
Economia

Edilizia sostenibile: approcci sistemici e casi virtuosi nel workshop di Confindustria Macerata
Promuovere una visione concreta della sostenibilità nel settore edilizio, con un approccio organico che consideri l’intero ciclo di vita degli edifici, questo il focus su cui è stato incentrato questo pomeriggio presso la sede di Confindustria Macerata il workshop sul tema La Cultura della Sostenibilità nel Settore Edilizio, Approcci Sistemici. L'iniziativa rientra nelle attività del Laboratorio ESG Marche, nato dalla collaborazione tra Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Fondazione Marche e Confindustria Macerata ed è stata realizzata con il supporto di Ance Macerata. Ad aprire i lavori Enrico Crucianelli, Presidente ANCE Macerata e Claudio Stecconi, Direttore Area Imprese Marche nell’ambito della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo guidata da Stefano Barrese. A seguire Stefano Pieretti, Regenerative Architecture Leader Nativa srl società benefit, e Rebecca Resta, Evolution Guide Nativa srl società benefit, che hanno parlato sul tema "Verso un’edilizia a prova di futuro". Riflessioni a cui sono seguite esperienze di casi di studio: Marco Mari, Sustainability and policy Advisor, sulla "Riqualificazione Hotel Tolentino" e Dario Cinti, Architetto progettista La Leva Costruzioni srl, sul "Quartiere Città Verde a Roma" . Durante l’incontro, insieme al partner Nativa, si sono svolti tavoli di confronto e collaborazione su edilizia sostenibile e benessere delle comunità. I risultati dei lavori sono stati presentati da Stefano Pieretti, Regenerative Architecture Leader Nativa srl società benefit, mentre le conclusioni affidate al presidente Crucianelli. L'incontro ha visto una grande partecipazione sia a livello numerico che di presenze.

"La follia dei pignoramenti automatici dell'Agenzia delle Entrate: un disastro sociale"
In pieno periodo di scadenze fiscali - tra IMU, saldo IRPEF, IRES e rate della rottamazione-quater - migliaia di famiglie italiane stanno ricevendo atti di pignoramento direttamente sui conti correnti da parte dell’Agenzia delle Entrate. A lanciare un allarme forte e chiaro è Giuseppe Tosoni, presidente dell’associazione Tutela Imprese, con sede a Civitanova Marche e operativa a livello nazionale. "Quella a cui stiamo assistendo – denuncia Tosoni – è una vera e propria emergenza sociale ed economica. Famiglie e piccoli imprenditori si vedono bloccare i conti proprio nei momenti più critici, spesso a fronte di debiti contestati o già oggetto di rateizzazione, in violazione delle stesse norme di legge". Secondo l’associazione, in molti casi gli atti vengono notificati nonostante il contribuente abbia già avviato una rateizzazione e pagato la prima rata, circostanza che dovrebbe, per legge, sospendere le azioni esecutive. Non mancano segnalazioni di crediti prescritti da decenni - in alcuni casi risalenti addirittura al 1991 - che vengono ugualmente iscritti a ruolo, come se non fossero mai caduti in prescrizione. Un altro nodo critico riguarda la frequente notifica di atti duplicati per lo stesso debito. Se non impugnati, questi possono "cristallizzare" l’obbligo fiscale, rendendolo definitivo anche in presenza di più notifiche per la stessa causa. Ciò costringe i contribuenti a difendersi continuamente, anche contro atti fotocopia. Tosoni solleva inoltre dubbi sulla validità formale dei pignoramenti, poiché spesso firmati digitalmente in modo automatico da un sistema informatico, senza un’effettiva verifica da parte di un dirigente. "È possibile che un funzionario pubblico possa firmare migliaia di atti in un giorno, ognuno con motivazioni diverse? Ci chiediamo quale valore giuridico abbiano documenti privi di una vera firma e di un controllo umano", dichiara. La situazione è ancora più complessa per chi ha una partita IVA: con il conto bloccato, non è possibile effettuare versamenti F24, rendendo di fatto impossibile mettersi in regola. E se un familiare prova ad aiutare con un bonifico, il rischio è che l’operazione venga considerata un incasso in nero, con tutte le conseguenze del caso. Alcune Commissioni Tributarie hanno già iniziato a sollevare dubbi sulla validità di questi atti, soprattutto per l’assenza di una firma umana. Una questione che, secondo Tosoni, va ben oltre il piano fiscale: "Serve più umanità, soprattutto nei momenti difficili. Lo Stato ha il diritto di riscuotere, ma deve farlo con giustizia, buon senso e responsabilità". Tosoni conclude lanciando un appello: "Se nemmeno lo Stato sa cosa sta firmando, che garanzie restano per i cittadini? L’intelligenza artificiale può essere uno strumento utile, ma non può sostituire la coscienza e l’equità". L’associazione Tutela Imprese annuncia azioni legali e istituzionali per tutelare i contribuenti, chiedendo l’apertura di un confronto serio con le autorità competenti e una revisione urgente delle modalità di riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Cna Cingoli–Appignano: artigianato e territorio alleati contro lo spopolamento e per lo sviluppo locale
Si è svolta nei giorni scorsi, presso il Centro socio-educativo di Sambucheto di Montecassiano, l’Assemblea elettiva della CNA zonale di Cingoli e Appignano. Un appuntamento importante che ha visto la partecipazione attiva di rappresentanti istituzionali del territorio e ha posto al centro del confronto il ruolo strategico dell’artigianato e delle piccole imprese per il rilancio economico e sociale delle aree interne. All’incontro hanno preso parte il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena, che ha dato il benvenuto ai presenti e introdotto i temi, il sindaco di Apiro Ubaldo Scuppa, la Sindaca di Montefano Angela Barbieri, il vice sindaco di Appignano Stefano Montecchiarini, l’assessora di Cingoli Cristiana Nardi e l’assessore di Montelupone Giordano Elisei. Il Direttore della CNA Macerata, Massimiliano Moriconi, ha illustrato i dati elaborati dal Centro Studi CNA Marche sull’andamento delle imprese attive nel periodo 2018-2024, evidenziando un trend negativo che impone una riflessione e azioni condivise. A seguire, Lucia Pistelli, funzionaria CNA e referente per il territorio, ha presentato le attività che l’Associazione porta avanti quotidianamente a fianco di imprese, cittadini, pensionati e donne. Pistelli ha inoltre esposto il lavoro dell’Osservatorio CNA Nazionale sulla burocrazia, soffermandosi su casi concreti che coinvolgono direttamente i Comuni, come il SuperSuap o la semplificazione delle procedure per l’installazione delle insegne commerciali. Uno dei momenti centrali dell’Assemblea è stata la proposta lanciata da CNA Macerata per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con le amministrazioni locali, finalizzato alla valorizzazione turistica dell’artigianato locale e delle aziende della filiera collegata. Una proposta accolta con grande interesse dagli amministratori presenti, che hanno espresso la loro disponibilità a lavorare in sinergia con l’Associazione. “Fare sinergia” è stata la parola d’ordine dell’incontro, e su questa linea si è espresso anche Daniele Rango, eletto presidente del nuovo direttivo zonale. “Spero che questo incontro sia solo il primo di un dialogo costante – ha dichiarato – perché lo scambio tra istituzioni e realtà economiche locali può generare valore per entrambi.” Il presidente CNA Macerata Maurizio Tritarelli ha sottolineato come l’Associazione sia, da sempre, un punto di riferimento per il territorio: “Lavorare insieme ai Comuni ci consente di far conoscere le nostre imprese e promuovere le nostre aree. L’obiettivo più ambizioso – ha concluso – è contribuire a contrastare lo spopolamento delle zone interne, fenomeno aggravato non solo dall’inverno demografico ma anche dalla progressiva carenza di servizi.” A margine dell’Assemblea, oltre all’elezione di Daniele Rango alla Presidenza zonale, sono stati designati i tre delegati che rappresenteranno l’area in Assemblea provinciale: Alessandra Lo Giudice, Federico Domizi e Rossano Biagini.

Industria marchigiana in calo dell’1,2%: segnali di tenuta dal commercio
Una flessione dell’1,2% nel primo trimestre 2025 segna un avvio d’anno in calo per l’industria marchigiana. È quanto emerge dall’indagine congiunturale elaborata dal Centro Studi di Confindustria Marche, che parla di una “contenuta flessione”, in continuità con il rallentamento avviato dalla fine del 2022, ma con una dinamica più moderata rispetto agli anni precedenti. Il dato negativo riguarda principalmente la produzione industriale, mentre l’attività commerciale mostra segnali di crescita, seppur contenuti, sia sul mercato interno che su quello estero. Proprio questo lieve miglioramento nella domanda commerciale lascia sperare in una possibile inversione di tendenza nei prossimi trimestri. Tuttavia, il contesto rimane fragile, aggravato dalle misure economiche introdotte negli Stati Uniti e dall’instabilità geopolitica internazionale. “Il 2025 si è aperto con un ulteriore segno meno – ha commentato il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali –. Si confermano le criticità di alcuni settori, su tutti il calzaturiero, mentre altri comparti fanno registrare un andamento moderatamente incoraggiante, in particolare l’alimentare, il legno e mobile e la farmaceutica”. Nel dettaglio, la maggior parte dei settori produttivi si presenta in una condizione stazionaria o in leggero miglioramento. Fa eccezione il comparto moda, che continua a segnare una sensibile flessione. In lieve calo anche gomma e plastica, mentre sono in moderato recupero la meccanica e, appunto, i settori legno e mobile. A fronte di queste difficoltà, Cardinali ha ribadito l’urgenza di recuperare competitività, agendo su burocrazia e costi energetici: “Dobbiamo mettere le imprese italiane in condizione di competere ad armi pari con quelle europee. È prioritario sostenere gli investimenti, pubblici e privati, a tutti i livelli”. A tal proposito, è stata rilanciata da Confindustria nazionale la proposta di un grande piano straordinario per il rilancio dell’industria italiana, avanzata dal presidente Orsini: “Anche i numeri ne testimoniano la necessità”, ha concluso Cardinali.

"Strette creditizie ma le imprese maceratesi resistono, più solide della Regione": Confidi e Regione Marche in supporto
In un’economia sempre più segnata da incertezze, tassi di interesse elevati e tensioni geopolitiche, le imprese maceratesi cercano spazi di manovra tra vincoli creditizi sempre più selettivi e nuove opportunità legate all’innovazione e alla sostenibilità. È questo il quadro tracciato nel pomeriggio di ieri, 23 maggio, nel corso dell’incontro pubblico promosso da Confidi Macerata a margine dell’assemblea ordinaria dell’ente, svoltasi al Casolare dei Segreti, a Treia. Un confronto ad alta densità istituzionale ed economica, che ha visto la partecipazione del presidente di Confidi Gianluca Pesarini, dell’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Goffredo Brandoni, del dirigente regionale al credito, Silvano Latini e dei ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche, Noemi Giampaoli e Matteo Renghini. Al centro del dibattito, lo stato di salute del credito alle imprese nella provincia e nella regione, in un momento in cui la domanda di liquidità resta alta, ma la capacità di accesso ai finanziamenti si restringe. I dati illustrati dai ricercatori evidenziano una contrazione dell’accesso al credito negli ultimi due anni, effetto diretto del contesto macroeconomico: l’aumento dei tassi d’interesse, l’inflazione persistente e la volatilità dei mercati internazionali, aggravata dai conflitti in corso, hanno spinto il sistema bancario verso criteri di erogazione più restrittivi, penalizzando in particolare il comparto produttivo. A livello regionale, il PIL è cresciuto di appena lo 0,2% nel primo semestre del 2024, mentre la produzione industriale ha mostrato segni di arretramento. L’export marchigiano è diminuito, risentendo anch’esso delle tensioni globali, anche se Macerata ha registrato performance più solide in settori specifici, come quello del legno e della produzione di apparecchi elettrici e prodotti chimici. In questo contesto, la liquidità delle imprese è rimasta elevata, ma non si è tradotta in un corrispondente incremento degli investimenti. Solo nella seconda parte dell’anno si è registrata una timida ripresa delle nuove erogazioni, trainata da un lieve allentamento dei tassi e da un rinnovato interesse per l’immobiliare e il manifatturiero ad alto contenuto tecnologico. Confidi Macerata ha chiuso il 2024 con un utile positivo, confermando una struttura patrimoniale solida che gli consente di svolgere un ruolo attivo e affidabile nel supporto alle piccole e medie imprese del territorio. In un contesto segnato da un accesso al credito sempre più selettivo, il Confidi si è confermato un presidio tecnico-finanziario fondamentale, accompagnando le imprese nella richiesta di finanziamenti bancari e offrendo garanzie che ne migliorano l'affidabilità creditizia. Determinante in questa azione è la collaborazione con la Regione Marche, che fornisce una controgaranzia pubblica agli interventi del Confidi, rafforzandone l’efficacia e riducendo il rischio percepito dagli istituti di credito. Lo stesso ente regionale si distingue per il sostegno agli investimenti attraverso bandi annuali per circa 91 milioni di euro. A distinguersi, nel panorama marchigiano, sono in particolar modo le imprese maceratesi, che negli ultimi sei anni hanno mostrato una crescita degli investimenti più costante e strutturata rispetto alla media regionale, soprattutto nel comparto manifatturiero. Una tendenza che premia le realtà più dinamiche e innovative, mentre i settori tradizionali, come il tessile, continuano a mostrare segnali di sofferenza. Sul fronte dell'ottenimento del credito a lungo termine, si registra una maggiore difficoltà, salvo che in comparti più robusti come la metallurgia e i mezzi di trasporto. Tra le leve emergenti per migliorare l’accesso al credito figura, infine, l’adozione di politiche ESG (Environmental, Social, Governance): le imprese che si dotano di standard ambientali, sociali e di governance responsabili risultano sempre più attrattive per gli istituti finanziari. A tal riguardo, sebbene il ricorso a criteri ESG sia ancora in fase di sviluppo sul territorio, quest’ultimo rappresenta una prospettiva strategica per rafforzare la competitività e il dialogo con il sistema bancario. In sintesi, il sistema produttivo maceratese si muove tra criticità strutturali e segnali di resilienza: se da un lato l’accesso al credito si fa sempre più selettivo, dall’altro le imprese più innovative e sostenibili dimostrano di saper interpretare il cambiamento, posizionandosi meglio rispetto alla media regionale in termini di capacità di investimento, crescita e stabilità finanziaria.

Banco marchigiano, l’Assemblea dei Soci premia i giovani meritevoli e approva l’utile di 12,5 milioni di euro
Nel corso dell’Assemblea dei Soci, il Banco Marchigiano ha celebrato i risultati dell’esercizio 2024, confermando ancora una volta la solidità dell’istituto e il suo profondo legame con il territorio. Un momento particolarmente significativo è stato dedicato alla premiazione di 25 studenti che si sono distinti per l’eccellente rendimento scolastico nell’anno 2023-2024, ai quali è stata assegnata la borsa di studio “Arnaldo Pistilli”. Il riconoscimento, che sarà consegnato ufficialmente durante la convention aziendale del prossimo 6 giugno, rientra nel più ampio impegno della Banca per valorizzare il merito, promuovere la cultura del lavoro e investire nelle nuove generazioni. L’Assemblea ha inoltre confermato gli eccezionali risultati economici ottenuti nel 2024, con il migliore utile netto della storia della Banca: 12,5 milioni di euro, in crescita del 53,3% rispetto al 2023. Un dato che testimonia l’efficacia della strategia gestionale adottata. Si tratta di un bilancio particolarmente rilevante, che consente non solo di rafforzare il patrimonio dell’Istituto, ma anche di consolidarne la vocazione mutualistica e locale. In questa direzione, il Banco Marchigiano ha destinato risorse importanti a sostegno delle comunità, con oltre 626.000 euro devoluti a iniziative di beneficenza in ambito socio-sanitario, culturale e sportivo nelle sei province in cui opera. Sono stati inoltre stanziati 376.113 euro ai fondi mutualistici e 118.749 euro a favore dei soci, tramite la rivalutazione del valore nominale delle azioni. Questi interventi rafforzano ulteriormente l’impegno dell’Istituto per la coesione sociale e il sostegno concreto al territorio. I numeri parlano chiaro: il Banco Marchigiano si conferma una banca sana, solida e affidabile, al servizio delle due regioni in cui opera, Marche e Abruzzo. Una giornata, quella dell’Assemblea, che ha evidenziato come passione, competenza e dedizione siano i pilastri su cui si costruiscono i successi — sia tra i banchi di scuola che nella gestione responsabile di una banca al servizio della comunità. Per quanto riguarda il bilancio 2024, i dati si presentano molto positivi su tutti i fronti. Redditività, solidità, produttività e controllo del rischio risultano rafforzati, grazie a una gestione attenta e strategica. Il patrimonio netto ha raggiunto i 101,6 milioni di euro, con un aumento del 14% in ragione d’anno. Anche il CET 1 ratio, indicatore chiave della solidità di un istituto di credito, si è attestato al 23,1%, ben al di sopra dei limiti previsti dalla normativa di vigilanza e della media nazionale. Questo risultato garantisce maggiore sicurezza per soci e clienti, a conferma di una gestione sempre più solida dei rischi di credito, mercato, liquidità e operativi. Sul fronte della raccolta, il Banco Marchigiano ha raggiunto quota 1 miliardo e 524 milioni di euro, con una crescita del 9,5% rispetto al 2023. Il risultato è stato trainato sia dalla raccolta diretta, in aumento del 6,8%, sia da quella gestita, cresciuta del 14,9%. Parallelamente, la banca ha incrementato del 4,8% i finanziamenti a imprese, artigiani e famiglie, totalizzando 559 milioni di euro di finanziamenti netti. Un altro punto di forza dell’Istituto è la qualità del credito: i crediti deteriorati si mantengono su livelli minimi, pari a circa il 3% del totale dei crediti (NPL ratio lordo), con un livello di copertura che sfiora l’80%. Al netto degli accantonamenti, i crediti anomali rappresentano solo lo 0,7% degli impieghi netti (NPL ratio netto), a conferma di un portafoglio crediti sano e ben gestito.

Simonelli Group, riapre lo storico stabilimento di Belforte: l'economista Garelli all'inaugurazione
Dopo quasi dieci anni dalla chiusura dovuta agli effetti del sisma del 2016, Simonelli Group annuncia la riapertura ufficiale dello storico stabilimento produttivo di via Madonna D’Antegiano a Belforte del Chienti, completamente rinnovato, ampliato e pronto a tornare protagonista. Un ritorno alle origini, uno sguardo al futuro. "Il sito di Belforte del Chienti rappresenta molto più di un semplice stabilimento: è il luogo dove Simonelli Group ha mosso i suoi primi passi, costruendo, nel corso degli anni, un legame profondo e autentico con il territorio, la comunità locale e le persone che hanno contribuito al suo sviluppo", si legge in una nota dell'azienda. Con la riapertura di questo stabilimento, l’azienda conferma il suo ruolo di motore per il territorio, valorizzando la produzione locale come parte integrante di una strategia di crescita internazionale. Il progetto di ristrutturazione ha riguardato in modo significativo sia gli spazi produttivi che quelli direzionali, con l’obiettivo di conciliare tradizione e innovazione. Lo stabilimento è stato ripensato secondo criteri di efficienza, sostenibilità ambientale e qualità del lavoro, diventando un simbolo concreto della visione strategica del Gruppo: radici solide e spirito innovativo per affrontare le sfide del mercato globale. Un evento di respiro internazionale Per celebrare questo importante traguardo, Simonelli Group organizza un evento inaugurale giovedì 29 maggio, a partire dalle ore 17:30, presso il sito produttivo di via Madonna d’Antegiano, 6. L’appuntamento vedrà la partecipazione di ospiti di rilievo internazionale, tra cui l’economista svizzero Stéphane Garelli -per 13 anni direttore del World Economic Forum, esperto mondiale in competitività e docente presso IMD di Losanna- oltre a rappresentanti delle istituzioni e imprenditori del territorio. Sarà un’occasione unica per riflettere insieme sul futuro dell’impresa, sul valore dell’industria locale e sull’importanza dell’innovazione in un contesto sempre più interconnesso. Il programma prevede momenti istituzionali, testimonianze aziendali, approfondimenti economici e culturali, oltre a momenti conviviali pensati per coinvolgere l’intera comunità. Con questa inaugurazione, Simonelli Group non solo riapre uno stabilimento, ma rilancia una visione, riaffermando con forza il proprio ruolo di azienda globale con il cuore ben saldo nel territorio marchigiano.

Potenza Picena, K Group inaugura il nuovo polo dell'edilizia: showroom, store e servizi a 360 gradi
Sabato 17 maggio a Potenza Picena si accendono i riflettori su una nuova visione dell’edilizia. K Group, realtà leader del settore, inaugura il suo nuovo quartier generale con un evento esclusivo che apre le porte a professionisti, imprese e cittadini, confermando il proprio impegno nel diventare un punto di riferimento per l’intero territorio. Il nuovo polo, situato in Strada Statale Regina 29, si estende su oltre 6.000 metri quadrati e rappresenta un vero hub dell’edilizia integrata. All’interno trovano spazio i nuovi showroom tematici dedicati alle soluzioni più evolute per la costruzione e la riqualificazione, un magazzino ampio e organizzato per rispondere con efficienza alle esigenze operative dei cantieri, e il primo K Store delle Marche: un punto vendita con materiali selezionati dei migliori marchi, pronti per la consegna immediata. L’inaugurazione, che prenderà il via alle ore 18:00, sarà aperta dal tradizionale taglio del nastro alla presenza delle autorità locali. A condurre la serata sarà Daniela Gurini, conduttrice televisiva originaria delle Marche e volto noto del piccolo schermo, mentre il momento clou dell’intrattenimento sarà affidato ad Andrea Paris, comico, prestigiatore e vincitore di "Tu sì que vales", amato anche dal pubblico di "Zelig" e "Italia’s Got Talent". A seguire, musica dal vivo e dj set con Dj Max, per trasformare l’apertura in una vera festa. Gli ospiti riceveranno anche gadget e omaggi esclusivi per celebrare insieme questo traguardo. Ma al di là dell’evento, è il progetto K Group a raccontare un cambio di passo nel mondo dell'edilizia. La nuova sede è la sintesi concreta di un sistema integrato composto da sei divisioni altamente specializzate: Kontractor21, il general contractor del gruppo; K Infissi, per serramenti e chiusure evolute; K Wood, per strutture e arredi in legno; K Fer, per soluzioni in ferro; K Energy, dedicata all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili; e il già citato K Store, per forniture rapide e selezionate. Una struttura pensata per offrire un servizio completo, personalizzato e sinergico in ogni ambito dell’edilizia: dalla progettazione alla costruzione, dalla ristrutturazione alla riqualificazione energetica. Il nuovo quartier generale, che aprirà ufficialmente al pubblico lunedì 19 maggio, rappresenta un investimento concreto nella crescita locale e nel futuro sostenibile del comparto edile. "Con questa apertura - affermano da K Group - non inauguriamo soltanto una nuova sede, ma una visione dell’edilizia più semplice, innovativa ed efficiente, mettendo al centro il territorio e i suoi protagonisti: imprese, professionisti e cittadini".

Quanto 'fatturano' i videogiochi in Italia e nel mondo: gli ultimi dati disponibili
È indubbio che sono ormai archiviati i tempi in cui chi utilizzava giochi e videogiochi per trascorrere il proprio tempo era etichettato come un perditempo. Ad oggi infatti il settore rappresenta a tutti gli effetti un pilastro dell’economia, con un’industria che è alla costante ricerca di nuove figure per la realizzazione di nuovi videogiochi. Va però detto che la definizione di gioco è molto ampia e va a comprendere quelle che sono tutte le categorie relative al gaming. Dalle piccole app per dispositivi mobili con quiz e rompicapo si passa alle celebri console, fino alle sale da gioco virtuali che replicano nel digitale l’esperienza di quelle fisiche. Vanno considerati i vari giochi di carte, ma anche bingo, lotterie, sezioni di bingo, con numerose opzioni come la Slot Races, oppure roulette, giochi da tavolo e skill games che si ritrovano nelle piattaforme online, ma non solo. Rientrano infatti nella definizione di gioco anche tutto il mondo dei videogiochi fruibili su dispositivi mobili (smartphone), ma anche computer e console, sebbene i primi stiano lentamente monopolizzando il mercato. Industria dei videogiochi da 2,4 miliardi di euro in Italia Una volta chiarito quanto è ampia la definizione, è bene scegliere con cura il comparto su cui focalizzarsi: se si consulta il rapporto IIDEA riguardo l’industria dei videogiochi in Italia, si scopre come il settore (solo nel Belpaese) generi un fatturato pari a 2,4 miliardi di euro, con un trend in aumento rispetto ai dati raccolti nel 2023. Ancor più interessante può essere però analizzare nel dettaglio questi dati. Il comparto della vendita dei software (ben distinto dalla vendita degli hardware) ha generato 1,8 miliardi di euro, con una crescita in doppia cifra rispetto al 2023 (+11%). In questo ambito, tuttavia, è interessante notare come sia il mondo delle app a farla da padrone, che ingloba il 50% delle vendite, incassando un totale di 903 milioni di euro. Il mercato digitale vale invece poco più del 39% del totale, evidenziando un trend positivo anche se ben distante dal mobile. È invece in negativo il mercato fisico, con solo l’11% del totale e addirittura un -24% rispetto ai dati raccolti nel 2023. Industria dei videogiochi da 180-240 miliardi di dollari nel mondo Se ora si allarga lo sguardo a quelli che sono i dati relativi al mondo dei videogiochi su scala globale, i numeri raggiungono vette stratosferiche, superando interi settori cardine come l’industria cinematografica e quella musicale. Le stime riguardo al 2024, generate da Games Industry avendo come base i dati di NewZoo, indicano un mercato globale compreso tra i 180 e i 240 miliardi di dollari. Anche a livello mondiale è il settore mobile a farla da padrone, capace di generare da solo 92,5 miliardi di dollari. Il trend che si è verificato in Italia si ritrova anche a livello internazionale: il calo delle vendite fisiche è infatti incontrovertibile. Se si guarda ai dati del 2024, le vendite digitali sono state pari a 175,8 miliardi di dollari mentre quelle fisiche sono “solo” 8,5 miliardi. Il rapporto è schiacciante: 95,4% contro il 4,6%, con una tendenza alla diminuzione. Infine, può essere utile anche prendere in esame quello che è il profilo del videogiocatore medio, tanto in Italia quanto nel resto del mondo. Nel caso del Belpaese, sono due le fasce d’età che spiccano maggiormente: 15-24 anni e 45-64 anni, che corrispondono rispettivamente al 24,7 e al 24,2 dei videogiocatori. La maggior parte di questi è di sesso maschile (il 59%), ma è in crescita la componente femminile (ora al 41%). A livello globale la platea di videogiocatori è stimata a circa 3,5 miliardi: di questi, circa 1,5 miliardi utilizzano prodotti premium (vale a dire a pagamento) mentre i restanti 2 miliardi circa si avvalgono dei giochi free to play. Il mercato che appare come quello potenzialmente più in espansione è quello asiatico, dove si stima si trovino circa 1,8 miliardi di giocatori. Appare invece più arduo fare una divisione in base alla fascia d’età avendo un campione così ampio, ma secondo gli esperti è sempre più evidente come l’Over 50 e l’Under 12 stiano rimodellando l’intero settore, richiedendo l’immissione nel mercato di giochi adattati ad un pubblico sempre più eterogeneo.

Turismo, Civitanova e Macerata superano il banco di prova dei ponti primaverili: "Dati in crescita"
Sono positivi i riscontri sulla prima vera finestra turistica della stagione che si è aperta con le feste pasquali e si è chiusa con il ponte lungo del primo maggio. Un test importante per la filiera marchigiana che continua ad essere una meta di richiamo grazie ad un’offerta molto ampia come sottolinea il professor Massimiliano Polacco, direttore regionale di Confcommercio Marche e segretario generale di Federalberghi Marche. "Sapevamo - dichiara Polacco -, che le festività pasquali e i ponti successivi sarebbero stati un banco di prova cruciale per il comparto turistico marchigiano in vista dell’imminente stagione estiva. I segnali sono certamente positivi come dimostra il trend registrato in questi giorni di festa che ci fa ben sperare per i prossimi mesi: aumenta la fiducia e l’ottimismo in una stagione 2025 che potrebbe consolidare i dati in crescita registrati negli ultimi anni". Una combinazione di fattori che ha permesso alla nostra regione di avere, anche in questo periodo, un turismo diffuso nonostante alcuni, inevitabili, picchi legati alle località più gettonate come Senigallia o la Riviera del Conero: "Certamente i luoghi più frequentati a livello turistico - prosegue il direttore Polacco -, hanno confermato le attese ma c’è stata una presenza sul territorio che ha rispecchiato la varietà delle nostre proposte: bene i luoghi di mare ma anche le città della cultura e legate alle tradizioni religiose, i borghi storici e le aree di montagna". Sull’andamento delle prenotazioni ha influito ovunque il fattore incertezza legato al meteo ma per quanto riguarda le località di mare nel periodo pasquale sono andate bene a Senigallia le prenotazioni con gruppi e individuali (anche se il meteo ha un po’ limitato questo segmento) con provenienza prevalente dal nord Italia (Lombardia/Veneto/Emilia Romagna) e con arrivi last minute anche dall'estero (Svizzera/Germania/Austria). Per quanto riguarda Ancona, la Riviera del Conero, Civitanova Marche e Cupra Marittima bene i gruppi e le prenotazioni individuali con arrivi dalla Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Toscana ma anche dal Lazio, dall’Abruzzo e dalla Puglia. Per il 25 aprile e il ponte del primo maggio a prevalere sono stati i clienti last minute (soprattutto per il meteo). Buoni i riscontri anche a Macerata. A Pasqua sono andate bene le prenotazioni di gruppi e anche quelle individuali con provenienza prevalente da Lazio, Toscana, Puglia e Lombardia. Il 25 aprile molto bene le prenotazioni di gruppi mentre per il ponte del primo maggio parecchi clienti dell’ultimo minuto (per il meteo). Nell’entroterra positivi i segnali provenienti da Sarnano e Camerino dove a Pasqua c’è stata una prevalenza di turisti individuali con prenotazioni last minute per il meteo con provenienza da Lazio, Umbria, Veneto e Campania. Clienti last minute anche per il 25 aprile e il ponte del primo maggio. Nella provincia di Pesaro buoni i dati di Pesaro e Fano con particolare riferimento ai gruppi legati agli eventi sportivi provenienti in prevalenza da Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. Ottimo anche il riscontro per il turismo culturale come ad Urbino sia per Pasqua che per il 25 aprile e il ponte del primo maggio con molti turisti dell’ultimo minuto. "Siamo chiaramente di fronte ad un trend positivo – il commento del prof. Polacco –, che ci può far affrontare in maniera ancora più convinta le sfide che ci attendono nei prossimi mesi puntando su una competitività marchigiana sempre più evidente e di qualità".

Numeri in crescita e attenzione al sociale: la BCC di Recanati e Colmurano fa il punto all’Assemblea annuale
Si è svolta sabato 3 maggio, nella cornice del Palasport “Cingolani” di Recanati, l’Assemblea Ordinaria della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, appuntamento atteso e partecipato che anche quest’anno ha registrato un’affluenza straordinaria di soci, a testimonianza del forte legame tra la banca e il territorio. L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali dei sindaci di Recanati e di Colmurano, che hanno sottolineato il valore della cooperazione e dell’impegno della banca nello sviluppo locale. Subito dopo ha preso avvio l’assemblea incentrata sull’approvazione del bilancio annuale e sull’elezione di un nuovo membro del Consiglio di Amministrazione, a seguito delle dimissioni presentate nel corso del 2025, dell’ex presidente Sandrino Bertini. A raccogliere il testimone è stato il socio Gabriele Chiarici, figura già nota e apprezzata all’interno dell’istituto per aver ricoperto in passato il ruolo di consigliere. Durante la mattinata sono stati illustrati i risultati economici conseguiti dalla Banca nel corso dell’ultimo esercizio, confermando una tendenza positiva già avviata da alcuni anni. Il risultato economico lordo ha raggiunto i 3,86 milioni di euro, cifra che conferma la solidità dell’istituto. Crescono in modo significativo anche impieghi e raccolta, con un dato sugli impieghi che si colloca in netta controtendenza rispetto alla media nazionale, a dimostrazione della fiducia e del dinamismo della clientela. Particolarmente rilevante anche il mantenimento di una qualità del credito elevata, con un tasso di copertura del credito deteriorato netto pari all’1,04% e un NPL (Non Performing Loans) del 2,73%, valori che testimoniano una forte attenzione alla gestione del rischio. La Banca ha confermato inoltre la sua storica attenzione verso il mercato delle famiglie consumatrici e del terzo settore, che assorbono oltre il 44% degli impieghi, ben al di sopra del 34% della media nazionale. Da segnalare anche la crescita del comparto immobiliare residenziale, con un incremento delle erogazioni di credito superiore al 19%, indicativo di un settore in ripresa e ben supportato dall’istituto. In chiusura, è stato riservato spazio ad alcune associazioni e cooperative sociali operanti nel territorio, quali AFAM - Alzheimer Uniti Marche Onlus; ANFASS Macerata e Cooperativa sociale Terra e Vita, che hanno potuto condividere progetti e testimonianze del valore concreto della collaborazione con la BCC, vista come partner affidabile nello sviluppo di iniziative a favore delle comunità locali. Il presidente Gerardo Pizzirusso, nel suo intervento, ha voluto ringraziare i soci per la fiducia costante, a conferma della vicinanza della Banca alle comunità ed a chi in esse opera, sottolineando, inoltre, il ruolo centrale della direzione e di tutto il personale nel raggiungimento di obiettivi tanto significativi. Il direttore generale, Davide Celani, da parte sua, ha posto l’accento sull’importanza della relazione con i clienti e in particolare con la base sociale, riaffermando la massima disponibilità della Banca all’ascolto per proporre soluzioni sempre più vicine ai bisogni del territorio. L’assemblea del 3 maggio si è così confermata un momento fondamentale di vita cooperativa, di trasparenza gestionale e di forte coesione tra la Banca e la sua comunità.

Confindustria Macerata, offerta di lavoro del 30 aprile 2025: tutti i dettagli
Confindustria Macerata ricerca per azienda dinamica e in crescita, specializzata nella realizzazione di porte in vetro e di complementi d’arredo in gres un/a operaio specializzato (codice annuncio Conf 500) da inserire nel team produttivo. La risorsa sarà assunta con contratto di apprendistato, con prospettiva di crescita all’interno dell’azienda. Mansioni e responsabilità: utilizzo del tavolo da taglio per vetro e gres con attrezzature automatiche e semiautomatiche; gestione del forno di stratifica per vetro stratificato di sicurezza; operazioni di incollaggio e rifinitura di elementi in gres e vetro; Controllo qualità e verifica estetica e funzionale dei pezzi finiti; Collaborazione con il team di produzione per rispettare le tempistiche di consegna e mantenere gli standard qualitativi aziendali. Requisiti richiesti: Interesse concreto per il settore vetro e materiali ceramici (gres); buona manualità e predisposizione al lavoro operativo e di precisione; capacità di utilizzo (anche base) di macchinari per il taglio e la lavorazione; attitudine al lavoro di squadra, senso di responsabilità e puntualità; disponibilità a essere formato e a crescere professionalmente. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/ Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

Offerta di lavoro a Macerata: cercasi montatore di mobili professionista per azienda di design d'interni
Confindustria Macerata ricerca per azienda leader nella distribuzione di mobili contemporanei e soluzioni di design di alta qualità un/a montatore di mobili professionista (codice annuncio Conf 499). Mansioni e responsabilità: effettuare attività di carico e scarico colli in magazzino prima della partenza per i cantieri, assicurandosi della corretta preparazione del materiale da installare; effettuare il montaggio e l’installazione di mobili contemporanei e su misura, nel pieno rispetto degli standard estetici e qualitativi dell'azienda; leggere e interpretare progetti tecnici e disegni di montaggio, collaborando con il team di designer e progettisti per assicurare il rispetto delle specifiche; effettuare sopralluoghi tecnici; verificare la qualità e la funzionalità degli arredi installati, intervenendo per eventuali correzioni o rifiniture; garantire ordine, pulizia e sicurezza durante tutte le fasi del lavoro, nel rispetto delle normative vigenti; mantenere un comportamento professionale e orientato al cliente, rappresentando al meglio i valori dell’azienda. Requisiti richiesti: Esperienza pregressa nel montaggio mobili (preferibilmente nel settore arredo di fascia medio-alta) - L'azienda valuta positivamente anche profili senza esperienza, ma motivati ad apprendere il mestiere; ottima manualità e precisione; capacità di lavorare in autonomia e in team; professionalità, cortesia e orientamento al cliente; patente B (requisito preferenziale); disponibilità a spostamenti giornalieri su territorio provinciale e, occasionalmente, regionale; non sono previste trasferte frequenti o su lunga distanza. Sede di lavoro: provincia di Macerata.

Banco Marchigiano lancia “Insieme per il bene comune”: formazione e cofinanziamento per il Terzo Settore
Il Banco Marchigiano lancia una nuova iniziativa a sostegno del Terzo Settore, investendo su strumenti innovativi come il crowdfunding e la formazione specializzata. In collaborazione con Ginger Crowdfunding, la Banca dà il via alla prima edizione di “Insieme per il bene comune”, un progetto che mette a disposizione risorse concrete e competenze professionali per le realtà non profit del territorio marchigiano e abruzzese. L’iniziativa sarà presentata ufficialmente lunedì 28 aprile alle ore 17:30 a Civitanova Marche, presso la sala conferenze della sede del Banco Marchigiano (Vicolo Nettuno 29, angolo vale Matteotti). Durante l’incontro, gratuito e aperto a tutte le organizzazioni del Terzo Settore – clienti e non della Banca –, verranno illustrate le modalità per accedere al programma, che prevede un percorso formativo gratuito sul crowdfunding, curato da Ginger; affiancamento personalizzato da parte di esperti per sviluppare campagne di raccolta fondi efficaci; un cofinanziamento pari al 30% dei fondi raccolti online, fino a 4.000 euro a progetto, per i primi 4 progetti in graduatoria. Il corso di formazione, riservato a un massimo di 20 organizzazioni, si svolgerà online nelle date 22, 26 e 28 maggio (dalle ore 17:00 alle 19:00) e fornirà strumenti pratici per ideare, raccontare e promuovere una campagna di crowdfunding di successo. Con questa iniziativa, il Banco Marchigiano si conferma protagonista attivo del cambiamento, rafforzando il proprio ruolo di banca del territorio e investendo nello sviluppo di competenze innovative per le organizzazioni del Terzo Settore. Un’opportunità concreta per accedere a nuovi canali di finanziamento, ma anche per migliorare la comunicazione, la visibilità e il coinvolgimento della propria comunità. Ginger Crowdfunding, partner tecnico dell’iniziativa, gestisce la piattaforma Ideaginger.it, che vanta il più alto tasso di successo in Italia (96%) e ha già permesso a oltre 1.500 progettisti di raccogliere oltre 17 milioni di euro.

Sarnano, il Salumificio Monterotti premiato in Regione: è tra le 21 eccellenze imprenditoriali delle Marche
Nel corso di una cerimonia ufficiale svoltasi presso la Sala Ricci, il Salumificio Monterotti Srl di Sarnano ha ricevuto un prestigioso encomio dall'Assemblea legislativa delle Marche. Il riconoscimento è stato conferito dal presidente del Consiglio regionale Dino Latini, che ha accolto i rappresentanti delle ventuno aziende premiate (c'è anche il balneare "Il Faro" di Porto Recanati), insieme ai vicepresidenti Gianluca Pasqui e Maurizio Mangialardi, al consigliere segretario Pierpaolo Borroni e al consigliere regionale Giacomo Rossi. Il premio è stato assegnato "per il merito di rappresentare da più di quarant’anni -si legge nella motivazione - una realtà imprenditoriale marchigiana di eccellenza nel settore della produzione di salumi derivanti da suini allevati nel territorio marchigiano, con grande esperienza, professionalità e attenzione alla qualità dei prodotti.” Durante il suo intervento, il presidente Latini ha sottolineato l'importanza delle imprese locali, dichiarando: "Le aziende che oggi premiamo sono la testimonianza di un territorio che non si arrende, sa reinventarsi e riesce ad affrontare con dignità e spirito di iniziativa le sfide di un’economia in continua evoluzione. Con questi encomi celebriamo il valore umano e sociale dell’impresa. Siete per noi esempi di identità, forza e tradizione". Il Salumificio Monterotti si conferma così una delle eccellenze della regione Marche, simbolo di tradizione e innovazione nel settore agroalimentare.