Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del dott. Andrea Caprodossi (Pd)
"Lo scorso anno il Sindaco è salito alla ribalta nazionale per aver istituito un bando per farmacisti al massimo ribasso al fine di portare avanti la farmacia, l’unica società amministrata dal comune di Camerino. La vicenda si concluse dopo innumerevoli polemiche durante le quali fui accusato di non tenere alla nostra Farmacia solo perchè proposi la vendita, almeno di una parte della partecipata (sarebbe stato un affare vero), poiché era ed è chiaro la totale mancanza di capacità gestionale.
Venendo ad oggi, a distanza di 8 mesi dal tragico evento che ci ha colpito, la Farmacia comunale di Camerino è ancora sistemata in uno stanzino nascosto, dentro la sede della Contram, spazio non degno sia per chi ci lavora ma anche per i clienti che di fatto vedono venir meno anche il minimo di privacy. Tale luogo poteva andare bene nei giorni successivi alle scosse ma dopo quasi un anno non è accettabile.
Possibile che non sia stato possibile trovare una sistemazione piu dignitosa? O è solo sciatteria? Oltretutto i farmacisti dipendenti devono addirittura uscire per poter prendere i farmaci stoccati in una struttura esterna, con evidenti disagi. Non deve illuderci l’aumento di fatturato che la giunta sbandiera fino al maggio 2017, perché è drogato dall’esenzione T16 a favore di noi terremotati.
Per quanto riguarda il personale, dopo “diversi” tentativi, il comune è riuscito ad inserire in organico una dottoressa (part time tempo indeterminato) e altri due farmacisti anche essi part time (con contratti a tempo determinato). Ora non avendo modo di innovare con questi ultimi due, poiché il Comune è sprovvisto dei giusti parametri finanziari, ha istituito un albo da dove attingere in caso di bisogno.
Non mi sembra questo il modo di gestire un attività cosi importante, torno a ripetere, se non ci sono le condizioni, ma soprattutto le capacità di amministrare, meglio farla gestire ad altri.
Ormai è chiaro, la più grande preoccupazione del Sindaco è non macchiare con qualche errore la sua immagine per le prossime elezioni politiche, pur se questo immobilismo lo pagheranno i cittadini di Camerino.
E la giunta invece di suonare la sveglia, continua a guardare, incapace di pretendere un cambiamento di rotta".
Grazie agli emendamenti al decreto Mezzogiorno approvati dalla commissione Bilancio del Senato, salvaguardati anche per il prossimo anno scolastico gli organici delle scuole delle aree colpite dal terremoto del 2016. A darne notizia e' la parlamentare del Partito democratico, Irene Manzi, firmataria nei mesi scorsi di numerose interrogazioni dirette a sollecitare il Governo per l'applicazione, anche per l'a.s. 2017/2018, delle disposizioni derogatorie contenute nel decreto 189 del 2016.
"Grazie ad un lavoro congiunto condotto insieme alla Regione Marche, ai sindacati e al Ministero dell'istruzione e con il supporto dei senatori marchigiani del Pd che hanno promosso gli emendamenti al decreto Mezzogiorno- dichiara la Manzi- viene data continuità ad una misura importante per tutelare l'autonomia degli istituti scolastici delle aree del sisma in questa difficile fase di passaggio, così da garantire maggiori certezze in vista dell'avvio del prossimo anno scolastico. Un segno evidente e concreto dell'impegno assunto dalla ministra Valeria Fedeli a sostegno degli studenti e delle scuole delle aree terremotate".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del gruppo Uniti per Porto Recanati.
"Abbiamo ascoltato con attenzione le motivazioni che hanno portato l'Assessore Cingolani a rassegnare le proprie dimissioni e abbiamo capito che il motivo principale consiste nel fatto che molte delle decisioni inerenti le sue competenze venivano prese da altri. In particolare, ci ha colpito il passaggio in cui l'ex consigliere enuncia i suoi obiettivi: definizione del nuovo piano del traffico, attivazione immediata dei varchi elettronici e, tra l'altro, inversione del senso di marcia in via Micca. Parliamo di progetti che vennero avviati sotto la Giunta Montali e che, anche allora, trovarono forti resistenze ad essere attuati. A questo punto ci chiediamo: esiste a Palazzo Volpini una burocrazia talmente radicata che detta tempi e regole alla politica, oppure esiste un "Politico" che, utilizzando gli uffici, comanda e decide su tutto e su tutti, su ciò che può essere o non essere fatto?
Questa è la domanda che avremmo voluto porre a Cingolani in sede di conferenza stampa, dovendogli comunque riconoscere che, in mezzo a tante comparse, rappresentava almeno una presenza... probabilmente troppo ingombrante.
Ciò che comunque rimane all'esito di questa vicenda è l'immagine di un'Amministrazione tutt'altro che coesa e priva di un progetto credibile per la città. Proprio la mancanza di una rotta definita produce due pessime alternative: la pericolosa improvvisazione di pochi che vorrebbero fare qualcosa, generando somosse di interi quartieri e il dannoso egocentrismo di chi non rinuncia ad imporsi su tutto e tutti. In entrambi i casi ad essere al centro dell'azione politica non è certo il bene dei cittadini".
Il Partito Socialista delle Marche ha avanzato la sua proposta per velocizzare le operazioni di riscostruzione e ripresa nelle zone del cratere del terremoto. Su indicazione del partito marchigiano, il senatore socialista Enrico Buemi ha presentato due emendamenti al DL 20/06/2017 n. 91 per la crescita economica del Mezzogiorno, che prevede la creazione di Zone Economiche Speciali (ZES).
Gli emendamenti chiedono l'estensione della ZES anche per le zone del cratere. “Le ZES sono aree geografiche nell’ambito delle quali un’autorità governativa offre incentivi a beneficio delle aziende che vi operano, attraverso strumenti e agevolazioni che agiscono in un regime derogatorio rispetto a quelli vigenti per le ordinarie politiche nazionali.
Uno strumento che si è rivelato particolarmente efficace in quelle zone che per diversi motivi sono sottosviluppate o devono affrontare una situazione di ricostruzione” -ha dichiarato il segretario regionale del PSI Maurizio Cionfrini - ”Per questo crediamo che sia la soluzione adatta per velocizzare la ripresa nelle zone del cratere.”
Oltre agli emendamenti presentati dal senatore Buemi, il consigliere regionale Boris Rapa ha presentato una mozione il 6 luglio scorso dove chiede l'impegno di tutta l'Assemblea per estendere la ZES e lo stesso Cionfrini ha consegnato ieri una lettera al governatore Ceriscioli chiedendo di condividere quest'iniziativa, coinvolgendo anche tutti i senatori marchigiani.
"Certe dichiarazioni sono incompatibili con il ruolo di rappresentante delle istituzioni e l'adesione a una forza democratica e di sinistra".
Lo ha detto il segretario del Pd delle Marche Francesco Comi intervenendo sulla vicenda del consigliere Democrat di Ancona Diego Urbisaglia finito nella bufera per un post su Facebook contro Carlo Giuliani.
Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria del Pd, ritiene che "Quanto detto dal consigliere Urbisaglia è del tutto inaccettabile e assolutamente ingiustificabile. Per questo ho chiesto alla Commissione di garanzia competente di assumere senza indugi nei suoi confronti i provvedimenti sanzionatori previsti dal nostro Statuto".
(FONTE ANSA)
In tarda mattinata il sindaco Fabrizio Ciarapica ha firmato la nuova ordinanza per il divieto di sosta di alcune tipologie di veicoli lungo l'intero litorale civitanovese e di bivacco, alla presenza del comandante della Polizia municipale Sirio Vignoni e dell'assessore alla Sicurezza Giuseppe Cognigni.
Il sindaco, insieme al comandante dei Vigili e a Cognigni, ha poi illustrato il provvedimento ai giornalisti fornendo delucidazioni sul testo che sarà pubblicato all'Albo Pretorio in giornata e che entrerà in vigore domani.
Il divieto della sosta riguarda alcune tipologie di veicoli (caravan, autocaravan, roulottes, camper), ma l'atto amministrativo sarà uno strumento utile alle forze dell'ordine per contrastare i comportamenti incivili quali bivacco, deturpamento, imbrattamento e/o scarico di liquidi, utilizzo dei servizi in maniera abnorme e/o con l'utilizzo diverso per la destinazione prevista.
Il provvedimento ha carattere limitato e sperimentale, fino al 31 ottobre 2017, e fa da apripista al quello che sarà il nuovo regolamento comunale di Polizia urbana, che è in fase di elaborazione e permetterà un campo più vasto di azione, e all'individuazione, dopo l'estate, di aree di sosta attrezzate per i camper che non ci sono al momento, per ovviare problematiche di igiene e sanità, nonché di decoro urbano, visto l'utilizzo abnorme di fontane pubbliche e di acqua sul lungomare.
Ai fini turistici e della tutela del patrimonio e del decoro della città, dunque, scatta il divieto di sosta, di bivacco, deturpamento, imbrattamento e/o scarico liquidi, utilizzo dei servizi in maniera abnorme e/o con l'utilizzo diverso per la destinazione prevista su: via Santorre di Santarosa, Lungomare Piermanni, via dell'Ippodromo, piazza Martiri della Libertà, corso Garibaldi, via Montenero, viale Vittorio Veneto, viale Matteotti, viale Leonardo Da Vinci, piazza Verdi, via Regina Margherita, via Rossini, via Regina Elena, via Lauro Rossi, viale IV Novembre.
Per la violazione si applica la sanzione amministrativa pecuniaria di 300 euro oltre alla rimozione forzata e lo sgombero.
“Con questa ordinanza – ha spiegato Ciarapica – forniamo uno strumento normativo per contrastare diversi fenomeni che quotidianamente vanno ad incidere negativamente su decoro e sicurezza. In un primo momento i Vigili forniranno informazioni sulle nuove disposizioni, ci sarà quindi tolleranza per dare in modo a chi trasgredisce di adeguarsi, ma poi scatteranno le sanzioni. L'ordinanza ha valore di urgenza, deve essere mirata e specifica per avere applicazione”.
“Da giorni – ha dichiarato Cognigni – ci stiamo confrontando sulle problematiche della città legate al decoro e alla sicurezza. La prima azione su questo fronte è stata quella di estendere l'orario della pattuglia dei vigili dal giovedì alla domenica dalle 18 alle 24, la seconda è l'ordinanza che il sindaco ha firmato oggi e la terza riguarderà la vendita di merce contraffatta (ve la illustreremo nei prossimi giorni). Ci sono poi molte segnalazioni di parcheggi negli stalli per disabili da parte di gente che dimostra un grado non tollerabile di inciviltà; anche lì provvederemo a far scattare i controlli della Polizia municipale per un maggior rispetto del codice della strada che tutti dovrebbero conoscere e rispettare”.
Il comandante Vignoni ha poi sottolineato le tante manifestazioni del fine settimana in cui il corpo dei Vigili sarà impegnato e ha annunciato che si darà seguito alla campagna di informazione dopo l'entrata in vigore della nuova ordinanza e solo successivamente alle sanzioni.
L'ordinanza completa sarà consultabile nel sito del Comune di Civitanova Marche dove sarà pubblicata dal personale della Polizia municipale, dopo il protocollo dell'atto.
"Estate 2001. Ho portato le pizze tutta l'estate per aiutare i miei a pagarmi l'università e per una vacanza che avrei fatto a settembre. Guardavo quelle immagini e dentro di me tra Carlo Giuliani con un estintore in mano e un mio coetaneo in servizio di leva parteggiavo per quest'ultimo. Oggi nel 2017 che sono padre, se ci fosse mio figlio dentro quella campagnola gli griderei di sparare e di prendere bene la mira. Sì sono cattivo e senza cuore, ma lì c'era in ballo o la vita di uno o la vita dell'altro. Estintore contro pistola. Non mi mancherai Carlo Giuliani...". Lo scrive su Fb il consigliere comunale del Pd di Ancona Diego Urbisaglia. Il post, privato e visibile solo agli amici, è stato comunque registrato e ripreso dalla rete, scatenando una serie di reazioni.
"Leggo post di Urbisaglia consigliere comunale del Pd Ancona su Carlo Giuliani. Mi vergogno per lui. Spero che qualcuno lo cacci", commenta in un tweet il deputato di Mdp Arturo Scotto.
"Ho già chiesto scusa per i toni aspri usati, ma al netto delle parole il concetto resta. Rettifico le parole ma non il concetto". Così successivamente Diego Urbisaglia ha parzialmente rettificato le sue parole su Carlo Giuliani. "Ero un ragazzo allora e sono un padre adesso. Mio figlio deve crescere. Che cosa dovrei dirgli se fosse il carabiniere: fatti colpire dall'estintore?". Urbisaglia, che ha 39 anni non ancora compiuti, è anche consigliere provinciale e vigile del fuoco". (Ansa)
Per la prima volta del suo attuale mandato, il vicesindaco Fausto Troiani, assessore alla Rigenerazione urbana, ha partecipato ieri all’assemblea del Cosmari, nella quale sono stati approvati i punti all’ordine del giorno (Bilancio preventivo e compenso per i membri del Cda).
Troiani ha colto l’occasione per invitare a Civitanova il direttore Giampaoli, nel termine di pochi giorni, per discutere le problematiche specifiche della città, in particolare dell'orario della raccolta, che si chiede di anticipare per questioni di decoro, e per un confronto sui giorni del conferimento del sacchetto giallo e dell'azzurro. Troiani chiederà poi al direttore dell'azienda il lavaggio e la disinfezione dei cassonetti, di cui c'è assoluta urgenza visto il periodo estivo, e un report sull'impiego e sull'utilità dei microchip, con possibile temporanea sospensione.
Da Simone Livi, segretario politico di Azione in Movimento, riceviamo
A distanza di quasi trenta giorni dalla vittoria dello schieramento di centro destra a Civitanova Marche, mi preme fare un primissimo resoconto.
Intanto sono felice di constatare il grandissimo risultato ottenuto da Azione in Movimento che ha visto l’elezione della nostra Dirigente Maika Gabellieri, nominata poi Assessore con deleghe importantissime quali il Turismo, la Cultura, lo Sport, l’Università e la Gestione dei Bandi Europei.
Siamo consapevoli che tali deleghe comporteranno un onere non indifferente per la nostra rappresentante ma siamo anche convinti che potrà lavorare con grande impegno sfruttando le sue indiscusse capacità, nonché l’amore per la propria città.
In questo percorso entusiasmante sarà certamente supportata e coadiuvata da tutto il gruppo del nostro Movimento che tra le proprie fila annovera diversi Amministratori presenti e passati.
Riguardo le prime mosse del Sindaco Ciarapica, ritengo che abbia imboccato certamente la strada giusta nella direzione della “buona amministrazione”, in linea con quanto esposto in modo chiaro ai Cittadini in fase di campagna elettorale.
E’ evidente che il Sindaco avrà bisogno di tempo e lavoro per oliare bene la macchina amministrativa e riorganizzare tutti i settori ma intanto ha messo in campo una Giunta formata da persone capaci, che sono il giusto mix tra esperienza e novità.
I primi atti emanati ed i primi interventi dimostrano chiaramente che, tra le tante priorità, la vera e propria emergenza da affrontare riguarda la sicurezza dei Cittadini.
Ciarapica lo aveva detto all’infinito prima della sua elezione e sta mantenendo la promessa visto che in tal senso ha già emesso ordinanze le quali, grazie anche alla collaborazione stabile intrapresa con le Forze dell’Ordine, hanno lo scopo di rendere Civitanova più sicura e riconsegnare alla città quel decoro che merita e che era andato perso negli ultimi anni.
Azione in Movimento apprezza in toto la via intrapresa e siamo convinti che ora ci saranno cinque anni di duro lavoro ma che sicuramente arriveranno quei “frutti” che i Civitanovesi aspettavano con ansia.
Dai consiglieri comunali di minoranza di Tolentino Gianni Corvatta, Anna Quercetti e Bruno Prugni riceviamo
La decisione della giunta regionale di stanziare 6 milioni di euro a favore del Comune di Tolentino per l’acquisizione di edifici da adibire a strutture residenziali da destinare alle famiglie sfollate a seguito degli eventi sismici ci trova pienamente favorevoli.
Ci sentiamo, quindi, in dovere di ringraziare il Presidente Ceriscioli per essersi fatto carico di questo importante impegno grazie al quale verrà data una risposta abitativa in tempi brevi.
Come evidenziato dal Presente Ceriscioli l'operazione ha, anche, lo scopo di evitare l'occupazione di altro suolo, che sarebbe stato necessario nel caso di realizzazione di nuove strutture, e di riqualificare delle aree dismesse dei nostri Comuni, colpiti dal terremoto.
Ma è evidente come la decisione del Sindaco Pezzanesi non sia in linea e rispettosa di questi presupposti.
La scelta dell'Amministrazione Comunale è, infatti, ricaduta su un edificio di proprietà privata - più propriamente un capannone industriale mai completato ed oramai da anni fermo - che si trova ai margini di una residua area industriale, commerciale ed artigianale, nei pressi del Castello della Rancia.
Non vediamo, pertanto, cosa vi sia di "ideale" per le 57 famiglie, che andranno ad occupare gli altrettanti appartamenti che all'interno della struttura verranno realizzati, come, con toni entusiastici, ha sostenuto il Sindaco Pezzanesi.
I nostri cittadini meritano di più ed è troppo alto il rischio che questo stabile, isolato, privo di servizi ed opere di urbanizzazione (es. collettore fognario) si trasformi in un nuovo "ghetto".
Noi vogliamo che i Tolentinati, che hanno dovuto abbandonare le loro case, possano ritornare alle loro abitudini, a vivere ed a far rivivere la loro Città
Poi, chi saranno coloro che andranno ad occupare quegli appartamenti? Il Sindaco è a conoscenza che già la convivenza nella zona container ha presentato momenti di forte criticità?
In ultimo vogliamo sollecitare il Sindaco a pubblicare i dati che riguardano la reale necessità di alloggi e, visto che l’ERAP ha selezionato solo circa 25 appartamenti tra quelli invenduti, a non accumulare ulteriori ritardi attivandosi immediatamente per richiedere le "casette" (SAE"), perchè è orami evidente che i nostri concittadini non potranno sopportare ancora oltre.
"Ad un anno dal sisma, al di là delle difficoltà della fase di emergenza, occorre concentrare gli sforzi sulla ricostruzione, un obiettivo che si raggiunge solo remando tutti insieme, tutti nella stessa direzione”. Con queste parole il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha introdotto i lavori della prima riunione della cabina di regia Anci sulla ricostruzione post sisma, riunitasi oggi per la prima volta nella sede dell'Associazione ed affidata al coordinamento del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui. Alla riunione hanno partecipato anche il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi ed il direttore Marcello Bedeschi. Le richieste degli amministratori riguardano più coordinamento nelle procedure di ricostruzione, risorse dedicate e certe, più formazione del personale e maggiore incisività nel chiedere alle Regioni un cambio di passo per superare i tanti ostacoli della burocrazia.
Il Consiglio comunale di Macerata oggi pomeriggio ha votato la delibera di conferimento della cittadinanza onoraria alla vice presidente della Repubblica Argentina Marta Gabriela Michetti con la motivazione: “Per l’affetto e l’attenzione che ha dimostrato nei confronti della città di Macerata e per aver rinsaldato e rinvigorito, con la sua vicinanza nei riguardi della nostra comunità, il sentimento di amicizia che lega indissolubilmente Macerata all’Argentina e ai tanti argentini che vantano origini maceratesi”.
La cerimonia di conferimento avrà luogo domani, venerdì 21 luglio, alle ore 17.30 nel cortile di Palazzo Conventati, attuale sede del Comune di Macerata.
Nella mattinata la vice presidente Michetti verrà accolta dal sindaco Romano Carancini nella sala di rappresentanza del primo cittadino in Municipio. Dopo un breve colloquio la vice presidente verrà accompagnata in visita ai principali luoghi culturali di Macerata e a quelli della città dove vissero i suoi familiari.
Il giorno seguente, sabato 22 luglio, Marta Gabriela Michetti incontrerà le autorità cittadine al ristorante resort Le case dove seguirà un momento conviviale rallegrato da uno spettacolo folclorico a cura de I Pistacoppi.
Nelle serate del 21 e del 22 luglio la vice presidente assisterà all’arena Sferisterio alle prime della 53^ stagione lirica del Macerata Opera festival “Turandot” e “Madama Butterfly”.
Marta Gabriela Michetti ripartirà da Macerata domenica 23 luglio alla volta di Pievetorina dove incontrerà il sindaco Alessandro Gentilucci.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma di Sinistra Italiana Macerata
Abbiamo appreso, con un po' di sorpresa, l'intenzione della giunta di Macerata di concedere la cittadinanza onoraria a Gabriela Michetti, vicepresidente dell'Argentina e braccio destro dell'attuale presidente Macrì dal 2003: la proposta approderà proprio oggi pomeriggio in consiglio comunale.
Nelle motivazioni dell'amministrazione si legge che "la scelta vuole essere un apprezzamento per il significativo traguardo raggiunto da Gabriela Michetti che incarna uno dei pochi esempi di discendenza pura (...) e perché metà del suo sangue è maceratese". Più che al "sangue maceratese" l'amministrazione dovrebbe guardare ai (de)meriti della vicepresidente: il governo argentino, insediatosi nel dicembre 2015, ha aggredito pesantemente il settore pubblico a cominciare da istruzione e sanità nel tentativo di contenere la spesa pubblica nell’ottica di un approccio liberale in contrasto con il kirchnerismo. Come ricordava il settimanale l'Espresso già nel giugno dello scorso anno, "gli aumenti dei prezzi dei servizi pubblici ai quali Macri ha deciso di togliere i sussidi - luce, gas, acqua e trasporti - sono siderali, con medie tra il 300 e il 500 per cento. Ne sono vittime, oltre ai cittadini comuni, i piccoli commercianti e le piccole fabbriche che non possono far fronte al nuovo livello di spesa e si liberano degli impiegati o chiudono." Inoltre, l’Osservatorio per il debito sociale dell’Università Cattolica Argentina stimava già allora come la povertà fosse salita al 34,5 per cento nel primo trimestre 2016 rispetto al 29 per cento del trimestre precedente. Non va meglio sul fronte dei diritti umani: le stesse Abuelas de Plaza de Mayo denunciano la grave contrazione di finanziamenti pubblici dal governo e la tendenza a voler dimenticare un periodo estremamente buio per la storia del paese sudamericano.
Critichiamo duramente tale scelta dell'amministrazione maceratese ma ormai non stupisce quasi più, purtroppo, che a premiare una campionessa delle politiche neoliberiste sia proprio una guinta di "centrosinistra". In un momento storico come questo in cui si discute, spesso strumentalmente, di leggi sul diritto di cittadinanza dispiace vedere come il "sangue" valga molto di più di una cultura comune e di una condivisione dei valori".
“Già la sola ipotesi che nelle Marche 10 milioni di euro potrebbero essere spostati dagli interventi per la messa in sicurezza sismica alla promozione turistica fa storcere parecchio il naso. Poi, se davvero quello storno dovesse rivelarsi anche l’escamotage per finanziare la pista ciclabile Sarnano-Civitanova – per la quale inizialmente si sarebbero voluti usare 5,5 milioni degli Sms solidali per le zone del terremoto - che alcuni giorni fa aveva sollevato un vespaio costringendo al dietrofront il presidente Ceriscioli, ci troveremmo di fronte a una situazione inaccettabile e a vera benzina sul fuoco. Una follia, perché non c’è altro modo per definirla. Auspichiamo dunque che la bozza del piano operativo regionale diffusa in queste ore resti tale e che venga fatta quella chiarezza che i cittadini pretendono rispetto a un tema che, negli ultimi giorni, ha sollevato un’ondata di indignazione”.
Così i deputati marchigiani del M5S Patrizia Terzoni, Andrea Cecconi, Donatella Agostinelli.
“Sempre a proposito di Regione Marche, apprendiamo che il comitato dei saggi preposto a esprimere un parere rispetto ai progetti da finanziare attraverso gli sms solidali, non ha approvato il progetto da tre milioni di euro per il recupero della grotta sudatoria di Acquasanta Terme. Al commissario regionale alla ricostruzione e alla Regione sono stati richiesti ulteriori dettagli. Nel caso in cui alla fine il comitato dei saggi non dovesse dare il via libera, sarà comunque dovere della Regione Marche confermare la realizzazione del progetto in tempi certi. In realtà, essendo la grotta proprietà della Regione Marche da sette anni, la soluzione più idonea sarebbe stata quella di realizzazione il recupero attraverso fondi ordinari e non utilizzando le donazioni dei cittadini a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma. Anche questa decisione adottata dalla Regione, a causa dell'entità importante del finanziamento - rispetto al quale i cittadini non hanno ancora ricevuto specifiche o chiarimenti, ha creato malumori e divisioni di cui quelle comunità, già ferite, non hanno proprio bisogno. Ad ogni modo, per Acquasanta il recupero della grotta può rappresentare un'occasione economica e occupazionale per quelle comunità”.
"Non ho preso alcuna posizione, non ho firmato nessuna petizione e non capisco chi e perchè abbia voluto trascinarmi dentro questa storia": così Paolo Renna, consigliere provinciale e comunale di Fratelli d'Italia a Macerata, in merito a quanto accaduto sabato sera alla piscina de La Filarmonica dove era atteso il notissimo dj Fargetta.
"Sono stato chiamato in causa da persone che dicono io abbia firmato una petizione per bloccare gli eventi in piscina. Io non ho firmato nulla e non ho mai preso nessuna posizione, pur essendo un residente della zona di Villa Potenza. Per quanto mi riguarda, al di là del legame di stima e amicizia che da anni mi lega alla gestrice del ristorante de La Filarmonica Stefania Cittadini, non ho mai avuto nulla in contrario al fatto che durante l'arco di una stagione potessero essere organizzate tre-quattro serate per dare la possibilità ai nostri giovani di non allontanarsi e per cercare di ridare un po' di vita a questa città che, per scelte politiche disastrose, sta morendo. Quando è capitato, nelle scorse settimane, a casa nostra abbiamo chiuso la finestra e non è successo niente. E' chiaro che comprendo come per chi viva nelle vicinanze, possano esserci disagi, ma serve anche un po' di spirito di sopportazione.
Comunque, chi mi ha tirato in ballo in questa vicenda, ne risponderà nelle sedi competenti"
Da Emanuele Porfiri, segretario del Partito Comunista Italiano di Tolentino, riceviamo
Nei giorni scorsi, una nostra delegazione, dopo aver richiesto il permesso, si è recata in visita al “Villaggio Container” di via C. Colombo, dove oltre duecento persone sono state alloggiate nel dopo sisma. Alla delibera dell’Amministrazione Comunale sulla collocazione di questa struttura, noi ufficializzammo le nostre preoccupazioni, sia riguardo alla non adeguatezza della zona, sia riguardo il rischio dell’isolamento rispetto al tessuto sociale cittadino. Per questo motivo abbiamo deciso di incontrare questi cittadini e di continuare a monitorare la situazione.
Possiamo subito dire che il lavoro svolto dai volontari della Protezione Civile è un lavoro straordinario, fatto con dedizione e senso di appartenenza. Sicuramente senza il loro aiuto, queste persone si troverebbero ancora di più in difficoltà. Oltre alla Protezione Civile, operano volontari di alcune Associazioni private, ma non riusciamo a capire dove ci si debba rivolgere per poter liberamente svolgere anche in maniera personale attività sociali e ricreative. Rileviamo alcune preoccupazioni: una su tutte, quella della difficoltà di relazione tra diverse comunità che ne fanno parte. Questo è sicuramente il problema di integrazione ancora non risolto sia nella nostra Comunità che nell’intero Paese. Inoltre riteniamo che questo spazio, essendo parte del tessuto urbano, debba rientrare nei “normali” canoni di vita civile, così come avviene nel resto della città. Il rischio a cui stiamo andando incontro, è che questo nucleo abitativo (speriamo provvisorio) diventi “Terra di Nessuno”.
Per concludere, nella struttura per quanto si faccia il possibile per permettere di socializzare liberamente, sarebbe necessario, così come Fabrizio, che è un ospite, ci suggerisce, è di porre maggiore attenzione verso il problema della mancanza di attività socio culturali adeguate, incluse, data la chiusura delle scuole, le attività ricreative per bambini e ragazzi. Chiediamo alla Amministrazione Comunale di prendere tutte quelle iniziative necessarie che ricolleghino questo spazio a tutto il tessuto cittadino.
Vista la notizia, che a ridosso della Zona Industriale sita in C.da Rancia, la Giunta Regionale avrebbe stanziato per il Comune di Tolentino intorno ai 6 milioni di euro, per l’acquisto di un edificio commerciale, dove realizzare appartamenti da destinare alle famiglie attualmente fuori dalle loro abitazioni, riteniamo che questo possa comportare che la attuale maggioranza si troverà a dover rinunciare alla costruzione delle 50 (circa) casette in legno, così come anticipato dal Sindaco.
Noi, riguardo questa soluzione, esprimiamo delle grosse perplessità. Primo: ci sembra una grossa operazione immobiliare. Secondo; le famiglie che saranno collocate rimarranno ancor più fuori dal tessuto urbano dove vivevano precedentemente. Terzo: i tempi per la realizzazione di tali appartamenti saranno più lunghi del previsto, in considerazione che questi cittadini stanno aspettando soluzioni rapide ed efficaci sin dal 30 ottobre 2016.
Il capogruppo FI in Consiglio regionale, Jessica Marcozzi, ha presentato un'interrogazione consiliare sull'Ufficio Ricostruzione.
"Un territorio martoriato dal sisma, un territorio che aspetta dall'Amministrazione regionale e dal Governo centrale risposte da 11 mesi, risposte che non arrivano, delle casette nemmeno l'ombra. E oltre ai danni anche la beffa? Sì perché nel caos gestionale dell'emergenza sisma passata ormai alla fase ordinaria, la Regione è stata solo capace di decidere di spostare l'Ufficio per la Ricostruzione da una posizione baricentrica come quella di Camerino in locali, oltretutto privati e inagibili, a Caccamo di Serrapetrona, con un aggravio di costi sui cittadini pari a 324 mila euro. E non hanno nemmeno previsto dei distaccamenti territoriali.
Di elementi per porsi più di una domanda" dice Marcozzi "ce ne sono evidentemente molti. E per questo ho presentato un'interrogazione consiliare. Il trasferimento dell'Ufficio della Ricostruzione, alla base di aspre critiche da parte del sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, e del presidente dell'Unione Montana, Alessandro Gentilucci, non ha alcun senso. E pensare che Pasqui e Gentilucci avevano anche offerto dei locali pubblici (della stessa Unione Montana) per accogliere l'Ufficio per la Ricostruzione.
Ma l'Amministrazione regionale ha scartato la loro proposta perché, a suo avviso, troppo piccoli. E via con il decreto regionale che dà la stura al trasferimento a Caccamo di Serrapetrona in locali privati che hanno anche bisogno di essere sistemati poiché, stando a un'ordinanza sindacale, inagibili. Ora mi chiedo se le motivazioni addotte dall'Assessore regionale alla Protezione civile nello spiegare la scelta dei locali in Caccamo di Serrapetrona siano sufficienti per giustificare una spesa di denaro pubblico pari a circa 324 mila Euro. Come si fa a ignorare una proposta (quella del sindaco Pasqui e del presidente Gentilucci) con l'offerta di locali pubblici che sarebbero quindi rimasti a disposizione della collettività, a fronte di quelli privati con inevitabile e conseguente costo di locazione? Parliamo di un canone annuale (Iva e spese condominiali comprese) di ben 54 mila euro. Il contratto di affitto parte dal primo settembre e sarà valido fino al 31 agosto 2023.
Non era più opportuno mantenere la sede dell'Ufficio per la Ricostruzione a Camerino, Comune baricentrico rispetto alle zone terremotate del Maceratese? E, soprattutto, prima di prendere questa decisione, l'Amministrazione ha ascoltato i sindaci dei territori colpiti dal sisma per arrivare alla decisione più virtuosa, responsabile e condivisa possibile? A me non risulta. La questione non può certo passare in cavalleria. Ci sono dei territori martoriati che attendono risposte, c'è l'esborso di denaro pubblico, c'è l'assoluta mancanza di concertazione, c'è una decisione che rischia di isolare ancora di più le zone terremotate. La politica, l'Amministrazione regionale non possono tacere".
Importanti e significativi i dati riguardanti gli interventi legati all'edilizia scolastica nel territorio nazionale e nelle Marche negli ultimi quattro anni. Ieri, durante una conferenza stampa della ministra Valeria Fedeli e della sottosegretaria Maria Elena Boschi, sono stati infatti ricordati gli investimenti pubblici attuati in questi anni di governo: 9,5 miliardi di euro frutto di un investimento crescente che, dal 2013 ad oggi, ha visto aumentare in modo esponenziale le risorse a sostegno dell'edilizia scolastica, grazie ai programmi ed ai bandi attivati in questi anni dal Governo a favore degli Enti locali .
Nel caso delle Marche, questo azioni si sono tradotte in un investimento pari a più di 82 milioni di euro con 218 interventi che hanno visto coinvolti 178 edifici scolastici. Risorse che si aggiungono ora, dopo il sisma, agli ingenti interventi avviati dal Commissario Errani e dalla Regione Marche per la realizzazione di scuole nuove ed il ripristino di quelle esistenti.
"C'e' un dato importante che questi investimenti testimoniano - commenta la parlamentare del Pd Irene Manzi, componente della commissione Scuola della Camera dei Deputati - molto prima che il tema dell'edilizia scolastica diventasse di urgente attualità a seguito del sisma del 2016. Le risorse stanziate testimoniano una volontà chiara e precisa di uscire dalla logica di interventi dettati dall'emergenza a favore di una diffusa e consistente pratica fondata su azioni costanti e quotidiane non solo per la sicurezza degli edifici esistenti ma anche per la progettazione e realizzazione di scuole nuove ed innovative. Un dato ancor più significativo per la nostra regione- prosegue la Manzi- con 82 milioni di euro assegnati, di cui 18 milioni solo per la provincia di Macerata, segno evidente di una attenzione costante, anche da parte delle amministrazioni locali coinvolte, verso i temi della riqualificazione, la sicurezza e la qualità delle nostre2
Via libera dal Consiglio regionale delle Marche alla pdl n. 154 della Giunta contenente una variazione di bilancio da 242 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i 5 milioni di euro donati dal gruppo petrolifero Rosneft per l'ospedale di Amandola e iscritti a bilancio.
Ventisette i voti a favore, dato che M5s, Lega nord, Fdi-An e Fi avevano abbandonato l'aula in segno di protesta per non avere avuto il tempo di esaminare l'atto, arrivato a sorpresa ieri in prima Commissione e oggi in aula. Tra le opposizioni Mirco Carloni (Ap) ha votato a favore e Sandro Bisonni (gruppo misto) è rimasto in aula, ma non ha partecipato al voto.
Si tratta di due variazioni, una da 40 milioni di euro, compensativa e relativa a varie voci, l'altra da 202 milioni derivanti da premialità in sanità e vincolata al settore sanitario.
La prima comprende 6 milioni al Comune di Tolentino per realizzare appartamenti per i terremotati.
L'altra oltre 90 milioni per i cofinanziamenti regionali per i nuovi ospedali.
(FONTE ANSA)
Sarà temporaneamente chiuso il ponte sul Chienti tra Macerata e Corridonia.
Considerando l’importanza del ponte come collegamento fondamentale per i vari comprensori circostanti la vallata del Chienti, per il capoluogo della provincia dallo sbocco della superstrada, è risultato ora indispensabile attuare un intervento per tale struttura che, come sottolinea il presidente della provincia Pettinari, “ormai mostra la sua vetustà”, proprio per evitare in un futuro problemi ben più gravi che richiederebbero maggiori lavori di consolidamento se non la definitiva chiusura.
La ditta vincitrice dell’appalto è di Pescara e seguirà i lavori anche a Montecosaro dove però l’intervento sarà più semplice. Il lavoro dovrà essere fatto senza interruzioni. Dovranno essere tolti i giunti, fresato l’asfalto e reinstallati i nuovi giunti. Il costo totale dei lavori è di 150 mila euro.
Il programma che, compatibilmente con le risorse, è stato pianificato per il futuro, è quello di costruire un ponte adiacente a quello attuale in modo da snellire il traffico.
Numerosi sono gli interventi programmati dalla Provincia, a partire da quelli sulle scuole, tra cui l’Istituto Agrario di Macerata, dando assoluta priorità alla riparazione dei danni dovuti ai diversi episodi di terremoto.
Tra gli interventi prioritari vi è però anche quello sul ponte di Piediripa, che è stato previsto per questo periodo, con inizio mercoledì 19 luglio, per via anche della chiusura delle scuole di Macerata, in modo da non recare un eccessivo disagio alla viabilità per tutti gli studenti provenienti dai comuni limitrofi. Il tempo contrattuale è di circa 70 giorni ma l’impegno assunto dalla ditta incaricata dei lavori è quello di terminare l’intervento per l’11 agosto.
È stato privilegiato l’utilizzo di un solo senso di marcia, quello che va da Corridonia verso Macerata, proprio per evitare moli di traffico derivanti dall’utilizzo di un doppio senso e di semafori.
Sarà installata l’opportuna segnaletica stradale e per i primi giorni sarà presente anche la polizia provinciale per agevolare lo scorrimento. Passaggi alternativi saranno quelli della superstrada, passando per Sforzacosta o attraverso il ponte di Colbuccaro, o dall’altra parte, passando per San Claudio e Morrovalle.