Aggiornato alle: 19:30 Mercoledì, 30 Luglio 2025 cielo sereno (MC)
Economia Provincia Macerata

“Una tassa ingiusta che penalizza il Made in Italy”: CNA Macerata lancia l’allarme sui dazi USA al 15%

“Una tassa ingiusta che penalizza il Made in Italy”: CNA Macerata lancia l’allarme sui dazi USA al 15%

Si scrive 15 ma si legge 30% – come ha detto il Presidente nazionale CNA Dario Costantini – ed è una tassa ingiusta e sproporzionata che penalizza il Made in Italy ma avrà riflessi negativi anche sull’economia americana. Sono necessari sostegni e compensazioni e ci attendiamo a breve la riattivazione del tavolo sull’export a Palazzo Chigi per un confronto su strumenti e criteri per mettere a disposizione del sistema delle imprese i 25 miliardi assicurati dal governo”.

CNA Macerata condivide e ribadisce le preoccupazioni espresse dalla CNA nazionale in merito all’introduzione di dazi al 15% negli scambi con gli Stati Uniti, frutto dell’accordo raggiunto tra Washington e Bruxelles. Una misura che, sommata al recente apprezzamento dell’euro sul dollaro (quasi +15%), rischia di compromettere seriamente la competitività internazionale delle nostre imprese, soprattutto le piccole e medie che rappresentano il 98% del comparto produttivo.

Il territorio di Macerata risulta pienamente esposto all’impatto dei dazi, come mostrano i dati del report del Centro Studi CNA Marche su base ISTAT: nel 2024 l’export verso gli Stati Uniti ha raggiunto un valore complessivo di 152,7 milioni di euro, trainato da comparti chiave come le calzature (45,8 milioni), i mobili (5,7 milioni) e la pelletteria (3,6 milioni).

“Parliamo di settori che operano già in condizioni difficili – spiega Giuliana Bernardoni, dirigente CNA Macerata e imprenditrice del settore Pelletteria a Tolentino – tra costi in aumento, logistica internazionale complicata e una concorrenza globale sempre più agguerrita. L’introduzione di dazi al 15% rischia di diventare l’ennesimo ostacolo che molte realtà locali non riusciranno a superare senza un intervento immediato. Queste aziende, molte delle quali a carattere familiare e artigianale, non hanno la forza finanziaria per reggere un’imposizione del genere senza aiuti tempestivi".

Saranno penalizzati anche comparti che avevano appena iniziato a rafforzare la propria presenza sul mercato statunitense: cosmetici, macchinari, abbigliamento e componenti elettronici, che nel 2024 avevano mostrato trend assai positivi.

“Dal nostro distretto verso mercati come quello di New York – prosegue Bernardoni – portiamo ogni anno collezioni frutto del saper fare marchigiano. Se i costi esplodono e i margini si riducono, non solo perderemo clienti, ma rischiamo di dover rivedere l’intera strategia internazionale. Serve una risposta concreta e immediata da parte dello Stato”.

CNA chiede la convocazione immediata del tavolo sull’export a Palazzo Chigi e criteri rapidi e trasparenti per l’erogazione delle risorse promesse. Moda, meccanica e agroalimentare sono colonne portanti del nostro sistema produttivo: vanno sostenute ora, prima che le difficoltà diventino irreversibili.

Nel frattempo, CNA nazionale ha presentato le proprie proposte al Ministro degli Esteri Tajani, tra cui la creazione di un Domestic Advisory Group per monitorare gli effetti dell’accordo, il rilancio della Mission for Growth per la diversificazione dei mercati e il potenziamento delle risorse a ICE Agenzia.

È stato inoltre annunciato l’avvio di una Task Force permanente sui dazi alla Farnesina. Il dazio del 15% sarà applicato in forma flat, e non sono previste esclusioni per categorie merceologiche, confermando così l’impatto generalizzato sul Made in Italy.

Picchio News
Il giornale tra la gente per la gente.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni