Attualità

Il cuore delle Marche per le Fiamme Gialle: a Caldarola il 251° anniversario della Guardia di Finanza (FOTO e VIDEO)

Il cuore delle Marche per le Fiamme Gialle: a Caldarola il 251° anniversario della Guardia di Finanza (FOTO e VIDEO)

Dopo che la Festa della Polizia di Stato è stata celebrata lungo la costa e quella dell’Arma dei Carabinieri nel capoluogo, è stato l’entroterra a fare da cornice alla cerimonia provinciale per il 251° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza. A ospitare l’evento è stato infatti il Teatro Comunale di Caldarola, autentico gioiello del territorio montano. Un evento solenne, ma anche fortemente legato al territorio, che ha visto la presenza delle principali autorità civili, militari e religiose della provincia di Macerata. Ad aprire la cerimonia le note dell’Orchestra Insieme per gli altri e la voce del Maestro Andrea Ferranti che ha intonato l’Inno di Mameli.  Presenti in sala, oltre al comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Ferdinando Mazzacuva, anche il colonnello Francesco Mirarchi, il maggiore Giuseppe Perrone, il procuratore della Repubblica Giovanni Fabrizio Narbone, il comandante della Capitaneria di Porto di Civitanova Chiara Boncompagni, il questore di Macerata Gianpaolo Patruno, il vescovo di Camerino Francesco Massara, il vicepresidente della Regione Marche Filippo Saltamartini, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, il vicepresidente provinciale Luca Buldorini, il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti e numerosi sindaci e assessori del territorio. Il colonnello Mirarchi ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha voluto ricordare la recente scomparsa della guida alpina Cristian Brenna e ha sottolineato il fondamentale ruolo svolto dalla Guardia di Finanza nella tutela della sicurezza economica del Paese. A seguire, il maggiore Perrone ha letto il messaggio del Comandante Generale Andrea De Gennaro, che ha posto l’accento sull’evoluzione delle minacce legate alle nuove tecnologie e sull'importanza dell’aggiornamento continuo delle strategie operative. Il momento centrale della cerimonia è stato il discorso del colonnello Mazzacuva, che ha sottolineato con forza il legame tra la Guardia di Finanza e la parte sana del tessuto imprenditoriale del territorio: “Come noi, anche gli imprenditori indossano una divisa: quella dell’impegno e del sacrificio. Difenderemo chi porta questa divisa, perché significa proteggere il futuro della nostra società”. Ha poi evidenziato il dialogo costante con le associazioni di categoria e la collaborazione strategica con l’Agenzia delle Entrate. Tra i dati operativi più rilevanti, il colonnello ha sottolineato il recupero record della base imponibile lorda nei primi cinque mesi dell’anno, superiore a quanto ottenuto in tutto il 2024. I sequestri patrimoniali superano gli 80 milioni di euro, risultato che “vanifica il fine criminale di arricchirsi”. Ha poi richiamato l’importanza dell’azione contro lo spaccio al dettaglio, con il sequestro di oltre 200 chili di marijuana, emblema del contrasto allo spaccio e di un'attenzione costante alla tutela dei più giovani. Grande l’orgoglio espresso dal sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni, per aver ospitato la cerimonia: “La scelta della Guardia di Finanza è un dono per la nostra comunità. Abbiamo messo in moto tutta la macchina comunale per offrire la massima collaborazione.”Fabbroni ha poi lanciato un appello alle istituzioni affinché si continui a lavorare insieme per la ricostruzione economica e sociale del territorio colpito dal sisma: “Dobbiamo evitare che, a ricostruzione completata, restino solo scatole vuote. Serve coesione per ridare vita e prospettiva ai nostri paesi”. Durante la cerimonia, sono stati conferiti numerosi riconoscimenti agli agenti che si sono distinti per valore e professionalità. Hanno ricevuto l’encomio solenne il tenente colonnello Francesco Mirarchi, il tenente Gianni Ottaviani e il sottotenente Fabrizio Cori Carlitto per l’operazione “Luce Riflessa”. Per l’operazione “Castello di Carta” sono stati premiati con encomio semplice il luogotenente carica speciale Emanuele Lambertucci e il luogotenente carica speciale Marco Volpe. Altri encomi semplici sono andati al tenente colonnello Giuseppe Perrone, al maresciallo aiutante Francesco Azzari, al maresciallo ordinario Andrea Dottori, al maresciallo Genesio Manetti, all’appuntato scelto qualifica speciale Giovanni Vigilante e alla finanziere Mariagrazia Grasso, protagonisti dell’operazione “Amnesia & Blueberry”. Per l’operazione “Tesoro d’Oriente”, sono stati premiati il capitano Francesco Magliocco, il tenente Christian Giannini, il luogotenente Santo Falcone e il luogotenente Andrea Di Noia. L’operazione “Nilpeter” ha valso l’encomio semplice al luogotenente carica speciale Massimiliano Barletta e al maresciallo capo Pasquale Scialdone. Elogi ufficiali sono stati conferiti al tenente Augusto Soccionovo e al tenente Elia Mascolo. Un momento importante è stato dedicato anche al riconoscimento del valore e dell’impegno dei militari in congedo: Roberto Migliori, Vincenzo Grassi, Massimo Sorrentino, Sergio Montesi, Vito Carlo Mancino e Pietro Mastropasqua hanno ricevuto un sentito omaggio per il servizio reso alla collettività. Al termine della cerimonia, grazie all’impegno dell’assessore Paola Scaficchia e della consigliera Antonella Rocchi, è stato offerto un buffet con prodotti forniti da aziende del territorio. La mattinata si è chiusa con la tradizionale preghiera del finanziere e con l’esecuzione del brano “Happy Together” dei The Turtles, interpretato dall’orchestra, a suggellare un evento che ha saputo unire istituzioni, comunità e valori condivisi.

25/06/2025 17:50
Macerata, cambio al vertice dell’Ufficio di Gabinetto: Matteo Falzetti nuovo funzionario della Questura

Macerata, cambio al vertice dell’Ufficio di Gabinetto: Matteo Falzetti nuovo funzionario della Questura

La Questura di Macerata accoglie l’ingresso del commissario della Polizia di Stato Matteo Falzetti, nuovo funzionario addetto all’Ufficio di Gabinetto. Il questore, i funzionari e tutto il personale della questura hanno dato il benvenuto al nuovo dirigente, che porta con sé una solida formazione giuridica e un’esperienza maturata sul campo. Abilitato all’esercizio della professione forense, Falzetti ha intrapreso la carriera nella Polizia di Stato nel 2018, dopo aver superato il concorso per vice ispettori. Ha prestato servizio inizialmente presso la questura di Roma, per poi essere assegnato a Macerata. Di recente ha concluso con successo il corso per funzionari presso la Scuola Superiore di Polizia, conseguendo anche un Master di II livello in “Organizzazione e politiche di pubblica sicurezza”, presso l’Università Luiss Guido Carli. Le competenze giuridiche e operative maturate negli anni rappresentano un valore aggiunto per le attività di pianificazione strategica e coordinamento dell’Ufficio di Gabinetto, in un momento in cui la Questura è impegnata in un processo di costante rafforzamento della propria struttura organizzativa. Contestualmente, il commissario capo Alessia Ausiello, attuale Capo di Gabinetto della Questura di Macerata, lascerà l’incarico per assumere un nuovo prestigioso ruolo presso la Questura di Roma.   La Questura rivolge alla dottoressa Ausiello un sentito ringraziamento per l’impegno e la professionalità dimostrati durante il suo incarico a Macerata, formulandole i migliori auguri per il proseguimento della carriera nella Capitale.

25/06/2025 14:27
L’Accademia Italiana della Cucina accende i riflettori sul brodetto civitanovese: “Sta scomparendo dai menù"

L’Accademia Italiana della Cucina accende i riflettori sul brodetto civitanovese: “Sta scomparendo dai menù"

Un profondo legame con la tradizione gastronomica, unito a un impegno costante nella sua valorizzazione e preservazione: questo è il filo conduttore dell'iniziativa che ha visto la Delegazione di Macerata dell'Accademia Italiana della Cucina protagonista di un significativo evento a Civitanova Marche. Il cuore dell'incontro, tenutosi giovedì 19 giugno, è stata la presentazione del volume “Il Brodetto”, un'opera che celebra uno dei piatti più iconici e amati della costa adriatica. Ad accogliere i numerosi partecipanti, visibilmente interessati e coinvolti, è stato il delegato di Macerata, Pierpaolo Simonelli, che ha sottolineato l'importanza di queste iniziative per mantenere vivo il patrimonio culinario locale. L'Accademia, infatti, dedica ogni anno un approfondimento al "Brodetto", consapevole delle sue molteplici varianti che, pur differenziandosi di paese in paese lungo la costa adriatica, mantengono quasi costante la ricchezza del pescato utilizzato. Ospite d'onore della serata è stato il professor Corrado Piccinetti, biologo marino e volto noto del programma Rai "Linea Blu". La sua partecipazione ha arricchito la discussione, offrendo preziosi spunti sulla storia delle marinerie e della pesca nell'Adriatico, e illuminando le complessità e le sfide attuali del settore. Il libro “Il Brodetto”, frutto della collaborazione tra Piccinetti e altri autorevoli autori come Ugo Bellesi, Tommaso Lucchetti, Alfredo Antonaros, Maria Lucia De Nicolò e Alberto Mazzoni, non si limita a esplorare la storia del piatto, ma analizza anche le tecniche di pesca, le attrezzature necessarie e propone gli abbinamenti con i vini più appropriati. Le relazioni del professor Piccinetti e di Ugo Bellesi hanno toccato argomenti cruciali, spaziando dalla storia affascinante del brodetto all'attuale situazione della pesca, evidenziando purtroppo come questo piatto, simbolo della cultura marinara, stia progressivamente scomparendo dalla ristorazione costiera. Un campanello d'allarme che l'Accademia di Macerata si propone di raccogliere, promuovendo una maggiore consapevolezza e un ritorno alle radici della nostra cucina. La serata è stata anche un momento di celebrazione e riconoscimento. Il consigliere nazionale Ugo Serra ha avuto il piacere di premiare l'Accademica Simonetta Varnelli e il delegato Pierpaolo Simonelli per i loro vari anni di dedizione, testimoniando l'impegno e la passione che animano l'associazione. L'incontro si è concluso con una conviviale dedicata proprio al brodetto alla civitanovese, svoltasi presso il ristorante Leone di Mare. Durante la serata, il vice delegato Sergio Branciari ha ripercorso la storia degli incontri dedicati al brodetto, ricordando in particolare la figura di Vincenzo Perini, civitanovese DOC, che tanto si prodigò per la salvaguardia di questo piatto. A testimonianza del suo impegno, è stata condivisa la sua storica ricetta, tratta dal volume "Antologia della Cucina Marchigiana", un vero e proprio tesoro culinario che l'Accademia di Macerata continua a valorizzare. Ed ecco la ricetta tanto apprezzata dai partecipanti: Ingredienti: 2 kg e mezzo di pesce assortito (5 seppie, calamaro, lumaca di mare, scorfano, pesce prete, pesce cappone, scampi, canocchie, granchi, rana pescatrice, palombo, rombo, razza, sogliole, merluzzi, triglie) 1 cipolla, 2 spicchi d’aglio, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, 1 kg di passata di pomodoro, 1 cucchiaio di maggiorana, ½ bicchiere di vino bianco, olio, sale e pepe (o peperoncino) Esecuzione: Pulire il pesce lasciando le teste e lavarlo possibilmente con acqua di mare; così pure le seppie e poi tagliarle a pezzi. Far appassire a fuoco medio, in un tegame, possibilmete di terracotta, cipolla e aglio tritati finemente con qualche cucchiaio di olio extra vergine di oliva; unire le seppie, salarle, peparle e quando avranno consumato la loro acqua naturale aggiungere concentrato di pomodoro, maggiorana e vino. Fate ritirare il vino e poi versate il passato di pomodoro che lascerete bollire molto lentamente per mezz’ora. Aggiungete le canocchie poi ad intervalli di 3 o 4 minuti tutti gli atri pesci a seconda della loro consistenza carnosa. Negli ultimi due o tre minuti aggiustare di sale, aggiungere due cucchiai di olio extravergine e le triglie. Servire con fette di pane abbrustolito o di polenta dura; il sugo sarà ottimo per condire delle linguine al dente.

25/06/2025 11:06
Gaza Cola sugli scaffali Coop, anche delle Marche, e via alcuni prodotti israeliani: "Non possiamo restare indifferenti"

Gaza Cola sugli scaffali Coop, anche delle Marche, e via alcuni prodotti israeliani: "Non possiamo restare indifferenti"

Coop Alleanza 3.0 ha deciso di togliere dai propri scaffali alcuni prodotti di origine israeliana, tra cui arachidi, tahina e articoli Sodastream. Una scelta simbolica ma significativa, che la cooperativa ha spiegato essere motivata dall’impossibilità di restare indifferente di fronte alle violenze in corso nella Striscia di Gaza e al blocco degli aiuti umanitari imposto dal governo israeliano. Alla base della decisione – formalizzata dopo un rapporto presentato al consiglio di amministrazione dalla commissione etica e l’intervento di alcuni soci attivisti durante un’assemblea tenutasi lo scorso 21 giugno – vi è un’esigenza di coerenza con i valori fondanti della cooperativa. Coop Alleanza 3.0, presente in diverse regioni italiane tra cui Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata, ha recentemente aderito alla campagna Coop 4 Refugees. Da un paio di settimane è disponibile nei suoi punti vendita la Gaza Cola, una bibita nata da un progetto palestinese con sede a Londra nel 2023, i cui ricavati vanno a sostegno della popolazione della Striscia. “La Cooperativa non può rimanere indifferente – sottolineano da Coop Alleanza – davanti alle violenze in corso nella Striscia di Gaza. Siamo da sempre, e senza esitazione, al fianco di tutte le forze – enti, istituzioni e associazioni – che chiedono l’immediata cessazione delle operazioni militari. Ferma è anche la condanna del blocco degli aiuti umanitari destinati alle popolazioni civili della Striscia”.  

24/06/2025 19:50
Macerata, al via il restyling del palazzo comunale di viale Trieste: intervento da oltre 2 milioni di euro

Macerata, al via il restyling del palazzo comunale di viale Trieste: intervento da oltre 2 milioni di euro

È stato approvato il progetto esecutivo relativo al miglioramento sismico degli uffici comunali di viale Trieste, nel comune di Macerata. L’intervento, di 2 milioni e 650mila euro, è finanziato con il Programma Unitario di Rigenerazione Urbana. L’edificio, che si articola su tre livelli fuori terra da viale Trieste dove sono collocati gli uffici comunali (in parte aperti al pubblico), presenta anche un piano seminterrato che ospita archivi, depositi e locali tecnici. Il progetto approvato ha l’obiettivo di contrastare le vulnerabilità strutturali presenti, consolidare gli elementi strutturali e riqualificare le facciate che presentano un diffuso degrado sia per quanto riguarda gli elementi decorativi che per le superfici tinteggiate. Inoltre, la scalinata posteriore ha subito un importante cedimento sul quale si interverrà e si andranno a migliorare le performance energetiche dello stabile con la sostituzione di infissi e la coibentazione del sottotetto e della copertura. L’intervento strutturale sarà concepito in modo tale da poter garantire il restauro e consolidamento nel rispetto del valore storico-culturale e secondo criteri compatibili con le esigenze di tutela dell’edificio. I lavori non comporteranno limitazioni all’accessibilità dello stabile di viale Trieste. “I lavori dell’edificio comunale di viale Trieste permetteranno di restituire alla comunità un palazzo riqualificato e più sicuro e frequentato ogni giorno non solo dai dipendenti ma anche dai cittadini maceratesi che si rivolgono ai nostri uffici – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Un ulteriore finanziamento per Macerata che con questo intervento continua il suo percorso di rigenerazione volto a offrire, oltre la sicurezza, anche un biglietto da visita sempre migliore della città”. “Con l’approvazione di questo ulteriore progetto esecutivo, che segue l’approvazione di quelli delle altre due sedi del Comune, del Teatro Lauro Rossi, Palazzo Buonaccorsi e Biblioteca, la rigenerazione urbana collegata al sisma assume un’importanza epocale per il nostro Comune – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. L’intervento è molto complesso per le dimensioni dell’edificio, per la tipologia di lavori e per le interferenze con le attività amministrative che continueranno ad essere svolte dal nostro personale; al tempo stesso è un intervento che restituirà ai maceratesi il Palazzo simbolo del Comune ancora più bello, sicuro e funzionale”.

24/06/2025 14:40
Corridonia, al via la nuova gestione della Piscina Monte dell’Olmo: un’oasi verde tra sport, relax ed eventi (FOTO e VIDEO)

Corridonia, al via la nuova gestione della Piscina Monte dell’Olmo: un’oasi verde tra sport, relax ed eventi (FOTO e VIDEO)

L’estate è entrata nel vivo e  cresce anche la voglia di godersi il sole, l’acqua e qualche ora di relax all’aria aperta. Per chi è alla ricerca di un luogo accogliente, ben attrezzato e immerso nella natura, la Piscina Monte dell’Olmo di Corridonia rappresenta una meta ideale. Dal 7 giugno ha preso il via una nuova avventura sotto la guida del Blu Gallery Team, che promette un’estate dinamica, ricca di servizi e iniziative pensate per ogni fascia d’età. Situata in via Crocifisso, vicino al Tiro a Volo, la piscina è facilmente raggiungibile da Macerata e dintorni, ma al tempo stesso isolata dal rumore cittadino. Un contesto ideale per ricaricare le energie, rilassarsi all’ombra degli alberi o godersi un tuffo rinfrescante. Come racconta Gianluca Pecchia, presidente del Blu Gallery Team, la struttura è stata organizzata per offrire il massimo comfort: “Abbiamo 60 ombrelloni, 120 lettini e tanto spazio verde in cui è possibile stendersi anche con i propri teli. In più ci sono gazebo spaziosi dove si possono organizzare feste, compleanni e momenti speciali”.  Non mancano proposte per chi desidera mantenersi attivo: ogni martedì e giovedì, da giugno a luglio, vengono organizzati corsi di nuoto per bambini e lezioni di acquagym per adulti, con istruttori qualificati e orari studiati per essere comodi e flessibili. Una delle chicche della piscina è il campo da street soccer, una rarità in zona, che permette di sfidarsi in appassionanti partite tra amici. Il Blu Gallery Team ha già in programma tornei a squadre, segno di un’animazione vivace e attenta a coinvolgere giovani e sportivi. Il cuore pulsante della struttura è anche il bar, vero punto di ritrovo: dal pranzo con primi, piatti freschi, panini e insalate agli aperitivi serali, c’è sempre qualcosa di buono da gustare. A partire dalle 18:00, infatti, è possibile accedere alla piscina con ingresso serale comprensivo di aperitivo e tuffo, perfetto per chi cerca un’alternativa originale al classico happy hour. A pochi metri, anche una comoda area giochi per bambini, per la tranquillità delle famiglie. “La nostra offerta è pensata per tutti – aggiunge Pecchia – dalla pausa pranzo alla mezza giornata, fino al weekend. Stiamo lavorando per arricchire sempre più il calendario con eventi, dj set e serate dedicate ai giovani. Questa è la nostra visione della piscina: un luogo aperto, accogliente e pieno di vita”. Con queste premesse, la Piscina Monte dell’Olmo si candida a diventare uno dei poli estivi più frequentati della zona, dove relax, sport e divertimento si incontrano sotto la regia di un team giovane, preparato e pieno di entusiasmo.

22/06/2025 17:18
Civitanova, buca pericolosa dopo il sottopasso nord preoccupa i motociclisti: “Serve soluzione immediata”

Civitanova, buca pericolosa dopo il sottopasso nord preoccupa i motociclisti: “Serve soluzione immediata”

Una buca profonda mette a rischio auto e soprattutto motociclisti e ciclisti sulla SS16, in zona Fontespina, a Civitanova, poco dopo l’imbocco del sottopasso del lungomare nord in direzione nord-centro. A segnalarla sono stati alcuni cittadini, preoccupati per la pericolosità del manto stradale in quel punto, particolarmente insidioso per chi viaggia su due ruote. "Se ci finisci dentro con la ruota, rischi di perdere il controllo e fare un volo incredibile", racconta un residente, che ha già assistito a situazioni rischiose sfiorate per pochi centimetri da ciclisti e scooteristi. La buca si trova in una posizione di difficile individuazione, specialmente in condizioni di scarsa visibilità o traffico intenso. "Serve un intervento urgente prima che qualcuno si faccia male sul serio", aggiungono i cittadini, che chiedono al Comune e agli enti competenti un rapido ripristino del manto stradale e una segnaletica provvisoria per evitare incidenti.

21/06/2025 17:30
“Chic & Social” – Postare la vacanza è meglio di farla?  Finalmente estate

“Chic & Social” – Postare la vacanza è meglio di farla? Finalmente estate

Ci siamo: ombrelloni, cono gelato, tramonti, piedi nella sabbia, libri mai letti, selfie sulla sdraia. E poi: “Aspetta, scattami una foto mentre guardo il mare, ma come se non me ne accorgessi.” Ecco. È lì che succede. Il confine tra vivere un momento e raccontarlo si sfuma. E la domanda arriva puntuale come il tormentone di stagione: stiamo vivendo la vacanza o stiamo solo costruendo il contenuto? Vacanza vera o vacanza da feed? Ci facciamo il bagno… ma prima una foto. Facciamo un brindisi… ma aspetta, “non bere che faccio una storia”. Il mare è bellissimo… ma dobbiamo trovare l’angolazione giusta per mostrarlo. E se il telefono si scarica? Panico. Senza una storia salvata nelle “Summer Highlights”, il viaggio è come se non fosse esistito.  Perché sentiamo il bisogno di postare tutto? Forse perché: Vogliamo sentirci parte di qualcosa; Vogliamo far vedere che stiamo bene; Vogliamo che qualcuno veda, commenti, invidi o almeno metta un cuore; La vacanza postata è una vacanza “validata”. E se non c’è nessuno che guarda… è successa davvero? Ma allora… dobbiamo smettere di condividere? NO. Non serve diventare eremiti digitali. Il problema non è condividere. Il problema è se condividiamo più di quanto viviamo. Una storia ogni tanto? Meritatissima. Il tramonto? Goditelo, poi se vuoi scatta. Ma ogni giorno, ogni piatto, ogni costume nuovo… serve davvero postarlo? Un piccolo esperimento estivo (che non si cancella in 24 ore). Prova così: Vivi un momento. Solo per te; Non prendere in mano il telefono (sì, ce la puoi fare); Poi chiediti: se non lo racconto, ha meno valore? Se la risposta è “NO”… allora quello era un vero momento. E quelli, di solito, restano dentro. Non solo nei feed. E tu? Sei del team “lo condivido” o “me lo tengo”? Quante storie hai fatto in queste prime vacanze di giugno… e quante hai vissuto per davvero? Parliamone, sotto l’ombrellone. Ma senza filtro! Nel prossimo episodio di Chic & Social ci spingiamo ancora più in là (e un po’ più in basso): tutti mezzi nudi, ma attenti a non essere troppo sinceri. D’estate si mostra tutto… tranne le emozioni. Ma perché ci fa così paura spogliarci davvero? Anche solo con le parole.

21/06/2025 16:44
Le Frecce Tricolori omaggiano Loreto e la sua patrona

Le Frecce Tricolori omaggiano Loreto e la sua patrona

Sono comparse in mattinata nei cieli di Loreto in tutto il loro splendore le Frecce Tricolori nella formazione che porta il bianco, il verde e il rosso al seguito. La pattuglia acrobatica nazionale è appoggiata in questi giorni all'aeroporto di Falconara per la preparazione dello spettacolo di domani, sabato 21 giugno, a Porto San Giorgio. Durante uno degli spostamenti, la squadriglia si è fermata a sorvolare in diversi passaggi la chiesa di Loreto seguita dall'immancabile tricolore. L'omaggio, ovviamente rivolto alla Madonna di Loreto, patrona dell'aviazione, è durato alcuni minuti con la formazione che si è resa protagonista di affascinanti acrobazie immortalate dai residenti che, in pochissimo tempo, hanno riempito i social.  (Foto prese dalle pagine social)

20/06/2025 17:30
Macerata, nuova vita per il campo da calcetto di via Robusti: approvato progetto da 73mila euro

Macerata, nuova vita per il campo da calcetto di via Robusti: approvato progetto da 73mila euro

È stato approvato il progetto esecutivo del campo da calcetto in via Jacopo Robusti, a Macerata, che prevede una manutenzione straordinaria dell’impianto sportivo in linea con i numerosi interventi che l’Amministrazione comunale sta portando avanti per la riqualificazione e rigenerazione delle strutture sportive della città. L’intervento consiste nel rifacimento del manto di erba sintetica del campo, di dimensioni 40x20 metri, comprensive delle fasce di rispetto perimetrali; nell’installazione di una cunetta laterale per la raccolta delle acque piovane e nel tracciamento delle linee del campo. Si procederà poi allo scavo e alla posa in opera della linea fognaria e della pubblica illuminazione e alla realizzazione di una strada di accesso nel lato sud e di un cancello in ferro per l’ingresso. A ovest del campo sarà mantenuta la fascia che sarà predisposta per future installazioni di moduli prefabbricati che permetteranno di realizzare spogliatoi e servizi igienici. Il progetto, del valore di 73mila euro, permetterà di ripristinare la funzionalità dell’attuale campo da calcetto – con una particolare attenzione al superamento delle barriere architettoniche - che risulta in stato di degrado e attualmente non viene utilizzato. “Macerata torna a essere la città in cui puoi praticare attività sportiva e ludica nei “campetti” di quartiere – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. La partita di calcetto tra amici al campetto di via Robusti era un appuntamento fisso per tanti maceratesi e ora, dopo tanti anni di abbandono, l’impianto sarà di nuovo dei ragazzi. Sono tanti gli interventi di rigenerazione degli impianti sportivi pubblici messi in atto dall’amministrazione Parcaroli che, con i fatti, sta rendendo la città a misura per i giovani”. “Prosegue spedita la riqualificazione dell’impiantistica sportiva e dei playground di quartiere e, in questo caso, si è data specifica rilevanza al calcetto, una disciplina molto amata e seguita in città – ha detto l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi -. Siamo intervenuti, inoltre, su un quartiere che attendeva attenzione da anni e che era stato dimenticato dalle passate Amministrazioni; un ulteriore impegno che si aggiunge ai tanti messi a frutto in questi quattro anni caratterizzati da un grande impegno sullo sport”.  

20/06/2025 16:21
Difesa della costa, in arrivo oltre 16 milioni per Civitanova e Potenza Picena

Difesa della costa, in arrivo oltre 16 milioni per Civitanova e Potenza Picena

Aumentano le risorse destinate agli interventi di difesa della costa nei Comuni di Civitanova Marche e Potenza Picena. La Regione Marche ha infatti annunciato un significativo incremento del proprio cofinanziamento, che passa da 5,4 milioni a oltre 10,3 milioni di euro, portando l’investimento complessivo per l’intervento a 16.014.775,89 euro. Il progetto era già stato definito con una convenzione firmata a marzo 2024 tra Regione Marche, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e i due Comuni costieri. L’accordo iniziale prevedeva una disponibilità di 11,05 milioni di euro, suddivisa tra RFI (5.625.000 euro) e Regione (5.425.000 euro), con fondi provenienti dal PR Marche FESR 2021-2027. Come spiega l’assessore regionale alla Difesa della costa Stefano Aguzzi: “La quota regionale viene quasi raddoppiata, arrivando a 10.389.775,89 euro, anche grazie a un ulteriore incremento di 124.775,89 euro, motivato dal Comune di Civitanova Marche, che sarà anche il soggetto esecutore dei lavori”. A questi si aggiungono ulteriori fondi regionali straordinari destinati al Comune di Potenza Picena: 440.000 euro per l’annualità 2026 e altri 4,4 milioni previsti per il 2027, che l’Amministrazione comunale intende impiegare per le stesse opere previste dalla convenzione. L’intervento interesserà il tratto di litorale sud del Comune di Potenza Picena e il tratto nord di Civitanova Marche, dal transetto 545 al transetto 555, e consisterà nella realizzazione di opere rigide e morbide di difesa costiera. In particolare, sarà affrontata la problematica segnalata da RFI relativa ai ripetuti dissesti lungo la linea ferroviaria tra i transetti 549 e 555. “Si procederà ora alla firma di un addendum alla convenzione – conclude Aguzzi – per aggiornare ufficialmente il quadro economico e i tempi di realizzazione. L’avvio dei lavori è previsto entro febbraio 2026, con conclusione entro dicembre 2027”.

20/06/2025 15:40
Ricostruzione post-sisma: sinergia tra le Forze dell’Ordine per tutelare legalità e trasparenza (FOTO e VIDEO)

Ricostruzione post-sisma: sinergia tra le Forze dell’Ordine per tutelare legalità e trasparenza (FOTO e VIDEO)

Si è svolta venerdì 20 giugno 2025, presso la sala riunioni della Prefettura di Macerata, una conferenza stampa dedicata all’attività di controllo e prevenzione svolta dalle Forze dell’Ordine nei cantieri della ricostruzione post-sisma. Un’occasione per fare il punto su uno dei più delicati e strategici fronti del dopo terremoto: garantire che la ricostruzione avanzi nel pieno rispetto della legalità, preservando il territorio dal rischio di infiltrazioni criminali e illeciti economici. Ad aprire i lavori è stata la prefetta Isabella Fusiello, che ha evidenziato come la ricostruzione non rappresenti soltanto un progetto tecnico o economico, ma un vero e proprio atto di rivincita delle comunità colpite. “La ricostruzione avanza – ha dichiarato – con molti cantieri attivi e numerose aziende che hanno ripreso il lavoro. Questo significa speranza, ma anche responsabilità. Dove si muovono ingenti risorse pubbliche, il rischio di interessi criminali è alto. Per questo è fondamentale il nostro lavoro congiunto”. Il sistema di vigilanza messo in atto si fonda sulla collaborazione interforze: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Ispettorato del Lavoro, Nucleo Ispettivo dei Carabinieri e Direzione Investigativa Antimafia. Una rete ampia e integrata che, grazie a protocolli di legalità, monitoraggio finanziario e verifiche antimafia, ha l’obiettivo di garantire che ogni fase dei lavori si svolga secondo trasparenza e norme. Il vicario del prefetto, Emanuele D’Amico, ha sottolineato come Macerata si distingua a livello nazionale per numero di accessi ai cantieri. “Siamo la prefettura più attiva sul fronte dei controlli – ha dichiarato – e questo grazie a un lavoro sinergico. Mi preme anche evidenziare che le aziende allontanate dai cantieri non sono nate nella nostra provincia. È un segnale positivo, ma non ci autorizza ad abbassare la guardia”. Dello stesso tenore l’intervento del questore Gianpaolo Patruno, che ha illustrato le due modalità principali dei controlli: sul campo e documentali. “Ci muoviamo a 360 gradi – ha spiegato – e nessun Comune del cratere è rimasto fuori dalla nostra attività. La vigilanza capillare è un principio cardine del nostro approccio”. Anche l’Arma dei Carabinieri, con il comandante provinciale Raffaele Ruocco, ha ribadito l’importanza dell’azione su più fronti: dalla partecipazione al gruppo antimafia, ai controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, fino al monitoraggio ambientale per evitare smaltimenti illeciti. “Abbiamo bloccato cinque cantieri per gravi violazioni in materia di sicurezza – ha spiegato Ruocco – e continuiamo a vigilare anche sull’impatto ambientale delle attività di cantiere”. Infine, il comandante della Guardia di Finanza, Ferdinando Mazzacuva, ha evidenziato come la parte contabile e finanziaria degli appalti sia costantemente sotto osservazione. “Abbiamo effettuato 53 interventi su 24 imprese – ha detto – rilevando diverse irregolarità. Il controllo dei flussi di denaro è essenziale per evitare derive illecite”. Dalla conferenza è emerso con forza un messaggio condiviso: la ricostruzione, per essere davvero efficace, deve poggiare su basi solide di trasparenza e legalità. E solo attraverso una stretta collaborazione tra istituzioni e forze investigative è possibile garantire un futuro sicuro e onesto alle comunità del cratere. Come ha concluso la prefetta Fusiello, “la ricostruzione è un diritto che va tutelato, e questo è il compito che ogni giorno ci assumiamo con responsabilità e determinazione”.

20/06/2025 13:00
Macerata, montaggio gru in via Marche: come cambia la viabilità

Macerata, montaggio gru in via Marche: come cambia la viabilità

A causa dell’intervento di montaggio di una gru a torre all’altezza dei civici 54-56, la Polizia Locale di Macerata ha emesso un’ordinanza che regola temporaneamente la circolazione stradale in via Marche nei giorni domenica 23 e lunedì 24 giugno, dalle ore 8:00 alle 18:00. L’ordinanza prevede il divieto di sosta con rimozione forzata per l’intero tratto interessato dai lavori. A partire dall’intersezione con via Ancona sarà istituito anche il divieto di transito, fatta eccezione per i mezzi d’opera impegnati nel cantiere. Tutti i veicoli in uscita da via Marche avranno l’obbligo di svoltare a destra verso via Ancona, tranne i residenti fino al civico 52. È inoltre previsto un senso unico alternato a vista, con precedenza ai veicoli in uscita da via Marche, nel tratto compreso tra i civici 56 e 80. I residenti tra i civici 56 e 112 potranno uscire dal parcheggio antistante il civico 84 svoltando a sinistra, come eccezione. In questo stesso tratto verrà installata temporaneamente anche la segnaletica verticale di “Strada senza uscita”. Per quanto riguarda via Ancona, nel tratto compreso tra via Weiden e via Marche, è disposto il divieto di transito, ad eccezione dei residenti, con l’indicazione di “strada chiusa a 100 metri”. I veicoli provenienti dal sottopasso ferroviario avranno l’obbligo di svoltare a destra verso via Weiden.   L’amministrazione invita i cittadini a prestare particolare attenzione alla segnaletica temporanea e a rispettare le disposizioni indicate per garantire la sicurezza di tutti e il regolare svolgimento dei lavori.

20/06/2025 12:55
Camerino, da geologa ad allevatrice per passione: "La Rinascita" di Barbara Bonifazi

Camerino, da geologa ad allevatrice per passione: "La Rinascita" di Barbara Bonifazi

Barbara Bonifazi è la titolare della Società Agricola “La Rinascita”, situata in località Sellano a Camerino. A maggio del 2017, dopo alcuni rallentamenti burocratici, Barbara ha costruito questa società, dandole un nome sia di speranza, visto che venivano dal terremoto, sia di rinascita sua personale, poiché ha cambiato del tutto sia stile di vita sia l’ambito in cui aveva studiato. Barbara ha quasi 36 anni ed è nata e vissuta a Camerino, nel 2016 ha preso la sua laurea magistrale in Geologia. Ma la vocazione per l’azienda agricola era forte in lei, gli ultimi due anni di università infatti li ha fatti lavorando nella società e studiando. All’inizio è stata dura, la laurea magistrale l’ha terminata soprattutto per i suoi genitori che erano orgogliosi che avesse preso questo titolo di studio. Barbara si era informata se poteva fare un’altra laurea, con la convalida di alcuni esami già dati, per qualcosa di più attinente a questo lavoro, ma non è stato possibile. Ha quindi chiuso il capitolo studi e nel 2016 è entrata a pieno ritmo in azienda nonostante le molteplici proposte arrivate per un lavoro da geologa. Ha fatto un cambiamento di vita drastico, con l’assunzione di diverse responsabilità, in particolare l’avere gli animali ed il dover stare comunque sempre lì, assentandosi solamente per brevi periodi.  Puoi raccontarci la storia della società agricola “La Rinascita”? L’attività è nata dai tuoi bisnonni giusto? “L’attività era già nata dai miei bisnonni, poi i miei nonni hanno continuato con molte più pecore ma poche mucche e poi dopo la morte di mio nonno l’azienda era rimasta con pochi capi sia di ovini che di bovini. Da quando io sono entrata in azienda, abbiamo aumentato i capi, oggi contiamo tra fattrici e vitelli da ingrasso o da allevo 35-40 capi e per quanto riguarda le pecore sono circa 80, Vogliamo aumentarle perché abbiamo partecipato al CSR Marche che è scaduto lo scorso dicembre e ci hanno approvato la domanda. A breve dovremo fare una stalla più grande per aumentare la produzione di ovini. Poi abbiamo anche i maiali con i quali produciamo saluminel modo più naturale possibile, conservandone i vecchi sapori. Devo dire che è uno dei prodotti che le persone apprezzano di più, poi vendiamo anche carni fresche, soprattutto ovini e bovini. Eravamo partiti macellando pochi vitelli l’anno, ora ne macelliamo uno al mese, perché le persone apprezzano comunque il modo di allevarli. Coltiviamo sui 60 ettari di terra e poi abbiamo una parte di pascolo, in totale con i boschi ecc… sono sui 130 ettari. Non facciamo inseminazioni artificiali per le fattrici ma abbiamo il toro, cerchiamo di seguire il più possibile il ritmo della natura e l’allevamento viene cibato del raccolto dei nostri campi, quindi foraggio, abbiamo un mulino in cui facciamo una miscela di cereali, vengono ingrassati quindi con questi prodotti”. Come mai hai fatto questa scelta di vita  “Ho fatto questa scelta non a caso, c’era da portare avanti o comunque affittare, io sono cresciuta in questo posto insieme ai miei nonni che mi hanno tramandato dei forti valori sia per la terra, sia per i sacrifici, sia per gli animali. La maggior parte degli insegnamenti li devo a loro ma anche a mio padre da cui ho avuto il pieno appoggio alla mia scelta, mia madre non era d’accordo e tuttora ancora si ostina a farmi cambiare idea, credo che arriverà ad un punto che si rassegnerà. Mio papà nei periodi più intensi mi aiuta, è stata una scelta per passione, per presidio del territorio. Era un brutto periodo, con il terremoto tutti lasciavano o si allontanavano da queste zone che erano state colpite, io invece ho deciso di rimanere e di lottare per quello che avevo deciso, nonostante i tanti problemi e difficoltà. Non è stato assolutamente un ripiego, è un lavoro che non riesci a fare se non hai la passione, è stato un qualcosa che mi è venuto da dentro, anche il non abbandonare tutto quello che avevano fatto i miei nonni.  Sicuramente è un lavoro in cui non si finisce mai di imparare, si può sempre migliorare. Il contadino non è più una figura come quella di una volta, non è quella persona che non è studiata, anzi ci vuole formazione e conoscenze in tutti gli ambiti, specialmente quando si parla di allevamento e di coltivazione. Non si tratta solo di governare le bestie, devi avere un po’ la cultura di tutto. Puoi ritrovarti a fare il meccanico, il veterinario, è un po’ un lavoro multitasking. Se non ti piace quello che fai non riesci a farlo. Il discorso che ho fatto a mia madre è il seguente: ‘Ma tu vuoi vedere una figlia felice o una figlia triste obbligata a fare un lavoro che non le piace?’, ed allora È una scelta di cui devi essere consapevole, dei sacrifici, degli sforzi e dei giorni estivi in cui i lavori sono molto più intensi, e vedi amici ed amiche al mare o in giro e te non puoi andare. Devi averci tanta passione per decidere di fare questo”. Carni, salumi, confetture e non solo… puoi parlarci un po’ dei tuoi prodotti? Qual è secondo te il più caratteristico? “Carni ovine, suine e bovine, salumi, confetture e miele perché abbiamo anche circa 60 arnie posizionate in un luogo incontaminato, sono poste sotto il Monte Primo, il miele è prodotto in modo totalmente naturale. Sono parecchi anni che non riusciamo più a produrre miele d’acacia o melata di bosco, ma solo millefiori, perché il clima sta cambiando e quindi la raccolta dei fiori nel periodo dell’acacia non riescono a farla. Il prodotto più apprezzato direi che è il salame spalmabile, amato sia dai grandi che dai piccoli, ma anche delle carni le persone sono molto soddisfatte”. Hai un sogno nel cassetto? “Ho tantissimi sogni nel cassetto, ma il mio sogno più grande è stato realizzato perché faccio quello che mi piace. Se un lavoro si fa con passione, non è mai un lavoro, soprattutto ho trovato anche un ragazzo accanto a me che mi dà la possibilità di seguire questo sogno e che mi aiuta insieme a mio papà. Vorremmo ampliare la nostra offerta facendo godere l’entroterra in ogni suo aspetto con un progetto che prevede la realizzazione di un B&B, ma i passi vanno fatti piano piano. Le persone apprezzano questi luoghi, molte ci hanno chiesto se avevamo un agriturismo o un B&B dove trascorrere le giornate, ci piacerebbe quindi realizzare questo progetto. Ci vorrà del tempo e dei sacrifici ma spero che un giorno ci riusciremo”.

20/06/2025 11:58
Camporotondo, al via il progetto per l’autonomia dei giovani con disabilità grazie ai fondi Pnrr

Camporotondo, al via il progetto per l’autonomia dei giovani con disabilità grazie ai fondi Pnrr

Sviluppare l’autonomia dei giovani con disabilità. È questo l’obiettivo principale del progetto dell’Ambito Territoriale Sociale 16 - presentato ieri mattina alla Mediateca di Camporotondo di Fiastrone - finanziato con i fondi del Pnrr, Missione 5 Inclusione e coesione. Un percorso partito a ottobre 2023 - che proseguirà fino a marzo 2026 con l’obiettivo di crescere e proseguire anche successivamente - che offre a 18 ragazzi con disabilità una occasione concreta verso l’autonomia abitativa e lavorativa. L’iniziativa - come detto - nasce all’interno dell’Ambito Territoriale Sociale 16, che fa capo all’Unione Montana dei Monti Azzurri, e coinvolge tutti i 15 Comuni dell’Ats dai quali provengono i partecipanti. Fondamentale la collaborazione tra i vari attori locali che vede la gestione affidata alle Cooperative Cooss Marche (per l’autonomia abitativa) e Opera (per la formazione e le attività lavorative). Il Comune di Camporotondo di Fiastrone ha messo a disposizione l’ostello comunale all’interno del quale, tramite la cooperativa Opera che lo gestisce, si stanno realizzando i laboratori per l’autonomia e la formazione lavorativa nell’ambito informatico e dell’accoglienza turistica, e il Comune di Tolentino ha provveduto a ristrutturare tre appartamenti (con dodici posti) dove dopo l’estate si realizzerà il percorso per l’autonomia abitativa. I dettagli del progetto - finanziato con 715mila euro - sono stati illustrati ieri mattina agli amministratori dei Comuni dell’Ats 16 e alle famiglie dei giovani coinvolti.  «Il nostro legame con la Cooperativa Opera - ha detto il sindaco di Camporotondo, Massimiliano Micucci - parte ormai da lontano. Questa realtà aveva già avviato la gestione del nostro ostello comunale che per l’ente sarebbe stato difficile far funzionare e quando si è presentata l’occasione del bando abbiamo deciso di mettere insieme le forze e dar vita a un progetto più grande che, ci auguriamo, possa essere da esempio nel territorio». Presente all’incontro anche il direttore generale dell’Ast di Macerata, Alessandro Marini: «Sono piacevolmente colpito - le sue parole - nel vedere questa grande sinergia. Il progetto è l’esempio concreto di quando le idee, le persone e le risorse giuste si incontrano e danno vita a risultati straordinari per la società».  Gli ha fatto eco il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, sottolineando come si sia creato un contesto «dove i giovani possono muoversi e crescere liberamente e in sicurezza, in uno spazio protetto e a loro familiare. Perché difendere chi non può farlo da sé è il primo principio di una società civile». Il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, con orgoglio e commozione ha ricordato l’impegno dell’ente per la realizzazione del progetto che vuole «creare delle occasioni nelle quali poter garantire una formazione spendibile per la creazione di possibilità lavorative - ha detto - e allo stesso tempo acquisire competenze per muoversi in modo adeguato e più autonomo possibile nel quotidiano in una prospettiva futura di vita autonoma. Il confronto continuo con le persone coinvolte e le loro famiglie ha consentito di mettere in risalto le risorse di ciascuno e di definire le attività più adeguate. Ci tengo a ricordare come l’Ats abbia le stesse linee guida per tutte le tre Unioni Montane (Monti Azzurri, Marca di Camerino e Potenza Esino Musone)».  Dunque la parola al coordinatore dell’Ats 16, Valerio Valeriani: «In questo caso i fondi del Pnrr hanno consentito di avviare un percorso fondamentale per i giovani - ha detto -. Ma non dimentichiamo che nell’ambito della disabilità si può e si deve fare ancora molto. Basti pensare ai posti letto per i disabili gravi: l’Atd 16 ne conta 13 liberi in attesa di convenzionamento e ha fatto richiesta per altri 12 con oltre 120 persone in lista di attesa nella provincia di Macerata; basterebbe avviare le convenzioni per poterli rendere fruibili e alleggerire il peso generale». Le conclusioni affidate al presidente della Coop Opera, Fabio Alessandrelli, intervenuto anche in rappresentanza della responsabile di Cooss Marche, Patrizia Branchesi (presente alla conferenza). «Si parla spesso di luoghi da rivitalizzare nei centri dell’entroterra - la riflessione di Alessandrelli -. La gestione dell’ostello di Camporotondo ci dimostra come la rinascita possa partire dal basso, da progetti di inclusione sociale affiancati all’accoglienza turistica che, in un unico percorso, possono perseguire obiettivi diversi ma di grande valore per il territorio. Basta guardarsi intorno, capire se ci sono altre strutture simili e opportunità per collaborare. Questo potrebbe essere un buon inizio per non fermarsi una volta concluso il progetto, ma anzi farlo crescere e andare avanti».

20/06/2025 10:10
Macerata, edificio storico in via Crispi: 700mila euro per il restauro

Macerata, edificio storico in via Crispi: 700mila euro per il restauro

La Giunta comunale di Macerata ha approvato il progetto definitivo di miglioramento sismico e rigenerazione dell’edificio comunale in via Crispi 113, sede di associazioni cittadine; l’intervento, approvato in linea tecnica in attesa del parere definitivo dell’USR, è finanziato per 700mila euro con il Programma Unitario Rigenerazione Urbana.  Attualmente l’edificio, costruito nella prima metà dell’Ottocento, è fortemente compromesso sia dal punto di vista strutturale che impiantistico e i solai mostrano evidenti segni di degrado funzionale e strutturale. Gli interventi permetteranno di coniugare la solidità dell’impianto murario con la nuova organizzazione funzionale, attenta ai criteri di sicurezza e accessibilità. L’intervento interesserà tutti e quattro i piani, la copertura e la scala esistente e sarà eseguito in completa armonia con il vicino auditorium “Dante Cecchi” della biblioteca Mozzi Borgetti. Su tutti i piani sono previsti il consolidamento delle mura tramite la tecnica del cuci e scuci, la sistemazione dei pavimenti, dell’intonaco, delle porte interne ed esterne e degli infissi e, infine, la ritinteggiatura. I piani saranno interessati anche dalla creazione di un corridoio che collegherà le due scale e le stanze che saranno destinate a sede di associazioni. I lavori prevedono, inoltre, anche la manutenzione delle aperture che insistono sua via Crispi e vicolo dell’Abbondanza e la sistemazione dei servizi igienici. "Sono tanti i progetti di recupero del patrimonio edilizio comunale che stiamo portando a compimento con le alte professionalità dell’Ufficio Tecnico – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Il programma di ricostruzione post sisma è ormai nel vivo della sua attuazione con grandi benefici per la comunità maceratese".  

19/06/2025 17:30
Civitanova, torna il servizio navetta per il lungomare: collegamenti da Fontespina agli stabilimenti

Civitanova, torna il servizio navetta per il lungomare: collegamenti da Fontespina agli stabilimenti

Riparte questo sabato (21 giugno) la navetta dell’Atac per raggiungere il lungomare nord, che sarà attiva inizialmente per tre week end consecutivi e poi tutti i giorni dal 12 luglio al 24 agosto dalle ore 08,00 alle 13,00 e il pomeriggio dalle 15,00 alle 20,00. Il servizio garantisce il trasporto di residenti e turisti dai parcheggi periferici alle zone centrali facilitando l’accesso al mare e alla città, decongestionando il traffico, in considerazione del rilevante afflusso di persone che si registra in estate. Il capolinea del bus è a Fontespina nel quartiere IV Marine – ex Liceo Scientifico (parcheggi di via Costa e via della Giustizia) Le fermate saranno effettuate in via Bragadin, Saragat, Friuli, Doria, fino a raggiungere gli stabilimenti di viale IV Novembre con tempo di attesa 25 minuti. L'Amministrazione comunale anche quest’anno conferma la gratuità dell'utilizzo della navetta, coprendo le spese all’Atac spa.

18/06/2025 12:20
Caldarola dice “no” alla guerra: il Comune aderisce alla campagna R1PUD1A di Emergency

Caldarola dice “no” alla guerra: il Comune aderisce alla campagna R1PUD1A di Emergency

Il Consiglio comunale di Caldarola ha approvato all’unanimità una delibera che sancisce l’adesione alla campagna R1PUD1A, promossa dall’organizzazione umanitaria Emergency. Con questo gesto, l’Amministrazione riafferma il valore centrale dell’Articolo 11 della Costituzione italiana, che recita: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali». In un periodo segnato da nuovi conflitti globali e instabilità internazionale, il Consiglio comunale ha voluto esprimere con forza il proprio impegno a favore della pace, della giustizia e della solidarietà tra i popoli. Per rendere visibile questo impegno, da oggi sulla facciata del Municipio è esposto lo striscione con la scritta: «Questo Comune R1PUD1A la guerra». Un simbolo forte e chiaro di adesione ai principi costituzionali e di vicinanza alla popolazione che chiede un futuro di pace. «Continueremo a promuovere iniziative di sensibilizzazione sul territorio – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Fabbroni – coinvolgendo le scuole, la biblioteca e tutti i cittadini, per diffondere la cultura della pace e il rispetto dei diritti umani». Caldarola si unisce così al crescente numero di Comuni italiani che scelgono di non restare in silenzio di fronte alla minaccia della guerra, riaffermando i valori fondanti della Repubblica.

18/06/2025 10:52
“Macerata, l’Acropoli delle Marche” oggi su Rai 3: tra i protagonisti anche il direttore di Picchio News Guido Picchio (VIDEO)

“Macerata, l’Acropoli delle Marche” oggi su Rai 3: tra i protagonisti anche il direttore di Picchio News Guido Picchio (VIDEO)

Oggi pomeriggio, alle ore 16:00 su Rai 3, andrà in onda la nuova puntata di Di là dal fiume e tra gli alberi, dal titolo “Macerata, l’Acropoli delle Marche”, ideata dal regista e giornalista marchigiano Luigi Maria Perotti. Il programma racconta l’Italia attraverso territori minori ma ricchi di memoria, trasformazioni e identità. E Macerata, in questa cornice, si mostra come una città capace di raccontare il proprio tempo attraverso storie autentiche e profondamente radicate. Tra i protagonisti principali della puntata figura Guido Picchio, direttore di Picchio News, volto conosciuto non solo per la sua attività giornalistica in ambito locale, ma anche per la lunga carriera da paparazzo e reporter di guerra. Nel documentario, Picchio ripercorre gli inizi nella Roma della Dolce Vita, al fianco del "king dei paparazzi" Rino Barillari, fino alle zone di conflitto nei Balcani e in Afghanistan, come quella nel 1994 a Sarajevo, dove riuscì a partire grazie al sostegno del portavoce ONU Andrea Angeli – anch’egli intervistato – che gli fornì un giubbotto, un elmetto e un pass per imbarcarsi su un volo militare. Tra i ricordi più drammatici, anche il rapimento sulla linea di fuoco a Birach insieme a Lucia Annunziata e Federico Bugno. Il documentario è un mosaico di voci, ciascuna portatrice di un frammento dell’anima maceratese. C’è Padre Giovanni Battista, primo prete cinese ordinato a Macerata, emblema di spiritualità e integrazione. Lo scrittore Filippo Davoli riflette sull’identità culturale della città, mentre il creator Andrea Petinari, fenomeno su TikTok, rappresenta una nuova generazione che racconta Macerata in chiave digitale. La giornalista Alessandra Pierini ricorda il drammatico raid razzista del 2018 compiuto da Luca Traini e le ferite lasciate sulla città, tema ripreso nell’opera teatrale firmata dal regista Andrea Fazzini e dall’attrice Meri Bracalente. In questo percorso trova spazio anche la Cantina di Via Crispi, un vero crocevia culturale, frequentato da artisti come la regista e performer Fabiana Ruiz Diaz, che incarna la vitalità creativa di una città in continuo fermento. La guida turistica Daniela Perroni racconta lo Sferisterio e il suo legame con la lirica, mentre il melomane Pietro Molini, presenza fissa al Macerata Opera Festival, rivive il momento in cui, ascoltando per la prima volta il preludio della Traviata, decise di non perdersi mai più uno spettacolo. Da Macerata ci si sposta a Treia, dove Raffaele Pietrucci e Leonardo Piermattei raccontano la Disfida del Bracciale, uno dei giochi popolari più antichi delle Marche. Poi a Montecosaro, dove il direttore Paolo Marinozzi apre le porte del Cinema a Pennello, museo che custodisce autentici tesori del cinema d’autore. Il documentario raccoglie anche la voce dell’avvocato-esploratore Gianfranco Borgani, che racconta la figura affascinante dell’orientalista Giuseppe Tucci, e riflette sull’importanza del cammino come metafora dell’apprendimento e della vita. Si parla di cultura anche attraverso l’esperienza di Michela Avi, direttrice di Ars in Fabula, l’accademia del libro illustrato dove è nato un volume entrato nella top ten del New York Times nel 2015. La professoressa Gianna Angelini, per dieci anni docente e ricercatrice all’Università di Macerata, analizza il volto universitario della città e la sua evoluzione. Mentre il poeta Giorgio Cipolletta e lo scrittore Adrian Bravi portano il racconto su un piano intellettuale e riflessivo. A loro si affiancano Domenico Guzzini e Alessandro Carlorosi, rispettivamente presidente e direttore di Paesaggio Eccellenza, che parlano del valore della bellezza, della cura e della promozione culturale del territorio. Non manca uno sguardo al mondo naturale, grazie al contributo di Silvia Amicucci, apicoltrice che custodisce la biodiversità locale e ne difende la sostenibilità. E c’è anche spazio per la musica e il mito con Michele Serafini, ideatore del Montelago Celtic Festival, che ogni anno richiama migliaia di persone sull’altopiano di Colfiorito, a Serravalle di Chienti, per vivere l’incanto della cultura celtica tra le montagne marchigiane. A Castelrotto, invece, il regista Damiano Giacomelli presenta un cinema indipendente e coraggioso, nato lontano dai grandi centri ma capace di arrivare al Festival di Torino. Il documentario si chiude con una riflessione sul valore del cammino e sul senso del luogo. Come spiega il rettore Davide Tisato, riprendendo le parole di Kiko Argüello, Macerata non è solo “l’Atene delle Marche” per la sua cultura, ma anche “la Betlemme delle Marche” per la capacità di far nascere qualcosa di nuovo dal silenzio e dall’ascolto. Di là dal fiume e tra gli alberi ci consegna una Macerata fatta di anime, storie, arte, dolore e riscatto. Una città che si svela a chi la sa ascoltare, e che – proprio come ricorda la voce narrante – può insegnare ancora molto su noi stessi. Perché, alla fine, perdersi è l’unico modo per ritrovarsi.

17/06/2025 12:18
Caso Bollette a Pieve Torina: “Paghiamo 2,20 euro invece di 1, perché manca il QR delle Poste”

Caso Bollette a Pieve Torina: “Paghiamo 2,20 euro invece di 1, perché manca il QR delle Poste”

Un nuovo disguido nella gestione delle bollette luce e gas sta creando confusione e piccoli disagi economici tra i cittadini più anziani di Pieve Torina, in particolare tra i residenti delle SAE (Soluzioni Abitative in Emergenza). La segnalazione arriva da uno degli abitanti della zona, che racconta una situazione anomala legata alle modalità di pagamento delle bollette inviate dalla società denominata “Per Te”. "Ci hanno inviato il modello di pagamento tramite il sistema PagoPA. Il problema è che, senza il marchio delle Poste Italiane, siamo costretti a pagare un bollo di 2,20 euro, invece del consueto euro", racconta il cittadino. Un piccolo importo, ma per chi ha segnalato l'accaduto, ci deve essere la possibilità di scegliere la modalità di pagamento, come avvenuto fino ad ora: "Siamo un gruppo di pensionati, tutti sopra i 70 anni – prosegue – e fino ad ora pagavamo un euro. Ho parlato con alcuni responsabili, i quali mi hanno detto che questa situazione non doveva accadere e che era sufficiente andare alle Poste per ottenere il rimborso della differenza".  L’uomo però ha voluto vederci chiaro e si è recato personalmente allo sportello: “Non è per l’euro e venti, ma per capire cosa fosse successo. L’operatore mi ha spiegato che, non essendoci il QR code delle Poste – che non ci è stato inviato – il sistema applica automaticamente il costo maggiorato di 2,20 euro previsto per i pagamenti con PagoPA”.

16/06/2025 16:30
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