Sanità

Ottobre mese rosa: prevenzione, diagnosi e cura del tumore al seno

Ottobre mese rosa: prevenzione, diagnosi e cura del tumore al seno

Tra tutti i tumori che possono colpire la specie umana, il tumore del seno per le donne è sicuramente quello con l’incidenza maggiore. Si stima che in un anno ci siano decine di migliaia di diagnosi; con riferimento ai dati del Ministero della Salute, quelle eseguite nel 2024 sono state circa 56.000. Si tratta di una patologia oncologica che fino a qualche anno fa presentava un’alta mortalità. A prescindere dalla tipologia, che presenta delle variazioni dal punto di vista morfologico ed istologico, fino a 20 anni fa si calcolava che per 8 donne su 10 non si prospettava una lunga sopravvivenza alla patologia. Ma la ricerca ha sviluppato un continuo progresso della tecnica chirurgica, delle terapie specifiche ed anche dei protocolli di comportamento nel post-operatorio. Una grande influenza sulla riduzione della mortalità hanno avuto gli screening di prevenzione per una diagnosi precoce, a cui le donne si sottopongono soprattutto nella fascia di età più a rischio (45-70 anni). Il Servizio Sanitario Nazionale opera con un’organizzazione capillare, avvertendo tutte le donne interessate della possibilità di un esame mammografico gratuito, da ripetersi ogni due anni. La mammografia è l’esame di elezione per una diagnosi precoce di tumore del seno. Anche questo esame ha subito un’evoluzione tecnologica e, pur essendo generalmente efficace, in certe occasioni — come nella versione con tomosintesi — riesce a percepire modificazioni cellulari minime, altrimenti non rilevabili, anche in seni particolarmente densi. I fattori di rischio per il tumore del seno sono sicuramente l’età e la familiarità; si stima che una percentuale compresa tra il 5 e il 7% dei tumori mammari sia ereditaria. Anche gli ormoni hanno un ruolo nell’incidenza della patologia: aumentano la possibilità un menarca precoce, una menopausa tardiva e anche l’assenza di gravidanze, così come i contraccettivi orali ed alcune terapie ormonali sostitutive. Quanto descritto rappresenta i rischi non modificabili; sono invece modificabili quelli legati ai comportamenti individuali: alimentazione scorretta, sovrappeso e obesità, consumo di alcol e fumo. Si è invece verificato che l’allattamento al seno riduce il rischio di ammalarsi di cancro al seno. La rilevazione dei sintomi è spesso associata alla percezione di un nodulo tramite autopalpazione. Nella maggior parte dei casi si tratta di forme benigne, come fibroadenomi e cisti, che compaiono principalmente nelle donne fertili, hanno forma regolare, sono dolorosi e mobili al tatto. I noduli maligni, invece, presentano bordi irregolari, non si spostano e sono in genere segno di una forma tumorale già avanzata. Un segno da tenere in considerazione è anche l’alterazione della forma del capezzolo o la perdita di liquido da un solo capezzolo. Oltre alla mammografia per la fascia di età più esposta, la diagnosi prevede per le donne under 45 un’ecografia mammaria, da cui possono emergere eventuali ulteriori accertamenti. La terapia per questo tipo di tumore è anzitutto chirurgica, per rimuovere i tessuti malati. Si tende, se possibile, alla chirurgia conservativa con l’obiettivo di salvare il seno, ma in alcuni casi si procede alla mastectomia parziale o totale. Anche in questo caso è possibile la ricostruzione del seno. Dopo l’intervento si effettua una radioterapia adiuvante per ridurre il rischio di recidiva locale. A seguito di un’attenta valutazione istologica e biologica del carcinoma, a molte pazienti viene proposta una terapia farmacologica: la chemioterapia non è sempre necessaria, potendo essere sostituita da terapie ormonali o trattamenti mirati su bersagli molecolari. Negli ultimi anni si è assistito a un progresso significativo delle tecniche di cura, tale da rendere possibile anche il trattamento di tumori particolarmente aggressivi o in fase avanzata. È notizia recente, nell’ambito della ricerca, l’approvazione da parte dell’AIFA di una nuova terapia mirata per una forma molto aggressiva di tumore al seno, in grado di ridurre il rischio di morte del 34% in tutta la popolazione studiata e addirittura del 52% nelle pazienti con metastasi cerebrali. Il mese di ottobre è dedicato proprio all’informazione sulla prevenzione, diagnosi precoce e cura del tumore del seno. Nella rubrica “Sano a sapersi” dedicheremo più di una puntata a questo argomento fondamentale per la salute delle donne.   Oggi abbiamo preferito iniziare con un’analisi dell’elemento tecnologico più significativo: la diagnosi precoce. Abbiamo interpellato il Dr. Pietro Cruciani, radiologo diagnostico, già responsabile del servizio di Radiologia presso l’Ospedale di Camerino-San Severino, attualmente consulente del centro medico Associati Fisiomed, per descrivere l’ultima tecnologia a sua disposizione: la mammografia con tomosintesi. - Dr. Cruciani quali sono le differenze tra la mammografia digitale tradizionale e quella con tomosintesi? "Entrambe le tecniche sono digitali. La mammografia con tomosintesi, pur erogando sostanzialmente la stessa dose di radiazioni assorbite, offre un miglior risultato diagnostico. Con questa tecnica è infatti possibile studiare la mammella anche nella terza dimensione, la profondità, evitando la sovrapposizione delle strutture ghiandolari della mammella. Il risultato finale è una maggior accuratezza con possibilità di individuare lesioni meno evidenziabili con la mammografia tradizionale che possono rimanere nascoste sotto al tessuto ghiandolare normale". - Quali vantaggi hanno le pazienti nell’eseguire questo tipo di esame? "Il posizionamento della mammella è più confortevole e flessibile, a vantaggio delle donne diversamente abili o in carrozzina. L’apparecchio guadagna in profondità con visualizzazione ottimale del tessuto retromammario. L’esame è meno doloroso di una mammografia standard poiché con la tomosintesi la compressione è ridotta al minimo, quanto basta per stendere il tessuto".  - A chi è consigliato maggiormente questo tipo di esame? "Alle donne con mammelle dense, male esplorabili con mammografia standard. In questi seni la tomo, eliminando le sovrapposizioni ha individuato statisticamente il doppio dei tumori. È indicato inoltre nelle mammelle già operate, nei tumori multicentrici e quando sono presenti microcalcificazioni con ottimale analisi morfologica".  

05/10/2025 10:50
Macerata, alla "Mozzi Borgetti" un convegno sulle vaccinazioni: teoria, pratica e nuove sfide

Macerata, alla "Mozzi Borgetti" un convegno sulle vaccinazioni: teoria, pratica e nuove sfide

Si terrà domani alla Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata il convegno organizzato dalla dottoressa Franca Laici, direttore dell’Unità Operativa di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ast di Macerata, dedicato al tema delle vaccinazioni, affrontato in un percorso che unisce teoria e pratica. “I vaccini sono uno strumento di cruciale importanza nella prevenzione e nel contrasto delle malattie infettive – spiega la dottoressa Laici – rivestono un ruolo fondamentale soprattutto per le persone fragili, maggiormente esposte al rischio di contrarre infezioni con conseguenze potenzialmente gravi o fatali”. Il convegno rappresenta anche un momento di confronto sul nuovo Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2023-2025 (PNPV), che pone tra i principali obiettivi quello di promuovere interventi mirati nei gruppi di popolazione a rischio, favorendo un approccio personalizzato e attento alle esigenze dei cittadini e dei pazienti. In questo scenario, i Servizi Vaccinali sono chiamati a rafforzare la sinergia con medici specialisti ospedalieri, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, per definire percorsi condivisi e specifici nella gestione dei pazienti fragili. L’evento, accreditato ECM, è rivolto a medici, farmacisti, ostetriche, assistenti sanitari, infermieri e infermieri pediatrici, con l’obiettivo di fornire strumenti aggiornati e condivisi per una più efficace strategia di prevenzione.

03/10/2025 15:40
A Civitanova il primo congresso degli urgentisti: confronto e innovazione per le cure in emergenza

A Civitanova il primo congresso degli urgentisti: confronto e innovazione per le cure in emergenza

Venerdì 3 ottobre, dalle ore 8, si terrà presso il Cosmopolitan di Civitanova Marche il congresso del Dipartimento di Emergenza dell’Ast di Macerata dal titolo “Gli urgentisti si confrontano”. L’iniziativa, organizzata da Domenico Sicolo, direttore del Pronto Soccorso dell’ospedale di Camerino e direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza dell’Azienda sanitaria maceratese, rappresenta il primo congresso di settore promosso dall’Azienda. L’appuntamento riunirà specialisti e operatori sanitari del mondo dell’emergenza per un confronto diretto su ricerche, pratiche cliniche e innovazioni terapeutiche. Un’occasione di dialogo che punta a migliorare la qualità delle cure e a rafforzare la rete di collaborazione tra professionisti, elemento decisivo nel lavoro quotidiano di chi opera in contesti critici. “È il primo Congresso del Dipartimento di Emergenza organizzato in questa Azienda – sottolinea Sicolo – e rappresenta un’importante occasione di apprendimento, scambio e crescita professionale. Condividere esperienze e strategie significa ottimizzare le procedure e rendere più efficace il trattamento dei pazienti in situazioni d’urgenza”. Il congresso si configura dunque come un laboratorio di idee e buone pratiche, utile a consolidare le competenze degli urgentisti e a rafforzare la risposta sanitaria nei momenti di maggiore difficoltà.

01/10/2025 15:23
Mese Rosa: screening senologico gratuito all’Abbadia di Fiastra

Mese Rosa: screening senologico gratuito all’Abbadia di Fiastra

In occasione del “Mese Rosa”, dedicato alla prevenzione e alla lotta contro i tumori al seno, il Comitato CRI di Macerata, in collaborazione con la LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, organizza una giornata di screening senologico gratuito. L’evento si terrà domenica 5 ottobre 2025 presso la suggestiva cornice dell’Abbadia di Fiastra. L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, strumenti fondamentali nella lotta contro il tumore al seno, una delle patologie oncologiche più diffuse. Durante la mattinata, tutte le donne interessate potranno sottoporsi a visite senologiche gratuite, effettuate da medici specialisti della LILT. Le visite si svolgeranno dalle 10:00 alle 12:00; non è necessaria la prenotazione, ma si consiglia di arrivare con un piccolo anticipo. «La prevenzione è la nostra arma più efficace», ha dichiarato Raffaele Belogi, presidente della CRI di Macerata. «Siamo felici di offrire questo servizio alla comunità, in un luogo così suggestivo come l’Abbadia di Fiastra. Un ringraziamento speciale va alla LILT, che con professionalità e dedizione rende possibile questo evento». L’iniziativa è aperta a tutte le donne che desiderano prendersi cura della propria salute in un’atmosfera di tranquillità e supporto.

30/09/2025 17:30
"Ospedale di Macerata, quando l'umanità è un valore aggiunto": la lettera di due pazienti

"Ospedale di Macerata, quando l'umanità è un valore aggiunto": la lettera di due pazienti

In un periodo in cui le cronache parlano spesso di disservizi e criticità nel sistema sanitario pubblico, arriva una testimonianza che restituisce fiducia e riconoscimento al lavoro di chi ogni giorno opera negli ospedali con dedizione e umanità. Elisabetta e Andrea Zaccari hanno voluto indirizzare una lettera di ringraziamento al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata e, in particolare, al reparto di medicina d'urgenza, sottolineando l’esperienza positiva vissuta. «Qui – scrivono – abbiamo trovato non solo grande professionalità e puntualità, ma anche ambienti puliti, un’assistenza costante e, soprattutto, un approccio umano e discreto, qualità oggi rare e preziose». Parole che assumono ancora più valore in un contesto in cui i tagli alla sanità rischiano spesso di penalizzare i pazienti più della malattia stessa. «Tutto il personale di questo reparto – aggiungono Elisabetta e Andrea – rappresenta una vera eccellenza, capace di coniugare competenza medica e sensibilità verso i pazienti». Il messaggio si conclude con un semplice e sentito ringraziamento: "Grazie".

28/09/2025 09:52
"Il falso mito della sete: se la senti, sei già disidratato". Ecco la formula per sapere quanto bere

"Il falso mito della sete: se la senti, sei già disidratato". Ecco la formula per sapere quanto bere

Con l'arrivo delle temperature più fresche, tendiamo a dimenticarci di bere. In estate, la sete ci accompagna come un promemoria naturale, ma in autunno e inverno il meccanismo si fa più silenzioso e rischiamo di ridurre troppo l'apporto di liquidi. Eppure, la sete è già il primo campanello d'allarme della disidratazione: aspettare di avvertirla per bere significa essere in ritardo rispetto al fabbisogno reale del nostro corpo. L'acqua è essenziale: regola la temperatura corporea, favorisce la digestione, trasporta nutrienti e ossigeno alle cellule, sostiene la funzione renale e mantiene elastiche le articolazioni. Basta una perdita del 2% del peso corporeo in liquidi perché le performance cognitive e fisiche inizino a risentirne. Eppure, spesso la consideriamo un dettaglio. Basta pensare che l’organismo umano è composto per circa il 60% da acqua per apprezzarne l’importanza. Quanta acqua serve realmente? Le linee guida generali indicano circa 2 litri al giorno per le donne e 2,5 per gli uomini, ma ogni persona ha fabbisogni diversi. Un metodo semplice consiste nel calcolare 30-35 ml di acqua per ogni kg di peso corporeo: per esempio, una persona di 70 kg dovrebbe assumere circa 2,1-2,45 litri al giorno. Inoltre, in alcune condizioni i bisogni cambiano ulteriormente. Durante gravidanza e allattamento, ad esempio, i fabbisogni aumentano sensibilmente, perché l'acqua serve sia per sostenere i processi metabolici della mamma che per la produzione di latte. Gli sportivi, invece, devono considerare le perdite attraverso il sudore: un'ora di attività intensa può richiedere anche un litro di liquidi in più, da reintegrare non solo con l'acqua ma anche con sali minerali se la sudorazione è molto abbondante. Per i bambini è importante ricordare che hanno un fabbisogno idrico maggiore in rapporto al peso corporeo rispetto agli adulti e spesso non riconoscono da soli i segnali della sete, mentre gli anziani possono percepirla meno e rischiare di disidratarsi senza accorgersene. Anche in alcune condizioni patologiche, come malattie renali, cardiache o intestinali, le quantità di liquidi da assumere devono essere valutate insieme al medico curante, perché le necessità cambiano in base alla situazione clinica. Non solo acqua “pura”: tisane non zuccherate, infusi, minestre e persino acque aromatizzate senza zuccheri aggiunti contribuiscono all’idratazione quotidiana, rendendo più facile raggiungere i fabbisogni senza forzare il consumo di bicchieri extra. Anche la scelta dell’acqua ha la sua importanza. Non tutte le acque sono uguali: quelle con residuo fisso basso sono più leggere e indicate per un consumo quotidiano regolare, mentre quelle con residuo fisso più alto, ricche di minerali come calcio e magnesio, possono essere utili in situazioni particolari, ad esempio per chi pratica sport intenso o ha esigenze specifiche di integrazione minerale. Per bere di più nella vita quotidiana basta adottare qualche strategia semplice e naturale. Tenere sempre a portata di mano una borraccia, ad esempio, aiuta a ricordarsi di assumere liquidi regolarmente, mentre iniziare la giornata con un bicchiere d’acqua permette di reidratare il corpo dopo il sonno. Anche impostare piccoli promemoria sullo smartphone può essere utile per non dimenticarsi di bere durante la giornata. Sostituire bevande zuccherate con acqua, aggiungere fettine di limone, foglie di menta o cetriolo per aromatizzarla senza calorie e bere un bicchiere d’acqua prima dei pasti sono tutti accorgimenti che rendono più facile raggiungere il fabbisogno quotidiano. Senza dimenticare che molti alimenti, come frutta e verdura, contengono naturalmente molta acqua e contribuiscono in modo significativo all’idratazione complessiva. Bere abbastanza non è un gesto banale: significa prendersi cura di concentrazione, energia, pelle, reni e articolazioni, e prevenire malesseri legati a disidratazione anche lieve. Con l’arrivo della stagione fredda, ricordiamoci che l’acqua resta un alleato quotidiano e silenzioso, da ascoltare e integrare in ogni momento della giornata, adattando quantità e tipi di liquidi alle nostre esigenze individuali.

27/09/2025 15:00
Dal Bahrein alle Marche: straordinaria collaborazione medica restituisce il sorriso a una 15enne

Dal Bahrein alle Marche: straordinaria collaborazione medica restituisce il sorriso a una 15enne

Un intervento multidisciplinare di altissima complessità ha restituito il sorriso a una ragazza di 15 anni, affetta da una grave malformazione congenita al volto. L’operazione, perfettamente riuscita, è stata resa possibile grazie a una collaborazione internazionale che ha visto in prima linea l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. Il delicato intervento è stato eseguito all’ospedale San Gerardo di Monza, dove i chirurghi marchigiani hanno lavorato fianco a fianco con colleghi lombardi e specialisti provenienti dal Bahrein e dall’Arabia Saudita. A guidare l’équipe, tra gli altri, il dottor Giuseppe Consorti della Chirurgia Maxillo-Facciale (diretta dal dottor Paolo Balercia) e il professor Maurizio Iacoangeli, direttore della Clinica di Neurochirurgia Oncologica e d’Urgenza dell’AOU delle Marche. Al loro fianco, i neurochirurghi Carlo Giussani e Andrea Trezza, i chirurghi maxillo-facciali Mattia Moretti e Fabio Mazzoleni, e il dottor Nabeel Alshafai, impegnato tra Bahrein e Arabia Saudita. Fondamentale anche il supporto della Smile House Fondazione ETS, di cui fa parte la stessa Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. Il caso di Fatima (nome di fantasia) richiedeva una manualità straordinaria: il team di chirurghi è rimasto in sala operatoria per molte ore per affrontare la severa malformazione, che negli anni aveva provocato conseguenze soprattutto estetiche, ma con il rischio di evolvere in problemi cerebrali gravi. La giovane, che in passato si era già sottoposta a due tentativi di correzione senza risultati soddisfacenti, presentava un marcato aumento della distanza tra le orbite oculari e una divisione evidente del naso. L’intervento ha previsto una complessa osteotomia, il riavvicinamento delle orbite attraverso il disancoraggio cranico degli zigomi, la ricostruzione della base cranica con osso sintetico e il rimodellamento del naso. La sutura è stata eseguita sotto la cute, senza cicatrici visibili sul volto, garantendo così anche un importante risultato estetico. “Fino a oggi – spiegano Consorti e Iacoangeli – la patologia non aveva invaso l’ambito cerebrale. Ma con la crescita e l’aumento delle dimensioni del cervello, le conseguenze sarebbero state inevitabilmente gravi. Grazie al lavoro congiunto siamo riusciti a intervenire nel momento giusto, in sicurezza”. Dopo l’operazione, la ragazza è tornata nel suo Paese, il Bahrein, dove sta recuperando gradualmente la sua vita quotidiana con una rinnovata autostima. “Non finiremo mai di ringraziare i chirurghi italiani – scrive la famiglia in alcuni messaggi – per il grande risultato raggiunto. Siamo felici, anche se servirà tempo perché i tessuti si rimodellino completamente”. Soddisfazione è stata espressa anche dal dottor Alshafai, che auspica che questa esperienza possa aprire la strada a ulteriori collaborazioni internazionali, anche direttamente in Bahrein e in Arabia Saudita.  

25/09/2025 10:10
Ospedale Macerata, l'ultimo gesto d'amore di una 76enne: donati organi per salvare vite

Ospedale Macerata, l'ultimo gesto d'amore di una 76enne: donati organi per salvare vite

Nell’Ast di Macerata si assiste in questi giorni al diffondersi di una solidarietà esemplare per quanto riguarda la donazione di organi. Stanotte, infatti, è stato effettuato un ulteriore prelievo di fegato e cornee da una donatrice di 76 anni che aveva già espresso in vita il proprio consenso. Un’equipe multidisciplinare coordinata dal Centro Regionale Trapianti e dal NITp (Circuito Nord Italia Transplant) ha realizzato l’intervento. “In un mese abbiamo assistito a ben tre donazioni di organi nella nostra Azienda sanitaria e per questo bellissimo risultato desidero ringraziare le famiglie dei donatori per la sensibilità dimostrata – ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata dottor Alessandro Marini -  e nel caso specifico tutto il personale dell’ospedale di Macerata, coordinato dalla dottoressa Valeria Zompanti, per la collaborazione nella buona riuscita della procedura”. 

23/09/2025 15:13
Sindrome Feto-Alcolica: perché l’alcol in gravidanza è un rischio per madre e bambino

Sindrome Feto-Alcolica: perché l’alcol in gravidanza è un rischio per madre e bambino

Le giornate dedicate a problematiche della nostra salute sono molto numerose, fanno parte di una strategia di comunicazione che possa essere efficace nella diffusione di una cultura della salute generale e di conseguenza nella prevenzione.  Il 9 settembre scorso è stata la Giornata Mondiale della "Sindrome Feto-alcolica e dei disturbi correlati"; si celebra dal 1999. Se ne è molto parlato e in ambito scientifico e della prevenzione è un argomento sempre più di attualità. La salute dell’infanzia è al centro della ricerca, della clinica ed anche dell’informazione, quella del feto ne è sicuramente la primissima fase, importantissima che può condizionare lo sviluppo del bambino e l’intero percorso della vita fisiologica dell’individuo che sarà. L’argomento a prima vista può sembrare molto specifico e circoscritto, ma si stima che una donna su tre (33%) consuma abitualmente alcol durante la gravidanza con rischi che possono riguardare l’area neurologica sullo sviluppo del feto e sulla futura crescita nell’infanzia e possono causare disabilità comportamentali e neuro cognitive. Ne parliamo con il dottor Paolo Perri, specialista in Pediatria e Neonatologia già Direttore dell’U.O. di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale di Macerata attuale consulente presso il centro medico Associati Fisiomed.  1) Il 9 settembre è stata la giornata mondiale della sindrome feto alcoolica e quindi di ciò che comporta l’uso dell’alcool in gravidanza per il feto ed il neonato. Dott. Perri qual è il significato di questo evento? "Il 10% delle donne consuma alcool durante la gravidanza. Non essendo stata a tutt’oggi stabilita una dose di alcol sicuramente esente da rischi durante la gravidanza, la Società Italiana di Neonatologia (SIN), in occasione della Giornata mondiale della sindrome feto-alcolica e disturbi correlati, che si celebra il 9 settembre, ribadisce che è opportuno astenersi completamente durante tutto il periodo". 2) Quali sono le possibili conseguenze del consumo di alcol in gravidanza? "Il consumo cronico di quantità eccessive di alcol può, infatti, causare seri problemi a madre e neonato, aumentando il rischio di abortività spontanea, morte intrauterina, sindrome della morte improvvisa in culla, parto pretermine, basso peso alla nascita, ma, in particolar modo, può essere responsabile dell’insorgenza di difetti dello sviluppo fetale a carico di vari organi e apparati e di disabilità dello sviluppo neurocognitivo infantile. Queste disabilità, conseguenti all'esposizione all'etanolo in utero, sono note come Disturbi dello Spettro Alcolico Fetale (FASD) e la FAS, o Sindrome Feto Alcolica, ne è la forma clinica più grave". 3) Quali sono le raccomandazioni al riguardo delle società scientifiche? "Da anni, la Società Italiana di Neonatologia, insieme al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità, auspicano ad aumentare la consapevolezza nelle donne in gravidanza, in età fertile e che stanno programmando una gravidanza, attraverso campagne di comunicazione e prevenzione. È importante, infatti, garantire un’informazione quanto più corretta, immediata ed esauriente possibile, che renda le donne consapevoli, evitando di esporre loro ed i nascituri ai rischi di danni evitabili, sostenendo uno stile di vita più sano e azzerando il consumo di alcolici".      

21/09/2025 12:09
Obesità, la sfida del nostro tempo tra genetica e ambiente

Obesità, la sfida del nostro tempo tra genetica e ambiente

Oggi parlare di obesità significa parlare di una vera e propria malattia cronica, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e non semplicemente di una “questione estetica” o di scarso autocontrollo. L’obesità è una condizione multifattoriale: entrano in gioco la genetica, la biologia, i fattori psicologici, ma soprattutto l’ambiente in cui viviamo. Ed è proprio questo il punto: mai come ora ci troviamo immersi in un contesto che rende estremamente facile accumulare peso e molto più difficile perderlo. L’ambiente moderno è infatti “obesogenico”, cioè, favorisce lo sviluppo dell’obesità. Basta osservare le nostre giornate: ci muoviamo sempre meno, passiamo ore davanti a computer e schermi, ci spostiamo in auto anche per brevi distanze, mentre gli spazi per il gioco libero e l’attività fisica spontanea si sono ridotti. Sul piano alimentare siamo circondati da cibi ultraprocessati, disponibili a basso costo, pronti da consumare e progettati per stimolare il nostro cervello con sapori intensi e irresistibili. Il marketing e la pubblicità amplificano questa esposizione, influenzando in modo particolare i bambini. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: per la prima volta nella storia, nel mondo ci sono più bambini che soffrono di obesità che in condizione di sottopeso. È un dato che fa riflettere e che non può essere ignorato, perché segna un cambiamento epocale. L’eccesso di peso in età pediatrica non è un semplice problema passeggero: aumenta il rischio di diabete, malattie cardiovascolari e disturbi metabolici già in giovane età, oltre a incidere sulla qualità della vita e sul benessere psicologico. Non possiamo dimenticare che ogni persona reagisce in modo diverso: c’è chi, a parità di ambiente, ingrassa di più e chi di meno, e questo dipende dalla combinazione di fattori genetici, ormonali e comportamentali. Tuttavia, quando l’ambiente spinge nella stessa direzione, diventa molto difficile “resistere” con la sola forza di volontà. È come cercare di nuotare controcorrente: possibile, ma faticoso e per pochi. Per questo la lotta all’obesità non può essere scaricata solo sulle singole persone. È necessario un impegno collettivo: dalle famiglie, che possono proporre ai bambini abitudini alimentari sane e occasioni di movimento, alle istituzioni, che dovrebbero favorire la disponibilità di cibi freschi, regolamentare il marketing aggressivo verso i più piccoli, progettare città più vivibili, con spazi verdi e percorsi sicuri per andare a scuola a piedi o in bicicletta. Riconoscere che viviamo in un ambiente obesogenico non significa arrendersi, ma acquisire consapevolezza. Solo capendo che il problema non è del singolo ma del contesto, possiamo costruire soluzioni efficaci e restituire alle persone la possibilità di vivere in armonia con il proprio corpo.

20/09/2025 16:45
Macerata, prestigioso riconoscimento per il chirurgo Sartelli: premiato dalla Stanford University ed Elsevier

Macerata, prestigioso riconoscimento per il chirurgo Sartelli: premiato dalla Stanford University ed Elsevier

Prestigioso riconoscimento per il dottor Massimo Sartelli, chirurgo dell’Ast Macerata, che ha ottenuto un posizionamento di assoluto rilievo nella graduatoria internazionale stilata ogni anno dalla Stanford University in collaborazione con Elsevier. La classifica, conosciuta come World’s Top 2% Scientists, raccoglie gli scienziati con il maggiore impatto a livello mondiale in termini di produzione scientifica e citazioni. Nel 2024 il dottor Sartelli si è classificato terzo tra i chirurghi italiani e trentaduesimo al mondo, un risultato che conferma la qualità del suo lavoro e la rilevanza della sua attività di ricerca. Grande la soddisfazione personale del medico e dell’Azienda, che sottolinea come questo traguardo rappresenti motivo di orgoglio per l’intera comunità scientifica e sanitaria. La Direzione Aziendale ha rivolto al dottor Sartelli i più sinceri complimenti per l’importante risultato raggiunto, "frutto di anni di impegno e dedizione alla ricerca e alla professione medica". 

20/09/2025 15:17
Monte San Giusto, la Croce Verde ha una nuova sede: quattro piani al servizio della comunità

Monte San Giusto, la Croce Verde ha una nuova sede: quattro piani al servizio della comunità

Monte San Giusto ha finalmente la sua nuova sede della Croce Verde, inaugurata con il taglio del nastro nella struttura di via Lambrocco 88. La sede si sviluppa su quattro piani, ciascuno di circa 230 metri quadrati, per un totale di mille metri di superficie coperta. Il piano terra ospita il garage con il rimessaggio di ambulanze e mezzi, mentre un altro piano è dedicato ad attività di aggregazione giovanile e a spazi polifunzionali per le associazioni. Sono inoltre presenti spazi operativi e un deposito per le attività della Croce Verde, che rafforzano la presenza dell’associazione sul territorio. Il percorso che ha portato alla realizzazione della sede è stato possibile grazie alla collaborazione tra enti pubblici e privati delle province di Fermo e Macerata. Il Comune di Monte San Giusto ha supportato il progetto fin dall’inizio, mentre la Banca Carifermo ha concesso un mutuo ipotecario e la Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata ha contribuito con una donazione determinante per la sostenibilità dell’iniziativa. Anche numerose realtà private e commerciali cittadine hanno partecipato attivamente. Il presidente di Croce Verde Monte San Giusto, Gianluca Frattani, ha accolto gli ospiti durante la cerimonia, dichiarando: «Con grande piacere e orgoglio possiamo dire ‘benvenuti a casa nostra’. Oggi abbiamo una sede di nostra proprietà che rafforza la nostra presenza sul territorio». Il taglio del nastro è stato affidato a Bruno Donnari, primo socio benefattore della Croce Verde sangiustese nel 1987, alla presenza di autorità locali come il sindaco Andrea Gentili e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi. La nuova sede non rappresenta solo un punto operativo per il soccorso, ma anche uno spazio aperto alla comunità, destinato a corsi, momenti di formazione e aggregazione. Un ulteriore passo avanti è previsto con l’avvio del CER – Comunità Energia Rinnovabile, che permetterà di migliorare l’efficienza energetica dello stabile.

19/09/2025 13:15
Successo per la due giorni di prevenzione dei tumori testa-collo negli ospedali di Civitanova e Macerata

Successo per la due giorni di prevenzione dei tumori testa-collo negli ospedali di Civitanova e Macerata

Si è conclusa con numeri importanti la due giorni dedicata alla prevenzione dei tumori testa-collo promossa dall'azienda sanitaria territoriale di Macerata presso gli ospedali di Civitanova Marche e Macerata. Complessivamente, sono state 325 le visite effettuate, con 48 casi inviati ad accertamenti e 5 prenotati per intervento diagnostico, risultati considerati eccezionali anche a livello nazionale. Il successo dell’iniziativa, secondo il primario dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria di Civitanova, Cesare Carlucci, è da attribuire a tutto il personale coinvolto: "Il merito va a chi ha realizzato l’iniziativa, desidero ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato durante l’intero percorso", ha dichiarato. Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore generale dell'azienda sanitaria territoriale di Macerata, Alessandro Marini, che ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un esempio di sanità pubblica virtuosa: "Questa è la sanità che piace ai cittadini e che è obiettivo degli amministratori. Una sanità che prende in carico le persone, accompagnandole nei vari percorsi ospedalieri e territoriali a seconda delle necessità".  

18/09/2025 13:05
San Severino, arrivano le 'Slotmob' per combattere il gioco d'azzardo: "Così si esce dall'isolamento"

San Severino, arrivano le 'Slotmob' per combattere il gioco d'azzardo: "Così si esce dall'isolamento"

Torna in provincia di Macerata l’iniziativa degli Slotmob, eventi di cittadinanza attiva nati per contrastare il gioco d’azzardo patologico e promuovere forme di gioco consapevole. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini sul tema, invitandoli a premiare i commercianti che scelgono di non installare slot machine nei propri locali e incentivando comportamenti virtuosi. Quest’anno, il team Stammibene, con il progetto di prevenzione al gioco d’azzardo patologico "Hazzard", ha organizzato una serie di attività gratuite sul territorio provinciale per supportare le attività virtuose e sensibilizzare la comunità. Il primo slotmob si terrà a San Severino Marche, durante l’iniziativa Baricentro in Piazza del Popolo, a partire da sabato 20 settembre alle 18:00 e proseguirà fino a domenica sera. Gli operatori dell’associazione Berta ’80 saranno presenti sabato 20 dalle 19 e domenica 21 dalle 16, proponendo gratuitamente attività basate sul gioco, pensate per far comprendere le meccaniche nascoste dell’azzardo. «Il messaggio degli slotmob è dare spazio all’incontro e alla relazione, mentre i giochi d’azzardo provocano isolamento. Slot, gratta e vinci, scommesse e lotto istantaneo comportano sempre rischi per la salute e il patrimonio, soprattutto nei momenti di difficoltà», spiega Paolo Nanni, referente provinciale della rete slotmob. Il progetto Hazzard nasce sotto la guida del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’AST di Macerata, in collaborazione con GLATAD onlus e le cooperative PARS, COOSS Marche e Berta ’80, con l’obiettivo di promuovere benessere, salute e prevenzione del gioco patologico.

17/09/2025 19:10
"Avere cura di chi ha cura”: a Tolentino riflettori sul ruolo dei caregiver

"Avere cura di chi ha cura”: a Tolentino riflettori sul ruolo dei caregiver

In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, domenica 21 settembre 2025 a partire dalle ore 15:30, si terrà presso il Teatro Don Bosco di Tolentino (viale Trento e Trieste, 15/A) il convegno “Avere cura di chi ha cura”, promosso dall’associazione di volontariato G.AL.T. odv – Gruppo Alzheimer Tolentino. L’iniziativa si inserisce nel calendario di eventi nazionali e internazionali dedicati alla sensibilizzazione sul tema dell’Alzheimer e delle demenze, che ogni anno a settembre coinvolgono associazioni, enti e istituzioni in una riflessione condivisa. Il convegno, a carattere medico-scientifico e coordinato dalla psicologa e psicoterapeuta Eleonora Strappato, sarà interamente dedicato alla figura del caregiver, ovvero a coloro che, siano essi familiari, operatori, assistenti o volontari, si prendono quotidianamente cura delle persone affette da demenza. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare la comunità sul ruolo fondamentale del caregiving nella gestione della malattia di Alzheimer e della demenza in generale, aggiornare i professionisti del settore, promuovere un confronto tra le realtà del territorio e costruire nuove sinergie per rafforzare reti e servizi dedicati. Durante l’incontro interverranno professionisti del mondo sanitario e accademico come la dottoressa Francesca Mira, psicologa del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) di Macerata, il professor Roberto Ciccocioppo, ordinario e ricercatore dell’Università di Camerino, la dottoressa Eleonora Strappato del G.AL.T. e la dottoressa Michela Bianchi, direttrice provinciale del Patronato Acli di Macerata. Spazio anche alle testimonianze e agli interventi delle associazioni impegnate sul territorio, con la partecipazione dei rappresentanti della Croce Rossa Italiana – Comitato di Tolentino, dell’associazione Attivamente Alzheimer di Civitanova Marche e ovviamente del G.AL.T. odv, promotore dell’iniziativa. L’evento si svolge con il patrocinio dell’Università di Camerino, dell’Ordine degli Psicologi delle Marche e del Comune di Tolentino, e con la collaborazione dell’AMA – Comitato Regionale Associazioni Alzheimer delle Marche, della Croce Rossa Italiana – Comitato di Tolentino, del CDCD di Macerata, del Patronato Acli di Macerata e dell’associazione Attivamente di Civitanova Marche.   L’ingresso è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza. Il G.AL.T. invita tutti a partecipare, sottolineando l’importanza di una riflessione collettiva su un tema che coinvolge sempre più famiglie, operatori e comunità.

16/09/2025 18:48
“Benessere in Centro”: a Macerata due giornate dedicate alla prevenzione cardiovascolare

“Benessere in Centro”: a Macerata due giornate dedicate alla prevenzione cardiovascolare

Venerdì 19 e sabato 20 settembre, la Loggia del Grano in via Don Giovanni Minzoni 22, a Macerata, ospiterà “Benessere in Centro”, un’iniziativa dedicata alla prevenzione cardiovascolare, con screening gratuiti aperti a tutta la cittadinanza.  L’evento è frutto della collaborazione tra il Reparto di Medicina Interna dell’Ast maceratese, diretto dal dottor Roberto Catalini, e l’Università di Macerata, con il supporto logistico del Cisom Marche. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione e del riconoscimento precoce dell’aterosclerosi, una delle principali cause di malattie cardiovascolari.  Durante le due giornate, il personale medico e infermieristico del reparto sarà a disposizione per offrire gratuitamente un esame ecocolorDoppler dei vasi carotidei, utile a verificare lo stato di salute delle arterie, oltre alla misurazione della pressione arteriosa e alla valutazione dei lipidi nel sangue tramite un semplice prelievo capillare. Al termine degli accertamenti, ogni partecipante riceverà un referto con i risultati ottenuti e, qualora fosse necessario, verrà consigliato un approfondimento presso l’Unità Operativa di Medicina Interna dell’Ospedale di Macerata.  L’iniziativa si inserisce nel percorso già avviato negli anni scorsi con le manifestazioni “Carotidi di Piazza in Piazza”, promosse dal reparto di Medicina Interna in diverse località del territorio maceratese. Dopo le prime edizioni svolte nel 2017 a Macerata e nel 2019 a Tolentino, il progetto ha toccato anche Civitanova nel 2022, per poi tornare a Macerata nel 2023 e raggiungere nel 2024 le comunità di Camerino, Pievetorina, Visso, Tolentino e Sarnano.  «Promuovere uno stile di vita sano e intercettare in tempo i segnali di rischio è il primo passo per contrastare le malattie cardiovascolari – spiega il dottor Roberto Catalini –. Grazie alla collaborazione con l’Università e al supporto dei nostri operatori sanitari, vogliamo portare la medicina sempre più vicina ai cittadini».

16/09/2025 15:48
Civitanova, una domenica a tutto sport: in migliaia affollano il centro, Sofia Raffaeli super ospite

Civitanova, una domenica a tutto sport: in migliaia affollano il centro, Sofia Raffaeli super ospite

Divenuto ormai uno degli eventi di punta della città, la 5ª edizione di Sport Live ha confermato le aspettative, superando ogni pronostico. Presentata già da giorni sui social per il suo valore aggiunto, la manifestazione ha avuto come ospite d’onore la marchigiana neo campionessa del mondo di ginnastica ritmica Sofia Raffaeli, che ha dato il via all’evento con il taglio del nastro insieme al presidente uscente della regione Marche Francesco Acquaroli, al sindaco Fabrizio Ciarapica, al vicesindaco e assessore allo sport Claudio Morresi, al presidente del CONI Regionale Fabio Luna e all’organizzatore Domenico Rita. La giornata è stata caratterizzata da un’atmosfera elettrizzante, con visitatori che hanno preso d’assalto le vie del centro, animate da oltre 60 società sportive con tornei, esibizioni e prove gratuite. Gli stand hanno offerto una vasta gamma di attività sportive, dalle discipline olimpiche ai nuovi sport emergenti, coinvolgendo grandi e piccoli e stimolando l’interesse verso l’inizio della nuova stagione sportiva. Sport Live, il festival dello sport marchigiano, ha raccolto grandi elogi e migliaia di partecipanti sin dalla mattina, confermandosi un vero successo grazie alla perfetta organizzazione e alla partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti. Domenico Rita, organizzatore dell’evento, ha espresso piena soddisfazione: “Ricevere elogi e apprezzamenti è sempre piacevole e dà grande soddisfazione. Ma è anche lo stimolo che ci spinge a migliorare continuamente”. L’iniziativa ha permesso di vedere ragazzi e ragazze divertirsi praticando sport, favorendo aggregazione, svago e nuove amicizie, ma anche benessere fisico e mentale. Rita ha ringraziato Sofia Raffaeli, Carolina Morace, Fabio Galante, Francesco Montervino, l’amministrazione comunale, i partner commerciali, la Protezione Civile, la Croce Verde, i colleghi e tutte le associazioni sportive, principali protagoniste del festival. Il messaggio dell’organizzazione è chiaro: Sport Live è uno strumento di crescita per i giovani e una festa per tutta la comunità. E la prossima edizione è già in programma, con nuove emozioni e storie di successo da raccontare.

15/09/2025 19:15
Civitanova, nuova donazione di organi: prelevati fegato, reni e cornee

Civitanova, nuova donazione di organi: prelevati fegato, reni e cornee

A distanza di un giorno dalla precedente donazione, stanotte all’Ospedale di Civitanova sono stati prelevati fegato, reni e cornee da una donatrice di 77 anni che aveva già espresso in vita la propria volontà di donare gli organi. Un’equipe multidisciplinare proveniente da Ancona e coordinata dalla dottoressa Anna Monaco, coordinatore locale dell’Ospedale di Civitanova per i prelievi di organo, ha effettuato la procedura che è terminata stamattina alle 8:30. “Abbiamo assistito nell’arco di 24 ore a due donazioni di organi, una a Macerata e l’altra a Civitanova, testimonianze esemplari di generosità e altruismo. Desidero ringraziare la famiglia della donatrice che nonostante il dolore della perdita ha portato a compimento la volontà della propria congiunta, offrendo nuove possibilità di vita a chi beneficerà degli organi – ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata, Alessandro Marini. Il mio ringraziamento si estende alla dottoressa Nadia Mosca, Responsabile della Direzione Medica del presidio ospedaliero civitanovese e a tutto il personale coinvolto nella procedura di prelievo proveniente dai Reparti di Rianimazione, Blocco Operatorio, Neurologia e Anatomia Patologica”.     

14/09/2025 18:00
Unitre Macerata: 27 corsi e laboratori, "la cultura della salute" interessante e utile per tutti

Unitre Macerata: 27 corsi e laboratori, "la cultura della salute" interessante e utile per tutti

Martedì 9 settembre nella sala dedicata alla comunicazione del centro medico “Associati Fisiomed” di Sforzacosta si è tenuta la presentazione alla stampa dell’Unitre Macerata. Presenti gli ideatori e gestori con tanti docenti designati per i vari corsi, il mondo della comunicazione del territorio al gran completo. Davvero una bella sensazione, quasi un ristoro per i tempi che viviamo, vedere tanta gente contenta di dare il proprio contributo di adesione e di impegno professionale ad una iniziativa del volontariato già sperimentata e di successo in tante parti, ma che mancava a Macerata. Uno sguardo nella sala gremita rilevava nei volti emozione e soddisfazione, perfino l’eleganza delle signore ben contribuiva al clima di festa. L’amministratore unico di Associati Fisiomed Enrico Falistocco ha dato il benvenuto, ha confermato l’impegno di Associati Fisiomed non solo nella gestione dei servizi sanitari di primo livello, ma anche a tutto quello che può essere utile al bene sociale, alla ricerca del benessere dei cittadini, in questo caso alla programmazione di Unitre dell’impegnativo corso "La cultura della salute". Ha annunciato la disponibilità di professionisti della comunicazione sanitaria e specialisti medici pronti a soddisfare l’esigenza di una buona informazione medico-scientifica per la prevenzione della malattia. Il Presidente di Unitre Macerata Renzo Serrani ha ringraziato tutti i partecipanti per la presenza e la disponibilità, ha sottolineato il particolare impegno di alcuni, ha spiegato bene l’esigenza di una sempre maggiore consapevolezza, della necessità di virtuose iniziative rivolte al benessere: fanno crescere tutti, chi le realizza e chi le riceve in una armonia sociale in questi tempi particolari e difficili. La direttrice responsabile dei corsi di Unitre Macerata, professoressa Nicoletta Sabatini, ha sottolineato l’impegno per la realizzazione dei 27 corsi previsti, la grande disponibilità di professionisti di ottimo livello a proporre la loro conoscenza e la loro esperienza alle tre età: giovani, adulti ed anziani. I corsi sono circoscritti nell’ambito delle discipline umanistiche, scientifiche ed artistiche, ma possono essere amalgamate in un progetto di umanesimo generale come ha tenuto a sottolineare la Professoressa Sabatini, considerando anche l’impegno di volontariato sociale che esse rappresentano. Tra i docenti, in questo caso meglio dire coordinatore, anche chi cura questa rubrica, in collaborazione con Associati Fisiomed. Con l’impegno di medici ed operatori sanitari che operano in quel centro medico, abbiamo stilato un programma di più di 20 incontri da metà ottobre fino ad aprile tutti i mercoledì pomeriggio con pausa durante il periodo natalizio. Verranno trattati gli argomenti della salute più importanti e sentiti, più idonei alla ricerca della prevenzione della malattia e del benessere. Nella manifestazione di martedì scorso ho avuto occasione di cosa vuol dire per me "cultura della salute". La cultura non è solo conoscenza e nozionismo, è anche partecipazione, saper adeguare a ciò che si apprende anche i propri comportamenti e stili di vita. Significa anche diventare veicolo di diffusione di questa cultura perché diventi sempre più una evidenza importante della vita sociale. Lunedì 15 settembre inizieranno le iscrizioni all’Unitre Macerata. 331 1221741 è il numero a cui rivolgersi per informazioni, macerata@unitre.net è l’indirizzo e-mail, https://unitremacerata.com il sito. Sono presenti anche informazioni dei corsi sulla pagina facebook Unitre Macerata- Università delle tre età.

14/09/2025 11:50
Luciano Diomedi entra nel Cda dell’Enpaf: nuova voce per le Marche e la provincia di Macerata

Luciano Diomedi entra nel Cda dell’Enpaf: nuova voce per le Marche e la provincia di Macerata

Il Consiglio di Amministrazione dell’Enpaf (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Farmacisti) si rinnova, aprendo una nuova fase per la governance dell’ente previdenziale dei farmacisti italiani. Tra i nuovi eletti figura anche il dottor Luciano Diomedi, che rappresenterà la regione Marche, con particolare riferimento alla provincia di Macerata. Con questa elezione, le Marche - con oltre tremila iscritti - continuano ad avere una voce autorevole all’interno dell’organo decisionale dell’ENPAF, dopo l’esperienza del dottor Romeo Salvi (Pesaro), a testimonianza della vitalità e dell’impegno del territorio nel sistema professionale nazionale. Il dottor Diomedi ha sottolineato la volontà di contribuire al rinnovamento nella continuità, garantendo stabilità gestionale, attenzione al territorio e ascolto delle esigenze concrete dei colleghi iscritti all’Ente. "È un grande onore rappresentare le Marche e la provincia di Macerata in un organismo così importante. Ringrazio i colleghi per la fiducia e, in particolare, i presidenti degli Ordini delle Marche per il sostegno convinto e costante. Lavoreremo insieme per costruire un ENPAF sempre più vicino ai farmacisti, che oggi contano più di centomila iscritti, con anime e bisogni differenti. Deve essere un vero patto di fiducia tra generazioni, capace di assicurare equilibrio sociale e stabilità economica all’Ente. Una stabilità già garantita dal CDA uscente, di cui intendiamo raccogliere l’eredità con grande attenzione, anche sul piano del welfare", ha dichiarato Diomedi a margine dell’elezione. La presenza di una figura marchigiana nel CDA rappresenta un’opportunità per rafforzare il legame tra l’ente nazionale e le realtà locali, valorizzando le buone pratiche professionali e le esigenze specifiche dei farmacisti marchigiani. Il contributo del dottor Diomedi, già attivo da anni nella vita ordinistica e associativa, potrà rappresentare un punto di riferimento non solo per i colleghi della provincia di Macerata, ma per tutta la comunità professionale regionale. La composizione del Consiglio vede, per la quota titolari, la presenza di Maurizio Pace, segretario Fofi e presidente dell’Ordine di Agrigento, in corsa per la presidenza del CdA, Eugenio Leopardi, presidente Federfarma Lazio, Rachele Aspesi, presidente dell’Ordine di Varese, e Vincenzo Danilo Lozupone, segretario Federfarma Bari. La quota dei non titolari è completata, oltre che da Diomedi, da Paolo Savigni, presidente dell’Ordine di Siena e vicepresidente uscente Enpaf, Vincenzo Santagada, presidente dell’Ordine di Napoli, e Daniela Cremona, presidente dell’Ordine di Piacenza. Infine, il Collegio sindacale vedrà impegnati Alessandro Somacal (Belluno), Domenico Di Tolla (Lecce), Silvio di Giuseppe (Teramo) e Giulio Mignani (Rimini).   Con questa squadra, l’Enpaf si prepara a un triennio cruciale, chiamato a bilanciare la sostenibilità del sistema previdenziale con le nuove sfide della professione.

12/09/2025 11:20
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