L’Università di Macerata si prepara a un salto di qualità infrastrutturale e funzionale senza precedenti. Con un investimento complessivo di circa 42,5 milioni di euro, sono attualmente in corso otto cantieri che ridisegneranno in profondità il volto dell’ateneo e il suo rapporto con la città. I lavori spaziano dalla realizzazione di nuovi spazi per la didattica e lo studio, all’ampliamento dei servizi per gli studenti, fino alla valorizzazione del patrimonio edilizio storico e alla costruzione di un vero e proprio polo sportivo universitario.
“È un piano che guarda al futuro senza dimenticare il passato: valorizza il patrimonio storico e risponde con intelligenza alle esigenze della contemporaneità universitaria. L’impatto sarà significativo sia in termini di qualità della vita per gli studenti che di rilancio urbano per Macerata”, commenta il rettore John Mc Court.
A supporto degli interventi, oltre ai fondi propri dell’Ateneo, contribuiscono risorse provenienti dai finanziamenti per la ricostruzione post-sisma gestiti dal Commissario Straordinario, dai fondi concessi dal Ministero dell’Università e della Ricerca per le infrastrutture universitarie e dalla Legge 338/2000 per le residenze studentesche.
Tra gli interventi più significativi spicca la creazione di un polo sportivo di nuova generazione nell’area ex Cras, destinata a diventare la sede del Centro Universitario Sportivo. Qui stanno sorgendo due grandi palestre polivalenti: la prima sarà omologata per competizioni di alto livello di calcio a 5, pallavolo e pallacanestro, con una tribuna da 300 posti, due sale per attività sportive e spazi per uffici e reception; la seconda includerà tribune per accompagnatori e servizi dedicati. A queste strutture si aggiungono un campo all’aperto con copertura stagionale, utilizzabile per calcio a 5 e tennis, ampie aree verdi e parcheggi. Il tutto sarà integrato con le residenze universitarie del Collegio Padre Matteo Ricci, dando vita a un campus residenziale sportivo.
Un altro intervento simbolico, per il suo valore storico e urbanistico, riguarda il recupero dell’ex sede della Banca d’Italia, all’angolo in corso Matteotti. Qui l’Università darà nuova vita a un edificio iconico del centro di Macerata. In questa prima fase, lo spazio, un tempo destinato allo sportello casse della Banca d’Italia, ospiterà i servizi di front office della nuova Segreteria Studenti unificata di Ateneo in modo più efficiente, moderno e accogliente.
Nello storico palazzo Ugolini in corso Cavour, oltre agli interventi di riqualificazione e di riparazione dei danni del sisma 2016, sarà realizzata la biblioteca unificata del Dipartimento di Studi Umanistici con oltre 350 mila volumi e 300 postazioni. Al piano terra, locali più ampi potranno ospitare il bar dipiazza Garibaldi. La spinta verso una didattica più moderna e integrata passa anche per l’auditorium da 170 posti in costruzione a Villa Lauri e per l’ampliamento del Polo Bertelli, dove sorgeranno cinque nuove aule e un bar-mensa da 150 posti, pensato anche come spazio multifunzionale per lo studio e la socialità. Nelle sedi di via Crescimbeni 20 e di Palazzo Ciccolini, sono in corso opere di riparazione post-sisma e miglioramento sismico ed energetico, ma anche di riconversione funzionale: nei sotterranei del Ciccolini nascerà un nuovo archivio documentale di Ateneo, mentre il lastrico solare sarà trasformato in un cortile per eventi all’aperto.
E’ Alfredo Marco Caccamo, studente del liceo Da Vinci di Reggio Calabria, il vincitore dell’edizione 2025 del premio Giacomo Leopardi. Seconda classificata Claudia Stefanelli del liceo Capece di Maglie e terzo Alessandro Bedoni del liceo Messedaglia di Verona.
Gremita la sala Foschi del Centro nazionale di studi leopardiani diretto dal presidente Fabio Corvatta, densa di contenuti di qualità anche l’ottava edizione del premio Leopardi svoltasi ieri a Recanati. Spazio e tempo ben definiti dagli elaborati degli studenti italiani che hanno avuto accesso alla finale nazionale del premio dopo aver superato la fase regionale. Ha introdotto la giornata Tiziana Bonifazi ricordando il ruolo avuto da Franco Foschi nella divulgazione internazionale della poetica leopardiana.
Ben 105 gli istituti scolastici italiani partecipanti, 260 gli studenti coinvolti. «Come commissione siamo stati soddisfatti da tutti gli elaborati, ci sono stati tre vincitori ma le riflessioni di tutti i partecipanti sono state stimolanti, grazie per l’entusiasmo e l’originalità interpretativa» ha detto la prof Fabiana Caccipauoti a nome della commissione giudicatrice presieduta dal prof Pantaleo Palmieri, commissione che ha avuto componenti Novella Bellucci, Ilaria Cesaroni e Gioele Marozzi. L’intervento del presidente del Cnsl Fabio Corvatta: «Soddisfatto nel vedere il risultato di questa iniziativa partita quasi dieci anni fa, non immaginavamo di arrivare a questi risultati grazie alla collaborazione del comitato scientifico, della famiglia Leopardi rappresentata dalla contessa Olimpia e del Comune di Recanati».
L’assessore comunale alla cultura Ettore Pelati: «Un onore essere qui in un momento solenne. Questo premio è il frutto di un impegno concreto e testimonia che l’approccio alla cultura leopardiana tenuto dal Cnsl è un approccio vivo, dico anche che ho i brividi nel presentarmi qui nella stessa veste di assessore che è stata di Franco Foschi».
Interventi anche musicali a cura di Monica Micheli all’arpa e di Ximena Alexandra Jaime al violino. Premiata la trepidante attesa degli studenti convenuti, in particolare dei 17 finalisti, con l’indicazione dei vincitori del premio Leopardi. Premiazione a cura della contessa Olimpia Leopardi: «energia, passione e amore - ha detto la discendente del Poeta - verso Giacomo, voi siete qui con il cuore e vi ringrazio anche a nome della famiglia Leopardi».
Si parte dal terzo classificato, Alessandro Bedoni di Livorno, con la motivazione: «La coerenza della struttura, la buona costruzione delle argomentazioni con uno sguardo anche agli aspetti filosofici, l’analisi di alcuni concetti chiave del pensiero leopardiano si uniscono all’eleganza della prosa e consentono la formulazione di un buon giudizio».
La seconda classificata è Claudia Stefanelli, leccese di Maglie, con la motivazione «L’eleganza non comune della scrittura caratterizzata da uno sviluppato senso narrativo, l’originalità e l’entusiasmo delle argomentazioni tra loro ben concatenate, la buona conoscenza delle opere leopardiane e in particolare delle Operette morali contribuiscono al raggiungimento di un ottimo risultato.
Infine il primo classificato, premio Leopardi 2025, è Alfredo Caccamo di Reggio Calabria con la motivazione « L’idea di poesia nella sua dialettica con l’aspetto filosofico; l’orizzonte di valore politico; la chiarezza e la sicurezza con cui affronta i temi del pensiero leopardiano (poesia intesa come canto che vince il disincanto, responsabilità dell’uomo di fronte al non senso, riflessione secondo cui ogni guerra è una guerra civile, contestazione della perfettibilità rispetto alla felicità dell’individuo) inducono a un giudizio d’eccellenza per questo elaborato». “Una ginestra di pace nell’aridità del mondo” è stato uno dei temi ricorrenti negli elaborati dei giovani, simbolo dell’attualità del pensiero leopardiano e segno anche del comune sentire degli studenti italiani a prescindere dall’appartenenza geografica.
Una giornata di festa e di cultura nel comune sentire l’attualità e la potenza del messaggio di Giacomo Leopardi. In 17 erano approdati alla fase nazionale dopo aver vinto quella regionale: oltre ai tre vincitori c’erano Sveva Massa dell’istituto Pantini Pudente di Vasto, Agnese Bruno del liceo Orazio Flacco di Potenza,, Valentina Salatiello del liceo Pansini di Napoli, Cecilia Adimari dei liceo Ramnaldi di Imola, Caterina Verga Falzacappa del liceo Dante Alighieri di Roma,, Camilla Riva del liceo Viesseux di Imperia, Beniamino Ravera del liceo Parini di Milano, Lorenzo Biancucci del liceo Rossetti di San Benedetto, Emanuele Rocco del Maiorana di Isernia, Rebecca Latorre del liceo Cavour di Torino, Laura Ibba del liceo Fois di Cagliari, Giulia Occhipinti del liceo Spedalieri di Catania, Otto Giannetti Smareglia dei liceo Enriques di Livorno e Nicole Voli del liceo Rezzi di Foligno.
Nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Repubblica, si è svolta a Roma la premiazione delle scuole vincitrici del primo concorso nazionale sul ruolo delle Forze Armate e sugli articoli 11 e 52 della Costituzione. L'iniziativa è stata lanciata durante questo anno scolastico per promuovere i principi fondanti della Repubblica, nella prospettiva di rafforzare il senso civico, la consapevolezza storica e la conoscenza del ruolo delle Forze Armate nel nostro Paese.
Alla manifestazione erano presenti le delegazioni degli Istituti scolastici vincitori, che hanno consegnato i loro elaborati al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Primo classificato, per la categoria elaborato scritto, il Liceo Classico Linguistico “Giacomo Leopardi” di Macerata, con un lavoro della studentessa Amanda Procaccini, iscritta alla IIIC: "Il monologo propone una riflessione intensa e profonda sul significato del servizio militare e sul ruolo del soldato nella società - recita la motivazione della premiazione -. Con uno stile evocativo e misurato, l’autrice restituisce alla figura del militare la sua dimensione più autentica, quella di presenza vigile e silenziosa, impegnata a proteggere i più deboli, difendere la pace e garantire stabilità".
"L’opera si distingue per la capacità di valorizzare l’uniforme come simbolo di dedizione, responsabilità e spirito di servizio, offrendo uno sguardo rispettoso e consapevole sul senso del dovere - si legge ancora nella motivazione -. Per la maturità della visione e la coerenza con i principi di solidarietà, protezione e lealtà, l'elaborato si distingue come particolarmente meritevole di riconoscimento".
"Un concorso davvero importante - dichiara la dirigente scolastica, professoressa Angela Fiorillo - ha visto ancora una volta il nostro Liceo protagonista, con Amanda Procaccini, a cui vanno le più sincere congratulazioni, che ha realizzato un testo capace di dare il senso del ruolo e delle responsabilità delle Forze armate. Un onore e un’emozione unici hanno accompagnato la cerimonia, con l’opportunità di rappresentare un’intera comunità scolastica in un evento tanto significativo per il Paese".
"Per me si è rivelata un’esperienza molto più importante di quanto immaginassi - dichiara Amanda Procaccini -: non solo una vittoria, ma l’occasione di incontrare il Presidente della Repubblica e numerose alte cariche istituzionali, che fino a questo momento avevo conosciuto solo sui libri. Una giornata, a coronamento di un lungo percorso, che resterà indimenticabile".
L’istituto musicale Nelio Biondi di Camerino, attivo dal 1976 sul territorio maceratese nel campo della didattica e della diffusione della cultura musicale, organizza per l’estate 2025 la XXV edizione dello stage per ragazzi “Tutto Musica” all’interno della nuova accademia della musica F. Corelli sede dell'istituto musicale Biondi, donata dalla Andrea Bocelli Foundation, attuale sede dell’istituto musicale Nelio Biondi e nei luoghi all’aperto della vicina e suggestiva Fonte di S.Venanzio concessi dalla parrocchia.
Lo stage vuole essere non solo un momento di approfondimento didattico per tutti gli allievi ma anche un momento importante di aggregazione per tutti coloro che condividono lo stesso interesse per la musica.
Il corso è rivolto ai ragazzi delle scuole medie ad indirizzo musicale, agli allievi delle scuole di musica pubbliche e private e agli allievi dei corsi di orientamento bandistico che abbiano frequentato un corso strumentale almeno di un anno.
STRUMENTI: pianoforte, chitarra classica e moderna, basso elettrico, clarinetto, flauto, sassofono, tromba e trombone, corno, tuba, euphonium, oboe, fagotto, violino, viola, violoncello, percussioni e batteria.
Il corpo docente dello stage, coordinato dal M°Vincenzo Correnti, sarà formato dagli insegnanti dell’istituto musicale Nelio Biondi e da docenti ospiti i quali valuteranno il livello minimo necessario per l’inserimento nei vari gruppi di musica d’insieme e nell’orchestra. Oltre ai vari docenti saranno presenti durante la settimana assistenti e collaboratori.
Un confronto aperto tra le realtà culturali attive sul territorio per discutere il futuro del patrimonio maceratese. È questo lo spirito che anima l'incontro "La valorizzazione dei beni culturali del territorio: criticità, idee e prospettive. Associazioni culturali di Macerata a confronto", in programma mercoledì 4 giugno alle ore 17:00 alla Biblioteca statale di Macerata, in via Garibaldi.
L’iniziativa è promossa dal Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni culturali e del Turismo dell’Università di Macerata e si rivolge non solo agli addetti ai lavori, ma a tutta la cittadinanza interessata al tema della tutela e promozione del patrimonio culturale.
A fare da cornice al dibattito sarà la storica biblioteca cittadina, dove si alterneranno le voci dei rappresentanti di alcune tra le maggiori associazioni culturali di Macerata, invitate a condividere un intervento che metta a fuoco una criticità concreta e un’idea progettuale per il futuro.
L’obiettivo dell’incontro è duplice: da un lato, riflettere collettivamente sulle sfide che coinvolgono la ricerca, la divulgazione e la valorizzazione della storia e dei beni culturali locali; dall’altro, costruire uno spazio di dialogo operativo che permetta di raccogliere idee condivise, da mettere al servizio della comunità.
A moderare gli interventi sarà Francesca Coltrinari, docente di Storia dell’arte moderna nei corsi di Beni culturali e Turismo e Management dei beni culturali dell’ateneo maceratese, con un ruolo attivo nel tessere relazioni tra università e territorio.
Il programma dell’evento prevede i saluti istituzionali di Massimiliano Stravato, direttore della Biblioteca Statale, e di Fabiola Falappa, delegata dell’Università di Macerata per la progettazione, i rapporti con il territorio e il fundraising.
Interverranno all’incontro: Angiola Maria Napolioni per l’Accademia dei Catenati, Daniela Gasparrini per l’ALAM (Associazione Laureati Ateneo Maceratese), Fabio Sileoni per gli Amici dell’Archivio di Stato, Lucia Rosa per gli Amici dello Sferisterio, Paola Ballesi per gli Amici di Palazzo Buonaccorsi, Giorgio Pietrani per l’associazione culturale conTESTO, Alberto Meriggi per il Centro di Studi Storici Maceratesi, Gabriele Porfiri per il Centro Studi Ivo Pannaggi, Roberto Perna per MaceratArcheo e Andrea Ferroni con Anita Ricci per la Scuola Popolare di Filosofia. Un’occasione preziosa per fare il punto sullo stato della cultura cittadina e avviare nuovi percorsi condivisi di valorizzazione.
Si è svolta il 30 e 31 maggio la 18ª edizione della competizione mondiale “Chinese Bridge” per studenti delle scuole superiori – Selezione Italia-San Marino, organizzata dall’Istituto Confucio dell’Università di Firenze. Il concorso, che ogni anno coinvolge giovani da tutta Italia e San Marino, ha l’obiettivo di offrire agli studenti che studiano il cinese un’occasione per mettere in mostra le proprie competenze linguistiche, promuovere lo scambio culturale e stimolare l’interesse verso la lingua e la cultura cinese.
Il tema scelto per l’edizione 2025 è stato “追梦中文,不负韶华” (“Fly high with Chinese”), un invito a sognare in grande grazie allo studio del cinese.
A rappresentare il Liceo “G. Leopardi” di Macerata è stata Fiona D’Annunzio, studentessa della classe 3F, accompagnata dalla prof.ssa Maria del Mar Mendiola Rodriguez. Dopo aver affrontato una prova scritta e un colloquio, Fiona ha impreziosito la sua partecipazione con una danza tradizionale cinese, conquistando così il Certificato d’Eccellenza. Un riconoscimento che premia il suo impegno e la sua passione per la lingua cinese.
Un sentito ringraziamento va anche alle docenti e alle studentesse dell’Istituto Confucio – Università di Macerata, il cui prezioso contributo ha reso possibile la realizzazione di un progetto tanto formativo. La collaborazione tra l’Istituto Confucio di Macerata e il Liceo Leopardi continua a rivelarsi una risorsa preziosa per l’arricchimento culturale e linguistico degli studenti.
Un ponte tra generazioni, costruito sulle fondamenta del ricordo e della condivisione: è quello che si è formato venerdì 31 maggio nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Commerciale "A. Gentili" di Macerata, dove si è svolta la manifestazione per il 60° anniversario della maturità della classe 1965.
L’iniziativa, dal titolo simbolico "I ragazzi del 1965 incontrano i ragazzi del 2025", ha visto come protagonisti gli ex studenti del Gentili, tornati a scuola per incontrare i diplomandi di oggi. Una mattinata densa di emozioni e riflessioni, alla presenza della dirigente scolastica, Alessandra Gattari, che ha fatto da madrina a questo speciale passaggio di testimone.
Gli ex studenti hanno raccontato le loro esperienze di vita, professionali e umane, offrendo ai ragazzi del 2025 spunti preziosi per affrontare il futuro con consapevolezza e spirito critico. Tra i presenti anche Mario Baldassarri, economista e già viceministro dell’Economia, che ha condiviso un ricordo personale legato agli anni della formazione e ha sottolineato l’importanza di mantenere vivo il legame con la scuola.
La manifestazione si è conclusa in un clima di festa e nostalgia con un momento conviviale presso il ristorante Da Rosa dell’Abbadia di Fiastra, dove gli ex studenti hanno brindato alla memoria e al futuro.
(Nella foto in primo piano, la conviviale che si è tenuta al ristorante "Da Rosa" all'Abbadia di Fiastra)
CINGOLI - Si è svolto giovedì 29 maggio, presso il Liceo Leopardi di Cigoli, un convegno di grande spessore culturale e formativo dal titolo "La pedagogia tra passato, presente e futuro", promosso dalla pedagogista Monia Batassa in collaborazione con l’istituto scolastico e l’amministrazione comunale di Cingoli.
Un evento che ha saputo unire riflessione accademica, testimonianza diretta e impegno educativo, ponendo al centro dell’attenzione un tema cruciale per la società: il senso profondo dell’educare.
Tre le figure chiave della pedagogia del Novecento al centro dell’incontro: Mario Lodi, Danilo Dolci e Giuseppe Tamagnini - maestri e pionieri di una scuola nuova, fondata sull’ascolto, la cooperazione, la libertà e la creatività. A raccontare il valore attuale delle loro esperienze e intuizioni, tre relatori d’eccezione.
Ha aperto i lavori il prof. Juri Meda, docente di Storia dell’Educazione presso l’Università di Macerata, che ha restituito un vivido ritratto di Mario Lodi, il maestro che seppe rivoluzionare il concetto di disciplina scolastica, eliminando le punizioni corporali e promuovendo l’errore come parte integrante del processo di apprendimento.
A seguire, Amico Dolci, figlio del celebre educatore e attivista Danilo Dolci, ha offerto una toccante testimonianza umana e pedagogica, introducendo i presenti alla forza della maieutica socratica praticata dal padre, sintetizzata nella celebre frase "Ciascuno cresce solo se sognato".
Infine, la dirigente scolastica prof.ssa Emanuela Tarascio, responsabile provinciale del Movimento di Cooperazione Educativa e studiosa di Giuseppe Tamagnini, ha illustrato il pensiero del maestro che ha fatto della cooperazione educativa il perno di un nuovo modo di fare scuola, fondato sulla partecipazione attiva e il protagonismo degli alunni.
L’intero convegno ha avuto il pregio di coniugare rigore intellettuale e passione civile. I relatori hanno affrontato con lucidità e senso di responsabilità temi oggi più che mai attuali, non solo per gli addetti ai lavori, ma per chiunque abbia a cuore il futuro delle nuove generazioni.
L’incontro si è concluso con una serie di quesiti aperti, lasciati in eredità al pubblico come stimoli per ulteriori riflessioni. Le lezioni dei tre "maestri rivoluzionari" restano quanto mai vive e urgenti, in un tempo in cui la scuola è chiamata a ripensarsi, senza smarrire i suoi fondamenti.
Ascolto, cooperazione, libertà e creatività: sono questi i quattro pilastri che il mondo dell’educazione non dovrebbe mai abbandonare. Un messaggio chiaro e potente, emerso con forza da un convegno che ha saputo trasformare la memoria in futuro.
Giovedì 29 maggio 2025, presso i locali comunali di via Liviabella n. 7 a Sforzacosta, si è svolta la consegna ufficiale delle chiavi dei nuovi spazi destinati a diverse realtà associative del territorio, tra cui l’associazione “GENITORI&FIGLI, per mano” ODV, l’Associazione dei Picari, il CSI – Centro Sportivo Italiano, il Comitato Festeggiamenti di Sforzacosta e l’Associazione Provinciale Ciclisti.
Alla cerimonia era presente l’Assessore comunale Andrea Marchiori, con delega a Lavori Pubblici, Edilizia Scolastica e Gestione del Patrimonio, che ha ufficialmente consegnato le chiavi alle associazioni assegnatarie.
L’iniziativa ha visto anche il coinvolgimento attivo della Consigliera comunale di maggioranza Paola Pippa, membro della Circoscrizione Sforzacosta, che ha seguito da vicino il percorso di assegnazione, svolgendo un importante ruolo di raccordo tra territorio e amministrazione.
Si tratta di un momento di grande rilievo per il volontariato locale, che vede riconosciuto il proprio ruolo nella vita civica e sociale della città. Il nuovo spazio segna in particolare una tappa fondamentale per l’associazione “GENITORI&FIGLI, per mano” ODV, che nel 2023 era stata duramente colpita dall’alluvione, perdendo la sede e gran parte del materiale. Nonostante le difficoltà, l’associazione ha proseguito le proprie attività grazie all’impegno dei volontari e alla rete di solidarietà costruita nel tempo.
L’assegnazione di questi locali da parte del Comune rappresenta un riconoscimento del valore sociale e culturale di tali realtà e offre una base solida per lo sviluppo futuro. Con una sede stabile, l’associazione potrà ora intensificare la propria azione sul territorio, ampliando le attività rivolte a bambini, famiglie e comunità.
Tra i prossimi obiettivi dichiarati, vi è l’intenzione di avviare un dialogo strutturato con la Fondazione Andrea Bocelli, presente sul territorio, al fine di creare sinergie utili a rafforzare l’impatto sociale delle attività. Inoltre, grazie alla nuova sede, l’associazione punta a diventare formalmente un living lab: un laboratorio vivente di innovazione sociale, non più solo di fatto ma anche di diritto, in cui continuare a sperimentare buone pratiche educative, relazionali e comunitarie.
Nei prossimi giorni inizieranno i lavori di allestimento degli spazi. È stato rivolto un appello alla cittadinanza per raccogliere disponibilità e forze da dedicare alla preparazione della sede e all’avvio delle attività.
Con questa assegnazione, si apre una nuova stagione per l’associazionismo di Macerata in generale e di Sforzacosta in particolare, fondata sulla collaborazione tra istituzioni, realtà del terzo settore e cittadinanza attiva, nella prospettiva di una comunità sempre più coesa e partecipata.
La lista Comunichiamo ha ottenuto uno straordinario risultato alle elezioni interne del 28 e 29 maggio presso l’Università degli Studi di Camerino, conquistando circa il 92% dei seggi all’interno del Consiglio degli Studenti. Un netto rafforzamento rispetto alla precedente composizione, in cui la maggioranza si attestava intorno al 60%.
Comunichiamo, unica tra le principali liste presenti negli organi accademici a non essere politicamente legata a partiti nazionali, si riconferma punto di riferimento per la rappresentanza studentesca, fondata su valori di autonomia, inclusione e partecipazione reale.
«Sono profondamente orgoglioso di tutta la squadra di Comunichiamo – dichiara Edoardo Pettinari, presidente della lista –. Questo brillante risultato è il frutto di un lavoro collettivo, costruito nel tempo con serietà, ascolto e dedizione. È una vittoria che ci sprona a continuare a rappresentare ogni studentessa e studente con coerenza e passione». Il successo elettorale apre una nuova fase per la rappresentanza studentesca Unicam, rafforzando il ruolo della lista Comunichiamo all’interno degli organi universitari e nel dialogo con le istituzioni accademiche.
Si è conclusa con successo la XXIII Rassegna del Teatro della Scuola, andata in scena dal 19 al 22 maggio al Teatro Rossini di Civitanova Marche. L’iniziativa, promossa dall'assessorato ai servizi educativi e formativi nell’ambito del progetto "Civitanova città dell’infanzia", ha visto protagonisti oltre 360 alunni delle classi quinte delle scuole primarie cittadine, che hanno portato sul palco un tema attuale e significativo: "Vincere, perdere o… mettersi in gioco?".
Una riflessione profonda, affrontata con il linguaggio semplice e autentico dei bambini, che ha permesso di esplorare il valore della partecipazione, del coraggio, dell’impegno personale e della scoperta di sé. Ogni istituto ha interpretato il tema in modo originale, attraverso teatro, musica e movimento, regalando al pubblico quattro serate ricche di emozione e contenuti.
"Il tema educativo scelto dall'assessorato ha dato spunto a una pluralità di interpretazioni vivaci e profonde, tutte diverse da scuola a scuola, tarate sui talenti e sulle sensibilità dei bambini - dichiara l’assessore Barbara Capponi -. Sono stata presente a tutte le rappresentazioni per salutare e incoraggiare i piccoli, emozionati e felici di questa opportunità. Le istituzioni hanno il compito di valorizzare ciascuno, e con gratitudine esprimo soddisfazione per il lavoro di rete tra assessorato, scuole, famiglie ed esperti, che ha consentito agli alunni di vivere una così importante esperienza di inclusione e di 'mettersi in gioco' tanto significativa umanamente".
La rassegna è stata aperta lunedì 19 maggio dalla scuola primaria Sant’Agostino con lo spettacolo "Nati per brillare". Martedì 20 è stata la volta dell’Istituto Comprensivo Via Tacito con “Storie di audacia e coraggio”, messo in scena prima dagli alunni della scuola San Marone e poi da quelli della scuola Santa Maria Apparente.
Mercoledì 21 maggio, gli studenti dell’Istituto Comprensivo Via Ugo Bassi sono saliti sul palco con "Insieme si può", a cura della scuola primaria Zavatti, e con “Vite vittoriose”, realizzato dalla primaria Anita Garibaldi. A chiudere la rassegna, giovedì 22 maggio, lo spettacolo "Sing – è il tuo momento" dell’Istituto Comprensivo Via Regina Elena, con il coinvolgimento delle scuole San Giovanni Bosco, Dante Alighieri e Don Milani.
A coordinare l’intero progetto, Vanessa Spernanzoni. "Il teatro - ha detto - rappresenta sicuramente un momento significativo di crescita, confronto e condivisione ed è stato bello vedere bambini ed insegnanti vivere uno degli ultimi momenti della Primaria sul palcoscenico".
Oltre 2mila studenti da tutta Italia si sono sfidati al Palazzetto dello Sport "E. Triccoli" di Jesi per diventare veri "Eroi della Terra". Una giornata all'insegna dell'educazione ambientale e del gioco di squadra.
Il cuore pulsante della manifestazione è stato il grande quiz interattivo del progetto educativo "Gormiti - The New Era Game", promosso da Grotte di Frasassi, simbolo di bellezza naturale e impegno per l'ambiente, in collaborazione con Rainbow spa.
Le classi finaliste delle scuole primarie si sono distinte per preparazione, impegno e grande spirito di collaborazione: a salire sul gradino più alto del podio è stata la classe 5 A - "B.Ciari" dell'Istituto Comprensivo Perugia 7 di Perugia seguita dalla classe 5 A dell'Istituto Comprensivo "M. T. Cicerone" di Fontana Liri (FR) e dalla classe 4 A dell'Istituto Comprensivo di Palmanova (UD) che ha conquistato la medaglia di bronzo.
Campione nazionale della categoria scuole secondarie di I grado è stata la classe 2 A dell'Istituto Comprensivo Sanremo Ponente - plesso Ospedaletti di Sanremo, mentre la classe 2 B dell'istituto Comprensivo "Macerata Feltria - R. Sanzio" plesso di Mercatino Conca (PU) e la classe 2 D dell'istituto Comprensivo Badaloni di Recanati si sono distinte rispettivamente al secondo e terzo posto.
Si tratta, osservano le Grotte di Frasassi e Rainbow, di un "innovativo progetto di gamification ad alto contenuto valoriale per l'educazione ambientale che ha trasformato in un gioco l'apprendimento dei valori della salvaguardia della natura, attraverso lo studio di uno dei siti turistici più tutelati e conservati del mondo: le Grotte di Frasassi, Capitale del turismo scolastico di qualità, da sempre in prima linea nella sensibilizzazione della sostenibilità ambientale".
È stato presentato oggi pomeriggio, presso la mensa universitaria Erdis di Camerino, il progetto “VITHAS – Vitality Integrated approaches Towards Health And Sustainability”, un innovativo studio scientifico dedicato a valutare l’impatto di una dieta prevalentemente a base vegetale sulla salute umana e sull’ambiente.
Promosso dalla Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, in collaborazione con l’Università di Urbino Carlo Bo e l’Università di Chieti, il progetto VITHAS si propone di analizzare, attraverso uno studio sperimentale randomizzato controllato, come un’alimentazione fondata sui principi della Dieta Mediterranea e arricchita da una maggiore quota di proteine vegetali possa migliorare diversi indicatori di salute, tra cui il profilo lipidico, la composizione corporea, le performance cognitive e i livelli di stress. Inoltre, lo studio si distingue per l’approccio integrato One Health, considerando la sostenibilità ambientale attraverso la misurazione delle impronte di carbonio e idrica delle diverse scelte alimentari.
“Il progetto VITHAS – ha dichiarato il tettore dell’Università di Camerino, Graziano Leoni –rappresenta un esempio virtuoso di come l’Università possa essere protagonista nel generare conoscenza scientifica utile per la società. Promuovere uno stile di vita sano, basato su un’alimentazione equilibrata e sostenibile, è una priorità per il nostro tempo, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Siamo orgogliosi di contribuire, attraverso la ricerca e il coinvolgimento della comunità universitaria, a creare un futuro più sano e consapevole”.
Il progetto, che prevede il coinvolgimento di studentesse, studenti e dipendenti delle università partner, avrà una durata complessiva di 14 settimane e si articola in tre fasi: reclutamento, familiarizzazione con la dieta mediterranea, e intervento con il piano alimentare VITHAS o di controllo. Al termine, i dati raccolti permetteranno di valutare non solo i benefici per la salute individuale, ma anche l’impatto ambientale delle scelte alimentari, contribuendo a una maggiore sensibilizzazione su questi temi cruciali.
La ricerca è coordinata dalla dott.ssa Giorgia Vici (Università di Camerino) e dal prof. Mauro De Santi (Università di Urbino), con il contributo di un team multidisciplinare di ricercatrici e ricercatori provenienti da diverse sedi universitarie e ambiti scientifici.
L’Università di Camerino, da sempre attenta alla promozione del benessere e della sostenibilità, conferma il proprio impegno a favore di progetti innovativi e interdisciplinari come VITHAS, a beneficio dell’intera comunità.
Al primo posto assoluto, al termine di una competizione estremamente coinvolgente, si è classificato il nostro alunno Alessandro Attili, della classe 5E, che ha vinto con "una traduzione sicura, capace di restituire lo stile dell'autore con la sua sintetica pregnanza" - si trattava di un passo della Consolatio ad Helviam matrem di Seneca -, seguita da "un commento che interpreta in modo autentico e illuminato l'invito a far dialogare il testo di Seneca con quello di Azar Nafisi [...] un commento che non conosce cedimenti e che anche alla fine riserva motivi di riflessione, come il valore di apologia che la letteratura attribuisce a se stessa".
La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 23 maggio, presso l'Aula magna del Liceo Medi di Senigallia, a conclusione del certamen Ludi Latini, giunto ormai alla sua XXV edizione.
Ospite d'onore è stato il prof. Salvador Bartera (University of Tennessee - USA), che ha tenuto una lezione su "Tacito politico", ricca di spunti interessanti.
Hanno partecipato al certamen ragazzi delle classi quarte e quinte del Liceo Classico e Scientifico, provenienti da tutte le Marche, con traduzioni ed elaborati di grande qualità - come sottolineato dalla Commissione che ha corretto e selezionato i lavori migliori.
Una mattinata all’insegna del rispetto, della responsabilità e dell’educazione civica quella vissuta dagli alunni delle classi prime dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi” di Macerata, protagonisti di una speciale lezione fuori aula presso il canile municipale.L’iniziativa nasce da un progetto educativo proposto dall’insegnante e consigliera comunale Sabrina De Padova, da sempre attiva nella promozione della tutela degli animali, anche attraverso proposte e ordini del giorno presentati in consiglio comunale.
Il percorso didattico ha preso il via durante la settimana culturale con un primo incontro in classe, volto a introdurre i concetti fondamentali legati al benessere animale. Il momento culminante è stata la visita al canile, dove i ragazzi sono stati accolti da Giacomo Cappelloni, responsabile della struttura.
Cappelloni ha guidato gli alunni alla scoperta del canile, illustrando le abitudini degli ospiti a quattro zampe e raccontando le storie di alcuni di loro. I ragazzi hanno potuto osservare da vicino gli animali, interagire con alcuni esemplari usciti temporaneamente dalle gabbie e comprendere meglio la realtà quotidiana del rifugio.
Durante l’incontro è stato ribadito un messaggio fondamentale: gli animali non sono oggetti, ma esseri senzienti che richiedono cura, rispetto e attenzione. Adottare un cane, è stato spiegato, significa assumersi una responsabilità per tutta la vita.
Per gli alunni è stata un’occasione preziosa per confrontarsi con una realtà spesso poco conosciuta, riflettendo sul tema dell’abbandono, sull’importanza dell’empatia e sul valore dell’impegno individuale a favore del benessere animale.Un’esperienza formativa che, grazie all’approccio diretto e coinvolgente, ha lasciato un segno profondo nei piccoli partecipanti, contribuendo a costruire una cittadinanza più consapevole e responsabile.
“Siamo in fase di verifica del progetto esecutivo e la Provincia si sta adoperando per l’avvio del cantiere nel più breve tempo possibile, tenuto conto di tutti gli adempimenti tecnici e burocratici necessari, sempre lavorando in sinergia con gli altri Enti coinvolti”.
Così il presidente Sandro Parcaroli al termine dell’incontro che si è svolto questa mattina in Provincia per fare il punto sui lavori di realizzazione del nuovo campus scolastico di Tolentino, una struttura suddivisa in tre distinti corpi di fabbrica, che potrà arrivare ad ospitare fino a mille alunni, ripartiti in 44 classi, il cui costo complessivo di 31 milioni di euro è stato finanziato dall’Ufficio Ricostruzione.
Presenti il Sindaco Mauro Sclavi, il presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi, il consigliere delegato Fabio Montemarani, l’ingegnere Katiuscia Faraoni, il vicepreside Roberto Romagnoli, il professor Alberto Paoloni, due studenti del liceo scientifico, Valerio Vincenzetti e Teo Mattioli e, per la Provincia, il consigliere delegato Pierfrancesco Castiglioni, il dirigente Stefano Mogetta e i tecnici Giordano Pierucci e Jessica Polenta.
“Abbiamo fatto un incontro in Provincia già concordato lo scorso aprile e che sarà seguito da una nuova riunione a fine giugno. Ringrazio il Presidente Parcaroli perché, al di là di alcune sue problematiche personali, si è dimostrato sempre disponibile e presente – ha aggiunto il sindaco Sclavi -. L’incontro è servito per mettere tutti a conoscenza sullo stato dell’arte dei lavori".
"Oltre alla riunione del mese di giugno ci si è accordati sulla volontà di incontrare presso l’Istituto “Filelfo” gli studenti e gli insegnati con sindaco e presidente. Auspichiamo la presenza del commissario Castelli che stiamo coinvolgendo per dimostrare la volontà di avviare i lavori per la costruzione del nuovo campus. In questa occasione è bene precisare che i tempi più dilatati sono dovuti a meri adempimenti burocratici e alle loro tempistiche”. “Usciamo con una certezza – conclude il vicepreside Romagnoli –: che il campus si farà e i lavori partiranno in tempi brevi. Questa certezza ci rassicura perché avevamo sentito voci contrastanti e ora, invece, abbiamo ascoltato che la realizzazione del polo non è in discussione”.
Gli studenti e le studentesse dell’Istituto Tecnico costruzioni, ambiente e territorio "Garibaldi – Bramante - Pannaggi" di Macerata in visita al cantiere del nuovo ponte di Piediripa. Lunedì mattina, infatti, quattro classi dell’Istituto maceratese, accompagnate dai rispettivi professori, sono state guidate dai tecnici della Provincia di Macerata e della Cagnini Costruzioni a vedere le diversi fasi di realizzazione del nuova struttura che andrà in affiancamento a quella già esistente.
Il cantiere è stato consegnato alla Rti che si è aggiudicata l’appalto, formata dalla Cagnini Costruzioni srl ed Europrogress Group srl, il 30 gennaio scorso e per il completamento degli interventi sono previsti 350 giorni. Al momento i lavori stanno procedendo in linea con il cronoprogramma previsto e, attualmente, si stanno realizzando le due pile laterali, una dal lato Macerata e l’altra dal lato Corridonia e i micropali di fondazione.
Il ponte, per una lunghezza complessiva di 180,45 metri, sarà realizzato in acciaio e calcestruzzo e permetterà di passare dall’attuale viabilità a due corsie alle future quattro corsie (due per ogni senso di marcia). Prevista anche la realizzazione di una pista ciclopedonale sul lato destro del ponte (direzione Corridonia-Macerata), a due corsie, larga 2,50 metri che permetterà anche la discesa verso le sponde del fiume Chienti, sia dal lato Corridonia che dal lato Macerata.
Il progetto prevede anche l’allargamento della strada esistente, verso nord, fino alla rotatoria di intersezione tra la Provinciale 34, la strada 485 e la Provinciale 63 nel comune di Macerata e, verso sud, fino alla rotatoria in prossimità del centro commerciale “CorridoMnia”. L’importo complessivo dei lavori ammonta a 9.782.983,82 euro, finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Oggi, lunedì 26 maggio 2025 presso la Sala Allara del Palazzo del Rettorato dell’Università di Torino, si è tenuta la presentazione del nuovo Manifesto del Public Engagement a cura di APEnet, la Rete Italiana degli Atenei ed Enti di Ricerca per il Public Engagement.
Il Manifesto, frutto del lavoro collettivo e aperto dei 57 soci, tra Università, Enti di Ricerca, Politecnici e Scuole Superiori distribuiti su tutto il territorio italiano, traduce in modo aggiornato l’identità dell’Associazione e indica per la prima volta una direzione condivisa: integrare il Public Engagement nei piani strategici degli atenei e delle istituzioni di ricerca, riconoscerne il valore nei percorsi di carriera e nei sistemi di valutazione della ricerca, promuovere la cultura della partecipazione e della collaborazione tra tutti i portatori di interesse, sostenere la formazione continua, l’open science e il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni.
Il documento traccia la fondamentale azione di rafforzamento delle alleanze tra ricerca e società civile per superare la distanza tra scienza e cittadinanza. Ispirato alle più recenti raccomandazioni europee sul ruolo sociale della ricerca, il Manifesto conferma l’urgenza di rafforzare il valore pubblico del sapere, promuovendo processi di ascolto, dialogo, collaborazione e co-creazione come elementi chiave per generare impatto culturale, sociale ed economico.
“Il Manifesto di APEnet - spiega Giulia Carluccio, Presidente uscente di APEnet e Prorettrice dell’Università di Torino - è un tassello fondamentale per accelerare un cambio di paradigma all’interno delle istituzioni di ricerca del nostro Paese. Università ed Enti di Ricerca si impegnano a produrre e valorizzare conoscenze in ascolto, dialogo e collaborazione per contribuire alle sfide attuali e future insieme alla società.”
Tra i firmatari del Manifesto anche l’Università di Camerino. "Riteniamo che ci sia un’unica missione per gli Atenei - ha sottolineato il Rettore Unicam Graziano Leoni - caratterizzata dall’interazione tra ricerca, didattica ed impatto sociale. Per questo abbiamo potenziato le modalità di disseminazione della conoscenza favorendo il public engagement, attraverso una maggiore consapevolezza da parte delle ricercatrici e dei ricercatori della necessità di divenire protagonisti nel comunicare i risultati delle ricerche alla collettività. Quello scorso, ad esempio, è stato un anno ricco per le attività di public engagement e per questo ringrazio quanti e quante sono stati coinvolti a vario titolo per la realizzazione di iniziative fondamentali per l’impatto sociale di Unicam. Per questo motivo, quindi, Unicam ha anche inserito all’interno del proprio Piano Strategico azioni specifiche che mirano a potenziare e valorizzare il public engagement".
Non è stato un semplice saluto istituzionale, ma un vero ritorno alle origini quello del sindaco Fabrizio Ciarapica, che ieri mattina ha fatto visita all’IIS “Bonifazi-Corridoni” di Civitanova Alta, scuola che ha frequentato da ragazzo, per incontrare la classe 2°N – indirizzo Geometri, vincitrice dell’8ª edizione del concorso nazionale “PretenDiamo Legalità”, promosso dalla Polizia di Stato.
I ragazzi, guidati dal prof. Alberto Romani, si sono distinti con il brano originale “Carta falsa – Il gioco sporco”, che affronta in modo creativo e consapevole i temi della legalità e delle truffe online. Un lavoro di squadra premiato lo scorso 10 aprile in piazza XX Settembre, in occasione del 173° anniversario della fondazione della Polizia di Stato.
Accompagnato dalla vice preside dell’istituto Daniela Patriarca, dalla consigliera comunale Paola Fontana e da Anna Skrobisz, rappresentanti dei genitori nel Consiglio di classe, il Sindaco ha voluto incontrare personalmente gli studenti per congratularsi e condividere l’importanza di questo traguardo. “Anche io ho frequentato queste aule, e sapere che oggi da qui parte un messaggio così forte di legalità e creatività mi riempie d’orgoglio. Questa scuola è parte della mia storia, ed è bello vederla crescere attraverso i suoi giovani talenti. È importante educare i ragazzi, sostenerli e indirizzarli: cresceranno, magari commetteranno errori, ma se accompagnati da scuola, famiglie e istituzioni possono costruire un futuro positivo”, ha dichiarato Ciarapica.
La consigliera Paola Fontana ha aggiunto: “Questa vittoria ci dimostra quanto i giovani sappiano interpretare la realtà e trasformarla in un messaggio di valore. Legalità, senso civico e responsabilità sociale devono essere alla base del loro percorso, e noi adulti dobbiamo essere presenti, credere in loro e aiutarli a esprimersi. Questo progetto è una lezione di cittadinanza attiva per tutti.”
Il brano, frutto di un’elaborazione collettiva, è stato lodato dalla commissione per “l’originalità del testo e la modernità del sound, con temi forti legati alla sicurezza online e al fenomeno degli haters”.
Un plauso particolare è andato al prof. Romani, docente appassionato e già noto nel panorama culturale per il suo impegno come liutaio e promotore di iniziative legate alla pace e alla formazione civica, tra cui il progetto simbolico della chitarra per la pace,realizzata artigianalmente e firmata da grandi nomi della musica per sostenere il dialogo e l’educazione attraverso l’arte.
Laura Ruani della classe 2G dell’ITE “Gentili” di Macerata è “Eccellenza marchigiana delle discipline acquatiche”. La studentessa, che vanta un comportamento esemplare ed una pagella eccellente a scuola, ha condiviso la propria esperienza sportiva che pratica quotidianamente in piscina, a cui si aggiungono le partite di domenica con la prima squadra in A2.
“Durante il corso dell’anno le partite del settore giovanile, Juniores e Allieve, le abbiamo disputate nei giorni infrasettimanali e ora ci giochiamo gli spareggi contro il girone toscano per poter entrare tra le prime otto squadre migliori d’Italia. Questo è il terzo anno che gioco con la nazionale” ha dichiarato Laura che ha partecipato agli Europei di Zagabria ed a ben due Mondiali; “durante l’anno si svolgono dei raduni nelle piscine più importanti d’Italia dove ci si prepara al meglio tramite test specializzati nel nuoto e in palestra, partite giocate tra di noi o con altre squadre e infine esercizi di tecnica”.
Con meritato orgoglio Laura ha spiegato che il premio deriva dall’essere l’unica delle Marche ad essere convocata in Nazionale. A nome del Consiglio di classe della 2G, la dirigente scolastica Alessandra Gattari ha sottolineato come Laura "sia un esempio virtuoso di comportamento corretto, dedizione nello studio ed impegno nella disciplina sportiva; si può fare, certo con sacrificio e sudore, ma il frutto di questo lavoro sarà sicuramente ricco di sapore".