Camerino, La replica di Trojani a Pasqui: "Il Sindaco Pasqui può stare tranquillo:non lo lasceremo solo …"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato ricevuto dal capogruppo di Comunità e Territorio Fabio Trojani in risposta al sindaco Pasqui:
"Il Sindaco Pasqui negli ultimi tempi si sta abbandonando a giudizi pesanti sulle persone, attaccandoci in modo scomposto perché osiamo presentare interrogazioni o promuovere il dibattito sulle questioni relative al futuro della nostra città e dei nostri figli.
L’invito alle dimissioni non è degno di un politico di lunga esperienza come il nostro Sindaco: mi viene il dubbio che sia il tentativo di nascondere la mancanza di argomenti seri per replicare a quanto da noi chiesto e alle argomentazioni che portiamo avanti e che esponiamo in consiglio, o sui media.
Del resto, sulla questione Santa Maria in Via, la riprova delle omissioni e dei gravi ritardi da noi denunciati è confermata dai recenti interventi del parroco don Mariano Blanchi, il quale è ritornato in questi giorni sull’intera vicenda.
Conosciamo tutti l’onestà, la pacatezza e la correttezza di don Mariano, per cui non possiamo dubitare della sua buona fede e della veridicità di quanto da lui dichiarato.
È grave che il Sindaco di Camerino ripeta e dichiari pubblicamente che il Comune abbia fatto tutto quanto fosse di propria competenza.
Non siamo di questo avviso e ci associamo a quanto dichiarato e riferito da don Mariano, che denuncia i ritardi e le gravi inadempienze, chiedendo conto agli enti e alle autorità competenti.
Credo sia opportuno richiamare il testo dell’art. 15-bis, comma 2 del D.L. 189/2016 (cd. decreto terremoto), il quale dispone che “In applicazione degli articoli 27 e 149 del citato decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni, anche in deroga all'articolo 146 del medesimo decreto legislativo, i Comuni interessati possono effettuare gli interventi indispensabili, ivi inclusi quelli di messa in sicurezza degli edifici, per evitare ulteriori danni ai beni culturali e paesaggistici presenti nei propri territori, dandone immediata comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo”.
La disposizione è molto chiara ed è stata inserita proprio su richiesta dei Sindaci affinché potessero intervenire per garantire la tutela dei beni culturali da parte dei comuni. Per cui quanto dichiarato da Pasqui sia a mezzo stampa, sia nel corso della scorsa assemblea del 22 giugno, secondo cui il Comune potesse intervenire solo in caso di pubblica incolumità, non è assolutamente vero.
Oltretutto, l’ing. Marco Orioli, che lavora per conto del Comune di Camerino, già all’indomani del terremoto del 24 agosto 2016, come riferito dal parroco don Mariano, aveva percepito subito la potenziale pericolosità del campanile; purtroppo, sempre secondo quanto riferito dal parroco, a tale valutazione “non sono seguiti adeguati provvedimenti da parte dell’amministrazione”.
Non solo: lo stesso don Mariano riferisce che la parrocchia voleva incaricare il prof. Roberto Gagliardi e che in data 27 dicembre 2016 inviava il progetto preliminare alla Sovrintendenza e al Comune di Camerino. Nessuna risposta è stata fornita nel corso di questi mesi, per cui i ritardi sono stati gravi e incomprensibili.
Al fine di vederci più chiaro abbiamo richiesto ed ottenuto di recente copia degli atti relativi alla Chiesa di Santa Maria in Via: siamo venuti a conoscenza che in data 16 gennaio 2017 è stata presentata dal Comune di Camerino ai Carabinieri della nostra città una denuncia di smarrimento di un fascicolo contenente sopralluoghi speditivi relativi a verifiche di agibilità di edifici pubblici e di culto a seguito del sisma del 24 agosto 2016.
Lo smarrimento, secondo quanto riferito nella denuncia, “si ritiene che possa risalire ai primi giorni del mese di novembre 2016”.
Riteniamo che sia grave che sia andato smarrito un intero fascicolo sui sopralluoghi speditivi, con tutte le ovvie conseguenze che ciò possa comportare: speriamo che lo smarrimento del fascicolo non abbia determinato ritardi negli interventi e nelle azioni da svolgere.
Non è nostra intenzione buttarla in “caciara” o fare facili illazioni, per cui vogliamo replicare alle provocazioni del Sindaco promuovendo un dibattito serio, pacato e costruttivo basato sui fatti e sugli atti. Non resteremo sicuramente in silenzio di fronte ad informazioni incomplete o fuorvianti.
Abbiamo il dovere di continuare a svolgere il nostro mandato, poiché riteniamo che in questo momento ci sia bisogno di dialettica e di momenti di confronto basati sulla pluralità di posizioni e di confronto.
Vorrei chiudere con una frase di Walter Lippmann: “Laddove tutti pensano allo stesso modo, nessuno pensa un gran che.
Comunità e Territorio
Il capogruppo – Fabio Trojani".
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