Aggiornato alle: 23:23 Giovedì, 12 Dicembre 2024 nubi sparse (MC)
Sport Macerata

Non chiamatela più sorpresa...

Non chiamatela più sorpresa...

Per favore, non chiamatela più sorpresa. La Maceratese che stende anche la corazzata Spal è realtà. 1-0 con la firma dell'ex Giordano Fioretti ed estensi agganciati in vetta alla classifica. Quarta vittoria consecutiva ed ennesima impresa per una Rata che, piegato anche lo squadrone ferrarese, adesso non può più nascondersi. Gara pressoché perfetta dei biancorossi, improntata al contenimento dell'avversario, quasi mai pericoloso, e caparbiamente ottenuta con la micidiale capacità di colpire nel momento opportuno.

Gli oltre tremila presenti all'Helvia Recina non si sorprendono all'annuncio delle formazioni in campo. Preventivata disposizione sul terreno di gioco per gli uomini di Cristian Bucchi, che deve fare a meno di Lasicki e Giuffrida, ma recupera il duttile Carotti, febbricitante alla vigilia. La Spal oppone l'oliato 3-5-2, con mister Semplici che affianca Marco Cellini a Zigoni in avanti, a turbare il pomeriggio di Fissore e compagni. Il bandolo della matassa è fin da subito nelle mani degli estensi, che imbastiscono un prolungato fraseggio finalizzato ad innescare sulle fasce gli esterni Mora e Lazzari. La Rata attende guardinga, pronta a mordere negli spazi in profondità con chirurgiche ripartenze. E' Kouko il più intraprendente tra le fila biancorosse; l'ivoriano ci prova al 12' con un insidioso rasoterra dai 25 metri: nessun problema per l'estremo ospite Branduani. Passano appena quattro minuti, fronte ribaltato ed episodio in area maceratese. Sugli sviluppi di una delle numerose discese di Lazzari sulla fascia destra, il cuoio arriva al centro di un'area biancorossa intasatissima. Cellini appostato in zona va incontro al pallone ma cade a terra: l'arbitro Giovani di Grosseto lascia proseguire. Il tema tattico della fase iniziale rimane immutato  fino alla conclusione della prima frazione, con il possesso palla saldo nelle mani della Spal. Un dato statistico però fine a sé stesso, poiché la formazione di Semplici mette insieme soltanto tre calci d'angolo improduttivi e un tiraccio di sinistro di Lazzari, altissimo sulla porta di Forte, che conclude la sua parabola praticamente in Corso Cavour. Un paio di svarioni difensivi da ambo le parti, dovuti più che altro alla paura che a questioni tecniche, ed ecco l'occasione migliore del primo tempo. Minuto 43, Kouko scappa in modalità "invincibile" sulla corsia di destra, arriva fino alla linea di fondo. Il cross a mezza altezza è un po' arretrato, ma Buonaiuto non si perde d'animo e, con un avvitamento in tuffo, riesce lo stesso ad impattare la palla con la testa. Ne esce un pericoloso fendente verso la porta spallina che finisce di poco a lato. La prima parte della supersfida tra le due migliori formazioni del campionato è tutta qui.

Servirebbe una scintilla per accendere il big match all'Helvia Recina. Scintilla che arriva dopo sette minuti della ripresa, con la furia di un colpo di frusta. Combinazione Imparato-D'Anna sulla destra, cross dell'ex Chievo a centro area per bomber Fioretti che tira fuori dal cilindro una girata di destro imparabile per Branduani. Festa grossa all'Helvia Recina e la capolista, colpita a freddo, cade in ginocchio. Spinge senza soluzione di continuità la Rata: punizione pennellata dalla sinistra di Buonaiuto e palla sull'esterno della rete. Al 57', è un indemoniato Kouko a seminare il panico sullo stesso lato; serpentina fino alla linea di fondo, con gli avversari saltati come birilli. L'ivoriano viene fermato in angolo a due passi dalla porta ospite. La Spal, attonita, non sa a che santo votarsi. Mister Semplici si rivolge a qualche beato della panchina: Beghetto e Finotto per rilevare Castagnetti e Di Quinzio, con gli attaccanti spallini che diventano tre. Biancazzurri (quest'oggi in completo blu) che si riversano nella metà campo maceratese, ma senza fortuna. E' invece ancora la Rata a pungere, sfiorando il raddoppio sempre con Fioretti. Il numero 9 di casa raccoglie di testa un traversone al bacio di Buonaiuto e scaglia prepotentemente verso la porta avversaria. La deviazione in corner di Branduani è classificabile come miracolo, anche se probabilmente Semplici si attendeva ben altre beatificazioni. Cerca in qualche maniera di accontentarlo il neo entrato Beghetto al 71'. La sua esecuzione di sinistro su punizione dal limite dell'area è balisticamente da manuale; non raggiunge, tuttavia, la perfezione, visto che la palla sfiora soltanto il palo di un Forte impietrito. Manca solo un quarto d'ora alla fine, la gara è diventata piacevolissima. Un Semplici ormai disperato ci mette del suo, sbilanciando ancora di più la propria squadra con l'inserimento dell'esterno destro Ferri. A questo punto, la Spal tenta il tutto per tutto, disponendosi con un sobrio(!) 4-2-4. Non c'è niente da fare, le palle migliori passano ancora una volta dai piedi maceratesi. Prima con Buonaiuto che, dopo un paio di dribbling, ci prova imitando Del Piero, ma senza trovare il bersaglio. Poi, in pieno recupero, con la zampata sottomisura e a colpo sicuro di Fioretti, vanificata ancora una volta da san Branduani, tutto intento a mantenere bassa la sua invidiabile quota gol subiti. Quando al 93' l'arbitro Giovani di Grosseto mette fine alle ostilità, la sensazione di trovarsi di fronte all'ennesima impresa della Rata si tramuta certezza. Cade all'Helvia Recina il primato di imbattibilità di una Spal ingabbiata e agganciata al primo posto in classifica dalla Maceratese con una prestazione maiuscola. Vittoria a Siena dopo sessantasette anni, surclassati gli estensi dopo altri quarantatre: mister Bucchi, fin dove può arrivare questa magnifica Rata?

MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Carotti; Fissore; Faisca; D’Anna (84' Orlando); Foglia; Fioretti; Kouko (73' Alimi); Buonaiuto. A disposizione: Di Vincenzo; Clemente; Altobelli; Djibo; Sarr; Ganci; Belkaid; Cesca; De Angelis; Massei. All. Bucchi.

SPAL (3-5-2):Branduani; Gasparetto (80' Ferri); Ceccaroni ; Cottafava; Castagnetti (64' Beghetto); Mora; Lazzari; De Vitis; Zigoni; Di Quinzio (60' Finotto); Cellini. A disposizione: Contini; Bellemo; Capezzani; Finotto; Giani; Posocco; Silvestri; Spighi. All. Semplici.

ARBITRO: Stefano Giovani di Grosseto, assistenti Matteo Benedettino di Bologna e Daniele Stazi di Ciampino.

RETI: Fioretti (52').

NOTE: ammoniti Imparato (31'); Mora(41'); Lazzari (88').  Angoli 6-4. Recupero 0 e +3.

SPETTATORI: 3000 circa.

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