L’assessore Antonini dopo il report Bankitalia: “Sistema produttivo marchigiano solido"
“Come al solito, la sinistra seleziona i dati che le fanno comodo per alimentare allarmismo e costruire una narrazione distorta della realtà.” Così l’assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Antonini, commenta il rapporto di Bankitalia sull’economia delle Marche, che certifica una crescita reale dello 0,4% nel 2024 (leggi qui il report).
Per Antonini, si tratta di “un dato positivo”, confermato anche dai primi mesi del 2025, che dimostra la capacità del sistema economico marchigiano di tenere e reagire nonostante i fattori esogeni legati alla congiuntura internazionale. “Non è certo merito delle politiche economiche del passato – afferma – ma frutto delle nostre azioni concrete a sostegno degli investimenti”.
L’assessore rivendica in particolare l’impegno della giunta nell’utilizzo dei fondi europei, per cui le Marche risultano prime in Italia, e gli stanziamenti a favore dell’accesso al credito e della patrimonializzazione delle PMI.
Nel report, Bankitalia evidenzia la tenuta del settore dei servizi, spinto dai flussi turistici stranieri, la crescita del comparto costruzioni e l’aumento del traffico passeggeri aeroportuale. Tuttavia, Antonini sottolinea che alcuni settori strategici come calzature, moda e tessile stanno risentendo del blocco dei mercati russo e ucraino e della crisi dei consumi, criticità esterne che penalizzano in particolare un’economia manifatturiera fatta di micro, piccole e medie imprese.
“È fondamentale leggere i dati con consapevolezza e nel lungo periodo – aggiunge –. Ad esempio, durante il Covid, l’export marchigiano era cresciuto molto grazie alla farmaceutica. Un boom che oggi è naturalmente rientrato. Ma fermarsi ai numeri senza contestualizzare rischia di dare letture fuorvianti".
Antonini lancia infine un affondo al centrosinistra: “Chi oggi dà lezioni è lo stesso che ha lasciato le Marche in una situazione di transizione economica senza investimenti né risposte per imprese e lavoratori. Quando Renzi non salvò Banca Marche, o quando Indesit fu svenduta a Whirlpool, nessuno disse nulla. Quelle scelte hanno innescato la crisi del modello marchigiano”.
A fronte delle sfide globali, l’amministrazione regionale prosegue nel sostegno alle imprese: in questi giorni sono stati autorizzati 6,7 milioni di euro aggiuntivi per lo scorrimento della graduatoria del bando per l’internazionalizzazione, già finanziato con 12 milioni. “Continuiamo a essere dalla parte del lavoro e del sistema produttivo – conclude Antonini – con investimenti mirati e una visione chiara per il rilancio delle Marche".
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