Il glucagone in formulazione spray nasale, indicato per le ipoglicemie gravi, sarà fornito gratuitamente ai diabetici marchigiani. Lo prevede la Delibera di Giunta approvata nella seduta settimanale.
Il farmaco, il cui nome commerciale è Baqsimi ®, in classe C, era a carico dell'assistito. Indicato per le ipoglicemie gravi che possono mettere a rischio la vita del paziente diabetico, il glucagone rappresenta il farmaco di riferimento per il relativo trattamento in emergenza.
Allo stato attuale il medicinale è l'unica formulazione di glucagone in polvere nasale disponibile in commercio, garantisce una maggiore maneggevolezza e può facilitare la somministrazione da parte dei caregiver rispetto alla formulazione intramuscolare, garantendo efficacia e sicurezza dell'intervento terapeutico in emergenza.
"Diamo una importante risposta al bisogno di salute dei pazienti diabetici marchigiani, investendo risorse regionali per la fornitura gratuita del farmaco" dichiara il vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.
Le procedure per la fornitura sono iniziate, e quindi il farmaco sarà disponibile in tempi brevi: con un primo finanziamento di 40 mila euro è previsto l’acquisto di mille confezioni per un anno. Inoltre nel bilancio regionale è previsto un finanziamento di 60 mila euro per il 2025 e il 2026. Il medicinale verrà prescritto dallo specialista diabetologo con un piano terapeutico (PT).
Il Baqsimi ® sarà gratuito per gli assistiti delle Marche. Verrà gestito con Distribuzione per Conto (DPC) attraverso le farmacie convenzionate ed il CO.D.IN per la logistica (magazzino che fornisce le farmacie) che forniranno il servizio gratuitamente.
Al via nelle Marche lo screening neonatale per la SMA, Atrofia Muscolare Spinale. La SMA è una patologia neuromuscolare rara che colpisce circa 1 neonato ogni 6000-1/10000 nati vivi, caratterizzata dalla progressiva degenerazione dei motoneuroni spinali, che porta a una paralisi muscolare progressiva e alla perdita del controllo volontario del movimento e costituisce la più comune causa genetica di morte infantile.
Lo screening neonatale per la SMA consente di diagnosticare la malattia alla nascita e di introdurre immediatamente dei trattamenti che rallentano la sua progressione ed hanno maggiore effetto se somministrati precocemente, permettendo al bambino di acquisire tappe dello sviluppo neuromotorio irraggiungibili senza terapia. Questo contribuisce a prevenire la grave disabilità associata alla malattia.
“L’obiettivo della campagna di screening è quello di riconoscere tempestivamente la malattia per avviare i trattamenti terapeutici necessari a migliorare la prognosi e la qualità di vita dei pazienti – dichiara il vice presidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - Si tratta di una iniziativa in linea con quanto previsto nel Piano Socio Sanitario Regionale 2021-2025, documento che ha già portato all’attivazione di uno specifico PDTA, Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale, dedicato alla gestione dei pazienti con SMA”.
L’esecuzione dello screening è affidata al Centro di riferimento Regionale presso l'Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro Urbino. Il Programma di Screening Neonatale Esteso (SNE) è un’attività di medicina preventiva secondaria che ha lo scopo di selezionare patologie in fase pre-sintomatica con notevoli vantaggi in termini di salute e con risparmio di risorse.
Lo Sne viene effettuato tra le 48-72 ore di vita, mediante un prelievo di sangue dal tallone del neonato e depositato su un apposito cartoncino di carta assorbente.
La Regione Marche, in attesa di Decreto Ministeriale attuativo, in linea sia con l’autonomia in ambito sanitario sia con gli obiettivi del “Piano Socio-Sanitario regionale 2023-2025. Salute, sicurezza e innovazione per i cittadini Marchigiani”, con delibera ha integrato nel panel nazionale dello Screening Neonatale Esteso (SNE) lo screening neonatale per l’atrofia muscolare spinale (SMA).
L'intelligenza artificiale a supporto della diagnosi precoce delle lesioni nodulari polmonari: la Pneumologia dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche (Aoum) ha recentemente "implementato, con ottimi risultati", l'utilizzo di un sistema di navigazione broncopolmonare basato su algoritmi di intelligenza artificiale nella complessa diagnosi dei noduli polmonari.
In questo modo si incrementa la potenzialità diagnostica dell'approccio mini-invasivo endoscopico ai noduli polmonari (fino all'87%) e si dispone di "un'efficace arma in più per garantire l'ottimizzazione del profilo costo e rischio beneficio delle procedure".
"L'approccio diagnostico per via broncoscopica dei noduli polmonari periferici - spiega l'Aoum - rappresenta una sfida per la pneumologia interventistica. Al fine di incrementare la resa diagnostica di queste lesioni di difficile accessibilità, negli ultimi anni sono state sviluppate nuove metodiche di localizzazione e di navigazione endoscopica, tra le quali il BodyVision appare senza dubbio tra le più promettenti".
Si tratta di un "sistema di navigazione basato sulla fluoroscopia aumentata che, usando algoritmi di intelligenza artificiale, permette di migliorare la visualizzazione, la localizzazione e il campionamento dei noduli polmonari".
L'innovativa strumentazione è in dotazione presso la Pneumologia Interventistica dell'Aoum, che si configura come "uno tra i soli quattro centri in Italia a utilizzarla (Ospedale Policlinico Sant'Orsola di Bologna, Istituto Europeo Oncologico di Milano, ASST Spedali Civili di Brescia)".
Il riscontro di noduli polmonari alla Tac del torace è sempre più frequente nella pratica clinica, grazie anche all'adozione di progetti di screening del tumore del polmone, come il R.I.S.P. (Rete Italiana Screening Polmonare), al quale il nosocomio delle Marche partecipa nell'ambito di uno studio multicentrico nazionale.
"Identificare, diagnosticare e trattare precocemente con percentuali di successo ottimali una patologia neoplastica polmonare - sottolinea il direttore Generale dell'Apum Armando Marco Gozzini - ha un rilevante impatto sulla salute del cittadino ed ha importanti implicazioni anche sull'organizzazione del sistema sanitario, che deve essere sempre più incentrato sulla prevenzione delle patologie e la riduzione della cronicità".
"L'intelligenza artificiale applicata alla medicina ha un ruolo fondamentale nel processo che sta trasformando la sanità - afferma il rettore dell'Università politecnica delle Marche professor Gian Luca Gregori - ed è per questo che l'Ateneo, da sempre all'avanguardia nel campo della ricerca delle scienze applicate e in campo bio-medico, sulla spinta di un gruppo di Ricercatori operanti da tempo con sistemi di AI, ha costituito il Centro di Ricerca e Servizio di Intelligenza Artificiale & Sanità Digitale in Medicina e Biologia (Artificial Intelligence & Digital Health In Medicine And Biology - AIDH) con lo scopo di incentivare, potenziare e applicare le attività̀ di ricerca e supporto sperimentale sull'Intelligenza Artificiale e di "Digital Health" in ambito medico e biologico, svolgendo attività di sviluppo disseminazione delle conoscenze e applicazione per una sanità del futuro".
Gli pneumologi Dr. Michele Sediari e Prof. Federico Mei afferenti, rispettivamente alla Struttura operativa dipartimentale (Sod) Pneumologia e alla Sosd Diagnosi e Terapia delle Patologie Polmonari Infiltrative Diffuse, Pleuriche e Bronchiectasie dell'Adulto esprimono soddisfazione: "I risultati ottenuti nei primi pazienti sottoposti alla procedura presso la Pneumologia Interventistica dell'Aoum confermano il valore aggiunto di tale innovativa tecnologia nella resa diagnostica delle lesioni polmonari. In questo contesto, tale strumento innovativo, che consente un incremento significativo della potenzialità diagnostica dell'approccio mini-invasivo endoscopico ai noduli polmonari (che raggiunge valori fino all'87%), è un'efficace arma in più per garantire l'ottimizzazione del profilo costo- e rischio beneficio di queste procedure".
Quanto sia importante partecipare alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione di determinate patologie, alle quali aderisce l’Azienda Sanitaria Territoriale maceratese, è ampiamente riscontrato dai risultati che poi si ottengono in termini di partecipazione dell'utenza e di diagnosi effettuate.
Significativi, infatti, sono i risultati raggiunti nella Make Sense Campaign, campagna di prevenzione dei tumori testa-collo che si è da poco conclusa presso l'Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell'ospedale di Civitanova Marche, diretta dal dottor Cesare Carlucci.
Significativi sono i numeri registrati: ben 153 sono stati i pazienti totali che si sono presentati alla visita (83 presso l’Ospedale di Civitanova, mentre 70 al nosocomio di Macerata). Di questi 35 sono stati indirizzati ad ulteriori accertamenti, mentre tre tumori diagnosticati sono stati subito inseriti in lista chirurgica, due a Civitanova e uno a Macerata.
"La diagnosi precoce dei tumori del cavo orale è fondamentale perché permette di fare la chirurgia quando la malattia è ancora in fase iniziale, con tutti i vantaggi che questo comporta per la vita stessa del paziente", spiega il direttore dell’Otorinolaringoiatria di Civitanova Marche Cesare Carlucci.
"Il successo riscontrato in questa iniziativa di screening gratuito, in linea con le tendenze degli anni scorsi, è un chiaro indicatore di come la popolazione sta acquisendo consapevolezza del ruolo fondamentale che riveste la prevenzione per la salute di ciascuno di noi", dichiara il direttore generale dell’Ast Macerata Marco Ricci.
"Nonostante gli importanti progressi compiuti in termini di terapie e diagnosi, con miglioramento dei tassi di sopravvivenza, i tumori continuano a causare decessi e ad impattare sulla società e sul Servizio Sanitario Nazionale. Per questo – dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini - occorre aumentare l’adesione, coinvolgendo il maggior numero di persone per arrivare alla diagnosi precoce: i dati testimoniano, infatti, l’importanza di queste campagne nel salvare vite".
Sentita la conferenza dei capigruppo consiliari, il presidente Francesco Luciani ha convocato per il prossimo 4 ottobre, alle 15, nell’Aula sinodale della Domus San Giuliano, in via dei Cincinelli, 4, un consiglio comunale aperto sul tema: “ospedale di Macerata e sanità nel maceratese”.
"Obiettivo del Consiglio comunale aperto è quello di ascoltare le istanze dei cittadini e degli operatori sanitari per favorire la comprensione delle reali problematiche che investono il settore, anche alla luce delle future scelte sul piano organizzativo ed economico", si legge in una nota.
Al Consiglio comunale aperto sono stati invitati il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, autorità politiche regionali, deputati eletti nella provincia di Macerata, rappresentanti dei gruppi politici della Regione Marche e tutti gli operatori sanitari che esercitano nel territorio.
I cittadini possono partecipare con un loro intervento, della durata massima di 3 minuti, registrandosi all’ingresso dell’Aula sinodale entro le ore 16 del 4 ottobre e compilando l’apposito modello disponibile nel sito del Comune di Macerata.
Presso l’Unità Operativa Complessa di Allergologia dell’Ospedale di Civitanova Marche, diretta dal Dr. Stefano Pucci, stamattina, sabato 21 settembre, si è svolto l’incontro dei pazienti marchigiani affetti da Angioedema Ereditario e Acquisito.
“Si tratta di una malattia rara che si caratterizza per episodi ricorrenti di intenso gonfiore (angioedema) dei tessuti, che può essere localizzato in diversi distretti corporei come volto, arti, mani, piedi, genitali, cavità orale, alte vie respiratorie e intestino” - spiega il Direttore dell’Allergologia dell’AST di Macerata Stefano Pucci. -
Alla riunione sono intervenuti il Presidente di ITACA (Italian Network for Hereditary and Acquired Angioedema) Prof Mauro Cancian, il presidente dell’AAEE (associazione italiana dei pazienti affetti da Angioedema ereditario ed Acquisito) Pietro Mantovano e la Prof.ssa Maria Giovanna Danieli, in qualità di responsabile del Centro dell’Azienda Ospedaliera di Torrette.
I numerosi pazienti e familiari intervenuti sono stati informati sulle più recenti novità terapeutiche e sulle future iniziative dell’associazione. Ampio spazio è stato dato al dibattito con i presenti che hanno rivolto molte domande ai qualificati esperti intervenuti, dai quali hanno ricevuto esaustive risposte.
“L’Angioedema Ereditario - continua il Dr. Stefano Pucci - ha un notevole impatto sulla qualità della vita delle persone che ne sono affette, in passato è stato responsabile anche di numerosi decessi mentre oggi, grazie ai progressi continui della ricerca, può essere gestito con farmaci in grado di ottenere un controllo ottimale della malattia”.
L’ Allergologia dell’ospedale di Civitanova Marche è un centro di riferimento ITACA e da oltre venti anni segue i pazienti colpiti da questa rara e grave malattia. Attualmente l’U.O.C. ne ha in cura 40, dei quali 9 provenienti da fuori regione: da Lazio, Umbria ed Emilia.
“Il Reparto di Allergologia si conferma sempre più un’eccellenza regionale e non solo della nostra Azienda Sanitaria maceratese, basti pensare che nel 2023 ha erogato 32.974 prestazioni, con 10.645 visite. Non sono solo i numeri a parlare, ma l’elevata competenza professionale di tutta l’equipe guidata dal Dr. Stefano Pucci a cui va il mio ringraziamento per il lavoro che svolge ogni giorno per l’utenza”- dichiara il Direttore Generale dell’Ast Macerata Marco Ricci.
“Il nostro centro- prosegue il dr. Pucci -, da due anni può avvalersi della competenza professionale della Dr.ssa Maria Guarino, componente dell’equipe dell’allergologia civitanovese, che vanta una ventennale esperienza su questa malattia, maturata presso il centro di immunoallergologia dell’università di Tor Vergata, a Roma, e che recentemente ha partecipato come docente ad eventi formativi a Barcellona e Berlino”.
Oltre 80 le volontarie e i volontari della Croce Rossa, impegnati sul campo e più di 30 i mezzi messi a disposizione. A distanza di poco più di un anno, la regione Marche si è trovata ad affrontare un'altra drammatica emergenza. La scorsa notte fino alle prime luci dell’alba, gli equipaggi della Cri hanno portato assistenza in varie zone del territorio marchigiano.
"Si è operato sulla criticità in località Aspio di Ancona e Osimo Stazione per l’esondazione dell’omonimo fiume che ha riversato fango e detriti nelle case e nelle attività industriali; stessa sorte anche a Castelferretti causata dalla fuoriuscita del torrente San Sebastiano, e sulle zone costiere delle province di Ancona e Macerata dove ancora si stanno cercando di ripulire cantine, garage ed alcuni appartamenti", si legge in una nota della Croce Rossa delle Marche.
"Al momento prosegue ancora l’attività di supporto alla popolazione colpita dall'alluvione, con oltre 80 volontarie e volontari impegnati sul campo, coordinati dal nostro Dtr Oes Emanuele Bajo e più di 30 mezzi messi a disposizione. Le squadre di soccorso sono occupate nel monitoraggio, nella logistica e nelle operazioni di aspirazione dell'acqua dai locali tramite l'uso di idrovore nella zona di Osimo, Numana, Castelferretti e Aspio. Inoltre, siamo stati attivati per offrire supporto sociale e psicosociale confortando le persone più vulnerabili.
"In seguito all'alluvione che ha colpito la nostra comunità, desidero esprimere la mia vicinanza e solidarietà a tutti coloro che sono stati coinvolti in questa tragedia. La Croce Rossa Italiana - comitato Regionale Marche è impegnata senza sosta nell'assistere gli sfollati, fornendo soccorso e supporto alle persone colpite da questa calamità naturale.” - ha dichiarato la presidente Regionale Marche della Croce Rossa Rosaria Del Balzo Ruiti - "Desidero inoltre rivolgere un sentito ringraziamento a tutti i nostri volontari, che si sono dedicati con dedizione e impegno nell'assistenza alle persone colpite dall'alluvione. Il vostro altruismo e la vostra generosità hanno reso possibile portare sollievo e supporto a chi si trova in difficoltà in questo momento di emergenza. Grazie per il vostro straordinario spirito di solidarietà, per il vostro tempo, la vostra energia”.
L'azienda sanitaria territoriale di Macerata aderisce all’(H) Open Week dedicato alle malattie cardiovascolari in programma dal 26 settembre al 2 ottobre e organizzato dalla Fondazione Onda Ets, in occasione della Giornata mondiale del Cuore che si celebra il 29 settembre.
Gli ospedali di Civitanova Marche e Camerino aderiscono all’iniziativa offrendo visite specialistiche ed esami diagnostici gratuiti all’utenza con l’obiettivo di promuovere l’informazione, la prevenzione e la diagnosi precoce di queste malattie, con attenzione rivolta in particolare ad aneurisma aortico addominale, infarto cardiaco, patologie valvolari, carotidee e venose.
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia, essendo responsabili del 35,8 per cento di tutti i decessi: 38,8 per cento nelle donne e 32,5 per cento negli uomini.
Per entrambi i sessi resta cruciale il ruolo della prevenzione primaria, legata principalmente agli stili di vita e alla diagnosi precoce, in particolare in coloro che presentano fattori di rischio cardiovascolare, quali familiarità, età avanzata, fumo, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete, sedentarietà, sovrappeso, obesità e stress.
"Iniziative di questo tipo focalizzano l’attenzione della popolazione sull’importanza della prevenzione di malattie cardiache molto diffuse e spesso sottovalutate o ignorate dai cittadini, rendendoli consapevoli dell’importanza della salute del cuore, delle arterie e delle vene per la nostra vita", dichiara il direttore generale dell'Ast di Macerata Marco Ricci.
"Una buona sanità non può prescindere dalla prevenzione, invito i cittadini ad aderire a queste importanti iniziative che attraverso la diagnosi precoce si propongono di ridurre i decessi, ospedalizzazioni ed invalidità", dichiara il vice presidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.
Di seguito le iniziative gratuite programmate negli Ospedali dell’Azienda Sanitaria Territoriale maceratese, dedicati esclusivamente alle donne:
Ospedale di Civitanova Marche
30/09/2024 dalle 14:30 alle 16:30
la dr.ssa Denise Menghini svolgerà 6 esami Eco-color doppler carotidei presso l’ambulatorio polifunzionale ubicato al piano terra
2/10/2024 dalle 14:30 alle 17:30
il dr. Paolo Barbatelli svolgerà 9 esami Eco-color doppler carotidei, presso l’ambulatorio polifunzionale al piano terra.
La prenotazione è obbligatoria chiamando esclusivamente nei giorni 24 e 25 settembre al numero 0733-823083, dalle ore 9:30 alle 11.
Ospedale di Camerino
26 settembre e 27 settembre dalle ore 9 alle 11:30
La dr.ssa Josephine Staine effettuerà 6 visite ECG ed Ecocardio
dalle 14:30 alle 15 la dr.ssa Staine effettuerà 2 visite ECG ed Ecocardio presso l’ambulatorio cardiologico, ubicato al primo piano dell'ospedale.
La prenotazione è obbligatoria chiamando esclusivamente il 24 e 25 settembre al numero 0737-639390, dalle ore 15 alle ore 18.
Le vaccinazioni dei pazienti fragili- Convegno presso l’Ospedale di Macerata sabato 21 settembre
“Le vaccinazioni dei pazienti fragili” è il titolo del convegno che si svolgerà sabato 21 settembre, presso l’aula biblioteca dell’Ospedale di Macerata, evento accreditato ECM per medici, farmacisti, ostetriche, assistenti sanitari, infermieri e infermieri pediatrici.
Ad organizzarlo è l’Unità Operativa Complessa di Igiene e Sanità Pubblica - Prevenzione Malattie Infettive- dell’AST Macerata che si occupa di attività di prevenzione primaria, in prima istanza di vaccinazioni e altre attività comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza.
“I vaccini sono uno strumento di cruciale importanza nella prevenzione e nel contrasto di alcune malattie infettive all’interno della popolazione. – spiega la dottoressa Franca Laici, direttrice dell’Isp dell’Azienda sanitaria maceratese - “In particolare rivestono un ruolo importante per le persone fragili, che sono maggiormente a rischio di contrarre queste malattie con conseguenze potenzialmente gravi o fatali. Il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023/2025 ha tra i propri obiettivi quello di promuovere interventi vaccinali nei gruppi di popolazione ad alto rischio per patologia, favorendo un approccio centrato sulle esigenze del paziente”.
L’Unità Operativa di Igiene e Sanità Pubblica svolge la sua attività verso la popolazione di riferimento dell’Ast attraverso sei sedi distribuite sul territorio: a Civitanova Marche, in via Ginocchi, a Recanati presso l’ospedale di comunità, a Macerata in via Annibali nella frazione di Piediripa e, infine, nell’area montana negli ambulatori di Camerino, Matelica e San Severino ubicati presso gli ospedali dei relativi comuni.
Le attività degli ambulatori territoriali sono rivolte a varie fasce di popolazione, in particolare a quella pediatrica con l’effettuazione di vaccinazioni obbligatorie e raccomandate, nonché ad adulti, anziani e soggetti a rischio individuati dal Piano Nazionale e Regionale sulla Prevenzione Vaccinale che ha ampliato l’offerta e la gratuità di alcune prestazioni.
Da quest’anno sono stati attivati gli ambulatori dedicati alla popolazione fragile presso gli ospedali di Camerino e San Severino Marche dal mese di febbraio e di Macerata da aprile.
Presso questi ambulatori vengono eseguite principalmente due vaccinazioni: quella contro l’Herpes Zoster, meglio conosciuto come Fuoco di Sant’Antonio e contro lo pneumococco, responsabile soprattutto di polmoniti e meningiti.
In questo modo si agevola la vaccinazione dei pazienti fragili attraverso percorsi preferenziali: chi si trova già in ospedale per l’effettuazione di altre prestazioni può accedere all’ambulatorio dedicato senza necessità di prenotazione. Questo approccio, ispirato ai principi di medicina di opportunità e prossimità, va ad implementare l’accesso agli ambulatori distribuiti su tutto il territorio.
“In occasione della campagna antinfluenzale e anti-COVID-19, l’offerta verrà ampliata attraverso ambulatori straordinari dedicati. – comunica la dottoressa Laici - Quest’anno sarà prevista negli ambulatori ospedalieri anche la vaccinazione contro l’influenza per gli operatori sanitari dell’AST.
Tra le attività degli ambulatori vaccinali vi è anche quella di Centri di Medicina dei Viaggi e Profilassi Internazionale dedicati ai viaggiatori ai quali viene offerta la consulenza della medicina dei viaggi e l’erogazione delle prestazioni vaccinali. In prossimità di un viaggio risulta, infatti, di cruciale importanza effettuare un controllo delle vaccinazioni di routine previste dal Calendario, in base all’età e alle condizioni di rischio, colmando le lacune nella copertura vaccinale.
I viaggi rappresentano, infatti, una buona opportunità per rivedere e aggiornare lo stato immunitario di bambini, adolescenti e adulti eseguendo o completando le vaccinazioni di routine. A seconda della destinazione può essere raccomandata l’effettuazione di vaccini specifici contro patologie associate al viaggio.
“La Giunta regionale ha investito nel potenziamento delle vaccinazioni, uno strumento importante specie per garantire il diritto alla salute della popolazione anziana e fragile” - dichiara il vice presidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini.
Infine, per quanto riguarda l’ambito della U.O.C. Prevenzione delle Malattie Infettive Cronico-Degenerative, notevole e crescente importanza riveste la gestione delle Notifiche di Malattie Infettive, che si esplica attraverso la sorveglianza, contact tracing e disposizione di misure a tutela della salute pubblica al fine di arginare il rischio di insorgenza di focolai locali.
Tali azioni, oltre che nella popolazione generale, vengono messe in atto all’interno delle Comunità lavorative, scolastiche e socio-sanitarie attraverso l’adozione di misure contumaciali e interventi educativi e informativi.
“Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica svolge un ruolo fondamentale nella tutela della salute collettiva attraverso la prevenzione delle malattie, la promozione della salute e il miglioramento della qualità della vita della nostra popolazione” - dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci.
“La sua articolazione attraverso le sedi distaccate dell’Azienda nei vari Comuni di riferimento ci permette di erogare le prestazioni in modo capillare e diffuso sul territorio dell’Ast a vantaggio sia dei cittadini che vivono nelle zone costiere che di quelli dell’entroterra montano. L’attivazione da quest’anno dell’ambulatorio dedicato ai pazienti fragili, all’interno dei nostri Ospedali, innalza il livello dell’offerta sanitaria che i nostri professionisti sono in grado di garantire all’utenza”.
Nell'azienda sanitaria territoriale maceratese si registra l'ennesimo gesto d'amore di una famiglia che ha acconsentito alla donazione di organi e tessuti del loro congiunto. Stanotte presso l'ospedale di Macerata si è svolto un prelievo di fegato e cornee svolto da un’équipe multidisciplinare del Circuito Nord Italia Transplant (NITp), il donatore è un uomo di 72 anni di Petriolo.
"Ringraziamo i familiari che hanno permesso il realizzarsi della procedura di prelievo, facendosi testimoni in questo modo di altruismo e grande generosità - commenta il direttore generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci -. È importante promuovere la cultura del dono, perché grazie a questi gesti si possono salvare vite umane".
Le cornee sono state destinate alla Banca degli Occhi di Fabriano. A sottolineare il valore e l’importanza della donazione degli organi è il vicepresidente della Giunta e assessore alla sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini: "L’attività di donazione di organi e tessuti è un gesto di grande generosità che permette di donare nuova speranza a chi attende un trapianto. Nelle Marche la rete regionale trapianti è un’eccellenza grazie al lavoro multidisciplinare svolto dalle équipe di professionisti".
Ha preso servizio ieri il nuovo direttore del Distretto di Civitanova Marche, il dottor Pier Daniel Ruggiero risultato vincitore del concorso indetto dopo il pensionamento del dottor Gianni Turchetti. Proveniente dall’Asl Umbria 1, dove era responsabile dal 2018 dell’unità operativa distrettuale del centro salute di Gubbio, il dottor Ruggiero ha 48 anni e origine campane, proviene, infatti, da Vallo della Lucania, un comune della provincia di Salerno.
Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita presso l’Università degli Studi di Perugia con specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, vanta una lunga esperienza in ambito distrettuale come dirigente medico nel Distretto Alto Chiascio, in particolare nei Centri Salute di Gualdo Tadino e Fascia Appenninica.
Dottore, come è stato il primo impatto nell’Ast di Macerata?
Sicuramente positivo, credo che la conoscenza delle varie realtà del territorio sia l’aspetto fondamentale per poter gestire gli interventi necessari a garantire una buona sanità territoriale, interagendo, in modo sinergico, con la Direzione socio sanitaria, la medicina territoriale (MMG, PLS), gli ambiti territoriali e il terzo settore. Il mio impegno sarà volto, in un primo momento, all’acquisizione di questa conoscenza e successivamente allo sviluppo di nuovi modelli organizzativi per cercare di implementare i percorsi già esistenti e, insieme a tutte le professionalità presenti, mettere in campo nuove progettualità per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei servizi in favore dei cittadini.
Lei viene da una profonda conoscenza dell’organizzazione territoriale dei Servizi Sanitari di Base svolta nell’Umbria, secondo lei quali sono oggi le priorità di un Direttore di Distretto? Cosa va potenziato?
Gli obiettivi di salute della popolazione rimangono le priorità assolute per un distretto. Ridurre al minimo i disagi e le inefficienze, cercando di puntare sull’appropriatezza, in accordo con gli obiettivi della direzione strategica. Fondamentale è potenziare le cure domiciliari, cercare di garantire una sanità di prossimità, in modo da ridurre gli accessi inappropriati in ospedale, attraverso interventi mirati a domicilio del paziente, attraverso la realizzazione di Pdta specifici, potenziando l’integrazione ospedale-territorio e favorire interventi di medicina di iniziativa.
Crede che la realizzazione delle Case e degli ospedali di comunità possa rappresentare la svolta nell’ottica di un’assistenza sanitaria di prossimità verso i cittadini?
Penso che la nuova riorganizzazione dell’assistenza territoriale, alla luce del DM 77/2022, sia una grande opportunità per il territorio. In particolare, le Case di Comunità saranno un presidio di prossimità nel quale il cittadino può trovare allocati, in una sola struttura, più servizi. Questo si traduce in una risposta più rapida e efficace che renderà meno complesso e articolato l’accesso al Servizio Sanitario Regionale. Lo scopo di queste strutture è quello di prendersi cura delle persone fin dal momento dell’accesso, attraverso l’accoglienza dei cittadini e la condivisione dei percorsi assistenziali.
L’ospedale di comunità svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero in ospedale con la finalità di evitare ricoveri ospedalieri impropri e/o di favorire dimissioni protette in luoghi più adatti al prevalere di bisogni sociosanitari e di stabilizzazione clinica, oltre al recupero funzionale e della autonomia.
“Crediamo che il dottor Ruggiero possa svolgere un ottimo lavoro al servizio della popolazione del Distretto di Civitanova, con l’auspicio che una volta costruita la Casa di Comunità possa realizzarsi quell’integrazione importante tra territorio e ospedale necessari a garantire ai cittadini un’assistenza sanitaria in grado di dare risposte efficaci alle loro necessità di salute” - dichiara il direttore generale dell’Ast Macerata Marco Ricci.
Erano oltre cento i volontari della Croce Rossa Italiana, suddivisi in 17 squadre provenienti da altrettante regioni italiane, che si sono sfidati nello scorso fine settimana, in occasione della XXIX edizione delle Gare Nazionali di Primo Soccorso.
I volontari hanno colorato di rosso la città di Somma Lombardo, in un percorso che ha toccato 9 postazioni dislocate nel centro storico, in ognuna delle quali è stato allestito un diverso scenario simulato di emergenza, mentre 8 aree di sosta sono state destinate alle squadre per riposarsi e rifocillarsi tra una simulazione e l’altra.
La squadra marchigiana era composta da 6 ragazzi giovanissimi, di età compresa tra i 16 e 20 anni, provenienti dal Comitato di Porto Potenza Picena: Francesca Zuffati (leader), Donata Vescia, Chiara Tramontana, Lorena Angeletti, Alessandra Carlini e Riccardo Spinozzi.
“La Croce Rossa Italiana considera il primo soccorso uno strumento fondamentale per la Salute e l’assistenza sociosanitaria. I volontari hanno messo in pratica tutte le loro conoscenze tecnico-didattiche sull’argomento, in un confronto di sana competizione fra squadre, uniti da un unico obiettivo che ci ha sempre accompagnato in questi momenti di aggregazione volontaristica.” - ha dichiarato la presidente regionale dott.ssa Rosaria Del Balzo Ruiti - “Essere pronti a intervenire, in modo tempestivo ed efficace, è alla base dell’impegno degli oltre 150mila volontarie e volontari che portano quotidianamente nelle comunità italiane, senza alcuna distinzione”.
I team in gara hanno gestito situazioni emergenziali dovute a calamità naturali, incidenti stradali, infortuni domestici o sul luogo di lavoro, malori. L’obiettivo dei partecipanti era quello di garantire in ogni scenario, che rappresentava un vero e proprio teatro di intervento, un primo soccorso rapido ed efficace. Ogni prova è stata sottoposta alla valutazione di giudici, i quali hanno avuto il compito di assegnare un punteggio sulle tecniche applicate a ogni singolo caso, sull’organizzazione del lavoro, sulla chiamata per la richiesta dei soccorsi e sull’intervento dell’intera squadra.
“Amore per i nostri 7 principi e per il primo soccorso, passione, dedizione, sacrificio e spirito di squadra. Sono questi i principali ingredienti che uniscono le squadre che decidono di mettersi in gioco partecipando alle gare di primo soccorso. Dopo mesi di simulazioni, corsi di aggiornamento e ore di accurata preparazione sulle più svariate tematiche del mondo della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa”, sono le parole della delegata CRI Marche Salute Alice Brisighelli.
Per la giovane leader del Team Marche Francesca Zuffati: “Partecipare a una gara è un'esperienza che va ben oltre la competizione stessa. È un'emozione che si sprigiona dalle profondità del cuore, alimentata dalla passione, dal coraggio e dalla determinazione. È il brivido dell'adrenalina che cresce mentre ci si prepara a sfidare gli altri. Questa gara è stato un viaggio di emozioni intense, un'esperienza che porta con sé gratificazione, orgoglio e un senso di realizzazione che resterà per sempre nel cuore di chi vi ha preso parte".
Le gare di primo soccorso hanno attirato non solo i numerosi volontari che si sono appassionati a questa attività, ma anche un folto pubblico di spettatori estranei all’associazione che hanno avuto la possibilità di conoscere molte dinamiche della Croce Rossa Italiana.
La competizione ha coinciso con la Giornata mondiale del Primo Soccorso, che ricorre il 14 di settembre; un modo per sottolineare l’importanza della preparazione della popolazione civile di fronte alle emergenze sanitarie e della diffusione di competenze utili a poter salvare vite.
Nella settimana dal 16 al 21 settembre si svolgerà la XII edizione della Make Sense Campaign: la campagna europea di educazione e sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori del distretto testa-collo. Un sintomo per tre settimane, 3 settimane per 1 vita è il motto dell’edizione promossa dall’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (AIOC), cui aderirà l’Azienda Sanitaria territoriale maceratese organizzando negli ospedali di Civitanova e Macerata giornate di screening gratuite con accesso libero.
In Italia il cancro della testa e del collo rappresenta il 3% dei tumori totali, mentre in Europa è il settimo più comune e nonostante la gravità e la sua crescente diffusione, ancora poche persone ne sono a conoscenza. In Italia, ogni anno, sono diagnosticati più di 9.000 casi, di cui circa il 72% tra gli uomini. I casi sono tuttavia in aumento anche tra le donne, con un passaggio da 2.200 casi registrati nel 2017 a 2.700 nel 2022.
“Si tratta di un tumore più comune tra chi ha superato i 40 anni, ma si è osservato un recente incremento anche tra i più giovani. Per questo tipo di neoplasie, consapevolezza e prevenzione si rivelano la difesa migliore: 1per3, un sintomo per tre settimane, è la regola da tenere sempre a mente quando si tratta dei carcinomi cervico-cefalici, i cui segnali spesso sono ignorati o vengono associati a malattie stagionali come un comune mal di gola o raffreddore – spiega il Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria di Civitanova Marche.
Comprendere le avvisaglie della malattia è cruciale per una diagnosi precoce, in presenza della quale il tasso di sopravvivenza sale all’80-90%, contro un'aspettativa di vita di soli 5 anni per coloro che scoprono la malattia in fase avanzata.
Gli esperti concordano che sia necessario rivolgersi al medico in caso di presenza per tre settimane o più anche di uno solo di questi sintomi: dolore alla lingua, ulcere che non guariscono e/o macchie rosse o bianche in bocca, dolore alla gola, raucedine persistente, dolore e/o difficoltà a deglutire, gonfiore del collo, naso chiuso da un lato e/o perdita di sangue dal naso”.
Il personale dell'Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria e del Gruppo Oncologico Multidisciplinare Testa-Collo dell’Ast di Macerata effettuerà visite gratuite di screening presso gli Ospedali di Civitanova Marche e Macerata, come di seguito elencato.
Ospedale di Macerata – martedì 17 settembre presso l’ambulatorio di Otorinolaringoiatria al primo piano, dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 18; ospedale di Civitanova Marche – giovedì 19 settembre presso l’ambulatorio di Otorinolaringoiatria situato al piano terra, dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Le visite saranno eseguite in ordine di arrivo e negli orari indicati.
“L’Ast di Macerata crede nell’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce per la cura delle malattie. A tal fine, infatti, nel corso dell’anno la nostra Azienda aderisce a numerose iniziative di screening gratuiti rivolti alla popolazione, promuovendole e mettendo a disposizione risorse e professionisti nelle giornate dedicate” - dichiara il direttore Generale Marco Ricci.
“Le campagne di prevenzione rappresentano un tassello fondamentale nel percorso di costruzione di una buona sanità in grado di garantire il diritto alla salute dei cittadini e di promuovere il benessere – dichiara il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. Gli screening sono uno strumento importantissimo per la diagnosi precoce e l’avvio tempestivo dei trattamenti, oltre che per ridurre la pressione sulle strutture sanitarie, contribuendo ad una migliore gestione dei tempi di attesa. Anticipare la diagnosi di una neoplasia può cambiare in maniera significativa il decorso della malattia e ridurre il rischio di mortalità, per questo come Giunta stiamo investendo nella prevenzione”.
Si svolgerà questo fine settimana, nelle giornate di venerdì 13 e sabato 14 settembre, presso il Teatro Piermarini di Matelica un convegno scientifico che affronterà il tema del glaucoma e del trapianto corneale nel Centro Italia.
L’evento ha come responsabili scientifici il dottor Stefano Lippera, direttore della U.O.C. di Oculistica dell’Ast di Ancona e il dottor Vincenzo Ramovecchi, direttore dell’Unità Operativa di Oftalmologia dell’Ast di Macerata.
Il convegno, la cui partecipazione è gratuita, ha il patrocinio del Comune di Matelica e della S.I.S.O., Società Italiana di Scienze Oftalmologiche, ed è accreditato ECM per medici chirurghi in oftalmologia, ortottisti, assistenti di Oftalmologia e infermieri.
“Glaucornea è un nome che abbiamo inventato io e il dottor Lippera per descrivere in maniera sintetica e originale l’argomento del Congresso che verte su glaucoma e trapianto di cornea, due argomenti di primario interesse in Oftalmologia - spiega il primario dell’Oculistica dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata, Vincenzo Ramovecchi - Il glaucoma rappresenta una delle principali cause di cecità e ha una larga incidenza nella popolazione adulta e senile. La terapia si può avvalere ora di nuove tecniche chirurgiche basate sull’impianto di stent, che riducono i rischi dell’intervento e possono essere effettuati in anestesia topica, cioè con le gocce".
"L’Unità Operativa di Oftalmologia della Ast di Macerata è la prima in Italia per numero di stent impiantati per glaucoma. Per quanto riguarda il trapianto di cornea, oggi ci si avvale di tecniche innovative e più sicure (Dalk, Dsaek, Dmek) attraverso le quali non viene trapiantata tutta la cornea, ma solo la parte malata della stessa l’Oculistica dell’Azienda Sanitaria maceratese nell’ambito del trapianto di cornea rappresenta un’eccellenza regionale perché da sola effettua più della metà dei trapianti che vengono realizzati annualmente nelle Marche”, conclude Ramovecchi.
Il convegno sarà un’occasione importante di confronto tra esperti oftalmologi sull’efficacia a livello internazionale della terapia medica e chirurgica e attraverso le relazioni, i dibattiti e i casi clinici presentati dai qualificati professionisti che parteciperanno, si prefigge anche l’obiettivo di dare le linee guida per effettuare una terapia ottimale al paziente che soffre di queste patologie.
Per il terzo anno di fila il Gruppo Medico Associati Fisiomed aderisce a “Make sense campaign”, la campagna europea di prevenzione e sensibilizzazione alla diagnosi precoce dei tumori del distretto testa-collo.
La prossima settimana Fisiomed offrirà due Open Day, ben due appuntamenti di controlli gratuiti presso la sede di Corridonia in viale Trento. Previa prenotazione, mercoledì 18 e venerdì 20 gli interessati potranno usufruire del fondamentale screening ed approfittare della bravura dei dottori Paolo Vitali e Simonetta Calamita.
Fare prevenzione rimane assolutamente lo strumento di difesa migliore contro questo tipo di cancro. Per i pazienti diagnosticati nelle prime fasi della malattia il tasso di sopravvivenza, infatti, è dell’80-90% (se non è presente interessamento linfonodale). Questo significa che la diagnosi tempestiva è cruciale per massimizzare possibilità di guarigione e qualità di vita delle persone colpite, pertanto Fisiomed invita ad approfittare della sua (doppia) proposta.
Per tumore cervico-cefalico si intendono i tumori che si sviluppano nell’area della testa e del collo ad esclusione di occhi, orecchie, cervello ed esofago. Sono forse poco conosciuti ma ugualmente pericolosi per la salute, anzi si tratta del settimo cancro più comune in Europa. In Italia rappresenta il 3% dei tumori totali, con una media di 9mila nuove diagnosi all’anno. Tende a colpire maggiormente gli uomini (72% dei casi totali), ma i casi sono in aumento anche tra le donne.
L’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica quest’anno ha adottato il motto “1 sintomo per 3 settimane, 3 settimane per 1 vita”. In presenza anche solo di uno di questi sintomi per tre settimane o più, è necessario rivolgersi al medico: dolore alla lingua, ulcere che non guariscono e/o macchie rosse o bianche in bocca, dolore alla gola, raucedine persistente, dolore e/o difficoltà a deglutire, gonfiore del collo, naso chiuso da un lato e/o perdita di sangue dal naso.
I principali fattori di rischio per lo sviluppo dei tumori della testa e del collo (in particolare per quelli del cavo orale, dell’orofaringe, dell’ipofaringe e della laringe) sono alcol e tabacco, che si stima siano responsabili del 75% delle incidenze della malattia; il rischio è esponenzialmente più alto per le persone che fanno uso di entrambi. Un altro fattore di rischio da non sottovalutare è il Papilloma Virus Umano (HPV), responsabile di alcuni tipi di tumori cervico-cefalici. Per prenotare la visita e sottoporsi allo screening gratuito, telefonare allo 0733 433816
Per un aggiornamento informatico è prevista nelle Marche l'interruzione programmata del servizio Centro unico di prenotazione (Cup): il servizio, fa sapere la Regione, "sarà temporaneamente non disponibile dalle ore 13 di sabato 7 settembre alle ore 5 di lunedì 9 settembre". La sospensione è dovuta ad "attività di manutenzione straordinaria all'infrastruttura informatica".
"Il servizio di prenotazione di visite ed esami verrà completamente ripristinato entro le ore 5 della mattinata di lunedì 9 settembre". "Una fascia oraria - osserva la Regione in merito al periodo di stop - nella quale il Cup telefonico e gli sportelli solitamente non svolgono attività di prenotazione".
"Nel periodo indicato non sarà possibile effettuare prenotazioni nei Cup delle farmacie abilitate, tramite App Salute e attraverso il portale Mycupmarche. Non si potranno cancellare prestazioni, o effettuare pagamenti anche tramite APP, sito e totem automatici".
"Prenotazioni, accettazioni, riscossioni, spostamenti o erogazioni - spiega la Flavia Carle, direttrice dell'Agenzia Regionale Sanitaria (Ars) - saranno sospesi così come l'accesso alla piattaforma Cup, alla App Salute e al portale Mycupmarche".
"L'intervento, particolarmente complesso, è stato programmato nella fascia oraria più indicata per minimizzare il più possibile i disagi ed è finalizzato al continuo miglioramento della sicurezza e delle prestazioni del sistema in termini di velocità ed efficienza". "Tutti i servizi saranno sospesi solamente dalle ore 13 di sabato 7 e fino alle ore 5 del mattino di lunedì 9 settembre 2024, e successivamente il Cup tornerà pienamente operativo".
Dieci interventi di illustri medici e stimati specialisti arricchiranno il nuovo convegno firmato Fisiomed. Il Gruppo Medico non ha mai fermato questa estate la sua attività nelle 5 sedi dislocate sul territorio maceratese, ma ora che le vacanze sono terminate, ripropone gli appuntamenti scientifici che uniscono informazione e formazione.
“La terapia del dolore e le patologie della longevità”, è il nome e conseguentemente il tema dell’incontro che si terrà sabato 14 settembre nel nuovo polo di via Giovanni XXIII a Sforzacosta. Il convegno, gratuito, darà 6 crediti formativi.
Avrà come moderatore Gianfranco Bonfili, direttore sanitario di Fisiomed e verrà introdotto nella sala meeting dai saluti dell’amministratore di Fisiomed, Enrico Falistocco e di Massimo Formentini per Banca Generali. I lavori inizieranno alle 10 con “Fibromialgia: malattia invisibile” a cura del professor Walter Grassi. A seguire “Il Ruolo dell'ozono nei processi di rallentamento dell'invecchiamento”, intervento del dottor Gerardo Tricarico e “Ozonoterapia e terapia del dolore: Primum non prohibere” relatore il dottor Luigi Filippo Nardi.
Dopo una breve pausa caffè, si ricomincerà con “La comorbilità e la fragilità nel paziente anziano” del dottor Giorgio Mancini, “Le anemie nell'anziano” a cura del dottor Riccardo Centurioni e “La Medicina di laboratorio nelle malattie della longevità” che verrà illustrato dal dottor Luigi Gironelli.
La giornata avrà una interruzione per il pranzo, quindi riprenderà con l’intervento del dottor Carmine Petrosino su “Principali caratteristiche della depressione nella terza età”. A seguire “La Sessualità nella terza età: sfide ed opportunità” della dottoressa Giuliana Proietti, “La sana alimentazione dell'anziano e come combattere la malnutrizione” a cura della dottoressa Valentina Bernacchini e infine “Trattamento delle fratture vertebrali nel paziente anziano”, argomento che verrà trattato dal dottor Stefano Astolfi. Il convegno giungerà così all’epilogo con le discussioni e le conclusioni del coordinatore Fabrizio Scoccia.
“Di solito questo canale si utilizza per i reclami, cioè per far presente qualcosa che non va. In realtà, noi vorremmo manifestare la nostra profonda gratitudine e stima nei confronti del reparto di Ginecologia dell’ospedale di Civitanova Marche”.
Con queste parole inizia la lettera che una coppia di futuri genitori, in attesa di un bambino, hanno recapitato all’Urp dell’Ast di Macerata indirizzando l’encomio verso i dottori Elisabetta Garbati, Stefano Cecchi e Silvia Battistoni elogiandone, nella fattispecie segnalata, l’elevata professionalità e le doti di empatia e profonda umanità.
“Siamo molto felici di aver intrapreso questo meraviglioso cammino all’interno dell’ospedale di Civitanova Marche e ringraziamo sentitamente quanti si adoperano giornalmente con fatica e dedizione per far funzionare ogni cosa così perfettamente, come abbiamo avuto modo di notare in prima persona” - si legge nella nota pervenuta.
“Gli encomi che riceviamo testimoniano le competenze professionali e umane che il personale sanitario dimostra quotidianamente verso l’utenza - sottolinea il direttore Generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci –nostra volontà proseguire nel percorso avviato di efficientamento dell’organizzazione e miglioramento dei servizi erogati dalla nostra Azienda Sanitaria per rispondere adeguatamente alla richiesta di salute dei cittadini”.
“La sanità marchigiana è ricca di eccellenze grazie alle professionalità che la compongono – dichiara il vicepresidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. Come Regione siamo impegnati a supportare queste professionalità, mettendole nelle migliori condizioni per esprimere al meglio le loro competenze”.
Al via da martedì 3 settembre, nell'azienda sanitaria territoriale di Macerata lo screening per individuare le infezioni causate dal virus dell'Epatite C (HCV). "L’epatite da virus Hcv è un’infezione pericolosa, può svilupparsi come una malattia a breve termine che guarisce spontaneamente con l’eliminazione del virus - spiega la responsabile degli screening dell'Ast Macerata Lucia Marinelli - tuttavia, in più della metà delle persone che vengono infettate, essa evolve in un'infezione cronica che, restando asintomatica per anni, può causare seri danni al fegato fino a portare alla cirrosi epatica e al carcinoma epatico. Partecipare allo screening è il modo migliore per individuarla".
Lo screening gratuito per l’Epatite C, promosso dal Ministero della Salute per tutti i soggetti nati tra il 1969 e il 1989, ha la finalità di interrompere la circolazione del virus impedendo nuove infezioni.
Si stima che nel nostro Paese l’1% della popolazione sia affetta dall'infezione dell'HCV e che nella regione Marche ci siano circa 15.000 persone affette da Epatite C, molte di queste inconsapevoli dell’infezione o mai indirizzate presso un Centro di Cura. Fino al 2015 in Italia questa malattia rappresentava una frequente causa di morte.
Il virus dell’Epatite C si contrae entrando in contatto con il sangue o liquidi biologici di una persona infetta e per diagnosticarla basta un prelievo di sangue con la ricerca sierologica degli anticorpi rivolti contro il virus. Oggi sono disponibili nuove cure con farmaci che, somministrati per via orale per 8-12 settimane, portano alla guarigione in oltre il 95% dei casi.
"Abbiamo già inviato alle donne e agli uomini residenti nell'Ast Macerata e nati tra il 1969 e il 1989 una lettera d'invito con la quale potranno recarsi, a partire da domani, presso i presidi ospedalieri di Camerino, San Severino, Macerata e Civitanova Marche per effettuare un prelievo di sangue, tutti i martedì e i giovedì pomeriggio dalle 14:30 alle 16:30", illustra il percorso dello screening la dottoressa Marinelli.
Chi non avesse ricevuto la lettera e volesse partecipare spontaneamente, purchè sia nato tra il 1969 e il 1989 e sia residente nell'azienda sanitaria territoriale di Macerata, può chiamare il numero verde dello screening: 800.178.008 e ricevere l'invito. Il personale del Laboratorio Analisi effettuerà la ricerca di anticorpi anti HCV nel campione di sangue prelevato.
In caso di esito negativo verrà inviata all'indirizzo dell'utente una lettera con la relativa risposta, mentre qualora l’esito fosse positivo e gli anticorpi anti HCV siano identificati, verrà eseguito il test di conferma con la ricerca di HCV RNA dal Laboratorio Analisi sullo stesso campione ematico. Qualora questo ulteriore test di ricerca di HCV RNA risulti negativo, non verranno effettuati ulteriori accertamenti.
Se invece il test di ricerca di HCV RNA risulti positivo, il personale degli screening oncologici dell'Ast fisserà un colloquio con i medici specialisti dell'ambulatorio di Epatopatologia dell'azienda sanitaria per fornire le informazioni del trattamento, le misure di prevenzione e la prescrizione dei farmaci antivirali ad azione diretta (DAA) per la terapia dell’epatite C cronica. Anche questo Screening è completamente gratuito, non serve la prenotazione, né l’impegnativa.
Un’ulteriore e importante precisazione da fare è che non tutti possono partecipare allo screening, perchè esso non va eseguito se: si è affetti da epatite cronica attiva (esenzione 016), da cirrosi epatica, cirrosi biliare (esenzione 08) e si è già in trattamento con farmaci indicati per la terapia dell’Epatite C.
"Lo Screening è prevenzione. Rappresenta l’unica arma efficace per garantire la salute di ognuno di noi - dichiara il Direttore Generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci -. L’Epatite C spesso non presenta alcun sintomo e prevenire l’insorgere della malattia vuol dire avviare i pazienti al trattamento, evitando le complicanze della malattia cronica e interrompendo così la circolazione virale".
"La prevenzione è uno strumento di fondamentale e straordinaria importanza per la piena realizzazione del diritto alla salute, garantito dalla nostra Costituzione - dichiara il vicepresidente e assessore alla sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -, per questo la nostra Giunta, fin dal suo insediamento, si è impegnata con lungimiranza su questo tema, incrementando le campagne di screening rivolte alla popolazione".
"Un'opportunità molto importante per la diagnosi precoce e il successivo avvio tempestivo dei trattamenti terapeutici. La Regione Marche sta investendo risorse ingenti nell'ammodernamento delle dotazioni tecnologiche, consapevole dell'importanza di avere a disposizione strumentazioni all'avanguardia per la diagnosi. La prevenzione, infine, si rivela un fattore fondamentale anche in termini di ottimizzazione della spesa sanitaria", conclude Saltamartini.
La sperimentazione del modello organizzativo di "Transitional care infermieristico" dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata è una buona pratica che ha ottenuto l’inserimento nell’elenco dell’Osservatorio dell’Agenas, una delle tre buone pratiche che nell’anno 2023 sono state riconosciute dall’Agenzia Nazionale alla Regione Marche.
Si tratta di un modello assistenziale che, grazie alla figura dell’Infermiere di Transitional Care (ICT), mira ad ottimizzare la presa in carico del paziente sia nel ricovero che durante il processo di pianificazione della dimissione protetta.
La persona nel percorso di transizione ospedale-territorio, nelle fattispecie residenziale o domiciliare, viene accompagnata dal professionista che garantisce l’assegnazione al setting assistenziale più appropriato, ad esempio cure intermedie, Rsa, residenze protette, hospice, assistenza domiciliare.
Si evita, in questo modo, la frammentazione e non continuità dell’assistenza, favorendo la dimissione in sicurezza e in tempi appropriati e riducendo la degenza ospedaliera e il ricorso a re-ospedalizzazioni.
Il vantaggio di questa buona pratica clinica è anche nei confronti dei familiari e dei caregiver, che vengono accompagnati nel processo di presa in carico assistenziale e nella governance del paziente fragile. Ne abbiamo parlato nello specifico con il dirigente delle professioni sanitarie dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata Paolo Antognini.
1) Che cosa prevede il Transitional Care Infermieristico (ITC)?
"Il percorso prevede che il paziente al momento del ricovero venga subito preso in carico dall’infermiere, che valuta i bisogni e la complessità clinico-assistenziale attraverso il modello Itc, metodo che consente una valutazione della situazione esistente e delle eventuali problematiche presenti. Durante la degenza è possibile così attivare precocemente i percorsi e le risorse socio-sanitarie (distretto e ambito territoriale) utili ai familiari e al caregiver per la buona gestione del paziente fragile".
2) Quali sono stati i risultati della sperimentazione di questo modello?
"Nell’anno 2023 sono stati presi in carico nell’Ast di Macerata 1814 degenti nei diversi setting assistenziali: Geriatria, Medicina, Neurologia e Ortopedia, solo per citarne alcuni. Il Transitional Care Infermieristico determina un’assegnazione delle risorse professionali necessarie per una gestione ottimale del paziente e permette di monitorare costantemente l’appropriatezza e la complessità assistenziale. Infatti, consente fin dal ricovero di attivare il percorso di cura più adeguato ai bisogni di salute della persona e di poter conoscere in anticipo, con riduzione conseguente dei tempi di degenza, l’assistenza socio-sanitaria più appropriata per il paziente al momento della dimissione ospedaliera".
"Questo modello organizzativo rappresenta una concreta attuazione di come la sanità pubblica nei prossimi anni dovrà organizzarsi - dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata, Marco Ricci - attraverso percorsi capaci di creare reali integrazioni tra presidi e articolazioni socio sanitarie territoriali, come le Cot, l’ospedale di Comunità, le Cure Intermedie e le diverse Residenzialità, oltre all’assistenza domiciliare integrata. Un sistema che garantisca una risposta efficace alle fragilità e alle cronicità".
"Con la sperimentazione di questo modello organizzativo andiamo ad ottimizzare l’intero percorso del paziente dalla fase di presa in carico alla dimissione, mettendo in rete i vari livelli assistenziali - dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini -. Si tratta di un modello rispondente alla nuova sfida posta dall'invecchiamento progressivo della popolazione e dalla crescita di cronicità e fragilità che necessitano di risposte appropriate”.