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Halloween: la gara sui social a chi si maschera meglio (anche nella vita)

Halloween: la gara sui social a chi si maschera meglio (anche nella vita)

Halloween 2025 sui social è iniziato una settimana fa. Tutorial per trucchi spaventosi, ricerche del costume perfetto, countdown alle feste a tema. Ma mentre osservo questo carnevale digitale, mi viene da pensare: questa è l'unica notte dell'anno in cui ammettiamo apertamente di indossare una maschera?

LA FESTA DELLA FINZIONE ONESTA

C'è qualcosa di liberatorio in Halloween. Per una notte possiamo essere qualcun altro e tutti lo sanno. Nessuno pensa che tu sia davvero un vampiro o una strega. La maschera è dichiarata, evidente, accettata. Halloween è onesto. I social no.

Quest'anno ho notato una cosa: la gara per il costume perfetto è diventata quasi più stressante della gara per la foto perfetta. La gente inizia a ottobre a cercare idee, a pianificare look che finiranno su Instagram. Non si tratta più di divertirsi a una festa. Si tratta di creare un contenuto. Il costume non è più per la festa. È per il feed.

LA MIA ESPERIENZA DIETRO LE QUINTE

Nel mio lavoro vedo entrambi i lati della medaglia. Creo strategie social per aziende e professionisti, so esattamente come si costruisce un'immagine online. Ho visto influencer che postano "momenti spontanei" studiati al millimetro con team di professionisti. Ho lavorato con persone che hanno fatto fotoshoot di tre ore per ottenere quella singola foto "naturale".

La differenza con Halloween? Ad Halloween sappiamo che è finto. Sui social ci crediamo davvero.

LA LEZIONE DI HALLOWEEN

Forse Halloween ci sta insegnando qualcosa. Forse dovremmo essere più onesti come lo siamo ad Halloween. Dichiarare apertamente quando stiamo indossando una maschera invece di fingere che sia la nostra vera faccia.

"Questa foto l'ho rifatta venti volte." "Ho messo un filtro perché oggi mi sentivo brutta." "Questa vita perfetta che vedete è costruita per i social."

Sarebbe rivoluzionario. Ma non succederà. Perché la maschera funziona. Genera like, engagement, validazione. E nella economia dell'attenzione, la maschera vende più della verità. Le persone davvero autentiche sono rare sui social. Le riconosci perché non hanno paura di sembrare imperfette, confuse, normali. Non costruiscono una versione ideale di sé. Vivono e basta. Indossare una maschera ogni giorno è stancante.  Devi sempre essere "on". È un lavoro a tempo pieno.

LA RIVOLUZIONE POSSIBILE

Immaginate se Halloween diventasse la norma. Se ammettessimo apertamente che sui social siamo mascherati. Se dichiarassimo i filtri, i ritocchi, le bugie piccole e grandi. Non succederà mai del tutto. Ma qualcosa sta cambiando. Vedo sempre più persone che iniziano a stancarsi della finzione. Che cercano contenuti veri anche se meno belli. Che premiano l'onestà più della perfezione. Halloween ci dà il permesso di essere qualcun altro per una notte. Ma sui social abbiamo preso quel permesso e lo abbiamo esteso a tutto l'anno.

La differenza è che ad Halloween ci divertiamo. Sui social ci esauriamo

 

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