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Riconoscimento del reddito di inclusione, Manzi: "Finalmente uno strumento di contrasto alla povertà"

Riconoscimento del reddito di inclusione, Manzi: "Finalmente uno strumento di contrasto alla povertà"

"Con l'avvio del reddito di inclusione si attua la prima misura nazionale di contrasto alla povertà, obiettivo fondamentale e programmatico dell'azione dei governi Renzi e Gentiloni e del Partito Democratico". Con queste parole la parlamentare maceratese, Irene Manzi, commenta la circolare Inps 172/2017 che dà definitiva attuazione a quanto previsto dalla legge 33/2017 per contrastare la povertà che consentirà l'avvio, a partire dal 1 dicembre prossimo, delle procedure per il riconoscimento del reddito di inclusione. 

Nel dettaglio, a partire dal prossimo 1 dicembre sarà possibile presentare ai Comuni la domanda per la misura che, oltre a un beneficio economico, prevede un progetto personalizzato per chi si trovi in situazione di bisogno. Il beneficio che in prima battuta riguarderà le famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza a quattro mesi dal parto e over 55 disoccupati avrà un tetto di 485 euro al mese (5.824,80 l’anno), potrà essere erogato per un massimo di 18 mesi ed essere rinnovato per non più di 12 mesi solo dopo che siano passati sei mesi dal godimento della prestazione. La famiglia beneficiaria del REI dovrà attenersi al progetto personalizzato a pena di decurtazione o decadenza dalla prestazione, un progetto che terrà conto, tra l’altro, della situazione lavorativa e del profilo di occupabilità, dell’educazione, istruzione e formazione, della condizione abitativa e delle reti familiari, di prossimità e sociali della persona, volto al superamento della condizione di povertà.

L’importo del beneficio è in prima applicazione pari al massimo a 485 euro mensili (in caso di almeno cinque componenti) ma potrebbe aumentare l’anno prossimo a fronte di risorse ulteriori, previste nella legge di bilancio ora in discussione, salendo fino a 540 euro, diventando, da luglio 2018,  una misura universale aperta a tutte le famiglie in grave povertà, non solo alle categorie di nucleo familiare a cui era rivolto.

Gli interessati dovranno presentare la domanda per essere ammessi al beneficio, operativo dal 1 gennaio 2018, presso i Comuni o altri punti di accesso indentificati dai comuni stessi.  L’Inps dovrà verificare le condizioni del possesso dei requisiti entro cinque giorni. In caso di esito positivo l’istituto riconosce il REI a condizione che sia firmato il progetto personalizzato.

"Per la prima volta il nostro Paese - conclude la Manzi - avrà uno strumento permanente di contrasto alla povertà fondato sul sostegno al reddito e sull’inclusione sociale. Uno strumento che impegna tutte le istituzioni e le comunità locali a stare a fianco dei più deboli, sostenendole non solo economicamente ma, ancor più, in un percorso di superamento della difficoltà, in attuazione proprio dell'art. 3 della nostra Costituzione". 

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