Politica

Ceriscioli e Sciapichetti tranquillizzano sul Contributo Autonoma Sistemazione:"Allarmi ingiustificati. Chi ne ha diritto continuerà ad avere il contributo"

Ceriscioli e Sciapichetti tranquillizzano sul Contributo Autonoma Sistemazione:"Allarmi ingiustificati. Chi ne ha diritto continuerà ad avere il contributo"

La proroga della concessione del Contributo di Autonoma Sistemazione preoccupa le persone terremotate considerato che lo stato di emergenza, a cui è collegato, terminerà il prossimo 20 agosto. L'allarme era stato lanciato questa mattina dal sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, che aveva chiesto al presidente del Consiglio Gentiloni, al commissario per la ricostruzione Errani, al capo della Protezione Civile Curcio e al presidente della Regione Marche Ceriscioli, garanzie in merito alla proroga del Cas, visto che numerosi cittadini chiedevano informazioni sia direttamente che tramite i social network. La risposta delle istituzioni regionali non si è fatta attendere e tranquillizza chi usufruisce del Contributo Autonoma Sistemazione, avendo la propria abitazione principale inagibile a causa del terremoto.  Il Presidente della Regione Marche in pochissime parole rassicura i cittadini: "Sul Cas assolutamente nessun problema. Si farà quello che si deve fare".  E anche l'assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, ribadisce lo stesso concetto, senza risparmiare una stoccata a Pasqui: “Assurdo che qualcuno continui a lanciare allarmi ingiustificati alla popolazione. Come si è sempre detto il Cas sarà garantito a chi ne ha diritto fino a che non verrà data una risposta sulla ricostruzione. Chi ha diritto al Cas continuerà ad avere il contributo”.   

07/07/2017 15:03
Intervalliva Tolentino - San Severino: firmata l'intesa istituzionale tra Regione, Provincia di Macerata e i due Comuni

Intervalliva Tolentino - San Severino: firmata l'intesa istituzionale tra Regione, Provincia di Macerata e i due Comuni

La Regione Marche, la Provincia di Macerata, i Comuni di Tolentino e San Severino Marche hanno siglato oggi, a Palazzo Raffaello, un protocollo d’intesa per la progettazione e la realizzazione della strada intervalliva “Tolentino – San Severino Marche”. Gli enti firmatari condividono “il valore di primario interesse nazionale dell’opera”, che rientra tra le realizzazioni del progetto Quadrilatero (maxi lotto 1), in considerazione della strategicità dell’infrastruttura ai fini della ricostruzione post sisma. La progettazione e la realizzazione dell’intervalliva viene affidata alla società Quadrilatero Marche Umbria S.p.A. Regione, Provincia e Comuni collaboreranno alla realizzazione dell’arteria stradale, impegnandosi a reperire la copertura finanziaria nell’ambito dei fondi per la ricostruzione e delle risorse messe a disposizione dagli enti locali firmatari. L’accordo è stato siglato dai presidenti della Regione, Luca Ceriscioli e della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, e dai sindaci di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi e di San Severino, Rosa Piermattei. “La ricostruzione è una priorità dell’intera comunità marchigiana. La ricostruzione passa soprattutto attraverso le infrastrutture – ha affermato il presidente Ceriscioli – Con questo protocollo abbiamo lo strumento operativo per chiedere al Governo nazionale di individuare risorse idonee a garantire l’investimento. Le località della costa, servite dalla nuova direttrice Foligno Civitanova, non stanno risentendo della crisi turistica post sisma, segno che quando esistono collegamenti adeguati, si superano tutte le barriere e le difficoltà”. Il presidente della Provincia, Pettinari e i sindaci Pezzanesi e Piermattei, hanno rimarcato che “senza mobilità, non c’è ricostruzione e promozione territoriale”. L’intervalliva verrà realizzata in due lotti: un tronco di collegamento alla superstrada 77 e uno di valico intervallivo. Il primo ha una lunghezza di 1,220 km e collegherà lo svincolo “Tolentino Sud” all’inizio della strada provinciale 127, dove è previsto uno svincolo a rotatoria denominato “Tolentino Nord”. Il secondo, di 5,590 km, seguendo il tracciato di fondo valle, andrà a raccordarsi sulla stessa SP 127, in corrispondenza della zona industriale di San Severino, presso la località Colotto/Taccoli. Si stima che l’importo dei lavori possa attestarsi su una settantina di milioni di euro. Con la firma del Protocollo d’intesa, Regione, Provincia e Comuni definiscono e condividono le modalità di collaborazione istituzionale finalizzata “alla realizzazione di un collegamento strategico per le città di Tolentino e San Severino Marche con la rete infrastrutturale di interesse nazionale, di cui il sistema Quadrilatero rappresenta uno dei progetti”. Il tratto Tolentino – San Severino completerà il collegamento tra le vallate del medio Chienti e medio Potenza.

07/07/2017 13:45
Appello di Pasqui a Gentiloni, Errani, Curcio e Ceriscioli: "Servono certezze sulla proroga del Contributo Autonoma Sistemazione"

Appello di Pasqui a Gentiloni, Errani, Curcio e Ceriscioli: "Servono certezze sulla proroga del Contributo Autonoma Sistemazione"

Il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al Commissario Straordinario per il Terremoto Vasco Errani, al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, per chiedere chiarimenti e certezze in merito al Contributo Autonoma Sistemazione. Ecco il testo integrale   “Gentilissimi, siamo ormai in prossimità della scadenza dello stato di emergenza seguito al sisma che ha devastato il centro Italia, previsto per la fine del prossimo mese di agosto.   Al di là delle tante problematiche ancora da risolvere, per le quali posso personalmente garantire che lo stato di emergenza è ancora ben lungi dall'essere terminato, c'è forte preoccupazione nella popolazione vittima del sisma in merito alla prosecuzione del contributo di autonoma sistemazione, grazie al quale migliaia di cittadini sono riusciti a trovare una locazione alternativa alla loro casa danneggiata dal terremoto.   Premesso che lo stato di emergenza, per quanto riguarda nello specifico il territorio della provincia di Macerata, in realtà dovrebbe coincidere con il mese di ottobre e non con quello di agosto, i cittadini non hanno visto ad oggi ancora nessun provvedimento che, di fatto, proroghi fin dopo il termine dello stato di emergenza, la concessione del Cas agli aventi diritto. Di fatto, si percepisce il timore che alla scadenza del 24 agosto, il contributo non possa essere più concesso. A fronte di tali, motivate e comprensibili preoccupazioni, ad oggi si poteva rispondere con quanto riportato sul sito della Protezione Civile nazionale: il Cas sarà concesso fino a revoca dell'ordinanza sindacale di inagibilità dell'abitazione principale.   Nulla, però, e nessuna delle autorità preposte finora si sono espresse in merito per tranquillizzare i cittadini sulla proroga del contributo di autonoma sistemazione che, comunque, in assenza di nuovi provvedimenti, sembrerebbe scadere al termine dei 180 giorni + 180 giorni previsti dalla normativa in vigore.   A fronte di tali preoccupazioni, sono a chiedere un Vostro intervento ufficiale che vada nella direzione di tranquillizzare i cittadini sul fatto che il contributo di autonoma sistemazione non sarà sospeso ma verrà prorogato secondo quanto previsto ovvero fino alla revoca dell'ordinanza sindacale di inagibilità dell'abitazione principale.   Per quanto personalmente non nutra dubbio alcuno sulla volontà di continuare a sostenere economicamente chi ha perso in parte o tutta la propria abitazione a causa del sisma, mi permetto di chiedere una risposta in termini estremamente rapidi, dato che i cittadini chiedono a noi Sindaci del territorio di dare delle risposte che troppo spesso non riusciamo a fornire per l'assenza di norme certe. Il trauma causato dal terremoto ha già provocato e sta provocando enormi disagi: cerchiamo, almeno, di evitarne di nuovi.   Certo di un Vostro celere ed esaustivo riscontro   Gianluca Pasqui   Sindaco di Camerino”

07/07/2017 12:38
Pasqui: "Le parole vuote di Sciapichetti. Mai risposte concrete a istituzioni e cittadini"

Pasqui: "Le parole vuote di Sciapichetti. Mai risposte concrete a istituzioni e cittadini"

Il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui interviene duramente su Sciapichetti e risponde agli attacchi che gli sono stati mossi dall'assessore regionale:  "Preciso che da ora in poi rimarrò lontano da stucchevoli polemiche e mi limiterò ad intervenire solo a garanzia della verità. Purtroppo non posso rimanere zitto di fronte a un assessore regionale che invece di pensare a risolvere le enormi difficoltà in cui ci troviamo come amministratori e come cittadini, continua ad attaccare il sottoscritto sparando nel vuoto solo fini politici". E rincara la dose: "L'assessore Sciapichetti è talmente vicino a Camerino che non si è neanche accorto che all'ultima riunione della governance, in rappresentanza del nostro Comune, era presente il consigliere comunale di maggioranza Leo Marucci: questo indica quanta competenza e quanto conosca il territorio Sciapichetti. In merito alle altre riunioni, il Comune di Camerino è stato sempre rappresentato o da consiglieri comunali o assessori o da colleghi Sindaci ai quali ho delegato la presenza: forse Sciapichetti non comprende che il sindaco di Camerino non può riuscire ad essere sempre presente a causa dei molteplici impegni e soprattutto non è a lui noto, oppure fa finta, che un sindaco ha il diritto di farsi rappresentare. Inoltre vorrei sottolineare che i risultati di tali riunioni sono sotto gli occhi di tutti: riunioni dalle quali non è mai scaturito nulla di concreto". Ed in merito all'Ufficio Ricostruzione il sindaco invoca una riunione per trovare una soluzione: "Devo anche dire che in queste riunioni non mi risulta si sia mai parlato dell' Ufficio Ricostruzione. Colgo ancora una volta l'occasione, quindi, per invitare l'assessore Sciapichetti a convocare un tavolo con i sindaci dei Comuni più colpiti dal terremoto per parlare di tale ufficio e cercare di trovare insieme una soluzione diversa da quella per la quale andremo a spendere oltre 350mila euro di denaro pubblico. Sorrido amaramente, poi, quando leggo l'intervento dell'assessore Sciapichetti e non trovo una sola riga nella quale risponda concretamente alle domande che gli ho posto e alle quali deve dare una risposta. Per prima cosa, assessore, è vero o no che i locali che avete individuato per l'Ufficio Ricostruzione a Caccamo sono inagibili? E secondo: in che tempi certi verranno recuperati i locali dell'Unione Montana a Camerino, come da lei affermato pochi giorni fa? Sono risposte che deve fornire non a me, ma alla collettività e in tempi rapidi. E lo potrebbe fare, magari venendo a fare un giro a Camerino dove, purtroppo, da mesi non la vedo più tornare".  

07/07/2017 12:00
Il Pd azzera i vertici locali, "salvi" solo i Regionali. Comi presto a Roma per le consultazioni

Il Pd azzera i vertici locali, "salvi" solo i Regionali. Comi presto a Roma per le consultazioni

Azzerati i vertici locali del PD: questa la clamorosa decisione del partito di governo che salva soltanto i segretari regionali.  Già la prossima settimana il segretario regionale del PD Marche Francesco Comi sarà a Roma insieme agli altri segretari di regione per stabilire le regole che governeranno il rinnovo di circoli , unioni comunali e congressi provinciali.  Le consultazioni si terranno dal 6 al 15 ottobre su disposizione di Renzi. Entro il 22 ottobre dovranno svolgersi i congressi provinciali. A livello locale verranno prima ridefiniti i circoli e poi l'assemblea, la segreteria ed il segretario dell'unione comunale. Per quanto riguarda invece i congressi regionali si terranno successivamente alle elezioni politiche.  Emblematico il caso maceratese che vede in carica soltanto per due mesi il segretario cittadino Stefano Di Pietro eletto martedì scorso - per sostituire il dimissionario Paolo Micozzi - e finito sotto la scure dell'azzeramento delle cariche locali. 

07/07/2017 11:27
Porto Recanati, M5S "Il sindaco disinformato. Il gioco delle due lettere a Palazzo Volpini"

Porto Recanati, M5S "Il sindaco disinformato. Il gioco delle due lettere a Palazzo Volpini"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Movimento 5Stelle di Porto Recanati: "Sì, sembra proprio che a Palazzo Volpini, sede dell’Amministrazione Comunale, qualche volta circolino due lettere che, con identico protocollo, riportano contenuti non propriamente identici. E’ il caso del protocollo 4018 del 02.02.2017, corrispondente ad una lettera inviata all’Amministrazione Comunale dall’Associazione Piccola Pesca. Quella pervenuta alla Giunta, e sulla quale la stessa ha deliberato, conteneva la richiesta di un contributo “una tantum” senza specificarne l’utilizzo finale. Quella invece pervenuta al responsabile del settore, che ha provveduto ad emettere specifica determinazione esecutiva, conteneva qualcosa che ha consentito di prendere atto che la richiesta era finalizzata a sostegno dei costi per una dignitosa manutenzione dell’area alaggio delle imbarcazioni. Motivazione più che legittima e che giustificherebbe l’esborso di pubblico denaro. Motivazione che ci trova perfettamente concordi e ci rammarichiamo di non aver potuto esprimere il nostro consenso in sede di Consiglio comunale. Ciò detto e riconosciuto, ci si pone la domanda del perché, se la lettera è una, la giusta motivazione individuata nella determina del responsabile del settore non sia stata riportata anche nella deliberazione di Giunta, che ha innescato una nostra interrogazione ed un dibattito consiliare, durante il quale il Sindaco si è ben guardato dall’indicare l’utilizzo finale del contributo, il che rendeva di fatto la deliberazione carente di motivazione? E che la delibera fosse carente di motivazione è evidenziato dal fatto che il funzionario responsabile ha ritenuto di doverla esplicitare indicando una motivazione specifica. Forse ci sono problemi di comunicazione, a Palazzo Volpini, le carte girano o forse si tratta solo di corrispondenza differenziata.  Sauro Pigini, capogruppo Consiliare Movimento 5Stelle Porto Recanati".     

07/07/2017 11:15
Scuole a rischio nel cratere, Ricciatti (MDP) interroga Fedeli per conoscere tempi e modalità di intervento

Scuole a rischio nel cratere, Ricciatti (MDP) interroga Fedeli per conoscere tempi e modalità di intervento

 Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma dell'on. Lara Ricciatti   “Mi auguro che il governo chiarisca tempestivamente modalità e tempi d’intervento per salvare le classi nell’area del cratere”.   Lo afferma l’on. Lara Ricciatti, vice presidente del gruppo Articolo 1 - Movimento democratico e progressista alla Camera, in merito alla questione della composizione delle classi scolastiche nell’area del cratere, dopo la presa di posizione dell’Ufficio regionale scolastico di attendere un atto normativo prima di agire in deroga alla normativa vigente. Ricciatti ha depositato questa mattina una interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Istruzione Fedeli, per chiedere un chiarimento sulle modalità di intervento e sopratutto sui tempi, considerato che la composizione delle classi per il prossimo anno scolastico è alle porte.   “Dal governo arrivano segnali di attenzione - continua la deputata di Articolo Uno - ma credo sia opportuno, sopratutto in casi come questi dove la decisione dell’Esecutivo incide direttamente sulla vita di diverse famiglie in un area estesa e disagiata, chiarire con celerità come si intenda intervenire, per rassicurare famiglie e docenti”.

06/07/2017 13:37
Sciapichetti su Pasqui: "Non sono mancate occasioni di incontro ma il sindaco dovrebbe ricordarsi di parteciparvi"

Sciapichetti su Pasqui: "Non sono mancate occasioni di incontro ma il sindaco dovrebbe ricordarsi di parteciparvi"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Angelo Sciapichetti "Prima di chiudere in via definitiva una polemica con il sindaco Pasqui che credo interessi solo gli addetti ai lavori, vorrei ricordare all’amico Pasqui che quando chiede di “aprire una tavolo di discussione con i Sindaci del territorio” ha ragione, è quello che stiamo facendo. Per la verità in questi mesi non è che siano mancate occasioni di incontro con i sindaci, anzi ce ne sono state forse fin troppe, il problema è che Pasqui dovrebbe ricordarsi di parteciparvi , perché il Sindaco camerte non era presente all’incontro della governance del territorio effettuato lunedi scorso presso l’Erap di Macerata, incontro a cui, vista l’importanza, tutti i sindaci del cratere hanno partecipato tranne quello del Comune di Camerino, cosi come era assente nella riunione analoga del 30 maggio e in quella ancora precedente (anche se il Comune in questi due ultimi casi era rappresentato da un suo delegato). Eppure, il Sindaco Pasqui avrebbe avuto un doppio motivo per non disertare gli incontri periodici che vengono convocati per fare il punto della situazione: quello di rappresentare in prima persona uno dei Comuni più colpiti dal sisma e quello di rappresentante dei Sindaci del terremoto designato dell’Anci. Quanto alla sede dell’ufficio ricostruzione, non solo lui, ma altri suoi autorevoli rappresentanti hanno più volte proposto, del tutto legittimamente la sede di Camerino: a tutti abbiamo risposto sin dal primo momento che era necessaria una sede più grande e logisticamente più centrale anche per un’altra vallata, quella del Fiastra che pure è stata pesantemente colpita dal sisma. Quindi la polemica iniziata e portata avanti su questo tema, non ha senso di esistere. Siccome un’autorevole esponente politico del secolo scorso diceva che a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si indovina, vorrei ricordare al Sindaco Pasqui che la campagna elettorale per le elezioni politiche è ancora lontana e iniziare troppo presto non fa bene perché poi si arriva stanchi e trafelati al traguardo".    

05/07/2017 16:55
Chiesa di Santa Maria in Via, Pasqui: "Disponibile a fornire tutta la documentazione relativa nella massima trasparenza"

Chiesa di Santa Maria in Via, Pasqui: "Disponibile a fornire tutta la documentazione relativa nella massima trasparenza"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del sindaco Pasqui "È l'ultima volta che intervengo sulla questione che riguarda la Chiesa di Santa Maria in Via. Lo faccio ancora una volta con la volontà di ribadire e fare ulteriore chiarezza in merito a quello che continua ad essere affermato a mezzo stampa. Già diversi giorni fa ho fatto pubblicare una dettagliata relazione dell'Ufficio Tecnico Comunale che ripercorre tutte le tappe che si sono susseguite in questi mesi fino alla messa in sicurezza dell'edificio. Ma per chiunque voglia approfondire ulteriormente la questione, per tutti i cittadini che abbiano a cuore quanto me le sorti della Chiesa di Santa Maria in Via, mi metto a disposizione personalmente, assieme agli uffici competenti, a fornire tutta la documentazione relativa nella massima trasparenza. La stessa documentazione, del resto, che è già stata fornita alla minoranza. Leggo in vari articoli, che l'ingegnere del nostro Comune, Marco Orioli, a seguito del terremoto del 24 agosto avrebbe rilevato “potenziale pericolosità dal campanile” a causa della quale “era dovuta l'inagibilità dell'abitazione del parroco”. Questo non è assolutamente vero. In data 27 agosto, in qualità di tecnico incaricato dal Comune, l'ingegner Orioli ha effettuato un sopralluogo per verificare l'agibilità della Chiesa e della casa parrocchiale. A conclusione dell'ispezione, redigeva un verbale di sopralluogo nel quale si legge, testualmente, che “la Chiesa e la Canonica NON SONO AGIBILI, da rivedere. La Canonica (casa Parroco) inagibilità indotta dalla Chiesa”. La casa parrocchiale dunque al 27 agosto risultava inagibile a causa dei danni subiti dalla Chiesa che ricordo fosse stata duramente colpita dalla scossa del 24 agosto, e non dal campanile, sul quale non erano stati evidenziati danni e su cui si sono poi espressi diversi esperti il 18 ottobre. In quella data, il 18 ottobre, infatti è stata redatta la Scheda per il rilievo del danno dei Beni Culturali, quella che il parroco sostiene di non averne avuta copia. Il documento, disponibile presso gli uffici del Comune, è stato sottoscritto dal prof. Casapolla Claudia e dall'Arch. Maione Alessandra dell'Università Federico II di Napoli, dell'arch. Borelli Fabrizio del Segretariato Regionale Mibact e anche dall'Arch. Giovanni B. Falaschi dell'Arcidiocesi di Camerino. Questa scheda riporta l'elenco dei danni riscontrati nei diversi elementi che costituiscono il corpo di fabbrica; ovvero rileva un danno da moderato a grave alla facciata, un danno lieve agli archi trionfali, grave alla cupola, moderato nella zona delle cappelle. Ma non sono stati rilevati danni agli altri macro-elementi che costituiscono la chiesa: navate, aula, transetto, abside, aggetti e il campanile. Non solo quindi, al 18 ottobre, non sono stati rilevati danni al campanile, ma tra gli architetti sottoscriventi figura anche l'architetto incaricato proprio dalla stessa Arcidiocesi di Camerino, che quindi aveva tutta la documentazione che lo attestava. Mi risulta assai strano quindi, che il parroco, verso il quale nutro profonda stima e al quale mi sento molto vicino, non abbia ricevuto dalla sua stessa diocesi copia del verbale del sopralluogo. Per quanto concerne invece “l'inerzia del Comune”, ribadisco ancora una volta che il Comune ha fatto tutto quello che poteva fare per la Chiesa di Santa Maria in Via, sia dopo il sisma del 24 agosto che dopo i terremoti di ottobre. Viene citato dalla minoranza l'articolo 15-bis del il decreto legge 189. Lo stesso decreto, datato 17 ottobre, viene pubblicato il giorno successivo, 18 ottobre, (convertito in legge il 15 dicembre). L'articolo citato prevede che i Comuni “...possono effettuare interventi indispensabili.. per evitare ulteriori danni ai beni culturali..”. È vero che il Comune “avrebbe potuto”, così come avrebbero potuto intervenire il proprietario e il Mibact, ma voglio ricordare che solo dopo 8 giorni da quel decreto legge la nostra vita è cambiata per sempre, con le scosse tremende del 26 ottobre che non solo hanno provocato i danni gravissimi che tutti conosciamo ma hanno anche azzerato tutto quanto valeva fino al giorno prima, facendo ricominciare tutto da zero. A causa della fortissima scossa del 30 ottobre e del susseguente sciame sismico che si è protratto delle settimane seguenti, poi, i sopralluoghi sono stati sospesi per garantire l'incolumità dei tecnici e ripresi la seconda metà di novembre e i primi giorni di dicembre. Il 7 dicembre il Coc del Comune di Camerino con una nota ha richiesto al CCR Regione Marche un sopralluogo GTS per valutare le condizioni della Chiesa, sopralluogo che è stato effettuato tre giorni dopo, il 10 dicembre, durante il quale si prendeva atto dell'elevato stato del danno e la necessità urgente di interventi di messa in sicurezza che richiedevano un'apposita progettazione e non potevano essere eseguiti dai Vigili del Fuoco. A questo sopralluogo hanno partecipato anche il parroco, don Mariano Blanchi e l'ingegner Roberto Gagliardi, consulente della Parrocchia, i quali in quella data ribadivano verbalmente la volontà e la disponibilità di presentare un progetto di messa in sicurezza per la Chiesa di Santa Maria in Via. Successivamente, il 22 dicembre il Dipartimento della Protezione Civile ha pubblicato la circolare sulle “procedure per la realizzazione delle opere provvisionali (puntellamenti e demolizioni)” nella quale si afferma, brevemente, che il Comune deve intervenire nei casi in cui si ravvisa la necessità di eseguire opere provvisionali finalizzate alla salvaguardia della pubblica incolumità (non nel caso di Santa Maria in Via, quindi, perché compresa in piena Zona Rossa), mentre invece quando l'opera provvisionale non è finalizzata alla salvaguardia della pubblica incolumità, ma è rivolta ad evitare ulteriori danni al Bene, l'intervento può essere realizzato dal proprietario, possessore o detentore dello stesso. Tanto è vero che solo cinque giorni dopo, con una nota del 27 dicembre, protocollata il 30 dicembre, la Parrocchia di Santa Maria in Via ha trasmesso il progetto preliminare delle opere per la messa in sicurezza della Chiesa a firma dell'ingegner Gagliardi. Trattandosi di edificio sottoposto a tutela del D.lgs 42/2004 l'intervento è sottoposto alla superiore approvazione del Mibact. Il Comune, quindi, non era l'organo predisposto a rispondere, ma nonostante questo da quel momento e per diverse volte in questi mesi sono state inoltrate diverse richieste di sollecito e di richiesta di informazioni circa lo stato di attuazione dell'intervento, come riportato dalla nota dettagliata dell'Ufficio Tecnico Comunale. Riguardo invece allo smarrimento del fascicolo, esso era relativo ai sopralluoghi speditivi di agibilità effettuati su alcuni edifici pubblici e di culto dopo gli eventi sismici del 24 agosto. Fascicolo precedente ai terremoti di ottobre, quindi, e che era tra la documentazione presente negli uffici in centro, al Palazzo Comunale. Le scosse del 26 ottobre hanno poi fortemente danneggiato anche la sede comunale, anch'essa in pienissima zona rossa, e dalla quale si è provveduto nei giorni immediatamente successivi a recuperare il materiale necessario a consentire l'Attività d'ufficio. È stato presumibilmente ai primi giorni del mese di novembre che il fascicolo è andato perso, nella concitazione di quei momenti nei quali si effettuavano a più riprese accessi presso la danneggiata sede comunale. Ma non appena i tecnici se ne sono resi conto, hanno in primo luogo denunciato lo smarrimento del fascicolo alla Stazione dei Carabinieri di Camerino, il 16 gennaio. Il giorno successivo, il 17 gennaio, è stata fatta richiesta al Segretariato Regionale del Mibact di copia dei verbali e delle schede di rilevamento danni relative alla Chiesa di Santa Maria in Via. Alla suddetta richiesta il Segretariato Regionale rispondeva tre giorni dopo, il 20 gennaio, trasmettendo la documentazione richiesta. Chiaramente, ciò che nel fascicolo era stato redatto dai tecnici comunali (rapporto di sopralluogo allegato al fascicolo insieme alle ordinanze di inagibilità) è sempre stato disponibile tra la documentazione agli atti.   Ho voluto anche questa volta ripercorrere i passi, citando tutti i documenti e le normative, raccontando ai cittadini la realtà dei fatti. La stessa realtà contenuta nella documentazione che loro stessi, lo ribadisco, possono in qualunque momento consultare recandosi in Comune. Li invito a farlo, perché è ora che qualcuno la smetta di dire “sciocchezze” e di fare becera politica in un momento nel quale la mera lotta politica, basata tra l'altro su questioni che non trovano fondamento nella realtà, dovrebbe essere messa in disparte per concentrarci sull'unico interesse della nostra città e del nostro territorio. Comprendo l'indignazione del parroco, che da sindaco, da cittadino e da parrocchiano è la stessa indignazione che provo io nell'apprendere dei gravissimi ritardi che stanno gravando sulla situazione di Santa Maria in Via, luogo che ci è tanto caro e legato fortemente alla nostra tradizione cittadina.    

05/07/2017 16:44
Mozione di Elena Leonardi: "Forze di Polizia e Vigili del Fuoco garantiscono nostra incolumità e vanno sostenuti"

Mozione di Elena Leonardi: "Forze di Polizia e Vigili del Fuoco garantiscono nostra incolumità e vanno sostenuti"

Presentata in data odierna una mozione del Capogruppo Regionale di Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale – Elena Leonardi sul sostegno all’esenzione dal pagamento della quota di accesso e di compartecipazione della spesa sanitaria per gli appartenenti alle Forze di Polizia, Arma dei Carabinieri, Forze Armate e Vigili del Fuoco. Mentre alcune regioni hanno ovviato a questa disparità di trattamento, la Regione Marche fa pagare il ticket di pronto soccorso anche a vigili del fuoco, carabinieri e altre forze dell'ordine che vi si recano per infortunio durante il servizio, anche se di codice basso. Chi rischia la vita per difendere l'incolumità dei cittadini – dichiara la Leonardi – deve essere tutelato e supportato. Come sappiamo, per le prestazioni erogate in regime di pronto soccorso ospedaliero, non seguite da ricovero e la cui condizione è stata codificata come codice bianco – prosegue la Leonardi - gli assistiti non esenti sono tenuti al pagamento di una quota fissa pari a 25 euro. Un ulteriore spesa è poi quella dovuta nel caso in cui, oltre alla visita, vengano erogate ulteriori prestazioni diagnostiche di laboratorio, strumentali o terapeutiche. Lo Stato e le Regioni hanno definito i casi di esenzione dal pagamento del ticket: età sopra i 65 anni, bambini sotto i 14 anni, invalidi, pensioni al minimo, extracomunitari non in regola con le norme di ingresso e soggiorno, e così via, ma non sono contemplati gli appartenenti alle forze dell'ordine che quotidianamente rischiano la loro vita per tutelarci. Attualmente Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare, Arma dei Carabinieri, Forze Armate e Vigili del Fuoco, classificati con codice bianco in seguito agli infortuni sul lavoro, sono costretti al pagamento, poiché gli stessi non godono di copertura assicurativa da parte dell’INAIL. La mozione presentata oggi – afferma la Leonardi – intende sanare una disparità – mi auguro pertanto che venga recepita dalla maggioranza regionale. In essa chiedo all'assessore alla Sanità e all'intera Giunta Regionale di attivarsi affinché si preveda il non assoggettamento al pagamento della quota di accesso e della compartecipazione alla spesa sanitaria, per i soggetti appartenenti alle Forze dell’Ordine ad ordinamento civile e militare, Arma dei Carabinieri, Forze Armate e Vigili del Fuoco, che non godono di copertura assicurativa INAIL, per gli infortuni nell'adempimento del proprio lavoro.

05/07/2017 16:00
Mangialardi (Anci Marche): “La questione degli organici degli insegnanti nei comuni del cratere verso la risoluzione”

Mangialardi (Anci Marche): “La questione degli organici degli insegnanti nei comuni del cratere verso la risoluzione”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Mangialardi (Anci Marche) “Il Governo è al lavoro per scongiurare la riduzione dell’organico di diritto per la diminuzione del numero di iscrizioni degli alunni con conseguente restringimento del tempo-scuola e, gli incontri avuti anche nei giorni scorsi, ci fanno ritenere che i timori delle famiglie degli alunni interessati per i disagi che ne deriverebbero, saranno presto fugati”. La questione è stata affrontata anche nel corso del consiglio direttivo straordinario di Anci Marche tenutosi lo scorso 30 giugno a San Benedetto del Tronto alla presenza del presidente dell’Anci Antonio Decaro. Il presidente Mangialardi, nell’illustrare il tema, ha anche ricordato l’incontro convocato dalla Regione Marche dall’Assessore Bravi con l’Ufficio scolastico regionale, ed i numerosi tavoli convocati a Roma. “Anci Marche ha posto il problema e si è adoperata affinché la questione venga risolta entro i termini di legge” – ha aggiunto. “Inoltre abbiamo anche inviato una lettera indirizzata per competenza al Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli e, vista la particolare attenzione che sta ponendo al tema del sisma, al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi Anci Marche ha ricordato anche la circolare ministeriale del 15/05/2017 che dispone che “per quanto riguarda le aree interessate dai recenti eventi sismici, sono mantenute le classi attivate nei comuni colpiti anche con parametri inferiori a quelli previsti dalla normativa vigente”; “Non c’è motivo di ritenere che le nostre aspettative saranno disattese” – ha aggiunto Mangialardi. “Tutelare la primaria esigenza di garanzia della continuità nella erogazione dei servizi, esigenza che trova il suo fondamento nei diritti costituzionalmente garantiti all’educazione, all’istruzione ed allo studio (articoli 33 e 34 della Costituzione) – ha concluso il presidente dell’Associazione dei Comuni delle Marche - è una priorità che lo stesso Sottosegretario Boschi, nei recenti incontri avuti a Roma, ha sempre sottolineato. Gli studenti e le famiglie dei comuni del cratere non saranno penalizzati e contiamo nella veloce emanazione del provvedimento che chiuda felicemente la questione”.

05/07/2017 15:49
Tolentino, il sindaco Pezzanesi ha confermato Stefano Gobbi presidente dell’Assm spa

Tolentino, il sindaco Pezzanesi ha confermato Stefano Gobbi presidente dell’Assm spa

Tale decisione – ha detto il Sindaco – scaturisce dalla ferma volontà di continuare il prezioso lavoro portato avanti da Gobbi in questi anni, alla guida della nostra Multiservizi che, non dimentichiamolo, vanta oltre cento anni di storia e di attività e che ha raggiunto importanti traguardi. Stefano Gobbi ha già collaborato in piena sintonia con l’Amministrazione comunale e per questo vogliamo dare continuità ai tanti progetti che abbiamo in cantiere. Primo tra tutti la realizzazione del primo step per la riqualificazione e rilancio delle Terme di Santa Lucia di cui ringrazio tutti i dipendenti. Stiamo già lavorando per reperire i primi 5 milioni di euro che ci consentiranno di partire. Non meno importante la realizzazione di una piscina coperta a fianco del rinnovato impianto natatorio coperto di zona Sticchi. Altri investimenti strategici sono previsti negli altri comparti dell’Assm. Resta il fatto che dovremo tener conto anche di quelli che saranno i bilanci futuri, anche alla luce dei tanti problemi derivati dal sisma come il mancato incasso delle bollette dell’acqua potabile e il periodo di fermo della produzione di energia elettrica a causa dei danni riportati dalle nostre centrali. Assm spa resta comunque un vero e proprio “gioiello”, un vanto per la nostra Città che vogliamo continuare a valorizzare anche grazie all’apporto di uomini capaci come il confermato Presidente Stefano Gobbi. Dal canto suo Stefano Gobbi ha ringraziato il Sindaco per la fiducia accordata. Al momento delle elezioni – ha sottolineato Gobbi – ho ritenuto opportuno dimettermi da Presidente anche se avevo ancora due anni di mandato per affiancare il Sindaco Pezzanesi nella campagna elettorale. Mi sembrava corretto essere candidato nella sua lista “Tolentino nel Cuore” e dare manforte per la sua rielezione. Le mie dimissioni da Consigliere comunali sono state dettate dal fatto che la professione medica non mi consentirebbe di avere a disposizione il tempo necessario per essere in Giunta o per ricoprire altri incarichi istituzionali mentre la carica di Presidente dell’Assm spa, come già sperimentato, mi consente di impegnarmi con passione anche su temi inerenti la mia professione. Quindi nessun tradimento, come ha ipotizzato qualcuno verso gli elettori ma al contrario piena condivisione delle politiche di Pezzanesi e pieno rispetto degli elettori. Stefano Gobbi, nato il 9 ottobre del 1961, sposato con Susanna ha due figlie, Ilaria e Linda. Medico di Medicina generale, specializzato in medicina Nucleare. Medico sportivo dell’UST. Abilitato già pronto soccorso 118 Tolentino. Ex consigliere dell’ACOM, è l’attuale Presidente del Rotary Club di Tolentino. Ha ideato il Progetto speciale “Tirotary” uno studio epidemiologico della tiroide nei bambini e ragazzi in età scolare. E’ stato Presidente di Assm spa dal 2012 al 2017. Da sempre è impegnato nel mondo associazionistico culturale, sociale e sportivo. Fa parte della Nazionale Italiana di calcio dei medici ed è un grande appassionato di golf. Nelle ultime elezioni era candidato della lista “Tolentino nel Cuore” dove aveva avuto 326 preferenze, risultando uno dei più votati a Tolentino. Ha rinunciato alla carica prima della proclamazione da Consigliere comunale.

05/07/2017 15:07
Civitanova, ecco la giunta di Ciarapica: domani la presentazione

Civitanova, ecco la giunta di Ciarapica: domani la presentazione

Il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica ha firmato questa mattina i decreti di nomina dei sette assessori che lo affiancheranno in Giunta per il prossimo quinquennio. Questo l’elenco dei componenti del nuovo esecutivo di Palazzo Sforza, con le deleghe assegnate a ciascuno. Con la nomina ad assessori, tutti i nuovi membri dell’esecutivo decadono dalla carica di consigliere comunale alla quale erano stati eletti. Nella prima seduta del nuovo Consiglio convocato per sabato 8 luglio, alle ore 17, saranno sostituiti dai primi dei non eletti di ciascun gruppo politico. Fabrizio Ciarapica - Sindaco. Deleghe a: Bilancio e programmazione, Società partecipate, Polizia locale Fausto Troiani – Vicesindaco – Assessorato alla Rigenerazione urbana. Deleghe a: Urbanistica; Mobilità; Gestione rifiuti; Viabilità Borroni Pierpaolo – Assessorato allo Sviluppo economico e Attività produttive. Deleghe a: Coordinamento delle politiche e delle progettualità per lo sviluppo economico; Commercio e Attività produttive; Pesca; Politiche giovanili; Gemellaggi Carassai Ermanno – Assessorato ai Lavori pubblici, al Patrimonio e Delegazione. Deleghe a: Lavori Pubblici; Demanio; Patrimonio – Autoparco, Gestione degli alloggi E.R.P.; Delegazione Civitanova Alta Capponi Barbara – Assessorato alla Famiglia, alla Comunità e all'Istruzione. Deleghe a: Welfare – Politiche di benessere sociale e Pari opportunità; Educazione; Istruzione; Progetti speciali per l'infanzia e l'adolescenza; Promozione e sviluppo delle politiche di prevenzione sanitaria e di cultura della salute. Cognigni Giuseppe – Assessorato alla Sicurezza e Cura Urbana. Deleghe a: Politiche di sicurezza, Decoro urbano, Verde, Ambiente; Cultura della legalità, Protezione civile; Lotta al degrado Gabellieri Maika – Assessorato alla Crescita culturale. Deleghe a: Cultura, Turismo, Sport, Università; Progettazione europea per le strategie di sviluppo Giardini Enrico – Assessorato alla semplificazione, Innovazione e Lavoro. Deleghe a: Semplificazione amministrativa, Innovazione tecnologica, Trasparenza e comunicazione, Attuazione del programma, Materie relative al personale, all'ordinamento e all'organizzazione uffici; Politiche attive per il lavoro e la formazione professionale    

05/07/2017 14:55
Stefano Di Pietro nuovo segretario del PD maceratese: “Ascolteremo la gente”

Stefano Di Pietro nuovo segretario del PD maceratese: “Ascolteremo la gente”

Stefano Di Pietro è ufficialmente il nuovo segretario cittadino del Pd per Macerata. Il dibattito interno al partito sulla sua elezione era partito già da qualche tempo e nella serata di ieri si è svolto in un clima, definito dallo stesso Di Pietro “dialettico, sereno e costruttivo”. Non era presente, né era stato invitato, il sindaco Romano Carancini che non fa parte della Direzione del PD. La nomina è avvenuta quasi all’unanimità con una sola astensione “costruttiva” del  membro della Direzione Mario Iesari. Presenti  l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, l’ormai ex segretario cittadino Paolo Micozzi , i segretari regionale e provinciale e i membri della direzione comunale con quelli che sono attualmente anche consiglieri comunali, quali ad esempio Alessia Scoccianti, Caterina Rogante al nono mese di gravidanza e Aldo Tiburzi. Incontriamo Di Pietro poco dopo le 23 appena eletto segretario e subito in merito al proprio ruolo l'ex assessore chiarisce : “C’è voglia di fare e di proseguire il percorso avviato dal mio predecessore nel rispetto di quello che passa la città: intendo le difficoltà legate al terremoto e non solo - riguardo al quale anche i vertici regionali hanno ammesso le proprie responsabilità per quanto riguarda i problemi in corso -  e si ritiene che il PD possa avere un ruolo di guida e soprattutto di ascolto delle problematiche della città. Il nostro scopo principale è quello di ascoltare i cittadini e di farci sentire come partito di maggioranza in consiglio comunale anche dall’amministrazione”. E sulla tematica del post terremoto specifica: “Il terremoto è un fenomeno non programmabile, soprattutto per le dimensioni che ha caratterizzato quello che ha colpito la provincia di Macerata. E noi ci muoveremo e solleciteremo nel senso che la macchina degli interventi funzioni”. 

05/07/2017 01:10
Ufficio Ricostruzione, Pasqui non molla: "Sciapichetti apra un tavolo di confronto con i Sindaci. Quando il recupero dei locali di Camerino?"

Ufficio Ricostruzione, Pasqui non molla: "Sciapichetti apra un tavolo di confronto con i Sindaci. Quando il recupero dei locali di Camerino?"

Da Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, riceviamo È un peccato dover constatare ancora una volta che l’assessore regionale Angelo Sciapichetti interviene solo quando gli vengono contestate situazioni che sono sotto gli occhi di tutti.Mi accusa di fare sterile polemica riguardo ai rilievi che io e il collega Alessandro Gentilucci abbiamo mosso in merito alla decisione della Regione di affittare dei locali da un privato per collocare a Caccamo di Serrapetrona l’Ufficio Ricostruzione.  In primo luogo, Sciapichetti dovrebbe spiegarci per quale motivo, se i locali che noi avevamo proposto per spostare a Camerino l’Ufficio Ricostruzione non sono sufficienti ad ospitare abbastanza personale, non ce lo ha mai comunicato. Forse ho smarrito la sua lettera… L’assessore è certo che non si possa trovare una soluzione pubblica per l’Ufficio Ricostruzione?A Sciapichetti a questo punto chiedo una cosa che non ha mai fatto ma che appare imprescindibile: aprire, su questa questione, un tavolo di discussione con i sindaci della montagna, con la parte del territorio che ha subito le conseguenze più devastanti dal terremoto.  Aprendo un tavolo di confronto con i sindaci di Visso, Castelsantangelo sul Nera, Pievetorina, Muccia, Camerino e tutti gli altri primi cittadini dell’entroterra maceratese sarà possibile capire se c’è o meno la possibilità di trovare altre soluzioni. Da ultimo, mi si vuole far passare come “asso pigliatutto”, quando in realtà io non ho mai chiesto che l’Ufficio Ricostruzione fosse portato a Camerino. Io ho chiesto che venisse collocato in una delle zone più colpite dal sisma: Visso, Muccia, Pieve Torina. Poi è arrivata la disponibilità del presidente dell’Unione Montana Alessandro Gentilucci per i locali dell’ente a Camerino e ci siamo messi a disposizione.  Ciò che maggiormente mi meraviglia è che a parlare sia chi si riempie sempre la bocca della parola “collaborazione” senza poi metterla mai in pratica. Assessore Sciapichetti, visto che siamo in tema e lei afferma testualmente “ho già effettuato una verifica con gli uffici, e come opera pubblica verrà finanziata, con le priorità attribuitagli dall’ente, attraverso il piano delle opere pubbliche e così restituita alla collettività”, vorrei sapere con certezza quali saranno i tempi della sistemazione dei locali dell’Unione Montana che il presidente Gentilucci aveva individuato quale potenziale sede dell’Ufficio Ricostruzione. Perché oltre alle parole, è ora di passare ai fatti. Infine chiederei pubblica conferma o smentita sulla notizia della presunta inagibilità dei locali di Caccamo da voi individuati quali nuova sede dell’Ufficio Ricostruzione.

04/07/2017 16:20
Palasport, Ciarapica: “Le società sportive sono le benvenute, ma la politica non detta i calendari degli allenamenti”

Palasport, Ciarapica: “Le società sportive sono le benvenute, ma la politica non detta i calendari degli allenamenti”

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma del sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica "Le società sportive della nostra regione meritano di poter trovare la sistemazione giusta per dare il meglio in campo e diventare un vanto per la città che le ospita, ma purtroppo non tutte le situazioni sono facili da gestire perché ci sono impedimenti tecnici oggettivi nell'utilizzo degli impianti. Nei giorni scorsi mi sono rapportato con i vertici della Lube Civitanova e della Poderosa basket Montegranaro per cercare di capire se potesse esserci un punto di incontro per ospitare la pallacanestro. Devo dire che non ho trovato chiusure da parte del club campione d'Italia, solo una reale difficoltà ad includere il basket A2 all'interno di un calendario di allenamenti e partite davvero impegnativo, che ha incluso anche l'ospitalità, durante lo scorso campionato, della Volley Potentino (A2). Per quanto riguarda il punto di vista l'Amministrazione comunale (che, ricordo, è un punto di vista terzo rispetto alla Palace srl concessionaria dell'impianto gestito in sub-concessione dai cucinieri) c'è tutto l'interesse a far diventare l'Eurosuole Forum la casa del grande sport marchigiano e riferimento a livello nazionale. La politica, però, non può avanzare richieste inattuabili a chi, come la Lube volley, a Civitanova ha investito e investe molte risorse ottenendo risultati straordinari, sia da un punto di vista agonistico, sia per il numero di spettatori e tifosi. Il palazzetto è senz'altro la nuova casa della Lube che, non dimentichiamolo, porta il nome di Civitanova e la fa conoscere in Italia ed all’estero, e che qui a Civitanova ha ottenuto uno scudetto che è stato un vanto per l'intera città. Dietro alla bravura dei giocatori c'è la tenacia di un'azienda, che ha riversato sul territorio risorse importanti e per questo l'Amministrazione comunale garantirà la massima collaborazione alla società. Ora mi permetto di invitare tutti a non inasprire i toni, ma a trovare una soluzione che possa far da volano allo sport marchigiano. I veregrensi meritano una sede di gioco adeguata, ma in questo frangente non è possibile dare una risposta immediata che possa accontentare tutti. Per questo ci auguriamo in un prossimo futuro di poter soddisfare le esigenze che emergono dal territorio e ci impegneremo da subito a trovare soluzioni condivise”.  

04/07/2017 14:04
Sciapichetti, "Da Pasqui solo polemiche inutili. L'Ufficio Ricostruzione a Caccamo è la scelta migliore"

Sciapichetti, "Da Pasqui solo polemiche inutili. L'Ufficio Ricostruzione a Caccamo è la scelta migliore"

"La scelta della sede dell'ufficio per la ricostruzione di Macerata è caduta su Caccamo, perché quell'edificio è risultato idoneo e compatibile con le esigenze del servizio. Quello di Camerino è risultato troppo piccolo". Lo afferma l'assessore alla protezione civile Angelo Sciapichetti. "I due edifici hanno circa 500 metri di differenza – spiega l’assessore – il fabbricato dell’unione montana di Camerino in Via V. Varano n.2 del Comune di Camerino è di circa mille metri quadrati lordi, mentre la struttura in Località Caccamo di Serrapetrona, Via Beniamino Gigli n.5, ha una superficie utile lorda di circa 1600 metri quadrati disponibili. Se si fa inoltre il confronto con il numero dei dipendenti, la prima struttura potrebbe ospitarne circa 50/60, mentre l’esigenza dell’ufficio della ricostruzione ha necessità di avere una copertura di circa 90 posti. Una scelta che ha evidentemente seguito caratteristiche tecniche ben precise. In merito alla struttura di Camerino, ho già effettuato una verifica con gli uffici, e come opera pubblica verrà finanziata, con le priorità attribuitagli dall’ente, attraverso il piano delle opere pubbliche e così restituita alla collettività. Dispiace ancora una volta dover rispondere a polemiche sterili e inutili, in un momento in cui dovremmo tutti continuare a lavorare a testa bassa per risolvere i problemi”.     

03/07/2017 14:55
Camerino, La replica di Trojani a Pasqui:  "Il Sindaco Pasqui può stare tranquillo:non lo lasceremo solo …"

Camerino, La replica di Trojani a Pasqui: "Il Sindaco Pasqui può stare tranquillo:non lo lasceremo solo …"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato ricevuto dal capogruppo di Comunità e Territorio Fabio Trojani in risposta al sindaco Pasqui:  "Il Sindaco Pasqui negli ultimi tempi si sta abbandonando a giudizi pesanti sulle persone, attaccandoci in modo scomposto perché osiamo presentare interrogazioni o promuovere il dibattito sulle questioni relative al futuro della nostra città e dei nostri figli. L’invito alle dimissioni non è degno di un politico di lunga esperienza come il nostro Sindaco: mi viene il dubbio che sia il tentativo di nascondere la mancanza di argomenti seri per replicare a quanto da noi chiesto e alle argomentazioni che portiamo avanti e che esponiamo in consiglio, o sui media. Del resto, sulla questione Santa Maria in Via, la riprova delle omissioni e dei gravi ritardi da noi denunciati è confermata dai recenti interventi del parroco don Mariano Blanchi, il quale è ritornato in questi giorni sull’intera vicenda. Conosciamo tutti l’onestà, la pacatezza e la correttezza di don Mariano, per cui non possiamo dubitare della sua buona fede e della veridicità di quanto da lui dichiarato. È grave che il Sindaco di Camerino ripeta e dichiari pubblicamente che il Comune abbia fatto tutto quanto fosse di propria competenza. Non siamo di questo avviso e ci associamo a quanto dichiarato e riferito da don Mariano, che denuncia i ritardi e le gravi inadempienze, chiedendo conto agli enti e alle autorità competenti. Credo sia opportuno richiamare il testo dell’art. 15-bis, comma 2 del D.L. 189/2016 (cd. decreto terremoto), il quale dispone che “In applicazione degli articoli 27 e 149 del citato decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni, anche in deroga all'articolo 146 del medesimo decreto legislativo, i Comuni interessati possono effettuare gli interventi indispensabili, ivi inclusi quelli di messa in sicurezza degli edifici, per evitare ulteriori danni ai beni culturali e paesaggistici presenti nei propri territori, dandone immediata comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo”. La disposizione è molto chiara ed è stata inserita proprio su richiesta dei Sindaci affinché potessero intervenire per garantire la tutela dei beni culturali da parte dei comuni. Per cui quanto dichiarato da Pasqui sia a mezzo stampa, sia nel corso della scorsa assemblea del 22 giugno, secondo cui il Comune potesse intervenire solo in caso di pubblica incolumità, non è assolutamente vero. Oltretutto, l’ing. Marco Orioli, che lavora per conto del Comune di Camerino, già all’indomani del terremoto del 24 agosto 2016, come riferito dal parroco don Mariano, aveva percepito subito la potenziale pericolosità del campanile; purtroppo, sempre secondo quanto riferito dal parroco, a tale valutazione “non sono seguiti adeguati provvedimenti da parte dell’amministrazione”. Non solo: lo stesso don Mariano riferisce che la parrocchia voleva incaricare il prof. Roberto Gagliardi e che in data 27 dicembre 2016 inviava il progetto preliminare alla Sovrintendenza e al Comune di Camerino. Nessuna risposta è stata fornita nel corso di questi mesi, per cui i ritardi sono stati gravi e incomprensibili. Al fine di vederci più chiaro abbiamo richiesto ed ottenuto di recente copia degli atti relativi alla Chiesa di Santa Maria in Via: siamo venuti a conoscenza che in data 16 gennaio 2017 è stata presentata dal Comune di Camerino ai Carabinieri della nostra città una denuncia di smarrimento di un fascicolo contenente sopralluoghi speditivi relativi a verifiche di agibilità di edifici pubblici e di culto a seguito del sisma del 24 agosto 2016. Lo smarrimento, secondo quanto riferito nella denuncia, “si ritiene che possa risalire ai primi giorni del mese di novembre 2016”. Riteniamo che sia grave che sia andato smarrito un intero fascicolo sui sopralluoghi speditivi, con tutte le ovvie conseguenze che ciò possa comportare: speriamo che lo smarrimento del fascicolo non abbia determinato ritardi negli interventi e nelle azioni da svolgere. Non è nostra intenzione buttarla in “caciara” o fare facili illazioni, per cui vogliamo replicare alle provocazioni del Sindaco promuovendo un dibattito serio, pacato e costruttivo basato sui fatti e sugli atti. Non resteremo sicuramente in silenzio di fronte ad informazioni incomplete o fuorvianti. Abbiamo il dovere di continuare a svolgere il nostro mandato, poiché riteniamo che in questo momento ci sia bisogno di dialettica e di momenti di confronto basati sulla pluralità di posizioni e di confronto. Vorrei chiudere con una frase di Walter Lippmann: “Laddove tutti pensano allo stesso modo, nessuno pensa un gran che.  Comunità e Territorio Il capogruppo – Fabio Trojani". 

03/07/2017 09:22
Comi mette il Pd delle Marche a pane e acqua: in tre anni il debito del partito ridotto di 350mila euro

Comi mette il Pd delle Marche a pane e acqua: in tre anni il debito del partito ridotto di 350mila euro

Sul segretario regionale del Partito Democratico Francesco Comi aleggia una leggenda che lo dipinge nel quotidiano come... non propriamente di manica larga. E forse tanto leggenda non è, visti i numeri che riguardano la sua gestione del Pd da quando è stato nominato segretario regionale. Così come nella vita di tutti i giorni, Comi è molto attento nelle spese (diciamo quasi tirchio, non me ne volere...), la stessa gestione economica oculata ha utilizzato per il partito. In questi ultimi tre anni, il debito del partito è sceso di 350mila euro (ammontava ad oltre 800mila euro prima della segreteria Comi) con l'obiettivo di azzerarlo in cinque anni e il Pd è l'unico partito locale a mettere i suoi bilanci certificati on line. Tutto vero, quindi, e la conferma arriva da Giorgia Sampaoli, tesoriera del Pd Marche, che spiega il cambio di rotta in otto punti.  "1. TRASPARENZA. BILANCI TUTTI ON LINE. I bilanci del PD Marche, a partire dalla segreteria Comi, per volere del segretario, sono  da sempre pubblicati on line nel sito del partito, pubblicazione che fa solo il PD Marche e che garantisce la trasparenza nella gestione.2. BILANCI CERTIFICATI. I bilanci del PD Marche sono frutto del lavoro della Tesoriera e del Comitato di Tesoreria, sono revisionati dai revisori interni e certificati da un Revisore dei Conti esterno che ne garantisce la correttezza e la conformità alla legge ed approvati dagli organismi del Partito.3. AUTONOMIA DEI TERRITORI. Il Partito Regionale è economicamente indipendente dal partito nazionale, dalle federazioni provinciali e dai circoli locali. Dopo l'eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti ciascuna struttura territoriale provvede al proprio bilancio in modo autonomo. Solo in caso di necessità il partito regionale supporta le strutture locali.4. EREDITÀ PESANTE. GESTIONE  RIGOROSA. La segreteria Comi ha ereditato un partito regionale fortemente indebitato, con un'esposizione superiore ad 800.000 euro. Il segretario in accordo con la tesoreria ha quindi deciso di intraprendere una gestione austera, a "pane e acqua".5. RIDOTTO DEBITO DI 350.000 IN TRE ANNI. In soli tre anni la posizione debitoria si è ridotta di quasi 350.000 euro. Sono state tagliate tutte le spese, ridotte a zero le indennità del segretario e dei membri della segreteria, eliminate le indennità dei funzionari di partito, venduta auto, ridotto il personale.6. NESSUNA VERTENZA SINDACALE. La riduzione del personale da sei a due unità, anche attraverso la cassa integrazione (la prima in Italia autorizzata per un partito), è avvenuta con la collaborazione degli ex dipendenti che hanno condiviso il progetto di risanamento finanziario.7. OBBIETTIVO ESTINZIONE DEBITO IN 5 ANNI La Segreteria Comi attraverso la gestione rigorosa del partito regionale delle Marche si è posta l'obbiettivo di estinguere in soli 5 anni il pesante debito accumulato nel passato.8. GRUPPO DIRIGENTE GENEROSO. Tale opera di risanamento della gestione finanziaria, dettata dalla segreteria e dalla direzione regionali, è stata possibile anche grazie alla contribuzione generosa e puntuale di quasi tutti gli eletti che hanno rispettato gli impegni presi con il partito regionale.Nessun partito locale, oltre al Pd Marche, ha bilanci on line e certificati".  

02/07/2017 11:55
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