Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Sauro Pigini, capogruppo Consiliare Movimento 5Stelle Porto Recanati
"Con vivo interesse abbiamo letto il documento pubblicato la scorsa domenica dal segretario della locale sezione del PD avente ad oggetto “Abbiamo ottenuto un finanziamento da 1,4 milioni!”. Il finanziamento in questione si riferisce al bando relativo alla risistemazione urbanistica delle zone degradate. Nello specifico leggi Hotel House.
Dal documento si potrebbe dedurre che detto finanziamento è stato ottenuto per merito di una parlamentare, cui è stato richiesto di seguire con scrupolo l’iter della pratica, ed alla quale vengono riservati i meritati ringraziamenti. Analoghi ringraziamenti vengono riservati anche ad un assessore regionale che si è ascritto a suo merito la difesa costiera dell’area sud. Qui sarà il caso che finalmente si faccia chiarezza su rendite di posizione con le quali la maggioranza comunale ed alcuni esponenti della giunta regionale inquinano e falsano la verità. E la verità è che la difesa della costa sud si realizza perché serve a rete ferroviaria italiana per difendere la linea adriatica. Se la linea crolla a Potenza Picena l’Italia adriatica finisce ad Ancona!
Ma al di là di queste precisazioni, l’elemento più inquietante, che si legge nel documento, è quello relativo all’appello rivolto al Sindaco perché l’amministrazione garantisca la compartecipazione al progetto da 1,4 milioni e faccia sì che si veda la sua realizzazione. Realizzazione che potrebbe essere messa in dubbio per l’ostilità di qualche lista civica e pertanto si chiede l’impegno pubblico del Sindaco per il reperimento di quei fondi!
Affermazioni che, fatte da una forza politica che si è impegnata sul problema, sottintendono che si è a conoscenza della totale mancanza di idee e di progettualità da parte della giunta comunale! Ed ancor di più non si può non evidenziare come un intervento, complesso come quello che richiederebbe la risistemazione dell’area, venga banalizzato come un intervento per togliere il via vai di pedoni che collega l’Hotel House al centro città!
Certo la richiesta di finanziamento fu presentata per volontà del dott. Passerotti, anche se su sollecitazione di alcune forze politiche, e fu quasi una scommessa. Ma ora che questa scommessa è stata vinta, e la vincita è di tutta la città, sarebbe il caso che la giunta accogliesse l’accorato appello del segretario del Partito Democratico ed aprisse un dibattito su questo tema in quello che ancora rimane il luogo deputato a ciò. Vale a dire il Consiglio Comunale.
p.s. Gli altri temi trattati nel documento PD li lasciamo al gossip, strettamente anonimo, cittadino".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del gruppo Fratelli d'Italia di Porto Recanati.
"Fratelli d'Italia di Porto Recanati ricorda la strage di Via d'Amelio, nella quale morì il Giudice Paolo Borsellino e cinque uomini della sua scorta, e lo fa attraverso una campagna mediatica dal messaggio inequivocabile: "chi tace acconsente".
Oltre alla significativa data, quest'anno siamo di fronte ad una sentenza che ha fatto discutere, con condanne, assoluzioni e interrogativi ancora irrisolti. Come afferma qualcuno, "più delle sentenze pesano buchi neri dove si nascondono poteri occulti che probabilmente Borsellino aveva individuato e non ha fatto in tempo a far scaturire le scomode verità".
Questa commemorazione – interviene Elena Leonardi capogruppo regionale di Fratelli d'Italia - serve per ricordare alle nuove generazioni chi erano Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, barbaramente uccisi negli attentati di Capaci e via D'Amelio 25 anni fa.
La lotta alle mafie , prosegue la Leonardi, è fondamentale e strategica oggi più che mai, basta ricordare i recenti interventi fatti nella nostra Regione dal magistrato Nicola Gratteri, il quale evidenzia infiltrazioni della 'ndrangheta nella nostra regione. Altro eccellente intervento, prosegue la rappresentante del partito della Meloni, è quello del procuratore generale della Corte di Appello di Ancona, Vincenzo Macrì, il quale evidenzia i rischi di infiltrazioni mafiose nel tessuto socio-economico marchigiano.
Una commemorazione perciò, quella della strage di Via D'Amelio, afferma il partito locale della Meloni, intrisa di significati attuali tanto che, come afferma lo stesso Gratteri: "oggi i mafiosi sono laureati e sono dentro le amministrazioni pubbliche e gestiscono gli affari da mafiosi".
Per vincere questa guerra occorre seguire l'esempio e la abnegazione di figure come Falcone e Borsellino – conclude Leonardi – far conoscere la loro storia, il loro rigore morale e quindi i loro esempi positivi per le nuove generazioni".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa "Azione in movimento", a firma del Presidente Eraldo Mosconi
"Premettendo che sull’opportunità di realizzare una della pista ciclabile tra Civitanova Marche e Sarnano sono in linea di principio pienamente d’accordo, trovo invece grandi difficoltà a condividere la scelta che aveva fatto la Regione Marche di finanziarla con i fondi degli SMS solidali.
Il sisma che quasi un anno fa ha colpito gravemente i nostri borghi ha lasciato ferite purulente e spesso mal curate. La gestione del “dopo terremoto” sta evidenziando poche luci e molte ombre, la gente è stanca e demotivata. In questo panorama poco rassicurante si innesta la scelta della Regione.
La logica ci insegna che se stai morendo di fame e ti vengono regalati cento euro non vai a comprare un lingotto d’oro pensando che sia un investimento sicuro.
Il Presidente Ceriscioli sentitosi sulla vicenda braccato al montare della protesta, come un toro nell’arena ha preferito procedere con un repentino dietrofront e con un colpo di spugna ha cancellato tutto. Sparisce la pista ciclabile da 5,5 milioni di euro ed azzera completamente gli interventi per quel territorio trasferendo tutte le risorse ad Arquata del Tronto (è andato sul sicuro, chi potrebbe mai contestare una tale scelta che va in favore di una delle comunità più colpite dal sisma) che grazie a queste risorse si troverà in un prossimo futuro con un Municipio che farà invidia al Campidoglio ed una scuola che potrà ospitare l’intera cittadinanza (1200 abitanti).
Tutto ciò cosa dimostra? Semplicemente la pochezza della programmazione della Regione Marche che è la prima a non credere nelle proprie scelte, ma pretenderebbe d’altro canto che i cittadini le accettassero supinamente.
Certo signor Presidente, perché a leggere l’elenco degli interventi ci sarebbe ben altro da discutere oltre all’intervento appena depennato! Sarebbe importante capire se i cittadini che hanno mandato quegli SMS avessero le stesse vostre intenzioni, se il recupero della strada Val d’Aso per 5 milioni di euro o il recupero della Grotta sudatoria di Acquasanta Terme per 3 milioni di euro rientrassero nelle loro priorità di finanziamento o non fossero alla stregua della pista ciclabile opere da inserire nella programmazione ordinaria della Regione e da finanziare con altre risorse.
Purtroppo quando si parla di ricostruzione la gente è sfiduciata. Tutto langue lasciando presagire tempi biblici e queste risorse potevano essere una boccata di ossigeno per gente esasperata, “l’anticipo” di altri interventi che tutti ci auguriamo arrivino presto, poteva essere un segnale di ripartenza, un’iniezione di fiducia ad una popolazione ormai allo stremo delle forze, invece anche in questa occasione si è voluto procedere con l’ennesima provocazione, salvo poi rendersi conto che forse stavolta si era davvero superato ogni limite di decenza.
Sono sicuro che la scelta di spostare le risorse da tutt’altra parte sia stata motivata da una mera valutazione tecnica e che non voglia esserci nessuna volontà punitiva nei confronti di una popolazione troppo spesso dimenticata dall’Ente regionale che questa volta non ci è stata ad essere supina ed accomodante e mi auguro altresì che quello che oggi non era opportuno realizzare con le risorse che i cittadini italiani hanno donato con tanta generosità per altri scopi, venga inserito nella programmazione ordinaria della Regione Marche che di concerto con i Sindaci del territorio potrà al momento opportuno realizzare l’opera, così come sarebbe stato logico fare fin dall’inizio".
“Quali misure sono state adottate dalla Regione Marche per mantenere attive le classi dei comuni colpiti dal sisma anche con parametri inferiori a quelli previsti dalla normativa vigente e come si intende utilizzare il possibile incremento della dotazione organica degli insegnanti dovuto allo stato di crisi post sisma?” Queste le domande che il Consigliere regionale Sandro Bisonni, rivolge al Presidente della Giunta, Luca Ceriscioli, con una interrogazione presentata in Consiglio regionale.
“A seguito degli eventi sismici – spiega Bisonni – nel dicembre 2016, la Provincia di Macerata ha chiesto la proroga di almeno un mese del termine delle iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado fissato dal Ministero dell’Istruzione e la sospensione della programmazione del piano di dimensionamento della rete scolastica sino al superamento della situazione di emergenza con la conseguente conferma dell’attuale organizzazione della rete scolastica sia per quanto riguarda il dimensionamento sia per quanto riguarda l’offerta formativa. Una proposta che ha visto la Regione attivarsi sostenendola presso il Governo centrale.”
Il Ministero nel mese di maggio ha emanato una circolare che stabilisce una deroga alle disposizioni generali, in merito alla distribuzione del personale docente, che consente di mantenere nei comuni colpiti dal sisma le classi anche con parametri inferiori a quelli previsti dalla normativa e di attivare ulteriori classi nei comuni che accolgono studenti nelle zone terremotate.
Da qui la necessità di conoscere lo stato delle cose perché la cancellazione di classi e scuole decreterebbe ancora maggior disagi per le famiglie e gli alunni residenti nei comuni del cratere. Tanto più che la perdita delle classi costringerebbe molti docenti all’utilizzo o al trasferimento presso altre sedi e altri istituti.
“La scuola – conclude Bisonni – è una colonna portante di una comunità perché in grado di formare le future generazioni di un territorio e accanto al lavoro, alle infrastrutture e ai servizi rappresenta il migliore investimento per far tornare a nuova vita le comunità distrutte dal sisma.”
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato inviatoci dal consigliere comunale Deborha Pantana:
"La dittatura strisciante di questa amministrazione che chiude la piazza senza se e senza ma, che decide di non fare più le piscine, che compra un parcheggio proprio e lo chiama centro storico, si è abbattuta adesso su due panchine di Corso Cairoli.
Diversi anni fa chiesi proprio io di mettere queste due panchine all’ombra, nello slargo di Corso Cairoli, oggi senza avvertire nessuno sono state tolte.
Come dovrebbero sapere Carancini, la Monteverde e Ricotta, Corso Cairoli è abitato da moltissimi anziani, soli e con pochi soldi. Ci sono persone in carrozzina che devono pagare le badanti e quindi difficilmente possono consumare in un bar, dunque un luogo di socializzazione per tutti i cittadini che altrimenti non saprebbero dove andare per poter prendere un pò d’aria, stare in compagnia e al fresco durante le calde giornate estive.
Non si vergogna minimamente questa amministrazione di aver assecondato il volere di un paio di persone a discapito di chi trovava in queste panchine l’unico momento della giornata per fare due chiacchiere con gli amici e dimenticare la propria solitudine.
Ridate le panchine a questi anziani e disabili, perché vogliono vivere il loro quartiere senza i limiti imposti da questa amministrazione che non ha saputo comprendere quanto ha dato la presenza di queste due panchine proprio lì a corso Cairoli. A questi anziani non interessa, nient’altro; se tutto questo non avverrà io insieme a loro ci recheremo nella sala della Provincia il prossimo 20 luglio, proprio il giorno del conferimento della cittadinanza onoraria alla Vice Presidente dell’Argentina Michetti, per esprimere civilmente il nostro dissenso verso questa decisione".
"Con l'approvazione dei quattro piani delle opere da parte della regione Marche da oggi partono 299 milioni di investimenti nelle tre province terremotate. Investimenti senza precedenti nella storia dei terremoti soprattutto a dieci mesi dal sisma". Lo afferma il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli.
"Spero che si mettano da parte le polemiche - aggiunge Ceriscioli - abbiamo una grande occasione per far ripartire le aree terremotate e con loro tutto il territorio.
In merito al piano delle opere e a quello sulle donazioni per il comune di Arquata del Tronto, così come d'accordo con il sindaco Petrucci, il municipio verrà finanziato con le donazioni perché verrà realizzata una struttura nuova con due piani in più rispetto a quella esistente.
Un progetto che non poteva per questo essere coperto con i fondi per la ricostruzione. Inserito invece nel piano delle opere pubbliche la sistemazione dei cimiteri''.
(FONTE ANSA)
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Consiglio Regionale delle Marche.
Confermato lo stanziamento di tre milioni e 700 mila euro per la costruzione della nuova scuola Beniamino Gigli che per le regole di questo tipo di finanziamento va riposizionata nell’attuale sito. La vecchia sarà demolita e la nuova risponderà ai criteri antisismici più avanzati con un bellissimo progetto già predisposto dal Comune che sicuramente realizzerà l’opera in tempi estremamente celeri.
Questo intervento sulle opere pubbliche di proprietà comunale è uno dei tanti che, a meno di un anno dal terremoto dello scorso ottobre, viene portato a realizzazione dalla Regione Marche.
Abbiamo circa 90 Comuni con danni causati dal terremoto: una catastrofe mai vista in Italia! Nonostante questo e le inutili strumentali polemiche la Regione Marche si sta organizzando offrendo risposte concrete ed efficaci. Questa per la nostra città è una fra le tante.
Il Comune di Recanati è stato celere nell’assumere l’iniziativa con un apparato tecnico e decisioni di Giunta e Consiglio che hanno consentito di essere sulla griglia di partenza al momento opportuno. Grazie a questo grosso finanziamento si risolve un problema che trasciniamo da più di 8 anni e per il quale il Comune avrebbe dovuto impegnare risorse che ora può destinare ad altro, in modo particolare alla manutenzione delle strade urbane ed extraurbane con un investimento di più di due milioni di euro che non ha precedenti nel recente passato.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati.
“E’ con grande è piacere che nelle Marche registriamo il ritorno di un minimo di senno dalle parti di Palazzo Raffaello in merito alla boutade della pista ciclabile tanto dibattuta in questi giorni. Il dietrofront con il quale il rinsavito governatore Luca Ceriscioli ha deciso di destinare i 5,5 milioni dei famigerati sms solidali alle scuole e al municipio di Arquata del Tronto ci coglie naturalmente favorevoli. E quasi rassicurati: sul destino di questi denari lo scorso autunno si fece un gran parlare e tutta Italia allora si domandò perché non utilizzarli subito per le migliaia di persone rimaste senza un tetto, ma a Roma ci dissero che non si poteva per ragioni burocratiche. Ora che i tentacoli della burocrazia si sono allentati, vedere milioni di euro investiti in una pista ciclabile, piazzata in comuni dove magari ci sono cittadini che attendono la “casetta” o che qualcuno porti via le macerie, ci avrebbe fatto assistere alla classica beffa che va ad aggiungersi al danno. C’è tanto terreno da recuperare sugli Appennini e gli sfollati necessitano di concretezza, non di trovate “glamour”. Il fatto che anche Luca Ceriscioli e i suoi lo abbiano capito se non altro un po’ ci tranquillizza”.
La farsa. La farsa è un "genere teatrale di marcato carattere comico, caratterizzato da vicende burlesche e spesso paradossali".
Sulla vicenda degli sms solidali e della parte destinata in un primo momento alla realizzazione di una ciclovia, la Regione Marche ha messo in scena esattamente una farsa. E, lo dico senza alcuna remora, buon senso chiederebbe che il presidente Ceriscioli e tutta la sua Giunta rassegnassero immediatamente le dimissioni per manifesta incapacità.
La repentina retromarcia indica due cose: o la ciclovia era un qualcosa in cui non credeva neanche Ceriscioli oppure è bastata un po' di pressione mediatico-popolare per fargli fare dietrofront in ventiquattro ore. Qualsiasi possa essere la risposta, indica una inadeguatezza disarmante da parte della Regione Marche nella gestione post sisma.
Questione sms. E' evidente che ci sia stata una grossa disinformazione che ha tratto in inganno la stragrande maggioranza delle persone. Il punto cruciale è che la finalità del denaro raccolto con gli sms solidali non era legata alla ricostruzione, ma al sostegno ai territori colpiti dal sisma. E' una questione di primaria importanza perchè la ricostruzione è affidata allo Stato con risorse pubbliche, mentre gli sms erano destinati al "sostegno" delle aree terremotate. Quindi, tanto per capirsi bene, con i soldi degli sms comunque non si sarebbero ricostruite le case. E questo passaggio forse non è stato mai chiarito a sufficienza.
Ora, la scelta della ciclovia dall'Abbadia di Fiastra a Sarnano piuttosto che l'elisuperficie a Visso possono (anzi, devono) essere decisioni sulle quali discutere, ma sono esse stesse uno degli esempi sul come utilizzare quei soldi. Sono idee e soluzioni che possono piacere o non piacere, ma rappresentano alcune delle possibilità di investimento per il sostegno alle zone terremotate.
A decidere di utilizzare parte di quei fondi per la realizzazione della ciclovia è stata l'assemblea dei sindaci dei Comuni del cratere della provincia di Macerata. A stragrande maggioranza. Ma che con parte di quei soldi si sarebbe realizzata una ciclovia, si sapeva da tempo, dalle anticipazioni del blog di Luca Craia poi riprese dal nostro giornale. Il finimondo però si è scatenato solo ieri. Proteste veementi e la politica pronta a saltare sul carro sempre buono del populismo e del sentimento popolare: "uno scandalo", "una vergogna", "uno spreco", "potevate farci le case" e chi più ne ha più ne metta. Si sono letti più commenti sui social su questa pista ciclabile che sull'elezione di Trump. C'è da dire una cosa, però: che la Regione Marche con questa vicenda della ciclovia è riuscita a risollevare una indignazione collettiva da parte della gente, per mancanza di comunicazione e per scelte discutibili. Se tutte le proteste e le energie usate per stoppare la ciclovia fossero state messe in campo quando gli animali morivano di freddo perchè non arrivavano le stalle, quando venivano promesse casette che non arrivavano, quando le macerie erano ancora per strada a quasi un anno dal terremoto e via dicendo, forse oggi le cose sarebbero diverse? Difficile da dirsi, ma vista la repentina retromarcia di Ceriscioli e c. di fronte a una protesta popolare unanime, non è da escludere. Peccato, però, che si sia riusciti a essere così uniti e incazzati solo per la ciclovia...
Ma qui scatta la farsa. La politica significa soprattutto avere il coraggio delle scelte. Se si prende una decisione perchè la si ritiene giusta, la si deve portare avanti con convinzione, altrimenti evidentemente si buttano là parole e comunicati stampa tanto per guadagnare tempo. Se non si ha il coraggio delle proprie scelte, bisogna prenderne atto e passare la mano: è un atto di dignità e di rispetto verso una popolazione, quella marchigiana, che non merita di essere sbeffeggiata in questo modo. La ciliegina sulla torta, però, è l'atto finale con cui Ceriscioli annuncia, in buona sostanza, che sì, la ciclovia alla fine era una cazzata: i soldi che sarebbero stati destinati alla ciclovia che avrebbe interessato sette (7) Comuni della provincia di Macerata ora andranno sic et simpliciter tutti ad Arquata "come simbolo del ricordo, della ricostruzione e della rinascita dal terremoto". Così, alla fine, noi maceratesi non prenderemo niente: nè case, nè ciclovia. Anche se fra le righe si legge che per fare la ciclovia si utilizzeranno fondi europei, quelli sì destinati alla ricostruzione. Come direbbe qualcuno... "bene, ma non benissimo".
“Il gesto della donazione è una scelta preziosa e importante che la politica e le istituzioni hanno il dovere di preservare. Per questo la cabina di coordinamento per evitare ogni polemica o dubbio sull'utilizzo di questi fondi ha deciso di finanziare la ciclovia con le risorse strutturali europei.
I 5 milioni verranno utilizzati per le scuole e il recupero del municipio di Arquata del Tronto come simbolo del ricordo, della ricostruzione e della rinascita dal terremoto”. Lo afferma il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato ricevuto dall'on. Ceroni (FI):
"Lascia sconcertati e indignati la notizia che la Regione Marche intende finanziare una pista ciclabile mare-monti da Sarnano a Civitanova per 5,5 milioni di euro e il recupero della grotta sudatoria di Acquasanta Terme per 3 milioni di euro con i soldi che i cittadini hanno donato via sms con generosità per far fronte all'emergenza determinata dal terremoto.
Dei 32 milioni complessivi, alle Marche ne sono spettati 17,5. Con una scelta che lascia esterrefatti la Regione ha intenzione di destinare la metà di quella cifra a opere che nulla hanno a che vedere con l'aiuto per le popolazioni terremotate. E questo mentre sono ancora migliaia i marchigiani che vivono quotidianamente sulla loro pelle le difficoltà di una calamità immane e di una ricostruzione che non è mai iniziata.
Tanta solidarietà da parte degli italiani merita rispetto e non può essere dispersa e mortificata in interventi incomprensibili e ingiustificati. Presenterò immediatamente un'interrogazione parlamentare al riguardo per evitare che i soldi degli italiani vengano utilizzati a fini diversi da quelli ai quali li avevano destinati".
Assessori tutti presenti ieri pomeriggio per la prima Giunta effettiva dopo il Consiglio comunale di convalida. Sul tavolo c'erano problematiche di tipo tecnico-amministrativo, in primis la presa d'atto dell'insediamento dell'esecutivo (art. 4 dello Statuto comunale), la proroga delle agevolazioni per il servizio di refezione scolastica a favore degli utenti provenienti dai comuni terremotati e vecchie questioni riguardanti controversie legali, che sono state rinviate perché necessitano ancora di pareri dei professionisti incaricati. Approvata la quantificazione delle somme impignorabili per il secondo semestre 2017.
“Al di là dei punti all'ordine del giorno trattati – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - la riunione è stata utile per dare mandato al Segretario generale di verificare la possibilità di un potenziamento immediato del corpo dei Vigili urbani, con la richiesta di quattro unità stagionali. E' stato anche valutato il discorso di una migliore organizzazione e di intervento del servizio dei netturbini, viste alcune situazione di emergenza rifiuti che ci sono state segnalate, perché il decoro di una città va di pari passo con la sicurezza.
“Ho trovato gli assessori tutti molto motivati – ha commentato Ciarapica. La riunione ci è servita per fare il punto della situazione e scambiarci pareri ed esperienze fatte sul campo in questi giorni. Mi hanno riferito di aver incontrato già i dirigenti e il personale e di aver scelto la stanza per lavorare e ricevere il pubblico. C'è un'ampia condivisione di obiettivi su tutta la linea e questo ci dà la spinta per iniziare l'attuazione del programma e dare le prime risposte ai cittadini”.
Indicativamente sarà mantenuto il martedì pomeriggio per le successive convocazioni.
La deputata di Possibile Beatrice Brignone contesta la scelta della Regione di utilizzare 5 milioni e 450 mila euro, dei 17,5 ricavati dagli sms solidali a favore delle zone terremotate, per il primo stralcio di una pista ciclabile da Civitanova Marche a Sarnano. Per Brignone, altre sono le priorità, come riportare a casa le famiglie e tornare a "vivere queste terre, per poter anche accogliere al meglio sempre più i turisti". Per le piste ciclabili, "ci sono altri finanziamenti, si cerchino anche quelli". "Chi ha donato con un sms - continua -, lo ha fatto pensando di offrire, con quel gesto, una mano per rialzarsi, mano che in quel momento non poteva allungare se non digitando un numero. Per tali motivi ho presentato una interrogazione alla presidenza del Consiglio e per chiedere rispetto chi ha donato soldi e rispetto per chi ancora vive in roulotte o alloggi di fortuna, per chi ogni giorno si muove tra macerie e zone rosse, per chi cerca di strapparsi un futuro con forze sempre più flebili".
Critiche anche dal comitato regionale del Partito della Rifondazione Comunista: "La generosità, l’impegno solidale sono tra le principali virtù civili. Il dramma del terremoto ne è stato l’esempio. Migliaia e migliaia di persone, in tanti modi diversi, hanno dato il loro contributo. Chi non ha potuto partecipare di persona ha scelto di dimostrare la propria vicinanza a quel dolore e a quelle sofferenze con una sottoscrizione in danaro. Questa generosità è stata copiosa, ad esempio oltre 33 milioni raccolti dalla Protezione Civile con il famoso SMS solidale, di cui, per le Marche quasi 18 milioni di euro. Purtroppo però, di nuovo la saggezza del popolo si scontra con l’insensibilità di certa politica. Così la Giunta regionale delle Marche, chiamata a deciderne l’utilizzo, insieme al Comitato dei Garanti dove siede, a rappresentare la nostra Regione, anche l’ex On. Marisa Abbondanzieri vuole destinare quasi un terzo di questo finanziamento (circa 5 milioni e mezzo) alla realizzazione (sembra solo un primo lotto) di una pista ciclabile da Civitanova Marche a Sarnano, opera dal “vago” sapore di gratulazione da collegio elettorale per l’assessore regionale Sciapichetti, sicuramente non urgente e, con qualche impegno, finanziabile con risorse diverse di quelle dedicate alla ricostruzione post terremoto.
Certo questa scelta non è in sintonia con lo spirito di quanti hanno versato, facendo in tanti casi anche un vero sacrificio, il loro contributo. Di più, questa disinvoltura e questa superficialità seminerà, ancora di più, sfiducia e disillusione.
Invitiamo pertanto la Regione Marche a recedere da questa scelta, di più, invitiamo tutti quelli che hanno messo la loro solidarietà a disposizione dei terremotati a far sentire la loro voce e il loro sdegno. Ancora una volta la Giunta regionale dimostra la sua incapacità, una volta di più il modello imposto dal governo nazionale, burocratico, centralistico, macchinoso e antidemocratico, mostra i limiti le cui conseguenze pagano dolorosamente le popolazione terremotate.
La scelta di destinare oltre 5 milioni di euro provenienti dagli sms solidali che gli italiani hanno destinato a favore delle popolazioni colpite dal terremoto sta facendo discutere animatamente. E sono davvero poche le voci che si sono levate a difesa di questa decisione.
Una di queste voci "controcorrente", rispetto al comune sentire è quella di un sindaco: Franco Ceregioli, primo cittadino di Sarnano, uno dei paesi più colpiti dal sisma. Lo stesso Ceregioli ha dichiarato apertamente il suo punto di vista affermando "Nella conferenza dei sindaci dei comuni della provincia di Macerata ricadenti nel cratere, abbiamo discusso dell'utilizzo dei fondi derivanti dagli sms solidali.Considerato che la ricostruzione passerà attraverso risorse pubbliche e che si è deciso che i fondi ricavati dalle donazioni tramite sms fossero utilizzati per iniziative di rilancio economico e turistico dell'area del cratere, sono stati individuati una serie di interventi da realizzare nelle varie parti del territorio.
Per quanto riguarda la nostra area l'assemblea ha approvato uno degli interventi più consistenti, destinando oltre 5 milioni di euro per la realizzazione di una pista ciclabile che parta dalla Abbadia di Fiastra e arrivi fino a Sarnano, coinvolgendo il territorio di sette comuni del cratere.Questo investimento (che fa parte di un più ampio progetto di un anello ciclabile che parte da Civitanova Marche per arrivare a Sarnano e quindi ad Amandola ed infine a Porto San Giorgio) sarà di fondamentale importanza per il rilancio turistico del nostro entroterra, in quanto il turismo legato al vasto mondo delle biciclette è in continua espansione e il nostro territorio offre da questo punto di vista delle possibilità uniche".
A seguito di questo intervento, si è scatenato un vero e proprio vespaio che ha indotto l'avvocato Ceregioli a spiegare ulteriormente perchè ha condiviso la scelta di spendere denaro per una pista ciclabile che parta dell'Abbadia di Fiastra e arrivi fino a Sarnano.
"Alcune premesse. Innanzitutto" dice Ceregioli "nella riunione in questione, come primo punto abbiamo approvato il primo stralcio di opere pubbliche per circa 60 milioni di euro. Sarnano c'è dentro per l'edilizia scolastica, per il centro disabili di Gabella (1200000 euro per la ricostruzione) e con l'ex ospedale (per circa 2000000 di euro). Si tratta ovviamente solo del primo stralcio, a cui me faranno seguito altri secondo un ordine di priorità che ogni ente si è dato. Secondo punto: tutta la ricostruzione, pubblica e privata, viene finanziata dallo Stato (nelle sue varie articolazioni), così come pubblici sono i fondi dell'emergenza, dei contributi per l'autonoma sistemazione, delle casette, delle delocalizzazioni delle imprese, etc.Nell'incontro di venerdì scorso a Sarnano, l'ing. Spuri ha chiarito benissimo le varie questioni relative alla ricostruzione privata, i cui fondi sono garantiti dallo Stato mediante il meccanismo del credito d'imposta bancario.Detto questo, passiamo agli sms.In primo luogo (non è per giocare con le parole), ma la loro finalità non era legata alla ricostruzione, bensì al sostegno ai territori colpiti dal sisma.Non vanno pertanto messi sullo stesso piano i costi per la ricostruzione (che avverrà, o meglio, che è iniziata ad attuarsi con risorse pubbliche) e quelli per il sostegno alle aree terremotate.Il sisma, oltre ad aver distrutto e danneggiato le case (e, ripeto, per questo i fondi sono pubblici), ha anche messo in ginocchio l'economia di tutto un territorio, ed anche su questo bisogna intervenire.Tutto è prioritario e tutto si lega: ricostruzione (per far rientrare le persone nelle proprie case) e rilancio economico (per non far morire un territorio).Certo, presa fuori contesto, una pista ciclabile può sembrare un'eresia, ma contestualizzata al fatto che la ricostruzione sarà (come è giusto che sia) garantita dal pubblico, ha tutt'altra chiave di lettura.La Regione ha proposto un piano di utilizzo dei fondi ricavati con gli sms in linea con le finalità di rilancio dei territori, individuando una serie di interventi che potessero avere ricadute positive dal punto di vista economico.Questa pista ciclabile (quella Abbadia di Fiastra/Sarnano ne sarebbe un primo stralcio) era già stata individuata ante sisma come un progetto strategico di rilancio turistico di questa parte dell'entroterra marchigiano, e per questo la Regione ha proposto di inserirla in questo piano. Si tratta infatti non di un progetto legato al classico (e comunque rispettabilissimo) cicloturismo domenicale, bensì ad una nuova visione di un territorio che, attraverso questa opera che assume anche una forte valenza simbolica, si caratterizza come centro di un turismo legato alle attività all'aria aperta (il c.d. outdoor), capace di attirare turismo da fuori Regione e, soprattutto, dall'estero, fortemente orientato a queste nuove forme di turismo.Ovviamente tutto è opinabile:- invece della ciclabile si poteva fare un altro intervento (... ma anche di quest'altro ipotetico intervento si sarebbe potuto dire lo stesso, secondo il moto principio del c.d. "benaltrismo" ... c'è sempre "ben altro" da fare);- la cifra è troppo alta (ma 5 milioni di euro sarà all'incirca quello che il comune di Sarnano avrà speso a fine anno per i contributi per l'autonoma sistemazione);- etc. etc..Quello che non si dovrebbe fare (ma comprendo bene che non sia semplice, soprattutto per chi ha avuto la casa danneggiata o, peggio, distrutta) è confondere il piano della ricostruzione con quello del rilancio economico: è giustissimo, direi sacrosanto, pretendere una rapida ricostruzione (e se ci sono delle cose che non vanno - e per carità, ci sono - dobbiamo tutti lavorare per migliorarle), ma è altrettanto doveroso continuare a progettare il futuro come facevamo prima del terremoto.Personalmente - premesso che tutti i giorni, pur con i miei innegabili limiti, lavoro per la ricostruzione e che il mio sogno sarebbe quello di poter cancellare con un colpo di spugna questi ultimi 11 mesi e poter rivedere ognuno dentro la propria abitazione - ritengo che questo progetto (ovviamente insieme a tanti altri sui quali, anche con altri comuni, stiamo lavorando) possa contribuire a farci rialzare ed a guardare con un po' più di fiducia al futuro. ... ne avevamo bisogno prima del terremoto ... ne abbiamo ancora più bisogno adesso!".
Riceviamo e trasmettiamo un comunicato stampa da Forza Italia Coordinamento Marche:
"Entusiasmo, voglia di fare e bisogno di riscatto. Questa l'atmosfera che si respirava giovedì sera durante l'incontro che si è svolto a Trodica di Morrovalle presso l'Hotel Crispino.
Tanta la partecipazione. Sindaci, amministratori, amici e simpatizzanti azzurri hanno preso parte all'appuntamento organizzato dal Coordinatore Regionale Sen. Remigio Ceroni.
Numerose le idee emerse, così come le proposte presentate, realizzabili solo con il prezioso contributo e il costante impegno di tutte quelle persone che da sempre seguono e credono in Forza Italia. Partito che, ancora una volta, ha dimostrato di essere competitivo e in grado di incidere tangibilmente sul territorio marchigiano.
"Siamo e saremo sempre pronti a schierarci a fianco degli amministratori e dei Sindaci del nostro territorio duramente colpiti dal sisma". Ha affermato il Senatore Remigio Ceroni.
"Abbiamo riscoperto, con piacere, che sono in tanti a credere nel nostro progetto ed è importante condividere la stessa linea e lo stesso programma. Le Marche meritano il massimo sostegno. Particolare attenzione è rivolta soprattutto alle famiglie terremotate che continuano a vivere una situazione drammatica" continua il Senatore azzurro.
Sull'inadeguatezza, riguardante la gestione dell'emergenza terremoto, sono intervenuti invece i diversi Sindaci marchigiani. "Il potere di noi Sindaci è stato drasticamente ridotto" ha affermato il Primo cittadino di Castelraimondo Renzo Marinelli, così come il Sindaco Luigi Nazzareno Bartocci (Esanatoglia) che, nonostante la burocrazia riscontrata, ha ringraziato chi si è adoperato nell'immediatezza.
La Signora Cristiana di Stefano è invece intervenuta facendo riflettere su come i tagli del Governo e della Regione, hanno colpito la fascia più debole della popolazione, come i disabili.
Indignazione, sulla gestione del post terremoto, è arrivata anche dalla consigliera di Colmurano Maehna Mariani e Alessia Pupo, Assessore allo sport e cultura a Tolentino.
La vicecoordinatrice regionale, Barbara Cacciolari, ha invece evidenziato l'importanza di sostenere Forza Italia e di operare in maniera coesa condividendo lo stesso progetto.
Presenti all'incontro i rappresentanti di tutta la provincia: Flavio Zura (Sindaco di Mogliano), il neo eletto Ermanno Carassai (Assessore lavori pubblici di Civitanova Marche), Carmelo Ceselli (capogruppo Forza Italia a Tolentino), Debora Brugnola (consigliere provinciale), Mario Lattanzi (ex sindaco di Monte San Giusto), Ivano Bascioni (Sindaco di Belmonte Piceno), Andrea Marchiori (consigliere di Macerata), Antonio Aureli (Assessore di Visso), Roberta Nocelli (in rappresentanza di Matelica), Lucio Temperoni (Porto Recanati), Sebastiano Grandoni (Fiuminata), Tullio Patassini (consigliere comunale di Treia), l'intera lista azzurra "La meglio gioventù" che ha corso alle amministrative, Avv. Marco Massei (Vice Presidente del comitato per la salvaguardia dell'ospedale di San Severino), Antonio Aureli (consigliere comunale di Visso).
Gli incontri di Ancona e Morrovalle sono soltanto i primi di una lunga serie. Altri appuntamenti verranno organizzati nei prossimi mesi con l'obiettivo di confermare e migliorare i risultati, già buoni, ottenuti nelle amministrative.
Serve compattezza e unità soprattutto in previsioni delle prossime elezioni politiche per poi proseguire con le europee e le regionali. Decisiva sarà la legge elettorale".
La seduta di insediamento del neo eletto Consiglio comunale si è aperta oggi alle 17.07 con l'appello nominale da parte del segretario generale Gabriella Mariotti: ventitré i consiglieri di maggioranza e opposizione in aula, mentre era assente Marino Mercuri di Noi con Ciarapica.
L’assise era presieduta dal consigliere “anziano”, in quanto più votato, Giulio Silenzi (Pd) che ha preso la parola per salutare il Sindaco, i consiglieri tutti e quelli alla prima esperienza, e il pubblico intervenuto.
Prima della votazione dell'esame delle condizioni di eleggibilità del sindaco e dei consiglieri, il consigliere Pierpaolo Rossi (Civitanova cambia) ha richiesto delucidazioni sulla eventuale incompatibilità in base all'art. 63 comma 1 del Tuel del consigliere comunale Stefano Mei (M5S) titolare di una azienda che lavora con una ditta vincitrice di appalto comunale. La questione ha richiesto una breve sospensione della seduta, chiesta dal consigliere Yuri Rosati e accolta all'unanimità. Il consigliere Mei ha dichiarato che la sua posizione era stata già attenzionata e di riservarsi 10 giorni per eventuali controdeduzioni. Sulle competenze dell'organismo consiliare in merito alla votazione del caso hanno espresso le proprie opinioni anche il consigliere Alfredo Perugini (Vince Civitanova) e il candidato sindaco non eletto Stefano Massimiliano Ghio che ha dichiarato di astenersi dal voto. Pertanto si è proceduto a scorporare dal voto di eleggibilità il consigliere Mei dagli altri consiglieri, che hanno ricevuto 23 pareri favorevoli e 1 astenuto.
Pertanto si è provveduto alla surroga di Pierpaolo Borroni, Ermanno Carassai, Maika Gabellieri, Enrico Giardini, Fausto Troiani, che hanno dovuto rinunciare allo scranno in Consiglio in quanto entrati a far parte della Giunta. A loro sono subentrati Paolo Nori (Vince Civitanova), Monia Rossi (Vince Civitanova), Maria Cristina Ruffini (FdI), Simone Garbuglia (Noi con Ciarapica), Giuseppe Baioni (FI).
L'elezione del presidente del Consiglio ha avuto momenti di tensione in maggioranza, perché è arrivata solo con l'operazione di ballottaggio dopo due precedenti votazioni annullate, la prima senza maggioranza (occorrevano i 2/3 dell'assise) e la seconda con 5 schede bianche, una nulla, 8 voti al consigliere Giuseppe Baioni e 10 voti a Claudio Morresi. Il ballottaggio si è concluso con l'elezione di Morresi con 15 preferenze e 9 preferenze per Baioni. Il neo presidente del Consiglio comunale non ha nascosto l'emozione e un po' di amarezza per l'esito tardivo dell'elezione, e con franchezza ha dichiarato che non ha mai dato nulla per scontato perché la vittoria bisogna meritarsela sul campo. In aula c'era la sua famiglia, e la figlia di 13 anni nata quando iniziò la sua esperienza politica.
“Ringrazio chi mi ha votato e anche chi non mi ha votato – ha detto con pacatezza. A Ciarapica rivolto il mio grazie e il mio saluto sentito e caloroso: ha conquistato 37 seggi su 40 e succede raramente. Dopo il saluto alle autorità e alle forze dell'ordine e ai dipendenti che collaboreranno in questo percorso Morresi ha detto: “Cercherò di garantire dialettica, equilibrio, correttezza e rispetto delle istituzioni. Nel ribadire l'intenzione di rilanciare il ruolo del consiglio comunale voglio salutare l'ex presidente Ivo Costamagna e il vice Daniele Maria Angelini per il lavoro svolto e invito tutti a farsi portavoce della qualità degli interventi e all'impegno per far riavvicinare i cittadini alla politica”.
Il consiglio ha eletto i due vicepresidenti: Paolo Nori (24 preferenze) e Yuri Rosati (22) per l'opposizione.
Poi il giuramento del Sindaco Fabrizio Ciarapica che ha aperto il suo discorso con i ringraziamenti a cittadini, consiglieri, assessori e dipendenti comunali.
“E' un momento solenne, ed è per me un grande onore e una grande emozione assumere la carica di sindaco. Un risultato elettorale così netto da una parte ci inorgoglisce e dall'altra ci carica di tante responsabilità e voglia di fare bene. I cittadini hanno riposto fiducia non solo sulla persona, ma soprattutto su un programma chiaro e dettagliato e non vogliamo deluderli. Civitanova è una città accogliente ma la vogliamo anche sicura, pulita, vivibile e ordinata. Vogliamo creare benessere e lavoro, perché in questi mesi abbiamo ascoltato i suggerimenti dei cittadini e con loro abbiamo dialogato. Non abbiamo mai alzato i toni in campagna elettorale, mai cercato lo scontro o le vendette o conti da regolare e mai lo faremo. La parola 'sindaco' dal greco vuol dire amministratore di giustizia quindi l'aver cura del bene di tutti. Lasciamo da parte le intolleranze, la demagogia, l'odio e diamo forza al dialogo, all'ascolto, alla pazienza e ai progetti. Mi auguro un confronto tra maggioranza e opposizione sereno e nel rispetto dei ruoli per rendere i prossimi 5 anni proficui.
Non basta fare, dobbiamo fare bene e al fare anteporre il discernere e il ben pensare nell'interesse di tutti. La politica non è un viaggio fatto di personalismi. Non sono qui ad occupare una poltrona, ma a iniziare un viaggio insieme a chi vorrà essere al mio fianco per portare a casa tesori come sicurezza, benessere e lavoro. Non perdiamo l'occasione per costruire la città che vogliamo e lo dico soprattutto ai giovani perché in loro ho creduto nel tentativo di rinnovare e guardare al futuro”.
Augurando buon lavoro a tutti il sindaco ha poi consegnato alle donne un omaggio floreale.
Della Commissione elettorale faranno parte Monia Rossi, Costantino Cavallo e Pierpaolo Rossi e membri supplenti sono Maicol Pezzola, Maria Cristina Ruffini e Mirella Franco.
La seduta si è sciolta alle ore 18.58 con l'applauso delle tante persone presenti in platea.
Questi i nomi del consiglieri comunali:
Paolo Nori (Vince Civitanova)
Monia Rossi (Vince Civitanova)
Alfredo Perugini (Vince Civitanova)
Roberta Belletti (Vince Civitanova)
Marino (detto Paolo) Mercuri (Noi con Ciarapica)
Simone Garbuglia (Noi con Ciarapica)
Costantino Cavallo (Noi con Ciarapica)
Vincenzo Pizzicara (Noi con Ciarapica)
Sergio Marzetti (Forza Italia)
Giuseppe Baioni (Forza Italia)
Piero Croia (Forza Italia)
Maria Cristina Ruffini (Fratelli d’Italia)
Francesco Caldaroni (Fratelli d’Italia)
Maicol Pezzola (Lega Nord)
Flavio Rogani (Obiettivo Civitanova)
Tommaso Claudio Corvatta (candidato sindaco non eletto)
Giulio Silenzi (Pd)
Yuri Rosati (Pd)
Mirella Franco (Pd)
Marco Poeta (La Nuova Città)
Stefano Mei (candidato sindaco non eletto)
Stefano Massimiliano Ghio (candidato sindaco non eletto)
Claudio Morresi (Insieme per Civitanova)
Pier Paolo Rossi (Civitanova cambia)
Da Anna Quercetti, Segretaria Pd Tolentino, riceviamo
Leggere sulle pagine dei locali giornali che le famiglie del Condominio di Martin Luther King n. 15 di Tolentino sono riuscite a voltare pagina, superando la fase della ricostruzione, lascia sperare in un futuro migliore per tante altre famiglie di nostri concittadini. Un plauso va ai Condomini che, conosciuta l’entità del danno lieve, ai sensi delle ordinanze 4 e 8 del Commissario per la ricostruzione, si sono immediatamente attivati per effettuare gli interventi di messa in sicurezza che hanno consentito di non lasciare le proprie case. Un plauso va ai Tecnici e ai Progettisti incaricati che sono riusciti a ristabilire le condizioni di piena agibilità dello stabile nei tempi indicati nella normativa e con il solo utilizzo dei fondi statali.
I Condomini di Via Martin Luter King n. 15 non debbono, pero', restare un caso isolato perchè la ricostruzione degli immoibili classificati come "lievemente" danneggiati consente, in tempi brevi, il rientro dei cittadini nelle loro case ed è oltremodo necessario quando si trovino sballottati in autonoma sistemazione, a volte anche a chilometri di distanza da Tolentino, o in strutture alberghiere o, persino, in container. Ugualmente un'immediata ricostruzione consente la ripresa delle attività economiche, come quelle commerciali e professionali i cui immobili hanno subito, appunto, danni lievi.
Tutto questo dimostra che lo Stato c'è, che le norme messe in campo sono funzionali ed efficaci, che l'Ufficio speciale per la ricostruzione delle Marche ha provveduto nei tempi e con le modalità previste a concedere il contributo e l'impresa ad eseguire i lavori.Questo dimostra anche che, al di là di specifiche attività delle amministrazioni locali come la microzonazione e la perimetrazione dei centri e dei nuclei urbani ovvero degli aggregati obbligatori, nessun altro compito è demandato ai Comuni e, quindi, cii rallegriamo con i cittadini che possono ritornare alla normalità, senza attribuire nessun merito al Sindaco e alla sua amministrazione, i quali non hanno nessun ruolo nelle procedure della ricostruzione privata.
Dal Partito Democratico di Camerino riceviamo
Si nota un attivismo costante del Sindaco di Camerino su tutti i mezzi di comunicazione, volto a screditare la minoranza e ora, dopo le ultime legislative, anche le Istituzioni Regionali (di cui non ha più bisogno per il torna conto personale futuro) e Nazionali (visto il ritorno di Berlusconi), creando in alcuni casi anche del panico ingiustificato, una strategia chiaramente volta a dirigere verso altri la propria inefficienza e quella della sua giunta.
Invito il Sindaco a lavorare seriamente, e a non perdere tempo a scrivere. Proceda, e anche speditamente, nel risolvere le innumerevoli problematiche della città. Ho letto che ad Ottobre inizieranno i lavori per il plesso Betti, bene! Era ora! Faccio però notare che nello stesso mese, o forse anche prima, a San Severino Marche (giunta dello stesso colore del Sindaco) i bambini entreranno nella nuova Scuola; quindi da noi si inizieranno i lavori (forse) mentre a San Severino Marche la scuola sarà già stata costruita.
Altro capitolo scottante le casette provvisorie, i cantieri per le SAE nelle altre cittadine sono partiti da tempo e in molteplici casi sono terminati, mentre nella nostra Camerino è ancora tutto fermo. Anzi, proprio tutto fermo no! Perché pare si siano volatilizzati i fascicoli più scottanti della gestione della Chiesa di Santa Maria in Via.
Abbiamo ascoltato innumerevoli parole e ancora parole durante i Consigli comunali, dove il Sindaco si auto elogiava della nomina a rappresentante unico dei Sindaci del cratere. Beh, a distanza di tempo spero che tale nomina non sia operativa visto che da primi, sulla carta, siamo ultimi nella pratica, dovessimo mai influenzare negativamente anche i comuni virtuosi che ci sono vicini!
“Sarà il modo in cui ricostruiremo le zone colpite dal sisma in centro Italia a dirci che idea di Paese abbiamo. Il terremoto, al di là di tragedie ed emergenza, può essere anche opportunità di cambiamento per il territorio, ma serve progettualità e visione. Serve tenere insieme le comunità e il tessuto produttivo. L’area colpita è una zona particolarmente ricca di beni culturali, il loro ripristino può essere un volano per far ripartire l’economia di queste comunità con uno sguardo rivolto al futuro. E’ di grande importanza che, per 10 anni, la quota dei beni culturali dell' 8x1000 dello Stato sarà destinata al ripristino del patrimonio storico artistico danneggiato dal sisma; una misura per cui mi sono battuto a lungo.
Un contributo importante può arrivare, per tutto il Paese, anche dal sismabonus che prevede fino all’85% di credito di imposta per i lavori di messa in sicurezza degli edifici. Una misura che si affianca a credito di imposta per ristrutturazioni ed ecobonus che nel 2016, secondo un recente rapporto di Symbola e Cremse, hanno generato 28,2 miliardi di euro di investimenti e 419mila posti di lavoro tra diretti e indotto. Contribuendo ad una nuova edilizia di qualità.
Allo stesso modo la valorizzazione dei territori passa attraverso una visione che consideri quelle che si chiamano “aree interne” non come la fotografia di un piccolo mondo antico, ma come un’occasione per difendere la nostra identità e proiettarla nel futuro.
La mia legge sui Piccoli Comuni che sta per essere votata al Senato, può dare un’accelerazione a tale processo. L’Italia, però, deve credere di più in se stessa. Gli italiani hanno una percezione di sé peggiore rispetto a quella che all’Estero si ha del nostro Paese, basti pensare che un terzo dei peruviani hanno una visione positiva del loro Paese e della loro situazione economica mentre in Italia questo vale solo per il 15% dei nostri concittadini, come ha illustrato Nando Pagnoncelli durante al presentazione del Rapporto ITALIA.
Come diceva La Pira “solo gli animali privi di spina dorsale hanno bisogno del guscio”, se non c’è identità non c’è apertura, non si esce dal guscio. L’Italia, invece, può farcela se affronta i suoi mali antichi - non solo il debito pubblico, ma anche le diseguaglianze sociali, l’economia in nero, quella criminale, il ritardo del Sud, una burocrazia inefficace - e se mobilita le sue migliori energie e i suoi talenti. Se parla al mondo scommettendo sulla qualità e la green economy, sui suoi saperi tradizionali e sull'innovazione se vede nella necessaria risposta al cambiamento climatico anche un’opportunità. Un’Italia che fa l’Italia e affronta a viso aperto le sfide del futuro”.
È quanto afferma Ermete Realacci, presidente di Symbola, Fondazione per le qualità italiane, concludendo la tavola rotonda “Il senso dell’Italia per il futuro” nella giornata di chiusura del Seminario Estivo di Symbola a Treia, in provincia di Macerata. Tavola rotonda alla quale, oltre a Realacci, sono intervenuti: il presidente di Confindustria Enzo Boccia, il presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello, l’A.d. Enel Francesco Starace; Monica Maggioni, presidente Rai; Rossella Muroni, Presidente Nazionale Legambiente e Aldo Bonomi, Direttore di Aaster.
Il Seminario Estivo di Symbola è un appuntamento promosso dalla Fondazione Symbola insieme a Unioncamere, Camera di commercio di Macerata, Regione Marche e Città di Treia e con il patrocinio dei ministeri della Cultura, dell’Ambiente, dell’Agricoltura e degli Affari Esteri.
Priorità, emergenze, aneddoti: a pochi giorni dal suo insediamento, il nuovo sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica si racconta e parla dei suoi programmi per la città.
Com’è l’agenda di un sindaco entrante? “Guardi quante pratiche ho già sulla mia scrivania! Le prime due settimane sono state molto dure, era tutto sulle mie spalle. Stavo raccogliendo l’eredità della città in un colpo solo e in assenza dei miei assessori. Il comune di Civitanova è impegnativo perché consta di tanti settori, ha 230 dipendenti e tanti altri uffici dislocati a cui prestare attenzione. La vera complessità è stata coniugare attività amministrativa e politica, in tal senso mi sono dovuto impegnare a far ragionare i vari gruppi”.
Ci racconti un aneddoto di questi giorni di preparazione “Lunedì (3 luglio) è stato il mio primo giorno a Palazzo Sforza. Appena salite le scale, sono stato bloccato dagli addetti ai servizi sociali che m’hanno fatto firmare subito un TSO. Ora si entra nel vivo e non abbiamo più scuse, bisogna lavorare”.
Signor sindaco, qui fuori una donna lamentava le condizioni di disagio in cui versa insieme a tanti altri che come lei vivono nelle case concesse con affitto agevolato. Come farebbe fronte all’emergenza di coloro che sono in attesa per una casa popolare o vivono in condizioni di disagio anche se hanno un tetto sotto cui dormire? “L’edilizia popolare in genere è ferma ed è in mano all’ERAP di Macerata. Il Comune si occupa solo delle graduatorie. Quando ero assessore, avevo la delega delle Politiche Sociali e fu mia l’idea di trovare come soluzione una via di mezzo tra l’alloggio popolare e l’alloggio in affitto, parlo per l’appunto dell’affitto agevolato”.
La signora diceva di essere in uno degli appartamenti con fitto agevolato, ma di dover sostenere spese di condominio che crescono in modo esponenziale. Altra aggravante sono i furti e le aggressioni subiti in casa dai malviventi della zona “La questione abitativa è un problema molto caldo e va risolto cercando soluzioni condivise con ERAP, Provincia e Regione. Voglio mettermi a tavolino con queste istituzioni e risolvere il problema. Mi preme indagare sulla questione delle spese condominiali. Posso già anticipare che nel quartiere Risorgimento 34 sorgeranno altri locali da mettere a disposizione delle persone con queste difficoltà”. Quali criteri ha adottato per la scelta della Giunta?: “Il mio gruppo è un giusto compromesso tra esperienza e novità. Quattro componenti nuovi, tre i veterani. Ci sono competenze del tutto nuove come la Rigenerazione Urbana, il Decoro Urbano, l’Innovazione. Trovo sia fondamentale far subito riferimento al decoro della città perché da esso dipendono il miglioramento della qualità di vita e di seguito il turismo, la sicurezza. E’ così che si riconsegna dignità alla propria città. Mi preme anche ricordare la delega dell’Innovazione tramite cui offriremo un servizio di informatizzazione che aumenti l’efficienza dei servizi ai cittadini. Non ci sarà una vera linea di demarcazione tra i vari assessorati, ma un interfacciarsi continuo”.
Quale sarà la sua prima emergenza Sindaco? “Sicurezza e Viabilità, le prime in assoluto”.
Ma cosa farà nel concreto per esempio per far fluire meglio il traffico in presenza del mercato del sabato mattina? “ Ho pensato che si potrebbe utilizzare come area di parcheggio per i mezzi degli ambulanti lo spiazzale dell’ex Barcaccia. In tal modo i vialetti intorno alla piazza e quello in via Duca degli Abruzzi resterebbero più sgombri, si recupererebbe spazio per la viabilità e visibilità per le vetrine dei commercianti del centro”.
Su Civitanova grava un’altra emergenza, forse la più pesante da ereditare, il degrado per le strade dovuto al bivacco di gruppi di vario genere, ma anche la presenza costante di ubriachi alla stazione per esempio. I civitanovesi sono stanchi “Ho iniziato sin da subito una campagna con Carabinieri, Polizia, Commissariato e ci sono pattuglie tutte le mattine davanti alla stazione. Stiamo anche facendo un lavoro capillare con i Vigili Urbani nelle zone in cui sostano i nomadi. Non ci fermeremo certo qui”.
(Raffaella D'Adderio)