Il Banco Marchigiano, a quasi due anni dal nuovo corso avviato dal direttore generale Massimo Tombolini, si trova in un momento ideale per fare un bilancio. Tra i punti di forza spiccano la solidità finanziaria e patrimoniale, la stabilità del reddito, l’innovazione digitale e il continuo sostegno a famiglie e imprese, reso possibile anche grazie all’appartenenza al Gruppo Cassa Centrale Banca.
Presidente Palombini: come valuta l’andamento della Banca?
“Molto positivamente. Negli ultimi due anni abbiamo rilanciato il Banco Marchigiano come motore di sviluppo per i nostri territori. Questo risultato è frutto di un lavoro di squadra, guidato dalle linee strategiche del nostro Cda, dalla visione del direttore generale e dall’impegno delle nostre persone, che hanno affrontato con competenza il cambiamento.”
Abbiamo migliorato l’andamento economico caratteristico, attraverso svariate iniziative strategiche, così da consentire alla banca di conseguire nell’esercizio 2024 un importante utile netto di esercizio.
*È stata rafforzata la solidità finanziaria e patrimoniale, rilanciato politiche di credito e sostenuto l’economia del territorio erogando oltre 100 milioni di euro in prestiti a famiglie e imprese. Questo ci ha permesso di migliorarci ulteriormente, mantenendo un equilibrio tra prossimità territoriale e capacità di offrire servizi innovativi e soluzioni su scala nazionale, grazie anche al supporto di Cassa Centrale Banca.
Quali sono i punti di forza del Banco Marchigiano?
“Innanzitutto la solidità. Abbiamo una patrimonializzazione che supera i 100 milioni di euro e una liquidità tra le più alte del Gruppo Cassa Centrale. Inoltre, la qualità del credito è in continuo miglioramento: i crediti deteriorati sono scesi al 3,2% del totale, con un livello di copertura quasi all’80%. Questi risultati ci permettono di affrontare la particolare situazione economica generale con fiducia, garantendo stabilità ai nostri clienti.”
E dal punto di vista della responsabilità sociale?
“Il nostro impegno verso il territorio è costante: anche nel 2024 abbiamo destinato circa mezzo milione di euro a iniziative sportive, culturali, ambientali e sanitarie. Tra i progetti più significativi c’è la campagna di prevenzione ‘Quattro passi per una vita sana’, promossa con la nostra Cassa Mutua MarcheVita ETS, e il sostegno all’Unità di Allergologia dell’Ospedale di Civitanova Marche. Continueremo a lavorare in questa direzione per generare valore per le comunità locali.”
Come guarda al futuro il Banco Marchigiano?
“Il nostro obiettivo è continuare il percorso di rinnovamento e sostenibilità avviato dal direttore generale. Crediamo nelle persone e stiamo investendo in formazione e ricambio generazionale, puntando su giovani talenti. Inoltre, ci impegniamo a sostenere famiglie e imprese locali, offrendo soluzioni innovative e servizi sempre più vicini alle loro esigenze".
Vicepresidente Bindelli: quali sono i vantaggi dell’appartenenza a Cassa Centrale Banca?
“L’appartenenza a Cassa Centrale Banca ci permette di accedere a finanziamenti rilevanti per sostenere progetti imprenditoriali importanti del territorio e beneficiare di investimenti significativi in tecnologia e innovazione. Grazie al Gruppo, possiamo offrire prodotti e servizi competitivi mantenendo il nostro approccio territoriale, coniugando tradizione e modernità. Nello specifico, con il gruppo Cassa Centrale Banca possiamo usufruire di strumenti tecnologici innovativi ed operare in nuovi settori e comparti, come ad esempio quello della Bancassicurazione in cui stiamo registrando una crescita esponenziale”.
Come il Banco Marchigiano intende bilanciare “tradizione e modernità” attraverso il vostro modo di fare banca?
Far parte del gruppo Cassa Centrale Banca significa poter partecipare a programmi di investimento tecnologici significativi ed avanzati. L’altro aspetto che invece incarna la tradizione e che caratterizza da sempre il nostro Dna è la capacità di ascolto delle esigenze dei clienti, dei soci e della comunità in cui operiamo e deriva dal fatto che i nostri organi decisionali sono parte integrante delle comunità in cui operiamo: testa e cuore della Banca operano nei nostri territori e non altrove.
Il tema della formazione professionale e del futuro del lavoro artigianale in Italia è oggi al centro di un dibattito sempre più acceso. Massimo Leonori, presidente di Cna Infissi Macerata e imprenditore di San Severino Marche, solleva una questione che sta preoccupando sempre di più il mondo delle piccole e medie imprese: la crescente difficoltà di trovare giovani disposti a imparare un mestiere.
Leonori, con la sua esperienza sul campo, descrive una situazione preoccupante che riguarda non solo il settore artigianale, ma l'intero panorama professionale. In un recente incontro con un giovane uscito dalla scuola dell’obbligo, Leonori ha avuto una risposta che lo ha lasciato sorpreso: il ragazzo, infatti, ha preferito dichiarare di non volere un mestiere "troppo impegnativo", optando per un lavoro in una catena di montaggio, dove l'impegno mentale sarebbe ridotto al minimo.
«La difficoltà di trovare giovani motivati ad apprendere un mestiere è ormai una realtà con cui ci confrontiamo da tempo», afferma Leonori. «Molti ragazzi sembrano preferire lavori che richiedano meno responsabilità e impegno, senza considerare l'importanza di una formazione tecnica che possa fornire loro solide basi per una carriera stabile e gratificante.»
Questa situazione, come sottolineano anche le ricerche sociologiche, è il riflesso di una tendenza più ampia, in cui più della metà dei giovani tende ad allontanarsi da percorsi lavorativi che richiedano un coinvolgimento maggiore, prediligendo carriere meno impegnative e con minori responsabilità. Non si tratta però di un disinteresse totale verso il lavoro, ma di una trasformazione nella concezione del lavoro stesso e nell’identità professionale.
Il fenomeno è evidente anche nel calo delle iscrizioni agli istituti tecnici, che una volta rappresentavano una valida alternativa per accedere a mestieri pratici, richiesti dal mercato del lavoro. Leonori spiega: «Le scuole tecniche, che fino a pochi decenni fa erano viste come un’opportunità concreta di crescita professionale, ora sembrano perdere appeal, mentre i licei sembrano essere la scelta prediletta, non sempre in linea con le reali necessità produttive.»
L’imprenditore esprime la preoccupazione per la svalutazione del lavoro manuale e tecnico. La crescente diffidenza nei confronti di lavori artigianali e pratici rischia di privare il Paese di professionalità fondamentali per il suo sviluppo. «La formazione tecnica e artigianale è cruciale, ma viene spesso ignorata in favore della cultura del "lavoro senza pensieri",» afferma Leonori. «Abbiamo bisogno di giovani che siano in grado di affrontare sfide concrete, sviluppando competenze specialistiche che possano fare la differenza in un mercato del lavoro competitivo.»
Per arginare questa tendenza, l’imprenditore sostiene che sia fondamentale un impegno condiviso tra imprese, istituzioni e famiglie. «Le imprese devono continuare a investire nella formazione tecnica, sensibilizzando le famiglie e i giovani sull’importanza di intraprendere un mestiere che, oltre a garantire un’occupazione stabile, offre anche una grande soddisfazione professionale e una forte identità personale.»
Leonori conclude con una riflessione sul futuro delle imprese e del Paese: «Il valore del lavoro tecnico e artigianale deve essere rinnovato. È essenziale che le nuove generazioni comprendano le opportunità concrete offerte da queste professioni, che non solo garantiscono una carriera solida, ma anche un percorso di crescita e realizzazione personale.»
Il futuro delle imprese passa per una stretta integrazione tra tecnologia, intelligenza artificiale e valorizzazione del capitale umano. Questo il tema centrale dell'incontro intitolato “Il futuro delle HR in azienda: persone e tecnologie”, che si è svolto oggi presso la sede di Confindustria Macerata. L'evento, primo del 2025 per il Laboratorio ESG Marche, ha approfondito il ruolo cruciale della sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) nei modelli di business e nei processi aziendali.
Promosso da Intesa Sanpaolo , Confindustria Macerata e Fondazione Marche , il Laboratorio ESG Marche, nato un anno fa, si pone l'obiettivo di sostenere le PMI marchigiane nella transizione digitale e sostenibile, offrendo strumenti concreti per innovare e crescere in ottica circolare.
Ad aprire i lavori sono stati Elisabetta Cristallini , responsabile dell'Area Personale e Lavoro di Confindustria Macerata, e Claudio Stecconi, Direttore dell'Area Imprese Marche. Successivamente, Massimiliano Rossetti, economista del Dipartimento Studi Intesa Sanpaolo, ha presentato un'analisi approfondita sui legami tra investimenti in tecnologia e sviluppo del capitale umano, sottolineando come questi siano essenziali per affrontare le sfide della competitività globale.
Tra le testimonianze più attese, quella di Rebecca Rotti , Startup & SME Innovation di Intesa Sanpaolo Innovation Center, che ha illustrato le best practice di aziende innovative come Beaconforce, Hevolus, Revolt e TAC, stimolando un vivace confronto tra imprenditori e manager.
Alessandra Florio , Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di poter supportare le imprese marchigiane anche in un tema cruciale come la valorizzazione delle persone. La capacità di garantire formazione continua e crescita professionale, soprattutto in un contesto di rapida evoluzione tecnologica, è decisiva per la competitività. Nel solo 2024, abbiamo erogato oltre 500 milioni di euro alle aziende della regione, affiancando a questi finanziamenti un supporto consulenziale mirato”.
Paolo Ceci , Presidente Piccola Industria di Macerata, ha aggiunto: “L'intelligenza artificiale e le tecnologie avanzate sono destinate a ridefinire il ruolo delle HR nelle aziende. Tuttavia, è fondamentale mantenere al centro la persona, con strumenti tecnologici che migliorino la qualità del lavoro e promuovano il benessere. La sostenibilità non è più solo una responsabilità sociale, ma un vero e proprio modello operativo, in cui il ruolo delle HR diventa cruciale per tradurre in azioni concrete i valori ESG”.
Mario Pesaresi , Presidente di Fondazione Marche, ha sottolineato l'importanza strategica del tema: “Il ritmo di evoluzione imposto dalle nuove tecnologie rappresenta una grande opportunità per le Marche. Investire nella formazione e nella qualità delle risorse umane con un approccio ESG permette di creare valore aggiunto sia per le aziende che per i lavoratori. Come Fondazione, siamo impegnati a trasformare idee innovative in imprese capaci di trattenere giovani talenti”.
Dal rapporto presentato dal Dipartimento Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo è emersa una crescita significativa degli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità sia a livello nazionale (+35,7% dal 2016) che regionale (+42,6%). Tuttavia, la mancata corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro e la fuga all'estero dei giovani laureati restano sfide aperte.
In conclusione, il Laboratorio ESG Marche ha ribadito l'importanza di rafforzare il legame tra innovazione, sostenibilità e sviluppo del capitale umano per affrontare le sfide di un mercato in continua trasformazione, sfruttando appieno le opportunità del Pnrr e accelerando la doppia transizione digitale e green.
Un importante momento di confronto dedicato al tema "Prospettive dei lavori pubblici tra evoluzione normativa, innovazione ed esperienze locali" è stato quello dedicato all’Assemblea annuale di Ance Macerata.
All’incontro hanno partecipato imprenditori, amministratori locali e tecnici, un’occasione per parlare e confrontarsi sulle sfide e le opportunità che il settore delle costruzioni offre al territorio.
Ha introdotto i lavori il Presidente di Ance Macerata, Enrico Crucianelli, che nel suo intervento ha sottolineato come il settore delle costruzioni continua a rappresentare un pilastro strategico per la ripresa economica del territorio.
Ha dichiarato poi che: "In un momento di luci e ombre per il settore, è necessario investire in sostenibilità, innovazione e qualificazione. Il nostro compito come imprenditori è quello di migliorare continuamente, spetta comunque poi alla politica garantire stabilità normativa e strumenti incentivanti per valorizzare le eccellenze locali e nazionali".
L’Assemblea, moderata da Sabina Bianchi, segretario di Ance Macerata, è proseguita con gli interventi di Daniele Spinelli, avvocato ed esperto giuridico di SDA Bocconi, che ha analizzato le sfide del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, mentre Emanuele Frontoni e Paolo Serrani dell'Università di Macerata hanno parlato dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nella gestione delle opere pubbliche, sottolineandone il ruolo trasformativo.
Di grande interesse anche la relazione di Francesco Baldelli, assessore alle Infrastrutture della Regione Marche, che ha illustrato il Piano Infrastrutture Marche 2032 e il Geoportale Regionale, esempi concreti di visione innovativa per lo sviluppo sostenibile. Infine, Tristano Luchetti, dirigente del Comune di Macerata, ha condiviso l’esperienza della città, protagonista di numerosi interventi post-sisma finanziati dai fondi della ricostruzione, dal Pnrr e dal Fondo Complementare Sisma.
L’evento si è concluso con un sentito ringraziamento a tutti i relatori e partecipanti per i contributi e gli stimoli offerti alla riflessione comune, apporti significativi che hanno evidenziato come sia centrale il ruolo del comparto per lo sviluppo economico e sociale del territorio e del Paese. Ance Macerata conferma il proprio impegno nel supportare il dialogo tra imprese, amministrazioni e comunità per costruire un futuro sempre più sostenibile e innovativo.
Un’innovativa e prestigiosa collaborazione tra il recanatese Marco Provenziani, analista tecnico finanziario e consulente finanziario autonomo, e la società romana Aurum SCF inaugura un nuovo capitolo nel panorama della consulenza finanziaria indipendente. Il servizio, destinato sia a privati che ad aziende, punta ad offrire soluzioni personalizzate garantendo un supporto strategico per la gestione delle finanze in ogni fase della vita.
Il servizio offerto copre un ampio spettro di tematiche. Tra i principali argomenti di consulenza vi sono l’analisi approfondita del portafoglio finanziario, per ottimizzare gli investimenti e migliorarne la redditività. Grande attenzione viene dedicata anche alla protezione del patrimonio, assicurando una strategia mirata per preservare i beni nel lungo periodo; la gestione del portafoglio; la pianificazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) e dei piani pensionistici; la consulenza sulla successione patrimoniale personale ed aziendale.
Per garantire la massima trasparenza e permettere ad ogni cliente di valutare il servizio con serenità, il primo incontro di consulenza è completamente gratuito. Durante questa sessione, che non comporta alcun impegno economico, i clienti potranno esaminare la propria situazione finanziaria con il consulente, ricevendo un'analisi preliminare e le indicazioni su come ottimizzare la propria strategia economica, sia sul piano personale che professionale.
"Il nostro obiettivo è quello di offrire un servizio di consulenza indipendente di qualità e su misura per il cliente, per supportarli a pianificare e proteggere il loro futuro finanziario con la garanzia di una guida esperta ed affidabile - ha dichiarato il consulente finanziario -. Particolare attenzione viene dedicata all’efficientamento dei portafogli dei nostri clienti. Questo aspetto è cruciale, poiché molti italiani non sono pienamente consapevoli di dove stiano realmente investendo il loro denaro, né di quanto stiano spendendo in costi nascosti per detenere gli strumenti finanziari nei loro portafogli. Spesso non sanno nemmeno quanto pagano in commissioni o spese di gestione, e molte volte ignorano anche quando e con quale importo andranno in pensione".
La collaborazione si presenta come un’opportunità per chiunque desideri affrontare con consapevolezza e competenza le proprie scelte finanziarie, che siano legate alla sfera privata o aziendale. Lo studio di consulenza finanziaria autonoma è ubicato in viale N. Sauro 49 a Recanati, il contatto di Marco Provenziani: 3314494775.
Ben 27 container di attrezzature per bodybuilding e fitness. Dalle Marche all’Arabia Saudita, il filo diretto dell’export ha la forza dei muscoli di Panatta, l’azienda di Apiro, leader mondiale del settore, che si appresta ad allestire due palestre gemelle da 11mila metri quadrati che sorgeranno nei pressi di Riyadh. Una commessa da 2,6 milioni di euro.
"È l’ordine più grande della nostra storia - esulta Edoardo Panatta, figlio del fondatore Rudi - Questo per noi è motivo di grande orgoglio perché è la dimostrazione che chi punta all’eccellenza, si orienta su di noi. Abbiamo diverse catene di palestre che ci scelgono perché dopo l'attenta prova del prodotto sentono che l'allenamento è più efficace".
La notizia è stata ufficializzata ieri nella sede di Panatta in occasione di un incontro di buyers internazionali, arrivati nelle Marche da ben 6 Paesi: Usa, Messico, Emirati, Qatar, Bulgaria e Malta. "L'azienda - aggiunge Chiara Galli, marketing manager del gruppo - ha raggiunto più del 85% del fatturato a livello internazionale e siamo veramente orgogliosi di questo. Il nostro modo di lavorare, la qualità, la capacità di customizzare le macchine con oltre 2000 combinazioni di colore sono fattori apprezzato da clienti in tutto il mondo e questo ci ha permesso di crescere negli ultimi anni".
Con circa 210 dipendenti Panatta è davvero un punto di riferimento del settore. "Quando vieni da Panatta, entri nel centro dell'universo del bodybuilding. Parliamo delle migliori attrezzature al mondo, e il segreto di questo successo è Rudi Panatta, un uomo con 50 anni di esperienza e una conoscenza del corpo senza pari" plaude Bob Chicherillo, figura iconica del bodybuilding.
Gli esempi non mancano. Il CEO di JCV Fitness in Messico, Jorge Cardenas, ha condiviso la sua esperienza con le attrezzature Panatta: "Possiedo tre palestre attrezzate prevalentemente con macchinari Panatta. Per me, sono le migliori al mondo. Sono qui per provarne di nuove e vedere quali aggiungere ai miei centri".
Anche Efrem Karem, in procinto di aprire una palestra vip a New York, ha ribadito l’esclusività delle attrezzature Panatta: "Vogliamo creare un centro di allenamento di alto livello con tecnologia integrata, destinato ad atleti d'élite e celebrità. Le attrezzature Panatta sono le più innovative e intuitive al mondo".
Nel corso della mattinata gli ospiti hanno avuto modo di visitare tutta la fabbrica, compreso il reparto produzione. L’incontro internazionale organizzato da Panatta ha messo in luce la forza di un marchio che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, conquistando una posizione di rilievo nel panorama globale del fitness. Con una visione proiettata al futuro e una dedizione ineguagliabile alla qualità, Panatta continua a essere un punto di riferimento per chi cerca l'eccellenza nel mondo del fitness.
L'Ambito Territoriale Sociale 17 presso l'Unione Montana Potenza Esino Musone informa che è stato pubblicato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale il bando per la selezione di operatori volontari da impiegare in progetti afferenti ai programmi di intervento di Servizio Civile Universale.
Nell’ambito del bando per operatori volontari, l’Unione Montana Potenza Esino Musone seleziona 31 giovani da impiegare nel progetto inserito nel programma di Servizio Civile Universale Mar25 Laboratori di inclusione “Playmaker del sociale” e 9 giovani da impiegare nel progetto inserito nel programma di Servizio Civile Universale Mar25 "Un territorio, un impegno condiviso" dal titolo “Cultura Attiva”.
I progetti hanno una durata di 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali articolato in 5 giorni, e prevedono un periodo di tutoraggio di 3 mesi al cui termine verrà rilasciata una certificazione delle competenze relativamente al percorso svolto.
Possono presentare domanda di partecipazione alla selezione i giovani in possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana, oppure di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, oppure di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia, aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età, non aver riportato condanna, anche non definitiva, alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo oppure ad una pena, anche di entità inferiore, per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, oppure per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.
I candidati dovranno produrre domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite pc, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. Sulla piattaforma è disponibile anche una guida per la compilazione e la presentazione della domanda online.
Le domande di partecipazione devono essere presentate esclusivamente nella modalità online sopra descritta, entro e non oltre le ore 14 del giorno 18 febbraio. Oltre tale termine il sistema non consentirà la presentazione delle domande. Le domande trasmesse con modalità diverse non saranno prese in considerazione.
Per maggiori informazioni è possibile contattare l’ufficio Ats17 ai seguenti recapiti: telefono 0733/637245 interno 2 e-mail: serviziocivile@umpotenzaesino.it dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13, il martedì e il giovedì dalle ore 15 alle 18. Il bando completo è disponibile all’indirizzo https://www.umpotenzaesino.it/avvisi-cms/bando-per-il-servizio-civile-universale-2024-2025-3/.
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha ricevuto questa mattina in visita a Palazzo Raffaello il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Un incontro istituzionale incentrato su temi all’ordine del giorno delle rispettive agende quali il turismo, l’internazionalizzazione e le filiere produttive.
“Le nostre Regioni – ha detto Fontana – sono legate da un rapporto di amicizia e di collaborazione e da reciproci interessi che possiamo sviluppare e rendere utili per entrambe. Innanzitutto, elemento fondamentale è l’internazionalizzazione, per le piccole, piccolissime e medie imprese. Realtà che sono eccellenti ma che molte volte non hanno la capacità, se non accompagnate, di presentarsi sui mercati in tutto il mondo.
In Lombardia abbiamo una solida organizzazione che promuove iniziative in molti Paesi emergenti e nei mercati in crescita. Questi sforzi stanno generando ottimi risultati. Poiché il tessuto imprenditoriale delle Marche presenta molte somiglianze con quello della Lombardia, abbiamo ritenuto opportuno lavorare insieme per creare collaborazioni concrete. Sostenendoci a vicenda, possiamo sviluppare sinergie in grado di offrire nuove opportunità alle nostre imprese nei mercati internazionali”.
“I punti di incontro tra le nostre regioni – ha affermato Acquaroli - sono il tessuto economico e il tessuto sociale. Condividiamo gli stessi obiettivi e le stesse esigenze: crescita sui mercati internazionali, crescita in innovazione, ricerca e sviluppo. Due realtà omogenee e simili, se non per dimensioni, essendo la Lombardia molto più grande, certamente per vocazione, con l’obiettivo di tutelare quella piccola e media impresa che è il grande patrimonio che ha permesso alla nostra regione e all’Italia in generale di diventare protagonista al mondo. Per le Marche questa collaborazione è una grande opportunità. Fare squadra, fare sistema è fondamentale. Dobbiamo diventare complementari, ciascuno con le proprie specificità, perché diversamente in un'economia globale di scala il rischio è di restare isolati”.
Fontana ha insistito su questi punti strategici: l’innovazione e la ricerca: “Rappresentano il futuro del nostro Paese, delle nostre regioni e credo che le iniziative da avviare potranno essere utili e positive”. Inoltre, d’accordo con il presidente Acquaroli, ha condiviso il valore della collaborazione: “Siamo i sostenitori della sussidiarietà che non è soltanto una parola intorno alla quale si organizzano convegni interessanti ma è il modo col quale approcciamo e affrontiamo i problemi legati all’economia e a ogni ambito della nostra attività politica e amministrativa. Le Marche con le sue 150 mila aziende in rapporto alla popolazione hanno un tessuto produttivo ancora più fitto rispetto alle nostre 800 mila imprese su 10 milioni di abitanti, per questo rappresentano un modello da seguire. Credo dunque che si possa lavorare in sinergia con la Regione Marche e con tutta la Giunta che apprezzo molto”.
Lo scambio reciproco e la collaborazione tra Marche e Lombardia si consolida grazie anche alla disponibilità dei voli di continuità: “Stamattina sono arrivato qui – ha dichiarato Fontana - con un volo comodissimo. Le infrastrutture e i collegamenti rappresentano uno degli elementi basilari e l’opportunità offerta dal volo da e per Milano rende agevole i rapporti consentendo di lavorare e tornare comodamente in giornata”.
E poi il turismo. Acquaroli ha detto che i turisti lombardi rappresentano un quinto del totale delle presenze registrate da gennaio a novembre 2024, che corrispondono a 2,5 milioni, mentre gli arrivi sono stati 450 mila. “La Lombardia – ha spiegato Acquaroli – è la prima regione italiana per numero di presenze nelle Marche. Questa leadership e questi numeri importanti vogliamo farli crescere e la disponibilità di un hub internazionale ci aiuta sia per arricchire il mercato turistico che per presentarci sui mercati esteri. Dobbiamo dunque tenere vicini i territori e soprattutto cercare di valorizzare quei punti di incontro che fanno la differenza”.
Il Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, nella seduta andata in scena nella giornata di giovedì, ha nominato all’unanimità l'avvocato Gerardo Pizzirusso nuovo presidente dell’Istituto di Credito a seguito delle recenti dimissioni dell'ingegner Sandrino Bertini.
Avvocato di 55 anni, originario di Macerata, sposato e padre di due figli, Gerardo Pizzirusso è membro del Consiglio di Amministrazione della Bcc dal 2017. Dal 2020 ha ricoperto il ruolo di Vicepresidente e dal 2023 titolare di delega per i rapporti con la Capogruppo Iccrea Banca e con le società ed enti appartenenti al Credito Cooperativo.
"Questa lunga esperienza, unita agli incarichi di rilievo ricoperti, ha permesso al neo presidente di maturare una profonda conoscenza del settore bancario e del Credito Cooperativo, rappresentando una garanzia di continuità operativa per l’Istituto", si legge in una nota rilasciata dalla Banca.
Con la nomina unanime dell’avvocato Pizzirusso il Consiglio di Amministrazione intende rappresentare continuità nella politica e negli indirizzi adottati dalla Bcc di Recanati e Colmurano che hanno permesso, negli ultimi anni, una significativa crescita nei volumi, sia per raccolta che per impieghi, ed una qualità del credito in linea con le migliori performances del mercato, il tutto con riflessi positivi sui risultati economici. Questi ultimi hanno raggiunto, negli ultimi tre esercizi, i livelli più alti nella storia della Banca, confermando la fiducia dei clienti e la solidità dell’Istituto.
Nel suo intervento in occasione della nomina, l'avvocato Pizzirusso ha ribadito il proprio "impegno verso la coesione e la condivisione, elementi fondamentali per garantire continuità e dinamismo alle attività del Consiglio di Amministrazione e della Banca", in stretta sinergia con la direzione ed il collegio sindacale, ponendo l’accento "sull’importanza del ruolo dei dipendenti". Ha, inoltre, evidenziato l’importanza di "mantenere salda la missione del Credito Cooperativo: essere vicini al territorio e alle comunità che lo compongono, operando con dedizione e attenzione ai bisogni locali".
"Le comunità delle aree del cratere sismico continuano a lottare contro lo spopolamento e le crescenti difficoltà economiche che ne conseguono. Per sostenere concretamente le piccole imprese e gli artigiani che operano in questi territori, diventa indispensabile introdurre agevolazioni mirate", queste le parole del presidente Cna Macerata Maurizio Tritarelli, imprenditore di Esanatoglia. L’intervento è ancor più urgente dopo la conclusione, lo scorso 31 dicembre, della Zona Franca Urbana, che aveva garantito benefici fiscali e contributivi alle imprese delle aree più colpite.
Tra le proposte della Confederazione degli artigiani di Macerata, l’introduzione di un credito di imposta dedicato specificatamente alle piccole imprese che vogliono investire in strumenti di lavoro più moderni ed efficienti. Si tratta di interventi mirati per l’acquisto di macchinari specifici, come attrezzature per la lavorazione del legno e del metallo, strumenti per gli edili, macchine tagliatrici, torni, o strumenti utilizzati nei saloni di parrucchieri ed estetiste, come asciugacapelli professionali, sterilizzatori e lettini per trattamenti. Allo stesso modo, potrebbero essere agevolati l'acquisto di elettrodomestici e apparecchi per lavanderie, scaffalature e arredi per negozi e botteghe, oltre a sistemi di illuminazione e riscaldamento efficienti che consentano di ridurre i consumi energetici e migliorare le condizioni di lavoro.
"Le piccole imprese che operano in settori come i servizi alla persona e alla casa - sottolinea Tritarelli - rappresentano un pilastro fondamentale per le comunità locali, ma sono anche quelle che stanno pagando il prezzo più alto". I dati del Centro Studi Cna Marche evidenziano, infatti, che il calo di queste attività è più marcato nelle aree del Cratere, con una riduzione doppia rispetto al resto della regione. "Parliamo di botteghe artigiane, lavanderie, fabbri, falegnamerie, parrucchieri ed estetiste, ossia imprese che non richiedono grandi investimenti, ma necessitano di piccoli incentivi per migliorare i propri spazi e strumenti di lavoro" specifica il vertice Cna.
"Andrebbe considerata anche l’ipotesi di prorogare la Zona Franca Urbana per tutto il 2025, assegnandole nuove risorse, poiché si è dimostrata una delle misure più efficaci per sostenere le imprese" , ha aggiunto Tritarelli.
"L’obiettivo delle istituzioni locali e nazionali – questo l'appello dell'Associazione di categoria - deve essere di garantire un supporto concreto a queste imprese in difficoltà, sostenendo investimenti che, seppur modesti, possono avere per loro un impatto significativo. Non si tratta solo di sostenere l’economia, ma di preservare la vita stessa dei piccoli centri, che senza queste attività rischiano di spopolarsi definitivamente" - conclude Tritarelli - .
Confindustria Macerata ricerca per un'azienda consolidata che opera nel settore edile, specializzata in restauri, manutenzioni e progetti innovativi, un/a impiegato amministrativo (codice annuncio Conf 481).
La risorsa verrà inserita a supporto del team amministrativo per la gestione delle attività contabili e fiscali aziendali. Requisiti richiesti: esperienza in contabilità generale, inclusa la gestione della prima nota; capacità di utilizzare programmi per la fatturazione; esperienza nell’utilizzo delle piattaforme per la cessione dei crediti fiscali, come PWC, KPMG, EY e DELOITTE; conoscenza generale dei bonus edilizi, con particolare attenzione agli aggiornamenti normativi. Titolo di studio richiesto: Diploma di Istituto Superiore o Laurea in discipline economiche. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Gli interessati la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/. Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
"Un passaggio di testimone per una Banca solida e in crescita". Le parole di Sandrino Bertini, presidente della Bcc di Recanati e Colmurano che lascia la guida dell'Istituto di credito dopo otto anni. "L’esercizio 2024 si conclude con un bilancio estremamente positivo per la Bcc di Recanati e Colmurano, con tutti i principali indici bancari in crescita. La raccolta segna un trend favorevole, ma ancor più significativo è l'incremento degli impieghi, un dato che si distingue come eccezionale in controtendenza rispetto alla media nazionale", afferma Bertini.
"Questa solidità e crescita sono il frutto di anni di impegno e lavoro, un percorso che si arricchisce ora di un capitolo importante. Dopo molti anni alla guida della Banca, un periodo segnato da sfide ma anche da grandi soddisfazioni, giunge per me il momento di un passaggio di testimone. Questo passaggio avviene in un contesto particolarmente favorevole per la Bcc, che ha raggiunto una condizione di stabilità e di crescita che consente una transizione pianificata e serena".
"Entrato nel Consiglio di Amministrazione della Bcc nel 2011, ho ricoperto per circa sei anni il ruolo di vicepresidente e per quasi otto anni quello di presidente. Quando sono arrivato, la nostra Banca attraversava un momento di criticità: bilanci in difficoltà, una gestione del credito complessa e una situazione economica incerta. In un clima aziendale teso e segnato dalla difficoltà, sapevamo che il nostro compito era arduo.Tuttavia, con un rigoroso piano di risanamento e il contributo determinante di tutto il nostro team, siamo riusciti a invertire la rotta. Abbiamo progressivamente migliorato i nostri indicatori finanziari, avviando un percorso virtuoso di crescita che si è consolidato nel tempo".
"Un elemento fondamentale per il nostro successo è stato il marketing relazionale. Abbiamo dedicato risorse a ristabilire un legame proficuo e duraturo con la nostra clientela. In un settore come il nostro, dove il prodotto principale è il denaro, il valore delle relazioni è imprescindibile per il successo. A fianco a questo, abbiamo rafforzato i rapporti con le amministrazioni locali dei dieci comuni in cui la Banca è presente, mantenendo sempre il massimo rispetto per i ruoli istituzionali, evitando interferenze e mantenendo la nostra indipendenza. Con orgoglio posso affermare che la Banca non ha mai subito alcun tipo di condizionamento esterno".
"Oggi possiamo essere soddisfatti del percorso intrapreso. La Bcc di Recanati e Colmurano è una banca sana, solida, efficiente e performante. Siamo un punto di riferimento per il territorio e per le comunità locali, una realtà che continuerà a crescere e a essere protagonista della vita economica della nostra regione. Per quanto mi riguarda, è stata un’esperienza che mi ha arricchito umanamente e professionalmente. Dopo tanti anni di impegni istituzionali, è giunto per me il momento di dedicarmi ai miei interessi personali, ai miei hobby e, soprattutto, alla mia famiglia, che in passato ha spesso dovuto fare i conti con i sacrifici richiesti da numerosi impegni professionali".
"Non posso che esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo percorso, per la stima e il sostegno che mi hanno dimostrato, e per la leale collaborazione che ho ricevuto da ognuno - conclude Bertini -. Come socio e cliente, continuerò a sostenere con forza la nostra Bcc, alla quale auguro un futuro splendido e ricco di successi".
"Ringraziamo il Presidente della Bcc di Recanati e Colmurano Sandrino Bertini per come ha condotto e guidato l’istituto in questi anni e per i risultati che ha raggiunto, migliorando di anno in anno i propri indicatori e avviando un percorso di crescita virtuoso e sostenibile. Lo ringraziamo ancora per il sostegno che ha fornito all’amministrazione comunale sia questa estate in merito all’organizzazione di Lunaria sia per quello offerto alle iniziative natalizie che hanno ottenuto notevole successo”. Così il sindaco di Recanati Emanuele Pepa, ringrazia pubblicamente il dimissionario presidente Bertini, dopo diversi anni alla guida della banca, augurandosi di ritrovarlo presto in buona salute.
"Auspichiamo che la banca continui a mantenere quel clima di serenità che è andato costruendosi nel tempo per il bene innanzitutto dei correntisti, quindi della città e dell’intero territorio dove la banca possiede le proprie filiali. Siamo certi che il direttore Davide Celani e tutto il Consiglio d’Amministrazione possano garantire questo clima e questa fiducia creatasi intorno all’istituto che si è mostrato sempre più solido, sano ed efficiente servendo nel migliore dei modi il territorio di riferimento. Da parte dell’amministrazione comunale garantiamo che continueremo ad essere a disposizione per fornire la massima collaborazione all’istituto", conclude il sindaco.
La Cna di Macerata ribadisce il proprio netto dissenso verso i rincari che stanno schiacciando famiglie e imprese del territorio. "L’aumento delle bollette dell’acqua, la crescita della Tari (tassa sui rifiuti) e l’incremento annunciato dei costi di gas ed energia rappresentano un attacco al tessuto sociale e produttivo della provincia".
"Le decisioni prese dai sindaci nelle assemblee dell’Aato 3 Macerata del 2022, con l'approvazione degli aumenti per il 2024 (7,8%) e il 2025 (7,4%), gravano oggi pesantemente su famiglie e imprese, scaricando i costi di inefficienze gestionali e scelte politiche poco lungimiranti direttamente sui cittadini, mentre le società di gestione continuano a generare utili anche significativi".
A questi rincari si somma l’aumento della Tari, conseguenza della totale assenza di strategie da parte degli amministratori locali per individuare una nuova soluzione gestionale. Questa mancanza di responsabilità politica sta determinando costi sempre più elevati, ancora una volta per famiglie e imprese: "Chiediamo che Sindaci e amministratori si assumano le proprie responsabilità – sottolinea il Presidente della CNA. Non è accettabile che l’assenza di accordi politici, troppo spesso partitici e raramente nell'interesse degli utenti, come quella sul gestore unico del servizio idrico o sulla gestione dei rifiuti, ricada esclusivamente sui cittadini e sul sistema produttivo".
Cna esprime inoltre timori per il riaccendersi di speculazioni a livello nazionale sui prezzi dell’energia, che aggraverebbero ulteriormente la situazione: "Siamo preoccupati anche per questi aumenti annunciati - ammette il presidente Cna. Temiamo il riaccendersi di fenomeni speculativi sui prezzi dell’energia a danno, ancora una volta, dei consumatori finali".
Cna Macerata fa quindi un appello per azioni immediate: "Gli aumenti dell’acqua siano rivisti, garantendo trasparenza e un’equa distribuzione dei costi; si intervenga urgentemente per risolvere l’emergenza legata alla gestione dei rifiuti e si ponga fine al continuo aumento della Tari; si adottino misure per calmierare i costi energetici e contrastare possibili speculazioni.
"La Cna non starà a guardare – conclude Tritarelli –. Chiediamo alle istituzioni locali e nazionali di agire con urgenza e di mettere al centro delle loro scelte il benessere dei cittadini e il sostegno alle imprese, cuore pulsante del nostro territorio. Se non vedremo interventi efficaci, ci attiveremo per rappresentare con forza le istanze di famiglie e imprenditori". Nel frattempo, la Cna Macerata ha già avviato azioni concrete per supportare i propri associati, siglando convenzioni con fornitori di energia del territorio, che garantiscono tariffe scontate e condizioni più vantaggiose per imprese e famiglie aderenti all'associazione".
“Diminuisce il numero dei lavoratori dell’azienda Fedrigoni che dovranno usufruire degli ammortizzatori. Ben 59 dei 173 addetti interessati dalla procedura di cassa integrazione sono già stati ricollocati in aziende del Gruppo nelle Marche”.
Lo annuncia l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi che questa mattina ha partecipato alla riunione al Ministero del Lavoro per l’espletamento dell’esame congiunto per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per aree di crisi complessa nei confronti dei lavoratori dell’azienda Giano del gruppo Fedrigoni. Una vertenza complicata, cominciata il 3 ottobre 2024 sotto i peggiori auspici, ossia la chiusura dello stabilimento e il licenziamento di tutte le maestranze e che invece, grazie all’ impegno di tutte le parti, e con il sostegno del Ministero delle Imprese e del made in Italy, è riuscita a trovare un esito positivo il 16 dicembre scorso nella sede della Regione Marche dove è stato sottoscritto l’accordo a tutela dei lavoratori. Nonostante l’azienda abbia confermato la chiusura dello stabilimento produttivo, per i lavoratori si sono dunque aperte prospettive di reimpiego.
Nel corso della riunione odierna l’azienda ha comunicato a tutti i presenti di aver già riassorbito 59 dei 173 addetti interessati dalla procedura. I lavoratori interessati dalla cassa integrazione ora ammontano a 114 unità, di cui 100 operai e 14 impiegati.
“Un passaggio quello di oggi – commenta Aguzzi - che chiude il cerchio da un punto di vista normativo e amministrativo, ma che contemporaneamente rappresenta il punto di partenza incoraggiante per l’attuazione degli impegni che sono a monte di questo faticoso accordo che l’azienda sta rispettando. Fedrigoni inoltre ha confermato la disponibilità ad anticipare le somme della cassa integrazione, garantendo così un'erogazione puntuale mese per mese, senza ritardi per i lavoratori”.
"Il periodo di ammortizzatore sociale di 12 mesi rappresenterà un periodo di protezione che, in assenza del reddito da lavoro, consentirà all’azienda di mettere in atto tutte le azioni possibili per favorirne una rapida e soddisfacente ricollocazione all’interno del Gruppo", si legge in una nota. "Allo stesso tempo la Regione Marche, che in questa prospettiva ha profuso il massimo impegno garantendo il finanziamento della cassa integrazione attraverso i fondi stanziati per le aree di crisi complessa, attiverà le misure di politica attiva del lavoro e della formazione disponibili per supportare i lavoratori a riqualificarsi nell’ottica di una loro più veloce ed agevole rioccupazione".
Anche Civitanova entra nel Consorzio Calzaturiero Fermano-Maceratese (Fmc) che riunisce comuni, artigiani e imprese con l'obiettivo di tutelare e promuovere il patrimonio calzaturiero e le eccellenze dei suoi prodotti, affinché possano essere riconosciuti e valorizzati a livello globale.
Un' alleanza suggellata con un incontro a Palazzo Sforza tra il sindaco Fabrizio Ciarapica e i rappresentanti del Consorzio Fmc: Andrea Leoni, sindaco di Monte Urano, Germano Craia, presidente del consorzio, Eleonora Ferracuti, consigliere provinciale di Fermo e delegata per lo sviluppo dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP), Marco Marziali, vicesindaco di Monte Urano e Federico Nahuel Lazzari, rappresentante del consorzio a Bruxelles presso le istituzioni europee.
“Ringrazio i rappresentanti del Consorzio Fmc per questa importante iniziativa - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Civitanova Marche è pronta a fare la sua parte per sostenere e promuovere il nostro straordinario distretto calzaturiero, un fiore all’occhiello del territorio. Siamo interessati ad aderire al consorzio e a collaborare attivamente per valorizzare le nostre eccellenze, rafforzandone la competitività sia sul piano nazionale che su quello internazionale. È fondamentale unire le forze per affrontare le sfide del mercato globale con una strategia condivisa e ambiziosa”.
Durante l’incontro, i delegati del Consorzio Fmc hanno presentato un articolato piano per la tutela e la promozione delle eccellenze del distretto calzaturiero. Primo passo sarà quello di partecipare al bando indetto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), per ottenere il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP) per i prodotti artigianali e industriali.
"Il consorzio è impegnato a preservare il patrimonio industriale e artigianale locale, rafforzando il valore del marchio territoriale - hanno detto Andrea Leoni e Germano Craia - L’obiettivo principale è valorizzare la storicità e la qualità dei prodotti, incrementandone la visibilità su scala internazionale attraverso fiere, eventi di settore e una strategia digitale mirata".
Federico Nahuel Lazzari ha illustrato l’origine e la missione del consorzio, nato dall’esperienza di Craft Europe, un progetto internazionale avviato dal Comune di Monte Urano in sinergia con Fermo, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte San Giusto. L’iniziativa ha portato al riconoscimento europeo di un meccanismo UE per la protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti artigianali e industriali, consolidando così una base normativa per la salvaguardia delle eccellenze locali”.
A parlare di "identità distintiva" è stata Eleonora Ferracuti che ha ricordato come "il consorzio mira anche a promuovere il marchio fermano-maceratese a livello internazionale, offrendo ai produttori una maggiore
"Concludiamo il 2024 con la consapevolezza di aver attraversato un altro anno di grandi difficoltà, ma anche con la determinazione di guardare al futuro con speranza e impegno".
Rivolgendosi ad artigiani e imprenditori, il presidente Cna macerata, Maurizio Tritarelli, offre alcuni spunti di riflessione per l'anno che verrà: "Gli ultimi tre anni hanno segnato profondamente il tessuto imprenditoriale marchigiano. La nostra regione ha registrato una perdita di oltre il 10% delle imprese, con un saldo negativo mensile che ci pone da 25 mesi consecutivi all’ultimo posto in Italia. La contrazione marchigiana è cinque volte più grave rispetto alla media nazionale, con settori come il commercio a -15,9%, il manifatturiero a -12,2% e le costruzioni a -10,9%, duramente colpiti".
I dati della provincia di Macerata, dopo un 2021 e un 2022 assai negativi, sembrano restituire una situazione leggermente migliore rispetto alla media regionale: "A confronto con la regione nel suo complesso - precisa Tritarelli - la provincia perde meno rapidamente imprese e attenua le perdite dell’agricoltura e delle manifatture, tiene nelle costruzioni (in calo nelle Marche), cresce nei servizi di alloggio e ristorazione (in deciso calo nelle Marche). Tuttavia, se si confronta il periodo gennaio-novembre del 2024 con lo stesso periodo del 2023 si vede che la nostra provincia perde l’1,8% delle imprese attive (-578 unità) per effetto soprattutto delle perdite nei settori del commercio e riparazione veicoli (-281 imprese), dell’agricoltura (-234 imprese), delle attività manifatturiere (-131 imprese)".
Non è solo la demografia di impresa a preoccupare il vertice Cna: "In parallelo alla crisi imprenditoriale, la povertà relativa nelle Marche ha raggiunto il 17,5%, registrando l’aumento più elevato tra le regioni italiane con un preoccupante +5,1% in un solo anno. A questo si aggiunge l’emigrazione dei giovani talenti, con 550.000 giovani italiani hanno lasciato il Paese negli ultimi 12 anni. Le Marche non sono esenti da questa tendenza, purtroppo".
Di fronte a queste sfide, la Cna Macerata chiede un intervento efficace per contrastare le criticità persistenti. Tra le proposte più urgenti avanzate dall'associazione di categoria c'è la richiesta incentivare gli investimenti nei settori strategici come manifatturiero, costruzioni e commercio; garantire una maggiore liquidità alle imprese in temporanea difficoltà; un supporto per aiutare le piccole imprese nella necessaria transizione tecnologica e quindi a competere su nuovi mercati.
"Nonostante le tante difficoltà - l'auspicio del presidente - il 2025 può rappresentare un anno di svolta. I settori tradizionali che hanno dato lustro alla nostra regione, come manifattura, artigianato, agricoltura, possono essere rilanciati puntando su qualità, innovazione e internazionalizzazione. Servono però politiche coraggiose per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie, valorizzare il mercato interno e conquistare nuovi mercati esteri. Ogni impresa che chiude è una ferita non solo economica, ma sociale e umana. Tuttavia, crediamo nella capacità di resilienza e innovazione degli artigiani e degli imprenditori. Con il giusto supporto, possiamo trasformare queste difficoltà in opportunità".
Il Presidente Cna Macerata rivolge quindi un augurio per il nuovo anno: "Voglio rivolgere un sincero augurio di buone feste a tutti gli artigiani e imprenditori della nostra provincia. Che il 2025 possa essere un anno di rinascita e di nuove prospettive per ognuno di noi. Facciamo rete nelle associazioni, determinati e fiduciosi, perché solo insieme possiamo costruire un futuro migliore".
È stato sottoscritto oggi, nella sede regionale, l’accordo definitivo per Fedrigoni a tutela dei lavoratori. Il documento, siglato dall’assessore regionale al lavoro Stefano Aguzzi, i responsabili del Gruppo e i rappresentanti dei sindacati di categoria Slc-Cgil, Fistel Cisl, Uilcom-Uil, Ugl Chimici Carta e Stampa e la Rappresentanza Sindacale Unitaria, in presenza dell’assessore regionale Chiara Biondi, prende spunto dall’intesa firmata al Ministero del Made in Italy il 9 dicembre scorso.
Prevede la revoca delle lettere di licenziamento per 173 dipendenti e l’utilizzo della cassa integrazione per l'anno 2025 con fondi residui della Regione Marche per le aree di crisi complessa pari a circa 3 milioni.
"Evitare i licenziamenti - ha affermato il presidente Francesco Acquaroli - era il primo obiettivo fondamentale da raggiungere. Ora non dobbiamo abbassare la guardia. Continua il nostro impegno per trovare soluzioni strutturali tese a difendere i lavoratori e il patrimonio che il settore della carta rappresenta per Fabriano e l'intera comunità marchigiana".
“Non ci saranno licenziamenti - spiega Aguzzi – nel documento viene esplicitato che l'azienda Fedrigoni ritira tutte le procedure di licenziamento precedentemente annunciate, ci sarà successivamente una richiesta di cassa integrazione straordinaria per la riorganizzazione finanziata da fondi che abbiamo a disposizione per le aree di crisi che consentirà quindi un anno di cassa integrazione a tutti i dipendenti. Sempre nello stesso accordo si prevede che quasi la completezza dei dipendenti attualmente in forza a tempo indeterminato alla società Giano di Fabriano, quindi Fedrigoni, dovranno essere ricollocati entro il prossimo anno".
La procedura è già iniziata, aggiunge l’assessore: "Per la maggior parte dei dipendenti l'impegno è il ricollocamento nelle aziende Fedrigoni della nostra regione. La Regione Marche seguirà passo passo le procedure nei prossimi mesi per capire lo stato di avanzamento e accompagneremo le ricollocazioni tramite corsi di formazione e progetti formativi. È purtroppo una situazione seria, perdiamo un'attività importante legata alla Carta, il comparto ufficio, però manteniamo sul nostro territorio tutte le altre attività legate alla Fedrigoni, quindi alle cartiere sia di Pioraco che di Castelraimondo e quanto rimane anche a Fabriano. Abbiamo soprattutto la consapevolezza di aver mantenuto una opportunità per tutti quei lavoratori che oggi dal 31 dicembre cesseranno le loro attività, entreranno in cassa integrazione, ma a mano a mano, scorrendo le settimane e i mesi, dovranno essere ricollocati".
Alberto Grimaldi, rappresentante della Grimaldi Costruzioni Srl di Matelica, è stato recentemente eletto tra i quindici membri elettivi del prestigioso Consiglio Centrale Nazionale dei Giovani Imprenditori. In occasione della stessa elezione, Maria Anghileri è stata votata nuova presidente, insieme ai nove vicepresidenti, che, insieme al Consiglio Centrale, formano la governance nazionale del movimento. L'obiettivo del Consiglio è quello di prendere decisioni strategiche per il funzionamento e lo sviluppo dell'associazione.
Grimaldi, laureato in "Economia e commercio internazionale" presso l'Università Politecnica delle Marche, ha intrapreso il suo percorso professionale all'interno dell’attività di famiglia nel settore edilizio, dove, insieme al fratello Federico, rappresenta la quarta generazione della Grimaldi Costruzioni. Nella sua azienda, Alberto riveste il ruolo di responsabile amministrativo, mentre per l'azienda agricola di famiglia, che include la produzione di vino e una struttura ricettiva, è Direttore Commerciale della Cantina Grimaldi.
Oltre al suo impegno professionale, Alberto Grimaldi è anche un attivo membro dei Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata, dove ricopre la carica di Vicepresidente con delega al Nazionale. Ha inoltre frequentato l’Alta Scuola, un percorso formativo d’eccellenza dedicato ai giovani imprenditori con cariche associative, e ha avuto l'onore di essere stato Presidente dei Giovani Ance Macerata.
Il nuovo incarico di Grimaldi, che succede a Francesca Orlandi, della Pelletteria Valentino Orlandi, è un riconoscimento del suo impegno e delle sue capacità all’interno dell’associazione. Confindustria Macerata ha espresso un sincero ringraziamento ad entrambi i giovani imprenditori per la loro dedizione e il loro contributo all’associazionismo, sottolineando l'importanza del loro ruolo per la crescita e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile locale e nazionale.
Grimaldi, con la sua esperienza e visione, sarà senza dubbio una risorsa fondamentale per il futuro del movimento, contribuendo con la sua leadership e il suo impegno a tracciare le linee guida per il prossimo ciclo di sviluppo dell'associazione.
Luca Tramannoni, amministratore delegato di C.P.M. Gestioni Termiche, è stato insignito del prestigioso premio "100 Eccellenze Italiane", un riconoscimento giunto alla decima edizione, tenutosi nella splendida cornice della Sala della Regina di Palazzo Montecitorio a Roma, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di undici Ministeri.
La decima edizione del Premio 100 Eccellenze Italiane ha ribadito l’importanza di celebrare il talento e l’impegno che rendono il nostro Paese un modello di riferimento a livello globale. Le Storie di Eccellenza e il Premio d’Eccellenza rappresentano un tributo al meglio dell’Italia, fonte di ispirazione per il futuro e la crescita della nostra Nazione.
Tra le motivazioni che hanno portato all'assegnazione del premio alla recanatese CPM Gestioni Termiche, è stata sottolineata la sua costante attenzione alla sostenibilità ambientale, sia verso l’ambiente esterno che al welfare interno dei suoi collaboratori, nonché la sua capacità di realizzare progetti e investimenti innovativi, eco-compatibili, sempre finalizzati alla razionalizzazione delle fonti energetiche nel Pubblico, cruciali per il futuro del Paese.
"Il riconoscimento ricevuto oggi valorizza ulteriormente il mio impegno e quello dei miei collaboratori nel perseguimento di soluzioni tecniche saldamente ancorate su due binari: quello della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica - ha dichiarato Luca Tramannoni, visibilmente soddisfatto per il prestigioso premio ricevuto - Su queste solide basi fondiamo la nostra peculiare circolarità virtuosa: migliorare il nostro sistema, per migliorare le nostre città, che in estrema analisi significa migliorare le nostre vite".
A caratterizzare la cerimonia è stata anche la partecipazione di un Comitato d’Onore di alto livello, composto da rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e dell'industria. Il Comitato, presieduto da Tommaso Miele, presidente aggiunto della Corte dei Conti, ha voluto ribadire l’importanza di premiare chi, con passione e determinazione, porta avanti l'eccellenza italiana. "Questo premio è un riconoscimento al talento, alla dedizione e alla capacità di innovare, qualità che ci permettono di guardare con fiducia al futuro del nostro Paese", ha dichiarato Miele.
Preoccupazione alla vigilia del nuovo anno per le Categorie datoriali, gli Ordini professionali, i Sindacati e i sindaci della Provincia di Macerata, che si sono incontrati questa mattina,9 dicembre, presso la sede di Confindustria Macerata per discutere il futuro del cratere sismico del Centro Italia.
Il dibattito si è focalizzato sul quadro normativo attuale e sulle prospettive di sviluppo per il cratere e l'entroterra maceratese, accompagnato da un appello alle Istituzioni centrali e regionali affinché sostengano le comunità locali, che, all'ottavo anno dai tragici eventi sismici del 2016, affrontano ancora le sfide della ricostruzione e del rilancio.
Il primo tema affonda le radici sulle novità introdotte nella scorsa primavera dal decreto taglia crediti, che ha contingentato le risorse del superbonus 110% con un plafond di 330 milioni di euro, impegnati per i lavori del 2024.
"Questo plafond - ha dichiarato Enrico Crucianelli, presidente dell’Ance Macerata - non è stato consumato completamente tuttavia la sua validità non è stata prorogata al 2025 e quindi questo fa sì che chi dovrà presentare dei progetti a partire dal prossimo primo gennaio non potrà godere di questa agevolazione fiscale. Oggi prendiamo atto che la stagione del superbonus è finita ma bisogna riconoscere che è necessario uno stumento che vada a sostituire il superbonus".
Senza un intervento normativo che modifichi il Decreto 39/2024 (il cosiddetto "Taglia Crediti") e in assenza di congruo adeguamento dei costi parametrici, a partire dal 1° gennaio 2025 sorgeranno una serie di problematiche.
Innanzitutto, alla luce delle ultime interlocuzioni con il Commissario Castelli appare certo che tutti i progetti depositati a decorrere dal 1° gennaio 2025 non potranno più beneficiare del superbonus 110%.
Il decreto taglia crediti prevede, infatti, un sistema di plafond (330 milioni di euro) limitato esclusivamente ai progetti depositati dal 29 marzo 2024 e "richiesti" nel medesimo anno 2024. Non sembra invece a oggi prevista alcuna modifica normativa che introduca un nuovo plafond per i nuovi progetti (ossia progetti depositati dal 1° gennaio 2025).
L'altra grave preoccupazione attiene alla necessità che atterri un provvedimento normativo volto ad assicurare tutti i progetti depositati entro il 31 dicembre 2024 in modo da poter continuare a utilizzare gli incentivi fiscali, con gli strumenti della cessione e dello sconto, oltre il 2025, attualmente anno di scadenza del beneficio, e fino al termine contrattuale previsto per la fine dei lavori.
Va sottolineato che le preoccupazioni derivano dalle più recenti interlocuzioni con il Commissario Castelli, da sempre profondamente impegnato e sensibile alle questioni legate alla ricostruzione.
L'atteso e indispensabile aggiornamento dei contributi parametrici appare distante dalle legittime aspettative, risultando significativamente inferiore rispetto a quanto sarebbe realmente necessario per soddisfare le effettive esigenze della ricostruzione.
Questa notizia ha gettato nello sconforto l'intera comunità provinciale e del cratere tutto.
Il sistema Ance ha infatti dimostrato nei mesi scorsi e con rigore scientifico, l'esistenza di un divario significativo tra il contributo parametrico attuale e i costi effettivi degli interventi, evidenziando così l'entità delle risorse economiche necessarie per garantire la continuità della ricostruzione, che si dovrebbero attestare su un incremento medio che varia dal 25 al 35%, in funzione del cosiddetto livello operativo.
“L’aumento dei costi di costruzione- prosegue Crucianelli- è ormai un elemento strutturale con il quale dobbiamo fare i conti da qui in avanti; stante ciò, dobbiamo assolutamente prevedere un aumento del contributo per la ricostruzione che si muove su minimali che vanno dal 24 al 35 %. Il momento in cui non ci sarà più una copertura è alle porte: tra venti giorni, a gennaio, quale sarà il committente che andrà a presentare i progetti, prefigurando accolli che, si sa già, non potrà pagare? Ci sono vaste aree dove la maggior parte degli edifici è costituita da seconde case. È difficile pensare che un proprietario di casa vada a investire di suo”.
A causa dell'incertezza che si sta delineando si sta già assistendo a un rallentamento nel deposito di nuovi progetti, con il concreto rischio di un imminente stallo della ricostruzione.
Risulta, pertanto, urgente individuare soluzioni efficaci non solo per scongiurare il blocco delle attività, ma anche per garantire il raggiungimento dei migliori risultati in termini di prevenzione sismica ed efficientamento energetico.
È fondamentale tutelare un territorio altamente vulnerabile dal punto di vista sismico, senza gravare eccessivamente sulle comunità locali e scongiurandone l'abbandono.
Su tale ultimo aspetto è essenziale una visione strategica sulle politiche di rilancio dei territori coinvolti, in assenza delle quali non potrà prospettarsi una riparazione economico sociale dell'Appennino Centrale.
Infatti, con sempre maggiore insistenza l'andamento a livello nazionale è quello di dotarsi di una strategia, un quadro di azione orientato alla promozione di uno sviluppo che armonizzi aspetti economici, sociali e ambientali, per garantire un futuro per le generazioni attuali e future.
“Noi con quattordici comuni del cratere -ha affermato Gianni Niccolò, presidente di Confindustria Macerata- abbiamo sottoposto il credito d’imposta per i beni strumentali; una misura di sostegno consentiva alle imprese di sostenere le imprese con un contributo che arrivava al 70-80 %. L’abbiamo riproposto perché siamo convinti che questo rappresenta un tassello importante per sostenere le imprese sul territorio”.
Quanto è importante per un territorio colpito dal sisma dotarsi di una cabina di regia collaborativa tra Enti locali, Associazioni, Imprese, Cittadini per individuare priorità, azioni, obiettivi sui quali concentrare gli investimenti e la visione di un futuro?
“Altro tema è come attrarre investimenti,- prosegue Niccolò- come creare occasioni di lavoro nelle aree limitrofe della nostra provincia che coincidono più o meno con le aree interne di vecchia memoria ma che effettivamente hanno perso l’idea stessa di comunità. Da questo punto di vista, la nostra preoccupazione è quella di ribadire che occorre introdurre qualche strumento sartoriale di politica pubblica di sostegno unitamente a un’autorizzazione unica, come quella della Zes Sud”
Inoltre, si è posto l’accento su come attrarre investimenti e innovazione anche per le aree interne e spingere su interventi di riqualificazione e tutela ambientale, come il recupero del suolo o la riduzione del rischio idrogeologico.
Di conseguenza, è stato posto l’interrogativo su quanto investire per Campagne di comunicazione, sensibilizzazione e promozione per rilanciare l'immagine del territorio a livello nazionale; l'importanza di definire una strategia di marketing territoriale che integri turismo, cultura, economia, paesaggio e ambiente.
Su questi temi la conferenza stampa di questa mattina è stata una preziosa occasione per una riflessione in cui far convergere le migliori competenze ed eccellenze del territorio a favore del rilancio dell'economia e un più delineato orientamento futuro.