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Politica Recanati

Mozione Palestina, centrodestra Recanati: "Strumentalizzazione politica, votiamo contro"

Mozione Palestina, centrodestra Recanati: "Strumentalizzazione politica, votiamo contro"

La maggioranza in Consiglio comunale a Recanati prende posizione e dice no alla mozione presentata dalla sinistra cittadina per sostenere gli appelli del gruppo Saturdays for Palestine. Una scelta che, nelle intenzioni dei consiglieri che hanno respinto il testo, non nasce da disinteresse verso la tragedia in corso in Medio Oriente, ma dalla convinzione che il ruolo delle amministrazioni locali debba restare distinto dalle dinamiche internazionali del conflitto.

Secondo la maggioranza, infatti, il dramma palestinese non può essere ignorato, ma non è compito del Comune “garantire una cultura di pace in Medio Oriente”. L’ente locale – sostengono – deve concentrarsi sulle necessità concrete dei cittadini, mentre la sinistra, con questa iniziativa, si muoverebbe su un piano ideologico che esula dalle competenze dell’amministrazione.

La gestione dei rapporti internazionali e del sostegno umanitario, ricordano i consiglieri, spetta al Governo nazionale. Roma, sottolineano, ha già intrapreso diverse iniziative a favore della popolazione di Gaza: dalle oltre 2.000 tonnellate di aiuti alimentari consegnati tramite Croce Rossa al lancio aereo di rifornimenti nelle aree non raggiungibili via terra, fino ai fondi stanziati e alla nave-ospedale Vulcano a El-Arish. Un impegno che, pur limitato dal contesto di guerra, viene rivendicato come concreto e operativo.

La maggioranza respinge anche l’idea di una presa di posizione politica locale che, a loro avviso, rischierebbe di schierare la città all’interno del conflitto anziché promuovere una ricomposizione. Ogni percorso di pace – sostengono – non potrà prescindere dal superamento degli estremismi, in particolare di Hamas, definito senza ambiguità come “movimento terroristico” e accusato di ostacolare una pace giusta e di reprimere la popolazione di Gaza.

Richiamando anche gli appelli del cardinale Pierbattista Pizzaballa, i consiglieri insistono sulla necessità di una linea che non sia né neutralità passiva né militanza di parte, ma sostegno a un processo di pacificazione fondato su diritti e riconoscimento reciproco.

Per queste ragioni, la mozione – pur considerata animata da buone intenzioni – viene ritenuta strumentalizzabile politicamente e potenzialmente divisiva per la comunità recanatese.

La maggioranza conferma infine il proprio sostegno a una soluzione basata su “due popoli, due Stati”, con la prospettiva di due democrazie libere da estremismi e terrorismo. E ribadisce: il voto contrario non è un rifiuto della pace, ma il tentativo di non trasformare il Comune in un attore improprio del conflitto mediorientale.

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