Andrea Belfiori, l’Agape del rock: il cantautore marchigiano aprirà il concerto di Vasco a Firenze
“Ti immagini” un palco immenso, un pubblico sconfinato e un momento unico, “come nelle favole?”. È quello che vivrà Andrea Belfiori il 5 giugno alla Visarno Arena di Firenze, quando il cantautore e musicista marchigiano aprirà la data fiorentina del tour 2025 di Vasco Rossi. “È una grande emozione e un motivo d’orgoglio – racconta – perché salire sul palco di Vasco vuol dire confrontarsi con il più grande evento live che abbiamo in Italia. Ho già avuto la fortuna di suonare all’Olimpico nel 2016, ma questa volta è diverso: c’è una fanbase fedelissima, che pretende energia vera. Sarà una responsabilità importante”.
Cantautore polistrumentista nato a Osimo, Belfiori ha alle spalle una lunga carriera: dagli esordi con la Pressing di Lucio Dalla, alle collaborazioni con artisti del calibro di Gianluca Grignani, la PFM e Cristiano De André. Vincitore del Sanremo Music Awards nel 2016 con il brano Non è possibile, ha calcato palchi prestigiosi, dal Premio Tenco all’Olimpico di Roma, cantando anche con Eric Burdon degli Animals e Mogol, e condividendo la scena con musicisti come Alberto Radius, Federico Poggipollini e Steff Burns. Nel suo percorso artistico è seguito dal personal manager Leo Giunta.
La selezione per il concerto di Vasco è avvenuta a Zocca, il paese del Kom: “C’erano più di 2000 iscrizioni, 180 selezionati e poi 16 finalisti da cui sono stati scelti i 12 vincitori. Una selezione molto ambita, ma si respirava un bello spirito di condivisione. Poi è chiaro che quando sali sul palco dai il massimo, sempre”.
Tra Bologna, Milano e continui spostamenti, Belfiori non ha mai dimenticato le sue radici: “Nella mia musica c’è molto delle Marche, che porto sempre con me. Quando vieni da un posto e ti esibisci fuori, in qualche modo lo rappresenti: diventi un ambasciatore del luogo da cui provieni. Il progetto Agapè nasce anche da questo”.
Proprio Agapè Vol I è il nuovo album su cui sta lavorando, in uscita entro settembro 2025, in tandem con un progetto imprenditoriale che unisce musica e vino. “Il termine Agapé – spiega – deriva dal greco, è la forma più alta di amore, ma io lo associo a un amore spassionato, altissimo. L’accento in più rappresenta la stortura dell’uomo, un’umanizzazione del concetto”. Il progetto si completerà con Agapè Vino, realizzato insieme a Giampaolo Carli – noto come “il tatuatore delle sneakers” – autore dell’artwork delle etichette e delle texture dell’album, e con il supporto delle Cantine Moroder. “Sarà un modo per creare un network e aprire le Marche verso l’esterno. Il vino uscirà parallelamente all’album, a settembre. Una parte del ricavato sarà devoluta a un’associazione che si occupa di autismo”.
Oltre a cantare, Belfiori è polistrumentista, arrangiatore e talent scout per diverse etichette. “Mi sento a mio agio sia sul palco che dietro le quinte – dice – Un artista, per me, è chi lavora in libertà creativa. Il professionista segue il mercato, l’artista prova a scardinarlo. Quando faccio la mia musica mi sento libero, veramente artista. Lavorare nel settore comporta dei paletti, delle regole di mercato, mentre quando scrivo per me stesso cerco di abbattere ogni barriera”.
"Il 5 giugno – anticipa – presenterò in anteprima alcuni brani del nuovo album e proporrò anche alcuni brani già pubblicati. Sarà l’inizio di un viaggio molto importante". Ora tocca a lui "andare al massimo" davanti al popolo di Vasco. Andrea Belfiori salirà su quel palco con la sua musica, la sua storia e la sua visione, pronto a “spaccare” con l’energia di chi ha fatto della musica una missione e una ragione di vita. “Sarà un’esperienza sconvolgente”, dice. E allora che il volume salga, le luci si accendano e parta il suono: il 5 giugno a Firenze, il rock parlerà anche marchigiano.
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