Parte la riqualificazione del Porto più colorato d'Italia, un progetto che mira a ridare vita e colori a un luogo iconico della comunità civitanovese. Dopo dieci anni dalla prima pennellata sul muraglione, il Porto si prepara a trasformarsi nuovamente in una galleria d'arte a cielo aperto, grazie a un rifacimento ex novo dei murales che "vivono" nei suoi spazi.
Un omaggio, dunque, in questo anniversario, alla creatività e all'arte di Vedo a Colori, ideato dall'architetto e direttore artistico Giulio Vesprini, che questa amministrazione, per l’alto valore culturale, ha trasformato in "Museo d'arte Urbana". Un museo riconosciuto a livello nazionale e internazionale e che negli anni ha visto "sfilare" a Civitanova Marche oltre 105 artisti italiani e stranieri.
"I murales e ancor più le mura hanno subito un deterioramento accentuato dalla salsedine e dalle condizioni atmosferiche - spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica - pertanto, proprio perchè crediamo in questo progetto e nel potere che ha l'arte di rendere più bella la nostra città, abbiamo deciso di investire risorse per il rifacimento dell'intonaco, garantendo così una base solida e duratura per le opere artistiche e rifare ex novo i murales, i cui lavori sono in corso. Lo facciamo ora - continua il Sindaco -, perchè a dieci anni da quando tutto è cominciato, vogliamo celebrare il successo e il contributo che questo progetto ha portato alla nostra comunità. Questi murales, infatti, sono un punto di attrazione per turisti e residenti e rendono il nostro Porto un vero e proprio faro di creatività e innovazione. Esprimo la mia più sincera gratitudine a Giulio per il suo straordinario lavoro e per la sua visione creativa".
Il progetto di rinnovamento è iniziato dal molo est e procederà con la nuova realizzazione dei primi cinque murales. Poi, pian piano, e comunque entro un anno, verrà messa mano a tutti gli altri. Saranno coinvolti artisti locali e internazionali, sotto l'eccellente supervisone del direttore Giulio Vesprini, e si ispireranno, sempre al mare, ma con colori e forme diverse che racconteranno comunque la storia e l’anima della nostra comunità.
Ma quello che fu, quindi i murales realizzati per la prima volta, continueranno a vivere in foto, video e mappe ufficiali. "Come in ogni museo la collezione delle opere d'arte cambia - spiega il Direttore artistico del progetto Giulio Vesprini -., ma rimarrà traccia del passato nelle fotografie, nei cataloghi e mappe ufficiali, nel sito internet del progetto. L'unico modo per conservare la street art ai posteri è produrre una forte documentazione fotografica e un archivio video-documentaristico".
Vesprini si è detto molto soddisfatto del risultato raggiunto per un progetto, Vedo a Colori, nato nel 2009 tra i cantieri navali per poi spostarsi al molo est nel 2014 e successivamente nelle scuole, nei sottopassi, nei parchi e in altre aree urbane della città. "Non era scontato essere qui al molo est a 10 anni esatti dalla sua prima realizzazione - dice -. La street art per sua natura non contempla il restauro, ha un suo ciclo di vita naturale per questo ho proposto, passati i 10 anni, il rifacimento ex novo di tutte le opere. Iniziamo con le prime 5 e nel giro di un anno sarà completato il lavoro dedicato al mare, alle nostre tradizioni marittime e ai personaggi più illustri come fatto nella seconda parte del molo est".
Sono stati trasferiti 351 mila euro all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche per l’intervento di ricostruzione di un edificio che contiene sia un locale commerciale che un’abitazione. L’edificio si trova a Monte Cavallo, in provincia di Macerata, ed è finanziato dal programma delle opere pubbliche dell’Ordinanza 109.
Il trasferimento ammonta alla metà del contributo programmato, che è invece di 703 mila euro. “Prosegue l’attuazione della ricostruzione pubblica, anche dell’Ordinanza 109 che grazie al lavoro di squadra con il presidente Francesco Acquaroli, l’Usr e il sindaco Pietro Cecoli siamo riusciti a sbloccare – dichiara il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, che ha firmato il decreto di trasferimento -. La ricostruzione pubblica è l’anima dei nostri borghi, perché riguarda tanti interventi che nel loro insieme costituiscono l’identità urbanistica di un luogo. Per questo continueremo nell’affiancamento ai Comuni fino al raggiungimento dell’obiettivo”.
I trasferimenti avvengono in base all’avanzamento delle procedure, la restante parte del contributo sarà trasferita man mano che i lavori avanzeranno.
Si è parlato di questo attualissimo tema con imprenditori ed esperti nell’incontro conviviale del Club Rotary di Macerata che si è tenuto nell’accogliente cornice del Ristorante Villa Quiete a Montecassiano lunedì 18 novembre. Hanno relazionato sul tema Alfredo Mancini, Amministratore delegato della ORIM, Daniele Sparvoli, imprenditore ed ex presidente di Cosmari srl e Marco Ciarulli, presidente di Legambiente Marche.
L’approccio dell’economia circolare ha come obiettivo la riduzione al minimo degli sprechi e l’ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali progettando e producendo prodotti che offrano la massima possibilità di riutilizzo: combattere l'inquinamento, ridurre i rifiuti, riutilizzare, riparare e rigenerare i prodotti, rigenerare i sistemi naturali.
E’ proprio di questo che si occupa la ORIM, azienda maceratese nata dalla lungimiranza e dall’intuito dell’ing. Alfredo Mancini che a Piediripa vede oggi una realtà con 60 collaboratori che occupandosi di recupero di materiali grezzi e smaltimento di rifiuti industriali, riesce ad estrarre componenti nobili e rari dai rifiuti più disparati e inquinanti che esistano (tipo le batterie esauste delle auto elettriche) per fornire ad aziende chimiche e industriali, tecnologicamente avanzate, molte delle materie prime, ricavate dagli scarti, che stanno diventando sempre più rare (catalizzatori, terre rare, ecc.). Realtà di nicchia molto elevata, unica in Italia e con poche altre simili nel Mondo, rappresenta un’eccellenza locale che ha messo già in pratica efficacemente i concetti dell’economia circolare.
Di una realtà altrettanto importante per il maceratese ha parlato Daniele Sparvoli, ex presidente di Cosmari Srl, l’azienda provinciale che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti urbani nella provincia di Macerata. Nata sotto forma di consorzio ormai più di 15 anni fa, e più recentemente divenuta società commerciale, Cosmari ha introdotto il metodo di raccolta porta a porta che, anche grazie all’elevato senso civico della cittadinanza, ha consentito di raggiungere percentuali di raccolta differenziata che fanno di questa realtà un punto di riferimento a livello nazionale. Impiega oggi circa 600 addetti per un giro d’affari di più di 60 milioni di euro e ha dato un contributo fondamentale alla salvaguardia ambientale della provincia anche se l’approccio all’economia circolare è ancora in fase di sviluppo.
Marco Ciarulli di Legambiente Marche, ha infine evidenziato quali sono gli aspetti critici ancora da migliorare per poter avviare concretamente l’approccio circolare alla questione rifiuti, pur riconoscendo l’elevato standard qualitativo degli operatori regionali del settore, l’esistenza di un deficit impiantistico costringe molti di essi a far viaggiare fuori regione i rifiuti per poter essere recuperati o smaltiti con la necessità quindi di aumentare la qualità della raccolta differenziata per ridurre le quantità di rifiuto indifferenziato da smaltire. Ha anche parlato della estensione del recupero a filiere oggi ancora non esplorate (tipo il recupero dei materiali che compongono i prodotti per l’igiene personale). Molto interessante è stato anche il breve video messaggio di Franz M. Muller, Direttore del Board ESRAG, gruppo d’azione indipendente ed internazionale affiliato al Rotary il cui scopo è informare, sostenere, ispirare iniziative legate alla sostenibilità ambientale.
La serata si è conclusa con un vivace dibattito tra i soci e ospiti a testimonianza dell’interesse e della consapevolezza sempre crescente verso questi temi fondamentali. Ancora una volta, il Rotary Club di Macerata, guidato dalla sua presidente Irene Tedone, si fa promotore di valori e iniziative contribuendo con instancabile impegno alla costruzione di un futuro più sostenibile e consapevole.
Cinque nuovi semafori a chiamata, dotati anche di dispositivi acustici per non vedenti, saranno installati in alcune strade cittadine particolarmente trafficate, così da garantire maggiore sicurezza sia agli automobilisti che ai pedoni. Il progetto, già pronto, prevede uno stanziamento di 150 mila euro e sarà approvato nella prossima giunta.
Verranno installati due semafori in via Colombo in prossimità dei sottopassi pedonali di collegamento con via IV Novembre (lungomare nord), uno via Principe di Piemonte in corrispondenza dell’attraversamento pedonale di collegamento con il sottopasso che collega la ex. s.s 16 a via Regina Elena; uno in via Martiri di Belfiore e l'altro in via D’Annunzio nel tratto compreso tra la rotatoria di San Marone e via Giovanni XXIII.
"Il potenziamento del sistema di controllo dei semafori nelle aree critiche – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica – è fondamentale per tutelare la cittadinanza e per migliorare la fluidità del traffico nei punti più sensibili della nostra città. Tra queste strade c'è anche Via Colombo, spesso teatro di incidenti e oggetto di un incontro, avvenuto qualche mese fa, con il Comitato Cea. In quell'occasione e su loro proposta concordammo l'installazione di nuovi semafori. Lunedì approveremo il progetto in giunta e procederemo con l'installazione".
Il Sindaco precisa anche come "questi dispositivi saranno dotati di innovativi dispositivi acustici per garantire una maggiore sicurezza ai non vedenti. Siamo fermamente convinti – aggiunge - che la sicurezza stradale debba essere una priorità per tutti noi e questo intervento rappresenta un passo significativo in questa direzione".
La vice sindaco Francesca D’Alessandro ha firmato un’ordinanza che prevede, a seguito dell’allerta meteo di grado “arancione” diramata dalla Protezione civile della Regione Marche relativa alle raffiche di vento e valida per tutta la giornata di domani, la chiusura, nelle giornate del 20 e 21 novembre, dei parchi pubblici, degli impianti pubblici sportivi all’aperto e del civico cimitero. La chiusura del civico cimitero riguarda la sospensione delle operazioni cimiteriali e l’impossibilità di ingresso a qualunque titolo da parte dell’utenza esterna, fatta salva la possibilità, in caso di necessità, di trasportare feretri e/o urne cinerarie per il deposito.
La situazione richiede estrema prudenza soprattutto a tutela dell’incolumità della popolazione e, sentita la Prefettura di Macerata, si è intervenuti con l’ordinanza sindacale per la salvaguardia della sicurezza e della pubblica incolumità.
Si raccomanda alle imprese edili con cantieri allestiti con impalcature, di adottare, per le giornate del 20 e 21 novembre, tutte le adeguate misure di sicurezza e vigilanza volte a scongiurare pericoli eventualmente generati dalle stesse. Si raccomanda, inoltre, alla popolazione, di evitare di transitare e sostare nelle aree prossime alle alberature nell’arco temporale dell’evento atmosferico forte e di quello successivo per evitare il pericolo di caduta tardiva di rami già distaccati ed è consigliabile mettere in sicurezza le aree esterne di propria competenza per evitare che oggetti come gazebi, vasi e altre suppellettili possano creare situazioni di pericolo.
Si raccomanda, infine, ai gestori privati di impianti sportivi all’aperto di adottare, per le giornate del 20 e 21 novembre, tutte le adeguate misure di sicurezza e vigilanza volte a tutelare l’incolumità degli utilizzatori, inclusa l’eventuale chiusura dell’impianto.
Viste le forti raffiche di vento che da stanotte stanno spazzando il territorio comunale, il sindaco di Morrovalle ,Andrea Staffolani, ha firmato un’ordinanza con la quale vengono chiusi tutti i parchi e i giardini (anche non recintati) comunali e del cimitero comunale di via Medaglie d’Argento (con esclusione del ricevimento di salme e operazioni cimiteriali), istituendo il divieto di accesso, transito e circolazione per le attività ludico-ricreative al fine di garantire la pubblica incolumità e le attività di verifica dello stato dei luoghi e di agibilità degli stessi.
"Si raccomanda di evitare, se possibile, di sostare all’aperto specie nelle zone maggiormente esposte al vento evitando assembramenti", scrive il sindaco; di cercare di rimanere in una posizione riparata, evitando così di essere colpiti dall’eventuale caduta di oggetti; di fare attenzione alle strutture mobili, come tendoni, gazebo, impalcature, carichi sospesi, strutture espositive o commerciali temporanee; di evitare l’attraversamento e la sosta nelle aree verdi e strade alberate per il possibile verificarsi rotture di rami, anche di grandi dimensioni, o cadute di alberi che potrebbero colpire persone o intralciare le strade; di prestare cautela alla guida di autoveicoli, specie se telonati, caravan e motoveicoli, al fine di evitare possibili sbandamenti a causa delle raffiche di vento e all’occorrenza fermarsi".
Il provvedimento resterà in vigore fino al permanere delle criticità riscontrate, senza ulteriore provvedimento di revoca. In caso di necessità legate alla caduta di alberi, rami o affini, contattare la Protezione Civile di Morrovalle al numero 340 8970171.
Cittadini si mobilitano, consegnato un assegno da 3 mila euro all'associazione Gaia, nata per sostenere i bambini ricoverati all'ospedale Pediatrico Salesi di Ancona. L'iniziativa, nata anni fa e culminata nei giorni scorsi con una cena alla Bocciofila di Fontespina, è stata promossa da un gruppo di amici capitanati da Maurizio Giorgini, Toni Giammorcaro e sostenuta dell'amministrazione comunale. Presenti anche il sindaco Fabrizio Ciarapica e la consigliera comunale Paola Fontana.
"Iniziative di solidarietà e partecipazione come questa - dichiara il sindaco Fabrizio Ciarapica - sono fondamentali per il nostro territorio. Per questo ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno dimostrato generosità e grande impegno per sostenere l'associazione. Questi sono momenti belli che rendono Civitanova una comunità davvero speciale".
Anche la consigliera comunale Paola Fontana ha espresso il suo apprezzamento: "È bello vedere la comunità unirsi per un obiettivo comune e sostenere chi ha bisogno. Continuerò, insieme all'amministrazione, a supportare questa associazione, consapevole che iniziative come queste sono un esempio di come, insieme, possiamo fare tanto".
Per l'associazione erano presenti la vicepresidente Lusiana Perini, a cui è stato consegnato l'assegno, e Karolina Komorowska insieme alla famiglia.
"Un sentito grazie agli sponsor e a tutti gli amici che, come ogni anno, dimostrano grande disponibilità e impegno per la realizzazione di questa bellissima festa - hanno dichiarato gli organizzatori - Un ringraziamento speciale va al presidente della Bocciofila Giuseppe Pasquali, a tutte le famiglie e ai bambini che hanno partecipato, e naturalmente all'amministrazione comunale che ci sostiene sempre”.
La Regione Marche sta affrontando una delle sfide demografiche più gravi e urgenti, che rischia di compromettere la sostenibilità del suo sistema di welfare nei prossimi decenni. Secondo i più recenti dati demografici, la popolazione della regione sta invecchiando rapidamente, mentre il tasso di natalità continua a scendere a livelli preoccupanti. Una combinazione di fattori che richiede azioni concrete e tempestive.
Nel 2023, il tasso di natalità nelle Marche è sceso a 5,9 nascite per 1.000 abitanti, ben al di sotto della media nazionale di 6,4 e molto lontano dalle cifre registrate nel 2008, quando si toccavano le 9,4 nascite per 1.000 abitanti. Questo dato riflette una tendenza generale di diminuzione della natalità che ha investito l’intero Paese, ma che nelle Marche sta assumendo proporzioni preoccupanti. Parallelamente, l’età media della popolazione marchigiana è aumentata costantemente, passando dai 43,8 anni del 2002 ai 47,7 anni del 2023, un dato che supera la media nazionale di 46,6 anni.
Questa evoluzione demografica comporta gravi conseguenze per il welfare della regione. Gli over 65 rappresentano oggi il 25,9% della popolazione marchigiana, una percentuale superiore alla media nazionale (24%). La crescente popolazione anziana si scontra però con una spesa sociale destinata agli anziani in calo. Nel 2021, la Regione ha destinato solo 54 euro pro capite agli anziani, un dato ben inferiore ai 90 euro della media nazionale e ai 103 euro dell’Emilia Romagna. Un divario che, unito alla riduzione dei servizi domiciliari (passati dal 14% in meno tra il 2011 e il 2021), sta mettendo in ginocchio il sistema di assistenza agli anziani.
Marco Ferracuti, segretario generale della Cisl Marche, ha sollevato l’allarme, sottolineando l’urgenza di politiche strutturali che affrontino la crisi demografica e sociale: «La diminuzione della natalità e l’aumento della popolazione anziana richiedono politiche di lungo periodo e una revisione delle priorità di spesa. È necessario investire nella natalità, ma anche rafforzare i servizi assistenziali per gli over 65.» Secondo Ferracuti, la Regione è chiamata a una doppia sfida: da un lato, promuovere la natalità attraverso incentivi alle famiglie; dall’altro, potenziare la spesa sociale e i servizi domiciliari per gli anziani. Solo un approccio integrato e sostenibile potrà rispondere efficacemente al cambiamento demografico.
La situazione rischia di deteriorarsi ulteriormente se non si interviene tempestivamente. Silvano Giangiacomi, segretario generale della Fnp Cisl Marche, ha fatto notare come la contrazione della spesa sociale stia andando di pari passo con l’incremento della popolazione anziana. Tra il 2019 e il 2024, si prevede un aumento di 10.500 unità degli over 65, ma i servizi domiciliari sono in calo. Nel 2011 gli utenti dei servizi domiciliari erano 2.480, mentre nel 2021 sono scesi a 2.199. Questo disallineamento tra domanda e offerta sta creando una situazione di difficoltà per migliaia di anziani, che si trovano a dover affrontare la solitudine e la fragilità senza il supporto adeguato.
In conclusione, il quadro che emerge dai dati demografici delle Marche è inquietante: da un lato, l'invecchiamento della popolazione mette a rischio il sistema pensionistico e riduce la base di contribuzione fiscale necessaria a sostenere il welfare; dall’altro, la diminuzione delle risorse destinate agli anziani rischia di esacerbare una crisi sociale già in atto. L'azione politica e istituzionale è fondamentale per evitare che questa situazione si trasformi in un’emergenza sociale irreversibile. La Regione Marche ha l’opportunità e la responsabilità di intraprendere un cammino che, se affrontato con visione e responsabilità, potrebbe garantire un futuro più solido e giusto per le generazioni a venire.
La pioggia torrenziale che ha devastato Valencia e i suoi dintorni ha lasciato dietro di sé un bilancio straziante: oltre 200 morti, migliaia di sfollati e interi paesi sommersi dall’acqua. Le immagini di case distrutte, strade sommerse e soccorsi disperati hanno fatto il giro del mondo, mostrando il volto più tragico della calamità.
Mentre Valencia tenta di riprendersi con il sostegno di esercito, volontari e organizzazioni di soccorso, la tragedia ha toccato profondamente anche chi vive lontano da casa. È il caso di Jorge, Sonia e Hugo, tre giovani valenciani in Erasmus a Macerata. Li abbiamo invitati nella nostra redazione per farci raccontare come hanno vissuto quei momenti, fra la preoccupazioni per le loro famiglie e una riflessione critica sulla gestione dell’emergenza.
I tre studenti ci raccontano come la notizia della catastrofe è arrivata loro con un denominatore comune: l’incredulità. Jorge, 23 anni, originario di Valencia, ricorda: “Quella sera stavo giocando a calcio con Hugo. Finita la partita, ho controllato il telefono e ho trovato messaggi e video inquietanti. Una pioggia torrenziale aveva fatto straripare un fiume vicino alla città. Il resto lo sapete già”.
Sonia, 20 anni, di Paterna, ha avuto una reazione simile: “Mi ci è voluto un giorno per metabolizzare l’accaduto. Pensavo fosse meno grave di quello che realmente poi è stato”.
Per Hugo, anche lui 20enne e residente a Cuart de Poblet, paese vicino Valencia, l’impatto è stato immediato: “Arrivavano video terribili di persone trascinate via dall’acqua. È stata una situazione difficile da affrontare”.
I giorni successivi alla catastrofe sono stati carichi di tensione. Sonia racconta: “Mi sentivo impotente e piena di rabbia perché non potevo fare nulla per aiutare”. Jorge, la cui famiglia vive in centro a Valencia, al sicuro dalle inondazioni, ha comunque avvertito il bisogno di rendersi utile: “Sono tornato a Valencia per aiutare i volontari in un paesino vicino. C’è molto da fare e tutti stanno dando una mano”. Hugo, invece, ha vissuto il dramma più da vicino: “Il mio paese è stato colpito, anche se fortunatamente non ci sono state vittime. Alcuni amici mi hanno raccontato di persone disperate che non riuscivano a rintracciare i loro familiari”.
A Macerata, fortunatamente, il supporto non è mancato: “Ci siamo fatti forza insieme, anche grazie agli altri studenti spagnoli in Erasmus”, spiega Sonia. Jorge aggiunge: “Quando diciamo che veniamo da Valencia, tutti si dimostrano solidali”.
Non mancano le critiche alla gestione politica della crisi. Sonia accusa una cattiva organizzazione: “I politici non sono riusciti a informare per tempo né ad allertare le persone. La comunicazione è stata caotica e fuorviante”. Hugo condivide il pensiero, puntando il dito contro entrambe le autorità regionali e nazionali: “Il governatore di Valencia non ha richiesto tempestivamente lo stato di emergenza, mentre il governo centrale non è intervenuto in modo adeguato”.
Nonostante le difficoltà che purtroppo persistono, i tre ragazzi mostrano ottimismo per la resilienza della loro terra. “Valencia si rialza sempre”, afferma Jorge, ricordando un episodio simile negli anni ’50: “La forza della gente è incredibile. Attraverso il volontariato e la cooperazione, stiamo già facendo passi avanti”.
Ordinanza della polizia locale in vista della manifestazione “Solidarietà per la Palestina” che si svolgerà giovedì 21 novembre a partire dalle ore 18. L’ordinanza prevede il divieto di sosta con rimozione coatta, dalle ore 16:00 alle ore 20:30, e comunque fino al completo passaggio del corteo e fino a cessate esigenze per la manifestazione, nelle seguenti vie corso Matteotti, via Tommaso Lauri, corso Garibaldi, piazza Annessione, piazza Cesare Battisti, via Gramsci, piazza Oberdan, via XX Settembre, via Crescimbeni (tratto compreso tra via XX Settembre e Piazza Vittorio Veneto – ambo i lati) e piazza Vittorio Veneto (tutta l’area).
Il provvedimento stabilisce anche: la sospensione momentanea della circolazione stradale per tutte le categorie dei veicoli lungo il percorso della manifestazione e secondo il suo andamento, con partenza dalle ore 18:00 circa alle ore 20:30 circa: partenza da piazza Annessione, corso Garibaldi, via T. Lauri, corso Matteotti, piazza Cesare Battisti, via Gramsci, piazza Oberdan, via XX Settembre, via Crescimbeni e arrivo in piazza Vittorio Veneto.
E ancora il divieto di transito dalle ore 18:00 alle ore 20:30 circa in via Armaroli e obbligo di proseguire dritto per tutti i veicoli giunti in prossimità dell’intersezione con via Zara, eccetto residenti durante il passaggio del corteo in via Tommaso Lauri, in piazza Annessione durante le fasi di ammassamento dei manifestanti, per tutti i veicoli, durante lo svolgersi della manifestazione, in particolare obbligo di svolta a sinistra ed immissione in via Padre Matteo Ricci per tutti i veicoli giunti in prossimità dell’intersezione tra via XX Settembre/via Domenico Ricci, via Santa Maria della Porta/Piazza Vittorio Veneto e piazza Vittorio Veneto/via Crescimbeni, eccetto veicoli FF.OO. e mezzi di soccorso; in via Don Minzoni / via Zara (in prossimità imbocco Varco-1 ZTL centro storico) durante il passaggio della manifestazione in via T. Lauri, corso Matteotti, via Gramsci, Via XX Settembre, in corso Matteotti per tutti i veicoli compresi gli aventi pass residenti.
Fondazione Ircer alle prese con i casi Scabbia tra gli ospiti della struttura. Ieri sera si è riunito, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ircer, affrontando vari temi di rilevanza per la struttura, tra cui la gestione delle infezioni da scabbia che avevano coinvolto tre anziani ospiti. La situazione, che aveva suscitato preoccupazione, è stata prontamente gestita grazie all'intervento tempestivo del personale sanitario e all'attivazione di misure profilattiche efficaci. A distanza di tre settimane, la fondazione ha confermato che il contagio si è limitato ai tre casi iniziali, senza ulteriori estensioni, segno che la profilassi con la permetrina e le altre misure precauzionali hanno avuto l'effetto desiderato.
"Le misure adottate hanno avuto successo e il contagio è stato circoscritto", ha dichiarato il presidente della Fondazione Ircer, Ficara Pigini, che ha anche sottolineato l'importanza di rispondere tempestivamente a qualsiasi emergenza sanitaria all'interno della struttura.
Nel corso della riunione, è emersa una discussione anche sulla necessità di un'ulteriore attenzione all’igiene e alla cura degli ospiti. Per rispondere a queste esigenze, il Consiglio ha deciso all'unanimità di ripristinare internamente il servizio di lavanderia per la biancheria personale degli anziani, nonché di intervenire sull'ammodernamento dei materassi. Questa decisione è stata presa a seguito di alcune segnalazioni di disguidi nel servizio, che sono emersi proprio in seguito ai contagi da scabbia.
"Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni che ci hanno spinto a rivedere e migliorare il servizio di lavanderia", ha spiegato Ficara Pigini. "I contagi hanno ulteriormente evidenziato la necessità di un controllo più rigoroso su tutti gli aspetti igienici. Non potevamo più aspettare"
L'inserimento del servizio di lavanderia interno, unito all'ammodernamento dei materassi, rappresenta un importante passo verso il miglioramento delle condizioni di vita degli ospiti e un segnale di attenzione per le famiglie che si affidano alla struttura. La Fondazione si impegna a garantire sempre il miglior servizio possibile, con l'obiettivo di prevenire situazioni critiche e offrire il massimo della sicurezza e del benessere agli anziani ospiti.
"Stiamo lavorando per pianificare nei dettagli le modalità di attuazione di queste modifiche e valuteremo i profili più adeguati per l'implementazione dei nuovi servizi", ha concluso il presidente. "Anche se c'è ancora molto da fare, piccoli ma decisivi passi come questo sono essenziali per garantire la qualità della vita dei nostri ospiti".
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ircer continua a monitorare la situazione e ad agire con tempestività per rispondere a tutte le necessità degli anziani, con l'intento di rendere l'ambiente sempre più sicuro, igienico e confortevole.
È stata emessa un'allerta meteo, di livello arancione, per raffiche di vento nelle Marche. L'avviso, valido dalla mezzanotte di oggi alla mezzanotte di mercoledì 20 novembre, è stato diramato dalla Protezione civile regionale.
"Flussi occidentali in quota piloteranno diversi sistemi perturbati verso la nostra regione, con un'alternanza tra periodi più miti caratterizzati da venti di garbino e fasi piovose associate ad ingressi di aria fredda da nord", si legge nel bollettino meteo.
A partire dalla serata odierna ed almeno fino alle ore pomeridiane di mercoledì è previsto un sensibile rinforzo della ventilazione da sud-ovest, con raffiche che nel settore montano e collinare potranno raggiungere il grado di "tempesta violenta" (103-117 km/h), mentre nel settore costiero e nel settore collinare centro-meridionale potranno raggiungere il grado di "burrasca forte" (76-87 km/h) o al più "tempesta" (88-102 km/h). Previste, inoltre, condizioni di mare agitato dalla serata di mercoledì, con possibili mareggiate specie sul litorale centro-settentrionale.
Il comune di Macerata, in via precauzionale, ha disposto la chiusura del parco di Villa Lauri e dei Giardini Diaz per tutta la giornata di domani. Il limite delle nevicate è in graduale abbassamento nel corso del pomeriggio/sera fino a circa 1200 metri. Temperature in sensibile aumento nei valori minimi, stazionarie o in lieve diminuzione le massime.
L'aumento delle indennità per i sindaci, previsto dalla legge di bilancio 2022 firmata dall'allora premier Mario Draghi, è entrato pienamente in vigore a gennaio 2024. Questa riforma lega il compenso dei primi cittadini al trattamento economico dei governatori regionali, con importi che variano in base alla popolazione amministrata, fino ad un importo massimo di 13.800 euro lordi al mese. Nelle Marche, dove non ci sono Città metropolitane, il limite si ferma all'80% per il sindaco del capoluogo regionale. Pertanto Daniele Silvetti di Ancona, con un'indennità di circa 11.040 euro lordi al mese, è il sindaco "più pagato" della regione.
In provincia di Macerata, il sindaco del capoluogo, Sandro Parcaroli, riceve un'indennità di 9.660 euro lordi al mese (circa 5.875 euro netti). Un aumento di oltre 5.000 euro rispetto al passato, che colloca Parcaroli tra i sindaci più retribuiti delle Marche, insieme ai suoi omologhi dei capoluoghi di provincia (Pesaro, Fermo, Ascoli Piceno e Urbino).
L'indennità è sensibilmente più bassa invece per i sindaci delle città con popolazione tra 30.000 e 50.000 abitanti. I primi cittadini come Fabrizio Ciarapica di Civitanova Marche, percepiscono un compenso lordo di 4.830 euro (circa 3.270 netti). È invece pari al 30% dell'indennità percepita dal presidente della regione Marche quella spettante ai sindaci dei comuni dai 10mila ai 30mila abitanti, ovvero a 4.140 euro lordi (circa 3.187 netti).
Scendendo ulteriormente, i primi cittadini di centri con meno di 3.000 abitanti, come quelli caratteristici dell'entroterra maceratese, si attestano su 2.208 euro lordi, equivalenti a circa 1.650 euro netti. Perciò tale è l’indennità che spetta a Pietro Cecoli, sindaco di Monte Cavallo, paese più piccolo delle Marche con 105 abitanti, Silvia Bernardini, sindaco di Ussita, Alfredo Riccioni, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Sara Simoncini, sindaco di Poggio San Vicino e Cristina Gentili, sindaco di Bolognola.
Questi incrementi intendono premiare la crescente complessità amministrativa, che aumenta con le dimensioni del Comune. I sindaci delle piccole realtà si trovano comunque spesso a dover fronteggiare sfide altrettanto impegnative: lo spopolamento, la carenza di servizi essenziali e, per molti nel Maceratese, la ricostruzione post-sisma. Per loro, il ruolo istituzionale si traduce spesso in un impegno totalizzante che va ben oltre i meri numeri dell'indennità.
Un esempio emblematico è dato dai numerosi borghi della provincia sopra citati, dove il sindaco diventa un punto di riferimento per una comunità che fatica a trovare alternative amministrative. Non a caso, gli aumenti erano stati pensati anche per incentivare nuove candidature e scongiurare il rischio di mono-liste o assenza di aspiranti alla carica.
Se da un lato la riforma ha finalmente aggiornato compensi fermi dal 2000, dall'altro non affronta le problematiche strutturali che gravano sulla gestione dei piccoli Comuni. Nella provincia di Macerata, dove il panorama amministrativo è dominato da numerosi centri di piccole dimensioni, l'indennità, sebbene aumentata, potrebbe risultare comunque insufficiente per incentivare l'impegno civico e la partecipazione politica.
È partito questa mattina il cantiere per la realizzazione della nuova rotatoria tra le strade Provinciali 25 "Cingolana" e 57 "Jesina" nel comune di Treia. Presenti alla consegna del cantiere i responsabili della Crescimbeni Carlo srl, ditta di Cingoli che si è aggiudicata l’opera, il vicepresidente della Provincia Luca Buldorini, il sindaco di Treia Franco Capponi, il dirigente dell’ufficio Viabilità Matteo Giaccaglia e la direttrice dei lavori Maria Beatrice Amici.
“Si tratta di un intervento molto importante perché la rotatoria permetterà di migliorare la sicurezza e la fluidità del traffico nella zona, rispetto all’attuale intersezione a raso – spiega il vicepresidente Buldorini -. L'incrocio, infatti, si è rivelato piuttosto pericoloso negli anni per l’elevata velocità delle auto, sopratutto quelle lungo la Cingolana, mentre la presenza della rotatoria, come dimostrato in altre zone, andrà a diminuire sensibilmente le velocità dei singoli sensi di marcia”.
Tenuto conto degli spazi disponibili e dei flussi di traffico la Provincia ha ritenuto opportuno procedere al dimensionamento di una rotatoria compatta, cioè con un diametro esterno pari a 40 metri. L’importo netto del contratto è di 114mila euro.
"La fine degli interventi è fissata entro 90 giorni – continua Buldorini -. Successivamente è già stato previsto il secondo stralcio dei lavori durante il quale si andranno a realizzare la rete di smaltimento delle acque meteoriche, verranno costruiti i marciapiedi, i cordoli rimanenti, la nuova torre faro all’interno dell’aiuola centrale, installate le barriere di sicurezza e realizzato il tappeto di usura. Voglio ringraziare il Presidente Parcaroli che ha condiviso con me l’iter per la realizzazione dell’opera, il Comune di Treia e, soprattutto, l’ufficio Viabilità della Provincia per il lavoro svolto. Sono molto orgoglioso, infine, che ad eseguire i lavori sia una ditta del territorio".
Il Gruppo CE.DI. Marche di Camerata Picena prosegue la propria strategia di crescita aziendale attraverso un importante investimento sul territorio, finalizzato all’adeguamento e all’incremento della capacità di stoccaggio prodotti per la propria catena distributiva di punti vendita a marchio "Si con Te".
L’operazione si inserisce nel piano di sviluppo del Gruppo e prevede nello specifico un progetto di ampliamento già concluso presso il Comune di Camerata Picena e un progetto in fase di realizzazione nel Comune di Chiaravalle.
Il progetto è stato sostenuto da una linea finanziaria di 8 milioni di euro erogata in pool da Cassa Centrale Banca–Banco Marchigiano con il supporto di SACE mediante rilascio della Garanzia SACE FUTURO.
Cassa Centrale, unitamente al Banco Marchigiano, intendono supportare le aziende del territorio, leader nei propri settori o a capo di filiere produttive, valorizzando iniziative che contribuiscano anche alla crescita economica delle comunità dove le stesse operano, in linea con la missione del Gruppo e della Banca.
CE.DI Marche rappresenta una solida realtà distributiva con oltre 100 punti vendita, tra associati e affiliati, distribuiti nelle regioni Marche e Abruzzo, operanti sotto il marchio proprietario “Si con te”. Il Gruppo occupa una posizione di leadership nella classifica della distribuzione moderna nel territorio che tradizionalmente presidia.
CE.DI Marche già da alcuni anni persegue obiettivi coerenti con la tassonomia ESG, con attenzione ad aspetti sociali e ambientali, riconoscendone il valore come fattori chiave per il successo dell’azienda e per il benessere della comunità in cui opera. La Cooperativa adotta strategie incentrate sulla qualità e sulle tradizioni locali, sull’importanza delle persone, sia dipendenti che imprenditori associati, considerati come un pilastro strategico del Gruppo.
È stata la Rti costituita dalla Cagnini Costruzioni srl di Muccia e dalla Europrogressgroup srl, ad aggiudicarsi l’appalto dei lavori per la realizzazione del ponte di Piediripa lungo la Sp 34 Corridoniana, un nuovo impalcato che verrà costruito accanto a quello attualmente esistente, permettendo così di raddoppiare le corsie di marcia e rendere più scorrevole il traffico in entrata e in uscita da Macerata.
“Come avevamo annunciato il progetto sta procedendo speditamente e, dopo l’apertura delle buste con le offerte arrivate, la Provincia ha provveduto all’affidamento dei lavori – spiegano il presidente Sandro Parcaroli e il vicepresidente Luca Buldorini -. Si tratta di un passaggio determinante, vista l’importanza che l’opera riveste per il nostro territorio, e che permetterà di avviare il cantiere entro l’inizio del 2025. Inoltre, siamo molto contenti che ad aggiudicarsi l’appalto sia stata una ditta del Maceratese che si è già dimostrata solida e affidabile nella realizzazione di altre opere”. Una volta avviati, i lavori duraranno circa un anno.
Il progetto esecutivo, redatto all’interno dell’ufficio Viabilità della Provincia, prevede la costruzione di un nuovo ponte lungo complessivamente 180,45 metri, con le spalle in posizione leggermente più arretrata rispetto a quelle del ponte esistente per minimizzare l’impatto dell’opera sul deflusso della corrente. Verranno così realizzate altre due corsie di marcia che si andranno ad aggiungere alle due già esistenti. Prevista anche la realizzazione di una pista ciclopedonale sul lato destro del ponte (direzione Corridonia-Macerata), a due corsie, larga 2,50 metri che permetterà anche la discesa verso le sponde del fiume Chienti, sia dal lato Corridonia che dal lato Macerata. Il progetto prevede anche l’allargamento della strada esistente, verso nord, fino alla rotatoria di intersezione tra la Provinciale 34, la strada 485 e la Provinciale 63 nel comune di Macerata e, verso sud, fino alla rotatoria in prossimità del centro commerciale “CorridoMnia”.
La città di San Severino Marche è tornata ad aderire alla campagna di sensibilizzazione nazionale “Illumina novembre” per la lotta contro il cancro polmonare, promossa dall’organizzazione di volontariato Alcase Italia Odv.
L’iniziativa ha visto “colorarsi” di bianco, nella notte tra sabato e domenica, la facciata del Palazzo Comunale nella centralissima piazza Del Popolo allo scopo di rendere consapevole l’opinione pubblica dell'importanza di una patologia di cui si parla sempre troppo poco e superficialmente in parte perché ancora legata al marchio negativo del fumatore e a quello, altrettanto negativo, della incurabilità.
Il cancro del polmone vede invece, ogni giorno, aumentare le prospettive di guarigione e di controllo clinico prolungato, grazie all’introduzione dei farmaci ad azione molecolare mirata e alla immunoterapia. Oggi, sono sempre più numerosi i malati non operabili che, godendo di una buona qualità di vita, convivono per anni con un cancro ormai cronicizzato.
Più in particolare la campagna invita i cittadini a comprendere i sintomi d’allarme come tosse persistente, presenza di sangue nel catarro, affanno o dolore toracico, ma anche a sottoporsi a una diagnosi precoce, ovvero uno screening con Tac toracica a basso dosaggio che è capace di scoprire la neoplasia in stadio iniziale. I nuovi trattamenti personalizzati, cui si può accedere grazie ai test molecolari ed ai test Ngs di sequenziamento rapido, consentono ai malati di convivere, per anni, con un tumore reso molto meno aggressivo. Infine va ricordato che i farmaci a bersaglio molecolare e l’immunoterapia fanno sì che la diagnosi di tumore al polmone non sia più una sentenza di morte, bensì un momento difficile da affrontare insieme al proprio team multidisciplinare di cura.
Il Comando provinciale dei carabinieri di Macerata, nell'ambito delle iniziative per garantire la sicurezza e il benessere della popolazione anziana, ha lanciato una campagna informativa per sensibilizzare i cittadini sul tema delle truffe, sempre più frequenti nei confronti delle persone più vulnerabili.
La campagna, che si inserisce nelle buone pratiche individuate dal comando generale dell'Arma dei carabinieri, ha l'obiettivo di rafforzare i servizi di prossimità e rendere ancora più capillare l'informazione riguardo i rischi delle truffe ai danni degli anziani. A tale scopo, è stata realizzata una traccia audio di 92 secondi, letta da un noto speaker radiofonico, che verrà diffusa in numerose strutture della provincia. In particolare, la traccia sarà trasmessa ogni 45 minuti presso supermercati, centri commerciali e il terminal autobus di Macerata, situato in piazza Pizzarello. L'intento è quello di raggiungere il maggior numero di persone possibile, sollecitando l'attenzione di una clientela sempre più ampia.
Accanto alla diffusione dell'audio, la campagna prevede anche la distribuzione di un opuscolo pieghevole che fornisce informazioni utili su come riconoscere e difendersi dalle truffe. Gli opuscoli saranno disponibili presso le casse e i box informazioni dei supermercati e centri commerciali aderenti all'iniziativa, nonché distribuiti durante incontri informativi che si terranno presso centri di aggregazione per anziani, comuni, parrocchie e altre strutture locali.
L'iniziativa ha ottenuto l'adesione di numerosi centri commerciali, supermercati e attività commerciali di tutta la provincia, che hanno collaborato con il comando provinciale dei carabinieri nella diffusione del messaggio. La campagna mira a sensibilizzare gli anziani e le loro famiglie sui pericoli delle truffe e sulle modalità per difendersi, attraverso una rete di comunicazione diretta e facilmente accessibile.
Con questa iniziativa, il comando provinciale dei carabinieri di Macerata conferma il suo impegno nella prevenzione e nella protezione delle persone più vulnerabili, contribuendo a creare una comunità sempre più consapevole e sicura.
Le migliori Pasticcerie delle Marche secondo la Guida Gambero Rosso 2025: un viaggio tra mare e montagna
La quattordicesima edizione della guida Pasticceri & Pasticcerie 2025 del Gambero Rosso, redatta in collaborazione con Club Kavè, ha messo in luce le migliori pasticcerie delle Marche, un territorio che si distingue per l'abilità di unire tradizione e innovazione nella creazione di dolci prelibati. Le ventidue insegne selezionate sono un omaggio alla capacità dei pasticceri locali di rivisitare e reinterpretare con maestria i dolci tipici della regione, utilizzando ingredienti autentici come il miele dei Sibillini e le mandorle della valle del Metauro.
La guida riconosce un settore in pieno fermento, che vede un continuo sviluppo di tecniche e creatività. Tra le pasticcerie premiate, si distingue un gruppo di eccellenze che, con il loro lavoro, hanno saputo affermarsi come simboli di qualità e innovazione, pur senza aver raggiunto il punteggio massimo delle Tre Torte. Tuttavia, alcune realtà marchigiane sono riuscite a imporsi con grande eleganza, ottenendo il prestigioso riconoscimento delle Due Torte, un traguardo che sottolinea l'alto livello raggiunto nella qualità e nella ricerca.
Le Eccellenze con Due Torte
Tre pasticcerie marchigiane hanno ottenuto il massimo punteggio di Due Torte: un risultato che le posiziona tra le migliori non solo della regione, ma dell'intero panorama nazionale.
Roberto Cantolacqua Pasticcere (Tolentino e Civitanova Marche): questo maestro pasticcere, noto per la sua capacità di trasformare ingredienti locali in vere e proprie opere d'arte, è una delle punte di diamante della pasticceria marchigiana. La sua abilità nella creazione di dolci tradizionali rivisitati in chiave contemporanea gli ha fatto guadagnare il riconoscimento delle Due Torte, consolidando la sua reputazione nella regione.
Picchio (Loreto): una pasticceria che mescola il fascino della tradizione con l'innovazione. Picchio è famosa per l'uso sapiente di materie prime locali, come il miele e le mandorle, e per la capacità di stupire i clienti con creazioni originali e raffinate. Loreto, famosa per il suo Santuario, ha anche un altro tesoro: la pasticceria Picchio.
Lombardi (Osimo): Osimo si conferma un centro di eccellenza per la pasticceria con la premiata Lombardi. Qui, i dolci non sono solo gustosi, ma anche una vera e propria esperienza sensoriale. Il laboratorio della pasticceria è un laboratorio di alta creatività, dove la tradizione incontra l'arte della pasticceria gourmet.
Pasticceria da Ristorazione: I Maestri dei Dolci Gourmet
Un altro segmento di grande rilevanza nella guida riguarda la pasticceria da ristorazione, dove due grandi talenti marchigiani hanno ricevuto menzioni speciali per la loro maestria nell'arte dei dolci da alta cucina.
Luca Abbadir (Madonnina del Pescatore, Senigallia): Il pastry chef Luca Abbadir è uno dei protagonisti indiscussi della pasticceria gourmet delle Marche. Alla Madonnina del Pescatore, un ristorante stellato che ha fatto la storia della gastronomia regionale, Abbadir porta avanti una filosofia che fonde dolcezza, eleganza e tecnica. I suoi dolci sono vere e proprie opere d'arte, un connubio perfetto tra creatività e tecnica.
Mattia Casabianca (Uliassi, Senigallia): Un altro nome che brilla nel panorama della pasticceria da ristorazione marchigiana è quello di Mattia Casabianca, che cura la parte dolce del ristorante stellato Uliassi. Le sue creazioni sono un omaggio al territorio e alla stagione, con dolci che raccontano la tradizione con un linguaggio contemporaneo.
Il Mondo della Pasticceria nelle Marche
La guida Gambero Rosso 2025 dipinge un quadro di un settore in continua evoluzione, dove le tradizioni gastronomiche secolari sono reinterpretate con un tocco di modernità. Le Marche, con la loro varietà di paesaggi – dal mare alle montagne – offrono un ventaglio di ingredienti freschi e autentici che i pasticceri sanno valorizzare nei loro dolci. Dalle mandorle della Valle del Metauro al miele dei Sibillini, ogni creazione racconta una storia di passione, territorio e tecnica.
Le pasticcerie marchigiane, con il loro impegno nell'innovazione e nella qualità, continuano a farsi notare nel panorama nazionale, consolidando una tradizione che guarda al futuro con ottimismo. La guida Gambero Rosso 2025 celebra questo fermento, premiando i migliori professionisti del settore e offrendo a chi ama la dolcezza un invito a scoprire e gustare le delizie delle Marche.
CNA Macerata accoglie con favore l’interrogazione della Consigliera regionale Marta Ruggeri, che trae spunto e cita espressamente la nota di CNA di settembre, sul tema dell’obbligo assicurativo per i danni da catastrofi naturali, introdotto dalla Legge Finanziaria attualmente in discussione.
Secondo questa disposizione, entro il 1° gennaio 2025 le imprese dovranno sottoscrivere una polizza assicurativa adeguata. In caso contrario, non potranno accedere ad eventuali aiuti pubblici per danni legati a calamità naturali.
CNA, insieme ad altre Associazioni di categoria, ha da tempo sottolineato i problemi legati a questa misura, tra cui il rischio che si trasformi in una vera e propria tassa occulta. Maurizio Tritarelli, Presidente di CNA Macerata, evidenzia i principali dubbi: "La questione è stata discussa anche durante l’Assemblea Nazionale CNA di venerdì scorso, dove il presidente Dario Costantini ha chiesto ai Ministri Urso e Valditara una proroga dell’entrata in vigore della norma. Questo perché, senza decreti attuativi, restano molti interrogativi. Inoltre, ci sono evidenti disparità territoriali: le imprese situate in aree ad alto rischio, ammesso che trovino compagnie disponibili, saranno costrette a sostenere premi altissimi".
CNA ha portato queste preoccupazioni all’attenzione dei vertici istituzionali, indicando che la priorità deve essere la messa in sicurezza del Paese. "Sembra che lo Stato voglia disimpegnarsi da questa emergenza, che è la conseguenza dei cambiamenti climatici e di decenni di urbanizzazione incontrollata," sottolinea Tritarelli. "Prima di chiedere alle imprese di coprire i rischi economici, è necessario investire in infrastrutture per mitigare il rischio idrogeologico e proteggere il territorio".
L'Associazione ribadisce il proprio impegno a sostenere le imprese: "L’interrogazione della Consigliera Ruggeri è un'occasione importante per portare questa problematica sui tavoli istituzionali e avviare un dialogo costruttivo tra Governo e Associazioni di categoria," conclude Tritarelli.
"CNA continuerà a lavorare per ottenere una proroga e per garantire che questa misura venga applicata in modo equo e sostenibile".