 
		                Sanità
 
				                        
				                    Nuove terapie e diagnosi precoce: a Macerata due giorni di aggiornamento sul carcinoma polmonare
Nei giorni 24 e 25 ottobre, presso l’Auditorium ex Banca Marche dell’Università di Macerata, si terrà il convegno “Nuove prospettive di diagnosi e cura del tumore polmonare e pleurico”, organizzato dalla dottoressa Francesca Marchesani, direttrice dell’U.O.C. di Pneumologia dell’ospedale di Macerata, in qualità di Responsabile Scientifico. Il carcinoma polmonare rappresenta una delle principali cause di morte per neoplasia a livello mondiale, con un forte impatto clinico e sociale. Negli ultimi anni, la gestione della malattia ha registrato significativi progressi, grazie a screening mirati, alla collaborazione multidisciplinare tra le diverse specialità e all’introduzione di terapie target e immunoterapie. Durante il convegno, la prima giornata sarà dedicata agli stadi iniziali e localmente avanzati del tumore, con approfondimenti su diagnosi precoce, gestione dei noduli polmonari e opzioni terapeutiche, inclusi trattamenti chirurgici, chemioterapici e radioterapici. La seconda giornata esplorerà il carcinoma polmonare non a piccole cellule in fase avanzata, il microcitoma polmonare e il mesotelioma, con un focus su come la profilazione molecolare e le nuove terapie mirate stiano rivoluzionando l’approccio clinico. “All’evento interverranno esperti regionali, nazionali e internazionali, garantendo un elevato livello di aggiornamento scientifico per tutti i professionisti coinvolti nella cura dei pazienti oncologici toracici”, ha dichiarato la dottoressa Marchesani. L’iniziativa rappresenta un’importante occasione di confronto scientifico e aggiornamento sulle strategie più avanzate nella gestione del tumore polmonare e pleurico.
 
				                        
				                    Allergie ai farmaci: a Civitanova concluso con successo il ciclo formativo con il professor Romano
Si è concluso con grande successo di partecipazione e di gradimento da parte del personale medico e infermieristico coinvolto, il ciclo di incontri formativi monotematici per la gestione delle reazioni allergiche causate da antibiotici, anestetici, chemioterapici e mezzi di contrasto nelle indagini strumentali che si verificano in ambiente ospedaliero. L’iniziativa è stata sponsorizzata dal Banco Marchigiano attraverso l’Associazione NoiAllergici, l’organizzazione di volontariato presieduta da Stefano Torresi che da sempre è il principale sostenitore dell’Allergologia civitanovese. "La finalità di questi incontri formativi è garantire, nei casi di pazienti ricoverati che hanno sviluppato reazioni allergiche, la prosecuzione e la sicurezza delle cure attraverso un percorso interdisciplinare tra l’allergologo e le Unità Operative maggiormente coinvolte", ha affermato il dottor Stefano Pucci, direttore del reparto di Allergologia di Civitanova Marche. Sempre grazie al contributo del Banco Marchigiano è stato realizzato un progetto che ha previsto la collaborazione del professor Antonino Romano, uno dei massimi esperti al mondo di allergie ai farmaci, con il Reparto di Allergologia per analizzare e ottimizzare il percorso diagnostico e le strategie da adottare nei casi particolarmente complessi relativi a questo tipo di allergie. Il professore ha all’attivo ben 329 pubblicazioni scientifiche e la partecipazione a più di 20 linee guida internazionali sulla diagnostica e gestione delle allergie a farmaci e proprio recentemente la rivista Allergy, organo ufficiale dell’Accademia Europea di Allergologia, gli ha dedicato un articolo definendolo “una leggenda”. Prof. Romano, quale bilancio dopo i primi mesi dalla realizzazione del progetto di collaborazione? "Sicuramente positivo, infatti, gli incontri effettuati con l’equipe del reparto di Allergologia per analizzare e stabilire come gestire alcuni casi particolarmente rari e difficili di allergia a farmaci sono risultati molto proficui. Un aspetto importante, inoltre, per i possibili sviluppi futuri è la realizzazione di una rete di collaborazione tra l’allergologia di Civitanova e alcuni qualificati centri internazionali. Ad esempio con l’ospedale regionale universitario di Malaga (Spagna) specializzato nelle allergie verso i chemioterapici, che è risultato molto utile per migliorare la sicurezza e ridurre l’incidenza degli effetti indesiderati nella diagnostica verso questa classe importante di farmaci, e con l’ospedale universitario di Anversa in Belgio, che rappresenta un’eccellenza per alcune procedure diagnostiche di laboratorio". Parteciperà a iniziative future? "Certamente. L’annuale congresso organizzato dal Dr. Pucci con i medici di medicina generale, “MMG & Allergie”, prevede una tavola rotonda dove vengono forniti alcuni consigli pratici sulla gestione ambulatoriale del paziente con allergia a farmaci. In particolare, verrà focalizzata un’importante problematica che riguarda una persona su dieci che, in età pediatrica, riceve l’etichetta di allergia agli antibiotici del gruppo delle penicilline. Nel 95% dei casi la diagnosi è sbagliata e questo comporta conseguenze rilevanti come la prescrizione di antibiotici alternativi, spesso non efficaci. Nell’occasione sarà delineato il percorso diagnostico da seguire per “togliere l’etichetta” ai pazienti erroneamente diagnosticati come allergici". "Il Reparto di Allergologia dell’Ast di Macerata diretto dal dottor Stefano Pucci si conferma ancora una volta Centro di eccellenza della nostra azienda sanitaria e a livello regionale, perchè in grado di fornire cure di alta qualità e personalizzate per i pazienti allergici avvalendosi della collaborazione prestigiosa di esperti mondiali come il Prof. Antonino Romano", ha affermato il Direttore Generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini.
 
				                        
				                    Tomosintesi, la "TAC del seno" che salva la vita: intervista alla dottoressa Giustozzi
Non si è ancora concluso il mese definito "Ottobre Rosa" dedicato alla prevenzione e sensibilizzazione del tumore del seno, la patologia più diffusa, più insidiosa e pericolosa per il genere femminile. Il tumore del seno colpisce una donna su 18 nell’età di massima incidenza (50-69 anni) e 1 donna su 8 considerando il corso dell’intera vita. Nel 2024 in Italia sono state stimate circa 56.000 diagnosi del tumore del seno nelle donne e anche 500 negli uomini. L’incidenza anno dopo anno sta aumentando, ma per fortuna sta diminuendo la mortalità. Sono ben conosciuti i fattori di rischio legati alle cattive abitudini come quelle alimentari (abuso di alcol, consumo elevato di grassi animali e zuccheri) e fumo; importante inoltre il rischio ereditario con mutazioni dei geni trasmessi dai genitori. Fondamentale la diagnosi precoce dell’insorgenza del tumore per poterlo controllare e sconfiggere. I programmi di screening attuati dal Servizio Sanitario Nazionale con mammografia biennale per le donne con età compresa tra i 50-69 anni, in alcune regioni estesa dai 45 ai 74 anni, sono la base del netto calo di mortalità. Nella diagnosi che necessariamente deve essere sempre più precoce un ruolo importante lo riveste il progresso tecnologico, l’ultima risorsa è l’esame di tomosintesi del seno. Ne parliamo con la dottoressa Cesarina Giustozzi, già dirigente medico radiologo in struttura pubblica ed attualmente consulente del centro medico Associati Fisiomed dove è possibile effettuare l’esame di tomosintesi. La dottoressa Giustozzi ha aderito allo sviluppo di un progetto dell’organizzazione imprenditoriale CNA in collaborazione con il centro medico Associati Fisiomed per portare una completa informazione per la prevenzione del tumore del seno in alcune aziende del territorio dove l’occupazione è prevalentemente femminile. Il primo appuntamento sarà martedì 21 ottobre presso l’azienda Laipe di Tolentino, il giorno 24 ottobre presso il calzaturificio 2R di Morrovalle. Davvero un’iniziativa concreta e che potrà avere ulteriori sviluppi per la preservazione della salute in futuro. Abbiamo rivolto alcune domande proprio alla dottoressa Giustozzi sull’utilizzo dei moderni mezzi di diagnosi per una malattia come il tumore del seno con grande incidenza nella popolazione femminile. - Dott.ssa Giustozzi, ci descriva l’esame di tomosintesi del seno. "La tomosintesi è un’applicazione del mammografo digitale. A differenza di tutti i mammografi precedenti durante l’esecuzione dell’esame il tubo di raggi X si muove tagliando il tessuto mammario in strati millimetrici con evidenza di lesioni anche minime e liberate da ogni sovrapposizione, dunque possiamo parlare di una TAC del seno". - È previsto un aumento della dose di raggi X erogata alla paziente? "No, assolutamente, la dose finale corrisponde a quella erogata con il digitale". - Quali sono le principali indicazioni della tomosintesi? "Le mammelle dense tipiche delle donne giovani dove si individua con questa tecnica il doppio dei tumori, poi le mammelle operate con visualizzazione ottimale della cicatrice, micro calcificazioni benigne e maligne, tumori multicentrici, la bilateralità molto frequente". - Quale futuro per la tomosintesi? "La tomosintesi associata ad iniezione di mezzo di contrasto iodato, i tumori sono riccamente vascolarizzati e quindi assumeranno il mezzo di contrasto in modo marcato e caratteristico. Per concludere possiamo dire che la tomosintesi può accorciare di molto i tempi di diagnosi e quindi favorire una probabile guarigione".
 
				                        
				                    "Ben 325 visite gratuite in due giorni": l'otorinolaringoiatria di Civitanova prima in Italia per la prevenzione dei tumori testa-collo
Primi in Italia per numero di visite preventive dei tumori testa collo: è il risultato raggiunto dal reparto di otorinolaringoiatria dell'ospedale di Civitanova, diretto dal dottor Cesare Carlucci, che nella scorsa campagna di prevenzione nazionale Make Sense Campaign edizione 2025, svoltasi a settembre, ha effettuato ben 325 visite in due giornate, ad accesso libero e gratuito, organizzate nei presidi ospedalieri di Macerata e Civitanova. Il risultato raggiunto dall’Ast di Macerata è straordinario, seguono un centro in Campania con 316 pazienti visitati e uno in Abruzzo con 192. L’iniziativa di prevenzione ha registrato la partecipazione di 149 centri aderenti, di cui 125 pubblici e 24 privati; tutte le regioni in Italia hanno avuto almeno un Centro aderente, con la partecipazione straordinaria di uno in Albania. "Desidero ringraziare tutti i miei collaboratori che si sono messi a disposizione dei cittadini offrendo visite e consulenze gratuite, il traguardo raggiunto è frutto di un proficuo lavoro di squadra", ha commentato il dottor Cesare Carlucci, primario dell’Otorinolaringoiatria civitanovese. "Lo straordinario successo di partecipazione ottenuto in questa iniziativa a livello nazionale dimostra come nei cittadini stia crescendo la consapevolezza dell’importanza della prevenzione per ridurre l'impatto dei tumori del distretto testa-collo e migliorare la salute e la qualità di vita", ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini.
 
				                        
				                    Chiesanuova, debutto in campionato per mister Mariotti: “Voglio riportare fiducia nel gruppo”
Mister Gastone Mariotti dopo aver esordito mercoledì in Coppa Italia, domani farà il debutto in campionato. Per la 7° giornata di Eccellenza, il Chiesanuova alle 15.30 giocherà ad Urbino, seconda trasferta consecutiva in terra pesarese (dopo il ko 2-0 di Urbania) e partita che si spera sblocchi un gruppo che è partito male ed è penultimo in classifica. Mister, prima domanda scontata: perché ha detto sì subentrando in corsa a Mobili? “La risposta è semplice, perché vivo di calcio, voglio ancora dimostrare qualcosa e la voglia di tornare in campo era proprio tanta”. Un desiderio più forte della distanza? “Sì in effetti non è poca, ma fortunatamente a Chiesanuova ci si allena nel tardo pomeriggio e questo aspetto è più comodo. Inoltre è iniziato un campionato di Eccellenza che ritengo assolutamente da vivere”. Come ha trovato la squadra e su cosa ha lavorato in questa prima settimana di allenamenti? “Ho avuto modo di vedere dal vivo il Chiesanuova domenica ad Urbania e posso dire che non ha giocato male, tuttavia dopo aver preso il primo gol i giocatori hanno abbassato la testa. Bisogna invece ritrovare fiducia in se stessi e nel compagno che si ha accanto. Spero che il risultato di Civitanova, pur non evitando l'eliminazione, abbia ridato morale a tutti”. La società ha già operato delle mosse sul mercato, lei ha fatto richieste ulteriori? “No, non ho chiesto rinforzi particolari, per me il collettivo c'è già e basterà poco per risollevarsi”. Con quale modulo pensa di schierare il Chiesanuova da domani in poi? “Non ho in mente un modulo preciso, più che altro perché ora la priorità è quella di fare punti e quindi nel breve cambierò poco la fisionomia del team”. Vi attende l’Urbino. Curiosamente l'anno scorso subentrò sulla panchina del Fabriano proprio contro i ducali e non finì bene. Che partita sarà domani? “Lo scorso gennaio finì proprio male come risultato e ci ritrovammo presto in 10. Dell’Urbino non posso che parlare bene, Mariani allena una squadra davvero temibile che ha molta gamba. Un avversario che mi farà dormire poco questa notte. Dovremmo essere bravi a non lasciare la possibilità di verticalizzare e concedere pochi spazi perché sanno correre molto bene verso la porta”.
 
				                        
				                    Pollenza, due medici vanno in pensione. Sestili: "Nessun sostituto nominato, rischio di carenza assistenziale"
A Pollenza cresce la preoccupazione per la continuità dell’assistenza sanitaria. Entro la fine dell’anno, due dei quattro medici di medicina generale del comune andranno in pensione, lasciando oltre tremila cittadini senza medico di base. A lanciare l’allarme è la consigliera di minoranza Laura Sestili, del gruppo “Pollenza al Centro”, che denuncia l’assenza di progetti concreti da parte dell’amministrazione comunale: “Ad oggi non sappiamo quali iniziative siano state avviate per sopperire a questa carenza. La situazione è imbarazzante e preoccupante, soprattutto per anziani e malati cronici, che saranno costretti a spostarsi nei comuni limitrofi anche per una semplice ricetta”. Sestili sottolinea inoltre come a Pollenza non siano presenti strutture di supporto come Case di Comunità, HAB, Spoke o assistenza infermieristica territoriale, strumenti che potrebbero rafforzare l’assistenza sanitaria sul territorio. “Il sindaco Mauro Romoli lo sa che due medici su quattro sono affittuari del comune, uno dell’AST e uno proprietario dell’immobile? Lo sa che gli ambulatori sono sparsi e il distretto sanitario risulta poco funzionale alle esigenze dei cittadini? Questo problema riguarda anche altri comuni dell’entroterra, dove invece i sindaci si sono mossi per garantire servizi ai propri cittadini. A Pollenza, invece, nessun sostituto è stato ancora nominato”. Chiosa ironica da parte della consigliera: “Forse il sindaco, convinto di essere Harry Potter, è corso all’AST per tirare fuori dal cappello due medici magici, peccato che dalla bacchetta non sia uscito nemmeno un cerotto", conclude Sestili. Il gruppo di minoranza chiede quindi all’amministrazione chiarimenti immediati e azioni concrete per garantire l’assistenza sanitaria ai cittadini prima della fine dell’anno, quando l’assenza dei due medici diventerà effettiva. LEGGI ANCHE - LA REPLICA DEL SINDACO: "A POLLENZA SITUAZIONE CHIARA, SESTILI LASCI DA PARTE LA RETORICA DA TALK SHOW"
 
				                        
				                    Giornata dell’Osteoporosi: l’Ast di Macerata promuove un Open Day gratuito nei presidi della provincia
In occasione della Giornata mondiale dell’Osteoporosi, che si celebra lunedì 20 ottobre, l’Ast di Macerata organizza un Open Day dedicato alla salute delle ossa, con visite gratuite, incontri informativi ed esami diagnostici nei presidi ospedalieri di Macerata, Civitanova, Camerino e presso l’ospedale di comunità di Treia. L’iniziativa, inserita nel Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 e nel piano integrato locale dell’Ast maceratese, mira a sensibilizzare la popolazione su una patologia in costante crescita, strettamente legata agli stili di vita moderni e alla ridotta attività fisica. “L’Open Day rappresenta un’occasione importante per promuovere la consapevolezza sulla salute ossea e sui rischi dell’osteoporosi” – ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata, Alessandro Marini. “Ringrazio tutti gli specialisti che metteranno a disposizione tempo e professionalità per offrire gratuitamente consulenze e approfondimenti su diagnosi, prevenzione e trattamenti”. A coordinare il programma locale è la dottoressa Silvia Battistoni, dirigente medico dell’U.O.C. di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Civitanova e referente del Programma Libero 13 “PPDTA Osteoporosi”, un percorso interdisciplinare per la presa in carico globale del paziente. “Solo grazie al lavoro di squadra e alla collaborazione tra professionisti di diversi reparti è stato possibile organizzare una giornata così ricca e multidisciplinare” – ha sottolineato Battistoni. Le iniziative nei presidi ospedalieri Ospedale di Camerino Visite con valutazione del rischio di osteoporosi a cura della dottoressa Natalia Busciantella Ricci (U.O.S.D. Diabetologia) Dalle 13 alle 14.30 – prenotazioni al 0737 639304 (venerdì 17 ottobre, ore 12–13.30) Esami DEXA con la dottoressa Giuliana Poloni (U.O.C. Radiologia) Dalle 12.30 alle 14 – prenotazioni al 0737 639340 (venerdì 17 ottobre, ore 16–17) Ospedale di Civitanova Incontri motivazionali sulla prevenzione con la dottoressa Maria Sellitti (Epidemiologia e Promozione della salute) Dalle 11 alle 13 Incontri nutrizionali con il dottor Alessandro Gregori (Igiene Alimenti e Nutrizione) Dalle 14.30 alle 17 Visite di valutazione del rischio osteoporotico (donne over 50) con il dottor Francesco Giorgetti (Medicina Interna) Dalle 11 alle 13 Visite ginecologiche per pazienti in menopausa con valutazione del rischio osteoporotico a cura della dottoressa Silvia Battistoni e della dottoressa Patrizia Del Medico Dalle 14.30 alle 17 – prenotazioni al 0733 823929 (venerdì 17 ottobre, ore 12.30–13.30) Ospedale di Macerata Visite con valutazione del rischio di osteoporosi presso l’U.O.S.D. Diabetologia, Endocrinologia e Nutrizione Clinica, diretta dal dottor Gabriele Brandoni Dalle 11 alle 13 – prenotazioni al 0733 2572103 (venerdì 17 ottobre, ore 12–13.30) Ospedale di Comunità di Treia Incontri motivazionali con la dottoressa Maria Sellitti e visite di valutazione del rischio osteoporotico con il dottor Claudio Fiorani (Medicina fisica e riabilitativa) Dalle 14 alle 17 – prenotazioni al 338 2643789 (venerdì 17 ottobre, ore 13–14). L’Open Day sarà un momento di prevenzione, ascolto e sensibilizzazione per promuovere una maggiore attenzione alla salute ossea e incoraggiare stili di vita sani, fondamentali per contrastare una patologia silenziosa ma diffusa come l’osteoporosi.
 
				                        
				                    Giornata Mondiale della Menopausa: a Macerata e Civitanova visite gratuite
In occasione della Giornata Mondiale della Menopausa, che si celebra il 18 ottobre, la Fondazione Onda ETS promuove dal 17 al 19 ottobre l’(H) Open Weekend, coinvolgendo gli ospedali premiati con il Bollino Rosa. Anche l’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata aderisce all’iniziativa offrendo esami e consulenze gratuite nelle strutture ospedaliere di Macerata e Civitanova, con l’obiettivo di sensibilizzare le donne sui cambiamenti legati alla menopausa e di promuovere strategie comportamentali, diagnostiche e terapeutiche utili a favorirne il benessere a lungo termine. Presso l’ospedale di Macerata, giovedì 16 ottobre, saranno disponibili 10 visite gratuite presso gli ambulatori ecografici del Reparto di Ostetricia, dalle ore 9:30 alle 13, a cura dei dottori Maurizio Lojacono e Marta Tassetti. La prenotazione è obbligatoria e potrà essere effettuata mercoledì 15 ottobre, dalle 11 alle 13, chiamando il numero 0733-2572393. Anche l’ospedale di Civitanova Marche partecipa all’iniziativa con diverse attività. Venerdì 17 ottobre, dalle 10 alle 13, saranno offerte consulenze psicologiche a cura della dottoressa Emiliana Giuliani, con prenotazione obbligatoria il giorno precedente, dalle 10 alle 12, al numero 0733-823969. Sempre venerdì 17 e sabato 18 ottobre, dalle 10:30 alle 13, saranno disponibili 10 visite ginecologiche presso l’ambulatorio situato al secondo piano dell’ospedale, a cura della dottoressa Elisabetta Garbati, f.f. Direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia, e della dottoressa Silvia Battistoni; le prenotazioni potranno essere effettuate il 13 ottobre, dalle 9 alle 10, chiamando il numero 0733-823613. Nel pomeriggio di venerdì, dalle 15 alle 18, la dottoressa Alessia Costa offrirà 6 visite uro-ginecologiche nell’ambulatorio dedicato, previa prenotazione dalle 10 alle 11 dello stesso giorno al numero 0733-823613. Sempre venerdì 17 ottobre, con inizio alle ore 9:15, presso la sala riunioni dell’ospedale di Civitanova, si terrà una conferenza informativa sulla menopausa a cura delle dottoresse Elisabetta Garbati e Silvia Battistoni, aperta alla cittadinanza. "Ringrazio tutti i professionisti della nostra Azienda che in questo open weekend della menopausa si mettono a disposizione delle donne con visite e consulenze gratuite per offrire loro supporto, ascolto e orientamento in un momento delicato e importante della vita", ha affermato il direttore generale dell’Ast di Macerata, dottor Alessandro Marini.
 
				                        
				                    Civitanova, tumori urologici: medici marchigiani a confronto su diagnosi e terapie
Martedì 14 ottobre Civitanova Marche sarà al centro dell’attenzione medico-scientifica con il congresso “I Tumori Urologici 2.5 – Interazioni Multidisciplinari”, una giornata dedicata ai più recenti percorsi diagnostici e terapeutici in ambito uro-oncologico. L’evento si svolgerà presso il Cosmopolitan Hotel ed è accreditato ECM, rivolgendosi a medici chirurghi di tutte le discipline. La direzione scientifica è affidata ai dottori Giovanni Benedetti, Massimo Giannini e Willy Giannubilo, con la partecipazione di oltre 60 specialisti provenienti da tutta la regione. Il programma prevede tre sessioni principali dedicate ai tumori della prostata, del rene e uroteliali delle alte e basse vie urinarie, con un format innovativo: i team uro-oncologici marchigiani discuteranno in tempo reale casi clinici sconosciuti fino al momento della presentazione, replicando le dinamiche della pratica clinica quotidiana. Il tema è di rilevanza epidemiologica: il tumore della prostata è il secondo per incidenza negli uomini a livello mondiale, con circa 1,4 milioni di diagnosi nel 2020, e il più diffuso in termini di prevalenza, con 564.000 pazienti italiani che convivono con una diagnosi pregressa. Anche i tumori della vescica e del rene registrano un’elevata incidenza sia nel sesso maschile che femminile. “Il trattamento dei tumori urologici oggi richiede un approccio di squadra – sottolinea Willy Giannubilo, direttore dell’U.O. di Urologia dell’ospedale di Civitanova Marche –. Urologi, oncologi e radioterapisti devono collaborare fianco a fianco per offrire percorsi diagnostico-terapeutici sempre più efficaci e personalizzati, alla luce dei progressi in ambito diagnostico, medico e chirurgico”. Tra i relatori figurano esperti regionali e nazionali, che affronteranno temi come il PDTA uro-oncologico, le innovazioni nel trattamento dei carcinomi prostatici e renali e le nuove strategie terapeutiche per i tumori uroteliali. L’incontro rappresenta un momento importante di confronto e aggiornamento per l’intera comunità medica marchigiana.
 
				                        
				                    "Sono 16 milioni gli italiani che convivono con disturbi mentali": nel Maceratese due iniziative di sensibilizzazione
Il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale, istituita dalla World Federation for Mental Health e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per richiamare l’attenzione di governi, comunità e cittadini sull’importanza della salute mentale come parte essenziale della salute pubblica. "In Italia, il numero di persone affette da disabilità mentali è pari a 16 milioni, con un incremento del 6% solo nell’ultimo anno e un costo a livello di sistema pari a circa il 4% del PIL- afferma Stefano Nassini, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ast di Macerata. Il 75% soffre di ansia e depressione, mentre il 12,5% non riesce a trovare aiuto a causa di stigma e criticità del sistema. I disturbi mentali sono fenomeni complessi che coinvolgono specifiche funzioni cerebrali, le relazioni umane e numerosi domini psicologici individuali e sociali secondo determinanti biologici, sociali, fisici e ambientali della salute mentale, inclusi lo sviluppo cerebrale, l'espressione genica e le esperienze intergenerazionali lungo tutto l'arco della vita". Per questo motivo un approccio terapeutico efficace alla salute mentale non può più limitarsi alla sola dimensione sanitario-assistenziale, ma anche all’inclusione sociale ed economica secondo una visione di “One Mental Health”. Il Dipartimento di Salute Mentale dell’AST di Macerata, in collaborazione con il Comune di Macerata e di Civitanova Marche e con il sostegno della Fondazione Onda ETS e della Società Italiana di Psichiatria si è proposto di sensibilizzare la popolazione con due iniziative simboliche finalizzate a promuovere la cultura della salute mentale e combattere stigma, pregiudizi e paure ancora troppo spesso legati ai disturbi psichici. Una battaglia che Ilaria Gazzella, in città, ha combattuto con coraggio sin dal 2021 (leggi qui). Nella serata dell’11 ottobre con il supporto del Comune di Macerata lo Sferisterio sarà illuminato di verde, coloro simbolo della lotta contro lo stigma verso le malattie mentali. Il Presidio Ospedaliero di Civitanova Marche, invece, aderisce all’iniziativa ospitando nella giornata del 10 ottobre, dalle ore 9 alle 13, un info point del Servizio Sollievo dell’Ambito Territoriale Sociale 14 presso l’ingresso principale della struttura ospedaliera, il cui tema dell’evento è: “L’arte che riabilita. La creatività per abbattere i pregiudizi sulla salute mentale”. "La salute mentale è una dimensione essenziale della vita di ciascuno di noi, per questo è fondamentale sensibilizzare i cittadini sul tema sia per prevenire le difficoltà prima che diventino insormontabili, che per garantire all’utenza percorsi terapeutici efficaci, accessibili e privi di stigma", ha dichiarato il direttore generale dell'Ast di Macerata, Alessandro Marini.
 
				                        
				                    Macerata, una vita tra Ginecologia e Ostetricia: il dottor Filiberto Di Prospero va in pensione
Dopo 38 anni di intensa e qualificata attività, il dottor Filiberto Di Prospero, medico chirurgo e direttore della U.O.C. Ginecologia-Ostetricia dell’AST di Macerata, accede alla meritata pensione. Un professionista che ha coniugato competenze mediche di alto livello, passione per il lavoro e grande umanità nel rapporto con colleghi e pazienti. La carriera del dottor Di Prospero è iniziata come Medico Interno Universitario e, dal 1988, ha operato presso l’ospedale di Civitanova, prima come assistente e aiuto dell’Unità Operativa di Ginecologia-Ostetricia, poi come direttore della stessa U.O.C. Il curriculum del primario vanta numerose pubblicazioni scientifiche e studi di rilievo, tra cui contributi sull’identificazione del ruolo dell’insulina nella patogenesi della policistosi ovarica e sull’insufficienza ovarica prematura (menopausa precoce). Tra le sue iniziative più significative, la creazione di uno dei primi Centri Menopausa italiani, il progetto Oncofertilità nelle Marche, il Percorso Diagnostico-Terapeutico per i Fibromi Uterini e l’implementazione delle Linee Guida Eras nella chirurgia vaginale. Particolarmente rilevante è stata la sua gestione durante la pandemia: il dottor Di Prospero ha allestito a Civitanova l’unico reparto di Ostetricia e Ginecologia della regione Marche per donne covid-positive. Oggi il reparto è tornato alla normalità, registrando un trend di crescita nei parti: oltre 800 solo nel 2025, in controtendenza rispetto agli indici di natalità nazionali. Oltre alla medicina, il dottor Di Prospero coltiva la passione per la pittura: questa estate le sue opere sono state esposte al Lido Cluana di Civitanova (leggi qui), dimostrando un talento artistico apprezzato dalla comunità. Il direttore generale e l’intera AST di Macerata ringraziano il dottor Di Prospero per il prezioso impegno e gli augurano un futuro ricco di soddisfazioni personali e professionali.
 
				                        
				                    Avis Macerata celebra i donatori più virtuosi: 75 anni di solidarietà
Circa 350 persone hanno partecipato alla cerimonia per celebrare i donatori più virtuosi dell'Avis Comunale di Macerata. Si è trattata della seconda ed ultima parte della festa per i 75 anni di fondazione dell'associazione, di fatto quella più formale dopo lo show andato in scena allo Sferisterio con le battute di Max Giusti. Omaggiati in particolare i volontari avisini che sono rientrati dentro le categorie oro, rubino e smeraldo, vale a dire uomini e donne con almeno 120 donazioni effettuate. Insigniti delle benemerenze, con spilla in oro e diamante, Elisabetta Marcolini, Tiziano Carducci, Roberto Ciccarelli e Aldo Lasorsa. Per tutti e quattro anche l’autorevole titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Applauditissimo infine Alessandro Urbani, il recordman dell'Avis comunale di Macerata che, a 67 anni, è arrivato addirittura a 190 donazioni. Alla cerimonia tenutasi al Centro Fiere di Villa Potenza erano presenti delegazioni delle altre sezioni dell'Avis, sia della provincia che fuori. Inoltre sono intervenute autorità di spicco dell'associazione volontari italiani del sangue, in particolare i consiglieri nazionali Maria Letizia Gianuario e Massimo Lauri, più il presidente dell'Avis regionale Daniele Ragnetti e il presidente del CSV Marche Paolo Gobbi.
 
				                        
				                    Un vice campione del mondo in visita alla Fisiomed
Mattinata speciale presso la nuova sede del Gruppo Medico Fisiomed di Sforzacosta, dove lo schiacciatore Rusi Zhelev si è sottoposto alla consueta visita medico-agonistica pre-campionato. Classe 2001, Zhelev è appena rientrato in Italia dopo aver festeggiato con la nazionale bulgara la storica medaglia d’argento ai Campionati Mondiali di volley maschile nelle Filippine. Con la squadra più giovane del torneo, la Bulgaria ha raggiunto la finale, eguagliando il miglior risultato della propria storia ottenuto nel 1970. Acquistato quest’estate da Banca Macerata Fisiomed, club che parteciperà al prossimo campionato di Serie A2, Zhelev sarà un punto di riferimento nel reparto martelli guidato dal tecnico Romano Giannini. La visita presso Fisiomed, medical partner e co-title del club, ha consentito di completare il necessario esame di idoneità sportiva, grazie a spazi e personale messi a disposizione dalla struttura. Dopo gli esami, l’atleta si è intrattenuto brevemente con Enrico Falistocco, amministratore del Gruppo Medico, consolidando il rapporto tra la società e la struttura sanitaria.
 
				                        
				                    Politecnica e Ast Macerata insieme per nuovi percorsi didattico-sanitari
Nei giorni scorsi, presso la sede della Politecnica delle Marche di Macerata, il direttore generale dell’AST di Macerata, Alessandro Marini, e il direttore generale dell’Università Politecnica, Alessandro Iacopini, si sono incontrati per discutere future progettualità congiunte in ambito didattico e sanitario. L’incontro ha evidenziato la volontà condivisa dai due enti di avviare percorsi di studio abilitanti, con particolare attenzione al settore infermieristico, creando sinergie tra formazione universitaria e esigenze professionali del territorio. “Abbiamo espresso anche oggi la reciproca determinazione nello sviluppo di una collaborazione sempre più sinergica e operativa a favore di un’offerta formativa in linea con le esigenze del territorio, nell’interesse degli studenti e delle studentesse, ma anche della comunità tutta – ha dichiarato Iacopini. – Questa comunione d’intenti vuole essere una risposta concreta alle necessità formative e professionali del tessuto locale, creando un ponte virtuoso fra Ateneo, territorio e mondo del lavoro”. Dello stesso avviso Marini: “Scuola e Sanità sono i mondi che, ogniqualvolta incrociano risorse e virtù, segnano passi decisivi nella progressione del benessere delle persone. Salute e istruzione sono i capisaldi delle società evolute”. L’incontro segna un primo passo verso iniziative congiunte che puntano a rafforzare la formazione professionale e a garantire risposte concrete alle esigenze sanitarie del territorio maceratese.
 
				                        
				                    Ottobre mese rosa: prevenzione, diagnosi e cura del tumore al seno
Tra tutti i tumori che possono colpire la specie umana, il tumore del seno per le donne è sicuramente quello con l’incidenza maggiore. Si stima che in un anno ci siano decine di migliaia di diagnosi; con riferimento ai dati del Ministero della Salute, quelle eseguite nel 2024 sono state circa 56.000. Si tratta di una patologia oncologica che fino a qualche anno fa presentava un’alta mortalità. A prescindere dalla tipologia, che presenta delle variazioni dal punto di vista morfologico ed istologico, fino a 20 anni fa si calcolava che per 8 donne su 10 non si prospettava una lunga sopravvivenza alla patologia. Ma la ricerca ha sviluppato un continuo progresso della tecnica chirurgica, delle terapie specifiche ed anche dei protocolli di comportamento nel post-operatorio. Una grande influenza sulla riduzione della mortalità hanno avuto gli screening di prevenzione per una diagnosi precoce, a cui le donne si sottopongono soprattutto nella fascia di età più a rischio (45-70 anni). Il Servizio Sanitario Nazionale opera con un’organizzazione capillare, avvertendo tutte le donne interessate della possibilità di un esame mammografico gratuito, da ripetersi ogni due anni. La mammografia è l’esame di elezione per una diagnosi precoce di tumore del seno. Anche questo esame ha subito un’evoluzione tecnologica e, pur essendo generalmente efficace, in certe occasioni — come nella versione con tomosintesi — riesce a percepire modificazioni cellulari minime, altrimenti non rilevabili, anche in seni particolarmente densi. I fattori di rischio per il tumore del seno sono sicuramente l’età e la familiarità; si stima che una percentuale compresa tra il 5 e il 7% dei tumori mammari sia ereditaria. Anche gli ormoni hanno un ruolo nell’incidenza della patologia: aumentano la possibilità un menarca precoce, una menopausa tardiva e anche l’assenza di gravidanze, così come i contraccettivi orali ed alcune terapie ormonali sostitutive. Quanto descritto rappresenta i rischi non modificabili; sono invece modificabili quelli legati ai comportamenti individuali: alimentazione scorretta, sovrappeso e obesità, consumo di alcol e fumo. Si è invece verificato che l’allattamento al seno riduce il rischio di ammalarsi di cancro al seno. La rilevazione dei sintomi è spesso associata alla percezione di un nodulo tramite autopalpazione. Nella maggior parte dei casi si tratta di forme benigne, come fibroadenomi e cisti, che compaiono principalmente nelle donne fertili, hanno forma regolare, sono dolorosi e mobili al tatto. I noduli maligni, invece, presentano bordi irregolari, non si spostano e sono in genere segno di una forma tumorale già avanzata. Un segno da tenere in considerazione è anche l’alterazione della forma del capezzolo o la perdita di liquido da un solo capezzolo. Oltre alla mammografia per la fascia di età più esposta, la diagnosi prevede per le donne under 45 un’ecografia mammaria, da cui possono emergere eventuali ulteriori accertamenti. La terapia per questo tipo di tumore è anzitutto chirurgica, per rimuovere i tessuti malati. Si tende, se possibile, alla chirurgia conservativa con l’obiettivo di salvare il seno, ma in alcuni casi si procede alla mastectomia parziale o totale. Anche in questo caso è possibile la ricostruzione del seno. Dopo l’intervento si effettua una radioterapia adiuvante per ridurre il rischio di recidiva locale. A seguito di un’attenta valutazione istologica e biologica del carcinoma, a molte pazienti viene proposta una terapia farmacologica: la chemioterapia non è sempre necessaria, potendo essere sostituita da terapie ormonali o trattamenti mirati su bersagli molecolari. Negli ultimi anni si è assistito a un progresso significativo delle tecniche di cura, tale da rendere possibile anche il trattamento di tumori particolarmente aggressivi o in fase avanzata. È notizia recente, nell’ambito della ricerca, l’approvazione da parte dell’AIFA di una nuova terapia mirata per una forma molto aggressiva di tumore al seno, in grado di ridurre il rischio di morte del 34% in tutta la popolazione studiata e addirittura del 52% nelle pazienti con metastasi cerebrali. Il mese di ottobre è dedicato proprio all’informazione sulla prevenzione, diagnosi precoce e cura del tumore del seno. Nella rubrica “Sano a sapersi” dedicheremo più di una puntata a questo argomento fondamentale per la salute delle donne. Oggi abbiamo preferito iniziare con un’analisi dell’elemento tecnologico più significativo: la diagnosi precoce. Abbiamo interpellato il Dr. Pietro Cruciani, radiologo diagnostico, già responsabile del servizio di Radiologia presso l’Ospedale di Camerino-San Severino, attualmente consulente del centro medico Associati Fisiomed, per descrivere l’ultima tecnologia a sua disposizione: la mammografia con tomosintesi. - Dr. Cruciani quali sono le differenze tra la mammografia digitale tradizionale e quella con tomosintesi? "Entrambe le tecniche sono digitali. La mammografia con tomosintesi, pur erogando sostanzialmente la stessa dose di radiazioni assorbite, offre un miglior risultato diagnostico. Con questa tecnica è infatti possibile studiare la mammella anche nella terza dimensione, la profondità, evitando la sovrapposizione delle strutture ghiandolari della mammella. Il risultato finale è una maggior accuratezza con possibilità di individuare lesioni meno evidenziabili con la mammografia tradizionale che possono rimanere nascoste sotto al tessuto ghiandolare normale". - Quali vantaggi hanno le pazienti nell’eseguire questo tipo di esame? "Il posizionamento della mammella è più confortevole e flessibile, a vantaggio delle donne diversamente abili o in carrozzina. L’apparecchio guadagna in profondità con visualizzazione ottimale del tessuto retromammario. L’esame è meno doloroso di una mammografia standard poiché con la tomosintesi la compressione è ridotta al minimo, quanto basta per stendere il tessuto". - A chi è consigliato maggiormente questo tipo di esame? "Alle donne con mammelle dense, male esplorabili con mammografia standard. In questi seni la tomo, eliminando le sovrapposizioni ha individuato statisticamente il doppio dei tumori. È indicato inoltre nelle mammelle già operate, nei tumori multicentrici e quando sono presenti microcalcificazioni con ottimale analisi morfologica".

 cielo coperto (MC)
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