Claudio Bolletta, candidato DSP (Rizzo): “14 ospedali chiusi, 15.000 imprese perse: basta la politica ufficiale”
Claudio Bolletta, candidato alla presidenza della Regione Marche per Democrazia Sovrana e Popolare con Marco Rizzo, ha illustrato la propria visione politica e sociale, ponendo l’accento su una proposta di “alleanza sociale” contrapposta alle attuali classi dirigenti regionali e nazionali. Di seguito le sue dichiarazioni:
"Io provengo da una famiglia umile e operaia, sono stato un uomo d’azienda, sono abituato al lavoro. Oggi voglio mettere al servizio dei marchigiani, tutta la mia dedizione e la mia esperienza. Alcuni operatori dell’informazione ci chiamano outsiders, intendendo che siamo fuori dalla politica ufficiale. Per noi è un vanto, perché quella politica ufficiale sta distruggendo la società marchigiana. Quella politica ufficiale ha chiuso 14 ospedali, costringendo chi è malato a San Benedetto a spostarsi sino ad Ancona per curarsi. Quella politica ufficiale ha ridotto in pochi mesi, la capacità produttiva delle Marche con la chiusura di quasi 15.000 imprese, oltre il 10,1% Noi siamo dall’altra parte, dalla parte di quegli outsiders ignorati, da troppo tempo, dalla politica ufficiale: i cittadini.
Chi sono? I disoccupati, i giovani precari, i liberi professionisti, la piccola e media impresa, gli agricoltori strozzati dalle aste al ribasso della grande distribuzione, i pazienti, fin troppo pazienti, in liste d’attesa. Noi non proponiamo un’alleanza politica, ma vogliamo affermare una solida alleanza sociale con tutti quei cittadini, quelle forze professionali, quelle partite iva, quei lavoratori, quei che non hanno più diritto di cittadinanza perché negli ultimi anni, nelle società europee ed anche in quella marchigiana, il dibattito pubblico ufficiale li ha espulsi e ha bollato le loro legittime istanze come populiste solo perché volevano istruzione e non armi, ospedali e non liste d’attesa, scuola e saperi e non studenti digitali in attesa di diventare stagisti a vita, lavoro e non il deserto creato dai guerrafondai di ogni colore, radici, non sradicamento e perdita d’identità"
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