Economia
Ance Macerata celebra 80 anni di storia con Antonio Cabrini: "Chiediamo stabilità di mercato, preoccupati per il dopo Pnrr"
Ance Macerata ha celebrato gli 80 anni dalla fondazione, un anniversario che richiama simbolicamente le origini dell’associazione, nata nel dopoguerra per contribuire alla ricostruzione economica e fisica della provincia. L’evento del 25 novembre 2025 ha riunito imprenditori, istituzioni e protagonisti dello sport, della cultura e della comunicazione attorno a un tema centrale: il gioco di squadra. Ad aprire la giornata è stato il presidente Enrico Crucianelli, che ha ricordato come Ance Macerata sia nata nel momento più difficile del Paese: «Ance Macerata è nata nell’immediato dopo la guerra, quando ha contribuito alla rinascita economica e soprattutto fisica del territorio». Un traguardo che, secondo Crucianelli, custodisce un’eredità valoriale: «Siamo orgogliosi di essere arrivati fin qui tramandando i valori della sana imprenditoria e del fare squadra». Il presidente ha analizzato anche la fase attuale del settore: «Il comparto delle ricostruzioni è trainante per la provincia e per l’intera regione. Viviamo un momento di grande impegno ma anche di grandi possibilità». Allo stesso tempo ha richiamato la necessità di guardare oltre: «La ricostruzione non durerà per sempre: le imprese devono strutturarsi per affrontare nuovi mercati e nuove sfide, puntando sulla collaborazione tra istituzioni, territorio e sistema economico». A rafforzare questa visione è stata la presidente nazionale Federica Brancaccio, che ha sottolineato il valore storico dell’anniversario: «Gli 80 anni di Ance coincidono con gli 80 anni dalla fine della guerra e dall’inizio della ricostruzione. È un traguardo particolarmente simbolico». Brancaccio ha ricordato come il settore delle costruzioni non incida solo sulle opere materiali, ma sul futuro delle comunità: «La cosa più importante, oltre a ricostruire palazzi, scuole e chiese, è ricostruire un tessuto sociale e culturale, frenare lo spopolamento e ridare identità ai territori». Guardando allo scenario nazionale, ha ribadito una richiesta chiara: «Chiediamo stabilità di mercato: basta montagne russe tra periodi di troppo lavoro e periodi di zero opportunità. Siamo preoccupati per il dopo PNRR e non vediamo ancora una visione strutturale». Un tema sul quale, ha spiegato, Ance continuerà a lavorare con il proprio sistema territoriale. L’evento ha ospitato anche testimonianze provenienti da mondi diversi ma uniti dal valore della leadership condivisa. Il formatore Michele Bresciani, l’allenatrice Alessandra Campedelli, il regista Giuseppe Alessio Nuzzo, la direttrice d’orchestra Gianna Fratta e l’ex campione del mondo Antonio Cabrini, che ha ricordato come ogni successo sia il risultato del gruppo: «Sono arrivato ai miei traguardi non solo grazie alle mie capacità, ma soprattutto all’aiuto dei compagni». La conduzione è stata affidata al giornalista Marco Ardemagni. Nel corso della cerimonia sono state premiate le 10 aziende con maggiore anzianità di iscrizione ad Ance Macerata: Sardellini Costruzioni Srl, Pipponzi Costruzioni Srl, Crucianelli Rest/Edile, S.CI.E. snc, Impresa Calzolari Srl, Crescimbeni Carlo Srl, Montedil Srl, Grimaldi Costruzioni Srl, Progeco Costruzioni Generali Srl e Francucci Srl. Un riconoscimento al radicamento e alla continuità imprenditoriale del territorio. Dalla giornata è emerso un messaggio forte e condiviso: la crescita del settore delle costruzioni coincide con la crescita del Paese. Per questo, il valore del gioco di squadra non rappresenta solo il tema dell’evento, ma la chiave per affrontare le sfide future, così come è stato ottant’anni fa.
A Giovanni Fileni il premio alla Carriera 2025 di Giomarche
Il gruppo Fileni, uno dei principali attori nel panorama avicolo nazionale, celebra il suo fondatore e presidente, Giovanni Fileni, insignito del Premio alla Carriera 2025 da parte di Giomarche, l'associazione di imprenditori e professionisti impegnata nella promozione della Regione Marche. La solenne cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento, giunto alla sua XIV edizione, si è tenuta all'Hotel Raffaello di Senigallia. Hanno presenziato numerose autorità, tra cui l'assessore regionale Tiziano Consoli e il sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, a testimonianza del valore istituzionale del premio. Il premio alla Carriera viene conferito annualmente a protagonisti che, a partire dal 1950, si sono distinti in modo significativo per il loro contributo alla crescita del territorio marchigiano, superando spesso anche i confini nazionali. Il riconoscimento prevede l'inserimento della biografia del premiato in un "libro" distribuito con un duplice obiettivo: dare risalto al percorso di vita e ai successi professionali e, soprattutto, servire da fonte di ispirazione per le nuove generazioni. La scelta di premiare Giovanni Fileni è stata effettuata dal Comitato Territoriale per il premio, un organo composto da non soci e presieduto da Mario Baldassarri, esperto di economia e presidente Istao, in collaborazione con il Comitato Scientifico e la Giunta di Presidenza di Giomarche. Il premio vanta il patrocinio di importanti istituzioni, tra cui il ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Marche, l'Università di Camerino, l'Università Politecnica delle Marche e medaglie di rappresentanza del presidente della Repubblica e del Parlamento Italiano. Giovanni Fileni ha espresso grande soddisfazione per il conferimento: "È per me motivo di grande orgoglio ricevere questo importante riconoscimento. E lo è a maggior ragione perché a premiarmi sono altri imprenditori, persone che, come me, affrontano ogni giorno le sfide che comporta l’attività d’impresa". Il presidente ha rivolto un pensiero specifico ai giovani, auspicando che la sua storia possa fornire spunti utili per il loro futuro. Il desiderio finale di Fileni è che le esperienze consolidate di vita e lavoro contribuiscano a "aumentare ulteriormente, sia in Italia che all'estero, la visibilità e la consapevolezza dell'inestimabile valore del nostro splendido territorio".
Offerta di lavoro del 20 novembre, Confindustria ricerca una nuova figura professionale: ecco quale
Confindustria Macerata ricerca, per azienda storica operante nel settore alimentare, un/a ADDETTO/A al CENTRO DI ELABORAZIONE DATI (codice annuncio Conf 516). La figura selezionata supporterà le attività informatiche, la gestione dei dati aziendali e il controllo amministrativo-contabile, contribuendo al corretto funzionamento dei processi interni. Mansioni e responsabilità: supporto nella raccolta, inserimento ed elaborazione dei dati provenienti dai reparti produttivi e amministrativi; supporto al monitoraggio dei flussi informatici legati alla tracciabilità della filiera produttiva; supporto alla gestione delle anagrafiche articoli, clienti, fornitori e listini; supporto alle attività amministrativo-contabili come la registrazione di fatture attive e passive, le chiusure periodiche e l’archiviazione documentale. Requisiti richiesti: diploma di amministrazione, finanza e marketing – sistemi informativi aziendali (o titolo equivalente); buona familiarità con strumenti informatici e gestionali; capacità di analisi, buone doti organizzative e attitudine al lavoro in team; preferibile esperienza, anche breve, in ruoli affini (CED, ufficio IT o amministrazione). Sede di lavoro: Provincia di Macerata Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/ Il presente annuncio è rivolto a entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Fondi LEPS, interviene Ciarapica: “Civitanova non è in alcuna lista nera, il commissariamento è uno strumento, non una sanzione”
Il Sindaco Fabrizio Ciarapica interviene in merito alle notizie apparse sulla stampa riguardo il presunto mancato utilizzo dei fondi destinati agli Obiettivi dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS), precisando: “Civitanova Marche non è in alcuna ‘lista nera’ per inefficienza, ma è un Comune che lavora con serietà e investe concretamente nel futuro dei suoi bambini e nella qualità della vita delle famiglie”. Ciarapica chiarisce che il cosiddetto “commissariamento” non rappresenta una sanzione né un cartellino giallo, ma “uno strumento di flessibilizzazione e accelerazione messo a disposizione dallo Stato per facilitare il raggiungimento dei target numerici, tenendo conto delle specificità territoriali”. In questo caso, il Commissario è lo stesso Sindaco, cui spetta il compito di riprogrammare la piccola quota di risorse non utilizzate, individuando gli strumenti più efficaci. “Un incarico che costituisce dunque una responsabilità e un gesto di fiducia, non un demerito”, rimarca Ciarapica. Sul fronte degli asili nido l’Amministrazione ha agito con ampio anticipo. L’obiettivo LEPS che prevede il 33% di copertura per la fascia 3–36 mesi è fissato per il 2027, ma è già stato avviato un piano per raggiungerlo nel 2026, con la partecipazione ai bandi per la realizzazione di due nuovi nidi comunali, la ristrutturazione di due dei quattro esistenti e l’aumento dei posti disponibili. È stato completato l’ampliamento del Nido La Lumachina nel 2023 ed erogati i Voucher Asilo Nido per i bambini frequentanti nidi privati, con risorse in crescita: 28.000 euro nel 2022, 31.024,85 euro nel 2023 e circa 61.000 euro nel 2024. Il mancato raggiungimento del target 2024 riguarda una sola unità, 38 posti invece di 39, per ragioni tecniche oggettive e non di inefficienza; la quota non utilizzata, pari a circa 7.200 euro su 222.000 assegnati, sarà immediatamente destinata all’acquisto di attrezzature per i nuovi nidi. Relativamente al trasporto scolastico per studenti con disabilità, il Comune ha attivato il servizio con fondi propri ancor prima dell’assegnazione delle risorse statali, rispondendo tempestivamente alle esigenze delle famiglie e raggiungendo pienamente i target numerici previsti per il 2022 e il 2023. Tutte le richieste presentate dalle famiglie negli anni 2022, 2023 e 2024 sono state integralmente accolte, senza che alcuno studente rimanesse privo del servizio e soddisfacendo pienamente tutte le istanze. Il mancato raggiungimento del target 2024 dipende esclusivamente dall’esclusione formale dalla rendicontazione del trasporto verso le scuole superiori, sebbene il Comune abbia garantito anche questo servizio; si tratta quindi di un aspetto burocratico e non di una mancanza verso i cittadini. In conclusione il Comune di Civitanova Marche ha operato con la massima attenzione e responsabilità, garantendo e potenziando servizi essenziali per le famiglie, senza perdere alcuna risorsa: le somme non ancora utilizzate, non per carenze dei servizi ma per motivazioni tecniche oggettive, saranno ora riprogrammate attraverso gli strumenti più idonei che ci consentiranno di conseguire rapidamente gli obiettivi prefissati.
"Crisi silenziosa delle imprese, boom degli utili bancari": la denuncia di Tutela Impresa
Il 2025 si conferma un anno nero per il tessuto produttivo italiano. Mentre migliaia di piccole e medie imprese chiudono i battenti e oltre l’85% di quelle ancora attive versa in condizioni di squilibrio finanziario, le banche registrano utili da capogiro. Un cortocircuito economico e sociale che, secondo l’associazione Tutela Impresa, è ormai diventato “il simbolo di un sistema che penalizza chi produce e premia chi gestisce il credito”. I numeri parlano chiaro: nel primo semestre 2025 gli istituti bancari italiani hanno superato i 15 miliardi di euro di utile netto, con incrementi superiori al 15% rispetto all’anno precedente. Alcuni report segnalano addirittura una crescita vicina al 300% rispetto ai livelli di pochi anni fa. Una forbice che, mentre le imprese annaspano tra costi, inflazione e calo dei consumi, appare sempre più difficile da giustificare. Il caso emblematico: 10 euro per una fotocopia "sbagliata" In questo contesto si inserisce un episodio che, pur nella sua piccola dimensione, rivela molto della gestione bancaria quotidiana. A Civitanova Marche, un operaio ha chiesto copia di un atto firmato anni fa presso una banca, senza la presenza di un notaio. Dopo tre mesi di solleciti, il cliente ha ricevuto un solo foglio fotocopiato, non intestato, con appunti generici e non riferiti alla documentazione richiesta. Per ritirarlo ha dovuto pagare 10 euro, presentarsi di persona su appuntamento nella sede centrale dell’istituto, senza possibilità di ricevere il documento via email. Oltre al costo, il foglio consegnato non conteneva alcun dato utile né allegati pertinenti. Un episodio che – sottolinea l’associazione – si aggiunge alle numerose commissioni applicate su conti correnti e operazioni ordinarie, dal bonifico al prelievo, "solo per il fatto di essere clienti". La denuncia: "Un sistema che penalizza cittadini e imprese" A denunciare questo paradosso è il Cav. Rag. Giuseppe Tosoni, presidente dell'associazione Tutela Impresa (www.tutelaimpresa.org – Numero Verde 800.931170). "Da un lato le aziende chiudono i battenti, dall’altro le banche festeggiano trimestrali da record - afferma Tosoni -. La nostra associazione è tra le poche realtà che sta realmente al fianco dei debitori, spesso vittime di ingiustizie difficili da superare: revoche di mutui, pignoramenti, azioni esecutive avviate da società cessionarie con capitali sociali minimi e sedi in paradisi fiscali". Il presidente segnala inoltre l’anomalia di circa 400 società cessionarie con sede nello stesso indirizzo di Conegliano Veneto, in Via Alfieri 1, soggetti che detengono ingenti pacchetti di crediti deteriorati e che avviano procedure esecutive a ritmo crescente. "Anche le esecuzioni fanno crescere gli utili" Secondo Tosoni, proprio questo settore in espansione contribuisce “a far straripare gli utili di finanziarie e cessionarie”, rendendo ancora più complessa la situazione per famiglie e piccole imprese già in difficoltà. Per contrastare tali criticità, Tutela Impresa si avvale anche della collaborazione di APS – Associazioni di Promozione Sociale, che offrono un sostegno innovativo e mirato “a esclusivo vantaggio del debitore”, spesso unico argine alla perdita della casa. Un Paese che produce sempre meno e paga sempre di più La fotografia descritta dall’associazione pone una domanda cruciale: può un sistema economico reggersi se il mondo produttivo, ossatura del Paese, affonda mentre il settore creditizio prospera senza precedenti? Per ora, l’unica certezza è che la crisi silenziosa delle imprese rischia di esplodere, mentre le banche continuano a registrare utili record. Un divario che – come ricorda Tutela Impresa – non può più essere ignorato.
Convegno a Confindustria Macerata: "Africa e Medio Oriente, opportunità di business per le imprese italiane" con il Piano Mattei
"Le opportunità in Africa e Medioriente per le imprese italiane e il Piano Mattei" è il titolo dell'evento riservato alle imprese aderenti al sistema confindustriale che si svolgerà mercoledì 19 novembre alle ore 14:30 in Confindustria Macerata. L'Africa è tornata al centro del dibattito economico globale e del dialogo politico italiano e proprio l’Italia, con il vertice Italia-Africa e il lancio del Piano Mattei, ha rafforzato il suo impegno verso una collaborazione più stretta con il continente. Pur rimanendo una terra dalle molte sfide e complessità, con oltre 50 Paesi e dinamiche economiche molto differenti, l’Africa si profila come una destinazione strategica per diversificare le opportunità di business. La popolazione giovane e in rapida crescita e i programmi di sviluppo avviati in molti Paesi, rendono il continente un terreno fertile per l’export italiano (scambio commerciale 2024: 60mld di euro, di cui circa mld 21 in export; periodo gennaio-giugno, +2,1% rispetto al medesimo periodo 2024). In questo contesto il buon funzionamento del sistema Paese è un fattore imprescindibile per consentire alle imprese italiane, incluse le PMI, di cogliere le opportunità di business nei mercati africani. Per questa ragione, Confindustria Macerata e Confindustria Assafrica & Mediterraneo, con la partecipazione della Struttura di Missione Piano Mattei presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Cassa Depositi e Prestiti, SIMEST e SACE, hanno organizzato questa iniziativa per meglio conoscere le opportunità di business per le imprese italiane, incluse le PMI, nei mercati africani e quali strumenti a supporto sono offerti dal nostro sistema Paese. Per informazioni ed iscrizioni consultare il sito www.confindustriamacerata.it (Area Internazionalità – Confindustria Macerata 0733279636)
"Nelle Marche le donne prendono 7.200 euro in meno l’anno rispetto agli uomini"
Oggi, 17 novembre, è il giorno dell’Equal Pay Day, cioè la giornata dell’anno in cui una donna smette di guadagnare a causa del divario stipendiale con i colleghi uomini. Secondo gli ultimi dati della Commissione europea, il salario orario lordo medio degli uomini nei 27 Stati membri è del 12% superiore a quello delle donne. Tradotto significa che, a parità di condizioni, le lavoratrici europee lavorano circa un mese e mezzo all’anno gratis rispetto ai colleghi. Per questo motivo, il 17 novembre rappresenta il giorno in cui le donne smettono di essere retribuite, mentre gli uomini continuano a percepire uno stipendio fino alla fine dell’anno. Una data che cambia di anno in anno, a seconda dell’andamento del gender pay gap, ma che resta necessaria per ricordare una disuguaglianza ancora esistente. Nelle Marche, le lavoratrici sono 203mila unità (44%). Più della metà di queste ha un rapporto part-time (50,4%) contro una percentuale del 18,4% tra i lavoratori uomini e poco più di una lavoratrice su tre ha un contratto a tempo pieno e indeterminato (34,2% contro 65,3% tra gli uomini). Dall’anno precedente, la crescita dei lavoratori è stata maggiore negli uomini (+1,5%) rispetto alle donne (+0,7%). Nella regione i divari di genere sono ancora significativi in termini di salario (29,9%), riflesso di alcune peculiarità interne al nostro mercato del lavoro legati a fenomeni di segregazione verticale e orizzontale che lo permeano. Dichiara Eleonora Fontana, segretaria Cgil Marche: “Le dinamiche che caratterizzano il mercato del lavoro regionale restano invariate, evidenziando disuguaglianze inaccettabili in termini di qualità e stabilità del lavoro, delle retribuzioni e di opportunità di crescita professionali, soprattutto per le donne”. Nelle Marche le lavoratrici dipendenti del settore privato percepiscono mediamente 7.207 euro lordi annui in meno (-29,9%) rispetto ai colleghi uomini. In termini contrattuali, il maggiore utilizzo del part-time da parte delle donne giustifica solo il parte questo divario in quanto le lavoratrici con contratto a tempo pieno e indeterminato guadagnano mediamente 4.125 euro lordi annui in meno (-13,5%) rispetto agli uomini con la stessa tipologia contrattuale. “Un valore che non solo influisce sull’indipendenza sul lavoro ma che si riflette anche sugli assegni pensionistici condizionando l’autonomia e il benessere delle donne” – prosegue Fontana che conclude: “In Commissione Regionale Lavoro abbiamo evidenziato da sempre la necessità di curvare gli interventi del Programma per il Lavoro al fine di curvare questi divari. Solo accedendo ad un lavoro stabile, di qualità e ben retribuito, questi divari possono essere colmati”. Il Global Gender Gap Report 2025 del World Economic Forum diffuso a giugno 2025 ricordava come il divario complessivo di genere non è stato ancora colmato e che, con le azioni messe in campo ad oggi, ci vorranno 123 anni per raggiungere la piena parità. Gli ultimi dati Eurostat 2025, come dicevamo, mostrano come le donne continuino a guadagnare il 12% in meno l’ora rispetto ai colleghi uomini. Focalizzando l’attenzione sull’Italia, secondo il Rendiconto di genere 2024 dell’Inps le donne percepiscono il 20% in meno degli uomini, un divario che sale al 39,9% nel settore immobiliare e al 35,1% in quello scientifico.
Orim protagonista a Ecomondo: dai nuovi impianti al ruolo strategico nel riciclo della grafite per le batterie
L'azienda maceratese Orim ha consolidato la sua posizione di leadership nel settore della Green and Circular economy in occasione di Ecomondo, l'evento internazionale di riferimento che si è tenuto a Rimini. Orim, che vanta una presenza ininterrotta alla fiera sin dalla sua prima edizione nel 1997 (quando si chiamava ancora "Ricicla"), ha partecipato quest'anno con un’immagine rinnovata e uno stand molto apprezzato, confermando il suo ruolo di innovatore industriale. In quattro giorni di fiera, l'azienda ha incontrato centinaia di clienti e ha visto la partecipazione di oltre 25 membri dello staff commerciale, produttivo e direzionale. Orim ha sfruttato l'occasione per proiettare la propria visione verso il futuro. Attraverso un video, l'azienda ha presentato i suoi nuovi impianti di calcinazione e di idrometallurgia, infrastrutture strategiche che saranno dedicate al recupero delle Materie Prime Critiche (CRM). A Rimini, inoltre, l'azienda ha riaffermato la sua vocazione per la ricerca e la tecnologia, coordinando un importante momento di confronto tra esperti e imprese focalizzate sul riciclo delle batterie. Al centro dell'attenzione c'è stato il progetto LIFE GRAPhiREC, un'iniziativa all’avanguardia cofinanziata dall’Unione Europea. Il progetto affronta una delle sfide più urgenti della produzione di batterie: l'approvvigionamento sostenibile della grafite, un componente chiave. L’obiettivo di LIFE GRAPhiREC è ambizioso: realizzare il primo progetto pilota su scala industriale in Europa interamente dedicato al riciclo della grafite dagli sfridi di produzione delle batterie. Sviluppando una tecnologia avanzata, si mira a ridurre la dipendenza europea dall’importazione di questo materiale, promuovendo al contempo un'economia circolare in linea con gli obiettivi di neutralità climatica dell'UE. Il "First outreach event" del progetto, coordinato da Enrico Fiori della Orim, si è focalizzato sul tema: “Chiudere il cerchio: riciclare grafite dagli scarti per produrre nuove batterie al litio e alcaline”. Orim S.r.l. coordina il progetto grazie alla sua specializzazione pluriennale nel recupero di materie prime critiche da rifiuti. Tra i partner strategici figurano il gruppo VARTA, la società Sima S.r.l., le Università degli Studi dell’Aquila e di Camerino e l’European Advanced Carbon and Graphite Materials Association (ECGA). Le sessioni di confronto hanno permesso di presentare il ruolo strategico del riciclo della grafite per la filiera europea e di esplorare le sinergie con altri progetti europei incentrati sul recupero di materie prime critiche dai RAEE e sui processi innovativi per il riciclo delle batterie.
"Crescita inferiore alla media nazionale ma bilanci solidi": la classifica Merloni fotografa le imprese marchigiane (VIDEO)
Nel pomeriggio di ieri, 13 novembre, al Teatro della Filarmonica di Macerata, si è svolta la presentazione della 39esima dizione della Classifica delle principali imprese marchigiane, il rapporto curato dalla Fondazione Aristide Merloni insieme all’Università Politecnica delle Marche, in collaborazione con Confindustria Macerata. Un appuntamento ormai consolidato, che nel tempo è diventato un vero osservatorio privilegiato sulla vitalità e sulla solidità del sistema produttivo regionale, offrendo ogni anno una fotografia aggiornata dello stato di salute dell’economia delle Marche. La nuova edizione della Classifica è stata elaborata sulla base dei bilanci ordinari e consolidati chiusi al 31 dicembre 2024 e analizza le performance economiche e finanziarie delle prime 500 imprese marchigiane, restituendo un quadro completo e comparato del tessuto imprenditoriale del territorio. Sul piano dei risultati numerici, l’edizione 2024 conferma e al tempo stesso ridefinisce alcuni equilibri ai vertici della graduatoria. In testa alla classifica si colloca Ariston Group, con 2.632.700 di vendite nel 2024, a testimonianza di un ruolo consolidato nel panorama industriale marchigiano e internazionale. Al secondo posto si conferma Conad Adriatico, con 1.345.334 di vendite. La novità più significativa riguarda il terzo gradino del podio: Magazzini Gabrielli supera Tod’s e conquista la terza posizione con 1.236.521 di vendite, mentre Tod’s scivola al quarto posto con 1.046.895, sempre con riferimento all’esercizio 2024. Numeri che, oltre a raccontare la forza dei singoli gruppi, descrivono una geografia economica in evoluzione, in cui la grande distribuzione organizzata e l’industria manifatturiera continuano a esercitare un ruolo di primo piano. La presentazione del rapporto al Teatro della Filarmonica è stata l’occasione per un confronto ampio tra accademia, impresa e istituzioni. A illustrare i contenuti della Classifica sono stati Donato Iacobucci, professore ordinario di Economia applicata all’Università Politecnica delle Marche, e Martina Orci, ricercatrice in Economia applicata della stessa Università. A moderare l’incontro il direttore del Corriere Adriatico, Giancarlo Laurenzi. Tra gli interventi istituzionali, quelli di Marco Ragni, presidente provinciale di Confindustria, e di Paolo Merloni, presidente della Fondazione Aristide Merloni, collegato in video dall’estero. In sala era presente anche il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Proprio Paolo Merloni ha inquadrato il senso profondo della Classifica nel percorso di lungo periodo della Fondazione, non come semplice esercizio statistico, ma come strumento concreto di promozione dell’imprenditorialità e di lettura strategica dell’economia regionale. “Per la Fondazione, stilare una Classifica delle principali imprese delle Marche significa coniugare l'impegno a favore della ricerca con il mandato originario di promuovere e favorire l'imprenditorialità. È un modo per mettere in luce e valorizzare le possibilità, le capacità e i punti di forza delle nostre imprese, affinché siano le fondamenta per costruire il futuro”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Aristide Merloni, rimarcando come la conoscenza approfondita della struttura produttiva sia un presupposto essenziale per orientare politiche di crescita e strategie industriali. Dal punto di vista congiunturale, il quadro che emerge dai dati è articolato: la crescita delle principali imprese marchigiane continua a mostrare un passo leggermente più lento rispetto alla media nazionale, ma su un terreno di forte solidità finanziaria. A spiegare questa dinamica è stato Donato Iacobucci, che ha richiamato sia i nodi strutturali legati alla dimensione d’impresa, sia le prospettive di ripresa insite nella robustezza finanziaria dei gruppi leader. “Il risultato che emerge è che anche il 2024, le principali imprese marchigiane, in particolare quelle manifatturiere hanno avuto un ritmo di crescita leggermente inferiore a quello medio nazionale. Questo è ormai un dato che ci contraddistingue purtroppo da qualche anno e che sta determinando un relativo arretramento della nostra Regione; nulla di drammatico ma di anno in anno c’è un piccolo arretramento rispetto alla media nazionale. Sembrerebbe che questo arretramento si conferma nel primo semestre 2025. Tuttavia, accanto a questo dato non particolarmente positivo c’è da dire che nel complesso le principali imprese mostrano una situazione finanziaria molto solida e questo significa che hanno aumentato di molto la resilienza agli shock che in questi anni si stanno moltiplicando in questi anni. Questo è un elemento che fa sperare in una possibilità di ripresa. In un contesto italiano che sappiamo già di per sé essere caratterizzato da imprese di piccola e media dimensione, le Marche lo sono ancora di più; il peso degli occupati nelle imprese grandi nella nostra Regione è significativamente più basso di quello medio nazionale che già, rispetto ad altri paesi europei come Francia e Germania, è basso di per sé. Questo crea dei problemi perché nel contesto competitivo la dimensione è rilevante sia per i processi di innovazione sia per i processi di internazionalizzazione; vediamo un sistema che nell’ultimo decennio ha penalizzato le imprese più piccole. Nella classifica prendiamo in considerazione 500 imprese che numericamente sono poche rispetto alle centinaia di migliaia di imprese che appunto caratterizzano il nostro territorio e che in prevalenza sono microimprese. Dal punto di vista del peso in termini di occupati e di valore aggiunto le imprese che noi censiamo hanno un peso veramente rilevante”. Accanto all’analisi macroeconomica, il rapporto dedica ampio spazio alla struttura della Classifica e alla metodologia adottata, con particolare attenzione al diverso peso delle imprese per dimensione e al ruolo delle società quotate in Borsa, monitorate per cogliere l’andamento in corso d’anno. Su questi aspetti è intervenuta Martina Orci, che ha ricostruito i criteri di selezione delle aziende e i segnali che emergono dal campione osservato: “La classifica considera le prime 500 imprese per valore delle vendite nel 2024. Le prime quattro imprese della classifica superano il miliardo di euro e sono Ariston Group, Conad Adriatico, Magazzini Gabrielli e Tod’s. Le imprese sono inserite seguendo un duplice criterio; quello dimensionale, ossia sono considerate le prime cinquecento imprese per valore delle vendite e segue anche un criterio territoriale; ovvero sono incluse le società che hanno la sede principale operativa nella Regione Marche. Inoltre, abbiamo analizzato l’andamento in corso d’anno prendendo in considerazione i risultati registrati dalle società marchigiane quotate; abbiamo analizzato nove società marchigiane quotate e abbiamo osservato che nel primo semestre del 2025 tre di queste hanno registrato una contrazione delle vendite ma sei delle società marchigiane quotate hanno registrato un incremento delle stesse”. A chiudere l’evento le parole del presidente Francesco Acquaroli: “ I prossimi 5 anni saranno necessariamente diversi da quelli precedenti perché sono nuove le sfide che ci attendono. Dovremo mettere a terra tutti quei progetti iniziati, mi riferisco alle infrastrutture materiali e immateriali, abbiamo governato nell'era del digitale che oggi viene superato dall'intelligenza artificiale che propone nuovi orizzonti. Dobbiamo agganciare le Marche alle regioni più produttive è necessario lasciare da parte campanilismi e frammentazioni ma puntare alla massima coesione possibile. Credo che la Zes sarà fondamentale per attrarre imprenditorialità che vogliamo resti sul territorio e si radichi qui da noi. L'altro grande obiettivo di questo mio secondo mandato sarà dedicato ai giovani: è la prima cosa che dovremo fare per trattenerli nelle Marche perché sono una ricchezza per le nostre imprese alle prese con i problemi legati alla competitività”. Nel complesso, la 39ª edizione della Classifica restituisce l’immagine di un sistema produttivo che, pur rallentato rispetto alla media nazionale in termini di crescita, mantiene una robustezza finanziaria significativa e trova nei suoi campioni industriali e commerciali un ancoraggio decisivo. La sfida per le Marche, come emerso dal dibattito al Teatro della Filarmonica, sarà trasformare questa solidità in nuova capacità di investimento, innovazione e internazionalizzazione, così da invertire gradualmente quel “piccolo arretramento” relativo e costruire, sulle fondamenta descritte dal rapporto, una nuova stagione di sviluppo.
Missione istituzionale a Riyadh per Antonelli (Eurobuilding): “Un’opportunità per la crescita del made in Italy”
In questi giorni Umberto Antonelli, titolare di Eurobuilding S.p.a., azienda leader nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture, che opera da oltre trent’anni nella realizzazione di progetti complessi in Italia e all’estero, prende parte a una prestigiosa missione istituzionale ed economica, promossa e guidata dalla Ministra del Turismo Daniela Santanchè. La missione, che coinvolge una selezione ristretta e qualificata di rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano, ha l’obiettivo di rafforzare le relazioni economiche e commerciali con partner internazionali, promuovendo l’eccellenza del made in Italy e le opportunità di collaborazione nel settore delle costruzioni, delle infrastrutture e delle forniture dei materiali di pregio, ad iniziare dal travertino “Bianco Sibillino”, prodotto questo di grande valore e successo nel mondo. Nel corso della giornata sono previsti incontri di lavoro e momenti di confronto con istituzioni e operatori economici locali. Già nella serata di oggi è in programma un importante incontro operativo con il direttore dell’agenzia ICE di Riyadh, Romano Baruzzi, che permetterà di individuare nuove sinergie e progetti di sviluppo condivisi. Inoltre, alla presenza del ministro, Antonelli avrà un importantissimo colloquio personale con Jerry Inzerillo, Ceo della Diriyah Gate Development Authority in Arabia Saudita e vice chairman di ForbesTravelGuide, nonché ambasciatore delle Nazioni Unite per il turismo nel mondo. La missione si concluderà domani con la partecipazione all’evento clou, la tavola rotonda Italia-Arabia Saudita, nell’ambito dell’evento: “Tourise Summit 2025”, iniziativa fortemente voluta dalla ministra Daniela Santanchè nell’ambito dello sviluppo delle relazioni istituzionali e di promozione turistica verso nuovi potenziali mercati di sviluppo del turismo italiano. “Partecipare a questa missione rappresenta un’occasione significativa per dare voce all’imprenditoria italiana e per consolidare rapporti che possono tradursi in concrete opportunità di crescita”, ha dichiarato Umberto Antonelli.
Ricostruzione post-sisma: "A rischio la liquidità delle imprese senza cessione del credito"
L’evoluzione del quadro normativo introdotto dal disegno di legge di Bilancio 2026 solleva profonde preoccupazioni tra le associazioni di categoria del territorio marchigiano, in particolare per quanto riguarda l’area del Cratere sismico e il suo tessuto socio-imprenditoriale. La modifica che impone un drastico limite alla compensazione dei crediti d'imposta con i debiti previdenziali e contributivi viene considerata un elemento di forte criticità. Finora circoscritto a banche e intermediari finanziari, il veto viene esteso dalla Manovra a tutti i soggetti, ponendo imprese e famiglie interessate di fronte a uno scenario finanziario decisamente preoccupante. A partire dall’1 luglio 2026, infatti, la compensazione sarà permessa esclusivamente per i crediti d’imposta emergenti dalle dichiarazioni annuali, escludendo di fatto quelli maturati attraverso l’acquisizione dei bonus edilizi e di altri incentivi statali. Questa riduzione dell’ambito di compensazione rischia di rendere inutilizzabili, in tutto o in parte, le rate dei crediti d’imposta relativi ai bonus edilizi, provocando danni economici e gravi tensioni di liquidità per migliaia di imprese, soprattutto quelle del comparto casa che hanno applicato lo sconto in fattura e che utilizzano legittimamente i crediti fiscali per saldare i propri debiti contributivi. Per i presidenti delle CNA di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo – Simone Giglietti, Arianna Trillini ed Emiliano Tomassini – questa stretta normativa comprometterà la pianificazione finanziaria del tessuto produttivo locale. Inoltre, viene sollevata forte perplessità sull'efficacia delle misure annunciate per il sostegno agli investimenti, come i crediti d’imposta per Industria 4.0, Transizione 5.0, ricerca e sviluppo e il Tax credit cinema. Secondo quanto riportato all’articolo 26 del testo, l’efficacia dell’estensione dell’aliquota del 110% per il Superbonus alle istanze di contributo presentate prima del 30 marzo 2024, inizialmente accolta con favore dalle associazioni, appare ora inevitabilmente compromessa dalla mancanza di adeguati strumenti finanziari. Un ulteriore elemento di forte criticità riguarda le scadenze imposte per il completamento degli interventi. Le Cna ritengono realistico che le oltre 5.000 richieste non potranno essere concluse entro la fine del 2026, data la mole di lavori e la complessità delle pratiche amministrative. Per questo, si ritiene indispensabile e urgente un prolungamento dei termini fino al 2027, al fine di scongiurare nuove incertezze e garantire la conclusione degli interventi in condizioni sostenibili. «Nonostante l’apprezzamento espresso per la scelta di estendere il 110% a tutte le pratiche di ricostruzione, è necessario segnalare che senza strumenti finanziari adeguati questa misura rischia di restare incompiuta – hanno dichiarato congiuntamente i tre presidenti delle Cna – La ricostruzione non può procedere a scadenze ravvicinate e senza certezze operative, ma necessita di una prospettiva stabile e di una programmazione che consenta di lavorare con continuità e portare a termine gli interventi».
Manovra 2026, esteso il Superbonus 110% a tutte le istanze del cratere post-sisma. Cna: "Incentivo equo"
Un passo decisivo verso una ricostruzione più giusta e completa dei territori colpiti dal sisma. La nuova bozza della legge di bilancio 2026, attualmente in discussione in Parlamento, introduce una correzione fondamentale alla normativa sul Superbonus, estendendo l'aliquota del 110% anche alle istanze di contributo presentate prima del 30 marzo 2024. Una misura attesa e fortemente sollecitata dalle associazioni di categoria, che garantisce finalmente l’inclusione di tutte le procedure di ricostruzione post-sisma nel regime agevolato, sicuramente fino al 2026. Ricordiamo che già la legge numero 95/2025 (conversione del Decreto Omnibus), approvata nell'agosto scorso, aveva prorogato il Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2026 per gli interventi di ricostruzione e riqualificazione strutturale nei crateri sismici del 2009 e 2016 (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria). Tuttavia, questa norma limitava il beneficio alle sole istanze di contributo presentate dopo il 30 marzo 2024, escludendo di fatto numerosi cantieri già avviati. La Legge di Bilancio 2026 interviene ora per sanare questa disparità, prevedendo che l’agevolazione al 110% si applichi indipendentemente dalla data di presentazione. I presidenti delle Cna di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, Simone Giglietti, Emiliano Tomassini e Arianna Trillini, esprimono soddisfazione unanime per l’intervento del Governo che ha accolto le istanze del territorio: "Accogliamo con favore l’integrazione inserita nella Legge Finanziaria. La proroga del 110% era un primo passo fondamentale, ma l’esclusione delle domande presentate prima del 30 marzo 2024 rappresentava una grave lacuna normativa che rischiava di bloccare migliaia di pratiche. Questo intervento dimostra attenzione e pragmatismo, due elementi essenziali per ridare slancio e certezza a tutta la filiera della ricostruzione". I Presidenti Cna auspicano ora che l’iter legislativo si possa concludere rapidamente: "Oggi possiamo dire che l’incentivo è finalmente costruito in modo più equo, rispondendo alle reali esigenze delle famiglie e delle imprese del Cratere sismico. Confidiamo che il Parlamento approvi definitivamente la misura, confermando l’estensione e la sanatoria previste, indispensabili per chiudere il cerchio della ricostruzione". La Cna ritiene inoltre opportuno precisare che l’esercizio delle opzioni di cessione del credito o sconto in fattura, previste dall'articolo 121 del Decreto-Legge numero 34 del 19 maggio 2020, debba intendersi applicabile anche ai nuovi beneficiari della misura. L'associazione rinnova infine la richiesta di valutare un’estensione del Superbonus anche al 2027, così da garantire continuità agli interventi e completare in modo efficace il percorso di ricostruzione e rilancio dei territori del Cratere. La Cna continuerà a promuovere misure di supporto mirate e stabili per le aree colpite, a tutela delle imprese e delle comunità impegnate nella rinascita dei territori.
Il marketing cambia volto: Map Srl di Potenza Picena punta su innovazione e influencer
Negli ultimi anni il marketing ha vissuto una profonda trasformazione. Le nuove tecnologie digitali e la crescita esponenziale dei social media – insieme all’affermazione definitiva dell’influencer marketing come alternativa alle tradizionali campagne pubblicitarie – hanno spinto le agenzie di comunicazione a ripensare i propri servizi, per rispondere alle nuove esigenze del mercato. Ma in che modo è cambiata la domanda? A spiegarlo è Mario Carlocchia, innovation manager e consulente strategico di MAP Srl, azienda con sede a Potenza Picena, riconosciuta per la sua esperienza e costante capacità di innovazione nel mondo della comunicazione. “Prima del Covid – spiega Carlocchia – la comunicazione si concentrava soprattutto sulla pianificazione media offline, sulle attività di ufficio stampa e sulle collaborazioni dirette con testimonial e influencer per promuovere brand e prodotti. Con la pandemia e il blocco delle attività, l’attenzione si è spostata sempre di più sulla figura dell’influencer, capace di creare contenuti anche da casa. Da questa esigenza, circa cinque anni fa, è nata la nostra business unit Casatalent (www.casatalent.it), una divisione innovativa dell’agenzia”. Negli anni, l’influencer marketing si è affermato come il “quarto potere dei media”, collocandosi – in termini di investimenti – subito dopo il digital, la televisione e la stampa, e sullo stesso livello della radio. Sempre più brand hanno scelto di coinvolgere i creator all’interno delle proprie strategie di marketing, consapevoli che una campagna strutturata con i talent consente di raggiungere nuovi pubblici, incoraggiare l’acquisto, promuovere l’azienda e rafforzare la fiducia nei consumatori, creando relazioni durature. Oggi, tuttavia, limitarsi a selezionare e gestire i creator non basta più. Come sottolinea Carlocchia, è diventato essenziale coordinare le attività in modo innovativo e articolato, offrendo servizi integrati, contenuti originali e soluzioni personalizzabili. Forte di questi principi, il progetto Casatalent si è imposto come una realtà capace di affrontare con professionalità un settore in forte crescita, ma ancora complesso da gestire. “Casatalent è nato fin da subito per stare al passo con i tempi – aggiunge Carlocchia –. Non si propone solo come contenitore dedicato all’influencer marketing e ai talent, ma come piattaforma integrata che offre ai brand una strategia multicanale efficace. Di recente abbiamo introdotto tre nuove aree: il retail marketing, l’area eventi e il marketing olfattivo. Servizi innovativi che permettono alle aziende di presentarsi sul mercato in modo originale, superando i modelli tradizionali di comunicazione”. In un panorama in continua evoluzione, MAP Srl e Casatalent dimostrano come l’innovazione, la creatività e la capacità di leggere i cambiamenti del mercato siano oggi le vere chiavi per costruire una comunicazione efficace, autentica e sostenibile.
Cna, Massimiliano Felicioni nuovo coordinatore Opram: "Qualità della formazione e della prevenzione in primo piano"
CNA Servizi Imprese srl esprime grande soddisfazione e sincero orgoglio per la nomina di Massimiliano Felicioni, responsabile del Dipartimento Ambiente e Sicurezza di CNA, a coordinatore regionale dell’Organismo Paritetico Regionale per l’Artigianato delle Marche (OPRAM). Felicioni condividerà l’incarico con Leonardo Bartolucci, rappresentante della parte sindacale. L’importante incarico riconosce e valorizza l’impegno, la competenza e la dedizione che da anni Felicioni mette al servizio delle imprese artigiane marchigiane, in particolare sul fronte della sicurezza sul lavoro, della prevenzione e della promozione di una cultura condivisa della tutela dei lavoratori. “La nomina di Massimiliano è motivo di grande orgoglio per tutta la CNA Servizi” dichiara Maurizio Tritarelli, presidente del Consiglio di Amministrazione di CNA Servizi Imprese srl. “Si tratta di un riconoscimento che premia non solo la professionalità e la competenza di Felicioni, ma anche il valore del lavoro quotidiano che il nostro Sistema svolge a supporto delle imprese artigiane sui territori di Macerata e Fermo. L’impegno sulla sicurezza e sulla formazione è da sempre un pilastro della nostra missione, e sapere che un nostro funzionario rappresenterà queste istanze a livello regionale è per noi motivo di profonda soddisfazione e fiducia nel futuro”. L’OPRAM – Organismo Paritetico Regionale per l’Artigianato Marche – è infatti l’ente bilaterale che si occupa di promuovere la sicurezza nei luoghi di lavoro, supportare le imprese nella formazione, diffondere buone pratiche di prevenzione e monitorare l’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza nel comparto artigiano marchigiano. “L’impegno di OPRAM – ha commentato Felicioni – è da sempre quello di promuovere la cultura della sicurezza come valore condiviso, non solo come obbligo normativo. Il nostro obiettivo è accompagnare le imprese nel cambiamento, aiutandole a migliorare la qualità della formazione e della prevenzione. In un contesto produttivo che evolve rapidamente, la sicurezza resta un diritto e un dovere di tutti”. Il presidente Tritarelli sottolinea, infine, come questa nomina rappresenti “un importante riconoscimento del ruolo che CNA Servizi Imprese svolge nella promozione di un sistema produttivo sicuro, sostenibile e attento alla qualità del lavoro, valori che da sempre guidano l’azione dell’organizzazione a fianco delle imprese artigiane marchigiane”.
Donne e pianificazione consapevole: a Macerata un confronto tra professioniste su finanza, legalità e inclusione
Un pomeriggio di confronto e riflessione sul valore della pianificazione consapevole e sull’importanza di scelte finanziarie, legali e fiscali informate. È questo lo spirito che ha animato l’incontro “Coltiviamo il nostro futuro: spunti per una pianificazione efficiente ed inclusiva”, svoltosi ieri pomeriggio nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata. L’iniziativa, promossa da un gruppo di professioniste di diversi settori, ha posto al centro il tema dell’educazione finanziaria e della consapevolezza economica, intese come strumenti di libertà e responsabilità, non solo per le donne ma per l’intera comunità. A introdurre il dibattito è stata Sara Fiorini, Private Banker Fideuram, che ha evidenziato come sia fondamentale “saper affrontare con il giusto equilibrio le esigenze presenti e gli obiettivi futuri nel contesto attuale”. A seguire, la collega Cecilia Pasquali, anch’essa Private Banker Fideuram, ha ribadito che “imparare a pianificare e a fare scelte consapevoli è la base della nostra vita”, sottolineando il valore educativo e culturale di un approccio più attento alla gestione del proprio futuro economico. Accanto alle professioniste della consulenza finanziaria, sono intervenute Romina Leombruni, Funzionaria dello Stato, e Alessia Fermani, Avvocatessa, che hanno arricchito il confronto con una tavola rotonda sull’inclusività finanziaria, toccando i temi dell’equità, della tutela dei diritti e delle opportunità nel mondo del lavoro e della finanza. “La pianificazione è la grande protagonista di un paradigma del risparmio coerente con le fasi della vita – ha spiegato Monica Micozzi, Private Banker Fideuram – per affrontare con consapevolezza la realtà odierna, valorizzare e aiutare chi si sente o viene escluso dalla pianificazione finanziaria”. Una platea attenta e partecipe ha accolto con interesse i contributi delle relatrici, in un clima di scambio e condivisione di esperienze. A concludere l’incontro è stata Pisana Vecchiotti, Private Banker Fideuram, che ha ricordato come “saper pianificare e rendere il lavoro più equo significa costruire un’economia più forte, perché quando le donne stanno meglio, sta meglio anche il Paese”.

nubi sparse (MC)



