San Severino,' L'Anello della vita' dona all'Hospice letti e arredi per un valore di 40mila euro
Quando il dolore si trasforma in dono per gli altri è capace di portare frutti di bene tangibili. Così è stato per la donazione di quaranta mila euro all’Hospice di San Severino da parte della Fondazione L’anello della Vita Onlus del presidente Marco Massei ufficializzata stamattina con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini, la sindaca di San Severino Rosa Piermattei, il comandante della locale stazione Massimiliano Lucarelli, rappresentanti delle locali Croce Rossa e Avis e molti medici dell’Ospedale settempedano, tra i quali i dottori Giorgetti, Lombardello, Faloppi, Poloni.
Una donazione importante attraverso la quale sono stati comprati nuovi letti e arredi, frutto della generosità di tante famiglie di pazienti che hanno soggiornato all’Hospice e hanno voluto ringraziare con un’elargizione benefica la struttura ospedaliera per la qualità delle cure ricevute.
“L’ Hospice di San Severino è parte integrante della nostra realtà – ha affermato il sindaco della città settempedana Rosa Piermattei - un luogo di cura dove si incontrano grandi professionalità e straordinaria umanità nell’attenzione rivolta ai pazienti e alle famiglie.
Faloppi ha parlato di un modello esistente a San Severino che dovrebbe essere riprodotto, nella fattispecie si tratta delle cure simultanee, cioè di quella presa in carico a 360 gradi del paziente oncologico in un’integrazione multidisciplinare tra oncologia attiva e fine vita, tra gli specialisti palliativisti e oncologi per garantire efficacia delle cure e qualità della vita.
“Ringrazio di cuore tutte le famiglie che hanno donato e che hanno permesso l’acquisto di nuovi arredi per rendere l’attività terapeutica che qui si svolge ancora più confortevole – ha esordito l’avvocato Marco Massei della Fondazione l’Anello della Vita. – Il diritto alla Salute è anche potersi curare adeguatamente, anche quando non si può guarire”.
“L’Ospedale di S. Severino è un punto di riferimento importante per le cure, che noi vorremmo implementare per essere vicini ai pazienti, anche nelle cure a domicilio.
Stiamo investendo cifre importanti nel presidio settempedano, stiamo completando l’adeguamento alla normativa antincendio per un importo di 1 milione e 219 mila euro, abbiamo già realizzato la Centrale Operativa Territoriale (COT) per un importo di 173mila euro, che funge da collegamento tra ospedale e territorio, e sono in corso i lavori di realizzazione della Casa di Comunità Hub per un importo di 3 milioni e 264 mila euro.
E Marini spiega – “Dobbiamo ragionare in termini di offerta sanitaria di qualità e in rete con gli altri Ospedali dell’Ast, mantenendo i servizi, perché all’Ospedale di San Severino lavorano 185 persone e rappresentano un patrimonio di competenze importanti, che vanno valorizzate. Da gennaio ho fatto 100 assunzioni, è un piano occupazionale di grande impegno, ma vi assicuro che faremo il possibile per avere le dotazioni organiche che servono”.
“Non per caso siamo qui oggi a parlare di un Ospedale che è stato difeso nel tempo attraverso battaglie istituzionali dove anch’io ero presente in diverso ruolo – ha esordito il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini - perché abbiamo lottato perché San Severino avesse il suo Ospedale di Base, con la sua autonomia e i suoi finanziamenti dedicati, previsti ora anche nel Piano Socio Sanitario che abbiamo approvato. 1245 sono i ricoveri di San Severino, mentre gli accessi al Punto di Primo Intervento sono stati 12678. Cifre importanti per un ospedale riferimento di un intero territorio".
L’assessore ha poi ricordato che la Regione Marche vanta di essere seconda in Italia, dopo la Provincia di Bolzano, per tecnologie sanitarie d’avanguardia.
“La domanda di Sanità è una domanda indefinita, ma noi come Regione abbiamo investito nella formazione dei Medici finanziando 150 borse di studio in più l’anno e garantendo il numero dei medici che serviranno per gli anni a venire, 2027 e 2028. Nell’Ospedale di San Severino ci sono eccellenze nazionali, basti pensare all’Oculistica guidata dal Dr. Vincenzo Ramovecchi e all’Oncologia Genetica guidata dal Dr. Luca Faloppi.Voglio annunciare con orgoglio che stiamo lavorando per fare di San Severino un Centro per la cura del tumore al pancreas in collaborazione con altri prestigiosi Centri a livello nazionale, a testimonianza della caratura professionale dei medici che lavorano nel presidio di San Severino”.
Commenti