Attualità

Tolentino, riparte la stagione delle Terme Santa Lucia: tra lavori di riqualificazione e nuove nomine

Tolentino, riparte la stagione delle Terme Santa Lucia: tra lavori di riqualificazione e nuove nomine

Le Terme Santa Lucia riaprono le porte per la stagione termale 2025. L’inaugurazione è fissata per lunedì 16 giugno, con una ripartenza che segna anche l’avvio di un importante percorso di rinnovamento dello storico stabilimento. L’apertura, quest’anno posticipata rispetto al calendario abituale, è stata infatti preceduta dall’inizio dei lavori di ampliamento e riqualificazione, promossi dal Comune di Tolentino e finanziati con fondi del Pnrr. Gli interventi prevedono la realizzazione di nuove aree ipogee dedicate al wellness, la rifunzionalizzazione degli spazi esistenti, l’efficientamento energetico e il consolidamento antisismico dell’edificio. Durante i lavori, l’Assm, ente gestore del complesso, ha lavorato per garantire l’accessibilità a tutte le cure termali, allestendo spazi adeguati all’interno del corpo centrale per proseguire le terapie balneotetapiche e le insufflazioni. Nel contesto della nuova stagione si inserisce anche un cambio nella guida sanitaria del centro: il dottor Ovidio Ciarpella, specialista in Otorinolaringoiatria, è il nuovo direttore sanitario delle Terme, succedendo al dottor Danilo Compagnucci, in pensione dallo scorso anno. Le Terme Santa Lucia rappresentano da anni un punto di riferimento per la prevenzione e la cura di diverse patologie. Grazie alle riconosciute proprietà delle acque termali, le cure proposte agiscono in modo naturale contro infiammazioni e disturbi cronici, favorendo anche il rafforzamento delle difese immunitarie. Le cure inalatorie (aerosol, docce nasali, nebulizzazioni, insufflazioni) utilizzano l’acqua salsobromoiodica e l’acqua sulfurea delle sorgenti di Rofanello, efficaci nel trattamento di patologie respiratorie croniche, come bronchiti, sinusiti, faringiti, laringiti e rinite allergica. Nell’ambito della cura idropinica, viene impiegata l’acqua bicarbonato-calcica Santa Lucia, indicata per contrastare calcolosi renale, iperuricemia e gotta, grazie alla sua azione depurativa e diuretica. La balneoterapia si conferma trattamento centrale per i disturbi osteoarticolari e le forme artrosiche, anche grazie ai bagni termali con idromassaggio, regolati per durata e temperatura su indicazione medica. Le cure termali sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale: ogni cittadino ha diritto, ogni anno, a un ciclo a carico del SSN (con pagamento del solo ticket). Per accedere, è sufficiente presentare l’impegnativa del medico curante. L’offerta delle Terme Santa Lucia comprende anche servizi sanitari attivi durante tutto l’anno, tra cui il Centro di Medicina dello Sport, l’attività di riabilitazione, ambulatori specialistici e l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). In quest’ottica di riorganizzazione interna, è stata anche nominata la nuova direttrice danitaria del Centro di Medicina dello Sport, la dottoressa Laura Pecilli, specialista in Medicina dello Sport.

14/06/2025 13:29
Finanziere salva un ragazzo in bilico sui binari: arrivano i soccorsi

Finanziere salva un ragazzo in bilico sui binari: arrivano i soccorsi

Attimi di paura  nella serata di ieri, intorno alle ore 21, nel quartiere sud di Porto San Giorgio, dove un giovane di origini straniere è stato salvato da un finanziere che ha evitato il peggio a pochi istanti dal passaggio di un treno. Il militare, in servizio al Comando provinciale della Guardia di Finanza di Fermo, stava passeggiando con i suoi cani lungo la zona ferroviaria quando ha notato una figura in prossimità dei binari. Avvicinandosi, si è accorto che si trattava di un ragazzo che si trovava in una posizione estremamente pericolosa, a ridosso della linea ferrata. Con prontezza e sangue freddo, il finanziere ha iniziato a dialogare con il giovane, cercando di calmarlo. Dopo alcuni minuti di tensione e delicate parole, è riuscito a convincerlo ad allontanarsi dai binari e tornare sulla strada adiacente. Pochi istanti dopo, è passato un treno proprio nel punto in cui si trovava il ragazzo. Fortunatamente, il giovane è risultato in buone condizioni fisiche, seppur profondamente scosso per l’accaduto. Il finanziere non lo ha mai lasciato solo: ha allertato immediatamente il numero di emergenza 112 e ha atteso l’arrivo dei soccorsi insieme al ragazzo. Sul posto sono giunti poco dopo pattuglie della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e dei Carabinieri, che hanno preso in carico la situazione. Il gesto tempestivo del militare ha evitato una tragedia annunciata, trasformando una normale serata in un momento di grande umanità e prontezza d’animo.

13/06/2025 12:15
"30 minuti dalla Pieve al centro cittadino": i lavori in Via Mattei paralizzano Macerata

"30 minuti dalla Pieve al centro cittadino": i lavori in Via Mattei paralizzano Macerata

MACERATA - Sono cominciati ieri gli interventi di ripristino nel tratto di via Mattei interessato da una frana, e le conseguenze sulla viabilità cittadina si sono fatte subito sentire. I lavori, avviati nella mattinata di mercoledì, prevedono la costruzione di una palificata per il contenimento del terreno e il successivo riempimento della scarpata. L’operazione ha richiesto la chiusura al traffico del segmento stradale che scende da via Roma fino alla rotatoria con via Tucci. Come prevedibile, la circolazione ne ha risentito pesantemente, con lunghe code e rallentamenti, in particolare nelle ore di punta. Le difficoltà, però, erano già state anticipate: il comandante della polizia locale, Danilo Doria, aveva preannunciato la complessità della situazione e invitato la cittadinanza alla pazienza, chiedendo collaborazione durante il periodo dei lavori. Nel tardo pomeriggio, intorno alle 18, il traffico ha raggiunto livelli critici. Alcuni cittadini hanno segnalato al nostro giornale di aver impiegato fino a mezz’ora per percorrere il tragitto dalla Pieve al centro di Macerata, un tratto che misura poco più di 5 km. La situazione non è destinata a migliorare a breve: l’ordinanza della polizia locale resterà in vigore fino al 30 giugno. In dettaglio, la circolazione in via Mattei, nel tratto compreso tra via Roma e via Tucci, sarà interdetta al traffico, ad eccezione dei residenti della zona (in particolare tra i civici 42 e 44 della contrada Fontescodella), dei mezzi impegnati nei lavori e dei veicoli autorizzati diretti alle proprietà private. Un blocco fisico è stato posizionato tra il sottopasso ferroviario e la rotatoria su via Tucci, per delimitare l’area del cantiere. Inoltre, su via Roma è stato istituito l’obbligo di proseguire dritto: chi proviene dal quartiere Collevario in direzione del centro di Macerata non potrà utilizzare la corsia di canalizzazione.  

12/06/2025 12:10
L'UniMc e Cosmari insieme per una comunicazione che si 'differenzia': "Un accordo concreto per il territorio"

L'UniMc e Cosmari insieme per una comunicazione che si 'differenzia': "Un accordo concreto per il territorio"

L'Università di Macerata e il COSMARI, Consorzio Obbligatorio Smaltimento Rifiuti, uniscono le forze per avviare un percorso di collaborazione finalizzato a promuovere la sostenibilità ambientale e alimentare nel territorio. I due enti hanno sottoscritto un accordo quadro della durata di tre anni, che darà vita a una serie di iniziative congiunte rivolte in particolare agli studenti e alle loro famiglie. L'intesa, firmata dal rettore John McCourt per UniMC e dal presidente Paolo Gattafoni per COSMARI, nasce con l'obiettivo di realizzare progetti educativi e informativi capaci di sensibilizzare le nuove generazioni su temi cruciali come la riduzione degli sprechi, il riciclo dei materiali e la qualità della raccolta differenziata. "Oggi parliamo di un accordo importante che abbiamo fatto con Cosmari  al fine di promuovere la sostenibilità ambientale," ha dichiarato John McCourt, sottolineando come l'Ateneo si stia muovendo su più fronti su questa tematica. "Questi sono messaggi che devono essere trasmessi ripetutamente perché si pensa di aver convinto una generazione, ma non è proprio così. Per cui noi cercheremo di creare dei momenti su questi temi per sensibilizzare le nuove generazioni, cercando di innescare comportamenti virtuosi. L’università e diversi settori dell’università, diverse discipline, abbiamo professori che lavorano su queste tematiche, anche fra i dottorandi e i giovani studiosi". A proseguire il discorso introduttivo del Rettore è stato Domenico Panetta, direttore generale dell’UniMC, che ha evidenziato come l'Università sia impegnata da tempo su questi fronti: "È un processo intrapreso da tempo dall’Università per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, sociale e culturale. C’è un impegno complessivo da parte dell’Università a far comprendere che questi temi sono al centro del nostro piano strategico". Anche la professoressa Mara Cerquetti, docente con delega alla sostenibilità, ha rimarcato l'impegno costante dell'Ateneo: "Ho questa delega alla sostenibilità da un anno; un anno fa eravamo qui a presentare una convenzione con Engie sull’efficientamento energetico e questo dimostra che, per quanto concerne la sostenibilità lavoriamo su diversi fronti. Nell’arco di quest’anno abbiamo cercato di promuovere una serie di iniziative aderendo anche a campagne nazionali che permettessero agli studenti di partecipare attivamente alle questioni riguardanti la sostenibilità. Il coinvolgimento attivo della comunità studentesca è un aspetto rilevante; i punti previsti nella convenzione vanno proprio in questa direzione. La partecipazione dei nostri studenti, attraverso attività come il tirocinio, può essere occasione per conoscere meglio le tematiche e le problematiche specifiche del settore". Dal lato del Cosmari, il presidente Paolo Gattafoni ha posto l'accento sull'importanza della comunicazione: "La comunicazione è importantissima. Come Cosmari tenevamo molto a Macerata sia per il prestigio dato dal fatto che l’Università è molto antica e rispettata nel panorama italiano sia perché è il centro del potere della Provincia. Bisogna andare verso la strada della sostenibilità ambientale, quindi comunicarla su pilastri come la trasparenza ma anche la fattibilità oggettiva. La comunicazione è veicolo di messaggi ma si fonda anche su uno scambio, ma se non c’è scambio non c’è comunicazione; lo scambio è l’occasione per rendere le persone adulte più ‘docili’ ad alcune regole che poi a cascata ricadono nelle nostre tasche, oltre al fatto della sostenibilità ambientale. Siamo ormai dentro un mercato selvaggio ma dall’altra parte dobbiamo parlare di sostenibilità ambientale". Infine, Brigitte Pellei, direttore generale del Cosmari, ha specificato la concretezza dell'accordo: "Questo accordo è un atto concreto per quanto concerne la gestione del tema ambientale, in particolare quella dei rifiuti in sinergia con attori che fanno parte della nostra società. Questi attori sono quelli che dovranno occuparsi del tema in questione in futuro: è lo spirito alla base di questa convenzione. Occorre far conoscere la realtà industriale sia come azienda impiantistica che come azienda sul territorio. La comunicazione, la cultura sono le tematiche che ci hanno portati in questo Ateneo sia nell’ottica di approfondire le criticità sia in quella del valore aggiunto che questo tema apporta. Il recupero del materiale, il riuso e anche delle buone prassi devono essere alla base del futuro dei giovani attori su cui bisogna investire perché facciano meglio di noi". Il programma di collaborazione prevede una ricca varietà di attività: dall'organizzazione di seminari su temi come l'economia circolare, la gestione sostenibile dei rifiuti e la riduzione dello spreco alimentare, fino alla promozione di eventi tematici con esperti del settore. Sono previste anche giornate aperte dedicate alla sostenibilità, che coinvolgeranno studenti e famiglie in laboratori, visite agli impianti di trattamento rifiuti e momenti di divulgazione scientifica. Tra le iniziative concrete, spiccano progetti come "Fatti gli avanzi tuoi", che promuove il riutilizzo creativo degli avanzi alimentari, o "Raccolta differenziata per tutti", che mira a migliorare le pratiche di conferimento dei rifiuti attraverso campagne di comunicazione inclusive. Previsti anche tirocini e stage per gli studenti nei settori del marketing, della comunicazione e della progettazione ambientale, oltre a borse di dottorato o premi di laurea legati alle tematiche dell'accordo. L'Università di Macerata si impegna a promuovere le iniziative congiunte all'interno della propria comunità accademica, contribuendo a diffondere una cultura della sostenibilità. Da parte sua, il COSMARI garantirà il coordinamento delle attività e valorizzerà il ruolo dell'Ateneo nelle proprie azioni di comunicazione ambientale. Con questo accordo, l'Ateneo e il Consorzio ribadiscono il proprio impegno nel costruire un futuro più consapevole e sostenibile, investendo sulla formazione e sulla partecipazione attiva delle giovani generazioni.

11/06/2025 17:27
Marchigiani dell’Anno 2024: dallo spazio al Papa, dall’impresa alla Serie A, l’eccellenza regionale premiata a Roma (FOTO e VIDEO)

Marchigiani dell’Anno 2024: dallo spazio al Papa, dall’impresa alla Serie A, l’eccellenza regionale premiata a Roma (FOTO e VIDEO)

Dal conclave allo spazio, dal grande schermo alla Serie A, dall’intelligenza artificiale ai vertici del giornalismo, dalla grande imprenditorialità ai più importanti teatri del mondo. Grazie alla loro laboriosità, al loro talento e alla loro pazienza, i marchigiani dimostrano di poter raggiungere l'eccellenza in ogni campo. La 39ª edizione del 'Marchigiano dell’Anno' ne è una testimonianza concreta e orgogliosa. La cerimonia di conferimento del prestigioso riconoscimento “Picus del Ver Sacrum” si è svolta martedì 10 giugno a Roma, nella splendida Sala Capitolare del Senato della Repubblica, in Piazza della Minerva. Il premio, giunto coem detto alla sua 39ª edizione, è patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Regione Marche e dal Consiglio regionale delle Marche, e viene conferito ogni anno dal Ce.S.Ma – Centro Studi Marche "G. Giunchi" – a marchigiani distintisi in ambito scientifico, artistico, culturale e sociale. Ad aprire la cerimonia è stato il Senatore Questore Antonio De Poli. Sono seguiti gli interventi di Umberto Antonelli, presidente del Ce.S.Ma, dell’ambasciatore Giorgio Girelli, della giornalista Rosanna Vaudetti, presidente emerito, della deputata Giorgia Latini, vice presidente della Commissione Cultura, Scienza e Isstruzione e della consigliera regionale Anna Menghi. La lettura dei curriculum e delle motivazioni che hanno portato all’assegnazione dei premi è stata affidata agli attori Simone Pieroni e Roberta Sarti.  Sono dieci i marchigiani insigniti del riconoscimento quest’anno. Nel mondo dell’imprenditoria, l’ascolano Battista Fariotti ha ricevuto il premio per il successo della sua azienda Fainplast, leader nella produzione di compound e materiali plastici. Il pesarese Onelio Fratesi, è stato premiato per l’eccellenza nel settore calzaturiero, con una produzione che ha conquistato i mercati internazionali. Federico Steca, imprenditore fermano, si è distinto con la Steca Srl, realtà attiva nei settori dell’ambiente, dell’energia e delle costruzioni. Dalla provincia di Pesaro-Urbino arriva anche Corinna Sperandini, CEO dell’azienda fanese Spacewear, che ha portato le sue tute spaziali interattive fino alla NASA, vestendo gli astronauti della missione Ax-3. Nel campo della tecnologia, è stata premiata Luigia Carlucci Aiello, originaria di Cerreto d’Esi, riconosciuta a livello nazionale come la madre dell’intelligenza artificiale in Italia. In ambito musicale, la soprano Rossella Marcantoni, direttrice artistica dell’Accademia Altidonese e fondatrice dell’Accademia Musicale Internazionale Maria Malibran, ha ricevuto il Picus per il suo straordinario impegno nella valorizzazione del patrimonio lirico. Il mondo dello sport è stato rappresentato da Massimo Palanca, indimenticabile calciatore di Serie A nato a Porto Recanati, celebre per i suoi “gol olimpici” e protagonista di una storica tripletta contro la Roma. Il suo contributo sociale per Catanzaro e la Calabria è stato sottolineato anche dal funzionario ONU Andrea Angeli, che lo ha paragonato a quello dato da Gigi Riva per Cagliari. Nel campo dell’informazione è stato premiato Roberto Tellei, giornalista di Tolentino e attuale vicecaporedattore di Sky TG24, con una carriera ventennale da inviato e corrispondente in Italia e all’estero. Il riconoscimento è andato anche all’attrice anconetana Lucia Mascino, amata dal grande pubblico per il ruolo nella serie di successo I delitti del BarLume. Un momento particolarmente toccante è stato il premio a Padre Bruno Silvestrini, agostiniano di Porto Recanati, liturgista e membro della comunità della Sagrestia Pontificia. Padre Silvestrini ha raccontato con ironia e commozione la sua recente esperienza in conclave: “Un mese e qualche giorno fa ero nella sacrestia per aiutare i cardinali. Non avevamo contatti con l’esterno, quindi non abbiamo visto la fumata bianca. Quando abbiamo sentito l’applauso, pensavo fosse stato eletto il cardinale Parolin. Poi invece ho scoperto che il nuovo Papa era il mio confratello Prevost, con cui ho studiato e che mi ha sempre stimato. In quel momento ho perso le staffe. Sono corso ad abbracciarlo. Ora lo vedo ogni giorno: non sono cardinale, ma sono l’amico del Papa”. Accanto ai dieci premiati principali, sono stati assegnati anche due importanti riconoscimenti speciali. Al presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna, è andato il Premio Marchigiano ad Honorem (18ª edizione), mentre alla presidente dell’AMIS – Associazione Marchigiani in Spagna – Silvia Giorgi è stato conferito il Premio Marchigiano nel Mondo (10ª edizione), per il suo impegno nella promozione delle Marche all’estero. Grande soddisfazione è stata espressa dalla direttrice del Ce.S.Ma., Pina Gentili, che ha annunciato la pubblicazione di un libro che raccoglierà le biografie e le immagini dei premiati. Il presidente Umberto Antonelli ha colto l’occasione per rivolgere un affettuoso augurio di compleanno al suo predecessore Franco Moschini, sottolineando come “Le Marche siano sempre al vertice. Spesso lavoriamo a testa bassa e non ci valorizziamo abbastanza, ma oggi possiamo alzare la testa ed essere davvero fieri della nostra regione.” Alla cerimonia erano presenti anche i sindaci della Comunità Montana dei Monti Azzurri, guidati dal presidente Giampiero Feliciotti, che ha ribadito il legame del territorio con il Ce.S.Ma. e l’importanza della pluralità dei talenti marchigiani. Come gesto simbolico, Felicitotti ha donato un cesto di prodotti tipici al  il Senatore Questore Antonio De Poli. “La storia di Padre Silvestrini, che è stato anche nostro Priore a San Nicola, è solo uno dei tanti esempi di eccellenza che questa regione è capace di esprimere". L'evento è stato organizzato dalla direttrice del Ce.S.Ma Pina Gentili, in collaborazione con l'Unione Montana dei Monti Azzurri, le aziende Castellino, Fileni, Ciriaci e Grafiche Fioroni. Questa edizione del Premio Marchigiano dell’Anno ha ancora una volta celebrato non solo i successi individuali, ma l’anima profonda di una terra che, pur mantenendo l'umiltà delle sue genti, continua a lasciare un segno nel mondo.

11/06/2025 17:00
Macerata tra eventi e cantieri: modifiche alla viabilità e appello alla pazienza dei cittadini

Macerata tra eventi e cantieri: modifiche alla viabilità e appello alla pazienza dei cittadini

Macerata si appresta a vivere giornate particolarmente intense, segnate da numerosi eventi e da cantieri attivi su più fronti, in gran parte legati alla ricostruzione post sisma. Manifestazioni culturali come Opera Kids all’Arena Sferisterio, il tradizionale Pellegrinaggio a Loreto, e importanti interventi pubblici e privati, stanno inevitabilmente modificando la viabilità cittadina, con ripercussioni sulla circolazione stradale e sulla sosta. A rassicurare i cittadini è il comandante della Polizia locale, Danilo Doria, che sottolinea come l’amministrazione e gli organi competenti siano pienamente consapevoli dei disagi, ma anche dell'importanza di queste iniziative per lo sviluppo della città. “Comprendiamo benissimo le difficoltà – dichiara Doria – ma queste attività sono finalizzate al miglioramento della comunità. Siamo consapevoli che eventi e lavori possano interferire con le normali abitudini quotidiane. Per questo chiediamo pazienza e comprensione. Faremo tutto il possibile per ridurre i disagi e garantire la sicurezza, come nel caso del montaggio della gru in viale Leopardi, previsto per domenica 15 e lunedì 16 giugno, che comporterà la temporanea chiusura al traffico di un tratto di strada”. Il Comando della Polizia Locale ha emesso un’ordinanza anche in vista del Pellegrinaggio Macerata–Loreto, in programma sabato 14 giugno, con partenza prevista dal centro fiere di Villa Potenza. La Santa Messa di apertura si terrà alle ore 21 nel piazzale del centro fiere, ma l’afflusso dei partecipanti è atteso già dal primo pomeriggio. Per garantire lo svolgimento in sicurezza dell’evento, sono previste modifiche alla viabilità nell’area di via De Gasperi, dove sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata dal mattino di giovedì 12 giugno fino a domenica 15. La circolazione sarà disciplinata con velocità ridotte, sensi unici e corsie riservate al passaggio dei pellegrini, mentre i veicoli autorizzati potranno transitare solo con appositi pass e sotto la guida del personale addetto alla viabilità. Modifiche significative interesseranno anche l’area del ponte “Pertini”, Borgo Peranzoni e la rotatoria con la SS77dir, dove sarà vietato il transito in alcune direzioni per i veicoli non autorizzati, con deviazioni previste verso il ponte “Papa Giovanni Paolo II”. Limitazioni alla velocità saranno attivate lungo la SS77, mentre su via Issy Les Moulineaux è previsto il divieto di sosta nel tratto in prossimità dell’intersezione con via Roma. Per quanto riguarda il montaggio della gru in viale Leopardi, previsto tra il 15 e il 16 giugno, l’ordinanza specifica ulteriori provvedimenti. In particolare, sarà vietata la sosta in entrambi i lati del tratto compreso tra via Zara e piazza Garibaldi, mentre tra Borgo San Giuliano e via Zara sarà imposto un limite di velocità di 30 km/h. Sarà inoltre interdetto il transito tra via Zara e via XXX Aprile, con interdizione fisica anche dei marciapiedi e degli accessi laterali privati, eccetto per i veicoli della ditta incaricata. Il traffico verrà deviato lungo un percorso alternativo che passa da via Basili e piazza Vittorio Veneto, fino a via XXX Aprile. Altri provvedimenti riguardano viale Pantaleoni, corso Cairoli, via Pancalducci e le intersezioni strategiche del centro, dove saranno attivati divieti di transito per mezzi pesanti, direzioni obbligatorie, e percorsi consigliati. È inoltre autorizzata, in casi specifici e sotto supervisione, la circolazione contro senso dei mezzi d’emergenza o addetti ai lavori, per consentire operazioni delicate come il trasporto dei componenti della gru. Prevista anche una momentanea rimodulazione del servizio urbano APM e del trasporto pubblico locale, con deviazioni dei mezzi che transitano nelle aree interessate dai lavori.   La complessa macchina organizzativa, frutto di riunioni e coordinamenti tra enti, punta a garantire il minimo impatto sulla cittadinanza, nella consapevolezza che si tratta di interventi e manifestazioni che contribuiscono alla crescita culturale, spirituale e strutturale della città.

10/06/2025 15:18
Tolentino, post-sisma: al via il cantiere della chiesa della Divina Pastora

Tolentino, post-sisma: al via il cantiere della chiesa della Divina Pastora

Nella mattinata di lunedì ha preso ufficialmente il via il cantiere per i lavori di riparazione della chiesa della Divina Pastora a Tolentino, colpita dal sisma del Centro Italia del 2016. La cerimonia di apertura si è svolta alle ore 9:00 con il Rito di Benedizione presieduto dal parroco di San Catervo, don Gianni Compagnucci, assistito dal diacono Maurizio Bettucci e da alcuni collaboratori pastorali. L’intervento, progettato dagli architetti Paolo Canullo e Luca Anconetani con la collaborazione degli ingegneri Claudio Speranza e Daniele Paciaroni, sarà eseguito dall’impresa ALMA di Mancini S.R.L. I lavori riguarderanno la riparazione dei danni strutturali causati dal terremoto e restituiranno alla comunità un luogo di culto caro ai fedeli. L’intero progetto è finanziato attraverso l’Ordinanza n. 105 del 22 agosto 2020 del Commissario Straordinario per la Ricostruzione post sisma del Centro Italia. La conclusione dei lavori è prevista per gennaio 2026. La Diocesi di Macerata, soggetto attuatore dell’intervento, ha espresso sincera gratitudine all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, e al Comune di Tolentino per la stretta e proficua collaborazione istituzionale e tecnico-amministrativa..  

10/06/2025 10:30
Un pomeriggio con Raffaele Curi, dai Finzi-Contini a Man Ray, fino alla Fondazione Fendi: "Le Marche? Torno sempre là" (FOTO e VIDEO)

Un pomeriggio con Raffaele Curi, dai Finzi-Contini a Man Ray, fino alla Fondazione Fendi: "Le Marche? Torno sempre là" (FOTO e VIDEO)

Sulle tracce di quelle linee carsiche che legano luoghi e anime, dalle Marche, in particolar modo da Potenza Picena, siamo arrivati a Roma, nella metropoli fragorosa e profana, in uno slalom fra torme di visitatori, vicoli silenziosi e abbagli onirici di marmo e di luce riflessa del bianco monumentale.   Nel primo pomeriggio, ad accoglierci nella sua casa in via Giulia, con garbo e piglio d’altri tempi, senza dubbio d’una raffinatezza oggi spersa e sparuta, se non estinta, c’è Raffaele Curi. Riassumere la carriera di Raffaele Curi nella stenografia spaziale di poche pagine è impresa destinata all’incompletezza: la sua biografia, come le sue opere, sfugge ai contorni netti per farsi tessuto in cui arte, vita e pensiero si intrecciano in un fluire continuo. Nato ad Ancona e cresciuto a Potenza Picena, esordisce come attore con il film da Premio Oscar “Il giardino dei Finzi-Contini” di De Sica e il “Casanova” di Fellini, allievo dell’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, si laurea in Lettere e filosofia con una singolare tesi sul pittore del XV secolo, Sassetta. Assistente di Man Ray, per vent’anni ha lavorato al fianco del compositore Gian Carlo Menotti al Festival dei Due Mondi di Spoleto e collaborato con le principali personalità internazionali che hanno segnato lo scenario culturale e artistico di quegli anni. Curi, col suo operare, è in costante transito fra teatro, arti visive, cinema, filosofia, musica, poesia. Dal 2001 è il direttore artistico della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti, per la quale, in questa lunga parabola temporale, ha ideato un corpus di performance che, come sottolineano Samuele Briatore e Dalila D’Amico nel saggio “Circolarità”, sono vere e proprie liturgie laiche, sincretismi emozionali e intellettuali dove sacro e profano, alto e basso, memoria e presente si toccano senza confondersi. Una casa, quella in cui abbiamo avuto la fortuna di entrare, che non di rado la si ritrova nelle pagine delle maggiori riviste di design, dove l’estetica dell’arredamento, oltre che legata al fine gusto personale, è anche l’effetto collaterale di un’intera esistenza. Il salone, irradiato da una luce sospesa, è costellato da opere d’arte uniche; Man Ray, De Chirico proseguendo per Carol Rama, Rauschenberg…libri ovunque, colonne di volumi rari che si ergono dal parquet, cui fanno da controcanto -sospesi dall’alto del soffitto- dei cordofoni di pregiato legno. Appoggiate sul dorso dei libri disposti sugli scaffali della parete-libreria fotografie che hanno segnato la storia del cinema e dell’arte degli anni Settanta/Ottanta. Ogni opera appesa alle pareti narra una storia precisa, legata a doppio filo alle vicende della vita di Curi, e dialoga con le altre, talvolta in opposizione dialettica, per fortuite e incredibili vicende. Un palinsesto di esistenze incrociate.  Seduti sul divano, guardando l’attestato appeso alla parete del Premio Oscar a ‘Il Giardino dei Finzi Contini’, Curi inizia a raccontare il suo promettente esordio nel mondo del cinema... "Credevo di voler fare l'attore e ci sono riuscito anche con importanti risultati; il mio esordio è avvenuto in un film che, come ben si sa, ha meritato l'Oscar: ‘Il Giardino dei Finzi Contini’ di Vittorio De Sica. Avevo appena vent'anni. Dopo tre o quattro anni, ho capito che preferivo comandare: un attore, più è cera malleabile, più è docile pongo nelle mani del regista, e più riesce, più eccelle. Io, invece, nutrivo una ben più marcata propensione al comando. Ho cominciato a spostarmi, a congegnare l'idea della direzione, della regia. Intanto, ho maturato una lunga esperienza di quindici anni al Festival di Spoleto, come assistente di Gian Carlo Menotti. E, nel mentre, ho avuto l'opportunità di essere nuovamente assistente di Man Ray. Nonostante abbia frequentato con profitto l'Accademia d'Arte Drammatica Silvio d'Amico e l'Università La Sapienza, queste figure, giganti del loro tempo, mi hanno insegnato più di tutti: Man Ray, De Chirico, Modugno – un artista di statura grandissima – De Sica... sono stati loro la mia vera università. È stata un’avventura magnifica. Per un giovane proveniente dalla provincia, l'opportunità di constatare e toccare con mano l'opera e la personalità di tali artisti si è rivelata un'esperienza di incalcolabile valore”. Spesso la vita col suo fortuito concorso di circostanze e trame insondabili ordisce incontri inaspettati: può raccontarci come ha conosciuto il maestro del Surrealismo, Man Ray? "L'ho conosciuto mentre giravo un film a Torino, Un uomo, una città, e l’appartamento in cui si svolgevano le riprese apparteneva a Luciano Anselmino. Era un personaggio fuori dal comune: amico di Warhol, grande mercante d’arte, forse il più importante del periodo per quanto riguarda la pop art. Eravamo diventati amici, ed era il mercante di Man Ray. Era anche vicino a Carol Rama, che conobbi proprio grazie a lui. Purtroppo, è morto giovanissimo, pochi anni dopo, per un’overdose di eroina. Un giorno, Luciano mi chiamò: ‘Raffaele, siamo qui per una mostra di Man Ray, si intitolerà L’occhio e il suo doppio. C’è da girare un mini-film per il Metropolitan, ti andrebbe di fare il modello?’ Accettai senza esitazioni. Il set era il Grand Hotel, e quando arrivai trovai lì Man Ray, sua moglie Juliet, e persino Luis Buñuel All’epoca i giovani attori erano pressoché squattrinati; quando Anselmino chiese quanto avrei voluto per la parte, ho detto soltanto che non volevo nulla e che avrei invece molto gradito un catalogo con una fotografia di Man Ray.   La sera stessa, Man Ray mi invitò a cena donandomi una delle sue ultime opere. Se avessi accettato il danaro, lo avrei già speso, come è d'uso; l'opera d'arte, invece, non si esaurisce mai. I marchigiani, si sa, sono avveduti!” Si è ritrovato a essere testimone di un’epoca straordinaria, un’agorà di menti fervide che con la loro “grammatica” hanno riscritto dei codici culturali; Andy Warhol, Pasolini, Rauschenberg, Moravia…oggi è possibile rivivere un periodo storico del genere? “Oggi non è possibile viverlo; non esistono più personaggi così. La vostra generazione è una generazione sventurata. È il modo di pensare che è radicalmente mutato. L'idea che esista l'intelligenza artificiale è soltanto un inganno: siete molto sfortunati. C’è chi oggi viene da me, e io non sono certo Man Ray; nell'assoluto nulla io divento un personaggio, pur non essendolo. Prima, c’era la possibilità di tutto. Tutte queste grandi personalità ti preparavano: era un'incessante voglia essenzialmente di vivere”. Nel suo salotto vediamo due opere di artisti non propriamente sodali: De Chirico e Man Ray.  A un primo sguardo si potrebbe pensare quasi a una regia beffarda, può raccontarci di più? "La storia di De Chirico è essenzialmente legata a Man Ray, al quale l'allora sindaco di Roma, Clelio Darida, donò le chiavi della città e un’opera appositamente realizzata dal pittore metafisico, ignaro dell’antipatia che i surrealisti, Man Ray incluso, nutrivano verso la pittura metafisica. Appena ricevuta l’acquaforte, Man Ray me la diede con disprezzo, chiedendomi di strapparla e gettarla nel water del Grand Hotel. Non lo feci, la incartai, la consegnai alla reception e la ritirai il giorno dopo. Oggi, nel mio salotto, convivono appese l’opera di Man Ray e quella di De Chirico”.     In un’epoca segnata da omologazione, dato, algoritmo e combinatoria dell’IA, che cosa significa “fare arte” e distinguersi? "Se qualcuno possiede una grande personalità, oggi è percepito come un folle. Io so bene ciò che desidero. Si deve essere uguali agli altri, altrimenti non si riesce a emergere, e questo è drammatico. Solo con uno sforzo immane, che alla fine può persino logorarti, forse si riesce. Io, a costo di rimanere solo, di essere abbandonato da tutti, non ho mai rinunciato alla mia personalità. Voglio questo, e questo deve essere, ma probabilmente sono fuori tempo. Non so se oggi si è in un momento in cui si debba ridefinire la trama dell'arte; l'arte contemporanea è terrificante, priva di pensiero. Si parla di arte concettuale ma se non si parte dal concetto, l'arte non è concettuale". Qual è il suo rapporto con le Marche, con la terra della sua infanzia? “Penso sempre alle Marche, torno sempre là; è la base della mia vita. Faccio sempre le stesse passeggiate, non ho dimenticato nulla. Quando si attraversa un momento buio, si torna sempre in quei luoghi e si cerca di rivedere l'infanzia, ma soprattutto le Marche. La nostra zona è una regione fatata; c’è il Monte della Sibilla, le leggende di fate, streghe, i mazzamurelli... È una regione che sa aiutarti, sa accarezzarti”. Conclusa la conversazione, lasciamo la casa di Raffaele Curi per dirigerci al Palazzo Rhinoceros, vicino all’Arco di Giano, progettato e arredato dall’architetto premio Pritzker Jean Nouvel per accogliere la Fondazione Alda Fendi - Esperimenti. Nelle sale di questo spazio, Curi ci ha guidati lungo il percorso che si snoda all’interno dell’ultima mostra ancora in corso; ogni passo è un addentrarsi nella profonda inquietudine scaturita dalla crisi dello spettacolo tradizionale, dall'avanzata dell'Intelligenza Artificiale e dai mutamenti geopolitici. Un viaggio che inizia con la proiezione dei frammenti de "La caduta dell'impero romano" di Anthony Mann, passa per la poco conosciuta performance "The Sun is Down" di Yoko Ono e Lady Gaga, e le sagome visionarie di David Lynch. Al centro, le iconiche opere di design come il divano "Tramonto a New York" e la poltrona "Up" di Gaetano Pesce, insieme a citazioni che spaziano da Giovenale a Stephen King, dipingendo un'umanità sospesa tra l'apogeo e l'incertezza. È un richiamo a discernere se il crepuscolo che avvolge la nostra epoca sia l'ombra di una fine irreversibile o un’inedita alba.  Intanto, mentre rimane la vertigine dell'interrogativo "Is it sundown?", una sfera gialla riempie un’intera parete fino a estinguersi, lasciando un’effige proiettata al muro, ideata dallo stesso Curi: “La mente intuitiva è un dono sacro. La mente razionale è un fedele servo. La nostra società adora il servo e ha dimenticato il dono".  

09/06/2025 11:22
Referendum, nelle Marche affluenza al 16,1%: Macerata sotto la media con il 14,71%

Referendum, nelle Marche affluenza al 16,1%: Macerata sotto la media con il 14,71%

Affluenza contenuta anche alle 19 per i cinque referendum abrogativi sulla giustizia: nelle Marche ha votato il 16,1% degli aventi diritto, dato in lieve aumento rispetto al 7,5% registrato alle 12 (dati ANSA), e sostanzialmente in linea (anche leggermente sopra) con la media nazionale. Tra le province marchigiane, quella con l’affluenza più alta è Ancona, che ha raggiunto il 18,1%, seguita da Pesaro Urbino con il 16,4%. Subito sotto la media regionale si colloca Fermo (14,9%), poi Macerata (14,71%) e Ascoli Piceno (14,20%).   A Macerata città ha votato il 17,31%, mentre a Civitanova Marche l’affluenza si ferma al 14,18%.

08/06/2025 20:25
Macerata, Santa Maria del Monte torna a splendere: prima riapertura post sisma nella Diocesi

Macerata, Santa Maria del Monte torna a splendere: prima riapertura post sisma nella Diocesi

Riaperta al culto a Macerata la chiesa di Santa Maria del Monte. Si tratta del primo edificio di culto appartenente alla Diocesi a essere restaurato dopo il sisma del 2016. Presenti al taglio del nastro il vescovo mons. Nazzareno Marconi, il sindaco Sandro Parcaroli e il Commissario straordinario alla ricostruzione post sisma 2016 Guido Castelli. Con loro il parroco don Krzysztof Strzelecki e, tra le autorità, i consiglieri regionali Anna Menghi, Pierpaolo Borroni e Romano Carancini, mentre per il Comune di Macerata il vice sindaco Francesca D’Alessandro, gli assessori Paolo Renna e Oriana Piccioni. Una cerimonia partecipata, in una chiesa gremita, che ha avuto inizio con la presentazione dei lavori di restauro eseguiti ed è proseguita con il rito di dedicazione del nuovo altare da parte di mons. Marconi. «Oggi restaurare una chiesa non è soltanto mettere un’impalcatura e stare a vedere cosa è successo – ha detto il Vescovo –, prima bisogna studiare e capire perché si sono verificati dei danni, poi si lavora e quando è tutto chiaro allora i cantieri si muovono e arrivano in fondo. Per questo ringraziamo il Signore, l’Ufficio Sisma della Diocesi, l’Ufficio Speciale per la ricostruzione, la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e tutte le persone che qui hanno lavorato. Ci sono altri cantieri in corso a Macerata e altri che stanno per partire, dalla chiesa del Sacro Cuore all’Immacolata, l’unica cosa che chiedo è di comprendere che le cose fatte bene hanno bisogno di tempo: ci stiamo dando da fare. Grazie anche a quanti faranno in modo che questa chiesa non sia soltanto un monumento ma sia soprattutto una casa della preghiera e dalla nostra gente». I lavori nella chiesa di Santa Maria del Monte, attuati dalla Diocesi di Macerata con contributo Sisma 2016, integrato con fondi privati messi a disposizione dall’Ente Ecclesiastico, sono stati progettati e diretti dall’arch. Mauro Saracco e dall’ing. Nicola Gobbi, ed eseguiti dalla C.E.S.A. di Falcini Enzo s.r.l. per le opere in OG2 e dalla EURES ARTE s.r.l. per le opere in OS2A. In tal senso, ha voluto ringraziare le maestranze anche il sindaco Parcaroli: «Essere qui è una grande emozione – ha ribadito –, una chiesa che riapre dopo il terremoto del 2016 è una soddisfazione anche per il primo cittadino. Per questo voglio ringraziare quanti hanno contribuito al restauro, partendo dal senatore Castelli, fino alla Soprintendenza». Ringraziamenti condivisi anche dallo stesso Commissario alla ricostruzione Castelli: «Tra il 24 agosto del 2016 e il 18 gennaio del 2017 sono state danneggiate dal terremoto più di 1500 chiese, 1200 già finanziate di cui 70 appartenenti alla Diocesi di Macerata per poco meno di 50 milioni di euro – ha spiegato –, si tratta di un grande lavoro di squadra, dagli artigiani ai tecnici, che si manifesta oggi con un altro passo avanti che ci incoraggia e non ci fa essere inutilmente orgogliosi ma finalmente rassicurati di vedere la luce in fondo al tunnel. Riaprire la chiesa di Santa Maria del Monte, vuol dire restituire un luogo di fede, memoria e speranza. Ringrazio il Vescovo Nazzareno Marconi, la Soprintendenza archeologia belle arti e tutti quelli che si sono adoperati per questo nuovo traguardo. Insieme costruiamo il posto migliore dove vivere».      

08/06/2025 20:06
Castelli cittadino onorario di San Severino: “Un legame indissolubile con questa comunità” (FOTO)

Castelli cittadino onorario di San Severino: “Un legame indissolubile con questa comunità” (FOTO)

In una mattinata di festa, coincisa con le celebrazioni per il Santo Patrono, la Città di San Severino Marche ha onorato il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016, senatore avvocato Guido Castelli, conferendogli la Cittadinanza onoraria. La solenne cerimonia si è tenuta nella sala del Consiglio del Municipio, in un clima di profonda gratitudine. Il conferimento, votato all'unanimità dei presenti nell’ultima seduta del Consiglio cittadino, rappresenta un segno tangibile di riconoscimento per il profondo impegno, la comprovata competenza e la spiccata sensibilità umana dimostrate dal commissario Castelli nel sostenere la ricostruzione del territorio settempedano. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, la Giunta comunale con gli assessori Vanna Bianconi, Sara Clorinda Bianchi, Michela Pezzanesi e Jacopo Orladani, e il consigliere di maggioranza Alberto Capradossi, insieme ai consiglieri di minoranza Tarcisio Antognozzi, Tiziana Gazzellini e Gabriele Pacini. Presente anche sua eccellenza l'arcivescovo di Camerino - San Severino Marche, monsignor Francesco Massara, e una delegazione del Comune di Comiziano, guidata dal sindaco Severino Nappi, che ha sigato un Patto di amicizia nel segno del comune Patrono, San Severino Vescovo. Prima della consegna della pergamena, opera dell'Antica Bottega Amanuense di Recanati del maestro Malleus, il sindaco Rosa Piermattei ha dato lettura alle motivazioni dell’onorificenza accompagnandole con parole di stima e amicizia nei confronti del Commissario Castelli. “È con profonda emozione e con un senso di autentica gratitudine che oggi, in questa aula consiliare, in una giornata speciale per tutti noi perché ricorre anche la Festa del Santo Patrono, ci apprestiamo a un gesto che non è soltanto formale, ma che racchiude il cuore e l'anima della nostra San Severino Marche" - ha dichiarato il Sindaco Piermattei. Sottolineando - "Questa decisione racchiude un profondo e sincero riconoscimento da parte di tutta l'Amministrazione e della comunità settempedana nei confronti dell'impegno concreto e della sensibilità che il Commissario Castelli ha dimostrato verso un territorio duramente colpito dal sisma". Il sindaco ha poi evidenziato il ruolo determinante del Commissario nello sblocco di opere chiave per la comunità: "Penso, in particolare, al caso dell'Istituto Tecnico 'Divini' - ha sottolineato il sindaco, aggiungendo - La ricostruzione di una delle più importanti scuole dell’intera regione era bloccata, sembrava un'impresa impossibile vederla avanzare. Senza l’intervento personale, la tenacia, la capacità di studiare le carte e trovare soluzioni del Commissario Castelli, oggi non saremmo qui a vedere un'opera avviata concretamente. Questo è solo un esempio, ma emblematico, della sua opera”. Tra gli altri interventi che hanno trovato nuovo slancio grazie all'azione di Castelli, il sindaco Piermattei ha menzionato la nuova caserma dei Carabinieri, il nuovo asilo nido e la scuola materna in via Talpa, il Centro operativo comunale e l'ammodernamento infrastrutturale del Ponte dell'Intagliata. Quest'ultimo, pur non direttamente legato ai danni sismici, è stato reso possibile grazie a fondi commissariali, risolvendo una storica criticità viaria. “Lei ha rappresentato il volto visibile di una filiera istituzionale che oggi ha permesso di riavviare la speranza nei nostri territori - ha aggiunto il sindaco, ringraziando anche i precedenti Commissari e tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente per il ritorno alla normalità, ed ha aggiunto - Questa Cittadinanza onoraria non è solo un titolo, ma un legame indissolubile con la nostra comunità, un simbolo tangibile della nostra gratitudine e della nostra speranza. Benvenuto, senatore, nella nostra comunità, non solo come ospite illustre, ma come concittadino”. Il senatore Castelli ha risposto esprimendo profonda riconoscenza al sindaco Piermattei e all'intera comunità settempedana: “Mi emoziono poco ma questa volta mi è capitato. Ho capito che questo gesto è molto di più un pezzo del cammino fatto insieme, è un pezzo di dolori affrontati, di sensazioni ipotizzate, di difficoltà superate insieme anche se molte ce ne sono ancora da superare - ha affermato il Commissario, per agigungere - Il mio sentimento è anzitutto di gioia, perché è bellissima una cosa così e perché ho sempre avuto un grande amore per le istituzioni”. Castelli ha sottolineato la ricchezza storica e culturale di San Severino Marche. "Questa è una città che ha una storia straordinaria, è una delle città più pregiate, più belle, più cariche di storia. San Severino Marche ha consegnato alla storia dell'arte campioni della capacità dell'Italia di promuovere la bellezza e la cultura. Mi ci portava da bambino mio padre quando ci veniva a far vedere i Salimbeni”. Castelli ha poi ribadito l'importanza del lavoro di squadra, condividendo il riconoscimento con quanti lo affiancano quotidianamente: “Tante sono le cose fatte, moltissime quelle da fare e io devo comunque dire che questa Cittadinanza la condivido con tante altre persone che insieme a me hanno reso possibile le cose che abbiamo fatto nel verso giusto”. Un ringraziamento particolare è stato rivolto all'arcivescovo Massara: “In questo lavoro ho incrociato anche persone straordinarie come monsignor Francesco Massara. L'incontro con Monsignor Massara è stato molto utile perché lui è un grande committente della ricostruzione e, come mi ricorda, oggi è anche il mio vescovo. Quando mi trovo di fronte a una situazione complicata faccio mio un suo motto: "ad ogni problema c'è una soluzione e se non c'è la soluzione quello non è un problema". E quindi a fronte di questo realismo cristiano, Dio ci assista, procediamo con la ricostruzione di San Severino Marche e di tutto il resto del cratere”. Anche sua eccellenza monsignor Francesco Massara ha preso la parola, evidenziando il legame profondo di Castelli con il territorio: "La cittadinanza è un gesto, diciamo, formale perché il Commissario Castelli è già cittadino del nostro territorio. Dalle mie parti si dice che la porta è aperta ma il cuore lo è ancora di più. L'arcivescovo ha elogiato il contributo di Castelli e la sua costante disponibilità: "Credo che il Commissario, lo chiamo Guido, stia dando un grande apporto alla ricostruzione, è visibile, questo dà una grande speranza e una grande fiducia anche nei nostri cittadini, nonostante le tante difficoltà. In questi anni è sempre stato disponibile, a tutte le ore, ha  sempre risposto. È un onore per me essere anche tuo vescovo ora che sei cittadino anche di San Severino Marche”. Monsignor Massara ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra le istituzioni, citando il successo della mostra giubilare del Marec e il prossimo obiettivo della ricostruzione dell'Oratorio Don Orione a San Severino Marche: "Se abbiamo raggiunto e possiamo raggiungere ulteriori traguardi in questo territorio è perché c'è una collaborazione però l'importante è tendere a quell'unità del bene del territorio”. Il conferimento della cittadinanza onoraria al senatore avvocato Guido Castelli suggella un legame di fiducia e gratitudine, riconoscendo il suo ruolo fondamentale nel percorso di rinascita post-sisma e augurando un futuro di prosperità per San Severino Marche e l'intero cratere.

08/06/2025 17:49
Il Banco Marchigiano premia 25 studenti  con le borse di studio “Arnaldo Pistilli”

Il Banco Marchigiano premia 25 studenti con le borse di studio “Arnaldo Pistilli”

Venerdì 6 giugno, presso il ristorante Villa Bianca di Montegranaro, si è tenuta la tradizionale convention del Banco Marchigiano, durante la quale sono stati premiati 25 giovani del territorio che, nel corso dell’anno scolastico e accademico 2023-2024, hanno conseguito il diploma o la laurea con il massimo dei voti. L’evento si è aperto con una panoramica sui risultati molto positivi registrati nei primi quattro mesi del 2025, che hanno superato le previsioni di budget, e con la condivisione delle strategie per il secondo semestre, illustrate dallo stesso Tombolini alla platea di dipendenti. A seguire, il momento più atteso: la consegna delle borse di studio “Arnaldo Pistilli”, iniziativa che da anni premia l’impegno, la costanza e il talento dei giovani. Un riconoscimento simbolico e concreto, che testimonia la volontà della banca di investire nel futuro delle nuove generazioni. “Crediamo nel valore del merito e nell’energia dei giovani. È lo stesso spirito che guida le nostre scelte, dentro e fuori l’organizzazione”, ha dichiarato Tombolini. Ecco i nomi dei 25 studenti premiati:Ilaria Zenobi, Gabriele Pepi, Benedetta Apolloni, Carlo Perini, Ginevra Cesaretti, Sofia Mercanti, Melany Del Medico, Annamaria Pennesi, Giacomo Smerilli, Giacomo Lelli, Camilla Martinelli, Maria Catalano, Alessandro Silvestrini, Andrea Sabatini, Riccardo Perini, Niccolò Forcina, Eleonora Liguori, Giuseppe Pepi, Lisa Fortuna, Beatrice Massetani, Ludovica Benigni, Enrica D’Anneo, Lucia Marozzi, Aurora Di Sabatino, Lorenzo Sartini.   La serata si è conclusa con un tocco di leggerezza grazie all’ironia del duo comico “Il doppiatore marchigiano”, regalando sorrisi e buonumore a tutti i presenti.  

07/06/2025 16:45
Nerovisciola: La passione di Giorgio e Monica per le visciole delle colline cingolane

Nerovisciola: La passione di Giorgio e Monica per le visciole delle colline cingolane

 Giorgio Togni è il titolare di Nerovisciola - Azienda Agricola Antinori, situata in località Santa Maria del Rango a Cingoli. Dal 2014 Giorgio, insieme a sua moglie Monica, gestisce l’Azienda Agricola Antinori, la quale produce diversi prodotti a base di visciole. L’idea di questa realtà immersa nel verde è nata nel 2011, nonostante entrambi venissero da famiglie da sempre legate all’agricoltura. Tutti e due da piccoli, seguivano i lavori nei campi dei genitori, come per esempio la raccolta delle olive. Ma all’inizio, le loro strade erano completamente diverse, Giorgio è un geometra e lavorava in un’azienda, mentre Monica, faceva la maestra in un asilo nido.  Puoi raccontarci la storia dell’Azienda Agricola Nerovisciola? “Sin da quando ero bambino, l’idea di avere una mia attività da gestire in maniera diretta, è sempre stata forte, ma appena diplomato c’è stata la chiamata di questa azienda che conoscevo e già a 23 anni avevo un contratto a tempo indeterminato. Quindi ho messo un po’ in secondo piano quelle che erano le mie passioni, seguendo l’opportunità lavorativa che mi si era presentata. Poi nel 2011 l’azienda con cui lavoravo, importante a livello nazionale, decise di chiudere 8 stabilimenti su 14 e di licenziare circa mille dipendenti, ed io, come dico sempre, fortunatamente sono stato uno di quelli. Da lì nasce un po’ quest’idea di partire d’accordo con mia moglie, di aprire una nostra attività, ed abbiamo così deciso di valorizzare un prodotto che facevano i genitori di Monica. Loro lo realizzavano in casa, come molte realtà della zona di Cingoli, che è il vino di visciola. Un’idea dunque sorta grazie a questa “occasione”, che la vita con questo licenziamento, in maniera inaspettata ci aveva messo davanti. Oggi ci troviamo ancora su questa strada anche se l’azienda rispetto all’inizio è completamente cambiata. La visciola è tipica delle colline maceratesi, negli anni abbiamo scoperto che la prima ricetta di vino di visciola è del 1600, nel ricettario del Buonaccorsi di Macerata”.  Com’è cambiata la tua vita da quando hai iniziato a dedicarti all’agricoltura? Che cosa ti senti di dire ad un giovane che ha in mente questo sogno? “Sicuramente il cambiamento più grande da quando ho lasciato l’azienda a quando ho aperto la mia attività agricola è stato il poter gestire il tanto tempo che avevo a disposizione. Oggi è un po’ diverso, ma all’epoca facevamo molti meno prodotti. I primi anni sono stati un po’ difficili perché devi organizzare quella che è la tua giornata, prima ero abituato che comunque c’era sempre qualcosa da fare, poi ho dovuto imparare a gestire i miei tempi. Un’altra cosa complicata da capire è anche la gestione monetaria dell’azienda, quando è tua, e soprattutto un’azienda agricola non convenzionale, ci sono magari dei periodi dove hai dei buoni incassi ed altri dove non hai niente. Questo è stato un forte cambiamento ma anche una grande sfida aziendale perché siamo riusciti in più di 10 anni a cambiare questa situazione. Quando abbiamo iniziato le vendite erano concentrate soprattutto nel periodo natalizio, mentre poi con degli aggiustamenti e con dei nuovi prodotti, come l’apertura di un agriturismo, esso ci permette di avere un’organizzazione finanziaria completamente diversa dall’azienda, su tutto l’anno. Dall’altra parte, il tempo e questa apertura a nuovi prodotti ha fatto sì che i ritmi siano completamente cambiati. L’idea mia e di mia moglie è sempre comunque quella di seguire la stagionalità e i ritmi che ci dà la natura". "Per un ragazzo che vorrebbe intraprendere questo sogno, sicuramente dico di chiedere un po’ le orecchie dalle persone che ti stanno vicino, che come nel nostro caso avevano un po’ di scetticismo. Tante persone ci hanno detto che stavamo sbagliando, quindi serve molto coraggio per seguire i propri sogni e il non aver paura di fallire perché comunque uno fallisce solo se ci prova. Una buona dose di incoscienza aiuta ed anche l’idea che comunque il fallimento non è così grave. Altri due suggerimenti che mi sento di dare sono di collaborare con altre aziende perché oggi da soli si va avanti sì, ma insieme è meglio. Noi abbiamo sperimentato molto spesso che collaborando si ottengono prodotti migliori e più in linea con l’idea che vogliamo raccontare. Il secondo consiglio è quello di non fare più un’agricoltura come i nostri nonni, funzionava ma con i loro tempi, oggi ne serve una diversa. Nei prossimi anni dobbiamo puntare molto di più sulla qualità dei prodotti che non sulla quantità, soprattutto per il cambiamento climatico in atto, noi come azienda abbiamo deciso di puntare sulla qualità, che è quella che premia”. Che cosa offrite ai vostri clienti? Il prodotto più richiesto? “Nell’arco di tutti questi anni sono stati inseriti tanti nuovi prodotti, ma quello che di base resta sempre è quello di offrire ai nostri clienti un’armonia, una pace di fondo. Ovvero staccare una mezz’ora in mezzo alla natura, assaporare prodotti che ti riportino alla semplicità delle cose ed alla loro naturalezza. Quello che offriamo ai nostri clienti, sia con i prodotti che appunto con le degustazioni che facciamo, è quello di far conoscere una vita che magari si faceva 50 anni fa nelle nostre campagne, dove tutto era molto più lento. Portiamo i clienti anche a vedere dei punti panoramici della nostra zona. I prodotti che offriamo sono tutti biologici, non vengono in nessun modo trattati, né con agenti chimici né con concimi per aumentare le produzioni, teniamo molto alla loro sanità, anche perché è ciò che facciamo anche nella nostra vita privata. È proprio una nostra idea di vita. I prodotti più venduti sono sempre a base di visciola, nel periodo natalizio, più il vino, in altri più le confetture, o nel periodo estivo le visciole al sole da mettere sul gelato. Il prodotto che più rappresenta l’azienda è il nostro Nerovisciola, è un po’ la nostra immagine". “Harmonico” è l’amaro effetto wow che avete realizzato con ben 21 tra erbe e fiori. Puoi parlarci di com’è nata questa idea e… di che cosa si tratta? “Harmonico” è un amaro alle erbe che nasce nel 2021, la prima realizzazione è stata fatta nel 2024. L’idea nasce passeggiando tra le nostre colline, abbiamo visto che ci sono diversi conventi e monasteri e la domanda è nata spontanea: ma questi frati e queste monache come curavano queste persone negli anni 1000? Facendo un po’ di domande abbiamo chiesto al nostro botanico e naturopata, quali fossero le erbe nella nostra zona, ne abbiamo selezionate ventuno. Da lì nasce questo prodotto che è proprio una collaborazione. Con mia moglie ogni anno le raccogliamo nel giusto periodo e poi la distilleria che fa l’infusione. Le stesse erbe raccolte in un altro territorio non avrebbero mai lo stesso sapore, è un prodotto che ci sta dando delle grandissime soddisfazioni”. Tra l’altro per grazie ad esso siete candidati all’Oscar Green 2024 nella categoria “Custodi d’Italia” giusto? Ve l’aspettavate?  “Con “Harmonico” abbiamo partecipato all’edizione 2024 di Oscar Green nella categoria “Custodi d’Italia” è stata una bella sorpresa essere stati candidati per la Regione Marche, non abbiamo vinto come progetto ma Coldiretti ci ha inserito in un atlante dove vengono selezionate alcune aziende, la nostra come “Custode del territorio”, perché “Harmonico” rappresenta la bellezza di questo piccolo scorcio delle colline cingolane, è un grande piacere essere riconosciuti a livello nazionale”. Progetti in cantiere? “Come per tutte le aziende i progetti in cantiere sono sempre tantissimi, quelli che stiamo portando avanti con maggiore interesse e che usciranno prima di Natale parlano di nuove collaborazioni. Credo che in questo periodo, sia sempre più fondamentale andare a creare ciò con altre aziende dove si riescono a valorizzare al meglio i nostri prodotti. Non riusciamo sempre a fare tutto e a saperlo fare nel miglior modo possibile, per cui appoggiandoci ad altri riusciamo ad avere dei prodotti che sono veramente buoni e che valorizzano il territorio e le nostre produzioni al 100%”.  

07/06/2025 16:20
I segreti dei social: tutto quello che nessuno ti dice (ma dovresti sapere)

I segreti dei social: tutto quello che nessuno ti dice (ma dovresti sapere)

Scrolli, pubblichi, metti like. Poi ti chiedi: “Perché il mio post bellissimo ha fatto 8 like e quello con la foto sfocata di una brioche ne ha fatti 120?” Benvenuti nel fantastico mondo degli algoritmi. E no, non è tutto casuale. Ci sono piccole cose – gesti, tempistiche, interazioni – che possono cambiare le sorti di un post. Oggi, grazie alla domanda di Manuel, ti svelo qualche trucco (legale) per sopravvivere e brillare nei feed. 1. Il commento vale più del like (e molto più del cuoricino silenzioso) Un like è apprezzamento. Un commento è coinvolgimento vero. L’algoritmo di Instagram (e in parte anche Facebook) dà più visibilità ai post che ricevono commenti entro la prima ora dalla pubblicazione. Trucco chic: coinvolgi con una domanda. Anche banale. Anche ironica. Basta che inviti a rispondere. 2. La condivisione è oro puro Condividere un post nelle storie o via DM lo fa “salire” agli occhi dell’algoritmo. Perché? Perché diventa contenuto che viaggia, che piace. E più viaggia, più Instagram pensa: “Questo interessa, spingiamolo".Trucco chic: crea post che le persone vogliano mandare a qualcun altro. Tipo “Guarda quanto mi rappresenta” o “Questo sei tu alle 7 del mattino”. 3. I salvataggi sono i nuovi like Salvare un post è un segnale fortissimo: vuol dire “mi serve”, “mi ispira”, “lo voglio rileggere”. Instagram adora questo comportamento. Tu dovresti iniziare a chiederlo esplicitamente. Trucco chic: nei tuoi post scrivi “salva il post se ti è utile” oppure “così non te lo perdi”. 4. Le caption lunghe non fanno paura (se sono scritte bene) Il mito del “scrivi poco o nessuno legge” è superato. Se scrivi qualcosa che ha un tono, un punto di vista, una storia, la gente legge. E chi legge… interagisce. Trucco chic: apri con una frase forte, poi vai in profondità. Non scrivere per riempire, scrivi per lasciare qualcosa. 5. L’orario conta (ma non è tutto) Postare nelle ore giuste aiuta. Ma se il contenuto è debole, puoi postare anche all’ora d’oro: nessuno lo noterà. Meglio pensare a chi vuoi che legga, più che quando. Trucco chic: analizza i tuoi post migliori. Che giorno erano? A che ora? Chi ha commentato? 6. L’interazione crea… altra interazione Rispondi ai commenti. Metti like ad altri post. Scrivi nelle storie altrui. I social “premiano” chi non si comporta da isola digitale, ma da persona reale che si relaziona. Trucco chic: se vuoi ricevere, devi dare. Ma fallo con autenticità. Ma quindi è tutto calcolo? No. Ma sapere le regole… aiuta a giocare meglio! Non devi diventare un esperto digitale. Ma sapere che ogni gesto conta, che ogni interazione ha un peso… può aiutarti a comunicare meglio e a non farti schiacciare dal silenzio del feed. Pubblicare senza strategia è come parlare da soli in una stanza vuota. Ma se impari a muoverti nel “dietro le quinte”, ogni tuo contenuto può trovare il suo pubblico. E tu? Usi già questi piccoli trucchi o pubblichi e incroci le dita? Hai un consiglio da aggiungere? Manuel ha lanciato il tema… ma adesso tocca a voi! Nel prossimo episodio di Chic & Social partiamo da una provocazione: “La gentilezza sui social è sopravvalutata.” Davvero essere educati paga? O nel mondo digitale vincono quelli che alzano la voce? Ne parliamo (con stile) . 

07/06/2025 15:39
Macerata, imbrattata la Galleria Scipioni: vandali deturpano uno degli accessi al cuore della città

Macerata, imbrattata la Galleria Scipioni: vandali deturpano uno degli accessi al cuore della città

Scritte vandaliche in vernice spray viola sono comparse sui muri e sulle pareti della scalinata della Galleria Scipioni, uno degli snodi pedonali più frequentati e rappresentativi del centro storico di Macerata. Il gesto ha suscitato sdegno tra cittadini e commercianti, soprattutto per l'entità dell’imbrattamento che ha colpito un punto nevralgico della città, proprio ai piedi della rampa in discesa verso Corso Matteotti. L'atto vandalico è evidente: diverse scritte sovrapposte e ripetute campeggiano sul muro laterale della scalinata. I tag, probabilmente realizzati con bombolette spray durante una di queste notti, hanno deturpato non solo la parete, ma anche parte delle zoccolature, danneggiando visivamente un luogo che dovrebbe accogliere turisti e cittadini in un contesto di decoro urbano. Il Comune, attraverso l'assessore alla sicurezza e decoro Paolo Renna, ha fatto sapere che è già stata attivata la ditta incaricata della pulizia straordinaria e che sono in corso accertamenti per verificare se le telecamere di sorveglianza della zona abbiano ripreso qualcosa di utile. L'episodio rilancia il tema della tutela degli spazi urbani, del senso civico e della necessità di presidiare con maggiore efficacia i luoghi pubblici più esposti.  

06/06/2025 17:20
Tolentino, edificio pericolante a Montecavallo: scatta la chiusura della strada nel centro storico

Tolentino, edificio pericolante a Montecavallo: scatta la chiusura della strada nel centro storico

A causa del pericolo di crollo di un edificio danneggiato dal sisma, è stata disposta la chiusura al traffico veicolare e pedonale di Traversa della Croce, nella zona di Montecavallo, centro storico di Tolentino, La decisione è stata presa a seguito della segnalazione di una situazione di rischio che ha richiesto un immediato intervento per la messa in sicurezza dell’area. Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco di Tolentino, insieme alla Polizia Locale e al servizio di reperibilità del Comune.   L’area resterà interdetta fino a nuova comunicazione, in attesa di ulteriori verifiche tecniche e della definizione degli interventi necessari per garantire la sicurezza pubblica.

06/06/2025 17:20
Una nuova associazione per la memoria storica: a Tolentino si promuove la cultura della Resistenza

Una nuova associazione per la memoria storica: a Tolentino si promuove la cultura della Resistenza

Nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del sindaco Mauro Sclavi, è stata ufficializzata la nascita dell’associazione di promozione storico-culturale “Memoria della Resistenza”. La nuova realtà nasce con l’obiettivo di promuovere finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, ponendosi come istituzione permanente al servizio della società, con una missione centrata sulla ricerca storica e la valorizzazione della memoria collettiva. Soci fondatori dell’associazione sono Luigi Bontempi, Marina Benadduci, Mario Carassai, Alessandro Cimarelli, Massimo D’Este, Stefania Francioni, Giorgio Leggi, Luca Lisei, Luigino Luconi, Luciano Pascucci, Emanuele Porfiri, Sandro Ruggeri e Claudia Santoni. Il Consiglio direttivo ha attribuito le cariche previste dallo statuto: Luigi Bontempi è stato nominato presidente, Stefania Francioni vicepresidente, Emanuele Porfiri segretario, Sandro Ruggeri tesoriere e Massimo D’Este consigliere. L’associazione si propone di testimoniare i valori di libertà, democrazia, giustizia sociale, solidarietà e pace, che hanno ispirato la Resistenza e che sono alla base della Costituzione della Repubblica Italiana. Tra gli obiettivi principali vi è quello di favorire l’arricchimento culturale e storico delle giovani generazioni e mantenere viva la memoria della partecipazione di partigiani, staffette, patrioti e comitati di liberazione locali alla lotta per la Liberazione. Un elemento centrale della sua attività sarà la realizzazione e gestione di un Museo della Resistenza e della Liberazione, con particolare riferimento al territorio di Tolentino e della provincia maceratese. L’associazione intende affermare una cultura democratica e antifascista, contribuendo a stimolare la partecipazione dei cittadini e soprattutto dei più giovani, in un’ottica di progresso civile e sociale ispirato ai valori della Resistenza. La nuova realtà lavorerà per mantenere vive e promuovere azioni educative sui principi costituzionali, sulla libertà, sull’inclusione e sul rispetto delle diversità, intese come risorse, promuovendo un approccio di genere e la lotta alle discriminazioni e alla violenza. L’associazione si avvarrà della collaborazione con l’ANPI a livello provinciale, regionale e locale, nonché con enti e istituzioni tra cui Comuni, Provincia, Regione, Università e Istituti di storia contemporanea.   Tra le attività previste ci sono la realizzazione di uno spazio museale dedicato alla Resistenza, attività di ricerca e conservazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, organizzazione di incontri e conferenze, promozione della raccolta di testimonianze e documenti, valorizzazione del ruolo delle donne nella lotta antifascista e nella Resistenza. L’associazione potrà operare anche a livello nazionale e promuovere percorsi didattici in collaborazione con scuole, università e istituzioni culturali. Obiettivo sarà anche ottenere il riconoscimento ufficiale da parte delle istituzioni e avviare progetti e collaborazioni per l’organizzazione di mostre e manifestazioni tematiche.

06/06/2025 16:40
Macerata, partono i lavori in via Mattei: strada chiusa per tre settimane

Macerata, partono i lavori in via Mattei: strada chiusa per tre settimane

 Inizieranno mercoledì 11 giugno i lavori di ricostruzione del tratto franato di via Mattei, nel segmento compreso tra via Roma e la rotatoria di via Tucci. Per consentire l'intervento, quel tratto di strada sarà chiuso al traffico per l’intera durata del cantiere. L’intervento prevede la realizzazione di una palificata di contenimento e il riempimento della scarpata a margine della carreggiata. Si tratta della seconda fase di un’opera complessa, avviata nei mesi scorsi con il rifacimento della fognatura principale, la posa della condotta, del pozzo di scarico e del pozzo a torre per ispezione. «Abbiamo scelto di posticipare la seconda fase dei lavori alla fine dell’anno scolastico – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori – per evitare disagi in un periodo di traffico più intenso. La decisione è frutto di uno studio congiunto tra Ufficio Tecnico e Polizia Locale. L’alternativa sarebbe stata quella di deviare il traffico sulla corsia opposta, rendendola a doppio senso alternato, con interventi strutturali aggiuntivi come la demolizione delle barriere, la risoluzione del dislivello esistente e la rimodulazione dell’aiuola in uscita sulla rotatoria. A questi si sarebbero aggiunti costi più elevati e problematiche di sicurezza per la gestione del traffico in discesa. Per questo si è scelto di intervenire in un periodo di minore circolazione». Per regolamentare la viabilità, il Comando della Polizia Locale ha emesso un’ordinanza valida dall’11 al 30 giugno, attiva 24 ore su 24. Il tratto di via Mattei tra via Roma e via Tucci sarà chiuso al traffico, con eccezioni solo per i residenti di via Mattei e di contrada Fontescodella nei civici compresi tra 42 e 44, per i veicoli delle ditte incaricate dei lavori e per gli autorizzati diretti alle rispettive proprietà private. L’accesso sarà fisicamente sbarrato nel tratto tra il sottovia ferroviario e la rotatoria di via Tucci, dove verrà allestita l’area di cantiere. Anche in via Roma ci saranno modifiche: i veicoli provenienti dal quartiere Collevario con direzione centro città avranno l’obbligo di proseguire dritto, in quanto verrà chiusa la corsia di canalizzazione per l’immissione verso via Mattei.

06/06/2025 13:00
Trent’anni di assistenza con Ant: a Civitanova arriva un nuovo furgone per la cura a domicilio

Trent’anni di assistenza con Ant: a Civitanova arriva un nuovo furgone per la cura a domicilio

Civitanova Marche – In Piazza XX Settembre è stato inaugurato giovedì il nuovo furgone dell’ANT (Associazione Nazionale Tumori), destinato al trasporto di presìdi medici per l’assistenza domiciliare gratuita ai pazienti oncologici del territorio. Il mezzo rappresenta un passo importante per garantire continuità e qualità a un servizio fondamentale, reso possibile grazie alla collaborazione tra ATAC S.p.A., Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata e Comune di Civitanova Marche. Alla cerimonia erano presenti numerose figure istituzionali e rappresentanti dell’associazione: la delegata ANT Fiorenza Paffetti Perugini, lo psicologo Marco Boccaccini, il sindaco Fabrizio Ciarapica, l’assessora Barbara Capponi, il presidente di ATAC Massimo Belvederesi e il presidente della Fondazione Carima Francesco Sabbatucci. Durante l’inaugurazione, Boccaccini ha ricordato le origini del progetto “Home Comfort”, nato nel 2000 per portare l’assistenza ospedaliera direttamente nelle case dei pazienti. “Con il primo furgone acquistato grazie alla Fondazione Carima — ha spiegato — abbiamo consegnato migliaia di presìdi, senza fermarci neppure durante la pandemia. Oggi, dopo 24 anni, quel Fiat Scudo cede il testimone a un nuovo mezzo, pronto a continuare questa missione nel trentennale della nostra delegazione”. Fiorenza Paffetti Perugini ha sottolineato quanto questo nuovo furgone migliorerà l’efficienza operativa dei volontari, ringraziando i partner istituzionali. Ha poi annunciato quattro giornate gratuite di prevenzione oncologica dal 15 al 18 luglio, sempre in Piazza XX Settembre. Il sindaco Ciarapica ha elogiato la sinergia tra enti pubblici e associazioni del territorio: “Questa è una dimostrazione concreta di come il lavoro condiviso possa generare un impatto reale per chi ha più bisogno”. Anche l’assessora Capponi ha espresso profonda gratitudine: “Ant entra nelle case con delicatezza e rispetto. È un servizio che va oltre i numeri: rappresenta vicinanza e umanità nei momenti più difficili”. Ha inoltre ricordato come la collaborazione tra l’associazione e il Comune abbia ricevuto riconoscimenti nazionali, come la menzione al Premio Pannuti. Il presidente Atac, Massimo Belvederesi, ha spiegato come l’azienda abbia scelto da tempo di destinare parte degli utili a iniziative sociali: “Supportare progetti come questo significa restituire valore al territorio”. Infine, il presidente della Fondazione Carima, Francesco Sabbatucci, ha voluto ribaltare il ringraziamento: “Siamo noi a dover dire grazie a ANT e ai suoi volontari per la dedizione e l’umanità che offrono quotidianamente”. Il nuovo furgone rappresenta molto più di un semplice mezzo di trasporto: è il simbolo concreto di una rete di solidarietà che non si ferma mai.

06/06/2025 10:00
EPISODIO 5 - Referendum Lavoro e Cittadinanza, guida ai 5 quesiti con Riccardo Russo: cittadinanza italiana e tempi di residenza

EPISODIO 5 - Referendum Lavoro e Cittadinanza, guida ai 5 quesiti con Riccardo Russo: cittadinanza italiana e tempi di residenza

In occasione del referendum su Lavoro e Cittadinanza, abbiamo deciso di dare un servizio di informazione in collaborazione col consiglio provinciale dell’ordine dei consulenti del lavoro. Il presidente Riccardo Russo analizzerà i 5 quesiti referendari che troveremo nelle urne l’8 e il 9 giugno e attraverso una serie di video-interventi, illustrerà con chiarezza e sintesi i quesiti , offrendo spunti di riflessione e strumenti per un voto consapevole. Nel video qui sotto, viene affrontato il tema del quesito n.5:  “Quesito 5 - Cittadinanza italiana: si propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter richiedere la cittadinanza italiana. Volete voi abrogare l'articolo 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole "adottato da cittadino italiano" e "successivamente alla adozione"; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: "f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.", della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante "Nuove norme sulla cittadinanza"?“ Ecco il video del quinto quesito:

05/06/2025 19:44
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