Attualità

Potenza Picena, ok al restyling di piazza Matteotti: sul piatto 540 mila euro:."Un passaggio storico"

Potenza Picena, ok al restyling di piazza Matteotti: sul piatto 540 mila euro:."Un passaggio storico"

Dopo l’imminente assegnazione dei lavori per la riqualificazione di via Mariano Cutini, il restyling del centro storico potentino prosegue con la piazza: è stato infatti approvato ieri (venerdì 17 marzo 2023, ndr) dalla Giunta comunale di Potenza Picena, il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la demolizione e il completo rifacimento di Piazza Matteotti. Oltre 540 mila euro l’impegno economico complessivo tra risorse provenienti dal Pnrr e fondi comunali. La partenza del cantiere è prevista in autunno, a seguito dell’assegnazione dei lavori all’impresa che ne sarà esecutrice. La nuova piazza Matteotti sarà caratterizzata, come si legge nella relazione tecnica, “dall’introduzione di materiali più consoni alla preziosità del centro storico. Verrà totalmente eliminato l’asfalto da sostituire con una pavimentazione più adeguata”. Nel complesso “gli interventi proposti mirano a restituire maggiori spazi di pedonalità, mantenendo al contempo la carrabilità e la sosta, seppure localizzate in minore spazio. Le aree pedonali saranno ampliate in prossimità degli edifici più rappresentativi della piazza”. Il nuovo assetto consentirà “un uso flessibile dello spazio urbano, sia per la necessità di utilizzarlo in maniera ampliata in occasione di eventi e/o incontri, sia per la necessità di avere a disposizione spazi di curvatura e di passaggio più ampi”.   Il progetto prevede inoltre operazioni edilizie relative agli impianti e ai sottoservizi, oltre al completo rinnovo degli elementi di arredo urbano quali cestini portarifiuti, portabiciclette, panche e sedute. Nessuno spostamento per la fontana che resterà al centro della piazza: nel corso dell’assemblea pubblica svoltasi lo scorso settembre e dedicata al centro storico, l’architetto incaricato Roberta Angelini aveva infatti illustrato anche questa tra le varie ipotesi progettuali.ù  Dopo le dovute valutazioni, tuttavia, si è scelto di mantenere la posizione attuale. Con l’avvio e il proseguo dell’attività cantieristica sono previsti ulteriori momenti di confronto con la cittadinanza per condividere le scelte da adottare e prendere decisioni in merito ad altri aspetti della riqualificazione. “È un passaggio storico per la nostra città. – commenta la sindaca di Potenza Picena, Noemi Tartabini – Una nuova piazza Matteotti significherà nuovi spazi di condivisione per la nostra comunità e di accoglienza per chi arriva dall’esterno. Intercettare l’opportunità del Pnrr è stato importante per ottenere le risorse necessarie ad un vero miglioramento che non è solo estetico, ma riguarda la fruibilità dei nostri luoghi, la qualità della vita dei residenti e l’attrattività per i turisti”.

18/03/2023 14:25
Morrovalle, stop a carta e burocrazia: arriva lo sportello telematico polifunzionale

Morrovalle, stop a carta e burocrazia: arriva lo sportello telematico polifunzionale

Per i cittadini e i professionisti morrovallesi è arrivata un’importante novità: arriva lo Sportello telematico polifunzionale. Sarà lo strumento per presentare in modo guidato e digitale le proprie pratiche, comodamente da casa o dall’ufficio, in qualunque momento. Stop a carta e burocrazia: lo sportello telematico è lo strumento adatto a un’amministrazione semplice, digitale e moderna perché rispetta i principi di semplificazione, accessibilità e trasparenza amministrativa. Il Codice dell’amministrazione digitale, entrato in vigore con il decreto legislativo n. 82, ha gettato le basi per la gestione digitale delle pratiche e il decreto legge n. 90  ne ha introdotto l’obbligatorietà spingendo gli enti pubblici a predisporre un piano di informatizzazione. Il piano di informatizzazione prevede che i Comuni attivino per i cittadini, le imprese e i professionisti delle procedure digitali per consentire di compilare in modo guidato qualunque istanza online, completare la procedura direttamente in internet e conoscere tutte le informazioni sulla propria pratica e i termini di conclusione del procedimento effettuare i pagamenti in modalità digitale con PagoPA. La pratica presentata online attraverso lo sportello telematico è completamente sostitutiva di quella in formato cartaceo: questo è possibile poiché il sistema rispetta quanto previsto dal Codice dell’amministrazione digitale. "L’attivazione dello sportello telematico permetterà al Comune di Morrovalle di raggiungere rapidamente importanti risultati, in termini di semplificazione dell’interazione tra i cittadini, professionisti e imprese e la pubblica amministrazione, riduzione dei tempi di attesa da parte del cittadino, snellimento delle modalità operative interne agli uffici, eliminazione dei documenti cartacei", si legge in una nota dell'Ente. Questo il link dove trovare lo Sportello telematico polifunzionale: https://sportellotelematico.comune.morrovalle.mc.it. Per approfondire il funzionamento dello sportello, il Comune e il Gruppo Maggioli, sviluppatore del progetto, organizzano per martedì 21 marzo alle ore 10 un incontro online che farà luce sulle modalità di utilizzo dello strumento. 

18/03/2023 12:12
San Severino, post-sisma: torna agibile un'abitazione in località Aliforni

San Severino, post-sisma: torna agibile un'abitazione in località Aliforni

Torna agibile, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016, un’abitazione nella frazione di Aliforni. Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, a seguito del sisma, aveva dichiarato l’immobile non utilizzabile. Dopo i lavori di riparazione del danno con rafforzamento localizzato della struttura e la successiva dichiarazione di ultimazione delle opere di ricostruzione da parte di un tecnico incaricato della proprietà, il primo cittadino ha dichiarato l’edificio di nuovo agibile. Per la ristrutturazione l’Usr della Regione Marche ha concesso un contributo di 105mila euro.      

17/03/2023 15:33
Civitanova, partiti i lavori in via Verga: primo intervento da 160 mila euro

Civitanova, partiti i lavori in via Verga: primo intervento da 160 mila euro

Iniziati i lavori in via Verga, una delle strade più dissestate di Civitanova. L'intervento, per un importo di 160 mila euro, riguarda l'asfaltatura del manto stradale nel tratto che va dall'incrocio con via Boiardo fino all'altezza di via Quasimodo. "Finalmente gli operai sono al lavoro in via Verga - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica che questa mattina insieme ai tecnici del comune, Maurizio De Florio e Simone Salvatelli, ha raggiunto il cantiere per visionare lo stato dei lavori -. Sono contento di inaugurare questo cantiere, che consegnerà alla città un'altra strada nuova e più sicura. Ci sono stati dei ritardi e di questo mi scuso ancora una volta con tutti i residenti della zona che più volte hanno sollecitato la sistemazione". Il sindaco, durante il sopralluogo, ha incontrato qualche cittadino che lo ha ringraziato. "La viabilità e la sistemazione delle strade - aggiunge il primo cittadino - sono al primo posto e in base alle disponibilità di bilancio faremo tutto quanto possibile. Ringrazio gli uffici e tutti i tecnici per il lavoro che stanno facendo. Tra pochi giorni, infatti, partiranno altri lavori in altrettante zone di Civitanova".  La seconda parte di asfaltatura di via Verga, il cui progetto è già stato approvato dalla giunta, riguarderà il tratto che va dall'altezza di via Quasimodo fino all'incrocio con la provinciale Maceratese. Il costo stimato è di circa 195 mila euro. Soddisfazione anche per Ermanno Carassai, assessore ai Lavori Pubblici. "L'arrivo della bella stagione e quindi l'aumento delle temperature hanno permesso finalmente di riprendere le opere di ripristino delle pavimetazioni stradali in numerosi quartieri della città al fine di garantire la sicurezza della circolazione. L'approvazione del bilancio di previsione - conclude Carassai - consentirà di intraprendere ulteriori lavori". In via Verga la viabilità è a senso unico alternato con semaforo.    

17/03/2023 15:13
Girasole, "Nelle Marche un cavillo burocratico ne mette a rischio la produzione"

Girasole, "Nelle Marche un cavillo burocratico ne mette a rischio la produzione"

Un cavillo burocratico mette a rischio la produzione di girasole nelle Marche, la regione in assoluto leader in Italia per questa coltura che, oltre ad avere un significativo impatto economico per le aziende agricole, ha uno straordinario valore paesaggistico. A denunciarlo è Confagricoltura tramite il suo direttore Alessandro Alessandrini che chiede una immediata modifica del decreto pubblicato dagli uffici regionali appena due giorni fa. Si tratta del decreto che disciplina le linee guida per la produzione integrata delle colture ed a cui le aziende agricole debbono attenersi per poter ottenere parte dei contributi della Pac, così come riformulata nella nuova emanazione europea. “In tale decreto - sottolinea infatti Alessandrini - il sostegno pubblico alle aziende agricole derivante da uno degli ecoschemi previsti dalla Pac è subordinato al divieto di utilizzo di un geodisinfestante contro l’elateride, vale a dire un insetto particolarmente diffuso che mangia le radici della piantina di girasole, con effetti impattanti sulla produzione. Eppure, il principio attivo di questo geodisinfestante, il cui nome tecnico è teflutrin, è ammesso per tante altre tipologie di coltivazioni, come il mais, la barbabietola, il pomodoro, la patata, la carota, il cavolo, il fagiolo, il finocchio. Il divieto sul girasole è in nome di una presunta tutela ambientale che non ha ragion d’essere, visto che tale prodotto viene distribuito in maniera localizzata, immersa nel terreno accanto al seme e subito ricoperta, con un microgranulatore che ne centinella le dosi. Non solo, il disciplinare marchigiano vieta anche l’utilizzo di soluzioni alternative, come il seme conciato, vale a dire il seme di girasole già trattato con lo stesso principio attivo o un suo similare. Stando così le cose, il rischio è che la coltura di girasole non diverrebbe più conveniente per le imprese agricole, perché la presenza di questo insetto ne minerebbe la produzione in maniera importante”. E l’effetto economico sarebbe significativo: nelle Marche si coltivano a girasole oltre 30 mila ettari (di cui 12.800 nella provincia di Ancona e 8.900 in quella di Macerata) dei 111 mila coltivati in Italia, con una leadership incontrastata, tenuto conto che la Toscana, al secondo posto in questa graduatoria, ha poco più della metà di ettari coltivati ed Emilia-Romagna ed Umbria, che seguono a ruota, arrivano a 14 mila ettari.  I 722 mila quintali prodotti nella nostra regione generano un volume d’affari di oltre 40 milioni di euro. Il tutto senza contare l’inestimabile valore paesaggistico, con distese di girasole che colorano di arancione i nostri territori, dalle colline fino al mare, rendendole uniche nel panorama nazionale, tanto da essere immagine caratterizzante nella promozione turistica regionale. “Sono certo che l’assessore regionale all’agricoltura Andrea Maria Antonini sarà sensibile alla grande preoccupazione che si registra tra gli imprenditori agricoli - ha aggiunto Alessandrini - e troverà la giusta soluzione per risolvere una problematica che penalizzerebbe senza motivo il settore primario regionale". "Il disciplinare di produzione integrata, in effetti, c’è sempre stato, ma non ha mai generato attenzione fino ad oggi quando, con la nuova Pac, sono cambiati i parametri per assegnare i contributi pubblici. E così ora l’azienda agricola deve scegliere: o seguire il disciplinare, rischiando in proprio, per beneficiare del sostegno, o rinunciare a questa importante parte di contributo che può arrivare fino a 110 euro ad ettaro ma assicurandosi una piena produzione usando il geodisinfestante, oppure indirizzarsi verso altre colture. In qualsiasi caso, una scelta penalizzante”.

17/03/2023 10:40
Civitanova all'asta, balneari nella bufera: "Con la Bolkenstein futuro nero". Ma c'è chi è a favore (FOTO)

Civitanova all'asta, balneari nella bufera: "Con la Bolkenstein futuro nero". Ma c'è chi è a favore (FOTO)

Bolkenstein, scoppia il caos fra i balneari: è del 1° marzo scorso la sentenza del Consiglio di Stato n. 2192 che ha dichiarato illegittima qualsiasi proroga automatica sulle concessioni demaniali, bocciando a distanza di cinque giorni quella inserita nel "decreto mille proroghe" che prevedeva il posticipo della scadenza a fine 2024. Tuttavia, ai sensi dell’articolo 3 della legge 118/2022 ("legge sulla concorrenza"), in caso di «difficoltà oggettive legate all’espletamento delle procedure selettive», viene data la possibilità di differimento della scadenza dei titoli fino al 31 dicembre 2024. Tali «difficoltà oggettive» sono in effetti state riconosciute, dal momento che il legislatore nazionale non ha ancora emanato le linee guida per disciplinare le procedure selettive. Pertanto, viene data la possibilità alle amministrazioni comunali di emanare un «atto motivato» che «può differire il termine di scadenza delle concessioni in essere per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2024». Se la richiesta di tutti è quella del rinnovo delle concessioni, la possibilità della messa al bando delle attività balneari preoccupa principalmente chi non ha solo in gestione lo spazio pubblico, ma è proprietario della struttura che lo occupa. Per fare chiarezza ci siamo recati a Civitanova, dove abbiamo incontrato Mauro Alberti e Martha Zamora del Madeira di Robertandy Simon (circa 10mila euro annuali di canone demaniale), Mirko Ciavattini del Veneziano (circa 12mila euro annuali) e Mauro Mondadori del Figaro (circa 6mila euro annuali).  "In quanto proprietari, abbiamo recentemente fatto un investimento molto ingente, da quasi un milione e mezzo di euro – racconta Mauro – che rischiamo così di perdere nel nulla. Nonostante abbiamo sempre lavorato bene, non siamo ancora riusciti a rientrare di quella spesa. Non ci aspettavamo questa situazione e, se avessimo saputo che il termine sarebbe stato spostato dal 2033 al 2023, probabilmente avremmo fatto scelte diverse".  "Ogni anno investiamo per rinnovare l’attività, ma continuiamo a farlo con questa spada di Damocle che minaccia di toglierci tutto – continua -. Mi auguro che almeno ci saranno tutele per noi, una buona uscita alle aste che permetta di rientrare dalle perdite. Non nascondo la mia preoccupazione: fra bandi estesi a tutta Europa e il pericolo di ingerenze dei colossi economici, posti come i nostri rischiano di chiudere e lasciare a casa più di 70 dipendenti”.  "Vedo un futuro nero per il nostro settore - aggiunge Mauro - se il bando dovesse essere veramente fissato ogni quattro anni – e non a 10, 15 come avrebbe più senso - credo che nessuno investirebbe più un centesimo in questo tipo di attività. Basta pensare che da quando abbiamo aperto sabato scorso, abbiamo già speso 60/70mila euro solo per rinfrescare. Piuttosto che continuare a investire vale la pena tenersi i soldi in tasca e lasciare la struttura fatiscente al prossimo che la prenderà in gestione. Credo sia un meccanismo folle che distruggerebbe completamente le coste italiane”. Più moderata la posizione di Mirko Ciavattini del Veneziano: “Dal punto di vista concettuale sono d’accordo con Bolkenstein: un’area libera che è proprietà dello Stato deve avere un certo ricambio. Non può essere che uno stesso balneare sia in mano a una famiglia per 150 anni”.  "Facciamo un esempio: chiedo un tratto di spiaggia libera e il Comune me lo concede con la possibilità di aprire bar e ristorante con servizi da fornire alla clientela. Il Comune a quel punto impone tutta una serie di restrizioni atte a rendere a norma la struttura. Allora io spendo 300mila euro e apro un mutuo a vent’anni per sostenere le spese richieste alla costruzione di quello che, da servizio, è diventato un bene a tutti gli effetti. La contraddizione emerge quando poi mi viene detto che quel bene non è più mio, io ho ancora il mutuo acceso in banca ma non ho più niente in mano". "Per quanto sia distante dalle posizioni politiche di questo governo, da un punto di vista corporativo devo ammettere che si sta muovendo bene in merito a questa questione – continua Mirko - sta mettendo in risalto la contraddizione insita alla richiesta di Bolkenstein che, da un lato vuole favorire la concorrenza, dall’altro non tiene conto delle condizioni specifiche delle coste italiane".  "Degli 8500km di litorale italiano che vanno da Trieste a Ventimiglia, solo 2300 sono occupati da attività commerciali. Il governo ha richiesto un altro anno per effettuare una mappatura precisa del territorio, in modo da raccogliere dati su tutte le attività e la loro regolarità. Sicuramente andranno rivisti tutti i pagamenti demaniali, alzandone il costo in maniera più razionale ed equa di ora". "Tolte le attività illecite e aggiornati i canoni di concessione, allora sì che potremmo applicare lo spirito di Bolkenstein: per i 6200km restanti, fatto salvo per il 20% di spiagge libere, diamo la possibilità di fare le gare, con periodi di cessione che devono sicuramente essere più lunghi di 4 anni in modo da riassorbire eventuali investimenti. Rischiamo di abbattere strutture per miliardi di euro". Totalmente a favore, invece, Mauro Mondadori, gestore del Figaro: "Credo che sia giusto dare a chiunque la possibilità di prendere in concessione le spiagge. Ben venga la Bolkenstein. Sinceramente non capisco per quale motivo sia stata prorogata ulteriormente la scadenza dei titoli: chi ha fatto recentemente investimenti cospicui sapeva che questo momento sarebbe arrivato, ma sotto sotto pensava che tutto sarebbe finito a tarallucci e vino, come di solito accade in Italia". "Per chi ha fatto grossi investimenti dovrebbe esserci una proroga di un paio d’anni giusto per dare una possibilità di rientro economico, ma qui si parla di spiagge e non di ristoranti. Ai ristoratori verrà data la possibilità di avere un affitto pluriennale come funziona ora, ma non si potrà più continuare a mangiare milioni di euro come si è fatto in questi anni", conclude Mauro.         

16/03/2023 19:55
Sisma: "Ricostruzione e riparazione si saldano per far ripartire l’Appennino centrale"

Sisma: "Ricostruzione e riparazione si saldano per far ripartire l’Appennino centrale"

Ricostruzione e riparazione si saldano, diventando le due direttrici principali di azione per gli interventi nell’area del Cratere del sisma 2016, con l’obiettivo di fare dei territori dell’Appennino centrale colpiti dal terremoto un nuovo modello di sviluppo. L'avvio di questo nuovo percorso è stato reso possibile dall'approvazione in via definitiva il 7 marzo, da parte della Camera dei deputati, del Decreto ricostruzione. Un provvedimento indispensabile per le zone terremotate, che contiene norme a lungo attese da amministrazioni locali e operatori economici, la cui finalità è stata anche quella di formalizzare la doppia funzione del Commissario: oltre a essere il promotore della ricostruzione fisica, diventa anche il soggetto delegato alla riparazione (intesa come rigenerazione socio-economica) dei territori colpiti dal sisma del 2016. Nel Decreto ricostruzione sono state varate misure particolarmente importanti, a lungo attese, come quella relativa alla stabilizzazione del personale a tempo determinato impiegato nella ricostruzione e altre azioni, volte alla semplificazione amministrativa. Inoltre, al fine di rafforzare l’aggregazione delle comunità locali, è stata introdotta la norma che deroga stabilmente al numero minimo degli alunni che sono richiesti per la formazione delle classi fino all'anno 2028-2029. Infine, il Decreto è intervenuto su alcuni meccanismi della ricostruzione delle attività economiche, come l’anticipazione dell’IVA per gli immobili destinati alle attività produttive. L’approvazione del Dl ricostruzione è anche propedeutica all’avvio di un’interlocuzione tra la Struttura Commissariale e quei dicasteri che abbiano specifiche competenze in materia di sviluppo e ripresa economica, al fine di avviare la promozione di iniziative volte alla rigenera-zione nei territori dell’Appennino centrale. "Si parte a spron battuto nell’opera di ricostruzione post sisma 2016 del Centro Italia. Al Commissario Guido Castelli spetterà anche l'opera di risanamento, in termini socio-economici. Abbiamo concordato che entro un decennio - spiega il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci - possa esaurirsi l'opera di ricostruzione con fondi pubblici, anche per-ché una attività celere e concreta scongiura il pericolo della sfiducia degli abitanti dei centri colpiti e quindi dello spopolamento e dell'abbandono dei territori". "Al tempo stesso stiamo la-vorando per predisporre un disegno di legge più articolato sulla ricostruzione post calamità che prevederà, fra le altre cose, un termine ultimo di nove anni per il completamento dei lavo-ri. Non è possibile - conclude il ministro - che in Italia le macerie debbano restare al loro po-sto anche per cinquant'anni" Il Commissario Castelli ha sottolineato: “Con il Decreto ricostruzione il Governo, in sinergia con la Struttura commissariale e il Parlamento, è andato a risolvere problemi di cui da tempo i territori colpiti dal sisma del 2016 chiedevano la soluzione. Un provvedimento inequivocabilmente dalla parte dei cittadini colpiti dal terremoto e dell’Appennino centrale". "Il doppio ruolo del Commissario, incaricato sia della ricostruzione che della riparazione, è una intuizione del Governo Meloni che ha guidato la stesura degli emendamenti e i vari interventi migliorati-vi, componendo un provvedimento organico. Il DL è stato un passaggio indispensabile per avviare un sistema di interventi tesi a garantire la ripresa dell’Appennino centrale. Lavorando insieme al ministro Musumeci - ha concluso Castelli - sono certo che riusciremo a realizzare quella fase attuativa della ricostruzione che ci consentirà di passare dalle norme ai cantieri”. La ricostruzione del Centro Italia sconta un rallentamento causato anche da una congiuntura particolarmente critica che ha connotato gli ultimi anni. Dei 27 miliardi di stima complessiva di costo per i soli interventi privati, ne sono stati liquidati 2,7 per l’avanzamento effettivo dei lavori. Tenendo insieme la semplificazione delle procedure, la tutela dei servizi, il sostegno al tessuto economico e la definizione di un coordinamento ulteriore tra Governo e Struttura commissariale, si va a intervenire sull’articolato assetto della ricostruzione, che deve tener conto soprattutto del benessere e dello sviluppo delle comunità locali.  Si gettano così le fondamenta per un modello di intervento per le aree interne che, d'intesa con le Regioni, i co-muni, e attraverso l’ascolto costante dei territori secondo una logica di governance multilivello, potrà essere promosso anche nel resto d’Italia.  

16/03/2023 17:38
Marche, 2022 anno da record per il turismo: registrate oltre 11,3 milioni di presenze. Ok al piano annuale

Marche, 2022 anno da record per il turismo: registrate oltre 11,3 milioni di presenze. Ok al piano annuale

Dopo l’approvazione del programma delle attività di Atim, si consolida l’attività regionale di politiche turistiche con l’approvazione del piano annuale di settore. La giunta regionale ha infatti approvato il piano delle attività del turismo che comprende numerose iniziative rivolte agli enti locali, agli operatori e alle imprese, a progetti di valorizzazione turistica e alle attività di funzionamento dei servizi regionali. "Con il piano annuale approvato in giunta, che dovrà ora avere i necessari passaggi in commissione e di concertazione con gli operatori del settore - ha affermato il presidente Acquaroli - si consolidano le politiche regionali di programmazione turistica e di promozione, che si attuano in piena collaborazione e sinergia con l'Atim. Siamo al lavoro per potenziare l'immagine e l'offerta turistica regionale e i dati record stabiliti nell'anno 2022 ci dimostrano che siamo sulla strada giusta ma che c'è ancora molto da fare per promuovere le Marche in Italia e nel mondo". Come annunciato alla Bit di Milano, infatti, i dati della stagione 2022 hanno registrato per le Marche un record storico, con oltre 11,3 milioni di presenze e 2,5 milioni di arrivi, che hanno registrato un incremento percentuale da record del 21,58% rispetto all’anno precedente, nel 2023 la Regione continuerà a puntare sulla promozione delle Marche nei mercati internazionali in piena sinergia con l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione. Il piano è stato inviato alla commissione consiliare competente e sarà condiviso con il Tavolo di concertazione del settore. La dotazione del piano è di circa 4,8 milioni, risorse che vanno sommate ai fondi assegnati all’Atim, ulteriori 3,9 milioni per le attività legate alla promozione turistica ma anche ai progetti per l’internazionalizzazione. A questi si aggiungeranno le risorse del Fondo Unico Nazionale per il Turismo (FUNT), dalla Programmazione POR e POC FESR 2021- 2027 e da alte progettazioni. Dalla piena operatività dell’Atim che ha già definito la propria linea espansionistica sui mercati esteri anche attraverso la partecipazione alla più importanti fiere di settore si prosegue con le azioni di supporto alla creazione del sistema e dei prodotti turistici regionali, attuate in sinergia anche con i diversi soggetti del territorio. Saranno destinati fondi ai progetti di Comuni e realtà locali per eventi e manifestazioni che andranno ad arricchire l’accoglienza turistica su tutto il territorio attraverso lo sviluppo di 3 azioni specifiche: sostegno ai progetti locali di accoglienza turistica, ai grandi eventi di iniziativa territoriale e ai progetti locali di accoglienza turistica già calendarizzati per il 2024.  Un’altra misura specifica sarà quella destinata alla promozione attraverso i tour operator, per azioni di promo-commercializzazione e promozione del brand Marche e destagionalizzazione dei flussi turistici, iniziativa che concederà un sostegno alla commercializzazione dei pacchetti turistici nelle Marche nei periodi di minor afflusso. Attenzione sarà rivolta anche al Sistema regionale di accoglienza turistica degli IAT e alla rete regionale delle Pro-Loco, in collaborazione con l’Unpli- Comitato Regionale, sostenendo sia le attività di formazione e di aggiornamento dirette a tutte le pro-loco iscritte all’albo sia le attività di progettazione di manifestazioni ed eventi di rilievo in collaborazione con i comitati provinciali. Saranno previsti inoltre progetti di tipo infrastrutturale con valenza turistica sovracomunale presentati da Comuni capofila (cartellonistica, totem informativi, piccole opere da realizzare per favorire la fruibilità di itinerari o percorsi, siti e piattaforme DMS, etc.) sia per qualificare i servizi di informazione e accoglienza turistica.  Saranno implementati anche gli investimenti in tema di comunicazione e promozione digitale in particolar modo relativamente ai progetti di interoperabilità tra la Regione e il Ministero del Turismo. Nuove sinergie saranno rinnovate con la Svem per l’avvio di progettualità aggiuntive e grazie a progetti speciali ammessi a finanziamento di bandi europei di cooperazione. Infine, una interessante novità è rappresentata dalla proposta di legge ad iniziativa della giunta regionale, approvata nella stessa seduta di lunedì, per l’estensione del Cir (Codice Identificativo Regionale) anche ) alle strutture agrituristiche e a quelle ittituristiche che svolgono attività di ospitalità per rendere così sicuro e trasparente l’intero sistema ricettivo. Con l’istituzione da parte dello stato del Codice identificativo per ogni struttura ricettiva regolarmente autorizzata e inserita nella banca dati regionale, si ha finalmente uno strumento concreto per contrastare l’abusivismo e tutelare il turista da offerte dubbie e rischiose nel campo ricettivo.    

15/03/2023 17:52
Marche, maestri di sci:  al via il bando per accedere al nuovo corso abilitante

Marche, maestri di sci: al via il bando per accedere al nuovo corso abilitante

Sono da poco riaperti i termini di presentazione delle domande per le selezioni di accesso al corso abilitante di maestro di sci, organizzato dalla Regione Marche con il collegio Maestri di sci delle Marche.  Le selezioni per il nuovo corso prendono avvio a seguito della conclusione, lo scorso 1° marzo, del precedente percorso formativo che ha visto l’abilitazione di 38 nuovi maestri di sci. “Testimonianza questa – dichiara l’assessore regionale allo Sport, Chiara Biondi - dell’impegno della Regione Marche e del Collegio Maestri di Sci delle Marche in un’attività che va nella direzione di rafforzare ed incentivare la presenza di professionisti della montagna nelle aree interne, contribuendo alla strategia regionale di rivitalizzazione di questi territori”. Le domande possono essere presentate fino all’8 aprile 2023, mentre le selezioni sono programmate dal 17 al 20 aprile.      

15/03/2023 12:29
Sarnano fa il pieno di turisti: "Nel 2022 aumentati del 60%, viviamo una fase di rinascita"

Sarnano fa il pieno di turisti: "Nel 2022 aumentati del 60%, viviamo una fase di rinascita"

Da sabato 11 a lunedì 13 marzo, il Comune di Sarnano è stato presente al Fermo Forum per la trentunesima edizione di Tipicità Festival, la kermesse che ha l’obiettivo di valorizzare i territorio marchigiano e le sue eccellenze. Al desk del Comune di Sarnano, allestito presso lo stand dei Borghi Più Belli d’Italia delle Marche, il sindaco Luca Piergentili si è occupato personalmente di illustrare a operatori e visitatori le peculiarità sarnanesi: dalle Terme alla via delle Cascate Perdute, dai percorsi naturalistici agli itinerari bike fino al patrimonio artistico e architettonico, con un’attenzione particolare alle specialità enogastronomiche. Il prossimo 9 e 10 settembre, infatti, Sarnano ospiterà per il terzo anno consecutivo la Festa del Ciauscolo e del Salame Spalmabile, manifestazione inserita nel Gran Tour delle Marche, che ha già riscosso un grandissimo successo di pubblico. "Sarnano sta vivendo una fase di rinascita dopo il sisma", ha commentato il sindaco Luca Piergentili. "Secondo i dati raccolti dalla Regione Marche, nel 2022 il nostro Comune ha registrato un aumento del 60% delle presenze rispetto all’anno precedente e un aumento del 40% degli arrivi, con il raddoppio dei turisti stranieri”. “Anche il 2023 è iniziato bene, ha spiegato il primo cittadino: c’è molto interesse per il nostro territorio e lo abbiamo riscontrato nelle diverse fiere internazionali a cui abbiamo partecipato a Rimini, Milano e Monaco di Baviera. Del resto l’offerta turistica di Sarnano si estende a tutte le stagioni: d’inverno con gli impianti sciistici e la possibilità di praticare numerosi sport sulla neve, in primavera, estate e autunno con i numerosi percorsi naturalistici e, il resto dell’anno, con le nostre Terme e lo splendido centro storico interamente visitabile”. Tanti anche gli eventi di rilievo nazionale, come il Trofeo Scarfiotti e la Festa del Ciauscolo, e gli appuntamenti della stagione estiva animata da rievocazioni storiche, manifestazioni culturali, musicali, artistiche e sportive.

15/03/2023 10:50
Civitanova, cinque nuovi campi da padel a Santa Maria Apparente: sarà cittadella dello sport

Civitanova, cinque nuovi campi da padel a Santa Maria Apparente: sarà cittadella dello sport

Cinque nuovi campi da padel, uno degli sport più gettonati del momento, a Santa Maria Apparente. Precisamente lungo via del Torrione, sul lato est della strada. È questo il progetto sul quale la giunta comunale di Civitanova ha deliberato un atto di indirizzo, dando via all'iter procedurale che terminerà con l'arrivo in consiglio comunale. Un importante intervento di riqualificazione che, oltre ad ampliare l'offerta sportiva, farà diventare Santa Maria Apparente, insieme alle altre strutture sportive già presenti, una sorta di "cittadella dello sport" al servizio di tutta la città. Un nuovo spazio di aggregazione per Civitanova e la possibilità per i tanti appassionati di Padel, una disciplina che negli ultimi sta registrando un enorme successo, di giocare in città. La struttura, oltre ai cinque campi, prevede la realizzazione di un punto accoglienza, spogliatoio, compresi di docce e Wc, servizi igienici e un ripostiglio.È prevista l'installazione, sul tetto, di un impianto fotovoltaico da 10 Kw. L'area in questione è già destinata, dal Piano Regolatore del Comune di Civitanova Marche, ad insediamenti sportivi. Ma è necessario procedere alla realizzazione di servizi annessi e prevedere la copertura, in legno, dei campi da Padel così da rendere la struttura fruibile per tutto l'anno. Con questo nuovo impianto sportivo verranno  sistemate una parte di aree pubbliche a verde, a parcheggi e la sistemazione degli impianti pubblici quali l'illuminazione e una nuova cabina elettrica a potenziamento degli impianti esistenti. Inoltre verrà eseguita la sistemazione di via del Torrione prolungando la sistemazione del marciapiede dalla lottizzazione fino al santuario di Santa Maria Apparente, il rifacimento dell'asfalto sul lato sud sempre tra la lottizzazione e la chiesa e la sistemazione del parcheggio davanti alla chiesa. La scelta di realizzare un centro sportivo in tale posizione è dovuta in primis alla presenza di  parcheggi ed aree verdi e alla prevista sistemazione della viabilità. Tutti indici di gradimento per tutti coloro che fequenterà il centro sportivo.  

14/03/2023 15:20
Pioggia, vento e temperature in calo: nuova allerta meteo nelle Marche

Pioggia, vento e temperature in calo: nuova allerta meteo nelle Marche

Brusco stop al primo accenno di primavera. Dopo un periodo di alta pressione e clima decisamente mite torna il maltempo nelle Marche. Dall’oceano Atlantico una perturbazione collegata a un vortice ciclonico attivo tra Regno Unito e Scandinavia, raggiungerà l’Italia. Dalla giornata di domani (martedì 14 marzo) sono previste piogge in tutta la regione, temperature in diminuzione e forti venti. La Protezione Civile delle Marche ha diramato un avviso meteo per raffiche di burrasca forte sulle coste e venti fino a 100 km/h lungo l’appennino. “L’afflusso di aria più fredda dai quadranti settentrionali – si legge nel bollettino meteo – determinerà l’attivazione di venti di garbino nella prima parte di martedì, a cui farà seguito un temporaneo peggioramento delle condizioni meteorologiche fino alle ore centrali di mercoledì”.

13/03/2023 16:11
San Severino, processionaria del pino: "Controllare le aree verdi private ed eliminare eventuali nidi"

San Severino, processionaria del pino: "Controllare le aree verdi private ed eliminare eventuali nidi"

La città di San Severino Marche torna a correre ai ripari contro la processionaria del pino. A seguito di segnalazioni in merito alla proliferazione e alla diffusione della Tramautocampa pityocampa, si ricorda che, con specifica Ordinanza a firma del sindaco, Rosa Piermattei, a tutti i proprietari di aree verdi e agli amministratori di condominio, che abbiano in gestione aree verdi private sul territorio comunale, viene ordinato di effettuare tutte le opportune verifiche e le necessarie ispezioni sugli alberi al fine di accertare l’eventuale presenza di nidi. Le suddette verifiche, da svolgersi con maggiore attenzione sulle specie di alberi soggette all'attacco degli infestanti, vale a dire tutte le specie di pino in particolare pino domestico (Pinus pinea), pino d'aleppo (Pinus ha/epensis), pino silvestre (Pinus sy/vestris), pino nero (Pinus nigra), pino strobo (Pinus strobus); sono necessarie affinché i trattamenti, già avviati nelle aree pubbliche dal Comune, possano avere efficacia. Nel caso si riscontrasse la presenza di nidi della processionaria si dovrà immediatamente intervenire con la rimozione e la distruzione degli stessi, e con l'attivazione della profilassi, rivolgendosi a ditte specializzate. É fatto assoluto divieto di depositare rami con nidi di processionaria nelle varie frazioni di rifiuti. Si ricorda infine che le spese per gli interventi suddetti sono a totale carico dei proprietari interessati. In caso di mancata osservanza delle disposizioni sarà applicata una sanzione fino a 500 euro con ulteriore addebito delle spese per l’eventuale esecuzione coatta degli interventi.    

13/03/2023 15:20
Civitanova, terminati i lavori in contrada Piane di Chienti: "Ora soluzione per il centro stoccaggio"

Civitanova, terminati i lavori in contrada Piane di Chienti: "Ora soluzione per il centro stoccaggio"

Sono terminati i lavori di manutenzione straordinaria di alcuni tratti della strada in Contrada Piane di Chienti. "Un intervento necessario che i residenti aspettavano e chiedevano da tempo  - dice il sindaco Fabrizio Ciarapica dopo un sopralluogo - ed essere riusciti ad intervenire è per noi motivo di soddisfazione. Mi scuso con i residenti per il ritardo, ma pur sollecitando i lavori, sono subentrati fattori esterni che nulla avevano a che vedere con la nostra volontà di risolvere il problema". I lavori, per un importo complessivo di 60 mila euro, hanno riguardato due tratti: il primo della lunghezza di circa 300 metri nella zona compresa tra l’incrocio in prossimità dell’ex Scuola e l’incrocio con la strada della Chiusa 2; il secondo, lungo circa 200 metri nella zona compresa tra l’incrocio tra l’ex S.P. 485 Maceratese ed il passaggio a livello della linea Civitanova Albacina.  "Questa strada era in condizioni davvero fatiscenti - continua Ciarapica - dovute anche al passaggio dei mezzi pesanti del Cosmari per via della presenza del centro di stoccaggio. Anche su questo fronte stiamo valutando una possibile soluzione". Il sindaco elenca i lavori che sono in procinto di partire: "Sulla strada del Vallato è in programma la depolverizzazione dell’attuale pavimentazione in ghiaia (80 mila euro); in via Verga i lavori di asfaltatura di un primo tratto (160 mila euro). Per la restante parte è stato approvato l’elaborato progettuale per un importo di 195 mila euro; pavimentazione di piazza Conchiglia (170 mila euro); lavori in via Montello e via Capuano (60 mila euro); via Romagna (115 mila euro); in via Ugo Bassi è previsto il rifacimento di marciapiedi e del manto stradale (130 mila euro); via Giusti (150 mila euro)". "La sistemazione delle strade è un progetto richiesto a gran voce dalla città - precisa il primo cittadino -. Conosciamo la situazione e compatibilmente con le risorse di bilancio stiamo cercando di fare tutto il possibile. La viabilità cosi come la sicurezza sono priorità di questa amministrazione".       

11/03/2023 09:05
"Fermare la strage e aprire corridoi umanitari": a Macerata una rete di famiglie per accogliere i profughi

"Fermare la strage e aprire corridoi umanitari": a Macerata una rete di famiglie per accogliere i profughi

“Corridoi umanitari subito”: è la richiesta che viene dal gruppo di famiglie dell’associazione La Goccia di Macerata che da un anno ha aperto nel capoluogo di provincia una rete per l’accoglienza di una famiglia siriana. “Fermare le stragi è la priorità, subito con l’accoglienza delle persone e i porti aperti. Sono disumani muri, fili spinati, rotte balcaniche, naufragi, respingimenti - dichiara Valeria Rossi, presidente dell’associazione La Goccia -.  Una società civile e umana sa accogliere e si organizza. Chiediamo alle nostre città di essere accoglienti. Possiamo farlo tutti: apriamo  corridoi umanitari”. Con queste parole l'associazione La Goccia aderisce all’appello della rete di associazioni che hanno organizzato la manifestazione nazionale a Cutro sabato 11 marzo. Da un anno a Macerata un gruppo di famiglie dell’associazione La Goccia ha dato la disponibilità ad aprire uno dei corridoi umanitari promossi dalla comunità di Sant’Egidio insieme a federazione delle chiese Evangeliche in Italia, Tavola Valdese, Cei-Caritas, ARCI, Unhcr, una rete istituzionale per l’attivazione di corridoi umanitari come pratica di accoglienza organizzata e diffusa. Offrire un corridoio umanitario alle persone in fuga significa evitare trafficanti, naufragi, viaggi della morte, significa offrire a chi scappa dalla guerra e dalla disperazione  un aereo e un progetto  di accoglienza in un paese sicuro . A Macerata sono 16 le persone impegnate da un anno per l’accoglienza di una famiglia siriana a cui stanno offendo amicizia e aiuto per i documenti, la casa, il lavoro, la scuola, l’inserimento. Grazie al crowdfunding al quale hanno risposto più di 80 donatori hanno raccolto un fondo che permette di aiutare concretamente la famiglia fino al raggiungimento della sua autonomia. “Chiunque può farlo, se vuole”, spiegano i partecipanti del gruppo. “Ora per la nostra famiglia amica siamo alla ricerca di una casa da affittare. Facciamo  appello alla sensibilità di tutti. Non è solo una goccia nel mare, ma l’inizio di un percorso di accoglienza che siamo pronti a offrire anche ad altri”.

10/03/2023 17:49
Macerata, caccia alla processionaria del pino: rimossi i nidi e posizionate trappole

Macerata, caccia alla processionaria del pino: rimossi i nidi e posizionate trappole

Torna in questo periodo dell’anno il consueto quanto naturale fenomeno della processionaria del pino, dovuta a un insetto, il Taumatocampa pityocampa, le cui larve sono particolarmente urticanti per l’uomo e gli animali. La processionaria del pino è un fitofago parassita e la sua caratteristica è quella di formare nidi sericei sugli alberi all’interno dei quali si sviluppano le larve che, a fine inverno, inizio primavera, in processione, scendono per interrarsi e divenire prima crisalide poi farfalla. La particolarità dell’insetto è di defogliare vaste aree alberate e inoltre le larve, a causa dei peli urticanti posti sul dorso, possono provocare irritazioni cutanee e altre anomalie di tipo dermatologico a persone e animali. Gli uffici comunali competenti hanno attivato il servizio di monitoraggio e asportazione fisica dei nidi nelle zone di proprietà comunale interessate da una significativa presenza dl parassita. Nei parchi pubblici, dove non è stato possibile rimuovere il nido, sono state installate delle trappole che catturano il parassita durante la discesa lungo il fusto dell’albero. Nonostante l’abolizione del decreto ministeriale che imponeva l’obbligatorietà della lotta contro la processionaria (D.M. del 6 dicembre 2021), il Comune di Macerata, con l’articolo 27 del Regolamento comunale per la tutela del benessere animale, mantiene tale misura di contenimento prevedendo che ai proprietari di aree verdi e agli amministratori di condominio che abbiano in gestione aree verdi private dove insistono alberature appartenenti alla famiglia Pinaceae, è fatto obbligo di effettuare regolarmente, nel periodo invernale, l’ispezione degli alberi di propria pertinenza e, nel caso si evidenziasse la presenza di nidi di processionaria, di procedere alla rimozione e distruzione a proprie spese. "Si raccomanda - specifica il Comune -  di non conferire i nidi di processionaria e i rami che li ospitano nei bidoni dei rifiuti urbani, ma procedere con lo smaltimento mediante ditte specializzate, in modo da evitarne la diffusione e tutelare la salute pubblica". “Macerata, con l’istituzione dell’Ufficio Ambiente e Tutela del Benessere Animale e l’approvazione del Regolamento, ha fatto da apripista per tanti comuni limitrofi – che stanno adottando i nostri piani di monitoraggio – e può considerarsi città capofila nell’affrontare i temi che riguardano l’igiene urbana veterinaria; temi importanti vista la crescente urbanizzazione e la necessità di gestire il rapporto tra uomo e animale – ha commentato l’assessore all’Ambiente Laura Laviano -.   “Ci auguriamo che, sempre più, vengano prese d’esempio le azioni che abbiamo adottato come nei casi specifici dei monitoraggi delle processionarie piuttosto che della zanzara tigre. È importante ribadire che la One Health è sinonimo di sanità pubblica e quindi l’educazione sanitaria e l’igiene urbana veterinaria sono strumenti di garanzia per la salute dell’uomo, dell’ambiente e degli animali stessi e rappresentano, oggi, l’orizzonte strategico delle società avanzate e, quindi, di ogni amministrazione”.

10/03/2023 16:10
Recanati, Padre Moretti festeggia 60 anni di sacerdozio: dal rettorato a Firenze alla missione a Kabul

Recanati, Padre Moretti festeggia 60 anni di sacerdozio: dal rettorato a Firenze alla missione a Kabul

Don Giuseppe Moretti ha celebrato ieri, 9 marzo, i 60 anni di sacerdozio nella cappella di palazzo barnabiti in piazza Cairoli.  Padre Moretti, recanatese di origine ma oggi residente a Roma, all’età di 85 anni ha tracciato con la sua vita una storia di carità e istruzione: “La mia attività da sacerdote è riassumibile in tre punti – racconta con emozione – il primo periodo votato alla formazione subito dopo l’ordinamento, la lunga permanenza a Kabul che ancora oggi è il mio amore, e il ritiro finale nell’Urbe a partire dal 2015”. Fu ordinato a Roma il 9 marzo 1963 dal cardinale Confalonieri, all’epoca segretario di papa Pio XI, nella Chiesa dedicata a Sant’Antonio Maria Zaccaria fondatore dei barnabiti. L’appartenenza a tale ordine ha determinato l’attività di Padre Moretti che a partire dallo stesso anno si è presto dedicato alla formazione e all’insegnamento e che ha conservato per tutta la vita l'importanza di questi valori.  Laureato in lingua e letteratura italiana, il sacerdote recanatese è stato prima docente, poi rettore presso il prestigioso collegio “La querce” di Firenze, fino al 1986. Dopo questo primo periodo, è arrivata la chiamata per l’Afghanistan: “Sono rimasto a Kabul dal ’90 fino al 2015, salvo 6 anni di allontanamento dopo lo scoppio della guerra civile e la chiusura dell’ambasciata italiana”, racconta padre Moretti. Col titolo in latino di “Missio sui iuris Afghanistaniensis”, la missione si proponeva di evangelizzare e fornire supporto spirituale a una terra dilaniata dalla guerra: “L’Italia fu la prima nazione occidentale a riconoscere l’indipendenza dell’Afghanistan nel 1921 e la comunità internazionale decise per questo di inviare un portavoce italiano per l’assistenza spirituale della comunità internazionale cristiana. In Afghanistan c’è una sola cappella cattolica, fondata nel 1923, ormai 90 anni fa, per assegnazione di Papa Pio XI ed è lì che fui inviato in missione”. “Fui costretto a tornare in Italia solo nel 1994, quando dopo l’inizio della guerra civile rimasi coinvolto in uno dei sanguinosi scontri fra i Mujaheddin – continua – . Un razzo esplose vicino l’ambasciata italiana quando ero l’unico presente all’interno e ancora oggi porto i segni di quella ferita. Sono potuto tornare a Kabul solo nel 2001 e, fino alla mia partenza definitiva nel 2015, mi sono adoperato per realizzare il mio grande desiderio: la costruzione di una scuola pubblica”.  In linea con lo spirito dell’ordine dei barnabiti, Padre Moretti ha infatti edificato un istituto in periferia, a una ventina di chilometri dalla città, comprensivo di tutti i gradi di formazione dalle elementari alle superiori. “Accoglievamo oltre 3000 alunni fra maschi e femmine e dopo la nostra partenza abbiamo donato la scuola allo Stato, rendendola di fatto pubblica. Il mio sogno era quello di garantire a tutti l’accesso a una scuola degna di questo nome e devo ringraziare chi mi ha aiutato a realizzarlo, dai tanti italiani e recanatesi che si sono prodigati da lontano, ai militari statunitensi e canadesi che hanno sempre collaborato”. “Abbiamo chiamato l’istituto ‘Scuola della Pace’ e l’abbiamo pensato in stile europeo, con tanto di sale professori, ambulatori e classi per le lezioni. Credevo e credo fermamente nell’importanza dell’educazione e della cultura e volevo che la scuola diventasse una centrale educativa per educare i ragazzi afghani alla pace”. Dal 2015, Padre Moretti è tornato definitivamente in Italia, per la precisione a Roma, dove può finalmente godere del meritato riposo a fine carriera.

10/03/2023 14:16
"Io rispetto il ciclista": Civitanova aderisce alla campagna per sensibilizzare gli automobilisti

"Io rispetto il ciclista": Civitanova aderisce alla campagna per sensibilizzare gli automobilisti

 La città di Civitanova Marche ha aderito al progetto: “Io rispetto il ciclista”, ideato e promosso in Italia dall’omonima associazione fondata da Paola Gianotti, ciclista insignita di quattro world guinness record come donna più veloce ad aver fatto il giro del mondo in bici, Marco Cavorso, padre di Tommaso, ragazzo di 14 anni ucciso nel 2010 mentre si allenava in bici nelle strade della provincia fiorentina e Maurizio Fondriest, ex campione del mondo di ciclismo professionistico. Questa campagna nasce per sensibilizzare gli automobilisti per una guida sicura e soprattutto per un sorpasso ad un minimo di un metro e mezzo di distanza dell’automobilista rispetto al ciclista attraverso l’installazione di cartelli di avviso lungo le strade. La cerimonia di posa del cartello con la scritta: “Attenzione strada frequentata da ciclisti - 1,5 mt di distanza”, che campeggia da oggi sulla strada provinciale maceratese, appena attraversato il quartiere di Santa Maria Apparente, si è svolta oggi pomeriggio alla presenza della campionessa Paola Gianotti, che ha preso parte anche all’incontro pubblico che si è svolto alle 17,00 nella Sala del Consiglio Comunale alla presenza del vicesindaco e assessore allo Sport Claudio Morresi, degli assessori Roberta Belletti (Mobilità sostenibile), Manola Gironacci (Turismo), delle referenti dell’associazione Noi Marche, Loredana Miconi e Sonia Miconi, Mauro Fumagalli di Marche Bike Life e dei responsabili delle associazioni cittadine di settore. Presenti anche i consiglieri comunali Gianluca Crocetti, Paola Campetelli e Paola Fontana. “Mi sento a casa a Civitanova – ha detto Paola Gianotti nel ringraziare l’Amministrazione comunale per aver aderito al progetto - ci vengo spesso e volentieri, per le sue tante attività legate al mondo della bici. Sono 4500 i cartelli posizionati in tutta Italia, con l’obiettivo di indicare la distanza giusta per il sorpasso ad un minimo di un metro e mezzo di distanza lungo le strade e stiamo cercando di far inserire questa norma nel Codice stradale, come già nel resto dell’Europa. Attualmente la normativa è in fase di convalidazione". "Grazie dunque al Comune e Noimarchebikelife per aver inserito in questo circuito virtuoso Civitanova. Sulle strade viene ucciso un ciclista ogni 35 ore, io stessa ho iniziato questa campagna sulla sicurezza dopo essere stata investita da un’auto, occorre fermare questa strage fuori da ogni senso”. “Un ringraziamento all’ambasciatrice Paola Gianotti per questo bel messaggio che porta nel nostro splendido Paese – ha detto l’assessore al Turismo Manola Gironacci -, a Noi Marche, nelle persone di Loredana e Sonia Miconi per il lavoro svolto nella valorizzazione del territorio marchigiano a 360°, premiato come secondo miglior progetto nazionale all'ultimo Oscar italiano del cicloturismo. Un grazie anche a Mauro Fumagalli che ha ideato il Civitanova il Bike festival, e ai responsabili delle associazioni cittadine di settore oggi presenti. Mi auguro che anche gli altri comuni della rete aderiranno presto a questa campagna di sensibilizzazione, nel rispetto di chi transita in strada sia in automobile, in bici o a piedi”. “A nome dell’Amministrazione comunale voglio ringraziare Paola Gianotti per essere qui con noi oggi e per aver dato a Civitanova, grazie al suo progetto “Io Rispetto il Ciclista”, una grande opportunità – ha dichiarato l’assessore Roberta Belletti. Abbiamo accolto questo importante messaggio di sensibilizzazione, fermamente convinti che la sicurezza stradale di chi usa la bicicletta sia fondamentale”. “ La nostra città vuole essere vicina a tutti i ciclisti, amatoriali e professionisti, ma solo attraverso un lavoro di squadra si può rafforzare il lavoro di attenzione e di sensibilità che stiamo facendo per una città sempre più sostenibile: quello cioè di favorire la sicurezza e il livello di convivenza degli utenti della strada, incentivando l’utilizzo di mezzi a zero impatto ambientale". "La nostra città è da sempre una città amica delle biciclette, vanta una lunga storia nel mondo del ciclismo e come dimostrano i tanti appuntamenti sportivi che si organizzano è sicuramente uno sport su cui stiamo puntando molto. Quindi abbiamo accolto subito e con grande positività questa campagna di sensibilizzazione che rappresenta un altro passo in avanti verso un futuro sempre più sostenibile”.  “Quello della sicurezza stradale del ciclista è un problema molto sentito – ha spiegato l’assessore allo Sport Claudio Morresi. Proprio di recente, da un confronto con tecnici del ciclismo è emerso un netto calo di tesseramenti dei ragazzi, proprio per la paura di affrontare i pericoli che si possono incontrare in strada. Come amministrazione comunale cercheremo di mettere in atto quante più misure possibili per sviluppare infrastrutture e fornire maggiori servizi e tutele ai cittadini e a chi arriva in città”. “Noimarchebikelife - ha spiegato Loredana Miconi - è un protocollo d'intesa nato 4 anni fa, che coinvolge 25 comuni di tre province diverse (Macerata, Fermo e Ancona) in un progetto di cicloturismo volto a promuovere itinerari, arte, cultura e tradizioni attraverso user experience utilizzando le peculiarità e le eccellenze di una parte della Regione Marche. Sono già dieci i comuni che faranno installare il cartello di Io rispetto il turista, ma di certo anche gli altri aderiranno”. “Con Paola Gianotti abbiamo condiviso tanti progetti – ha sottolineato Mauro Fumagalli - Quattro anni fa proprio Civitanova è stata la seconda città italiana a mettere i primi cartelli per invitare al rispetto del ciclista. Si va in bicicletta non solo per sport o nel tempo libero, la si usa anche per spostarsi e per lavorare e spesso la usano persone anziane, bambini e occorre prestare maggiore attenzione in strada”. Al termine dell’incontro sono intervenuti anche esponenti delle associazioni cittadine di settore per un confronto con gli amministratori sulle misure urgenti da porre in essere per far diventare Civitanova una città sempre più a misura del ciclista. “Siamo sulla buona strada – ha concluso l’assessore Belletti. Il nostro obiettivo è quello di favorire la sicurezza e il livello di convivenza degli utenti della strada, incentivando l’utilizzo di mezzi a zero impatto ambientale”.  

09/03/2023 19:45
Piano sisma, a Sefro 3,5 milioni di euro: ecco le opere finanziate

Piano sisma, a Sefro 3,5 milioni di euro: ecco le opere finanziate

 “Abbiamo raggiunto un grande risultato aggiungendo, alla lista già nutrita di opere pubbliche finanziate, interventi strategici nell’ottica ricostruzione post-sisma Centro Italia 2016”. Sono queste le prime parole del consigliere comunale con delega alla Ricostruzione Corrado Carminelli, all’indomani dell’incontro tenutosi a Camerino, sulla rigenerazione urbana post-sisma 2016, alla presenza anche del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. Lo stanziamento della struttura del commissario straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 Giudo Castelli prevede, per il Comune di Sefro, una somma pari a 3.5 milioni di euro, a seguito della richiesta presentata, proprio dal centro maceratese, per numerosi interventi di ripristino del cosiddetto danno sisma. Commenta il consigliere Carminelli: “Opere necessarie e fondamentali, danneggiate dall’ormai famigerato terremoto del Centro Italia 2016, trovano finalmente copertura grazie al lavoro dei nostri uffici comunali e all’attenzione che la struttura commissariale, coadiuvata dall’USR della Regione Marche, hanno dimostrato per i centri devastati dal terremoto”.  In particolare sono ammessi a finanziamento interventi di ripristino e riparazione del danno sisma 2016 su: impianti sportivi comunali, muro di contenimento del torrente Scarzito, strada di accesso alla frazione Sorti-Cerreto, municipio, rifugio comunale “Valle Scurosa” e due cimiteri comunali. Il sindaco Pietro Tapanelli aggiunge: “Il senatore Guido Castelli e la sua struttura hanno fatto un grande lavoro di ascolto sul territorio. L’USR della Regione Marche ha raccolto con grande disponibilità le segnalazioni dei danni, aiutando i comuni anche a livello amministrativo”. “Tutti hanno lavorato con spirito di servizio e con comunità di intenti, certificando l’attenzione che commissario e Regione Marche stanno riversando sui nostri territori decisamente provati da anni di ritardi sulla ricostruzione, sia pubblica che privata. Inoltre il percorso di ascolto ha contribuito anche a confrontarsi sui temi centrali della ricostruzione, smorzando un clima di tensione che, nell’ultimo periodo, era emerso tra comuni più danneggiati e comuni più fortunati nella conta dei danni”.

09/03/2023 16:41
Bullismo e dipendenze: i carabinieri incontrano gli studenti delle scuole del Maceratese

Bullismo e dipendenze: i carabinieri incontrano gli studenti delle scuole del Maceratese

Continua l’impegno dell’Arma dei carabinieri nell’ambito del progetto “Cultura della legalità” presso gli istituti scolastici. Il luogotenente Vito De Giorgi, comandante della Stazione di San Ginesio, il 2 marzo si è recato presso la scuola secondaria “Ugo Betti” per parlare agli studenti di bullismo e cyberbullismo di fronte ad un’attenta platea di giovani studenti. Il 3 marzo è stato trattato il tema delle dipendenze patologiche (alcool, droga, gioco d’azzardo) con i ragazzi dell’Istituto d’Istruzione superiore Gentili, alla presenza del corpo docenti e della vice preside Tiziana Alessandroni. Il 7 marzo è stata la volta dell’Istituto Superiore Renzo Frau, con un incontro organizzato dal corpo docenti e dalla dirigente scolastica Mara Amico, dove il maggiore Maggi e il luogotenente de Giorgi hanno parlato agli studenti in particolare della piaga degli stupefacenti, in chiave preventiva, descrivendo gli aspetti legali e sociali sottesi al mondo dello spaccio e dell’assunzione di droga. A San Severino Marche il luogotenente Lucarelli ha invece incontrato i bambini della scuola materna (incontro organizzato dal preside Luciani e dalla maestra Laterza) sul rispetto delle regole, le norme di comportamento per la strada, il numero di emergenza 112 e su come richiedere un soccorso. L’attentissima platea è stata particolarmente collaborativa e partecipativa anche nell’osservare l’auto di servizio e le sue dotazioni. Il comandante della Stazione di San Ginesio ha portato avanti anche la campagna di prevenzione sulle truffe, rivolgendosi ad una nutrita platea di fedeli al termine della celebrazione eucaristica presso l’eremo di San Liberato.  Nell’occasione sono stati forniti suggerimenti per prevenire i reati predatori e le truffe in particolare nei confronti delle fasce deboli. Analogo incontro si è svolto il 5 marzo presso la chiesa di San Michele, ove al termine della messa, sono state trattate analoghe delicate tematiche. 

09/03/2023 15:49
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