Ricostruzione post-sisma: sinergia tra le Forze dell’Ordine per tutelare legalità e trasparenza (FOTO e VIDEO)
Si è svolta venerdì 20 giugno 2025, presso la sala riunioni della Prefettura di Macerata, una conferenza stampa dedicata all’attività di controllo e prevenzione svolta dalle Forze dell’Ordine nei cantieri della ricostruzione post-sisma. Un’occasione per fare il punto su uno dei più delicati e strategici fronti del dopo terremoto: garantire che la ricostruzione avanzi nel pieno rispetto della legalità, preservando il territorio dal rischio di infiltrazioni criminali e illeciti economici.
Ad aprire i lavori è stata la prefetta Isabella Fusiello, che ha evidenziato come la ricostruzione non rappresenti soltanto un progetto tecnico o economico, ma un vero e proprio atto di rivincita delle comunità colpite. “La ricostruzione avanza – ha dichiarato – con molti cantieri attivi e numerose aziende che hanno ripreso il lavoro. Questo significa speranza, ma anche responsabilità. Dove si muovono ingenti risorse pubbliche, il rischio di interessi criminali è alto. Per questo è fondamentale il nostro lavoro congiunto”.
Il sistema di vigilanza messo in atto si fonda sulla collaborazione interforze: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Ispettorato del Lavoro, Nucleo Ispettivo dei Carabinieri e Direzione Investigativa Antimafia. Una rete ampia e integrata che, grazie a protocolli di legalità, monitoraggio finanziario e verifiche antimafia, ha l’obiettivo di garantire che ogni fase dei lavori si svolga secondo trasparenza e norme.
Il vicario del prefetto, Emanuele D’Amico, ha sottolineato come Macerata si distingua a livello nazionale per numero di accessi ai cantieri. “Siamo la prefettura più attiva sul fronte dei controlli – ha dichiarato – e questo grazie a un lavoro sinergico. Mi preme anche evidenziare che le aziende allontanate dai cantieri non sono nate nella nostra provincia. È un segnale positivo, ma non ci autorizza ad abbassare la guardia”.
Dello stesso tenore l’intervento del questore Gianpaolo Patruno, che ha illustrato le due modalità principali dei controlli: sul campo e documentali. “Ci muoviamo a 360 gradi – ha spiegato – e nessun Comune del cratere è rimasto fuori dalla nostra attività. La vigilanza capillare è un principio cardine del nostro approccio”.
Anche l’Arma dei Carabinieri, con il comandante provinciale Raffaele Ruocco, ha ribadito l’importanza dell’azione su più fronti: dalla partecipazione al gruppo antimafia, ai controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, fino al monitoraggio ambientale per evitare smaltimenti illeciti. “Abbiamo bloccato cinque cantieri per gravi violazioni in materia di sicurezza – ha spiegato Ruocco – e continuiamo a vigilare anche sull’impatto ambientale delle attività di cantiere”.
Infine, il comandante della Guardia di Finanza, Ferdinando Mazzacuva, ha evidenziato come la parte contabile e finanziaria degli appalti sia costantemente sotto osservazione. “Abbiamo effettuato 53 interventi su 24 imprese – ha detto – rilevando diverse irregolarità. Il controllo dei flussi di denaro è essenziale per evitare derive illecite”.
Dalla conferenza è emerso con forza un messaggio condiviso: la ricostruzione, per essere davvero efficace, deve poggiare su basi solide di trasparenza e legalità. E solo attraverso una stretta collaborazione tra istituzioni e forze investigative è possibile garantire un futuro sicuro e onesto alle comunità del cratere. Come ha concluso la prefetta Fusiello, “la ricostruzione è un diritto che va tutelato, e questo è il compito che ogni giorno ci assumiamo con responsabilità e determinazione”.
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