“Con l'emendamento voluto dalla Lega al decreto Sblocca Cantieri, che prevede che per gli edifici condominiali dichiarati degradati la nomina di un amministratore giudiziario possa ora spettare anche al sindaco del comune dove l’immobile è ubicato, interveniamo finalmente su situazioni che fino ad oggi sono state lasciate in ombra e che hanno portato al degrado di interi edifici. Il primo pensiero va ovviamente all'Hotel House di Porto Recanati, dove soltanto lo scorso aprile è stato possibile approvare per la prima volta in 10 anni il bilancio condominiale ”.
Così il Senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e Responsabile della Lega Marche, illustra l'emendamento al DL Sblocca Cantieri che lo vede come primo firmatario al Senato.
“Purtroppo – sottolinea Arrigoni - non si tratta dell'unica realtà nel nostro Paese nella quale in un unico edificio convivono migliaia di persone in condizioni di sovraffollamento e precarietà per quanto riguarda l'igiene e la sicurezza e dove risulta impossibile assumere qualsiasi decisione necessaria alla gestione del condominio. In questi casi infatti il disinteresse dei proprietari impedisce il funzionamento dell'assemblea condominiale, comportando l'incapacità di riscuotere gli oneri, cosa che a sua volta innesca il progressivo degrado”.
“La norma approvata oggi in Senato prevede quindi che, a seguito della dichiarazione di degrado effettuata dal sindaco con specifica ordinanza, l’amministratore giudiziario nominato dallo stesso assuma le decisioni indifferibili e necessarie in funzione sostitutiva dell’assemblea condominiale”, conclude il Senatore leghista. “Non sono più tollerabili luoghi off-limits per lo Stato e per le sue regole e queste nuove norme volute dalla Lega e da Matteo Salvini vanno nella direzione di un controllo più capillare dei quartieri e delle aree più degradate, anche grazie al coinvolgimento e a più precise responsabilità per gli amministratori locali”.
Questa notte, intorno alle ore 4:00, si è verificato un incidente che ha coinvolto un autobus ed un camion lungo l'autostrada A14, in direzione nord. Il tratto interessato dal sinistro è quello compreso tra Civitanova Marche e Porto Recanati. Secondo una prima ricostruzione sarebbe stato il mezzo pesante ad urtare contro il bus.
L'autista del camion, rimastro incastrato all'interno dell'abitacolo, è stato estratto dai Vigili del Fuoco.
Alle ore 8:25 si segnala ancora un chilometro di coda, causa difficoltoso ripristino della normale circolazione a seguito dell'incidente.
(SERVIZIO IN AGGIORNAMENTO)
Brutto imprevisto per una signora sessantentenne, non residente in zona, questa mattina a Porto Recanati. Mentre camminava sul bagnasciuga del lungomare centro, in prossimità del Circolo Vela, la donna è stata trafitta sul piede da un ferro della lunghezza di un metro e mezzo e dello spessore di un mignolo abbandonato sulla battigia, che le si era conficcato ad una profondità 3-4 centimetri. Immediati i soccorsi della Croce Azzurra di Porto Recanati, che hanno richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco per tagliare il ferro, non potendo autonomamente estrarlo per via delle dimensioni ragguardevoli.
Al momento la donna non si trova in gravi condizioni ed è stata trasportata all'Ospedale di Civitanova Marche per compiere tutti gli accertamenti del caso.
Nel pomeriggio di ieri, a Porto Recanati, i Carabinieri, nel corso di un servizio preventivo, hanno denunciato per guida in stato di ebrezza alcolica, un 40enne di origini rumene residente a Loreto. L'uomo, a bordo della propria vettura, è risultato essere positivo all'accertamento tecnico eseguito con l'etilometro, con un tasso alcolemico pari a 3,24 grammi per litro. Al 40enne è stata ritirata la patente. Il veicolo è risultato inoltre poi essere sprovvisto della copertura assicurativa e, i militari dell'Arma, hanno elevato una sanzione amministrativa per la violazione dell'art. 193, comma 2 del Codice della Strada, e posto il veicolo sotto sequestro amministrativo.
Nel corso dello stesso controllo, la pattuglia si è messa anche alla ricerca di una Fiat Panta, con a bordo due soggetti. I due infatti, dopo aver effettuato rifornimento presso un distributore della zona, si sono dileguati repentinamente senza procedere al pagamento del corrispettivo di 50 euro. Il veicolo, successivamente, è stato individuato dagli operanti in via Argentina e gli occupanti sono stati identificati: un cittadino congolese di 30 anni, conducente del veicolo, e un cittadino albanese di 28 anni.
I due sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria competente per isolvenza fraudolenta. In seguito alla perquisizione veicolare e personale, i Carabinieri hanno rinvenuto, in possesso dell'albanese, alcune dosi di cocaina e pertanto hanno deferito il giovane all'Autorità Giudiziaria competente per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti
A Porto Recanati , i carabinieri della locale stazione hanno deferito in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria, per il reato di concorso in truffa, un 65enne e suo figlio di 33 anni di Genzano (Rm). Dopo accurate indagini è emerso che i due si erano fatti accreditare la somma di euro 400,00 da una studentessa di Porto Recanati, per l’affitto di una casa a Milano, rivelatasi successivamente inesistente.
Dalle coordinate bancarie della carta “postepay” infatti essa è risultata essere intestata all’ex fidanzata del 33enne, per cui l’uomo l’aveva utilizzata in maniera fraudolenta. Per tale ragione è stato denunciato anche per violazione 493ter c.p. (indebito utilizzo di carta di credito e di pagamento).
A partire da oggi 1 giugno e fino alla fine del mese, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, a seguito della richiesta della Prefettura di Macerata al Ministero dell’Interno e dietro indicazioni del Comando Provinciale di Macerata, diretto dal Col.Michele Roberti, ha inviato alla Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche, comandata dal Magg. Enzo Marinelli, i primi 10 Carabinieri di rinforzo per l’inizio della stagione estiva.
I rinforzi sono 10 Carabinieri appartamenti alla Compagnia d’Intervento Operativo del’6° Battaglione “Toscana” di stanza a Firenze e saranno impiegati a Porto Recanati.
Le Compagnie di Intervento Operativo (C.I.O.), costituiscono la "taskforce" dell'Arma specializzata nello svolgimento di servizi di controllo straordinario del territorio. Caratterizzate da elevata flessibilità, rapidità di dispiegamento e mobilità d'impiego, intervengono in specifiche aree del Paese, di volta in volta individuate, a supporto dei reparti stanziali al fine di risolvere criticità emergenti d'ordine e sicurezza pubblica e prevenire, attraverso una più intensa e visibile attività di controllo del territorio (pattugliamenti, posti di blocco e di controllo, rastrellamenti), la recrudescenza di determinati fenomeni criminosi.
Sin da subito verranno utilizzati unitamente ai militari della locale Stazione per migliorare ulteriormente, come avvenuto recentemente con i precedenti rinforzi della Compagnia di Civitanova Marche, l’attività di controllo svolgendo posti di controllo e perquisizioni sia sulla strada che nei vari casolari abbandonati della zona o su obiettivi predeterminati.
I carabinieri della stazione di Porto Recanati, in esecuzione ordine custodia cautelare emessa dal G.I..p. presso il Tribunale di Macerata –Giovanni Manzoni- su richiesta della Procura della Repubblica di Macerata e del pm Caruso, hanno tratto in arresto un tunisino 33enne di Recanati. Il reato a lui contestato è aver violato il divieto di avvicinamento alla sua ex, una donna di Porto Recanati, visto che non accettava la fine della loro relazione. Per tale ragione il 33 enne aveva iniziato a minacciare la donna, tanto che per i suoi comportamenti era stato denunciato per rapina avendole sottratto con la forza il telefonino, nonché per violenza privata e violazione di domicilio.
L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, su disposizione dell’autorità Giudiziaria.
Nel corso dei controlli svolti ieri a Porto Recanati, presso la struttura dell'Hotel House e del River Village, dai carabinieri della compagnia di Civitanova Marche, unitamente a quelli del comando provinciale di Macerata e al gruppo dei forestali sempre del capoluogo, sono state denunciate diverse persone per vari reati. Un 30enne pakistano pregiudicato, poiché in seguito a perquisizione personale è stato trovato in possesso di 2,5 grammi di hashish, diviso in diverse dosi pronte alla cessione, per tale ragione è stato denunciato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Un 22enne tunisino perché trovato in possesso di 6,5 grammi sempre di hashish diviso in dosi e pronto alla cessione. Ed infine una cittadina tunisina di 32 anni e un tunisino di 21 anni poiché avevano occupato un appartamento abusivamente. Lo stesso è stato immediatamente liberato dai militari dell'arma e chiuso con l'intervento di un fabbro.
Inoltre ii carabinieri hanno elevato una sanzione amministrativa di 1.334,00 euro ad una attività commerciale sottostante sempre all'Hotel House per mancata indicazione del Paese di origine e del luogo di provenienza dei prodotti ortofrutticoli esposti al pubblico per la vendita.
All'esterno i carabinieri forestali hanno rinvenuto altresì un nuovo veicolo in stato di abbandono e la presenza di due fusti di olio esausto ed una batteria, materiale per il quale eleveranno sanzioni a chi ne risulterà proprietario e che verrà smaltito correttamente.
Nel corso dell'operazione sono state identificate 50 persone e controllati 20 veicoli.
Una persona risultata sottoposta a misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Macerata per cui sarà denunciata per l'inosservanza del provvedimento.
Inoltre tre persone sono state sottoposte a fotosegnalamento e verrà avviata la verifica della loro regolarità in Italia.
Nel pomeriggio di oggi, 25 Carabinieri della compagnia di Civitanova Marche rinforzo provinciale nonché alcuni carabinieri forestali del comando gruppo di Macerata, hanno proceduto ad un nuovo controllo nella struttura dell’Hotel House di Porto Recanati.
I militari dell’arma hanno proceduto anche ad alcuni controlli presso i locali commerciali al piano terra. Un appartamento è risultato occupato abusivamente, per cui sono in corso le procedure per liberarlo. Sono stati trovati inoltre dei cittadini pakistani che erano rifugiati nel locale caldaie e per i quali sono in corso gli accertamenti sulla loro identità e regolarità sul territorio nazionale.
Il servizio da parte delle Forze dell’ordine è ancora in corso.
Il Circolo Vela Porto Recanati apre anche quest’anno le sue porte, l’1 e il 2 giugno, per aderire al Vela Day. Si comincia sabato alle 10, con due intere giornate per conoscere ed imparare ad amare questo splendido sport, per promuovere la cultura del mare, il rispetto per l’ambiente e la pratica dello Sport della Vela. È per questa finalità infatti che la FIV ha istituito, tre anni fa, il Vela Day.
Sono oltre 200 i Circoli aderenti all’iniziativa che quest’anno raddoppia, grazie alla collaborazione con Kinder+ Sport Joy of Moving, il Progetto di responsabilità sociale del Gruppo Ferrero, Assomarinas e Società affiliate, dedicato a tutti coloro che dai sei anni in poi, intendono avvicinarsi a questo sport.
“Dopo aver portato avanti anche quest’anno il progetto Vela Scuola in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “E.Medi", che si sta avviando alla conclusione - ha dichiarato Eugenio Fanini, presidente del Circolo Vela Porto Recanati - siamo pronti per una nuova stagione sportiva dedicata alla Vela e la apriamo ripetendo la fase promozionale per il nostro magnifico sport nella giornata del 1 e 2 giugno, quando organizzeremo per il terzo anno consecutivo il “Vela Day.”
"In queste giornate sono previste delle uscite in mare con le nostre derive che verranno messe gratuitamente a disposizione degli appassionati e/o curiosi che invito a venirci a visitare presso la nostra sede in viale I° Maggio. Coloro i quali volessero uscire in barca saranno tesserati gratuitamente alla FIV. Le condizioni meteo attese sembrano buone e siamo sicuri che esalteranno la formula organizzativa studiata per l’occasione. Ci aspettiamo un grande spettacolo e tanto divertimento per i ragazzi che ci auguriamo possano appassionarsi al nostro bellissimo sport" ha concluso Fanini.
L’attenzione per uno stile di vita più sostenibile, la sfida della mobilità dolce, unita alla voglia di potersi riprendere i propri spazi e i giusti ritmi in città, tutto questo sta alla base della ritrovata passione per la bicicletta che detto fra noi, c’è sempre stata, ma che adesso si sta diffondendo sempre di più, conquistando gli scettici, i pigri e quelli che prima non riuscivano proprio a rinunciare alla macchina. Le passioni, quelle vere e genuine, sanno dare un senso ad ogni gesto della nostre giornate. Come un entusiasmo che cresce ogni giorno, come un primo amore che resta sempre vivo e intenso senza affievolirsi mai. La passione per il ciclismo non è soltanto questione di forma, ma un concetto etico, andare in bicicletta è trasmettere l'entusiasmo per uno stile di vita.
A Porto Recanati nei giorni 1 e 2 giugno presso l’anfiteatro palestra Diaz l’Associazione Kronos Turismo Collettivo esporrà alcune delle tante biciclette di collezionisti entrate nella storia delle due ruote, della stessa marca e modello di quelle dei grandi campioni, biciclette e nomi entrati nella leggenda. Biciclette dall’inizio del secolo fino ad oggi utilizzate per le gare ma anche con uno sguardo ai cicloamatori. La curiosità per gli oggetti antichi, vissuta fin da bambino e tramandata dai propri genitori, unita alla passione per lo sport è sfociata in questa collezione di cimeli legati al mondo del ciclismo di un tempo. Erano gli anni del ciclismo “eroico”, espressione di fatica, ricco di imprese gloriose e dei duelli testa a testa tra Coppi e Bartali o, in tempi più recenti, tra Saronni e Moser. Imprese che mandavano in visibilio il pubblico assiepato per le strade polverose ad aspettare il transito dei propri campioni per osannarli e incitarli.
Dunque, spulciando tra i mercatini, i rigattieri, o semplicemente scovando gli oggetti su internet, sono stati raccolti i materiali più vari, alcuni comuni, altri anche molto rari e particolari, che come un puzzle della memoria restituiscono ai giorni nostri le fatiche e le gioie dei grandi campioni. I giornali e le riviste dell’epoca, con interessanti monografie a articoli sulle gare disputate, sui campioni del ciclismo eroico, insieme a manifesti, poster, locandine, documentano e riportano alla memoria di chi c’era la storia di questo sport. Le biglie con le immagini dei campioni del ciclismo, con le quali gareggiare con i propri amici sulla sabbia, fanno tornare bambini e raccontano una vecchia storia di villeggiature al mare con la mente rivolta alla prossima edizione del Giro d’Italia.
E’ da dire che la collezione continua ad ampliarsi di giorno in giorno, tra un baule e l’altro, con la costante ricerca del pezzo più originale e della bici più rara: curiosità e passione rimangono e alimentano il desiderio di trasmettersi a tanti altri appassionati di questo sport. Dunque un’esposizione che consente di immergersi nel fascino delle bici d’epoca con una collezione di biciclette che rappresenta un modo per far rivivere momenti del passato ciclistico fatto di tanto sudore e sacrifici.
Questa passione che nasce per caso, magari vedendo un filmato d'epoca o leggendo qualche vecchio articolo di giornale. Poi, con il tempo, diventa un'opera di ricostruzione di fatti ed eventi, legati non più solo alla storia del grande ciclismo ma anche alle piccole storie ciclistiche e personali del proprietario originale di quella bicicletta o di quel pezzo di ricambio che tanto abbiamo cercato. Ma la bicicletta può essere uno stile di vita amatoriale e anche un nuovo modo per scoprire il territorio sulle due ruote.
La diffusione ed il sempre maggior apprezzamento del turismo in bicicletta è un fenomeno coerente con i principali mutamenti strutturali e culturali che si stanno verificando nelle scelte turistiche degli ultimi anni. Le nuove forme di turismo sportivo e turismo verde implicano una fruizione dinamica ed a diretto contatto con le risorse turistiche locali. Il turismo in bicicletta rappresenta, quindi, un prodotto dell’offerta locale in grado di coinvolgere numerosi soggetti e, conseguentemente, generare un moltiplicatore economico superiore ad altri prodotti tradizionali. Niente di rivoluzionario, sia ben chiaro, ma il sano riappropriarsi della scoperta dolce… ma spesso, le cose semplici hanno il potere di trasformare un gesto in un’esperienza indimenticabile, e questo, nel mondo frenetico di oggi, può valere più di una rivoluzione! La Kermesse della bici vintage inizierà sabato 1 giugno nel primo pomeriggio per terminare domenica 2 giugno alle 19.
In programma l’apertura dell’info point 1 giugno per il ritiro della scheda per votare la bici più bella presso l’anfiteatro palestra Diaz là dove sarà allestita la mostra di biciclette d’epoca e presso i negozi aderenti all’iniziativa. Domenica 2 giugno, ore 18:00, presso l’anfiteatro palestra Diaz Premiazione della Bicicletta più bella. Ore 18:30 estrazione dei premi da assegnare ai votanti.
Un Premio dedicato all'indimenticato Alberto Giattini
Alla memoria del medico portorecanatese, da tutti conosciuto in città per i molteplici interessi e per il suo impegno nell'associazionismo locale, scomparso dopo una fulminea malattia nel dicembre scorso lasciando attonita tutta la sua Porto Recanati, verrà dedicato un premio che ogni anno andrà a riconoscere e sostenere un progetto particolarmente meritevole a livello medico.
Il premio, finanziato e ideato dal Santo Stefano Riabilitazione, azienda nella quale Alberto Giattini ha trascorso gran parte della sua carriera professionale e per la quale negli ultimi anni era diventato responsabile del Centro "Venerabile Marcucci" di Ascoli Piceno, andrà in modo particolare a riconoscere la capacità di aumentare in medicina l'appropriatezza delle cure riabilitative, sia sul piano strettamente clinico che su quello organizzativo.
Un tema, quest'ultimo, molto sentito in medicina. Fare le cose giuste al momento giusto nel luogo giusto: assicurare l'appropriatezza delle cure in riabilitazione è un dovere nei confronti delle persone da riabilitare e contemporaneamente una necessità dell'intero sistema sanitario. Principio che è stato sempre cardine nell'attività professionale di Alberto Giattini.
Il premio a lui dedicato verrà presentato nei prossimi giorni in Ascoli quando, venerdì e sabato 31 maggio e 1 giugno, si terrà l'annuale convegno della SIMFER Marche, la Società Scientifica dei Medici Fisiatri, organizzato dal Santo Stefano Riabilitazione unitamente alla stessa SIMFER. L'evento si svolgerà presso la sala Vittoria della Pinacoteca Comunale nella bellissima Piazza Arringo alla presenza delle figure apicali regionali di riferimento nel settore ma anche di numerosi.
Domenica 26 maggio 2019, presso il palazzetto dello sport di Porto Recanati, si è svolto il 8° Trofeo di Karate Giovanile organizzato dallo CSEN Marche Settore Karate in collaborazione con A.S.D. Dojo Kyu Shin, che da oltre quattro anni opera in Porto Recanati insieme all’istruttore Colugna Matsushita Pedro Francesco e l’allenatore portorecanatese Battaglini Mario, dietro la direzione tecnica del Presidente M° Fabrizio Tarulli.
Nel Palazzetto dello Sport, messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale, si sono presentati circa 150 atleti con età compresa tra i 5 e i 11 anni che hanno effettuato circa 500 prove nelle varie specialità.
Oltre alle società marchigiane hanno partecipato società delle regioni limitrofe, nonché atleti della Fe.S.A.M. Federazione Sammarinese Arti Marziali della Repubblica di San Marino accompagnati dal Presidente M° Maurizio Mazza.
Un ringraziamento particolare all’Amministrazione Comunale, soprattutto al Sindaco ing. Roberto Mozzicafreddo, al Consigliere dello Sport Emiliano Giorgetti, al Responsabile Ufficio dello Sport dott. Guido Cittadini e al Ragioniere Ufficio dello Sport Giacomo Gaspari, per la disponibilità e la collaborazione.
Il brutto incidente si è verificato poco dopo le 21:00 di questa sera a Porto Recanati, nel centralissimo Corso Matteotti.
Un uomo F.P., con il cane al guinzaglio, stava camminando lungo l'arteria della città rivierasca, quando è stata investito da un'auto. Il mezzo, prima di fermarsi, ha trascinato il cane per alcuni metri e, a causa di ciò, l'animale è morto.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118 che hanno deciso di trasportare la donna all'Ospedale Torrette: le sue condizioni sono gravi.
Spetterà ora ai Carabinieri ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
Praticamente definito il cartellone dell’Arena Gigli di Porto Recanati per la stagione estiva 2019. Un cartellone di ampio respiro, che spazia tra vari generi di spettacolo e intreccia grandi compagnie, eventi speciali, musica d’autore, teatro musicale e per famiglie, attori comici e artisti di fama internazionale, scelti sulla base di un progetto sostenuto dall’Amministrazione comunale e concertato con vari operatori del settore per incontrare i gusti di un pubblico di tutte le età.
Anche quest’anno l’Arena Gigli si presenta come uno dei luoghi di spettacolo più importanti del territorio con una proposta varia e di indubbio interesse.
La stagione si apre il 5 luglio con Luca Argentero che propone “È questa la vita che sognavo da bambino?” Argentero, vanta un palmares di rilievo avendo collaborato con registi del calibro di Amendola, Ozpetek, Comencini e Placido e recitato al fianco di Julia Roberts, Pierfrancesco Favino, Valeria Golino, Alessandro Gassman e Stefano Accorsi, solo per citarne alcuni. In questo spettacolo, diretto da Edoardo Leo, l'attore torinese ci racconterà la vita di tre grandi sportivi italiani: Alberto Tomba, Walter Bonatti e Luisin Malabrocca. Lo farà facendo rivivere le emozioni che questo trio straordinario ha saputo suscitare in tutti i tifosi, raccontando il tessuto sociale di quegli anni e come loro abbiano saputo incidere profondamente sulla storia diventando di fatto tre leggende nazionali. Tre uomini con vissuti diversi ma con un elemento che li accomuna: la determinazione nel credere nei propri sogni e la perseveranza assoluta nel riuscire a realizzarli. Uno spettacolo intenso ed emozionante interpretato da uno degli attori di spicco del cinema italiano.
Il 9 luglio è la volta di una band anglo-americana storica del panorama musicale mondiale, Gli America a Porto Recanati, una delle una tappe italiana del loro tour mondiale, in cui festeggiano i 50 anni di carriera.
A horse with no name, Ventura highway, I need you, Tin man, Don’t cross the river, sono alcuni dei loro più grandi successi riconoscibili al primo accordo, che, oggi come allora, invadono le playlist radiofoniche di tutto il mondo. Da sempre, gli America sono Gerry Beckley e Dewey Bunnell, il terzo membro, Dan Peek, è scomparso anni fa, compagni di liceo nella Londra di fine anni ’60, capaci di scrivere alcune delle pagine più armoniose del rock e di trovarsi, cinquant’anni dopo, a fare musica insieme, girando il mondo ed entusiasmando il pubblico con il loro suono senza tempo.
Il 12 e 13 luglio secondo appuntamento portorecanatese con Radio 2 in tour, che vedrà una due giorni di musica e spettacolo che si concluderà con il concerto ad ingresso libero del Gruppo Le Vibrazioni, che sarà trasmesso in diretta radiofonica da Radio2. Il connubio tra il Comune di Porto Recanati e Radio2 si rinnova e si rafforza nell’esclusiva location dell’Arena Gigli, dove Francesco Sarcina e gli altri componenti delle Vibrazioni potranno far esplodere tutta la loro musica. Oltre all’evento clou di sabato sono previsti durante la due giorni con Radio2 altri momenti di musica e spettacolo.
Il 18 Luglio è il momento della comicità. Max Giusti e Piero Massimo Macchini daranno vita ad uno spettacolo intitolato “Fratelli Cugini”, serata imperdibile in cui la simpatia dei due attori, i loro monologhi, personaggi, musica e mimo si susseguiranno senza sosta, in un crescendo di energia e divertimento.
L’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta dal M° portorecanatese David Crescenzi, si esibirà invece il 23 luglio nella consueta “Serata all’opera” che il Comune di Porto Recanati dedica alla musica lirica. L’evento costituisce testimonianza dell’attaccamento di Porto Recanati e del M° Crescenzi a Beniamino Gigli. Il canto delle più famose arie liriche della musica italiana, che riecheggiano nel luogo dove Gigli ha tante volte voluto dimostrare la propria maestria ai portorecanatesi, renderà magica ed indimenticabile la serata.
Il 4 agosto si cambia completamente genere con lo spettacolo musicale “Uomini in Frac” omaggio a Domenico Modugno, la direzione musicale è di Furio Di Castri e la voce di Peppe Servillo. Un concerto-spettacolo con una band di prim’ordine, composta da Mauro Negri al clarinetto, Fabrizio Bosso alla tromba, Fausto Mesolella alla chitarra, Mimmo Epifani voce, mandola, mandolino, Rita Marcotulli al pianoforte, Furio Di Castri al contrabbasso, Cristiano Calcagnile alla batteria, Mimì Ciaramella voce, percussioni, dove le melodie jazz si sposano con quelle di Domenico Modugno, genio innovatore della canzone italiana.
Torna invece la comicità il 7 agosto con Biagio Izzo che propone lo spettacolo “È tutto un recito”. Biagio Izzo si presenta sul palcoscenico in un one man show, un monologo esilarante, una performance esplosiva, divertente e di gusto. Lo scopo è ridere e divertirsi insieme, riflettendo sulle grandi verità della vita di tutti i giorni, ma senza dimenticare la verve napoletana che da sempre ha reso il repertorio dell’artista inimitabile e appassionatamente amato dal suo pubblico televisivo e teatrale.
Fiorella Mannoia, con il suo “Personale Tour 2019,” incanterà l’Arena Gigli nella serata dell’8 agosto. La grandissima cantante romana porterà le canzoni del suo nuovo lavoro intitolato appunto “Personale” e tutte quelle canzoni che ormai appartengono alla colonna sonora degli italiani, in un concerto memorabile. Nella band della Mannoia sarà presente anche il portorecanatese Alessandro “Doc” de Crescenzo alla chitarra che vanta innumerevoli collaborazioni con artisti di fama internazionale.
Il 13 agosto è la volta dello spettacolo Sarà Mimi. L’associazione Minuetto propone uno spettacolo dedicato a Mia Martini, che si propone di ripercorrere la storia artistica di Mia Martini. Dai primi passi nel difficile mondo della musica ai successi indimenticabili degli anni Settanta, all’abbandono delle scene degli anni Ottanta, per poi tornare con la splendida Almeno tu nell’universo presentata sul palco di Sanremo in una esibizione da brividi. E ancora la riconciliazione con la sorella Loredana, la carriera in ascesa e poi la morte improvvisa, tragica, assurda. Un racconto con parole e canzoni che ripercorre la carriera musicale e le vicende che tanto hanno influito sulla profondità espressiva di un’interprete eccezionale. Testo liberamente ispirato a Mia Martini: Almeno tu nell’universo di S. Coccoluto, Imprimatur Editore dedicato a Mia Martini.
Ancora cultura il 17 agosto con Marco Goldin, unanimemente riconosciuto come il maggior esperto di impressionismo in Italia, che mette in scena un racconto/spettacolo dedicato a La grande storia dell’impressionismo. Un flusso di parole, musica e immagini, mentre sul palco ci sarà l’importante partecipazione al pianoforte di Remo Anzovino, uno dei principali esponenti della scena musicale contemporanea. E in più, la preziosa collaborazione di Fabio Massimo Iaquone e Luca Attilii, due tra i principali video maker italiani, artefici di una scenografia visiva di forte suggestione, che utilizza foto d’epoca e dei giorni nostri, immagini dei quadri e straordinari filmati girati appositamente in Francia.
Il 19 Agosto la storia della musica italiana è di scena all’Arena Gigli. Dopo una trionfale tournée invernale nei maggiori teatri italiani la PFM ha scelto l’Arena Gigli per il suo tour estivo 2019 che propone, successivamente all’uscita del loro ultimo lavoro discografico (TVB – The Very Best), i brani entrati nella storia della musica italiana ed internazionale, celebrando anche il sodalizio con Fabrizio de André che ha portato a storiche collaborazioni artistiche.
I biglietti di tutti gli spettacoli sono disponibili nei circuiti Ticket One, Vivaticket e Ciao Ticket. Inizio degli spettacoli Ore 21,30.
Fin qui il cartellone, che pone l’Arena Gigli di Porto Recanati come punto di riferimento per lo spettacolo estivo. Ma l’Arena Gigli è anche luogo di svago e di proposte artistiche di rilievo che possono permettere ai numerosissimi turisti di passare una serata all’insegna del divertimento.
Ecco allora altre date per spettacoli, che nel corso dell’estate 2019, potranno essere visti all’Arena:
Il 6 e 7 luglio avrà luogo la terza edizione del Summer Festival, rassegna di danza e musica con la partecipazione di scuole di danza
Il 10 Luglio è la volta del PREMIO CITTA' DI PORTO RECANATI SALOTTO SUL MARE presentato Maurizio Socci e con la partecipazione di Samuel Peron e Samanta Togni, Riccardo Rossi, la That's Amore Swing Orchestra con l’esibizione degli Opera Pop e del chitarrista Argentino Alex Fox.
Il 26 Luglio sarà invece proposto il Musical “Addams in love” proposto dall’Associazione di artisti camerti “Teatro in Bilico” che propone uno spettacolo musicale liberamente ispirato alle storie della Famiglia Addams, la famiglia più horror del piccolo schermo, in una commedia di assoluto divertimento
Domenica 26 maggio, presso il palazzetto dello sport “ Enrico Medi”di Porto Recanati, si è svolgerà l’ 8° Trofeo di Karate Giovanile, 4°Tappa Csen Karate Marche 2019, organizzato dallo CSEN Marche Settore Karate in collaborazione con A.S.D. Dojo Kyu Shin, che da oltre quattro anni organizza corsi di karate presso la palestra Bramante di Porto Recanati con l’istruttore Colugna Matsushita Pedro Francesco e l’allenatore portorecanatese Battaglini Mario, dietro la direzione tecnica del Presidente M° Fabrizio Tarulli.
Oltre alle società marchigiane parteciperanno società delle regioni limitrofe. I partecipanti saranno divisi in gruppi e si sottoporranno ad una gara di Interstile con prove di Forma Libera e Palloncino.
Il Comitato Regionale CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) settore Karate ringrazia l’Amministrazione Comunale, soprattutto al Sindaco ing. Roberto Mozzicafreddo, il Consigliere dello Sport Emiliano Giorgetti, il Responsabile Ufficio dello Sport dott. Guido Cittadini e il Ragioniere Ufficio dello Sport Giacomo Gaspari, per la disponibilità e la collaborazione.
I Carabinieri della stazione di Recanati, a conclusione di parziali accertamenti, grazie alle indicazioni di un testimone e alla visione delle telecamere comunali, hanno denunciato un uomo per concorso in tentata rapina. L'uomo, pregiudicato, è ritenuto responsabile, in concorso con una seconda persona in corso di identificazione, della tentata rapina avvenuta in una tabaccheria della città lo scorso 9 maggio.
Fondamentali, per risalire all'identità del malvivente, sono state le telecamere di videosorveglianza e le indicazioni di un testimone che hanno permesso di risalire al modello e alla targa dell'auto usata per la rapina.
Nella mattinata di oggi, martedì 21 maggio, sono stati denunciati diversi furti di parti meccaniche ed elettroniche in danno di autovetture parcheggiate in via Montecatini e perpretati la scorsa notte.
Ecco le autovetture coinvolte:
-. Audi A4, asportate alcune parti meccaniche ed elettroniche, con danno da quantificare, coperto da assicurazione; - Bmw520, asportato il dispositivo navigatore e l'impianto stereo. Danno da quantificare, coperto da assicurazione;- Mercedes GLE, asportato il volante, il computer di bordo, l'impianto di riscaldamento e l'impianto stereo per un danno di circa cinquemila euro; - Kia Sportage, asportato dispositivo navigatore, per un danno non quantificato.
I furti, per luogo, modalità ed obiettivi si ritengono perpretrati dalle stesse persone. Le indagini dei carabinieri sono tuttora in corso.
Dopo lo strepitoso successo dello scorso settembre, sabato 1 giugno torna a grande richiesta il climbing urbano presso il parco dei Torrioni, zona San Francesco di Recanati: “Il Mar da Lungi”, questo il nome dell’evento che l’Associazione promotrice Whats Art ha scelto in virtù di quella bellissima visuale del mare che solo chi riuscirà a toccare la vetta potrà godersi. L’iniziativa, che vede la collaborazione del Comitato Rione Mercato, propone un’altra insolita arrampicata delle mura cittadine, in cui si potrà scalare, giocare e rifocillarsi grazie alle prelibatezze del food truck Mangia e Bevi itinerante.
Istruttori CAI e climbers certificati aspettano quanti si vorranno cimentare nella scalata delle mura del Parco dei Torrioni di Recanati. A disposizione di ogni coraggioso scalatore, caschetti e imbraghi: quello che ognuno deve portare con sé è solo un po’ di coraggio, voglia di mettersi alla prova e…scarpe da tennis.
Non ci sono limiti di età per gustare questa esperienza: lo scorso anno hanno dato l’assalto alle storiche mura circa 250 persone, il più giovane di appena 3 anni ed il più “esperto” di 58. Ai bambini sarà riservata una specifica zona, dove le mura sono più basse e gli appigli più numerosi.
Si inizierà a scalare alle ore 15, previa iscrizione, che si effettuerà direttamente in loco. Per i minorenni è necessaria la presenza di un adulto. Per info: Samuela 320-8213883.
Grazie al contributo delle ditte Marinelli Paolo & C. e Lapponi Marmi, anche quest’anno la partecipazione all’evento è completamente gratuita.
Al via con l’evento una raccolta fondi a sostegno delle attività associative, sempre più numerose, di Whats Art, tra cui il Recanati Art Festival.
Una storia lunga 60 anni che ha attraversato (e attraversa tutt’oggi) cinque continenti, partendo da Recanati. Una storia fatta di passione, sacrificio e di un grandissimo amore, quello per la musica e per ogni suo genere. Abbiamo incontrato Stelvio Lorenzetti, Amministratore Delegato della Eko Music Group, che ci ha raccontato la storia dell’azienda e del suo fondatore, Oliviero Pigini: un viaggio sulle note del rock and roll e dei live dei mitici anni ’70, ’80, ’90 fino ad arrivare ai giorni nostri.
“La Eko nasce nel 1959 grazie all’intuito del fondatore Oliviero Pigini, originario di Castelfidardo – ci ha raccontato Stelvio Lorenzetti -. Oliviero non conosceva la chitarra. Vendeva principalmente fisarmoniche insieme allo zio, Marino Pigini, che lo mandò in America proprio per vendere lo strumento musicale che produceva da oltre 40 anni. Oliviero, di ritorno dal lunghissimo viaggio e affascinato dal mondo d’oltreoceano, spiegò allo zio che ormai la fisarmonica era ‘morta' e stava partendo una nuova tendenza, quella del rock and roll e della chitarra. Marino era scettico e decise di continuare a produrre fisarmoniche. Oliviero decise quindi di lasciare l’azienda dello zio e si mise in proprio, iniziando a vendere chitarre, importandole dalla Jugoslavia. Chiamò questi nuovi strumenti GMI (giocattoli musicali italiani), ma ben presto si accorse che erano brutti e rozzi e non poteva continuare vendendo dei pezzi di bassa qualità. È qui che scatta la scintilla: insieme ai fratelli Paladino, Oliviero, nel 1959, fonda la Eko e inizia produrre chitarre. Ma la sua intuizione geniale non si fermò qui: iniziò a investire anche nell’insegnamento della chitarra, uno strumento allora sconosciuto ai più, creando delle scuole di musica e "convertendo" i fisarmonicisti, con l’aiuto di un grande chitarrista classico di Frosinone, Mario Gangi. A quel punto, richiesta e offerta si incontrarono e la chitarra iniziò a essere venduta in tutto il mondo”.
“Tutto inizia a Recanati, la madre Eko nasce lì, dove oggi c’è anche un busto di Oliviero – ha continuato Lorenzetti -. Nel 2008 ci siamo poi spostati nella sede attuale qui a Montelupone. La produzione delle chitarre Eko inizia con la classica, la western e l’elettrica: quella che attecchiva di più era la western, il cosiddetto modello ‘Ranger’, che invase tutto il mondo, dall’America, passando per il Giappone e raggiungendo l’intera Europa. Per le elettriche c’era sempre la Fender americana che dominava il mercato, mentre la chitarra classica era riconosciuta come un prodotto della cultura spagnola. La velleità degli strumenti Eko era una: conquistare il mercato mondiale di tutti i tipi di chitarra. E così è stato e, a oggi, vendiamo in tutti e 5 i continenti.”
“La nostra produzione oggi si sviluppa però in Cina dove abbiamo stabilito delle collaborazioni con cinque fabbriche e, da lì, esportiamo in tutto il mondo anche se stiamo, piano piano, cercando di riportare una parte della produzione in Italia – ha spiegato l’Amministratore Delegato -. Il 70% del valore della chitarra infatti è dato dalla manodopera e il 30% dalla materia prima; quest’ultima ha sempre lo stesso costo in ogni parte del mondo perché il legno, le corde e le meccaniche sono sempre gli stessi. C’è un approccio diverso però nell’acquisto dello strumento: oggi la gente cerca chitarre che non costino una fortuna perché solo in pochi si possono permettere strumenti da 3mila euro. La Eko parte da una qualità media e arriva a una qualità alta che viene venduta al pubblico con una cifra contenuta: lì noi ci fermiamo perché il nostro target è quello.”
La produzione della Eko si aggira sulle 100mila chitarre l’anno e vanta oltre 100 modelli. Solidità, ottimo suono, giusto prezzo e il classico gusto italiano con l’attenzione ai dettagli e alla colorazione: sono queste le caratteristiche che rendono il marchio recanatese grande in tutto il mondo. “Una serie di qualità che il mercato ama, accetta e recepisce” ha commentato Lorenzetti.
“Tutti i più grandi artisti italiani sono nostri amici e vengono spesso a trovarci e noi siamo felici di offrire loro strumenti di prima qualità: Jovanotti, Renato Zero, Claudio Baglioni, Ron, Negramaro, Edoardo Bennato, Biagio Antonacci, Negrita, Saturnino, Luca Colombo, Massimo Varini e tantissimi altri artisti famosi – ha continuato Lorenzetti -. Avere la possibilità di “usare” la loro immagine per promuovere il nostro marchio ci fa piacere: in questo modo Eko sale sopra a tutti i palchi italiani e non solo. Collaboriamo anche con moltissimi artisti americani, inglesi, australiani, spagnoli e sudamericani.”
“Quando Oliviero iniziò, si rese conto che stava partendo anche il rock and roll pesante – ha proseguito Lorenzetti -: quello dei concerti dal vivo e quindi della chitarra elettrica che, da sola, non suona. Decise quindi di iniziare a commercializzare anche gli amplificatori per chitarra e nacque “l’amplificazione Eko”. All’inizio acquistava gli amplificatori da terzisti, la FBT nacque grazie alla Eko. Poi, col tempo, la produzione degli amplificatori fu fatta internamente. In questo modo la Eko diede il via a tutto il reparto elettronico locale: i produttori si resero conto che con l’elettronica era possibile fare molte cose. Nacque poi la moda degli organi elettronici e se ne vendevano moltissimi ai tempi: Oliviero, insieme alla Thomas americana e alla Vox inglese diede vita alla EME, Elettronica Musicale Europea, a Sambucheto, per la costruzione appunto di organi elettronici."
“Nel 1967 Oliviero morì e alla Eko venne a mancare il condottiero – ha proseguito Lorenzetti -. I due soci che rimasero, Pierdominici e Vignoni, i quali si occupavano più di produzione e non avevano le stesse qualità imprenditoriali del fondatore e, nel 1985, arrivò anche la grande crisi, la Eko venne spazzata via e i sindacati la fecero fallire. Nel 1987, Don Lamberto Pigini, fratello di Oliviero, decise di ricomprare il marchio e, l’anno dopo, mi chiamò. Ci mettemmo in società e rifondammo l’azienda, decidendo di rimanere sempre qui perché Recanati è la patria della Eko e la Eko deve rimanere qui, continuando a essere un’eccellenza del nostro territorio. Oggi stiamo cercando di riportare la produzione in Italia, con il lancio di due nuove chitarre: “Infinito”, in onore dei 200 anni dalla prima stesura della poesia e la “Ranger Futura”, in onore del nostro modello storico. Due chitarre che verranno prodotte interamente in Italia.”
Sull’elettronica, che al giorno d’oggi sta prendendo sempre più piede, Lorenzetti ha espresso il suo punto di vista. “Prima c’erano le sale di registrazione e di incisione invece oggi i vari componenti delle band registrano il loro pezzo singolarmente, magari trovandosi anche in diverse parti del mondo, e poi l’elettronica e la tecnologia pensano al resto: la cosiddetta home recording. Fortunatamente però per la chitarra è diverso: i chitarristi hanno una determinata forma mentis e hanno determinate richieste. Il mercato della chitarra è sempre molto forte e fortunatamente ci sono sempre i live: lì l’elettronica non può dare gli stessi risultati.”
“Quanto tempo ci vuole per fare una chitarra? Il tempo che ci vuole per fare una chitarra – ci spiega sorridendo il liutaio Roberto Fontanot, uno dei più importanti e famosi in Italia -. Creare una chitarra è un lavoro di grande pazienza per dare vita a uno strumento raffinato e delicato: un lavoro fatto principalmente dalla scelta delle materie prime. Per produrre chitarre Eko siamo noi stessi a creare il design tramite il pc, poi la macchina del controllo numerico, con la quale riusciamo a produrre con precisione ciò che vogliamo, pensa al resto. Dopo l’assemblaggio si passa poi alla verniciatura a led (studiata appositamente insieme alla ICA di Civitanova Marche) che non appesantisce il legno. Ci vogliono circa 200 step di produzione per fare una chitarra senza considerare la parte iniziale, quella di selezione degli alberi, che vengono scelti e abbattuti insieme ai Carabinieri Forestali.”
Un lavoro lungo e meticoloso, come ci ha mostrato Roberto, fatto di amore e passione e che conferisce allo strumento quelle qualità uniche e necessarie per chi, della musica, non può farne a meno.