"Con l'avvio del reddito di inclusione si attua la prima misura nazionale di contrasto alla povertà, obiettivo fondamentale e programmatico dell'azione dei governi Renzi e Gentiloni e del Partito Democratico". Con queste parole la parlamentare maceratese, Irene Manzi, commenta la circolare Inps 172/2017 che dà definitiva attuazione a quanto previsto dalla legge 33/2017 per contrastare la povertà che consentirà l'avvio, a partire dal 1 dicembre prossimo, delle procedure per il riconoscimento del reddito di inclusione.
Nel dettaglio, a partire dal prossimo 1 dicembre sarà possibile presentare ai Comuni la domanda per la misura che, oltre a un beneficio economico, prevede un progetto personalizzato per chi si trovi in situazione di bisogno. Il beneficio che in prima battuta riguarderà le famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza a quattro mesi dal parto e over 55 disoccupati avrà un tetto di 485 euro al mese (5.824,80 l’anno), potrà essere erogato per un massimo di 18 mesi ed essere rinnovato per non più di 12 mesi solo dopo che siano passati sei mesi dal godimento della prestazione. La famiglia beneficiaria del REI dovrà attenersi al progetto personalizzato a pena di decurtazione o decadenza dalla prestazione, un progetto che terrà conto, tra l’altro, della situazione lavorativa e del profilo di occupabilità, dell’educazione, istruzione e formazione, della condizione abitativa e delle reti familiari, di prossimità e sociali della persona, volto al superamento della condizione di povertà.
L’importo del beneficio è in prima applicazione pari al massimo a 485 euro mensili (in caso di almeno cinque componenti) ma potrebbe aumentare l’anno prossimo a fronte di risorse ulteriori, previste nella legge di bilancio ora in discussione, salendo fino a 540 euro, diventando, da luglio 2018, una misura universale aperta a tutte le famiglie in grave povertà, non solo alle categorie di nucleo familiare a cui era rivolto.
Gli interessati dovranno presentare la domanda per essere ammessi al beneficio, operativo dal 1 gennaio 2018, presso i Comuni o altri punti di accesso indentificati dai comuni stessi. L’Inps dovrà verificare le condizioni del possesso dei requisiti entro cinque giorni. In caso di esito positivo l’istituto riconosce il REI a condizione che sia firmato il progetto personalizzato.
"Per la prima volta il nostro Paese - conclude la Manzi - avrà uno strumento permanente di contrasto alla povertà fondato sul sostegno al reddito e sull’inclusione sociale. Uno strumento che impegna tutte le istituzioni e le comunità locali a stare a fianco dei più deboli, sostenendole non solo economicamente ma, ancor più, in un percorso di superamento della difficoltà, in attuazione proprio dell'art. 3 della nostra Costituzione".
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma PRC - MARCHE.
"Il Partito della Rifondazione Comunista dopo l'assemblea regionale di domenica scorsa a Civitanova, individua due temi su cui impegnare tutta l'organizzione alla mobilitazione ed all'impegno:
- Sostegno alle iniziative di lotta sia della CGIL che della FIOM del 2 dicembre.
Consideriamo scandaloso che in un Paese in cui l'evasione fiscale ammonta a 110 miliardi annui,mil Governo Gentiloni continui a fare cassa con le pensioni.
Il 5% piu' ricco della popolazione ha un terzo della ricchezza complessiva così come nel nostro Paese non sia possibile, in barba ai dettati Costituzionali, esercitare la tassazione progressiva sui patrimoni.
I soldi ci sono. Continuiamo a ribadire che la sostenibilità del sistema previdenziale non c'entra nulla: il rapporto tra contributi versati e pensioni erogate al netto delle tasse e dell'assistenza è in attivo dal 1996 al 2015 questo attivo è stato di oltre 25 miliardi di euro.
- Mobilitazione per elezioni e continuo percorso di partecipazione dal basso dopo le note vicende del Brancaccio.
Ci rivolgiamo a tutte quelle organizzazioni – partiti, sindacati – soggetti, che sono stati espropriati di un percorso inclusivo e democratico, a quanti non si rassegnano a vivere la vita democratica come spettatori ma pensano che ancora la partita è aperta e va giocata.
Proponiamo un incontro regionale ad Ancona per il 7 dicembre".
Da "Uniti per Porto Recanati" riceviam e pubblichiamo il seguente comunicato stampa.
Nella babele di parole pronunciate e scritte nelle ultime settimane con l’approssimarsi dell’8 dicembre, data entro cui, secondo l’ordinanza emanata dal sindaco Mozzicafreddo, dovrebbero - o per meglio dire sarebbero dovuti - iniziare i lavori per l’adeguamento dei sistemi anti incendio all’Hotel House, pena lo sgombero, Uniti per Porto Recanati considera prioritario l’affermarsi di una parola su tutte: legalità.
Pensiamo infatti che l’obiettivo primario di qualsiasi eventuale intervento pubblico sul condominio di via Salvo D’Acquisto debba essere il ripristino della legalità. Per questo è necessario sapere chi sono i residenti, chi sono i domiciliati, chi sono i proprietari e chi sono gli affittuari; quante famiglie, quanti minori e quanti anziani vivono all’Hotel House.
Torniamo a ribadire l’efficacia del progetto di controllo delle residenze e del territorio (denominato S.C.O.R.T.) realizzato nel 2014/2015 con risultati concreti messi allora a disposizione della Prefettura. Grazie al lavoro sui 480 appartamenti svolto in maniera congiunta dalla Polizia Municipale e dall’Ufficio anagrafe comunale, incrociando i dati disponibili nei vari database, era stato definito un censimento a dir poco utile per avere un quadro chiaro della situazione alloggiativa.
Essendo trascorsi alcuni anni dalla redazione, oggi tale censimento necessita di un aggiornamento, ma siamo fermamente convinti che il progetto S.C.O.R.T. sia una strada da non abbandonare. Abbiamo sempre creduto, inoltre, nella fattibilità e nell’opportunità di realizzare un presidio stabile delle Forze dell’Ordine nell’unico ingresso dell’edificio, come deterrente e come strumento di sorveglianza.
Chi vive nel rispetto delle leggi dello Stato italiano, oltre che delle regole condominiali, deve avere la possibilità di godere pienamente dei diritti spettanti a ogni cittadino; mentre chi delinque e vive nell’illegalità deve essere sanzionato e allontanato. Quelle appena fatte possono sembrare affermazioni banali, ma il degrado che è davanti agli occhi di tutti dimostra quanto i più elementari principi diconvivenza civile siano stati negli anni disattesi.
Quanto sta accadendo avrà conseguenze sull’intera città ma soprattutto sugli abitanti del condominio, per questo pensiamo che un’altra iniziativa da porre subito in essere sia ripristinare e rilanciare il dialogo e il coinvolgimento delle diverse e numerose comunità, attraverso referenti credibili e attendibili. Nel 2017 non possiamo accettare l’esistenza né di ghetti né di zone franche, come non possiamo accettare che si continui a procrastinare uno “status quo” che fa comodo a tanti.
Sono ancora meno tollerabili le passerelle dei politici che “atterrano” all’Hotel House, lo visitano come fossero allo zoo e promettono soldi per tentare di fermare una valanga con una pala. Dalla Regione Marche dicono che arriveranno 100 mila euro per scongiurare lo sgombero, ma né l’assessore Sciapichetti né il Consigliere Micucci, direttamente interrogati in un recente incontro pubblico sul tema, hanno saputo fornire chiarimenti sulle tempistiche e sull’uso che verrà fatto di tali risorse.
Tutte le domande sono rimaste evase: siamo di fronte all’ennesimo intervento tampone capace soltanto di protrarre sine die - o fino al disastro - l’emergenza? Peggio: siamo di fronte a una mera mossa elettorale?
Né Porto Recanati né l’Hotel House hanno bisogno di questo. Servono scelte articolate che abbiano una prospettiva, serve un progetto che sani una volta per tutte il degrado in cui versano sia il palazzone sia altre importanti fette del territorio cittadino, servono politiche di legalità e integrazione efficaci. A proposito degli interventi di integrazione, è opportuno che ci sia maggiore trasparenza da parte dell’Ente comunale e che si abbia precisa contezza di come e per quali progetti o servizi vengono investite le risorse ricevute dalle Associazioni vincitrici dei bandi.
Apprendiamo poi dalla stampa locale che tra i contrari all’ipotesi sgombero c’è l’assessore alla Protezione Civile, preoccupato non tanto dei rischi di ordine pubblico, quanto dei costi necessari ad ospitare in una tendopoli o in strutture locali i circa due mila abitanti. Anche noi siamo preoccupati e già in passato - l’ultima volta il 23 settembre scorso - abbiamo denunciato la totale inadeguatezza del nostro Comune rispetto a questo tema. Nulla è ovviamente cambiato rispetto ad allora, l’Hotel House continua a non essere contemplato nel Piano comunale di Protezione civile né in nessun altro piano operativo di gestione delle emergenze sebbene la questione sia sui tavoli della protezione civile regionale e nazionale.
Il tempo per mettere mano al Piano comunale c’era, ma la nostra Amministrazione dimostra quotidianamente di avere altre priorità.
Il Partito Democratico di Macerata si apre alla cittadinanza, offrendo un’interessantissima occasione di confronto e dibattito relativa alla nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis.
L’appuntamento è per giovedì 30, alle ore 21 presso l’hotel Claudiani. Il segretario di sezione Stefano di Pietro coordinerà l’incontro cui prenderanno parte gli Onorevoli del Partito Democratico Irene Manzi e Marco Di Maio (quest’ultimo membro della commissione affari costituzionali della Camera dei Deputati), nonché il prof. Giulio Salerno, docente di diritto pubblico presso UniMc.
Si tratta di un’occasione imperdibile. L’evento, con il duplice profilo, giuridico e politico, consentirà di approfondire, non solo la tematica del rapporto tra rappresentatività e governabilità che la legge elettorale appena varata mira ad equilibrare, ma anche gli aspetti pratici che dalla sua applicazione dovrebbero (o potrebbero) discendere.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
Dalla dottoressa Rosanna Galdi, Presidente della RG Studio Management, ente no profit per la promozione e lo sviluppo economico del territorio, membro esperto e rappresentante MIUR del Cda del Conservatorio Statale di Musica di Fermo “G.B. Pergolesi” di Fermo, riceviamo
L’interesse privato può prevalere sull’interesse pubblico?
Mi fa piacere che i Cinque stelle di Fermo siano intervenuti incisivamente sul bando della Casina delle Rose. Sto seguendo la vicenda perché sono specializzata in questo settore. La commistione fra pubblico e privato riguardante i beni d’interesse paesaggistico-culturale. E onestamente volevo partecipare al bando. Sto temporeggiando, anche per vedere cosa fa l’amministrazione comunale di Fermo. I Cinque Stelle di Fermo, moderati, sono intervenuti a ragione. Bravi!!!! L’interesse del privato non deve mai stravolgere l’interesse pubblico o snaturare il progetto di partenza. Di destinazione d’uso di quella porzione di territorio.
Faccio un esempio pratico.
Una delle notizie più rilevanti della web reputation del gruppo Tod’s è quella del restauro del Colosseo. All’inizio questa operazione fu molto ostacolata dall’associazione consumatori. In virtù del fatto che l’interesse pubblico non sembrava tutelato e tutta la gestione della sponsorizzazione sembrava poco trasparente. In realtà, il gruppo Tod’s anche qui è stato pioniere per altre aziende italiane, in quanto con i 25 milioni di euro di sponsorizzazione la famiglia Della Valle ha solo contribuito a salvaguardare un bene culturale simbolo del patrimonio italiano. Le gare d’appalto sono state gestite per intero dal Ministero dei Beni culturali. Al bando di gara ha partecipato in maniera trasparente anche Ryanair. E’ stato preferito il progetto della famiglia Della Valle poiché il restauro, da un punto di vista commerciale e conservativo, è stato valutato meno invasivo e l’interesse pubblico è stato salvaguardato. Negli anni a venire tutti quanti potremo beneficiare del restauro di un monumento storico, senza che il suo assetto sia particolarmente stravolto grazie all’impegno di questo imprenditore. In questa prima fase è stato portato a compimento il restauro delle mura esterne del Colosseo.
In epoca contemporanea, non sono mancati mecenati nell'accezione tradizionale, come Peggy Guggenheim.
Estendendo il termine ad altre categorie, si parla di mecenatismo anche riferendosi al sostegno ad attività come il restauro di monumenti o spazi culturali abbandonati.
Si usa inoltre il termine "mecenate d'impresa" per indicare un finanziatore di iniziative imprenditoriali con caratteristiche innovative e di rischio dalle quali non si aspetta un ritorno finanziario diretto.
La Casina delle Rose è da sempre un punto di riferimento importante, della tradizione, della storia del territorio della città di Fermo e del fermano. Una struttura ricettivo-commerciale che da anni resta chiusa, senza produrre valore alcuno per il territorio. Sono stata a fare una passeggiata da quelle parti questo pomeriggio. La vista di cui si gode è bellissima. Il Duomo, il giardino, Villa Vinci, l’aria salso-bromoiodica.
Interventi che stravolgano completamente il territorio non sono auspicabili. In passato il mecenatismo era indispensabile per l’arte. Ma non ha mai pregiudicato o condizionato la libera espressione degli artisti.
Indette due nuove sedute per il Consiglio comunale di Macerata da parte del presidente Luciano Pantanetti per le giornate del 4 e 5 dicembre alle ore 16.30.
Alle ore 15 sia del 4 che del 5 dicembre verranno discusse le cinque interrogazioni poste all’ordine del giorno e che riguardano la richiesta di informazioni sulla situazione post sisma (Marchiori e Sacchi di Forza Italia), l’intitolazione della città a Padre Matteo Ricci (Contigiani del Pd), la scuola d’infanzia P.M. Ricci in via verdi (Messi, Movimento 5 stelle), la situazione in via Panati e via Luchetti (Renna, Fratelli d’Italia – An) e la richiesta di informazioni sulla situazione amministrativa, economico – finanziaria e aziendale della società agricola forestale Ircr Macerata S.U.R.L..
Il Consiglio è chiamato poi a discutere cinque mozioni in merito al gettone di presenza dei consiglieri comunali (Cherubini e altri consiglieri del Movimento 5 stelle), alla richiesta di chiarimenti al Gus su documentazione contabile e sull’attività che il Gruppo di Umana Solidarietà svolge (Sacchi e altri consiglieri di minoranza), sul controllo del vicinato (Renna di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale e altri consiglieri di minoranza), sulla sospensione dei provvedimenti di chiusura di piazza XXX Aprile (Menghi del Comitato Anna Menghi e altri consiglieri di minoranza) e infine sulla concessione di locali del Comune in comodato d’uso e alle affissioni abusive (Renna di Fratelli d’Italia e altri consiglieri di minoranza).
Infine l’assise cittadina prenderà in esame tre ordini del giorno in merito alla sicurezza dei pedoni e alla richiesta di adeguate misure per limitare la velocità nel centro abitato di Piediripa e altre zone della città (Marcolini e altri consiglieri di la Città di tutti), alla viabilità in via Pace e all’installazione di un semaforo pedonale in via Tento (Messi, Boccia e Cherubini del Movimento 5 stelle).
Nel caso in cui la seduta del 5 dicembre andasse deserta, la seconda convocazione è fissata per il 7 dicembre alle ore 16.30.
In questi giorni sono in corso le assemblee di quartiere e contrada del Comune di Tolentino finalizzate alla elezione dei Consigli di quartiere e di contrada.
Infatti l’Amministrazione comunale ha predisposto un calendario che fissa le date delle Assemblee dei tredici quartieri e contrade in cui è stato diviso i territorio comunale.
L’Assessore al Decentramento Giovanni Gabrielli sottolinea la costruttiva partecipazione dei cittadini e la volontà di rimettersi a disposizione del territorio e dell’Amministrazione comunale per una effettiva condivisione dei diversi problemi che interessano la Città. Il buon lavoro fatto sinora è confermato dalle elezioni finora espletate e che hanno visto nuovamente eletti diversi presidenti uscenti. E’ importante ricordare a tutti – afferma l’Assessore Gabrielli - il ruolo fondamentale dei comitati di quartiere di contrada per una vera democrazia partecipata. Del resto come già fatto negli anni scorsi, la continua interazione tra sindaco e assessori e i diversi comitati consente di risolvere le istanze dei cittadini e avvicina ancora di più tutti i tolentinati alla macchina burocratica-amministrativa. Per questi motivi ricordo e auspico a tutti i cittadini i prossimi appuntamenti con le elezioni dei comitati e ci auguriamo una sempre maggiore partecipazione.
Si sono già riuniti i Comitati delle Contrade Divina Pastora, Abbadia Di Fiastra, Pianarucci, Contrade San Giuseppe, Collina, Riolante, Fontebigoncio, Maesta’, Portanova, San Giovanni, Asinina, Rambona, Colmaggiore, Acquasalata, Massaccio, Vicigliano, delle Contrade Bura, Santa Lucia, Troiano, San Bartolomeo, Vaglie, Rosciano, delle Contrade Paterno, Santa Croce, Sant’angelo, Regnano, Fontajello, Casadicristo, SS Redentore
Nelle prossime settimane si riuniranno ed eleggeranno i nuovi presidenti e i componenti dei comitati le Contrade:
Rancia, Rotondo, Cisterna, Pace, Salcito, Casone 28/11/17;
Ributino, Ancajano, Pianciano, Parruccia, Calcavenaccio 29/11/17;
Le Grazie, San Rocco, Rofanello, Sant’andrea, Pianibianchi, San Diego, San Martino 05/12/17;
Quartiere Buozzi 06/12/17;
Quartiere Foro Boario 12/12/17;
Quartiere Benadduci 13/12/17;
Quartiere Vittorio Veneto 18/12/17;
Quartiere Repubblica 19/12/17;
Quartiere Centro Storico 20/12/17.
Presso l'Hotel Recina di Villa Potenza di Macerata, oggi domenica 26 Novembre 2017 si è svolto il congresso Lega Nord della provincia di Macerata per il rinnovo del segretario provinciale e del relativo direttivo. Con maggioranza schiacciante è stato nominato segretario Maria Letizia Marino, già commissario della stessa provincia di Macerata.
I militanti qualificati alle elezioni hanno quindi riconosciuto l'alto valore aggregativo della Marino che gode della stima di tutte le delegazioni territoriali. In particolare la sezione di Tolentino ha ritenuto tramite il suo coordinatore Giovanni Gabrielli di supportare la stessa così come anche le sezioni di Civitanova Marche e Macerata. Forte è stata l'adesione di tutte le realtà limitrofe a partire dagli storici militanti di Monte San Giusto, Loro Piceno, Corridonia, Sarnano e di tutte le altre realtà che si stanno sviluppando sul territorio provinciale. La Marino ha precisato come obbiettivo specifico del suo programma la costituzione delle sezioni cittadine, alcune già prossime al riconoscimento ed alcune fortemente avviate. Indiscutibile la svolta politica all'interno della Lega Nord provinciale che ha visto soccombere significativamente la politica dell'altro candidato Giampaoli Giordano che non ha riscontrato riconoscimento nella maggioranza dei militanti.
La nuova segretaria ha ringraziato pubblicamente i suoi più vicini collaboratori i quali sono sicuri che anche nella necessaria politica emergenziale del territorio del post-sisma, il nuovo direttivo provinciale saprà farsi valere con nuovo vigore. Nel consiglio provinciale sono stati eletti Fabio Pisani di Loro Piceno, Beruschi Giuseppe di Civitanova Marche, Giovanni Gabrielli di Tolentino e infine con soli 4 voti il consigliere regionale Luigi Zura Puntaroni.
È di questi giorni l’intricata discussione che vede diversi Comuni italiani e marchigiani alle prese con interpretazioni della legge statale sulla tassa dei rifiuti, con pagamenti ingiusti effettuati dagli utenti, denunce e calcoli per le eventuali restituzioni. Fatti che si tramutano in un solo risultato: complicazioni per le pubbliche amministrazioni e grandi difficoltà per i cittadini. Necessaria una legge che disciplini questo settore i cui effetti hanno importanti risvolti di tipo economico, ambientale e sociale.
A pensarci il Consigliere regionale, Sandro Bisonni, Vice Presidente della Commissione Ambiente della Regione Marche che ha appena presentato una legge che detta norme sulla tariffazione puntuale dei rifiuti.
“Molti meritevoli cittadini – afferma Bisonni - si prodigano per realizzare una puntuale differenziazione dei rifiuti, un comportamento lodevole che andrebbe premiato con una riduzione della tassa sui rifiuti. Questi comportamenti virtuosi oggi invece non sono adeguatamente valorizzati in quanto la tassa che paghiamo non tiene minimamente conto di questo prezioso lavoro.”
“Attualmente – continua Bisonni - i parametri per la misura dell’importo sono la superficie dei locali e/o di attività, il numero di residenti, i costi di esercizio e la tipologia dei locali.
Applicando la tariffazione puntuale, il cittadino ha la sicurezza di pagare in proporzione alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotta, vede premiati i propri sforzi per aumentare la differenziazione dei propri rifiuti e, di conseguenza, ridurre la produzione di rifiuto indifferenziato.”
“Con la tariffa – prosegue Bisonni - il cittadino è responsabilizzato: sa che diminuendo la quantità di rifiuti diminuisce la spesa, con la tassa invece, può sentirsi legittimato a produrre quanti rifiuti vuole senza differenziarli, concetto questo contrario anche alla direttiva europea del “chi inquina paga”.
Questo risultato è importantissimo non solo da un punto di vista ambientale ed ecologico, ma consente anche di realizzare dei notevoli risparmi, perché lo smaltimento indifferenziato costa molto più del riciclaggio.
Questa proposta di legge, oltre a fornire gli strumenti per rendere omogenea la tariffa puntuale in tutto il territorio regionale, vuole promuovere ed accelerare il passaggio alla tariffazione puntuale nel convincimento che questa modalità possa condurre ad una riduzione significativa dei rifiuti conferiti annualmente in discarica, allontanando allo stesso tempo il pericolo di veder realizzato un inceneritore sul territorio marchigiano. Progetto questo che ha visto Bisonni da sempre contrario e in prima linea per evitare la realizzazione di un impianto di termo-distruzione dei rifiuti nelle Marche.
"Se la proposta di legge troverà accoglimento, conclude Bisonni, i marchigiani non solo saranno incentivati a separare meglio i loro rifiuti , ma finalmente riceveranno il giusto riconoscimento con una consistente riduzione della tassa in proporzione alla quantità dei materiali differenziati.”
Mercoledì 29 Novembre alle 21.15 presso il Salone del Popolo di Recanati, Sinistra Italiana ospiterà la presentazione del libro “Sacco Bancario” con la partecipazione dell’autore Vincenzo Imperatore.
"Quello delle banche - scrive il Coordinamento Sinistra italiana Macerata - è un tema importante sul quale Sinistra Italiana ritiene necessario mantenere alta l’attenzione sia rispetto agli scandali, tutt’ora impuniti, come quello dell’ex Banca Marche, sia rispetto al ruolo degli amministratori e della politica: nel libro infatti si alternano rivelazioni didocumenti segreti a testimonianze inedite di risparmiatori che lottano per salvare i propri soldi. Dal caso Deiulemar ai mancati controlli di Consob e Banca d’Italia,Vincenzo Imperatore ci parlerà del grande sacco bancario emerso con gli scandali di MPS, Banca Etruria, Veneto Banca, Popolare di Vicenza e Banca Marche,solo per citarne alcuni. Tuttavia l’intreccio tra finanza, politica e interessi personali è più profondo e capillare; solo entrando nelle stanze segrete del potere bancario possiamo capire come, ancora oggi, tutto funzioni come se nulla fosse accaduto. La politica è servile, anche per necessità (le banche hanno in cassaforte miliardi di titoli di Stato e un forte potere di ricatto) e finora, nonostante tutto, sono stati i cittadini e i risparmiatori a pagare il conto.
"C’è però una speranza: grazie - conclude - alla collaborazione del presidente di Banca Popolare Etica Ugo Biggeri, Imperatore racconta un cambiamento possibile, tuttora in corso eppure colpevolmente taciuto dai media, una bella esperienza che porta profitto e etica a vivere insieme. Grazie alla collaborazione della libreria “Passepartout” sarà possibile acquistare il libro direttamente in sala e autografarlo. L’ingresso è libero e l’invito è rivolto a tutti".
"Ancora una volta ci vediamo costretti a presentare - queste le parole dei consiglieri del PD Corvatta, Ghio e Silenzi - un esposto per segnalare la poca limpidezza con la quale l'amministrazione comunale di Civitanova sta lavorando. Un esposto che inviamo al responsabile anti corruzione per chiedere che venga verificata la pubblicità degli atti che in questo caso non abbiamo trovato in rete, al dirigente servizio commercio che dovrebbe redigere gli atti e per conoscenza alla Procura della Repubblica per verificare se vi sono comportamenti che vanno al di là del profilo amministrativo".
Questi i fatti raccontati dai consiglieri. "Lo scorso 4 novembre l’assessore al commercio Borroni ha dichiarato a mezzo stampa che, quest’anno, l’unico mercatino natalizio sarebbe stato quello organizzato dal Comune e che nessun privato avrebbe potuto organizzare mercatini. La notizia era stata poi confermata sempre sulla stampa da Borroni il 9 novembre. Soltanto un giorno dopo, il 10, il Consigliere Tommaso Corvatta è venuto a conoscenza del fatto che esisteva un contratto della Civitanova Eventi che già vendeva gli spazi del mercatino natalizio del comune e a riprova di ciò, il 12 novembre, tra le bancarelle del mercatino domenicale, girava un volantino di promozione del Villaggio di Natale, con tanto di patrocinio del Comune di Civitanova Marche, sul quale erano segnalati, per aderire al mercatino, 2 numeri di cellulare che corrispondono a Civitanova Eventi e Publiart 2000. Una volta che la vicenda è naturalmente venuta fuori, la risposta dell'assessore è stata che “..il Comune sta vagliando di affidare l’allestimento a due ditte che stanno sondando la fattibilità per il villaggio di Natale..." dimenticandosi l'incredibile scoperta della avvenuta stipula di contratti per gli spazi del mercatino da parte delle medesime ditte. Ciò che allo stato dei fatti emerge è che si tratta di un mercatino natalizio, organizzato dal comune, senza un bando o un affidamento, ma allestito da due agenzie private, politicamente vicine all’assessore e all’attuale giunta".
"L’assessore Borroni - proseguono - deve spiegare come è possibile che un ente pubblico agisca con tali modalità, senza pubblicare un avviso ad evidenza pubblica e come sia possibile che si raccolgano adesioni e si sottoscrivano contratti con indicazioni di somme senza neppure la stipula di una convenzione (almeno da quanto emerge dalle dichiarazioni dell’assessore). L'atteggiamento liquidatorio di Borroni che parla di "chiacchiericcio", mail si spiega con copia di contratti che attestano l'attività delle due aziende e con le leggi che regolano la trasparenza e obbligano ai bandi pubblici veri e non farlocchi. Le norme europee e costituzionali, vietano tassativamente comportamenti di preclusione della competitività e della libera circolazione dell’offerta, è un assessore non ha la facoltà di attivare aziende, senza provvedere all’emissione di avviso pubblico. A tutto c’è un limite".
Da Emanuele Porfiri, segretario del Partito Comunista Italiano di Tolentino, riceviamo
Apprendiamo attraverso la stampa, che l’Assessore Vice Sindaco Silvia Luconi, ha comunicato a tutti gli sfollati residenti all'Hotel 77 di Tolentino, che la nuova proprietà, attraverso il Tribunale, li obbligherà mercoledì prossimo 29 novembre, a lasciare la struttura.
Non siamo a conoscenza delle motivazioni ufficiali perché questo avviene, ma riteniamo che la vicenda risulta del tutto surreale. Non comprendiamo il perché gli accordi che prevedevano i termini della Convenzione fissati fino al prossimo 28 febbraio 2018, non vengono rispettati, permettendo agli attuali gestori f.lli Mari, di portare a termine la stessa.
Di un fatto siamo certi; Se l’Ufficiale Giudiziario attuerà il provvedimento, i cittadini attualmente residenti nella struttura, ne subiranno le conseguenze più drammatiche sulla propria pelle. Non riusciamo a capire perché non si riesce a trovare una intesa, tra la nuova Proprietà della struttura, il Tribunale e l’amministrazione comunale, affinchè venga rispettata la scadenza del 28 febbraio.
Riteniamo che questa vicenda mette in evidenza ancora una volta che l’Amministrazione Pezzanesi, dopo l’emergenza sisma non è stata in grado di programmare la seconda fase, cioè quella di trovare adeguate sistemazioni per i Cittadini ancora fuori dalla loro abitazione, come invece sta avvenendo in quasi tutti gli altri Comuni del cratere. Aver trovato la soluzione definitiva ad oggi, a solo 30 famiglie, ci pare poca cosa. Il Sindaco anche oggi attraverso la stampa, afferma che le soluzioni sono state trovate per tutti, se soluzioni sono quelle di portare i cittadini fuori in altri comuni o nei container attualmente vuoti, secondo noi non sono soluzioni, ma creare grossi disagi ai bambini che attualmente vanno a scuola nel nostro Comune e agli anziani che hanno difficoltà nella mobilità così come la situazione creatasi all'Hotel 77 , dove mercoledì 29 , una delegazione del nostro Partito, sarà pronta a mobilitarsi ed essere presente.
Restiamo sorpresi dalla notizia data dall’Assessore Luconi, in merito alla richiesta da parte della Amministrazione delle SAE, richiesta che doveva essere fatta fin dalla estate scorsa, visto la scarsa reperibilità di appartamenti vuoti disponibili, oltre ai tempi lunghi per la ristrutturazione e adeguamento dell’immobile in zona Rancia, soluzione che riteniamo alquanto scellerata, oltre ad uno spreco di denaro pubblico.
Infine invitiamo la cittadinanza tutta e soprattutto le famiglia ancora coinvolte in situazioni precarie, al ns Convegno di sabato 2 dicembre presso la struttura dell’ Hotel 77, che stiamo organizzando estendendo l’invito a tutti i Sindaci del cratere Maceratese.
Dalla sezione del PD di Civitanova Marche riceviamo e pubblichiamo un comunicato sull'iniziativa svoltasi il 23 novembre che ha trattato il tema dell'Ospedale Unico provinciale.
"Si è svolto presso l'Hotel Miramare un incontro verità organizzato dal PD di Civitanova durante il quale si è avuta l'opportunità di capire finalmente come sono andate realmente le cose sulla vicenda ospedale unico e quali sono i potenziamenti ed i nuovi programmi da attuare per l'ospedale di Civitanova con l’impegno del Partito Democratico.
Il capogruppo PD Giulio Silenzi ha illustrato, tramite le slides dei verbali ufficiali delle conferenze dei sindaci, come il Sindaco di Civitanova non ha saputo cogliere l'opportunità storica per il proprio territorio di ubicare un ospedale unico altamente specializzato nella zona di Montecosaro (a 6 minuti di auto da Civitanova), a beneficio dell'intero comprensorio, ed ha invece avallato la proposta di localizzare il nuovo ospedale alla Pieve di Macerata, in una zona che favorisce esclusivamente il territorio montano, definendo addirittura questa decisione dei Sindaci, un risultato di cui rallegrarsi per Civitanova.
Il consigliere regionale Micucci e il direttore dell'Asur dott. Maccioni hanno spiegato quali sono gli interventi da attuare per potenziare l'ospedale cittadino, tra cui l'arrivo di una Tac per il pronto soccorso, lo spostamento di oncologia, una guardia pedriatica h24 e anche il servizio notturno di vigilanza con guardie armate presso il pronto soccorso a partire dal primo dicembre prossimo".
Giovedì 30 novembre alle ore 16:30 si terrà la prossima seduta consiliare della città di Tolentino.
Gli argomenti iscritti all’ordine del giorno sono: approvazione verbali sedute 26 settembre e 25 ottobre 2017, comunicazioni del Sindaco e/o del Presidente del Consiglio, interrogazioni (Corvatta, Prugni, Quercetti: festa di halloween al Castello della Rancia; situazione Sae), bilancio consolidato del Comune di Tolentino (esercizio 2016) e approvazione, regolamento dei mezzi pubblicitari e degli impianti di pubblicità e propaganda e approvazione, autorizzazione a locare immobile artigianale sito a Tolentino in via A.Sacharov n. 5 all'interno del P.I.P. Cisterna da parte della Ditta Gasparrini Enrico, autorizzazione a vendere lotto di terreno edificabile in zona P.I.P. Le Grazie da parte della Ditta "Fashion Service di Cipollari Enzo", autorizzazione a locare fabbricato produttivo realizzato su lotto in diritto di superficie sito in Tolentino via Walter Tobagi - ricompreso in area P.I.P. Le Grazie da parte della Società Banco BPM spa.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
Da Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti, consiglieri comunali a Tolentino del Movimento Cinque Stelle, riceviamo
Difficile commentare quanto accaduto mercoledì nell’incontro tra l’Amministrazione e gli sfollati che alloggiano presso l’Hotel 77. Chiaro rimane invece ciò che l’assessore Luconi, supportata dalla responsabile dell’ufficio dei Servizi Sociali, ha comunicato ai terremotati in maniera del tutto inaspettata e con una freddezza di toni e parole che poteva e doveva essere messa da parte: mercoledì 29 novembre dovranno lasciare la struttura che li sta ospitando da un anno.
Una doccia fredda, in modo particolare per le tante persone anziane. Gli ospiti dell’Hotel 77 avranno una settimana di tempo per decidere dove andare (c’è qualche posto ai container, altri a Loreto, Treia, Macerata, Monte San Giusto), in attesa della consegna delle SAE che, come ha confermato l’assessore Luconi, non saranno disponibili prima di un anno. Iniziamo a vedere i risultati delle scelte avventate dell’Amministrazione, a partire dalle FAST “fatte in casa” e poi da rifare da capo fino all’assegnazione di strutture abitative che esistono solo sulla carta e che non tengono minimamente conto delle esigenze delle persone: è possibile “confinare” un’anziana sola e senza auto a Paterno? Per non parlare del caos delle graduatorie chiuse, riaperte e separate tra loro. Se queste sono le soluzioni che il Sindaco aveva pensato in campagna elettorale, prepariamoci a subire tutte le sue “fantasie” e la sua megalomania per i prossimi anni.
Sono molti gli interrogativi che ci stiamo ponendo circa le prospettive future e siamo in attesa di risposte da parte del Sindaco. Risposte concrete, non le solite prosopopee a cui ci ha ormai abituati. E non ci venga a dire che sappiamo solo criticare: quando ci avrebbe chiesto un parere o un suggerimento? Quando ci avrebbe invitati a una riunione? Mai! Pezzanesi dovrà dare delle risposte non solo a noi, ma a tutti quei cittadini che stanno vivendo questo dramma. Per esempio, dovrà spiegare se è vero che sapesse già da tempo che il 29 novembre si sarebbe dovuto lasciare l’Hotel 77. Capiamo che non c’era alcun nastro da tagliare davanti alle telecamere delle TV mercoledì all’Hotel 77, ma sarebbe stata gradita la presenza del primo cittadino. È o no, come tanto ama definirsi, il Sindaco di tutti?
Il PD di Cingoli si è recato a Ancona per un incontro faccia a faccia con il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il presidente della IV Commissione Sanità Fabrizio Volpini il direttore ASUR Marini e il direttore di Area Vasta Bevilaqua. Il PD ha presentato un documento per risolvere alcune questioni, ormai non più rinviabili, tra le quali quella del ripristino del Punto di Primo Intervento presso l'ospedale di comunità di Cingoli, nella zona del cratere sismico.
Si è partiti con una premessa, spiegando che la struttura ci sono 10 posti per cure intermedie e un reparto di altri 30 posti letto per lungodegenza ospedaliera. Cingoli è uno dei comuni inseriti all'interno del cratere sismico, pertanto considerando che il Presidente della Giunta Regionale ha chiesto al Ministro della Sanità la deroga per poter mantenere PPI (Punti di Primo Intervento) negli Ospedali di Comunità del Cratere e data la conseguente risposta affermativa del Ministro, il PPI cingolano dovrebbe rimanere aperto, soprattutto dal momento che la città serve una grande zona montana particolarmente disagiata soprattutto in merito alla viabilità.
Con queste precisazioni, sviluppate durante un confronto franco e leale, le parti si sono impegnate per garantire il ripristino immediato del PPI di Cingoli, l'adeguamento dell'organico medico nel reparto di lungodegenza, il quale si occuperà anche del presente PPI, a coprire il posto vacante del medico radiologo, che è andato in pensione, e infine a reperire le necessarie attrezzature. Per ora, il Vice Capogruppo in consiglio regionale Francesco Micucci ha presentato una mozione che chiede alla Giunta e al presidente di ripristinare il Punto di Primo Intervento presso l'ospedale di comunità di Cingoli.
Se da un lato il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, cerca di accontentare e tranquillizare i cittadini, dall'altro lato le accuse non mancano. Un tasto dolente quello della sicurezza nel comune costiero, a cui si appellano i gruppi consiliari della città, tra i quali "Civitanova il nostro futuro".
"Le incapacitá dell'amministrazione Ciarapica a mantenere le promesse di sicurezza, grazie alle quali ha carpito la fiducia degli elettori, sono ormai evidenti. Inaudito che, a quattro mesi dall'insediamento, ci si nasconda dietro ad un regolamento comunale ancora da realizzare, cosa che doveva essere considerata primaria viste le promesse. La situazione è identica se non addirittura peggiorata rispetto alla passata amministrazione".
A non convincere anche le reazioni del Sindaco Ciarapica e dell'Assessore alla Sicurezza Cognigni che, dopo quanto subito dalle vigilesse, palesano probabilmente un'inadeguatezza ad affrontare la problematica, come già è stato predetto dai sindacati. Polemiche anche in merito alla scelta di Ciarapica di pensare ad un incontro con il Prefetto soltanto ora, che andava concordato prima. Mentre l'Assessore alla Sicurezza Cognigni arriva perfino a criticare i cittadini che non sono intervenuti a difendere le Vigilesse.
"Forse non sa Cognigni che in democrazia sono le istituzioni a difendere i cittadini e non viceversa? Forse non sa Cognigni che è lui, che ha la delega alla sicurezza a doverla garantire? Cognigni, che non si è reso ancora conto che la campagna elettorale è finita, fa sapere attraverso la stampa che in occasione della presenza di Salvini ,impegnato nel suo giro elettorale, metteva a conoscenza lo stesso delle problematiche di Civitanova. Anche qui ci permettiamo un consiglio: anziché Salvini, che fino ad oggi ha dimostrato solo di saper far propaganda, si metta in contatto con Maroni, che sul campo da Ministro degli interni ha dimostrato le sue indiscusse capacità e si faccia insegnare come si fa, poi torni a Civitanova e coordini lui, quale Assessore alla sicurezza, le operazioni dei Vigili, mettendosi in prima linea a protezione dei suoi uomini, anziché chiedere l'intervento dei cittadini. Perché di " Armiamoci e partite" ne abbiamo tutti piene le scatole:"
"Una serie di eventi catastrofici ha sconvolto, nel cuore dell’Italia, la vita di migliaia di persone, provocato circa 300 vittime, danni per decine di miliardi, spezzato la vita di comunità bellissime e uniche. A 15 mesi di distanza quale è la situazione? Come è stata affrontata l'emergenza più grave che ha colpito il nostro Paese? Oggi sono a Monsapietro Morico, in provincia di Fermo, un Comune di circa 650 abitanti, guidato da una giovane e coraggiosa sindaco, Romina Gualtier, che con dedizione e passione si occupa di dare un futuro alla propria comunità". Queste sono le parole di Marcello Fiori, responsabile enti locali di Forza Italia, in visita a Monsapietro Morico, comune nel fermano, profondamente segnato dagli eventi sismici del 2016.
Vicino alle popolazioni colpite e accanto ai sindaci di questi comuni che stanno provando a rialzarsi, Fiori ha definito la gestione del post-sisma un vero e proprio disastro, dando la colpa prevalentemente alla burocrazia, lenta e complessa, elaborata da quelle stesse strutture che dovrebbero proteggere e tutelare i cittadini, soprattutto in questi casi di emergenza. Fiori ha proseguito nel sue discorso parlando della nomina quasi immediata di un Commissario alla ricostruzione, fortemente caratterizzato politicamente, il quale ha comportato una confusione di ruoli e sovrapposizioni amministrative e procedurali.
"Appesantimenti burocratici" così li ha definiti Marcello Fiori tutti gli impedimenti che giorno dopo giorno hanno fatto si che gli sfollati continuassero a rimanere nelle casette, o nelle camere d'albergo, o ospiti di amici e parenti, ancora lontani dalle loro case; un numero che è cresciuto invece che diminuito, in quanto dai 26mila del 30 ottobre, gli sfollati sono arrivati a 33mila. Un escursus anche su i numeri, dal momento che per i comuni marchigiani sono state richieste circa 2000 casette, di cui effettivamente consegnate solo 287: circa il 10%. Stessa situazione per i sopralluoghi negli edifici per verificarne l'agibilità, in quanto nelle Marche ne mancano ancora 3000. Per quanto riguarda la situazione macerie nel territorio marchigiano vede 117.000 tonnellate rimosse, rispetto al 1.120.000 totali.
"E’ già arrivato l'inverno e le condizioni climatiche renderanno difficilissimo poter lavorare. ha detto Fiori - Siamo ancora in piena emergenza e di ricostruzione si parla nei convegni e nei comunicati stampa. Qui nessuno l’ha vista. Eppure i fondi ci sono. Grazie all’opera preziosa ed efficace del Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, sono state attribuite all’Italia risorse per oltre 1 miliardo e 200 milioni sui capitoli dell’emergenza. I fondi complessivi potranno arrivare a circa 2 miliardi se l’Italia saprà utilizzare anche le disponibilità dei fondi ordinari. Ora il rischio vero e drammatico, per questi borghi, è lo spopolamento e l’abbandono. Con queste incertezze, con tempi così lunghi anche semplicemente per avere un tetto e quindi ricostruire un minimo di senso di appartenenza e di comunità, come può ricominciare la vita ordinaria? Come possono riaprire le attività commerciali, agricole e artigianali? Quali giovani coppie possono sperare di costruire qui la propria famiglia, il proprio lavoro, il proprio avvenire? Quale attività imprenditoriale può avere le condizioni di successo senza nemmeno le strade e le infrastrutture adeguate? Domande drammatiche".
Il tempo, la risorsa più preziosa, sta andando persa e a rimetterci sono i cittadini, le attività commerciali, il turismo e molto altro. IUn territorio ricco di storia e tradizioni che sta lentamente morendo a causa della negligenza di più soggetti. Quello che propone Fiori è un progetto di sviluppo, volto al superamento della crisi, "consentendo a tutte le imprese ed attività economiche e professionali presenti su questi territori di non chiudere ma di riprendere il proprio esercizio. Qui è prodotta una parte considerevole della nostra economia e qui risiede, in questi borghi, l’essenza della nostra identità nazionale".
Il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica ha ricevuto Annita Pantanetti, Presidente ANPI di Civitanova, per un confronto sul ruolo e su alcune polemiche apparse sulla stampa. "Sono un Sindaco – ha affermato Fabrizio Ciarapica - e rappresento un'Istituzione importante come il Comune di Civitanova Marche che forma la Repubblica democratica fondata sul lavoro. Ho giurato sulla Costituzione e cerco di svolgere il lavoro di rappresentanza con dignità e onore come recita l'art.54. Il Comune di Civitanova difende il diritto alla libera espressione del pensiero -art.21 Cost. e garantisce il sostegno a tutte correnti culturali di pensiero. Jhon Stuart Mill e la sua opera On Liberty è sulla mia libreria sin da quando ero ragazzo e non penso che tra i miei critici ce ne siamo molti che l'abbiano letto: confronto, tolleranza, relazioni pacifiche l'abc del sistema democratico. Gli spazi Comunali – ha soggiunto il primo cittadino- devono poter essere utilizzati da chiunque ne faccia richiesta nel rispetto della legge e delle regole di utilizzazione". In merito alla presentazione del libro di Edda Negri Mussolini Ciarapica ha detto: "Non vi è alcuna intenzione di trasformare la presentazione di un libro in un fatto politico, ma ricordo che esiste la libertà di stampare anche dei libri e l'eventuale censura appartiene alla responsabilità dell'Autorità giudiziaria, ove questa dovesse emergere. D'altra parte la democrazia vuole il contraddittorio e Civitanova lo garantisce a tutti, per ricordare che l’Amministrazione Comunale ha autorizzato l’ANPI, all’uso del suolo pubblico in Piazza Gramsci per una manifestazione, organizzata in concomitanza con la presentazione del libro di Negri Mussolini". Infine il Sindaco Ciarapica ha valutato come molto positivo l'incontro avvenuto con la Presidente dell'Anpi che si è dichiarata “preoccupata per i movimenti fascisti che stanno prendendo piede in Europa”. In proposito il Sindaco, nel rassicurarla, ha anche aggiunto che ciò che mina il confronto è spesso l'intolleranza verso la visione degli altri. Il sale della democrazia è appunto il confronto libero e pacifico nell'alveo delle libertà garantite dalla Costituzione e che il Comune di Civitanova Marche intende garantire a tutti.
Dalla lista civica Tolentino in Comune riceviamo
Con un giorno di preavviso ieri l’amministrazione comunale di Tolentino ha indetto un incontro con le 80 circa persone terremotate e alloggiate da un anno all' hotel 77 per cominciare loro che, contrariamente a quanto detto più di un mese fa, mercoledì 29 novembre l’ufficiale Giudiziario verrà per farle sgomberare. Si tratterebbe, a detta della vicesindaco Luconi, di un accordo tra privati per cui il comune non può intervenire. Il sindaco assente, sentita la Regione, propone una serie di alternative trovate all'ultimo momento come i container, o alloggi a Treia, a Loreto o Monte San Giusto.
Si tratta di famiglie con bambini, anziani, alcuni malati invitati ad affrettarsi a fare le valige per evitare uno “sfratto forzoso”. Che cosa è avvenuto nel frattempo tra la vecchia e la nuova proprietà dell'hotel all'insaputa anche dell’amministrazione comunale per arrivare a questo?
L'incontro non ha dato spazio alla protesta, sono stati velatamente messi sotto accusa i presenti con l‘annuncio di controlli a tappeto sui requisiti per avere un alloggi. Perché si gestisce un diritto sacrosanto, come un alloggio civile e decente, come se fosse un privilegio?
Come è possibile che nulla sia stato fatto finora, se non la soluzione dei container o la promessa di abitazioni che arriveranno per la maggior parte tra un anno?
Crediamo che di fronte ad una gestione così poco lungimirante e poco rispettosa dei disagi e dei diritti dei propri cittadini noi tutti dovremmo sentirci impegnati in un’azione di informazione, solidarietà verso chi ha i maggiori disagi e anche impegnati verso una Giunta Comunale che appare in forte difficoltà, ancorata esclusivamente verso soluzioni abitative a lungo termine e assente su risposte immediate e adeguate, a scapito delle persone più fragili che subiscono la più grave precarietà, cioè non avere un posto in cui vivere .
Chiediamo anche attraverso la stampa un incontro urgente con il Sindaco e la Giunta comunale e rivolgiamo un appello alle opposizioni per azioni comuni.