Sanità

Fisiomed, attivo il nuovo centro prelievi nella nuova sede di Sforzacosta

Fisiomed, attivo il nuovo centro prelievi nella nuova sede di Sforzacosta

Il 2024 prosegue all'insegna di nuovi servizi proposti dal Gruppo Medico Fisiomed. Da oggi la nuova sede, inaugurata lo scorso ottobre a Sforzacosta, diventa pure centro prelievi per le analisi del sangue. In via Giovanni XXIII infatti due ambulatori sono stati adibiti a punto per effettuare i prelievi del sangue. Una novità importante che completa 360° l'offerta del gruppo medico Fisiomed guidato da Enrico Falistocco. Il centro prelievi risponde ad una esigenza che la comunità aveva, sarà a disposizione infatti di tante persone del territorio. D'altronde fare le analisi del sangue non solo è un primo passo consigliato per il classico e basilare check-up del proprio corpo, ma può essere forma di prevenzione fondamentale per controllare la tiroide; il livello del colesterolo e i rischi cardiovascolari; lo stato del sistema digerente; diabete e tanti altri aspetti della nostra salute. L'ambulatorio per i prelievi sarà aperto dal lunedì al venerdì con orario 7:30- 9:30. Potranno recarsi senza prenotazione i privati e coloro che sono in possesso del ticket/ricetta medica. Per chi invece gode dell'esenzione, sarà obbligatorio prenotare. Fisiomed inoltre darà la piacevole possibilità di usufruire della colazione a prezzo scontato, utilizzando il bar Fisiomed Coffee allestito all'interno della nuova moderna e confortevole sede. Insomma sempre più Fisiomed. A pochi giorni, va ricordato, dall'aver lanciato anche gli esami di risonanza magnetica e tac (Tc) con mezzo di contrasto. "Dare la possibilità di effettuare analisi del sangue dotandoci di un centro prelievi - afferma l’amministratore del Gruppo Medico Fisiomed, Enrico Falistocco - è per noi motivo di grande soddisfazione e ci fa davvero piacere. Come ho sempre detto il nostro ruolo deve essere complementare a quello della sanità pubblica e cerchiamo di ascoltare i bisogni della comunità. Nostra priorità è migliorare la condizione della collettività aumentando la prevenzione e ed eliminando le insicurezze. Il Gruppo Fisiomed ha già un ruolo importante sul territorio ma non vuole smettere di investire, migliorarsi ed innovarsi nel territorio, per il territorio".  

07/02/2024 16:40
Il laboratorio analisi, non solo esami per la diagnosi della malattia: intervista al dottor Gironelli

Il laboratorio analisi, non solo esami per la diagnosi della malattia: intervista al dottor Gironelli

Fin dalla più remota antichità gli uomini hanno sempre attribuito grande importanza ai fluidi corporei in generale e al sangue in particolare. Nell’antico Egitto si credeva che per prevedere il sesso di un nascituro bastasse bagnare con urina di una donna incinta due sacchetti contenenti semi di orzo e di grano (papiro di Saqqara). In base a quale dei due fosse germinato prima si sarebbe potuto capire il sesso del feto. La Bibbia è piena di riferimenti al sangue come fonte e simbolo della vita. Credenza che si è mantenuta nei secoli, basti pensare alle espressioni "purosangue", "mezzosangue" usati in zootecnia e non solo, purtroppo. Le scarsissime possibilità delle tecnologie dei tempi precedenti hanno sempre reso impossibile uno studio più organico dei vari componenti. Comunque l’interesse ai fluidi corporei non venne mai meno, in maniera magari grezza e grossolana si era capito che attraverso di essi si poteva raggiungere qualche utile informazione. Così tutti sanno, se non altro per motivi di goliardia, che nel Medioevo i medici assaggiavano l’urina dei pazienti in presenza di certi sintomi. Se avessero percepito nelle urine un gusto dolce avrebbero potuto formulare la diagnosi di diabete. In ogni modo fino all’800 i progressi in questo settore furono pochi. Nella prima metà dell’800 le cose cominciarono a cambiare. Nell'ambito della semeiotica (la scienza dei segni) i medici poterono aggiungere anche i cosiddetti "segni chimici". Parliamo della moderna scienza di medicina di laboratorio con il dottor Luigi Gironelli, biologo specializzato in biochimica e chimica clinica nonchè direttore Fisiomedlab di Civitanova Marche e con punto prelievi nella nuova sede Fisiomed di Sforzacosta.  - Dr. Gironelli attingendo dalla storia della sua specialità quali elementi standard hanno caratterizzato l’era moderna delle analisi di laboratorio e quali sono i passaggi fino ai nostri giorni? "I tipici esempi di 'segno chimico', ovvero di 'identificazione chimica della malattia', possono essere: il glucosio nelle urine dei diabetici (non una grande novità come abbiamo visto a cura di Michel Eugène Chevreul, 1815), l’albumina nelle urine di soggetti con malattie renali (Richard Bright, 1837), la tirosina e la leucina nelle urine di pazienti con atrofia acuta del fegato (Friedrich Theodor Frerichs, 1848), la iperglicemia (Claude Bernard, 1855), la diminuzione dell’urea urinaria nelle malattie epatiche in genere (Giorgio Roster, 1879), ecc. Un maggiore significato i segni chimici lo otterranno di lì a poco con la possibilità di passare da analisi qualitative ad analisi quantitative potendo così determinare non solo la presenza di un qualche tipo di analita, ma anche la sua quantità. Nel secondo dopo guerra del 900 cominciò il boom della medicina di laboratorio. Cominciò l’uso di kit pronti per l’analisi di ogni tipo di metabolita. Fino ad allora in laboratorio si dovevano preparare i reagenti necessari ai vari tipi di analisi. Furono introdotte nuove strumentazione per l’automazione della conta degli elementi figurati del sangue, sicché l’esecuzione di esami come l’emocromo passò da molti a pochissimi minuti. Successivamente si introdussero gli esami basati sugli anticorpi e sugli enzimi ottenendo una precisione ed un’efficienza assolutamente impensabili fino a poco tempo prima. L’introduzione dell’informatica ha portato ad un miglioramento della produttività assolutamente incredibile. Con questo siamo ormai giunti ai nostri giorni dove il laboratorio classico, pur utilizzando reazioni ormai ben consolidate da anni nel loro uso, riesce grazie alle nuove strumentazioni sotto controllo dei computer ad offrire ai pazienti un servizio altamente specializzato ed efficiente".  Discorso a parte merita invece lo sviluppo delle tecniche cosiddette di "biologia molecolare". In pratica con questo termine si intendono gli esami eseguiti attraverso la reazione della Pcr (polymerase chain reaction) che, intervenendo attraverso un complicato sistema di enzimi altamente specializzati direttamente sugli acidi nucleici, permettono dei risultati praticamente infallibili. Certamente non servono per eseguire le comuni analisi di tutti i giorni, ma in ambiti ben definiti, tipo virologia (vedi recente pandemia di COVID19), microbiologia o medicina legale sono arrivati ad essere il gold standard da usare come riferimento.  Come un po' tutta la sanità, l'orientamento anche per questa disciplina è quello di una medicina di laboratorio sempre più personalizzata e di precisione, ma anche integrata nei vari team clinici".  Oltre alla diagnosi della malattia come contribuisce il laboratorio analisi alla sua prevenzione? "Una delle definizioni della medicina di laboratorio è oggi 'un approccio emergente al trattamento e alla prevenzione delle malattie, che tiene conto della variabilità individuale a livello di caratteristiche genetiche, di ambiente e di stili di vita'. Nell'immaginario collettivo il medico di laboratorio si occupa dei prelievi di sangue che i pazienti effettuano di routine per i controlli medici. Pensare che il ruolo del professionista di laboratorio sia così marginale e sia limitato all'esecuzione di prelievi di sangue è sicuramente sbagliato. La Medicina di Laboratorio è una disciplina composita che applica tutte le moderne metodologie scientifiche per dare il suo contributo alla prevenzione, alla diagnosi, alla terapia e alla gestione delle malattie.  Sbagliato pensare che le figure professionali che operano in laboratorio siano solo medici. La Medicina di Laboratorio è una disciplina che richiede il contributo di professionalità e competenze diverse. In laboratorio operano medici, ma anche biologi, chimici, biotecnologici, tecnici di laboratorio, infermieri, ognuno con compiti e responsabilità ben definiti. La convivenza di professionalità e competenze diverse permette di avere una visione allargata delle situazioni e consente una valutazione delle stesse nella loro complessità nei vari ambiti in cui si opera. Come è accaduto per molte delle professioni sanitarie, anche la medicina di laboratorio si è evoluta ed oggi è cambiato anche il suo ruolo all'interno del Sistema Sanitario Nazionale. Si è assistito ad un travolgente progresso scientifico ed innovazione tecnologica ed i ruoli e le competenze dello specialista di laboratorio hanno dovuto soddisfare le esigenze di questa trasformazione ed evoluzione che è continua. Basti pensare, per esempio, alle sfide che oggi questa disciplina deve affrontare: è pienamente coinvolta nell'assicurare un affidabile uso dei Big Data al fine di trarre informazioni utili in ambito sanitario, così come nel garantire un corretto utilizzo dell'intelligenza artificiale ed ancora, come il contesto da pandemia da Covid-19 ha insegnato, come implementare nuovi strumenti di gestione per essere più pronti ad affrontare le situazioni di emergenza".  Che ruolo ha avuto il laboratorio analisi nella gestione della pandemia da Covid-19? "A portare all'attenzione dell'opinione pubblica la medicina di laboratorio è stato proprio il Covid-19 visto che l'individuazione dei soggetti positivi o negativi alla malattia è stata possibile proprio grazie agli esami di laboratorio, in particolare il tampone molecolare. Questo è stato rilevante soprattutto per individuare i soggetti asintomatici. Inoltre, importantissimo è stato il ruolo del laboratorio nella sorveglianza epidemiologica e nella valutazione dell'immunizzazione, mediante la ricerca degli anticorpi anti Sars-CoV-2, e lo sarà sempre più ora nel monitoraggio della risposta immunitaria indotta dalla vaccinazione. Il laboratorio ha avuto un ruolo molto importante anche nella diagnostica differenziale e nella prognosi mediante la determinazione di biomarcatori, come i parametri ematologici, i fattori della coagulazione o i marcatori di infiammazione, comunemente richiesti ed eseguiti nei nostri laboratori".  E in ambito oncologico? "La medicina di laboratorio è diventata via via sempre più preziosa anche in ambito oncologico e non soltanto per i vari esami di laboratorio che possono suggerire la presenza di un tumore e quindi indicare la necessità di approfondimenti in proposito.  Oggi è disponibile un innovativo ed importante approccio, noto come biopsia liquida che permette l'identificazione del dna tumorale isolato dal sangue dei pazienti. La biopsia liquida ha enormi potenzialità in oncologia ed una delle applicazioni è la possibilità di monitorare l'evoluzione molecolare della neoplasia. È una forte spinta per la medicina di precisione. Come un po' tutta la sanità, l'orientamento anche per questa disciplina è quello di una medicina di laboratorio sempre più personalizzata e di precisione, ma anche integrata nei vari team clinici. La nostra è una disciplina che dovrà coinvolgere sempre più nuovi interlocutori, gli esperti di Health Techology Assessment, dei Big Data e dell'Intelligenza Artificiale al fine di rendere il referto di laboratorio sempre più affidabile ed informativo e che risponda a criteri di qualità, tracciabilità, coerenza ed efficacia di alto livello".  

04/02/2024 10:50
Ambulatorio cardio-oncologico all'ospedale di Camerino: il bilancio a 3 mesi dall'attivazione

Ambulatorio cardio-oncologico all'ospedale di Camerino: il bilancio a 3 mesi dall'attivazione

A distanza di tre mesi dall'attivazione dell’ambulatorio cardio-oncologico presso l'ospedale di Camerino, è tempo di un primo bilancio con il direttore della cardiologia Josephine Staine, che lo dirige. Nonostante l'ambulatorio operi nei primi tre giovedì di ogni mese, da novembre sono state già effettuate 68 prestazioni, che comprendono elettrocardiogramma, visita ed ecocardiografia. Il trattamento del paziente oncologico comporta effetti collaterali a carico del sistema cardiovascolare e lo sviluppo della cardiotossicità rappresenta un fattore che limita l’utilizzo della terapia antineoplastica, con conseguenze sulla qualità di vita e sulla sopravvivenza dei pazienti. La dottoressa Staine circa 13 anni fa ha istituito nelle Marche il primo ambulatorio cardio-oncologico con lo scopo di creare un gruppo guidato, nella pratica ambulatoriale, da un Protocollo unico e condiviso per migliorare globalmente l’assistenza al paziente oncologico, identificando il rischio di sviluppo di cardiotossicità e attuando tempestivamente un trattamento capace di proteggere il cuore da un danno conclamato. Dottoressa, da novembre 2023 è attivo l’ambulatorio cardio-oncologico anche all’ospedale di Camerino "Abbiamo creato un percorso condiviso con il direttore dell’U.O.C. di oncologia di Macerata Nicola Battelli e con il dottor Luca Faloppi dell'oncologia di San Severino per identificare precocemente i pazienti a maggior rischio di sviluppare disfunzione cardiaca da chemioterapia". Quale la finalità dell’ambulatorio cardio-oncologico? "L'ambulatorio ha la finalità di identificare precocemente i pazienti a rischio di sviluppare cardiotossicità, di valutare in modo personalizzato il programma terapeutico antitumorale e/o l'utilizzo di agenti cardioprotettori durante la chemioterapia e pianificare uno stretto monitoraggio della funzione cardiaca, introducendo in fase precoce una terapia cardiologica di prevenzione o di supporto. La possibilità di identificare precocemente i pazienti più ad alto rischio di cardiotossicità sta rappresentando un obiettivo primario sia per il cardiologo che per l’oncologo". Quali sono i giorni e gli orari in cui ci si può rivolgere all’ambulatorio? "La giornata dedicata sarà il giovedì dalle ore 8:30 alle 13, la lista dei pazienti sarà stilata da ciascuna oncologia su agenda Cup, nelle giornate specifiche previste con posti dedicati. Il secondo giovedì di ogni mese le sedute saranno dedicate ai pazienti dell'oncologia di San Severino, mentre il primo e il terzo giovedì del mese saranno destinate ai pazienti di quella di Macerata". "L’attivazione di un ambulatorio cardio-oncologico presso l’ospedale di Camerino ci permette di offrire ai pazienti un servizio di avanguardia, frutto di una sinergia importante tra le unità operative di cardiologia e di oncologia" afferma il direttore generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci. "Questa è la dimostrazione delle eccellenze che operano all’interno della nostra azienda - sottolinea il direttore sanitario Daniela Corsi - capaci di elevare gli standard dell’assistenza sanitaria erogati agli utenti".  

30/01/2024 18:10
"Le patologie dei 5 sensi": nuovo convegno targato Fisiomed per medici e specialisti

"Le patologie dei 5 sensi": nuovo convegno targato Fisiomed per medici e specialisti

Fisiomed ancora centro di confronto, studio e prevenzione per i medici e specialisti del territorio. Questo sabato 27 gennaio il nuovo spazio conferenze allestito nella sede di Sforzacosta fresca di inaugurazione a fine ottobre, ospiterà infatti un altro convegno. L’appuntamento è stato denominato "Le patologie dei 5 Sensi" e, oltre a essere a titolo gratuito e comprendere la pausa pranzo, è un convegno ECM che eroga 5 crediti formativi ai partecipanti.  Si comincerà alle 9.40 con la registrazione e il saluto di benvenuto dell’amministratore di Fisiomed, Enrico Falistocco. Quindi sarà Romano Mari, presidente dell’Ordine dei medici provinciale, a presentare il corso. Seguiranno gli interventi dei dottori Simonetta Calamita, Ovidio Ciarpella, su “Fisiologia anatomia patologica dell'orecchio” e Paolo Vitali sul tema della “Fisiopatologia dell'alfabeto e del gusto”. Dopo la conseguente discussione ed un breve break, si riprenderà a mezzogiorno con il dottor Cristian Pollio che tratterà l’argomento “Il Glaucoma: la patologia e lo stato dell'arte”, seguito dal dottor Emilio Moauro che illustrerà “Maculopatie ed edema maculare diabetico”. Ancora, il dottor Riccardo Zappelli affronterà la questione “Red Eye... cosa pensare”. Approfittando dell’area ristoro all’interno della nuova sede di via Giovanni XXIII, ci si rilasserà degustando qualcosa, poi alle 14 i lavori proseguiranno con l’intervento del dottor Michele Paniccia centrato su “L'elettromiografia nella diagnostica delle patologie del sistema” e verranno conclusi con il dottor Massimo Cioccolini che porrà l’attenzione su “Le Patologie dermatologiche di frequente riscontro”.   A fungere da moderatore sarà Gianfranco Bonfili, direttore sanitario del Gruppo Medico Associati Fisiomed, coordinatore di questo secondo convegno stagionale (l’altro, partecipatissimo, era stato organizzato a novembre) sarà Fabrizio Scoccia. I posti sono limitati, per iscriversi www.topcongress.com.

25/01/2024 16:08
"Con l'autonomia differenziata solo ricadute negative sulla sanità regionale"

"Con l'autonomia differenziata solo ricadute negative sulla sanità regionale"

Le recenti votazioni in Parlamento sull'autonomia differenziata suscitano gravi preoccupazioni all'interno del Pd Marche, che denuncia le ricadute negative, in particolare per il settore della sanità nella regione. Il senatore Pd Francesco Verducci ha dichiarato in aula come questo provvedimento violi il diritto all'uguaglianza, il principio di solidarietà alla base della nostra Costituzione e incida pesantemente sui diritti fondamentali rendendoli diseguali. Analogamente, l'onorevole Marina Sereni, responsabile salute del Pd, ha sottolineato le disuguaglianze attuali nella tutela della salute tra Nord e Sud del Paese, evidenziando come il voto sull'autonomia differenziata possa accentuare ulteriormente questi divari. Il Pd Marche da tempo critica la Giunta regionale sul fronte della sanità, portando dati ufficiali che mostrano una significativa flessione nelle prestazioni diagnostiche e nelle visite specialistiche. La segretaria regionale Chantal Bomprezzi specifica la reale situazione: "La giunta Acquaroli non ha approvato nemmeno una Delibera sulle liste di attesa. Ad oggi solo vane dichiarazioni di intenti sulla riduzione delle liste di attesa che non trovano però alcun riscontro nella realtà dei fatti concreti". A una situazione non certo efficiente si aggiunge ora la mannaia della autonomia differenziata: "Servirebbe - sottolinea la segretaria Pd - anziché una differenziazione nelle competenze regionali, maggiore governance nazionale del Servizio Sanitario Nazionale. La destra sta scardinando la parità di accesso ai beni comuni, su tutti la sanità, rendendo definitivi e irrecuperabili i divari tra territori, con conseguenze drammatiche per i cittadini e intere comunità destinate alla marginalità". Qui, i fondi del Pnrr rappresentano un passaggio fondamentale: "Non possiamo permetterci di rinunciare a queste risorse preziose né di distoglierle dalla sanità pubblica - ribadisce Bomprezzi. Come partito democratico continueremo a mobilitarci per dire no a 20 diversi sistemi sanitari regionali e sì a un Servizio Sanitario Nazionale che garantisca a tutti, in tutta Italia, prevenzione, cura e prestazioni appropriate".

24/01/2024 11:17
Tolentino, Sclavi incontra i vertici sanitari: "Nel nuovo ospedale una struttura per i medici di base"

Tolentino, Sclavi incontra i vertici sanitari: "Nel nuovo ospedale una struttura per i medici di base"

"Grazie ai medici di base abbiamo una importante occasione per migliorare i servizi sanitari del nuovo ospedale". Così si è espresso il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi a seguito dell’incontro con il direttore generale dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata, Marco Ricci, e con il direttore socio-sanitario dell'azienda sanitaria territoriale, Giancarlo Cordani, al quale hanno partecipato anche il consigliere comunale con delega alla medicina del territorio Alba Mosca e il medico coordinatore dell’equipe territoriale di Tolentino (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) Andrea Mosca.  L’idea generale relativa al costruendo ospedale, come avviene in altre situazioni similari, è quella di avere a disposizione una parte della nuova struttura dove accogliere i medici di base che sarebbero a disposizione dei pazienti per seguire i codici bianchi e verdi, essendo di ausilio, almeno nelle 12 ore diurne, al punto di primo intervento ma anche per diagnosi di primo livello come ad esempio letture di analisi o di esami di radiologia con l'ausilio della telemedicina. Nell'edificio che verrà realizzato saranno previsti anche due nuclei da venti posti letto ciascuno di cui venti saranno a disposizione dell'ospedale e venti potranno essere utilizzati dai medici di base che potranno operare secondo un protocollo che sarà oggetto di studio e condivisione da parte dell'azienda sanitaria territoriale. "Sottolineo - precisa il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi - l'apertura ricevuta da parte dei medici di famiglia in quanto è un'opportunità molto importante che l'azienda sanitaria territoriale non deve disperdere ma che al contrario deve essere colta come un'occasione irrinunciabile per migliorare i servizi sanitari nell’interesse dei pazienti e del territorio di riferimento. Inoltre informo che nel corso della riunione abbiamo anche condiviso con i nostri interlocutori della direzione dell’azienda sanitaria, le preoccupazioni circa l’utilizzo dei container per ospitare gli ambulatori, il distretto e il punto di primo intervento durante l'esecuzione dei lavori".   

23/01/2024 15:10
Dialisi turistiche, alle Marche 144 mila euro: "Stanziamento che rende la regione più accessibile"

Dialisi turistiche, alle Marche 144 mila euro: "Stanziamento che rende la regione più accessibile"

“Rinnoviamo lo stanziamento di 432 mila euro per il prossimo triennio per la dialisi riservata ai turisti” lo fa sapere il vice presidente e assessore alla sanità Filippo Saltamartini rimarcando che nel 2023 il turismo è tornato ai livelli pre-covid per cui si rende ancora più necessario finanziare questo importante servizio che rende la nostra Regione più accessibile. Si tratta di 144 mila euro per ciascuna delle tre annualità: 2024, 2025 e 2026 da ripartire tra gli Enti del SSR proporzionalmente al numero di prestazioni effettuate e che saranno erogate sulla base di apposita rendicontazione consuntiva. “La nostra prima decisione nel 2020 è stata di rimodulare l’offerta estendendola all’intero anno e non solo limitatamente al periodo che va dalle festività pasquali ai mesi estivi come accadeva in passato – ricorda l’assessore -. Inoltre il servizio viene erogato anche con turni serali per agevolare coloro che trascorrono le vacanze nella nostra regione, ma anche il personale che svolge turni aggiuntivi al di fuori dell’orario di lavoro”. A dimostrazione dell’importanza del servizio: nel 2023 le richieste nel periodo 1 gennaio - 30 settembre sono state 1093. Erano state 743 nell’intero 2022, 575 nel 2021. Quelle notturne nei primi 9 mesi dell’anno appena concluso sono state 595. Nel 2019, prima del covid, le prestazioni effettuate erano state 1301 nell’intero anno, di cui 509 notturne. Le Marche hanno accolto l’appello dell’Associazione nazionale emodializzati (Aned) che chiedeva di garantire al dializzato il diritto di spostarsi sul territorio nazionale per motivi non clinici a partire dal 2009. “Per andare ulteriormente incontro alle esigenze dei dializzati abbiamo esteso il servizio in modo che fosse disponibile 365 giorni l’anno – rimarca l’assessore – il contributo maggiore è stato offerto dalle località costiere”.

22/01/2024 18:22
"La sanità in una situazione preoccupante, ecco cosa serve": intervista esclusiva al dottor Romano Mari

"La sanità in una situazione preoccupante, ecco cosa serve": intervista esclusiva al dottor Romano Mari

La sanità pubblica nazionale, il Servizio Sanitario Nazionale come correttamente è definita l’istituzione universale che tutela la salute di tutti i cittadini, sta vivendo un momento di crisi o comunque di necessità di assestamento e sostanziale riforma. Il compito gravoso è delle autorità politico-amministrative nazionali e regionali, ma il supporto, il contributo di analisi e di idee è sicuramente appannaggio delle istituzioni specifiche, in questo caso gli ordini provinciali dei medici ed odontoiatri e la loro federazione nazionale di sicuro in prima linea. È un argomento certamente molto sensibile per i cittadini. Ne parliamo con il Presidente dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della provincia di Macerata, dr. Romano Mari, anche medico di medicina generale di lunga esperienza.  Dr. Mari ci confidi qualche sua riflessione sulla situazione della sanità in Italia. "La situazione sanitaria in primis del Servizio Sanitario Nazionale è abbastanza precaria e preoccupante. I tre anni passati per il settore sono stati sicuramente i più difficili da quando il SSN è stato istituito. Una pandemia devastante con migliaia di morti e milioni di malati ha messo a durissima prova tutte le strutture sanitarie, dall’ambulatorio di medicina generale agli ambulatori dei distretti, ai pronto soccorso degli ospedali, ai reparti specialistici fino alle terapie intensive, che con grande fatica hanno potuto prendersi cura dei malati covid più gravi. Adesso che la situazione non è ancora del tutto normalizzata e l’emergenza di molto attenuata, possiamo dire che alla fine il sistema ha tenuto, ma la pandemia ha evidenziato e focalizzato tante criticità e carenze che erano preesistenti, ora però non più tollerabili e che necessitano un grande impegno di tutti per il loro superamento".  I medici come hanno vissuto il loro ruolo necessariamente in prima linea? "I medici hanno lavorato sodo, tutti, dico tutti oltre il loro impegno standard. Quelli proprio in primissima linea, negli ambulatori di medicina generale, nelle RSA, nei pronto soccorso, nei reparti di ricovero, nelle terapie intensive addirittura stremati, ma mai latitanti, nemmeno un caso segnalato di assenza dal tanto extra lavoro. Molti medici ed altri operatori sanitari, alcuni anche nelle Marche e nella nostra provincia, hanno sacrificato persino la loro vita contraendo l’infezione covid durante il loro lavoro. Un’esperienza fortissima e faticosissima per tutti noi che ha colpito molto favorevolmente la società. Le nostre prestazioni considerate non più un costo ma una risorsa ed un’opportunità su cui bisognerebbe investire ancor di più. Il gradimento della figura del medico e delle professionalità collegate è notevolmente aumentato nella percezione della gente, è stimato che l’80% dei cittadini ha molto apprezzato il nostro lavoro, solo il Presidente Mattarella può vantare qualche punto in più. Proprio il Presidente ha dedicato una giornata al Quirinale per ringraziare vivamente gli operatori sanitari per l’impegno profuso durante la pandemia; lo stesso ha fatto in una udienza anche Papa Francesco definendoci custodi assoluti della salute dell’umanità con un riferimento particolare ai medici di famiglia".  Dopo un periodo così intenso quali sono le attuali considerazioni inerenti alla vostra professione? Quali le proposte? "I medici hanno dimostrato e continuano a dimostrare di essere fedeli al loro codice etico-professionale, ma devono essere messi in grado di lavorare in assolute migliori condizioni. Gli orari, le responsabilità anche le eque retribuzioni vanno inquadrate in un nuovo progetto di sanità pubblica che tenga conto delle esigenze nuove di un servizio sanitario moderno ed equilibrato nelle sue funzioni. Lo stress, l’eccessiva fatica, le frustrazioni ricorrenti devono essere allontanate da operatori che hanno bisogno di serenità per dare il massimo del loro servizio. Dall’università di medicina fino alle specializzazioni e agli impieghi lavorativi devono essere visibili progetti attraenti e di soddisfazione. Non è possibile che in Italia si laureino 9000 medici all’anno e solo 4000 hanno una borsa di specializzazione, non è possibile che ormai migliaia di medici si rivolgano a cooperative per fare i "gettonisti", ad ambulatori privati di dubbia utilità o addirittura decidano di emigrare all’estero. Devo dire che qualcosa si sta muovendo a livello nazionale e regionale, sono state aumentate le borse di studio per gli specializzandi, per noi che lavoriamo si sta eliminando la responsabilità penale, era presente in solo 3 paesi del mondo. Ma noi diciamo con forza che vanno migliorate le strutture, soprattutto quelle territoriali, va creata dappertutto una rete di assistenza diffusa che intervenga su tante situazioni di salute e lasci ai pronto soccorso degli ospedali solo la casistica più grave ed urgente. Naturalmente è una questione anche di risorse oltre che di scelte. In molte altre nazioni europee ed occidentali assimilabili all’Italia la percentuale di PIL utilizzato per il servizio sanitario si aggira al 7%, qui in Italia poco più del 6%. Bisogna di sicuro tener conto della difficoltà della nostra economia pubblica, ma non possiamo non dire che la medicina moderna per essere efficace ha bisogno di uno sforzo ulteriore per una rete assistenziale sicura, tenendo anche conto della necessità di una tecnologia sempre più avanzata ed in evoluzione. Ripeto che uno sforzo di analisi e progettazione si sta facendo, ma la nostra raccomandazione è che bisogna fare presto, non bisogna adagiarsi nelle discussioni, c’è bisogno di realizzazioni. Noi Medici disponibili sempre a partecipare ad una catena condivisa di efficace propulsione".  Dr. Mari la medicina privata può essere utile in questa prospettiva? “Sicuramente, la medicina privata convenzionata e non, è stata utilissima durante la pandemia, è stata l’ancora di salvezza per i problemi di salute di tanti cittadini in mezzo ad una tempesta che rischiava di trascinare a fondo il principio fondamentale: la necessità di salvaguardare il bene più importante che abbiamo. Anche le stazioni termali Santa Lucia di Tolentino e San Giacomo di Sarnano hanno contribuito in maniera decisiva con i loro centri vaccinali frequentatissimi. Le terme andrebbero valorizzate ed utilizzate dal servizio pubblico avendo anche gli spazi e gli ambienti ottimali e sostenibili.  Tante strutture private hanno fatto investimenti importanti ed offrono ottimi servizi che possono contribuire in un ambito di programmazione ben definita e condivisa con adeguati controlli ad abbattere liste di attesa e a fornire l’utilizzo di professionalità e tecnologie di primissimo livello. Nella nostra provincia operano ottime strutture private; qualcuna non ancora convenzionata e dotata di ottima organizzazione e tecnologia potrebbe essere già gradatamente inserita. Filoni di convenzione certificati affidabili e buoni risultati attesi possono essere davvero molto graditi ai cittadini per la qualità, la tempistica e la vicinanza territoriale".  Per concludere dr. Mari? "Nell’agosto scorso la nostra amministrazione delle Marche ha fatto approvare un piano sanitario regionale, nel 2024 dovranno essere presentate le linee attuative e soprattutto speriamo le attuazioni. Noi medici ed operatori sanitari regionali in generale siamo pronti a collaborare con suggerimenti, idee ed operatività a qualsiasi livello".  Grazie Dr. Mari per la disponibilità, la chiarezza e il bagaglio culturale e professionale che ci ha riservato.  

21/01/2024 11:00
Gruppo Fisiomed: disponibili anche risonanze e Tac con il mezzo di contrasto

Gruppo Fisiomed: disponibili anche risonanze e Tac con il mezzo di contrasto

Il Gruppo Medico Fisiomed apre il 2024 dando ai suoi tanti pazienti e fruitori un nuovo e importante servizio: da oggi infatti è possibile prenotare ed effettuare esami di risonanza magnetica e tac (Tc) anche con mezzo di contrasto. I mezzi di contrasto (in sigla mdc) o liquidi di contrasto, sono sostanze che vengono iniettate ed aumentando appunto il contrasto tra i diversi tessuti permettono in determinati casi una migliore valutazione degli organi aumentando le possibilità di individuare lesioni patologiche: nello studio dei diversi apparati vengono utilizzati sia per una prima diagnosi che per i controlli successivi. Gli esami con mdc vengono eseguiti solo dietro prescrizione medica e valutazione del radiologo. Presso la nuova sede Fisiomed vengono eseguiti i seguenti esami Rm e Tac con contrasto: Rm dell'encefalo e midollo spinale, Rm dell'addome, Rm per valutazione multiparametrica della prostata, Rm della mammella e quando ritenuto opportuno Rm dell'apparato osteo - articolare. Tac Total body, Cardio TaC, Coronaro Tac, Uro Tac, Tac dell'encefalo, Tac del torace e dell'addome. Con la possibilità di eseguire indagini contrastografiche Fisiomed mette ora a disposizione del territorio e della collettività un ventaglio completo di prestazioni di diagnostica per immagini e questo grazie ad uno sforzo organizzativo e professionale rilevante che coinvolge radiologi, tecnici di radiologia affiancati da una equipe di supporto composta da medico anestesista ed infermieri.

19/01/2024 17:37
Servizio civile universale, 39 posti all'Ast di Macerata: come fare domanda

Servizio civile universale, 39 posti all'Ast di Macerata: come fare domanda

È uscito il 22 dicembre il nuovo bando del Servizio Civile Universale 2023 rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni (29 anni non compiuti al momento dell’invio della domanda). Il progetto si inserisce in una co-progettazione a rete denominato “Marche 24: Laboratorio di cittadinanza”. Il Servizio Civile è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio della comunità e allo stesso tempo rappresenta un’importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale. L’AST di Macerata partecipa quest’anno con il progetto “Laboratorio Accoglienza”, che interessa le strutture sanitarie delle sedi di Macerata (22 posti disponibili), Civitanova Marche (13 posti disponibili), Camerino (1 posto disponibile), Matelica (1 posti disponibile), Recanati (1 posto disponibile) e San Severino Marche (1 posto disponibile), con la possibilità di impiego di 39 volontari in 10 differenti servizi. L’obiettivo del progetto consiste nel facilitare l’accesso e l’utilizzo dei servizi (e cure) alle fasce di utenza più fragili e in difficoltà. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 14:00 del 22 febbraio 2024, tramite la piattaforma Domande on Line (DOL), raggiungibile da PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. L'accesso alla piattaforma è possibile attraverso il Sistema di Identità Digitale SPID.  È importante sapere che le domande trasmesse con modalità diverse da quelle sopra indicate e pervenute oltre i termini innanzi stabiliti non saranno prese in considerazione. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile universale, poiché la presentazione di più domande comporta l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti inseriti nei bandi, indipendentemente dalla circostanza che non si partecipi alle selezioni. L’esperienza del servizio civile può anche essere scelta da studenti o lavoratori, purché il loro impegno sia compatibile con l’orario di servizio del progetto.

19/01/2024 16:29
L'Ast di Macerata assume due fisioterapiste e quattro medici: ecco quali posti andranno a coprire

L'Ast di Macerata assume due fisioterapiste e quattro medici: ecco quali posti andranno a coprire

L’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata fa fronte alle carenze di organico in vari reparti: verranno assunti professionisti a tempo indeterminato, e laddove la graduatoria di concorso non ha consentito la copertura di tutti i posti a bando, verranno assunti specializzandi a tempo determinato. Questi ultimi andranno a coprire posti vacanti a causa del turn-over, assicurando così la continuità nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie e garantendo il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. Nel dettaglio: due fisioterapiste, le dottoresse Giorgia Franco e Laura Verlotta sono state assunte a tempo indeterminato per coprire i posti vacanti a seguito del collocamento a riposo di alcune unità in servizio presso le varie strutture riabilitative dell’ASTdi Macerata.   Assunzioni, poi, a tempo determinato di medici specializzandi in varie discipline: due pediatre, le dottoresse Giulia Marozzi e Sara Torresi, un cardiologo, il dottor Francesco Giannini, che andrà a prestare servizio presso l’ospedale di Camerino per garantire i livelli essenziali delle prestazioni e assicurare l’assistenza sanitaria in situazioni di urgenza ed emergenza e una Psichiatria, la dottoressa Ilaria Cerasoli. Infine, è stata stabilita la proroga del contratto di lavoro della psicologa dottoressa Silvia Polenta, a seguito di mobilità in uscita.  “La copertura dei posti in organico costituisce una priorità della Regione e dell’assessorato – sottolinea il vicepresidente con delega alla Sanità Filippo Saltamartini – e le Aziende stanno scrupolosamente cercando, talvolta con fatica, di coprire tutte le carenze, soprattutto nelle zone interne che inevitabilmente vivono una situazione più disagiata per la carenza di servizi”.    

18/01/2024 16:07
"Standard elevati di qualità": confermata la certificazione Iso per l'azienda sanitaria maceratese

"Standard elevati di qualità": confermata la certificazione Iso per l'azienda sanitaria maceratese

L’azienda sanitaria territoriale di Macerata ha visto confermata la certificazione Uni En Iso 9001:2015, anche quest’anno, dopo essere stata sottoposta nel mese di novembre 2022 ad audit esterno. La certificazione, che ha durata triennale e validità internazionale, costituisce il riconoscimento del possesso e rispetto di standard elevati di qualità nello svolgimento dell’attività e nell’erogazione di prestazioni e servizi.  “Il nostro obiettivo è arrivare con il tempo a certificare tutta l’Azienda sanitaria di Macerata - dichiara il direttore generale Marco Ricci - Stiamo lavorando per migliorare la qualità di tutte le prestazioni sanitarie erogate, ottimizzando le risorse disponibili e garantendo la sicurezza di operatori e utenti”. Undici sono le Unità Operative e i Servizi certificati ISO: Anestesia e Rianimazione, Blocco Operatorio, Servizio di emergenza territoriale 118, Farmacia Ospedaliera, Fisica Medica, Medicina Nucleare, Oncologia, Servizio delle Professioni Sanitarie Area Infermieristica e Ostetrica, Terapia del Dolore e Cure Palliative, Radioterapia Oncologica, Servizio di Prevenzione e Protezione. Acquisita nel 2008 e 2009 e mantenuta negli anni successivi, la certificazione di qualità ha attestato la correttezza e il controllo costante dei processi adottati, in un monitoraggio continuo del lavoro svolto. L’adeguamento alla norma ISO 9001:2015 ha comportato una revisione dell’organizzazione alla luce di un approccio basato sulla “valutazione dei rischi”. In questo iter, il personale interno è stato formato per acquisire le competenze per svolgere le verifiche interne richieste dall’audit, abbattendo di conseguenza i costi derivanti dall’utilizzo di professionisti esterni e aumentando consapevolezza e confronto costruttivo tra gli operatori.  “Il raggiungimento della certificazione – sottolinea l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - è frutto di un lungo percorso, che ha impegnato gli operatori sanitari in un’attenta e continua analisi del contesto lavorativo, delle criticità e dei vincoli economici e organizzativi per giungere all’adozione di metodologie, procedure e percorsi comuni e condivisi. Va dunque rimarcato il loro ruolo determinante per questo obiettivo e quelli che verranno conseguiti in futuro”.        

15/01/2024 15:37
"Un dono sospeso": consegnati i giocattoli per i piccoli del reparto di Oncoematologia del Salesi

"Un dono sospeso": consegnati i giocattoli per i piccoli del reparto di Oncoematologia del Salesi

Un’automobile carica di pacchi regalo è partita venerdì dall’hotel Cosmopolitan di Civitanova in direzione Ancona per arrivare all’ospedale pediatrico Salesi per la consegna dei giocattoli raccolti nell’ambito del progetto “Un dono sospeso”, nato lo scorso anno come segno di vicinanza ai bambini ricoverati presso il reparto di Oncoematologia.  Questo momento di gioia e condivisione dello spirito del Natale ha visto coinvolti in prima persona l’assessore Barbara Capponi, che ha portato avanti l’iniziativa nell’ambito della progettualità “Civitanova città con l’Infanzia”, Filippo Marilungo e Marco Doria dell’associazione “G.A.I.A.”, formata da genitori che hanno avuto esperienze di cura all’Ospedale pediatrico. Quest’anno la raccolta ha ricevuto il sostegno dell’azienda “i COM S.p.A.”, che commercializza il noto marchio “Bontempi".  “Grazie a tutti coloro che anche quest’anno hanno contribuito a rendere speciale “Un dono sospeso” – ha dichiarato l’assessore Barbara Capponi, che ha promosso l’idea insieme ai referenti dell’associazione Gaia -. Abbiamo distribuito in reparto e al day hospital del 3C i molti doni: è stata l'occasione, ove possibile, di fare un po' di festa ai piccoli e ai ragazzi ricoverati, e per scambiare qualche parola con familiari e personale sanitario". "Grazie a coloro che ci hanno messo il cuore aderendo a questa iniziativa: famiglie, oratori, gruppi classe, addirittura gruppi spontanei di ragazzi adolescenti che mettendo qualche euro ciascuno hanno acquistato regali per i loro coetanei malati: tutti accompagnati da toccanti biglietti di vicinanza e incoraggiamento. Grazie anche ai diversi comuni che, sull'esempio di quanto realizzato, hanno avviato per la prima volta nei loro territori la raccolta: il bene non si fa concorrenza e diventa sempre più grande insieme”.  Presenti alla consegna Armando Gozzini, direttore generale dell’azienda ospedaliera-universitaria delle Marche, Paola Coccia, direttore della SOsD del Salesi, la dottoressa Giulia Palego, psicologia ospedaliera e gli operatori sanitari, che hanno espresso la loro riconoscenza e hanno voluto ringraziare l’Amministrazione comunale, i volontari e tutti coloro che hanno donato e hanno portato gioia e solidarietà ai ragazzi e alle famiglie.  

15/01/2024 12:52
Biorisonanza e fitoterapia, come sostituire i farmaci tradizionali: le nuove frontiere della medicina

Biorisonanza e fitoterapia, come sostituire i farmaci tradizionali: le nuove frontiere della medicina

Il convegno presso il Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio sabato ha sicuramente contribuito ad alimentare una cultura della salute che ha sempre più bisogno di un'informazione adeguata, certificata, libera e con riferimento a fonti scientifiche autorevoli e riconosciute. Il titolo dell’incontro "Nuove prospettive nella PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia): biorisonanza e fitoterapia" ; responsabile scientifico è la Dottoressa Edy Virgili. Già è evidente l’originalità dell’argomento almeno rispetto ai canoni della medicina occidentale che siamo abituati a trattare. In quella sigla sono raccolti i principi già scientificamente validati della medicina tradizionale cinese, ma anche la medicina quantica, la bioenergetica, tutte discipline che considerano l’uomo come un sistema di reti energetiche bioelettriche prima ancora che di cellule e molecole. Studiosi illustri nel convegno, attingendo da questa visione deducibile dalla fisica quantistica, propongono un nuovo schema della malattia e del benessere proponendo supporti come biorisonanza e fitoterapia che possono sostituire l’utilizzo di farmaci tradizionali o per lo meno integrarli. In questo ambito di principi scientifici già abbastanza collaudati ed acquisiti per prospettive innovative importanti se non rivoluzionarie, l’incontro con i relatori è sicuramente coinvolgente. Anzitutto abbiamo voluto ascoltare la responsabile scientifica del convegno, la dottoressa Edy Virgili. Dott.ssa Virgili perché questo programma? Cosa si prefigge un incontro scientifico di questo tipo? "Se ormai è appurato che le nostre cellule sono a tutti gli effetti da assimilare a degli atomi della materia con tutte le loro caratteristiche di scomposizione elettrica, protoni, elettroni e neutroni, è evidente che nella malattia si produce una vera e propria alterazione elettrogenica. La biorisonanza tende a ristabilire l’ordine originario favorendo un restauro elettrico che in termini biologici significa guarigione della malattia o comunque una sua progressiva attenuazione. La fitoterapia è una branca farmacologica, cura con estratti vegetali naturali, non prodotti di sintesi artificiale come i farmaci. La terapia è diluita nel tempo per i dosaggi abbastanza bassi dei principi attivi. Il limite può essere un’efficacia ridotta nella eventuale fase acuta della malattia, il beneficio un ottimo viatico di prevenzione ed effetti collaterali negativi  quasi assenti".  Con argomenti così importanti ed anche complessi il contributo di ricercatori che hanno dedicato molto tempo a queste tematiche e ai principi che le ispirano è assolutamente indispensabile. Il professor Giuseppe Rocca, già ricercatore presso le università di Milano e Torino, partecipante a progetti a Londra, Oslo e in alcune università americane ha voluto dare oggi il suo contributo.  Prof. Rocca qual è l’indicazione che ha voluto dare ai tanti professionisti che oggi l’hanno ascoltata? "La considerazione che ho voluto anzitutto sottolineare è di carattere generale, riguarda non solo la salute ma tutte le vicende della vita di tutti noi. Le difficoltà, i fallimenti, i problemi giornalieri si devono affrontare con la consapevolezza che si possono superare, si devono superare e il risultato, se siamo accorti e responsabili, è che ne usciremo più forti di prima. Il nostro corpo, i nostri tessuti se colpiti da malattia hanno lo stesso comportamento, si allenano, si fortificano se aiutati a superare la difficoltà. Bisogna individuare il modo e i mezzi per non stressare ulteriormente e annientare le reazioni di difesa fisiologiche con terapie, o meglio con dosaggi di terapia devastanti anche se i risultati sembrano a prima vista soddisfacenti. Naturalmente occorre una buona valutazione e un buon senso scientifico che abbia sempre presente il principio che il corpo va aiutato e non assolutamente sostituito contro la malattia. È un ragionamento abbastanza criptico all’apparenza, ma un buon medico sa di che cosa sto parlando". Prof. Rocca quale deve essere lo spirito del buon ricercatore? "Il ricercatore scientifico deve essere curioso, deve gettare lo sguardo sempre più in là, mai accontentarsi del risultato ottenuto. La scienza è un continuo divenire, avere la cultura e lo spirito libero per coglierne i punti interessanti che si manifestano per poi perseguirli è alla base di tutte le conquiste nell’ambito medico-scientifico".  Con il Prof. Rocca tanti altri relatori. Interessante la relazione del dottor Alexander Bertuccioli dell’Università di Urbino, che con semplicità e chiarezza ha ben descritto gli estratti vegetali più utili ed efficaci per la prevenzione e cura della colesterolemia, tante patologie anche molto gravi interessate. Per concludere una esauriente disamina di un’importante manifestazione scientifica non si può trascurare chi ha contribuito alla realizzazione del convegno, sicuramente per un interesse di visibilità legato alla loro attività, ma soprattutto perché credono a tutti i princìpi ed input che provengono da una seria e libera ricerca medico-scientifica. La società JEA, che produce farmaci fitoterapici, ha un programma molto composito fatto di ricerca e comunicazione. La sua ad, la dottoressa Jane Virgili sottolinea un grande impegno per una idonea produzione dove i dosaggi dei principi attivi fino alla confezione dei contenitori rispondono alle dovute indicazioni per una efficace ricerca della salute. L'amministratore unico di Associati Fisiomed, Enrico Falistocco, responsabile di uno dei più importanti ed organizzati centri medici del territorio ha contribuito alla realizzazione dell’incontro scientifico "perché un centro medico che ambisce a fornire tutti i servizi necessari per la salute dei cittadini non può astenersi dall’esplorare gli elementi più innovativi che prefigurano la necessità anche di nuove realizzazioni strutturali proiettate nel futuro".

14/01/2024 10:20
Prelievo multiorgano all'ospedale di Pesaro: "Il gesto riaccende speranza per altre vite"

Prelievo multiorgano all'ospedale di Pesaro: "Il gesto riaccende speranza per altre vite"

Il  12 e 13 gennaio sono state attivate e portate a termine all'ospedale San Salvatore di Pesaro le procedure per il prelievo multiplo di organi e tessuti, donati da una paziente di 71 anni, ricoverata nell'Unità Operativa di Rianimazione: l'attività complessivamente si è svolta dalle ore 8 del 12 gennaio alla mattina del giorno successivo. “Un ringraziamento particolare alla famiglia della paziente deceduta – ha affermato  la dottoressa Annalisa Silvestri del reparto di Rianimazione - a nome dell'azienda ci uniamo al loro cordoglio". “La generosità dimostrata in un momento così doloroso e l'impegno dei sanitari hanno permesso di riaccendere la speranza per altre vite". Il prelievo è stato effettuato dall'equipe chirurgica dell'Azienda ospedaliera delle Marche (Ancona) nel blocco operatorio del San Salvatore, dove era pronta l'équipe infermieristica”. Sono risultati idonei al trapianto il fegato e i reni, destinati rispettivamente all'Azienda ospedaliera di Verona e a quella di Ancona, le cornee sono state inviate alla Banca delle Cornee delle Marche. "È l'ennesima prova della generosità dei marchigiani ma anche dell'altissima professionalità dei nostri specialisti - sottolinea il vice presidente della Regione e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -. Per il secondo anno consecutivo una regione come la nostra di appena un milione e mezzo di abitanti supera quota 100 trapianti". Le procedure medico legali sull'accertamento della morte cerebrale, quelle organizzative relative al prelievo e trasporto degli organi e le verifiche cliniche dell'idoneità degli organi sono state condotte dal collegio medico composto da sanitari della Rianimazione, Neurologia e Direzione ospedaliera, in collaborazione con il personale infermieristico e con i tecnici di elettroencefalografia. Hanno contribuito gli specialisti di Anatomia Patologica, Laboratorio di Diagnostica ad Alta Complessità, Oculistica, Urologia, Chirurgia, Cardiologia, Radiologia, Dermatologia, dell'Ospedale San Salvatore. Il collegio medico e le equipe esterne hanno lavorato in coordinamento con il Nord Italia Trasplant (Nitp), il Centro Nazionale di Riferimento per le Marche dell'attività trapiantologica. (Fonte Ansa) 

13/01/2024 17:06
Ospedale San Severino, donate otto poltrone elettriche per il reparto di Oncologia

Ospedale San Severino, donate otto poltrone elettriche per il reparto di Oncologia

Otto poltrone elettriche per la somministrazione di farmaci destinate al reparto di Oncologia dell’ospedale di San Severino Marche: è l’importante donazione frutto delle raccolte fondi effettuate dalla Fondazione settempedana l’Anello della Vita e dal locale comitato per la salvaguardia dell’ospedale Bartolomeo Eustachio. “Un aspetto che mi ha colpito di questa Provincia di Macerata e della Regione Marche è la grande solidarietà che le fondazioni, le Onlus e le varie associazioni di volontariato esprimono concretamente attraverso importanti donazioni, come quella di oggi, verso la sanità locale, - ha sottolineato il direttore Generale dell’AST di Macerata Marco Ricci - a dimostrazione sia dell’attaccamento che i cittadini hanno verso il loro ospedale, che della riconoscenza espressa in questo modo alla professionalità del personale che vi opera”. “È un momento di gioia, il riscontro di una sensibilità che la città di San Severino ha verso il proprio ospedale – ha commentato il direttore sanitario Daniela Corsi – e la prova che la sinergia tra enti permette di realizzare importanti traguardi a favore della collettività”. Presso la sala riunioni del nosocomio settempedano stamattina si è svolta la conferenza stampa, cui hanno preso parte il Sindaco di San Severino Rosa Piermattei, il direttore generale dell’Ast maceratese Marco Ricci, il direttore sanitario Daniela Corsi, il nuovo direttore Socio-Sanitario Giancarlo Cordani e il presidente della Fondazione L’Anello della Vita Marco Massei. Il vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini non presente alla conferenza, ha però dichiarato che “la struttura settempedana segue un numero elevato di pazienti che provengono dalle zone montane e non solo. È sede di un ambulatorio di oncologia genetica, e si è sempre contraddistinta per l’alta professionalità. Abbiamo sempre puntato sul mantenimento dei presidi ospedalieri per portare servizi ai pazienti, specie nelle zone più disagiate. Ringrazio per il gesto di generosità l’avvocato Marco Massei, tutta la Fondazione l’Anello della Vita e il Comitato per la salvaguardia dell’ospedale B. Eustachio che sono riusciti a raccogliere una cifra importante per acquistare queste poltrone per la somministrazione di farmaci oncologici, che hanno un costo elevato. Le poltrone sono per i pazienti un presidio sicuro essendo elettriche, declinabili e comode per affrontare qualsiasi emergenza”. Tra le autorità intervenute il comandante della locale stazione dei carabinieri Massimiliano Lucarelli, Giorgia Scaloni, f.f. del presidio ospedaliero unico, Massimo Sgattoni, responsabile degli ospedali di Camerino e San Severino, il dottor Nicola Battelli, direttore della U.OC. di Oncologia di Macerata, il dottor Luca Faloppi, direttore della U.O.S.D. dell’Oncologia di San Severino, il dirigente delle professioni sanitarie Paolo Antognini, i presidenti della CRI e dell’AVIS locali e numerosi volontari. “La donazione di oggi è frutto di un’azione corale tra più soggetti, - ha spiegato il presidente di Fondazione e comitato avvocato Marco Massei - dimostrazione di una collaborazione proficua e importante tra pubblico e privato, che ci auspichiamo continui anche in futuro. “Infatti, la cifra complessivamente raccolta dalla Fondazione l’Anello della Vita, in collaborazione con il Comitato per la salvaguardia dell’ospedale, alcune associazioni locali e volontari è servita ad acquistare le otto poltrone per la somministrazione dei farmaci oncologici”. Il comitato per la salvaguardia dell’ospedale B. Eustachio è attivo ormai da 10 anni, mentre la Fondazione, nata 20 anni fa, si occupa di alleviare la degenza dei malati (oncologici e non) ricoverati presso l’Hospice di San Severino Marche, con la collaborazione di tanti volontari.

11/01/2024 18:40
Sanità, Morelli: "3,1 miliardi alle Marche, nel 2023 +80 milioni dal Cipess"

Sanità, Morelli: "3,1 miliardi alle Marche, nel 2023 +80 milioni dal Cipess"

Per il 2023 alle Marche sono andati "80 milioni in più rispetto al 2022" dal riparto del Fondo Sanitario Nazionale operato dal Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile). Lo ha riferito ad Ancona il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, con delega al Cipess, senatore Alessandro Morelli durante una conferenza stampa, affiancato dal vice presidente della Regione e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.   Alla Regione Marche, dunque, per l'anno appena terminato, sono state assegnate risorse per oltre 3,1 miliardi di euro (nel dettaglio 3.153.923.900 euro) e cioè circa 80 milioni in più rispetto al 2022; la cifra comprende anche i 12 milioni di euro premio come regione benchmark (5/a in Italia) per rispetto dei Lea. Nell'occasione era presente anche il neosottosegretario alla presidenza della giunta regionale Aldo Salvi, ex dirigente del Pronto soccorso di Torrette. Il sottosegretario ha parlato di "3 miliardi in più di Fondo sanitario nazionale per tutte le regioni, che nelle Marche significa più +80 milioni che potranno essere declinati dalla Regione in maggiori servizi, taglio delle liste d'attesa". "Insomma un ottimo risultato - ha sottolineato Morelli - perché finalmente c'è il segno più sul fondo sanitario nazionale".  Ulteriori risorse nel 2024? "L'auspicio è che il governo - ha risposto il sottosegretario - possa assieme alle regioni trovare una quadra rispetto agli investimenti nazionali. La nostra speranza è che anche l'anno prossimo si possa ottenere nuovamente un segno più che bisserebbe il segno positivo dopo tanti anni di tagli". Sulle priorità di impiego delle maggiori risorse, il sottosegretario ha citato il "taglio delle liste d'attesa perché sappiamo che purtroppo ancora stiamo pagando lo scotto del Covid e le liste d'attesa sono un primo obiettivo a livello nazionale; comunque ogni regione in maniera totalmente autonoma deciderà come investire".

09/01/2024 16:20
"Grazie al trapianto di rene sono tornata a una nuova vita": la testimonianza di Rossella Rossi

"Grazie al trapianto di rene sono tornata a una nuova vita": la testimonianza di Rossella Rossi

I trapianti d'organo sono una delle più grandi sfide della medicina moderna, ma anche una delle più grandi speranze per migliaia di pazienti che attendono una nuova vita. È di pochi giorni fa la notizia che nelle Marche, questa speranza si è concretizzata in 102 trapianti effettuati nel 2023 (leggi qui). Un numero importante, che si fonda sulla generosità dei donatori e sulla competenza dei medici e degli infermieri che lavorano nel Centro regionale trapianti. Una stima che apre il nuovo anno con una prospettiva fiduciosa e rincuorante. A tal riguardo, abbiamo sentito chi questa prospettiva, per diversi anni, l’ha vissuta come un’attesa, fatta di momenti belli ma anche di molte difficoltà emotive e fisiche, che, un giorno, è diventata realtà e rinascita. Si tratta di Rossella Rossi, insegnante di 64 anni che vive in un piccolo paese in provincia di Macerata, la quale, nel giugno del 2022, iscritta sia al centro trapianti delle Marche sia a quello dell’Emilia Romagna, ha effettuato un doppio trapianto di rene presso l’ospedale Sant’Orsola- Malpighi di Bologna, dopo alcuni anni di dialisi all’ospedale di Macerata. “Il 25 giugno del 2022 rappresenta per me un giorno indelebile in quanto ho ricevuto il dono in assoluto più prezioso e atteso durante quest’ultimo periodo della mia vita: il trapianto di rene. Un dono che non è giunto casualmente ma grazie alla generosità, alla sensibilità di un uomo e della sua famiglia che hanno concesso una possibilità di rinascita, pur in un momento così doloroso come la scomparsa di un caro”. “Grazie a questo gesto- afferma Rossella- sono tornata letteralmente a una nuova vita, perché, senza entrare nel particolare fisico ed emotivo, è estremamente difficile dover dipendere dalla dialisi e riorganizzare ogni tassello del quotidiano in funzione di quest’ultima. Nessuna parola potrebbe rendere la gratitudine sconfinata verso questa persona che è costantemente presente, ogni minuto, ogni secondo, non solo nel mio corpo ma anche nei mie pensieri, sentendolo vicino, in qualche modo custodi l’uno dell’altro”. Ha proseguito col ringraziare tutto il personale medico e sanitario: “colgo l’occasione per ringraziare in primis tutti i medici e il personale sanitario del reparto dialisi di Macerata, grazie ai quali ho affrontato non poche difficoltà di percorso senza mai demordere nel raggiungimento di questo obiettivo. Un ringraziamento ugualmente sentito va al personale tutto dell’Ospedale Sant’Orsola- Malpighi di Bologna, che si è adoperato con una professionalità e un’umanità uniche, in un momento estremamente delicato come quello del trapianto”. Rossella ha poi ricordato come qualche decennio fa poter fare un trapianto era più un miraggio, menzionando la vicenda di suo padre: “tutto questo per ribadire l’importanza, vissuta sulla propria pelle, di affidarsi sempre alle cure mediche, alla ricerca scientifica, perché, se penso a poco più di trent’anni fa, mio padre, come tutti i dializzati della sua epoca, non ha avuto la stessa mia possibilità. Il trapianto di rene era una rarità e spesso occorreva recarsi all’estero per tentarlo”. Infine un appello che vuole essere uno spunto per una riflessione collettiva: "Per concludere, mi trovo qui per offrire uno spunto di riflessione sull’importanza vitale di donare un organo, iscrivendosi all’ Aido, recandosi all’ufficio anagrafe del Comune in occasione del rilascio o rinnovo della carta d’identità, facendo richiesta alla Asl di appartenenza ecc. Superando così quelli che sono timori comprensibili ma molto spesso preconcetti. Grazie a chiunque dedicherà parte del suo tempo per leggere queste parole e a chi deciderà di renderle una possibilità concreta.Il trapianto è un’operazione che crea un ponte, una continuità tra chi non c’è più e chi rischia di non esserci più; è una vita che continua a germogliare dentro un’altra vita”.    

09/01/2024 10:00
La sanità che verrà: le sfide del pubblico e del privato nel 2024

La sanità che verrà: le sfide del pubblico e del privato nel 2024

Le feste belle e calde di ogni buon sentimento e tutti i migliori auguri li abbiamo ricevuti e li abbiamo elargiti. Ieri per ultima è arrivata la Befana, vecchia, con le scarpe rotte, a cavallo di una scopa e con il sacco sulle spalle pieno di bei regali per i buoni e di carbone per i cattivi. La vecchia a cavallo della scopa è un’immagine romantica, strana per i bambini di oggi, nostalgica per noi bambini di un tempo lontano, che oggi facciamo fatica a reperire una calza ed un camino dove appenderla per far ricevere i doni ai nostri figli o meglio ai nostri nipoti. La Befana in questa difficoltà di proiezione moderna dell’incanto di sempre diventa allora la metafora della nostra coscienza che ci dona forza, volontà e salute per essere buoni, capaci di esprimerci al meglio nel nostro lavoro, nella nostra missione nell’anno che verrà.  Il nostro lavoro è contribuire al diffondersi di una cultura della salute che attecchisca con radici profonde nella conoscenza di tutti per la protezione della salute individuale e collettiva. Tralasciamo in relazione a questo spinoso e determinante argomento chi avrebbe oggi dovuto ricevere un regalo e chi il carbone, ci auguriamo per il 2024 che tutti quelli che hanno una possibilità, una responsabilità abbiano poi tra un anno la calza piena di riconoscimenti e ringraziamenti. Noi con la nostra rubrica “Sano a sapersi” faremo il nostro meglio: osserveremo, cercheremo di capire, ci faremo aiutare da studiosi, ricercatori, dai medici specialisti, dai politici e programmatori del servizio pubblico e di quello privato. Nell’euforia ancora coinvolgente delle feste vissute in serenità, amicizia ed amore amo immaginare uno tsunami di buona informazione medico-scientifica che in parallelo accompagni una ristrutturazione moderna dei presidi territoriali della tutela della salute.  Sul fronte del privato già nel 2023 abbiamo avuto positive avvisaglie; nel pubblico è stato approvato un piano regionale sanitario che dovrà ricevere le sue linee attuative nel 2024. Da segnalare nel territorio della provincia di Macerata il gruppo medico “Associati Fisiomed” con le sue cinque sedi distribuite nella provincia, l’ultima inaugurata con programmi futuristici due mesi fa (leggi qui), sta proponendo un modello organizzativo e strutturale dove la diagnosi e la cura sono garantite da ottime professionalità e dal più moderno assetto tecnologico, ma dove sono anche presenti uno spazio e le figure idonee per elargire una comunicazione sanitaria di primo livello in favore della prevenzione. È il primo esempio di un progetto lungimirante ed illuminato che tende ad agganciare le strutture del servizio sanitario nazionale per un futuro di collaborazione e complementarietà a favore di un servizio sanitario composito ed efficiente. In questa prospettiva tutti comunque devono avere la possibilità di attingere, secondo le loro aspettative, le variegate forme di tutela della salute. Sarà compito di tutti gli attori coinvolti far mantenere il carattere di universalità ad un servizio integrato e composito. A noi dell’informazione accogliere gli aspetti più interessanti,  fornire anche gli input critici,  stimolare una conoscenza per il contributo di tutti. Già dalla prossima domenica contiamo di poter discutere nella nostra rubrica di questi argomenti con il Presidente dell’ordine dei medici ed odontoiatri della provincia di Macerata, il dottor Romano Mari, un’opinione di primissimo livello professionale ed istituzionale. 

07/01/2024 10:40
Marche, superato per il secondo anno di fila il traguardo dei 100 trapianti: "Risultato eccellente"

Marche, superato per il secondo anno di fila il traguardo dei 100 trapianti: "Risultato eccellente"

Le Marche, per il secondo anno consecutivo, superano la quota dei 100 trapianti d’organo. Sono stati 102 nel 2023, dopo i 105 del 2022: un risultato eccellente che premia la generosità dei donatori (64 marchigiani, 34 da fuori regione, 2 da donatore vivente). Nel dettaglio, sono stati 52 i trapianti di fegato, 46 quelli di rene, 2 di rene da donatore vivente e 2 trapianti combinati fegato+rene (con donatori da fuori regione). Risultati frutto di un lavoro in crescendo del Centro regionale trapianti (CRT) Marche, che ha avviato il programma nel 2005, coordinato fino al 30 dicembre scorso dalla dottoressa Francesca De Pace, ora in quiescenza, sostituita dopo dodici anni da Benedetto Marini, dirigente medico anestesista rianimatore dell’AOU delle Marche. I 102 trapianti effettuati nel 2023 sono, come sottolinea il vicepresidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini “il risultato della generosità dei marchigiani ma anche dell’altissima professionalità delle nostre Rianimazioni e dei nostri specialisti coinvolti in questo processo estremamente complesso. Vorrei ringraziare la dottoressa Francesca De Pace per il lavoro svolto con abnegazione in questi anni e augurare buon lavoro al nuovo coordinatore Benedetto Marini”. Marini ha esperienza decennale nell’ambito dell’alta specializzazione della terapia intensiva del politrauma e ha conseguito a Barcellona, nel 2009, il Master internazionale in coordinamento trapianti d’organo, tessuti e cellule. Attualmente svolge attività presso il CRT Marche e per 14 anni ha acquisito esperienza e conoscenza nella gestione del processo di donazione e trapianto, in particolare nel Coordinamento locale di procurement di organi e tessuti, avendo anche sostituito, durante i periodi di assenza, il coordinatore locale. Dal 2013, inoltre, svolge funzioni di sostituto del Coordinatore del CRT Marche. A dicembre è stato nominato coordinatore del centro che, negli anni, ha raggiunto risultati importanti, passando dagli 82 trapianti del 2019, agli 84 del 2020, ai 90 del 2021. Nel 2022 è stata toccata la quota record di 105 trapianti effettuati: 46 di fegato, 57 di rene e uno combinato (fegato + rene) con donatore da fuori regione.      

05/01/2024 16:10
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.