Sanità
Corridonia, riattivato il Punto prelievi: raggiunta intesa tra Ast e Comune
I servizi sanitari del Comune di Corridonia, delocalizzati a seguito degli interventi tecnici necessari alle strutture originarie, si avviano alla parziale risoluzione grazie a una rapida sinergia tra l'amministrazione Comunale e l'AST di Macerata. Si è svolto nella giornata odierna un sopralluogo tecnico nei locali adiacenti alla Farmacia Blasi, in piazzale Col del Rosso, resi disponibili in locazione dalla dottoressa Barbara Blasi. L'iniziativa è seguita a una nota del sindaco di Corridonia che informava l'Azienda Sanitaria Territoriale (AST) della possibilità di utilizzare questi spazi per le attività di prelievo. Il sopralluogo si è reso fondamentale per individuare e concordare gli interventi urgenti di adeguamento necessari a rendere i locali idonei. A seguito dell'intesa, è stato definito il cronoprogramma per l'avvio del servizio. Il Servizio Prelievi a Corridonia ripartirà a decorrere dal 26 novembre e sarà operativo nei giorni di giovedì e sabato, con orario dalle ore 7:30 alle 9:00. La riattivazione del Servizio Prelievi rappresenta un passo significativo per ridurre i disagi ai cittadini causati dalla delocalizzazione. Il dottor Alessandro Marini, direttore generale dell’Azienda Territoriale di Macerata, ha espresso la sua soddisfazione per la collaborazione istituzionale: “Ringrazio il sindaco per la forte volontà dimostrata al fine di affiancare l’Azienda Sanitaria ad individuare tutte le possibili soluzioni per superare le difficoltà del percorso in argomento”. L'accordo raggiunto garantisce la continuità di un servizio essenziale in attesa della risoluzione definitiva delle problematiche strutturali.
Diabete tipo 1 e 2: sintomi, prevenzione e consigli per la cura. Intervista al dottor Gabriele Maolo
Esiste una patologia subdola, spesso silente ma che, stando agli ultimi dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), colpisce più di 537milioni di persone nel mondo che raggiungeranno 700 milioni entro il 2040 determinando in maniera più o meno diretta circa 1,5 milioni di decessi. Stiamo parlando del diabete, condizione in crescente aumento anche nel nostro Paese, dove si stima che i diabetici arriveranno ad essere 5 milioni entro il 2030. Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata da iperglicemia, ovvero da livelli troppo alti di zucchero (glucosio) nel sangue. Essa può essere dovuta innanzitutto all’incapacità da parte del pancreas di produrre insulina, cioè l’ormone deputato al trasporto del glucosio nelle cellule dove viene utilizzato come fonte energetica: è questo il caso del diabete mellito di tipo 1, malattia autoimmune (poiché è lo stesso sistema immunitario a distruggere le cellule pancreatiche adibite alla produzione di insulina) che, nella maggior parte dei casi fa il suo esordio in età infantile o adolescenziale. In Italia sono circa 20.000 i bambini ed adolescenti che ne sono affetti; sono in aumento di 10/11 nuovi casi ogni 100.000 abitati/anno. In questi casi la terapia è personalizzata con la somministrazione dell’ormone insulina. Ma la forma più diffusa del diabete mellito è quella di tipo 2. In Italia questo tipo di diabete colpisce circa il 6% della popolazione adulta pari a circa 3,5/3,9 milioni di persone. La prevalenza aumenta in modo significativo con l’età superando il 15% nella fascia 65-74 anni ed il 20% negli over 85. È per questo che nelle Marche i principali enti pubblici, in collaborazione con gli istituti di ricerca, hanno lavorato per allestire una rete diabetologica integrata, con 15 centri di diabetologia diffusi sul territorio regionale che fanno capo ad unico database clinico. Sono 80.000 i marchigiani affetti, un numero in crescente aumento che ha spinto la Regione ad aderire al progetto internazionale Cities Changing Diabetes, con l’obiettivo di valutare l’incidenza della patologia nelle diverse aree del territorio e definire un piano preciso allo scopo di salvaguardare la salute dei cittadini e prevenire la malattia. In occasione della Giornata Mondiale del Diabete (14 Novembre) sono molteplici le manifestazioni per l’informazione e anche per facilitare i cittadini a sottoporsi all’esame della glicemia. Ne parliamo con il dottor Gabriele Maolo, già Direttore dell’U.O. di diabetologia dell'ospedale di Macerata e oggi consulente del centro medico Associati Fisiomed. Dott. Maolo, quali sono i principali sintomi del diabete? "Esistono una serie di sintomi che possono considerarsi dei campanelli d’allarme: calo ponderale, dolore agli arti inferiori, astenia, fame e sete intense e frequenti, urine molto abbondanti, gengiviti, alterazioni della vista, difficile cicatrizzazione delle ferite e frequenti infiammazioni associate a prurito, soprattutto degli organi genitali. Spesso i pazienti si presentano da specialisti come l’oculista o il dentista lamentando dei fastidi e sono loro stessi a sospettare la presenza della malattia diabetica, altre volte è in unità coronarica che si scopre di essere diabetici. Tutti dovrebbero essere più attenti ed ascoltare i segnali del proprio corpo, così che la diagnosi possa essere effettuata prima che insorgano complicanze croniche, soprattutto a carico di apparato cardiovascolare, reni, occhi, nervi e del piede. Per il diabete mellito di tipo 2 l’età e il sovrappeso o obesità sono fattori di rischio importanti. Mentre invecchiare è inevitabile, il controllo del peso corporeo e la corretta alimentazione associata ad una costante attività fisica sono fattori perfettamente e facilmente modificabili." Come avviene la diagnosi? "Attraverso un prelievo del sangue. I valori di riferimento sono glicemia in qualsiasi momento > 200 mg/dl, glicemia a digiuno >= 126 mg/dl, glicemia dopo 2 ore dal carico orale di glucosio (OGTT) >= 200 mg/dl ed emoglobina glicosilata >= 6,5%". Come curare il diabete? "Innanzitutto occorre che la persona diabetica sia consapevole di dover affrontare una modifica radicale del suo stile di vita e seguire scrupolosamente la terapia farmacologica. I cardini della cura sono infatti la dieta, l’attività fisica ed i farmaci. Per quel che riguarda la dieta, non occorre eliminare intere categorie di alimenti, anzi, dovrebbe includere cibi che contengono carboidrati e non esistono evidenze che l’abituale apporto di proteine debba essere modificato se la funzione renale è normale. I grassi saturi dovrebbero costituire meno del 10% dell’apporto energetico totale e la quantità di colesterolo dovrebbe essere < 200mg/die. A queste abitudini alimentari vanno associati l’assunzione regolare dei medicinali che lo specialista riterrà opportuno prescrivere e –fondamentale- una costante attività fisica. Mentre i vecchi farmaci vanno scomparendo, nuove classi di nuovi farmaci sono state introdotte nella cura del diabete. Una classe chiamata agonisti recettoriali del GLP1 sono molto efficaci nel controllare e ridurre il peso corporeo e di conseguenza di prevenire e curare il diabete dell’adulto. Un’altra classe di farmaci, le glifozine, oltre che nel controllare i valori della glicemia sono molto efficaci nel prevenire e controllare le complicanze croniche della malattia diabetica come la patologia cardiovascolare con anche possibile mortalità, lo scompenso cardiaco e il danno renale che può portare alla dialisi. Per quanto riguarda l’attività fisica essa dovrebbe essere aerobica, di intensità adeguata al singolo paziente, da praticarsi almeno tre volte alla settimana per minimo 30 minuti per seduta". Immagino che i consigli relativi alla dieta e all’attività fisica siano validi anche parlando di prevenzione "Certamente. Prevenire una malattia significa innanzitutto conoscerla. I soggetti geneticamente predisposti devono sapere che la sedentarietà e un’alimentazione eccessiva, troppo ricca in zuccheri semplici, bevande dolci e alcooliche, grassi saturi crea una condizione di sovrappeso o di obesità che favorisce lo sviluppo del diabete mellito. Passa sempre tutto attraverso l’adozione di corretti stili di vita, anche nella prevenzione e cura di un particolare tipo di diabete come quello gestazionale".
Microbiota e ormoni: un dialogo costante che influenza peso, fame e umore
Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di microbiota intestinale, ma il suo ruolo va ben oltre la digestione. Quell’universo invisibile, composto da trilioni di batteri, virus e funghi che abitano il nostro intestino, è oggi considerato un vero e proprio organo endocrino: un sistema vivo e complesso che dialoga ogni giorno con cervello, metabolismo e sistema immunitario attraverso una fitta rete di segnali chimici e ormonali. La scienza ha ormai dimostrato che il microbiota partecipa attivamente alla regolazione dell’equilibrio ormonale, influenzando il metabolismo, la fame, il peso corporeo e persino l’umore. Alcuni batteri intestinali producono sostanze simili ai neurotrasmettitori e regolano ormoni come la leptina e la grelina, che controllano il senso di fame e sazietà, ma anche il cortisolo, l’ormone dello stress. Quando questo ecosistema è in equilibrio – una condizione chiamata eubiosi – l’organismo funziona meglio: il metabolismo è più efficiente, il sonno è regolare e l’umore più stabile. Al contrario, uno squilibrio del microbiota, o disbiosi, può contribuire ad aumentare l’infiammazione, rallentare il metabolismo e alterare il tono dell’umore. Questo dialogo costante tra intestino e cervello avviene lungo una via bidirezionale nota come asse intestino-cervello, in cui microbiota, sistema nervoso enterico, nervo vago e ormoni comunicano tra loro in modo continuo. Alcuni batteri “buoni”, come i Lactobacillus e i Bifidobacterium, producono acidi grassi a corta catena – come butirrato e propionato – che riducono l’infiammazione, migliorano la sensibilità all’insulina e stimolano la produzione di serotonina, l’ormone del benessere. Non è un caso che oltre il 90% della serotonina del corpo venga prodotto proprio nell’intestino. Anche gli ormoni sessuali femminili sono strettamente legati al microbiota. Esiste infatti l’“estroboloma”, l’insieme dei batteri intestinali che metabolizzano e regolano la disponibilità degli estrogeni. Quando questo equilibrio si altera, possono comparire disturbi legati al ciclo mestruale, alla menopausa o a variazioni del peso corporeo, segno di quanto profondo sia il legame tra flora batterica e ormoni. Alimentazione, sonno, attività fisica e gestione dello stress sono le chiavi per mantenere questo sistema in salute. Una dieta ricca di fibre, frutta, verdura, legumi e cereali integrali nutre i batteri “amici” e favorisce la produzione di acidi grassi benefici, rafforzando la barriera intestinale. Al contrario, un eccesso di zuccheri semplici e grassi saturi impoverisce il microbiota e ne altera la diversità, predisponendo a infiammazione e disfunzioni ormonali. Anche lo stress cronico gioca un ruolo importante: aumenta il cortisolo e modifica la composizione della flora intestinale, creando un circolo vizioso che può influire sul sonno, sull’appetito e sull’umore. Prendersi cura del proprio microbiota significa, in fondo, prendersi cura di sé. Significa ascoltare i ritmi del corpo, nutrirlo in modo equilibrato e proteggerlo dallo stress eccessivo. Perché ciò che accade nell’intestino non resta nell’intestino: influenza come pensiamo, come dormiamo e perfino come ci sentiamo. Un motivo in più per ricordare che l’equilibrio ormonale e il benessere mentale iniziano proprio da lì, dal nostro mondo più silenzioso ma anche più saggio: quello che vive dentro di noi.
Screening medici gratuiti: la carovana della salute fa tappa a Matelica
Domenica 15 novembre, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00, a Palazzo Ottoni di Matelica sarà possibile effettuare gratuitamente visite mediche e screening sanitari. L’iniziativa è organizzata dalla Federazione dei Pensionati della Cisl Marche - rappresentanza locale sindacale di Tolentino e Camerino - con il patrocinio dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata, del Comune di Matelica, dell’Università degli studi di Camerino e della Lilt (Lega Italiana Lotta contro i Tumori) di Macerata. Sarà possibile sottoporsi a visite oculistiche e diabetologiche, ad ecografia dell’addome, a visite per la prevenzione di rischi cardiovascolari, della broncopatia cronica ostruttiva, dell’osteoporosi, del tumore al seno e altre ancora, grazie alla collaborazione con Associazioni, Imprese locali e professionisti della salute (tra le quali la Croce Rossa Italiana, il Centro Medico Blu Gallery, l’Associazione Tutela Diabetici, il Rotary Distretto 2090 e l’ASD Green Nordic Walking di Macerata). Le visite si effettueranno previa prenotazione, da effettuarsi contattando il numero 0733/4075230 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00, dal lunedì al giovedì entro il 13 novembre. La Carovana della Salute è un progetto voluto e promosso dalla FNP Cisl Nazionale, a partire da un’analisi sociale riguardante la situazione economica delle famiglie italiane che, in questo periodo di crisi, sempre più spesso rimandano le spese mediche relative alla salute a favore di quelle dedicate alla quotidianità e al necessario. La Carovana della Salute nasce proprio con questa finalità: promuovere la prevenzione e essere vicini alle famiglie e a coloro che ne hanno più bisogno offrendo la possibilità di visite mediche gratuite. Dalla sua prima edizione del 2018 la Carovana della Salute ha effettuato più di 30 tappe, percorso più di 35 mila km ed effettuato oltre 28 mila visite e controlli medici gratuiti.Nella giornata del 15 novembre, presso Palazzo Ottoni, saranno organizzati anche tre incontri di approfondimento. Alle ore 10.00, presso la Sala Boldrini, grazie alla collaborazione della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam, si parlerà del rapporto tra l’uomo e gli animali da compagnia come relazione significativa nella promozione del benessere sociale, psicologico e fisico. Alle 11.30 ci sarà un incontro informativo e di sensibilizzazione sul rapporto tra prevenzione oncologica e sani stili di vita e di alimentazione. Alle 15.30 si svolgerà infine un incontro formativo e di orientamento sui temi della riabilitazione e della promozione delle funzioni motorie negli anziani. In Ppazza saranno presenti anche postazioni dell’Anteas (Associazione di volontariato della Cisl) impegnata nel contrasto alla solitudine degli anziani, dell’Adiconsum (Associazione a difesa dei consumatori) per la prevenzione delle truffe e delle pratiche commerciali scorrette, del Patronato Inas Cisl per informazioni utili ad orientarsi nel mondo previdenziale e pensionistico.
Esoscopia in sala operatoria: Civitanova apre le porte della formazione ai chirurghi Orl
Un corso pratico di esoscopia per otorinolaringoiatri si terrà questo fine settimana, 7 e 8 novembre, presso l’ospedale di Civitanova Marche, nell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria diretta dal dottor Cesare Carlucci. L’iniziativa è riservata a dieci specialisti desiderosi di approfondire l’uso dell’esoscopio in sala operatoria. Il programma prevede venerdì pomeriggio, a partire dalle 15, la parte teorica, mentre sabato mattina sarà dedicato all’attività pratica. Per l’occasione saranno allestite due sale operatorie equipaggiate con altrettanti esoscopi, per simulare interventi sul cavo orale e sulla ghiandola parotidea. Negli ultimi anni, lo sviluppo tecnologico ha portato a dispositivi sempre più precisi per la microchirurgia, migliorando la manovrabilità degli strumenti e la definizione dei dettagli anatomici. L’esoscopio, nato per affiancare e sostituire il microscopio tradizionale, consente approcci chirurgici più mini-invasivi e sicuri, riducendo le complicanze post-operatorie. “Siamo stati tra i primi in Italia a utilizzare l’esoscopio nella chirurgia ORL – spiega il dottor Cesare Carlucci. – Già nel 2012 avevamo condotto uno studio prospettico su 12 pazienti trattati per patologie benigne e maligne delle corde vocali, aprendo la strada alla nuova frontiera della microchirurgia.” Dal 2022, l’Unità Operativa di ORL di Civitanova è dotata di esoscopi 4K con tecnologia 3D, utilizzati in diverse aree della chirurgia ORL: otochirurgia, chirurgia transorale, interventi sulle ghiandole salivari, ma soprattutto nella fonochirurgia e nella chirurgia laringea. Il corso offrirà ai partecipanti la possibilità di sperimentare direttamente l’uso degli esoscopi, comprendendone il potenziale per migliorare la sicurezza e la qualità degli interventi. Tra i vantaggi principali dell’esoscopio vi sono la facilità d’uso, l’ergonomia, la maggiore libertà nei movimenti, la migliore visualizzazione del campo operatorio per l’intero team e le possibilità di didattica e archiviazione dei video intraoperatori. Una formazione che coniuga innovazione tecnologica e pratica clinica, confermando Civitanova Marche come centro di riferimento nazionale nella microchirurgia Orl.
Tolentino, il 'Recupero Farmaci Validi' arriva in Farmacia Grasselli e Farmacia ‘815
Il progetto Recupero Farmaci Validi (promosso in tutta Italia dalla Fondazione Banco Farmaceutico) prenda il via, oggi, in due nuove farmacie: la Farmacia Grasselli e la Farmacia ‘815 a Tolentino. Queste due nuove aperture sono state rese possibili grazie a Rotary Club Tolentino e al comune di Tolentino. I farmaci donati nelle 18 farmacie che, su tutto il maceratese, aderiscono all’iniziativa (l’elenco è in fondo alla pagina) saranno consegnati a dieci realtà assistenziali del territorio. Il Recupero Farmaci Validi consente ai cittadini di donare i medicinali con almeno 6 mesi di validità, correttamente conservati nelle proprie confezioni integre. Sono esclusi i farmaci che appartengono alle tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope, quelli da conservare in frigorifero e gli ospedalieri. Nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa sono posizionati contenitori di raccolta in cui i cittadini possono donare i medicinali ancora validi di cui non hanno più bisogno, assistiti dal farmacista che ne controllerà scadenza e integrità. Stamattina all’avvio del progetto in entrambe le farmacie di Tolentino con il posizionamento dei contenitori erano presenti anche Pierluigi Monteverde, volontario del Rfv nel maceratese, Stefano Gobbi governatore del Distretto 2090 Rotary anno rotariano 2026/2027, il presidente del Rotary Tolentino Iole Rosini, i volontari Miriam Pzmiri e Maurizio Galassi. In provincia di Macerata, da inizio anno ad oggi, è stato possibile recuperare 3.485 confezioni di medicinali, pari a un valore 104.684 euro. Attualmente, in tutta Italia, aderiscono all’iniziativa 617 farmacie in 30 provincie di 15 regioni italiane. Da quando RFV è stato istituito (nel 2013) sono state recuperate oltre 2,2 milioni di confezioni di farmaci pari a un valore superiore a 40 milioni di euro. Aderiscono alla iniziativa le seguenti farmacie: Farmacia Cairoli, Via Fratelli Cairoli 18/20 - Macerata Farmacia Comunale Morrovalle, Via Sandro Pertini, 30 - Morrovalle (MC) Farmacia Comunale 3, Via Nelson Mandela, 6 - Civitanova Marche (MC) Farmacia Comunale 5, Via Federico Ginocchi - Civitanova Marche (MC) Farmacia Mancinelli Via Merloni, 122- Gagliole (MC) Farmacia Marcelletti Via Roma, 12 Tolentino (MC) Farmacia Grelloni, Largo della Libertà, 6 – Castelraimondo (MC) Farmacia Foresi, Via Duca degli Abruzzi, 39 - Civitano Marche (MC) Farmacia Kaczamarek, P.zza del Popolo, 50 - San Severino Marche (MC) Farmacia Lorenzetti V.le Europa, 9 - San Severino Marche (MC) Farmacia Natali, Via Eustachio, 25 - San Severino Marche (MC) Farmacia Panata, Via A. Gramsci, 16 - Passo di Treia (MC) Farmacia Farmarecanati, Via Le Grazie, 35/A - Recanati (MC) Farmacia Bonifazi, Piazza della Libertà, 20 - Tolentino (MC) Farmacia La Rocca, Via della Rocca, 16 - Urbisaglia (MC) Farmacia Verdecchia, Via A. Calcagni 31-Recanati (MC) Farmacia Grasselli, Via Bruno Buozzi 15- Tolentino (Mc) Farmacia ‘815, Largo ‘815, 4 Tolentino (MC)
Sessant’anni di AIRC: la ricerca che salva la vita
Lunedì 27 ottobre con una cerimonia al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è aperta la nuova edizione dei “Giorni della Ricerca”, la campagna nazionale dell’AIRC di cui quest’anno ricorrono 60 anni di attività. Molti mezzi di comunicazione pubblici e privati stanno ricordando il numero 45521 attraverso il quale, tramite un semplice SMS o telefonata da numero fisso o da cellulare, tutti possono contribuire al finanziamento della ricerca contro il cancro.In tantissime piazze l’8 novembre sarà possibile contribuire acquistando i cioccolatini della ricerca. Il cancro è una patologia con grande incidenza, può colpire tutti gli organi del nostro corpo, la mortalità è ancora alta, seconda solo alle patologie cardiovascolari. Se comunque fino a non molti anni fa il malato di cancro vedeva di molto ridotta la sua aspettativa di vita, oggi possiamo dire che la situazione è radicalmente cambiata. Tanti malati di cancro sopravvivono a lungo, parecchi, soprattutto per certe tipologie di tumore, guariscono; la sensazione è che siamo avviati verso un percorso virtuoso della scienza che approderà in tempi non tanto lunghi alla sconfitta del cancro. Il merito di questa esaltante aspettativa è della ricerca: l’AIRC ne è un veicolo importante che non solo riesce a procurare i fondi, ma negli ultimi 50 anni è riuscita a creare una comunicazione che stimola la prevenzione, fondamentale per le patologie oncologiche, e la diagnosi precoce, alla base per una vittoria sulla malattia. L’AIRC significa anche l’impegno di tanti ricercatori giovani e meno giovani che assaporano il piacere e la soddisfazione di vedere pian piano sgretolarsi il mito di invincibile di un’anomala e devastante mutazione di tessuti, con la grande probabilità, attraverso le metastasi, di infiltrare altri organi con una progressiva distruzione dei principi vitali. La ricerca, con applicazione, pazienza e costanza, ha trovato sempre uno spiraglio nella diagnosi e nella cura; gli spiragli hanno aperto altri spiragli e le specialità medico-scientifiche più interessate all’argomento — la radiologia, la chirurgia, la farmacologia — con una simbiosi operativa e di supporto continuo, hanno ottenuto risultati fino alla grande speranza di oggi. Gli input, le indicazioni per tutti però arrivano dagli anonimi laboratori di ricerca, dall’osservazione di un numero infinito di reazioni chimiche e biochimiche, dalle sperimentazioni tra provette e sofisticate macchine dell’ingegneria medicale. Il ricercatore, le squadre di ricercatori, elaborano un progetto, lo perseguono, devono essere pronti a persistere o cambiare strada a seconda dei risultati quotidiani. Se oggi il cancro può essere curato con una chirurgia molto conservativa, con una chemioterapia mirata e specifica priva dei devastanti effetti collaterali, se addirittura possiamo pensare ad una stimolazione del sistema immunitario che subito blocchi le cellule anomale, lo dobbiamo ai comunicati che escono da quelle stanze appartate dove uomini e donne lavorano per poter raggiungere un risultato scientifico di successo utile a tutti. A volte la vita dei ricercatori riserva sorprese inaspettate: non raramente cercavano un risultato e ne hanno scoperto per caso uno più importante. Un esempio non proprio calzante ma con tanta attinenza sono gli studi sul m-RNA per ricercare la via immunitaria contro il cancro: pur conservando la sua originaria finalità, questa ricerca è risultata essenziale per la realizzazione in tempi record di un vaccino contro il covid. La ricerca e i suoi attori sono il fulcro dello sviluppo della civiltà umana. Oggi abbiamo riservato la nostra attenzione alla ricerca medico-scientifica e specificatamente alla ricerca contro il cancro, ma la ricerca è alla base di ogni attività umana per migliorarla e per renderla più utile alla nostra vita. Escluderei da questa virtuosa compagnia tutti quelli che si adoperano per trovare le armi più sofisticate e i metodi per distruggere la vita. Ho avuto occasione, per il mio lavoro, di conoscere due tra i più grandi ricercatori della scienza medica insigniti del Premio Nobel: la professoressa Rita Levi Montalcini ed il professore Renato Dulbecco. La professoressa Montalcini in due occasioni ha cercato di spiegarmi i suoi studi sulle cellule del cervello; il professor Dulbecco, in un incontro di più di tre ore, mi parlò del DNA, dei cromosomi e del nostro patrimonio genetico. Due occasioni che non potrò mai dimenticare. Cercai di incamerare le loro nozioni, ma soprattutto rimasi colpito dal loro sguardo, dalla loro espressione serena e gentile di sognatori… i ricercatori possono trasformare il sogno in realtà.
Dalla pasta integrale alle tisane rilassanti: ecco che cosa mangiare per dormire bene
Il sonno è uno dei pilastri fondamentali della salute, e ciò che mettiamo in tavola influisce sul nostro riposo più di quanto spesso immaginiamo. Studi scientifici di grande impatto dimostrano che una dieta equilibrata non solo migliora la qualità del sonno, ma favorisce le fasi profonde e rende più semplice addormentarsi. Al contrario, abitudini alimentari poco corrette possono contribuire a insonnia, risvegli notturni e sonno meno rigenerante, influenzando anche i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress che segue un ritmo circadiano e regola metabolismo, energia e risposta immunitaria. Dormire poco o in maniera irregolare, consumare pasti troppo ricchi o assumere zuccheri semplici e caffeina può alterare i picchi di cortisolo, aumentando stanchezza e riducendo la qualità del riposo. Contrariamente a un luogo comune molto diffuso, consumare la sera alimenti ricchi di carboidrati complessi come pasta integrale, riso o cereali non solo non fa ingrassare, ma può facilitare l’addormentamento stimolando la produzione di serotonina e melatonina, neurotrasmettitori chiave per un sonno sereno. L’ideale è moderarne la porzione e abbinarli a condimenti leggeri, facilmente digeribili. Altri nutrienti importanti, tra cui magnesio, calcio, triptofano e vitamine del gruppo B, aiutano a rilassare i muscoli, regolare il ritmo circadiano e migliorare la qualità del riposo. Legumi, frutta secca, semi, verdure a foglia verde e latticini diventano così preziosi alleati della notte, mentre è utile limitare caffeina, alcol e zuccheri semplici, che possono disturbare il ritmo sonno-veglia e aumentare i picchi di cortisolo, interferendo con le fasi profonde del sonno. Anche l’idratazione gioca un ruolo fondamentale: bere troppo poco durante il giorno può aumentare la sensazione di fatica, mentre assumere troppa acqua subito prima di coricarsi può causare risvegli notturni. Distribuire una corretta assunzione di liquidi nell’arco della giornata è sufficiente per sostenere tutte le funzioni corporee e favorire un sonno regolare. Inoltre, piccoli accorgimenti come cenare almeno due ore prima di andare a letto e prediligere alimenti facilmente digeribili, possono fare una grande differenza. Non solo, un aiuto in più può arrivare dalle piante e dalle tisane rilassanti, come camomilla, melissa, tiglio, passiflora o valeriana. Queste non solo favoriscono il rilassamento, ma possono potenziare l’azione dei nutrienti presenti negli alimenti, riducendo lo stress e contribuendo a regolare i livelli di cortisolo, creando un contesto ideale per un riposo rigenerante. Anche semplici pratiche quotidiane, come respirazione consapevole, meditazione o passeggiate all’aria aperta, aiutano a stabilizzare l’ormone dello stress e a sincronizzare il ritmo circadiano. Prendersi cura di ciò che mettiamo nel piatto significa anche prendersi cura del nostro riposo. Una dieta equilibrata, abbinata a una gestione consapevole dello stress e al rispetto dei ritmi naturali, può rendere il sonno un vero alleato della salute, migliorando energia, concentrazione e umore. Piccoli gesti quotidiani, come scelte intelligenti a cena e momenti di rilassamento, trasformano la tavola in un supporto concreto per il benessere generale, aiutandoci a dormire meglio e a vivere ogni giorno più in equilibrio.
Corridonia, servizi sanitari sospesi all'ex ospedale. Corvatta: "Decisioni calate dall’alto, cittadini ignorati”
Un’assemblea informativa convocata lunedì 27 ottobre alle 19:00 per comunicare la chiusura dei servizi dell’ex ospedale di Corridonia, prevista già il mattino seguente, ha scatenato proteste e critiche tra cittadini e operatori sanitari. Secondo Tommaso Claudio Corvatta, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, la gestione dell’operazione è stata carente e poco rispettosa verso chi usufruisce dei servizi: «Non discutiamo sull’utilità della ristrutturazione dei servizi preesistenti, ma sulla considerazione in cui vengono tenuti i cittadini ed anche gli addetti ai lavori, visto che nemmeno i medici di base sono stati ufficialmente informati della chiusura e degli spostamenti conseguenti». Per Corvatta, la situazione è paradossale:«Si dà l’impulso ai lavori per la casa della comunità, che dovrebbe ospitare i medici di medicina generale e avvicinare la sanità ai cittadini, e proprio gli uni e gli altri vengono tenuti in nessuna considerazione». L’esponente di AVS sottolinea come questa mancanza di attenzione verso i destinatari del servizio possa alimentare la sfiducia verso la sanità pubblica, favorendo indirettamente e talvolta direttamente il ricorso al settore privato, ad esempio quando il punto prelievi temporaneo viene affidato a strutture esterne. Corvatta conclude con un richiamo alla trasparenza e alla partecipazione: «La ristrutturazione e l’ammodernamento dell’ex ospedale poteva essere un’occasione per avvicinare il servizio pubblico ai suoi utenti. Invece, i cittadini vengono trattati con paternalismo e decisioni già prese vengono calate dall’alto. Noi di Alleanza Verdi e Sinistra non ci stiamo».
Camerino, al via i lavori al Pronto Soccorso: nuovi posti letto per l’emergenza Covid
Sono iniziati a Camerino i lavori per il potenziamento del Pronto Soccorso dell’ospedale, con la realizzazione di posti letto dedicati all’emergenza Covid-19 e dotati di sistemi di isolamento. L’intervento, finanziato con i fondi PNRR – Next Generation EU, prevede la costruzione di due stanze di degenza isolate, un locale ambulatorio e i servizi igienici annessi. Le nuove strutture sorgeranno in un’area esterna attualmente destinata a parcheggio, accanto al Pronto Soccorso esistente, e avranno accesso indipendente dall’esterno, riservato esclusivamente ai pazienti già destinati alla struttura ospedaliera. Il progetto sarà realizzato con tecnologia a secco, scelta per garantire tempi rapidi di esecuzione, maggiore flessibilità e migliori prestazioni termiche e acustiche. Per consentire i lavori in sicurezza, è stata temporaneamente modificata la viabilità esterna, pur mantenendo invariato l’accesso delle ambulanze al Pronto Soccorso. “Questo intervento consentirà di gestire in modo più sicuro i pazienti affetti da Covid, riducendo il rischio di contagio e migliorando la qualità dell’assistenza”, ha dichiarato il direttore Generale dell’Ast di Macerata, Alessandro Marini, sottolineando come l’opera rientri tra gli interventi strategici di potenziamento della rete ospedaliera provinciale.
Associati Fisiomed, Falistocco: "Il nostro centro medico investe nel territorio e nella cultura del benessere"
Nelle mie collaborazioni dedicate all’informazione medico-scientifica nella ricerca di una sempre più vasta diffusione della cultura della salute ho dovuto constatare un grande impegno di un centro medico, Associati Fisiomed, non solo economico ma anche organizzativo sia nelle strutture del gruppo che con interventi nelle manifestazioni culturali che vengono promosse da associazioni ed istituzioni. Per meglio comprendere gli obiettivi e lo spirito di un simile comportamento con una continua presenza nelle attività sociali del territorio ci siamo rivolti all’AD Enrico Falistocco. Enrico Falistocco ci descriva in cosa siete protagonisti nelle attività e manifestazioni e perché. "Associati Fisiomed è ormai un centro medico importante, con 10 sedi di cui una moderna inaugurata due anni fa a Sforzacosta e una fuori regione a Milano che coprono in modo omogeneo la provincia di Macerata, ma anche parte della provincia di Fermo e quella come detto fuori regione con attrattiva per tanti pazienti non solo del territorio. Il nostro lavoro con le migliori professionalità mediche e la migliore tecnologia per la diagnosi ed anche per la cura è quello di rispondere alle esigenze di tutela della salute dei cittadini. Quando però si arriva al nostro livello la tutela della salute non può essere circoscritta alla diagnosi e cura, bisogna avere la lungimiranza e la capacità di allargare la visione ed includere elementi ulteriori che possano concorrere alla qualità della vita di tutti, come la prevenzione della malattia e la ricerca del benessere". Come organizzate il vostro lavoro per raggiungere questo virtuoso obiettivo? "Anzitutto nella nostra nuova sede a Sforzacosta abbiamo organizzato degli spazi, acquisito tecnologie, ingaggiato figure professionali per una buona e corretta informazione medico-scientifica a disposizione di tutti, inoltre anche un programma di aggiornamento per tutti i nostri operatori sanitari. Noi abbiamo un ottimo servizio di medicina dello sport, ma non ci limitiamo alla certificazione di idoneità, seguiamo tante squadre di più sport, amatoriali, dilettantistiche ed anche professionistiche nel loro percorso con la disponibilità dei servizi sanitari, ma anche con un supporto di consulenza professionale ed economico. Lo sport è salute per tutti, nei giovani è addirittura fondamentale sia per una buona crescita del corpo sia per la formazione della personalità. Poi ci sono le manifestazioni che riteniamo utili per la convivenza sociale, per la crescita culturale dei cittadini, per la ricerca di un benessere collettivo. Faccio qualche esempio: partecipiamo a Musicultura, a Macerata Opera Festival dello Sferisterio con particolare attenzione al progetto inserito “In Opera” dedicato all’utilizzo della musica lirica in soccorso dei più fragili portatori di disabilità. E’ dell’ultimo periodo la collaborazione con una nuova realtà della cultura maceratese Uni3 Macerata che ha nel suo programma ben 27 corsi tra cui "La cultura della salute". Noi di Associati Fisiomed curiamo proprio questo corso con professionisti della comunicazione scientifica e la disponibilità di specialisti medici. Con il CNA, l’organizzazione di maggior presenza nel territorio per la sua tutela dell’artigianato e della piccola imprenditoria, abbiamo stipulato una collaborazione per portare l’informazione medico-scientifica per la prevenzione all’interno delle aziende. In occasione dell’Ottobre Rosa per la prevenzione e diagnosi del tumore del seno della donna abbiamo organizzato con il patronato due eventi: alla Laipe di Tolentino e al calzaturificio 2R di Morrovalle. Ne sono previsti altri entro breve tempo. Grande partecipazione ed interesse delle dipendenti per la relazione di un medico specialista di grande esperienza come la dottoressa Cesarina Giustozzi. Ed inoltre collaboriamo con l’associazione Polizia di Stato che si occupa di problematiche sociali come il consumo di droghe,l’immigrazione e la violenza sulle donne". Per concludere come vorrebbe descrivere il vostro impegno? "Associati Fisiomed è un ottimo centro medico per la diagnosi e cura delle malattie, ma non trascura la cura del territorio proprio per far vivere meglio e tutelare anche in quel modo la salute di chi ci vive".
Sanità a Corridonia, tutti i servizi del distretto trasferiti in altre sedi per lavori in corso
Il cantiere dei lavori Pnrr per la realizzazione della nuova Casa e ospedale di comunità di Corridonia ha reso necessario il trasferimento temporaneo di tutti i servizi territoriali del distretto. L’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Macerata, in accordo con l’amministrazione comunale, ha individuato soluzioni temporanee per limitare i disagi ai cittadini. Il direttore generale dell’AST, Alessandro Marini, ha espresso le proprie scuse alla popolazione per i disagi: “Nel rispetto del cronoprogramma previsto, avremo presto a disposizione locali adeguati e funzionali ai bisogni della popolazione nelle nuove strutture”. Da mercoledì 22 ottobre il Servizio di Continuità Assistenziale, ex Guardia Medica, è attivo nei locali della Croce Verde di Corridonia, in via S. Anna 6. Nei giorni 28 e 29 ottobre sono previsti i traslochi delle altre attività del distretto. Per quanto riguarda i prelievi, da lunedì 27 ottobre saranno garantiti dal laboratorio privato accreditato “Croce Bianca”, con sedi a Mogliano e Petriolo. A Petriolo il punto prelievi sarà attivo il lunedì mattina, mentre a Mogliano i servizi saranno disponibili tutti i giorni dal lunedì al sabato. Il Servizio di Medicina Fisica e Riabilitativa vedrà i trattamenti fisioterapici svolgersi presso il servizio di Macerata a partire dal 30 ottobre, mentre le visite fisiatriche si terranno ogni quindici giorni presso l’ambulatorio 28 del Distretto di Macerata. Alcuni servizi consultoriali sono stati trasferiti a Piediripa, in via Annibali 31/L, a partire dal 30 ottobre. Qui si svolgeranno le attività con la ginecologa il venerdì mattina, mentre le prestazioni ostetriche saranno garantite ogni venerdì dalle prime ore del mattino fino al primo pomeriggio. Il medico dirigente del distretto sarà disponibile il martedì mattina, mentre le attività di accettazione e CUP saranno aperte dal lunedì al sabato. La segreteria dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), l’ambulatorio infermieristico e il Centro TAO opereranno regolarmente nei giorni e orari prestabiliti. Altri servizi, come il corso preparto, si svolgeranno presso la palestra comunale di Corridonia il lunedì e martedì, mentre le attività di screening saranno ospitate al Consultorio di Macerata, nei giorni di mercoledì e giovedì. L’AST invita i cittadini a consultare le sedi temporanee e gli orari dei servizi, garantendo comunque la continuità assistenziale durante l’intera fase dei lavori.
Ottobre Rosa: visite gratuite per la prevenzione dei tumori al seno nei presidi ospedalieri del Maceratese
In occasione di Ottobre Rosa, mese dedicato alla prevenzione dei tumori della mammella, l’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata (AST) organizza giornate di sensibilizzazione rivolte alle donne, in collaborazione con la Lega Italiana Lotta Tumori (LILT). Il 27 e 28 ottobre, le donne potranno usufruire di visite senologiche gratuite, sia le iscritte LILT che le non iscritte, presso gli ospedali di Macerata, Civitanova e San Severino. Per le non iscritte alla LILT, la prenotazione è obbligatoria nei giorni 23 e 24 ottobre, dalle ore 9 alle 11, contattando la Direzione Medica Ospedaliera al numero 0733-2572311. A Macerata, lunedì 27 ottobre, saranno disponibili cinque visite presso l’U.O.C. di Oncologia diretta dal dottor Nicola Battelli e cinque visite presso l’U.O.S.D. Breast Unit diretta dal dottor Paolo Decembrini Cognigni. Nello stesso giorno, a Civitanova saranno effettuate quattro visite presso l’U.O.S.D. di Oncologia del dottor Giovanni Benedetti, mentre a San Severino saranno disponibili quattro visite presso l’U.O.S.D. di Oncologia del dottor Luca Faloppi. Il giorno successivo, martedì 28 ottobre, a Macerata si terranno altre cinque visite presso l’U.O.C. di Oncologia diretta dal dottor Nicola Battelli. Per le iscritte LILT, le visite si svolgeranno giovedì 30 ottobre, dalle ore 12:30, presso il Reparto di Oncologia dell’ospedale di Macerata, con dieci posti disponibili. La prenotazione deve essere effettuata tramite mail all’indirizzo macerata@lilt.it «L’attenzione della nostra Azienda per definire percorsi sempre più idonei, tempestivi ed efficaci contro il tumore della mammella è sempre alta – ha dichiarato il Direttore Generale dell’AST, dottor Alessandro Marini –. Nel mese rosa dedicato alla prevenzione del tumore al seno, siamo orgogliosi di affiancare tutte le realtà sanitarie nazionali con iniziative che sensibilizzano la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce». L’invito rivolto a tutte le donne è quello di partecipare alle visite e informarsi sui percorsi di prevenzione, perché ogni controllo può fare la differenza.
Oncologia Macerata all’avanguardia: nuovi risultati sul carcinoma mammario aggressivo
Il Reparto di Oncologia di Macerata, diretto dal dottor Nicola Battelli, è stato uno dei 12 centri italiani che hanno presentato al congresso ESMO (Società Europea di Oncologia Medica), tenutosi a Berlino dal 17 al 21 ottobre, lo studio clinico TROPION BREAST02, destinato a rivoluzionare il trattamento dei tumori mammari triplo negativi. Lo studio ha coinvolto 644 donne con carcinoma mammario triplo negativo avanzato, in cui non era indicata l’immunoterapia. Le pazienti sono state randomizzate tra chemioterapia tradizionale e Datopotamab Deruxtecan, un nuovo anticorpo-farmaco coniugato (ADC). I risultati hanno evidenziato un vantaggio significativo in termini di sopravvivenza per le pazienti trattate con Datopotamab Deruxtecan, con una riduzione del rischio di progressione di malattia o di morte del 43% rispetto alla chemioterapia. L’Unità Operativa Complessa di Oncologia di Macerata si è distinta come uno dei centri che ha arruolato il maggior numero di pazienti, insieme al San Raffaele di Milano. “Il tumore al seno triplo negativo rappresenta circa il 15% delle diagnosi di carcinoma mammario ed è il più aggressivo, perché non esprime i recettori degli estrogeni, del progesterone né HER2, rendendo inefficaci le terapie ormonali e mirate. Il rischio di recidiva è elevato e la prognosi spesso infausta. Questo studio dimostra per la prima volta che possiamo offrire opzioni terapeutiche efficaci anche per queste pazienti,” spiega il dottor Battelli. Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Macerata, Alessandro Marini, ha aggiunto: “Ringrazio il dottor Battelli e la sua equipe per la competenza dimostrata. Grazie a questa innovativa terapia, le pazienti potranno avere nuove speranze di vita e di guarigione”. Il risultato rappresenta un traguardo importante nella ricerca oncologica italiana, aprendo nuove prospettive per la cura di una delle forme di tumore al seno più aggressive.
Nuove terapie e diagnosi precoce: a Macerata due giorni di aggiornamento sul carcinoma polmonare
Nei giorni 24 e 25 ottobre, presso l’Auditorium ex Banca Marche dell’Università di Macerata, si terrà il convegno “Nuove prospettive di diagnosi e cura del tumore polmonare e pleurico”, organizzato dalla dottoressa Francesca Marchesani, direttrice dell’U.O.C. di Pneumologia dell’ospedale di Macerata, in qualità di Responsabile Scientifico. Il carcinoma polmonare rappresenta una delle principali cause di morte per neoplasia a livello mondiale, con un forte impatto clinico e sociale. Negli ultimi anni, la gestione della malattia ha registrato significativi progressi, grazie a screening mirati, alla collaborazione multidisciplinare tra le diverse specialità e all’introduzione di terapie target e immunoterapie. Durante il convegno, la prima giornata sarà dedicata agli stadi iniziali e localmente avanzati del tumore, con approfondimenti su diagnosi precoce, gestione dei noduli polmonari e opzioni terapeutiche, inclusi trattamenti chirurgici, chemioterapici e radioterapici. La seconda giornata esplorerà il carcinoma polmonare non a piccole cellule in fase avanzata, il microcitoma polmonare e il mesotelioma, con un focus su come la profilazione molecolare e le nuove terapie mirate stiano rivoluzionando l’approccio clinico. “All’evento interverranno esperti regionali, nazionali e internazionali, garantendo un elevato livello di aggiornamento scientifico per tutti i professionisti coinvolti nella cura dei pazienti oncologici toracici”, ha dichiarato la dottoressa Marchesani. L’iniziativa rappresenta un’importante occasione di confronto scientifico e aggiornamento sulle strategie più avanzate nella gestione del tumore polmonare e pleurico.

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