Il Natale 2024 ha portato con sé una decisione controversa per l’entroterra maceratese, suscitando preoccupazione e forte disappunto nelle comunità coinvolte. Un atto deliberativo della giunta regionale, destinato a modificare la struttura scolastica per l’anno prossimo, ha proposto l’accorpamento di alcuni istituti, tra cui l’Istituto Comprensivo Simone De Magistris di Caldarola. Questa scuola, che ha sedi nei comuni di Belforte del Chienti, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona, è stata oggetto di una proposta che prevede la fusione con l’Istituto Omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano, creando un’unica realtà con un solo dirigente scolastico e una sola graduatoria interna.
La proposta, che verrà discussa lunedì 30 dicembre dalla Prima Commissione consiliare permanente, è vista con grande preoccupazione dalle amministrazioni locali e dalle comunità dell’entroterra, che si trovano già a fare i conti con le difficoltà post-terremoto, tra cui lo spopolamento e la perdita di servizi essenziali. In particolare, il sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni, ha definito l’accorpamento “un colpo di grazia” per i comuni terremotati, sottolineando che la scuola, inaugurata come una delle prime strutture ricostruite dopo il sisma, "è un simbolo fondamentale per la comunità locale".
"Accorpare l’Istituto De Magistris a una scuola superiore è inammissibile", ha dichiarato Fabbroni, mettendo in evidenza il rischio di smantellare una delle poche identità rimaste sul territorio. Inoltre, ha criticato la proposta come una decisione presa senza considerare la professionalità degli insegnanti e l’offerta formativa, spostando l'attenzione sui numeri piuttosto che sul valore delle scuole e delle comunità.
Il sindaco ha poi denunciato come l’atto della giunta regionale contrasti con le indicazioni della Provincia, che aveva stabilito di non modificare l'assetto scolastico. Fabbroni ha espresso l’intenzione di combattere questa proposta, sostenuto dall’Unione Montana dei Monti Azzurri e dai sindacati, che hanno già manifestato il loro dissenso.
La discussione della delibera da parte della Prima Commissione consiliare, prevista per il 30 dicembre, darà il via a un processo che potrà portare a modifiche della proposta. Tuttavia, la decisione finale, che non passerà per il Consiglio regionale, sarà presa dalla giunta regionale, che potrà accogliere le osservazioni o respingere le modifiche.
Grazie a zaino sospeso, il progetto di servizio promosso dal Lions Club Macerata Host insieme al Multidistretto 108 Italy, anche a Macerata è possibile contribuire a mitigare il caro scuola, che ogni anno mette a dura prova tante famiglie, donando materiale scolastico di qualsiasi genere - articoli di cancelleria, quaderni, libri, zaini, dizionari (anche usati, purché in buone condizioni).
L’iniziativa è appena partita, dura fino a settembre 2025 e per partecipare è sufficiente donare uno o più prodotti nelle cartolerie, librerie e cartolibrerie, supermercati e negozi che vendono articoli di cancelleria e che aderiscono all’iniziativa: a Macerata, Buffetti (via Cioci), Bibidi Bobidi Book (corso Matteotti), Del Monte (corso Cavour), Giunti al Punto (a Piediripa, nel Val di Chienti, e in corso Matteotti in centro storico).
Riconoscere i contenitori è facile, perché sono contraddistinti da apposite locandine, dal logo dei Lions e dalla scritta ‘Zaino sospeso’. Altrettanto facile contribuire: basta entrare in uno degli esercizi commerciali indicati e consegnare materiale proprio in buono stato o acquistarlo nuovo all’interno dell’esercizio stesso, riponendolo poi nel contenitore Lions. Periodicamente i soci del Club andranno a ritirare gli articoli donati per consegnarli alle famiglie tramite le associazioni, le scuole o le parrocchie del territorio.
“La nostra associazione si prefigge lo scopo di servire la comunità”, afferma Piergiorgio Parisella, presidente del Lions Club Macerata Host, “e con il progetto ‘Zaino sospeso’ vogliamo offrire il nostro contributo a sostegno delle famiglie meno abbienti, affinché i loro figli possano affrontare il percorso scolastico con serenità. Un modesto contributo il nostro, ma che ci auguriamo con la collaborazione di tutti possa portare a superare quelle piccole disparità che tanto pesano sui più giovani”.
La lista degli esercizi aderenti è aperta e l’invito è a prendere contatti con il coordinatore del service, Massimiliano Serra, che racconta: “Si è appena concluso il primo fine settimana dedicato allo ‘Zaino sospeso’ alla libreria Giunti al Val di Chienti e siamo grati delle tante donazioni ricevute, che ci incoraggiano a proseguire. Sto personalmente contattando altri esercenti in provincia di Macerata ma sono disponibile e sarò ben felice di ricevere segnalazioni per estendere più possibile l’efficacia della nostra azione".
Nei mesi scorsi ben 7 studenti del corso di laurea hanno partecipato ad un interessante corso su “Progettare e realizzare eventi sostenibili” organizzato da Isfid Prisma in seno al progetto Eco Cariverona, di cui Unicam è partner. Il corso è stato erogato dall’ingegner Paolo Andretto, esperto in Sistemi di gestione (ambiente, sicurezza, qualità) e innovazione aziendale in chiave lean, che partendo dagli standard dei sistemi di gestione, ha voluto fornire ai partecipanti un modello per la valutazione della sostenibilità di un evento e/o dell’infrastruttura a supporto dell’evento approfondendo, in particolare, le procedure per qualificare la sostenibilità degli eventi valutandone l’impatto su società ed ambiente.Lo scorso 12 dicembre, presso la Sala Ubaldi dell’IIS Morea-Vivarelli di Fabriano si è svolto un seminario dal titolo “Benessere animale: cos’è? False convinzioni, verità scientifica e gestione responsabile” tenuto dal professor Alessandro Malfatti, esperto di Etologia e benessere animale, già docente Unicam, che ha visto anche la partecipazione degli studenti e dei docenti dell’IIS Celso Ulpiani di Ascoli Piceno. Il seminario ha voluto essere un momento di approfondimento delle tematiche trattate già nei programmi degli Istituti ad indirizzo Agrario, ma con una attenzione particolare agli aspetti etici e legali inerenti al benessere animale. Un focus particolare ha riguardato l’intervento della dottoressa Anna Paniccià, Tutor PLS, che ha parlato di come divulgare ai bambini i concetti legati al benessere animale, sensibilizzandoli a tale importante tematica anche per la gestione dei loro pet.Per il nuovo anno 2025, il corso “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali" ha voluto fare un salto di qualità aprendo anche alla cittadinanza le sue attività trasversali. È nato proprio con questa finalità il Cis Lab - “Laboratorio interattivo sulla sostenibilità per i cittadini” di cui è responsabile la professoressa Paola Scocco; il Cis Lab partecipa con le sue attività al progetto di public engagement ViceVersa.
Il primo evento divulgativo proposto riguarderà una tematica molto interessante ed attuale, "L'impronta ambientale delle azioni quotidiane", e si svolgerà dal 13 al 20 gennaio 2025 attraverso 3 incontri online dalle 18 alle 20.
Comodamente seduti da casa, senza impattare mediante il viaggio altrimenti necessario verso Camerino, si può imparare cosa sono Lca, Carbon, Ecological e Water Footprint, calcolare la Carbon Footprint delle azioni quotidiane dei partecipanti e capire da dove derivano i maggiori impatti e come fare a ridurli. L’attività sarà erogata da Elena Neri, co-fondatore e Ceo di Indaco2 srl, che si occupa di progetti di ricerca e sviluppo per le aziende in tema di impronta ambientale. La quota di partecipazione è di 25 euro a persona; per iscriversi è necessario inviare nome, cognome, indirizzo e-mail e codice fiscale alla casella email pls-scnatamb@unicam.it entro il 2 gennaio 2025, verranno poi fornite agli iscritti tutte le informazioni necessarie per partecipare all’evento.
Un ateneo sano e in crescita: è il quadro tratteggiato dal rettore John McCourt ieri durante il tradizionale scambio di auguri con tutta la comunità dell’Università di Macerata: “Il 2024 è stato un anno di grandi sfide, ma anche di notevoli traguardi. Dobbiamo essere orgogliosi dei tanti risultati raggiunti”.
Per quanto riguarda la didattica, l’ateneo maceratese segna un aumento del 15% nelle immatricolazioni. Cresce anche il numero degli iscritti che chiedono di usufruire di servizi di e-learning, con una percentuale che è salita al 12,4% del totale degli studenti in seguito al potenziamento delle piattaforme informatiche.
Le sedi e i corsi di laurea sono stati promossi dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, Anvur, dopo la visita periodica di inizio anno, con attestati di buone pratiche molto soddisfacenti.
Nell’ambito dell’alleanza Erua, che lega Unimc ad altri sette atenei europei, è allo studio un corso di laurea magistrale a titolo congiunto che andrà ad arricchire l’offerta di corsi dal respiro internazionale già attivi.
Per quanto riguarda i servizi agli studenti, la novità di maggior rilievo è la creazione di una nuova area amministrativa “Welfare e benessere” dedicata ai temi del diritto allo studio e inclusione, sport, salute, reti associative e politiche di uguaglianza di genere. Il Ministero dell'Università e della Ricerca finanzierà, inoltre, progetti per il benessere e l'inclusione degli studenti, attraverso i bandi Proben.
Sul fronte della ricerca, in particolare della progettazione europea, i dati del 2024 confermano un andamento positivo: crescono sia il numero di proposte presentate sia i finanziamenti ottenuti, oltre 1 milione e 600 mila euro. “Stiamo pure investendo per potenziare le nostre azioni per l’Open Science – ha ribadito Mc Court - e nella creazione di gruppi di ricerca interdisciplinari, le “Costellazioni collaborative di ricerca”, che hanno avviato i lavori lo scorso luglio”. Il progetto Vitality, l’Ecosistema di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità del Centro Italia finanziato con fondi del Pnrr, che coinvolge Università, enti di ricerca e imprese di Abruzzo, Marche e Umbria, è stato selezionato di recente come progetto “esemplare” dal Ministero. In questo ambito, l’Università di Macerata è leader dello spoke, settore, dedicato alle soluzioni intelligenti e ai programmi educativi per l’anti fragilità e l’inclusività “Safina”. Per valorizzare le conoscenze e il loro impatto sociale è stato inaugurato quest’anno il SocialLab, una vetrina reale e virtuale delle attività di ricerca dell’Ateneo ospitato nei locali della provincia sotto il loggiato del Palazzo degli Studi,e la creazione di Ricerca Mag, una rivista online di diffusione scientifica.
Negli ultimi mesi è stato avviato un importante processo di riorganizzazione amministrativa. “Spero che possa costituire una svolta verso una maggiore efficienza e dinamicità dell’Ateneo, un punto di partenza per sviluppare processi e flussi che ci consentano di lavorare meglio” ha sottolineato il direttore Domenico Panetta.
“Tutto questo – ha concluso il rettore - non sarebbe possibile senza il grande lavoro corale e oggi, colgo l’occasione per ringraziare tutte e tutti per l’impegno, il senso di dovere, responsabilità e di appartenenza che ha reso tutto possibile. Le università italiane compiono veri miracoli quotidianamente per garantire tutti i servizi necessari. Lo sforzo collettivo è possibile perché crediamo fortemente nel valore della nostra università e del sistema universitario”.
Questa mattina, presso il Liceo Classico Giacomo Leopardi di Macerata, è stato presentato il progetto "Podcastle, studenti in gioco nell’avventura della prevenzione". Finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Politiche Antidroga, l’iniziativa si propone come un modello innovativo di contrasto alle dipendenze e ai comportamenti a rischio tra i giovani.
Alla conferenza stampa hanno partecipato numerose figure istituzionali e professionisti: il prefetto di Macerata Isabella Fusiello, l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, il vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro, la dirigente scolastica del Liceo Leopardi Angela Fiorillo, il direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche (DDP) dell’AST di Macerata Gianni Giuli, la sociologa Silvia Agnani, la referente dell’AST Macerata Giorgia Scaloni e il docente dell’Università di Macerata Roberto Scendoni. La presentazione è stata moderata da Paolo Nanni, comunicatore del DDP dell’AST Macerata.
"Podcastle" è un percorso formativo e laboratoriale che si articola su due anni, con il coinvolgimento degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio provinciale. Ideato dal Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’AST Macerata, il progetto integra peer education, gamificazione e produzione multimediale per promuovere una prevenzione efficace, seguendo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Gli studenti saranno protagonisti attivi, sia nella fase di ricerca che nella creazione di contenuti destinati ai coetanei e alla comunità. Le attività si realizzeranno in collaborazione con l'Associazione Glatad Onlus e troveranno una piattaforma di diffusione nel portale skillsgalaxy.it, in fase di sviluppo con il supporto dell’Università degli Studi di Macerata.
Nel primo anno (2024/2025), due classi quarte del Liceo Leopardi parteciperanno a un percorso strutturato in due momenti. La formazione prevederà sei ore di moduli realizzati da esperti del DDP per approfondire la fenomenologia delle sostanze, dai rischi alla dipendenza, fino alle conseguenze sanitarie e psicosociali. Successivamente, durante il laboratorio, gli studenti, con il supporto di educatori e comunicatori, produrranno contenuti multimediali finalizzati alla prevenzione e alla sensibilizzazione, che saranno pubblicati su skillsgalaxy.it.
Nel secondo anno (2025/2026), il progetto si estenderà ad altri istituti della provincia. Gli studenti del Liceo Leopardi, formati nelle tecniche di peer education, diventeranno protagonisti di interventi preventivi nelle scuole del territorio. I contenuti creati verranno diffusi attraverso il sito e i profili social del progetto Stammibene, per ampliare l’impatto della campagna.
Un elemento cardine di "Podcastle" è l’indagine sulla percezione e sull’utilizzo di sostanze tra gli studenti delle scuole secondarie. La survey, sviluppata dai sociologi del DDP, fornirà dati fondamentali per calibrare le azioni di prevenzione e disporrà di una fotografia aggiornata del fenomeno. I risultati saranno messi a disposizione di istituzioni, scuole e famiglie.
L’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini ha sottolineato l’importanza del progetto, evidenziando i dati preoccupanti: "Sono presi in carico dal sistema sanitario regionale 5500 ragazzi per droghe pesanti, oltre 1200 per droghe leggere, e più di 1000 persone per dipendenze tecnologiche, come playstation e computer. Questo progetto rappresenta un’opportunità unica per affrontare il disagio giovanile e sensibilizzare i ragazzi su queste problematiche."
La dirigente scolastica Angela Fiorillo ha aggiunto: "Il progetto sposa pienamente alcune finalità educative fondamentali della scuola: prevenzione, informazione e formazione. La modalità laboratoriale e il peer-to-peer permettono agli studenti di essere partecipi e consapevoli, utilizzando linguaggi a loro familiari."
Il direttore del DDP Gianni Giuli ha espresso grande soddisfazione: "È un progetto basato sulle evidenze scientifiche, classificatosi secondo a livello nazionale nel bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri. È motivo di orgoglio per un piccolo dipartimento come il nostro. Ringrazio tutto il mio staff per aver reso possibile questo risultato."
"Podcastle" dunque non è solo un progetto scolastico, ma un laboratorio di consapevolezza e competenze che punta a coinvolgere l’intera comunità nella sfida contro le dipendenze. Grazie all’approccio integrato e all’uso delle tecnologie digitali, si propone di trasformare i giovani in agenti di cambiamento, costruendo un futuro più consapevole.
L’Università di Macerata continua a consolidare il proprio impegno verso la sostenibilità, come attestato dall’annuale classifica internazionale Green Metric. Quest'anno l'Ateneo ha ottenuto il punteggio più alto dalla sua prima partecipazione al ranking, passando da 3000 a 4750 punti, con un incremento del 58% rispetto allo scorso anno. Questo notevole miglioramento ha portato anche a un significativo avanzamento nella graduatoria internazionale: l'Università di Macerata ha scalato ben 88 posizioni rispetto all'anno precedente. Un progresso che acquista ancora più valore considerando l’adesione di oltre 300 nuove università al ranking.
Tutte le aree tematiche valutate da Green Metric hanno registrato un aumento di punteggio. L’area dedicata alle infrastrutture e agli spazi ha visto un incremento del 61%, mentre quella sull’energia e il cambiamento climatico ha registrato un miglioramento del 63%. Ancora più significativi sono stati i progressi nella gestione dei rifiuti, con un aumento del 133%, e nella gestione delle risorse idriche, che ha segnato un +183%.
Tra i fattori che hanno contribuito al miglioramento complessivo, si segnalano le azioni intraprese per l'efficientamento energetico e idrico. L’Università ha incrementato l’energia prodotta da pannelli solari e migliorato l’isolamento termico di alcuni edifici, riducendo così i consumi energetici. Sul fronte idrico, l’installazione di distributori di acqua potabile in ogni sede e l’uso di filtri nei rubinetti hanno permesso una gestione più sostenibile delle risorse.
“Questi numeri testimoniano l'impegno collettivo della nostra comunità accademica verso un futuro più sostenibile. L’Università di Macerata non solo promuove politiche e pratiche responsabili, ma intende anche essere un modello per le future generazioni di studenti e cittadini”, afferma il rettore John McCourt. Questi temi trovano spazio anche nell’offerta formativa dell’Ateneo: nell’ultimo anno Unimc ha attivato un nuovo corso di laurea triennale in “Economia e marketing per la sostenibilità”, che coniuga la formazione di base propria dei percorsi triennali in economia, con specifiche competenze in materia di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
“L’impegno dell’Università di Macerata - sottolinea la delegata Mara Cerquetti - continua e non si ferma alle iniziative per l’efficientamento energetico e la riduzione del consumo idrico e dei rifiuti, ma prevede anche azioni volte a diffondere la cultura della sostenibilità attraverso il coinvolgimento di tutta la comunità accademica e il miglioramento della comunicazione online e in loco. Tra le altre, nell’ambito della rete Erua, è stato istituito un Green and Inclusive Committee, coordinato da UniMC, con il compito di monitorare l’impatto dei progetti e delle iniziative verso uno sviluppo sostenibile e inclusivo”.
Quest’anno per il Piano Estate 2024-2025 l’Istituto Comprensivo "Luca della Robbia" di Appignano e Montefano ha organizzato numerosi percorsi educativi rivolti ai propri studenti. Il modulo “Dire, fare, teatrare” ha visto coinvolti per 30 ore gli alunni dell'ultimo anno della scuola primaria “Olimpia” di Montefano. Il filo conduttore è stata l’educazione teatrale come opportunità per conoscere meglio se stessi, comprendere il valore dell'altro ed aprirsi a diverse modalità di comunicazione.
I bambini hanno collaborato dal primo momento, condividendo anche la scelta del nome del loro gruppo teatrale: "Le Galassie che illuminano il palco". Hanno sperimentato linguaggi espressivi diversi, gestualità, immagine, musica, canto, danza e parola, attraverso attività propedeutiche teatrali, giocose e divertenti.
Infine, venerdì 13 dicembre al teatro “La Rondinella” di Montefano hanno messo in scena lo spettacolo finale del progetto: una rivisitazione dello "Schiaccianoci", una versione coinvolgente e divertente, che ha appassionato il pubblico presente in sala.
I piccoli attori sono stati guidati da una squadra davvero unita ed affiatata, composta dalle esperte teatrali Lucia De Luca e Marika Topa, coadiuvate dagli insegnanti tutor Martina Maccioni e Dionisio Visentin, che si sono anch'essi messi in gioco interpretando le parti degli Elfi narratori.
Lo spettacolo ha riscosso un enorme successo, con la sala piena di familiari entusiasti e divertiti. La dirigente scolastica Filomena Maria Greco e il vicesindaco Mirko Monina hanno elogiato l’operato dei piccoli attori, dei loro insegnanti e dei registi, inoltre hanno accolto con grande gioia e ammirazione l’intera iniziativa e il percorso formativo svolto, che ha avuto come intento il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità dei bambini.
Si ringraziano per la collaborazione la sindaca Angela Barbieri, l’intera Amministrazione comunale, l’associazione culturale “La Rondinella”, la Dirigente scolastica Prof.ssa Filomena Maria Greco, tutto il personale di segreteria, i docenti e le collaboratrici scolastiche della scuola primaria “Olimpia” di Montefano.
(Credit foto: Claudia Scipioni)
Sguardo profondo e interrogante che sembra racchiudere tutta la meraviglia platonica verso il sapere, quello di Diego Recchi, Pagella d’Oro per l’anno scolastico 2023/2024 al Convitto Nazionale "Giacomo Leopardi" di Macerata.
Premiato mercoledì 11 dicembre scorso al Teatro dell’Aquila di Fermo al cospetto di numerose autorità convenute per l’occasione, tra le quali il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo Giorgio Girotti Pucci e il professor Emanuele Frontoni, che ha tenuto una lectio magistralis sulle applicazioni cibernetiche del genio marchigiano nel mondo, Diego non è solo uno studente brillante, ma un esempio di equilibrio tra dedizione e modestia.
Si è guadagnato nel triennio della scuola secondaria di primo grado il rispetto e l’ammirazione di compagni, educatori e docenti per il talento multiforme, la caratura morale, le doti di leadership e mediazione, l’acutezza di pensiero. La sua carriera scolastica è una successione di traguardi raggiunti con metodo, passione e una naturale capacità di eccellere senza ostentazione. Solare e determinato, umile e tenace, ha saputo costruire rapporti sinceri con tutti, sia al mattino che nel semiconvitto, e affrontare con coraggio la sfida di uscire dalla sua comfort zone, vincendo quello che lui stesso ha definito "il casus belli dell’anima".
La sua brillantezza accademica si è confermata anche all’Esame di Stato, superato con risultati eccezionali. Diego ha dimostrato padronanza su temi complessi e diversificati: dalla comparazione tra le Weltanschauung di cinque autori del Novecento alle implicazioni geopolitiche delle diverse proiezioni cartografiche, dalle ruote dentate all’analisi critica del Surrealismo, dal linguaggio scientifico alla decifrazione e contestualizzazione di reperti storici contemporanei mai visti prima.
Ogni sfida è stata affrontata con rigore e lucidità, mostrando una capacità unica di connettere saperi diversi, anche in Clil, metodologia che prevede l'insegnamento di contenuti disciplinari in lingua inglese, una delle caratteristiche dell’offerta formativa del Convitto scelta da Diego nel corso del triennio.
La versatilità è uno dei tratti distintivi di questo alunno, a rappresentare la cifra stessa del Convitto Leopardi: punteggio più alto di istituto nelle certificazioni INVALSI e DELF di Francese, media di ammissione più alta all’Esame di Stato, penna fluida e rigorosa di ascendenza primoleviana, precisione chirurgica nel linguaggio matematico e nella grammatica italiana, inglese e francese.
Ha contribuito fattivamente, collaborando con docenti e compagni, alla Menzione Speciale ottenuta dal Convitto al contest “Cronisti in classe” del Resto del Carlino. Chitarrista talentuoso e oratore convincente, ha rappresentato in modo impeccabile la scuola in occasione degli Open Days e delle numerose iniziative in cui il Convitto si è distinto nel corso dell'anno scolastico 2023/2024, da Apprendisti Ciceroni Fai alla collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza, dallo spettacolo finale del progetto RED, sul palco del Teatro Lauro Rossi, all’elaborato “Parole di libertà, libertà di parole” realizzato per il Prefetto Isabella Fusiello in occasione della Festa della Repubblica.
Per il dirigente scolastico Roberta Ciampechini, la coordinatrice Francesca Ghelfi, la professoressa di lettere Maria Chiara Paparelli che lo ha accompagnato sul palco fermano, i docenti e gli educatori che lo hanno conosciuto, in primis Marco Cetraro e Riccardo Ruzzu, tutto il personale della scuola, Diego è un simbolo di ciò che il Convitto rappresenta: eccellenza accademica unita a un profondo senso di umanità.
Anche Diego, con la sua consueta modestia, ha voluto condividere il merito del suo successo: "Questo traguardo è per me motivo di grande orgoglio e soddisfazione, ma non sarebbe stato possibile senza il supporto della mia famiglia, dei professori, degli educatori e dei miei compagni. Sono pronto a continuare a impegnarmi d’ora in avanti con ancora maggiore dedizione".
Con queste parole, Diego Recchi si prepara ad affrontare nuove sfide portando con sé il segno indelebile di un percorso scolastico intenso e altamente formativo. Il Convitto Nazionale Leopardi lo celebra come simbolo di tutto ciò che la scuola può coltivare: talento, passione e valori umani profondi.
Si è svolto mercoledì mattina, a Macerata, un significativo incontro con gli studenti dell’I.I.S. Matteo Ricci di Macerata. Il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Ferdinando Mazzacuva, ricevuto dalla dirigente scolastica Rita Emiliozzi e dal coordinatore dell’evento Giulio Serafini, ha illustrato ai ragazzi l’organizzazione delle Fiamme Gialle e il lavoro svolto quotidianamente, con particolare riguardo all’attività di contrasto agli illeciti fiscali, alla criminalità economico-finanziaria, alla contraffazione e alle violazioni dei diritti d’autore, nonché al controllo della spesa pubblica per la salvaguardia del bilancio dello Stato a tutela dell’economia del Paese e delle imprese oneste.
L’evento è stato organizzato nell’ambito del progetto di “Educazione alla legalità economico-finanziaria” promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, in sinergia con la Guardia di Finanza, una iniziativa che fa parte del piano dell'offerta formativa della scuola e mira a valorizzare l'educazione civica, il rispetto della legge e la convivenza civile.
L’incontro è stato anche un’utile occasione, per far conoscere le possibilità di impiego nel Corpo, nel caso specifico illustrando modalità e termini per la partecipazione al concorso in atto per l’arruolamento di 1634 allievi finanzieri dei diversi ruoli e specialità.
I numerosi ragazzi hanno interagito con i militari presenti all’incontro con grande entusiasmo e curiosità rivolgendo numerose domande sia sui compiti del Corpo che sulle modalità di arruolamento.
Tutta la comunità scolastica dell’IIS Bonifazi-Corridoni gioisce per il riconoscimento ottenuto dalla studentessa Laura Shtrezi, che frequenta il quarto anno dell’indirizzo "Moda influencer social media marketing web": lo scorso 13 dicembre ha vinto la settima edizione del “Premio in ricordo di Maria Riboli", a cui hanno partecipato quaranta istituti di tutto il Paese. L'allieva si è classificata prima e ha ricevuto una borsa di studio di mille euro, che le sono stati consegnati nella Sala consiliare del Comune di Bergamo.
Il premio, indetto dall’Istituto di Istruzione Superiore Caterina Caniana, in collaborazione con i comuni di Bergamo, Borgo di Terzo, Solza e Vigano San Martino, richiedeva ai partecipanti di presentare la progettazione di una collezione sul tema: "Non esiste un ideale di bellezza".
Laura, con la sua proposta che si intitolava "Be real", ha centrato perfettamente l’obiettivo e "si è distinta – recitano le motivazioni del premio - per un’ottima e piena interpretazione del progetto raggiungendo un eccellente livello di creatività e originalità nella presentazione, nella capsule e nelle schede tecniche. I capi eleganti, armoniosi e comodi uniti a tessuti ecologici attribuiscono agli outfit sobrietà e raffinatezza. Non esiste un prototipo universale di perfezione ma la bellezza si può trovare nella realtà che ci circonda".
A consegnare il premio alla nostra studentessa anche i familiari della giovane Maria Riboli, uccisa insieme ad altri ventuno civili nel 2016 a Dacca, da estremisti islamici, con un’azione rivendicata dall’ISIS. Maria era bergamasca e nella città lombarda si era dedicata alla sua passione, la moda, diplomandosi presso l’Istituto di studi superiori Caterina Caniana; lavorava nel settore tessile e si trovava a Dacca per impegni professionali.
Grande la soddisfazione della docente Giuliana Compagnucci, che ha guidato la studentessa nella realizzazione del progetto e della Dirigente Annamaria Marcantonelli, che ha sempre incoraggiato gli studenti nell’affrontare sfide di ampio respiro.
Prima seduta ieri per il Nucleo di valutazione dell’Università di Macerata nella sua composizione rinnovata. Il rettore John McCourt ha voluto ringraziarli personalmente per l’impegno assunto in questo incarico strategico. Il gruppo è composto da Dino Mastrocola, già rettore dell'Università di Teramo, nel ruolo di coordinatore; Patrik Sambo, dirigente dell'Università Ca' Foscari; Paola Aiello, direttrice del Dipartimento di Scienze umane, filosofiche e della formazione dell'Università di Salerno; Barbara Fidanza, docente di finanza aziendale di UniMc; Sara Bellardinelli in rappresentanza degli studenti e il supporto dell'Ufficio programmazione, controllo e performance.
Nel suo intervento, il rettore ha sottolineato l’importanza del Nucleo come organo autonomo dell’Ateneo, incaricato di verificare e valutare la qualità dell’offerta didattica, dell’attività di ricerca, delle strutture e del personale, assicurando il corretto utilizzo delle risorse pubbliche. “Il lavoro del Nucleo è cruciale per garantire trasparenza, efficienza e crescita continua del nostro Ateneo,” ha dichiarato McCourt.
“Per me, e credo di poter parlare a nome di tutti i componenti, è un grande onore essere stato scelto da questo Ateneo – ha commentato Mastrocola -. Già in questa prima riunione abbiamo potuto apprezzare l’ottimo clima di collaborazione tra i vertici e gli uffici di riferimento. Il compito che ci attende è certamente impegnativo, ma con queste premesse e grazie alle competenze diversificate dei membri del Nucleo, siamo fiduciosi di poterlo affrontare al meglio.” L’incontro ha rappresentato un momento di confronto e di condivisione degli obiettivi strategici per i prossimi anni, ribadendo l’impegno comune a rafforzare la qualità e l’efficacia delle attività universitarie.
La conclusione dell’anno 2024 diventa per Unicam la cornice ideale per riflettere e rilanciare ai protagonisti di oggi e di domani le sfide che la farmacia clinica sta affrontando, per un futuro che giorno per giorno si afferma attraverso l’evoluzione delle tecnologie, l’evoluzione dei modelli organizzativi e, di conseguenza, l’aggiornamento delle competenze a cui l’Università è chiamata a rispondere.
Il passaggio tra il percorso universitario e l’interpretazione efficace del ruolo nei contesti di cura, ospedali in primis, è rappresentato dalla Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, principale destinataria del Forum per Farmacisti Ospedalieri che si è svolto a Camerino gli scorsi 13 e 14 dicembre, sotto la responsabilità scientifica del prof. Carlo Cifani, professore ordinario Unicam di Farmacologia nonché Direttore della Scuola di Specializzazione e del Master “Manager di Dipartimenti Farmaceutici” e della prof.ssa Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura, docente di Farmacologia e Rappresentante della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute nella Commissione per l’Alta Formazione dell’Ateneo.
“Non possiamo perdere la sfida dell’innovazione – ha affermato il prof. Cifani – e l’attenzione allo sviluppo di competenze coerenti con le esigenze del Servizio Sanitario Nazionale, in continua evoluzione per l’ingresso di nuove tecnologie, metodologie e indirizzi organizzativi che riguardano in particolare gli ospedali, deve essere posta lungo tutto il percorso professionale. In questo percorso la fase di specializzazione rappresenta un passaggio formalmente e sostanzialmente critico su cui occorre destinare molte energie”.
Per questo motivo il Forum, con una formula adatta al dibattito e all’interazione offre una panoramica preziosa di contenuti e approfondimenti su diversi settori fondamentali, alla luce di un ruolo, quello dell’ospedale, sempre centrale nel percorso di cura ma sempre più integrato nei percorsi di cura domiciliari dei pazienti cronici.
“La prima giornata – ha sottolineato il prof. Gianni Sagratini, Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute – si è focalizzata su principi, complessità e nuove sfide del processo di valutazione dei farmaci e il ruolo atteso dell’intelligenza artificiale, la centralità del farmacista nei processi decisionali ospedalieri: programmazione, gestione e riconoscimento del valore del farmaco. Nella giornata conclusiva sono invece stati affrontati i seguenti temi: appropriatezza terapeutica e costi dell’inappropriatezza, strumenti e strategie di governance farmaceutica, il farmacista ospedaliero nella continuità assistenziale ospedale-territorio”.
“L’Università di Camerino – ha evidenziato il Rettore prof. Graziano Leoni – eroga una offerta formativa potenzialmente completa per la professione del farmacista ospedaliero, che parte dalla laurea in Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, per proseguire poi con l’alta formazione con la Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera e i Master, arricchiti da convegni su specifiche tematiche come l’evento di oggi. Per questa figura professionale è fondamentale mantenere aggiornate le competenze tecniche e aprirsi alle discipline manageriali richieste in questa fase di trasformazione”.
Sono partiti i lavori della nuova scuola di Valfornace, in provincia di Macerata. I lavori sono compresi nell'ordinanza speciale 31, dopo l'adesione all'accordo quadro gestito da Invitalia. La ditta aggiudicatrice è la Devi impianti di Busto Arsizio, mentre l'importo dei lavori è di 3.448.147,93 euro.
I lavori della scuola "Ugo Betti" dovrebbero concludersi nel gennaio 2026. La scuola si trova nella frazione di Pievebovigliana, in Via Filippo Marchetti. Nel nuovo edificio saranno ospitate la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la secondaria di primo grado per un totale di 80 alunni.
"Si tratta di un altro tassello di primaria importanza per tutto il territorio dell’entroterra - sottolinea il Commissario alla Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli -. La scuola è uno dei servizi fondamentali per il rilancio di tutto l’Appennino ed è fondamentale per combattere lo spopolamento e per il futuro di questi territori. Ringrazio il presidente della regione Francesco Acquaroli, l’Ufficio ricostruzione e il sindaco Massimo Citracca per la sinergia sempre essenziale".
"Questa struttura è un aspetto fondamentale per la nostra comunità. La scuola è vitale ed essenziale per i nostri piccoli borghi", ha aggiunto il sindaco Massimo Citracca.
L’Università e il Comune di Macerata confermano il loro impegno per l’inclusione linguistica e sociale attraverso la quarta edizione del “Laboratorio di Italiano in Biblioteca”, che offre supporto linguistico a bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado con madrelingua diversa dall'italiano, grazie all'esperienza maturata nell'ambito del Master Italint dell’Ateneo.
Il Laboratorio, avviato a novembre, si concluderà nel mese di aprile 2025. Durante l’incontro inaugurale, l’assessore alla cultura, all’istruzione e ai rapporti con l’università del Comune di Macerata, Katiuscia Cassetta, il direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Roberto Mancini, e la direttrice del Master Italint, Edith Cognigni, hanno sottolineato l’importanza del progetto nel promuovere inclusione e coesione sociale, rafforzando il legame tra scuola, università e territorio.
Il Laboratorio si rivolge a due gruppi di alunni, suddivisi in base al livello scolastico. Il gruppo della primaria è composto quest’anno da venti bambini, di età compresa tra i sei e i dieci anni, provenienti dagli Istituti Comprensivi “E. Fermi”, “Mestica” e “Dante Alighieri”.
La maggior parte di loro ha origini in Albania e Kossovo per l’Europa, Afghanistan e Pakistan per l’Asia meridionale, Tunisia e Nigeria per l’Africa. Il gruppo della secondaria di primo grado, invece, include tredici ragazzi dagli stessi istituti, oltre che dal “Convitto”, con un’età compresa tra gli undici e i tredici anni. Questi studenti provengono dalla Repubblica Dominicana, Perù e Venezuela per l’America Latina, Mali, Marocco e Senegal per l’Africa, Afghanistan e Pakistan per l’Asia meridionale.
Le attività sono condotte da docenti esperte nella didattica dell’italiano L2: Alice Magi segue il gruppo della primaria, mentre Cristina Paoluzzi si occupa degli alunni della secondaria di primo grado. I docenti sono supportati da tirocinanti del corso magistrale in “Lingue, culture e traduzione letteraria” del Dipartimento di Studi Umanistici. Questi ultimi forniscono un aiuto non solo durante gli incontri pomeridiani in biblioteca, ma anche la mattina attraverso interventi nelle scuole degli alunni, contribuendo così a rafforzare il percorso educativo.
Il Laboratorio di Italiano in Biblioteca è un esempio di come la collaborazione tra università e istituzioni locali possa contribuire all’inclusione sociale. Il progetto continua a rappresentare una risorsa fondamentale per promuovere un percorso di integrazione che arricchisce l’intera comunità maceratese.
Sabato 14 e domenica 15 dicembre, il palazzo Ottoni di Matelica ha ospitato "Scienza in festa", evento organizzato dall’Università di Camerino per avvicinare la comunità alla ricerca scientifica. Con stand, spettacoli e presentazioni di libri, l'evento ha offerto un’occasione unica di interazione tra ricercatori e cittadini.
Il rettore dell'Unicam, Gianni Leoni, ha sottolineato: “Quando si fa Public Engagement si va tra la gente. Le giornate di ‘Scienza in festa’ seguono questo spirito. Qui a Matelica, dove abbiamo la nostra scuola di Bioscienze e medicina veterinaria, abbiamo organizzato un evento importante. Un evento che segna il secondo appuntamento di ‘Scienza in festa’. Questa estate siamo stati all’Abbadia di Fiastra. Oggi invece siamo qui con degli stand, con spettacoli e presentazioni di libri, ampliando quello che avevamo già proposto".
Tra le varie iniziative di divulgazione scientifica, il focus era trattare temi di attualità in maniera semplice e intuitiva, con laboratori per ragazzi sulle microplastiche, sulla realtà aumentata, e sulla carne coltivata.
Claudio Pettinari di Unicam, ha aggiunto: “Quello che abbiamo visto quest’estate è stato un grande stimolo, con una grande risposta da parte della cittadinanza e delle comunità nei confronti di una scienza chiara e interessante. Quella risposta è stata un vero stimolo a fare di più. Convincere tutti i nostri ricercatori e le nostre ricercatrici che questa è un’attività importante che si unisce alle loro attività di didattica e di ricerca”.
L’assessore alla cultura di Matelica, Barbara Cacciolari, ha sottolineato l’importanza della scienza nell’economia locale: “Ricerca, scienza e innovazione devono far parte del nostro tessuto culturale e imprenditoriale. Siamo onorati di essere un partner dell’Unicam. L’università può dare in futuro un valore aggiunto per far sì che le aziende si possano trasformare ed essere al passo con i tempi”.
Infine, il sindaco di Matelica, Denis Cingolani, ha ricordato il lungo rapporto tra l’Università e il territorio: “La collaborazione con Unicam è da oltre 30 anni che è attiva nel nostro territorio in quanto Matelica ospita una scuola di specializzazione in medicina veterinaria e quindi siamo parte importante dell’ateneo camerte. Per noi è un onore aver ospitato in questo palazzo storico matelicese, il Palazzo Ottoni, questi laboratori”.
"Scienza in festa" si conferma così un appuntamento importante per la divulgazione scientifica e il rafforzamento dei legami tra l’Università di Camerino e la comunità locale.
L'Università di Camerino scala ancora la Classifica GreenMetric, che valuta il livello di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale delle Università di tutto il mondo, collocandosi al nono posto a livello nazionale nel ranking 2024.
Non solo, Unicam è sul primo gradino del podio su scala nazionale in una delle sei categorie di valutazione, quella denominata "Contesto e Infrastrutture" relativa alle politiche dell'ateneo riguardante l'ambiente verde, includendo spazi per il verde e misure per la salvaguardia dell'ambiente, oltre allo sviluppo di energie sostenibili.
Con un totale di 8275 punti, l’Università di Camerino ha incrementato di 375 punti il punteggio rispetto allo scorso anno, migliorando così di 45 posizioni a livello mondiale e di 4 tra gli atenei italiani.
"Il tema della sostenibilità - ha sottolineato il rettore Unicam prof. Graziano Leoni - è una delle mission dell’Ateneo al centro delle attività che svolgiamo quotidianamente. Abbiamo partecipato per la prima volta al ranking internazionale Greenmetric nel 2022 coerentemente e contestualmente all’adozione di Route 2030, il piano di Unicam per la sostenibilità, e ci siamo posizionati subito molto bene. Sono molto soddisfatto per il risultato di quest’anno perché conferma che stiamo andando nella giusta direzione. Proseguiremo quindi nell’attuazione delle azioni previste in Route 2030, che ci aiuteranno a rendere il nostro ateneo sempre più sostenibile".
Lanciato da Universitas Indonesia nel 2010, il ranking GreenMetric è pensato per coinvolgere le università di tutto il mondo nell’impegno comune sui temi della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente.
Per realizzare la classifica vengono valutate le azioni e le politiche adottate dagli atenei in campo green, attraverso molteplici indicatori suddivisi in 6 criteri, su aspetti quali la gestione e il recupero dei rifiuti, la presenza di spazi verdi, l’utilizzo di energie rinnovabili e il livello di efficientamento energetico, l’attenzione alla mobilità sostenibile, il consumo di acqua e di energia, l’impegno nella didattica in queste tematiche.
La Scuola di Studi Superiori “G. Leopardi” dell’Università di Macerata, nell’ambito del corso di formazione “Novecento europeo. I Balcani tra storia, memorie, narrazioni”, in collaborazione con l'associazione Babelia&C. Progetti Culturali, apre al pubblico un incontro con il fotoreporter Mario Boccia dal titolo “Il linguaggio delle immagini” per martedì, 17 dicembre, dalle ore 15 alle ore 17 nell’Aula 2.7 in piazza Strambi 1 con possibilità di collegamento da remoto.
Mario Boccia è un fotografo e giornalista specializzato in reportage sociali e di attualità internazionale. Per 15 anni ha lavorato in vari scenari di guerra o di alta tensione sociale in tutto il mondo pubblicando articoli e fotografie con le maggiori testate giornalistiche italiane. Durante l’incontro Boccia ripercorrerà la sua esperienza riportando testimonianze, immagini e storie che raccontano la complessità e le contraddizioni delle vicende che hanno caratterizzato i Balcani. L’incontro è rivolto ai docenti delle scuole di istruzione secondaria di secondo grado, a studenti degli ultimi 2 anni e al pubblico in generale. Per partecipare, consultare il sito www.scuolastudisuperiori.unimc.it alla sezione News ed eventi
Mario Boccia è stato inviato de “Il Manifesto” da Sarajevo, Belgrado, Pristina, Skopje, Dyarbakir e Baghdad. Le sue foto sono state utilizzate per promuovere campagne di solidarietà di varie ONG, organizzazioni no-profit e Agenzie delle Nazioni Unite. È recente la pubblicazione del libro ‘La fioraia di Sarajevo’, testo di Mario Boccia e illustrazioni di Maria Luce Possentini (edizioni Orecchio Acerbo, 2022) con il patrocinio di Amnesty International.
Sono stati completati i lavori di riqualificazione architettonica e funzionale della palestra del Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di Macerata realizzati dalla Provincia. Il progetto, finanziato per 260mila euro con fondi Pnrr - Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, è stato eseguito interamente dai tecnici dell’Ente, l’ingegner Sara Capodaglio (direttore dei lavori e progettista delle opere architettoniche), l’ingegner Daniele Del Gobbo (progettista delle strutture) e l’ingegner Piero Rubino (responsabile unico), mentre i lavori sono stati realizzati dalla Istal Gronde Costruzioni Srl di Civitanova Marche.
“Mettere a servizio dei nostri studenti spazi adeguati in cui svolgere l’attività fisica è un altro tassello fondamentale del lavoro che sta realizzando la Provincia, grazie ai fondi messi a disposizione dal Pnrr – spiegano il presidente Sandro Parcaroli e il consigliere delegato all’Edilizia scolastica, Pierfrancesco Castiglioni –. Tutte le opere previste al Liceo Classico sono state progettate e poi realizzate nei termini contrattuali previsti, senza arrecare danni all’ambiente, seguendo il principio della sostenibilità. Inoltre sono state fornite all’Istituto anche una serie di nuove attrezzature sportive utili per lo svolgimento delle attività didattiche”.
Per ottenere il miglioramento sismico della palestra, associato a una riqualificazione architettonica e funzionale della struttura sono stati realizzati una serie di interventi: il cappotto sismico che unisce il rinforzo strutturale all’efficientamento energetico dell'edificio; il rinforzo delle travi in calcestruzzo precompresso che formano il solaio di copertura; cerchiature con profili piatti in acciaio in corrispondenza di tutte le finestre presenti nella palestra; la sostituzione di tutti gli infissi; il rifacimento dell'impianto elettrico con la sostituzione delle vecchie plafoniere con nuovi apparecchi al led; la manutenzione straordinaria della copertura mediante posa in opera di nuova membrana impermeabilizzante, oltre a opere di finitura interna ed esterna.
“Grazie ai finanziamenti messi a disposizione dal Pnrr – aggiunge il consigliere Giorgio Pollastrelli, delegato al Pnrr – la Provincia sta portando avanti una serie di interventi di riqualificazione e adeguamento sismico di numerose strutture sportive a servizio delle scuole di tutto il territorio. Siamo molto soddisfatti di poter mettere a disposizione degli studenti spazi sicuri e adeguati alle recenti normative”.
Si è celebrato oggi in Ateneo "l’Unicam Research Day”, giornata dedicata alla promozione ed alla valorizzazione delle attività di ricerca delle cinque Scuole di Ateneo e della School of Advanced Studies, organizzata nell’ambito delle attività del Prorettorato alla Ricerca e della Commissione Ricerca di Ateneo.I lavori sono stati aperti dai saluti del rettore Graziano Leoni ed introdotti dal prorettore con delega alla Ricerca e trasferimento tecnologico Guido Favia.
“Sono molto soddisfatto per questa giornata – ha sottolineato il rettore Graziano Leoni – e nel vedere la grande partecipazione in particolare di giovani ricercatori e ricercatrici, assegnisti ed assegniste, dottorande e dottorandi. La ricerca di Unicam ci sta dando molte soddisfazioni anche se siamo preoccupati per ciò che accadrà quando finiranno i fondi Pnrr. È necessario razionalizzare quindi le nostra attività e lo stiamo facendo attraverso l’individuazione di cluster che aggreghino i ricercatori in tematiche specifiche che ci caratterizzano e che produrranno i risultati desiderati. Ringrazio quindi tutti e tutte coloro che si sono adoperati per la realizzazione per questa giornata”.
“Questa giornata – ha affermato il prorettore alla Ricerca e Trasferimento tecnologico Guido Favia – è stata pensata per riunire tutta la comunità Unicam intorno al tema della ricerca, per favorire una migliore e maggiore conoscenza da parte di tutte e tutti su quello che ognuna ed ognuno di noi fa e quali sono le prospettive future per continuare ad essere competitivi. Ringrazio quindi anche io i colleghi e le colleghe per la grande partecipazione e coloro che hanno organizzato tutto nel dettaglio”.
Sono poi iniziate le presentazioni dell’offerta formativa, delle linee di ricerca caratterizzanti, delle attività di public engagement e di trasferimento tecnologico, dei progetti di ricerca finanziati sia a livello nazionale che internazionale, delle prospettive di sviluppo e delle sfide da affrontare, delle cinque Scuole di Ateneo: la prof.ssa Rosalba D’Onofrio per la Scuola di Architettura e Design "E. Vittoria", il professor Matteo Cerquetella per la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, la professoressa Lucia Ruggeri per la Scuola di Giurisprudenza, il professor Filippo Maggi per la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, il professore David Vitali per la Scuola di Scienze e Tecnologie, il prof. Michele Loreti per la School of Advanced Studies. È poi intervenuta la professoressa Maria Pia Abbracchio dell’Università di Milano, con uno speech sulla ricerca di eccellenza competitiva.
La sessione del mattino si è conclusa con la posters exhibition, che ha dato a tutti i partecipanti la possibilità di condividere le proprie attività e proporre collaborazioni. Nella sessione pomeridiana i lavori sono proseguiti con la suddivisione dei partecipanti stati in gruppi di lavoro per quattro “Open Space Technology Corners”: “Open Science: aprire i dati della ricerca”, guidato dalla professoressa Gina Pavone del Cnr di Pisa, “Euraxess: strumenti a servizio della carriera dei ricercatori” guidato dalla dottoressa Carmelina Fiore dell’Università di Torino, “Ricerca d’Eccellenza” guidato dalla prof.ssa Maria Pia Abbracchio dell’Università di Milano, “Ricerca e territorio” guidato dalla dott.ssa Paola Bichisecchi di Confindustria Marche.
Si è svolta oggi la cerimonia di inaugurazione della nuova palestra dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale "Eustachio Divini", un evento significativo per la comunità settempedana e per l’intero territorio colpito dal sisma del 2016.
Alla cerimonia hanno presenziato il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il commissario straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016, senatore Guido Castelli, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli, il dirigente scolastico, professor Sandro Luciani.
Al taglio del nastro hanno preso parte, tra gli altri, il prefetto di Macerata, sua eccellenza Isabella Fusiello, l’ex presidente della Provincia, Antonio Pettinari, il vice presidente della Regione, Filippo Saltamartini, i consiglieri regionali Anna Menghi e Pierpaolo Borroni, la consigliera provinciale Tiziana Gazzellini, il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone e sindaco di Matelica, Denis Cingolani, i sindaci di Tolentino, Mauro Sclavi, di Fiuminata, Vincenzo Felicioli, di Gagliole, Sandro Botticelli, l’assessore all’Istruzione del Comune di Camerino, Silvia Piscini, il presidente del Consiglio comunale della Città di San Severino Marche, Sandro Granata, il vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, gli assessori Michela Pezzanesi, Jacopo Orlandani e Paolo Paoloni, il consigliere Tarcisio Antognozzi, il comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino, maggiore Giulia Maggi, il comandante della locale stazione dei Carabinieri, luogotenente carica speciale Massimiliano Lucarelli, il comandante della Polizia Locale, sostituto commissario Adriano Bizzarri, il ministro provinciale dei Frati minori delle Marche, padre Ferdinando Campana, il custode del santuario di San Pacifico e parroco di San Lorenzo in Doliolo, padre Luciana Genga.
Presenti anche i tecnici della struttura commissariale con il dirigente tecnico e responsabile unico del procedimento per la nuova palestra, ingegner Andrea Crocioni, il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, ingegner Alberto Paradisi, e i tecnici della Provincia di Macerata, proprietaria dell’immobile, con il direttore dei lavori per la parte strutturale, ingegner Sara Capodaglio, il direttore dei lavori per la parte impiantistica, ingegner Pierino Rubino, oltre alle imprese esecutrici, la Cari Costruzioni Srl di Roma, rappresentata dall'imprenditrice Camilla Rubei, e il Consorzio Bolognese Integra. Con loro anche il capo referente del cantiere, geometra Sandro Balletti.
"La nuova palestra, moderna ed efficiente, rappresenta non solo un importante passo avanti nella ricostruzione post-sisma, ma anche un simbolo di speranza e resilienza per tutta la comunità - ha sottolineato il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha dichiarato - Questa palestra dimostra la nostra capacità di rialzarci dopo le difficoltà e di guardare al futuro con determinazione. Dopo il sisma del 2016, ci siamo posti l’obiettivo di ricostruire non solo gli edifici, ma anche la fiducia e la speranza di chi vive questi nostri territori".
"Oggi vorrei tornare a dire grazie, per la straordinaria collaborazione, alla struttura commissariale e in particolare al Commissario per la Ricostruzione, senatore Guido Castelli, a tutto l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione Marche - ha proseguito Piermattei -. Questa palestra non è solo un luogo fisico, ma un vero e proprio spazio di crescita, di allenamento e di condivisione, dove i nostri giovani potranno formarsi come persone e come cittadini. Permettetemi di sottolineare che questo non è un punto di arrivo ma è un nuovo inizio: il nostro prossimo obiettivo sarà, infatti, la consegna dell’intera struttura scolastica del 'Divini' agli studenti per l’anno scolastico 2025/2026”.
Stesso impegno è stato ribadito, infatti, dal Commissario Castelli, che ha voluto pubblicamente sottolineare: "Le istituzioni che 'firmano' e non 'fermano' sono quelle che oggi ci consentono di inaugurare la palestra dell'Itts 'Divini' di San Severino, primo passo verso la consegna di tutto l'istituto per l'anno scolastico 2025-2026. Ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l'Ufficio speciale ricostruzione, lo staff della Struttura commissariale, il presidente della Provincia Sandro Parcaroli, il sindaco Rosa Piermattei, il dirigente scolastico Sandro Luciani e tutti gli studenti e il personale scolastico che hanno tenacemente voluto, insieme a tutti noi, che questa opera si sbloccasse. Era nostro dovere far sì che accadesse ed è stata una delle massime priorità fin dall'inizio del mio mandato da Commissario. Ora proseguiamo con determinazione nel compimento del nostro impegno nei confronti della comunità di San Severino e delle comunità dell'Appennino centrale".
Anche il presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli, ente proprietario dell’immobile, ha espresso grande soddisfazione per l’opera inaugurata: "Questa palestra è il simbolo di un risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra e all’efficace collaborazione tra enti pubblici che si impegnano in sinergia per lo sviluppo del nostro splendido territorio. Ci sono state delle difficoltà in questi anni, ma la collaborazione tra la Provincia, l’Ufficio Ricostruzione e il Comune di San Severino ha permesso di arrivare oggi a questo importante obiettivo che sarà a servizio dell’intera comunità scolastica. In linea con le sempre più attuali esigenze di sicurezza strutturale e sostenibilità, per la ricostruzione della palestra sono state utilizzate le tecnologie più innovative e la struttura si integra perfettamente con l’adiacente palazzina tecnologica adibita a laboratori, recentemente realizzata dalla Provincia di Macerata".
Per il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, "con questa inaugurazione si è aggiunto un altro importante tassello al grande mosaico della ricostruzione. Sono sempre più numerosi i cantieri e le inaugurazione e il fatto che l’Usr della nostra Regione riesca quest’anno a liquidare un miliardo e mezzo di euro per la ricostruzione privata rappresenta un segno tangibile di qualcosa che è sotto gli occhi di tutti".