dei giovani", sottolienea Laura Marchegiani, delegata al Placement, Orientamento alla carriera, Spin off e Brevetti. "StartCUP è solo una delle tappe di un ecosistema che sostiene la nascita di startup e spin off accademici, valorizzando le competenze e l'intraprendenza delle nuove generazioni".
Il terzo posto assoluto è andato a "SAM - Software Automatic Multitransport", ideato e guidato dallo studente Francesco Merlini. Il progetto propone una piattaforma digitale per gestire in modo più semplice e sicuro il trasporto merci, inizialmente su strada e in futuro anche su ferrovia. L'applicazione consente a imprese e trasportatori di prenotare, tracciare e gestire i documenti di viaggio in un unico spazio online, con pagamenti garantiti e penali automatiche in caso di ritardi o disservizi.Il sistema aiuta inoltre a ridurre i viaggi a vuoto, abbassando costi e tempi di incasso, e offre strumenti per monitorare l'impatto ambientale e le emissioni di CO₂. L'obiettivo è costruire una logistica sempre più efficiente, sostenibile e trasparente.
Il team è composto da Francesco Merlini (responsabile generale), Antonio Di Turi (responsabile tecnologico), Luigi Merlini (consulente finanziario) e Alessandro Cardinali (advisor esterno). SAM ha ottenuto diversi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il premio come miglior startup a Madrid nel 2023, la presentazione al gruppo Harvard Fellows, e la finale nei programmi eCapital 2025 ed "E se funzionasse?" di Confindustria.
Il progetto “Tipicità in Tavola – Chain of Trust”, guidato da Daniele Ciarrocchi, studente di Giurisprudenza, ha ottenuto la Menzione “Intellectual Property”, messa a disposizione dallo Studio Rubino & Partners. L’idea propone una Smart Box per la tracciabilità alimentare basata su tecnologia blockchain, capace di registrare in modo sicuro e trasparente ogni passaggio della filiera, dal produttore al consumatore. Obiettivo: garantire autenticità e qualità dei prodotti tipici e contrastare le frodi alimentari. Il progetto, sviluppato in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Camerino, rappresenta un esempio concreto di sinergia inter-ateneo: le competenze giuridiche ed economiche di UniMc si sono integrate con quelle tecnologiche dei partner, a dimostrazione di come la contaminazione tra saperi umanistici e scientifici sia motore di innovazione. Il team UniMc è composto da Daniele Ciarrocchi, Kateryna Kuznetsova, David Peretti, Luca Romeo, Alessio Rubicini e Lorenzo Verducci.
Un gruppo composto da 300 docenti degli Istituti di Istruzione Secondari di Primo e Secondo Grado di Macerata ha rivolto un appello alle istituzioni italiane, esprimendo profonda preoccupazione per gli eventi in corso nella Striscia di Gaza. I firmatari sottolineano come il loro ruolo educativo imponga di "promuovere il pensiero critico e la cittadinanza attiva, oggi più che mai necessari di fronte all’espandersi dell’odio e alla violazione dei diritti umani e delle norme internazionali".
Gli insegnanti ricordano nella loro missiva come il loro impegno non sia un’iniziativa estemporanea, ma sia "radicato nei valori fondanti della Repubblica italiana". Citando l’articolo 11 della Costituzione, che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, i docenti affermano la necessità di non restare indifferenti, dando concreta testimonianza dei principi di pace e giustizia. "Questo impegno, sottolineano, è coerente con le linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, che promuovono la conoscenza della Costituzione nelle sue dimensioni storiche, giuridiche e valoriali, e con gli obiettivi dell’Agenda 2030, volti a combattere fame, povertà, disuguaglianza e a garantire pace e giustizia".
In questo contesto, i docenti esprimono la loro più ferma condanna nei confronti di qualsiasi forma di violenza, guerra e sopruso. Applicando questi principi alla drammatica attualità, denunciano "il genocidio in corso da parte del governo di Israele contro la popolazione palestinese", richiamandosi alla Convenzione ONU per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio". In particolare, gli educatori evidenziano la distruzione del sistema scolastico a Gaza, definita "una strategia finalizzata a cancellare un popolo e la sua cultura, violando gravemente il diritto umano fondamentale all’istruzione".
Di fronte a tale scenario, i docenti sottolineano che non è più sufficiente promuovere la riflessione all’interno delle aule. "È necessario un intervento deciso da parte delle istituzioni". Per questo rivolgono un appello al Governo italiano affinché "agisca con urgenza per porre fine ai crimini in corso, proteggere la popolazione civile e gli operatori umanitari, esprimere una ferma condanna del genocidio del popolo palestinese e sospendere qualsiasi collaborazione economica, politica e militare con Israele".
L’Università di Macerata dedica un incontro al dramma di Gaza con l’appuntamento “Oltre la guerra: la catastrofe umanitaria a Gaza”, in programma lunedì 3 novembre, dalle 14 alle 16, nell’Aula Blu del Polo Pantaleoni (via Pescheria Vecchia 22, Macerata). L’iniziativa, promossa nell’ambito delle cattedre di Diritto costituzionale di Giovanni Di Cosimo e Angela Cossiri, nasce da una richiesta di approfondimento formulata dagli studenti ed è aperta al pubblico, con possibilità di seguire l’evento anche in streaming. Per informazioni: giurisprudenza.unimc.it/it, angela.cossiri@unimc.it.
L’appuntamento nasce dall’esigenza di creare uno spazio di confronto informato e interdisciplinare su una crisi umanitaria che interpella le coscienze e le categorie giuridiche e politiche fondamentali. Dopo la testimonianza di Gennaro Giudetti, operatore umanitario delle Nazioni Unite a Gaza, che fino a qualche settimana fa si è occupato della logistica degli aiuti, seguiranno gli interventi di Andrea Caligiuri, docente di Diritto internazionale, Giovanni Di Cosimo, docente di Diritto costituzionale, Lina Haddad, che ha studiato il modo in cui i social media filtrano informazioni e notizie, e Natascia Mattucci, docente di filosofia politica. L’incontro intende offrire agli studenti e alla comunità accademica l’opportunità di comprendere, attraverso prospettive complementari, le implicazioni umanitarie, giuridiche e politiche del conflitto in corso, nel solco dell’impegno dell’Università di Macerata per il dialogo, i diritti umani e la pace.
Per informazioni: Gennaro Giudetti è un giovane operatore umanitario originario di Taranto, impegnato da oltre 17 anni in missioni internazionali per la difesa dei diritti umani. Ha lavorato in contesti di guerra e crisi umanitaria in Albania, Libano, Siria, Afghanistan e più recentemente nella Striscia di Gaza. Si trovava a Deir al Balah quando un bombardamento ha colpito l’area Onu che lo ospitava, costringendolo a fuggire e a cercare rifugio altrove. Attraverso i social, Giudetti racconta da anni le storie dei bambini e delle persone incontrate lungo il suo cammino, dando voce alle vittime dei conflitti e testimoniando con coraggio la realtà delle guerre.
La Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino, in collaborazione con Federfarma Marche, ha organizzato nella mattinata di oggi il convegno dal titolo “Farmacie e territorio: nuovi modelli formativi, di cura e assistenza di prossimità”.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di aprire un momento strategico di confronto e collaborazione tra mondo accademico e professionale, per valorizzare il ruolo centrale della Scuola nel promuovere innovazione nella formazione universitaria e nella costruzione di nuovi modelli di assistenza territoriale.
In questo contesto, la Farmacia Didattica, fiore all’occhiello dell’Ateneo, si conferma un’esperienza formativa di eccellenza, riconosciuta a livello nazionale e internazionale, che integra conoscenze scientifiche, competenze professionali e sensibilità verso i bisogni reali della comunità.
I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali del rettore Unicam professor Graziano Leoni, del direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute professor Gianni Sagratini e della prorettrice alla Didattica professoressa Giulia Bonacucina.
È seguita poi la cerimonia di consegna della donazione alla Scuola di strumentazione ed arredi storici della Farmacia Pichi da parte della dottoressa Maria Vittoria Pichi, che sono esposti al Polo Sant’Agostino.
Attraverso relazioni scientifiche e testimonianze operative dirette, il convegno ha proposto un percorso di riflessione condivisa per rafforzare la qualità della formazione e delle cure, favorendo la piena integrazione della farmacia nel sistema sanitario generale e di prossimità nello specifico. L’iniziativa ha voluto così consolidare il ruolo sociale, sanitario e culturale dell’Università e delle farmacie, promuovendo una collaborazione strutturata e partecipativa tra istituzioni accademiche, professionisti del settore e territorio e confermando la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam come punto di riferimento per la formazione del futuro professionista del farmaco.
Dal 7 novembre 2025 prende il via l’ottava edizione del ciclo di incontri itinerante “La Costituzione aperta a tutti”, organizzato da Lefebvre Giuffrè in collaborazione con l’Università RomaTre e l’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica. L’iniziativa, nata a Roma e progressivamente diffusa su tutto il territorio nazionale, ha l’obiettivo di promuovere la cultura giuridica tra i giovani e rendere il diritto sempre più accessibile.
Il progetto ospita ogni anno lezioni tenute da esperti di diritto costituzionale, approfondimenti curati da giovani studiosi e momenti di confronto diretto tra studenti dei licei e universitari, favorendo la discussione su partecipazione sociale e impegno per la legalità.
Il primo incontro si terrà venerdì 7 novembre alle ore 10.00 presso l’Auditorium Benedetto XIII a Camerino e sarà dedicato al tema “Diritto alla salute e sistemi sanitari”. Dopo i saluti istituzionali del rettore di Unicam Graziano Leoni, di Donatella D’Amico, direttore generale dell’USR Marche, e di Antonio Delfino, direttore relazioni esterne e istituzionali di Lefebvre Giuffrè, gli esperti Marco Ruotolo, Paolo Bianchi e Sara Spuntarelli guideranno il pubblico in una riflessione sull’organizzazione dei servizi sanitari e sull’importanza del Servizio Sanitario Nazionale a quasi cinquant’anni dalla sua istituzione.
Gli incontri proseguiranno in diverse città italiane, con tre tappe a Roma presso l’Università RomaTre, fruibili anche online, il 2 novembre sul tema “Diritto e conflitti”, il 3 dicembre su “I diritti fondamentali nelle democrazie pluralistiche” e il 9 dicembre su “Corte Costituzionale e politica”. Successivamente saranno organizzati appuntamenti a Padova il 3 febbraio 2026 sul tema “Partecipazione civica e partiti politici” e a Cagliari l’11 marzo 2026 su “Lingua e identità culturale”.
Grazie alla collaborazione con l’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, tutti i contenuti saranno disponibili gratuitamente in formato audio-video sul Portale storico della Presidenza della Repubblica. Per l’occasione, Lefebvre Giuffrè ha anche pubblicato un volume dedicato, giunto alla seconda edizione, a cura di Marco Ruotolo e Marta Caredda, disponibile sia in versione cartacea sia in ebook, scaricabile da tutte le scuole italiane. Il volume intende approfondire tematiche di educazione civica, dialogare sui diritti e doveri dei cittadini e promuovere la conoscenza della Costituzione anche tra chi non è esperto di diritto, invitando i lettori a riscoprire la profondità e l’attualità delle parole della Carta repubblicana a settantacinque anni dalla sua entrata in vigore.
Dal 7 novembre al 13 dicembre 2025 prenderà il via la prima edizione del LEd – Laboratorio di Editoria, promosso dall’Università di Macerata - Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi insieme alla casa editrice Eum - per offrire una formazione completa sui processi e le professioni del mondo editoriale, tra tradizione e innovazione digitale. La partecipazione è gratuita, con un massimo di 30 posti disponibili per ciascun modulo. A chi frequenterà almeno il 75% delle attività e presenterà una relazione finale sarà rilasciato un attestato di partecipazione e un Open Badge per ogni modulo completato. Gli studenti UniMc potranno inoltre richiedere il riconoscimento di crediti formativi nell’ambito delle ulteriori attività formative. È possibile iscriversi entro il 3 novembre. Il bando è disponibile sul sito delle Eum https://eum.unimc.it/.
Il laboratorio, articolato in tre moduli frequentabili anche singolarmente, guiderà i partecipanti attraverso tutte le fasi di lavorazione del libro: dall’ideazione del testo alla correzione di bozze, dalla grafica alla stampa e alla pubblicazione online, fino alla distribuzione e promozione attraverso canali fisici e digitali. Ampio spazio sarà riservato anche agli aspetti amministrativi – come contratti, copyright e gestione del magazzino – e alla conoscenza diretta del settore grazie al contributo di aziende e professionisti dell’editoria.
Accanto alla filiera tradizionale, il corso approfondirà la realizzazione e diffusione dei prodotti editoriali digitali, con particolare attenzione ai modelli di comunicazione scientifica in open access, all’Open Science e alle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale. In linea con le più recenti evoluzioni legislative, sarà inoltre dedicato un modulo specifico alla progettazione di pubblicazioni digitali accessibili.
Il percorso formativo punta anche allo sviluppo di competenze trasversali – creative, digitali, comunicative e collaborative – utili per operare in modo consapevole e innovativo nel campo editoriale e culturale.
Il laboratorio è aperto agli studenti e alle studentesse dell’Università di Macerata, agli iscritti alle Scuole di Studi Superiori Universitari, ma anche a operatori culturali e studenti delle scuole superiori interessati ad avvicinarsi al mondo dell’editoria. Le lezioni si terranno in presenza nella Sala Sbriccoli del CASB e al Polo didattico Pantaleoni di Macerata, il venerdì e il sabato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Il Led Laboratorio di Editoria rappresenta un’occasione unica per scoprire dall’interno il mondo del libro e della comunicazione culturale, con uno sguardo rivolto alle sfide del futuro.
L’Università di Macerata ha accolto Momin Hraiz, il primo studente palestinese del progetto IUPALS – Italian Universities for Palestine Students. Nelle prossime settimane dovrebbero arrivare altri quattro studenti palestinesi, che potranno intraprendere a UniMC un nuovo percorso di formazione, dialogo e speranza. L’iniziativa rientra nell’impegno dell’Ateneo a promuovere il diritto allo studio, la dignità della persona e la costruzione della pace attraverso l’educazione. Giunto in Italia ieri, Hraiz ha incontrato stamattina il rettore John Mc Court, il direttore generale Domenico Panetta, la delegata dell’internazionalizzazione Emanuela Giacomini, il presidente del consiglio degli studenti Stefano Di Carlo.
"Accogliere Momin e i prossimi studenti palestinesi – è il commento del rettore John Mc Court - significa molto più che offrire un’opportunità di studio: è un gesto di responsabilità, di solidarietà e di fiducia nella forza della cultura. Aprire le porte della nostra università è un dovere morale e civile, che permette agli studenti di concentrarsi sul loro percorso formativo in un ambiente sicuro e inclusivo. Da ieri notte Momin ha un tetto, un pasto, copertura sanitaria e avrà tutto il supporto necessario per integrarsi nella nostra comunità. La sua presenza ci ricorda quanto sia importante valorizzare la quotidianità e vivere in un contesto di pace e sicurezza, elementi che non bisogna mai dare per scontato, ma che dobbiamo continuare a custodire con impegno e senso civico".
Il progetto Iupals è promosso dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme, nel quadro degli impegni presi dal sistema universitario attraverso la Crui per garantire accesso all’istruzione e sostegno agli studenti palestinesi.
Il programma offre borse di studio, corsi di lingua e cultura italiana, assistenza logistica e accademica per consentire agli studenti provenienti dai Territori Palestinesi di proseguire il proprio percorso universitario in Italia.
Con l’arrivo di Momin Hraiz, l’Università di Macerata si unisce a un gruppo di atenei italiani che hanno già aperto le proprie porte a giovani palestinesi nell’ambito dello stesso programma. “È un cammino condiviso – conclude il rettore -, che unisce molte università italiane nel segno dell’umanità e della cooperazione internazionale. L’auspicio è che sempre più studenti possano trovare in Italia un luogo di formazione, di accoglienza e di futuro, acquisendo competenze che saranno preziose nel loro percorso personale e professionale".
Da oggi l’Hub educativo 0-6 di Sforzacosta può contare su una "bibliotechina" composta da 116 volumi dedicati alla fascia d’età 0-6 anni. La piccola biblioteca, con struttura in cartone, è stata donata dal centro medico Fisiomed, che ha aderito all’iniziativa "Aiutaci a crescere. Regalaci un libro!", promossa dalle Librerie Giunti al Punto.
La campagna, nata nel 2010 per contribuire alla rinascita della biblioteca cittadina de L’Aquila dopo il sisma, è oggi una iniziativa di sensibilizzazione alla lettura che punta a diffondere il piacere dei libri sin dalla prima infanzia e prevede che i volumi vengano acquistati da singoli cittadini o aziende e poi donati a scuole, nidi, reparti ospedalieri e altre realtà educative del territorio.
La cerimonia di consegna si è svolta nel pomeriggio di ieri alla presenza dell’assessore all’Istruzione Katiuscia Cassetta, dell’AD Enrico Falistocco e Giulio Mura del centro medico Fisiomed, della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Mestica” Arianna Simonetti, della responsabile dell’Ufficio Servizi scolastici e nidi d’infanzia del Comune di Macerata Marzia Fratini, della coordinatrice dei progetti educativi ABF Fondazione Bocelli Maria Chiara Giorgini, oltre a una rappresentanza di educatrici, insegnanti e genitori.
"Desidero esprimere un sincero ringraziamento a Fisiomed per aver aderito al progetto promosso dalle librerie Giunti, contribuendo con generosità alla donazione della ‘bibliotechina’ destinata all’Hub educativo di Sforzacosta. Questo gesto rappresenta molto più di una semplice donazione di libri: è un investimento concreto per la crescita culturale ed educativa dei nostri bambini e delle nostre bambine. Promuovere la lettura fin dalla primissima infanzia significa investire sul futuro dei nostri bambini e della nostra comunità", ha sottolineato l’assessore Katiuscia Cassetta.
"Iniziative come questa rafforzano il legame tra scuola, famiglie e territorio, valorizzando il ruolo educativo dei libri e la collaborazione tra pubblico e privato. La presenza della bibliotechina all’interno dell’Hub educativo di Sforzacosta sarà una preziosa opportunità per stimolare curiosità, immaginazione e amore per la conoscenza, offrendo a tutti i piccoli lettori uno spazio accogliente dove avvicinarsi al piacere della lettura. Questo luogo così speciale, nato dalla generosità della Fondazione Bocelli continua ad attrarre atti di generosità e condivisione della bellezza che pervade ogni ambiente e ogni persona che lo frequenta. Le insegnanti, i genitori e soprattutto i bambini che hanno la fortuna di frequentarlo sono felici ed è questo l’obiettivo più importante. Ringrazio ancora una volta Fisiomed per la sensibilità dimostrata e per aver scelto di sostenere un progetto che mette al centro i bambini e il valore della cultura condivisa", conclude l'assessore.
La nuova bibliotechina sarà a disposizione dei bambini che frequentano l’hub educativo e delle famiglie, come spazio di scoperta, ascolto e condivisione, per crescere insieme attraverso la lettura.
Si è tenuto ieri martedì 28 ottobre, presso la sede della Simonelli Group a Belforte del Chienti, il meeting finale del progetto INSILICOFFEE, coordinato dall’Università di Camerino e finanziato nell’ambito del bando a cascata dello SPOKE 9 dell’Università di Napoli. Durante l’incontro sono stati presentati i risultati di un percorso di ricerca che unisce matematica, intelligenza artificiale e scienza del caffè, con l’obiettivo di rendere la preparazione dell’espresso sempre più personalizzata, sostenibile e perfetta.
L’iniziativa nasce dalle attività sviluppate grazie alla consolidata collaborazione tra Unicame Simonelli Group, che negli anni ha già portato alla registrazione di diversi brevetti, tra cui Customizable Coffee Dispensing System (IT201900017582 – codice europeoEP3797654B1). Il progetto INSILICOFFEE rappresenta un nuovo passo avanti in questa sinergia tra università e impresa, capace di coniugare competenze scientifiche e capacità tecnologiche al servizio di un prodotto simbolo del Made in Italy.
L’idea alla base del progetto è semplice ma rivoluzionaria: applicare la matematica e l’intelligenza artificiale alla preparazione del caffè, modellando in modo preciso tutti i parametri che determinano la qualità dell’espresso. Il gruppo di ricerca Unicam, coordinatodal prof. Pierluigi Maponi della Sezione di Matematica della Scuola di Scienze e Tecnologie,ha sviluppato modelli matematici in grado di simulare e ottimizzare il processo dipercolazione, cioè il passaggio dell’acqua attraverso la polvere di caffè, analizzando variabili come la granulometria, la pressione, la temperatura e il tempo di estrazione.
L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare un’applicazione software che in futuro permetterà ai consumatori di avere un caffè personalizzato e ai baristi di ottimizzare la preparazione in base alle richieste dei clienti. Le componenti centrali del sistema sono due Digital Twin, rispettivamente, per la torrefazione e percolazione del caffè ed una Artificial Neural Network per ottimizzare i vari processi.
E’ stata realizzata una prima versione della Digital Twin per la torrefazione, che affiancherà quella già sviluppata per la percolazione, e la Artificial Neural Network per la personalizzazione della preparazione del caffè espresso.
Il progetto è frutto di un approccio fortemente multidisciplinare, che ha coinvolto matematici, informatici, geologi, chimici e biologi dell’Ateneo, insieme ai tecnici e ai ricercatori della Simonelli Group. La ricerca, oltre a migliorare l’esperienza sensoriale del caffè, mira anche a rendere più sostenibile la filiera, riducendo sprechi e ottimizzando l’uso delle risorse.
“Il progetto INSILICOFFEE è un esempio perfetto – ha dichiarato il Rettore Unicam prof.Graziano Leoni – di come la ricerca scientifica possa dialogare con il mondo produttivo per generare innovazione reale e valore per il territorio e rappresenta una testimonianza concreta della capacità dell’Università di Camerino di mettere le proprie competenze al servizio delle imprese e della società”.
Massimiliano Stramaglia, professore ordinario di Pedagogia generale e sociale all’Università di Macerata, si è aggiudicato il “Resm International Transdisciplinary Senior Monographic Award” con la monografia scientifica "Pedagogia e Alta Sensibilità. Una nuova sfida per l’educazione".
Il premio, promosso dal comitato scientifico dalla Collana Ricerche Educative e Scienze Motorie di Tab Edizioni, è alla sua seconda edizione ed è intitolato alla memoria di Gino Bellagamba, il cattolico ferrarese che, da presidente dell’Associazione italiana maestri cattolici, dirigente scolastico e docente universitario, ha saputo coinvolgere e animare lo spirito dei più giovani.
“Ringrazio la Commissione che mi ha attribuito questo importante riconoscimento e l’Editore Studium che ha saputo credere nel mio progetto - afferma Stramaglia -. Mi dicono che Bellagamba fosse gentile: mi riconosco appieno in questo tratto di gentilezza. L’Alta Sensibilità, scoperta da Elaine Aron, si accompagna spesso a una particolare attenzione nei confronti degli altri".
"L’obiettivo della mia ricerca è stato quello di leggere l’Alta Sensibilità dal punto di vista educativo e didattico: non soltanto psicologico o neuroscientifico. Sono onoratissimo del risultato". Il Premio Resm “Gino Bellagamba” sarà conferito nel mese di gennaio 2026. Per Massimiliano Stramaglia è il sesto Premio scientifico della carriera.
Dieci progetti, quattro università, cinque sponsor e un obiettivo comune: trasformare le idee dei giovani marchigiani in impresa. Si è conclusa oggi, nella Sala Convegni della Scuola di Studi Superiori "C. Urbani" dell'Università di Camerino, l’edizione 2025 di Start Cup Marche, la business plan competition che premia le migliori idee imprenditoriali a contenuto innovativo proposte da studenti, ricercatori e laureati delle università marchigiane.
A conquistare il primo posto è stato "Agrifish", progetto che punta a trasformare gli scarti agricoli in mangime per l’acquacoltura, arricchito con sostanze bioattive estratte da vinacce e vinaccioli. L’idea, nata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Camerino, ha convinto la giuria per sostenibilità e innovazione.
Il secondo premio è andato a “Coffee Glow”, altro progetto made in Unicam, che intende valorizzare i fondi del caffè trasformandoli in cosmetici naturali e sostenibili, efficaci e dal profumo unico. Sul terzo gradino del podio si è classificato “SAM – Software Automatic Multitransport”, ideato da un laureato dell’Università di Macerata, una piattaforma digitale per rendere più efficiente e sostenibile il trasporto merci su ferrovia, abbattendo costi ed emissioni. Ai tre vincitori sono andati premi da 6.000, 4.500 e 3.000 euro, da reinvestire nello sviluppo dei progetti.
Oltre ai tre riconoscimenti principali, la giuria ha assegnato diverse menzioni speciali. La menzione speciale ‘Climate Change’ è stata assegnata ad Agrifish per l’impatto ambientale positivo, mentre la menzione ‘Social Innovation’ è andata a Spreky. Coffee Glow ha ricevuto la menzione ‘Imprenditoria Femminile’ per il team a maggioranza femminile, mentre al progetto Tipicità in tavola è stata assegnata la menzione ‘Intellectual Property’ da Rubino&Partners e al progetto Clari la menzione ‘Connessioni’ da CarpeDiem Business Agency.
La competizione è promossa da tutte e quattro le università delle Marche - Camerino, Politecnica delle Marche, Macerata e Urbino – con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Studio Rubino&Partners, Ordine dei Commercialisti di Macerata e Camerino e CarpeDiem Business Agency. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il rettore di Unicam Graziano Leoni, il delegato ai rapporti con le imprese Fabio Marchetti, la delegata Serena Gabrielli e i rappresentanti degli enti partner.
“L’Università di Camerino crede fortemente nelle potenzialità dei giovani – ha dichiarato il rettore Leoni – e nel valore dell’autoimprenditorialità come strumento per generare occupazione e innovazione sul territorio. Dalle idee dei nostri studenti sono nate imprese di successo, e ci auguriamo che anche i vincitori di quest’anno possano contribuire a far crescere le Marche”.
Start Cup Marche è l’unica competizione regionale accreditata dal Premio Nazionale dell’Innovazione promosso da PNI Cube. Le tre idee vincitrici rappresenteranno quindi le Marche alla finale nazionale del 4 e 5 dicembre a Ferrara, dove si confronteranno con i migliori progetti universitari italiani. Come ha sottolineato Alessandra Florio, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, “innovazione e nuova imprenditorialità sono fattori chiave per la crescita del Paese. Sostenere Start Cup Marche significa credere nei giovani e nel futuro del territorio”.
Nuovo prestigioso riconoscimento per la Scuola Civica di Musica “Stefano Scodanibbio”: il giovanissimo Alessio Properzi, undicenne allievo di pianoforte seguito dal maestro Adamo Angeletti, si è aggiudicato una borsa di studio annuale assegnata dalla Fondazione Lang di Milano.
Il premio rientra nel bando nazionale “La musica che fa bene ai bambini”, promosso dalla Fondazione per sostenere e valorizzare i giovani talenti musicali italiani. Alessio si è distinto tra i partecipanti grazie a un video realizzato lo scorso anno, durante la quinta classe della scuola primaria, in cui eseguiva lo Studio in re minore op. 1 di Franz Liszt.
La sua interpretazione ha conquistato la giuria per sensibilità, padronanza tecnica e maturità musicale, qualità che gli sono valse la borsa di studio e l’ammirazione del pubblico.
La cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 12 ottobre a Milano, in occasione degli Harmony Days, evento dedicato alla musica e alla solidarietà. In quell’occasione il video del giovane pianista maceratese è stato proiettato e applaudito dal pubblico, mentre Alessio ha ricevuto il diploma di merito e il plauso degli organizzatori.
Un risultato che riempie d’orgoglio la comunità di Macerata e testimonia ancora una volta la qualità formativa della Scuola Civica “Stefano Scodanibbio”, da anni punto di riferimento per la crescita artistica dei giovani musicisti del territorio.
La riforma costituzionale delle carriere dei magistrati, destinata a ridefinire l’assetto della giustizia italiana e a incidere profondamente sul processo penale, sarà al centro del convegno dal titolo "Separare e sorteggiare. La riforma costituzionale delle carriere dei magistrati e l’impatto sul processo penale", in programma giovedì 30 ottobre, dalle ore 15 alle 18, nell’Auditorium dell’Università di Macerata in via Padre Matteo Ricci.
L’iniziativa, promossa dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Macerata, si propone di offrire un’occasione di approfondimento e confronto tra mondo accademico, magistratura e avvocatura su una delle riforme più significative e discusse degli ultimi anni.
Dopo i saluti istituzionali del rettore John McCourt, della direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza Claudia Cesari e del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Macerata Paolo Parisella, i lavori saranno introdotti e moderati dal Lina Caraceni, associata di diritto processuale penale all’Ateneo maceratese e delegata del rettore per il Public Engagement.
Il dibattito vedrà la partecipazione di relatori di rilievo nazionale: Paolo Ferrua, professore emerito di diritto processuale penale all’Università di Torino, Roberto Rossi, procuratore generale presso la Corte d’appello di Ancona e Rinaldo Romanelli, avvocato e segretario dell’Unione Camere Penali Italiane.
Attraverso i loro contributi, il convegno intende esplorare, da prospettive differenti ma complementari, le implicazioni per il processo penale della separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici, della creazione di due Consigli superiori della Magistratura e del sorteggio dei suoi componenti, temi che animano da tempo un vivace dibattito giuridico e politico.
L’appuntamento, accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Macerata, si inserisce nel più ampio impegno dell’Università di Macerata nel promuovere momenti di riflessione pubblica e scientifica sui temi della giustizia e della legalità.
Valorizzare la lana prodotta nelle aree interne e marginali italiane attraverso un approccio sostenibile e innovativo che coniughi tradizione, ricerca scientifica e sviluppo territoriale. È questo l’obiettivo del progetto Revallate – Recupero e valorizzazione della filiera della lana prodotta in aree marginali attraverso la modernizzazione della produzione, gestione e innovazione dei prodotti finiti nel settore tessile (abbigliamento/arredamento), coordinato dall’Università di Camerino sotto la guida del prof. Carlo Renieri, in collaborazione con il Consorzio Biella The Wool Company, rappresentato da Mr. Nigel Andrew Thompson.
Il progetto mira, infatti, a valorizzare la filiera della lana ovina attraverso un approccio integrato che parte dalla gestione sostenibile dei pascoli e del benessere animale fino alla creazione di manufatti tessili e non tessili innovativi, giungendo alla definizione di standard per la gestione degli allevamenti, la tosatura e la raccolta della lana e per la creazione di un modello replicabile di produzione sostenibile.
È stata svolta anche una valutazione dell’impatto ambientale e socioeconomico del processo, per puntare alla riduzione delle emissioni e al rafforzamento del legame tra produttori e mercato, affinché il progetto possa avere anche una forte valenza sociale che contrasti lo spopolamento delle aree marginali.Sono state coinvolte tre regioni, Basilicata, Abruzzo e Marche, con particolare attenzione alle aree dei Parchi Nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga e dei Monti Sibillini. Per ciascuna area sono stati individuati allevatori ovini dove sono state messe a punto e testate procedure standard che garantiscano allo stesso tempo: la qualità del prodotto, il benessere animale e la sostenibilità del sistema.Nel progetto è stato anche testato il recente Standard UNI/CT 46 Tessile e abbigliamento (progetto UNI1613298 “Tessili – Benessere animale nella filiera produttiva – Requisiti generali per la produzione, preparazione, commercializzazione e tracciabilità della lana italiana, incluse le informazioni di supporto, le asserzioni etiche e ambientali”) e messo a punto un nuovo standard per raccolta, selezione, valorizzazione, promozione e commercializzazione dei lotti di lana italiana.territori caratterizzati da una forte vocazione pastorale ma anche da fenomeni di spopolamento che il progetto intende contrastare promuovendo nuove opportunità economiche e sociali.Un ulteriore risultato del progetto è la realizzazione di manufatti innovativi per l’arredamento, ottenuti utilizzando filati prototipo di lana italiana forniti da Loro Piana S.p.A.
I risultati e i prodotti del progetto saranno presentati lunedì 28 ottobre 2025, nell’ambito dell’evento di chiusura che si terrà presso la Sala della Mura del Rettorato dell’Università di Camerino, alla presenza dei partner di progetto, dei rappresentanti istituzionali e delle realtà produttive coinvolte.
Un legame che resiste al tempo e che, dopo quarant’anni, continua a brillare come ai tempi dei banchi di scuola. Gli ex studenti della 5ª A Ragioneria dell’Istituto Tecnico Commerciale di Macerata si sono ritrovati per celebrare i 40 anni dal diploma, con una cena piena di emozione e allegria al Ristorante Abbazia San Claudio di Corridonia.
Erano “7 lui e 14 lei”, come amano ricordare sorridendo i protagonisti di quella classe, un gruppo unito da sempre da simpatia, ironia e un forte spirito di amicizia. Nel corso della serata non sono mancati i racconti dei tempi passati: dai litigi scherzosi tra Paola Piangiarelli e Alberto Antonelli, alle amicizie e agli amori nati tra i banchi.
Tra i ricordi più vividi, quelli dei professori Storani, Bolognesi, Catinelli e della professoressa Governatori, indimenticabile docente di lettere, con i suoi “promessi sposi” e gli aneddoti che ancora oggi strappano sorrisi.
A condividere questa emozionante serata sono stati Daniela Gattari, Giuliano Palazzo, Lorella Cacciamani, Rosella Salvucci, Alberto Antonelli, Alessandra Stortini, Alessandra Persichini, Enrico Micheloni, Fabio Romagnoli, Francesca Cerquetella, Lucia Leoni, Maria Ventroni, Roberta Tognetti, Silvia Valentini, Paola Piangiarelli, Renata Lelli, Luana Bibini, Sandro Galassi, Maurizio Cicoli, Sandro Orazi e Marta Bartoli.
Gli ex studenti hanno ricordato le gite in Toscana e in Francia, le risate nei corridoi dell’ITC appena inaugurato e le lezioni di Ragioneria che, come sottolineano con affetto, “oggi non si chiamano più così, ma allora insegnavano rispetto, valori e armonia”.
Grazie all’entusiasmo e alla tenacia di Lorella Cacciamani, il gruppo resta in contatto anche oggi con una chat sempre attiva, dove si condividono foto, ricordi e momenti di vita quotidiana.
La serata, tra brindisi e nostalgia, si è conclusa con un pensiero condiviso da tutti: «Speriamo di ritrovarci ancora tante volte, perché la vera amicizia non invecchia mai