Sanità

Liste di attesa, Saltamartini: "Ogni giorno soddisfatte in media 12mila richieste, lavoriamo per ridurle"

Liste di attesa, Saltamartini: "Ogni giorno soddisfatte in media 12mila richieste, lavoriamo per ridurle"

“Nel 2023 sono state recuperate 128.374 prestazioni ambulatoriali, 2.768 ricoveri e 12.016 screening. Nonostante le segnalazioni di alcuni disservizi, va sottolineato che ogni giorno vengono soddisfatte in media 12 mila prestazioni, quasi 9 mila nei tempi. Per il 2024 abbiamo stanziato oltre 13 milioni di euro per il recupero delle liste d’attesa ambulatoriali e ospedaliere. Stiamo lavorando per cercare di ridurle e per dare risposte ai marchigiani”. Lo dichiara il vice presidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.  Il tema è stato al centro di una interrogazione dei consiglieri del gruppo assembleare del Pd nella seduta odierna del Consiglio regionale. “Il problema delle liste d’attesa – ha detto in Aula - risente della mancata programmazione della formazione e del turnover dei medici, problemi che stiamo affrontando con l’aumento delle borse di specializzazione che abbiamo innalzato a 155. Gli interroganti del Pd dovrebbero domandarsi come mai non sono stati finanziati e formati questi medici”.    L’altro tema toccato dall’assessore Saltamartini è stato quello del “sottofinanziamento del Servizio sanitario nazionale", avvenuto negli anni."Per la prima volta, con il governo Meloni – ha puntualizzato -abbiamo aumentato il fondo sanitario delle Marche di 3miliardi” risorse “che si sommano nella programmazione triennale ai + 3miliardi del 2025 e del 2026” e “che ci consentono di ripartire”. Il vicepresidente della Giunta ha poi rivendicato i risultati positivi conseguiti dalla sanità marchigiana, in particolare ha fatto riferimento al fatto che “le Marche sono risultate tra le 5 Regioni benchmark in Italia nelle aree di prevenzione, distrettuale ed ospedaliera”.    La Regione, ha sottolineato, si è resa protagonista di una riforma epocale, quella che ha portato alla sostituzione del “carrozzone Asur” con cinque Aziende Sanitarie Territoriali, una per provincia, e due strutture ospedaliere, L’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e l’Inrca, e ha poi “redatto il nuovo piano socio sanitario regionale” partendo per la prima volta da una analisi scientifica dei fabbisogni sanitari “con il prezioso contributo dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università Bicocca di Milano”.  “Stiamo lavorando all’attuazione degli atti aziendali che garantiranno l’esecuzione delle prestazioni e stiamo operando per la riorganizzazione del Cup e di tutto il sistema sanitario – ha aggiunto –: i risultati arriveranno sicuramente, anche perché arriveranno i medici, quindi, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, avremo più prestazioni e più efficienza, tutto ciò che i governi Pd non hanno mai garantito”.    Entrando nel merito della questione, ha spiegato che “a livello regionale vengono effettuati incontri giornalieri con i referenti aziendali delle liste d’attesa per gestire disservizi ed emergenze, sia di natura tecnica che organizzativa. Il coordinamento enti – ha spiegato - si riunisce settimanalmente per analizzare nel dettaglio la situazione di ogni azienda e provincia, sia per quanto riguarda i tempi d’attesa, sia per l’andamento dell’erogazione delle prestazioni più critiche”.    Nell’agosto del 2023 la giunta regionale ha stanziato oltre 9 milioni di euro per affrontare il problema delle liste d’attesa e per migliorare la situazione, si tratta di fondi dedicati (pario allo 0,3% del finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per l'anno 2023), fondi che sono stati totalmente spesi nelle tre aree di intervento, ambulatoriale, ricoveri e screening. Nell’ambulatoriale sono state recuperate 128.374 prestazioni, più del doppio di quelle previste nella Dgr del Piano di recupero (58.991), i ricoveri recuperati sono stati 2.768 e gli screening 12.016.  La committenza al privato per il recupero delle prestazioni con il fondo 0,3% ha riguardato il 43,6% sul budget assegnato.    Nel 2024 sono stati stanziati 13.260.000 euro per il Piano Operativo di recupero delle Liste di Attesa nelle Marche (DGR 56 del 29 Gennaio 2024), lo 0,4% del livello di finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, ripartito tra gli Enti del Servizio sanitario regionale. Di questi, 8.614.291,21 euro saranno destinati al recupero delle prestazioni ambulatoriali e 4.645.708,79 euro al recupero delle prestazioni ospedaliere. Le risorse per le prestazioni ambulatoriali potranno essere impiegate anche per garantire la copertura degli screening oncologici in caso di necessità.        

05/03/2024 15:03
Macerata, oltre 6mila confezioni di farmaci donate agli ospiti delle case di riposo

Macerata, oltre 6mila confezioni di farmaci donate agli ospiti delle case di riposo

Anche quest’anno la Giornata di Raccolta Farmaci organizzata dal Banco Farmaceutico - arrivata alla sua 24° edizione - ha dato i suoi buoni frutti nella provincia di Macerata. A Villa Cozza sono stati consegnati prodotti da banco di molte tipologie fra antipiretici, sciroppi per la tosse, multivitaminici, antidolorifici, antinfluenzali e creme idratanti grazie alla Farmacia Cairoli del dottor Buglioni - pioniere a Macerata nella raccolta con Banco Farmaceutico - e al dottor Stefano Romagnoli, direttore della Farmacia Comunale di Trodica di Morrovalle, con vero spirito di servizio nei confronti della comunità. Presenti alla donazione la vicepresidente del CdA Ircr di Macerata Laura Ricci, il direttore generale Ircr Nazzareno Tartufoli, la responsabile di struttura Letizia Coluccini e l’infermiera Francesca Bottalico oltre al dottor Buglioni, a Maurizio Galassi - storico collaboratore del Banco Farmaceutico in provincia - il suo giovane collaboratore Marco Germondani e il dottor Angelo Ariozzi, responsabile provinciale Banco Farmaceutico. "Esprimo a nome di tutta l’Azienda il ringraziamento per questa lodevole iniziativa, un servizio a favore delle persone più fragili e un vero segnale di sostegno alla nostra realtà", ha commentato la vicepresidente Ricci.  Ben 42 farmacie in provincia hanno aderito all'iniziativa, dimostrando così un impegno importante e tangibile per il benessere della nostra comunità. Insieme, hanno raccolto 6.000 confezioni di farmaci da banco che si traduce in un valore di oltre 50.000 euro. Questo straordinario sforzo collettivo avrà un impatto significativo sulla vita di circa 2.000 ospiti di differenti realtà assistenziali e diverse case di riposo, offrendo loro l'accesso gratuito ai parafarmaci di cui hanno bisogno per migliorare la propria salute e qualità della vita. "È un risultato che va oltre il mero valore numerico, è un riflesso della solidarietà che caratterizza la nostra comunità", ha sottolineato Maurizio Galassi.  

05/03/2024 14:30
Ast Macerata, donato manichino all'unità di Anestesia e Rianimazione

Ast Macerata, donato manichino all'unità di Anestesia e Rianimazione

“Ogni donazione è una dimostrazione di riconoscenza nei confronti del nostro operato e siamo grati alla ASD Nordic Walking Ad Astra Macerata per il manichino di simulazione per i corsi di rianimazione cardiopolmonare avanzata regalato all’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione maceratese - dichiara il direttore generale dell’AST Marco Ricci- perché ci permette di migliorare l’erogazione dei nostri corsi di formazione dedicati a tutto il personale sanitario della nostra Azienda”. Grazie alla raccolta fondi portata avanti con il Progetto “Defibrilla Macerata”, gli Istruttori Federali SINW Simonetta Barucca e Marco Capponi dell’Associazione Ad Astra attraverso la donazione hanno voluto ringraziare i professionisti che l'8 ottobre 2022 salvarono la vita ad un atleta agonista, durante lo svolgimento di una manifestazione sportiva. “Ho da sempre sostenuto la formazione dei sanitari - commenta il direttore sanitario Daniela Corsi - perché, come dimostrato in questo caso, le manovre di rianimazione cardiopolmonare hanno fatto la differenza tra la vita e la morte. Grazie al manichino di simulazione, i professionisti dell’Ast Macerata avranno la possibilità di essere sempre aggiornati e pronti ad ogni evenienza”. Alla cerimonia di donazione erano presenti, tra gli altri, medici e infermieri dell’Ast maceratese tra cui i dottori Emanuele Iacobone, Milena Mirabile, Diego Gattari, Daniele Elisei, Antonio Di Paola.

04/03/2024 14:03
Ast Macerata, Iniziativa speciale per l’8 marzo: screening sanitari gratuiti per donne in tutta la provincia

Ast Macerata, Iniziativa speciale per l’8 marzo: screening sanitari gratuiti per donne in tutta la provincia

In occasione della giornata dell’8 marzo, l’Azienda sanitaria territoriale di Macerata, come ormai consuetudine, offre alle donne la possibilità di effettuare alcune visite gratuite prenotandosi a partire da lunedì 4 marzo, che si svolgeranno nei vari reparti degli ospedali di Civitanova Marche, Macerata, San Severino e Camerino. Presso la struttura ospedaliera civitanovese: nella giornata della Festa della donna i reparti di Ostetricia e Ginecologia insieme a Pediatria organizzeranno un "open day", durante il quale saranno effettuate visite gratuite ginecologiche per donne adulte, mentre visite endocrinologiche e ginecologiche saranno effettuate per bambine e adolescenti presso l’ambulatorio dedicato, dalle ore 14:30 alle 18:30. Per le prenotazioni rivolgersi al numero 0733-823692 a partire da domani, dalle ore12:30 alle 17. Presso la struttura ospedaliera di Macerata si svolgeranno le visite di seguito elencate: U.O.C. di Radiologia, diretta dal dottor Leonardo Costarelli, sei ecografie (addome o tiroide) saranno svolte presso la Sala eco, dalle 9 alle 11. Prenotazioni al numero: 0733-2572311, dalle ore 9 alle 11.  U.O.C di Oncologia, diretta dal dottor Nicola Battelli, saranno otto le visite senologiche offerte, dalle 12:30 alle 13:40 presso il DH Oncologia. Per le prenotazioni rivolgersi allo 0733-2572311, dalle ore 9 alle 11. U.O.C di Urologia, diretta dalla dottoressa Lucilla Servi, cinque visite per incontinenza femminile saranno effettuate nel Reparto, dalle 13 alle 14. Si prenota al numero 0733-2572311, dalle ore 9 alle 11. U.O.C di Medicina, diretta dal dottor Roberto Catalini, quattro esami ecocolordoppler arti inferiori ore 9-9:30-10-10:30, quattro esami ecocolordoppler vasi epiaortici ore 11-11:30-12-12:30, quattro visite reumatologiche ore 12-12:30- 13-13:30 e due visite per osteoporosi ore 10-11. Le prenotazioni al numero 0733-2572311, dalle ore 9 alle 11. Direzione Medica, diretta dalla dottoressa Giorgia Scaloni, sarà offerto counselling di sostegno psicosociale e orientamento per favorire l’emancipazione e l’empowement femminile di donne fragili e in difficoltà, con l’assistente sociale Ilenia Sabbatini. Prenotazioni al 331-1415015, dalle ore 9 alle 11. U.O.C Servizio Professioni Sanitarie, diretto dal dottor Paolo Antognini, si svolgeranno otto Caring massage infermieristico da parte delle infermiere Emanuela Cesca e Sonia Picchio, dalle ore 9 alle 13. Prenotazioni allo 0733-2573732, dalle ore 9 alle 11. Nell’ospedale di Camerino: U.O.C Medicina, diretta dalla dottoressa Anna Maria Schimizzi, quattro visite reumatologiche saranno effettuate dalle ore 12 alle 14.Prenotazioni allo 0737-639395, dalle ore 8 alle 13. U.O.C Cardiologia, diretta dalla dr.ssa Josephine Staine, cinque visite cardiologiche compreso ECG per le donne, ore 8:30-9-9:30-10-10:30. Prenotazioni allo 0737-639521, dalle ore 14:30 alle19. Nell'ospedale di San Severino: U.O.C Medicina, diretta dal dottor Giovanni Pierandrei, dieci Ecg compresa la misurazione della pressione arteriosa, dalle ore 15 alle 18. Prenotazioni al numero dell’ambulatorio di cardiologia: 0733-642212. Nell’occasione sarà anche distribuito materiale informativo.

04/03/2024 10:48
"Sano a Sapersi" compie un anno: la rubrica per orientarsi nel mare magnum dell'informazione medica

"Sano a Sapersi" compie un anno: la rubrica per orientarsi nel mare magnum dell'informazione medica

Un anno fa aveva inizio la mia collaborazione con Picchio News per la realizzazione della rubrica "Sano a sapersi". Il fine del giornale e di chi come me ci ha lavorato e continua a lavorarci era quello di proporre una buona informazione medico-scientifica per alimentare la cultura della salute indispensabile per la prevenzione e ricerca del benessere. In un anno sono stati proposti 43 servizi (qui potete trovarli tutti) coinvolgendo le migliori fonti per tutti gli argomenti trattati. Riteniamo di aver fatto un buon lavoro e per stimolare altrettanto interesse nel tempo che verrà voglio riproporre la presentazione di questo servizio di un anno fa con la speranza che possa essere un buon auspicio per tutto quello che abbiamo in mente di trattare in futuro e con la certezza di aver acquisito anche noi un’autorevolezza che ci permetterà di utilizzare ancora di più le migliori fonti nell’ambito della scienza medica.  ++ Presentazione della rubrica "Sano a sapersi" marzo 2023. I principi e i valori da tener sempre presenti ++ L’INFORMAZIONE MEDICO-SCIENTIFICA DEVE ESSERE SICURA E DI QUALITÀ L’ASMI (Associazione Stampa Medica Italiana) ne è la garanzia. L’Asmi ha caratterizzato la storia dell’informazione medica tutelandone qualità ed autorevolezza. Chi scrive è onorato di esserne un associato dopo aver dimostrato e avuto conferma che il suo lavoro di comunicazione medico-scientifica fosse degno ed idoneo per appartenervi.  Tutti, uomini e donne, sono consapevoli che la salute è la più grande ricchezza che si possa avere. Quando viene a mancare, ogni aspetto della vita ne risente negativamente e, se la malattia e le condizioni croniche di precarietà prendono il sopravvento, crolla tutto come fosse un castello di sabbia; il benessere economico, il benessere psicologico, la carriera, i piaceri e i più svariati interessi della vita subiscono un ridimensionamento drastico di fronte alla mancanza di una buona salute. Ecco allora che, per preservare questo preziosissimo bene, ognuno di noi ha bisogno di costruirsi il proprio bagaglio culturale in merito, fermo restando che, al di sopra di tutto, deve sempre rimanere il parere degli operatori sanitari.  Bisogna conoscere quali sono i rischi e i benefici di determinati comportamenti, quali possono essere i danni ed eventualmente come è meglio ripararli. Naturalmente, come dicevo, in questa non facile opera ci sono delle figure preposte per aiutarci, consigliarci, prescriverci: sono i nostri medici di famiglia, i nostri specialisti di fiducia, tutto il personale sanitario qualificato. La cultura del benessere, la conoscenza dei comportamenti da adottare nelle più svariate situazioni, gli stili di vita da prediligere per star bene, i segnali da riconoscere quando la salute è a rischio, sono elementi che, se presenti nei cittadini, aiutano in maniera determinante a sostenere il nostro Sistema Sanitario Nazionale e i professionisti che ne fanno parte. Per tutto questo c’è bisogno di essere informati…di essere ben informati.  L’informazione medico-scientifica negli ultimi decenni ha subito un’accelerazione di pari passo con il grande sviluppo dei mezzi di comunicazione, impressionante è l’immensa quantità di notizie ed argomenti che la rete internet riesce a divulgare con grande velocità e fluidità. L’informazione medico-scientifica ha acquisito sempre più spazio nei giornali cartacei, radio e televisione, interferendo comunque quasi sempre anche con la rete online. Durante il periodo più nero della pandemia Covid, proprio partendo dai grandi rischi dell’infezione virale, il topic “sanità” ha di fatto invaso la nostra vita quotidiana. Naturalmente tutto ciò non può essere che di grande beneficio per la cultura della salute che dicevamo. Possono però sorgere dei rischi e bisogna evidenziarli. L’avvento dei social network, in particolare, permettendo a chiunque di esprimersi e divulgare informazioni potenzialmente fruibili da tutti, spesso concede diritto di parola sui più svariati argomenti a chi non ha né le conoscenze né le competenze necessarie per disquisirne. La sanità non fa eccezione, purtroppo, ma l’informazione medico-scientifica è troppo importante perché non sia controllata. Occorre sempre verificare provenienza e affidabilità delle fonti e valutare le modalità di proposizione dei contenuti. È qui che entra in gioco il giornalista medico-scientifico che, con la sua cultura e la sua esperienza, deve garantire la qualità dell’informazione basandola sulle migliori fonti: medici, biologi ed istituti di ricerca.  È esattamente quello che cercheremo di fare in questa rubrica: offrire a voi lettori un servizio chiaro, semplice e veloce, come richiede il mezzo virtuale che abbiamo a disposizione, ma anche sicuro e, per questo, realmente utile. 

03/03/2024 10:28
Giornata mondiale dell'udito, visite gratuite il primo marzo all'ospedale di Civitanova

Giornata mondiale dell'udito, visite gratuite il primo marzo all'ospedale di Civitanova

L'ospedale di Civitanova Marche anche quest'anno aderisce alla terza giornata nazionale di sensibilizzazione sulle malattie dell'orecchio e conseguenti disturbi uditivi, organizzata dalla Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale (SIOeChCF) insieme alla Società Italiana di Audiologia e Foniatria (Siaf) dal titolo "Sordità: una pandemia silenziosa". La manifestazione si svolge in ideale continuità e condivisione d'intenti con la giornata mondiale dell’udito, istituita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Venerdì primo marzo per l’intera giornata, dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, il servizio di audiologia dell'azienda sanitaria territoriale di Macerata offre ai cittadini la possibilità di accedere gratuitamente, e senza prenotazione, agli ambulatori di otorinolaringoiatria del nosocomio costiero, situati al piano terra, per un controllo dell'udito. "L'evento del primo marzo intende focalizzare l'attenzione sul fenomeno della sordità, perché le malattie dell'orecchio e i conseguenti disturbi uditivi sono molto frequenti - sottolinea il direttore dell'U.o.c. di otorinolaringoiatria Cesare Carlucci - e sono paragonabili, per numeri, tendenze e conseguenze, ad una pandemia silenziosa, in quanto circondata dal 'silenzio' dei mezzi d’informazione e dell'opinione pubblica. È dimostrato, invece, che possiamo contrastare in modo efficace le conseguenze della sordità se la riportiamo alla sua natura di sintomo di una malattia dell’orecchio, approntando le necessarie azioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione".                -  

26/02/2024 16:45
Fisiomed e Hr Volley da serie A: al via la partnership tra le due realtà maceratesi (VIDEO E FOTO)

Fisiomed e Hr Volley da serie A: al via la partnership tra le due realtà maceratesi (VIDEO E FOTO)

Si è tenuta questa mattina presso la sala riunioni della nuova splendida sede di Sforzacosta la conferenza stampa che ha formalizzato la partnership che lega il Gruppo Fisiomed e CBF Balducci Hr Macerata. Un accordo tra grandi realtà nei rispettivi ambiti e che conferma ancora una volta il ruolo, l’apprezzamento e l’espansione del Gruppo Medico. La struttura di sanità privata, radicata nel territorio con 5 sedi sparse nel Maceratese, supporterà il club di pallavolo femminile dalle visite medico-agonistiche alle analisi del sangue fino agli esami diagnostici ed alle eventuali riabilitazioni fisioterapiche. Alla conferenza sono intervenuti il padrone di casa, l’amministratore Enrico Falistocco, mentre per CBF Balducci Hr Macerata erano presenti il presidente Pietro Paolella, la direttrice operativa Lucia Bosetti e varie figure della società. Nonché le giocatrici Alessia Fiesoli, Giada Civitico e Alessia Mazzon, atlete che stanno facendo sognare agli appassionati per il ritorno in A1. L’incontro è stato introdotto da Falistocco con queste parole di benvenuto: “Per me è sempre un momento di condivisione della gioia quando ospitiamo associazioni sportive. Fisiomed vuole diventare un punto di riferimento regionale nella Medicina dello sport perché fare sport è fondamentale, ma è essenziale farlo in sicurezza. Abbiamo tante partnership importanti ma questa ci mancava, è un piacere e motivo di orgoglio unirci alla CBF Balducci Helvia Recina. Io vado sempre al risultato e voi state facendo altrettanto, speriamo la vostra stagione agonistica possa terminare con grandi soddisfazioni”. Le parole di Paolella: “Abbiamo sempre ammirato Fisiomed e pertanto è più che un piacere, è un onore essere qui e stringere questo accordo. A tal proposito devo ringraziare la nostra responsabile marketing Pamela Marchionni. Noi siamo arrivati a livelli di eccellenza ormai e ci uniamo ad un’altra famiglia di eccellenza, capace di garantirci quella velocità cruciale durante una stagione sportiva. Per fare sport ad alti livelli bisogna avere come partner strutture adeguate e la nuova sede Fisiomed è davvero all’avanguardia”. Sia la Bosetti che la capitana Fiesoli hanno ringraziato Fisiomed ed hanno espresso la loro soddisfazione per l’accordo. Quindi tutti insieme ci si è rilassati godendosi caffè e rinfresco nell’area bar.  

22/02/2024 17:40
Ospedale di Macerata, c'è la gara di progettazione. Acquaroli: "Passaggio fondamentale"

Ospedale di Macerata, c'è la gara di progettazione. Acquaroli: "Passaggio fondamentale"

Un nuovo capitolo si aggiunge all’intricata storia del nuovo ospedale di Macerata. Dopo la conferenza stampa convocata la settimana scorsa da Romano Carancini, durante la quale il consigliere regionale aveva parlato di come dietro la costruzione del nuovo ospedale celasse una farsa, arriva un nuovo aggiornamento sulla questione. È di qualche ora fa infatti l’annuncio del governatore regionale Francesco Acquaroli sulla pubblicazione della gara di progettazione integrata del nuovo ospedale di Macerata. Notizia postata dallo stesso governatore sul proprio profilo Facebook, definita come “un passaggio fondamentale per la realizzazione del nuovo presidio sanitario”.  Il valore della gara si attesta intorno ai 16 milioni di euro, mentre la stima per la realizzazione dell'opera è di circa 185 milioni di euro. Il nuovo ospedale metterà a disposizione 379 posti letto, ampliabili a 434 immediatamente attivabili in caso di eventi emergenziali. L'imponente struttura sorgerà su un'area di circa tredici ettari. 

20/02/2024 21:10
"La Farmacia dei Servizi 2.0": convegno a Civitanova

"La Farmacia dei Servizi 2.0": convegno a Civitanova

Si è svolto sabato pomeriggio, nella sala consiliare del Comune di Civitanova Marche, il convegno organizzato da Atac Farmacie Comunali dal titolo: "La Farmacia dei Servizi 2.0. Le Farmacie comunali una rete di farmacie di prossimità, di professionalità a disposizione della comunità". Le Farmacie comunali hanno partecipato alla sperimentazione della "Farmacia dei servizi" con grandi risultati offrendo alla popolazione servizi di telemedicina, vaccini e tampone e servizio Cup. Dopo i saluti di apertura lavori portati dal sindaco Fabrizio Ciarapica, sono interventi il dottor Marco Meconi, presidente Federfarma Marche e il dottor Tiberio Belleggia coordinatore di Assofarm, i quali hanno sottolineato il ruolo delle farmacie al fianco del Ssn con la Farmacia dei Servizi che si sta dimostrando uno strumento integrato e di sostegno alla deospedalizzazione della sanità. La dottoressa Cleonice Cardelli, direttrice della Farmacia comunale 1 di Civitanova, ha sottolineato gli ottimi risultati della sperimentazione che, nel 2024, si focalizzerà sui servizi cognitivi di monitoraggio all'aderenza alla terapia farmacologia nei pazienti con diabete di tipo 2 e in quelli affetti da Bpco, sulla prevenzione, in modo particolare nei confronti delle categorie più fragili, come i gli anziani e i giovani e sulla formazione e il continuo aggiornamento, necessari alla crescita professionale di una farmacia in costante evoluzione. Ha infine tracciato la mission delle farmacie comunali come il presidio dove il cittadino possa trovare risposte ai propri problemi e bisogni. "Ringrazio il Cda e il personale tutto di ATAC, e l'intera équipe dei farmacisti, per l'ottimo lavoro che stanno svolgendo sul territorio - commenta l'assessore al Welfare Barbara Capponi, che ha chiuso l'evento col suo intervento finale -. La rete delle farmacie comunali avvolge il cittadino con un anello non solo geografico, comodamente dislocato in vari punti della città, ma di rete e servizi e specificità vocazionali, come la farmacia oncologica e quella veterinaria. Va inoltre sottolineata la sensibilità concreta dell'azienda che ha voluto costantemente donare al territorio presidi quali defibrillatori e ambulanza, e molteplici interventi sociali a fianco di istituzioni e associazioni del sociale. Siamo grati di tutto questo". Grande interesse hanno suscitato la professoressa Giulia Bonacucina, responsabile della facoltà di Farmacia dell'università di Camerino e il professore Gianni Sagratini, direttore della Scuola del Farmaco che hanno illustrato il nuovo corso di laurea abilitante e la connotazione professionale nella farmacia dei prossimi anni. "Come Cda siamo orgogliosi di aver organizzato questa giornata - conclude il presidente Atac, Massimo Belvederesi - e ringraziamo i relatori e la dottoressa Cardelli per l'impeccabile lavoro. Continueremo a lavorare per sviluppare sempre più la farmacia di servizi per migliorare ancora di più il rapporto con il cittadino".  

19/02/2024 10:20
L'intelligenza artificiale nel settore sanitario, come utilizzarla? Intervista al prof. Emanuele Frontoni

L'intelligenza artificiale nel settore sanitario, come utilizzarla? Intervista al prof. Emanuele Frontoni

L’Intelligenza Artificiale (IA) è forse l’argomento di maggior dibattito e discussione a livello globale nell’ambito delle tecnologie che possono essere utilizzate nella gestione della vita dell’uomo. Ma che cos’è? L'intelligenza artificiale è la tecnologia di base che consente di simulare i processi dell'intelligenza umana attraverso la creazione e l'applicazione di algoritmi integrati in un ambiente di calcolo dinamico. Certamente l’argomento è complesso e suscita problemi di applicazione, gestione ed anche di eticità. Noi oggi ci limitiamo a quella che è la possibile applicazione alle pratiche sanitarie per la protezione della nostra salute. Ne parliamo con il prof. Emanuele Frontoni, docente di informatica presso l’Università di Macerata e co-director del VRAI (Vision Robotics and Artificial Intelligence Lab) particolarmente attivo e con riconoscenza nazionale e internazionale soprattutto nell’applicazione dell’IA alla sanità. Prof. Frontoni, quali sono i trend applicativi dell’Intelligenza Artificiale per la salute dell’uomo? "L’IA viene utilizzata, o è in fase di sperimentazione, per diversi scopi nel settore sanitario e della ricerca, tra cui la gestione delle patologie croniche, la rilevazione delle malattie, la fornitura di servizi sanitari e la scoperta di nuovi farmaci. Questa nuova tecnologia del digitale permette ai medici e ad altri professionisti del settore non solo di automatizzare i propri compiti routinari, ma anche di avere un supporto nelle loro decisioni, affrontare più rapidamente problemi clinici complessi o migliorare la conoscenza del paziente e conseguente miglioramento delle decisioni cliniche. Attraverso l’uso della IA i sistemi diventano più accurati grazie alla loro capacità di comprendere i dati di addestramento, consentendo così di ottenere approfondimenti senza precedenti su variabilità del trattamento, diagnostica e risultati dei pazienti. È utile supporto al dialogo medico-paziente con le chatbot, servizi alimentati dalla IA e da metodi di processamento del linguaggio naturale. Si consente ai pazienti di porre relative alla loro salute o guidarli nel gestire il problema con un supporto per gli operatori sanitari nella produzione di risposte ed indicazioni, riducendo il carico su esperti sanitari e permettendogli di concentrarsi su altri aspetti cruciali. La rapida evoluzione degli LLM (Large Language Model, ndr) in questo ambito ci permette oggi di utilizzare sistemi evoluti di supporto con una qualità ed empatia non presenti nello stato dell’arte solo un anno fa. Nel campo delle chirurgie robotiche l’IA e i robot collaborativi hanno rivoluzionato le procedure chirurgiche fornendo assistenza durante interventi che richiedono velocità, precisione, controllo e flessibilità. La modellazione 3D a supporto della diagnosi per immagini sta permettendo una migliore pianificazione degli interventi e nuovi metodi di formazione del personale sanitario. Per la predisposizione delle malattie o delle complicanze vengono utilizzate tecniche di IA per predire malattie croniche basandosi sui dati degli EHR (cartella clinaca elettronica, ndr) del paziente disponibili, promuovendo un intervento precoce e un processo decisionale rapido. Ad esempio nella diabetologia italiana sono in fase di sviluppo approcci di predizione delle complicanze che dimostrano livelli di accuratezza altissimi, con un impatto sulla qualità e nella personalizzazione delle cure senza precedenti. L’IA trova anche applicazione nel monitoraggio della salute attraverso Wearable abilitati dall’IA. I dispositivi indossabili, potenziati dall’IA possono essere strumenti efficaci per fornire istruzioni virtuali ai pazienti e collegarli, se necessario, a esperti sanitari in tempo reale. I dati provenienti da questi dispositivi sono anche utilizzati per dare feedback in tempo reale volti a migliorare le abitudini dell’utente all’interno di una visione di prevenzione. Nel settore dell’analisi automatica per immagini radiografiche, grazie a big data e tecnologie di deep learning si possono estrarre informazioni utili da immagini complesse come quelle derivanti da TAC e Risonanza Magnetica. Classificare e segmentare immagini sono delle prerogative tipiche dei sistemi di visione artificiale e costituiscono un utile supporto alla diagnosi per immagini ormai ampiamente sperimentato ed utilizzato in tanti settori specifici. Molto importante l’IA nel campo della ricerca dei farmaci. L’IA sta rivoluzionando la ricerca e lo sviluppo dei farmaci. Può essere utilizzata per analizzare grandi set di dati genetici e clinici per identificare nuovi target farmacologi, prevedere la risposta al trattamento e individuare potenziali effetti collaterali. Gli algoritmi possono anche assistere nella progettazione di nuovi farmaci, ad esempio prevedendo la struttura e le proprietà dei composti chimici. Ciò può accelerare il processo di scoperta dei farmaci e aumentare la probabilità di successo. Questo sono solo alcuni dei modi in cui l’IA sta trasformando il settore sanitario e sono moltissimi i campi della salute e del benessere dell’uomo che saranno sempre più supportati da algoritmi all’interno di una virtuosa collaborazione uomo-macchina". L’IA e la salute dell’uomo, quali sono gli aspetti etici? "Per garantire che l’utilizzo dei metodi di IA nel settore sanitario sia conforme agli standard etici è necessario implementare procedure di verifica robuste. Ci sono alcune considerazioni chiave che debbono necessariamente divenire parte integrante di tutti gli approcci applicativi e tecnologici sopra descritti. Tra questi la trasparenza, il rispetto della privacy, l’equità e la responsabilità. Garantire la conformità etica nel settore sanitario è un compito complesso che richiede un approccio olistico e una costante vigilanza. Tuttavia con le giuste politiche e procedure in atto è possibile utilizzare questi potenti strumenti in modo sicuro e nel pieno rispetto delle nuove norme e certificazioni che arriveranno velocemente a regolamentare il settore a partire dall’AI Act e delle linee guida della Commissione Europea".   

18/02/2024 10:50
Macerata, Carancini svela 'la farsa' del nuovo ospedale: "Il progetto non c'è, Parcaroli invisibile" (FOTO e VIDEO)

Macerata, Carancini svela 'la farsa' del nuovo ospedale: "Il progetto non c'è, Parcaroli invisibile" (FOTO e VIDEO)

"La farsa". Così ha definito l’intrigata vicenda legata al nuovo ospedale di Macerata il consigliere regionale del Partito Democratico, Romano Carancini, che nella mattinata odierna ha convocato nel ristorante maceratese DiGusto una conferenza stampa per far luce sulla questione e porla all’attenzione dei cittadini. Insieme al consigliere regionale, hanno preso parte alla conferenza stampa anche Irene Manzi, deputata e componente della segreteria nazionale del Pd, Angelo Sciapichetti, segretario della federazione provinciale del Pd, Narciso Ricotta, capogruppo del Pd in consiglio comunale e consiglio provinciale di Macerata e Ninfa Contigiani, segretaria del circolo Pd Macerata e consigliera comunale. Si parla ormai da diversi anni della costruzione del nuovo ospedale di Macerata. Era il 2020 quando il sindaco Parcaroli e il governatore regionale Acquaroli vennero ritratti nel famoso "campo di girasoli", atti a effettuare un sopralluogo nella zona che avrebbe ospitato il nuovo nosocomio. Nel luglio del 2022 venne firmato lo storico accordo fra la Regione Marche e il Comune di Macerata per la sua costruzione nel capoluogo di provincia. Si definiva come la nuova struttura "mastodontica" da 400 posti letto, aggiornata e completa di personale adeguato, sarebbe sorta in località “La Pieve” e che i lavori sarebbero iniziati nel 2025. Nell’aprile dello scorso anno invece, dopo aver minacciato di incatenarsi in caso di mancata costruzione del nuovo ospedale, il sindaco Sandro Parcaroli aveva annunciato come "entro la fine del 2024 sarebbe stata posta la prima pietra" per l’avvio dei lavori. Arriviamo così alla giornata di ieri quando è arrivato l’annuncio di Parcaroli sull’ok dell’Anac alla progettazione del nuovo ospedale. Secondo quanto riportato dal sindaco "la Regione Marche predisporrà, a breve, la pubblicazione del bando sulla Gazzetta dell’Unione Europea e sul sito della Regione". Nell'intervento odierno, intitolato appunto "la farsa", Carancini afferma invece come, ad oltre tre anni di insediamento della giunta Parcaroli, del nuovo ospedale non si abbia notizia. "Non si ha notizia del progetto - dichiara il consigliere regionale -. Deve addirittura ancora essere messa a bando la scelta del progettista. Si dovrebbe poi passare alla redazione del progetto di fattibilità economica e poi successivamente la messa a bando del progetto stesso per scegliere l’assegnatario dell’appalto e per realizzare l’esecutivo. Poi infine devono ovviamente esserci i lavori. Ad oggi non c’è nulla di tutto questo". Questa mancanza di un progetto effettivo è stata la prima tematica affrontata durante la conferenza. “Siamo agli albori dell’opera pubblica”. Afferma la deputata Irene Manzi, la cui presenza viene sottolineata da Carancini come importante per rappresentare una filiera del Pd. "Quella messa in atto sinora è una semplice politica degli annunci, ma sappiamo che non si fanno le nozze con i fichi secchi. Sinora non ci sono state risposte chiare, né tantomeno delle certezze, rivolte ai cittadini, a cui deve essere garantito il pieno ed efficiente diritto alla salute". "Una conferenza stampa che ci saremmo augurati di non fare - dichiara invece il segretario Sciapichietti -. La giunta di destra ad oggi non ha conseguito risultati. Quello dell’ospedale è il più grande bluff della provincia”. "Dopo 3 anni non c’è nessun progetto - ontinua il consigliere Ricotta - Questa è la realtà brutale dei fatti, quella di un sindaco che si è fatto scippare l’ospedale. Inutile che minaccia di incatenarsi o parla di prima pietra: siamo fermi all’anno zero, se non -1". La consigliera Contigiani si concentra, invece, sulle attuali condizioni in cui verte l’ospedale di Macerata. “Siamo di fronte a una struttura vecchia, che ha fatto il suo tempo e non è più adeguata. In più medici e operatori sanitari stanno fuggendo sempre più dalla sanità pubblica. Tutti parlano di rinnovare, mentre il sindaco si limita a dire che faranno un bell' ospedale. Non si deve pensare alla bellezza esterna dello scatolone, bensì alla sua efficienza”. Il secondo tema affrontato è stato quello legato invece all’aspetto finanziario che riguarda la costruzione del nuovo ospedale. Come ricordato da Carancini, nel 2023 l’assessore regionale con delega ai lavori pubblici Francesco Baldelli rispose a una sua interrogazione in aula confermando che c'erano i fondi per la costruzione del nuovo ospedale. Fatto smentito dal consigliere dem e testimoniato dall’accesso agli atti in questione. "Non solo non ci sono i fondi necessari a coprire la costruzione del nuovo ospedale, ma si stanno verificando una serie di fatti al limite della legalità - prosegue Carancini -. La Regione Marche intende infatti attingere alle risorse del sisma per realizzare un nuovo ospedale. Lo fa per giunta in maniera del tutto imbarazzante: trasforma i 6,2 milioni di euro già previsti per il sisma per la città di Macerata (in particolare per la riqualificazione dell’ex Cras), in 110 milioni di euro". Come riportato da Carancini, nel 2022 l’allora assessore al bilancio della Regione Marche Guido Castelli avrebbe comunicato ad Acquaroli e Legnini di utilizzare le risorse desinate alla ricostruzione post-sisma per il nuovo ospedale di Macerata: "Con l’ordinanza 109 del 2020 venivano destinati fondi per la ricostruzione post-sisma ai vari territori. Al Comune di Macerata andavano 6,2 milioni di euro, con i quali sarebbero stati finanziati i lavori per tre strutture, fra cui l’ex Cras. Parliamo di soldi pubblici, che col tempo hanno subito una vera e propria plusvalenza, accentuatasi con l’innalzamento delle risorse dovuta alla crisi russo-ucraina. Siamo così passati dai 6,2 milioni iniziali a 75 milioni, che sono diventati in seguito 87 e infine 110 milioni di euro. Secondo Castelli 20 milioni sarebbero stati destinati all’ex Cra, mentre i restanti 90 alla costruzione del nuovo ospedale di Macerata". "A 13 mesi dal suo insediamento come commissario straordinario di Governo alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto, Castelli non ha fatto nulla. Nel frattempo, ci si chiede come sia stato possibile trasformare 6,2 milioni di euro in 110 milioni di euro. Il sindaco non si è mai occupato in maniera sostanziale della vicenda dell’ospedale, mentre il duo Acquaroli-Castelli sta mettendo in piedi un’azione assolutamente inaccettabile", conclude Carancini.  

16/02/2024 15:00
Nuove assunzioni nella sanità maceratese: "Fronteggiamo carenza di medici anche con specializzandi"

Nuove assunzioni nella sanità maceratese: "Fronteggiamo carenza di medici anche con specializzandi"

Nuove assunzioni di personale, in diversi profili, per l’Azienda sanitaria maceratese. Due dirigenti medici di Neurologia, il dottor Carlo Vico e la dottoressa Giovanna Pilurzi sono stati assunti a tempo indeterminato, mentre a tempo determinato e orario ridotto tre ortopedici, gli specializzandi Valerio Tiburzi, Letizia Guerrini e Lucia Sciamanna, che trasformeranno il loro rapporto di lavoro a tempo indeterminato dopo il conseguimento del titolo di specializzazione. “Cerchiamo di fronteggiare la carenza di medici in vari reparti, anche con l’assunzione degli specializzandi – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci – il reclutamento di personale è già stato previsto nella programmazione economica del fabbisogno triennale 2023-2025, di cui al relativo Piao”. Assunzione a tempo determinato e pieno per un anno della psicologa Cristina Guardati presso l’U.O.C. Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro al fine di realizzare progetti trasversali, svolti in collaborazione con i Servizi del Dipartimento di Prevenzione. Per assicurare la continuità nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie richieste e, quindi, garantire il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, è stato prorogato il contratto di lavoro a tempo determinato della dottoressa Pamela Piaggesi, fisioterapista, che giungerà a scadenza a fine mese. Tramite avviso di mobilità esterna, infine, si segnalano in entrata le assunzioni della dottoressa Livia Panichelli, medico di Medicina d’Emergenza-Urgenza proveniente dall’Ast di Ancona, e dei medici Lara Lucidi, ortottista e Antonio De Cesare, tecnico sanitario di Radiologia Medica.

15/02/2024 17:14
Telemedicina per i pazienti nefrologici, al via il servizio negli ospedali di Macerata e Camerino

Telemedicina per i pazienti nefrologici, al via il servizio negli ospedali di Macerata e Camerino

Avviato all’Ast di Macerata il servizio di telemedicina e presa in carico del paziente nefrologico. La prestazione è erogata dagli specialisti del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Macerata, diretto dal dottor Franco Sopranzi. Consente di visitare e verificare, in tempo reale, le condizioni di salute dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica e sottoposti a dialisi peritoneale domiciliare, senza che siano costretti a muoversi dalla loro abitazione. Un servizio utile anche alle persone che vivono nelle aree del cratere sismico e dell’entroterra, più lontane dagli ospedali e che raggiunge pure i pazienti che effettuano il trattamento dialitico questo l’ospedale di Camerino.  Le Marche sono tra le prime regioni, in Italia, ad attivare la prestazione che consente, tra le altre cose, di ottimizzare la gestione delle risorse pubbliche, dal momento che un solo infermiere può interagire con sei pazienti, assistendoli sia durante le fasi della procedura dialitica domiciliare, sia in fase di training, con un notevole risparmio di costi. Operativo da un mese presso l’Ast di Macerata, il servizio è stato presentato oggi alla stampa.  “La carenza di medici di medicina generale ha privato i territori interni di alcuni servizi sanitari fondamentali - dice il vice presidente della Giunta e Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - Questa carenza ha avuto un riflesso anche nell’afflusso ai pronto soccorso. Una delle misure che, come Regione, stiamo mettendo in campo, è quella della telemedicina, che si affianca alle altre iniziative già attivate, come la farmacia dei servizi e gli ambulatori funzionali territoriali per l’aggregazione dei medici di medicina generale. Si tratta di innovazioni che si aggiungono ai cinquanta punti Salute che andremo ad attivare sul territorio regionale, tre dei quali sono già operativi, e attraverso i quali i pazienti possono beneficiare di esami strumentali come holter pressorio e cardiaco, ed elettrocardiogramma, con trasferimento telematico dei referti. Si tratta di risposte alle cronicità legate all’altissima percentuale di persone anziane presenti nella nostra regione e al crescente bisogno di presa in carico di queste persone".  L’assessore ha espresso 'grande apprezzamento, nei confronti dell’Ast di Macerata “per l'attivazione di questo importante servizio”. La telemedicina, applicata alla Dialisi “nella nostra Azienda – ha sottolineato Marco Ricci, direttore generale Ast Macerata - rappresenta la realizzazione concreta della medicina di prossimità: lo specialista arriva direttamente a casa del paziente e attraverso la tecnologia lo visita e gli fa un teleconsulto, evitando così che lo stesso si rechi in ospedale. Minori costi per il Servizio sanitario nazionale, ma anche la garanzia di cure adeguate e di monitoraggio continuo della salute dell’utente. Grazie alla telemedicina, si realizza l’equità delle cure, in modo particolare nei confronti di chi vive in territori lontani dagli ospedali e può vedere garantito, al pari di ogni altro, il suo diritto alla salute. Questo, inoltre, è solo un inizio. Oggi abbiamo in funzione tre totem (apparecchiature dedicate alla telemedicina); l’obiettivo è averne in funzione almeno otto rispetto alla trentina di pazienti in cura a Macerata, servendo di conseguenza una platea ben più vasta di persone affette da queste cronicità”. La gestione della cronicità dei pazienti, ha ribadito il dottor Sopranzi, “dovrà necessariamente, in futuro, essere affidata alla telemedicina e con una presa in carico proattiva da parte dei distretti che, attraverso dei team multidisciplinari, non solo composti da medici e infermieri, ma anche da assistenti sociali, riescano a costruire percorsi personalizzati in base alla singola richiesta di salute che ogni cittadino manifesta. Richieste che andranno gestite attraverso le cure domiciliari e le prenotazioni di esami, in un percorso che renda il paziente aderente a quelle cure che gli permetteranno di evitare momenti di acuzie e quindi gli accessi in pronto soccorso”. Il direttore sanitario Daniela Corsi ha parlato di “un nuovo scenario della riforma sanitaria regionale che parte dall’Ast di Macerata”, mentre Giancarlo Cordani (direttore socio sanitario Ast Macerata) ha detto che “l’applicazione della telemedicina rappresenta una pietra miliare del collegamento tra ospedale e territorio, tassello fondamentale per costruire una medicina di prossimità”. Grazie alla teleconsulenza medico-sanitaria, alla televisita, al teleconsulto, alla teleassistenza e al telecontrollo, le persone con insufficienza renale cronica, in costante aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione, sono monitorate dagli operatori sanitari senza che questi debbano spostarsi dall’ospedale di Macerata. I dati relativi ai parametri vitali vengono trasmessi, in tempo reale, dalla casa del paziente e dall’ospedale di Camerino, direttamente alla centrale operativa del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Macerata, attraverso una apparecchiatura mobile (totem) installata al domicilio della persona in dialisi (in caso di terapia domiciliare) e all’ospedale di Camerino per i pazienti che effettuano il trattamento dialitico nel nosocomio camerte.  La telemedicina permette ai medici di adottare le scelte terapeutiche più idonee, di intervenire e risolvere precocemente gli eventuali problemi, permettendo così di ridurre gli accessi urgenti al Pronto soccorso e i ricoveri non programmati. Grazie alla telemedicina la persona in dialisi può beneficiare di teleconsulti e televisite multidisciplinari che includono più specialisti, tra i quali, ad esempio, lo psicologo, il dietista, il vulnologo, senza dover affrontare i disagi legati agli spostamenti. Dopo la conferenza stampa, si è svolto, presso la Consolle operativa del reparto di Nefrologia, un duplice collegamento: con l'ospedale di Camerino per un consulto in diretta attraverso la telemedicina e, a seguire, con un paziente che effettua la dialisi nel proprio domicilio.

14/02/2024 16:42
Pazienti fragili, vaccinazioni senza prenotazione negli ospedali di San Severino e Camerino

Pazienti fragili, vaccinazioni senza prenotazione negli ospedali di San Severino e Camerino

Dal 6 febbraio negli ospedali di Camerino e San Severino è stato aperto un ambulatorio per le vaccinazioni dedicato ai pazienti fragili. L’iniziativa della U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica dell’Ast di Macerata, diretta dalla dottoressa Franca Laici, offre la possibilità ai pazienti fragili, quali ad esempio oncologici, cardiopatici, diabetici, dializzati, oppure affetti da malattie autoimmunitarie o dell’apparato respiratorio, di accedere direttamente e senza prenotazione all’ambulatorio per programmare o eseguire le vaccinazioni necessarie, presentando soltanto la lettera di dimissione o l’ultima visita di controllo effettuata presso lo specialista. L’ambulatorio sarà attivo all’ospedale di Camerino il primo mercoledì del mese, dalle ore 9:30 alle 12:30, mentre il terzo giovedì del mese presso l’ospedale di San Severino con lo stesso orario. “Si tratta di un ulteriore servizio offerto alla cittadinanza- dichiara la direttrice sanitaria Daniela Corsi- rivolto in particolare a chi si trova in una condizione di fragilità dal punto di vista della salute e, quindi necessita di maggiori attenzioni e di un percorso più agevolato per poter effettuare le vaccinazioni di cui ha bisogno”.    

12/02/2024 11:23
La Lega del Filo d'Oro di Osimo: un'eccellenza di scienza, umanità e civiltà

La Lega del Filo d'Oro di Osimo: un'eccellenza di scienza, umanità e civiltà

Oggi ho vissuto una delle esperienze più emozionanti del mio lavoro di giornalista medico-scientifico. Dopo più di 30 anni sono tornato ad osservare l’attività assolutamente originale e preziosissima della "Lega del Filo d’Oro" di Osimo. Sono stato accolto dal presidente della fondazione Rossano Bartoli, lo stesso disponibile distinto signore che quando eravamo giovani, io curioso cronista della salute e lui entusiasta ricercatore della dignità e delle opportunità per ogni essere umano, mi accolse in una palazzina di Osimo decorosa, ma abbastanza limitata negli spazi dove un gruppo di "visionari" aveva deciso di accudire, educare e cercare di inserire socialmente tra i più sfortunati portatori di disabilità i sordo-ciechi, con deficit plurisensoriali che presuppongono spesso anche limiti neurologici. Una specie di prigione vitale e sociale per loro, una condanna ad una sterile e faticosa assistenza per le famiglie. A questa triste visione ero rimasto, ma stamattina osservando la nuova sede della “Lega del Filo d’Oro” a Padiglione di Osimo molto grande e plurifunzionale, ho subito intuito che molte cose sono cambiate e che forse i sogni e le incerte aspettative di allora sono diventate solida realtà. Di questo ho parlato con il Presidente della Fondazione “Lega del Filo d’Oro” Rossano Bartoli. Presidente Bartoli, quando è nata la “Lega del Filo d’Oro” e perché? “La “Lega del Filo d’Oro” fu costituita come associazione nel 1964 per iniziativa di Sabina Santilli, sordo-cieca dall’età di 7 anni. È divenuta Fondazione dal 1° gennaio 2021, rinnova il proprio impegno nel rispondere ai bisogni delle persone sordo-cieche e pluriminorate psico-sensoriali attraverso l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue con l’obiettivo della ricerca della maggiore autonomia possibile. È questa la missione della “Lega del Filo d’Oro” nei suoi quasi 60 anni di storia, che l’ha portata a diventare punto di riferimento nazionale nel trattamento della disabilità grave e complessa".  Dove siete presenti attualmente in Italia? “Oltre a questa nostra sede storica e di riferimento qui ad Osimo, siamo presenti in 10 regioni italiane con 5 centri residenziali con annessi servizi territoriali e 5 sedi territoriali. Sebbene il modello si incentri sulla persona con disabilità multiple, la necessità di creare relazioni e interazioni per chi non vede e non sente porta ad abbracciare progressivamente l’intero nucleo familiare, i territori e le istituzioni. Pur nella diversità degli interventi, che si articolano lungo il percorso dalla diagnosi alla riabilitazione e all’inserimento socio-educativo, il modello della “Lega del Filo d’Oro” si contraddistingue per la costante spinta oltre i limiti imposti dalla condizione di disabilità, lavorando su ciò che è possibile fare per la valorizzazione delle potenzialità residue e il riconoscimento dell’unicità di ciascuna persona".  Come programmate la vostra attività? "Oltre all’assistenza sociale e socio-sanitaria per la diagnosi, riabilitazione ed inclusione sociale dei propri utenti, la 'Lega del Filo d’Oro' è attiva con suoi centri di ricerca e formazione per lo sviluppo di approcci avanzati e competenze specialistiche. Siamo molto attenti alle nuove tecnologie che possono essere utili e forse anche molto utili al nostro lavoro”. Ci descrive l’attività in questa vostra splendida sede di Osimo? "È la sede nazionale della Fondazione, ad Osimo la 'Lega del Filo d’Oro' è nata ed oggi opera con un centro di riabilitazione riconosciuto dalla Regione Marche come 'unità Speciale per sordo-ciechi e pluriminorati psico-sensoriali'. Ciò consente anche il ricovero di utenti provenienti da tutta Italia con retta di degenza a carico delle Asl di residenza. Questa struttura ha una capacità operativa di 63 posti a tempo pieno, 15 a degenza diurna e offre prestazioni ambulatoriali e domiciliari. Qui svolgono le attività di diagnosi e riabilitazione e vengono ospitati utenti di diverse fasce di età: bambini, giovani ed adulti. Al suo interno troviamo il centro diagnostico che formula una valutazione globale ed effettua interventi precoci per bambini al di sotto di 6 anni, inoltre vi sono servizi educativi e riabilitativi personalizzati, l’assistenza medica, il centro di ricerca ed anche un centro di documentazione". Concludendo, Presidente Bartoli se lei volesse farci un esempio della bontà del vostro lavoro, quale potrebbe essere? "Di esempi potrei portarne tantissimi: il sollievo di tantissime famiglie, la scolarizzazione di tanti nostri assistiti. Pensi che ben 8 sordo-ciechi da noi curati sono arrivati persino alla laurea. Non era certo l’aspettativa di quando era stata scoperta la loro grave disabilità". Che sensazione ha della valutazione pubblica del vostro lavoro? "Quasi entusiasmante, è la molla che ci spinge a fare di più e meglio ogni giorno. Una prova ne è la grande generosità dei cittadini che con le loro donazioni ci permettono ogni anno di allargare di più le nostre strutture e di renderle sempre più efficienti".

11/02/2024 11:00
Bolognola è cardioprotetta, consegnato defibrillatore esterno

Bolognola è cardioprotetta, consegnato defibrillatore esterno

Il progetto regionale di Cardioprotezione “comuni sicuri per comunità resilienti: adotta un Comune cardioprotetto” nasce nel 2017 dalla collaborazione tra il Comitato regionale CRI Marche e l'Unità di progetto sisma Centro Italia del Comitato nazionale. Una generosa donazione di Epap, a favore di Croce Rossa Italiana - Comitato regionale Marche, negli ultimi mesi ha permesso di dare continuità a questo progetto. Il Comune di Bolognola è uno dei 12 Comuni che hanno beneficiato di questa donazione che prevede il posizionamento di un defibrillatore semiautomatico esterno.

10/02/2024 16:32
Fisiomed, attivo il nuovo centro prelievi nella nuova sede di Sforzacosta

Fisiomed, attivo il nuovo centro prelievi nella nuova sede di Sforzacosta

Il 2024 prosegue all'insegna di nuovi servizi proposti dal Gruppo Medico Fisiomed. Da oggi la nuova sede, inaugurata lo scorso ottobre a Sforzacosta, diventa pure centro prelievi per le analisi del sangue. In via Giovanni XXIII infatti due ambulatori sono stati adibiti a punto per effettuare i prelievi del sangue. Una novità importante che completa 360° l'offerta del gruppo medico Fisiomed guidato da Enrico Falistocco. Il centro prelievi risponde ad una esigenza che la comunità aveva, sarà a disposizione infatti di tante persone del territorio. D'altronde fare le analisi del sangue non solo è un primo passo consigliato per il classico e basilare check-up del proprio corpo, ma può essere forma di prevenzione fondamentale per controllare la tiroide; il livello del colesterolo e i rischi cardiovascolari; lo stato del sistema digerente; diabete e tanti altri aspetti della nostra salute. L'ambulatorio per i prelievi sarà aperto dal lunedì al venerdì con orario 7:30- 9:30. Potranno recarsi senza prenotazione i privati e coloro che sono in possesso del ticket/ricetta medica. Per chi invece gode dell'esenzione, sarà obbligatorio prenotare. Fisiomed inoltre darà la piacevole possibilità di usufruire della colazione a prezzo scontato, utilizzando il bar Fisiomed Coffee allestito all'interno della nuova moderna e confortevole sede. Insomma sempre più Fisiomed. A pochi giorni, va ricordato, dall'aver lanciato anche gli esami di risonanza magnetica e tac (Tc) con mezzo di contrasto. "Dare la possibilità di effettuare analisi del sangue dotandoci di un centro prelievi - afferma l’amministratore del Gruppo Medico Fisiomed, Enrico Falistocco - è per noi motivo di grande soddisfazione e ci fa davvero piacere. Come ho sempre detto il nostro ruolo deve essere complementare a quello della sanità pubblica e cerchiamo di ascoltare i bisogni della comunità. Nostra priorità è migliorare la condizione della collettività aumentando la prevenzione e ed eliminando le insicurezze. Il Gruppo Fisiomed ha già un ruolo importante sul territorio ma non vuole smettere di investire, migliorarsi ed innovarsi nel territorio, per il territorio".  

07/02/2024 16:40
Il laboratorio analisi, non solo esami per la diagnosi della malattia: intervista al dottor Gironelli

Il laboratorio analisi, non solo esami per la diagnosi della malattia: intervista al dottor Gironelli

Fin dalla più remota antichità gli uomini hanno sempre attribuito grande importanza ai fluidi corporei in generale e al sangue in particolare. Nell’antico Egitto si credeva che per prevedere il sesso di un nascituro bastasse bagnare con urina di una donna incinta due sacchetti contenenti semi di orzo e di grano (papiro di Saqqara). In base a quale dei due fosse germinato prima si sarebbe potuto capire il sesso del feto. La Bibbia è piena di riferimenti al sangue come fonte e simbolo della vita. Credenza che si è mantenuta nei secoli, basti pensare alle espressioni "purosangue", "mezzosangue" usati in zootecnia e non solo, purtroppo. Le scarsissime possibilità delle tecnologie dei tempi precedenti hanno sempre reso impossibile uno studio più organico dei vari componenti. Comunque l’interesse ai fluidi corporei non venne mai meno, in maniera magari grezza e grossolana si era capito che attraverso di essi si poteva raggiungere qualche utile informazione. Così tutti sanno, se non altro per motivi di goliardia, che nel Medioevo i medici assaggiavano l’urina dei pazienti in presenza di certi sintomi. Se avessero percepito nelle urine un gusto dolce avrebbero potuto formulare la diagnosi di diabete. In ogni modo fino all’800 i progressi in questo settore furono pochi. Nella prima metà dell’800 le cose cominciarono a cambiare. Nell'ambito della semeiotica (la scienza dei segni) i medici poterono aggiungere anche i cosiddetti "segni chimici". Parliamo della moderna scienza di medicina di laboratorio con il dottor Luigi Gironelli, biologo specializzato in biochimica e chimica clinica nonchè direttore Fisiomedlab di Civitanova Marche e con punto prelievi nella nuova sede Fisiomed di Sforzacosta.  - Dr. Gironelli attingendo dalla storia della sua specialità quali elementi standard hanno caratterizzato l’era moderna delle analisi di laboratorio e quali sono i passaggi fino ai nostri giorni? "I tipici esempi di 'segno chimico', ovvero di 'identificazione chimica della malattia', possono essere: il glucosio nelle urine dei diabetici (non una grande novità come abbiamo visto a cura di Michel Eugène Chevreul, 1815), l’albumina nelle urine di soggetti con malattie renali (Richard Bright, 1837), la tirosina e la leucina nelle urine di pazienti con atrofia acuta del fegato (Friedrich Theodor Frerichs, 1848), la iperglicemia (Claude Bernard, 1855), la diminuzione dell’urea urinaria nelle malattie epatiche in genere (Giorgio Roster, 1879), ecc. Un maggiore significato i segni chimici lo otterranno di lì a poco con la possibilità di passare da analisi qualitative ad analisi quantitative potendo così determinare non solo la presenza di un qualche tipo di analita, ma anche la sua quantità. Nel secondo dopo guerra del 900 cominciò il boom della medicina di laboratorio. Cominciò l’uso di kit pronti per l’analisi di ogni tipo di metabolita. Fino ad allora in laboratorio si dovevano preparare i reagenti necessari ai vari tipi di analisi. Furono introdotte nuove strumentazione per l’automazione della conta degli elementi figurati del sangue, sicché l’esecuzione di esami come l’emocromo passò da molti a pochissimi minuti. Successivamente si introdussero gli esami basati sugli anticorpi e sugli enzimi ottenendo una precisione ed un’efficienza assolutamente impensabili fino a poco tempo prima. L’introduzione dell’informatica ha portato ad un miglioramento della produttività assolutamente incredibile. Con questo siamo ormai giunti ai nostri giorni dove il laboratorio classico, pur utilizzando reazioni ormai ben consolidate da anni nel loro uso, riesce grazie alle nuove strumentazioni sotto controllo dei computer ad offrire ai pazienti un servizio altamente specializzato ed efficiente".  Discorso a parte merita invece lo sviluppo delle tecniche cosiddette di "biologia molecolare". In pratica con questo termine si intendono gli esami eseguiti attraverso la reazione della Pcr (polymerase chain reaction) che, intervenendo attraverso un complicato sistema di enzimi altamente specializzati direttamente sugli acidi nucleici, permettono dei risultati praticamente infallibili. Certamente non servono per eseguire le comuni analisi di tutti i giorni, ma in ambiti ben definiti, tipo virologia (vedi recente pandemia di COVID19), microbiologia o medicina legale sono arrivati ad essere il gold standard da usare come riferimento.  Come un po' tutta la sanità, l'orientamento anche per questa disciplina è quello di una medicina di laboratorio sempre più personalizzata e di precisione, ma anche integrata nei vari team clinici".  Oltre alla diagnosi della malattia come contribuisce il laboratorio analisi alla sua prevenzione? "Una delle definizioni della medicina di laboratorio è oggi 'un approccio emergente al trattamento e alla prevenzione delle malattie, che tiene conto della variabilità individuale a livello di caratteristiche genetiche, di ambiente e di stili di vita'. Nell'immaginario collettivo il medico di laboratorio si occupa dei prelievi di sangue che i pazienti effettuano di routine per i controlli medici. Pensare che il ruolo del professionista di laboratorio sia così marginale e sia limitato all'esecuzione di prelievi di sangue è sicuramente sbagliato. La Medicina di Laboratorio è una disciplina composita che applica tutte le moderne metodologie scientifiche per dare il suo contributo alla prevenzione, alla diagnosi, alla terapia e alla gestione delle malattie.  Sbagliato pensare che le figure professionali che operano in laboratorio siano solo medici. La Medicina di Laboratorio è una disciplina che richiede il contributo di professionalità e competenze diverse. In laboratorio operano medici, ma anche biologi, chimici, biotecnologici, tecnici di laboratorio, infermieri, ognuno con compiti e responsabilità ben definiti. La convivenza di professionalità e competenze diverse permette di avere una visione allargata delle situazioni e consente una valutazione delle stesse nella loro complessità nei vari ambiti in cui si opera. Come è accaduto per molte delle professioni sanitarie, anche la medicina di laboratorio si è evoluta ed oggi è cambiato anche il suo ruolo all'interno del Sistema Sanitario Nazionale. Si è assistito ad un travolgente progresso scientifico ed innovazione tecnologica ed i ruoli e le competenze dello specialista di laboratorio hanno dovuto soddisfare le esigenze di questa trasformazione ed evoluzione che è continua. Basti pensare, per esempio, alle sfide che oggi questa disciplina deve affrontare: è pienamente coinvolta nell'assicurare un affidabile uso dei Big Data al fine di trarre informazioni utili in ambito sanitario, così come nel garantire un corretto utilizzo dell'intelligenza artificiale ed ancora, come il contesto da pandemia da Covid-19 ha insegnato, come implementare nuovi strumenti di gestione per essere più pronti ad affrontare le situazioni di emergenza".  Che ruolo ha avuto il laboratorio analisi nella gestione della pandemia da Covid-19? "A portare all'attenzione dell'opinione pubblica la medicina di laboratorio è stato proprio il Covid-19 visto che l'individuazione dei soggetti positivi o negativi alla malattia è stata possibile proprio grazie agli esami di laboratorio, in particolare il tampone molecolare. Questo è stato rilevante soprattutto per individuare i soggetti asintomatici. Inoltre, importantissimo è stato il ruolo del laboratorio nella sorveglianza epidemiologica e nella valutazione dell'immunizzazione, mediante la ricerca degli anticorpi anti Sars-CoV-2, e lo sarà sempre più ora nel monitoraggio della risposta immunitaria indotta dalla vaccinazione. Il laboratorio ha avuto un ruolo molto importante anche nella diagnostica differenziale e nella prognosi mediante la determinazione di biomarcatori, come i parametri ematologici, i fattori della coagulazione o i marcatori di infiammazione, comunemente richiesti ed eseguiti nei nostri laboratori".  E in ambito oncologico? "La medicina di laboratorio è diventata via via sempre più preziosa anche in ambito oncologico e non soltanto per i vari esami di laboratorio che possono suggerire la presenza di un tumore e quindi indicare la necessità di approfondimenti in proposito.  Oggi è disponibile un innovativo ed importante approccio, noto come biopsia liquida che permette l'identificazione del dna tumorale isolato dal sangue dei pazienti. La biopsia liquida ha enormi potenzialità in oncologia ed una delle applicazioni è la possibilità di monitorare l'evoluzione molecolare della neoplasia. È una forte spinta per la medicina di precisione. Come un po' tutta la sanità, l'orientamento anche per questa disciplina è quello di una medicina di laboratorio sempre più personalizzata e di precisione, ma anche integrata nei vari team clinici. La nostra è una disciplina che dovrà coinvolgere sempre più nuovi interlocutori, gli esperti di Health Techology Assessment, dei Big Data e dell'Intelligenza Artificiale al fine di rendere il referto di laboratorio sempre più affidabile ed informativo e che risponda a criteri di qualità, tracciabilità, coerenza ed efficacia di alto livello".  

04/02/2024 10:50
Ambulatorio cardio-oncologico all'ospedale di Camerino: il bilancio a 3 mesi dall'attivazione

Ambulatorio cardio-oncologico all'ospedale di Camerino: il bilancio a 3 mesi dall'attivazione

A distanza di tre mesi dall'attivazione dell’ambulatorio cardio-oncologico presso l'ospedale di Camerino, è tempo di un primo bilancio con il direttore della cardiologia Josephine Staine, che lo dirige. Nonostante l'ambulatorio operi nei primi tre giovedì di ogni mese, da novembre sono state già effettuate 68 prestazioni, che comprendono elettrocardiogramma, visita ed ecocardiografia. Il trattamento del paziente oncologico comporta effetti collaterali a carico del sistema cardiovascolare e lo sviluppo della cardiotossicità rappresenta un fattore che limita l’utilizzo della terapia antineoplastica, con conseguenze sulla qualità di vita e sulla sopravvivenza dei pazienti. La dottoressa Staine circa 13 anni fa ha istituito nelle Marche il primo ambulatorio cardio-oncologico con lo scopo di creare un gruppo guidato, nella pratica ambulatoriale, da un Protocollo unico e condiviso per migliorare globalmente l’assistenza al paziente oncologico, identificando il rischio di sviluppo di cardiotossicità e attuando tempestivamente un trattamento capace di proteggere il cuore da un danno conclamato. Dottoressa, da novembre 2023 è attivo l’ambulatorio cardio-oncologico anche all’ospedale di Camerino "Abbiamo creato un percorso condiviso con il direttore dell’U.O.C. di oncologia di Macerata Nicola Battelli e con il dottor Luca Faloppi dell'oncologia di San Severino per identificare precocemente i pazienti a maggior rischio di sviluppare disfunzione cardiaca da chemioterapia". Quale la finalità dell’ambulatorio cardio-oncologico? "L'ambulatorio ha la finalità di identificare precocemente i pazienti a rischio di sviluppare cardiotossicità, di valutare in modo personalizzato il programma terapeutico antitumorale e/o l'utilizzo di agenti cardioprotettori durante la chemioterapia e pianificare uno stretto monitoraggio della funzione cardiaca, introducendo in fase precoce una terapia cardiologica di prevenzione o di supporto. La possibilità di identificare precocemente i pazienti più ad alto rischio di cardiotossicità sta rappresentando un obiettivo primario sia per il cardiologo che per l’oncologo". Quali sono i giorni e gli orari in cui ci si può rivolgere all’ambulatorio? "La giornata dedicata sarà il giovedì dalle ore 8:30 alle 13, la lista dei pazienti sarà stilata da ciascuna oncologia su agenda Cup, nelle giornate specifiche previste con posti dedicati. Il secondo giovedì di ogni mese le sedute saranno dedicate ai pazienti dell'oncologia di San Severino, mentre il primo e il terzo giovedì del mese saranno destinate ai pazienti di quella di Macerata". "L’attivazione di un ambulatorio cardio-oncologico presso l’ospedale di Camerino ci permette di offrire ai pazienti un servizio di avanguardia, frutto di una sinergia importante tra le unità operative di cardiologia e di oncologia" afferma il direttore generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci. "Questa è la dimostrazione delle eccellenze che operano all’interno della nostra azienda - sottolinea il direttore sanitario Daniela Corsi - capaci di elevare gli standard dell’assistenza sanitaria erogati agli utenti".  

30/01/2024 18:10
"Le patologie dei 5 sensi": nuovo convegno targato Fisiomed per medici e specialisti

"Le patologie dei 5 sensi": nuovo convegno targato Fisiomed per medici e specialisti

Fisiomed ancora centro di confronto, studio e prevenzione per i medici e specialisti del territorio. Questo sabato 27 gennaio il nuovo spazio conferenze allestito nella sede di Sforzacosta fresca di inaugurazione a fine ottobre, ospiterà infatti un altro convegno. L’appuntamento è stato denominato "Le patologie dei 5 Sensi" e, oltre a essere a titolo gratuito e comprendere la pausa pranzo, è un convegno ECM che eroga 5 crediti formativi ai partecipanti.  Si comincerà alle 9.40 con la registrazione e il saluto di benvenuto dell’amministratore di Fisiomed, Enrico Falistocco. Quindi sarà Romano Mari, presidente dell’Ordine dei medici provinciale, a presentare il corso. Seguiranno gli interventi dei dottori Simonetta Calamita, Ovidio Ciarpella, su “Fisiologia anatomia patologica dell'orecchio” e Paolo Vitali sul tema della “Fisiopatologia dell'alfabeto e del gusto”. Dopo la conseguente discussione ed un breve break, si riprenderà a mezzogiorno con il dottor Cristian Pollio che tratterà l’argomento “Il Glaucoma: la patologia e lo stato dell'arte”, seguito dal dottor Emilio Moauro che illustrerà “Maculopatie ed edema maculare diabetico”. Ancora, il dottor Riccardo Zappelli affronterà la questione “Red Eye... cosa pensare”. Approfittando dell’area ristoro all’interno della nuova sede di via Giovanni XXIII, ci si rilasserà degustando qualcosa, poi alle 14 i lavori proseguiranno con l’intervento del dottor Michele Paniccia centrato su “L'elettromiografia nella diagnostica delle patologie del sistema” e verranno conclusi con il dottor Massimo Cioccolini che porrà l’attenzione su “Le Patologie dermatologiche di frequente riscontro”.   A fungere da moderatore sarà Gianfranco Bonfili, direttore sanitario del Gruppo Medico Associati Fisiomed, coordinatore di questo secondo convegno stagionale (l’altro, partecipatissimo, era stato organizzato a novembre) sarà Fabrizio Scoccia. I posti sono limitati, per iscriversi www.topcongress.com.

25/01/2024 16:08
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