Lega, Anna Menghi si candida alle regionali: “Riparto da Macerata per continuare a servire il territorio”
Dopo settimane di attesa e molte voci sulla possibilità di una sua candidatura, Anna Menghi ha ufficialmente annunciato la sua discesa in campo per le prossime elezioni regionali nelle Marche. La consigliera regionale uscente, esponente della Lega e figura storica della politica maceratese, ha scelto di confermare il proprio impegno politico, rinnovando la volontà di proseguire il percorso intrapreso negli ultimi cinque anni.
“Non ho avuto fretta, non ho cercato scorciatoie – ha dichiarato Menghi – perché la politica, per me, non può essere il risultato di ambizioni personali, ma di convinzioni profonde e responsabilità verso i cittadini”.
Con tono pacato ma deciso, Menghi ha sottolineato come la scelta sia frutto di un lungo confronto con le realtà locali, con i cittadini e con sé stessa. “Ho atteso che maturassero i presupposti per una candidatura di valore, in linea con una visione civica e concreta, che metta davvero al centro il bene comune”.
Nella lunga dichiarazione pubblica, la consigliera ha ricordato i risultati ottenuti nel suo primo mandato, in particolare sul fronte della disabilità e delle politiche sociali: "dal progetto TuttoIncluso Caffetteria a Macerata – esperienza che integra persone con bisogni educativi speciali – alla Prima Conferenza Regionale sulla Disabilità, fino agli oltre 44 milioni di euro stanziati nel 2024 per interventi sociali a livello regionale".
“Il mio lavoro non è fatto di slogan, ma di fatti – ha ribadito – Ho lavorato per imprese, credito, turismo, innovazione e per la sanità. Ora voglio consolidare i risultati ottenuti e aprirne di nuovi, in una regione che ha ancora tanto da dare”.
Un passaggio carico di emozione è stato dedicato a Macerata, sua città d’origine, definita “non solo casa, ma responsabilità”. E non sono mancati i ringraziamenti al segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini, per il sostegno continuo.
Ma è nel finale che il discorso di Menghi si è fatto più personale. “Ho scelto la politica per dare voce agli ultimi. Forse perché anche io, da bambina con disabilità, mi sono sentita fragile e ai margini. La mia è una vocazione. Non un’ambizione, ma un servizio”.
Infine, ha voluto dedicare la sua candidatura a Eleonora, la nipote scomparsa: “Lei mi ha sempre spronata a credere in me. Se oggi fosse qui, mi direbbe di andare avanti. Non posso deluderla”.
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