di Giulia Smerilli
Valerio Scarponi entra nella Rds Academy
“ Se è un sogno non svegliatemi per nessun motivo!!!” Con queste parole il ventiduenne settempedano Valerio Scarponi ha annunciato questa notte sui social il suo ingresso nella RDS Academy. Nella puntata andata in onda alle 23.00 di ieri su Sky UNO HD in 50 si contendevano gli 8 posti disponibili dell'accademia: “ Ci speravo ma non ci credevo – ci ha confessato Valerio – Già essere stato selezionato tra 6000 provini mi sembrava incredibile. Sei concorrenti avevano ricevuto tre sì dai giudici, guadagnandosi direttamente l'ingresso in accademia, restavano solo due posti ed eravamo in 13 a contenderceli con 2 sì ed 1 no. Quando Anna Pettinelli ha detto che ero entrato non riuscivo a crederci”.Cosa ti ha dato la spinta per tentare questa impresa?“Avevo inviato un provino anche lo scorso anno, ma non ero stato preso. Sinceramente quest'anno non volevo nemmeno riprovare, poi invece un giorno mi sono deciso, ho creato un mini provino di un minuto mixando due pezzi del mio programma radiofonico, uno in cui parlo di un' App e un altro in cui invece introduco un brano musicale, e l'ho mandato... e questa volta mi è andata decisamente meglio!”Qual è il giudice che ti intimorisce di più e con quale invece ti senti più in sintonia?“Ad entrambe le domande risponderei Anna Pettinelli: on camera è la più severa, la più rigida, ma è anche quella con cui passeremo la maggior parte del tempo. Diciamo che lontani dalle telecamere la vediamo un po' come una mamma premurosa e attenta”.Cosa ti aspetti da questa esperienza Valerio?“Ovviamente mi aspetto di imparare molto, e in effetti siamo già a lavoro: ci hanno assegnato il tema su cui lavorare per la prossima settimana, e da oggi cominciano anche le lezioni. Ovviamente spero di andare più avanti possibile nel programma, e perché no, anche di vincere”.Una speranza condivisa dai suoi amici e concittadini che in più di 500 hanno dimostrato con un “like” di fare il tifo per lui. Giovedì prossimo altre due puntate del programma in onda dalle 23.20 sempre su SkyUNO.
"Riunione a Roma": le novità dal comitato per la salvaguardia dell'ospedale di San Severino
I saluti da parte del presidente del Comitato per la salvaguardia dell'ospedale dott. Marchetti e la consegna di un omaggio floreale completamente rosa al neo sindaco di San Severino Rosa Piermattei hanno aperto la riunione pubblica organizzata ieri sera alla sede della Tavolozza proprio dal comitato.“Ringrazio il neo sindaco, i consiglieri eletti di maggioranza, Mauro Bompadre e Francesco Borioni e il candidato sindaco non eletto Valter Bianchi di essere presenti – le parole del vice-presidente del comitato Marco Massei – abbiamo deciso di restare in silenzio durante il periodo di campagna elettorale, per evitare strumentalizzazioni, ma ora abbiamo delle novità”. Massei ha poi spiegato come, sul profilo giudiziario, tutto sembrerebbe in stallo, dato che è ancora pendente davanti al Tar il ricorso nel merito ed ultimamente proprio l'avvocato Massei ha provveduto a recarsi dalla presidente del Tar Marche per sollecitare. “Sul profilo politico ci siamo dati da fare, richiedendo anche diversi incontri col governatore della Regione Ceriscioli che ci sono stati negati. Però abbiamo delle novità: questo piccolo comitato, grazie agli agganci trovati da Simona Barbini, è stato contattato da altri comitati in ambito nazionale, e proprio domani (oggi ndr) andremo ad Arezzo dove ci sarà una riunione con altre 18 delegazioni da tutta Italia. Vogliamo trovare una piattaforma comune e riuscire a creare dei collegamenti, una rete che ci permetta di fare massa critica. La riunione avrà lo scopo di organizzare una riunione pubblica a Roma alla quale ci auguriamo possano partecipare anche le istituzioni, probabilmente il prossimo 22 Luglio, ed io personalmente sono stato invitato come consulente legale di questa maxi rete. Vogliamo fare pressione al governo – ha continuato Massei – Sappiamo che la sanità è materia di competenza regionale, ma ci saranno altre conferenze Stato-Regione e porteranno altri tagli, addirittura sembrerebbero a rischio tutti gli ospedali sotto i 120 posti letto. Non è vero che non si può fare più niente – ha concluso l'avvocato – Fabriano infondo l'ha spuntata con una moratoria! Per il futuro ci auguriamo la vicinanza delle istituzioni, ed è per noi motivo d'orgoglio che siano tutti qui questa sera, state mostrando un'attenzione che, se ci fosse stata qualche tempo fa forse avrebbe fatto cambiare le sorti dell'ospedale”.Interesse espresso poi chiaramente dal neo sindaco Rosa Piermattei: “Sono contenta che voi siate così fiduciosi, questo mi da una speranza che forse avevo accantonato. L'amministrazione vi sarà accanto anche per tentare di riaprire il punto nascita, per il quale serve una rianimazione che è molto costosa, quindi vogliamo fare il punto della situazione per capire cosa si può fare. Lotteremo ovviamente anche per pediatria, saremo vicini alle mamme e ai bambini, perché vogliamo che il pediatra ci sia h24. Di queste battaglie me ne faccio carico di fronte ai cittadini”. Il primo cittadino ha già fissato un appuntamento per la prossima settimana col presidente Ceriscioli: “finora abbiamo sempre saputo solo una parte di verità, ora vogliamo capire come sta davvero la situazione e tutte le modifiche che stanno apportando all'ospedale. Giù le mani da ciò che ancora abbiamo”.Interventi anche dai consiglieri Bompadre e Borioni entrambi intenzionati a lottare tutti insieme per l'ospedale e contro l'inceneritore, “dobbiamo sfruttare questa congiunzione politica positiva – ha affermato Bompadre – già dalla prossima riunione si potrebbe buttar giù una road map, un calendario di passi politici per collaborare al meglio”.Resta alta da parte dei cittadini l'attenzione per il nosocomio settempedano, anche sul fronte delle mamme che, come annunciato ieri sera da Cristina Marcucci, hanno ottenuto un appuntamento col governatore della Regione che avverrà nei prossimi giorni.
Bompadre: "La rinascita di San Severino parte dal potenziamento della manutenzione ordinaria"
Ultima intervista ai candidati a sindaco di San Severino. Oggi è la volta di Mauro Bompadre, sostenuto dalla lista #lacittàbella.Perché gli elettori dovrebbero votare proprio lei? Quali particolari doti personali ritiene di avere in più che gli altri non hanno?Chi vota M5S non vota tanto una persona ma sceglie un progetto, un programma, una filosofia ed infine un gruppo di persone che si fa garante di tutto ciò. Di questo gruppo io sono solo il portavoce, che poi, una volta sindaco diventerà portavoce di tutta la cittadinanza.Ha appena vinto le elezioni ed il “genio della lampada” le appare per realizzare un solo desiderio di opera pubblica. Cosa gli chiederebbe?Molti chiederebbero qualche opera faraonica, io mi limiterei a chiedergli di ripulire, ridare decoro alla nostra città troppo spesso e in troppe sue zone trascurata e poco curata. Una città come la nostra che vuole fregiarsi del ruolo di “città turistica” o “città d’arte” non può permettersi di presentarsi al visitatore con strade malmesse, erbacce, sporcizia, e sacchetti della raccolta differenziata ammucchiati ai bordi delle vie quando è già tarda mattinata. Questo per dire che una delle nostre priorità sarà di potenziare e perfezionare la manutenzione ordinaria della città in tutti i suoi aspetti. La rinascita di San Severino Marche a nostro avviso, deve ripartire da qui.Adesso che lei è un personaggio pubblico ci vuol dire per quale partito politico voterebbe se contemporaneamente alle comunali ci fossero le elezioni politiche?Noi siamo l’unica lista che si presenta con un simbolo chiaro e riconoscibile anche a livello nazionale. Io e gli altri nostri candidati siamo tutti iscritti al M5S e siamo ufficialmente riconosciuti e certificati dallo staff di Beppe Grillo. Quindi, ovviamente, non potremmo che votare per il nostro Movimento.Quale sarà la prima azione concreta che metterà in atto se sarà eletto?Sarà nostra cura rimettere in moto e ricalibrare attraverso un serrato dialogo e con assoluto spirito di reciproca collaborazione, la macchina amministrativa che vede come “motore” gli uffici comunali, cercheremo di rimotivare e responsabilizzare tutti i dipendenti che, lo ricordiamo, sono persone che vivono anche loro le problematiche della nostra città e anche loro non possono che averne a cuore il futuro. Aggiungo, su un piano più pratico, che provvederemo ad avviare da subito tutte le pratiche necessarie per l’installazione di rilevatori dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del terreno, così da poterne monitorare autonomamente la qualità e le eventuali criticità.Ha intenzione di ritirare l'indennità di carica o intende riservarla per particolari esigenze comunali?Se sarò eletto Sindaco abbandonerò immediatamente il mio lavoro per dedicarmi 24h su 24 alla mia città così come vuole la nostra filofia amministrativa! Non è più tempo di Sindaci parttime che dedicano solo i ritagli di tempo nei confronti di un ruolo che richiede un impegno totale e senza risparmio anche alla luce delle grandi battaglie che ci attendono , contro la riapertura dell’inceneritore ed il progressivo smantellamento del nostro Ospedale. Questa secondo noi è la vera “esigenza comunale”.La lista è composta da:Daniela Bonci, Cadia Carloni, Danila De Santis, Stefania Follini, Maurizio Forconi, Cesare Marinelli, Fabrizio Marinelli, Marisa Mattiacci, Stefano Nepi, Giuseppe Palazzesi, Piergiorgio Paparelli, Maurizio Prenna, Edoardo Tomassetti e Sonia Ventura.
Ceriscioli a San Severino, la protesta delle mamme
Dopo varie promesse, annunci e smentite finalmente questa mattina è arrivato all'ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, invitato per l'inaugurazione della nuova tisaneria dell'hospice. Ad attenderlo, tra gli altri, il sindaco uscente Cesare Martini, il dottor Felicioli, il direttore dell'Area Vasta Alessandro Maccioni insieme alla dottoressa Giovanna Faccenda ed il candidato sindaco Pietro Cruciani, oltre a diversi candidati consiglieri. All'ingresso dell'ospedale però lo attendevano anche le mamme a sostegno di pediatria con tanto di maglie e striscioni, insieme ad alcuni membri del comitato per la salvaguardia del Bartolomeo Eustachio, per manifestare apertamente contro i tagli ed il nuovo assetto dell'ospedale. Le prime scintille ci sono state proprio quando le mamme hanno provato ad aprire i loro striscioni proprio di fronte all'ingresso, ma sono state fatte spostare dalla dottoressa Faccenda perché sul “suolo dell'ospedale che è di proprietà dell'azienda”.Appena arrivato, il Presidente si è fermato per rispondere alle mamme che, agguerrite, hanno chiesto come sia possibile avere solo 18 ore di pediatria totali (anche se il Presidente non sembrava sapere che questo fosse il numero di ore di ambulatorio pediatrico a San Severino). “Andando avanti alla fine di punto nascita in provincia ce ne sarà uno. – ha affermato Ceriscioli – Tre ore di pediatria è tanto, per le emergenze c'è sempre il 118 che prende il malato e lo porta dove deve andare” (servizio che però al momento a San Severino non c'è) “comunque queste 18 ore possiamo monitorarle e, se non bastano, si aumentano. Per le emergenze inoltre nelle Marche abbiamo due elicotteri che volano di giorno ed uno la notte per arrivare in venti minuti dove serve”. Alle preoccupazioni delle mamme Ceriscioli ha risposto “non voglio avere sulla coscienza nessuno, non voglio tenere aperti dei presidi con medici validi ma carenti di strutture che li rendano sicuri. Qui si faceva oltre il 40% di parti cesarei, ben sopra la media nazionale” . Dal pubblico presente è arrivata anche la domanda sul perché il punto nascita di Fabriano, che doveva chiudere insieme a San Severino ed Osimo, sia invece ancora aperto: “A Fabriano stiamo portando avanti una sperimentazione sul modello umbro, che si chiama FOI, perché Fabriano aveva tutto tranne la numerosità. Era diversa come situazione. Poi infondo, se la metà dei parti che avvenivano qui veniva da Civitanova, è altrettanto possibile da qui andare a Civitanova o a Macerata a partorire”.“Perché non è venuto a dircelo la Vigilia di Natale a dircelo presidente?” ha chiesto Simona Barbini del comitato a difesa dell'ospedale, alla quale Ceriscioli ha risposto: “la decisione era di tre anni prima, gli atti della Regione erano noti da almeno due anni prima che andassi in Regione”. Per quanto riguarda il punto di primo intervento: “La struttura di San Severino Camerino, ad oggi, è come fosse un solo ospedale, per le emergenze c'è il 118. Far diventare quello di San Severino un pronto soccorso significa toglierlo a Camerino, andando contro alla decisione presa nel 1994 in cui si decise che il nosocomio settempedano dovesse essere un polo specialistico”, risposta un po' diversa da quella che diede in occasione dell'incontro con la popolazione a Tolentino qualche mese fa. A colloquio con Samuela Rotili, altro membro del comitato, il Presidente ha però "promesso" un aumento dei posti letto nel nosocomio settempedano, cosa possibile grazie ai numeri raggiunti come confermato anche dalla Faccenda. Toni accesi poi anche tra Cesare Martini e Cristina Marcucci.Dopo questo veloce faccia a faccia il Presidente della Regione è stato accompagnato in un tour dell'ospedale, visitando l'ala del quarto piano dove si stanno ultimando i lavori per il reparto che ospiterà la week surgery, ha visitato gli altri reparti, la radiologia e per concludere si è recato all'Hospice, punta di diamante del nosocomio settempedano, dove insieme al sindaco uscente Martini ha provveduto al taglio del nastro della zona tisaneria.Presenti all'inaugurazione il dottor Giorgetti e Francesco Rapaccioni per la fondazione L'anello della vita. “Il primo pensiero alla fondazione che ci sostiene, tutto quello che si vede qui dentro senza la fondazione non sarebbe possibile, tra l'altro non si mantiene con le banche ma esclusivamente attraverso la gente del luogo. – ha affermato Giorgetti – Abbiamo la volontà di usare la medicina più umana, dove non esiste più il “letto 5” ma esiste il paziente, per questo abbiamo voluto questa sala da tè, per poter condividere questo spazio con parenti, amici e renderlo aperto.”Intervento seguito da quello di Francesco Rapaccioni: “La fondazione forse riesce a rendersi presente e a fare tanto proprio perché agisce in un piccolo territorio. E' un cammino che stiamo facendo insieme da 12 anni, e che dobbiamo continuare a fare”. “Presidente si è reso conto che questa è una struttura di riferimento di questo territorio – le parole di Cesare Martini - Le proteste cui assistiamo da tempo danno l'idea del senso di appartenenza della popolazione a questo ospedale. L'appello che ti faccio come sindaco, e mi permetto come amico, di tenere nella giusta considerazione questa struttura e il suo futuro, che non venga banalizzato e valutato solo in base ai numeri perché è qualcosa di più”.“ L'inaugurazione che facciamo oggi copre l'altra metà del cielo – sono state infine le parole di Ceriscioli – perché prima parlavamo di macchinari e tecnologia, qui parliamo di cura della persona come oggetto integrale. C'è un'umanità che si respira, che si tocca, un luogo che si trasforma in un ambiente familiare perché quel rapporto non sia puramente istituzionale ma possa diventare un percorso che si fa insieme”.
Borioni: "Sostegno al reddito e all'occupazione le nostre priorità"
Proseguiamo nelle interviste ai candidati a sindaco di San Severino. Oggi è la volta di Francesco Borioni, sostenuto dalla lista "Per San Severino".Perché gli elettori dovrebbero votare proprio lei? Quali particolari doti personali ritiene di avere in più che gli altri non hanno?Innanzitutto quello che chiedo agli elettori non è di votare “me” ma di dare fiducia al nostro progetto, di farlo diventare il progetto delle città. Insieme a me lavora un gruppo affiatato e composto da persone motivate e competenti, il nostro punto di forza è il metodo di lavoro, condiviso e partecipato. Per quanto mi riguarda,il mio impegno sarà quello di lavorare con disponibilità, concretezza, integrità (che ritengo essere alla base del mio impegno politico) e a garanzia del nostro progetto poniamo la solidità dei nostri valori e ideali.Ha appena vinto le elezioni ed il “genio della lampada” le appare per realizzare un solo desiderio di opera pubblica. Cosa gli chiederebbe?Domanda insidiosa. Se per unico desiderio si intende la realizzazione immediata di uno dei nostri progetti, senza dubbio vorrei veder realizzato subito il nuovo polo scolastico per la scuola dell’infanzia e primaria. Si tratta di una priorità per noi, perché attiene al futuro dei nostri figli che meritano di compiere il loro percorso formativo in un ambiente stimolante, tecnologico e sicuro, a basso impatto ambientale. Se al contrario il Genio mi concedesse di agire in maniera diretta su una questione di interesse pubblico, altrimenti di difficile soluzione, allora credo che opterei per risolvere la questione cementificio, scongiurando la conversione in inceneritore, e impiegando le risorse disponibili nella creazione di un piano di gestione di rifiuti virtuoso basato sulla strategia rifiuti zero, che oltretutto consentirebbe di creare occupazione.Adesso che lei è un personaggio pubblico ci vuol dire per quale partito politico voterebbe se contemporaneamente alle comunali ci fossero le elezioni politiche?È difficile orientarsi nello scenario che offre al momento la politica nazionale. Sicuramente io mi sento vicino agli ideali e ai valori di sinistra, che attualmente sta attraversando un momento di trasformazione e ridefinizione. Le formazioni politiche che vediamo oggi, sono costituite da macro coalizioni che hanno più funzioni di asservimento al potere che di rappresentanza ed è quindi difficile per me riconoscermi in esse. Trovo che ci siano buone proposte che richiedono coraggio e costanza per la formazione di un progetto politico coerente e credibile.Quale sarà la prima azione concreta che metterà in atto se sarà eletto?Prima di tutto credo sia necessaria un’analisi della macchina amministrativa, per capire immediatamente se vi siano situazioni di cattiva gestione o spreco, per giungere quanto prima ad una opportuna ottimizzazione delle risorse. Fatto ciò, inizieremo a lavorare all’attuazione delle diverse misure di sostegno al reddito ed all’occupazione, azione che ci siamo posti come priorità.Ha intenzione di ritirare l'indennità di carica o intende riservarla per particolari esigenze comunali?Il lavoro è centrale nello sviluppo dell’identità dell’individuo, della sua dignità e del suo apporto alla comunità. Questo principio ci ha spinto a porlo al centro della nostra azione politica. Per svolgere questa funzione esso deve prevedere un adeguato riscontro in termini di soddisfazione delle aspettative, di crescita personale e di retribuzione. Una volta sindaco, prenderò un’aspettativa dal mio attuale impiego, poiché ritengo che non si possa essere “sindaci part time” voglio dedicarmi con tutte le mie energie a questo e mi sembra corretto e legittimo disporre dell’indennità connessa a questo ruolo per continuare a provvedere alla mia famiglia, così come ho fatto sino ad ora.La lista è composta da:Alessandra Aronne (capolista), Samuele Bonifazi, Giovanni Chiarella, Marina Ciriaci, Laura Della Mora, Paolo Della Mora, Americo Eugeni, Romolo Forlai, Lorenzo Gregorietti, Roberto Grillone, Monica Mauroni, Gilberto Primucci, Mirta Ramaccini, Franco Sampaolo, Lucia Ticà, Martina Zucchi.
Cruciani: "Mi sono sempre battuto in città per le persone e per l’ospedale"
Ancora un'intervista ai candidati a sindaco di San Severino. Oggi è la volta di Pietro Cruciani, sostenuto dalla lista "San Severino Marche 2.0".Perché gli elettori dovrebbero votare proprio lei? Quali particolari doti personali ritiene di avere in più che gli altri non hanno?Penso che gli elettori dovrebbero votarmi per gli stessi motivi per cui sono stato proposto come candidato sindaco della coalizione civica San Severino Marche 2.0 su invito dei circoli locali PD ed NCD, dei rappresentanti del mondo civile, dell’associazionismo e delle categorie. Credo che la scelta sia caduta sul sottoscritto perché persona conosciuta in città, oltre che per la professione, per la disponibilità; mi sono sempre battuto in città per le persone e per l’ospedale. Politicamente sono un moderato, e questo mi viene riconosciuto dalla gente, ma anche persona decisa. Sono stato soprannominato “tetragono”; chi mi conosce, sa che quando credo in qualcosa, la perseguo finché non l’ho ottenuta, con fermezza e con decisione. Penso, inoltre, di avere la dote della pazienza, capacità di ascolto, di mediazione e disponibilità.Ha appena vinto le elezioni ed il “genio della lampada” le appare per realizzare un solo desiderio di opera pubblica. Cosa gli chiederebbe?Penso che attualmente l’opera veramente necessaria per San Severino, pur se difficile da realizzare in tempi brevi, sia la bretella stradale che congiunga San Severino con la superstrada “Civitanova Marche – Foligno”. Quindi è necessario l’intervento del genio della lampada per attuare il progetto migliore, stante il fatto che vi sono anche vari progetti per la realizzazione dell’opera. Esiste, comunque, un progetto preliminare finanziato da Camera di commercio, Università, ancora in fase di completamento. Per realizzare l’opera bisognerà farla finanziare dall’ANAS, e quindi sono importanti i contatti politici che la nostra lista ha con la Regione ed il Governo.Adesso che lei è un personaggio pubblico ci vuol dire per quale partito politico voterebbe se contemporaneamente alle comunali ci fossero le elezioni politiche?Se a San Severino Marche ci fossero le elezioni politiche voterei per il partito di appartenenza, il Nuovo Centro Destra. San Severino Marche è stato spesso un laboratorio politico e con la nostra lista abbiamo cercato di riprodurre il modello nazionale di riferimento che è rappresentato dal governo Renzi che sta cambiando il paese, realizzando in poco tempo riforme importati attese da tanti anni. Ricordo che il NCD è il partito dei responsabili che ha evitato la caduta del governo Renzi, evitando di fatto una pericolosa fase di instabilità del paese Italia.Quale sarà la prima azione concreta che metterà in atto se sarà eletto?La prima azione concreta che metterò in atto se sarò eletto è l’applicazione dell’accordo sull’ospedale di San Severino Marche. La Regione ha ufficialmente trasmesso al sindaco Martini ed alla direzione ASUR l’accordo per il futuro sviluppo ed assetto dell’ospedale di San Severino Marche. Questo accordo sottoscritto dal Presidente indica come verrà mantenuto e potenziato il nosocomio settempedano nel prossimo futuro. Questo a conferma di quanto riferito, che ora farà capire anche ai più scettici la verità sulla questione. Uno dei motivi della mia candidatura è far applicare questo accordo e far mantenere quanto promesso dal presidente della regione. Sarà mio impegno assoluto e se non verrà mantenuto sarò costretto a prendere decisioni anche drastiche.Ha intenzione di ritirare l'indennità di carica o intende riservarla per particolari esigenze comunali? Io sono prossimo alla pensione (sono una delle tante vittime della legge Fornero!) Se verrò eletto sindaco, per dedicare più tempo al grande impegno di primo cittadino, non abbandonerò il lavoro completamente, mettendomi in aspettativa, sia perché amo il mio lavoro di medico radiologo, sia perché punto di riferimento per molti miei pazienti che mi vorrebbero ancora sul posto di lavoro, ma opterò per il tempo parziale, in modo tale da poter assolvere, prima del pensionamento, entrambi gli impegni. L’indennità, quindi, verrà automaticamente dimezzata al 50% rimanendo l’altro 50% al Comune che potrà destinarlo per particolari esigenze.La lista è composta da:Muzio Giampaolo, Vitturini Simone, Gregori Simona, Piantoni Sabrina, Cicconi Claudio, Cipolletti Ilde, Evangelista Maria, Boldrini Manfredo, Fattobene Elisa, Della Mora Laura, Menichelli Flora, Paparelli Pierino, Piantoni Sabrina, Aringoli Andrea, Appignanesi Adele, Manuale Martina.
Piermattei: "Non sono legata a nessun partito. Rinuncerò all'indennità"
La terza candidata sindaco, in ordine di estrazione delle liste elettorali, che sottoponiamo all'attenzione dei nostri lettori è Rosa Piermattei. La Piermattei è la prima candidata donna nella storia delle Amministrative settempedane.Perché gli elettori dovrebbero votare proprio lei? Quali particolari doti personali ritiene di avere in più che gli altri non hanno?Io credo che un Sindaco debba possedere le competenze minime di qualsiasi manager, quali essere un buon negoziatore, un leader, avere capacità di risoluzone dei problemi, competenze nelle relazioni interpersonali e così via. Mentre queste competenze sono basilari nel mondo dell’impresa privata - e questa spesso investe nei suoi dipendenti formandoli - nel pubblico sono raramente riscontrate. Io come dirigente in una delle maggiori aziende marchigiane ho acquisito tali competenze gestendo per anni il personale e motivandolo. Nel pubblico questa metodologia migliorerebbe l’efficienza della “macchina amministrativa”. Ciò non significa che nel privato sia tutto positivo, ma questo metodo di lavoro permette di raggiungere risultati in modo più efficiente, con maggiore qualità.Ha appena vinto le elezioni ed il “genio della lampada” le appare per realizzare un solo desiderio di opera pubblica. Cosa gli chiederebbe?Con il “genio della lampada” abbiamo già fatto molte sedute ed abbiamo capito che purtroppo la “manna dal cielo” è solo una chimera. Ma con il mio team, loro sono il mio “genio della lampada”, ho già incominciato a pensare a molte attività sulle quali vogliamo focalizzare. Ma se questo utopico genio dovesse insistere per un’opera immediata, penso che dovrebbe essere la cosiddetta “bretella” di collegamento della nostra valle del Potenza con la superstrada Civitanova-Foligno. Il percorso di questo tratto San Severino-Tolentino dovrà essere vagliato con estrema attenzione e solo quella migliore per la nostra realtà, inclusa l’unione dei comuni dell’alta valle del Potenza, dovrà essere prescelta. Solo così riusciremo veramente a rilanciare tutte le molte eccellenze che questo ricchissimo territorio di San Severino con tutte le sue frazioni offre. Come l’eno-gastronomia, agricoltura, l’arte, l’architettura, la cultura e turismo, le aziende già esistenti che sono comunque riconosciute a livello internazionale, una strada più veloce e meno pericolosa favorirebbe sia il trasporto di merci che il movimento di persone, e quindi il turismo.Adesso che lei è un personaggio pubblico ci vuol dire per quale partito politico voterebbe se contemporaneamente alle comunali ci fossero le elezioni politiche?Non sono legata a nessun partito, infatti questo è uno dei punti di forza della mia lista. Comunque nelle ideologie di molti partiti ci sono aspetti che condivido ma altri con cui non sono d’accordo. Quindi, dovendo votare per le elezioni politiche, prima studierei tutti i loro programmi, poi voterei per quello proiettato verso un futuro innovativo che privilegi le politiche giovanili..Quale sarà la prima azione concreta che metterà in atto se sarà eletta?Le azioni in cantiere sono già molte, quindi individuarne una in particolare è molto difficile. Data la nostra impostazione di lavoro, comunque, dovremo nell’immediato creare una rete di veicoli che permettano un interfaccia aperto e partecipativo tra i cittadini e l’Amministrazione. Vorremmo chiedere alle Frazioni e Quartieri di indicarci un loro referente che fungesse da tramite e ci sottoponesse le loro questioni. Sarà poi la Giunta ed il Consiglio che assembleranno un calendario prioritario negli interventi, rigorosamente condiviso con tutta la popolazione.Ha intenzione di ritirare l'indennità di carica o intende riservarla per particolari esigenze comunali?Come più volte ribadito negli incontri sul territorio, io ho scelto di non percepire l’indennità di Sindaco, bensì lasciarla nelle casse del Comune per particolari esigenze urgenti di mia scelta. Se non ci fossero urgenze particolari potrebbe essere usata per progetti innovativi che aiutino i giovani ad avviarsi nel mondo del lavoro.La lista è composta da:Tarcisio Antognozzi, Vanna Bianconi, Sara Bianchi, Alberto Capradossi, Silvia Chirielli, Francesco Fattobene, Sandro Granata, Giovanni Meschini, Jacopo Orlandani, Paolo Paoloni, Michela Pezzanesi, Piero Pierandrei, Francesco Sentini, Cristina Scoderoni, Traversa Teresa.
Tagli alla sanità: "La salute di mio figlio non è di serie B"
“Alle crisi convulsive non ci si abitua mai, ma ora che il reparto di pediatria di San Severino è chiuso non mi sento più sicura. Adesso ogni volta spero che, se proprio deve avere una crisi, capiti in quelle tre striminzite ore in cui è in funzione l'ambulatorio pediatrico”.Oggi vi raccontiamo la storia di una mamma settempedana, che vuole restare anonima, e del suo bambino che soffre di gravi crisi convulsive.Per loro come per molti altri bambini la presenza del reparto di Pediatria era fondamentale.Sono le 11.30 di un sabato mattina, Marco (abbiamo dato un nome di fantasia) è in macchina col nonno, e accusa un forte mal di testa. Di lì a poco la febbre sale improvvisamente e cominciano le convulsioni. Immediatamente viene portato al Punto di Primo Intervento di San Severino Marche dove i medici trovano subito delle difficoltà: il bambino non si stabilizza, al punto che il nonno, lasciato fuori dalla stanza, sente il medico che parla di un trasferimento d'urgenza al Salesi di Ancona.“Mio figlio si è stabilizzato solo dopo un'ora e mezza di crisi convulsiva. Fortunatamente per noi il tutto è successo durante l'orario di ambulatorio pediatrico, per cui sia la pediatra sia l'anestesista sono accorsi immediatamente”.Quali sono stati i tuoi pensieri in quell'ora e mezza?“Oltre all'ansia che ti uccide provi rabbia, tanta rabbia. Inizi ad urlare, a sentirti impotente e soprattutto in colpa. In colpa perché, benché sia sotto cura, gli sono lo stesso venute le convulsioni, in colpa per farlo abitare in un posto bellissimo, ma dove è potenzialmente in pericolo per colpa di alcuni politici che hanno voluto fare dei tagli. In colpa per non essere un politico, loro hanno figli di serie A mentre i nostri sono di serie B”.Secondo te la presenza quella mattina della pediatra e dell'anestesista quanto è stata utile?“Beh tantissimo, purtroppo Marco ha delle crisi molto forti e la presenza sin da subito del pediatra e dell'anestesista è importantissima. Se non ci fossero stati sarebbe stato trasferito direttamente al Salesi, ma sarebbe passato troppo tempo. La tempestività quando si tratta di crisi convulsive è fondamentale”.Sono ormai le 17 quando Marco, stabilizzato e trasferito all'ospedale di Macerata, comincia a riprendersi. “Il personale di Macerata, come anche quello del punto di primo intervento di San Severino, è stato fantastico con noi – ci ha raccontato la mamma – tutti gentili e premurosi, ma li ho visti decisamente in difficoltà per la mole di lavoro. Non sanno davvero dove mettersi le mani. C'è un via vai continuo di bambini, il pediatra seguiva ben 3 reparti e i posti letto scarseggiavano, noi siamo stati fortunati a trovare subito posto. Purtroppo "dall'alto" hanno tolto senza dare, ovvio poi che chi si trova a lavorare in questa situazione è in difficoltà”.Come sta ora Marco?“Ora sta bene, anche se ha problemi con la lingua. Una convulsione così lunga lo ha portato a ferirsi parecchio, la lingua si è gonfiata ed ha avuto molte difficoltà sia a parlare sia a mangiare. Posso dire che il nostro è stato un caso fortunato, ma la salute dei bambini non può e non deve seguire la fortuna. Una condizione di emergenza può capitare a tutti, ai genitori o, come in questo caso, ai nonni, e ci vuole una bella prontezza di spirito per affrontarla... probabilmente non sarebbe stata la stessa cosa se il nonno di Marco lo avesse dovuto portare direttamente a Macerata durante una crisi così forte”.
San Severino, sopralluogo di Maccioni e Faccenda: "Quasi completati i nuovi ambulatori"
Su segnalazione di alcune mamme di San Severino preoccupate per la possibile riduzione di orari dell'ambulatorio pediatrico dalla prossima settimana per l'assenza di un pediatra che dovrebbe andare in ferie, abbiamo incontrato il dottor Alessandro Maccioni, direttore dell'Area Vasta 3, e la dottoressa Giovanna Faccenda, entrambi presenti in reparto per un sopralluogo.“Sulla questione non abbiamo alcuna comunicazione ufficiale - hanno dichiarato contemporaneamente Maccioni e il dottor Felicioli, anche lui presente e che si è informato tramite il pediatra presente in ambulatorio - “ovvio che nei periodi di ferie la situazione diventa difficile. Nei mesi di luglio ed agosto, ad esempio, ci saranno di sicuro delle riduzioni di orario ma come ci saranno riduzioni per tutta l'attività chirurgica. Con la carenza di personale coprire tutti i turni di ferie diventa difficile. Ad esempio la pediatria che ha 18 ore di ambulatorio probabilmente passerà a 10/12 ore”.Sui lavori di ristrutturazione al quarto piano, che tornerà ad ospitare gli ambulatori di pediatria, ostetricia e ginecologia si è invece soffermata la dottoressa Faccenda: “I lavori sono quasi ultimati, ormai si parla di giorni. Oltre agli ambulatori il quarto piano ospiterà anche il consultorio. Sarà bello per le mamme e gli utenti avere un reparto completamente nuovo”.Nessun cambiamento di orario ufficializzato per la prossima settimana dunque, ma resta l'impegno sia da parte della Faccenda sia da Maccioni di informare le mamme e la popolazione di ogni variazione di orario, anche se secondo quest'ultimo “non dovrebbero esserci problemi di questo tipo almeno fino al 30 giugno”.Ora l'attenzione resta alta sulla visita al Bartolomeo Eustachio del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che dovrebbe arrivare a San Severino venerdì mattina.
Bianchi: "Abbiamo idee semplici, sane e applicabili"
Continuiamo con le interviste ai candidati sindaco di San Severino Marche. Oggi è la volta, seguendo l'ordine di estrazione delle schede elettorali, di Valter Bianchi, sostenuto dalla lista "San Severino Tricolore".Perché gli elettori dovrebbero votare proprio lei? Quali particolari doti personali ritiene di avere in più che gli altri non hanno?Chiediamo ai cittadini settempedani di darci una mano, perchè abbiamo delle idee sane, semplici ed applicabili. Siamo privi di sponsor e di padroni, quindi completamenti liberi dai diktat di partito. Dobbiamo rispondere solo ai nostri cittadini e a nessun altro. Nessuno è superiore all'altro, ci mancherebbe. Ma ritengo di essere una persona coerente, sempre disponibile e soprattutto che ama la trasparenza, quest'ultima importante sia tra le persone sia in una pubblica amministrazione, dove il cittadino deve essere a conoscenza di tutto ciò che passa dentro e in che modo si lavora all'interno.Ha appena vinto le elezioni e il “genio della lampada” le appare per realizzare un solo desiderio di opera pubblica. Cosa gli chiederebbe?Di geni ne abbiamo avuti tanti, forse però avevano delle lampade difettose. Se ci fosse un'immediata possibilità, sarebbe importante realizzare una struttura che dia lavoro ai settempedani, giovani e meno giovani.Adesso che lei è un personaggio pubblico ci vuol dire per quale partito politico voterebbe se contemporaneamente alle comunali ci fossero le elezioni politiche?Definirmi personaggio pubblico è una parola grossa, sono e resterò sempre Valter Bianchi di San Severino Marche. Comunque attualmente sulla scena politica nazionale nessun partito mi rappresenta o ritengo capace di poter rendere l'Italia autonoma sotto ogni aspetto. Se proprio devo dare una preferenza ad un movimento nazionale, che difende ogni giorno i diritti dei cittadini italiani, gli interessi del nostro bel Paese e che vuole renderlo autonomo dai diktat europei e dall'occupazione americana, allora scelgo senza dubbio Forza Nuova, l'unico movimento coerente dal 1997.Quale sarà la prima azione concreta che metterà in atto se sarà eletto?Se saremo eletti, andremo ad analizzare immediatamente il bilancio comunale con tutte le sue voci di entrata ed uscita. Dopo ciò, si può partire subito con i punti delle politiche sociali e a seguire i tagli degli stipendi dell'amministrazione, favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e migliorare la sicurezza e il controllo del territorio.Ha intenzione di ritirare l'indennità di carica o intende riservarla per particolari esigenze comunali?Come detto nel precedente punto ed anche scritto chiaro nel nostro programma, abbiamo intenzione di tagliare lo stipendio dell'amministrazione per destinarlo ad un fondo per emergenze straordinarie qualunque esse siano. Assistenza a famiglie, contributi a giovani imprenditori, manutenzioni straordinarie, bonus per giovani mamme, etc... si possono sfruttare nella maniera più consona e soprattutto, velocemente possibile.La lista è composta da:Lorenzo Lacchè, Roberta Micheletti, Zefferino Giuseppe Savelli, Lorenza Coronati, Gabriele Piermattei, Luciana Sperandio, Venanzio Del Giudice, Debora Romano, Nazareno Baldoni, Martina Borra, Yuri Binanti, Riccardo Zaganelli.
Panicari: "Se ci fossero anche le Politiche, oggi voterei per i Radicali"
Abbiamo sottoposto i sei candidati sindaco di San Severino Marche a cinque domande, per tutti uguali. Pubblicheremo una intervista al giorno, seguendo l'ordine di estrazione della scheda elettorale. Cominciamo il giro con il candidato sindaco Massimo Panicari, lista di centrodestra "Città e Borghi".Perché gli elettori dovrebbero votare proprio lei? Quali particolari doti personali ritiene di avere in più che gli altri non hanno?Per gestire un ente locale, oltre all’onestà, all’impegno e a un buon programma elettorale occorrono professionalità multidisciplinari, altrimenti non si riuscirebbe a incidere sulla macchina amministrativa. Gli elettori dovrebbero votarci perché tutte queste competenze, nella lista civica Città e Borghi sono ampiamente rappresentate insieme alla loro collaudata esperienza. Personalmente credo di essere un buon coordinatore e di avere la migliore squadra in campo.Ha appena vinto le elezioni e il “genio della lampada” le appare per realizzare un solo desiderio di opera pubblica. Cosa gli chiederebbe?Non dirò la bretella perché siamo convinti che riusciremo a realizzarla, magari con più tempo, ma contiamo ugualmente di conseguire questo importante risultato. Dirò una casa di riposo, per offrire un maggior conforto ai tanti anziani presenti nell’attuale struttura, che a mio avviso è troppo austera e priva di spazi adeguati per il loro tempo libero.Adesso che lei è un personaggio pubblico ci vuol dire per quale partito politico voterebbe se contemporaneamente alle comunali ci fossero le elezioni politiche?Sull’onda emotiva creata dalla scomparsa di Marco Pannella e ripensando alle sue tante battaglie per i diritti civili, credo voterei per i Radicali.Quale sarà la prima azione concreta che metterà in atto se sarà eletto/a?Porteremo in consiglio comunale il SUAP di Bosco Rosso, ovviamente per respingere integralmente il progetto di variante urbanistica, per cui daremo un forte segnale contro la speculazione ambientale. Contestualmente ci attiveremo per riqualificare la facciata della locale sede di Banca Marche in Piazza del Popolo, attivando la procedura di defiscalizzazione dei tributi. In questa iniziativa coinvolgeremo l’istituto di credito e l’università di Camerino attuando la formula del concorso d’idee per giovani architetti.Ha intenzione di ritirare l'indennità di carica o intende riservarla per particolari esigenze comunali?Certo che si, sono un libero professionista che opera nell’edilizia e considerando che da Sindaco sarei incompatibile con la mia professione, non potrei agire diversamente. Naturalmente questo impegno lo assumerei a tempo pieno e senza sostituti delegati.La lista è composta da: Alessandra Albani, Simone Biangi, Gianluca Bonifazi, Gino Caciorgna, Michele Cruciani, Lorenzo D’Ercole, Fabio Eusebi, Fabio Falsetti, Fabiola Gianfelici, Gabriela Lampa, Angelo Mantovani, Maria Letizia Marino, Catia Scattolini, Carla Soverchia, Fabio Verbenesi, Luigi Zura Puntaroni.
San Severino, la Caritas intervista i candidati a sindaco
È Don Aldo Romagnoli a dare il via all'incontro, promosso dalla Caritas, con i sei candidati alla carica di sindaco di San Severino Marche, svoltosi ieri sera al cine-teatro San Paolo, per l'occasione gremito. “In questo incontro abbiamo voluto porre domande su argomenti sociali che noi ogni giorno ci troviamo ad affrontare." -ha esordito don Aldo - “Lo scopo di questa serata è informare. Quindi informateci e informatevi. Deve essere un momento di confronto e di ascolto reciproco, nel pieno rispetto di tutti. Non chiediamo miracoli, ma passi sinceri e raggiungibili- ha concluso il parroco settempedano - il bene della città non dipende solo dal futuro sindaco, ma da tutti noi”.Moderatrice dell'evento Barbara Torresetti, insegnante di violino molto attiva nel sociale e abitante del villaggio San Michele Arcangelo di Corridonia, che si occupa di creare occasioni di reinserimento a persone provenienti da percorsi terapeutici e di comunità.Disagi familiari dovuti a gioco d'azzardo, separazioni e divorzi, la possibilità del REIS (reddito e inserimento sociale), il collegamento difficile con le frazioni e poi ancora lavoro e ambiente le tematiche sulle quali i candidati, il cui ordine di intervento è stato estratto a sorte, sono stati invitati ad esporre le proprie idee ed iniziative. A rompere il ghiaccio Francesco Borioni della lista Per San Severino: “Durante questa campagna elettorale abbiamo sempre detto che la prima ricchezza di San Severino sono le persone, e tra queste ci sono anche quelle meno fortunate che vivono dei disagi dovuti a tante situazioni. Il REIS lo vedo come un salto di qualità nell'assistenza, noi vogliamo fare un'analisi di chi ha diritto ad avere questa assistenza, per dare loro servizi e cercare di risolvere i loro disagi creando un network del sociale, perché da soli non si fa nulla. Il Comune deve fare da aggregatore, ma deve farlo con persone qualificate, infatti un punto cardine del nostro programma è l'assistente sociale a tempo pieno”. Per quanto riguarda il problema del gioco d'azzardo Borioni ha poi aggiunto che il Comune “deve fare pressioni in Regione perchè c'è un regolamento da approvare contro questa piaga sociale. Ben venga la riduzione delle tasse per gli esercenti slot free ma ancora più importante è l'informazione. Infine per quanto riguarda le frazioni altro punto focale per noi è l'istituzione del taxi sociale, e vorremmo anche provare dei percorsi nuovi di trasporto pubblico da poter poi modificare”.Ha poi preso la parola Pietro Cruciani della lista San Severino Marche 2.0, già assessore ai servizi sociali della comunità montana e promotore di diversi progetti tra cui il progetto sollievo: “Bisogna fare chiarezza: il REIS è destinato a famiglie in povertà assoluta, con figli minori e reddito fino a 3000€. I fondi sono pochi, per questo dobbiamo attivarci anche con l'ambito sociale per creare un percorso di formazione e reinserimento nel mondo del lavoro, ed evitare che i minori vengano allontanati dalle famiglie e ricadano tra le spese del comune. Contro il gioco d'azzardo dobbiamo puntare sulle interruzioni orarie come deterrente e incentivare i gestori a togliere le slot – ha proseguito Cruciani – ed attivare il servizio di mediatore familiare per evitare separazioni e divorzi troppo frequenti. Per il lavoro ben vengano le borse lavoro ma dobbiamo puntare sulla sinergia con le scuole settempedane e con l'università”. Nel dibattito a ritmo anche troppo lento coi candidati visibilmente provati da questa campagna elettorale è stata poi la volta di Rosa Piermattei, lista San Severino Cambia, che si è presentata dicendo: “sono l'unica donna candidata sindaco, non ho nessuno dietro di me ma solo voi davanti e non intendo accettare il sussidio da sindaco qualora fossi eletta perché ritengo giusto lasciare questi soldi a disposizione della comunità”. La Piermattei si è poi soffermata sulle varie tematiche al centro dell'incontro: “ A San Severino c'è poco lavoro e molta povertà, vogliamo lavorare per dare ai giovani per assicurare loro lavoro e dignità, e cercheremo di farlo attraverso le nostre risorse territoriali, con aiuti anche europei e soprattutto attraverso la giusta educazione. La famiglia, poi, è un nucleo che va curato ed è un dovere della comunità istituire degli uffici di consulenza. La presenza di così tante frazioni nel Comune di San Severino rende normale avere dei problemi di collegamento su cui bisognerà lavorare. Per quanto riguarda il problema del gioco d'azzardo, che riguarda la nostra città ma anche la Regione, è fondamentale educare chi ha a disposizione queste slot e formare centri per chi ha dipendenza. Concludo parlando di ambiente: dobbiamo lottare affinché l'inceneritore non venga aperto, ma anche lottare per il reinserimento delle 84 persone che nel cementificio lavorano”. Una battuta del candidato sindaco per la lista Città e Borghi Massimo Panicari ha “risvegliato” la platea: “Se dietro la Piermattei non c'è nessuno dietro di me c'è Morfeo perciò mi alzo in piedi! Battute a parte per quanto riguarda il REIS io ribalterei l'acronimo in Inserimento sociale e Reddito: dobbiamo creare opportunità di lavoro per dare dignità, noi non vogliamo un'assistenza fine a se stessa. Contro il gioco d'azzardo il comune purtroppo non ha elementi sufficienti per ridurre le tasse, ok ridurre le tasse ma questa da sola non è una soluzione. Sul percorso di preparazione al matrimonio andrò contro corrente perché sono convinto che sia una scelta di vita individuale già difficilissima, in cui terze persone possono fare poco”. Panicari ha poi concluso il suo intervento parlando di ambiente: “ per quanto riguarda l'inceneritore tutti insieme diciamo no, ma noi possiamo essere più incisivi: se sarà aperto noi, che non ci fidiamo dell'arpam, partiremo con dei controlli autonomi. Inoltre punteremo sull'abbassamento delle emissioni atmosferiche da riscaldamento domestico, puntando sulla promozione di interventi di riqualificazione e sulla pianificazione urbanistica”.“Il Movimento 5 stelle sul sociale parte con qualche punto di vantaggio” così ha aperto il suo intervento Mauro Bompadre della lista La Città bella, “il reddito di cittadinanza è nostro cavallo di battaglia, è una proposta di legge documentata, abbiamo dimostrato che si può fare, i soldi ci sono. Allora mi chiedo, e vi chiedo, si può fare perché non si fa? Dobbiamo usare una voce più forte contro dei privilegi che non possono più esistere, perché non si fanno mai tagli agli sprechi, solo ai servizi. La ludopatia è una grave piaga sociale per la quale serve prevenzione, è solitudine e disperazione che grazie al REIS possiamo e dobbiamo limitare. Sulla famiglia mi sento di dire che purtroppo oggi siamo tutte piccole isole, e dalle scuole dobbiamo insegnare ai ragazzi a comunicare e ad accettarsi anche nelle differenze”. A chiudere il primo turno di interventi Valter Bianchi della lista San Severino Tricolore: “le politiche sociali sono un punto forte del nostro programma, noi cerchiamo di proteggere prima il cittadino italiano, che molto spesso viene lasciato indietro. Per questo ci chiediamo se il REIS non sia per caso l'ennesimo contributo a favore di una certa categoria di cittadini lasciandone indietro altri. Il Comune, poi, dovrebbe intervenire contro il gioco d'azzardo bloccando nuove concessioni e incentivando chi ha le slot a toglierle, invece per quanto riguarda il collegamento con le frazioni più che mancare i mezzi mancano le strade, che quando non sono assenti sono disastrate. Importante l'ambito lavorativo, vorremmo incentivare le imprese nelle frazioni, magari aiutando i giovani a crearle. L'amministrazione dovrebbe impegnarsi nella formazione e nel supporto alle giovani coppie, e fare prevenzione contro l'uso degli stupefacenti, ampiamente diffuso in città soprattutto tra i giovanissimi. Per quanto riguarda infine l'ambiente anche noi diciamo no all'inceneritore, ma su questo non facciamo nemmeno troppe promesse”.A chiusura del dibattito ai candidati è stato chiesto di esprimere la propria opinione sulla creazione di una Consulta comunale del sociale, possibilmente con l'integrazione di persone di altre etnie. Al riguardo Bianchi vede di buon occhio la creazione di questa consulta e per quanto riguarda l'integrazione sì se “sono cittadini integrati, ma dando sempre la precedenza alle persone del luogo”, Bompadre invece è favorevole a questo tipo di integrazione, anche come forma di “controllo”: “servono integrazione e dialogo”. Fuori tema il candidato Panicari che ha posto di nuovo l'accento sulle tematiche a fondamento del suo programma: “sull'inceneritore non ci devono essere speculazioni di sorta ma ci tengo a precisare che la bretella e l'unione dei comuni portano la nostra firma. La politica è condivisione di proposte ed idee ma ha bisogno di competenze per essere incisiva”. A conclusione ha rinnovato il suo rammarico per la presenza di ben 6 liste, argomento ripreso poi da Rosa Piermattei che vede questa situazione come le due facce della stessa medaglia: “le sei liste denotano malcontento e allo stesso tempo una forte risveglio delle coscienze. Forse è davvero arrivato il momento di cambiare”. D'accordo con l'integrazione nella consulta anche Cruciani, che in ultimo si è proposto come “garante per il futuro del nostro ospedale, grazie anche alle riforme poco condivise del presidente Ceriscioli”. “La consulta sociale era già stata fatta dall'assessore Giorgetti, e se saremo eletti come prima azione vorremmo istituire un fondo di 50000€ per disoccupati ed inoccupati” ha affermato Borioni che ha concluso dicendo con un sorriso “ vi annuncio da ora che se sarò eletto non rinuncerò all'indennità di sindaco, prenderò un'aspettativa dal lavoro per fare il sindaco a tempo pieno, per cui avendo moglie e figli avrò bisogno di quei soldi, voglio evitare di diventare cliente della Caritas”. Un dibattito sereno e dai toni pacati che ha lasciato però nell'incertezza molti dei presenti in sala.
"Per San Severino" si presenta. Borioni: "Lottiamo non contro qualcosa, ma per qualcosa"
Anche l'ultima delle sei liste in corsa a San Severino per le elezioni amministrative del 5 giugno ha svelato le sue carte: il candidato sindaco Francesco Borioni ha presentato questo pomeriggio al Teatro Italia i componenti della lista civica "Per San Severino" e i punti salienti del programma. "Siamo felicissimi di questa serata, piena di gente, sinceramente essendo gli ultimi avevamo timore che qualcuno si fosse stancato e non venisse! - così ha aperto la presentazione Alessandra Aronne, una delle colonne portanti della lista - Questa sera sono più emozionata del solito, perché molto è stato il lavoro per questo progetto e per questa lista. Ci tengo infatti a precisare che, al contrario di come è stato insinuato, questa non è una lista nata dal nulla, anzi è nata negli ultimi anni come conseguenza naturale di tutti i progetti e le proposte fatte alla maggioranza che sono stati disattesi. Questo è un gruppo di supporto che riporterà l'attenzione sui veri problemi e bisogni del cittadino. Tutti saremo impegnati a difendere il nostro territorio, ognuno con le proprie competenze. Per guidarci in questo progetto, insieme, abbiamo trovato in Francesco Borioni il rappresentante più idoneo, è la persona che meglio esprime le capacità morali, intellettuali, la capacità di mediazione che sono necessari per portare cambiamenti alla città. Ringrazio, oltre al gruppo qui schierato, tutti quelli che ci hanno aiutato e supportato come Tiziana Ruggeri, Francesca Pellegrino cui dobbiamo il logo e lo slogan, Enzo Ticà e Arianna Scarponi che curano il nostro sito web e la pagina Facebook".La Aronne ha poi lasciato la parola al candidato sindaco: "La lista Per San Severino non è solo una lista civica ma è un progetto, non contro qualcuno, ma per qualcosa, per ricostruire il centro sinistra a San Severino. Delle sei liste presenti posso tranquillamente dire che la nostra è l'unica di centro sinistra, le altre sono sfumature di destra. PER San Severino è un acronimo che contiene partecipazione, perché siamo una comunità di persone che mettono insieme le loro capacità e che sanno ascoltare, energia, intesa come entusiasmo, e rispetto, perché la nostra è un'azione nel rispetto dell'interesse comune. Questa è una lista di rinnovamento, questi giorni ho visto proporsi per un nuovo ciclo amministrativo gente che, con diversi incarichi, sono in politica anche da vent'anni, col rischio di immobilizzare la città. Se credete in me vi posso dire fin da ora che sarò sindaco a tempo pieno, insieme alla squadra, alle associazioni, perché non si fa nulla da soli". Nella squadra di Borioni sono presenti, oltre ad Alessandra Aronne, Samuele Bonifazi commerciante, Mirta Ramaccini impegata, la docente Lucia Ticà, Americo Eugeni ingegnere, Roberto Grillone operaio, Martina Zucchi geologa, Lorenzo Gregorietti responsabile commerciale: "ho sempre vissuto la politica in maniera distante, ora sento l'argomento decisamente più vicino". Poi ancora l'operaia Marina Ciriaci, la giovanissima studentessa Laura Della Mora, Paolo Della Mora musicista e organizzatore di eventi, Giovanni Chiarella, Monica Mauroni impiegata che crede nell'importanza del sociale e di una buona organizzazione, Franco Sampaolo "fortunato pensionato" come si è descritto, Gilberto Primucci impiegato ed infine il musicista-fotografo Romolo Forlai.Borioni ha poi ripreso in mano la presentazione incentrando prima l'attenzione sui tre "temi caldi" della campagna elettorale, e poi parlando a grandi linee del programma: "la questione dell'ospedale per me è stata gestita male e ormai ciò che si è perso si è perso. È fondamentale però ora aprire un tavolo permanente tra comune e regione per discutere dei cambiamenti ormai prossimi. Per quanto riguarda il cementificio noi diciamo no, e siamo convinti che la bretella (che è ormai diventata una leggenda) sia importante tanto quanto rientrare nella quadrilatero. Questi sono temi sovracomunali, quindi dobbiamo cercare alleanze coi comuni vicini, per fare massa critica".Il lavoro è al primo posto nel programma della lista di Borioni: "cercheremo di mantenere il lavoro che c'è, di creare nuovi posti e di tutelare chi il lavoro l'ha perso". "Abbiamo delle proposte concrete sia per quanto riguarda le aziende strutturate - ha spiegato Mirta Ramaccini - sia per il settore artigiano- commerciale, sia per contenere e possibilmente diminuire la disoccupazione perché, come diceva Pertini, non c'è dignità senza lavoro ". Lorenzo Gregorietti ha poi illustrato lo sviluppo economico grazie al turismo: dobbiamo sfruttare le risorse del territorio, cercando di trattenere in città i turisti occasionali, e per questo dobbiamo creare intrattenimento. Sfruttare l'arte e la cultura che a San Severino sono un'eccellenza potrebbe essere una carta vincente". Argomento questo ripreso anche da Roberto Grillone: "credo che l'arte soprattutto in questo periodo di crisi possa e debba costituire un orizzonte che ci consenta di ritrovare l'identità e al tempo stesso nuova forza, e perché no di diventare una città d'arte importante nel nostro Paese. Facendo qualcosa di strutturato possiamo creare molte opportunità". Martina Zucchi ha esposto il tema dell'ambiente: "vorremmo attuare una attività di prevenzione per quanto riguarda il rischio idrogeologico, con monitoraggio di frane attive, del bacino del Potenza ed anche delle acque e della qualità dell'aria. Il territorio va valorizzato nella sua interezza." Diverse le proposte per quanto riguarda il sociale, trattate da Chiarella: "il sociale è tra i nostri obiettivi primari. Vorremmo dare una reale e concreta accoglienza e accompagnamento a chi ha bisogno, senza distinzioni; individuare anche appezzamenti di terreno inutilizzati magari nei rioni per creare degli orti sociali." Dello sport si è invece occupato Samuele Bonifazi: "bisogna creare un'organizzazione delle società sportive e un progetto comune. Lo sport è una scuola di vita che deve insegnare ai ragazzi i valori e il rispetto che li renderanno migliori nella vita di tutti i giorni, e magari avremo ancora altri campioni settempedani". Lucia Ticà invece ha parlato degli investimenti sulla scuola, per quanto riguarda il supporto per i disabili e linguistico, il potenziamento del servizio del nido comunale sia come numero di posti sia come flessibilità di orari, arrivando all'ipotesi della costruzione di un nuovo polo scolastico moderno, sicuro e senza barriere architettoniche. Altro punto fondamentale è l'urbanistica, tema esposto da Eugeni: "ci impegneremo per l'attuazione rigorosa del piano regolatore, accettando variazioni solo in casi eccezionali così da sfuggire ogni logica clienterale. La nostra attenzione va alla zona industriale, alla messa in sicurezza del ponte dell'Intagliata, la riorganizzazione della zona del Glorioso e il completamento delle piste ciclabili". In chiusura Romolo Forlai ha ripreso il tema del territorio come attrattiva turistica: "attorno a San Severino ci sono posti bellissimi ma non reclamati. San Severino è un "gioiello nel verde" e deve risorgere, dobbiamo far conoscere, anche attraverso dei percorsi guidati, cosa c'è di bello".
"San Severino 2.0" si presenta. Cruciani: "Rinnovamento nella continuità"
Una presentazione “al contrario” quella della lista “San Severino 2.0” del candidato sindaco Pietro Cruciani, nella quale “12 candidati sono alla prima esperienza politica, 9 sono donne, dieci su sedici hanno meno di 42 anni e tutti insieme rappresentano al meglio la popolazione settempedana” come spiegato dal presentatore della serata Marco Moscatelli.Dopo una breve introduzione uno ad uno sono saliti sul palco i candidati consiglieri, per prima Adele Appignanesi, insegnante di sostegno all'istituto tecnico: “conosco la forza e il coraggio delle famiglie dei ragazzi che hanno problemi, ma conosco anche la loro rabbia e delusione per tutti gli ostacoli che incontrano, e vorrei davvero fare qualcosa per per abbatterne alcuni”, Andrea Aringoli, 26 anni, candidatosi “per rilanciare la città per noi giovani”, rilancio che chiede anche l'ex docente Manfredo Boldrini il quale punta anche alla valorizzazione dei siti religiosi. L'avvocato Claudio Cicconi si è presentato come un appassionato di San Severino Marche, mentre Ilde Cipolletti, architetto “iperattiva” vorrebbe dedicare la sua attenzione a chi fa parte delle associazioni: “faccio parte della Pro Castello e del collettivo AltriMenti, che lo scorso inverno ha realizzato il “Bosco Urbano”. So bene quante difficoltà ci sono a relazionarsi con la burocrazia e l'amministrazione quando si fa parte di un'associazione, per questo vorrei aiutare chiunque si impegna per creare qualcosa per la città”. Laura della Mora, artigiano, vorrebbe aiutare i membri della sua categoria, Maria Evangelista è invece piena di energie: “recentemente ho ripreso in mano la mia vita perdendo 70kg, e le stesse energie che ho speso per questa impresa le vorrei usare per San Severino, puntando sull'educazione al benessere inteso come stile di vita salutare”, la giovane Elisa Fattobene ha deciso di candidarsi perché vorrebbe nel suo futuro una politica chiara e concreta. Dopo tanti volti nuovi è stato il turno di Simona Gregori, attuale assessore alla cultura di San Severino: “in questa lista ci sono molti ragazzi e penso davvero che la mia esperienza possa aiutare. Sono orgogliosa di aver amministrato la città questi 5 anni e nell'ambito culturale abbiamo fatto grandi cose, ma ne possiamo fare altrettante. Per quanto riguarda l'ambiente ed il cementificio in particolare chiedo a tutti di non dividerci su questa questione così importante per il paese”. Neofiti della politica anche Martina Manuale, laureata in giurisprudenza, candidatasi perché “la nuova generazione deve metterci la faccia e lottare per il cambiamento. Mi ha convinta la forza con cui Cruciani ha intenzione di guidare i giovani nell'inserimento nel mondo del lavoro”, e l'estetista Flora Menichelli “felicissima di sviluppare per la città un progetto di turismo itinerante e turismo religioso”. L'assessore ai lavori pubblici Giampaolo Muzio vorrebbe continuare ad amministrare per “finire i lavori già iniziati, soprattutto nelle frazioni”, Pierino Paparelli, pensionato, ha a cuore le sorti delle persone in età più avanzata e spesso sole, mentre come la Gregori anche Sabrina Piantoni vorrebbe poter aiutare con la sua esperienza questo gruppo di giovani. Determinato Simone Vitturini: “nel nostro progetto hanno grande spazio lo sport, vorremmo mettere a disposizione tute le attrezzature del comune per le associazioni, che sono da ringraziare perché sono fondamentali per la crescita dei nostri ragazzi. Altra parola d'ordine è sicurezza, sia a livello di ampliamento della rete di telecamere a rioni, sia organizzandoci con le associazioni per l'educazione stradale. Vorrei inoltre fare un flash per quanto riguarda il bilancio: negli ultimi anni abbiamo diminuito le spese fisse del 10%, abbiamo diminuito il debito e lasciato un “tesoretto” in parte vincolato”. A chiudere la lista dei candidati consiglieri Manlio Caciorgna che vorrebbe portare alla luce i problemi delle frazioni, per farle tornare alla loro dignità.Moscatelli ha poi presentato il candidato sindaco Pietro Cruciani, il quale dopo aver parlato un po' di sé e delle sue esperienze politiche e non, si è lungamente dedicato a snocciolare il programma in tutti i suoi punti: “sono un moderato ma mi definirei un liberal riformista. I nostri obiettivi nascono per far uscire San Severino dalla crisi, Martini in questo ha già fatto un ottimo lavoro. Da qui il nome della lista “San Severino 2.0” a significare il rinnovamento pur nella continuità. Nel nostro programma in primis abbiamo messo il lavoro, poi la città per ridare vita sia alla piazza sia a quartieri e frazioni.” Cruciani ha poi affrontato il tema della sanità ed in particolare dell'ospedale: “il comitato ha fatto sentire la voce dei cittadini, facendo capire alla Regione che dietro al comitato c'è la città. Però ci vuole anche realismo, il punto nascita abbiamo visto che non è possibile mantenerlo. Bene averlo difeso, ma ora dobbiamo guardare avanti, e riconoscere a Martini il merito di aver strappato a Ceriscioli la week-surgery che renderà San Severino un polo d'attrazione per tutta la provincia”. I servizi sociali, lo sport e lo sviluppo urbano ed extra urbano sono altri temi cari a Cruciani e al suo gruppo: “ben venga la realizzazione della bretella ma considero altrettanto importante la realizzazione del cosiddetto Anello delle montagne, per non restare isolati”. Tutti insieme hanno poi il proposito di occuparsi del Comune e di una maggiore apertura ai cittadini, di sicurezza, di scuole, di cultura, turismo e di tutela ambientale: Cruciani e la sua squadra dicono “no alla combustione di css per alimentare il cementificio di Gagliole, perché inquina e non ha alcuna ricaduta positiva su San Severino”.
"Niente scuse, c'è il Movimento 5 stelle": Bompadre presenta i suoi
"Ricominciamo da noi, è questa la chiave di tutto" Con queste parole il candidato sindaco Mauro Bompadre ha voluto aprire la presentazione della lista "La città bella" del Movimento 5 stelle che lo sostiene come candidato sindaco."Il Movimento 5 Stelle è qualcosa di nuovo, almeno per San Severino. È un'opportunità di cambiamento vero per tutti. Tutti lo sanno, sia chi segue il nostro messaggio di etica, trasparenza ed onestà, sia chi questo messaggio lo avversa. La nostra lista si chiama "la città bella" e noi ci proponiamo di valorizzare le sue bellezze paesaggistiche, storiche, culturali, ma abbiamo capito che non è più tempo di quelli che arrivano e dicono "faccio tutto io, ci penso io", noi crediamo esattamente nell'opposto: crediamo che siano i cittadini ad attivarsi per migliorare la loro realtà, la loro vita e quella delle prossime generazioni. Già da un anno - ha continuato Bompadre - lavoriamo a questo programma, a questo progetto, a questo sogno che è qualcosa di realizzabile. A San Severino problemi ce ne sono, e anche grandi, è purtroppo una città che si sta spegnendo e che sta venendo smantellata pezzo pezzo, come l'ospedale. Ho visto diversi medici nelle altre liste, mi sono chiesto dove fossero quando ci toglievano i reparti. Il male non si può proporre ora come medicina. La nostra, come ha saggiamente detto Cadia Carloni, non è una squadra per vincere ma per governare, non troverete in lista nomi roboanti o "portatori di voti", e non penso proprio che a qualcuno di voi piaccia sentirsi parte di un pacchetto di voti".Il candidato sindaco ha poi esposto le 5 stelle ovvero i 5 obiettivi del suo programma, a cominciare dalla città sana che avrà come argomenti principali l'ospedale ed il cementificio, battaglie epocali come le ha definite Bompadre, secondo punto è la città pulita che tra le altre cose prevede il miglioramento della raccolta differenziata dei rifiuti, e poi ancora la città bella, la città viva "per riportare San Severino ad essere turistica, "noi vorremmo una manifestazione al mese" e infine la città sicura con la proposta di relazionare insieme le forze dell'ordine per organizzare la vigilanza notturna. Dopo il programma il candidato sindaco ha provveduto a presentare uno ad uno i suoi candidati: Cesare Marinelli, che già dal 2012 fa parte del movimento 5 stelle, Piergiorgio Paparelli, vigile del fuoco che ha lavorato a livello nazionale ad un progetto di razionalizzazione delle risorse "abbiamo mantenuto ed in parte migliorato la sicurezza tagliando i costi, e questo è possibile anche nel pubblico. Sono qui per portare la mia esperienza e le mie competenze per questa bella città". Fabrizio Marinelli, programmatore che si è ispirato a Gandhi per esprimere il suo pensiero: "sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo", un altro vigile del fuoco Maurizio Prenna che ha sottolineato come questa lista sia una novità. Presentazione speciale per Stefania Follini, protagonista anni fa di una ricerca scientifica nel New Mexico che l'ha vista affrontare 4 mesi in solitudine all'interno di una grotta: "per me è stata motivante la crescita personale che derivava dalla partecipazione a questo esperimento. Non sono una tipa che si spaventa facilmente, ora sono anche iscritta al secondo anno di Lingue all'università dì Macerata". Sonia Ventura è una programmatrice e una mamma che proprio da suo figlio ha tratto la forza per candidarsi: "per mio figlio e per i bambini voglio un futuro migliore, voglio una città che non sia bella solo prima delle elezioni". Molta voglia di lavorare e di fare bene anche nelle parole di Marisa Mattiacci, disoccupata e invalida, e di Stefano Nepi, fabbro. Daniela de Santis, laureata in lingue, punta l'attenzione sul simbolo: "non essere una lista civica, avere questo simbolo è la nostra forza e la vostra garanzia". È stata poi la volta di Giuseppe Palazzesi, pensionato della polizia di Stato, di Edoardo Tomassetti e di Daniela Bonci: "siamo persone semplici, ma è dalla semplicità che vengono le buone idee". Il commerciante Maurizio Forconi ha deciso di candidarsi perché si era "stancato di sopravvivere, bisogna vivere". Dulcis in fundo Bompadre ha presentato l'anima del gruppo, Cadia Carloni: "nella lista che vi abbiamo presentato stasera c'è rappresentata tutta San Severino, e sono felice che ci sia tanta San Severino anche in sala stasera. In questo momento state vedendo un cambiamento di rotta. Il nostro programma, che nelle prime sei pagine contiene valori e trasparenza, può considerarsi più un progetto che abbiamo intenzione di costruire senza barriere, senza destra né sinistra. Scegliete con grande attenzione, leggete bene i programmi, perchè non è possibile ad esempio che una lotta contro l'inceneritore venga proposta da chi fa parte di una cordata politica che fa e vota leggi proprio sull'incenerimento dei rifiuti anche nei cementifici!" L'importanza della coerenza dei programmi ma soprattutto delle persone sono concetti ribaditi anche dagli ospiti della presentazione: i portavoce del movimento 5 stelle in consiglio regionale Gianni Maggi e Romina Pergolesi e il consigliere comunale di Macerata Carla Messi. "Vi ringrazio per essere intervenuti così numerosi ed interessati, ho visto i vostri occhi attenti e curiosi di capire. - ha concluso Mauro Bompadre - Ricordate che non ci sono 6 liste tra cui scegliere, c'è la nostra e c'è la loro. Questa volta una scelta c'è, niente scuse, c'è il movimento 5 stelle".