Sanità
Ospedale di Civitanova, storico prelievo multiorgano a cuore fermo
L'ospedale di Civitanova Marche segna un traguardo di rilievo assoluto per la sanità del territorio: per la prima volta nella sua storia, è stato effettuato con successo un prelievo multiorgano a cuore fermo, consentendo la donazione di fegato, reni e cornee da un paziente che in vita aveva espresso la volontà di donare. L'operazione, complessa e delicatissima, è stata definita un successo grazie a uno straordinario lavoro di squadra. La dottoressa Anna Monaco, coordinatrice locale, ha sottolineato l'importanza dell'evento: "Un traguardo storico per la nostra struttura, raggiunto grazie all’applicazione di una metodica ormai consolidata a livello nazionale e internazionale, già utilizzata anche in altri ospedali della nostra regione. La donazione a cuore fermo consente di procedere al prelievo in pazienti in fase terminale dopo la sospensione dei supporti vitali, nel pieno rispetto delle normative vigenti sull’accertamento di morte e della volontà del paziente o dei familiari aventi diritto". L'intervento è stato reso possibile dalla collaborazione sinergica tra l'equipe di prelievo del Centro Regionale Trapianti di Ancona, coordinata dal dottor Benedetto Marini, l'Ecmo Team dell’Azienda Ospedaliera Universitaria anconetana e le molteplici professionalità delle Unità operative dell’AST di Macerata coinvolte. Il direttore generale dell’AST di Macerata, Alessandro Marini, ha voluto ringraziare i protagonisti di questo gesto di estremo altruismo: "L’ennesimo gesto di altruismo che registriamo nell’Azienda sanitaria maceratese e per questo ringrazio i familiari del donatore che nel dolore della perdita hanno scelto di fare la volontà del proprio congiunto. La loro generosità permetterà di offrire una concreta possibilità di cura e di vita alle persone in attesa di trapianto". Il direttore ha aggiunto un ringraziamento doveroso a tutti i professionisti coinvolti nell’intervento di prelievo e alla direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Civitanova, riconoscendo l'alta professionalità dimostrata. Il successo di questa procedura eleva ulteriormente il livello di specializzazione e la capacità operativa dell'ospedale di Civitanova.
Mano destinata all'amputazione: salvata dopo lungo intervento dall'equipe medica di Torrette
Trauma da schiacciamento alla mano devastante provocato da una spaccalegna, l'equipe della Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia della Mano dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche salva l'arto di un paziente arrivato dall'Abruzzo. La mano, destinata all'amputazione visto il trauma severo riportato, è stata reimpiantata dopo un delicatissimo intervento nella notte di lunedì scorso. Il paziente, dopo giorni di attento monitoraggio, è fuori pericolo e potrà riacquistare una buona funzionalità dell'arto. Un grande risultato per il professor Michele Riccio: “Le difficoltà tecniche erano enormi, in quanto la mano era completamente ischemica (assenza di sangue, ndr.) poiché tutte le arterie risultavano chiuse da trombi a causa dello schiacciamento e pertanto il rischio di amputazione della mano intera era più che concreto. Grazie alla elevata competenza in microchirurgia dell'equipe, i chirurghi, lavorando senza sosta e con estrema abilità, sono riusciti a salvare la mano restituendo la funzione ad alcune dita fra cui il pollice, elemento fondamentale per qualsiasi funzione di presa”. Una notte di lavoro, una corsa contro il tempo e un intervento che sembrava impossibile. È la storia dell’equipe di Chirurgia della Mano, che lunedì scorso si è trovata di fronte a uno dei casi più complessi degli ultimi anni: un paziente con un devastante trauma da schiacciamento della mano destra dovuto ad uno spaccalegna che ha determinato il fracasso delle ossa e il maciullamento dei tessuti della cute e dei tessuti molli. La violenza del trauma prodotto dal macchinario aveva provocato il danno metà della mano fino al polso. Il paziente, originario della provincia di Chieti, si era infortunato nel pomeriggio e dopo un trasferimento d'urgenza, è arrivato nel presidio di Torrette dell'Aou delle Marche verso le 22,30: due ore più tardi era in sala operatoria, con l’intervento che è terminato all'alba. A compiere l'alta performance di specializzazione microchirurgica, sono stati i chirurghi Pasquale Gravina e Angelica Aquinati dell'Unità Operativa Complessa di Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia della Mano diretta dal professor Michele Riccio, affiancati dagli infermieri Barbara Trapasso, Stefano Palmieri e Valeria Crescini e l’anestesista Francesca Moccheggiani. Una squadra che, nonostante un quadro clinico disperato, ha deciso di tentare il tutto per tutto per salvare almeno parte la funzionalità della mano, in considerazione della fondamentale importanza che riveste la mano nella vita lavorativa e di relazione di tutti noi. Dopo l’intervento, il paziente è stato tenuto in stretta osservazione sotto terapia anticoagulante e antiaggregante. Per giorni la situazione è rimasta in bilico, in attesa che la rivascolarizzazione stabilizzasse la vitalità delle dita reimpiantate. Solo ora, a distanza di quasi una settimana, i chirurghi possono dichiarare il paziente fuori immediato pericolo, con la concreta possibilità di recuperare una buona funzione: “Un risultato che non era affatto scontato _ aggiunge il professor Riccio _ e che testimonia il livello di notevole competenza e capacità professionale di un’equipe che ha dimostrato ancora una volta il motivo per cui la nostra unità operativa, centro di riferimento regionale della rete di chirurgia ricostruttiva della mano e dell'arto superiore, sia ufficialmente considerata un’eccellenza a livello nazionale ed europeo”.
Sanità Marche, l'allarme: "Crollo delle prestazioni pubbliche (-17%) e boom intramoenia"
La sanità marchigiana è al centro di una dura denuncia da parte della Cgil Marche, che parla di "criticità preoccupanti" e chiede alla Regione una decisa "inversione di marcia". L'analisi, condotta dall’ufficio studi e ricerche della Cgil Marche su dati Agenas 2023, smentirebbe clamorosamente la "narrazione" di una sanità regionale che procederebbe "a gonfie vele". Secondo i dati, tra il 2019 e il 2023, le prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Pubblico (SSN) nelle Marche sono diminuite drasticamente del 17,1%, pari a circa 285mila prestazioni in meno. Questo dato pone la regione in netta controtendenza rispetto al valore nazionale che registra invece un aumento (+2,5%). Tra le regioni, solo Sicilia, Molise e Sardegna hanno osservato risultati peggiori. Il crollo delle prestazioni pubbliche ha parallelamente alimentato l’incidenza delle prestazioni in intramoenia (erogate da privati nelle strutture pubbliche). Le Marche si piazzano ai primi posti in Italia in questa classifica: con un rapporto del 14,8% tra i due regimi, la regione è superata solo da Lombardia e dalla PA di Trento nel ricorso a prestazioni private nelle strutture pubbliche. L’analisi delle singole prestazioni evidenzia come il privato stia coprendo il vuoto lasciato dal SSN. In particolare, per le visite gastroentereologiche, il 55% delle prestazioni è svolto da privati in strutture pubbliche, un dato che assegna alle Marche il primo posto in Italia. Anche per le visite cardiologiche, la situazione è critica, con il 38% delle prestazioni coperte dal privato, confermando, anche in questo caso, il primato regionale. A ulteriore riprova di questa tendenza, nel 2023, il ricavo per le prestazioni in intramoenia per 1.000 abitanti nelle Marche ammonta a 24.480 euro, superando nettamente la media nazionale di 14.524 euro. Giuseppe Santarelli, segretario generale, e Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil Marche, sono chiari: "Questi dati certificano una situazione tutt’altro che rosea per quel che riguarda la sanità marchigiana". La Cgil chiede al neoeletto assessore una urgente "inversione di marcia" per affrontare le criticità e ripristinare la piena operatività e accessibilità del servizio sanitario pubblico.
Il ciclista Cipollini dimesso dall'ospedale delle Marche con un defibrillatore sottocutaneo
Al ciclista Mario Cipollini è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo che consentirà il monitoraggio e il trattamento di eventuali aritmie ventricolari pericolose. La procedura è stata effettuata dalla dottoressa Laura Cipolletta e dal professore Antonio Dello Russo rispettivamente dirigente medico e direttore della Clinica di Cardiologia e Aritmologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. “La decisione di farsi curare da noi – dichiara il direttore generale Armando Marco Gozzini – certifica, ancora una volta, l’eccellenza del nostro Ospedale: sono orgoglioso e fiero dei nostri professionisti e di tutto il personale, sempre protesi a garantire le migliori cure a tutti i nostri pazienti”. Oggi Mario Cipollini sarà dimesso e ringrazia – è il caso di dire – di cuore tutto il reparto della Clinica di Cardiologia e Aritmologia: “Grazie al professor Antonio Dello Russo, straordinario direttore della sua orchestra in sala operatoria , dove con grande maestria si sono prodigati - per il mio intervento - il dottor Roberto Corsetti, in questo caso lo potrei definire il pianista e Laura Cipolletta che con le sue dolci mani ha svolto il ruolo di prima violinista ; tutti eccezionali. Grazie a loro questa mattina mi sono svegliato molto in forma e pronto per tornare alle mie attività”.
Macerata, l'ultimo gesto d'amore di un uomo di 77 anni: il suo fegato salverà una vita
Una nuova donazione di organi ha portato speranza a chi è in attesa di un trapianto. Nella notte, all’ospedale di Macerata, è stato effettuato il prelievo del fegato da un donatore di 77 anni della provincia, che in vita aveva già espresso in modo chiaro la volontà di aiutare il prossimo attraverso la donazione. L’intervento è stato eseguito da un’équipe multidisciplinare specializzata, coordinata dal Centro Regionale Trapianti e dal NITp (Circuito Nord Italia Transplant), che ha provveduto alle delicate operazioni necessarie per il prelievo dell’organo. Profonda la gratitudine espressa dalla direzione dell’Azienda sanitaria territoriale. "Ringrazio la famiglia del donatore e tutti i professionisti che hanno contribuito al successo dell’intervento, a partire dalla dottoressa Valeria Zompanti, coordinatore locale della nostra Azienda - ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata, Alessandro Marini -. Vorrei sottolineare come la donazione di organi possa aiutare le famiglie a trovare conforto e significato nella perdita di un proprio congiunto, sapendo che grazie a questo atto d’amore altre persone possono guarire o continuare a vivere". Un gesto generoso che, ancora una volta, testimonia l’importanza della cultura della donazione e il valore umano che può nascere anche nei momenti più difficili.
50 anni di Aido a Macerata “Tra-pianti e sorrisi”: medici ed esperti a confronto alla Mozzi Borgetti
50 anni di attività in città e provincia, sono quelli che l’Aido di Macerata celebra in un convegno medico sulle attività di prelievo e trapianto di organi, tra solidarietà e impegno scientifico con protagonisti impegnati in prima linea. L’appuntamento, aperto alla cittadinanza, è il 22 novembre, dalle 9 nella Sala Castiglioni Biblioteca Mozzi Borgetti, in Piazza Vittorio Veneto 2 a Macerata. L’incontro intitolato “Tra-pianti e sorrisi – Lo stato dell’arte”, prevede i saluti delle autorità e della presidente provinciale Aido Loredana Piermattei, seguiti dagli interventi dei past president Elio Giacomelli e Angelo Sciapichetti. Quindi la mattina prosegue con le relazioni sul quadro aggiornato dell’attività di prelievo e trapianto di organi nella provincia di Macerata e nelle Marche. Il dottor Gianrenato Riccioni, anestesista rianimatore ed ex coordinatore per i trapianti di Macerata, terrà una Lectio Magistralis dal titolo “La storia dell’attività di prelievo e trapianto di organi”. La dottoressa Valeria Zompanti, anestesista rianimatrice e attuale coordinatrice per i trapianti presso l’Ospedale di Macerata, interviene con una relazione su “L’attività di prelievo e trapianto in provincia dopo Una scelta in comune”, riguardo i risultati e le prospettive introdotte dal nuovo sistema di consenso alla donazione. La relazione del dottor Benedetto Marini, coordinatore del Centro Regionale Trapianti di Ancona, verte su “Risultati raggiunti dal CRT e nuovi traguardi”. La dottoressa Katia Fabi, dirigente medico presso l’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di Macerata, parlerà di “Accertamento di morte cerebrale a cuore battente”, approfondendo gli aspetti clinici e deontologici di una fase tanto delicata del percorso donativo. Infine, alle 11:30, il professor Roberto Scendoni, medico legale e docente associato dell’Università di Macerata, concluderà gli interventi con una relazione su “Cosa prevede la legge italiana per l’attività di prelievo e trapianto di organi”, offrendo una panoramica sul quadro normativo nazionale. In conclusione della mattinata, alle 12:00, segue il dibattito e alcune testimonianze.
Russamento e apnee notturne: visite gratuite a Corridonia con Fisiomed. Ecco quando
Sul russare si fa da sempre ironia, ma non tutti sono a conoscenza del fatto che può non essere solo un “rumore”, bensì anche un problema di salute. Per questo motivo Fisiomed ancora una volta viene incontro al territorio e lo fa nel modo più comodo e conveniente per i pazienti e gli interessati, vale a dire organizzando una giornata di screening gratuito sul tema. L’appuntamento è per lunedì 24 novembre, a partire dalle 16.00, presso la sede di Corridonia in viale Trento 21. A ricevere, visitare e prendersi cura dei pazienti sarà la dottoressa Simonetta Calamita, specialista dei disturbi respiratori del sonno, nonché otorinolaringoiatra e foniatra. “Russare: un rumore nella notte o un problema di salute?” questo il nome dato all’iniziativa, utilissima per approfondire, prevenire o limitare cause e sintomi. Parliamo d’altronde di un fenomeno assai diffuso, studi epidemiologici hanno evidenziato che l’80% della popolazione tende a russare durante il sonno e incappa in crisi di apnea caratterizzata da cessazione del respiro di diversa entità. La presenza di almeno 5 apnee per ora di sonno caratterizza la cosiddetta sindrome da apnea ostruttiva del sonno o osas. Chi colpisce Il sesso maschile in percentuale tripla rispetto alle donne. Tutte le età possono essere interessate, compresa quella adolescenziale con conseguente sonno agitato, secchezza delle fauci, disturbi dell’apprendimento, ritardo della crescita. Come si manifesta Il sonno è disturbato da frequenti risvegli, da sensazioni di soffocamento, da reflusso gastro esofageo e da un fastidioso e assordante rumore per il partner che spesso è costretto a cambiare letto. Effetti e cause I fattori di rischio sono rappresentati dall’obesità, deposito di grasso al collo, alterazioni anatomiche nel distretto di pertinenza otorinolaringoiatrico, con patologie riguardanti il naso, il palato e la base della lingua. Il paziente affetto da tale sindrome durante il giorno è stanco, si addormenta dopo pranzo, durante il lavoro, durante la guida dell’automobile. Attenzione, la sonnolenza diurna determinata dalla cattiva qualità del sonno è causa di incidenti sul lavoro e stradali (in Italia il 54% degli incidenti mortali avvengono per colpi di sonno durante la guida). L’osas rappresenta a sua volta un fattore di rischio rilevante cardiovascolare (ipertensione, ictus, ischemie, insufficienza cardiaca). Evidente l’importanza di una corretta gestione della sindrome che necessiterebbe di una consulenza otorinolaringoiatrica. Tale specialista con apposita videoendoscopia diurna o notturna (sleep endoscopy) e con apposito monitoraggio cardiorespiratorio o polisonnografia, evidenzia la gravità e la causa di tale sindrome e la corretta terapia che può essere posizionale, medica, chirurgica o protesica.
"Time is brain": l'Ictus non aspetta. A Petriolo la formazione che salva milioni di neuroni
In caso di ictus, la massima rapidità d'azione è una questione di vita e di neuroni: "Time is brain" ("Il tempo è cervello") non è solo un motto, ma una dura realtà clinica, dato che ogni minuto di ritardo nell’intervento medico provoca la morte di circa 2 milioni di neuroni. Per colmare la diffusa difficoltà nel riconoscere i sintomi, l'amministrazione comunale di Petriolo promuove l'evento informativo e formativo "Time is Brain", in programma domenica 23 novembre alle 17 al teatro comunale. L'iniziativa, che vede il patrocinio del Comune di Petriolo e la partecipazione della Croce Rossa di Macerata, ha l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione e sull'affrontare l'ictus con consapevolezza. Interverranno la dottoressa Cristina Petrelli, dirigente medico del reparto di Neurologia dell’ospedale di Macerata, che fornirà una panoramica clinica, e il dottor Stefano Eleonori, medico di base, che si concentrerà sulle strategie di prevenzione. La dottoressa Petrelli sottolinea come l'ictus sia una delle malattie più invalidanti e una delle principali cause di morte, ma spiega che esiste una terapia efficace se applicata tempestivamente. "Spesso i pazienti con sintomi neurologici arrivano in ritardo in ospedale," afferma la neurologa, evidenziando che la sintomatologia è talvolta sottovalutata o sfumata. All’ospedale di Macerata, i neurologi applicano la fibrinolisi sistemica, un trattamento salvavita per l’ictus ischemico che scioglie il coagulo di sangue che ostruisce un'arteria cerebrale. Tuttavia, per essere efficace, questa procedura d'urgenza deve essere eseguita in una stroke unit specializzata ed entro 4,5 ore dall'esordio dei sintomi. È questo il motivo per cui l'allerta precoce è determinante per ripristinare il flusso sanguigno e salvare i neuroni in sofferenza. La dottoressa precisa che in alcuni casi, la finestra terapeutica si può estendere fino a nove ore. Per la cittadinanza, è essenziale saper identificare i segnali d'allarme. I sintomi da riconoscere includono: disturbo del linguaggio, difficoltà espressive, asimmetria della muscolatura facciale, disturbo motorio o sensitivo agli arti (destro o sinistro), e parestesia (formicolio o intorpidimento anomalo). L’unica cosa da fare se il sintomo è persistente è chiamare immediatamente il 112, evitando l'assunzione autonoma di farmaci. La parte dedicata alla prevenzione, a cura del dottor Eleonori, illustrerà le strategie per contrastare i fattori di rischio cardiovascolare, tra cui ipertensione, diabete, obesità/sovrappeso, dislipidemia e patologie cardiache come la fibrillazione atriale. La chiave è l'adozione di uno stile di vita sano, con dieta equilibrata, attività fisica regolare e l'eliminazione del fumo. Durante il pomeriggio, l'importanza della tempestività sarà dimostrata da una simulazione e la chiamata al sistema di emergenza territoriale a cura della Croce Rossa di Macerata. Il sindaco Matteo Santinelli concluderà l'evento, al termine del quale verranno offerti dei dolci. L'iniziativa di Petriolo è la prima, con l'intento della dottoressa Petrelli di estendere l'incontro anche ad altri Comuni della provincia di Macerata.
San Severino, il ricordo di Giacomo Bonci si fa dono: il Comitato Jake Jam consegna due defibrillatori alla città
La solidarietà, l’impegno civico e il ricordo affettuoso si sono uniti in un gesto di profonda generosità a San Severino Marche. Il Comitato Jake Jam, nato per onorare la memoria di Giacomo “Jake” Bonci, giovane appassionato di basket prematuramente scomparso in un incidente d’auto, ha donato due nuovi defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) alla comunità settempedana. Un Dae è stato destinato ad equipaggiare una nuova ambulanza del Comitato Locale della Croce Rossa Italiana, rendendo il mezzo di soccorso immediatamente operativo con strumentazione moderna, mentre l’altro è stato installato nel vialone centrale del giardino storico monumentale “Giuseppe Coletti”, un punto strategico e di grande affluenza, sempre operativo grazie anche alla connessione wi-fi messa a disposizione dal Comune, per intervenire tempestivamente in caso di emergenza cardiaca. Alla cerimonia di donazione, benedetta dal sacerdote don Aldo Romagnoli, hanno preso parte il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, l’assessore Michela Pezzanesi e il consigliere comunale Alberto Capradossi. Il sindaco Piermattei ha espresso la commozione e la gratitudine dell'Amministrazione comunale, sottolineando il valore della donazione per l'intera collettività: “L'inaugurazione di due nuovi dispositivi semiautomatici esterni donati dal Comitato Jake Jam è qualcosa di unico – ha ricordato, sottolineando - Un sentito ringraziamento va al Comitato Jake Jam, che da anni onora la memoria del caro Giacomo Bonci, 'Jake' per gli amici, un giovane la cui passione e il cui spirito continuano a vivere attraverso queste splendide iniziative. Questa donazione rappresenta un contributo fondamentale al progetto di rendere la nostra città sempre più 'cardio-protetta', è un gesto concreto di amore verso la comunità. Attraverso il Comitato, la famiglia e gli amici di Giacomo trasformano il dolore in azione positiva, lasciando un'eredità di sicurezza e speranza. Ricordare Giacomo con atti di generosità così significativi è il modo più bello per celebrarne la vita”. La famiglia Bonci, rappresentata dalla mamma Catia Carminelli, ha condiviso il messaggio di speranza che guida le iniziative di Jake Jam: “Le uniche cose che restano sono l’amore dato, l’amore donato. Ringraziamo Giacomo che ci ha uniti nella volontà di donare, nella speranza che resti memoria indelebile”. Le famiglie del papà e della mamma di “Jack”, Bonci e Carminelli, hanno voluto anche ricordare le donazioni precedenti che hanno lasciato un segno nel territorio e oltre: un sostegno a “Tutti per l’Emmanuel” per la cura dei bimbi con disabilità, agli amici settempedani dei “Sorrisi per l’Etiopia” per l’acquisto di una pompa d’acqua, e l’acquisto di carrelli per la medicazione per l’Hospice di San Severino. La donazione dei due Dae da parte del Comitato Jake Jam si inserisce pienamente nel progetto più ampio che mira a rendere San Severino un "Comune cardioprotetto". Grazie all'impegno congiunto del Comune, dell'Auser, della Croce Rossa e di operatori economici locali, la città ha già visto l'installazione di diversi Dae di ultimissima generazione in punti nevralgici, facilmente individuabili tramite appositi totem. Altri defibrillatori sono stati posizionati in passato in viale Bigioli (all'incrocio con via Eustachio), all'ingresso dei giardini pubblici del rione Settempeda (in via Padre Giuseppe Zampa) e lungo la Septempedana (all'altezza dell'incrocio con via Aristide Merloni). Questa diffusione capillare dei dispositivi salvavita è accompagnata dall'impegno nella formazione, con volontari della Croce Rossa che tengono periodicamente corsi gratuiti aperti a tutti per spiegare l'utilizzo del Dae, garantendo che i cittadini siano pronti a intervenire in attesa dei soccorsi sanitari.
17 novembre: all’ospedale di Macerata si celebra la giornata mondiale della prematurità
Lunedì 17 novembre, in occasione della Giornata Mondiale della Prematurità 2025, all’ospedale di Macerata i professionisti del Dipartimento Materno-Infantile dell’Ast, tra i quali pediatri, infermiere, ostetriche e ginecologici, insieme alle famiglie e ai bambini, celebreranno la ricorrenza con un pomeriggio dedicato al racconto del "viaggio nella prematurità". Parteciperanno all’iniziativa anche gli osteopati, i volontari di Nati per Leggere e del Baule dei Sogni e al termine del pomeriggio sarà possibile effettuare una visita del MuBi, Museo delle Biodiversità di Macerata. Il claim della giornata di quest’anno è “Garantire ai neonati prematuri il miglior inizio possibile per un futuro in salute”. Ogni anno nel mondo circa 13,4 milioni di neonati vengono alla luce pretermine, cioè prima della 37ª settimana di gestazione, ovvero 1 bambino su 10. La nascita pretermine comporta significativi fattori di rischio per la salute dei bambini, che possono influire non solo sulla prima infanzia, ma anche sullo sviluppo futuro. I primi giorni e mesi di vita rappresentano un periodo delicato e decisivo, nel quale si pongono le basi per la crescita, lo sviluppo cognitivo e la salute a lungo termine del neonato. “Garantire il miglior inizio possibile è ancora più importante per i neonati prematuri, che hanno bisogno di cure di elevatissima qualità fin dai primi istanti e assistenza personalizzata, il più possibile a contatto con i genitori, con una particolare attenzione alla prevenzione, alla nutrizione, alla relazione” – ha affermato la Primaria della Pediatria di Macerata Dr.ssa Martina Fornaro. “Giornate come questa servono ad aumentare la consapevolezza sulla prematurità e sulle sfide che devono affrontare le famiglie, offrendo loro un supporto emotivo e informativo importante” – ha dichiarato il Direttore Generale dell’Ast di Macerata Dr. Alessandro Marini.
Screening gratuiti a Matelica per la Giornata Mondiale del Diabete: oltre 220 controlli in tre ore
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, che si celebra oggi 14 novembre, il Lions Club Matelica e l’Associazione Tutela Diabetici di Camerino (ATD) hanno dato vita a un’importante iniziativa di prevenzione, organizzando uno screening gratuito anticipato a sabato 8 novembre per ragioni logistiche. L’evento si è svolto presso il Centro Commerciale “La Sfera” di Matelica, all’interno del Mese della Prevenzione al Diabete, e ha permesso alla comunità dell’entroterra maceratese di dedicare una mattinata alla salute e alla consapevolezza. Grazie alla presenza del camper dell’ATD, sono stati effettuati ben 220 screening glicemici in poco più di tre ore, garantiti dalla professionalità delle diabetologhe, dottoresse Natalia Ricci Busciantella e Maria Giulia Cartechini, con il supporto dell’infermiera Mariolina. L’iniziativa non si è limitata al controllo del diabete, ma ha ampliato la propria azione su più fronti. Sono stati infatti eseguiti 64 screening visivi grazie alla partecipazione degli studenti dell’IPSIA di Matelica, indirizzo Ottica, coordinati dalla docente Ilaria Agricola. Grande attenzione anche alla corretta alimentazione, con le consulenze personalizzate offerte dalla biologa nutrizionista Barbara Mosciatti. Inoltre, durante la mattinata è stata promossa una raccolta di occhiali usati destinati alla solidarietà. La forte adesione da parte dei cittadini e il coinvolgimento attivo di volontari, professionisti e realtà locali hanno confermato il valore della collaborazione tra Lions Club Matelica, ATD, istituzioni e associazioni del territorio. Una sinergia che si è rivelata fondamentale per garantire un servizio di prevenzione efficace e accessibile, a beneficio dell’intera collettività.
Civitanova: "Straordinaria umanità in Chirurgia Generale, grazie al reparto"
"Grazie di cuore per avermi assistito con dedizione, competenza e un'empatia che va oltre il dovere professionale. Siete un'eccellenza per la nostra sanità". Inizia con queste parole la toccante testimonianza di Grazia Ciarrocchi, una paziente che ha voluto esprimere pubblicamente la sua profonda gratitudine all'intero personale del reparto di Chirurgia Generale dell'ospedale di Civitanova Marche. La signora Ciarrocchi ha affrontato un percorso sanitario difficile a causa di una grave forma di pancreatite, culminato in un delicato intervento chirurgico. Ed è proprio nella fase di maggiore fragilità che la differenza è stata fatta. "In un momento di grande fragilità e paura", racconta Ciarrocchi, "ho trovato in ogni membro del reparto – dai medici e chirurghi agli infermieri e agli operatori socio-sanitari – non solo la più alta professionalità e competenza tecnica, ma soprattutto una straordinaria umanità". L'attenzione al paziente, la cura costante e "un sorriso incoraggiante in ogni momento" hanno contribuito, secondo la paziente, in modo fondamentale alla sua ripresa, rendendo il percorso meno gravoso.
Settimana contro l’antibiotico-resistenza: Camerino e Unicam protagonisti della campagna dell'Oms
Dal 18 al 24 novembre torna la Settimana mondiale per il contrasto dell’antibiotico-resistenza, iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza della popolazione sul fenomeno e promuovere strategie per ridurre l’emergenza antimicrobica. Lo slogan di quest’anno, "Agire subito per proteggere il nostro presente e garantire il nostro futuro", sottolinea l’urgenza di azioni immediate da parte di tutti. L’antibiotico-resistenza rappresenta una minaccia crescente per la salute pubblica, con effetti negativi che includono aumento della mortalità, prolungamento delle degenze ospedaliere e maggiori costi sanitari. Per affrontarla è necessario un approccio integrato, il cosiddetto "One Health", che coinvolge professionisti della salute umana, animale e ambientale. A Camerino, l’Ospedale cittadino insieme all’Università di Camerino (Unicam) partecipa alla settimana con un ricco programma di iniziative. Si comincia venerdì 14 novembre presso la Sala Conferenze "F. Rollo" di Unicam, con un miniconvegno divulgativo intitolato "One Health, antimicrobico-resistenza e le risposte della ricerca in Unicam", con l’intervento del Prof. Giovanni Delogu, Presidente della Società Italiana di Microbiologia. Lunedì 17 novembre è prevista la campagna di informazione rivolta agli studenti dei Licei di Camerino, attraverso lezioni frontali sul tema dell’antibiotico-resistenza e delle infezioni correlate. Giovedì 20 novembre, invece, sarà il turno della popolazione generale, con materiale informativo e incontri con professionisti della salute presso le hall degli ospedali di Camerino, San Severino, Civitanova e Macerata, per sensibilizzare sull’uso corretto degli antibiotici. Nell’arco della settimana, Unicam aderirà alla campagna “Go Blue for AMR” dell’OMS, illuminando di blu la sede del Rettorato. "È il quarto anno consecutivo che l’Ospedale di Camerino, tramite la Medicina Interna e la Farmacia Ospedaliera, insieme con le Scuole di Bioscienze, Medicina Veterinaria e Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, promuove iniziative di sensibilizzazione per operatori sanitari e cittadini, con l’obiettivo di salvaguardare la salute di tutti noi", ha dichiarato la dottoressa Anna Maria Schimizzi, Primario della Medicina Interna dell’Ospedale di Camerino. Il progetto è realizzato grazie al contributo del Comune di Camerino, del Comitato Locale della Croce Rossa, e con la partecipazione di FADOI (Federazione degli Internisti Ospedalieri Italiani), della Regione Marche e dell’Agenzia Regionale Sanitaria. "È fondamentale sensibilizzare la popolazione sulla lotta all’antimicrobico-resistenza per proteggere la salute pubblica", ha aggiunto il Direttore Generale dell’AST di Macerata, Dr. Alessandro Marini, ringraziando la dottoressa Schimizzi e UNICAM per la collaborazione nella campagna di prevenzione.
Anche il ginecologo Filiberto Di Prospero sceglie Fisiomed
Il Gruppo Medico Fisiomed annuncia un nuovo e importante ingresso, quello di Filiberto Di Prospero, stimato ginecologo e chirurgo pelvico. Un’aggiunta di rilievo nella grande comunità di specialisti sanitari di Fisiomed, Di Prospero infatti ha lavorato per 38 anni all’ospedale di Civitanova, diventando direttore dell’unità operativa di Ginecologia-Ostetricia, un reparto di eccellenza. Da Fisiomed ritroverà colleghi come dottor Linci, dottoressa Lucarini, il dottor Magliacano, dottoressa Curzi, dottor Lamanna, dottor Scartozzi, la dottoressa Cacciamani, il dottor Burattini e il dottor Indraccolo. Il valore aggiunto riguarda anche l’offerta di servizi che Fisiomed dedica alla salute della donna. Con Di Prospero verrà attivato un progetto di potenziamento dell’attenzione al pavimento pelvico femminile. L’accordo promuoverà prevenzione, diagnosi e cura delle disfunzioni del pavimento pelvico, come prolasso genitale e incontinenza urinaria, attraverso un approccio integrato tra ginecologia e riabilitazione funzionale. Di Prospero porta in Fisiomed un patrimonio di grande esperienza clinica e chirurgica, in particolare nella chirurgia vaginale e pelvica ricostruttiva. È da tempo promotore di tecniche mini-invasive per la correzione del prolasso e dell’incontinenza urinaria, che uniscono efficacia, sicurezza e rapidità di recupero post-operatorio. Il suo approccio, basato su semplicità tecnica e precisione anatomica, rappresenta oggi un modello di riferimento per una ginecologia chirurgica moderna e rispettosa dell’integrità femminile. “Ho scelto Fisiomed -spiega Di Prospero- perché parliamo di una realtà grande, seria e radicata nel territorio. Inoltre condivido una visione moderna della medicina dove il lavoro di squadra unisce competenze specialistiche multidisciplinari, tecnologia e attenzione alla persona. Daremo vita ad un progetto sul pavimento pelvico che è il centro invisibile del benessere femminile. Curarlo significa restituire alle donne autonomia, sicurezza e qualità di vita”. Il prolasso degli organi pelvici (vescica, utero, retto) e l’incontinenza urinaria rappresentano due delle condizioni più comuni e invalidanti per la donna, specialmente dopo i 40 anni e in post-menopausa. Secondo le stime più recenti, una donna su tre sperimenta nel corso della vita un grado variabile di prolasso genitale e oltre il 40% riferisce episodi di perdita involontaria di urina. “Si tratta di disturbi – continua Di Prospero- che oltre a costituire un importante problema di salute compromettono profondamente la qualità della vita, incidendo sulla sfera affettiva, sessuale e relazionale. La scarsa informazione e il senso di pudore fanno sì che molte donne non chiedano aiuto, anzi li considerano disturbi normali, ma normali non sono. E invece avrebbero a disposizione soluzioni terapeutiche efficaci, personalizzate e mini-invasive in grado di restituire pieno benessere e fiducia in sé stesse. Fisiomed vanta già un gruppo di ostetriche che si occupa delle problematiche del pavimento pelvico femminile. Ora potremo sviluppare queste tematiche. Le pazienti potranno anche usufruire di valutazioni ginecologiche specialistiche e percorsi integrati di riabilitazione pelvica che si avvalgono di sofisticate e moderne tecnologie”.
"Nel vostro reparto si respira aria di umanità e bontà": il grazie a Ematologia di Civitanova
In un periodo storico in cui il dibattito pubblico è spesso focalizzato sulle difficoltà e le mancanze del sistema sanitario, è doveroso e importante dare risalto agli esempi di efficienza, competenza e, soprattutto, umanità che la sanità pubblica italiana è in grado di offrire. È proprio in questa ottica che arriva il commosso ringraziamento pubblico di Marella Marzioli, compagna di Umberto Masoni, rivolto al reparto di Ematologia e Day Hospital dell’Ospedale di Civitanova Marche. La testimonianza di Marella Marzioli è un inno alla dedizione degli operatori sanitari: "Quando la sanità funziona, è grazie a medici, infermieri e operatori che ogni giorno, con sensibilità e professionalità, si prendono cura delle persone con cuore, facendo davvero la differenza nella vita dei pazienti e delle loro famiglie" , scrive Marzioli. Il ringraziamento è indirizzato con infinito affetto e riconoscenza al dottor Francesco Alesiani, alle dottoresse Tassetti, Gentili, Honorati, Mirabile, Bocci e a tutto il personale del reparto. Essi si sono presi cura di Umberto Masoni con una "competenza e professionalità encomiabile," ma soprattutto, come sottolinea Marella, lo hanno "coccolato con tutte le attenzioni e le premure che hanno reso sicuramente meno duro il tempo trascorso in ospedale". La signora Marzioli descrive il reparto come un luogo dove "si respira un’aria di umanità e di bontà," un ambiente che ha trasmesso a lei e al suo compagno una costante fiducia: "Ci siamo sentiti sempre certi che nulla sarebbe stato tralasciato e ci siamo sempre affidati a tutti voi con la massima fiducia". Concludendo il suo toccante messaggio, Marzioli, pur riconoscendo che "ci sono cose che non si possono prevedere né immaginare", rivolge l'estrema gratitudine al team: "Grazie infinite, non dimenticherò mai nessuno di voi: siete un reparto eccezionale, resterete tutti nel mio cuore". Questo sentito tributo conferma l'ospedale di Civitanova Marche come un polo d'eccellenza, dove la professionalità medica si fonde con la profonda sensibilità umana.

nubi sparse (MC)



