Quanto 'fatturano' i videogiochi in Italia e nel mondo: gli ultimi dati disponibili
È indubbio che sono ormai archiviati i tempi in cui chi utilizzava giochi e videogiochi per trascorrere il proprio tempo era etichettato come un perditempo. Ad oggi infatti il settore rappresenta a tutti gli effetti un pilastro dell’economia, con un’industria che è alla costante ricerca di nuove figure per la realizzazione di nuovi videogiochi.
Va però detto che la definizione di gioco è molto ampia e va a comprendere quelle che sono tutte le categorie relative al gaming. Dalle piccole app per dispositivi mobili con quiz e rompicapo si passa alle celebri console, fino alle sale da gioco virtuali che replicano nel digitale l’esperienza di quelle fisiche. Vanno considerati i vari giochi di carte, ma anche bingo, lotterie, sezioni di bingo, con numerose opzioni come la Slot Races, oppure roulette, giochi da tavolo e skill games che si ritrovano nelle piattaforme online, ma non solo. Rientrano infatti nella definizione di gioco anche tutto il mondo dei videogiochi fruibili su dispositivi mobili (smartphone), ma anche computer e console, sebbene i primi stiano lentamente monopolizzando il mercato.
Industria dei videogiochi da 2,4 miliardi di euro in Italia
Una volta chiarito quanto è ampia la definizione, è bene scegliere con cura il comparto su cui focalizzarsi: se si consulta il rapporto IIDEA riguardo l’industria dei videogiochi in Italia, si scopre come il settore (solo nel Belpaese) generi un fatturato pari a 2,4 miliardi di euro, con un trend in aumento rispetto ai dati raccolti nel 2023. Ancor più interessante può essere però analizzare nel dettaglio questi dati. Il comparto della vendita dei software (ben distinto dalla vendita degli hardware) ha generato 1,8 miliardi di euro, con una crescita in doppia cifra rispetto al 2023 (+11%). In questo ambito, tuttavia, è interessante notare come sia il mondo delle app a farla da padrone, che ingloba il 50% delle vendite, incassando un totale di 903 milioni di euro. Il mercato digitale vale invece poco più del 39% del totale, evidenziando un trend positivo anche se ben distante dal mobile. È invece in negativo il mercato fisico, con solo l’11% del totale e addirittura un -24% rispetto ai dati raccolti nel 2023.
Industria dei videogiochi da 180-240 miliardi di dollari nel mondo
Se ora si allarga lo sguardo a quelli che sono i dati relativi al mondo dei videogiochi su scala globale, i numeri raggiungono vette stratosferiche, superando interi settori cardine come l’industria cinematografica e quella musicale. Le stime riguardo al 2024, generate da Games Industry avendo come base i dati di NewZoo, indicano un mercato globale compreso tra i 180 e i 240 miliardi di dollari. Anche a livello mondiale è il settore mobile a farla da padrone, capace di generare da solo 92,5 miliardi di dollari. Il trend che si è verificato in Italia si ritrova anche a livello internazionale: il calo delle vendite fisiche è infatti incontrovertibile. Se si guarda ai dati del 2024, le vendite digitali sono state pari a 175,8 miliardi di dollari mentre quelle fisiche sono “solo” 8,5 miliardi. Il rapporto è schiacciante: 95,4% contro il 4,6%, con una tendenza alla diminuzione.
Infine, può essere utile anche prendere in esame quello che è il profilo del videogiocatore medio, tanto in Italia quanto nel resto del mondo. Nel caso del Belpaese, sono due le fasce d’età che spiccano maggiormente: 15-24 anni e 45-64 anni, che corrispondono rispettivamente al 24,7 e al 24,2 dei videogiocatori. La maggior parte di questi è di sesso maschile (il 59%), ma è in crescita la componente femminile (ora al 41%). A livello globale la platea di videogiocatori è stimata a circa 3,5 miliardi: di questi, circa 1,5 miliardi utilizzano prodotti premium (vale a dire a pagamento) mentre i restanti 2 miliardi circa si avvalgono dei giochi free to play. Il mercato che appare come quello potenzialmente più in espansione è quello asiatico, dove si stima si trovino circa 1,8 miliardi di giocatori. Appare invece più arduo fare una divisione in base alla fascia d’età avendo un campione così ampio, ma secondo gli esperti è sempre più evidente come l’Over 50 e l’Under 12 stiano rimodellando l’intero settore, richiedendo l’immissione nel mercato di giochi adattati ad un pubblico sempre più eterogeneo.
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