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Festival dell’Appennino: domenica 6 luglio a Montefortino con Giorgio Conte
Per l’undicesimo appuntamento del Festival, domenica 6 luglio è prevista un’escursione pomeridiana alle suggestive Gole dell’Infernaccio, situate tra il Monte Priora e il Monte Sibilla, con arrivo all’eremo di San Leonardo. Questo luogo, ricco di spiritualità, è noto per essere stato il rifugio di Padre Pietro, il “Muratore di Dio”, che vi si dedicò alla ricostruzione per quarant’anni fino alla sua morte. Al termine dell’escursione è previsto il concerto serale di Giorgio Conte nel borgo. Il Festival dell’Appennino prevede quest’anno 27 appuntamenti dal 4 maggio al 12 ottobre 2025, distribuiti in 28 comuni delle quattro regioni dell’Appennino centrale colpite dal sisma 2016-2017: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Questi borghi, custodi di un prezioso patrimonio culturale, storico, artistico, naturalistico e tradizionale, intendono rilanciarsi dopo anni difficili, attrarre nuovi visitatori e crescere attraverso iniziative come questa. La manifestazione è promossa dal Commissario Straordinario al sisma 2016 e dal BIM Tronto, con la collaborazione dei BIM Vomano-Tordino Teramo, Nera Velino Cascia e Nera-Velino Rieti. Il Commissario Guido Castelli: “Il Festival dell’Appennino torna nei Monti Sibillini e ci porta in uno dei luoghi più belli e suggestivi di questo territorio. Le Gole dell’Infernaccio e l’eremo di San Leonardo sono due siti unici, inseriti in un contesto naturalistico di assoluto valore che rimane impresso nella memoria degli escursionisti che li visitano. Questa manifestazione, che unisce le comunità colpite dal sisma 2016, non smette di crescere e presenta ogni anno di più proposte di assoluto valore e qualità, che uniscono natura, cultura e tradizioni. È anche attraverso iniziative come questa che contribuiamo a rendere più attrattivi i nostri territori, mantenere vivi mentre la ricostruzione avanza. Un risultato reso possibile grazie all’adesione convinta delle amministrazioni comunali e al contributo insostituibile dei quattro Bim coinvolti”. Il Presidente Bim Tronto Luigi Contisciani: “Questo appuntamento a Montefortino rappresenta perfettamente lo spirito del nostro Festival: unire la scoperta delle meraviglie naturali e spirituali delle nostre terre con la gioia della musica e della cultura. E siamo particolarmente orgogliosi di come stia crescendo tappa dopo tappa fuori dal Piceno, conquistando sempre più pubblico e consolidando il suo ruolo nel panorama culturale marchigiano.” Il Sindaco di Montefortino Domenico Ciaffaroni: “Ringrazio gli organizzatori che hanno voluto portare ancora una volta il Festival nel nostro comune. L’evento si svolgerà in due fasi, con la passeggiata nelle Gole dell’Infernaccio e chi vuole potrà raggiungere San Leonardo. Un grazie particolare al Commissario Castelli sempre attento e disponibile verso le aree colpite dal sisma”. Il ritrovo per l’escursione è alle 14.45 dopo Rubbiano, all’ ingresso delle Gole dell’Infernaccio con partenza alle ore 15. L’escursione è un anello ha una difficoltà E, è lunga 7,01 km, con un dislivello di 311 mt e un tempo di percorrenza di circa 4 ore. Al rientro nel borgo sarà possibile cenare presso le strutture ricettive presenti. Alle ore 21 in Piazza Umberto I concerto di Giorgio Conte chansonnier internazionale che ci condurrà in un affascinane percorso artistico, con tappe tra canzoni del suo repertorio di compositore per altri interpreti (tra cui Mina, Ornella Vanoni, Fausto Leali, Loretta Goggi, Rosanna Fratello, Equipe 84, Amanda Lear, Wilson Pickett, Mireille Mathieu) e di cantautore con 13 album all’attivo. A cui si aggiungono aneddoti e letture (tratte dalle sue quattro pubblicazioni di racconti). La partecipazione è gratuita ma è necessaria la prenotazione al fine di organizzare meglio l’evento, compilando il form nella data sul sito www.festivaldellappennino.it. Raccomandazioni: L’escursione è adatta a chi è allenato a camminare in montagna e in buona salute.Obligatorio indossare scarpe da trekkingavere con sè almeno un litro d'acqua e un cappelloportare kwayconsigliato portare i bastoncini da trekkingconsigliato un cambio completo da lasciare in auto Il Festival è promosso da Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 e Bim Tronto, con la collaborazione di Bim Vomano-Todino Teramo, Bim Nera-Velino Cascia e Bim Nera-Velino Rieti, Regione Marche, Regione Umbria, Regione Abruzzo, Regione Lazio, in sinergia con i 28 Comuni dell’Appennino centrale, partner dell’evento, Camerino, San Severino Marche, Sarnano, Visso, Amandola, Montefalcone Appennino, Montefortino, Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Castignano, Comunanza, Cupra Marittima, Force, Montegallo, Montemonaco, Palmiano, Roccafluvione, Castelli, Fano Adriano, Rocca Santa Maria, Cerreto di Spoleto, Preci, Sellano, Accumoli, Amatrice, Micigliano, Rivodutri con la direzione artistica dell’Associazione Culturale Appennino up e Mete Picene.

"Pictures of You": la mostra di Henry Ruggeri arriva ad Ancona
Arriva ad Ancona la mostra fotografica interattiva "Pictures of you", dal 2 al 13 luglio presso la Mole Vanvitelliana, dove sarà presentata in Special Edition, con un approfondimento sui Ramones, gruppo con cui il fotografo potentino, Henry Ruggeri, ha avviato la sua carriera. Oltre alle foto della mostra "Pictures of You" ci sarà uno spazio di approfondimento dedicato ai Ramones con altre immagini di Henry Ruggeri e i disegni di Marky Ramone della mostra "Marky Goes Mental". La mostra sarà visitabile dalle ore 17 alle 21 (lunedì chiuso)."Pictures of you" è composta da più di 50 fotografie scattate da Henry Ruggeri ad artisti iconici del mondo della musica, come Pearl Jam, Foo Fighters, Rolling Stones, Ramones, Madonna e tanti altri. Grazie alla tecnologia fornita dall'app Notaway©, inquadrando ogni fotografia, appariranno direttamente sul telefono dei visitatori in realtà aumentata i contributi video che erano stati realizzati appositamente da Massimo Cotto, tra le voci di più amate di Virgin Radio e protagonista della storia del giornalismo musicale. In questo modo lo spettatore potrà non solo ammirare le fotografie, ma anche conoscere curiosità e aneddoti degli artisti ritratti grazie allo storytelling unico del grande giornalista. All'interno della mostra ci sarà uno spazio dedicato ai Ramones, in cui verranno esposti anche i quadri della mostra "Marky Goes Mental". La sezione comprende una raccolta di sette disegni a pennarello realizzati da Marc Steven Bell, batterista e membro dello storico gruppo punk rock americano Ramones, noto al grande pubblico con lo pseudonimo di Marcky Ramone che, per la prima volta, veste i panni di artista grafico, catapultando gli spettatori nel suo mondo colorato e ribelle, in pieno stile post-punk. Tra le iniziative del progetto "Pictures of you" anche l'omonimo libro, edito da Gallucci Editore nella collana Sounds Good, con le fotografie di Henry Ruggeri e i testi di Massimo Cotto. Domani, 2 luglio alle ore 18.30 ci sarà l'evento di inaugurazione con Chiara Buratti, Mauro Ermanno Giovanardi e Rebel House, mentre il 12 luglio, sempre alle ore 18.30, ci sarà l'evento di chiusura con il fotografo Henry Ruggeri. Presentata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Ancona la mostra vede la partnership di Assemblea Legislativa delle Marche e Ancona Servizi ed è patrocinata dalla Fondazione Marche Cultura. Rebel House, promoter dell'evento espositivo, è un'impresa creativa costituita da Mattia Priori e Serena Pierfranceschi, che produce eventi culturali, e che vanta all'attivo numerosi concerti e un festival di musica e marineria realizzato nella Città di Fano. "La mostra - dichiara l'assessore alla Cultura Marta Paraventi - inaugura nel momento in cui inizia la stagione estiva della Mole Vanvitelliana con l'Arena Cinema e il punto ristoro gestito da Arci: una mostra unica nel suo genere, ricca di suggestioni visive e musicali, che trasportano il pubblico nel magico mondo dei concerti dal vivo, sapientemente catturato da Henry Ruggeri e raccontato dal compianto Massimo Cotto. Un evento reso possibile con il sostegno dell'Assemblea legislativa delle Marche".

Fioritura Castelluccio 2025: date, accessi, parcheggi e navette per visitare i Piani in sicurezza
Con l’avvicinarsi della fioritura di Castelluccio, attesa tra la seconda metà di giugno e la prima metà di luglio, torna anche la sfida della gestione dei flussi turistici. Uno spettacolo naturale di rara bellezza, che ogni anno richiama migliaia di visitatori, ma che al tempo stesso impone la necessità di proteggere l'ecosistema unico dei Piani di Castelluccio. Il delicato equilibrio tra salvaguardia ambientale e valorizzazione economica è al centro delle misure condivise dall’Ente Parco e dai comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera e Norcia. Obiettivo principale: evitare l’assalto incontrollato dei weekend centrali, distribuendo meglio il flusso di visitatori e garantendo sostenibilità e sicurezza. "La fioritura è una risorsa inestimabile per i nostri territori ancora segnati dal sisma del 2016 - sottolineano i rappresentanti locali - Ma occorre gestirla con rispetto e visione". Anche per il 2025, nei quattro fine settimana più critici (21-22 giugno, 28-29 giugno, 5-6 luglio, 12-13 luglio), sarà vietato l’accesso con auto e camper ai Piani di Castelluccio. I mezzi privati dovranno essere lasciati in appositi parcheggi di prossimità, da cui si potrà raggiungere il borgo con un servizio navetta potenziato, che quest’anno include anche autobus elettrici e ibridi, acquistati grazie ai fondi del Ministero dell’Ambiente. L’accesso sarà invece garantito a mezzi a due ruote (biciclette, moto, e-bike), residenti, esercenti, persone con disabilità o munite di apposita autorizzazione, bus turistici (che, dopo la discesa dei passeggeri, dovranno sostare fuori dall’area). Chi avrà la necessità di attraversare l’area tra i tre comuni potrà farlo solo in transito, senza possibilità di sosta o fermata. Percorsi alternativi e deviazioni (come la Strada delle Cavalle) saranno indicati sul posto. La violazione delle norme comporterà sanzioni e persino la rimozione forzata del veicolo. Per accedere al servizio navette è obbligatoria la prenotazione, disponibile su: marcheroma.contram.it per chi arriva da Norcia o Castelsantangelo sul Nera, startspa.it per chi accede da Arquata del Tronto. Il sistema di bigliettazione elettronica consente di acquistare in anticipo sia il posto auto/camper che i biglietti per la navetta. Saranno disponibili anche ticket last minute, fino a esaurimento posti. Al di fuori dei fine settimana indicati, sarà consentito l’accesso libero ai mezzi privati, con l’obbligo di non sostare sui prati, nel pieno rispetto degli usi civici stabiliti dalla sentenza della Corte di Appello di Roma (2021), che vieta qualunque tipo di parcheggio sul Pian Grande. Si raccomanda a tutti i visitatori di indossare abbigliamento adeguato e di tenere conto della variabilità climatica tipica della montagna. La fioritura di Castelluccio è un dono fragile: ammirarla significa anche proteggerla.

Disordine, sprechi e tempi morti: le criticità quotidiane nella gestione di officine e cantieri
Chi lavora in un’officina o in un cantiere sa bene quanto la qualità del lavoro non dipenda soltanto dall’esperienza degli operatori o dall’efficienza delle macchine, ma anche – e soprattutto – dall’organizzazione dello spazio e dalla gestione degli strumenti. In ambienti dove il tempo è risorsa preziosa e i margini d’errore devono essere ridotti al minimo, anche un dettaglio fuori posto può generare rallentamenti, disagi o situazioni potenzialmente rischiose. Una delle criticità più frequenti è rappresentata dal disordine operativo. La presenza di attrezzi sparsi, cavi lasciati sul passaggio, postazioni sovraccariche o materiali non classificati non solo ostacolano il flusso di lavoro, ma aumentano il rischio di incidenti e perdite di tempo. In particolare, l’utilizzo di sistemi di avvolgimento professionali – vedi gli avvolgitubo proposti da Zeca – consente di mantenere liberi i percorsi, evitare danneggiamenti ai collegamenti e ridurre drasticamente l’ingombro nelle aree di transito e lavoro, contribuendo a una gestione più efficiente delle attività quotidiane. Il disordine si traduce spesso in spreco. Quando uno strumento non si trova al momento giusto, oppure viene danneggiato perché conservato in modo inadeguato, si genera una catena di rallentamenti: il tempo perso nella ricerca, la sostituzione non programmata, l’interruzione del flusso produttivo. Questo vale per le attrezzature manuali, ma anche – e forse ancor più – per tubazioni, cavi, accessori pneumatici o elettrici, spesso soggetti a usura accelerata proprio per via della scarsa cura nella gestione. I tempi morti sono la conseguenza più evidente di una cattiva organizzazione. Quando un operatore è costretto a interrompere il lavoro per riavvolgere un tubo, sistemare un collegamento difettoso o spostare materiali mal collocati, si perde non solo tempo, ma anche concentrazione e ritmo. In contesti dove i ritmi di produzione sono serrati, l’accumulo di microinterruzioni può compromettere la resa di un’intera giornata di lavoro. Un altro aspetto critico è la condivisione degli spazi. In molte officine e cantieri, diverse squadre operano simultaneamente nello stesso ambiente. Senza una gestione ordinata delle attrezzature comuni, si creano facilmente interferenze, sovrapposizioni e confusione. L’adozione di sistemi mobili, supporti regolabili, postazioni modulari e strumenti facilmente riposizionabili permette una maggiore flessibilità operativa e riduce la necessità di continue riorganizzazioni. La manutenzione degli strumenti rappresenta un ulteriore punto debole. Spesso, il disordine è accompagnato da un controllo saltuario dello stato delle attrezzature. Cavi lesionati, tubi usurati, raccordi danneggiati sono segnali trascurati che possono trasformarsi in guasti più seri o in veri e propri rischi per la sicurezza. Una gestione attenta e regolare delle attrezzature, supportata da sistemi che ne favoriscono l’ispezione e la conservazione ordinata, è essenziale per prevenire fermate impreviste e per lavorare in modo più sicuro. Anche la comunicazione interna può risentire del disordine operativo. Quando i materiali non sono collocati dove dovrebbero, o quando le attrezzature vengono spostate senza condivisione, si crea confusione tra i membri del team. Questo vale in particolare nei turni multipli o nei cantieri a rotazione, dove è fondamentale che le informazioni e gli strumenti passino correttamente da un gruppo all’altro. Nel tempo, il costo cumulativo di questi problemi può diventare rilevante. Non si tratta solo di efficienza, ma anche di affidabilità, qualità del lavoro e benessere degli operatori. Lavorare in un ambiente ordinato, dove ogni strumento ha il suo posto, non solo rende il lavoro più veloce, ma anche più fluido, meno stressante e più sicuro. Gli strumenti che facilitano questa organizzazione – come appunto gli avvolgitubo professionali, i carrelli attrezzati, i pannelli modulabili – rappresentano un investimento che si ripaga nella quotidianità. In sintesi, la gestione efficace di officine e cantieri non può prescindere da un’organizzazione rigorosa e da una scelta consapevole degli strumenti. Disordine, sprechi e tempi morti non sono inevitabili: sono il sintomo di sistemi che possono essere migliorati. Con piccoli accorgimenti e soluzioni tecniche adeguate, è possibile trasformare un ambiente caotico in uno spazio di lavoro funzionale, sicuro e altamente produttivo.

I benefici inaspettati del tempo passato da soli
Viviamo in un’epoca in cui ogni secondo di silenzio sembra una falla da colmare. La connessione costante, che sia attraverso dispositivi digitali o relazioni sociali, è diventata un’aspettativa implicita della modernità. Tuttavia, in questo vortice di stimoli continui, la solitudine assume un valore nuovo, inaspettato e profondamente rigenerante. Spesso identificata come sinonimo di isolamento, la solitudine – quando scelta e non subita – si rivela uno spazio personale prezioso in cui ritrovare l’equilibrio interiore. Ritagliarsi momenti di distacco volontario, anche brevi, può essere una forma di investimento a lungo termine sul proprio benessere psicologico. In un contesto economico dove si predica l’efficienza e la produttività, recuperare il tempo per sé può diventare una strategia sottile ma potente per aumentare lucidità mentale, resilienza e persino creatività. Lontano dal rumore del mondo, si scopre che il silenzio non è vuoto: è pieno di possibilità. Crescere nel silenzio: come il tempo da soli favorisce la consapevolezza Nel silenzio, quando i riflettori si spengono e le notifiche tacciono, emerge una delle risorse più trascurate: la consapevolezza. Trascorrere del tempo da soli permette di osservare con maggiore chiarezza i propri pensieri, emozioni e motivazioni, senza il filtro delle aspettative altrui. È proprio in questi momenti che si sviluppa un dialogo interiore autentico, necessario per comprendere dove siamo e dove vogliamo andare. L’introspezione non è un lusso riservato ai momenti di crisi, ma uno strumento strategico per orientare le proprie scelte con maggiore lucidità, anche in ambito professionale e finanziario. Diversi studi in ambito psicologico confermano che chi dedica regolarmente del tempo alla solitudine volontaria mostra livelli più elevati di autostima, maggiore capacità decisionale e una resilienza emotiva superiore alla media. Elementi fondamentali non solo per la crescita personale, ma anche per affrontare con lucidità un mercato del lavoro competitivo e in continua evoluzione. La solitudine, dunque, non è un tempo perso, ma un investimento in capitale umano: affinare la propria capacità di ascolto interiore è come ricalibrare una bussola prima di intraprendere nuove direzioni. In una società che premia l’efficienza, imparare a fermarsi può diventare la mossa più saggia. La solitudine come scelta: riconnettersi attraverso la spiritualità Quando il tempo da soli si trasforma in un’occasione di riflessione profonda, può nascere l’esigenza di andare oltre l’autoanalisi razionale. In certi momenti, quando ci si trova soli e si riflette sul proprio percorso, può emergere il desiderio di un confronto più profondo o di una guida. Alcune persone scelgono di affidarsi all’intuito e alla spiritualità, magari rivolgendosi a una brava cartomante primo consulto gratuito, per avere una visione diversa su ciò che stanno vivendo. Anche questo può essere un modo per riconnettersi con sé stessi. La ricerca spirituale, spesso riaccesa nei momenti di solitudine, non sempre segue vie tradizionali. Strumenti alternativi come la cartomanzia, se affrontati con apertura e senso critico, possono offrire chiavi simboliche per interpretare le fasi di cambiamento o incertezza. In un contesto economico dove il rischio è una costante e le decisioni devono essere prese spesso in condizioni di incertezza, attingere a forme di saggezza intuitiva può aiutare a superare blocchi emotivi o a sbloccare nuove prospettive. In fondo, la spiritualità non si contrappone alla razionalità, ma può completarla. È uno spazio dove logica e intuizione si incontrano, dove le domande importanti trovano nuove forme di risposta. E la solitudine, come terreno fertile, permette che questa connessione avvenga. Riscoprire la propria compagnia In un mondo che premia la rapidità, la condivisione costante e l’ottimizzazione di ogni istante, imparare a stare da soli può sembrare controcorrente. Eppure, proprio in questo apparente “vuoto” si nasconde una risorsa preziosa: la possibilità di fare spazio a sé stessi. La solitudine, quando vissuta con intenzione, non è un’evasione dalla realtà, ma un ritorno a casa. È il momento in cui ci si riallinea con i propri valori, si ascoltano le vere priorità, si ridefiniscono gli obiettivi. Dal punto di vista economico, imparare a convivere con sé stessi non è solo una scelta esistenziale, ma una strategia sostenibile. Riduce la dipendenza da stimoli esterni, aiuta a distinguere il superfluo dall’essenziale, favorisce scelte di vita e di consumo più consapevoli. In una società in cui l’attenzione è moneta e il tempo è capitale, scegliere di investire sulla propria interiorità può generare un ritorno duraturo. Allora, forse la domanda giusta non è quanto tempo passiamo da soli, ma quando è stata l’ultima volta che ci siamo sentiti davvero bene in nostra compagnia. Perché solo chi ha imparato a stare con sé stesso, può davvero scegliere come e con chi condividere il proprio cammino.

Scossa di terremoto nella notte: Foligno epicentro
Un terremoto senza preavviso nel cuore della notte al confine tra Marche ed Umbria. I sismografi hanno iniziato a registrare un movimento sismico alle 1.55 nel territorio folignate, sisma che ha raggiunto in poco tempo un magnitudo di 3.5 con una profondità di 10 km. L'evento tellurico è stato nitidamente avvertito sia in provincia di Perugia che nel maceratese ma è a Foligno, nei pressi dell'epicentro, che si è assistito a scene di panico generale con tantissima gente riversata nelle strade. Per la prima volta nella storia, infatti, l'epicentro è stato localizzato sotto il centro storico di Foligno, un evento mai accaduto prima per un fenomeno di questa intensità e che non è stato preceduto da scosse premonitrici né, al momento, ha registrato una scia di repliche minori. In strada si è subito diffusa la stima dell'intensità del sisma che, come detto, è stata inizialmente inserita tra 3.5 e 3.9, ma in moltissimi non vi hanno creduto sostenendo di aver vissuto un evento deflagrante in un crescendo vertiginoso, una scossa secondo i folignati molto più intensa di quelle vissute nel '96 e nel 2016. Il Sindaco di Foligno Stefano Zuccarini ha decretato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di oggi al fine di permettere le verifiche strutturali necessarie. Medesima ordinanza è stata emessa anche dai sindaci di Spello e Trevi. Il comando dei Vigili del Fuoco di Perugia rende noto che "a seguito della scossa di terremoto di questa notte con epicentro nella zona di Foligno, non sono pervenute richieste di verifica di stabilità. Qualora la situazione dovesse cambiare ne daremo tempestivo aggiornamento" La Protezione Civile è in continuo contatto con il sindaco di Foligno e dei comuni limitrofi tuttavia, nonostante il panico che ha portato in strada moltissime persone, non si registrerebbero particolari criticità o danni a persone o cose.

Precipita con lo spazzaneve nel burrone: morto un uomo di 45 anni
Un uomo di 45 anni è morto precipitando con uno spazzaneve in un burrone. L'incidente si è verificato a cavallo tra le Marche e l'Umbria, più precisamente nel comune di Sigillo, in provincia di Perugia, ed è avvenuto domenica 16 febbraio ma soltanto nelle ultime ore sono circolate maggiori informazioni. L'uomo, Renzo Casagrande, un imprenditore eugubino di 45 anni, stava rientrando a casa con il proprio trattore munito di lama per la neve dopo aver liberato la strada provinciale della Val di Tango, l'arteria che porta alle grotte di Monte Cucco quando, per cause al vaglio delle autorità, è precipitato in un burrone a bordo strada facendo un volo di 60 metri. Ad attivare i soccorsi un automobilista di Fabriano che verso le 16, transitando per la Val di Rango, ha notato un pezzo di guardrail sfondato e si è fermato scoprendo il mezzo sgombraneve nella scarpata. Secondo le autorità l'incidente potrebbe essere accaduto anche diverse ore prima. Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Gaifana, ed i carabinieri di Sigillo a cui spetta il difficile compito di ricostruire la dinamica dell'accaduto. Stando alle prime indiscrezioni sembrerebbe che l'uomo, dopo aver liberato la strada fino alla sommità, stesse scendendo per ritornare in sede conducendo lo spazzaneve che, inspiegabilmente, in quel tratto ha iniziato a scivolare sul lato a valle della strada finendo per divellere il guardrail e precipitando inevitabilmente nel burrone. La Provincia di Perugia ha proclamato il lutto affidandosi ad una nota stampa a firma del vicepresidente Sandro Pasquali: "Con profonda tristezza abbiamo appreso questa tragica notizia. E in questo momento di grande dolore vogliamo far sentire la nostra vicinanza a familiari e colleghi". La Provincia precisa anche che "l'impresa per cui Casagrande lavorava è affidataria per conto dell’amministrazione provinciale del servizio di rimozione neve sulla rete stradale provinciale e regionale. Casagrande si era adoperato con il proprio mezzo per liberare dalla neve la strada che da Sigillo conduce al Monte Cucco". (Foto di repertorio)

Le Vespe che hanno fatto la storia: come mantenerle in perfetto stato con i giusti ricambi
Nel corso degli anni, alcuni modelli di Vespa sono diventati degli autentici simboli della cultura italiana, affermandosi come icone senza tempo della mobilità su due ruote. Dalla leggendaria Vespa 50 Special, protagonista delle strade e dei sogni di intere generazioni, alla robusta e affidabile Vespa PX, passando per la raffinata e versatile Vespa Primavera, queste creazioni di casa Piaggio non solo hanno segnato un'epoca, ma continuano a suscitare emozione e fascino tra tutti gli appassionati. Conservare questi capolavori in perfette condizioni è di fondamentale importanza per preservarne il valore sia storico che funzionale. Qui entrano in gioco i ricambi Vespa, componenti essenziali per mantenere l'autenticità e l'affidabilità delle meccaniche originali. Un punto di riferimento in questo settore è Zangheratti, noto per la qualità e l'ampia gamma di ricambi per Vespa d'epoca, che permette agli appassionati di ridare vita ai loro modelli preferiti, rispettandone la storia e l’originalità. Perché è importante preservare l'originalità dei componenti Vespa Restaurare una Vespa d'epoca non è solo un atto di manutenzione, ma un vero e proprio tributo alla storia e all'ingegneria che ha reso questi mezzi così iconici. L'originalità dei componenti gioca un ruolo cruciale nel mantenere il valore collezionistico del veicolo. Utilizzare ricambi Vespa specifici e autentici non solo garantisce che l'estetica del mezzo resti fedele al design originale, ma contribuisce anche a preservarne l'affidabilità e un corretto funzionamento. Ogni componente, dal motore ai dettagli cromati, viene progettato per lavorare in armonia con il resto del veicolo. Sostituirli con parti non originali o incompatibili può compromettere le prestazioni del mezzo, riducendone l'efficienza e alterando l’esperienza di guida. Inoltre, l'uso di ricambi certificati consente di rispettare le specifiche originali, un elemento fondamentale per i collezionisti e gli appassionati. Consigli per scegliere i migliori ricambi per Vespa Mantenere una Vespa in condizioni impeccabili richiede un’attenzione particolare nella scelta dei ricambi Vespa. La decisione tra componenti originali e compatibili può influire significativamente sulla performance, sulla sicurezza e sulla longevità del veicolo. I ricambi originali Vespa sono progettati specificamente per ogni modello, assicurando un adattamento perfetto e rispettando le specifiche tecniche stabilite dal produttore. Optare per questi componenti è la scelta ideale per chi desidera preservare l’autenticità e il valore storico del mezzo, oltre a garantirne un funzionamento ottimale. Tuttavia, esistono anche ricambi compatibili di alta qualità che possono rappresentare un'alternativa valida, purché siano certificati e prodotti da marchi affidabili. Quando si scelgono ricambi compatibili, è essenziale verificare che rispettino gli standard di sicurezza e di prestazione richiesti per il modello specifico di Vespa. In ogni caso, è fondamentale evitare soluzioni troppo economiche o di dubbia provenienza: ricambi di bassa qualità possono compromettere il funzionamento della Vespa, aumentando il rischio di guasti e riducendo la durata complessiva del mezzo. Manutenzione ordinaria e straordinaria: cosa controllare regolarmente Per garantire la lunga vita e il corretto funzionamento della propria Vespa, è essenziale effettuare una manutenzione regolare, sia ordinaria che straordinaria. Attraverso controlli periodici e un’attenta cura, è possibile prevenire guasti improvvisi e mantenere il veicolo in condizioni ottimali, pronto per affrontare qualsiasi strada con affidabilità e sicurezza. Tra i principali elementi da tenere monitorati ci sono: - l’olio motore: controllare il livello dell’olio e sostituirlo secondo le indicazioni del produttore è fondamentale per evitare danni al motore; - i freni: verificare lo stato delle pastiglie, dei dischi o dei tamburi è cruciale per assicurare una frenata efficace. In caso di usura, è importante sostituire i componenti con ricambi Vespa adeguati per garantire la sicurezza; - gli pneumatici: controllare regolarmente la pressione e l’usura degli pneumatici è indispensabile per una guida stabile e sicura; - l’impianto elettrico: verificare il corretto funzionamento delle luci, della batteria e dei cavi è essenziale per evitare di avere dei problemi durante la guida. Dove acquistare ricambi Vespa di alta qualità Quando si tratta di mantenere o restaurare una Vespa d’epoca, la scelta dei ricambi Vespa giusti è cruciale per preservarne l’integrità e il valore. Affidarsi a fornitori specializzati è la soluzione migliore. Tra le opzioni più affidabili, il sito Zangheratti si distingue per la vasta selezione di ricambi dedicati a diversi modelli di Vespa. Grazie alla sua lunga esperienza nel settore, Zangheratti è diventato un punto di riferimento per gli appassionati e i collezionisti, offrendo componenti che combinano qualità, autenticità e affidabilità. Visita il sito Zangheratti per scoprire l’intera gamma di ricambi specifici per la tua Vespa. Con il supporto di esperti del settore e la sicurezza di acquistare da un rivenditore specializzato, potrai mantenere vivo il fascino intramontabile del tuo veicolo. Conservare la Vespa in perfette condizioni: consigli pratici Per mantenere una Vespa in condizioni impeccabili nel tempo, non basta scegliere ricambi Vespa di qualità: è altrettanto fondamentale adottare pratiche di manutenzione preventiva che proteggano il veicolo dall’usura e dagli agenti atmosferici. Uno dei primi accorgimenti consiste nel rimessaggio in un luogo asciutto e riparato, preferibilmente in un garage o in uno spazio coperto. L’umidità è uno dei principali nemici delle Vespe d’epoca, poiché può favorire la formazione di ruggine sulla carrozzeria e deteriorare le componenti meccaniche. Se il rimessaggio al chiuso non è possibile, è importante utilizzare una copertura protettiva impermeabile e traspirante, che protegga il veicolo dalla pioggia, dalla polvere e dai raggi del sole, ma che consenta comunque una corretta ventilazione per evitare la formazione di condensa. Per proteggere ulteriormente la Vespa, si consiglia di applicare periodicamente uno strato di cera protettiva sulla carrozzeria, che funge da barriera contro l’umidità e i graffi. È importante anche controllare e lubrificare regolarmente le parti mobili, come la catena e i cavi, per prevenire un blocco o la corrosione. Il fascino senza tempo delle Vespe d'epoca Le Vespe d’epoca sono molto più che semplici mezzi di trasporto: sono autentici simboli di stile, cultura e ingegneria, capaci di evocare emozioni e ricordi in chiunque le ammiri. Il loro fascino risiede soprattutto nella loro capacità di unire tradizione e funzionalità, mantenendo intatto il loro valore nel tempo. Tuttavia, conservare una Vespa d’epoca in perfette condizioni richiede attenzione e cura. Investire in ricambi Vespa di qualità è un elemento fondamentale per preservare l’autenticità e la funzionalità del veicolo. Oltre alla qualità dei ricambi, una manutenzione accurata è il vero segreto per far sì che queste straordinarie creazioni continuino a sfrecciare sulle strade.

Come fare l’inventario del magazzino
Per qualsiasi azienda che gestisca beni fisici l'inventario del magazzino è un'attività obbligatoria. Tenere traccia accurata delle scorte non solo assicura una gestione efficiente, ma previene anche costose discrepanze e sprechi. Che cos'è un inventario L'inventario del magazzino è un processo sistematico e organizzato di conteggio e registrazione di tutti i beni e materiali presenti in un magazzino. Questo processo consente di tenere traccia delle quantità esatte di ogni articolo, facilitando la gestione delle scorte e garantendo una visione chiara e accurata dello stock. L'inventario può includere una vasta gamma di articoli, dai prodotti finiti pronti per la vendita, alle materie prime in attesa di essere lavorate, ai componenti utilizzati nella produzione, fino agli articoli di consumo e ai materiali di imballaggio. Ogni categoria di articoli può essere tracciata e registrata utilizzando metodi di gestione appropriati, che variano in base alla tipologia di prodotto, per garantire una gestione ottimale del magazzino. La tipologia e la struttura del sistema di stoccaggio non fa alcuna differenza, sia che parliamo di magazzini verticali automatici, che semiautomatici o delle classiche scaffalature, l’inventario è fondamentale e soprattutto un passaggio inevitabile da fare con cadenza precisa. Quello che può cambiare è l’obiettivo e le modalità per effettuarlo. A cosa serve fare l'inventario Fare l'inventario del magazzino è fondamentale per diverse ragioni: - Accuratezza delle scorte: un inventario accurato permette di sapere esattamente la disponibilità e le quantità degli articoli, riducendo il rischio di esaurimenti o eccessi di stock. - Gestione efficiente: conoscere lo stato delle scorte consente una gestione più efficiente degli ordini, evitando sovrapproduzione o carenze di prodotto. - Controllo dei costi: monitorare le scorte aiuta a controllare i costi di magazzino, minimizzando gli sprechi e ottimizzando l'uso delle risorse. - Prevenzione delle perdite: un inventario regolare aiuta a rilevare e prevenire furti, danni o perdite di merce. - Conformità normativa: alcuni settori richiedono, per legge, un attento e preciso monitoraggio delle scorte e la registrazione di determinate informazioni quali ad esempio, quantità, condizioni di stoccaggio e scadenze. Principali tipologie di inventario Esistono diverse tipologie di inventario che possono essere adottate in base alle esigenze specifiche di un'azienda. Le principali sono: Inventario annuale L'inventario annuale è un metodo tradizionale in cui viene effettuato un conteggio completo di tutte le scorte del magazzino una volta all'anno. Questo processo, spesso svolto alla fine dell'anno fiscale, fornisce una fotografia dettagliata della situazione delle scorte in un momento specifico. Tuttavia, può essere un'operazione impegnativa e dispendiosa in termini di tempo, richiedendo la sospensione delle normali attività di magazzino durante il conteggio. Inventario a rotazione L'inventario a rotazione, o inventario ciclico, prevede il conteggio periodico di una porzione delle scorte, secondo un programma prestabilito. Questo metodo consente di distribuire l'onere dell'inventario durante tutto l'anno, evitando la necessità di un conteggio completo e riducendo l'impatto sulle operazioni quotidiane. È particolarmente utile per aziende con un alto volume di articoli o per quelle che desiderano mantenere un controllo costante delle scorte. Inventario permanente L'inventario permanente, noto anche come inventario continuo, implica la registrazione costante delle entrate e delle uscite di magazzino in tempo reale. Utilizzando sistemi di gestione del magazzino (WMS) o software di contabilità, ogni movimento di merce viene tracciato automaticamente, fornendo un quadro aggiornato e preciso delle scorte in qualsiasi momento. Questo metodo offre numerosi vantaggi, tra cui la riduzione degli errori e la possibilità di prendere decisioni rapide basate su dati accurati. Come fare l'inventario Per fare un inventario efficace, è importante seguire una serie di passaggi chiave: - Pianificazione: stabilire un piano dettagliato, definendo le tempistiche, le risorse necessarie e il metodo di conteggio da utilizzare. - Preparazione: organizzare il magazzino, assicurandosi che gli articoli siano facilmente accessibili e che le aree di conteggio siano ben definite. - Formazione: istruire il personale coinvolto sulle procedure di conteggio e sull'uso degli strumenti di registrazione. - Conteggio: effettuare il conteggio fisico delle scorte, registrando accuratamente le quantità di ogni articolo. - Verifica: confrontare i dati del conteggio fisico con i registri esistenti, identificando e risolvendo eventuali discrepanze. - Aggiornamento: aggiornare i sistemi di gestione delle scorte con i dati rilevati durante l'inventario, assicurando che le informazioni siano accurate. Inventario cartaceo Vs inventario su Excel Vs inventario tramite WMS Esistono diversi metodi per effettuare e registrare l'inventario, ciascuno con i propri vantaggi e svantaggi: Inventario cartaceo L'inventario cartaceo è il metodo più tradizionale e prevede l'uso di moduli cartacei per registrare manualmente le quantità di scorte. Questo metodo è semplice e non richiede particolari competenze tecniche, ma può essere soggetto a errori umani e richiede molto tempo per la registrazione e la verifica dei dati. Inventario su Excel Utilizzare fogli di calcolo Excel per l'inventario è un passo avanti rispetto al metodo cartaceo. Excel consente di organizzare e analizzare i dati in modo più efficiente, con la possibilità di utilizzare formule e funzioni per automatizzare alcune operazioni. Tuttavia, richiede una buona familiarità con il software e può diventare complicato da gestire in caso di grandi volumi di dati. Inventario tramite WMS L'uso di un sistema di gestione del magazzino (WMS) rappresenta la soluzione più avanzata e automatizzata per l'inventario. Un WMS integra tutte le operazioni di magazzino, dalla ricezione alla spedizione, tracciando ogni movimento di merce in tempo reale. Questo sistema riduce significativamente gli errori, migliora l'efficienza operativa e fornisce dati sempre aggiornati e accurati. Conclusioni L'inventario del magazzino è il primo passo per una gestione efficiente delle scorte e un maggiore controllo sui costi e sulle operazioni aziendali. Che si scelga un inventario annuale, a rotazione o permanente, è importante seguire un processo strutturato e utilizzare gli strumenti più adatti alle proprie esigenze. Dall'inventario cartaceo, passando per l'uso di Excel, fino all'implementazione di un WMS, ogni metodo offre specifici vantaggi e sfide. L'obiettivo principale rimane sempre lo stesso: mantenere un inventario accurato e aggiornato per supportare al meglio le decisioni aziendali e garantire il successo operativo.

Nuovo ospedale Macerata, c'è il via libera dell'Anac: "Un salto di qualità per la sanità marchigiana"
Disco verde dell’Anac - Autorità Nazionale Anticorruzione - alla Regione Marche per la conclusione della procedura di gara europea per l’aggiudicazione definitiva dei servizi di progettazione del nuovo polo ospedaliero del Comune di Macerata al costituendo Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP) guidato dalla mandataria Mnr Progetti S.r.l. Si tratta di un passaggio fondamentale per l'aggiudicazione definitiva dei lavori a cui seguirà successivamente la stipula del contratto. Il termine contrattuale per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, comprensivo del servizio di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, è previsto in 120 (centoventi) giorni dalla stipula del contratto. "Il via libera dell'Anac sull'aggiudicazione definitiva della progettazione della nuova struttura ospedaliera di Macerata rappresenta un ulteriore e importante passo avanti nel percorso che abbiamo avviato - dichiara il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. La città di Macerata, il suo comprensorio e l'intera provincia necessitano di una struttura moderna e all'avanguardia, stiamo lavorando passo dopo passo per raggiungere questo obiettivo insieme alla messa a terra della Riforma sanitaria che con gli atti aziendali entrerà nella fase di attuazione". "Con il nuovo nosocomio, che sorgerà in località La Pieve, si concretizza un progetto strategico per la sanità marchigiana e per il territorio maceratese - evidenzia il vice presidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini - Realizziamo una struttura moderna e tecnologicamente all'avanguardia, un presidio sanitario di primo livello con specializzazioni di secondo livello, che consentirà di compiere un salto di qualità nell’assistenza sanitaria sempre più avanzata, efficiente e rispondente alle esigenze dei cittadini. Un risultato frutto dell'impegno della Regione in direzione del miglioramento delle cure e del potenziamento della rete sanitaria”. “Il progetto del nuovo ospedale di Macerata – sottolinea l’assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici Francesco Baldelli, che ha la delega all’Edilizia Sanitaria e Ospedaliera – prevede la realizzazione di una struttura con 379 posti letto, già pronta, in caso di emergenza, a salire a quota 434. Grande flessibilità, da un lato, e dall’altro lato, grande attenzione all’utilizzo di tecniche architettoniche innovative, ispirate ai principi della cosiddetta ‘Architettura del benessere’. Spazi ideati per migliorare la qualità del lavoro dei medici e degli operatori sanitari, e per creare un ambiente accogliente per pazienti e loro familiari. Insieme al collega Saltamartini, rinnoviamo la rete ospedaliera delle Marche, imprimendo un cambio di passo decisivo alla sanità delle Marche, creando una rete diffusa sul territorio, vicina ai cittadini, senza distinzioni tra costa ed entroterra, grandi e piccoli centri”. L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha riscontrato positivamente la documentazione per l’aggiudicazione definitiva dopo la consueta interlocuzione con la stazione appaltante della Regione Marche, in ottemperanza al protocollo di vigilanza collaborativa stipulato a luglio 2023 proprio tra l’Autorità presieduta dall’Avvocato Busia e l’ente regionale guidato dal presidente Francesco Acquaroli. Il protocollo era stato sottoscritto per la gestione delle gare per la realizzazione degli ospedali di Pesaro, Macerata e San Benedetto del Tronto. L’Autorità, dopo aver esaminato la documentazione e aver ricevuto i necessari chiarimenti dal responsabile della fase di affidamento, ha infatti favorevolmente preso atto dell’aggiudicazione definitiva. La stessa procedura prevede, come opzione per l’affidamento, anche la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per un valore massimo stimato dell’appalto di poco meno di 16 milioni di euro. Tutta la progettazione sarà effettuata seguendo il metodo Building Information Modeling (BIM), con ampio uso di tecnologie all’avanguardia per la realizzazione e il monitoraggio anche dei futuri lavori di realizzazione dell’opera.

ETF, uno strumento moderno per investimenti moderni
Sono uno degli strumenti finanziari più recenti e anche più interessanti del panorama finanziario. Permettono di diversificare, offrono vantaggi e hanno costi a volte bassissimi. Stiamo parlando degli ETF, acronimo degli Exchange Traded Funds, una delle opzioni più interessanti nel mondo degli investimenti. Si tratta di fondi a gestione passiva che permettono di investire in un paniere di titoli, come se si acquistasse una quota di mercato in un'unica transazione. Ma quali sono i reali vantaggi di investire in ETF? I vantaggi degli ETF: versatilità e sicurezza Gli ETF offrono numerosi vantaggi che li rendono strumenti attraenti per gli investitori. In prima battuta, c’è la questione della liquidità, che è senza dubbio un punto di forza: essendo quotati in Borsa, gli ETF possono essere comprati e venduti facilmente, senza rischi significativi di variazioni di valore. La versatilità è un altro aspetto rilevante dal momento che permettono anche ai piccoli risparmiatori di accedere ai principali indici di mercato senza dover acquistare singoli titoli. Inoltre, la gestione passiva degli ETF contribuisce a mantenere bassi i costi di gestione, generalmente inferiori allo 0,5%, rispetto ai fondi attivi, che spesso superano il 2%. Infine trasparenza e sicurezza, garantite dalla separazione del patrimonio investito da quello della società emittente. Una tutela da non sottovalutare visti i difficili tempi economici. Come funzionano gli ETF? Ma entriamo più nello specifico e occupiamoci ora del funzionamento degli ETF. Il loro meccanismo è quello di una strategia passiva, con l'obiettivo di replicare l'andamento di un indice o di una specifica asset class: ad esempio un ETF sull'oro rifletterà le variazioni del prezzo di quella materia. I gestori acquistano i titoli degli indici di riferimento in proporzione alle risorse disponibili, assicurando che il valore dell'investimento corrisponda all'andamento dell'indice replicato. A differenza dei fondi attivi, che offrono maggiore discrezionalità al gestore nella selezione dei titoli, gli ETF si basano sul comportamento dell'indice e non sull'abilità di gestione. Attenzione però ai fattori da considerare prima di selezionare gli ETF. Gli esperti suggeriscono di guardare alla liquidità e alla strategia di replica, nonché al costo, alla valuta di riferimento, al provider e anche ad eventuali premi e sconti. Elementi fondamentali prima di scegliere questa forma di investimento che è senza dubbio nuova, moderna e innovativa, ma che deve essere conosciuta bene. Bisogna considerare rischi e possibili elementi negativi, bisogna pianificare la propria strategia e poi metterla in campo. Dalla vostra ci sarà uno strumento che offre diversificazione e versatilità. Perle rare nell’attuale panorama finanziario.

Il successo dei Gratta e Vinci: statistiche e dati sulle regioni più fortunate
Se c’è un gioco che non è mai passato di moda quelli sono i Gratta e Vinci: disponibili in vari tagli e importi ma soprattutto con tante dinamiche e grafiche differenti, hanno saputo tenere il passo con i tempi diventando persino digitali in alcune varianti. Ma come funziona? Quali sono i biglietti più amati e come riscuotere una vincita Gratta e Vinci? Scopriamo tutto insieme. Boom di vincite: quali regioni hanno dominato le statistiche A divulgare i dati ufficiali degli ultimi anni ci pensa il Libro Blu che ha dato modo di esaminare come nel 2023 la fortuna abbia toccato 17 regioni italiane, evidenziando da subito come la Dea Bendata abbia baciato un po’ tutto il territorio nazionale. A diventare fortunati milionari sono stati 65 giocatori. La Lombardia ha primeggiato: sono 13 i vincitori che hanno sfidato la sorte conquistando il premio. Segue poi il Piemonte con 8 giocatori, il Lazio e l’Emilia-Romagna con 7 ciascuno. Escluse dalle vincite Valle d’Aosta, Liguria e Friuli-Venezia Giulia che nel 2023 non hanno visto giocate fortunate. La località più fortunata dell’anno è stata però la provincia di Ancona che nel 2023 ha registrato più di una vincita: Maiolati Spontini ha persino conquistato il titolo di “luogo più fortunato d’Italia”. Seppur i dati completi del 2024 non siano ancora disponibili, una ricerca ufficiale ha evidenziato 45 premi milionari che hanno conquistato le cifre record ma particolarmente fortunati 9 giocatori che hanno vinto il vitalizio. Come riscuotere una vincita Gratta e Vinci? Non c’è un’unica modalità di riscossione, tutto dipende dall’importo che si intende ritirare. Le vincite minori, inferiori ai 500€ possono essere ritirate agilmente ovunque, basterà selezionare un punto autorizzato e la cifra verrà pagata interamente in modo immediato. Da 501€ ai 10.000€ si può richiedere un assegno circolare, oppure un bonifico bancario o postale. Quando la vincita supera i 10.000€ bisogna reclamare l’importo e inoltrare i documenti necessari presso l’Ufficio Premi IGT Lottery S.p.A che è localizzato qui e seguire le indicazioni precise per poter ricevere un assegno o un bonifico. Quali sono i più venduti e amati Il catalogo di Gratta e Vinci viene rinnovato con incredibile frequenza ma si possono notare alcuni nomi preferiti ad altri, o per l’importo favorevole d’acquisto oppure per i premi piuttosto interessanti. Tra i più amati dal pubblico spicca Testa o Croce, un gioco semplice ma avvincente che, con un costo di 0,50€, continua a conquistare grazie alla sua immediatezza. La dinamica richiama l'antico lancio della moneta, rendendolo particolarmente familiare e apprezzato. Un altro grande classico è Sette e Mezzo, che riprende l’omonimo gioco di carte. L'obiettivo è quello di battere il banco raggiungendo il punteggio di sette e mezzo senza superarlo. Passando a quelli con un costo più elevato, riscuotono grande successo Il Turista per Sempre da 5€ , Il Miliardario Maxi da 20€, e il Miliardario nella versione da 5€. Con un costo di biglietto più alto ma premi proporzionalmente più ricchi, sono diventati un punto di riferimento. Marcia in più: la proposta viene periodicamente rinnovata, così da proporre nuove grafiche e dinamiche di gioco mantenendo però regole molto semplici.

Il futuro della cyber security: come gli universitari possono prepararsi ai ruoli emergenti
Aziende e privati si trovano a dover gestire rischi sempre maggiori, come attacchi phishing o minacce più complesse, che richiedono una difesa efficace delle infrastrutture informatiche. Con l'emergere di nuove minacce, le tecnologie difensive migliorano, il che porta a nuove invenzioni e nuovi strumenti. Lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, ad esempio, ha migliorato notevolmente la sicurezza informatica, consentendo di rilevare e neutralizzare le minacce in tempo reale, spesso prima che possano causare danni. Quando si tratta di sicurezza della navigazione in Internet, con la prova gratuita della VPN di CyberGhost gli utenti hanno una maggiore protezione da rischi come il furto di identità e di informazioni, il che garantisce una navigazione sicura e anonima. Il successo nell'uso di queste tecnologie, tuttavia, dipende dagli esperti di cyber security. Gli studenti universitari interessati a questo campo devono tenersi costantemente aggiornati sulle nuove minacce e sulle migliori strategie per affrontarle. L'impegno continuo nello studio e nell'aggiornamento è cruciale per chi vuole eccellere in questo settore dinamico e vitale. I suggerimenti di seguito riportati sono quelli che gli studenti universitari possono seguire per essere meglio preparati in questo campo in continua evoluzione. L'importanza della formazione accademica Per accedere al settore della cyber security è essenziale avere una solida formazione accademica. I corsi di laurea in informatica, ingegneria informatica e cyber security forniscono le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per affrontare le sfide del settore. Questi programmi includono spesso moduli che trattano specifiche minacce informatiche, metodi di difesa e le ultime tendenze tecnologiche, preparando gli studenti a diventare professionisti capaci di adattarsi e reagire alle evoluzioni del settore. I master e le certificazioni, come il Certified Information Systems Security Professional (CISSP) o il Certified Ethical Hacker (CEH), sono particolarmente utili per approfondire ulteriormente queste competenze. Oltre alle tradizionali offerte accademiche, esistono numerose piattaforme online che propongono corsi aggiuntivi e seminari, estremamente utili per chi vuole ampliare le proprie conoscenze nel settore della cyber security. Piattaforme come Udemy, edX e Coursera mettono a disposizione una vasta gamma di corsi, molti dei quali sviluppati in collaborazione con università di prestigio. Esperienza pratica Oltre alla formazione accademica, anche l'esperienza pratica è fondamentale per chiunque aspiri a una carriera nel settore della cyber security. Tirocini e stage presso aziende tecnologiche e di cyber security offrono un'esperienza diretta e preziosa del mondo reale. La partecipazione a competizioni di ethical hacking e a progetti open source è altamente raccomandata. Competizioni come le CTF (Capture The Flag), per esempio, sfidano i partecipanti a superare e difendere sistemi informatici in un ambiente controllato. Tenersi aggiornati sulle nuove tecnologie Per rimanere competitivi ed efficaci, è fondamentale che i professionisti e gli studenti si tengano aggiornati sulle ultime tecnologie e tendenze. Un metodo efficace per restare informati è l'abbonamento a riviste specializzate, la partecipazione a conferenze e seguire i blog dei leader di settore. Riviste come WIRED, CSO e InfoSecurity Magazine sono alcune delle pubblicazioni più rispettate nel campo della sicurezza informatica. Aziende tecnologiche come Palo Alto Networks e Symantec sono all'avanguardia nello sviluppo di soluzioni innovative per combattere le minacce alla sicurezza informatica. Restare aggiornati sulle loro ricerche, prodotti e servizi è essenziale per comprendere le tendenze del mercato e le tecnologie emergenti. Conclusione Prepararsi in modo efficace a una carriera nel settore della cyber security richiede impegno e dedizione. Gli studenti che si apprestano a intraprendere studi universitari in questo campo possono massimizzare le loro opportunità seguendo i consigli proposti.

Ingegneria Sociale nei Campus Universitari: Come i Criminali Informatici Sfruttano la Fiducia degli Studenti e i Social Network
Gli attacchi di ingegneria sociale stanno diventando sempre più comuni nei campus universitari. Gli studenti, con la loro tendenza a fidarsi e a condividere informazioni sui social network, rappresentano un bersaglio ideale per i criminali informatici. Questo articolo esplorerà come i cybercriminali sfruttano a proprio favore la fiducia degli studenti e le loro reti sociali, e come ci si può proteggere. Il Fenomeno dell'Ingegneria Sociale L'ingegneria sociale è una tecnica di manipolazione psicologica utilizzata per indurre le persone a fornire informazioni riservate. Nel contesto universitario, gli studenti possono essere ingannati nel rivelare dettagli personali o nell'accedere a risorse riservate. Gli attacchi possono avvenire tramite email, messaggi di testo, chiamate telefoniche o social media. Il Ruolo della Tecnologia nella Protezione La tecnologia può essere un valido alleato nella difesa contro gli attacchi di ingegneria sociale. Una delle misure più efficaci è l'uso di un VPN per router, che mette in sicurezza l'intera rete dello studente criptando tutto il traffico internet e proteggendo le informazioni sensibili da potenziali minacce. Una rete privata virtuale cambia l'indirizzo IP dell'utente e la sua posizione, offrendo una forte crittografia su tutti i dispositivi connessi. Ma quali altre difese tecnologiche dovrebbero adottare gli studenti? Approfondiamo. Altri Strumenti di Sicurezza Utili La tecnologia può essere un valido alleato contro gli attacchi di ingegneria sociale. Anche se dispositivi come i MacBook Air sono noti per essere più sicuri, non sono del tutto immuni alle minacce. Assicurati di proteggere adeguatamente il tuo dispositivo con strumenti di sicurezza specifici per il tuo sistema operativo. Esistono diversi strumenti che possono migliorare la sicurezza degli studenti online e ridurre il rischio di attacchi di ingegneria sociale. Ecco alcune soluzioni efficaci che vale la pena adottare: - Antivirus e Anti-malware: Installare software di sicurezza per rilevare e bloccare le minacce informatiche. È necessario mantenere questi programmi aggiornati per garantire una protezione efficace e continua. - Firewall: Configurare un firewall per monitorare e controllare il traffico in entrata e in uscita dalla rete. Questo può prevenire accessi non autorizzati. - Formazione e Consapevolezza: Partecipare a workshop e seminari di sicurezza informatica organizzati dall'università. La conoscenza delle minacce e dei metodi di protezione è il primo passo per difendersi. Tipi di Attacchi di Ingegneria Sociale Gli attacchi di ingegneria sociale si presentano in varie forme, ognuna progettata per sfruttare il comportamento umano e la fiducia per ottenere accesso non autorizzato a informazioni sensibili. Comprendere i diversi tipi di questi attacchi è fondamentale per riconoscerli e difendersi. Di seguito sono elencati alcuni dei metodi più comuni utilizzati dai cybercriminali per colpire vittime ignare: - Phishing: Gli studenti possono ricevere email che sembrano provenire dall'amministrazione universitaria, in cui viene chiesto loro di aggiornare le credenziali del proprio account. Questi messaggi, chiamati attacchi di phishing, spesso contengono collegamenti a siti web falsi progettati per rubare le informazioni di accesso. - Spear Phishing: Un tipo di phishing più mirato, in cui il criminale informatico raccoglie informazioni specifiche su una vittima per rendere l'attacco più credibile. Ad esempio, un'email o un messaggio di testo potrebbe sembrare provenire da un professore noto, in cui invita gli studenti a cliccare su un link per visualizzare compiti assegnati. - Baiting: Un attacco in cui il criminale lascia dispositivi infettati da malware, come chiavette USB (ad esempio, una Kingston USB drive), in punti strategici del campus. Quando uno studente raccoglie e utilizza il dispositivo, il malware infetta il computer. Sfruttamento dei Social Network I social network sono una fonte preziosa per i cybercriminali. Gli studenti spesso condividono dettagli personali che possono essere utilizzati per attacchi di ingegneria sociale. Informazioni come date di nascita, numeri di telefono, indirizzi email e persino nomi di familiari possono essere utilizzati per creare attacchi più credibili. Protezione dei Social Network: - Impostazioni di Privacy: Rivedere e rafforzare le impostazioni di privacy sui social media è fondamentale. Limitare chi può vedere i post e le informazioni personali riduce il rischio di esposizione. - Consapevolezza: Essere consapevoli delle informazioni che si condividono online. Anche dettagli apparentemente innocui possono essere combinati per creare un profilo dettagliato di una persona. - Autenticazione a Due Fattori: Abilitare l'autenticazione a due fattori (2FA) per tutti gli account online. Questo aggiunge un ulteriore livello di sicurezza che rende più difficile per i criminali informatici accedere agli account. Conclusione L'ingegneria sociale rappresenta una minaccia reale e crescente per gli studenti universitari. La fiducia e l'apertura tipiche degli ambienti accademici possono essere sfruttate dai cybercriminali per ottenere informazioni sensibili. Conoscere le tecniche di attacco, proteggere i propri social network e utilizzare strumenti tecnologici appropriati può fare la differenza nel proteggere i propri dati personali. Essere proattivi e informati è essenziale per operare in sicurezza nel mondo digitale.

Marche, arriva a San Ginesio un nuovo Punto Salute che integra l’intelligenza artificiale nei processi diagnostici
L'intelligenza artificiale (IA) ha trasformato radicalmente il nostro modo di vivere e interagire con il mondo circostante. Il suo raggio d’azione è talmente ampio che interessa ambiti diametralmente opposti, che vanno dall’intrattenimento offerto dai casino online fino ad arrivare alla telemedicina. Si tratta di una vera e propria rivoluzione tecnologica che ha raggiunto anche l’entroterra marchigiano, dove da poco più di un mese è stato inaugurato un nuovo centro sanitario la cui principale novità risiede proprio nell’integrazione dell'IA. L’IA come strumento di supporto clinico Il Punto Salute di San Ginesio è frutto di una collaborazione tra l'INRCA e le autorità locali, che vedono nell'IA uno strumento in grado di garantire una migliore assistenza sanitaria. L’obiettivo dell’integrazione di questa tecnologia è infatti quello di facilitare la cosiddetta tele-refertazione, velocizzando l’analisi dei dati diagnostici necessari ai medici per fornire valutazioni cliniche affidabili. Un processo assolutamente innovativo che semplifica gli esiti clinici e consente di ridurre le lunghe liste d’attesa, così da migliorare la gestione del paziente. Altri benefici dell'IA abbinata alla medicina Le nuove funzionalità introdotte dal Punto Salute di San Ginesio sono solo un piccolo assaggio delle enormi potenzialità dell'IA. Le applicazioni dell’intelligenza artificiale in ambito medico sono infatti molto più ampie, ed è proprio questa versatilità che la converte in una soluzione rivoluzionaria in grado di superare le limitazioni della medicina tradizionale. Operativamente parlando, l’IA ha dimostrato di essere estremamente utile nei processi di diagnosi clinica, grazie alla sua capacità di analizzare grandi volumi di dati con una precisione straordinaria, il che facilita l’identificazione di eventuali patologie e il successivo intervento da parte dei medici. Alla precisione diagnostica e al miglioramento della qualità delle cure si aggiunge anche la possibilità di automatizzare parte dei compiti amministrativi legati alla gestione ospedaliera, aspetto che consente di ridurre i costi sanitari, migliorando ulteriormente l’accesso ai servizi medici. IA, una tecnologia duttile la cui utilità va ben oltre la medicina Sebbene la sanità sia una delle aree dove l’intelligenza artificiale è più diffusa, non è di certo l’unico ambito in cui viene applicata. Gli stessi algoritmi utilizzati a supporto dei medici nei processi diagnostici possono infatti trovare applicazione anche in altri settori. Un esempio è quello finanziario, dove questa tecnologia viene spesso utilizzata per anticipare i trend di mercato, o ancora l’ambito, già citato, dell’intrattenimento online, dove invece viene impiegata per ottimizzare la cosiddetta “user experience” mediante algoritmi complessi che consentono di migliorare il funzionamento delle slot. L'intelligenza artificiale rappresenta dunque uno strumento estremamente duttile, in grado di adattarsi a contesti molto diversi tra loro, così da offrire soluzioni innovative che consentono di migliorare la qualità della nostra vita sotto molteplici aspetti. In questo senso, quello di San Ginesio non è altro che un esempio dell'utilità di questa tecnologia che, se messa al servizio del cittadino, è in grado di apportare benefici tangibili, ed è proprio questo il motivo per cui è destinata a svolgere un ruolo da protagonista in futuro.