
Attualità

Morrovalle, prende forma il nuovo bosco urbano: concluso il primo stralcio a Trodica
Procede verso la conclusione il primo stralcio di lavori per la realizzazione del bosco urbano a Trodica. Con l’installazione delle staccionate e la piantumazione delle essenze arboree sta infatti prendendo forma quello che, una volta ultimato, sarà il nuovo polmone verde del quartiere, proprio di fronte al Parco Pegaso. Il Comune aveva intercettato 349 mila euro di contributo dalla Regione proprio per la realizzazione dell’opera, che presenta al suo interno ben 16 tipi di specie arboree diverse. Con il secondo stralcio, che potrà partire solo una volta completati i lavori di mitigazione del rischio idraulico lungo il fosso Bagnolo, si procederà alla completa definizione del nuovo parco urbano che sorgerà su una superficie di 32 mila metri quadrati. L’area sarà collegata al Parco Pegaso attraverso due accessi che attraverseranno la strada provinciale, ma verrà realizzato anche un ponte pedonale sul Trodica, di modo da collegare il parco con il giardino di via Mameli, sulla sponda sud del corso d’acqua, creando di fatto una grande superficie verde unica. La nuova area verde sarà una zona dove poter riposare e rinfrancarsi all’ombra della vegetazione, tra vialetti illuminati, panchine e uno specchio d’acqua.

Il Rotary di Civitanova apre l’anno con il governatore Calai: “Valori, giovani e territorio al centro”
È cominciato ufficialmente il nuovo anno rotariano e, con esso, un fitto programma di iniziative sociali, culturali e solidali che vedranno impegnato il Rotary Club di Civitanova Marche fino a giugno 2026. A sancire l’inizio di questo nuovo percorso, la visita del governatore del Distretto Rotary 2090, Roberto Calai, accolto calorosamente dai soci, dal presidente Marcello Matteucci (che guiderà il club nel 2025-2026), e da numerosi ospiti provenienti da tutta la provincia. Il tema scelto per l’anno in corso – “Uniti per fare del bene” – è stato al centro dell’incontro e ha rappresentato il filo conduttore della giornata, culminata con una conviviale nella quale si sono condivisi obiettivi, valori e progetti futuri. Il Governatore ha aperto la sua visita con un incontro istituzionale con il sindaco Fabrizio Ciarapica, seguito da un lungo confronto con il presidente Matteucci, che ha espresso entusiasmo per il tema proposto dal Rotary International, sottolineando come esso rappresenti una bussola per le numerose azioni sociali del Club, tutte con una forte ricaduta positiva sul territorio. «Lo spirito di amicizia e solidarietà che ho trovato qui – ha dichiarato il governatore Calai – è quello che anima il Rotary nei suoi principi fondanti. È bello vedere un club così coeso, pronto a mettersi al servizio della comunità». Il club di Civitanova Marche ha già tracciato le linee guida per il nuovo anno rotariano, con un piano di azione ben strutturato che toccherà ambiti diversi: dalla sanità alla cultura, dal sostegno ai giovani alla valorizzazione del patrimonio storico. In primo piano ci sarà la “Famiglia Rotariana”, punto centrale dell’agire del Club, insieme alle attività promosse con il Rotaract, e alle raccolte fondi per la Rotary Foundation. Tra i progetti già avviati spiccano l’educazione alla prevenzione delle malattie del cavo orale, il supporto alla lotta contro la fibrosi cistica con il coinvolgimento dell’atleta civitanovese Alessandro Gattafoni, testimonial nazionale LIFC, e il restauro di preziosi manoscritti seicenteschi e settecenteschi. A questi si aggiunge la valorizzazione della tradizione culturale della scuola Cecchetti, storicamente radicata nel territorio. Ampio spazio sarà dedicato anche all’approfondimento culturale e scientifico. Verranno affrontati temi come l’identità storica italiana legata al Risorgimento, grazie alla collaborazione con il professor Alvise Manni; il cambiamento climatico, insieme al professor Giovanni Scarponi; e una riflessione filosofica sul concetto di bellezza, con il professor Giovanni Boniolo. Non mancheranno momenti conviviali, serate tematiche e incontri che coinvolgeranno attivamente i soci. Tra le iniziative più attese, una serata dedicata all’Argentina e al tango, ma anche appuntamenti legati al mondo enogastronomico, alla cultura e alla storia. «Ringrazio tutti i presenti per la calorosa accoglienza – ha commentato il presidente Marcello Matteucci –. Ci aspetta un anno importante, che vivremo insieme come comunità storica e attiva. I progetti che realizzeremo rafforzeranno il nostro ruolo nel territorio e ci lasceranno ricordi significativi».

Passaggio della Granfondo 5Mila Marche: come cambia la viabilità a Macerata
Il comandante della Polizia locale Danilo Doria ha firmato un’ordinanza relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione stradale in occasione del passaggio della gara ciclistica “Granfondo 5Mila Marche” in programma domenica 21 settembre. In entrambi i lati di corso Cairoli, su viale Leopardi, via Diomede Pantaleoni, via Trento (solo lato sinistro) e in entrambi i lati di via Ghino Valenti (dall’intersezione con via dei Velini fino a fine centro abitato) domenica 21, dalle 6:30 alle 10:00 è previsto il divieto di sosta con rimozione forzata. Dalle 8:30 alle 10:00, per la sola durata della manifestazione e comunque fino al completo passaggio dei ciclisti e della scorta tecnica, è prevista la sospensione temporanea della circolazione stradale con interdizione al transito per tutte le categorie di veicoli, fino al completo passaggio del veicolo con cartello “fine gara ciclistica” (eccetto quelli in emergenza o soccorso) sulle seguenti vie di competenza comunale via Ventura, via Pancalducci, corso Cairoli, piazza Nazario Sauro, viale Diomede Pantaleoni, viale G. Leopardi, via Trento, via G. Valenti, S.S. 77 (tratto dentro il centro abitato di Villa Potenza), S.P. 181, Borgo Peranzoni (SS 77 – ponte Pertini). Le strade interessate dalla manifestazione saranno chiuse al traffico su disposizione del Comando di Polizia Locale dal momento in cui tali chiusure si renderanno necessarie in base alle esigenze della gara ciclistica (8:45 circa); inoltre, il Comando si riserva di apportare qualsiasi altra modifica alla circolazione stradale qualora le esigenze di sicurezza della viabilità lo richiedano. Durante il periodo di sospensione della circolazione è vietato il transito di qualsiasi veicolo non al seguito della gara, in entrambi i sensi di marcia del tratto interessato dal transito dei concorrenti; è fatto divieto a tutti i veicoli di immettersi nel percorso interessato dal transito dei concorrenti; è fatto obbligo a tutti i veicoli provenienti da strade o da aree che intersecano (e quindi che si immettono su quella interessata dal transito dei concorrenti) di arrestarsi prima di impegnarla rispettando le segnalazioni manuali o luminose degli organi preposti alla vigilanza o del personale dell’organizzazione; è fatto obbligo ai conducenti di veicoli e ai pedoni di non attraversare la strada. Ferma restando la necessità di adottare tutte le cautele necessarie ad evitare pericoli per i concorrenti, i divieti e gli obblighi sopra indicati non si applicano ai veicoli adibiti a servizi di polizia, nonché a quelli specificatamente autorizzati dall’organizzazione o dagli Organi di Polizia preposti alla vigilanza. Sul percorso di gara e comunque dove ritenuto necessario saranno attivati in modalità “lampeggio” gli impianti semaforici esistenti.

Viabilità, tre nuovi cantieri in arrivo tra tra Corridonia, Tolentino e San Severino
Prosegue senza sosta l’attività di manutenzione della rete viaria da parte della Provincia di Macerata, che conferma la sicurezza stradale tra le proprie priorità. L’Ente ha infatti recentemente approvato tre nuovi progetti di intervento per migliorare le condizioni di alcuni tratti particolarmente ammalorati, con un investimento complessivo di 420mila euro. Il primo progetto riguarda la Strada provinciale 34 nel territorio di Corridonia, lungo il tratto urbano di via Fonte Orsola, dal chilometro 6+171 (zona passaggio pedonale area IP) al km 6+382 (ingresso parcheggio ippodromo lato Corridonia). L’intervento, dal valore di 150mila euro, ha l’obiettivo di eliminare situazioni di pericolo dovute a avvallamenti, fessurazioni e radici affioranti, che da tempo compromettono la sicurezza di automobilisti e residenti. La sistemazione del manto stradale servirà a rendere più fluido il traffico e a tutelare gli utenti della strada. Il secondo intervento interessa la Sp 127 Tolentino–San Severino, per la quale sono stati stanziati 200mila euro. In questo caso si procederà al risanamento della pavimentazione, ormai compromessa dall’usura e dal degrado del piano viabile. Nei tratti più danneggiati verrà effettuata una risagomatura con binder, seguita dalla posa di un nuovo tappeto d’usura, con l’obiettivo di restituire regolarità e sicurezza al tracciato. Il terzo progetto riguarda la Sp 1 “Abbadia di Fiastra–Mogliano”, nel tratto iniziale all’incrocio con la Sp 78 e nei pressi dell’ingresso dell’Abbadia di Fiastra. Qui si interverrà su una zona particolarmente delicata dal punto di vista della viabilità, con cinque corsie di smistamento del traffico, quattro curve e un rettilineo. Considerato l’evidente stato di degrado, si procederà con la fresatura delle carreggiate e il successivo rifacimento del tappeto d’usura. L’importo previsto per quest’opera è di 70mila euro. Con questi nuovi interventi, la Provincia di Macerata continua a investire risorse importanti per garantire una rete stradale più sicura, moderna ed efficiente, al servizio di cittadini, lavoratori e turisti.

Civitanova, approvato il progetto di riqualificazione di via Adua: al via i lavori per marciapiedi e carreggiata
Procede senza sosta l’attività dell’Amministrazione Comunale nel settore della viabilità e della sicurezza stradale. A seguito dell’approvazione, nella seduta del Consiglio Comunale del 30 luglio 2025, della variazione e dell’assestamento del bilancio di previsione, l’Ufficio Tecnico ha redatto i relativi elaborati progettuali per avviare interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione funzionale delle infrastrutture cittadine. In questo contesto, la Giunta Comunale ha approvato il progetto per la sistemazione stradale e la riqualificazione dei marciapiedi di Via Adua, un’opera necessaria a causa del grave stato di deterioramento delle attuali superfici pedonali, che presentano evidenti criticità in termini di sicurezza, accessibilità e decoro urbano. L’intervento, per un importo complessivo pari a 210.000 euro, prevede la demolizione dei marciapiedi esistenti e della cordolatura deteriorata, la realizzazione di un nuovo sottofondo e massetto, la posa di cordoli prefabbricati e la successiva pavimentazione con conglomerato bituminoso. È inoltre prevista la fresatura del manto stradale esistente e il completo rifacimento della carreggiata, anch’essa soggetta a forte usura. L’Ufficio Tecnico è attualmente impegnato nella predisposizione della procedura di appalto dei lavori, a seguito dell’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica. "Con questo intervento – dichiara l’Assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai – intendiamo restituire funzionalità e decoro ad una altra via importante della città. Un intervento che testimonia la volontà di garantire una maggiore sicurezza pedonale e veicolare, migliorando la qualità dell’infrastruttura esistente”.

San Severino, il ‘Divini’ torna alla comunità: "Simbolo di rinascita e innovazione post-sisma" (FOTO e VIDEO)
A San Severino Marche è stata restituita alla comunità oggi la nuova sede dell’ITTS “Eustachio Divini”, uno dei cantieri più significativi della ricostruzione scolastica post terremoto 2016. L’edificio, concepito con criteri antisismici di ultima generazione e progettato secondo lo standard NZEB – Nearly Zero Energy Building, rappresenta un investimento complessivo di circa 15 milioni di euro (lavori per 10,8 milioni, compensazioni per aumenti prezzi pari a 3 milioni, importi al netto IVA 10%). Una storia che sembrava infinita, iniziata con le ferite del sisma del 2016 e segnata poi da contenziosi e stop burocratici, risolti dal Commissario al sisma 2016. Dopo anni di attese e sedi provvisorie, gli studenti e i docenti del “Divini” rientrano nella loro scuola, oggi completamente ricostruita e dotata dei più avanzati sistemi di sicurezza. All’apertura di oggi per la cittadinanza, in vista dell’avvio dell’anno scolastico di lunedì 15 settembre, hanno partecipato la struttura commissariale, la Regione, il Comune, la Provincia, la direzione scolastica, il Ministero dell’Istruzione e tanti cittadini. Una festa che ha assunto il valore di un impegno mantenuto: offrire ai giovani luoghi sicuri in cui crescere e formarsi, e restare nei territori insieme alle loro famiglie. «Dopo anni di attese e proteste, la restituzione alla comunità del “Divini” è una pagina importante della ricostruzione post-sisma. Questo istituto, simbolo dell’eccellenza tecnica del nostro territorio, era stato duramente colpito dalle scosse del 2016 e per anni studenti e docenti hanno dovuto arrangiarsi in sedi provvisorie. Oggi restituiamo a San Severino Marche una scuola moderna e soprattutto sicura, un investimento di circa 14 milioni di euro che parla di futuro, di competenze e di opportunità per i nostri ragazzi. Il percorso non è stato semplice: contenziosi e procedure avevano rallentato tutto, ma il cambio di passo che abbiamo introdotto nel 2023, con un lavoro continuo e scelte nette, con un impegno “sartoriale” da parte della Struttura Commissariale che ha seguito passo dopo passo ogni tappa di questo cantiere travagliato e sbrogliando i vari intoppi e proseguendo in questo cammino che oggi ci ha permesso di trasformare promesse in una realtà concreta. Dopo troppe false partenze, oggi consegniamo finalmente un risultato atteso e meritato grazie alla determinazione dell’amministrazione comunale, della città e delle sue persone, facendo del “Divini” un punto di riferimento non solo per San Severino. Ora dobbiamo mantenere lo stesso impegno su tutti i cantieri ancora aperti, perché ogni studente del cratere possa avere aule sicure e all’altezza delle proprie ambizioni» – commenta il commissario straordinario Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli. “La riapertura della scuola Eustachio Divini è un segnale concreto della ricostruzione post-sisma e un simbolo di rinascita. Il Governo ha messo al centro i territori colpiti dal sisma ed ha garantito risorse fino al 2029 per docenti, personale ATA e dirigenti nelle aree colpite, così da assicurare continuità didattica e stabilità. Ringrazio il commissario Guido Castelli per il lavoro che sta svolgendo con serietà e impegno. La ricostruzione passa anche dall’istruzione: dare ai nostri ragazzi la certezza di una formazione di qualità significa dare loro un orizzonte di speranza e di crescita” dichiara il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha sottolineato come la restituzione alla comunità del nuovo Istituto “Eustachio Divini” rappresenti "un risultato di grande valore per l’intero sistema scolastico e per i giovani del territorio. L’intervento, frutto della collaborazione tra Regione, struttura commissariale, amministrazione comunale e cittadini, dimostra che è possibile coniugare sicurezza, innovazione e radicamento nei territori. Il “Divini” non è solo un edificio sicuro e all’avanguardia, ma un presidio che contribuisce a mantenere vive le comunità e a offrire nuove prospettive alle famiglie e ai ragazzi dell’entroterra, una struttura che è un presidio importante per la formazione tecnica e tecnologica dei nostri ragazzi". La riconsegna del “Divini” si inserisce nel più ampio programma di ricostruzione delle scuole danneggiate dal sisma: nelle Marche sono previsti 225 interventi per un importo complessivo di 720,21 milioni di euro. Di questi, 91 rientrano nell’Accordo Quadro per le scuole del sisma 2016 (68 su edifici non vincolati e 23 vincolati), distribuiti in 45 comuni, con un finanziamento totale di 319,38 milioni. Nel cratere sismico complessivo – Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo – gli interventi programmati per gli istituti scolastici sono 455, per un importo di 1,5 miliardi di euro; quelli che hanno aderito all’Accordo Quadro sono 228, per un totale di 899 milioni. Lo strumento, sbloccato nel marzo 2023, consente ai soggetti attuatori di avvalersi di liste certificate di operatori economici per progettazione e lavori, con personale dedicato a supporto delle procedure: una semplificazione che sta accelerando cantieri a lungo fermi. Aggiunge il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei: «Per noi tutti questa è una giornata davvero speciale in cui non celebriamo solo l'inaugurazione di un bell’edificio ma celebriamo la resilienza di una comunità, la determinazione di un'intera città che ha voluto con grande forza rialzarsi e che intende guardare al futuro finalmente con fiducia e ottimismo. Il nuovo Istituto Tecnico Tecnologico Statale "Eustachio Divini" è il simbolo di una storia che tutti noi abbiamo vissuto, sofferto e che, alla fine, siamo riusciti a trasformare in una svolta. Che il nuovo "Divini", allora, sia per i nostri ragazzi non solo una scuola, ma una casa di crescita e opportunità». Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli: «La restituzione alla comunità del nuovo “Divini” è la dimostrazione di come il dialogo costante e la collaborazione continua tra le Istituzioni, diano dei risultati importanti per i nostri territori, permettendo di superare tutte le varie difficoltà che ci sono state lungo il percorso. Struttura commissariale, Comune e Provincia si sono confrontati fin dal primo giorno per arrivare a consegnare ai nostri ragazzi una scuola moderna, sicura e all’avanguardia, che diventerà ancora di più un punto di riferimento non solo per San Severino». Le caratteristiche tecniche. Cinque piani, circa 1.300 m² per livello (oltre 6.500 m² complessivi), ospitano 32 aule e 21 laboratori. Il complesso comprende anche la palestra, già restituita alla comunità nel dicembre 2024. La struttura portante è in cemento armato con solai in laterocemento, progettata in classe d’uso IV per garantire la massima resistenza agli eventi sismici. L’intero edificio poggia su un sistema di isolatori sismici che consentono movimenti orizzontali fino a 40 cm; al piano terra è visibile il cordolo libero, simbolo della capacità dell’opera di dissipare l’energia delle scosse. Dal punto di vista energetico, il “Divini” è dotato di impianti ad alta efficienza, illuminazione LED, pannelli fotovoltaici, ventilazione meccanica controllata e sistemi di regolazione automatica della temperatura, con prestazioni coerenti con lo standard NZEB.

Le fibre: il “carboidrato dimenticato” che aiuta la performance sportiva
Quando si parla di alimentazione e sport la mente corre subito ai carboidrati da carico, alle proteine per i muscoli o agli integratori “giusti”. Le fibre restano invece in secondo piano, come se fossero un dettaglio marginale, eppure la ricerca scientifica le sta riportando al centro. Una recente revisione apparsa su Sports Medicine le definisce addirittura “il carboidrato dimenticato” nelle raccomandazioni per gli atleti. Non assumerne a sufficienza non dà sintomi immediati, ma può emergere nei momenti chiave: in una salita in bici, in una gara di lunga durata o in una serie intensa di allenamenti, quando digestione lenta, gonfiore, cali glicemici o affaticamento percepito diventano ostacoli concreti alla performance. Uno studio condotto su giocatori di basket, ad esempio, ha mostrato che chi consumava quotidianamente circa 17 grammi di fibre solubili non migliorava forza o velocità in senso stretto, ma riferiva una percezione di fatica significativamente più bassa rispetto al gruppo placebo. È un dato interessante, perché ci ricorda che lo sport non è fatto solo di numeri e cronometri, ma anche di sensazioni: sentirsi meno stanchi può significare allenarsi meglio e più a lungo, affrontare lo sforzo con maggiore serenità e recuperare con più efficacia. Altri lavori hanno confermato che un apporto stabile di fibre, soprattutto quelle fermentabili come i beta-glucani presenti in avena, orzo e alcuni funghi, sostiene il microbiota intestinale, che a sua volta produce metaboliti antinfiammatori utili nel recupero muscolare e nella protezione dei tessuti. Il legame tra fibre e sport diventa evidente se pensiamo a cosa succede durante una salita o uno sforzo prolungato: un intestino in equilibrio stabilizza l’assorbimento degli zuccheri e previene oscillazioni glicemiche troppo brusche, riducendo così i cali di energia nei momenti decisivi. Un adeguato consumo di fibre significa anche meno fastidi gastrointestinali, digestione più efficiente e maggiore disponibilità di energia per i muscoli, invece che “sprecata” in discomfort. E quando arriva il momento del recupero, le fibre aiutano a ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione, accelerando i tempi di ripresa e migliorando la qualità degli allenamenti successivi. Naturalmente, non si tratta di spingere al massimo l’assunzione: troppe fibre nei pasti vicini alla gara o a un allenamento intenso possono causare crampi, pesantezza o disturbi intestinali. Per questo la strategia migliore è modulare l’introduzione: aumentare gradualmente fino a raggiungere i 25-30 grammi al giorno, distribuendoli nei pasti lontani dalla performance e privilegiando le fonti solubili. Fondamentale anche abbinare un’adeguata idratazione, perché le fibre trattengono acqua e il loro effetto benefico dipende molto dal giusto equilibrio con i liquidi. Le fibre, insomma, non sono un dettaglio della dieta, ma un tassello silenzioso e prezioso per chi fa sport. Non aumentano i watt né abbassano i tempi in modo diretto, ma possono determinare la differenza tra una prestazione che regge e una che crolla, tra un recupero lento e uno più rapido. E soprattutto ci ricordano che, nello sport come nella vita, a volte ciò che sembra “secondario” è in realtà la chiave per affrontare le salite — reali o metaforiche — con più forza e leggerezza.

10 anni di Picchio News: quando essere social era visionario
Ieri sera a Villa Koch di Recanati si è celebrato un traguardo che vale più di un semplice compleanno aziendale. Picchio News ha festeggiato 10 anni di attività, ma soprattutto 10 anni di visione. Fu una scommessa. Una scommessa che oggi, guardando la proiezione delle avventure di Guido Picchio fotoreporter tra gli applausi degli amici, possiamo dire di aver vinto. QUANDO I SOCIAL ERANO UNA SFIDA, NON UN OBBLIGO Dieci anni fa essere “social” nel giornalismo era quasi rivoluzionario. Facebook era ancora considerato “roba da ragazzini”, Instagram muoveva i primi passi, TikTok non esisteva nemmeno. Mentre i media tradizionali guardavano con sospetto questi “nuovi” strumenti, Picchio News scelse di abbracciarli completamente. Non come appendice del giornale, ma come cuore pulsante della comunicazione. E non fu una scelta facile: significava imparare linguaggi nuovi, inventare formati inesistenti, rischiare di essere presi per “poco seri”. Il risultato? Oggi siamo qui, a festeggiare non solo 10 anni di vita, ma 10 anni di innovazione continua. L’EVOLUZIONE DI UN LINGUAGGIO Ieri sera, rivedendo le immagini delle avventure di Guido Picchio, abbiamo ripercorso non solo la storia di Picchio News, ma l’evoluzione di un intero modo di fare informazione. Da quando documentavamo eventi con foto statiche, a quando abbiamo iniziato le prime dirette, fino ad arrivare alle stories, alle video notizie ai reel, ai contenuti multimediali di oggi. Perché essere social, per Picchio News, non è mai stato “stare al passo coi tempi”. È sempre stato “anticipare i tempi”. E Guido Picchio, con la sua originalità e voglia di vivere con leggerezza, è stato il simbolo perfetto di questo approccio: curioso, autentico, sempre pronto allo scoop ma mai pesante. Esattamente quello che dovrebbe essere un media social. LA DIFFERENZA TRA CHI CI CREDE E CHI SI ADEGUA La festa di ieri sera è il risultato di 10 anni di relazioni autentiche, di contenuti onesti, di presenza costante ma mai invadente. È la prova che quando i social li usi con passione e non per obbligo, il risultato si vede. E si sente. IL VALORE DELLE RELAZIONI VERE La serata di ieri ha dimostrato una cosa che spesso si dimentica nell’era digitale: dietro ogni social media di successo ci sono relazioni umane vere. I volti sorridenti di Villa Koch non erano follower anonimi, ma amici, collaboratori, lettori che in questi 10 anni sono diventati parte della famiglia Picchio News. Questo è il segreto che molti non capiscono: i social funzionano quando non sono solo social, ma quando sono espressione di una comunità reale. E Picchio News, in 10 anni, ha costruito esattamente questo: una comunità. LA RICETTA DEL SUCCESSO SOCIAL DI LUNGO PERIODO Come si costruisce un media social che dura 10 anni senza perdere autenticità: 1 dose massiccia di passione genuina per quello che fai; curiosità infinita verso le persone e le loro storie; coraggio di sperimentare quando tutti pensano che sia una follia; coerenza nel tempo, indipendentemente dalle mode del momento; rispetto per il proprio pubblico (mai prenderlo in giro); capacità di innovare rimanendo fedeli ai propri valori; zero paura di sembrare “diversi” dalla massa Mescolate con tanto lavoro e servite caldo per 10 anni consecutivi. Risultato: una festa come quella di ieri sera, dove chi c’era si è divertito davvero! LA MORALE DEI 10 ANNI Ieri sera, tra le luci di Villa Koch e gli applausi degli amici, una cosa era chiara: Picchio News non ha solo attraversato 10 anni di cambiamenti digitali, li ha anticipati. E questo non per caso, ma per scelta. Per la scelta di credere che dietro ogni schermo ci fossero persone vere, con storie vere da raccontare e da ascoltare. I prossimi 10 anni? Iniziano oggi. Con la stessa curiosità, la stessa passione, la stessa voglia di raccontare il mondo che cambia. Ma con 10 anni di esperienza in più. E con la certezza che quando credi davvero in quello che fai, il tempo ti dà sempre ragione. Auguri Picchio News. Auguri a noi tutti. E che la festa continui!

Pericolo cinghiali a Tolentino: scatta l'ordinanza "per l'allontanamento e l'abbattimento"
Il Comune di Tolentino ha emesso un’ordinanza straordinaria per il controllo dei cinghiali presenti nel centro abitato e nelle aree limitrofe, a seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini. "La presenza incontrollata di questi animali infatti - si legge nell'ordinanza - rappresenta un rischio per la sicurezza delle persone, degli animali domestici e della circolazione stradale, oltre a comportare possibili danni a giardini, orti e aree pubbliche. Le zone interessate dagli interventi comprendono Via Osmani, l’area di parcheggio di Via F. Filzi, gli orti comunali e tutta la zona a monte del ponte “Mancinella” lungo il fosso “Troiano” fino al confine con il Comune di San Severino Marche, oltre alle aree immediatamente limitrofe. L’ordinanza, firmata dal sindaco, Mauro Sclavi, stabilisce che "sabato 13 settembre 2025, dalle ore 06:00, saranno effettuate operazioni di controllo dei cinghiali tramite allontanamento e, se necessario, abbattimento, a cura di operatori faunistici abilitati e in possesso di regolare Licenza di porto di fucile. L’intervento potrà prevedere anche l’utilizzo di cani addestrati per la caccia al cinghiale". "Gli operatori incaricati dovranno garantire la sicurezza delle persone e delle cose, compresi gli stessi addetti alle operazioni. La Polizia Provinciale di Macerata coordinerà e supporterà le attività, circoscrivendo, se necessario, le aree interessate e collaborando con il Servizio di Polizia Locale di Tolentino per interdire temporaneamente il transito pedonale e veicolare nelle zone interessate". Il Comune sottolinea come "il provvedimento sia finalizzato alla tutela della salute pubblica e della sicurezza dei cittadini, considerando anche i rischi legati a possibili malattie trasmissibili dagli animali e agli incidenti stradali, in particolare nelle ore serali". Le autorità raccomandano ai residenti e ai frequentatori delle zone interessate di evitare il transito nelle aree interessate durante le operazioni, per garantire il corretto svolgimento dell’intervento e la sicurezza di tutti.

Arturo Mare a "Gusto" su Canale 5: "la pentolaccia" conquista le telecamere di Mediaset
Civitanova Marche e la sua tradizione culinaria sono salite alla ribalta nazionale grazie alla rubrica Gusto, lo spazio dedicato all’enogastronomia che accompagna il TG5 con i consigli e i racconti del giornalista Gioacchino Bonsignore. Per l’occasione, le telecamere di Canale 5 hanno fatto tappa sulla splendida terrazza dell’Arturo Mare, ristorante e chalet con affaccio diretto sul lungomare di Civitanova. Protagonista della puntata lo chef Luca De Palma, esperto di cucina marinara, che ha presentato uno dei piatti simbolo della tradizione locale: "la pentolaccia". Un piatto “povero” nato dall’abitudine dei marinai di cucinare con ciò che restava del pescato. Cozze, calamari, mazzancolle, granchi, vongole, scampi e pannocchie hanno così insaporito le fettuccine, dando vita a un trionfo di gusto e profumi. "Più pesce che pasta" ha commentato sorridendo Bonsignore, sottolineando la generosità della ricetta, proposta anche in versione senza glutine. A completare l’esperienza, il consiglio del titolare Vittorio Rastelli: un calice di rosato marchigiano dei Colli Maceratesi, perfetto per esaltare la freschezza del mare nel piatto. Un appuntamento che non è passato inosservato nemmeno in città: "Complimenti ad Arturo Mare protagonista della rubrica Gusto su Canale 5. Un’altra eccellenza che ci rende tutti orgogliosi! Continuiamo così, con impegno e dedizione, a costruire un territorio unico, dal mare all’entrotetra", ha commentato il sindaco Fabrizio Ciarapica, sottolineando come la tradizione gastronomica rappresenti un biglietto da visita prezioso per la promozione del territorio.

Tolentino, sopralluogo nell’area del nuovo campus scolastico: avviata la pre-cantierizzazione (FOTO e VIDEO)
Sopralluogo questa mattina in contrada Pace, a Tolentino, nell’area dove dovrà sorgere il nuovo campus scolastico in cui saranno trasferiti gli studenti del Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo Coreutico "Filelfo", dell’Ite "Filelfo" e dell’Ipia "Frau". Presenti i rappresentanti della Provincia di Macerata, che hanno progettato e appaltato l’opera, della Struttura Commissariale Sisma 2016 che ha finanziato il progetto per complessivi 31 milioni di euro e del Comune di Tolentino. Affidato con appalto integrato alla Rti composta dalla Apulia Srl – Pagano Spa – Rtp Di Emidio Progetti srl, il progetto prevede la realizzazione di un complesso scolastico, suddiviso in tre distinti corpi di fabbrica, che potrà arrivare ad ospitare fino a mille alunni, ripartiti in 44 classi. “Una campus moderno, non solo cemento, ma una certezza per le famiglie e i nostri ragazzi di poter crescere e studiare in un complesso sicuro e all’avanguardia – spiega il presidente della provincia di Macerata Sandro Parcaroli -. Dopo anni di attesa crediamo che questa sia una risposta concreta che i cittadini non solo di Tolentino, ma anche dei Comuni limitrofi aspettavano”. “Negli ultimi due anni e mezzo ci siamo impegnati per sbloccare situazioni in stallo che avevano suscitato le comprensibili proteste di insegnanti, studenti e famiglie – aggiunge il commissario alla ricostruzione Guido Castelli –. Dopo l’Itts “Divini” di San Severino e la scuola "Betti" di Camerino, oggi anche il cantiere del campus di Tolentino può finalmente partire. Passiamo dalle norme ai cantieri, superando con impegno contenziosi e sbrogliando le matasse burocratiche, favorendo il dialogo tra le istituzioni per andare dritti all’obiettivo: consegnare ai nostri ragazzi scuole nuove, sicure e moderne. Si parte ora: grande attenzione è rivolta al cronoprogramma, così da assicurare tempi certi di consegna dell'opera alla comunità scolastica". "Il nuovo polo scolastico di Tolentino – continua Castelli -rappresenta non solo un investimento di 31 milioni di euro, ma soprattutto la certezza di dare a mille studenti una struttura dignitosa e consona, capace di garantire sicurezza, benessere e diritto allo studio. Scuole attrattive che valorizzano i territori e danno fiducia alle famiglie, evitando lo spopolamento e favorendo la crescita di ragazze e ragazzi che contribuiranno allo sviluppo del territorio. Questo è il senso profondo della ricostruzione: restituire comunità e futuro attraverso opere che migliorano la vita delle persone”. Da martedì sono in corso le operazioni di pre-cantierizzazione necessarie per rimuovere le interferenze e permettere di avviare il cantiere vero e proprio. Il progetto, quindi, prevede la costruzione di un complesso centrale dedicato alla didattica e alle attività complementari. Qui si troveranno l'atrio dell’istituto Filelfo, la dirigenza didattica, la segreteria, l’infermeria e l’archivio. Inoltre saranno realizzate anche una palestra, due sale danza e una sala registrazione con relativi spogliatoi. Nelle due ali est ed ovest, oltre alle aule, ci saranno la biblioteca per gli alunni, le sale professori, l’archivio, alcuni spazi studio per gli studenti e i servizi igienici. Un secondo corpo, invece, sarà dedicato all’officina meccanica a servizio dell’Ipia, mentre nel terzo e ultimo complesso ci sarà una palestra di tipo B1, con funzione anche di auditorium. Il complesso si avvarrà della tecnologia Bim (Building Information Modeling) e delle ultime tecnologie in termini di efficientamento energetico e sicurezza: tetto green a invarianza idraulica, raffreddamento a soffitto e classe IV di sicurezza che la renderanno una struttura pubblica strategica. I lavori riguardanti il corpo centrale e i licei dovranno essere realizzati in circa 600 giorni, mentre il resto dell’opera in 1.200 giorni. "Il Comune di Tolentino aspettava da tempo l’avvio dei lavori e finalmente l’apertura del cantiere consente di vedere l’inizio degli interventi per la realizzazione di un’opera strategica per la città e per un ampio territorio di riferimento – conclude il sindaco Sclavi –. Il campus scolastico è atteso da diversi anni e, finalmente, sono state superate tutte le difficoltà procedurali che hanno complicato l’iter. L'amministrazione comunale ha sempre seguito tutta l’evoluzione della vicenda e, a giugno, aveva incontrato gli studenti insieme alla Struttura Commissariale Sisma e alla Provincia prendendo l’impegno che a settembre sarebbero iniziati i lavori. L’intera comunità esprime tutta la propria soddisfazione e confida nel rispetto del cronoprogramm"”.

Macerata, nuovi rinforzi in Questura: quattordici agenti pronti a presidiare il territorio
Il questore della Provincia di Macerata Luigi Mangino ha dato il benvenuto ai quattordici Agenti della Polizia di Stato che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha assegnato alla Questura di Macerata e al Commissariato di di Civitanova Marche per potenziare l’organico a favore della salvaguardia dei cittadini in considerazione dell’importanza del ruolo che la Polizia di Stato svolge quotidianamente nel garantire la sicurezza e la legalità. Pur essendo molto giovani, non si tratta di neoassunti alla prima destinazione, ma di personale che proviene da altri reparti della Polizia di Stato e che ha già maturato esperienza operativa in diverse province italiane. I neo agenti sono stati inseriti sin da subito nei diversi uffici operativi della Questura, a supporto dei reparti più vicini ai cittadini. Il personale già in servizio ha rivolto ai nuovi colleghi il più sincero "in bocca al lupo", augurando loro un percorso professionale ricco di successi e soddisfazioni nella nuova esperienza lavorativa.

Cingoli - "Fosso Mabiglia, la nuova discarica mascherata da estensione": l'allarme dei cittadini
"La proposta di Cosmari, sostenuta dalla Provincia di Macerata, viene presentata come 'estensione temporanea', ma in realtà è una nuova discarica". Il gruppo Campagna Pulita avverte, in una nota, che il piano presentato da Cosmari per Fosso Mabiglia "viola le norme urbanistiche ed espone i residenti di Cingoli a un ulteriore decennio di conferimenti"."Il progetto, redatto dal progettista Desmos Srl specializzato in discariche multilivello, prevede un bacino da 250.000 m³ con propria barriera di fondo, sistema di drenaggio del percolato e captazione del gas. Questa non è un’estensione. È una nuova discarica concepita per l’espansione verticale nei prossimi dieci anni", dichiara il gruppo civico. Tre le gravi criticità messe in luce da Campagna Pulita: "La prima riguarda la collocazione del sito, che si trova fuori dalla Macroarea designata, come confermato sia dalla sentenza del Consiglio di Stato del 2013 sia dal PRG di Cingoli. A questo si aggiunge un fascicolo incompleto, privo dell’Allegato 9 e di altri documenti richiesti, nonostante l'ATA3 abbia comunque dichiarato la pratica come completa. Infine, viene sottolineato come sia stata aggirata la competenza istituzionale: l'autorizzazione per una nuova discarica dovrebbe infatti spettare alla Regione e non alla Provincia".Il comune di Cingoli ha negato il consenso al progetto finché non verrà individuato un nuovo sito provinciale, un processo in sospeso da 14 anni. "Per il Comune, con le legittime preoccupazioni sul debito, l’attrattiva degli indennizzi è evidente. Campagna Pulita dà voce ai 100 residenti che vivono entro 2 km da Fosso Mabiglia. Imporre una nuova discarica fuori area, con ulteriori ampliamenti già pianificati, significherebbe punire ancora una volta le stesse persone che hanno già sacrificato tanto", conclude il gruppo.

Macerata: prorogata l'ordinanza per via dei Velini, cambia la viabilità anche in via Pancalducci
Altra proroga per il cantiere in via dei Velini e un'ordinanza per lavori in via Berardi e via Pancalducci. Il comandante della Polizia locale di Macerata, Danilo Doria, ha firmato una nuova ordinanza che estende fino al 31 ottobre la regolamentazione temporanea della circolazione in via dei Velini, nel tratto compreso tra via Federico II e Borgo Compagnoni. La decisione arriva a seguito del protrarsi dei lavori di sistemazione stradale, che continuano a causare disagi per automobilisti e residenti. Con l'ordinanza, viene confermata la revoca della segnaletica di "divieto di transito" e dello sbarramento fisico nel tratto indicato, consentendo la circolazione in direzione da Villa Potenza a Macerata per tutte le categorie di veicoli. Restano in vigore limitazioni temporanee, tra cui il limite massimo di velocità fissato a 30 km/h e il divieto di sorpasso. Inoltre, è previsto il divieto di transito pedonale nel tratto interessato. I residenti e i proprietari dei fondi terrieri situati nel tratto di via dei Velini interessato dai lavori potranno accedere liberamente alla strada. Analogamente, i veicoli della ditta incaricata dei lavori avranno libero accesso. Via Berardi- Venerdì 12 settembre, dalle 8:00 alle 18:00, sarà istituito il divieto di transito in prossimità dell’intersezione con via Armaroli fino al civico 2, con esclusione dei residenti. Nel primo tratto di via Berardi sarà previsto il divieto di transito con rimozione forzata per facilitare le manovre di svolta, e sarà attivato un senso unico alternato a vista con precedenza per i veicoli in uscita. In via Armaroli sarà sospesa temporaneamente la segnaletica verticale della Ztl.. Via Pancalducci - Dal 10 settembre al 31 dicembre, negli orari 8:45-12:45 e 15:00-17:00 (per massimo due ore di operazioni) saranno attivi divieti di transito e sosta per lavori di getto di calcestruzzo e carico/scarico di materiali edili. In particolare: divieto di transito con direzione obbligatoria dritta verso via Bramante (eccetto residenti prima del civico 21 provenienti dal centro); divieto di transito con direzione obbligatoria a sinistra verso via Galasso da Carpi (eccetto residenti prima del civico 21 provenienti da via Ventura); divieto di sosta con rimozione coatta nel tratto interessato dai lavori.

S.S. 77, al via i lavori tra Corridonia e Morrovalle: Anas annuncia scambio di carreggiata
Si è svolta questa mattina alle ore 10:15, presso la prefettura di Macerata, una riunione dedicata agli interventi di manutenzione straordinaria sulla Strada Statale 77 “della Val di Chienti”. I lavori, che prenderanno il via il prossimo 22 settembre, interesseranno i tratti ricadenti nei territori comunali di Corridonia e Morrovalle. All’incontro, presieduto dal prefetto Giovanni Signer, hanno partecipato il comandante della Polizia Stradale, rappresentanti della Provincia di Macerata, dell’ANAS e dei Comuni di Macerata, Corridonia e Morrovalle. L’Anas ha comunicato che, durante i lavori, sarà predisposto uno scambio di carreggiata con doppio senso di circolazione nella zona interessata. Il prefetto ha inoltre chiesto ai rappresentanti dell’ANAS e della Provincia, in accordo con la Polizia Stradale, di individuare i punti più critici della viabilità, in particolare nelle fasce orarie di maggior traffico, dove la presenza di mezzi pesanti potrebbe creare disagi significativi. Le possibili soluzioni saranno approfondite a livello tecnico dagli enti coinvolti e dai Comuni interessati. I risultati verranno poi esaminati in un nuovo incontro in prefettura, convocato per definire le misure necessarie a garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione.