Marco Massei: "Ad Arezzo per costituire una rete di comitati a difesa dei piccoli ospedali"
"E' stato un incontro positivo e con gente agguerrita".
Questo il commento a caldo dell'avvocato Massei, vice presidente del comitato per la salvaguardia dell'ospedale di San Severino, dopo l'incontro dei giorni scorsi con altri comitati. "Si è costituita una rete di comitati a livello nazionale che ha avuto come primo obiettivo unire in una piattaforma comune le istanze principali dei comitati, tutti nati a difesa di ospedali piccoli, e spesso dislocati in zone disagiate".
Tre i punti focali emersi durante l'incontro. In primo luogo questa rete che si è venuta a creare vuole capire e chiedere alle istituzioni competenti come mai non si è mai applicata la famosa deroga Lorenzin, peraltro decreto mai pubblicato, inoltre i comitati vogliono saperne di più su quali saranno i rapporti futuri tra sanità pubblica e sanità privata: "sia chiaro, non abbiamo nulla contro strutture sanitarie private - ha chiarito Massei - ma siamo dell'idea che non debba crescere a scapito della sanità pubblica. In particolare in questo momento storico occorre ricordare che non tutti possono permettersi di curarsi privatamente". Infine i comitati facenti parte della rete intendono lottare per il mantenimento dei pronto soccorso e punti di primo intervento, che in zone disagiate fungono da salvavita. "E' nostra intenzione portare queste istanze al Governo - ha spiegato il vice presidente del comitato, accompagnato in questa occasione da una piccola delegazione tra cui Mario Chirielli, Simona Barbini e Barbara Cacciolari, alle quali si devono molti contatti che hanno poi portato a questo incontro - "sebbene la sanità sia materia regionale il Governo può intercedere in situazioni in cui ci può essere il pericolo per la salute dei cittadini, e noi riteniamo che questa sia una di quelle situazioni. Ognuno dei comitati coi suoi mezzi cercherà di portare queste istanze al Governo, magari attraverso interrogazioni ad esempio al Parlamento o chiedendo di essere ricevuti al Ministero della Salute. Cercheremo inoltre di tenere alta l'attenzione attraverso i media, vogliamo anche allargare questa rete, uniti la nostra voce risuonerà più forte, vogliamo fare massa critica perché no con l'aiuto delle istituzioni a tutti i livelli". Ancora incerta la data dell'incontro pubblico che i comitati hanno intenzione di organizzare a Roma e che dovrebbe avvenire tra Giugno e Luglio.
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