Il linguaggio silenzioso dei colori: le sfumature della luce possono influenzare emozioni e pensieri?
Ovunque siamo circondati dal colore. Lo viviamo spesso come una presenza scontata, senza renderci conto di quanto influenzi la nostra
esperienza quotidiana. Ogni sfumatura possiede il potere di orientare emozioni, pensieri e comportamenti.
Già nel 1810, Goethe, nella sua opera “La teoria dei colori” parlava del valore emotivo delle tonalità e quando scriveva: “il colore è un
atto della luce, un atto della vita” intendeva i colori come un fenomeno attivo, un atto, appunto, che si manifesta con il suo legame sia con la luce che con le nostre percezioni ed emozioni.
Il modo in cui interpretiamo i colori contribuisce a costruire la rappresentazione che diamo della realtà e di noi stessi. I colori comunicano il senso delle cose: rappresentano un ponte tra la realtà esterna e la nostra coscienza.
Anche la psicologia contemporanea ha offerto una spiegazione empirica a intuizioni che filosofi e artisti avevano già elaborato in passato, dimostrando come le tonalità possano influenzare l’essere umano.
Le diverse frequenze luminose, infatti, agiscono direttamente sull’organismo modulando la secrezione di ormoni come la melatonina e la serotonina. In questo modo, il colore può incidere sul ritmo circadiano, sull’energia vitale e persino sull’umore.
Quando scegliamo il colore di un abito o di una parete non è mai una scelta casuale: riflette chi siamo o, talvolta, chi desideriamo diventare. Il pittore Kandinskij affermava che “il colore è un mezzo per esercitare un’influenza diretta sull’anima“ e potremmo aggiungere che è anche un modo per darle voce, per renderla visibile.
Oggi gli schermi artificiali con cui interagiamo per molte ore al giorno tendono a disconnetterci da questa dimensione sensoriale e autentica del colore. Riscoprire la presenza della natura nell’azzurro del cielo o nelle sfumature della luce del giorno all’imbrunire, può aiutarci a ritrovare un contatto più intimo con noi stessi e con l’essenza vitale che spesso dimentichiamo di ascoltare.
Tenendo conto del contesto culturale e delle differenze individuali, possiamo riconoscere in ciascun colore un “codice emotivo“ che ha un
suo impatto sulla psiche e sull’esperienza umana. Il rosso rappresenta l’energia e passione, in Occidente è il simbolo della vita e dell’amore.
L’arancione è vivacità, entusiasmo ed armonia. Il verde è equilibrio, simbolo di speranza e crescita. Il giallo è ottimismo e affermazione della propria identità, simboleggia il sole e l’intelletto. Il blu è fiducia, calma e profondità. Il viola è creatività, raffinatezza, esprime spiritualità e regalità.
Il rosa è tenerezza, rappresenta femminilità e romanticismo. Il marrone è stabilità, è il colore della terra e del radicamento. Il grigio è equilibrio, sobrietà e distacco. Il bianco è purezza, chiarezza e simboleggia l’innocenza ed un nuovo inizio.
Il nero è autorità, eleganza e forza, riflette mistero e morte. I colori sono lo specchio della condizione umana: racchiudono vita e
morte, amore, serenità ed equilibrio, fiducia e spiritualità, rinascita...
Quando impariamo a interpretarli e a integrarli consapevolmente nella nostra quotidianità, possono aiutarci a ritrovare equilibrio e ad esprimere ciò che le parole spesso non riescono a dire.

cielo coperto (MC)
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