In attesa del verdetto di domani di Savona - Spal, la Maceratese balza sola al comando della classifica con 24 punti. Lo fa attraverso un'altra buona prestazione, sempre nell'amica terra di Toscana. Dopo le prestigiose vittorie di Siena e Pistoia, questa volta un prezioso pari per 0-0 sul campo di un Prato in salute. Nessuna vibrante sorpresa dell'ultimo minuto rispetto alle gare precedenti, ma molti meno pericoli e una granitica personalità. Quella che si conviene ad una capolista consapevole dei propri mezzi.Oltre a Giuffrida, mancano tra le fila maceratesi entrambi i centrali di difesa Fissore e Lasicki. Mister Bucchi si affida ad Altobelli, fin qui utilizzato soltanto per uno spezzone nella gara contro il Savona. Per il resto, 4-4-2 invariato rispetto alle precedenti partite. Nessuna sorpresa neanche nel 4-3-1-2 dei padroni di casa, con il rientro del capitano Cavagna, pienamente ristabilito da un infortunio muscolare che lo ha tenuto fermo a lungo. Rispetto a Pistoia, parte spedita la Rata: al 6', funambolico triangolo Kouko-Buonaiuto che porta il numero 11 biancorosso davanti al portiere. La stoccata sottomisura non è perfetta, ma la deviazione del difensore Ghidotti manda il cuoio sulla traversa del Prato. La palla rimbalza però lontano dai piedi maceratesi e occasionissima che sfuma. Al 13' è invece Fioretti ad impensierire l'estremo di casa Rossi con una girata di prima su invito in profondità di Carotti: il tiro verso la porta è ottimo, la risposta del portiere pure, ma l'arbitro ferma le ostilità per fuorigioco. Il pressing alto degli uomini di Bucchi viene occasionalmente interrotto dalle sterili sortite offensive dei lanieri, con il solo Chiricò a distinguersi per pericolosità. Una tonica Rata è però solerte a rispondere colpo su colpo. Uno dei più succulenti giunge al minuto 24, grazie ad un tiro da fuori area di D'Anna, saggiamente imbeccato da Buonaiuto; il fendente, robusto ma impreciso, finisce a lato del palo sinistro di Rossi. A questo punto, il Prato si ricorda improvvisamente di essere il padrone di casa e prende in mano il pallino del gioco. La manovra biancazzurra è tuttavia compassata, capace di produrre soltanto qualche traversone e un tiro ideale per una porta da rugby, ma nessuna opportunità degna di nota. La sensazione, in un sommario equilibrio sul piano del gioco, è che la Rata abbia le idee maggiormente chiare per rendersi pericolosa. Tant'è vero che conclude la prima frazione di gioco all'attacco.Con gli stessi ventidue in campo, il secondo tempo si apre nel rispetto del copione visto in precedenza. Bisogna attendere ben 23 minuti prima di apprezzare un gesto tecnico che giustifichi il prezzo del biglietto. E' quello velenoso di Chiricò, che pennella di sinistro una pregevole punizione dal limite verso la porta di Forte. L'estremo biancorosso si allunga sulla sua destra e respinge coi pugni, allontanando la minaccia. E' una potenziale campanella di fine ricreazione per gli uomini in campo: tra il 70' e il 73', due occasioni sui piedi maceratesi. Prima con Fioretti che, da dentro l'area, costringe Rossi all'intervento in due tempi. Poi con l'invincibile Kouko che si danna sulla destra per servire il migliore dei traversoni; il cross a tagliare tutta l'area è teso ma rasoterra e non trova alcuna deviazione vincente. Nel frattempo, c'è spazio anche per il debutto in campionato di Clemente, mandato in campo da Bucchi per rilevare l'acciaccato Altobelli. Esaurita la scorta di difensori centrali, la Rata è costretta a ridisegnare la linea difensiva, anche se, con il Prato di oggi, basterebbe ampiamente anche uno schizzo a matita. Prova ne è il fatto che i lanieri riescono ad affacciarsi un'altra sola volta dalla parti di capitan Faisca e soci. Ci riescono col terzino Grifoni che, in serpentina sulla fascia sinistra, salta due biancorossi e viene steso al limite dell'area maceratese. Il Prato chiede il penalty, il regolamento indicherebbe la punizione, l'arbitro Tardino di Milano non si cura di entrambi e lascia correre. E' praticamente l'ultimo episodio della sfida degno di essere inserito nel tabellino, se si escludono gli ingressi in campo di Gomes e Ganci, nell'improbabile tentativo di rianimare gli ultimi, piatti spiccioli di gara.Non devono storcere il naso i sostenitori della Rata, recentemente abituati a succulenti prelibatezze da fini gourmet. Il pareggio di Prato deve solleticare i palati, perché si tratta di un buon risultato di prospettiva. Al limite, volendo essere rigorosi, si può dibattere di una ripresa giocata a ritmi molto bassi e connotata da svariati sbadigli. Non certo di una Maceratese che, con personalità, allunga la striscia di risultati utili consecutivi.Il tabellinoPRATO (4-3-1-2): Rossi; Ghidotti; Grifoni; Cavagna; Ghinassi; Boni; Chiricò (89' Gomes); Serrotti (81' Gaiola); Kouame (61' Knudsen); Capello; Corvesi. A disposizione: Bardini; Benedetti; Gabbianelli; Ognunseye; Benucci; Cela. All. De Petrillo. MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Carotti; Altobelli (69' Clemente); Faisca; D’Anna (75' Orlando); Foglia; Fioretti (86' Ganci); Kouko; Buonaiuto. A disposizione: Di Vincenzo; Massei; Djibo; Alimi; Sarr; Orlando; Belkaid. All. Bucchi.ARBITRO: Andrea Tardino di Milano, assistenti Andrea Bologna di Mantova e Andrea Zingrillo di Seregno. NOTE: ammoniti Kouko (73'); Cavagna (73'); Faisca (83'). Angoli 4-5. Recupero 0 e + 4.
Sarà un'altra battaglia, per la Maceratese, la seconda trasferta consecutiva di domani a Prato, prevista per le ore 17.30. Per due ordini di motivi. E per la striscia di risultati positivi che i toscani hanno conseguito negli ultimi turni di campionato, andando a vincere per 1-0 a Rimini e piegando tra le mura amiche la Pistoiese col medesimo punteggio. E per il momento magico di una Rata capolista del girone. Proprio come a Pistoia, lo scontro del Lungobisenzio di Prato si preannuncia all'ultimo sangue, con i biancazzurri di Alessio De Petrillo pronti ad andare anche oltre i propri mezzi per ridimensionare la sfarzosa cavalcata biancorossa.Cristian Bucchi andrà alla "guerra" senza un perno fondamentale della retroguardia, quel Riccardo Fissore fermato da un disturbo al bicipite femorale della gamba destra. Sottoposto ad ecografia, l'esperto centrale difensivo ex Vicenza non ha mostrato l'interessamento di particolari lesioni. Tuttavia, per motivi precauzionali, l'allenatore romano della Rata sembra volergli concedere un turno di (meritato) riposo. Il resto della truppa biancorossa sembra abile e arruolabile, con quel 4-4-2 quadrato, coperto ma incisivo, che tante soddisfazioni sta regalando. Certo come una critica positiva di Vincenzo Mollica il tema tattico nelle intenzioni di Bucchi: Maceratese che aspetterà al varco il Prato, per ripartire e colpire con quel chirurgico cinismo che sta diventando il piatto forte della casa. Il gruppo biancorosso ha tuttavia incentrato l'intera settimana di preparazione al match sul lavoro per limitare i pericoli, così da centrare l'obiettivo senza ripetere, sul piano del gioco, la problematica gara di Pistoia. La ricetta del cursore destro Raffaele Imparato non lascia dubbi: "Corsa, sacrificio ed umiltà. Con questi ingredienti, ogni partita può essere conclusa positivamente. Faremo attenzione anche nella difficile trasferta toscana di domani, ma con la consapevolezza di poter fare bene. Vincere aiuta a vincere".A Prato, per tutta risposta, stanno attendendo col coltello tra i denti. Si, perché se i padroni di casa sorridono in virtù delle ultime due vittorie consecutive, la capolista ex aequo con la Spal sghignazza, avendo inanellato sei vittorie ed un pareggio nelle ultime sette gare disputate. I lanieri proporranno il collaudato 4-3-1-2, con un tandem offensivo potenzialmente molto pericolo, formato dal ritrovato Chiricò e dall'ex Cagliari Alessandro Capello, appena giunto a quota cinque gol stagionali. Mister De Petrillo potrà contare anche sul capitano Cavagna, pienamente ristabilito da un infortunio muscolare che lo ha lasciato lungamente ai box. Dubbi invece per il difensore Formato, uscito anzitempo per un colpo al ginocchio durante l'amichevole infrasettimanale col Signa, squadra militante nel campionato d'Eccellenza locale. Vedremo che tipo di banco di prova rappresenteranno i biancazzurri per la Rata, ormai "obbligata" dalle cinque vittorie consecutive al ruolo di formazione di livello contro la quale dimostrare la propria forza. Al Lungobisenzio di Prato, il direttore di gara sarà Andrea Tardino di Milano, coadiuvato da Andrea Bologna di Mantova e Andrea Zingrillo di Seregno.Le gare dell' 11a giornata di Lega Pro girone B 14/11/2015Ancona - Tuttocuoio (ore 15.00); L'Aquila - Teramo (15.00); Carrarese - Rimini (17.30); Prato - Maceratese (17.30); Santarcangelo - Lupa Roma (17.30); Pontedera - Pistoiese (20.30). 15/11/2015Arezzo - Lucchese (15.00); Pisa - Robur Siena (17.30); Savona - Spal (17.30). La classificaSpal 23; Maceratese 23; Pisa 19; Ancona 17; Pontedera 16; Carrarese 14; Robur Siena 13; Tuttocuoio 13; Arezzo 12; Santarcangelo 12; Prato 12; Rimini 11; L'Aquila (-1) 10; Pistoiese 10; Teramo (-6) 9; Lucchese 5; Savona (-11) 1; Lupa Roma 1.
"Stavolta, in una serata difficile, abbiamo fatto risultato pieno". Puro e semplice. Mister Cristian Bucchi mette la vittoria di Pistoia in contrapposizione con le gare disputate contro Lucchese, Rimini e Ancona. Allora la Rata aveva fornito ottime prestazioni raccogliendo però le briciole, questa volta il campo ha probabilmente premiato oltre il dovuto la Maceratese. L'allenatore romano non si nasconde: "E' un 1-2 importante, ma non meritato a livello di prestazione. Sono ovviamente contento della vittoria, ma devo rendere onore a questa Pistoiese, la squadra che fino a questo momento ci ha messo maggiormente in difficoltà". Chapeau all'onestà intellettuale e alla sportività del mister biancorosso che rincara: "Bisogna fare i complimenti generali al gruppo che ha tenuto duro nel momento di massima sofferenza, individuali a Forte, Faisca e Buonaiuto che, nei rispettivi settori di competenza, sono risultati decisivi". La sincera analisi di un match che ha visto la Rata andare in rete nelle uniche due occasioni propizie capitate non può far altro che ribadire la consapevolezza del ruolo di "enfant terrible" della compagine biancorossa. "Siamo una squadra operaia che, se ha la capacità di mantenere la giusta umiltà, può sorprendere chiunque" è la chiosa finale di Bucchi.Serenità di giudizio anche negli ambienti dirigenziali. Così la presidente Maria Francesca Tardella: "La Pistoiese ha attaccato per ottanta minuti e non meritava certo di perdere. In questa occasione, causa anche molti elementi non al meglio della condizione, non siamo stati all'altezza sul piano del gioco. Conforta il carattere di un gruppo che non molla mai". Dello stesso avviso, il direttore sportivo Giulio Spadoni, che allarga il focus sulla qualità del torneo: "I tifosi non devono pensare che la Maceratese possa vincere tutte le gare con facilità. Stavolta la partita era davvero ostica, ma siamo riusciti lo stesso a prevalere su un avversario molto forte, determinato a riscattare precedenti prove non eccezionali. Questo la dice lunga sulla difficoltà e sull'equilibrio del campionato".Campionato che, comunque, vede sempre in vetta la Rata in coabitazione con la Spal. Cavallerescamente, e denotando enorme spessore morale, a ricordarlo è questa volta il mister avversario Massimiliano Alvini: "Sono dispiaciuto per il risultato, in campo abbiamo prevalso largamente noi. Questa Maceratese, però, ha dalla sua la non trascurabile capacità di capitalizzare al meglio le situazioni favorevoli. Secondo me, lotterà per i primi tre posti e andrà lontano. I risultati ottenuti negli ultimi minuti, come a Siena e contro di noi, non vengono per caso". Le gare della 10a giornata di Lega Pro girone B 7/11/2015Spal - Carrarese 1-0; Lucchese - Pontedera 1-2; Tuttocuoio - Savona 3-0; Ancona - Santarcangelo 0-2; Pistoiese - Maceratese 1-2; Robur Siena - Lupa Roma 2-0. 08/11/2015Pisa - L'Aquila 3-0; Teramo - Arezzo 1-1; Rimini - Prato 0-1. La classificaSpal 23; Maceratese 23; Pisa 19; Ancona 17; Pontedera 16; Carrarese 14; Robur Siena 13; Tuttocuoio 13; Santarcangelo 12; Prato 12; Rimini 11;Arezzo 11; L'Aquila (-1) 10; Pistoiese 10; Teramo (-6) 9; Lucchese 5; Lupa Roma 1; Savona (-11) 0.
Era delicata la sfida, per una Pistoiese reduce da due sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia. Era fondamentale per la Maceratese tenere il passo di una Spal vittoriosa nel pomeriggio contro la Carrarese. Alla fine, persino gli spettatori di cartone dipinti sui pannelli, a riempire virtualmente le tribune dello stadio Melani, si sono dovuti alzare in piedi ad applaudire l'arcigna Rata di Cristian Bucchi. Anche Pistoia sbancata, con un 1-2 all'insegna del cinismo. Faisca e Buonaiuto i finalizzatori delle uniche due occasioni gol capitate.Come tradizione, Maceratese che, in avvio, lascia il pallino del gioco in mano all'avversario. Il 4-3-1-2 arancione si traduce immediatamente in un possesso palla continuato e aggressivo, con l'esterno di sinistra Falasco peperino e propositivo. E' proprio il numero 3 della Pistoiese a guadagnarsi una punizione sulla fascia mancina all'11'; la deviazione volante del "samurai" Sinigaglia sulla battuta di Lo Sicco è precisa, ma effettuata da posizione irregolare di fuorigioco. Solare, al contrario, la cinica combinazione del vantaggio maceratese al 18'. Nessun guerriero nipponico, questa volta, sale invece in cattedra un capitano portoghese. Dalla destra, Buonaiuto pennella un calcio piazzato sulla testa di don Vasco Manuel Faisca che, senza neanche staccare, colpisce di testa in corsa anticipando tutti e mandando alle spalle di Iannarilli, capace solo di sfiorare in evidente controtempo. Improvviso come un fulmine a ciel sereno, lo 0-1 maceratese agita ancora di più le anime in pena toscane. Peccato che lo sterile possesso palla, ripreso prontamente in mano, produca unicamente una punizione telefonata dal limite dell'area di Forte e una sequela di irritanti fuorigioco. Unico sussulto da parte dei padroni di casa prima dell'intervallo, la caduta in area del sempre vivo Falasco. Nessuno vede gli estremi per la massima punizione, men che meno il direttore di gara Candeo.Al rientro in campo, i ragazzi di Massimiliano Alvini continuano imperterriti a spingere sull'acceleratore. Speziale rileva Lo Sicco, il tema tattico non cambia, ma la Pistoiese si fa più pericolosa. 12 minuti e il neo-entrato è subito pericoloso con una conclusione sottomisura, bloccata con un pensiero di troppo da Forte. La Rata arroccata dentro la propria metà campo, in attesa di ripartenze migliori, presta il fianco. Ne approfittano gli avversari, inserendo anche Rovini in luogo di Mungo e disponendosi con uno sfacciato 4-2-4. Sono dolori per la capolista rinunciataria: al 62', una discesa devastante di Speziale innesca il piattone sinistro di Damonte, che chiama Forte alla difficile respinta di pugno. Appena quattro minuti dopo, è Pasini a raccogliere magistralmente un cross rasoterra da sinistra e a scaraventare verso la porta biancorossa. L'estremo maceratese si salva con affanno in corner. Dagli sviluppi dello stesso, arriva il giusto premio per gli arancioni di casa. Lanini si avventa su una palla vagante a trenta metri dal bersaglio grosso e spara sotto l'incrocio, senza possibilità di intervento per un pur volante Forte. Pareggio meritato per la Pistoiese che, adesso, ci crede. Mancano solo 15 minuti alla conclusione, ci provano ancora Lanini e Rovini, ambedue con fendenti dalla distanza senza troppa fortuna. La Maceratese riesce a mettere il naso fuori di casa soltanto una volta, ma, appena lo fa, si diverte parecchio. Combinazione dei subentrati Alimi e Orlando, con il mattatore di Siena che si improvvisa assist-man. Il cross dalla fascia destra scende chirurgicamente a centro area, dove si trova un gaudente Buonaiuto. Al volo, in acrobazia, il numero 11 biancorosso riesce a deviare col destro verso Iannarilli, che non può far altro che smanacciare goffamente dentro alla propria rete. 1-2 spietato all'85' e Pistoiese all'angolo. Gli ultimi minuti trascorrono con i disperati tentativi dei padroni di casa di ritornare dalle parti di Forte, ma c'è spazio soltanto per un tiro-cross in area di Speziale e qualche mischia. Dura lex, sed lex quella della Rata che segna due gol con due tiri in porta. Minimo sforzo col massimo risultato; quello che permette di tenere il passo della Spal e mantenere il primato in classifica. Per di più, con un Ancona che arranca alle spalle, battuta in casa dal Santarcangelo per 2-0. Si, Rata, si può sognare. PISTOIESE (4-3-1-2): Iannarilli; Lanini; Falasco; Taddei; Di Bari; Pasini; Mungo (60' Rovini); Damonte; Sinigaglia; Lo Sicco (55' Speziale); Vassallo (81' Cruz). A disposizione: Marchegiani; Placido; Dondoni; Sammartino; Romiti; Petriccione; Niccolai; Piscitella; Braglia. All. Alvini. MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Carotti; Fissore; Faisca; D’Anna (74' Alimi); Foglia; Fioretti (74' Orlando); Kouko; Buonaiuto. A disposizione: Di Vincenzo; Clemente; Altobelli; Djibo; Sarr; Ganci; Belkaid. All. Bucchi.ARBITRO: Luca Candeo di Este, assistenti Mauro Galetto di Rovigo e Davide Marcolin di Schio.RETI: 18' Faisca; 67' Lanini; 85' Buonaiuto.NOTE: ammoniti Falasco (42'); Taddei (58'); Lanini (70'); Alimi (81'); Forte (92'). Angoli 5-2. Recupero 0 e +3.
A turbare la vigilia della trasferta a Pistoia della Maceratese, torna d'attualità il "caso" Garaffoni. Nel pomeriggio di ieri, infatti, è stato reso pubblico dalla Procura Federale l'elenco delle Società deferite in seguito al secondo filone d'inchiesta "Dirty Soccer" riguardante il calcioscommesse. Elenco nel quale è stata inserita anche la Rata, per responsabilità oggettiva nei confronti degli addebiti contestati all'ex difensore Mirko Garaffoni. La Procura di Catanzaro, titolare dell'inchiesta, contesta al giocatore una mediazione nella presunta combine di Santarcangelo - L'Aquila dello scorso anno, terminata col punteggio di 0-1 in favore degli abruzzesi. Garaffoni, attuale direttore sportivo del team emiliano della Correggese, all'epoca dei fatti era un tesserato della Maceratese, alla quale viene appunto addebitata la responsabilità indiretta per l'eventuale comportamento illecito perpetuato dall'ex calciatore fiorentino.Dagli ambienti biancorossi, per voce del legale della Società Giancarlo Nascimbeni, fanno sapere di essere eventualmente pronti a dimostrare l'impossibilità di intervento sulla condotta del giocatore da parte della Maceratese. Così da acquisire la conseguente inattuabilità delle sanzioni previste in caso di responsabilità oggettiva. Il sodalizio di Via dei Velini, proprio in questa direzione, aveva già provveduto nei mesi scorsi a tutelarsi legalmente con una diffida allo stesso Garaffoni, in caso di condanna per i fatti contestati. La sanzione prevista, in caso di riconoscimento della responsabilità oggettiva e in virtù dei precedenti, dovrebbe essere la penalizzazione di un punto in classifica nell'attuale torneo.
Arrivare in vetta è impresa ardua, confermarsi ancora di più. La Maceratese prima in classifica, con l'inalterato spirito da matricola terribile e la salutare esigenza di dover guardare senza distrazioni la quota salvezza, lo sa bene. Alla vigilia del primo dei due impegni esterni consecutivi contro Pistoiese e Prato, quindi, "testa bassa e pedalare" è il motto preponderante in casa biancorossa. Il mantra, ripetuto ad libitum nel corso di tutta la settimana, dovrà trovare conferma nei tangibili verdetti del campo a partire dalle ore 20.30 di domani. Sotto i riflettori dello stadio Marcello Melani di Pistoia, però, questa volta l'avversario attenderà non solo una neopromossa, bensì la capolista. Cristian Bucchi, siamo certi, non si aspetta reverenza, ma arancioni toscani ancor più motivati a fare risultato. L'allenatore romano della Rata, dopo aver fatto svolgere l'ultimo allenamento pre-rifinitura in serale con il medesimo orario della gara di domani, è intenzionato a riproporre l'undici vittorioso nella sfida alla Spal. Solo i lungodegenti Lasicki e Giuffrida indisponibili, con bomber Giordano Fioretti in grande spolvero. L'attaccante capitolino, a meno 8 dal gol numero 100 tra i professionisti, è alla sua quinta rete stagionale e avverte: "Quella con la Pistoiese è una trasferta insidiosa. Gli arancioni hanno buoni giocatori, quindi vanno affrontati con la giusta umiltà dimostrata finora". Per l'avanti biancorosso, è ancora presto per tracciare una fisionomia ben delineata del campionato maceratese: "Sbilanciarsi adesso in previsioni sarebbe controproducente. Mettiamo in campo la determinazione che questo torneo richiede senza cali di tensione, poi, a primavera, vedremo in cosa può trasformarsi questa Maceratese operaia".Intanto, a Pistoia, monta la preoccupazione per la resistente fibra del proletariato biancorosso. Il trainer arancione Massimiliano Alvini fa i conti con un gruppo dotato di un ottimo possesso palla, di una discreta capacità difensiva, ma di scarsa personalità in fase di realizzazione. Appena 5 i gol segnati fin qui dai toscani, con il solo "samurai" Sinigaglia a regalare soddisfazioni e un atteso Merini ancora ai box per infortunio. Al Melani, dove il pareggio è ormai consuetudine, difficilmente Alvini rischierà le tre punte, proponendo un 4-3-1-2 con Mungo trequartista. Gli arancioni vengono da due brutte sconfitte, quella del derby nell'ultimo turno di campionato contro il Prato e l'eliminazione infrasettimanale in Coppa Italia per mano del Pisa. Entrambe per 0-1, con la costante incapacità di reazione dopo essere passati in svantaggio. Per fare uno "sgambetto" alla lanciatissima Rata, servirà ben altra consistenza. I tifosi toscani sperano in uno moto d'orgoglio tra le mura amiche, ma la rocciosa Maceratese di questi tempi saprà farsi trovare preparata. L'occasione per i ragazzi di Bucchi è assai ghiotta e va sfruttata fino in fondo. Così da avvicinare ancora la quota salvezza, certo... Le gare della 10a giornata di Lega Pro girone B 7/11/2015Spal - Carrarese (ore 15.00); Lucchese - Pontedera (17.30); Tuttocuoio - Savona (17.30); Ancona - Santarcangelo (20.30); Pistoiese - Maceratese (20.30 arbitro Luca Candeo di Este, assistenti Mauro Galetto di Rovigo e Davide Marcolin di Schio); Robur Siena - Lupa Roma (20.30). 08/11/2015Pisa - L'Aquila (15.00); Teramo - Arezzo (15.00); Rimini - Prato (17.30). La classificaSpal 20; Maceratese 20; Ancona 17; Pisa 16; Carrarese 14; Pontedera 13; Rimini 11; Robur Siena 10; L'Aquila (-1) 10; Tuttocuoio 10; Arezzo 10; Pistoiese 10; Santarcangelo 9; Prato 9; Teramo (-6) 8; Savona (-6) 5; Lucchese 5; Lupa Roma 1.
"Finora non abbiamo incontrato una squadra che, sul campo, è stata migliore della nostra". Eccola qui l'analisi più stringente ed esaustiva per una Maceratese dominatrice della Spal e del campionato di Lega Pro girone B. Parole e musica di Cristian Bucchi, deus ex machina di una Rata in vetta che guarda tutti dall'alto. L'allenatore romano si sofferma su un vocabolo in particolare, quello di "squadra", approfondendo il suo pensiero: "Avversarie più celebrate sulla carta e con grandi calciatori le abbiamo affrontate, ma la Maceratese ha dimostrato di essere un gruppo più solido. Emblematico l'ingresso di Alimi che, come tutti i ragazzi a disposizione, entra e si inserisce in perfetta armonia col resto del collettivo, apportando un fondamentale contributo". Si è notato in campo in maniera evidente, con una gara tatticamente perfetta che ha permesso di imbrigliare prima e castigare poi l'ottima Spal di Leonardo Semplici. Così Bucchi sulla partita: "All'avversario non abbiamo concesso nemmeno un tiro in porta, mentre noi ci siamo presentati dalle parti di Branduardi almeno sei volte. Una grande compattezza, un'armonia corale nella quale gli attaccanti sono i primi difensori. E' questa mentalità che ci ha permesso, meritatamente, di scalare posizioni e di arrivare in cima". Cristallino, per l'ex bomber di Napoli e Bologna, anche il prossimo futuro da affrontare: "Adesso piedi per terra e umiltà, ci aspettano due impegni esterni importanti (Pistoiese e Prato ndr), da affrontare sempre con la stessa coesione e con la medesima voglia di giocarsela".Concorde ma più umorale, l'entusiasta presidentessa Maria Francesca Tardella. "Una preparazione e una conduzione della gara perfette da parte di Bucchi -esordisce la patron biancorossa - abbiamo aspettato la Spal, per poi colpirla nel momento più opportuno. Il primato in classifica che ne è scaturito è una gioia paragonabile a quella dello scorso anno. Negli ultimi minuti della partita, avevo il cuore in gola e sono rimasta senza voce. Al fischio finale, non sono riuscita a trattenere le lacrime dalla contentezza. Viviamo un sogno meraviglioso, per il quale voglio ringraziare il mister e tutti i ragazzi".Tra loro, è l'esperto centrale difensivo Riccardo Fissore a dare il suo punto di vista sull'impresa casalinga contro la Spal: "Abbiamo fatto un grande lavoro in fase difensiva; fatta eccezione per la punizione di Beghetto, non abbiamo concesso niente. Significa che il reparto arretrato sta trovando la giusta quadratura, con la preziosa collaborazione dei centrocampisti e anche degli attaccanti. Buonaiuto e Fioretti, oltre a creare occasioni pulite soprattutto nel secondo tempo, ci hanno dato una grossa mano. Alla fine, il risultato poteva essere anche più rotondo e solo grazie alla bravura del portiere Branduani la Spal ha evitato un passivo ancor più pesante".Il sigillo di garanzia sulla consistenza della Maceratese in questo splendido avvio di campionato arriva dagli avversari, tramite i complimenti sinceri di mister Leonardo Semplici: "Il campo ha dimostrato che i biancorossi meritano di stare nei primi posti della classifica. Sono stati molto bravi a chiudersi e a colpire sistematicamente sulle ripartenze. Il nostro sbilanciamento dopo lo svantaggio, unito ad un po' di nervosismo, non ci ha permesso di replicare adeguatamente". Le gare della 9a giornata di Lega Pro girone B 31/10/2015Maceratese - Spal 1-0; Rimini - Lucchese 2-0; Arezzo - Ancona 0-0; Lupa Roma - Tuttocuoio 0-1; Pontedera - Robur Siena 2-2. 01/11/2015L'Aquila - Santarcangelo 1-1; Carrarese - Teramo 1-1; Prato - Pistoiese 1-0; Savona - Pisa 2-0. La classificaSpal 20; Maceratese 20; Ancona 17; Pisa 16; Carrarese 14; Pontedera 13; Rimini 11; Robur Siena 10; Pistoiese 10; Tuttocuoio 10; Arezzo 10; L'Aquila (-1) 10; Santarcangelo 9; Prato 9; Teramo (-6) 8; Lucchese 5; Savona (-6) 5; Lupa Roma 1.
Per favore, non chiamatela più sorpresa. La Maceratese che stende anche la corazzata Spal è realtà. 1-0 con la firma dell'ex Giordano Fioretti ed estensi agganciati in vetta alla classifica. Quarta vittoria consecutiva ed ennesima impresa per una Rata che, piegato anche lo squadrone ferrarese, adesso non può più nascondersi. Gara pressoché perfetta dei biancorossi, improntata al contenimento dell'avversario, quasi mai pericoloso, e caparbiamente ottenuta con la micidiale capacità di colpire nel momento opportuno.Gli oltre tremila presenti all'Helvia Recina non si sorprendono all'annuncio delle formazioni in campo. Preventivata disposizione sul terreno di gioco per gli uomini di Cristian Bucchi, che deve fare a meno di Lasicki e Giuffrida, ma recupera il duttile Carotti, febbricitante alla vigilia. La Spal oppone l'oliato 3-5-2, con mister Semplici che affianca Marco Cellini a Zigoni in avanti, a turbare il pomeriggio di Fissore e compagni. Il bandolo della matassa è fin da subito nelle mani degli estensi, che imbastiscono un prolungato fraseggio finalizzato ad innescare sulle fasce gli esterni Mora e Lazzari. La Rata attende guardinga, pronta a mordere negli spazi in profondità con chirurgiche ripartenze. E' Kouko il più intraprendente tra le fila biancorosse; l'ivoriano ci prova al 12' con un insidioso rasoterra dai 25 metri: nessun problema per l'estremo ospite Branduani. Passano appena quattro minuti, fronte ribaltato ed episodio in area maceratese. Sugli sviluppi di una delle numerose discese di Lazzari sulla fascia destra, il cuoio arriva al centro di un'area biancorossa intasatissima. Cellini appostato in zona va incontro al pallone ma cade a terra: l'arbitro Giovani di Grosseto lascia proseguire. Il tema tattico della fase iniziale rimane immutato fino alla conclusione della prima frazione, con il possesso palla saldo nelle mani della Spal. Un dato statistico però fine a sé stesso, poiché la formazione di Semplici mette insieme soltanto tre calci d'angolo improduttivi e un tiraccio di sinistro di Lazzari, altissimo sulla porta di Forte, che conclude la sua parabola praticamente in Corso Cavour. Un paio di svarioni difensivi da ambo le parti, dovuti più che altro alla paura che a questioni tecniche, ed ecco l'occasione migliore del primo tempo. Minuto 43, Kouko scappa in modalità "invincibile" sulla corsia di destra, arriva fino alla linea di fondo. Il cross a mezza altezza è un po' arretrato, ma Buonaiuto non si perde d'animo e, con un avvitamento in tuffo, riesce lo stesso ad impattare la palla con la testa. Ne esce un pericoloso fendente verso la porta spallina che finisce di poco a lato. La prima parte della supersfida tra le due migliori formazioni del campionato è tutta qui.Servirebbe una scintilla per accendere il big match all'Helvia Recina. Scintilla che arriva dopo sette minuti della ripresa, con la furia di un colpo di frusta. Combinazione Imparato-D'Anna sulla destra, cross dell'ex Chievo a centro area per bomber Fioretti che tira fuori dal cilindro una girata di destro imparabile per Branduani. Festa grossa all'Helvia Recina e la capolista, colpita a freddo, cade in ginocchio. Spinge senza soluzione di continuità la Rata: punizione pennellata dalla sinistra di Buonaiuto e palla sull'esterno della rete. Al 57', è un indemoniato Kouko a seminare il panico sullo stesso lato; serpentina fino alla linea di fondo, con gli avversari saltati come birilli. L'ivoriano viene fermato in angolo a due passi dalla porta ospite. La Spal, attonita, non sa a che santo votarsi. Mister Semplici si rivolge a qualche beato della panchina: Beghetto e Finotto per rilevare Castagnetti e Di Quinzio, con gli attaccanti spallini che diventano tre. Biancazzurri (quest'oggi in completo blu) che si riversano nella metà campo maceratese, ma senza fortuna. E' invece ancora la Rata a pungere, sfiorando il raddoppio sempre con Fioretti. Il numero 9 di casa raccoglie di testa un traversone al bacio di Buonaiuto e scaglia prepotentemente verso la porta avversaria. La deviazione in corner di Branduani è classificabile come miracolo, anche se probabilmente Semplici si attendeva ben altre beatificazioni. Cerca in qualche maniera di accontentarlo il neo entrato Beghetto al 71'. La sua esecuzione di sinistro su punizione dal limite dell'area è balisticamente da manuale; non raggiunge, tuttavia, la perfezione, visto che la palla sfiora soltanto il palo di un Forte impietrito. Manca solo un quarto d'ora alla fine, la gara è diventata piacevolissima. Un Semplici ormai disperato ci mette del suo, sbilanciando ancora di più la propria squadra con l'inserimento dell'esterno destro Ferri. A questo punto, la Spal tenta il tutto per tutto, disponendosi con un sobrio(!) 4-2-4. Non c'è niente da fare, le palle migliori passano ancora una volta dai piedi maceratesi. Prima con Buonaiuto che, dopo un paio di dribbling, ci prova imitando Del Piero, ma senza trovare il bersaglio. Poi, in pieno recupero, con la zampata sottomisura e a colpo sicuro di Fioretti, vanificata ancora una volta da san Branduani, tutto intento a mantenere bassa la sua invidiabile quota gol subiti. Quando al 93' l'arbitro Giovani di Grosseto mette fine alle ostilità, la sensazione di trovarsi di fronte all'ennesima impresa della Rata si tramuta certezza. Cade all'Helvia Recina il primato di imbattibilità di una Spal ingabbiata e agganciata al primo posto in classifica dalla Maceratese con una prestazione maiuscola. Vittoria a Siena dopo sessantasette anni, surclassati gli estensi dopo altri quarantatre: mister Bucchi, fin dove può arrivare questa magnifica Rata?MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Carotti; Fissore; Faisca; D’Anna (84' Orlando); Foglia; Fioretti; Kouko (73' Alimi); Buonaiuto. A disposizione: Di Vincenzo; Clemente; Altobelli; Djibo; Sarr; Ganci; Belkaid; Cesca; De Angelis; Massei. All. Bucchi.SPAL (3-5-2):Branduani; Gasparetto (80' Ferri); Ceccaroni ; Cottafava; Castagnetti (64' Beghetto); Mora; Lazzari; De Vitis; Zigoni; Di Quinzio (60' Finotto); Cellini. A disposizione: Contini; Bellemo; Capezzani; Finotto; Giani; Posocco; Silvestri; Spighi. All. Semplici.ARBITRO: Stefano Giovani di Grosseto, assistenti Matteo Benedettino di Bologna e Daniele Stazi di Ciampino.RETI: Fioretti (52').NOTE: ammoniti Imparato (31'); Mora(41'); Lazzari (88'). Angoli 6-4. Recupero 0 e +3.SPETTATORI: 3000 circa.
Sei vittorie, due pareggi e nessuna sconfitta. Sono questi i numeri impressionanti della corazzata biancazzurra che, domani alle ore 15.00, si presenterà all'Helvia Recina. Una Spal capolista capace di vincere per 2-1 anche nel turno infrasettimanale di Coppa Italia a Mantova, schierando in campo le seconde linee. La Rata, a soli tre punti di distacco, rispetta il valore dell'avversario, ma non ha nessuna paura. E ne ha ben donde, aggiungiamo noi. Fin qui, i ragazzi di Cristian Bucchi secondi in classifica hanno fornito prove di qualità, come in casa col Pontedera, di tenuta atletica, ampiamente dimostrata nelle gare contro Ancona e Teramo, e di marcata personalità, messa in bella mostra al Franchi di Siena. Peculiarità complementari e indispensabili per un gruppo che ambisce a ben figurare. Certo, quella di domani tra le mura amiche con gli spallini è un'opportunità prelibata in questo senso. In ballo, per la Maceratese, non c'è soltanto il primato in classifica, ma, soprattutto, lo step decisivo che permetterebbe il passaggio di status da outsider-rivelazione a forza del campionato. Mister Cristian Bucchi, coi piedi ben piantati per terra e un occhio fisso alla quota salvezza, lo sa. Per questo, cercherà di "vendere cara la pelle" con quel 4-4-2 tipo che ha stupito per qualità e concretezza. Bomber Fioretti avvelenato ex di turno, il difensore polacco Igor Lasicki e il solido centrocampista Giovanni Giuffrida gli unici rebus da risolvere in extremis.Il trainer estense Leonardo Semplici, pro domo sua, non si fida e snocciola convenevoli. "Eravamo tutti curiosi di valutare la consistenza della neopromossa Maceratese - spiega il mister spallino - e, vedendola giocare, l'iniziale sorpresa ha lasciato presto spazio alla certezza. I biancorossi legano qualità importanti in difesa ad un ottimo attacco, con alcuni interpreti di grande esperienza. La rosa totalmente rinnovata ha trovato subito l'amalgama, fornendo buonissime prestazioni". "Sarà una gara dura - avverte ancora Semplici - durante la quale dovremo fare molta attenzione. Andiamo a Macerata con umiltà, ma con la consapevolezza di poter mettere in difficoltà l'avversario e fare una bella partita". I ferraresi riproporranno l'agguerrito 3-5-2 di questo splendido inizio di stagione, marchio di fabbrica del mister ex Pisa e Arezzo. Il centrale di difesa Cottafava, la mezzala Di Quinzio e il cobra Zigoni in avanti rappresentano la spina dorsale dei biancazzurri, minimamente gravati dai supplementari di Coppa Italia a Mantova grazie al massiccio turnover approntato.Come ogni big match che si rispetti, anche per Maceratese - Spal consueta "pochade" scenografica. Questa volta, però, non dei protagonisti o degli addetti ai lavori, bensì da parte degli organi e dei collegi istituzionali. Dapprima, la non concessione del posticipo a domenica su richiesta della Spal comunicata dalla Lega. Poi, l'Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive di Roma che ha voluto limitare lo spettacolo all'Helvia Recina, impedendo la vendita dei biglietti per la partita ai residenti in Emilia Romagna, e perciò al consueto nutrito seguito di supporter spallini in trasferta. Infine, l'equivoco con la Questura di Macerata che sembrava, in un primo tempo, non voler autorizzare gli accrediti ai dirigenti estensi. Provvedimento naturalmente smentito nel giro di poche ore. Il codazzo istituzionale di contorno lascerà presto la scena a favore dello spettacolo del calcio. Quello garantito da due formazioni in salute, guadagnatesi fin qui a pieno titolo la palma di migliori del campionato e pronte a confrontarsi a viso aperto. La Spal per dare continuità alla propria cavalcata trionfale e cercare di andare in fuga, la Maceratese perché, come detto in settimana dal portiere Forte, "l'appetito vien mangiando". In un Helvia Recina sicuramente vestito con l'abito della festa. Le gare della 9a giornata di Lega Pro girone B 31/10/2015Maceratese - Spal (ore 15.00 arbitro Stefano Giovani di Grosseto, assistenti Matteo Benedettino di Bologna e Daniele Stazi di Ciampino); Rimini - Lucchese (15.00); Arezzo - Ancona (17.30); Lupa Roma - Tuttocuoio (17.30); Pontedera - Robur Siena (20.30). 01/11/2015L'Aquila - Santarcangelo (14.00); Carrarese - Teramo (15.00); Prato - Pistoiese (ore 15.00); Savona - Pisa (17.30).La classificaSpal 20; Maceratese 17; Pisa 16; Ancona 16; Carrarese 13; Pontedera 12; Pistoiese 10; Robur Siena 9; Arezzo 9*; L'Aquila (-1) 9; Rimini 8; Santarcangelo 8; Teramo (-6) 7; Tuttocuoio 7; Prato 6; Lucchese 5; Savona (-6) 2*; Lupa Roma 1.*una partita in menoPer vedere il video cliccare qui.
Maceratese - Spal, prossimo turno in calendario, sarà la sfida al vertice tra le due migliori formazioni del campionato. E chi l'avrebbe mai detto!? Prima di affrontare la cavalcata settimanale, fatta di recupero fisiologico ed attenta preparazione in vista del delicato big match di sabato prossimo contro la capolista, ci sono però altre due cavalcate da godere e da festeggiare. La prima è quella che ieri ha permesso a Francesco Orlando di distanziare i diretti avversari e di centrare, con la più perfetta delle parabole, il gol vittoria nella porta del Siena. La seconda, conseguente e sempre di Orlando, è la cavalcata verso la parte opposta per i festeggiamenti sotto lo spicchio dei tifosi maceratesi presenti allo stadio Franchi. Una traversata di tutto il terreno da gioco tanto istintiva quanto doverosa, a suggellare un'impresa pienamente meritata.Ne è convinto il direttore sportivo Giulio Spadoni che gongola:"Siamo felici, sono tre punti giusti. Dietro non abbiamo praticamente mai rischiato, pur affrontando una formazione, come quella del Siena, infarcita di ottimi interpreti del reparto offensivo quali Bonazzoli, Mendicino, Libertazzi e Mastronunzio. Davanti, invece, abbiamo avuto a disposizione ben quattro palle gol con il duo Kouko-Fioretti". Il diesse ripartisce equamente i meriti individuali di Cristian Bucchi e del match winner Orlando, da' un calcio alla sfortuna e sprona i sostenitori della Rata. "Il mister è stato bravo a non farsi sorprendere dal cambio di modulo della Robur, che è passata dal consueto 3-5-2 al 4-3-1-2; ho visto una Maceratese attenta in ogni fase di gioco. In settimana, avevo consigliato ad Orlando di essere più concreto in zona gol per esaltare al meglio le sue doti, la perla del ragazzo al 93' mi ha dato ragione. La vittoria arriva inoltre all'ultimo minuto del recupero, compensando così la beffa di Santarcangelo contro il Rimini. Ora mi aspetto un grande pubblico all'Helvia Recina per la sfida con la Spal, così da opporre allo strapotere dei ferraresi l'entusiasmo di un'intera città".Per l'artefice dell'impresa al Franchi, mister Cristian Bucchi, l'entusiasmo è di casa negli ambienti biancorossi: "Questo stato d'animo è il cuore stesso della squadra e di un gruppo caratterizzato dalla compattezza e dalla condivisione fuori e dentro al campo. Abbiamo raccolto la pesante eredità di un campionato stravinto come quello dell'anno scorso senza cali di attenzione e con dedizione; cercheremo di continuare su questa strada, attraverso la serenità e il bel gioco". Sollecitato sugli aspetti tecnico-tattici della splendida trasferta di Siena, l'allenatore romano spiega: "Il 4-3-1-2 del Siena ci ha sorpreso soltanto alla consegna delle formazioni; avevamo già affrontato con successo squadre disposte in modo simile. L'ottimo avversario è riuscito a produrre unicamente uno sterile possesso palla, bravi noi a saperci adeguare con un'eccellente prestazione, suggellata da una rete strepitosa". Dopo aver condannato alla prima sconfitta stagionale una delle migliori squadre del torneo, l'attesa per una sorprendente Maceratese anche contro la Spal prima della classe diventa febbrile.
Servivano continuità di risultati e conferme sulla marcata personalità dimostrata nelle ultime settimane. E' arrivata una vittoria all'ultimo respiro, con un eurogol di Francesco Orlando al 93'. Un risultato che permette alla Rata di sbancare il Franchi di Siena, ma, soprattutto, di inviare un forte segnale sul carattere indomabile della Maceratese di Cristian Bucchi. Terza vittoria consecutiva sul campo di una delle favorite del torneo, secondo posto in classifica consolidato e gruppo biancorosso che, da rivelazione, passa a realtà.Prima frazione di gioco all'insegna dell'equilibrio, con una Maceratese pronta a rispondere colpo su colpo alla Robur con personalità. Sono Buonaiuto e D'Anna sulle fasce a tenere alto il baricentro dei ragazzi di Bucchi, facendo crescere la Maceratese alla distanza. Dopo diciotto minuti, è l'avanti Mendicino a farsi vivo dalle parti di Forte con un diagonale a fil di palo, in seguito ad un'insistita e pregevole azione in serpentina sulla sinistra. Risponde appena un minuto dopo Fioretti, raccogliendo un chirurgico cross dalla destra di D'Anna: colpo di testa telefonato e nessun problema per l'estremo senese Montipò. Al 22', ancora Siena pericoloso sulla destra con lo slovacco Opiela. Il cross in mezzo all'area costringe Forte all'uscita in tuffo di pugno, Mendicino è rapido a girare verso la porta biancorossa ma impreciso. La Rata capisce che c'è margine e prende campo. Al 36', occasione d'oro per la testa di bomber Giordano Fioretti. E' sempre D'Anna a proporsi sulla fascia destra, altro traversone al bacio per l'attaccante romano classe 1985 che trova il tempo giusto per schiacciare a rete. Movimento da manuale ma forza impressa alla palla insufficiente: cuoio al lato della porta dei padroni di casa e occasione che sfuma. A ribadire il generale equilibrio al Franchi nel primo tempo, speculari opportunità da entrambe le parti negli ultimi minuti. Al 45', un Masullo padrone della fascia sinistra invita Bonazzoli al tiro da limite che, però, spara alto; sul capovolgimento di fronte, l'invincibile Kouko sugli scudi: discesa sulla mancina fino all'area bianconera, potente fendente di destro che attraversa tutto lo specchio della porta di Montipò senza fortuna. Si va negli spogliatoi per un tè caldo.Pronti via e, nel secondo tempo, è ancora Maceratese. Passano appena un paio di minuti e, dopo un erroneo disimpegno della difesa di casa, Fioretti scambia perfettamente con la spalla Buonaiuto che, a due passi dall'area del portiere, scarica un diagonale di sinistro in precario equilibrio sfiorando di un metro il bersaglio grosso. La risposta dei ragazzi di Gianluca Atzori si fa attendere appena una manciata di minuti. Il neo-entrato De Feo, sostituto di Bastoni, ci prova dai venti metri. Il tiro è basso ma angolato, Forte si distende e blocca con sicurezza nonostante il rimbalzo ravvicinato. Atzori capisce che è il momento di mettere ancora mano al reparto offensivo, togliendo il poco servito Mendicino con Libertazzi. Il numero 14 bianconero sfrutta subito un'opaca respinta della retroguardia maceratese, ma il suo tiro-cross da distanza ravvicinata ad attraversare tutta l'area piccola è più potente che pericoloso. L'allenatore della Robur evidentemente non gradisce e toglie anche Bonazzoli, in versione ectoplasma, per Mastronunzio. La vipera non solo non morde, ma va ad ingrossare con caparbietà le fila degli improbabili protagonisti delle anonime sortite offensive del Siena. Il solo Libertazzi cerca di mantenere viva l'attenzione al Franchi, con una girata al volo su invito di Burrai. L'esecuzione è apprezzabile e coraggiosa, il tiro destinato agli spettatori sulle tribune. Quando la partita sembra destinata a decretare l'ennesimo pareggio senese, ecco la risolutiva stoccata della Maceratese. L'arbitro Mainardi di Bergamo concede tre minuti di recupero; sufficienti alla Rata per esibire il proprio carattere. In ripartenza, palla al solitario Orlando nella metà campo senese, un paio di perentorie falcate verso la porta di Montipò e spettacolare sinistro da venticinque metri che va a concludere la sua parabola nel sette sotto la curva di casa. L'esterno tarantino ex Chieti classe 1996, subentrato da venti minuti ad un esausto D'Anna, firma il suo primo gol tra i professionisti con un gesto tecnico spettacolare. I festeggiamenti sotto il settore opposto dei cento tifosi maceratesi presenti al Franchi precedono l'ultimo, disperato tentativo in rovesciata di Libertazzi verso la porta di Forte. Ormai, però, non c'è più nulla che possa impedire la terza vittoria consecutiva della Rata e il consolidato secondo posto in classifica alle spalle della capolista Spal. Giù il cappello di fronte agli inarrestabili ragazzi di Cristian Bucchi.SIENA (4-3-1-2): Montipò; Masullo, Celiento, Portanova, Avogadri; Opiela, Burrai, Bastoni (46' De Feo); Piredda, Bonazzoli (71' Mastronunzio), Mendicino (62' Libertazzi). A disposizione: Bindi, Paramatti, Ficagna, Boron, Silvestri, La Vista, Torelli, D’Ambrosio, Yamga. All. Atzori.MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato, Faisca, Fissore, Karkalis; D’Anna (71' Orlando), Foglia, Carotti, Buonaiuto; Kouko, Fioretti. A disposizione: Di Vincenzo, Altobelli, Clemente, Alimi, Belkaid, Giuffrida, Sarr, Ganci. All. Bucchi.ARBITRO: Mainardi di BergamoAMMONITI: Opiela, Kouko, Foglia, PireddaNOTE: RECUPERO 1', 3'. ANGOLI 7-1MARCATORE: 93' OrlandoLe altre gare dell' 8a giornata di Lega Pro girone B Santarcangelo - Lucchese 2-1; Teramo - Prato 3-2; Spal - Lupa Roma 4-1; Pontedera - Arezzo 1-1; Pistoiese - Tuttocuoio 0-0; L'Aquila - Carrarese 2-1; Ancona - Savona 2-0. 26/10/2015Pisa - Rimini ( ore 20.00).La classificaSpal 20; Maceratese 17; Ancona 16; Pisa 13*; Carrarese 12; Pontedera 12; Pistoiese 10; Robur Siena 9; Arezzo 9; L'Aquila (-1) 9; Rimini 8*; Santarcangelo 8; Tuttocuoio 7; Prato 6; Lucchese 5; Teramo (-6) 4; Savona (-6) 1; Lupa Roma 1.*una partita in meno
Sessantasette anni. E' il periodo trascorso dall'ultima e unica affermazione della Maceratese in casa del Siena; 1-2 nella stagione 1948-1949, ieri come oggi nel torneo di serie C. Domani, alle ore 17.30, la Rata avrà la ghiotta occasione di aggiornare le statistiche, contro un avversario solido, costruito per i vertici della classifica. Classifica che, tuttavia, vede attualmente i biancorossi di mister Cristian Bucchi guardare dall'alto i bianconeri senesi di Gianluca Atzori. Cinque i punti di differenza, ma, soprattutto, una striscia importante di risultati positivi per i maceratesi, che hanno testa e gambe per provarci anche al "Franchi". Completamente recuperati Giuffrida e Ganci, Bucchi deve soltanto attendere il rientro dei problemi muscolari per il polacco Igor Lasicki. Nessun altro dubbio e organico a completa disposizione; anche il terzino Clemente di nuovo in gruppo, dopo lo stop nelle ultime settimane. Conoscendo il pragmatico "credo" del trainer romano, basato sul sempreverde squadra che vince non si cambia, la formazione dovrebbe essere quella tipo, con il collaudato 4-4-2 che sta sorprendendo la totalità degli avversari e degli addetti ai lavori. Vedremo se anche Bucchi stupirà, concedendosi qualche precauzione in più per ciò che concerne le fasi difensive e di contenimento. D'altronde, una Rata più accorta è stata proposta pure a Santarcangelo contro il Rimini, non sbalordirebbe vedere i biancorossi affrontare con cautela anche la probante trasferta senese al Franchi. La Robur viene da un ottimo pareggio in casa della capolista Spal, il sesto in sette gare per i ragazzi di Atzori. L'unica vittoria col Rimini di due settimane fa non può comunque essere sufficiente per una squadra, come quella bianconera, che ambisce apertamente alla zona playoff. La gara contro la rivelazione Maceratese rappresenta perciò un banco di prova cruciale per imprimere un'accelerata al proprio cammino. Tra le fila senesi, non sarà sicuramente della partita l'italo-brasiliano Sacilotto, fermato per un mese da una lesione al retto femorale destro procurata in allenamento. Nel 3-5-2 di Atzori, troveranno comunque spazio gli esperti ex serie A Daniele Portanova ed Emiliano Bonazzoli. Con quest'ultimo, a rinvigorire il pacchetto offensivo, ci saranno Mendicino e la vipera Mastronunzio, appena arruolata tra le truppe di Atzori. Bucchi, prontissimo a battagliare, si augura che a mordere il campo siano i velenosi biancorossi delle ultime gare. L'incontro del Franchi tra Robur Siena e Maceratese sarà diretto da Marco Mainardi di Bergamo, assistito da Antonio Santoro di Roma e da Michele Dell'Università di Aprilia.Le gare dell' 8a giornata di Lega Pro girone B 24/10/2015Santarcangelo - Lucchese 2-1; Teramo - Prato 3-2; Spal - Lupa Roma 4-1; Pontedera - Arezzo 1-1.25/10/2015Pistoiese - Tuttocuoio (14.30); L'Aquila - Carrarese (15.00); Ancona - Savona (15.00); Robur Siena - Maceratese (17.30).26/10/2015Pisa - Rimini (20.00).La classificaSpal 20; Maceratese 14*; Pisa 13*; Ancona 13*; Carrarese 12*; Pontedera 12; Robur Siena 9*; Pistoiese 9*; Arezzo 9; Rimini 8*; Santarcangelo 8; L'Aquila (-1) 6*; Tuttocuoio 6*; Prato 6; Lucchese 5; Teramo (-6) 4; Savona (-6) 1*; Lupa Roma 1.*una partita in meno
Ad intaccare l'atmosfera in casa maceratese, dopo la vittoria sul Teramo per 3-2 che ha consegnato il secondo posto in classifica, ci pensano le ombre disegnate dal mister abruzzese Vincenzo Vivarini nel dopo partita. Il tecnico del Teramo parla di una gara che la sua squadra "poteva anche vincere", tirando in ballo persino il direttore di gara Piccinini. I tifosi della Rata sorvolino in serenità, poiché di gioco delle parti si tratta. La sostanza del match, poi riconosciuta anche da Vivarini in un'analisi più approfondita, sta nel cambio di ritmo avvenuto nel secondo tempo, con un Teramo rivisto nella disposizione sul terreno di gioco e una Maceratese un po' sulle gambe causa stanchezza. A quel punto, però, la formazione di Bucchi aveva già piegato gli avversari, violando la porta ospite per ben tre volte.Più pragmatico nell'analisi mister Cristian Bucchi: "Il campo ha detto che abbiamo avuto tra i piedi anche la palla del 4-0, con la possibilità di archiviare il match con grande anticipo. Si può recriminare finché si vuole, ma alla fine il verdetto dei 90 minuti è quello di una Maceratese che ha meritato, sacrificandosi e soffrendo la stanchezza fisica e mentale dei tanti impegni ravvicinati. Ho visto un Teramo, mattatore nella scorsa stagione, che ha prodotto delle palle lunghe e qualche mischia". L'allenatore romano sottolinea: "Sono stanco di sentire altri che si lamentano, sarebbe più giusto riconoscere che un pari non avrebbe rispecchiato l'andamento della partita. Il mio interesse, piuttosto, è rivolto alla proficua abnegazione della squadra che voleva fortemente i tre punti e se li è presi. Ancora una volta, premiato un gruppo coeso, con i ragazzi subentrati dalla panchina pronti a dare il loro fondamentale contributo". La seconda piazza in classifica annebbia le menti biancorosse? Macché, in casa Maceratese, è già partito il countdown per il raggiungimento della salvezza matematica. "La presidente Tardella mi aggiorna alla conclusione di ogni partita - rivela Bucchi - ora ci mancano 26 punti per il mantenimento della categoria".Concetto basilare anche nelle dichiarazioni dell'esperto capitan Vasco Faisca: "Noi intendiamo salvarci prima possibile, raggiunto l'obiettivo vedremo se chiedere di più al campionato". Il portoghese, sulla gara col Teramo, ha le idee chiare: "Giocati 60 minuti alla grande, abbiamo pagato pegno alla stanchezza e abbassato il baricentro. E' normale quando si affrontano così tanti impegni ravvicinati, per lo più su campi pesanti". Chiosa finale, carica di soddisfazione, per l'uomo del match Cristian Buonaiuto, autore delle prime due reti della Rata: "Una doppietta bella ed importante; due gol che aspettavo da molto tempo. E' andata bene".
Torna il sole all'Helvia Recina e la Maceratese brilla da sola seconda in classifica. Il sofferto 3-2 ai danni del Teramo, arrivato con la doppietta di Buonaiuto e il gol di Fioretti, consacra la Rata rivelazione del torneo. Gara atipica all'Helvia Recina: un primo tempo per lo più soporifero ma con la Maceratese capace di andare due volte in gol e una seconda frazione ricca di emozioni. Costante, per tutto l'incontro, la chirurgica concretezza della squadra di Bucchi, che capitalizza ogni minima occasione capitata. La Maceratese si porta addirittura sul 3-0 ad inizio secondo tempo, senza neanche dover spingere più di tanto sull'acceleratore; poi subisce il ritorno di un Teramo che accende la gara nel finale, ma non riesce a completare la rimonta.Mister Vivarini si presenta a Macerata con la non celata intenzione di bloccare gli esterni di casa. Conseguente difficoltà di impostazione per gli uomini di Bucchi che, in avvio, pagano dazio ad avversari e stanchezza. Nel primo tempo, le occasioni arrivano col contagocce da entrambe le parti. I primissimi minuti trascorrono con i velleitari tentativi da fuori area di Foglia, Scipioni e Moreo. Qualche sbadiglio in meno sul sinistro del centravanti abruzzese Petrella che, in seguito ad un morbido aggancio in area, solletica Forte con un tiro a mezza altezza. Ci si desta all'improvviso al minuto 29': Buonaiuto si ricorda di essere un ex della partita e, per la più grande legge non scritta del calcio, castiga il Teramo. Discesa sulla destra di D'Anna, cross perfetto nell'area del portiere per la testa del numero 11 che, da due passi, non può sbagliare: Maceratese in vantaggio. L'1-0 non stravolge il tema tattico della partita, che si ripropone costantemente fino agli sgoccioli della prima frazione di gioco. Al 42' nuovo sussulto, stesso protagonista. Dopo uno sfortunato rinvio di Caidi al limite dell'area, è ancora Buonaiuto a farsi trovare presente: stop e rasoterra di destro che supera l'estremo Tonti, incoccia sul palo interno e finisce in fondo al sacco. Doppio vantaggio Rata e doppietta per l'attacante maceratese. Esemplare cinismo dei padroni di casa, che un minuto dopo si avvicinano addirittura al 3-0 con un inserimento in profondità del solito Buonaiuto, anticipato però in uscita bassa da Tonti.Risultato che matura, tuttavia, dopo appena due minuti di gioco del secondo tempo. E' D'Anna a sfilare veloce sulla destra, cross basso a tagliare tutta l'area teramana e difesa ospite impreparata. Sopraggiunge il castiga Savona Giordano Fioretti che di piattone sinistro fa 3-0 e chiude virtualmente il match. Non è d'accordo mister Vivarini che passa subito al 4-3-3, affidandosi alle riserve D'Orazio e Da Silva per Cecchini e Cenciarelli. Il ritmo partita cambia immediatamente, con gli ospiti che cercano di spingere sull'acceleratore e la Maceratese che gioco-forza è costretta ad affidarsi alle ripartenze. Al 64', D'Orazio fa le prove tecniche del gol per il Teramo con un diagonale da dentro l'area a fil di palo, dopo un'ottima iniziativa personale sulla sinistra. Il 3-1 arriva però dalla testa di Moreo che, raccogliendo un cross di Petrella, salta tra Imparato e Faisca e batte Forte. Dalla panchina maceratese si alza subito Lasicki per rilevare bomber Fioretti; Bucchi dispone così la difesa a 5 palesando evidente preoccupazione. Preoccupazione fondata, poiché all'80' il Teramo passa di nuovo e si porta sul 3-2: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, cross di Le Noci in mezzo all'area maceratese, rimpallo e spaccata vincente di Scipioni. Partita riaperta e ospiti che ci credono. Sei minuti dopo, Moreo sfugge a Fissore sulla fascia destra, crossa pericolosamente a centro area, ma nessuno raccoglie. 90' al cardiopalma con Petrella che serve in mezzo ad un'area maceratese intasatissima; interviene Forte, ma il rimpallo premia Da Silva che in acrobazia spara a colpo sicuro. Si materializza Fissore che interviene sulla linea a sventare la minaccia. E' l'ultima, vera possibilità per gli ospiti di riacciuffare una Maceratese che si prende il secondo posto in classifica in solitaria a 14 punti. Onore ad un Teramo capace di imbrigliare l'avversario nel primo spicchio di gara e di crederci fino alla fine, ma con la cinica e spietata Rata di oggi non c'era davvero nulla da fare.Il tabellinoMACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Carotti; Fissore; Faisca; D’Anna (84' Giuffrida); Foglia; Fioretti (74' Lasicki); Kouko; Buonaiuto (84' Orlando). A disposizione: Di Vincenzo; De Angelis; Altobelli; Sarr; Alimi; Ganci; Belkaid; Djibo; Massei. All. Bucchi.TERAMO (3-5-2): Tonti; Scipioni; Perrotta; Cenciarelli (49' Da Silva); Caidi (65' Le Noci); Speranza; Calvano; Amadio; Moreo; Petrella; Cecchini (49' D'Orazio).A disposizione: Narduzzo; Altobello; Brugaletta; Vitturini; Loreti; Di Paolantonio; Palma; Paolucci; Monni; All. Vivarini.ARBITRO: Marco Piccinini di Forlì (assistenti Pierluigi Della Vecchia di Avellino e Alfonso Annunziata di Torre Annunziata).RETI: 29' e 42' Buonaiuto; 47' Fioretti; 70' Moreo; 80' Scipioni.NOTE: ammoniti Caidi (15'); Calvano (17'). Espulso Amadio a gara terminata per proteste. Angoli 0-5 . Recupero 0 e +5 . Le gare della 7a giornata di Lega Pro girone B Tuttocuoio - L'Aquila 1-1; Rimini - Pistoiese 1-1; Spal - Robur Siena 0-0; Lupa Roma - Pontedera 2-5; Lucchese - Ancona 1-2; Arezzo - Prato 1-0; Carrarese - Pisa 2-2; Savona - Santarcangelo 2-1; Maceratese - Teramo 3-2.La classificaSpal 17; Maceratese 14; Pisa 13; Ancona 13; Carrarese 12; Pontedera 11; Robur Siena 9; Pistoiese 9; Arezzo 8; Rimini 8; L'Aquila (-1) 6; Tuttocuoio 6; Prato 6; Santarcangelo 5; Lucchese 5; Teramo (-6) 1; Savona (-6) 1; Lupa Roma 1.
Terzo impegno in otto giorni per la Maceratese di Cristian Bucchi. Domani, alle ore 14.30, all'Helvia Recina sarà di scena il Teramo di mister Vincenzo Vivarini. La notizia buona è che anche per gli abruzzesi, reduci dal recupero infrasettimanale con il Pisa, si tratterà dell'ennesimo incontro ravvicinato. Con la rifinitura sul campo di Collevario, per la Maceratese si conclude una tre giorni dedicata più che altro al riposo e al recupero delle energie profuse nelle ultime gare. Torna a disposizione Lasicki, rientrato dagli impegni con la nazionale Under 21 polacca, pochi dubbi per Giuffrida pronto ad entrare in corsa. Per il resto, formazione tipo a completa disposizione per Cristian Bucchi, orientato a riproporre l'amato 4-4-2 con il difensore Fissore, ormai a pieno regime, che scalpita per una maglia da titolare. A dispetto della classifica, avversario scorbutico per la Rata. I teramani scaldano la penultima posizione in griglia insieme alla Lupa Roma, ma sono partiti con l'handicap della penalizzazione di -6. I dubbi di mister Vivarini arrivano dal febbricitante Cenciarelli e dall'altro centrocampista Calvano, alle prese con un problema alla caviglia. Disposta con un 3-5-2 che fa perno sugli esterni D'Orazio e Scipioni e il centrale Amadio, la formazione abruzzese proporrà quasi sicuramente Moreo e Petrella in avanti. "Col Pisa abbiamo ritrovato aggressività e cattiveria - incalza l'allenatore dei biancorossi abruzzesi - ora ci aspetta una Maceratese terza della classe che va affrontata con piglio particolare. Si tratta di una squadra quadrata in difesa, con un duo d'attacco, Fioretti e Kouko, interessante e reattivo. Cercheranno di farci allungare, proveremo a fare in modo che non accada. E' essenziale, per noi, dare continuità ai risultati anche in trasferta, con grinta e determinazione". Determinazione che, certo, non mancherà neanche tra le fila degli uomini di Cristian Bucchi. Agguantata la terza posizione in classifica, l'occasione di confermare il proprio stato di salute con un altro match casalingo alla portata è assai ghiotta. Gara affidata all'arbitro Marco Piccinini di Forlì, coadiuvato da Pierluigi Della Vecchia di Avellino e da Alfonso Annunziata di Torre Annunziata. I tifosi biancorossi maceratesi potranno acquistare i biglietti della gara presso la segreteria della Società di Via Panfilo fino a un quarto d'ora dal fischio di inizio.Le altre gare in programma per la 7a giornata di Lega Pro girone B 17/10/2015Tuttocuoio - L'Aquila (ore 14.00); Rimini - Pistoiese (15.00); Spal - Robur Siena (15.00); Lupa Roma - Pontedera (16.30); Lucchese - Ancona (17.30); Arezzo - Prato (20.30).18/10/2015Carrarese - Pisa (14.30); Savona - Santarcangelo (14.30); Maceratese - Teramo (14.30).La classificaSpal 16; Pisa 12; Carrarese 11; Maceratese 11; Ancona 10; Robur Siena 8; Pistoiese 8; Pontedera 8; Rimini 7; Prato 6; Arezzo 5; L'aquila (-1) 5; Lucchese 5; Tuttocuoio 5; Santarcangelo 5; Teramo (-6) 1; Lupa Roma 1; Savona (-6) -2.
Il solo ad accennare timidamente alla classifica in casa Maceratese è il match winner Giordano Fioretti: "Per una neopromossa, stare lassù è una grande soddisfazione". Il bomber romano, decisivo con una doppietta nel recupero casalingo contro il Savona, analizza: "Sul rigore c'è poco da dire, ho anticipato il portiere e il penalty è sacrosanto. Il raddoppio, invece, è venuto su una sterzata al limite dell'area, seguita da un morbido e preciso tiro nell'angolo. Tre gol stagionali, un bottino personale eccellente fin qui. Ora, non bisogna cullarsi sugli allori, ma continuare il cammino perché il torneo di Lega Pro nasconde mille insidie". Ancora più concreto mister Cristian Bucchi: "Se siamo terzi o quarti in griglia poco m'importa. Sono altri tre punti d'oro per l'obiettivo salvezza. E mi dispiace per le recriminazioni del Savona su eventuali situazioni ambigue di gioco, ma la nostra è una vittoria limpidissima: su un campo impossibile, non ci siamo mai risparmiati creando otto palle gol. Direi che, alla fine dei novanta minuti, il 2-1 ci va persino stretto". L'allenatore romano si lascia andare anche ad elogi individuali, ma non quelli che ci si aspetterebbe. "Voglio menzionare il lavoro di sacrificio fatto dai ragazzi subentrati nel secondo tempo - dice Bucchi - Altobelli, Alimi e Belkaid hanno portato quella duttilità fisica necessaria a battagliare nel finale con un ottimo Savona". Ad estendere i complimenti al gruppo, questa volta ci pensa la presidente Francesca Maria Tardella: "Gli episodi, su un campo ridotto in pessime condizioni dalla pioggia, non potevano che essere determinanti per il risultato. Bravi tutti i ragazzi a saperli sfruttare, con un gran primo tempo e con una ripresa di controllo. Ho visto una grande Maceratese che ha dato tutto, e con me l'ha vista quel pubblico presente che voglio ringraziare per l'affetto e la vicinanza". Non c'è bisogno di sollecitare la patron biancorossa sulla terza piazza in classifica appena conquistata; il commento relativo anticipa le domande:"Ve lo dico subito a tutti, oggi siamo a meno 32 punti dalla salvezza. La classifica non la guardo proprio".
La Maceratese monta di nuovo le gomme da pioggia e, sul bagnato, conquista la seconda vittoria interna consecutiva. Un 2-1 al Savona nel recupero infrasettimanale della seconda giornata a firma Giordano Fioretti, che vale il terzo posto in classifica in coabitazione con la Carrarese. Helvia Recina intriso di pioggia e ai limiti dell'impraticabilità, con molte zone di campo interessate da profonde pozzanghere. Nonostante continui a piovere, l'arbitro Strippoli di Bari decide che si può comunque giocare; l'ottima Rata di questi giorni sul bagnato non si lascia pregare. Tra difficoltosi fraseggi di fantozziana memoria, si affrontano due squadre in salute, entrambe reduci da risultati positivi: il buon pareggio nel derby anconetano per la Maceratese, la vittoria di L'Aquila per il Savona. Straripante prima frazione di gara per i padroni di casa che, prese le misure ad avversari e terreno di gioco, si portano in vantaggio già al 15'. Palla vagante in area ligure, bomber Fioretti anticipa l'estremo Falcone che lo stende in area. E' lo stesso numero 9 maceratese a presentarsi dagli undici metri per il penalty: portiere spiazzato e palla nell'angolino basso a sinistra per il vantaggio biancorosso. I biancoblu di Riolfo non fanno nulla per reagire, mentre la Maceratese continua a provarci. Prima con Kouko, sempre prezioso in ogni fase di gioco, che viene anticipato di un soffio da Falcone sugli sviluppi di un contropiede. Poi ancora con Fioretti che, su sponda dell'ivoriano, calcia potente al volo verso la porta del Savona; il portiere avversario blocca in due tempi con qualche difficoltà. Siamo al 23' e la Rata raddoppia. Su di una ripartenza della squadra di Bucchi, è sempre Fioretti a farsi trovare presente: finta di sinistro al limite dell'area, rientro sul destro e palla imprendibile sempre nell'angolo basso della porta ligure. 2-0 e pregevole doppietta per l'attaccante biancorosso classe 1985, al suo terzo sigillo stagionale. I liguri cercano di rialzare la testa con orgoglio, ma mettono insieme solo una punizione alta sulla porta di Forte e un colpo di testa di Lebran, respinto in corner dall'estremo maceratese. I ragazzi di Cristian Bucchi, da par loro, sfiorano ripetutamente il 3-0: al 35' con una botta dalla destra di D'Anna, cinque minuti dopo con Kouko in anticipo su Falcone che si salva in corner e al 42' con un gran tiro di Carotti da fuori area respinto in calcio d'angolo. La gara riprende nel secondo tempo sotto un vero diluvio e con un campo sempre più allentato. Non se ne cura il Savona che deve recuperare: al 61', sugli sviluppi di una punizione sulla destra, spizzata di testa di Cabeccia che finisce alle spalle di Forte. L'arbitro Strippoli annulla la rete per il fuorigioco di Virdis. Cinque minuti dopo, il protagonista è sempre il capitano del Savona, questa volta in negativo. Dopo un normale scontro di gioco con D'Anna, il numero 4 ospite incappa nell'espulsione diretta, in seguito ad un sgomitata di reazione ai danni dell'esterno maceratese, a sua volta ammonito. Piove sul bagnato per un Savona che però ha ancora cuore da mettere in campo. Al 74', perentoria azione sulla destra del subentrato Dell'Agnello, che si conclude con una rovesciata in mezzo all'area maceratese: raccoglie Cocuzza che, da due passi, batte Forte e accorcia le distanze. Il 2-1 induce mister Riolfo ad osare, con gli ospiti che si riversano nella metà campo avversaria alla ricerca del pareggio. Bucchi annusa e si copre, togliendo Buonaiuto e l'uomo partita Fioretti per Altobelli ed Alimi. Alla pioggia incessante e ad un terreno di gioco ormai disastrato, in Via dei Velini si va ad aggiungere anche una fitta nebbia a rendere il finale concitato. Finale che, tuttavia, partorisce solo qualche mischia furibonda e nulla più. Alla luce del pareggio nell'altro recupero di giornata tra Teramo e Pisa, la Maceratese agguanta il terzo posto in classifica a 11 punti, scavalcando l'Ancona. Ancora un successo interno per 2-1 con un primo tempo maiuscolo, ma, soprattutto, ancora un'ottima prestazione generale della Rata che merita ampiamente i piani alti della classifica per ciò che ha dimostrato sul campo.MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Carotti; Fissore; Faisca; D’Anna (86′ Belkaid); Foglia; Fioretti (78′ Alimi); Kouko; Buonaiuto (78′ Altobelli). A disposizione: Di Vincenzo; De Angelis; Djibo; Cesca; Sarr; Ganci; Orlando; Quadrini; Massei. All. Bucchi.SAVONA (4-3-1-2): Falcone; Antonelli; Vannucci; Cabeccia; Lebran; Steffè; Speranza (91′ Romney); Costantini; Cocuzza; Gagliardi (70′ Dell’Agnello); Virdis (83′ Boggian). A disposizione: Cincilla; Pinton; Negro; Corticchia; Clematis; Tassi; Lomonno; Bonavia; All. Riolfo.ARBITRO: Giuseppe Strippoli di Bari (assistenti Claudio Pellegrini di Roma e Antonio Donvito di Monza).RETI: 15′ (rig.) e 23′ Fioretti; 74′ Cocuzza.NOTE: ammoniti Faisca (28′); D’Anna (66′) . Espulso Cabeccia (66′). Angoli 2-3 . Recupero 0 e +3 .(FOTO SI.SA.)clicca per ingrandireI recuperi di Lega Pro Girone BMaceratese-Savona 2-1Teramo - Pisa 1-1La nuova classificaSpal 16; Pisa 12; Carrarese 11; Maceratese 11; Ancona 10; Robur Siena 8; Pistoiese 8; Pontedera 8; Rimini 7; Prato 6; Arezzo 5; L'aquila (-1) 5; Lucchese 5; Tuttocuoio 5; Santarcangelo 5; Teramo (-6) 1; Lupa Roma 1; Savona (-6) -2.
Niente sosta per la Rata. Domani alle 15.00, si torna all'Helvia Recina per il recupero della seconda giornata contro i liguri del Savona. Fermento negli ambienti biancorossi, dopo l'ottima prova nel derby del Del Conero contro l'Ancona. E' l'estremo Francesco Forte a suonare la carica: "Ancona ci ha dato ulteriore consapevolezza dei nostri mezzi. Siamo andati sotto su un campo difficile, ma abbiamo sopperito con la solidità del gruppo". Gli fa eco la presidente Francesca Maria Tardella che ha parole al miele per Cristian Bucchi: "Il mister ha dimostrato di avere coraggio e grande voglia di vincere. Ha colto un punto importante, mettendo in campo una formazione capace di non arrendersi. Durante la gara, mai ho avuto la sensazione che avremmo ceduto ai colpi dorici. Per il futuro, sono fiduciosa: seppur neopromossa, la Maceratese ha dimostrato di non temere nessuno e di saper ben figurare con chiunque". I tifosi aspettano conferme anche dal recupero col Savona di Giancarlo Riolfo, vittorioso nell'ultimo turno su di un terreno complicato come L'Aquila. I liguri, falcidiati dalla penalizzazione di -6 in classifica, stanno lentamente risalendo la china attraverso il consolidato 4-3-1-2, con i fiori all'occhiello Fabio Lebran, difensore centrale ex Albinoleffe, e la punta Francesco Virdis, già protagonista in serie B con le maglie di Cesena, Modena e Ravenna. In casa biancorossa, mister Bucchi sta valutando un turn over di riposo per alcuni degli elementi maggiormente impegnati. Di certo, non saranno ancora della partita il nazionale under 21 polacco Lasicki e l'infortunato faro di centrocampo Giuffrida. "Sappiamo che è un avversario temibile - avverte ancora il portiere della Rata Forte - non si accontenteranno di L'Aquila, ma verranno a Macerata con l'intenzione di fare risultato pieno". Massima attenzione, quindi, in casa della Rata, per un incontro che potrebbe consegnare ai biancorossi il secondo posto in classifica in coabitazione con Pisa e Carrarese. Le prestazioni maceratesi degli ultimi turni hanno comunque confortato sulle ambizioni e sulle capacità dei raggazzi di Bucchi. Intanto, dalla Società fanno sapere che, per il turno di domani alle 15.00 con il Savona, la Maceratese applicherà una politica promozionale sul prezzo dei biglietti. Si potrà infatti accedere alla tribuna al medesimo costo del tagliando valevole per la gradinata: 15,00 € per il biglietto intero, 10,00 € il ridotto e 4,00 € per gli under 14. Ingresso libero per gli under 12.
Finisce 1-1 il derby del Del Conero tra Ancona e Maceratese. Dopo il gol anconetano di Casiraghi ad inizio ripresa, decide a due minuti dalla fine un rocambolesco rimpallo della difesa dorica che, in seguito ad un errato rinvio del portiere Lori, consegna la palla solissimo Kouko. L'invincibile della Rata non può far altro che spingere nella rete di una porta ormai sguarnita. Ancora a segno l'ivoriano, per un pari che va addirittura stretto agli uomini di Cristian Bucchi. Al Del Conero con l'oliato 4-4-2 tipo, la Maceratese regala maggiori emozioni rispetto ai padroni di casa venendo però premiata solo agli sgoccioli del match. Nel primo tempo, Rata sugli scudi che ci prova due volte con convinzione: al 30' su millimetrico cross di D'Anna con Fioretti, anticipato però all'ultimo dall'ammonito Mallus; qualche minuto dopo, invece, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, mischia furibonda in area dorica con il cuoio che finisce tra le braccia di Lori con mille difficoltà. Padroni di casa praticamente non pervenuti. Ad inizio ripresa, l'Ancona sostituisce Parodi con Bussi, ed è proprio quest'ultimo a propiziare il gol dei padroni di casa al 7'. Tra le veementi proteste per un probabile fuorigioco, l'attaccante triestino scarica un potente diagonale da destra. Forte ci mette il pugno, ma la palla finisce sulla testa di Casiraghi che non ha difficoltà ad insaccare. L'Ancona ridisegnata con un 4-4-2 si ferma però qui. La mole di gioco imbastita non impensierisce una Maceratese sorniona che continua ad essere più pericolosa in contropiede. Svolta al 19', quando Mallus viene ammonito la seconda volta per gioco scorretto: l'espulsione lascia in 10 i ragazzi di Cornacchini, mentre Bucchi approfitta per inserire Orlando in luogo di D'Anna e Belkaid per Buonaiuto. E' proprio Orlando, a dieci minuti dalla fine, a calciare male su un'improbabile uscita di Lori. Il portiere dorico, non contento, si ripete al 43' rinviando malissimo. Questa volta, all'errore dell'estremo dorico, fa seguito un rocambolesco rimpallo della difesa, con Konatè che prova a spazzare. Trova però i piedi di Kouko che, senza pensarci su due volte, manda in gol a porta vuota. La Rata riacciuffa il pareggio soltanto alla fine, ma fornisce un'altra gara positiva su di un terreno martoriato dalla pioggia e dal vento. E, diciamolo, anche parzialmente da un arbitro poco attento in molte situazioni decisive. Importante, però, aver proseguito la striscia di risultati positivi in vista del recuperò di mercoledì prossimo contro il Savona.Il tabellinoANCONA (4-3-2-1): Lori; Parodi(dal 1'st Bussi); Mallus; Konatè; Radi; Paoli; Bambozzi (dal 16'st Gelonese); Cazzola; Casiraghi; Lombardi; Cognigni (dal 23'st Di Sabatino). All.Cornacchini.MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Fissore; Faisca; Karkalis (dal 40'st Alimi); D'Anna (21'st Orlando); Carotti; Foglia; Buonaiuto (dal 29'st Belkaid); Fioretti; Kouko. All.Bucchi.Arbitro: Lacagnina di Caltanissetta.Reti: 7'st Casiraghi, 43' st Kouko.Note: Ammoniti Foglia, Fissore, Lombardi Espulso al 19'st MallusSpettatori: 1500 circa (200 da Macerata). Le partite della 6a giornata Lega Pro girone B Ancona - Maceratese 1-1; Arezzo - Carrarese 1-4; L'Aquila - Savona 0-1; Pisa - Tuttocuoio 1-0; Pistoiese - Lucchese 1-0; Pontedera - Rimini 6-0; Prato - Spal 0-0; Santarcangelo - Robur Siena 1-1; Teramo - Lupa Roma 3-0.La classificaSpal 16; Carrarese 11; Pisa 11; Ancona 10; Robur Siena 8; Maceratese 8; Pistoiese 8; Pontedera 8; Rimini 7; Prato 6; Arezzo 5; L'aquila (-1) 5; Lucchese 5; Tuttocuoio 5; Santarcangelo 5; Lupa Roma 1; Teramo (-6) 0; Savona (-6) -2.(FOTO MASSIMILIANO SERENELLI)
C'è un clima positivo in casa Maceratese in vista del derby di domani contro l'Ancona. La vittoria interna contro il Pontedera ha dato fiducia ed entusiasmo per l'incontro con una delle migliori formazioni del torneo. La squadra di mister Giovanni Cornacchini è stata costruita per lottare ai vertici, dispone di ottimi, giovani elementi capaci di proporre un bel gioco. Domani al Del Conero alle ore 20.30, Cristian Bucchi avrà il suo bel da fare per opporre un undici che sappia rintuzzare le trame di gioco degli anconetani secondi in classifica. Fuori Lasicki, convocato per l'under 21 polacca, e il lungodegente Giuffrida, l'allenatore della Maceratese si affiderà al consolidato 4-4-2, con Buonaiuto e D'Anna sugli esterni e Foglia a sostegno di Fioretti e dell'implacabile Kouko. Dall'altra parte, Cornacchini sembra poter recuperare Cazzola, Bambozzi e Cognini assenti nell'ultimo turno di campionato, con il centravanti ex Tolentino a fare da terminale offensivo di una formazione infarcita di trequartisti. Capitan Vasco Faisca rassicura sul tipo di approccio ad una sfida così delicata: "Non ci sono ricette particolari, affronteremo la gara consapevoli dei nostri mezzi. Sappiamo cosa fare; concentrazione in ogni fase del match, difesa ermetica e attenzione a colpire sulle ripartenze". Pronti a dare battaglia anche dalla Società. L'amministratore delegato Marco Nacciarriti avverte: "Con i dorici, c'è grande spirito di collaborazione societario, ma dal lato prettamente agonistico per noi è una delle partite dell'anno. Andremo al Del Conero con il coltello tra i denti". Sicurezze di una Rata che, seppur neopromossa, ha dimostrato fin qui di poter essere la vera outsider del torneo. La posizione in classifica, oltretutto virtuale in attesa del recupero col Savona di mercoledì prossimo, parla chiaro. Il derby di domani al Del Conero sarà affidato all'arbitro Antonio Eros Lacagnina di Caltanissetta, assistito da Paolo Bernabei di Tivoli e Pasquale Capaldo di Napoli.La classificaSpal 15; Ancona 9; Carrarese 8; Pisa 8; Robur Siena 7; Maceratese 7; Rimini 7; Arezzo 5; L'aquila (-1) 5; Lucchese 5; Prato 5; Tuttocuoio 5; Pistoiese 5; Pontedera 5; Santarcangelo 4; Lupa Roma 1; Teramo (-6) -3; Savona (-6) -5.Le partite della 6a giornata Lega Pro girone B Ancona - Maceratese; Arezzo - Carrarese; L'Aquila - Savona; Pisa - Tuttocuoio; Pistoiese - Lucchese; Pontedera - Rimini; Prato - Spal; Santarcangelo - Robur Siena; Teramo - Lupa Roma.