Sanità

Sindrome Feto-Alcolica: perché l’alcol in gravidanza è un rischio per madre e bambino

Sindrome Feto-Alcolica: perché l’alcol in gravidanza è un rischio per madre e bambino

Le giornate dedicate a problematiche della nostra salute sono molto numerose, fanno parte di una strategia di comunicazione che possa essere efficace nella diffusione di una cultura della salute generale e di conseguenza nella prevenzione.  Il 9 settembre scorso è stata la Giornata Mondiale della "Sindrome Feto-alcolica e dei disturbi correlati"; si celebra dal 1999. Se ne è molto parlato e in ambito scientifico e della prevenzione è un argomento sempre più di attualità. La salute dell’infanzia è al centro della ricerca, della clinica ed anche dell’informazione, quella del feto ne è sicuramente la primissima fase, importantissima che può condizionare lo sviluppo del bambino e l’intero percorso della vita fisiologica dell’individuo che sarà. L’argomento a prima vista può sembrare molto specifico e circoscritto, ma si stima che una donna su tre (33%) consuma abitualmente alcol durante la gravidanza con rischi che possono riguardare l’area neurologica sullo sviluppo del feto e sulla futura crescita nell’infanzia e possono causare disabilità comportamentali e neuro cognitive. Ne parliamo con il dottor Paolo Perri, specialista in Pediatria e Neonatologia già Direttore dell’U.O. di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale di Macerata attuale consulente presso il centro medico Associati Fisiomed.  1) Il 9 settembre è stata la giornata mondiale della sindrome feto alcoolica e quindi di ciò che comporta l’uso dell’alcool in gravidanza per il feto ed il neonato. Dott. Perri qual è il significato di questo evento? "Il 10% delle donne consuma alcool durante la gravidanza. Non essendo stata a tutt’oggi stabilita una dose di alcol sicuramente esente da rischi durante la gravidanza, la Società Italiana di Neonatologia (SIN), in occasione della Giornata mondiale della sindrome feto-alcolica e disturbi correlati, che si celebra il 9 settembre, ribadisce che è opportuno astenersi completamente durante tutto il periodo". 2) Quali sono le possibili conseguenze del consumo di alcol in gravidanza? "Il consumo cronico di quantità eccessive di alcol può, infatti, causare seri problemi a madre e neonato, aumentando il rischio di abortività spontanea, morte intrauterina, sindrome della morte improvvisa in culla, parto pretermine, basso peso alla nascita, ma, in particolar modo, può essere responsabile dell’insorgenza di difetti dello sviluppo fetale a carico di vari organi e apparati e di disabilità dello sviluppo neurocognitivo infantile. Queste disabilità, conseguenti all'esposizione all'etanolo in utero, sono note come Disturbi dello Spettro Alcolico Fetale (FASD) e la FAS, o Sindrome Feto Alcolica, ne è la forma clinica più grave". 3) Quali sono le raccomandazioni al riguardo delle società scientifiche? "Da anni, la Società Italiana di Neonatologia, insieme al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità, auspicano ad aumentare la consapevolezza nelle donne in gravidanza, in età fertile e che stanno programmando una gravidanza, attraverso campagne di comunicazione e prevenzione. È importante, infatti, garantire un’informazione quanto più corretta, immediata ed esauriente possibile, che renda le donne consapevoli, evitando di esporre loro ed i nascituri ai rischi di danni evitabili, sostenendo uno stile di vita più sano e azzerando il consumo di alcolici".      

21/09/2025 12:09
Obesità, la sfida del nostro tempo tra genetica e ambiente

Obesità, la sfida del nostro tempo tra genetica e ambiente

Oggi parlare di obesità significa parlare di una vera e propria malattia cronica, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e non semplicemente di una “questione estetica” o di scarso autocontrollo. L’obesità è una condizione multifattoriale: entrano in gioco la genetica, la biologia, i fattori psicologici, ma soprattutto l’ambiente in cui viviamo. Ed è proprio questo il punto: mai come ora ci troviamo immersi in un contesto che rende estremamente facile accumulare peso e molto più difficile perderlo. L’ambiente moderno è infatti “obesogenico”, cioè, favorisce lo sviluppo dell’obesità. Basta osservare le nostre giornate: ci muoviamo sempre meno, passiamo ore davanti a computer e schermi, ci spostiamo in auto anche per brevi distanze, mentre gli spazi per il gioco libero e l’attività fisica spontanea si sono ridotti. Sul piano alimentare siamo circondati da cibi ultraprocessati, disponibili a basso costo, pronti da consumare e progettati per stimolare il nostro cervello con sapori intensi e irresistibili. Il marketing e la pubblicità amplificano questa esposizione, influenzando in modo particolare i bambini. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: per la prima volta nella storia, nel mondo ci sono più bambini che soffrono di obesità che in condizione di sottopeso. È un dato che fa riflettere e che non può essere ignorato, perché segna un cambiamento epocale. L’eccesso di peso in età pediatrica non è un semplice problema passeggero: aumenta il rischio di diabete, malattie cardiovascolari e disturbi metabolici già in giovane età, oltre a incidere sulla qualità della vita e sul benessere psicologico. Non possiamo dimenticare che ogni persona reagisce in modo diverso: c’è chi, a parità di ambiente, ingrassa di più e chi di meno, e questo dipende dalla combinazione di fattori genetici, ormonali e comportamentali. Tuttavia, quando l’ambiente spinge nella stessa direzione, diventa molto difficile “resistere” con la sola forza di volontà. È come cercare di nuotare controcorrente: possibile, ma faticoso e per pochi. Per questo la lotta all’obesità non può essere scaricata solo sulle singole persone. È necessario un impegno collettivo: dalle famiglie, che possono proporre ai bambini abitudini alimentari sane e occasioni di movimento, alle istituzioni, che dovrebbero favorire la disponibilità di cibi freschi, regolamentare il marketing aggressivo verso i più piccoli, progettare città più vivibili, con spazi verdi e percorsi sicuri per andare a scuola a piedi o in bicicletta. Riconoscere che viviamo in un ambiente obesogenico non significa arrendersi, ma acquisire consapevolezza. Solo capendo che il problema non è del singolo ma del contesto, possiamo costruire soluzioni efficaci e restituire alle persone la possibilità di vivere in armonia con il proprio corpo.

20/09/2025 16:45
Macerata, prestigioso riconoscimento per il chirurgo Sartelli: premiato dalla Stanford University ed Elsevier

Macerata, prestigioso riconoscimento per il chirurgo Sartelli: premiato dalla Stanford University ed Elsevier

Prestigioso riconoscimento per il dottor Massimo Sartelli, chirurgo dell’Ast Macerata, che ha ottenuto un posizionamento di assoluto rilievo nella graduatoria internazionale stilata ogni anno dalla Stanford University in collaborazione con Elsevier. La classifica, conosciuta come World’s Top 2% Scientists, raccoglie gli scienziati con il maggiore impatto a livello mondiale in termini di produzione scientifica e citazioni. Nel 2024 il dottor Sartelli si è classificato terzo tra i chirurghi italiani e trentaduesimo al mondo, un risultato che conferma la qualità del suo lavoro e la rilevanza della sua attività di ricerca. Grande la soddisfazione personale del medico e dell’Azienda, che sottolinea come questo traguardo rappresenti motivo di orgoglio per l’intera comunità scientifica e sanitaria. La Direzione Aziendale ha rivolto al dottor Sartelli i più sinceri complimenti per l’importante risultato raggiunto, "frutto di anni di impegno e dedizione alla ricerca e alla professione medica". 

20/09/2025 15:17
Monte San Giusto, la Croce Verde ha una nuova sede: quattro piani al servizio della comunità

Monte San Giusto, la Croce Verde ha una nuova sede: quattro piani al servizio della comunità

Monte San Giusto ha finalmente la sua nuova sede della Croce Verde, inaugurata con il taglio del nastro nella struttura di via Lambrocco 88. La sede si sviluppa su quattro piani, ciascuno di circa 230 metri quadrati, per un totale di mille metri di superficie coperta. Il piano terra ospita il garage con il rimessaggio di ambulanze e mezzi, mentre un altro piano è dedicato ad attività di aggregazione giovanile e a spazi polifunzionali per le associazioni. Sono inoltre presenti spazi operativi e un deposito per le attività della Croce Verde, che rafforzano la presenza dell’associazione sul territorio. Il percorso che ha portato alla realizzazione della sede è stato possibile grazie alla collaborazione tra enti pubblici e privati delle province di Fermo e Macerata. Il Comune di Monte San Giusto ha supportato il progetto fin dall’inizio, mentre la Banca Carifermo ha concesso un mutuo ipotecario e la Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata ha contribuito con una donazione determinante per la sostenibilità dell’iniziativa. Anche numerose realtà private e commerciali cittadine hanno partecipato attivamente. Il presidente di Croce Verde Monte San Giusto, Gianluca Frattani, ha accolto gli ospiti durante la cerimonia, dichiarando: «Con grande piacere e orgoglio possiamo dire ‘benvenuti a casa nostra’. Oggi abbiamo una sede di nostra proprietà che rafforza la nostra presenza sul territorio». Il taglio del nastro è stato affidato a Bruno Donnari, primo socio benefattore della Croce Verde sangiustese nel 1987, alla presenza di autorità locali come il sindaco Andrea Gentili e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi. La nuova sede non rappresenta solo un punto operativo per il soccorso, ma anche uno spazio aperto alla comunità, destinato a corsi, momenti di formazione e aggregazione. Un ulteriore passo avanti è previsto con l’avvio del CER – Comunità Energia Rinnovabile, che permetterà di migliorare l’efficienza energetica dello stabile.

19/09/2025 13:15
Successo per la due giorni di prevenzione dei tumori testa-collo negli ospedali di Civitanova e Macerata

Successo per la due giorni di prevenzione dei tumori testa-collo negli ospedali di Civitanova e Macerata

Si è conclusa con numeri importanti la due giorni dedicata alla prevenzione dei tumori testa-collo promossa dall'azienda sanitaria territoriale di Macerata presso gli ospedali di Civitanova Marche e Macerata. Complessivamente, sono state 325 le visite effettuate, con 48 casi inviati ad accertamenti e 5 prenotati per intervento diagnostico, risultati considerati eccezionali anche a livello nazionale. Il successo dell’iniziativa, secondo il primario dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria di Civitanova, Cesare Carlucci, è da attribuire a tutto il personale coinvolto: "Il merito va a chi ha realizzato l’iniziativa, desidero ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato durante l’intero percorso", ha dichiarato. Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore generale dell'azienda sanitaria territoriale di Macerata, Alessandro Marini, che ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un esempio di sanità pubblica virtuosa: "Questa è la sanità che piace ai cittadini e che è obiettivo degli amministratori. Una sanità che prende in carico le persone, accompagnandole nei vari percorsi ospedalieri e territoriali a seconda delle necessità".  

18/09/2025 13:05
San Severino, arrivano le 'Slotmob' per combattere il gioco d'azzardo: "Così si esce dall'isolamento"

San Severino, arrivano le 'Slotmob' per combattere il gioco d'azzardo: "Così si esce dall'isolamento"

Torna in provincia di Macerata l’iniziativa degli Slotmob, eventi di cittadinanza attiva nati per contrastare il gioco d’azzardo patologico e promuovere forme di gioco consapevole. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini sul tema, invitandoli a premiare i commercianti che scelgono di non installare slot machine nei propri locali e incentivando comportamenti virtuosi. Quest’anno, il team Stammibene, con il progetto di prevenzione al gioco d’azzardo patologico "Hazzard", ha organizzato una serie di attività gratuite sul territorio provinciale per supportare le attività virtuose e sensibilizzare la comunità. Il primo slotmob si terrà a San Severino Marche, durante l’iniziativa Baricentro in Piazza del Popolo, a partire da sabato 20 settembre alle 18:00 e proseguirà fino a domenica sera. Gli operatori dell’associazione Berta ’80 saranno presenti sabato 20 dalle 19 e domenica 21 dalle 16, proponendo gratuitamente attività basate sul gioco, pensate per far comprendere le meccaniche nascoste dell’azzardo. «Il messaggio degli slotmob è dare spazio all’incontro e alla relazione, mentre i giochi d’azzardo provocano isolamento. Slot, gratta e vinci, scommesse e lotto istantaneo comportano sempre rischi per la salute e il patrimonio, soprattutto nei momenti di difficoltà», spiega Paolo Nanni, referente provinciale della rete slotmob. Il progetto Hazzard nasce sotto la guida del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’AST di Macerata, in collaborazione con GLATAD onlus e le cooperative PARS, COOSS Marche e Berta ’80, con l’obiettivo di promuovere benessere, salute e prevenzione del gioco patologico.

17/09/2025 19:10
"Avere cura di chi ha cura”: a Tolentino riflettori sul ruolo dei caregiver

"Avere cura di chi ha cura”: a Tolentino riflettori sul ruolo dei caregiver

In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, domenica 21 settembre 2025 a partire dalle ore 15:30, si terrà presso il Teatro Don Bosco di Tolentino (viale Trento e Trieste, 15/A) il convegno “Avere cura di chi ha cura”, promosso dall’associazione di volontariato G.AL.T. odv – Gruppo Alzheimer Tolentino. L’iniziativa si inserisce nel calendario di eventi nazionali e internazionali dedicati alla sensibilizzazione sul tema dell’Alzheimer e delle demenze, che ogni anno a settembre coinvolgono associazioni, enti e istituzioni in una riflessione condivisa. Il convegno, a carattere medico-scientifico e coordinato dalla psicologa e psicoterapeuta Eleonora Strappato, sarà interamente dedicato alla figura del caregiver, ovvero a coloro che, siano essi familiari, operatori, assistenti o volontari, si prendono quotidianamente cura delle persone affette da demenza. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare la comunità sul ruolo fondamentale del caregiving nella gestione della malattia di Alzheimer e della demenza in generale, aggiornare i professionisti del settore, promuovere un confronto tra le realtà del territorio e costruire nuove sinergie per rafforzare reti e servizi dedicati. Durante l’incontro interverranno professionisti del mondo sanitario e accademico come la dottoressa Francesca Mira, psicologa del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) di Macerata, il professor Roberto Ciccocioppo, ordinario e ricercatore dell’Università di Camerino, la dottoressa Eleonora Strappato del G.AL.T. e la dottoressa Michela Bianchi, direttrice provinciale del Patronato Acli di Macerata. Spazio anche alle testimonianze e agli interventi delle associazioni impegnate sul territorio, con la partecipazione dei rappresentanti della Croce Rossa Italiana – Comitato di Tolentino, dell’associazione Attivamente Alzheimer di Civitanova Marche e ovviamente del G.AL.T. odv, promotore dell’iniziativa. L’evento si svolge con il patrocinio dell’Università di Camerino, dell’Ordine degli Psicologi delle Marche e del Comune di Tolentino, e con la collaborazione dell’AMA – Comitato Regionale Associazioni Alzheimer delle Marche, della Croce Rossa Italiana – Comitato di Tolentino, del CDCD di Macerata, del Patronato Acli di Macerata e dell’associazione Attivamente di Civitanova Marche.   L’ingresso è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza. Il G.AL.T. invita tutti a partecipare, sottolineando l’importanza di una riflessione collettiva su un tema che coinvolge sempre più famiglie, operatori e comunità.

16/09/2025 18:48
“Benessere in Centro”: a Macerata due giornate dedicate alla prevenzione cardiovascolare

“Benessere in Centro”: a Macerata due giornate dedicate alla prevenzione cardiovascolare

Venerdì 19 e sabato 20 settembre, la Loggia del Grano in via Don Giovanni Minzoni 22, a Macerata, ospiterà “Benessere in Centro”, un’iniziativa dedicata alla prevenzione cardiovascolare, con screening gratuiti aperti a tutta la cittadinanza.  L’evento è frutto della collaborazione tra il Reparto di Medicina Interna dell’Ast maceratese, diretto dal dottor Roberto Catalini, e l’Università di Macerata, con il supporto logistico del Cisom Marche. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione e del riconoscimento precoce dell’aterosclerosi, una delle principali cause di malattie cardiovascolari.  Durante le due giornate, il personale medico e infermieristico del reparto sarà a disposizione per offrire gratuitamente un esame ecocolorDoppler dei vasi carotidei, utile a verificare lo stato di salute delle arterie, oltre alla misurazione della pressione arteriosa e alla valutazione dei lipidi nel sangue tramite un semplice prelievo capillare. Al termine degli accertamenti, ogni partecipante riceverà un referto con i risultati ottenuti e, qualora fosse necessario, verrà consigliato un approfondimento presso l’Unità Operativa di Medicina Interna dell’Ospedale di Macerata.  L’iniziativa si inserisce nel percorso già avviato negli anni scorsi con le manifestazioni “Carotidi di Piazza in Piazza”, promosse dal reparto di Medicina Interna in diverse località del territorio maceratese. Dopo le prime edizioni svolte nel 2017 a Macerata e nel 2019 a Tolentino, il progetto ha toccato anche Civitanova nel 2022, per poi tornare a Macerata nel 2023 e raggiungere nel 2024 le comunità di Camerino, Pievetorina, Visso, Tolentino e Sarnano.  «Promuovere uno stile di vita sano e intercettare in tempo i segnali di rischio è il primo passo per contrastare le malattie cardiovascolari – spiega il dottor Roberto Catalini –. Grazie alla collaborazione con l’Università e al supporto dei nostri operatori sanitari, vogliamo portare la medicina sempre più vicina ai cittadini».

16/09/2025 15:48
Civitanova, una domenica a tutto sport: in migliaia affollano il centro, Sofia Raffaeli super ospite

Civitanova, una domenica a tutto sport: in migliaia affollano il centro, Sofia Raffaeli super ospite

Divenuto ormai uno degli eventi di punta della città, la 5ª edizione di Sport Live ha confermato le aspettative, superando ogni pronostico. Presentata già da giorni sui social per il suo valore aggiunto, la manifestazione ha avuto come ospite d’onore la marchigiana neo campionessa del mondo di ginnastica ritmica Sofia Raffaeli, che ha dato il via all’evento con il taglio del nastro insieme al presidente uscente della regione Marche Francesco Acquaroli, al sindaco Fabrizio Ciarapica, al vicesindaco e assessore allo sport Claudio Morresi, al presidente del CONI Regionale Fabio Luna e all’organizzatore Domenico Rita. La giornata è stata caratterizzata da un’atmosfera elettrizzante, con visitatori che hanno preso d’assalto le vie del centro, animate da oltre 60 società sportive con tornei, esibizioni e prove gratuite. Gli stand hanno offerto una vasta gamma di attività sportive, dalle discipline olimpiche ai nuovi sport emergenti, coinvolgendo grandi e piccoli e stimolando l’interesse verso l’inizio della nuova stagione sportiva. Sport Live, il festival dello sport marchigiano, ha raccolto grandi elogi e migliaia di partecipanti sin dalla mattina, confermandosi un vero successo grazie alla perfetta organizzazione e alla partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti. Domenico Rita, organizzatore dell’evento, ha espresso piena soddisfazione: “Ricevere elogi e apprezzamenti è sempre piacevole e dà grande soddisfazione. Ma è anche lo stimolo che ci spinge a migliorare continuamente”. L’iniziativa ha permesso di vedere ragazzi e ragazze divertirsi praticando sport, favorendo aggregazione, svago e nuove amicizie, ma anche benessere fisico e mentale. Rita ha ringraziato Sofia Raffaeli, Carolina Morace, Fabio Galante, Francesco Montervino, l’amministrazione comunale, i partner commerciali, la Protezione Civile, la Croce Verde, i colleghi e tutte le associazioni sportive, principali protagoniste del festival. Il messaggio dell’organizzazione è chiaro: Sport Live è uno strumento di crescita per i giovani e una festa per tutta la comunità. E la prossima edizione è già in programma, con nuove emozioni e storie di successo da raccontare.

15/09/2025 19:15
Civitanova, nuova donazione di organi: prelevati fegato, reni e cornee

Civitanova, nuova donazione di organi: prelevati fegato, reni e cornee

A distanza di un giorno dalla precedente donazione, stanotte all’Ospedale di Civitanova sono stati prelevati fegato, reni e cornee da una donatrice di 77 anni che aveva già espresso in vita la propria volontà di donare gli organi. Un’equipe multidisciplinare proveniente da Ancona e coordinata dalla dottoressa Anna Monaco, coordinatore locale dell’Ospedale di Civitanova per i prelievi di organo, ha effettuato la procedura che è terminata stamattina alle 8:30. “Abbiamo assistito nell’arco di 24 ore a due donazioni di organi, una a Macerata e l’altra a Civitanova, testimonianze esemplari di generosità e altruismo. Desidero ringraziare la famiglia della donatrice che nonostante il dolore della perdita ha portato a compimento la volontà della propria congiunta, offrendo nuove possibilità di vita a chi beneficerà degli organi – ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata, Alessandro Marini. Il mio ringraziamento si estende alla dottoressa Nadia Mosca, Responsabile della Direzione Medica del presidio ospedaliero civitanovese e a tutto il personale coinvolto nella procedura di prelievo proveniente dai Reparti di Rianimazione, Blocco Operatorio, Neurologia e Anatomia Patologica”.     

14/09/2025 18:00
Unitre Macerata: 27 corsi e laboratori, "la cultura della salute" interessante e utile per tutti

Unitre Macerata: 27 corsi e laboratori, "la cultura della salute" interessante e utile per tutti

Martedì 9 settembre nella sala dedicata alla comunicazione del centro medico “Associati Fisiomed” di Sforzacosta si è tenuta la presentazione alla stampa dell’Unitre Macerata. Presenti gli ideatori e gestori con tanti docenti designati per i vari corsi, il mondo della comunicazione del territorio al gran completo. Davvero una bella sensazione, quasi un ristoro per i tempi che viviamo, vedere tanta gente contenta di dare il proprio contributo di adesione e di impegno professionale ad una iniziativa del volontariato già sperimentata e di successo in tante parti, ma che mancava a Macerata. Uno sguardo nella sala gremita rilevava nei volti emozione e soddisfazione, perfino l’eleganza delle signore ben contribuiva al clima di festa. L’amministratore unico di Associati Fisiomed Enrico Falistocco ha dato il benvenuto, ha confermato l’impegno di Associati Fisiomed non solo nella gestione dei servizi sanitari di primo livello, ma anche a tutto quello che può essere utile al bene sociale, alla ricerca del benessere dei cittadini, in questo caso alla programmazione di Unitre dell’impegnativo corso "La cultura della salute". Ha annunciato la disponibilità di professionisti della comunicazione sanitaria e specialisti medici pronti a soddisfare l’esigenza di una buona informazione medico-scientifica per la prevenzione della malattia. Il Presidente di Unitre Macerata Renzo Serrani ha ringraziato tutti i partecipanti per la presenza e la disponibilità, ha sottolineato il particolare impegno di alcuni, ha spiegato bene l’esigenza di una sempre maggiore consapevolezza, della necessità di virtuose iniziative rivolte al benessere: fanno crescere tutti, chi le realizza e chi le riceve in una armonia sociale in questi tempi particolari e difficili. La direttrice responsabile dei corsi di Unitre Macerata, professoressa Nicoletta Sabatini, ha sottolineato l’impegno per la realizzazione dei 27 corsi previsti, la grande disponibilità di professionisti di ottimo livello a proporre la loro conoscenza e la loro esperienza alle tre età: giovani, adulti ed anziani. I corsi sono circoscritti nell’ambito delle discipline umanistiche, scientifiche ed artistiche, ma possono essere amalgamate in un progetto di umanesimo generale come ha tenuto a sottolineare la Professoressa Sabatini, considerando anche l’impegno di volontariato sociale che esse rappresentano. Tra i docenti, in questo caso meglio dire coordinatore, anche chi cura questa rubrica, in collaborazione con Associati Fisiomed. Con l’impegno di medici ed operatori sanitari che operano in quel centro medico, abbiamo stilato un programma di più di 20 incontri da metà ottobre fino ad aprile tutti i mercoledì pomeriggio con pausa durante il periodo natalizio. Verranno trattati gli argomenti della salute più importanti e sentiti, più idonei alla ricerca della prevenzione della malattia e del benessere. Nella manifestazione di martedì scorso ho avuto occasione di cosa vuol dire per me "cultura della salute". La cultura non è solo conoscenza e nozionismo, è anche partecipazione, saper adeguare a ciò che si apprende anche i propri comportamenti e stili di vita. Significa anche diventare veicolo di diffusione di questa cultura perché diventi sempre più una evidenza importante della vita sociale. Lunedì 15 settembre inizieranno le iscrizioni all’Unitre Macerata. 331 1221741 è il numero a cui rivolgersi per informazioni, macerata@unitre.net è l’indirizzo e-mail, https://unitremacerata.com il sito. Sono presenti anche informazioni dei corsi sulla pagina facebook Unitre Macerata- Università delle tre età.

14/09/2025 11:50
Luciano Diomedi entra nel Cda dell’Enpaf: nuova voce per le Marche e la provincia di Macerata

Luciano Diomedi entra nel Cda dell’Enpaf: nuova voce per le Marche e la provincia di Macerata

Il Consiglio di Amministrazione dell’Enpaf (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Farmacisti) si rinnova, aprendo una nuova fase per la governance dell’ente previdenziale dei farmacisti italiani. Tra i nuovi eletti figura anche il dottor Luciano Diomedi, che rappresenterà la regione Marche, con particolare riferimento alla provincia di Macerata. Con questa elezione, le Marche - con oltre tremila iscritti - continuano ad avere una voce autorevole all’interno dell’organo decisionale dell’ENPAF, dopo l’esperienza del dottor Romeo Salvi (Pesaro), a testimonianza della vitalità e dell’impegno del territorio nel sistema professionale nazionale. Il dottor Diomedi ha sottolineato la volontà di contribuire al rinnovamento nella continuità, garantendo stabilità gestionale, attenzione al territorio e ascolto delle esigenze concrete dei colleghi iscritti all’Ente. "È un grande onore rappresentare le Marche e la provincia di Macerata in un organismo così importante. Ringrazio i colleghi per la fiducia e, in particolare, i presidenti degli Ordini delle Marche per il sostegno convinto e costante. Lavoreremo insieme per costruire un ENPAF sempre più vicino ai farmacisti, che oggi contano più di centomila iscritti, con anime e bisogni differenti. Deve essere un vero patto di fiducia tra generazioni, capace di assicurare equilibrio sociale e stabilità economica all’Ente. Una stabilità già garantita dal CDA uscente, di cui intendiamo raccogliere l’eredità con grande attenzione, anche sul piano del welfare", ha dichiarato Diomedi a margine dell’elezione. La presenza di una figura marchigiana nel CDA rappresenta un’opportunità per rafforzare il legame tra l’ente nazionale e le realtà locali, valorizzando le buone pratiche professionali e le esigenze specifiche dei farmacisti marchigiani. Il contributo del dottor Diomedi, già attivo da anni nella vita ordinistica e associativa, potrà rappresentare un punto di riferimento non solo per i colleghi della provincia di Macerata, ma per tutta la comunità professionale regionale. La composizione del Consiglio vede, per la quota titolari, la presenza di Maurizio Pace, segretario Fofi e presidente dell’Ordine di Agrigento, in corsa per la presidenza del CdA, Eugenio Leopardi, presidente Federfarma Lazio, Rachele Aspesi, presidente dell’Ordine di Varese, e Vincenzo Danilo Lozupone, segretario Federfarma Bari. La quota dei non titolari è completata, oltre che da Diomedi, da Paolo Savigni, presidente dell’Ordine di Siena e vicepresidente uscente Enpaf, Vincenzo Santagada, presidente dell’Ordine di Napoli, e Daniela Cremona, presidente dell’Ordine di Piacenza. Infine, il Collegio sindacale vedrà impegnati Alessandro Somacal (Belluno), Domenico Di Tolla (Lecce), Silvio di Giuseppe (Teramo) e Giulio Mignani (Rimini).   Con questa squadra, l’Enpaf si prepara a un triennio cruciale, chiamato a bilanciare la sostenibilità del sistema previdenziale con le nuove sfide della professione.

12/09/2025 11:20
Fisiomed, due Open Day gratuiti per la prevenzione dei tumori testa-collo: ecco quando

Fisiomed, due Open Day gratuiti per la prevenzione dei tumori testa-collo: ecco quando

Gruppo Fisiomed e "Make sense campaign" insieme, ancora. Come avviene dal 2022, il Gruppo Medico ha aderito alla campagna europea di prevenzione e sensibilizzazione alla diagnosi precoce dei tumori del distretto testa-collo. Fisiomed interverrà in “Make sense campaign” offrendo non uno, bensì due Open Day. Per giovani e adulti, uomini e donne, soprattutto gratuiti e fondamentali per la prevenzione. Appuntamento giovedì 18 settembre dalle ore 9.30 alle 12 nella sede di Corridonia in viale Trento con il dottor Paolo Vitali ed il giorno seguente, venerdì 19, dalle 11 alle 13 con al dottoressa Simonetta Calamita. Professionisti assai stimati della grande famiglia Fisiomed, a disposizione gratuitamente: un servizio lodevole e un’occasione da cogliere al volo. Per tumore cervico-cefalico si intendono i tumori che si sviluppano nell’area della testa e del collo ad esclusione di occhi, orecchie, cervello ed esofago. Sono poco conosciuti ma pericolosi per la salute, anzi si tratta del settimo cancro più diffuso in Europa. In Italia rappresenta il 3% dei tumori totali, con una media di 9mila nuove diagnosi all’anno. Tende a colpire maggiormente gli uomini (72% dei casi totali), ma i casi sono in aumento anche tra le donne. Fare prevenzione rimane assolutamente lo strumento di difesa migliore contro questo tipo di cancro. Per i pazienti diagnosticati nelle prime fasi della malattia il tasso di sopravvivenza, infatti, è dell’80-90% (se non è presente interessamento linfonodale). Questo significa che la diagnosi tempestiva è cruciale per massimizzare possibilità di guarigione e qualità di vita delle persone colpite. I principali fattori di rischio per lo sviluppo dei tumori della testa e del collo (in particolare per quelli del cavo orale, dell’orofaringe, dell’ipofaringe e della laringe) sono alcol e tabacco, che si stima siano responsabili del 75% delle incidenze della malattia; il rischio è esponenzialmente più alto per le persone che fanno uso di entrambi. Un altro fattore di rischio da non sottovalutare è il Papilloma Virus Umano (HPV), responsabile di alcuni tipi di tumori cervico-cefalici. Per prenotare la visita ed usufruire dello screening gratuito, telefonare allo 0733/433816.  

12/09/2025 11:00
Due giornate di screening per i tumori testa-collo negli ospedali di Macerata e Civitanova: ecco quando

Due giornate di screening per i tumori testa-collo negli ospedali di Macerata e Civitanova: ecco quando

Dal 15 al 20 settembre torna la Make Sense Campaign, la campagna europea di educazione e sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori del distretto testa-collo, promossa in Italia dall’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica ETS (AIOCC). L’Ast di Macerata partecipa all’iniziativa organizzando due giornate di diagnosi precoce gratuita e ad accesso libero rivolte a tutti i cittadini. La prima si terrà martedì 16 settembre presso l’ambulatorio di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Civitanova, al piano terra, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. La seconda è in programma mercoledì 17 settembre presso l’ambulatorio di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Macerata, sempre al piano terra, con gli stessi orari. Le visite saranno effettuate in ordine di arrivo. “Con il motto ‘1 sintomo per 3 settimane, 3 settimane per 1 vita’, la campagna intende sensibilizzare l’opinione pubblica su questi tumori, che rappresentano il settimo più diffuso in Europa – spiega il dottor Cesare Carlucci, primario dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria di Civitanova Marche. – La difficoltà principale è la diagnosi: i sintomi sono comuni e spesso confusi con disturbi banali, motivo per cui vengono sottovalutati”. Seguire la regola “1x3” significa che se anche un solo sintomo tra quelli associati ai tumori del distretto testa-collo persiste per più di tre settimane, è fondamentale consultare il medico. Nei casi diagnosticati precocemente, infatti, il tasso di sopravvivenza supera l’80%. Tra i segnali da non trascurare rientrano dolore alla lingua, ulcere che non guariscono, macchie rosse o bianche in bocca, mal di gola e raucedine persistente, difficoltà o dolore durante la deglutizione, gonfiore del collo, ostruzione nasale da un solo lato o perdite di sangue dal naso. “Partecipare alle giornate di screening significa fare prevenzione per la tutela della propria salute – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata,  Alessandro Marini – perché permette di diagnosticare gratuitamente i tumori in fase precoce, quando sono più facilmente trattabili e curabili”.

09/09/2025 17:09
Settembre è il mese dei fichi: proprietà, benefici e falsi miti da sfatare

Settembre è il mese dei fichi: proprietà, benefici e falsi miti da sfatare

Il mese di settembre porta con sé un frutto che racconta la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno: il fico. Dolce, succoso e avvolto in una buccia che va dal verde brillante al viola intenso, il fico non è solo una delizia stagionale, ma anche un alimento prezioso per la nostra salute. Spesso viene guardato con sospetto, accusato di essere “troppo zuccherino” e quindi poco adatto a chi vuole mantenere il peso sotto controllo. In realtà, come accade spesso con i pregiudizi alimentari, la verità è più sfumata: i fichi freschi hanno un contenuto di zuccheri paragonabile a quello di altri frutti comunemente consumati, come mele o kiwi, e se inseriti in una dieta equilibrata possono essere gustati senza timori. Dal punto di vista nutrizionale, i fichi freschi sono una fonte interessante di fibre, utili a favorire il senso di sazietà e a sostenere la regolarità intestinale, oltre a contribuire al controllo della glicemia. Contengono inoltre potassio, importante per la salute cardiovascolare, e calcio, che li rende particolarmente preziosi per ossa e denti. Non mancano le vitamine del gruppo B e diversi antiossidanti che aiutano a proteggere le cellule dallo stress ossidativo. Un ruolo di primo piano spetta alle antocianine, pigmenti naturali che conferiscono alla buccia dei fichi il caratteristico colore violaceo e che svolgono un’azione protettiva per cuore e vasi sanguigni, contribuendo a ridurre il rischio cardiovascolare. Per questo motivo consumare i fichi con la buccia non è solo sicuro, ma anche consigliabile: è lì che si concentra gran parte delle fibre e degli antiossidanti, antocianine comprese. Diverso il discorso per i fichi secchi: la concentrazione di zuccheri e calorie è più alta e rende importante consumarli con moderazione, pur restando un alimento ricco di proprietà Ma oltre ai numeri ci sono le storie. In Italia è da sempre considerato un frutto “popolare”, legato alla vita contadina. Rappresentava una riserva di energia naturale per chi lavorava nei campi e spesso veniva essiccato per garantire scorte durante l’inverno. Inoltre, in molte regioni italiane il fico fresco veniva gustato semplicemente con pane e formaggio o accompagnato al prosciutto crudo. Un’abitudine che oggi riscopriamo come perfetto esempio di abbinamento tra fonti di carboidrati, proteine e fibre. Accogliere i fichi a tavola, quindi, significa non solo godere di un frutto stagionale che la natura ci offre generosamente, ma anche sfatare un falso mito che rischia di farci perdere il piacere di mangiarli. Un paio di fichi freschi come spuntino, in insalata con formaggi freschi o nello yogurt della colazione, non solo arricchiscono di gusto la giornata, ma portano benefici concreti al nostro organismo. Se non li avete ancora messi nel carrello, questo è il momento giusto: i fichi sono nel pieno della loro stagione. Non temeteli per la loro dolcezza, perché è proprio grazie a quell’equilibrio naturale di zuccheri, fibre e micronutrienti che diventano un alleato prezioso per la salute.

06/09/2025 15:05
Uno chef stellato in corsia: gusto e sorrisi in regalo al reparto di Oncoematologia del Salesi

Uno chef stellato in corsia: gusto e sorrisi in regalo al reparto di Oncoematologia del Salesi

Metti uno chef stellato in corsia. Richard Abou Zaki, uno degli 'stellati' più giovani d'Italia e d'Europa, ha cucinato un piatto della tradizione, semplice ma straordinario, per i genitori, per alcuni dei piccoli pazienti e per il personale del reparto di Oncoematologia Pediatrica del presidio materno-infantile 'Salesi': tortellini alla panna, o meglio con crema di Parmigiano. Si tratta dell'ultima iniziativa pensata dall'associazione 'Progetto Gaia', attiva dal 2018 e formata dai genitori che hanno frequentato il reparto diretto dalla dottoressa Paola Coccia. Regalare un momento di convivialità e di spensieratezza, questo l'obiettivo dell'associazione di Porto San Giorgio condiviso con l'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche: “Per noi il 'Salesi' ormai è un punto di riferimento e da anni sosteniamo, anche attraverso il finanziamento di gruppi di ricerca, le famiglie dei bambini ricoverati in questo plesso ospedaliero _ è il commento del referente di 'Progetto Gaia', Filippo Marilungo . Nel nostro piccolo cerchiamo di aiutare i nuclei familiari che entrano e hanno a che fare in quest'area ospedaliera assolutamente straordinaria che è l'oncoematologia pediatrica. Lo facciamo attraverso le tante iniziative che hanno un comune denominatore, ossia il sogno. Ecco, sempre secondo quelle che sono le nostre possibilità, noi cerchiamo di regalare dei sogni ai piccoli ricoverati qui e alle loro famiglie. Oggi abbiamo voluto regalare una coccola grazie allo chef Abou Zaki, oltre a portare tanti giochi ai bambini”. Umanizzare le cure è un passo determinante e una condizione imprescindibile nel sistema sanitario del territorio e in particolare all'interno della più grande azienda ospedaliera pubblica delle Marche. Al 'pranzo stellato' in corsia ha voluto essere presente anche il direttore generale dell'AOU delle Marche, Armando Marco Gozzini: “Una bella giornata per i piccoli ricoverati e per le famiglie, ma anche per il personale. È stato molto simpatico condividere questo piatto di tortellini di altissimo livello preparato da uno chef stellato che non finiremo mai di ringraziare per la sua sensibilità. Pranzare assieme, con i piccoli pazienti, con i loro genitori e i sanitari di questo reparto molto importante per noi, davvero un bel segnale. Ringraziamenti che vanno tributati poi a 'Progetto Gaia' che questa, come tante altre iniziative, l'ha pensata, voluta e organizzata come sempre alla grande. Un momento di gioia condivisa, grazie chef”. Con la sua arte infinita Richard Abou Zaki, chef del ristorante 'Retroscena' di Porto San Giorgio (una Stella Michelin), all'interno della piccola ma organizzata cucina del personale, in pochi minuti è riuscito a creare il piatto della tradizione declinandolo al sublime: un'autentica esplosione di gusto. È stato lui stesso poi, stanza per stanza, a distribuire i tortellini con crema di Parmigiano stagionato a 30 mesi ai piccoli ricoverati che potevano guastarli e ai loro accompagnatori: “Il mio desiderio era quello di regalare una carezza, un abbraccio e perché no, un'emozione preparando il piatto a chi sta passando un periodo difficile. I tortellini con la panna, per me che sono cresciuto a Modena, sono la ricetta della mia infanzia, dei pranzi della domenica da bambino; un piatto della tradizione che mantiene però tutta la sua contemporaneità. Ecco perché l'ho scelto in questa giornata davvero unica per me”. L'associazione 'Progetto Gaia', dopo aver invitato in reparto stelle della musica, dello spettacolo e dello sport, si sta concentrando su un'iniziativa intrigante, 'Metti un sogno in valigia': “Regaliamo il viaggio da sogno ai piccoli pazienti che sono arrivati alla conclusione del ciclo di cure qui in reparto, a loro e ai genitori”.

05/09/2025 10:04
Sport e salute: il binomio vincente per il benessere di corpo e mente

Sport e salute: il binomio vincente per il benessere di corpo e mente

Tra le forme di tutela della salute e di prevenzione della malattia è sicuramente da annoverare l’attività fisica. Sollecita la funzione degli organi del nostro corpo, sicuramente l’apparato muscolo-osteo-articolare, ma anche il sistema circolatorio con interferenze positive in tutti gli organi fino a stimolare anche il nostro diffuso e multiforme sistema immunitario, guardiano principe della nostra buona salute. L’attività fisica deve essere nei modi e nei tempi conforme allo status e alle situazioni particolari degli individui; l’unica cosa certa è che va ricercata e praticata con buona continuità e in tutte le fasi della vita, dall’infanzia fino alla vecchiaia. Questo ruolo riconosciuto e il benessere percepito fin dagli albori della storia ha stimolato l’uomo a trasformarla in forme di competizione con sé stessi e con gli altri. La storia è piena di lontani ricordi di gare in diverse specialità, dove era stata convogliata e circoscritta la forma fisica coniugata con la mente, fonte di strategia e passione: i requisiti naturali dell’atleta in gara. Già nell’antica Grecia le Olimpiadi erano un grande avvenimento popolare; la corsa a piedi, a cavallo, il lancio del disco… tante erano già allora le forme di sport. Nel tempo le specialità sportive si sono moltiplicate, hanno rappresentato anche la cultura e la storia di popoli e nazioni. Oggi le attività sportive sono innumerevoli, per la maggior parte hanno un riconoscimento globale, rivestono un ruolo sociale importante, si sono differenziate nella pratica amatoriale, dilettantistica e, per molti sport, anche professionistica. Inoltre l’influenza economica dello sport non è trascurabile. Lo sport ha subìto le innovazioni della storia, ma ha conservato il suo ruolo originario di coesione sociale, di ricerca del benessere individuale, di viatico per la protezione della salute. Un ruolo ormai istituzionalizzato di un fenomeno diffuso virtuoso per il corpo e la mente, per la crescita come per la conservazione, va curato con regole e servizi che diano la possibilità ad atlete ed atleti amatoriali o professionisti di esprimersi al meglio e senza rischi. Proprio in questa visione, in Italia vige una legge che obbliga chiunque voglia fare sport organizzato e usufruire di impianti sportivi a sottoporsi a visita medica che certifichi l’idoneità all’attività sportiva praticata. Gli esami vanno praticati con una gradualità di approfondimento dall’amatoriale alla professionistica. Accanto a questi doverosi obblighi di legge si sta diffondendo l’esigenza di servizi aggiuntivi che creino, con i servizi sanitari per l’idoneità, anche la diagnosi e cura di eventuali infortuni, formando un polo di riferimento completo per la tutela dell’atleta e il suo massimo rendimento in sicurezza e con benessere percepito. L’alimentazione, la conoscenza anatomica e fisiologica del nostro corpo con tutte le sue possibili reazioni sotto stress agonistici, e il supporto psicologico, sono elementi che migliorano la consapevolezza di come vivere l’esperienza di praticante sportivo. Un modello così concepito, con tanta professionalità e moderna strumentazione per visite mediche e cura di alcuni infortuni, coniugato anche con uno specifico servizio di comunicazione gestito da autorevoli fonti specialistiche a disposizione di squadre, club o semplici amatori, è stato istituito nel nostro territorio dal Centro Medico Associati Fisiomed nella sua nuova sede a Sforzacosta. Un’esperienza già da qualche tempo praticata e molto apprezzata, sicuramente uno scatto in avanti di come utilizzare al meglio lo sport nella tutela della salute.

31/08/2025 14:30
Non mettiamo i bambini a dieta: accompagniamoli a crescere bene

Non mettiamo i bambini a dieta: accompagniamoli a crescere bene

Quando si parla di alimentazione dei più piccoli, capita spesso che l’attenzione di genitori e nonni si concentri sul peso. Alcuni bambini vengono descritti come “troppo magri” o, al contrario, “in carne”, e da qui nasce la tentazione di “metterli a dieta”. Ma i bambini non sono adulti in miniatura: sono in una fase delicata della vita in cui l’organismo ha bisogno di energia e nutrienti per crescere in salute. Imporre restrizioni può sembrare una scelta protettiva, ma rischia in realtà di compromettere lo sviluppo fisico e psicologico, creando carenze nutrizionali e lasciando segni profondi sull’autostima. Secondo l’indagine del 2023 di OKkio alla Salute (progetto nazionale che indaga le abitudini, i fattori di rischio e lo stato ponderale dei bambini delle scuole primarie), in Italia 1 bambino su 5 è in sovrappeso e 1 su 10 soffre di obesità, con un 2,6% in obesità grave. Dopo un miglioramento iniziale, i dati si sono fermati e il problema resta diffuso. A pesare sono soprattutto le abitudini quotidiane: colazioni saltate o incomplete, merende troppo abbondanti, poca frutta e verdura, troppi snack e bibite zuccherate, mentre i legumi — fondamentali nella crescita — vengono consumati troppo raramente. Numeri che raccontano quanto sia urgente educare a uno stile di vita più equilibrato, fatto di buone scelte e non di privazioni. Non è solo questione di alimentazione: lo stile di vita conta altrettanto. L’indagine rivela che 1 bambino su 5 non svolge alcuna attività fisica, mentre quasi la metà passa oltre due ore al giorno davanti a uno schermo tra TV, tablet e cellulare. Anche il movimento più semplice, andare a scuola a piedi o in bicicletta, è ormai raro: più del 70% viene accompagnato in auto, perdendo così preziose occasioni di attività fisica spontanea. Numeri che ci ricordano quanto sia importante restituire ai bambini tempo per muoversi, giocare e vivere all’aria aperta. Questi numeri raccontano che il problema non è il singolo bambino “in carne”, ma l’insieme delle abitudini familiari e sociali che favoriscono sedentarietà e scelte alimentari poco equilibrate. Per questo parlare di “dieta” in senso restrittivo non è la strada giusta. Un bambino che cresce con l’idea che il proprio corpo non vada bene rischia di sviluppare insicurezza, conflitto con il cibo e, nei casi peggiori, disturbi del comportamento alimentare che possono durare tutta la vita. L’obiettivo non deve essere la restrizione, ma l’educazione: insegnare che il cibo è nutrimento, energia e piacere, non un nemico da temere. Il compito di genitori e adulti non è far contare calorie ai bambini né dividere i cibi in buoni o cattivi, ma guidarli a costruire una relazione serena e positiva con il cibo. Significa proporre una varietà di alimenti, favorire frutta, verdura, cereali, legumi e pesce, senza demonizzare nessun cibo e senza creare divieti assoluti. È l’esempio quotidiano che fa la differenza: mangiare insieme, cucinare piatti semplici e colorati, vivere i pasti come un momento di condivisione e non di controllo. È importante restituire ai bambini la gioia del movimento, lasciarli giocare all’aria aperta, favorire lo sport come momento di socialità e benessere. Alla fine, il messaggio che dovremmo trasmettere è semplice e profondo: il valore dei nostri figli non si misura con un numero sulla bilancia, ma nella loro capacità di crescere sani, attivi, curiosi e fiduciosi in sé stessi.

30/08/2025 16:33
Bellezza e salute: oltre l’apparenza, verso il fascino autentico

Bellezza e salute: oltre l’apparenza, verso il fascino autentico

La bellezza e la salute sono sicuramente i due elementi della nostra vita a cui aspiriamo di più. Insieme sono diventati anche uno slogan pubblicitario molto efficace, a volte rappresentano la denominazione stessa di centri estetici, centri benessere e persino poliambulatori. Tra le due categorie ci sono sicuramente connessioni, parlarne ci può anche aiutare nella nostra particolare ricerca per essere “più sani e più belli”. Ma cos’è la bellezza? È sicuramente una percezione sensitiva in cui la vista la fa da padrone, il tatto può portare il suo contributo, l’olfatto in certe situazioni ne può esaltare i particolari, il gusto mi pare non abbia alcun ruolo. I canoni di bellezza, storicamente, sono cambiati ed evoluti rispecchiando quelle che sono le tendenze sociologiche e culturali racchiuse in quel termine abbastanza generico che è la “moda”. Quando si parla di bellezza la storia ci ha consegnato maggior attenzione verso le donne piuttosto che verso gli uomini, tutto perché magari la donna ha subìto nel tempo un’emarginazione sociale, relegata alla procreazione con quindi una maggior propensione a dover rappresentare anzitutto con la sua bellezza un’attrazione sessuale, fondamentale per la conservazione della specie. L’uomo ha avuto sempre più opportunità per far valere, attraverso il lavoro ed il ruolo sociale, la propria identità. Per capire meglio quanto gli impulsi sociali condizionino i canoni di bellezza basta ricordare che fino a non molti decenni fa, quando ancora alimentarsi a sufficienza non era così scontato, la donna prosperosa e rubiconda e l’uomo in carne erano considerati belli, perché rappresentavano una buona locazione economica e quindi sociale. Veniamo ai nostri giorni. I canoni di bellezza sono stati completamente sconvolti dal benessere diffuso ed anche la bellezza fisica dell’uomo ha acquisito una valenza che prima non aveva. Ciò è avvenuto certamente per l’emancipazione della donna, più indipendente, più inserita nel contesto generale e quindi con la possibilità di essere più attenta agli input dei propri sensi verso l’altro sesso. Quello che però non è cambiato, e penso valga ancora di più oggi, è la necessità di una valutazione globale dei canoni di bellezza. I lineamenti del viso, i capelli, lo sguardo, il colore degli occhi, l’altezza, l’armonia del corpo, con qualche differenziazione tra donna e uomo, sono sicuramente gli attributi a cui fa riferimento il concetto di bellezza fisica. La vita e tanti episodi che caratterizzano il suo svolgimento ci dà sempre l’occasione di constatare che questi attributi non possono essere i soli per definire bella una persona. Quali sono allora i valori che integrano la bellezza, che l’arricchiscono, che la conservano, che addirittura la possano creare quando nella percezione sensitiva non c’è? L’intelligenza, la cultura, il buon senso, la simpatia intesa come attenzione, solidarietà e bontà verso gli altri, sono capaci di incastonare la bellezza in un involucro nuovo e indistruttibile che possiamo chiamare carattere, classe, personalità, fascino… Sono questi i punti di arrivo davvero essenziali sia per la donna che per l’uomo e nel tempo è molto più facile riconoscere l’importanza per la propria bellezza degli elementi spirituali più che di quelli fisici. Quante donne, se non supportate da un bagaglio di forza interiore, crollano davanti ai segni del tempo che tendono a ledere la loro bellezza fisica? Quante donne si chiudono in loro stesse perché si sentono brutte? Alcune donne, invece, pur non essendo belle ed anche non più giovani, riescono a proporre in maniera prepotente la loro personalità. Quante donne hanno dovuto subire l’umiliazione di constatare che i loro soli connotati fisici, anche se notevoli, non bastavano più? E l’uomo? Negli ultimi anni l’estetica maschile ha avuto un boom inverosimile, ma mi pare ancora più umiliante che per le donne dover ad un certo punto percepire, se non c’è una personalità di spessore alle spalle, di essere un oggetto da guardare al massimo per un utilizzo temporaneo. E la salute? La salute non è solo assenza di malattia, è anche ricerca di benessere e convivere in maniera soddisfacente con il proprio corpo non può essere che utile. La ricerca di bellezza però, se non passa attraverso il filtro dei nostri valori interiori, può rivelarsi deleteria anche per la salute. Nell’era del “magro è bello”, l’anoressia e la bulimia che ne sono una conseguenza, sono diventate delle piaghe sociali, che compromettono la salute di adolescenti e non solo. Una corretta alimentazione e soprattutto una costante attività fisica coniugano in maniera virtuosa la bellezza del nostro corpo e la sua salute. L’utilità di certi interventi di chirurgia plastica va ricercata nella psicologia degli individui interessati, ma certo fa un po’ impressione vedere cambiare i connotati delle persone. Vorrei chiudere questa piccola riflessione con degli esempi di bellezza che sono riusciti a prescindere da canoni, mode e tendenze. Il fascino è l’espressione giusta, l’amalgama positivo che una persona riesce a trasmettere agli altri, è la sublimazione della bellezza e può fare anche a meno dell’aspetto fisico: Madre Teresa di Calcutta, Rita Levi-Montalcini, Margherita Hack, semplicemente affascinanti. Anna Magnani, Barbara Streisand, Meryl Streep, donne non belle, ma “bellissime” perché sopraffatti dal loro fascino. Bisogna avere la forza di creare questo fascino, di ricercarlo in noi stessi e di stimolarlo negli altri, soprattutto nelle donne che pensano di aver raggiunto la vetta con la bellezza che si vede.

24/08/2025 10:10
Montecassiano, arresto cardiaco in piscina: salvato un uomo. Zamponi: “Serve investire sulla cultura del soccorso”

Montecassiano, arresto cardiaco in piscina: salvato un uomo. Zamponi: “Serve investire sulla cultura del soccorso”

Dietro il salvataggio di una vita ci sono la Centrale Operativa del 118, l’app DAE Marche e cittadini formati ad intervenire grazie ai corsi BLSD erogati dall’Ast di Macerata È grazie ad una tecnologia informatica, al coordinamento svolto dalla Centrale Operativa del 118 di Mcerata e alla risposta tempestiva di un’infermiera, formata all’utilizzo del defibrillatore semi-automatico e registrata all’app Dae Marche, che è stato possibile salvare nell’arco di pochi minuti la vita di un cinquantenne di Montecassiano, colto ieri da un arresto cardiaco in piscina. Il lieto fine della storia non è ascrivibile al caso, ma ad una sinergia messa in atto tra diverse figure nell’ambito del Primo Soccorso in grado di gestire con successo interventi di emergenza. Oltre all’investimento della Regione Marche in tecnologie digitali nell’ambito dell’Emergenza territoriale, al coordinamento svolto dalla Centrale Operativa del 118, che riceve le segnalazioni di soccorso e le gestisce inviando l’alert all’applicazione, non bisogna dimenticare il ruolo fondamentale svolto dal 118 dell’Ast di Macerata da sempre impegnato nella Formazione sull’utilizzo del DAE, registrando un grande successo di partecipazione e di iscrizioni, ma anche di risultati. L’infermiera del 118 Paola Paolucci, che ieri dopo la notifica dell’App Dae Marche di un arresto cardiocircolatorio nelle vicinanze ha accettato la missione diventando la First Responder, è un’istruttrice BLSD, P-BLSD (Pediatrico) e ACLS (Rianimazione avanzata) che svolge Corsi di Formazione collaborando direttamente con la Responsabile del Centro formativo dr.ssa Elena Ricotta e con il direttore del Servizio dell’Emergenza Territoriale 118 dell’Ast di Macerata, dr. Ermanno Zamponi. 1)    Dr. Zamponi, ci spiega il funzionamento dell’App Dae Marche? L’applicazione DAE Marche disponibile gratuitamente è stata voluta dal Dr. Andrea Fazi dell’Agenzia Regionale Marche, operativa dal maggio 2025 permette la registrazione dei defibrillatori semiautomatici nella Regione Marche, che attraverso il monitoraggio e la contemporanea registrazione nei SW di centrale Operativa 118, registra i First responder sia formati all’uso del DAE che laici non formati. Nel momento dell’evento le CCOO 118 possono attivare i first responder disponibili presenti in un’area di circa 3 chilometri dal sito evento, contemporaneamente attivando i mezzi di soccorso dedicati, la centrale può vedere chi ha confermato la disponibilità e all’occorrenza può contattarli per impartire IPA (Istruzioni Pre-Arrivo) nello specifico Massaggio cardiaco esterno o disponibilità a reperire un DAE se non presente.  2)    Il 118 di Macerata dal 2001, anno della fondazione del Centro di Formazione aziendale  organizza e eroga corsi BLSD non solo agli operatori interni, ma anche esterni e associazioni richiedenti. Quanto è importante la formazione all’utilizzo del Dae per ogni cittadino, che così può essere capace di salvare vite umane? Di fatto la Legge n.116 del 4 agosto 2021 prevede che l’utilizzo del DAE possa essere previsto anche da parte di personale laico non specificatamente formato ed autorizzato, appellandosi allo stato di necessità, ma aver fatto un corso di rianimazione cardio polmonare di base con uso del DAE della durata di 5 ore può fare la differenza, infatti, non tutti gli arresti cardiaci sono trattabili con la scarica elettrica, in questi casi è fondamentale eseguire un massaggio cardiaco di “Qualità” indispensabile a garantire la sopravvivenza fino all’arrivo dei soccorsi sanitari. Analogamente quando all’origine dell’arresto c’è un’ostruzione delle vie aeree sono fondamentali le manovre di disostruzione, che si apprendono durante il corso così come il massaggio cardiaco.  3)    Il successo dell’intervento di ieri ha dimostrato quanto la tecnologia possa essere d’aiuto laddove però ci sia un’adeguata preparazione dell’operatore e una riposta immediata nel voler prestare soccorso Il vero problema della diffusione dei DAE, presenti già numerosi fin dal 2001 è che senza la giusta motivazione tutto era stato lasciato alla buona disponibilità del cittadino, oggi l’applicazione ha dato una grande spinta così come l’obbligatorietà presso i centri sportivi.  4)    Quante persone il 118 dell’Ast forma ogni anno e cosa si può fare per allargare ulteriormente la rete del Primo Soccorso sensibilizzando il maggior numero di cittadini possibile? Per quanto riguarda l’anno 2024 gli istruttori sono stati 22, di cui 10 anche delegati per l’autorizzazione regionale all’uso del DAE. Il Personale formato dal Centro di Formazione è stato di circa 1300 tra operatori dipendenti AST Macerata, più 700 esterni, compresi corsi veri e propri e Retraining. Nel 2015 la Legge 107 “Buona scuola” aveva previsto corsi di primo soccorso di 4 ore anno, fin dalla scuola materna e sempre più approfonditi e ripetuti fino alle scuole superiori, in modo tale che al raggiungimento dei 18 anni tutti gli studenti erano abilitati all’uso del DAE. Nel 2017 come Centrale Operativa 118 di Macerata partecipammo anche alla sperimentazione nazionale formando insegnanti che tuttora fanno parte del nostro Centro di Formazione, ai quali forniamo materiali didattici e manichini con trainer, sarebbe opportuno che il progetto potesse decollare perché rappresenta un’ottima opportunità di diffusione capillare della cultura della Rianimazione per i laici. “A nome di tutta la direzione generale dell’Ast di Macerata esprimo la più sincera riconoscenza e l’encomio per il soccorso salva vita prestato dall’infermiera Paola Paolucci del 118 al cinquantenne di Montecassiano - dichiara il Direttore Generale dell’Ast di Macerata Dr. Alessandro Marini. Questo gesto dimostra non soltanto la generosità nel servizio al prossimo dimostrato dalla nostra dipendente, anche fuori dal servizio di lavoro, ma l’elevata qualità della Formazione che i nostri professionisti del 118 erogano attraverso i corsi sull’utilizzo del Dae ad un’ampia platea di cittadini e associazioni richiedenti.

23/08/2025 19:00
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