A cento anni dalla nascita della meccanica quantistica, le Nazioni Unite hanno proclamato il 2025 "Anno Internazionale delle Scienze e Tecnologie Quantistiche" (IYQ). In questo contesto, l’Università di Camerino ha inaugurato oggi la mostra itinerante "Quantum: la fisica quantistica è per tutti", un percorso divulgativo e interattivo per avvicinare il pubblico, in particolare studenti e studentesse delle scuole secondarie, a uno dei capitoli più affascinanti della scienza moderna.
L’iniziativa, promossa nell’ambito delle attività di public engagement dello Spoke 9 del Consorzio "National Quantum Science and Technology Institute (NQSTI)", di cui Unicam è partner, intende far conoscere il fondamentale contributo della meccanica quantistica alla comprensione del mondo microscopico, sottolineandone al tempo stesso il crescente impatto nella vita quotidiana, grazie alle sue straordinarie applicazioni tecnologiche.
Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il rettore Unicam Graziano Leoni, il direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie David Vitali, il presidente del Consorzio NQSTI Claudio Pettinari, Irene Marzoli e Biagio Ambrosio della Sezione di Fisica di Unicam.
Allestita presso la Scuola di Studi Superiori "Carlo Urbani" in via D’Accorso a Camerino, la mostra accompagna i visitatori in un viaggio attraverso pannelli illustrativi ed exhibit interattivi, che raccontano la nascita e l’evoluzione della fisica quantistica, dalle sue intuizioni teoriche fino alle più recenti innovazioni in computazione e crittografia quantistica.
Tra gli elementi più coinvolgenti del percorso figurano attività sperimentali e giochi didattici, come il QTris, una versione quantistica del classico gioco del tris, che aiuta a comprendere in modo divertente i principi di sovrapposizione e correlazione.
La mostra si articola in tre sezioni tematiche: la fisica pre-quantistica, dedicata alla scoperta del mondo microscopico; la teoria quantistica, che illustra esperimenti, concetti chiave e fenomeni come l’entanglement; le tecnologie quantistiche, con un focus su computer quantistici, simulatori e crittografia.
“L’Università di Camerino è da anni riconosciuta come un’eccellenza nazionale nel campo della fisica quantistica – ha sottolineato il professore David Vitali – tanto da aver guidato, in qualità di capofila, il partenariato esteso, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che riunisce alcuni tra i più prestigiosi atenei, centri di ricerca e imprese italiane e che ha dato vita al Consorzio NQSTI. Essere parte attiva di questo percorso significa contribuire a costruire il futuro delle tecnologie quantistiche e, al tempo stesso, aprire la scienza a tutti, rendendola accessibile, concreta e appassionante”.
L'esposizione sarà visitabile su prenotazione, dal lunedì al venerdì, dal 20 ottobre al 14 novembre 2025. L’esperienza completa, visita guidata e attività ludico-sperimentali, ha una durata di circa due ore ed è gratuita, ma è necessaria la prenotazione tramite il modulo online dedicato. Le info sono disponibili alla pagina https://nqsti.it/events/quantum-la-fisica-quantistica-e-tutti.
Sabato 18 ottobre, presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “E. Divini” di San Severino Marche, si è tenuta la cerimonia ufficiale di consegna di un defibrillatore semiautomatico donato dal comitato locale della Croce Rossa Italiana. Il dispositivo sarà collocato nella nuova palestra dell’istituto, a disposizione di studenti, personale scolastico e cittadini che frequentano gli spazi sportivi.
All’incontro hanno preso parte il sindaco Rosa Piermattei, il presidente del Consiglio comunale Sandro Granata, la presidente regionale CRI Marche Maria Rosaria Del Balzo Ruiti, la presidente del Comitato CRI di San Severino Cristina Grillo, e il professor Roberto Gentili, in rappresentanza del dirigente scolastico.
Durante la mattinata, i volontari della Croce Rossa hanno illustrato agli studenti i sette principi fondamentali dell’associazione e successivamente hanno mostrato il funzionamento pratico del defibrillatore, con una dimostrazione su manichino.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto di collaborazione tra la CRI e l’ITTS “Divini”, che anche quest’anno prevede nuovi incontri di sensibilizzazione rivolti agli studenti su temi di salute, prevenzione e primo soccorso.
Nel pomeriggio, in occasione della Settimana Viva, la Croce Rossa di San Severino ha organizzato nella palestra dell’istituto varie attività aperte alla cittadinanza: yoga della risata, lezioni di ballo latinoamericano e dimostrazioni di rianimazione cardiopolmonare.
L’intera comunità scolastica ha espresso profonda gratitudine per la donazione, considerandola una preziosa testimonianza dell’impegno costante della Croce Rossa nella tutela della vita e nella promozione della cultura della prevenzione.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla presidente Cristina Grillo, alla presidente regionale Del Balzo Ruiti, alla delegata Area Formazione Marta Palmucci, alla delegata Area Salute Manuela Cannata, al delegato Area Emergenza Stefano Poscia, al coordinatore Area Giovani Michele Marasca e a tutti i volontari che hanno preso parte all’evento.
Il celebre collettivo artistico Studio Azzurro sarà insignito del Dottorato accademico ad honorem dall’Accademia di Belle Arti di Macerata giovedì 30 ottobre 2025 alle ore 10.30, presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti.
Il gruppo, fondato da Leonardo Sangiorgi, Fabio Cirifino (1949-2025) e Paolo Rosa (1949-2013), e arricchito dalla collaborazione di Stefano Roveda dal 1995 al 2011, riceve il riconoscimento su proposta della professoressa Lucia Cataldo, coordinatrice del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte, per l’attività artistica a livello nazionale e internazionale. Studio Azzurro è noto per l’ideazione e la realizzazione di nuove forme artistiche e museali, i cosiddetti “musei di narrazione”, che fondono linguaggi diversi e pongono al centro il rapporto tra opera e fruitore.
La cerimonia si aprirà con i saluti del rettore John McCourt e della direttrice del Dipartimento, Claudia Cesari, seguiti dall’intervento inaugurale del presidente dell’Accademia, Gianni Dessì, e dalla laudatio della professoressa Cataldo. La lectio magistralis sarà tenuta da Leonardo Sangiorgi, uno dei fondatori del collettivo.
Nel corso della sua carriera, Studio Azzurro ha realizzato film, percorsi espositivi, musei e videoinstallazioni, valorizzando sempre l’interazione tra opera e pubblico. Tra i progetti più celebri vi sono i “musei di narrazione” come il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (2000), il Museo Laboratorio della Mente a Roma (2008), I luoghi del mercurio nel Parco Minerario di Abbadia San Salvatore (2017) e il Fellini Museum di Rimini (2021), inserito tra i grandi progetti nazionali sui beni culturali dal Ministero della Cultura.
La notizia della recente scomparsa di Fabio Cirifino, il 4 ottobre, segna l’evento di un profondo significato simbolico: la cerimonia celebra l’eredità artistica e collettiva del gruppo, continuando a testimoniare la forza e l’impatto della loro opera sulla scena nazionale e internazionale.
La cerimonia sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube ufficiale dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, permettendo a un pubblico più ampio di assistere all’importante riconoscimento.
Giancarlo Abete, presidente della Lega Nazionale Dilettanti (LND), sarà ospite dell’Università di Macerata per una lectio magistralis sul tema “L’organizzazione calcistica in Italia: prospettive ed obiettivi”. L’incontro si terrà lunedì 20 ottobre, alle ore 11, nell’auditorium Unimc di via Padre Matteo Ricci 2.
L’iniziativa si aprirà con i saluti di John McCourt, rettore dell’Ateneo, e di Claudia Cesari, direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza. A introdurre la lectio sarà Stefano Pollastrelli, direttore del Corso di alta formazione per direttore sportivo dell’Università di Macerata.
L’incontro rappresenta un’occasione per approfondire le dinamiche organizzative e le strategie della gestione calcistica in Italia, grazie all’esperienza di uno dei protagonisti del panorama sportivo nazionale. Rientra nelle attività didattiche e formative dell’Università di Macerata nel campo del diritto sportivo e della gestione sportiva, sviluppate attraverso il corso di laurea in Consulente giuridico per lo sport e il corso di alta formazione per Direttore Sportivo.
Una serata intensa, attraversata da parole, musica e memoria. Così si è chiusa ieri, nella cornice del Macerata Humanities Festival, la terza edizione del Premio Letterario Humanities, dedicato quest’anno al tema “La forza del dialogo. Saperi e pratiche per la vita comune”.
Sul palco si sono alternati studenti, docenti, scrittori e musicisti, in un intreccio di voci capace di dare corpo proprio a quel dialogo che il Festival ha scelto come filo conduttore. A introdurre la cerimonia, la musica di Lorenzo Sbarbati, autore e amico di Pietro Polverini, a cui la serata è stata dedicata. Attraverso le note e le parole di chi lo ha conosciuto, come la poetessa e docente Renata Morresi, il ricordo di Pietro – studente e poeta scomparso nel 2023 – si è trasformato in un ritratto vivo e luminoso che ha accompagnato tutto il Premio.
Il rettore John McCourt ha aperto ufficialmente la serata, ricordando l’importanza di creare spazi in cui le nuove generazioni possano esprimersi e confrontarsi con la parola scritta, che non è solo un esercizio estetico, ma un modo per confrontarsi con se stessi e con gli altri. Poi, la voce dell’attore Andrea Pierdicca ha restituito al pubblico i versi di Polverini, alternando letture e riflessioni dell’amico Edoardo Salvioni, in un momento di forte partecipazione emotiva.
Da lì, spazio ai protagonisti: i giovani autori e autrici delle categorie Poesia e Narrativa, suddivise tra studenti universitari e delle scuole superiori, premiati da una giuria composta da Renata Morresi, Evita Greco, Costanza Geddes da Filicaia e Fabiola Branchesi. Sono state 70 le domande pervenute con proposte di spessore che hanno reso difficoltosa la selezione finale.
Per la poesia universitaria, il primo posto è andato a Melanie Bolognini (Università di Macerata, Filosofia), seguita da Lucilla Fantini e Claudia De Palma. Nella categoria dedicata agli istituti superiori, ha conquistato il primo premio Giulia Carloni dell’Istituto “Varano-Antinori” di Camerino, seguita da Giada Pietrogiovanna e Lucia Giovagnotti.
In mezzo alle premiazioni, ancora le parole: quelle delle poesie di Pietro, tornate a vibrare nella voce di Pierdicca, e quelle di Catherine Dunne, ospite speciale del Festival, che ha condiviso con il pubblico una riflessione sulla centralità del dialogo, a partire dalla pacificazione raggiunta in Irlanda dopo decenni di tragici conflitti e oggi l’atteggiamento nei confronti dei migranti.
“Decenni di colloqui difficili. Le lezioni sono chiare. Non arrendersi. Insistere. Parlare con chi si disprezza. Il dialogo non è mai sprecato. È una lezione che dobbiamo continuare a imparare, a ricordare”, ha sottolineato la scrittrice irlandese.
Per la narrativa universitaria, si è imposto Marco Mariani (Storia e Archeologia per l’Innovazione), seguito da Maria Sofia Proserpio e Alessio Bracciatelli. Tra gli istituti superiori, il primo premio è andato alla classe 4A del Liceo “Stella Maris” di Civitanova Marche, rappresentata da Viola Clariond, seguita da Alice Petrozzi e Camilla Novelli.
La cerimonia si è conclusa con la lettura di Angela Polverini, che ha portato al pubblico le parole di ringraziamento di Maria Grazia Cegna, madre di Pietro. Poi, ancora una volta, la voce e la musica si sono intrecciate: Pierdicca ha letto il testo di “Il filo di Sofia”, accompagnato dal sottofondo di Sbarbati, che ha chiuso la serata con la canzone “Leggi di gravità dell’amore”.
Un finale che ha unito ricordo, poesia e speranza, restituendo al pubblico il senso più profondo del Premio Humanities: dare spazio alle parole che sanno unire, ascoltare e generare futuro.
Torna fruibile per gli studenti la palestra della scuola primaria a Le Grazie, nel comune di Recanati, a fronte di un intervento di impermeabilizzazione del tetto che ha risolto definitivamente il problema delle infiltrazioni d’acqua nei giorni di pioggia.
Nello specifico, i lavori alla primaria de Le Grazie, per un intervento di spesa complessivo pari a 16.400 euro, hanno riguardato l’asportazione della vecchia guaina di impermeabilizzazione del manto di copertura della palestra e, in un passaggio successivo, la posa in opera di una doppia guaina impermeabilizzante sull’intero manto di copertura.
Si tratta di un intervento necessario alla sicurezza e alla ripresa delle regolari attività didattiche nella struttura, che presto vedrà un ulteriore miglioramento che sarà focalizzato sul rifacimento della pavimentazione con fondi che verranno stanziati nel bilancio 2026.
L’amministrazione comunale, attraverso l’assessorato ai lavori pubblici diretto dal vicesindaco Roberto Bartomeoli, ha posto decisamente l’attenzione sull'edilizia scolastica e ha intrapreso un percorso di dialogo e interlocuzione costante con le dirigenti scolastiche e i fiduciari di ogni plesso.
In quest’ottica, l'amministrazione comunale ha inteso pianificare, secondo una procedura del tutto innovativa, dei sopralluoghi con le stesse dirigenti all’interno delle strutture, al fine di mappare tutte le criticità esistenti prima del termine dell'anno scolastico.
Gli interventi necessari alla risoluzione dei problemi emersi durante le visite saranno successivamente portati a termine nel periodo delle vacanze estive. In caso di interventi più onerosi e per cui è prevista una realizzazione più lunga, si provvederà a pianificarli per l’anno successivo, previo stanziamento dei fondi a bilancio.
È stata consegnata il 15 settembre, in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico, la nuova palestra della scuola primaria “G. Natali” di Sforzacosta. Si tratta dell’ultima parte mancante per il completamento dell’ABF Hub educativo 0-11, realizzato grazie alla collaborazione tra la Andrea Bocelli Foundation e il Comune di Macerata.
Con questa consegna si chiude un ampio progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana avviato nel 2023, che aveva già portato alla costruzione del Polo per l’Infanzia 0-6 (inaugurato il 22 novembre 2023) e alla ristrutturazione della scuola primaria “G. Natali” e del suo giardino.
Per la Fondazione, quello di Sforzacosta rappresenta il quinto intervento nelle Marche nelle aree colpite dal sisma del 2016, e testimonia l’efficacia di un modello fondato sulla collaborazione tra pubblico e privato, con la comunità al centro del processo educativo.
All’interno della nuova palestra, i bambini e i ragazzi troveranno un murales realizzato dall’artista Alice Lotti durante un workshop di wall painting svoltosi il 25 marzo scorso.Il laboratorio ha coinvolto studenti e cittadini nella fase ideativa: i più piccoli hanno contribuito a definire il tema dell’opera, mentre l’artista ha curato la realizzazione durante il cantiere.
Il risultato è un’illustrazione che trasforma la palestra in uno spazio accogliente e giocoso, capace di rappresentare l’identità della comunità scolastica e di rispecchiare pienamente la filosofia ABF: scuole innovative, inclusive e partecipate.
Alla cerimonia di consegna hanno partecipato Veronica Berti Bocelli, vicepresidente ABF, e Laura Biancalani, direttrice generale ABF, insieme al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, all’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori, all’assessore all’Istruzione Katiuscia Cassetta, al campione paraolimpico Alessandro Ossola, alla campionessa di ginnastica ritmica Anna Piergentili, ai giocatori della Lube Francesco Bisotto e Mattia Boninfante e al prestigiatore Andrea Paris.
Laura Biancalani ha sottolineato che “la palestra è molto più di uno spazio sportivo: è un luogo di incontro, di scoperta e di crescita condivisa. Con la sua apertura si conclude un percorso costruito insieme al territorio, che oggi può contare su un Hub educativo capace di accogliere e valorizzare ogni bambino, ogni ragazzo, ogni storia”.
Veronica Berti Bocelli ha aggiunto che “con l’inaugurazione della nuova palestra celebriamo la conclusione di un percorso ma anche l’inizio di una nuova stagione per l’intera comunità. In questi spazi, nati nel cuore ferito del sisma, rinasce la fiducia nella forza dell’educazione, nella tenacia delle persone e nella gioia dei bambini che torneranno a correre e a giocare insieme”.
Il sindaco Sandro Parcaroli ha evidenziato come “l’ABF Hub educativo 0-11 rappresenti un polo unico e integrato, accessibile anche oltre l’orario scolastico e pensato per rafforzare il legame tra scuola e comunità”, ringraziando la Fondazione “per la vicinanza e il sostegno costante al territorio”.
Mentre Sforzacosta festeggia la conclusione del suo Hub, ABF guarda già avanti. Proseguono infatti i lavori per il nuovo IPSIA “R. Frau” di San Ginesio (MC), un complesso scolastico innovativo progettato in collaborazione con gli Uffici del Commissario per la Ricostruzione post Sisma.
La nuova struttura comprenderà tre blocchi adiacenti, pensati per attività scolastiche, laboratoriali, sportive e ludico-creative, per un totale di oltre 2.800 metri quadrati.Sarà antisismica, con impianto fotovoltaico da 40 kWp e certificata in classe IV, a conferma dell’impegno di ABF per la sicurezza, la sostenibilità e il futuro delle giovani generazioni.
Con la consegna della palestra “G. Natali”, Sforzacosta diventa così un simbolo concreto di rinascita, dove l’educazione torna ad essere il cuore pulsante della comunità.
Nei giorni scorsi il Rettore dell’Università di Camerino, prof. Graziano Leoni, ha preso parte a Changchun (Cina) alla cerimonia per il ventesimo anniversario della collaborazione tra Unicam e la Jilin Agricultural University (JAU), accolto dal Rettore della JAU, prof. Li Qiyun.
L’evento ha rappresentato un momento di grande valore istituzionale e accademico, confermando il ruolo della Jilin Agricultural University come uno dei partner internazionali più importanti per l’ateneo camerte. Durante la celebrazione si è svolta anche la “Teaching Contribution Award”, una speciale cerimonia di riconoscimento che ha reso omaggio ad alcuni docenti italiani e cinesi che hanno contribuito al successo di questo lungo percorso di collaborazione.
Per Unicam erano presenti il prof. Attilio Massimo de Cosmo, la prof.ssa Sandra Pucciarelli, il dott. Dario Gentili, la dott.ssa Laura Alessandroni e il dott. Kesava Ramasamy. La partnership tra Unicam e JAU ha avuto un punto di svolta con l’avvio ufficiale del corso di laurea in Biotecnologie, promosso congiuntamente dai due atenei.
Il corso, attivo tuttora, è tenuto interamente in lingua inglese in Cina, parallelo a quello erogato a Camerino, e offre agli studenti la possibilità di conseguire un doppio titolo di laurea. Si tratta di un progetto di cooperazione internazionale di grande successo, considerato tra i più significativi e innovativi dell’Ateneo.
«Questa ricorrenza – ha dichiarato il Rettore Graziano Leoni – testimonia la solidità e il valore del nostro percorso comune con la Jilin Agricultural University. In vent’anni di collaborazione abbiamo costruito un modello di cooperazione accademica che rappresenta una straordinaria opportunità di crescita e di apertura internazionale per studentesse, studenti e docenti, rafforzando al tempo stesso il ruolo di Unicam nello scenario globale».
Unicam conferma così il proprio impegno per l’internazionalizzazione, consolidando rapporti di lungo periodo e sviluppando nuove opportunità di formazione, ricerca e scambio culturale che proiettano l’Ateneo sempre più verso il mondo.
"Continuate a sognare, non con la testa tra le nuvole ma con i piedi ben radicati a terra". Con queste parole, Gino Cecchettin ha chiuso uno dei momenti più intensi del Macerata Humanities Festival. Nel dialogo con il rettore John McCourt e la prorettrice dell'Università di Trento Barbara Poggio, Cecchettin, in collegamento da Vienna dove è volato per festeggiare la laurea della figlia Elena, ha condiviso un messaggio di forza e di fiducia nelle nuove generazioni, invitando a trasformare il dolore in azione e a credere nel potere dell'empatia. "Merito è di Giulia stessa, ma soprattutto di Elena, se sono riuscito a fare quello che ho fatto, perché loro per prime avevano trovato il coraggio di cambiare, di esporsi e di denunciare un problema", ha proseguito Cecchettin.
"Quando ho capito l'opportunità che Giulia aveva lasciato come messaggio, ho deciso che era giusto dare il mio contributo. Non posso cambiare quello che è successo, ma posso cambiare quello che verrà. Quando diamo sfogo alle emozioni più negative, di fatto ci facciamo del male senza nemmeno saperlo. Bisogna dare più respiro a un concetto di vita comune, dove l'empatia verso l'altro è centrale. Quando si ragiona in termini di comunità, il paradigma cambia totalmente".
Ad accompagnare le sue parole, la voce vibrante di Elena Mil, che con il solo ukulele e testi profondamente intimi ha conquistato l'anima del pubblico, suggellando un incontro che resterà tra i momenti più significativi del Festival. In apertura di serata, Lorenzo Augusto dell'Erba, presidente di Federcasse BCC: "Siamo felicissimi di sostenere la Fondazione Giulia Cecchettin".
Il Macerata Humanities Festival, promosso dall'Università di Macerata con il patrocinio della Regione Marche, del Comune di Macerata e della Fondazione Marche Cultura, e con il sostegno di iGuzzini, BCC Recanati e Colmurano, Fior di Grano, BPER Banca e Lube, prosegue oggi e domani con un programma ricco di appuntamenti che continuano a registrare una grande partecipazione di pubblico.
Questo pomeriggio, alle 18 nella sala conferenze di piazza Strambi 1, interverrà in collegamento da remoto Rossella Miccio, presidente di Emergency, per raccontare l'impegno dell'organizzazione umanitaria fondata da Gino Strada.
In serata, alle 21:15 al Teatro della Filarmonica, il Festival intreccerà poesia, musica e memoria. L'attore Andrea Pierdicca renderà omaggio a Pietro Polverini, poeta e studente UniMc prematuramente scomparso, attraverso i suoi componimenti e il ricordo di chi lo ha conosciuto. Seguiranno la riflessione della scrittrice irlandese Catherine Dunne, che da sempre esplora nei suoi romanzi la complessità delle relazioni umane, e la musica del cantautore Lorenzo Sbarbati, in una serata che ospiterà anche la cerimonia di premiazione del concorso letterario "Humanities", dedicato agli studenti universitari e delle scuole superiori.
Il Festival prosegue venerdì 17 ottobre. Tra gli appuntamenti della giornata: il laboratorio sul tema delle carceri, la tavola rotonda sugli aiuti di Stato e l'economia circolare, e il seminario organizzato dall'associazione Piombini Sensini per celebrare i 130 anni della sua attività, dedicato al valore della cura e delle relazioni che sostengono bambini e famiglie. Alle 11 alla Biblioteca Statale, Catherine Dunne tornerà protagonista con la presentazione del suo romanzo "Una madre", vincitore del Premio Europeo di Rapallo Bper Banca.
Nel pomeriggio, alle 15 alla Loggia del Grano, l'Istituto Confucio di UniMc proporrà "Li dadù de Li Madou", un laboratorio ludico e un percorso di trekking urbano ispirato alla figura di Matteo Ricci, aperto a grandi e piccini. Non serve prenotazione.
Alla stessa ora, nell'aula Omero Proietti di via Garibaldi 20, il fotografo e videoreporter Andrea Petinari presenterà il libro "Stare bene, un giorno", un viaggio tra volti e storie di anziani, ricco di umanità e saggezza. Alle 15:30 alla Biblioteca Statale, Giovannantonio Forabosco e Giorgio Sangiorgi analizzeranno l'Italia del dopoguerra attraverso il cinema comico d'esordio.
Il pomeriggio proseguirà con la tavola rotonda sulla giustizia riparativa (ore 16, Polo Sibillini) e il dialogo tra il rettore John McCourt e il rettore eletto dell'Università di Perugia Massimiliano Marianelli sul futuro delle Humanities (ore 17, piazza Strambi). Alle 18, nell'aula Proietti, Filomeno Lopes e Meraf Villani porteranno la voce di italiani provenienti da altre culture in un dialogo sui nuovi orizzonti dell'identità.
A chiudere la giornata, alle 21:15 al Teatro Lauro Rossi, sarà Domenico Iannacone con lo spettacolo "Che ci faccio qui? In scena", un intenso momento di teatro civile che dà spazio a storie vere raccolte ai margini, per risvegliare coscienze e alimentare partecipazione. L'ingresso è libero fino a esaurimento posti. I biglietti sono in distribuzione già da oggi, giovedì 16 ottobre, alla biglietteria dei teatri in piazza Mazzini.
Una sinergia concreta tra scuola, istituzioni e mondo produttivo porta a Recanati una novità assoluta nel panorama formativo nazionale. A partire dall’anno scolastico 2025/26, l’Istituto di Istruzione Superiore "Enrico Mattei" attiverà la nuova articolazione "Conduzione del mezzo" all’interno dell’indirizzo "Trasporti e Logistica", grazie al parere favorevole della Regione Marche e dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Si tratta di un traguardo importante, reso possibile dalla collaborazione tra l’istituto e un gruppo di imprese locali, con Pepa Group in prima linea, insieme a CHR Ciccioli Trasporti di Macerata, Cirioni Trasporti, Mifram, Click and Find Software, Omec, TransAdriatico, FAI e Confartigianato.
Il nuovo percorso formativo nasce dall’esigenza di rispondere in modo più puntuale alle richieste del mercato del lavoro, offrendo ai giovani la possibilità di prepararsi alle professioni moderne della mobilità e della logistica, sempre più tecnologiche e specializzate. La figura del conducente, spiegano i promotori, non è più quella di qualche anno fa, ma oggi rappresenta un professionista altamente qualificato, capace di gestire mezzi complessi e sistemi integrati che dialogano con l’intelligenza artificiale.
L’idea ha origini curiose: tutto è nato dalla passione di alcuni imprenditori del settore, abituati a coinvolgere i figli e i giovani familiari nelle attività aziendali. Durante una festa di compleanno, alcune aziende misero a disposizione gru e mezzi pesanti, trasformando il momento in un’esperienza sorprendente per i bambini. Da quel successo inatteso è maturata la volontà di strutturare un percorso educativo vero e proprio, portando l’esperienza nelle scuole.
La collaborazione con l’IIS “E. Mattei” si è concretizzata in occasione degli Open Day scolastici, durante i quali le aziende hanno messo a disposizione i propri veicoli, offrendo agli studenti la possibilità di toccare con mano la tecnologia dei mezzi moderni e di capire quanto sia cambiato questo mestiere. L’obiettivo era anche sfatare vecchi stereotipi e far conoscere un lavoro che oggi guarda al futuro, aperto alle innovazioni digitali e all’automazione.
Il progetto si è arricchito con la realizzazione di un laboratorio dedicato alle nuove tecnologie, dove gli studenti potranno approfondire l’elettronica di bordo, la gestione dei sistemi digitali integrati e l’uso dell’intelligenza artificiale applicata alla logistica e alla guida assistita. Le aziende partner hanno contribuito sia economicamente, sia nella definizione degli obiettivi didattici, assicurando un forte legame tra teoria e pratica.
Grande la soddisfazione per quello che viene definito un esperimento unico in Italia. Un risultato che dimostra come la collaborazione tra scuola e imprese possa generare opportunità concrete per i giovani e contribuire alla crescita di un settore strategico per l’economia del territorio.
E i risultati non si sono fatti attendere: due ex studenti del Mattei hanno già trovato impiego presso alcune delle aziende coinvolte nel progetto, confermando che l’integrazione tra formazione e mondo del lavoro è la strada giusta per costruire il futuro delle nuove generazioni.
Giovedì 9 ottobre il Convitto Nazionale "Giacomo Leopardi" di Macerata ha dato vita alla terza edizione di "Cammina che ti passa", un’iniziativa che, passo dopo passo, è diventata molto più di una passeggiata: un invito a educare al movimento, alla consapevolezza, alla memoria delle proprie radici e al piacere di stare insieme.
In duecentocinquanta, tra studenti semiconvittori dai 6 ai 14 anni, educatori, docenti, famiglie e personale della scuola, si sono radunati alla sede di via Capuzi, pronti a trasformare il percorso in un messaggio di speranza, riflessione e scoperta.
Accanto a loro, anche alcuni ex insegnanti ed educatori del Convitto che hanno scelto di camminare nuovamente con la "loro" scuola, in un gesto simbolico di affetto e appartenenza che unisce passato e presente della comunità convittuale.
L'evento, ideato e coordinato con passione dall'educatrice Romina Diletti, si è svolto con il supporto degli agenti della polizia locale, che hanno garantito la sicurezza lungo il percorso, e dei volontari dell'associazione podistica A.S.D. Valtenna, storici sostenitori del Convitto nelle iniziative dedicate al benessere e allo sport educativo, inclusa la partecipazione dell’istituto alle Convittiadi, le prestigiose Olimpiadi dei Convitti Nazionali italiani.
"Camminare insieme significa riscoprire il tempo dell'ascolto e della relazione - spiega Romina Diletti -. È un gesto semplice ma potente: il movimento diventa connessione, cura, libertà e memoria. I ragazzi imparano a guardarsi intorno, a dialogare e a condividere storia, spazio e passo con gli altri”.
Un gesto educativo e simbolico allo stesso tempo: dalla sede di via Capuzi il gruppo del Convitto ha infatti raggiunto Piazza della Libertà, sostando davanti alla storica struttura di Piazza Marconi, ferita e ferma dal sisma del 2016, ma sempre nel cuore dei maceratesi. Una foto di gruppo e un momento di riflessione hanno ricordato quanto quell’edificio, assegnato in uso perpetuo e gratuito al Convitto da oltre un secolo e mezzo, rappresenti un patrimonio unico per la città e le Marche.
Un cammino simbolico e intenso, quello della comunità del Convitto, per salvare uno scrigno storico e culturale che incarna l’identità e la memoria viva di generazioni di studenti e famiglie.
Al rientro, le classi hanno riflettuto sull’esperienza attraverso semplici attività espressive, trasformando emozioni e pensieri in un racconto collettivo racchiuso in un grande cartellone modulare, una vera e propria “colonna di pensieri” esposta all’ingresso dell’istituto in via Capuzi.
“La scuola non è solo un luogo dove si apprende - sottolinea il rettore e dirigente scolastico Alessandra Gattari - ma uno spazio dove si cresce insieme. Camminare in gruppo aiuta bambine e bambini, ragazze e ragazzi a sviluppare attenzione, empatia e senso di responsabilità. Ogni passo condiviso diventa un’occasione per conoscersi meglio e costruire una comunità più consapevole, che ha a cuore le proprie radici, perché, come insegna questa iniziativa, è solo camminando insieme che si costruisce il futuro”.
"Cammina che ti passa" si conferma così un piccolo grande rito collettivo che ogni anno rinnova il legame tra scuola, città e territorio, ricordando a tutti che, per ritrovare equilibrio e armonia, a volte basta solo mettersi in cammino.
Una giornata speciale dedicata alla scoperta del territorio e all’educazione alla sostenibilità ha coinvolto le alunne e gli alunni delle prime classi della Scuola secondaria di I grado di Matelica ed Esanatoglia dell’Istituto Comprensivo "E. Mattei".
L’iniziativa, organizzata dalla Dirigente scolastica Roberta Carboni e dalla docente Letizia Pieri, ha previsto nei giorni scorsi un’uscita didattica al Lago di Fiastra, che ha visto la partecipazione di 86 ragazze e ragazzi, accompagnati da una decina di insegnanti.
Ad accoglierli, un gruppo di docenti dell’Università di Camerino composto da Marco Materazzi e Pietro Paolo Pierantoni della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie, Paola Scocco e la giovane ricercatrice Sara Moscatelli della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, che hanno guidato i ragazzi in attività pratiche e laboratori legati al tema del territorio.
Durante la giornata si è parlato di sostenibilità ambientale, ecosistemi, biodiversità e gestione del territorio, con un approccio partecipativo e ludico che ha stimolato curiosità e riflessione.
Attraverso giochi e attività sul campo, infatti, i ragazzi hanno potuto ragionare sui propri comportamenti quotidiani e sull’impatto delle azioni umane sull’ambiente, comprendendo come il paesaggio che oggi osserviamo sia il risultato di processi naturali e antropici che richiedono sempre più attenzione allo sviluppo sostenibile e ai cambiamenti climatici.
Un riconoscimento prestigioso il Macerata Humanities Festival: la manifestazione è stata insignita della medaglia del Presidente della Repubblica, confermando il suo ruolo unico nel promuovere dialogo, cultura e confronenti possono essere seguiti anche online: unimc.it/mhf.
Al Casb – Sala Sbriccoli, prende il via fino a giovedì la fiera “Books UP! – I libri delle University Press”, unica manifestazione nazionale dedicata all’editoria accademica. Alle 12, l’apertura è scandita da tre momenti principali: la mostra “Scrittori in dialogo”, che racconta celebri traduzioni e il ruolo dei traduttori come mediatori culturali; “La forza del dialogo. Percorsi di lettura”, bibliografia interdisciplinare sul confronto tra linguistica, pedagogia, filosofia, storia, diritto, economia e scienze sociali; e l’Expo Libri, con la vendita dei volumi delle University Press e numerosi titoli disponibili in digitale gratuito.
Alle 17:30, la tavola rotonda “Libri in conversazione: le parole per dialogare”, moderata dal giornalista Vincenzo Varagona, metterà a confronto i rappresentanti delle press universitarie sul tema del dialogo.
La giornata offre anche approfondimenti specifici proposti dai cinque dipartimenti universitari: al mattino, il Museo della Scuola Paolo e Ornella Ricca propone laboratori partecipativi sull’Educazione ai Diritti Umani per studenti del Liceo delle Scienze Umane, mentre il pomeriggio sono dedicati agli insegnanti. Sempre per i docenti scolastici, anche il workshop “Materializzazione concettuale” al Polo Pantaleoni unisce matematica, design e ingegneria per creare esperienze didattiche interattive.
Altri momenti di confronto permettono di esplorare fiabe, memorie e racconti di vita come strumenti educativi e simbolici, discutere il futuro del pubblico impiego in sanità, praticare dialogo interculturale in inglese e italiano con studenti internazionali e riflettere su dialogo e sostenibilità nelle imprese contemporanee come laboratori di pratiche democratiche e sostenibili.
Tra gli appuntamenti pomeridiani: le ricerche PRIN 2022 sulle tregue belliche durante il medioevo, il dibattito interdisciplinare su intelligenza artificiale, etica e diritto, il dialogo su teatro e classici tra tradizione antica e utilizzo didattico contemporaneo, la presentazione del volume “Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza”, la mostra e talk Meru Tales dell’artista kenyota Anne Mwiti, e la tavola rotonda promossa dall’ALAM sull’opera di Giuseppe Tucci.
Gli appuntamenti serali combinano spettacolo e riflessione. Alle 18, al Teatro della Filarmonica, la Compagnia Raccontar con Arte mette in scena Il Critone di Platone, interrogandosi sulla giustizia e sul rispetto delle leggi. Alle 21:15, sempre al Teatro della Filarmonica, “Trasformare il dolore per rinnovare la vita” vedrà il dialogo tra il rettore John McCourt, Gino Cecchettin e Barbara Poggio, con intermezzi musicali di Elena Mil, per riflettere su memoria, educazione e rispetto, con il saluto iniziale di Lorenzo Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse.
Il Macerata Humanities Festival, promosso dall’Università di Macerata con il patrocinio di Regione Marche, Comune di Macerata e Fondazione Marche Cultura, si realizza grazie al sostegno di IGuzzini, BCC di Recanati e Colmurano, Fior di Grano, BPER Banca e Lube, e propone oltre 50 appuntamenti tra incontri, workshop, spettacoli e mostre fino al 17 ottobre. Info e programma completo: www.unimc.it/mhf
Il comune di Macerata ha disposto l’interdizione della palestra del plesso scolastico della primaria-infanzia di via dell’Acquedotto 18, a Villa Potenza, a seguito della segnalazione da parte dell’AST di Macerata della presenza di legionella nel sistema di tubazioni dei bagni.
La decisione riguarda sia i servizi igienici degli studenti che quelli dei docenti e comporta anche la sospensione dell’utilizzo della palestra da parte delle società sportive assegnatarie. Contestualmente, il Comune ha già contattato ditte specializzate per effettuare interventi di bonifica e sanificazione, che saranno eseguiti nelle prossime ore.
Secondo quanto comunicato dagli enti competenti, l’attività didattica prosegue regolarmente, poiché la contaminazione è circoscritta esclusivamente ai locali della palestra. Tutti gli adempimenti cautelari previsti dalla normativa sono stati prontamente attuati per garantire la sicurezza di studenti e personale scolastico.
Un incontro speciale per gli studenti dell'Ite “Gentili” di Macerata: nell’ambito del Progetto Sport e all’interno della cornice dell’Overtime Festival, gli alunni hanno avuto l’opportunità di incontrare il nuotatore paralimpico Manuel Bortuzzo presso la biblioteca Mozzi-Borgetti.
L’atleta ha condiviso con i giovani la propria esperienza personale, parlando in modo diretto dei momenti drammatici seguiti all’incidente che ha cambiato la sua vita, del lungo percorso di riabilitazione e della determinazione necessaria per tornare a dedicarsi al nuoto a livelli professionali.
«Ho voluto raccontare ai ragazzi non solo la mia carriera sportiva, ma anche le sfide che la vita ci pone davanti e che rivelano il vero spirito di una persona», ha spiegato Bortuzzo, rispondendo con simpatia alle numerose domande degli studenti. L’atleta ha anche accennato ai diversi progetti a cui sta lavorando al di fuori della piscina, dimostrando un impegno costante sia a livello professionale che umano.
Il referente del Progetto Sport, Andrea Fabiani, e la dirigente scolastica Alessandra Gattari hanno sottolineato l’importanza di momenti come questo: «Incontrare persone di alto profilo umano e professionale arricchisce gli studenti, ampliando le loro esperienze e offrendo stimoli preziosi per il loro percorso formativo».
Il pubblico ha risposto con entusiasmo ai primi appuntamenti del Macerata Humanities Festival promosso dall’Università di Macerata, che già alla vigilia dell’apertura ufficiale ha saputo accendere la città di voci, immagini e riflessioni. Dalla delicatezza poetica della mostra “Il soldatino pensò che era la pace” – a cura dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e di Ars in Fabula – fino alla potenza teatrale e ironica di Dioggene, lo spettacolo di Stefano Fresi che ha fatto vibrare di applausi ilTeatro Lauro Rossi, la giornata di venerdì ha confermato la forza del dialogo tra linguaggi artistici, cifra distintiva del festival.
Le tavole originali esposte in mostra nella bella sala appena restaurata di Palazzo Rotelli-Lazzarini, ex Banca d’Italia - visitabile fino al 30 ottobre, con orario 10:00–13:00 e 17:00–20:00 - fanno parte dell’albo illustrato “Il soldatino” scritto da Cristina Bellemo, illustrato da Veronica Ruffato, edito da ZOOlibri Stasera il festival prosegue con “Figlie dell’epoca.
Donne di pace in tempo di guerra” di Roberta Biagiarelli, spettacolo che intreccia narrazione civile e testimonianza storica, riportando alla luce la voce delle donne che seppero scegliere la pace in tempi di conflitto. Domani, martedì 14 ottobre, la giornata si aprirà alle 9.00 con il workshop Dialogo intergenerazionale e cultura del lavoro, promosso dai docenti Alberto Zanutto, Roberto Del Gobbo e Alessandra Fermani alla Lube Academy: un confronto dedicato alla collaborazione tra generazioni in azienda e ai valori che la rendono possibile.
Alle 18.00, all’Orto dei Pensatori, si terrà l’inaugurazione ufficiale del Festival con gli interventi del rettore John McCourt, della direttrice Fabiola Falappa, della presidente delle EUM Simona Antolini e dei rappresentanti delle realtà che sostengono la manifestazione. Chiuderà la giornata il concerto Dialogo con la comunità, alle 21.15 al Teatro della Filarmonica: il Tourdion Ensemble, coro femminile con arpa e due corni, guiderà il pubblico in un percorso musicale tra le opere di Johannes Brahms e Benjamin Britten, nel segno dell’ascolto come forma di incontro.
Il Macerata Humanities Festival è realizzato con il patrocinio di Regione Marche, Comune di Macerata e Fondazione Marche Cultura, e con il sostegno di iGuzzini, BCC Recanati e Colmurano, Fior di Grano, BPER Banca e Lube. Un festival unico nel panorama nazionale, il Macerata Humanities Festival trasforma le scienze umane in un laboratorio di idee e confronto sul presente.
Dal 14 al 17 ottobre, la terza edizione animerà la città con oltre cinquanta appuntamenti tra incontri, spettacoli, mostre e la fiera dell’editoria universitaria BooksUp! e affronta quest’anno il tema “La forza del dialogo. Saperi e pratiche per la vita comune”. Un invito a riscoprire il valore della parola e dell’ascolto attraverso la voce di protagonisti della cultura, del giornalismo e dello spettacolo come Domenico Iannacone, Catherine Dunne, Rossella Miccio, Gino Cecchettin, Cristina Bellemo, Veronica Ruffato, Elena Mil e Ado Hasanović.
Domani, lunedì 13 ottobre, la Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata propone due appuntamenti che intrecciano memoria, impegno civile e riflessione contemporanea nell’ambito del Macerata Humanities Festival.
Si comincia nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30, nell’Aula Verde del Polo Pantaleoni, con il Laboratorio balcanico, un seminario a più voci dedicato alla presentazione del podcast e del cortometraggio realizzati a Srebrenica da studentesse e studenti delle Scuole Superiori di Ateneo. I due lavori nascono dall’esperienza formativa vissuta in Bosnia-Erzegovina la scorsa estate e restituiscono, attraverso linguaggi diversi, un intenso racconto di incontro e consapevolezza nei luoghi della memoria.
La giornata proseguirà la sera, alle 21.15, al Teatro della Società Filarmonico Drammatica, con lo spettacolo “Figlie dell’epoca. Donne di pace in tempo di guerra” di e con Roberta Biagiarelli, attrice e autrice che da anni porta avanti una ricerca teatrale sui temi della memoria e dell’impegno civile.
Dopo il successo dello scorso anno, Biagiarelli torna a Macerata con un lavoro che riporta alla luce le storie delle donne che, durante la Prima guerra mondiale, scelsero la via della pace. Lo spettacolo ricostruisce il Congresso Internazionale delle Donne dell’Aia del 1915, quando oltre mille delegate provenienti da tutta Europa e dall’America si riunirono per chiedere la fine del conflitto e proporre strumenti di diplomazia e cooperazione. Sul palco, l’attrice dà voce a figure come la stilista Rosa Genoni e la crocerossina Margherita Parodi Kaiser, intrecciando le loro esperienze alle domande del presente sul ruolo delle donne nei processi di trasformazione sociale e politica.
L’ingresso allo spettacolo è libero fino a esaurimento posti.
È stato un pomeriggio ricco di emozioni, riflessioni e gratitudine quello di venerdì 10 ottobre all’Auditorium dell’IIS Bonifazi-Corridoni, dove due studenti, Carlo Attilio Gaetani e Sofia Tanoni, hanno ricevuto una borsa di studio di 500 euro ciascuno. Il riconoscimento, dedicato alla memoria di Saba Pistilli, è stato voluto dalle famiglie Ricci-Pistilli in collaborazione con l’Istituto e il Comune di Civitanova Marche, come premio per l’“eccellenza umana”.
Ma cosa si intende per eccellenza umana? In Gaetani la commissione ha riconosciuto “l’impegno costante e la capacità comunicativa che hanno favorito un clima inclusivo in classe, rendendolo un esempio positivo per tutti. La sua forza risiede nella gentilezza e nella capacità di mettersi al servizio degli altri con naturalezza e determinazione”.Tanoni, invece, si è distinta per “l’altruismo e la solidarietà verso i compagni, soprattutto quelli con disabilità, che ha sempre aiutato con la massima disponibilità, favorendo la loro inclusione anche fuori dalla scuola. È inoltre molto attiva nel sociale, svolge attività di volontariato, partecipa a eventi di beneficenza e insegna musica a titolo gratuito”.
Una menzione speciale è andata anche agli altri candidati alle borse di studio — Luca Luciani, Matteo Savoretti, Noemi Ginger Starnoni ed Elisabetta Vitali — tutti definiti “veri esempi di quella meglio gioventù che troppo spesso si pensa non esista più”.
Durante la cerimonia, Roberto Ricci, compagno di Saba, ha ricordato che l’obiettivo del premio è quello di “mettere un piccolo seme nel percorso della vostra vita, premiando chi può essere da esempio e guida per gli altri”. Momenti di intensa commozione hanno accompagnato anche le parole della mamma e della sorella di Saba, presenti in sala, che hanno visto l’eredità della loro cara germogliare negli occhi dei ragazzi.
L’incontro è stato arricchito dall’intervento del noto medico e psicoterapeuta Alberto Pellai, autore e divulgatore sui temi dell’educazione emotiva, che ha tenuto una lectio dal titolo “Connessi ma distanti. Luoghi di vita e relazioni autentiche nell’era digitale”.
Pur non avendo conosciuto Saba personalmente, Pellai ha colto un legame profondo con il suo messaggio educativo: “I ragazzi in lei hanno trovato un adulto appassionato della sua adultità, capace di comunicare la bellezza di abitare la vita. Quando i nostri figli ci guardano – ha detto – non devono vedere adulti stanchi, ma persone contente, perché solo così capiranno che vale la pena crescere e diventare grandi”.
Nel suo ricordo personale, l’ex dirigente Claudio Bernacchia ha definito Saba “un’educatrice di successo perché metteva sempre al centro il bene dei ragazzi, senza cercare affermazione personale”.
L’evento si era aperto con i saluti della dirigente prof.ssa Angela Fiorillo, che ha sottolineato “la novità di un premio nato per valorizzare non solo le competenze scolastiche, ma soprattutto quelle relazionali, sociali ed empatiche”.Presente anche Barbara Capponi, assessore alla Scuola e ai Servizi sociali del Comune di Civitanova, che ha spiegato: “L’unico voto che abbiamo considerato è stato quello della condotta, perché ciò che volevamo premiare era la capacità di costruire relazioni autentiche”.
A presentare la cerimonia è stata la prof.ssa Patrizia Patrizi, che ha collaborato con le famiglie Ricci-Pistilli e con le amiche di infanzia di Saba — Isabella Mantovani, Carla Galanti e Maria Ercoli — per la realizzazione del premio.
A rendere ancora più intensa l’atmosfera, la voce della studentessa Nadia Scotti, accompagnata dalla docente Federica Pantanetti, che ha emozionato il pubblico con il brano “Essere umani” di Marco Mengoni.Un ringraziamento speciale è andato agli studenti del 4° Turistico per l’accoglienza e a quelli del 5A Grafico per video e fotografie.
Il pomeriggio si è concluso con l’inaugurazione di un’aula dedicata a Saba Pistilli, uno spazio che sarà riservato all’ascolto e al dialogo, nel segno di quella umanità generosa che lei ha saputo trasmettere a intere generazioni di studenti.
Piazza Vittorio Veneto ha accolto il pubblico dell’Overtime Festival con uno degli appuntamenti più attesi di questa edizione: “Raccontarsi in scena”, dialogo tra l’attore Stefano Fresi e il Magnifico Rettore dell’Università di Macerata John McCourt, moderato con ironia e ritmo da Marco Ardemagni di Rai Radio 2. Un evento realizzato in collaborazione con Unimc, che ha intrecciato parole, riflessioni e aneddoti sul mestiere dell’attore, il valore dello sport e l’importanza della cultura nelle scuole e nella società.
Fresi ha raccontato il suo rapporto con lo sport, vissuto da spettatore appassionato ma anche da praticante curioso: “Ho provato un po’ di tutto: calcio, basket, tennis… Lo sport è fondamentale, ti insegna il gioco di squadra, come il teatro e il cinema. Dovrebbe essere molto più presente nelle scuole, insieme alla musica e al teatro”. A colpire il pubblico, anche la sua dichiarazione d’amore per la Sardegna: “È casa. Mi ha formato. L’unica cosa che odio della Sardegna è che non ci sono nato”.
Il dialogo ha poi toccato il cuore del mestiere d’attore, esplorando la distanza e il legame tra l’interprete e i personaggi: "Nei personaggi cerco di mettere il meno possibile di me, ma a volte qualcosa emerge. Nel terzo atto dello spettacolo di stasera, Dioggene, c’è molto di me: quel senso di disincanto, di consapevolezza, di verità conquistata col tempo. È la parte in cui i suoi pensieri assomigliano ai miei".
Lo spettacolo, in scena alle 21:15 al Teatro Lauro Rossi, è un viaggio teatrale in tre atti, scritto e diretto da Giacomo Battiato, che mescola epoche e linguaggi: dal volgare toscano del Medioevo alla lingua contemporanea, fino al romanesco. “È uno spettacolo difficile, ma proprio per questo stimolante. Ci permette di riflettere sull’umana stupidità, sulla violenza, sulla guerra – temi eterni, raccontati con parole diverse ma con lo stesso sguardo critico”.
Anche il rettore McCourt ha sottolineato l’importanza dell’incontro tra cultura umanistica e sportiva: “Overtime e Humanities Festival si sposano perfettamente. Insieme promuovono la nostra città da due punti di vista diversi ma complementari. Portare Fresi a Macerata è stato un lavoro di squadra, ed è proprio lavorando insieme che si ottengono i migliori risultati”.
Il pomeriggio si è così trasformato in un dialogo autentico, denso di contenuti, dove si è parlato di scena, di palco e di realtà. Con la leggerezza profonda di chi, come Fresi, sa raccontare il mondo partendo da sé – per arrivare, sempre, agli altri.
Una delegazione dell’Università di Camerino, guidata dal rettore Graziano Leoni e composta dal prorettore vicario Emanuele Tondi e dai professori Alessandro Delpriori e Graziella Roselli, ha partecipato nei giorni scorsi agli incontri internazionali organizzati dall’Università “Valahia” di Târgoviște (Romania) nell’ambito dell’Alleanza Europea KreativEU.
KreativEU è una rete universitaria sostenuta dalla Commissione Europea, nata per promuovere la cooperazione accademica, l’innovazione educativa e la valorizzazione culturale tra le università partner. Le giornate di confronto hanno visto la partecipazione dei rettori e dei rappresentanti delle undici università che compongono l’Alleanza, offrendo un’importante occasione per discutere strategie comuni per lo sviluppo dell’istruzione superiore europea, con particolare attenzione a sostenibilità, innovazione e diversità culturale.
Durante l’iniziativa, la Commissione Nazionale della Romania per l’UNESCO ha evidenziato le sinergie tra KreativEU e il programma UNITWIN, volto a rafforzare la cooperazione accademica internazionale. L’Università di Camerino, partner di UNITWIN, conferma così la propria vocazione alla collaborazione globale nella ricerca e nella formazione.
In occasione della cerimonia, è stato inoltre conferito il titolo di Dottore Honoris Causa al professor João Paulo Pereira de Freitas Coroado, presidente del Politécnico di Tomar (Portogallo) e dell’Alleanza KreativEU, per il suo impegno nel promuovere un modello europeo di università aperta, inclusiva e culturalmente radicata.
“La partecipazione dell’Università di Camerino agli incontri di Târgoviște rappresenta un momento significativo nel consolidamento della nostra presenza in KreativEU – ha sottolineato il rettore Leoni –. L’Alleanza ci permette di sviluppare progetti comuni, scambi formativi e iniziative di ricerca che rafforzano la cooperazione accademica e culturale in Europa, in linea con i valori promossi da Umesco e Unitwin”.
Con questa partecipazione, Unicam conferma il proprio ruolo attivo nelle reti europee e internazionali di eccellenza, contribuendo a costruire un futuro dell’università fondato su creatività, innovazione e sostenibilità.