Viviamo Civitanova lancia l’allarme: "Una vetrina su quattro è chiusa nel centro città"
Civitanova continua a registrare una perdita significativa di attività commerciali nel centro città. Dai dati raccolti sui sette assi principali – viale Matteotti, vialetto Sud e Nord, corso Vittorio Emanuele, Via Trento, corso Dalmazia e Corso Umberto – su 419 esercizi, 108 risultano chiusi, pari al 25,8% del totale.
Il fenomeno è in crescita: le chiusure erano 93 a fine 2024 (22,2%), 99 ad aprile 2025 (23,6%) e 108 a settembre. In soli otto mesi, 15 negozi hanno abbassato le saracinesche, una media di quasi due al mese, proiettando un aumento annuo del 5,4%. In pratica, una vetrina su quattro del centro cittadino è ormai spenta.
Il quadro locale riflette tendenze più ampie: tra il 2012 e il 2024 in Italia sono scomparsi circa 118.000 negozi al dettaglio, e nelle Marche il saldo apertura/chiusura è ancora più negativo, con una nuova apertura ogni quattro chiusure.
Secondo Viviamo Civitanova, “questa fotografia non è solo un dato statistico, ma un segnale di allarme concreto: il centro città rischia di perdere vitalità e attrattività se non si interviene con strategie mirate”.
I fattori alla base della crisi sono noti: la competizione con e-commerce e grandi poli commerciali, costi di gestione elevati, carenze di decoro urbano, problemi di parcheggio e una percezione generale della città come poco attrattiva per i visitatori.
Il movimento civico propone alcune azioni concrete: “Serve introdurre sosta di cortesia, ridurre TARI e canone suolo per chi riapre locali sfitti, sostenere temporary store e pop-up, programmare eventi periodici in centro, incentivare usi culturali dei locali vuoti e rafforzare decoro e sicurezza – sottolineano da Viviamo Civitanova –. Solo così potremo riportare vita e movimento nei nostri corsi, invertire il saldo aperture/chiusure e far tornare il centro a essere un luogo vivo e attrattivo”.
L’obiettivo è chiaro: portare la vacancy sotto il 20% entro 12–18 mesi, aumentare la rotazione della sosta, crescere l’affluenza pedonale del 15% e riattivare almeno 30 locali sfitti con iniziative culturali o commerciali.
I dati alla base dell’analisi provengono da Confcommercio, Confesercenti, Unioncamere–InfoCamere e Regione Marche, ma per Viviamo Civitanova, più dei numeri, conta un progetto condiviso e azioni concrete per il futuro del commercio cittadino.
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