“Quali misure sono state adottate dalla Regione Marche per mantenere attive le classi dei comuni colpiti dal sisma anche con parametri inferiori a quelli previsti dalla normativa vigente e come si intende utilizzare il possibile incremento della dotazione organica degli insegnanti dovuto allo stato di crisi post sisma?” Queste le domande che il Consigliere regionale Sandro Bisonni, rivolge al Presidente della Giunta, Luca Ceriscioli, con una interrogazione presentata in Consiglio regionale.
“A seguito degli eventi sismici – spiega Bisonni – nel dicembre 2016, la Provincia di Macerata ha chiesto la proroga di almeno un mese del termine delle iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado fissato dal Ministero dell’Istruzione e la sospensione della programmazione del piano di dimensionamento della rete scolastica sino al superamento della situazione di emergenza con la conseguente conferma dell’attuale organizzazione della rete scolastica sia per quanto riguarda il dimensionamento sia per quanto riguarda l’offerta formativa. Una proposta che ha visto la Regione attivarsi sostenendola presso il Governo centrale.”
Il Ministero nel mese di maggio ha emanato una circolare che stabilisce una deroga alle disposizioni generali, in merito alla distribuzione del personale docente, che consente di mantenere nei comuni colpiti dal sisma le classi anche con parametri inferiori a quelli previsti dalla normativa e di attivare ulteriori classi nei comuni che accolgono studenti nelle zone terremotate.
Da qui la necessità di conoscere lo stato delle cose perché la cancellazione di classi e scuole decreterebbe ancora maggior disagi per le famiglie e gli alunni residenti nei comuni del cratere. Tanto più che la perdita delle classi costringerebbe molti docenti all’utilizzo o al trasferimento presso altre sedi e altri istituti.
“La scuola – conclude Bisonni – è una colonna portante di una comunità perché in grado di formare le future generazioni di un territorio e accanto al lavoro, alle infrastrutture e ai servizi rappresenta il migliore investimento per far tornare a nuova vita le comunità distrutte dal sisma.”
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