Sanità

"Standard elevati di qualità": confermata la certificazione Iso per l'azienda sanitaria maceratese

"Standard elevati di qualità": confermata la certificazione Iso per l'azienda sanitaria maceratese

L’azienda sanitaria territoriale di Macerata ha visto confermata la certificazione Uni En Iso 9001:2015, anche quest’anno, dopo essere stata sottoposta nel mese di novembre 2022 ad audit esterno. La certificazione, che ha durata triennale e validità internazionale, costituisce il riconoscimento del possesso e rispetto di standard elevati di qualità nello svolgimento dell’attività e nell’erogazione di prestazioni e servizi.  “Il nostro obiettivo è arrivare con il tempo a certificare tutta l’Azienda sanitaria di Macerata - dichiara il direttore generale Marco Ricci - Stiamo lavorando per migliorare la qualità di tutte le prestazioni sanitarie erogate, ottimizzando le risorse disponibili e garantendo la sicurezza di operatori e utenti”. Undici sono le Unità Operative e i Servizi certificati ISO: Anestesia e Rianimazione, Blocco Operatorio, Servizio di emergenza territoriale 118, Farmacia Ospedaliera, Fisica Medica, Medicina Nucleare, Oncologia, Servizio delle Professioni Sanitarie Area Infermieristica e Ostetrica, Terapia del Dolore e Cure Palliative, Radioterapia Oncologica, Servizio di Prevenzione e Protezione. Acquisita nel 2008 e 2009 e mantenuta negli anni successivi, la certificazione di qualità ha attestato la correttezza e il controllo costante dei processi adottati, in un monitoraggio continuo del lavoro svolto. L’adeguamento alla norma ISO 9001:2015 ha comportato una revisione dell’organizzazione alla luce di un approccio basato sulla “valutazione dei rischi”. In questo iter, il personale interno è stato formato per acquisire le competenze per svolgere le verifiche interne richieste dall’audit, abbattendo di conseguenza i costi derivanti dall’utilizzo di professionisti esterni e aumentando consapevolezza e confronto costruttivo tra gli operatori.  “Il raggiungimento della certificazione – sottolinea l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - è frutto di un lungo percorso, che ha impegnato gli operatori sanitari in un’attenta e continua analisi del contesto lavorativo, delle criticità e dei vincoli economici e organizzativi per giungere all’adozione di metodologie, procedure e percorsi comuni e condivisi. Va dunque rimarcato il loro ruolo determinante per questo obiettivo e quelli che verranno conseguiti in futuro”.        

15/01/2024 15:37
"Un dono sospeso": consegnati i giocattoli per i piccoli del reparto di Oncoematologia del Salesi

"Un dono sospeso": consegnati i giocattoli per i piccoli del reparto di Oncoematologia del Salesi

Un’automobile carica di pacchi regalo è partita venerdì dall’hotel Cosmopolitan di Civitanova in direzione Ancona per arrivare all’ospedale pediatrico Salesi per la consegna dei giocattoli raccolti nell’ambito del progetto “Un dono sospeso”, nato lo scorso anno come segno di vicinanza ai bambini ricoverati presso il reparto di Oncoematologia.  Questo momento di gioia e condivisione dello spirito del Natale ha visto coinvolti in prima persona l’assessore Barbara Capponi, che ha portato avanti l’iniziativa nell’ambito della progettualità “Civitanova città con l’Infanzia”, Filippo Marilungo e Marco Doria dell’associazione “G.A.I.A.”, formata da genitori che hanno avuto esperienze di cura all’Ospedale pediatrico. Quest’anno la raccolta ha ricevuto il sostegno dell’azienda “i COM S.p.A.”, che commercializza il noto marchio “Bontempi".  “Grazie a tutti coloro che anche quest’anno hanno contribuito a rendere speciale “Un dono sospeso” – ha dichiarato l’assessore Barbara Capponi, che ha promosso l’idea insieme ai referenti dell’associazione Gaia -. Abbiamo distribuito in reparto e al day hospital del 3C i molti doni: è stata l'occasione, ove possibile, di fare un po' di festa ai piccoli e ai ragazzi ricoverati, e per scambiare qualche parola con familiari e personale sanitario". "Grazie a coloro che ci hanno messo il cuore aderendo a questa iniziativa: famiglie, oratori, gruppi classe, addirittura gruppi spontanei di ragazzi adolescenti che mettendo qualche euro ciascuno hanno acquistato regali per i loro coetanei malati: tutti accompagnati da toccanti biglietti di vicinanza e incoraggiamento. Grazie anche ai diversi comuni che, sull'esempio di quanto realizzato, hanno avviato per la prima volta nei loro territori la raccolta: il bene non si fa concorrenza e diventa sempre più grande insieme”.  Presenti alla consegna Armando Gozzini, direttore generale dell’azienda ospedaliera-universitaria delle Marche, Paola Coccia, direttore della SOsD del Salesi, la dottoressa Giulia Palego, psicologia ospedaliera e gli operatori sanitari, che hanno espresso la loro riconoscenza e hanno voluto ringraziare l’Amministrazione comunale, i volontari e tutti coloro che hanno donato e hanno portato gioia e solidarietà ai ragazzi e alle famiglie.  

15/01/2024 12:52
Biorisonanza e fitoterapia, come sostituire i farmaci tradizionali: le nuove frontiere della medicina

Biorisonanza e fitoterapia, come sostituire i farmaci tradizionali: le nuove frontiere della medicina

Il convegno presso il Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio sabato ha sicuramente contribuito ad alimentare una cultura della salute che ha sempre più bisogno di un'informazione adeguata, certificata, libera e con riferimento a fonti scientifiche autorevoli e riconosciute. Il titolo dell’incontro "Nuove prospettive nella PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia): biorisonanza e fitoterapia" ; responsabile scientifico è la Dottoressa Edy Virgili. Già è evidente l’originalità dell’argomento almeno rispetto ai canoni della medicina occidentale che siamo abituati a trattare. In quella sigla sono raccolti i principi già scientificamente validati della medicina tradizionale cinese, ma anche la medicina quantica, la bioenergetica, tutte discipline che considerano l’uomo come un sistema di reti energetiche bioelettriche prima ancora che di cellule e molecole. Studiosi illustri nel convegno, attingendo da questa visione deducibile dalla fisica quantistica, propongono un nuovo schema della malattia e del benessere proponendo supporti come biorisonanza e fitoterapia che possono sostituire l’utilizzo di farmaci tradizionali o per lo meno integrarli. In questo ambito di principi scientifici già abbastanza collaudati ed acquisiti per prospettive innovative importanti se non rivoluzionarie, l’incontro con i relatori è sicuramente coinvolgente. Anzitutto abbiamo voluto ascoltare la responsabile scientifica del convegno, la dottoressa Edy Virgili. Dott.ssa Virgili perché questo programma? Cosa si prefigge un incontro scientifico di questo tipo? "Se ormai è appurato che le nostre cellule sono a tutti gli effetti da assimilare a degli atomi della materia con tutte le loro caratteristiche di scomposizione elettrica, protoni, elettroni e neutroni, è evidente che nella malattia si produce una vera e propria alterazione elettrogenica. La biorisonanza tende a ristabilire l’ordine originario favorendo un restauro elettrico che in termini biologici significa guarigione della malattia o comunque una sua progressiva attenuazione. La fitoterapia è una branca farmacologica, cura con estratti vegetali naturali, non prodotti di sintesi artificiale come i farmaci. La terapia è diluita nel tempo per i dosaggi abbastanza bassi dei principi attivi. Il limite può essere un’efficacia ridotta nella eventuale fase acuta della malattia, il beneficio un ottimo viatico di prevenzione ed effetti collaterali negativi  quasi assenti".  Con argomenti così importanti ed anche complessi il contributo di ricercatori che hanno dedicato molto tempo a queste tematiche e ai principi che le ispirano è assolutamente indispensabile. Il professor Giuseppe Rocca, già ricercatore presso le università di Milano e Torino, partecipante a progetti a Londra, Oslo e in alcune università americane ha voluto dare oggi il suo contributo.  Prof. Rocca qual è l’indicazione che ha voluto dare ai tanti professionisti che oggi l’hanno ascoltata? "La considerazione che ho voluto anzitutto sottolineare è di carattere generale, riguarda non solo la salute ma tutte le vicende della vita di tutti noi. Le difficoltà, i fallimenti, i problemi giornalieri si devono affrontare con la consapevolezza che si possono superare, si devono superare e il risultato, se siamo accorti e responsabili, è che ne usciremo più forti di prima. Il nostro corpo, i nostri tessuti se colpiti da malattia hanno lo stesso comportamento, si allenano, si fortificano se aiutati a superare la difficoltà. Bisogna individuare il modo e i mezzi per non stressare ulteriormente e annientare le reazioni di difesa fisiologiche con terapie, o meglio con dosaggi di terapia devastanti anche se i risultati sembrano a prima vista soddisfacenti. Naturalmente occorre una buona valutazione e un buon senso scientifico che abbia sempre presente il principio che il corpo va aiutato e non assolutamente sostituito contro la malattia. È un ragionamento abbastanza criptico all’apparenza, ma un buon medico sa di che cosa sto parlando". Prof. Rocca quale deve essere lo spirito del buon ricercatore? "Il ricercatore scientifico deve essere curioso, deve gettare lo sguardo sempre più in là, mai accontentarsi del risultato ottenuto. La scienza è un continuo divenire, avere la cultura e lo spirito libero per coglierne i punti interessanti che si manifestano per poi perseguirli è alla base di tutte le conquiste nell’ambito medico-scientifico".  Con il Prof. Rocca tanti altri relatori. Interessante la relazione del dottor Alexander Bertuccioli dell’Università di Urbino, che con semplicità e chiarezza ha ben descritto gli estratti vegetali più utili ed efficaci per la prevenzione e cura della colesterolemia, tante patologie anche molto gravi interessate. Per concludere una esauriente disamina di un’importante manifestazione scientifica non si può trascurare chi ha contribuito alla realizzazione del convegno, sicuramente per un interesse di visibilità legato alla loro attività, ma soprattutto perché credono a tutti i princìpi ed input che provengono da una seria e libera ricerca medico-scientifica. La società JEA, che produce farmaci fitoterapici, ha un programma molto composito fatto di ricerca e comunicazione. La sua ad, la dottoressa Jane Virgili sottolinea un grande impegno per una idonea produzione dove i dosaggi dei principi attivi fino alla confezione dei contenitori rispondono alle dovute indicazioni per una efficace ricerca della salute. L'amministratore unico di Associati Fisiomed, Enrico Falistocco, responsabile di uno dei più importanti ed organizzati centri medici del territorio ha contribuito alla realizzazione dell’incontro scientifico "perché un centro medico che ambisce a fornire tutti i servizi necessari per la salute dei cittadini non può astenersi dall’esplorare gli elementi più innovativi che prefigurano la necessità anche di nuove realizzazioni strutturali proiettate nel futuro".

14/01/2024 10:20
Prelievo multiorgano all'ospedale di Pesaro: "Il gesto riaccende speranza per altre vite"

Prelievo multiorgano all'ospedale di Pesaro: "Il gesto riaccende speranza per altre vite"

Il  12 e 13 gennaio sono state attivate e portate a termine all'ospedale San Salvatore di Pesaro le procedure per il prelievo multiplo di organi e tessuti, donati da una paziente di 71 anni, ricoverata nell'Unità Operativa di Rianimazione: l'attività complessivamente si è svolta dalle ore 8 del 12 gennaio alla mattina del giorno successivo. “Un ringraziamento particolare alla famiglia della paziente deceduta – ha affermato  la dottoressa Annalisa Silvestri del reparto di Rianimazione - a nome dell'azienda ci uniamo al loro cordoglio". “La generosità dimostrata in un momento così doloroso e l'impegno dei sanitari hanno permesso di riaccendere la speranza per altre vite". Il prelievo è stato effettuato dall'equipe chirurgica dell'Azienda ospedaliera delle Marche (Ancona) nel blocco operatorio del San Salvatore, dove era pronta l'équipe infermieristica”. Sono risultati idonei al trapianto il fegato e i reni, destinati rispettivamente all'Azienda ospedaliera di Verona e a quella di Ancona, le cornee sono state inviate alla Banca delle Cornee delle Marche. "È l'ennesima prova della generosità dei marchigiani ma anche dell'altissima professionalità dei nostri specialisti - sottolinea il vice presidente della Regione e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -. Per il secondo anno consecutivo una regione come la nostra di appena un milione e mezzo di abitanti supera quota 100 trapianti". Le procedure medico legali sull'accertamento della morte cerebrale, quelle organizzative relative al prelievo e trasporto degli organi e le verifiche cliniche dell'idoneità degli organi sono state condotte dal collegio medico composto da sanitari della Rianimazione, Neurologia e Direzione ospedaliera, in collaborazione con il personale infermieristico e con i tecnici di elettroencefalografia. Hanno contribuito gli specialisti di Anatomia Patologica, Laboratorio di Diagnostica ad Alta Complessità, Oculistica, Urologia, Chirurgia, Cardiologia, Radiologia, Dermatologia, dell'Ospedale San Salvatore. Il collegio medico e le equipe esterne hanno lavorato in coordinamento con il Nord Italia Trasplant (Nitp), il Centro Nazionale di Riferimento per le Marche dell'attività trapiantologica. (Fonte Ansa) 

13/01/2024 17:06
Ospedale San Severino, donate otto poltrone elettriche per il reparto di Oncologia

Ospedale San Severino, donate otto poltrone elettriche per il reparto di Oncologia

Otto poltrone elettriche per la somministrazione di farmaci destinate al reparto di Oncologia dell’ospedale di San Severino Marche: è l’importante donazione frutto delle raccolte fondi effettuate dalla Fondazione settempedana l’Anello della Vita e dal locale comitato per la salvaguardia dell’ospedale Bartolomeo Eustachio. “Un aspetto che mi ha colpito di questa Provincia di Macerata e della Regione Marche è la grande solidarietà che le fondazioni, le Onlus e le varie associazioni di volontariato esprimono concretamente attraverso importanti donazioni, come quella di oggi, verso la sanità locale, - ha sottolineato il direttore Generale dell’AST di Macerata Marco Ricci - a dimostrazione sia dell’attaccamento che i cittadini hanno verso il loro ospedale, che della riconoscenza espressa in questo modo alla professionalità del personale che vi opera”. “È un momento di gioia, il riscontro di una sensibilità che la città di San Severino ha verso il proprio ospedale – ha commentato il direttore sanitario Daniela Corsi – e la prova che la sinergia tra enti permette di realizzare importanti traguardi a favore della collettività”. Presso la sala riunioni del nosocomio settempedano stamattina si è svolta la conferenza stampa, cui hanno preso parte il Sindaco di San Severino Rosa Piermattei, il direttore generale dell’Ast maceratese Marco Ricci, il direttore sanitario Daniela Corsi, il nuovo direttore Socio-Sanitario Giancarlo Cordani e il presidente della Fondazione L’Anello della Vita Marco Massei. Il vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini non presente alla conferenza, ha però dichiarato che “la struttura settempedana segue un numero elevato di pazienti che provengono dalle zone montane e non solo. È sede di un ambulatorio di oncologia genetica, e si è sempre contraddistinta per l’alta professionalità. Abbiamo sempre puntato sul mantenimento dei presidi ospedalieri per portare servizi ai pazienti, specie nelle zone più disagiate. Ringrazio per il gesto di generosità l’avvocato Marco Massei, tutta la Fondazione l’Anello della Vita e il Comitato per la salvaguardia dell’ospedale B. Eustachio che sono riusciti a raccogliere una cifra importante per acquistare queste poltrone per la somministrazione di farmaci oncologici, che hanno un costo elevato. Le poltrone sono per i pazienti un presidio sicuro essendo elettriche, declinabili e comode per affrontare qualsiasi emergenza”. Tra le autorità intervenute il comandante della locale stazione dei carabinieri Massimiliano Lucarelli, Giorgia Scaloni, f.f. del presidio ospedaliero unico, Massimo Sgattoni, responsabile degli ospedali di Camerino e San Severino, il dottor Nicola Battelli, direttore della U.OC. di Oncologia di Macerata, il dottor Luca Faloppi, direttore della U.O.S.D. dell’Oncologia di San Severino, il dirigente delle professioni sanitarie Paolo Antognini, i presidenti della CRI e dell’AVIS locali e numerosi volontari. “La donazione di oggi è frutto di un’azione corale tra più soggetti, - ha spiegato il presidente di Fondazione e comitato avvocato Marco Massei - dimostrazione di una collaborazione proficua e importante tra pubblico e privato, che ci auspichiamo continui anche in futuro. “Infatti, la cifra complessivamente raccolta dalla Fondazione l’Anello della Vita, in collaborazione con il Comitato per la salvaguardia dell’ospedale, alcune associazioni locali e volontari è servita ad acquistare le otto poltrone per la somministrazione dei farmaci oncologici”. Il comitato per la salvaguardia dell’ospedale B. Eustachio è attivo ormai da 10 anni, mentre la Fondazione, nata 20 anni fa, si occupa di alleviare la degenza dei malati (oncologici e non) ricoverati presso l’Hospice di San Severino Marche, con la collaborazione di tanti volontari.

11/01/2024 18:40
Sanità, Morelli: "3,1 miliardi alle Marche, nel 2023 +80 milioni dal Cipess"

Sanità, Morelli: "3,1 miliardi alle Marche, nel 2023 +80 milioni dal Cipess"

Per il 2023 alle Marche sono andati "80 milioni in più rispetto al 2022" dal riparto del Fondo Sanitario Nazionale operato dal Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile). Lo ha riferito ad Ancona il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, con delega al Cipess, senatore Alessandro Morelli durante una conferenza stampa, affiancato dal vice presidente della Regione e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.   Alla Regione Marche, dunque, per l'anno appena terminato, sono state assegnate risorse per oltre 3,1 miliardi di euro (nel dettaglio 3.153.923.900 euro) e cioè circa 80 milioni in più rispetto al 2022; la cifra comprende anche i 12 milioni di euro premio come regione benchmark (5/a in Italia) per rispetto dei Lea. Nell'occasione era presente anche il neosottosegretario alla presidenza della giunta regionale Aldo Salvi, ex dirigente del Pronto soccorso di Torrette. Il sottosegretario ha parlato di "3 miliardi in più di Fondo sanitario nazionale per tutte le regioni, che nelle Marche significa più +80 milioni che potranno essere declinati dalla Regione in maggiori servizi, taglio delle liste d'attesa". "Insomma un ottimo risultato - ha sottolineato Morelli - perché finalmente c'è il segno più sul fondo sanitario nazionale".  Ulteriori risorse nel 2024? "L'auspicio è che il governo - ha risposto il sottosegretario - possa assieme alle regioni trovare una quadra rispetto agli investimenti nazionali. La nostra speranza è che anche l'anno prossimo si possa ottenere nuovamente un segno più che bisserebbe il segno positivo dopo tanti anni di tagli". Sulle priorità di impiego delle maggiori risorse, il sottosegretario ha citato il "taglio delle liste d'attesa perché sappiamo che purtroppo ancora stiamo pagando lo scotto del Covid e le liste d'attesa sono un primo obiettivo a livello nazionale; comunque ogni regione in maniera totalmente autonoma deciderà come investire".

09/01/2024 16:20
"Grazie al trapianto di rene sono tornata a una nuova vita": la testimonianza di Rossella Rossi

"Grazie al trapianto di rene sono tornata a una nuova vita": la testimonianza di Rossella Rossi

I trapianti d'organo sono una delle più grandi sfide della medicina moderna, ma anche una delle più grandi speranze per migliaia di pazienti che attendono una nuova vita. È di pochi giorni fa la notizia che nelle Marche, questa speranza si è concretizzata in 102 trapianti effettuati nel 2023 (leggi qui). Un numero importante, che si fonda sulla generosità dei donatori e sulla competenza dei medici e degli infermieri che lavorano nel Centro regionale trapianti. Una stima che apre il nuovo anno con una prospettiva fiduciosa e rincuorante. A tal riguardo, abbiamo sentito chi questa prospettiva, per diversi anni, l’ha vissuta come un’attesa, fatta di momenti belli ma anche di molte difficoltà emotive e fisiche, che, un giorno, è diventata realtà e rinascita. Si tratta di Rossella Rossi, insegnante di 64 anni che vive in un piccolo paese in provincia di Macerata, la quale, nel giugno del 2022, iscritta sia al centro trapianti delle Marche sia a quello dell’Emilia Romagna, ha effettuato un doppio trapianto di rene presso l’ospedale Sant’Orsola- Malpighi di Bologna, dopo alcuni anni di dialisi all’ospedale di Macerata. “Il 25 giugno del 2022 rappresenta per me un giorno indelebile in quanto ho ricevuto il dono in assoluto più prezioso e atteso durante quest’ultimo periodo della mia vita: il trapianto di rene. Un dono che non è giunto casualmente ma grazie alla generosità, alla sensibilità di un uomo e della sua famiglia che hanno concesso una possibilità di rinascita, pur in un momento così doloroso come la scomparsa di un caro”. “Grazie a questo gesto- afferma Rossella- sono tornata letteralmente a una nuova vita, perché, senza entrare nel particolare fisico ed emotivo, è estremamente difficile dover dipendere dalla dialisi e riorganizzare ogni tassello del quotidiano in funzione di quest’ultima. Nessuna parola potrebbe rendere la gratitudine sconfinata verso questa persona che è costantemente presente, ogni minuto, ogni secondo, non solo nel mio corpo ma anche nei mie pensieri, sentendolo vicino, in qualche modo custodi l’uno dell’altro”. Ha proseguito col ringraziare tutto il personale medico e sanitario: “colgo l’occasione per ringraziare in primis tutti i medici e il personale sanitario del reparto dialisi di Macerata, grazie ai quali ho affrontato non poche difficoltà di percorso senza mai demordere nel raggiungimento di questo obiettivo. Un ringraziamento ugualmente sentito va al personale tutto dell’Ospedale Sant’Orsola- Malpighi di Bologna, che si è adoperato con una professionalità e un’umanità uniche, in un momento estremamente delicato come quello del trapianto”. Rossella ha poi ricordato come qualche decennio fa poter fare un trapianto era più un miraggio, menzionando la vicenda di suo padre: “tutto questo per ribadire l’importanza, vissuta sulla propria pelle, di affidarsi sempre alle cure mediche, alla ricerca scientifica, perché, se penso a poco più di trent’anni fa, mio padre, come tutti i dializzati della sua epoca, non ha avuto la stessa mia possibilità. Il trapianto di rene era una rarità e spesso occorreva recarsi all’estero per tentarlo”. Infine un appello che vuole essere uno spunto per una riflessione collettiva: "Per concludere, mi trovo qui per offrire uno spunto di riflessione sull’importanza vitale di donare un organo, iscrivendosi all’ Aido, recandosi all’ufficio anagrafe del Comune in occasione del rilascio o rinnovo della carta d’identità, facendo richiesta alla Asl di appartenenza ecc. Superando così quelli che sono timori comprensibili ma molto spesso preconcetti. Grazie a chiunque dedicherà parte del suo tempo per leggere queste parole e a chi deciderà di renderle una possibilità concreta.Il trapianto è un’operazione che crea un ponte, una continuità tra chi non c’è più e chi rischia di non esserci più; è una vita che continua a germogliare dentro un’altra vita”.    

09/01/2024 10:00
La sanità che verrà: le sfide del pubblico e del privato nel 2024

La sanità che verrà: le sfide del pubblico e del privato nel 2024

Le feste belle e calde di ogni buon sentimento e tutti i migliori auguri li abbiamo ricevuti e li abbiamo elargiti. Ieri per ultima è arrivata la Befana, vecchia, con le scarpe rotte, a cavallo di una scopa e con il sacco sulle spalle pieno di bei regali per i buoni e di carbone per i cattivi. La vecchia a cavallo della scopa è un’immagine romantica, strana per i bambini di oggi, nostalgica per noi bambini di un tempo lontano, che oggi facciamo fatica a reperire una calza ed un camino dove appenderla per far ricevere i doni ai nostri figli o meglio ai nostri nipoti. La Befana in questa difficoltà di proiezione moderna dell’incanto di sempre diventa allora la metafora della nostra coscienza che ci dona forza, volontà e salute per essere buoni, capaci di esprimerci al meglio nel nostro lavoro, nella nostra missione nell’anno che verrà.  Il nostro lavoro è contribuire al diffondersi di una cultura della salute che attecchisca con radici profonde nella conoscenza di tutti per la protezione della salute individuale e collettiva. Tralasciamo in relazione a questo spinoso e determinante argomento chi avrebbe oggi dovuto ricevere un regalo e chi il carbone, ci auguriamo per il 2024 che tutti quelli che hanno una possibilità, una responsabilità abbiano poi tra un anno la calza piena di riconoscimenti e ringraziamenti. Noi con la nostra rubrica “Sano a sapersi” faremo il nostro meglio: osserveremo, cercheremo di capire, ci faremo aiutare da studiosi, ricercatori, dai medici specialisti, dai politici e programmatori del servizio pubblico e di quello privato. Nell’euforia ancora coinvolgente delle feste vissute in serenità, amicizia ed amore amo immaginare uno tsunami di buona informazione medico-scientifica che in parallelo accompagni una ristrutturazione moderna dei presidi territoriali della tutela della salute.  Sul fronte del privato già nel 2023 abbiamo avuto positive avvisaglie; nel pubblico è stato approvato un piano regionale sanitario che dovrà ricevere le sue linee attuative nel 2024. Da segnalare nel territorio della provincia di Macerata il gruppo medico “Associati Fisiomed” con le sue cinque sedi distribuite nella provincia, l’ultima inaugurata con programmi futuristici due mesi fa (leggi qui), sta proponendo un modello organizzativo e strutturale dove la diagnosi e la cura sono garantite da ottime professionalità e dal più moderno assetto tecnologico, ma dove sono anche presenti uno spazio e le figure idonee per elargire una comunicazione sanitaria di primo livello in favore della prevenzione. È il primo esempio di un progetto lungimirante ed illuminato che tende ad agganciare le strutture del servizio sanitario nazionale per un futuro di collaborazione e complementarietà a favore di un servizio sanitario composito ed efficiente. In questa prospettiva tutti comunque devono avere la possibilità di attingere, secondo le loro aspettative, le variegate forme di tutela della salute. Sarà compito di tutti gli attori coinvolti far mantenere il carattere di universalità ad un servizio integrato e composito. A noi dell’informazione accogliere gli aspetti più interessanti,  fornire anche gli input critici,  stimolare una conoscenza per il contributo di tutti. Già dalla prossima domenica contiamo di poter discutere nella nostra rubrica di questi argomenti con il Presidente dell’ordine dei medici ed odontoiatri della provincia di Macerata, il dottor Romano Mari, un’opinione di primissimo livello professionale ed istituzionale. 

07/01/2024 10:40
Marche, superato per il secondo anno di fila il traguardo dei 100 trapianti: "Risultato eccellente"

Marche, superato per il secondo anno di fila il traguardo dei 100 trapianti: "Risultato eccellente"

Le Marche, per il secondo anno consecutivo, superano la quota dei 100 trapianti d’organo. Sono stati 102 nel 2023, dopo i 105 del 2022: un risultato eccellente che premia la generosità dei donatori (64 marchigiani, 34 da fuori regione, 2 da donatore vivente). Nel dettaglio, sono stati 52 i trapianti di fegato, 46 quelli di rene, 2 di rene da donatore vivente e 2 trapianti combinati fegato+rene (con donatori da fuori regione). Risultati frutto di un lavoro in crescendo del Centro regionale trapianti (CRT) Marche, che ha avviato il programma nel 2005, coordinato fino al 30 dicembre scorso dalla dottoressa Francesca De Pace, ora in quiescenza, sostituita dopo dodici anni da Benedetto Marini, dirigente medico anestesista rianimatore dell’AOU delle Marche. I 102 trapianti effettuati nel 2023 sono, come sottolinea il vicepresidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini “il risultato della generosità dei marchigiani ma anche dell’altissima professionalità delle nostre Rianimazioni e dei nostri specialisti coinvolti in questo processo estremamente complesso. Vorrei ringraziare la dottoressa Francesca De Pace per il lavoro svolto con abnegazione in questi anni e augurare buon lavoro al nuovo coordinatore Benedetto Marini”. Marini ha esperienza decennale nell’ambito dell’alta specializzazione della terapia intensiva del politrauma e ha conseguito a Barcellona, nel 2009, il Master internazionale in coordinamento trapianti d’organo, tessuti e cellule. Attualmente svolge attività presso il CRT Marche e per 14 anni ha acquisito esperienza e conoscenza nella gestione del processo di donazione e trapianto, in particolare nel Coordinamento locale di procurement di organi e tessuti, avendo anche sostituito, durante i periodi di assenza, il coordinatore locale. Dal 2013, inoltre, svolge funzioni di sostituto del Coordinatore del CRT Marche. A dicembre è stato nominato coordinatore del centro che, negli anni, ha raggiunto risultati importanti, passando dagli 82 trapianti del 2019, agli 84 del 2020, ai 90 del 2021. Nel 2022 è stata toccata la quota record di 105 trapianti effettuati: 46 di fegato, 57 di rene e uno combinato (fegato + rene) con donatore da fuori regione.      

05/01/2024 16:10
Marche, cure oncologiche: due milioni all'anno per il rimborso delle spese fino al 2025

Marche, cure oncologiche: due milioni all'anno per il rimborso delle spese fino al 2025

Ventuno mila euro per il 2023, e poi 2 milioni per ciascuna delle due annualità 2024 e 2025: la Giunta Regionale aggiorna i criteri per il rimborso delle spese per le cure oncologiche aumentando in modo significativo le risorse. “Nel triennio 2021-2023 – ha sottolineato il vice presidente e assessore alla sanità Filippo Saltamartini – avevamo potenziato già di molto l’impegno investendo circa 3 milioni 448 mila euro. In passato il finanziamento ammontava a 450 mila euro l’anno”. La Legge Regionale n.7/2021 prevede rimborsi per spese di viaggio, vitto e alloggio, anche per un accompagnatore quando previsto, nel limite massimo di 3 mila euro l’anno per paziente. Il rimborso spetta ai residenti nei comuni marchigiani che hanno usufruito di prestazioni per diagnosi, cura e controllo di patologie oncologiche, nelle Marche o fuori regione, presso strutture pubbliche e private accreditate. Sono invece escluse le prestazioni presso centri di altissima specializzazione all’estero. Rientrano tra le spese rimborsabili: trattamenti di radioterapia e di chemioterapia; interventi di chirurgia oncologica, anche ricostruttiva e conservativa; esami diagnostici e di laboratorio; interventi di riabilitazione, di fisioterapia e di osteopatia; cure palliative e terapie del dolore; visite mediche specialistiche, controlli periodici, anche non programmati, compresi quelli successivi e correlati alla patologia; supporto psicologico, anche al nucleo familiare, ma solo in strutture pubbliche e private accreditate. La richiesta di rimborso va presentata all’AST di riferimento: sarà il Distretto a effettuare l’istruttoria, concedere ed erogare il beneficio economico. Per ricevere il rimborso l’assistito dovrà presentare domanda tramite la modulistica che l’AST rende disponibile sul proprio sito e in forma cartacea presso i Distretti, corredata da ISEE familiare (riferito al periodo più ravvicinato possibile) e documentazione di spesa. Relativamente alle spese di viaggio: sono rimborsabili quelle di andata e ritorno secondo il percorso più breve, vitto (fino a 45,52 euro giornaliere), alloggio in hotel fino a 4 stelle anche in zona limitrofa. Le spese per l’accompagnatore sono rimborsabili, previa attestazione annuale di oncologo che ha in cura il paziente o medico di medicina generale. Il viaggio può essere effettuato in auto, coi mezzi pubblici, in taxi se strettamente necessario o per il tragitto tra fermata del mezzo pubblico e la struttura sanitaria, con autoambulanza o taxi sanitario con modalità di rimborso differenziate. “La deliberazione scaturisce dal confronto con le associazioni dei pazienti – conclude l’assessore – il certificato medico per l’accompagnatore ad esempio verrà richiesto una volta l’anno e non più ad ogni viaggio. In generale le modifiche apportate rispetto al passato consentono ai pazienti di gestire il contributo massimo di 3 mila euro l’anno con maggiore autonomia”.    Il rimborso ammissibile arriva al 100% per le classi ISEE fino a 25 mila euro, al 90% tra 25 e 30 mila euro, al 70% tra 30 e 40, e al 35% tra 40 e 50 mila euro.  

04/01/2024 18:23
Avis Macerata, chiuso il 2023 con numeri in aumento per le donazioni: "Segno di ripartenza"

Avis Macerata, chiuso il 2023 con numeri in aumento per le donazioni: "Segno di ripartenza"

Il 2023 appena concluso ha rappresentato per l’Avis Comunale di Macerata un anno davvero positivo, in archivio con numeri importanti che segnano una sorta di ritorno ai tempi pre-pandemia. Oppure di ripartenza. Il presidente dell'associazione Gaetano Ripani può dirsi soddisfatto, anche se naturalmente all'Avis si spera di incrementare sempre il numero di donazioni o di donatori del sangue. "Le donazioni nell'anno sono state oltre 2500 –esordisce Ripani- con un incremento pari a un centinaio rispetto al 2022. E l’anno scorso comunque avevamo registrato una crescita, finalmente stavamo uscendo dalle paure del Covid-19”. Numeri importanti. ”Sì anche perché, aggiungo, a dicembre abbiamo avuto un picco di disdette per influenza o Covid-19, mentre tradizionalmente ciò avveniva dopo le feste”. Macerata risponde bene e non è una cosa così scontata perché altrove, nelle Marche e in altre parti d’Italia, il numero di donatori del sangue stenta a migliorare. Perché non è così nel capoluogo? “Sicuramente a Macerata c'è sensibilità e attenzione al tema, non possiamo lamentarci. Negli ultimi tempi abbiamo anche investito sul personale così da essere più operativi ed efficaci. Infine siamo più vicini ai donatori che, sono persone particolarmente altruiste, tuttavia tendono ad essere un po' scorderecci e quindi bisogna solleticargli l'appetito”. Il numero delle donazioni è aumentato, così anche il numero dei donatori? “Non abbiamo ancora i dati ufficiali del 2023 su questo fronte, ma a naso la sensazione è che sia aumentato. Secondo me è il segno del buon lavoro fatto nelle scuole, abbiamo avuto infatti donatori neo maggiorenni, cosa rara perché a quell'età si tende ad avere paura degli aghi. Inoltre le iniziative con le classi di età più piccole riescono ad avvicinare all’Avis i loro genitori”. Quali sono gli obiettivi per questo 2024? “Se facciamo riferimento a donazioni e donatori ovviamente speriamo di continuare con questo trend. Posso dire che, a proposito del periodo natalizio, nel 2024 faremo iniziative più coinvolgenti e abbiamo varie idee in mente. Poi –conclude Ripani- puntiamo a riproporre tutto quello che facciamo negli altri mesi, dal concorso di disegno allo spettacolo al Teatro Lauro Rossi, dalla partecipazione alla Giornata mondiale dei donatori fino alla nostra festa annuale con i volontari. In quest’ultima occasione cercheremo di avere un ospite”.

03/01/2024 16:41
Cefalea cronica, alle Marche risorse oltre i 282mila euro: al via modello di presa in carico globale

Cefalea cronica, alle Marche risorse oltre i 282mila euro: al via modello di presa in carico globale

 Diagnosi precoce per la prevenzione di complicanze cerebrovascolari e di disturbi psichiatrici, supporto psicologico. Sono i punti cardine del protocollo di presa in carico globale che sarà sperimentato nelle Marche su cinquanta pazienti con cefalea primaria cronica i quali saranno seguiti per un anno dal Centro Cefalee della clinica di Neurologia dell’Azienda ospedaliera universitaria delle Marche. Obiettivo, diagnosticare precocemente eventuali condizioni psichiatriche associate alla malattia (come ansia e depressione) che possono richiedere un supporto psicologico e prevenire lo sviluppo di patologia cerebrale vascolare correlata. All’iniziativa, che rientra nel decreto del Ministero della Salute “Sperimentazione dei progetti regionali sulla cefalea primaria cronica” (del 23 marzo 2023), nelle Marche sono state assegnate complessivamente risorse per oltre 282mila euro (282.908 euro) di cui 141.454,00 euro per l’annualità 2023 e 141.454,00 euro per l’annualità 2024. Le risorse saranno impiegate per l’acquisizione di strumentazione all’avanguardia (casco per lo studio della vasoreattività della circolazione cerebrale con monitoraggio continuo) e per l’assunzione di personale psicologo per il supporto ai pazienti. “Le cefalee rappresentano un importante problema di salute pubblica - evidenzia il vice presidente della Giunta e assessore della Regione Marche con delega alla Sanità, Filippo Saltamartini -: si tratta infatti di patologie benigne, ma altamente invalidanti e con ripercussioni rilevanti sulla qualità di vita dei pazienti, sulla loro attività lavorativa e sociale. Inoltre – prosegue – rappresentano un fattore di rischio per le malattie vascolari cerebrali e sono spesso associate a condizioni psichiatriche come l’ansia e la depressione. Con questo progetto – prosegue – diamo un segnale di attenzione a questi malati, investiamo in ricerca e supporto psicologico, con l’obiettivo di arrivare a strutturare anche un apposito Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) regionale”. I pazienti arruolati per la sperimentazione saranno sottoposti, oltre alla terapia farmacologica prevista dalle linee guida, ad accurata anamnesi, esame neurologico, esame Ecocolor Doppler e colloquio psicologico rivolto a individuare patologie psichiatriche e ad alleviare il peso della malattia, Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) l’emicrania è al 2° posto fra tutte le malattie che causano disabilità ed è la prima causa di disabilità in soggetti di età inferiore ai 50 anni. In Italia sono circa 6milioni le persone che hanno ricevuto una diagnosi, molte altre, invece, non vengono diagnosticate. Il Centro Cefalee della clinica di Neurologia dell’AOU delle Marche, che conta un volume elevato di pazienti presi in carico, svolge attività di ricerca, diagnosi e somministrazione di terapie avanzate e innovative. Alla conclusione del periodo di sperimentazione, il Centro Cefalee produrrà una relazione finale dei risultati raggiunti e una rendicontazione sul progetto che saranno trasmesse al Ministero entro il 31 gennaio 2025.  

03/01/2024 13:10
"L'augurio per tutti: un 2024 di buona salute"

"L'augurio per tutti: un 2024 di buona salute"

Quando un anno sta per andarsene e quello nuovo per arrivare ognuno di noi fa spontaneamente un bilancio dentro di sé su quello che è passato e magari comincia a focalizzare meglio i progetti per il futuro. In questa transazione naturale e che ogni 31 dicembre si rinnova si inseriscono gli auguri, ce li facciamo da soli e li facciamo agli altri e li riceviamo dagli altri. Il periodo è così euforizzante che gli auguri aleggiano nell’aria, si scambiano tra le persone più care, tra gli amici, tra i colleghi di lavoro, tra i conoscenti, persino tra sconosciuti, basta incontrarsi sulle scale, per strada, al supermercato, al ristorante, al bar un bel augurio c’è sempre. Gli auguri possono essere di diverso tipo, la bontà del Natale appena passato e l’ebbrezza per l’anno nuovo però li assembla in un’unica confezione. Auguri per tutto: serenità, lavoro, amore, amicizia e soprattutto salute. La salute, il bene primario ed essenziale della nostra vita se per caso viene a mancare tutto il resto ne risente, se il problema poi è molto grave tutto rischia di crollare: lavoro, sentimenti e rapporti sociali. Ecco allora che in questa nostra pagina, che ha l’ambizione di ricercare gli argomenti e gli interlocutori idonei per qualche riflessione e consiglio su come conservare la salute, gli auguri riguardano tutti gli aspetti della vita, ma soprattutto si augura che il 2024 sia un anno di buona salute. Più di una volta è capitato di elencare gli elementi che dipendono da noi per la protezione della salute, dalla nostra consapevolezza, dalla nostra conoscenza, dalla nostra volontà. Ricordarli fa parte dell’augurio che inviamo a chi legge la nostra rubrica "Sano a sapersi". In un periodo prolungato di festività, sentite, emozionanti, vissute spesso con gioia, buona parte delle emozioni e dei sentimenti, l’incontro di affetto con le persone care sono state vissute a tavola. Grandi mangiate e bevute la vigilia di Natale, il giorno di Natale, la notte di Capodanno e forse anche per l’Epifania sarà così. Raccomandare un adeguato regime dietetico in queste occasioni è tempo sprecato, a meno che non ci siano problematiche specifiche e pericolose correlate che impongono di stare attenti. La buona pietanza è piacere, è soddisfazione condivisa, è persino un aspetto propedeutico di buona salute. Che si esagera è sicuro, l’augurio è che non si persista, le belle mangiate delle feste non siano le micce che innescano una pericolosa abitudine. Un regime alimentare un po’ più rigoroso anche di quello dei giorni normali durante l’anno dopo le feste è da consigliare a tutti. Come da consigliare a tutti è la ripresa di una adeguata attività fisica se è stata sospesa, oppure addirittura cogliere il momento per iniziare, ognuno come può e dove può, basta anche poco ma con costanza, è sicuramente una grande salvaguardia della funzionalità ed integrità del nostro corpo. Buona alimentazione ed attività fisica sono due pilastri della prevenzione della malattia e preservazione della salute. Per questa chiacchierata di fine anno può essere sufficiente focalizzare questi due elementi. La familiarità delle malattie, le insidie dell’inquinamento ambientale, il cambiamento climatico, il fumo, l’alcol, le droghe sono gli altri argomenti da tenere d’occhio. Cercheremo di inquadrarli ancora durante l’anno che verrà, ci faremo aiutare da studiosi, ricercatori e medici specialisti al servizio di una diffusa cultura della salute. Buon anno! 

31/12/2023 11:50
Macerata, una vita dedicata alla Neuropsichiatria infantile: il dottor Pincherle va in pensione

Macerata, una vita dedicata alla Neuropsichiatria infantile: il dottor Pincherle va in pensione

L’Azienda sanitaria maceratese ha salutato il dottor Maurizio Pincherle, direttore dal 2017 della Uoc di Neuropsichiatria Infantile, dopo il Salesi unica struttura complessa a livello territoriale nella Regione Marche, che nel 2007 ha anche ottenuto l’accreditamento regionale del centro di diagnosi per Adhd. Laureatosi all’Università di Bologna nell’89, ha lavorato dapprima all’Anffas di Macerata, poi nel 1999 come giudice onorario della Corte d’Appello del Tribunale per i Minorenni di Ancona ed è stato anche docente a contratto all’Università di Macerata. All’interno della sua Struttura Complessa ha collaborato costantemente con la dottoressa Rosalba Zannini, dirigente del Consultorio e con la dotteressa Alessandra Amadi, dirigente delle Umee, che hanno fatto parte integrante della propria Equipé. Il dottor Pincherle si è interessato non soltanto dei disturbi del neurosviluppo, quali disattenzione e iperattività, causati spesso dall’uso eccessivo e prematuro di smartphone e tablet nei primi anni di vita, ma anche di promozione della salute. Nel 2018 è tra i docenti della Siem di Macerata dimostrando interesse anche per la musicoterapia e nel 2022, in collaborazione con la Direzione generale, si è fatto promotore dell’attuazione del progetto “Osteopatia nei Consultori ”. “La direzione generale dell’Ast ringrzia il dottor Pincherle per la competenza,  professionalità e impegno dimostrati nella sua attività rivolta al paziente vulnerabile e al suo contesto familiare” - dichiara il direttore Marco Ricci - .    

22/12/2023 12:40
Ast Macerata, stabilizzati 132 dipendenti e assunti 9 assistenti amministrativi

Ast Macerata, stabilizzati 132 dipendenti e assunti 9 assistenti amministrativi

L’Azienda sanitaria maceratese ha provveduto a stabilizzare i precari della sanità e del Comparto, un cospicuo gruppo di professionisti che già lavoravano da tempo su posto vacante, assumendo inoltre varie figure professionali per garantire l’erogazione dei Lea e dell’assistenza. La stabilizzazione ha riguardato quattro dirigenti della Sanità per il profilo sanitario, mentre per il Comparto si tratta di 128 figure professionali, tra sanitari e amministrativi. “Sono felice di aver avuto la possibilità di stabilizzare un numero così importante di dipendenti, che nel corso del tempo hanno dimostrato competenze e entusiasmo nel lavoro- dichiara il direttore generale Marco Ricci-. L’Ast di Macerata con la stabilizzazione ha valorizzato un capitale umano prezioso dalle notevoli professionalità acquisite in questi anni: i precari assunti a tempo indeterminato sono garanzia di futuro per la nostra Azienda”. “Assunzioni e stabilizzazioni non solo garantiscono assistenza e servizi ai cittadini -sottolinea il vice presidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – ma consentono anche al personale sanitario che ha acquisito nel tempo capacità, di svolgere l’attività con maggiore tranquillità e garanzie per il futuro”. Dalla graduatoria dell’Avviso pubblico espletato in forma consorziata tra le Ast di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno sono stati assunti a tempo determinato anche nove assistenti amministrativi, al fine di garantire il regolare svolgimento delle attività istituzionali a seguito della cessazione di personale per turnover nel corso degli anni, e coprendo i posti rimasti vacanti nel Piano occupazionale. Mentre per assicurare il regolare svolgimento dei turni di lavoro, la continuità nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie e garantire il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, sono stati prorogati numerosi contratti di lavoro a tempo determinato del personale del comparto, che giungevano a scadenza nel mese di dicembre. Le proroghe rientrano nella programmazione economica del fabbisogno triennale del personale 2023-2025, di cui al relativo Piao. Per quanto riguarda il personale sanitario e socio-sanitario si tratta di 44 infermieri, un educatore professionale, un fisioterapista, un logopedista, un’ostetrica e 5 operatori sociosanitari, mentre per il personale amministrativo e tecnico la proroga riguarda 11 coadiutori amministrativi e 25 operatori tecnici. A tempo indeterminato, infine, è stata assunta un’ostetrica.

21/12/2023 19:10
Parte da Matelica l'esperienza dell'infermiere di comunità: "Il cittadino deve trovare risposte"

Parte da Matelica l'esperienza dell'infermiere di comunità: "Il cittadino deve trovare risposte"

"Parte da Matelica l’apertura dell’ambulatorio territoriale dell’Infermiere di vomunità, perché penso che Matelica sia una città tra le più belle delle Marche e noi abbiamo voluto dare un segnale di rinascita e di attenzione a questo Comune del cratere – ha dichiarato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini prendendo parte al taglio del nastro - con questa realtà che deve funzionare per dare un servizio di qualità ai cittadini". "Noi abbiamo voluto la riforma sanitaria con la creazione delle Ast, ma ora parliamo della sanità di prossimità con gli ospedali di comunità come Matelica, e con le case di comunità, dove il cittadino deve trovare adeguata risposta ai suoi bisogni di salute”. L’ambulatorio si rivolge ad una popolazione di 43.000 abitanti distribuiti tra 19 comuni di due distinte comunità montane. Conterà su 24 unità infermieristiche per le cure domiciliari con un rapporto popolazione/ infermiere in linea con il DM 77 del 2022. “Questo ambulatorio che oggi inauguriamo funzionerà a pieno regime dal 15 gennaio, quando avremo a disposizione tutta l’attrezzatura sanitaria per erogare le prestazioni agli utenti – afferma il direttore Sanitario della AST Macerata Daniela Corsi- . Sarà un ambulatorio a libero accesso, a cui i cittadini si rivolgeranno presentando l’impegnativa del medico di Medicina Generale”. Presenti il sindaco di Matelica Massimo Baldini, il vicesindaco, l’assessore ai Servizi sociali e l’assessore allo Sport che si è anche sottoposto ad una prova per mostrare alcuni tra gli esami che saranno effettuati nell’ambulatorio, come la misura della glicemia e della pressione. L’Infermiere di famiglia e comunità (IFeC) assicura l’assistenza infermieristica, collaborando con tutti i professionisti sanitari e sociali. Pnrr e il DM 77/2022 propongono l’implementazione di questa figura come elemento di integrazione tra assistenza sanitaria e sociale, attraverso lo sviluppo di équipe multi-professionali che prendano in carico la persona a 360 gradi coinvolgendo i diversi attori locali (Azienda Sanitaria territoriale, Comuni e loro Unioni, professionisti, pazienti e loro caregiver, associazioni/organizzazioni del Terzo Settore, ecc.) L’obiettivo è creare un servizio di prossimità, superando il paradigma di una sanità che eroga prestazioni e passando a un’ottica dove la comunità assiste e supporta il singolo. Ogni infermiere di comunità opererà in un territorio predefinito, collaborando con medici di famiglia, pediatri, medici di continuità assistenziale e tutte le figure professionali coinvolgibili nella presa in carico della persona, e utilizzando tutte le risorse  presenti nel territorio di riferimento. Si ipotizza un rapporto di 1 infermiere ogni 3000 abitanti, fisicamente presente nel territorio.  L’IfeC diventerà una figura di riferimento per tutta la popolazione, ma soprattutto per le fragilità e le cronicità per favorirne la permanenza nel contesto di vita familiare e domestico: il target preferenziale sarà dunque la popolazione anziana con patologie croniche.

21/12/2023 18:16
Covid, sedute straordinarie per i vaccini a Camerino e Macerata: "Veniamo incontro alle richieste"

Covid, sedute straordinarie per i vaccini a Camerino e Macerata: "Veniamo incontro alle richieste"

L’Azienda sanitaria maceratese, per venire incontro alle numerose richieste dell’utenza, ha organizzato due sedute vaccinali contro il Covid-19 a Camerino e a Piediripa. Domani 21 dicembre, presso i locali del Punto Prelievi dell’Ospedale di Camerino, dalle ore 10 alle 14, sono previste 150 dosi di vaccino e sarà possibile prenotarsi, prendendo l’apposito numero, solo dalle ore 10 alle 11. Sabato, invece, 23 dicembre a Piediripa, dalle ore 9 alle 14 presso gli ambulatori del Dipartimento di Prevenzione, sono a disposizione 170 vaccini e ci si può prenotare solo dalle ore 9 alle 10 prendendo l’apposito numero e fino ad esaurimento dei posti previsti. Il personale dell’AST composto da tre medici, quattro infermieri con il supporto organizzativo di un amministrativo saranno impiegati per somministrare le dosi nelle due giornate aggiunte al calendario vaccinale. “Il Ministero ci ha chiesto di riattivare gli Open day con somministrazione senza prenotazione– ha detto il vicepresidente Filippo Saltamartini – la vaccinazione rimane un efficace mezzo preventivo nei confronti della malattia severa. Dopo il successo della prima data di Macerata la Ast ha deciso di replicare con nuovi appuntamenti anche sul territorio, scegliendo Camerino che è zona interna e per questo soffre di una serie di disagi,  ringrazio dunque tutto il personale per la disponibilità e partecipazione".       

20/12/2023 11:50
Ast Macerata, Giancarlo Cordani è il nuovo direttore socio sanitario

Ast Macerata, Giancarlo Cordani è il nuovo direttore socio sanitario

L’AST di Macerata ha completato le figure apicali della governance con la nomina del direttore socio sanitario nella persona del dottor Giancarlo Cordani. “Con il neo direttore socio sanitario appena nominato completo la squadra che mi affiancherà nella gestione dell’Azienda sanitaria maceratese – dichiara il direttore generale Marco Ricci – . Cordani, come si evince dal suo curriculum professionale, ha maturato nel corso del tempo una grande esperienza manageriale nel Territorio e metterà a disposizione le sue competenze professionali a beneficio della nostra Azienda”. Giancarlo Cordani ricopriva attualmente il ruolo di direttore della U.O.C. qualità Risk Management e accreditamento aziendale della ASST Sette Laghi Varese, è un medico di Igiene e Medicina Preventiva, specializzato in organizzazione dei servizi ospedalieri. Tra gli incarichi svolti si annovera la direzione sanitaria di numerose Aziende sanitarie pubbliche, tra cui per citarne alcune la ASST Santi Paolo e Carlo, la AUSL di Piacenza, la A.SST Bergamo Ovest, la ASST Nord Milano, la A.SST Rhodense. Numerosi le pubblicazioni scientifiche e le comunicazioni a congressi e la partecipazione a corsi di formazione organizzati da Agenas e dall’Istituto Superiore di Sanità.

20/12/2023 09:50
In 70 farmacie marchigiane la sperimentazione del vaccino contro l'Herpes Zoster (fuoco di Sant'Antonio)

In 70 farmacie marchigiane la sperimentazione del vaccino contro l'Herpes Zoster (fuoco di Sant'Antonio)

Fino al 5 gennaio 2024, settanta farmacie abilitate delle Marche potranno registrare le prenotazioni per le vaccinazioni anti Herpes Zoster per un massimo di 6 assistiti, programmando la data e l'orario in cui è prevista la vaccinazione. Dal 15 gennaio 2024 partirà la somministrazione.  L'iniziativa è rivolta a 500 assistiti del Servizio Sanitario Regionale e avverrà secondo i programmi di individuazione della popolazione target definiti nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (Pnpv) 2023-2025.Lo fa sapere la Regione Marche. La farmacia dovrà vaccinare in maniera prioritaria i soggetti che hanno compiuto i 66 anni di età a partire dall'anno 2017 (nati dal 1952 al 1957). Al di là della sperimentazione, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica delle Aziende Sanitarie Territoriali sta chiamando gli assistiti di 65 anni di età per la vaccinazione anti Herpes Zoster presso le proprie strutture.  "La somministrazione del vaccino nei Sisp rimane la modalità raccomandata - spiega l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - ma l'esperienza del Covid ci ha insegnato che le farmacie possono avere un ruolo importante per la loro capillarità sul territorio. La prossimità del farmacista potrebbero incidere sull'accessibilità dei vaccini, anche nei confronti delle categorie più fragili della popolazione, quali gli anziani".   I soggetti interessati potranno presentarsi in una delle farmacie dell'elenco. Sarà il farmacista a stabilire se chi ha fatto richiesta ha i requisiti privilegiando: soggetti con età uguale a 65 anni (nati nel 1958); soggetti con età ≥ 50 anni affetti da diabete mellito, patologia cardiovascolare, malattie polmonari croniche che non rientrano tra gli esclusi dalla vaccinazione in farmacia; recupero dei soggetti che hanno compiuto i 66 anni, con gratuità del vaccino su richiesta che non sono stati vaccinati.  Sono esclusi dalla vaccinazione in farmacia i soggetti di età ≥ 18 anni altamente fragili con diabete mellito trattato con terapia insulinica o con almeno 2 farmaci ipoglicemizzanti o diabete con complicanze; cardiopatie croniche con scompenso cardiaco in classe avanzata - NYHA III-IV, pazienti post-shock cardiogeno, portatori di dispositivi medici cardiaci impiantati attivi; malattie respiratorie: fibrosi polmonare idiopatica; malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia; marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici.  In particolare sono incluse le seguenti condizioni (che potranno essere aggiornate sulla base di evidenze disponibili): trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l'ospite cronica); attesa di trapianto d'organo; terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule Car-T); patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure; immunodeficienze primitive (esempio sindrome di Di George, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile); immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico o candidati a terapia immunosoppressiva (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario); dialisi e insufficienza renale cronica grave; infezione da Hiv; i soggetti con recidive o con forme particolarmente gravi di Herpes Zoster. Il ciclo è composto da due dosi da somministrare a distanza di due mesi l'una dall'altra, per cui la farmacia sarà tenuta a garantire la somministrazione di entrambe le dosi in un lasso di tempo che va dai 2 ai 6 mesi.

19/12/2023 19:30
Grande cena con 240 collaboratori: gli auguri di Natale del Gruppo Medico Fisiomed

Grande cena con 240 collaboratori: gli auguri di Natale del Gruppo Medico Fisiomed

Circa 240 persone hanno partecipato alla cena di Natale del Gruppo Medico Associati Fisiomed tenutasi all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova. La pandemia aveva cancellato il piacevole momento conviviale e, dopo quattro anni di mancanza, medici, specialisti, collaboratori della grande realtà maceratese di sanità privata, ma anche autorità, imprenditori, partner ed amici hanno risposto all’invito dell'amministratore Enrico Falistocco. Insomma, c’era la grande famiglia Fisiomed. Si è brindato, si è giocato con un quiz musicale a premi, ma la cena è stata anche occasione per fare un bilancio post pandemia e delineare i progetti aziendali. Falistocco ha anticipato gli obiettivi futuri, ancor più ambiziosi dopo il massiccio investimento del polo inaugurato a fine ottobre a Sforzacosta, nuova e quinta sede di un gruppo che dal 2017 continua ad espandersi. Notevoli i numeri che l'amministratore ha letto ai presenti, dati che evidenziano la crescita di utenze, prestazioni fornite e apprezzamento e che verranno moltiplicati con la nuova sede di via Giovanni XXIII. Ora, infatti, il Gruppo Fisiomed vanta ben 269 professionisti tra dottori, specialisti e collaboratori e può garantire 1678 servizi differenti. Nel 2023 inoltre ha avuto già quasi 85mila pazienti.  "La comunità ormai si è abituata a considerare le strutture Associati Fisiomed baluardi sicuri ed affidabili per la tutela della salute - ha detto Falistocco ai partecipanti -, noi a questa società dedichiamo il nostro lavoro, i nostri investimenti, la nostra volontà in tutte le sue forme e speriamo nell’opportunità di essere sempre più utili e coinvolti in progetti di politica sanitaria, magari complementari al servizio pubblico o anche con altre strutture che abbiano i nostri stessi principi e la nostra stessa ambizione: contribuire in modo significativo per una buona sanità territoriale per tutti. È l’augurio che ci facciamo in questo Natale e per l’anno che verrà". Durante la cena natalizia Falistocco ha anche rimarcato il ruolo della sua creatura nel divulgare una corretta ed utile informazione medico-scientifica, in passato tramite pubblicazioni e magazine ed ora con convegni, incontri e corsi di formazione.

18/12/2023 16:40
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