Appignano approva all’unanimità ordine del giorno per la pace e la solidarietà con Gaza
Il Consiglio comunale di Appignano ha dato un forte segnale di unità e responsabilità civica approvando all’unanimità un ordine del giorno dal titolo: “Appello per la promozione della pace e della solidarietà tra i popoli, per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la promozione dei ‘due popoli, due stati’, promozione dell’art.11 della Costituzione italiana e adesione alla campagna R1PUD1A promossa da Emergency”.
L’iniziativa nasce come risposta alle preoccupazioni espresse da cittadini e associazioni locali sul conflitto in Palestina e sulle gravi violazioni della dignità umana. Il documento, trasformato in atto ufficiale dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mariano Calamita, sottolinea il rifiuto della guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti e il sostegno a un immediato cessate il fuoco.
Il testo approvato impegna la comunità a promuovere l’invio di aiuti umanitari, cure e assistenza alla popolazione civile palestinese, ribadendo l’importanza della soluzione politica dei “due popoli, due stati” e il riconoscimento dello Stato di Palestina. Si chiede inoltre la sospensione della vendita di armamenti a Israele e il rafforzamento del ruolo della Corte Penale Internazionale, che ha già ratificato mandati di cattura per esponenti politici israeliani e di Hamas per crimini contro l’umanità.
L’atto formale include l’adesione alla campagna R1PUD1A promossa da Emergency e richiama i principi dell’articolo 11 della Costituzione, che condanna la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli.
Come sottolineato da Emergency, le istituzioni locali sono fondamentali: “Un Comune che ripudia la guerra e agisce in favore della pace trasmette un messaggio concreto di speranza, dimostrando ai cittadini che l’amministrazione è al loro fianco nella costruzione di un futuro senza conflitti”.
L’ordine del giorno sarà ora trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’ANCI nazionale e regionale e al presidente della Regione Marche, con l’auspicio che altre comunità possano seguire l’esempio di Appignano, inviando un messaggio di pace, solidarietà e vicinanza al popolo palestinese.
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