La mamma muore, i figli sgomberano il garage della sua abitazione e scoprono un arsenale. L’episodio è avvenuto ad Ancona, dove questa mattina due fratelli hanno denunciato d'aver trovato nell’immobile quattro fucili, una bomba a mano dotata di spoletta e una bomba da mortaio.
I due hanno riferito al personale di polizia che il secondo marito della madre, deceduto molti anni orsono, era un capitano dell'esercito in pensione. Subito è scattato l'intervento di personale specializzato dell'Ufficio Armi e del Nucleo Artificieri Antisabotaggio della questura che si è recato sul posto per la messa in sicurezza del garage e delle aree adiacenti. Infatti il locale era in un condominio della zona Baraccola dove insistono altri otto appartamenti.
Allertata anche la prefettura di Ancona che ha richiesto agli artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri di Bologna (specializzato nel maneggio, rimozione e brillamento di armi da guerra) un intervento per la rimozione delle bombe e il loro successivo brillamento presso una cava della provincia.
Un equipaggio del Nucleo arrivato ad Ancona con urgenza ha portato a termine l'operazione, con l'ausilio di un'unità della Croce Rossa che ha curato gli aspetti sanitari. La bomba a mano è risultata, dopo attenta ispezione, vuota, mentre la bomba da mortaio era perfettamente funzionante e è stato dunque necessario farla brillare. Non si è reso necessario evacuare persone dalle proprie abitazioni.
Una scossa di terremoto magnitudo 3.7 è stata registrata in mare a 25 km di profondità, secondo le rilevazione dell'Ingv, davanti alla costa anconetana intorno alle 17:48 di oggi, martedì 29 ottobre. L'epicentro è stato indicato in mare.
L'episodio sismico è stato avvertito dalla popolazione dei centri di Senigallia, Ancona e nel Pesarese. Al momento non si registrano danni.
La stazione di Ancona del soccorso alpino è intervenuta nel pomeriggio per soccorrere un climber che stava praticando l'arrampicata sportiva presso la Falesia di Falcioni. L'uomo ha riportato un trauma alla caviglia.
Mentre stava arrampicando sui primi metri della via, ha perso l'appiglio ed è caduto rovinosamente a terra. Una volta sul posto, i tecnici del soccorso alpino, congiuntamente con gli operatori del 118 e i vigili del fuoco, hanno provveduto a stabilizzare ed imbarellare il paziente. Successivamente l'uomo è stato trasportato mediante la "barella portantina" fino all'ambulanza, per poi essere condotto in ospedale.
L'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche (AOU Marche) per il terzo anno consecutivo si classifica “miglior ospedale pubblico d’Italia” secondo il Programma Nazionale Esiti (PNE) 2024, presentato oggi a Roma. Il report Agenas, l’Agenzia per i Servizi Sanitari del Ministero della Salute, quest’anno le affianca l’AOU Careggi di Firenze, e l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano tra gli ospedali privati.
Questo importante riconoscimento è frutto di un costante progresso nella qualità e negli esiti delle cure nei vari ambiti di attività sanitaria nel 2023 per le aree di rifermento prese in esame. Si registrano progressi significativi nelle aree cardiovascolare, ginecologica, neurologica, neurochirurgica, ortopedica/traumatologica e chirurgica.
“Ancora una conferma per l'Azienda di Torrette di Ancona, dopo il G7 per la sanità marchigiana, e un ulteriore motivo di orgoglio per l’intera comunità – ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli apprendendo la notizia-. Per il terzo anno consecutivo Agenas premia il nostro ospedale pubblico regionale collocandolo ai vertici delle classifiche nazionali in un sistema sanitario pubblico italiano che è riconosciuto tra i migliori al mondo. Un risultato frutto innanzitutto dell’enorme impegno di medici, infermieri, tecnici e operatori, che ringrazio ad uno ad uno".
"Esaltare la nostra sanità, non solo quella di Torrette, ma anche tutte le altre aziende ospedaliere e territoriali che riescono a tenere le Marche nel gruppo delle migliori in termini di livelli essenziali di assistenza e per la tenuta dei conti (regione Benchmark), non significa comunque negare le criticità su cui siamo concentrati, ma riconoscerne i meriti. Siamo ben consapevoli di tutti i problemi e stiamo cercando le migliori risposte e soluzioni per avvicinare i servizi ai cittadini sul territorio, per formare nuovi medici e per migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti sanitari”.
Il vicepresidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, presente alla consegna del riconoscimento a Roma, ha anche lui ringraziato il personale per la sua abnegazione e ha aggiunto: “La riforma sanitaria che stiamo realizzando ha l’obiettivo di permettere al nostro ospedale di secondo livello di esprimere la sua eccellenza rafforzando il territorio per la cura delle patologie meno complesse. Attraverso le risorse regionali e del Pnrr stiamo fornendo all’Aou delle Marche anche le migliori tecnologie: proprio pochi giorni fa abbiamo inaugurato un acceleratore lineare per il trattamento dei pazienti oncologici e grazie a questi finanziamenti, prevediamo l’introduzione di un’ulteriore decina di dispositivi all’avanguardia, che miglioreranno ulteriormente la qualità delle cure. Proseguiremo su questa strada per garantire ai cittadini marchigiani una sanità vicina e di qualità”.
Il direttore generale, Armando Marco Gozzini, ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto, affermando: “Un sincero ringraziamento va a tutto il personale, il cui impegno costante negli ultimi tre anni si è rivelato cruciale per offrire cure di alta qualità, non solo ai cittadini marchigiani, ma anche a quelli provenienti da altre regioni. I dati preliminari per il 2024 confermano un trend molto positivo, offrendo nuove speranze per ulteriori miglioramenti e riconoscimenti futuri, sempre centrati sul miglior esito delle cure per i nostri pazienti".
Una innovativa modalità di studio delle malattie croniche del fegato è attualmente praticata nella struttura organizzativa dipartimentale (SOD) di clinica di gastroenterologia, epatologia ed endoscopia digestiva d’urgenza diretta dal professor Antonio Benedetti all'ospedale di Ancona.
Si tratta di una nuova modalità di studio che coniuga l’expertise in eco-endoscopia operativa con la tradizione epatologica-internistica. Tale disciplina è denominata "endoepatologia" ed è stata messa in campo dal professor Marco Marzioni e dal dottor Giuseppe Tarantino entrambi afferenti alla clinica di gastroenterologia, epatologia ed endoscopia digestiva d’urgenza.
È una tecnica che consente di acquisire dati multiparametrici - morfologici, ecografici, flussimetrici vascolari ed emodinamici, nonché bioptici - in un'unica seduta diagnostico-operativa riducendo i tempi diagnostici e quindi i costi attivi e passivi dovuti agli accessi in ospedale.
Molto soddisfatti i due dirigenti medici protagonisti dell’innovativa procedura. Spiega il prof. Marco Marzioni: “In pratica un paziente con sospetta cirrosi epatica e/o ipertensione portale, riuscirebbe a completare la diagnostica definendo le caratteristiche della malattia e la sua gravità in poche ore piuttosto che in 3-4 mesi con conseguente più rapido accesso alle cure specifiche. La procedura viene condotta come se si trattasse di una semplice gastroscopia di maggior durata in sedo-analgesia cosciente ma capace di coprire gli eventuali disagi della comune procedura endoscopica trans-orale. Il nostro gruppo ha introdotto la suddetta tecnica da circa 6 mesi maturando un expertise attualmente pionieristica in ambito nazionale (2° centro in Italia) in numero di procedure eseguite”"
Gli fa eco, il dottor Giuseppe Tarantino che illustra i dettagli della nuova tecnica: "Il cambio di paradigma è stato reso possibile dalla disponibilità di dispositivi integrabili alla piattaforma eco-endoscopica che permettono l’accesso ai vasi del fegato per via transparietale endoluminale (attraverso la parete del tubo digerente) di sofisticati aghi collegati a pressostati digitali. Questi permettono la misurazione della pressione in entrata ed in uscita dal fegato così da definire con estrema precisione la condizione di ipertensione portale che rappresenta la problematica che consegue a varie condizioni patologiche che insistono cronicamente sul fegato provocando un continuo sovvertimento della sua struttura e funzione. Tra queste cause o fattori di rischio in particolare: la steatoepatite alcolica/metabolica, l’esposizione cronica a farmaci epatotossici, le malattie infiammatorie croniche autoimmuni, le immunodeficienze acquisite o congenite".
Molto soddisfatto della sua squadra il professor Antonio Benedetti che dichiara: "Riteniamo che questo approccio possa indirizzare il nostro centro verso il futuro della gastro-epatologia possibile attraverso l’applicazione delle nuove tecnologie alla tradizione clinico-internistica. Siamo certi che tale fusione possa generare delle soluzioni diagnostico-terapeutiche rapide ed efficaci. I successi si raggiungono attraverso un buon lavoro di gruppo dove tutti i componenti integrano le proprie conoscenze e competenze per la migliore cura al paziente”.
In piena sintonia con le parole del prof, Antonio Benedetti è il direttore generale AOUM Armando Marco Gozzini che sottolinea: "L'esperienza clinica e scientifica dell’equipe medica della Clinica di Gastroenterologia, Epatologia ed Endoscopia Digestiva d’Urgenza, ha portato all’introduzione di importanti cure mediche per alcune patologie del fegato. Appena venti giorni fa gli stessi protagonisti hanno curato due pazienti - affetti da insulinoma – con una nuova tecnica chirurgica. Tutto questo è possibile grazie all’alta specializzazione del team e delle Strutture presenti all’interno del nostro nosocomio".
Il Rettore Gian Luca Gregori ha rimarcato l’importanza della ricerca e della collaborazione tra Università e Azienda Ospedaliera Universitaria: "È fondamentale l’approccio multidisciplinare per affrontare le sfide che abbiamo di fronte, grazie ad una ricerca di eccellenza si offre una didattica di eccellenza per formare i professionisti della salute di domani e per elevare gli standard di assistenza sanitaria".
Ha tentato di sfuggire alle fiamme che si sono sprigionate all'interno del suo appartamento in via Trieste ad Ancona gettandosi dalla finestra. Un uomo è stato trasportato all'ospedale di Torrette in codice rosso, ma non sarebbe in pericolo di vita. È il bilancio di un incendio avvenuto, alle 18:30 di domenica, all'interno di un appartamento situato al secondo piano di una palazzina.
Sul posto i vigili del fuoco hanno domato l'incendio. Sul posto due squadre, con il supporto di un’autoscala, hanno messo in sicurezza l’area colpita. Sul luogo del rogo anche i sanitari della Croce gialla. L' uomo, di origini sudamericane, è uno dei cinque inquilini che abitano l'appartamento all'interno nel quale si sono sprigionate le fiamme.
Preso dal panico, si è gettato dalla finestre al secondo piano dell'edificio. Secondo quanto si apprende le sue condizioni non destano preoccupazione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
Un treno regionale proveniente da Macerata e diretto a Fabriano accusa un guasto ad un carrello frenante: nella prima vettura si registra un principio di incendio ed il macchinista rimane ferito. Il treno si ferma a circa 200 metri dall'imbocco Nord della galleria; all'interno del treno, oltre al macchinista, sono presenti il capotreno e alcuni passeggeri.
È questo lo scenario dell'esercitazione di protezione civile che si è svolta questa mattina sulla linea ferroviaria Civitanova Marche-Fabriano, organizzata da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) con il coordinamento della Prefettura di Macerata e la partecipazione del comando provinciale vigili del fuoco di Macerata, compartimento polizia ferroviaria per le Marche, l'Umbria e l'Abruzzo, Questura di Macerata, comando provinciale carabinieri di Macerata, comando provinciale guardia di Finanza di Macerata, sezione polizia stradale di Macerata, Servizio 118 di Macerata, Nue 112, Protezione civile regione Marche, Comuni di Tolentino e San Severino, Trenitalia Direzione Regionale Marche e FS Security del Gruppo FS.
Particolare attenzione è stata riservata alla verifica dell'efficacia e della rapidità dell'attivazione delle procedure per la gestione delle emergenze. L'esercitazione rientra tra quelle previste dal piano annuale delle attività esercitative del Gruppo Fs Italiane nel caso di gallerie di lunghezza non superiore a 5000 metri per monitorare l'efficacia del flusso comunicativo e del sistema di coordinamento tra gli Enti, nonché la familiarizzazione con l'infrastruttura ferroviaria in particolare riguardo alle modalità e tempistiche di accesso e di intervento ai fini del soccorso all'interno della galleria. Il tutto per migliorare gli standard di sicurezza e la tutela delle persone, delle cose e dell'ambiente.
Obiettivo comune è stato testare il piano di emergenza e soccorso in vigore emesso dalla Prefettura di Macerata e collaudare sul campo il sistema di intervento tecnico e di assistenza previsto dai protocolli d'intesa stipulati tra il Gruppo FS, NUE 112, Servizio di Emergenza Sanitaria e Protezione Civile Regionale. Le attività non hanno provocato alcuna ripercussione sulla circolazione dei treni
"Avevo un'ossessione, quella di capire perché mia moglie mi voleva così male. Il coltello l'ho preso a casa mia. Dell'omicidio ricordo solo un urlo. Sono tornato in me quando ho visto mia figlia e la mia mano sporca di sangue". È il racconto fatto oggi in aula, davanti alla Corte di Assise di Ancona, da Franco Panariello, il 56enne campano che il 14 ottobre del 2023 ha ucciso a coltellate la moglie Concetta Marruocco, 53 anni.
Dopo l'accoltellamento, che sostiene di non ricordare, Panariello disse alla figlia: "Chiama una ambulanza, chiama i carabinieri, vedi che ho fatto a mamma". Il delitto si consumò di notte a Cerreto d'Esi, nonostante all'imputato fosse stato applicato un braccialetto elettronico a seguito di un divieto di avvicinamento; il dispositivo però non entrò in funzione perché probabilmente scarico.
Panariello è reo confesso per il femminicidio della moglie, da cui si stava separando, e questa mattina, durante l'esame in aula come imputato, ha ribadito su domanda del pubblico ministero Paolo Gubinelli di aver uccido lui la consorte. "Sì, purtroppo sono stato io", ha ammesso.
Il pm ha proseguito l'esame chiedendo il motivo per cui, se voleva solo un chiarimento dalla moglie, si fosse portato dietro il coltello, e perché fosse andato dalla moglie in piena notte. "Non lo so. - ha risposto - Se volevo farle del male avrei potuto farlo in qualsiasi orario, conoscevo a memoria gli spostamenti di mia moglie". Il coltello, secondo Panariello, serviva solo a intimidirla "nel caso non mi avesse lasciato parlare".
Panariello ha raccontato di aver trovato le chiavi di casa dentro un borsone delle vacanze, molto tempo prima e di averle tenute e usate quella sera per aprire la porta. Il pm lo ha incalzato, ricordandogli che colpì la moglie 39 volte: l'imputato ha detto di non ricordarlo: "Non lo so dire, ho solo dei flash, non ricordo nemmeno che ho usato un coltello".
Ha spiegato che quel periodo era stressato: "Non dormivo più notte per le menzogne che mia moglie ha detto su di me (in merito al processo per maltrattamenti che si è chiuso ieri con una condanna a 5 anni per Panariello, ndr), volevo solo chiarirmi, io l'ho amata più della mia vita". Prossima udienza il 17 dicembre per discussione e sentenza.
Si sta concludendo in queste ore una vasta operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona, su delega dell'European Public Prosecutor's Office (Eppo) sedi di Milano e Bologna, che sta smantellando in tutta Italia un'associazione per delinquere cinese, finalizzata a una frode fiscale internazionale per centinaia di milioni di euro e al riciclaggio.
Complessivamente, per le attività in corso stanno operando 250 finanzieri, 80 autovetture, un elicottero, quattro unità cinofile cash-dog e apparecchiature scanner per la ricerca di intercapedini.
Scoperta e sequestrata una "Chinese Underground Bank" dotata di veri e propri sportelli bancari abusivi e occulti, utilizzati per raccogliere, stoccare e riconsegnare il denaro da riciclare. Essi erano situati a Cvitanova Marche e Corridonia. Presso i tre sportelli bancari, celati all’interno di una villa di un’agenzia viaggi e di un Cash&Carry, l’organizzazione cinese si occupava di raccogliere denaro da riciclare e di stoccarlo, per poi consegnarlo i clienti che ne avevano preventivamente ordinato il prelievo.
Per garantire la massima velocità e riservatezza delle operazioni, spiegano le Fiamme Gialle, "l’organizzazione inoltre aveva fornito gli uffici dell’agenzia viaggi di una macchina conta soldi e aveva la disponibilità di un adiacente caveau, ove procedere alle successive operazioni di stoccaggio delle banconote. Il denaro contante poi veniva ritirato direttamente agli sportelli o inviato in diverse regioni d’Italia mediante “corrieri” ovvero trasferito all’estero tramite “conti virtuali” con destinazione finale la Cina. I clienti, a fronte del prelievo del denaro contante, procedevano a effettuare bonifici su conti correnti nazionali ed esteri riconducibili ai componenti dell’associazione criminale che, per tale servizio, trattenevano una percentuale sulle somme movimentate".
Sono stati così apposti i sigilli su 9 unità immobiliari, cinque attività di ristorazione, conti correnti e autovetture di lusso (Porsche, Audi e Mercedes). In particolare, "è stata sequestrata una cittadella commerciale a Civitanova Marche".
È ufficiale, Roberto Mancini ha lasciato l'incarico di allenatore dell'Arabia Saudita dopo 14 mesi. L'ex ct dell'Italia, 59 anni, era stato nominato allenatore della nazionale con un contratto di quattro anni nell'agosto 2023, in seguito alle rocambolesche dimissioni da allenatore dell'Italia
Tra i principali motivi dell'esonero devono aver inciso le recenti prestazioni della nazionale saudita, attualmente in terza posizione nel girone di qualificazione per i prossimi Mondiali. Durante l'ultima sosta l'Arabia ha ottenuto solamente 1 punto tra Giappone e Bahrain, sommatosi ai 4 totalizzati a settembre tra Indonesia e Cina.
Una dichiarazione della Federazione calcistica dell'Arabia Saudita (SAFF), pubblicata su X, ha confermato giovedì che è stato raggiunto un "accordo congiunto" con Mancini per la separazione, mentre è stato anche affermato che il nuovo capo allenatore "sarà annunciato nei prossimi giorni dopo la conclusione delle procedure contrattuali".
Arriva un fondo per finanziare gli interventi per la ricostruzione ma a partire dal 2027. Le risorse sono pari a un milione e mezzo il primo anno e a 1,3 milioni l'anno dal 2028, che saranno ripartite con decreti del presidente del Consiglio adottati su proposta del dipartimento Casa Italia di concerto con il ministro dell'economia.
È quanto si legge nella manovra del Governo. La legge di bilancio prevede poi anche numerose proroghe delle misure approvate dai diversi governi negli anni a favore delle popolazioni colpite dal maltempo: si va dall'Emilia Romagna a Catania, da Ischia all'Abruzzo.
Ad esempio, per aiutare la ricostruzione dei territori di Emilia Romagna, Toscana e Marche colpiti nel maggio 2023 dall'alluvione vengono prorogati al 31 dicembre 2025 il commissario straordinario e la struttura di supporto con uno stanziamento di 5 milioni di euro per l'anno 2025. Altri 12,5 milioni di euro - sempre per il 2025 - vengono stanziati per consentire al commissario di avvalersi delle strutture delle Amministrazioni centrali dello Stato, compresa l'Amministrazione della Difesa, attraverso convenzioni ad hoc./(
(Fonte Ansa)
La Regione Marche concede contributi ai Comuni tramite un bando pubblico per la sistemazione delle strade del territorio. Oggi, in due distinti appuntamenti: in mattinata a Fossombrone e nel pomeriggio a Pedaso, sono stati presentati i progetti delle Amministrazioni comunali, volti al miglioramento della rete stradale cittadina, che sono stati ammessi a contributo regionale per il 2024.
“La Regione Marche continua ad essere vicina ai territori ma anche alle piccole realtà comunali troppo spesso dimenticate – ha affermato l’assessore alle Infrastrutture, Francesco Baldelli – Lo avevamo detto sin dall’inizio che, in una filiera che non fa davvero distinzioni, saremmo stati a fianco dei sindaci, a loro volta sempre in prima linea, e a fianco dei cittadini spesso dimenticati”.
“Oggi - ha continuato Baldelli - premiamo con circa 7milioni e 700mila euro 40 Comuni della nostra regione per accrescere la sicurezza stradale. Ciò significa dare risposte concrete ai nostri concittadini che vivono a volte situazioni difficili per l’accessibilità ai loro quartieri, alle loro comunità, ai borghi, alle città. Interventi di competenza comunale ai quali però la Regione Marche non poteva essere indifferente. Quindi premiamo i migliori progetti che sono cantierabili nell’immediato e che danno risposte concrete anche allo sviluppo economico-turistico delle nostre comunità”.
Baldelli ha poi ribadito che in circa 45 mesi della Giunta Acquaroli gli investimenti diretti a favore dei Comuni e delle Province sono stati pari ad oltre 160 milioni di euro. Per questo bando le risorse stanziate dalla Regione ammontano complessivamente a 7.667.600 euro, per interventi che contribuiranno ad accrescere i livelli di sicurezza delle strade, attraverso opere infrastrutturali e attraverso l’implementazione di sistemi e tecnologie per la sicurezza delle persone, dei veicoli e degli animali.
Sono 40 i progetti ammessi a contributo (20 per le province di Ancona e Pesaro Urbino e 20 per quelle di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno) per opere del valore complessivo di oltre 12 milioni di euro. Gli interventi interesseranno in particolare: nuove strade e percorsi pedonali, ciclabili e ciclopedonali; l’adeguamento e la messa in sicurezza di strade, percorsi ciclabili e pedonali esistenti; la sistemazione di intersezioni esistenti o la realizzazione di nuove intersezioni stradali; la realizzazione di marciapiedi e corsie specializzate per specifiche tipologie di veicoli; la realizzazione di attraversamenti, sovrappassi o sottopassi per l’attraversamento in sicurezza delle strade per le persone, gli animali e i veicoli.
I criteri seguiti per la valutazione delle domande, che prevedono il cofinanziamento da parte dei Comuni, riguardano la cantierabilità dell’intervento, la conformità urbanistica, la disponibilità delle aree oggetto di intervento, la percentuale di cofinanziamento comunale e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il contributo massimo concesso è pari al 300 mila euro.
A Fossombrone, nella chiesa di San Filippo, dove il sindaco Massimo Berloni ha portato i suoi saluti e ringraziamenti, sono stati presentati i progetti dei Comuni delle province di Pesaro Urbino e Ancona, che sono: Camerata Picena, Castelbellino, Castelplanio, Cupramontana, Filottrano, Fossombrone, Lunano, Mombaroccio, Montefelcino, Monte San Vito, Piandimeleto, Piobbico, San Costanzo, Sant’Angelo in Vado, Sant’Ippolito, Sassocorvaro Auditore, Senigallia, Tavoleto, Trecastelli, Urbania.
A Pedaso, nella Sala polifunzionale comunale, dove a dare il benvenuto è stato il sindaco Vincenzo Berdini, con accanto il consigliere regionale Andrea Putzu, sono stati presentati i progetti dei Comuni delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, che sono: Apiro, Castel di Lama, Civitanova Marche, Comunanza, Falerone, Grottazzolina, Massa Fermana, Massignano, Montefiore dell’Aso, Montelupone, Monterubbiano, Monte Urano, Offida, Pedaso, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Rapagnano, Ripatransone, Sant’Angelo in Pontano, Smerillo.
Per ridurre il più possibile l'impatto occupazionale sulle 195 persone coinvolte dalla chiusura, a fine anno, della società Giano, che produce carta da ufficio a Fabriano, il Gruppo Fedrigoni ha individuato oltre 180 opportunità concrete di ricollocazione, di cui due terzi (105) nelle Marche.
È la circostanza più significativa scaturita nell'incontro odierno, a Fabriano (Ancona), tra i rappresentanti del Gruppo e dei sindacati di categoria. Un incontro per proseguire il confronto sulle misure da adottare pera alleggerire al massimo l'impatto della chiusura della società.
In particolare l'azienda ha parlato di un "potenziamento del business delle carte di sicurezza con 48 nuovi posti di lavoro, a partire da inizio 2025, nello stabilimento di Fabriano", come conferma Giuseppe Giacobello, responsabile relazioni Industriali del Gruppo Fedrigoni.
La Regione Marche si è detta tra l'altro disponibile a sostenere il piano di riqualificazione e formazione delle persone che andranno a lavorare in quest'area. Puntando sul potenziamento delle carte colorate per il disegno artistico, prodotte nello stabilimento di Pioraco e poi tagliate a Rocchetta, si genererebbero altre dieci nuove opportunità di lavoro nel sito di Rocchetta, che rimarrà operativo non solo con il magazzino e il centro logistico, ma anche con il reparto di produzione e trasformazione.
A questi si aggiungono 31 posizioni legate alla gestione dei servizi generali, più altre 16 posizioni vacanti da coprire subito. A conti fatti, dunque, sarebbero 105 al momento i posti di lavoro recuperati nelle Marche, a cui aggiungere 55 posizioni aperte in stabilimenti di Fedrigoni in Trentino e a Verona, per i quali sono già arrivate manifestazioni spontanee di interesse da alcuni colleghi di Giano che potranno anche contare "su un interessante pacchetto di facilitazioni e benefit (contributo per l'alloggio per un anno, agevolazioni aggiuntive in caso di trasferimento con la famiglia, bonus per spese di trasloco)".
Infine, vi è oltre una ventina di lavoratori marchigiani con i requisiti per accedere al prepensionamento e per i quali l'azienda è disponibile a un trattamento economico dedicato. "Sono numeri importanti - conclude Giacobello - che dimostrano fattivamente come non vi sia alcuna intenzione da parte nostra di lasciare le Marche e Fabriano. Continueremo a investire sullo sviluppo dei siti produttivi sul territorio, come fatto abbondantemente negli ultimi 4 anni: 60 milioni di euro investiti negli stabilimenti delle Marche rispetto ai 300 milioni di euro a livello globale".
Minacciava di rendere un inferno la vita dell'ex fidanzata e compagna d'università, perché non accettava la fine della loro relazione durata circa un anno. Per questo motivo il Questore di Ancona ha emesso un provvedimento di ammonimento per stalking a carico di uno studente universitario 25enne che da qualche tempo vessava l'ex fidanzata 20enne con atti persecutori.
I due condividevano anche l'alloggio universitario e avevano intrapreso una relazione durata circa un anno: dopo la fine della relazione, lui non si rassegnava a questa decisione della ragazza. La giovane, spaventata dalle reazioni del suo ex, spesso trovava rifugio a casa dei suoi genitori e aveva smesso di frequentare con costanza le lezioni universitarie.
Al suo ritorno in città lui l'attendeva fuori dell'alloggio e la intimoriva, minacciandola di non farle più vivere una vita serena se non avesse cambiato idea e se non fosse tornata con lui, con messaggi del tipo "ti renderò la vita un inferno come tu l'hai resa a me", accusandola della fine della relazione ed attribuendole il malessere che lui viveva.
Da qui la misura di ammonimento (ex art. 8 della L. 38/2009) con la quale i soggetti vittime di stalking possono esporre i fatti all'Autorità di Pubblica Sicurezza ed avanzare richiesta del provvedimento nei confronti dell'autore di condotte persecutorie.
Come viene esplicitamente comunicato anche al destinatario della misura all'atto della notifica, ricorda la Questura, "qualora un soggetto ammonito continui a vessare la parte lesa, la condotta diventa perseguibile dall'Ufficio di Polizia, senza bisogno di una querela della vittima".
"Aiutiamo tutte le vittime di maltrattamenti ed atti persecutori ad uscire da queste difficili situazioni che incidono sulla vita privata, sociale e lavorativa del singolo - afferma il questore di Ancona Cesare Capocasa -. I poliziotti e le poliziotte ci sono sempre a tutela delle donne e degli uomini che subiscono tali condotte. È importante parlarne sempre e chiedere aiuto già al primo segnale di violenza o sopraffazione, possiamo aiutarvi ad uscire dal circolo della violenza".
Perde il controllo dell'auto e finisce fuori strada: la conducente ed i due figli vengono soccorsi dagli operatori sanitari del 118. L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio, poco prima delle 14:00, in via Lamaticci, ad Ancona. La donna al volante, il bambino di 8 anni presente nell'abitacolo e la sua sorellina sono stati liberati dall'abitacolo dai vigili del fuoco del locale comando, per poi essere affidati alle cure dei medici. Per il piccolo è stato necessario il trasporto in codice rosso all'ospedale Salesi di Ancona. Il mezzo è stato fortemente danneggiato nella parte anteriore. A procedere ai rilievi e alla gestione della viabilità hanno provveduto gli agenti della polizia locale.
“Con le borse di specializzazione aggiuntive garantiremo il fabbisogno di personale necessario al nostro Sistema Sanitario Regione, anche di pediatri”. Lo ha detto il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini rispondendo alle opposizioni sul tema della carenza di pediatri nei Comuni di Serra San Quirico e Fano. Il tema è stato affrontato nell’Aula del Consiglio regionale. Con l’occasione Saltamartini ha ricordato che la carenza di medici e anche di pediatri, si è determinata “perché non stati formati proprio dalle opposizioni che oggi ci interrogano sul tema della carenza di personale. Chiedete a noi di rispondere sui problemi che voi stessi avete determinato – ha detto –è una strumentalizzazione”.
Entrando nello specifico ha spiegato che l’assistenza pediatrica nel Distretto di Fabriano attualmente è garantita da tre pediatri su quattro previsti in pianta organica “per sopperire a questa carenza l’AST di Ancona ha già pubblicato un bando per 16 ore di specialistica ambulatoriale, per assicurare un’assistenza più immediata ai bambini che vivono nel territorio” ha spiegato. Inoltre, sempre nel Distretto di Fabriano e nella costituenda Casa della Comunità di Sassoferrato è presente una pediatra ambulatoriale a 20 ore settimanali, in aggiunta ai pediatri di libera scelta.
“La Regione – ha aggiunto - già dal 2021 ha predisposto una formazione aggiuntiva per colmare la carenza di queste professionalità che non sono state formate precedentemente al nostro insediamento: abbiamo previsto 150 borse di specializzazione aggiuntive (prima erano 5 l’anno), e grazie a questa soluzione riusciremo via via ad avere i medici di cui ha bisogno il nostro Sistema Sanitario. Stiamo lavorando per garantire l’assistenza sanitaria necessaria ai bambini del territorio fabrianese, così da coprire anche il Comune di Serra San Quirico”.
Nel comune di Serra San Quirico, al 01 gennaio 2024, erano presenti 89 bambini (0-6 anni) e 169 bambini (7-14 anni) per un totale di 258 bambini (tra 0 e 14 anni), un numero nettamente inferiore a quello necessario a far scattare un pediatra in più in base a quanto previsto dall’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) - Pediatri di Libera Scelta.
Per quanto riguarda il Distretto di Fano su 11 pediatri previsti dalla tabella organica risulta una carenza di due pediatri che “l’AST di Pesaro Urbino sta lavorando per colmare con la pubblicazione delle vacanze per la copertura di queste due posizioni e con l’aumento degli assistiti in capo ai pediatri attualmente in forza per garantire alle famiglie la scelta. Occorre anche evidenziare che nel Comune di Fano è presente un presidio di primo livello che eroga assistenza sanitaria anche ai bambini”.
La dottoressa Sonia Falappa di Filottrano, veterinaria e allevatrice con un’esperienza ventennale nel settore avicolo, è protagonista di Allevamento al Femminile, un progetto di Zoetis - azienda leader globale nella salute animale - volto a celebrare il ruolo cruciale delle donne nel mondo dell’allevamento in Italia.
L’iniziativa, che riflette l'impegno dell'azienda nella promozione della sostenibilità e dei valori di Diversità, Equità e Inclusione (DEI) nel settore zootecnico, si propone di dare visibilità e supporto alle allevatrici e veterinarie che operano in questo campo.
La dottoressa Sonia Falappa ha trasformato una carriera avviata quasi per caso nel settore avicolo in un percorso professionale ventennale. La sua storia mette in luce l'evoluzione del ruolo delle donne nell'allevamento, caratterizzato da un approccio attento ai dettagli e un istinto materno innato. Oggi, la dottoressa Falappa mostra come la sinergia dell’approccio maschile e femminile al lavoro abbia aiutato il settore a crescere, testimoniando il superamento dei pregiudizi e contribuendo alla crescente presenza femminile nella professione.
La tappa nelle Marche rappresenta la prima del progetto "Allevamento al Femminile", che vedrà come protagoniste otto donne, tra allevatrici e veterinarie, provenienti da diverse regioni come Lombardia, Emilia-Romagna e, appunto, Marche. Le storie di queste professioniste saranno raccontate per mettere in luce il loro impegno e la loro passione in un settore tradizionalmente complesso e a prevalenza maschile, dimostrando come il contributo femminile stia favorendo l'apertura del comparto all'innovazione e alla diversità.
Nel panorama agricolo italiano, infatti, sempre più donne si stanno affermando. Con quasi 200.000 imprenditrici attive in campagna, di cui 6.181 nelle Marche, il 28% delle aziende agricole in Italia è oggi a guida femminile, una realtà che sta trasformando profondamente il settore. Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare, stereotipi da sfidare e pregiudizi da eradicare; ed è per questo che Zoetis intende dare il proprio contributo attraverso il progetto Allevamento al Femminile.
“Siamo lieti di promuovere Allevamento al Femminile, un progetto che celebra il ruolo fondamentale delle donne nel settore dell'allevamento,” ha dichiarato Carmelo Lombardo, Amministratore Delegato di Zoetis Italia.
“In Zoetis, ci impegniamo a tutelare la salute degli animali e a sostenere chi se ne prende cura ha proseguito Lombardo -. Convinti che la valorizzazione della diversità, l'equità e l'inclusione siano essenziali per una crescita sostenibile, attraverso questo progetto abbiamo voluto mettere in luce le storie di otto professioniste che, con dedizione e impegno, hanno saputo affermarsi in un settore ricco di sfide. Voglio esprimere un sentito ringraziamento alle veterinarie e alle allevatrici che, attraverso il loro contributo, hanno reso possibile questo progetto. Ci auguriamo che questa prima edizione sia solo il primo passo di un lungo cammino, volto a promuovere il contributo delle donne nel settore dell'allevamento e a garantire loro il supporto necessario per crescere professionalmente". Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito: https://www2.zoetis.it/allevamento-al-femminile/.
Resta intrappolato sotto l'auto mentre effettua lavori di manutenzione nel garage di casa: uomo finisce a Torrette. È quanto avvenuto nel tardo pomeriggio, intorno alle 18:00, in via Montefanese, nel territorio comunale di Osimo.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco con una squadra del locale distaccamento che ha utilizzato appositi cuscini ad aria per sollevare il veicolo e liberare l'infortunato. Il paziente è stato poi affidato alle cure del personale sanitario del 118 che ne ha disposto il successivo trasporto d'urgenza all'ospedale regionale. Sul posto presenti anche i carabinieri.
La Civitanovese espugna il Del Conero e batte 1-0 l’Ancona grazie a un gol di Bevilacqua negli ultimi minuti di gioco, portando a casa tre punti preziosi nella settima giornata del campionato di Serie D. Una partita combattuta, ricca di emozioni e di occasioni, ma decisa da un errore del portiere avversario che ha permesso ai rossoblù di ottenere il successo con il minimo scarto.
La Civitanovese parte forte e già al 7' Buonavoglia cerca la rete con un sinistro dalla distanza, senza fortuna. Al 12', lo stesso attaccante sfiora il vantaggio con una gran girata che colpisce la traversa, dando un segnale importante ai padroni di casa. L'Ancona fatica a trovare spazi, ma al 19' si rende pericolosa con un batti e ribatti nell'area civitanovese, sventato dall'attenzione Petrucci.
La chance più ghiotta per gli ospiti arriva al 33': Brunet, dopo un ottimo scambio con Esposito, si trova a calciare un rigore in movimento, ma manda la palla alle stelle. L'Ancona risponde al 43' con un colpo di testa di Passalacqua su punizione di Visciano, ma la palla finisce fuori di poco.
Nella ripresa, l'Ancona cerca con più insistenza la via del gol. Al 5' Gulinatti calcia alto dalla distanza e un minuto dopo, lo stesso centrocampista costringe Petrucci a una grande parata, con Azurunwa che fallisce il colpo di testa sulla ribattuta in posizione di fuorigioco. La Civitanovese si difende con ordine, ma soffre la pressione anconetana. Al 23', sugli sviluppi di un angolo battuto da Domizi, Brunet svetta di testa ma la palla finisce sul fondo. L'Ancona spinge ancora e al 24' una palla pericolosa attraversa tutta l'area senza trovare nessun giocatore pronto a ribadire in rete.
Sulla seguente punizione dal limite, la squadra di casa colpisce la barriera e regala un angolo. La Civitanovese si salva con Diop che, al 26', interviene provvidenzialmente su un'incursione avversaria. La pressione dorica si intensifica nei minuti finali: al 39' un'altra palla pericolosa attraversa l'area rossoblù, ma Diop e Passalacqua sono abili nel chiudere ogni spazio. La svolta arriva al 43'. Un'indecisione del portiere dell'Ancona regala a Bevilacqua la palla giusta per depositare in rete il gol che decide la partita. È la rete della vittoria che consente alla Civitanovese di tornare a casa con una vittoria tanto prestigiosa quanto importante per ritirarsi su in classifica.
Promette di essere un’ottima annata per l’olio soprattutto dal punto di vista della qualità con una produzione che tornerà nella media marchigiana dopo la pessima annata 2023. Nel frattempo Aprol Marche, l’associazione dei produttori legati a Coldiretti, ha presentato una serie di proposte alla Regione Marche per sostenere il settore e incrementare la produzione.
“L’olivicoltura – dicono da Coldiretti – sta vivendo una fase di svolta e ha bisogno di interventi di ammodernamento e investimento su nuovi impianti se vuole stare al passo con una concorrenza che arriva soprattutto dall’estero. Come qualità l’olio italiano non teme confronti ma negli anni la produzione è calata mentre quella di altri Paesi del Mediterraneo è aumentata”.
Secondo Aprol occorre sfruttare il Csr per sostenere gli investimenti su oliveti per la produzione di olive biologiche o destinate alle denominazioni di origine come il Cartoceto Dop e il Marche Igp. Tra le proposte anche quella di inserire fra gli investimenti ammessi con la concessione di adeguata priorità, i progetti di ammodernamento degli oliveti esistenti ovvero di oliveti con età degli olivi pari o superiore a 40 anni, il recupero degli oliveti abbandonati e la creazione di invasi con pompaggi e cambiare passo per una gestione della risorsa idrica programmata, senza la quale anche l’olivicoltura marchigiana, e in generale italiana, non può più garantire una produzione costante e di qualità per gli effetti sempre più violenti dei cambiamenti climatici".
"Nelle Marche si contano circa 9.500 ettari di oliveti (oltre il 35% bio) di oliveti e sono presenti 141 frantoi. La media produttiva degli ultimi anni – tolto il terribile 2023 funestato da sbalzi di temperatura al momento della fioritura che ne hanno ridotto l'allegagione e dalla successiva siccità che ha causato la caduta dei pochi frutti presenti sulle piante - è di circa 3mila tonnellate con una qualità ottimale e due denominazioni certificate: il Cartoceto Dop e il Marche Igp.
Un settore che vale oltre 22 milioni di euro di produzione con un export da circa 4 milioni di euro, secondo l’Istat, soprattutto in Germania, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti, Austria e Francia. Già dalla prossima settimana è prevista l’apertura di un bando dedicato all’oleoturismo con 1 milione di euro a disposizione delle aziende agricole per allestire spazi per la degustazione e l’accoglienza di turisti.
L’oleoturismo è una possibilità data alle imprese agricole da una legge regionale, frutto dell’impegno di Coldiretti e Aprol, che permette loro organizzare eventi e attività come passeggiate tra gli oliveti, corsi di degustazione e abbinamento con il cibo, attività didattiche e ricreative coinvolgendo prodotti trasformati dalla stessa azienda agricola o comunque della tradizione marchigiana.