Si terrà mercoledì 30 dicembre alle ore 21.15, presso il Teatro comunale di Loreto, il concerto "Sing Noel!" del coro Vox Phoenicis diretto da Carlo Paniccià con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale lauretana. L'occasione del concerto natalizio sarà anche il modo per riprendere in pieno possesso il Teatro comunale Sangallo dopo i recenti lavori di manutenzione e sistemazione che lo hanno reso inutilizzato per un periodo di tempo. La serata musicale offerta dal Vox Phoenicis, coro polifonico che ha sede nella cittadina lauretana, permetterà di far ascoltare un repertorio natalizio che sempre più si distingue per originalità e varietà. In particolare saranno proposti cinque villancicos tratti dallo storico "Cancionero de Uppsala" conosciuto anche come "Cancionero del Duque de Calabria", una raccolta di composizioni musicali spagnole dell'epoca rinascimentale. Nonostante le composizioni siano del tutto anonime, gli storici ne hanno attribuito alcune a famosi autori del tempo come Mateo Flecha, Cristóbal de Morales ed altri autori dell'epoca. Il Vox Phoenicis eseguirà villancicos polifonici a quattro voci dispari. Le esecuzioni a cappella del Vox Phoenicis saranno accompagnate dal giovanissimo percussionista Marco Romanelli. Il repertorio prevederà anche, come ormai consuetudine per la formazione corale del Vox Phoenicis, una sezione dedicata a composizioni originali di autori contemporanei. Il concerto, ad ingresso gratuito si concluderà con la festa zulu e i suoi ritmi che accompagneranno il brindisi finale offerto dal Ristorante Zi Nene.
Sarebbe di etnia indiana il feto femminile trovato mercoledì da due quindicenni all'interno di una busta per la spesa. Già l'esame esterno del feto svolto alla vigilia di Natale dal medico legale Antonio Tombolini aveva subito evidenziato come le caratteristiche etniche non fossero europee. Oggi la conferma: quel corpicino di circa sei mesi, nato quasi certamente da un parto naturale prematuro, ha tutte le caratteristiche dell'etnia indiana. Ulteriori conferme arriveranno dall'autopsia che si svolgerà nei prossimi giorni.Le risultanze dell'ispezione cadaverica confermano quindi la versione rilasciata agli inquirenti dalle due quindicenni nell'immediatezza della denuncia del macabro ritrovamento.Le due ragazzine sono una di Trodica di Morrovalle e l’altra di Civitanova. Secondo il racconto fatto a polizia e carabinieri, la quindicenne di Trodica mercoledì intorno alle 7 è andata a prendere il pullman per andare a scuola a Civitanova ed è passata in via Dante Alighieri. Sotto la pensilina della fermata del bus che si trova di fronte al parcheggio della gioielleria Dora Lombardi ha notato un sacchetto della prestigiosa boutique Agnetti 26 di Macerata. Quando, intorno alle 13 è tornata da Civitanova, dopo essere scesa dal pullman ha visto che il sacchetto era ancora sotto la pensilina. Lo ha raccolto, magari sperando che dentro ci fosse un bel regalo dimenticato da qualcuno, ma non lo ha aperto. Ha voluto condividere la sorpresa con la sua amica del cuore di Civitanova con la quale si sarebbe incontrata dopo poche ore. Così, nel pomeriggio ha preso nuovamente il pullman e si è portata dietro il misterioso sacchetto. Insieme, appartandosi nell’androne di un palazzo al civico 176a in corso Dalmazia dove sono solite ritrovarsi con gli amici, le due ragazze hanno aperto il sacchetto. All'interno c'erano dei campioncini di profumo, altri tre sacchetti e nell'ultimo hanno fatto la macabra scoperta, subito denunciata alla polizia.L'analisi delle telecamere di videosorveglianza della gioielleria Dora Lombardi stanno fornendo agli inquirenti l'elemento determinante per risolvere questo mistero: chi ha lasciato la busta a Trodica? Da quanto si è appreso, gli investigatori starebbero già battendo una pista abbastanza precisa che già nei prossimi giorni potrebbe portare a sviluppi importanti e ad identificare la donna che ha partorito il feto. La procura della Repubblica di Macerata su questa tristissima storia ha aperto un fascicolo verso ignoti per aborto illegale.
Gene Gnocchi, Max Giusti, Emanuela Aureli, Giampiero Ingrassia e tanti altri: questi gli ospiti della la Stagione Teatrale del “Giuseppe Verdi” di Polenta dell’anno che verrà.Intanto per Natale ci sarà il tradizionale concerto gospel. Venerdì 25 dicembre alle 21,15 il palcoscenico sarà invaso dall’energia di Markey Montague & The Fellowship. L’evento è realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Pollenza e San Severino Blues Festival Winter.Anania “Markey” Montague è un polistrumentista, compositore, direttore e insegnante di musica gospel. Attualmente è il ministro di Musica e Belle Arti per la Chiesa Battista di Salem a Omaha, Nebraska. Nato e residente a Chicago, la vita di Markey è stata modellata dal ricco patrimonio musicale gospel della sua città natale. Ha imparato a suonare le percussioni all’età di quattro anni e poi, da autodidatta, a suonare l’organo e la tastiera.Dopo anni in tour negli USA, in Italia ed in Europa, Markey miscela sapientemente musiche tradizionali e gospel contemporaneo, per il quale ha scritto e prodotto numerose nuove ed originali canzoni dal 2010 ad oggi. Il suo talento compositivo e d’interprete solista, gli ha dato l’opportunità di collaborare con diversi artisti di rilievo del panorama gospel internazionale come Lamar Campbell, Rodnie Bryant, Kim McFarald, Vickie Winans, Richard Smallwood, Ricky Dillard, Lyle Lovett. Dopo dieci anni dal suo ultimo tour europeo del 2006, Markey ritorna in Italia con la formazione degli “Fellowship” rinnovata con una line up a 6 elementi corredata di sezione ritmica.
Ben otto comuni marchigiani parteciperanno a “CreaModaExpo”, l’evento fieristico in programma a Bologna dal 12 al 14 aprile 2016 dedicato ai componenti e agli accessori dei settori della Pelletteria, dell’Abbigliamento e delle Calzature, i settori trainanti della regione Marche. Operatori, stilisti e visitatori da oltre quaranta paesi stranieri si confronteranno nell’evento che anticiperà le nuove tendenze per la stagione Primavera/Estate 2017.Si tratta di Civitanova Marche, Corridonia, Fermo, Grottazzolina, Monte San Giusto, Monte Urano, Montegranaro, Sant’Elpidio a Mare.Dare un impulso al sistema industriale locale, aprendosi a iniziative nazionali in prospettiva internazionale, costituisce un obiettivo a cui tendono molte amministrazioni del distretto fermano-maceratese.Lo ha confermato il Direttore Operativo della società CreaModa Expo srl Eliseo Monaco nel corso di un incontro formale, svoltosi a Civitanova Marche.Durante il meeting – al quale erano presenti il Sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili, l’Assessore al Commercio di Civitanova Marche Francesco Peroni, il consigliere di Monte Urano Barbara Sabbatini e il Presidente di MAP Communication Mario Carlocchia, partner dell’evento – la dirigenza di CreaModa Expo srl ha dichiarato di voler guardare con attenzione e sostenere le piccole-medie imprese del settore per dar loro la possibilità di mettersi in mostra attraverso un’importante vetrina internazionale come CreaModaExpo.Per l’edizione di Aprile, CreaModaExpo si prefigge di far crescere il numero degli espositori del +20% rispetto alle edizioni precedenti, contando anche sulla presenza di visitatori e buyers internazionali di grande rilevanza, interessati, bisognosi di novità.
Il Partito Democratico provinciale di Macerata si è ritrovato al ristorante Anton per scambiarsi gli auguri di buone feste e per concludere il tesseramento. Oltre 200 persone, il presidente della Regione Luca Ceriscioli, assessore e consigliere regionali, amministratori locali, "tutti insieme per ripartire più forti ed uniti".
La montagna è sacrificio, tempo che si ferma, lontananze e silenzi. Ogni montagna, ovunque si trovi, è un luogo misterioso, ma spesso anche un luogo abbandonato. Lo sanno bene i sindaci dei paesi di montagna lasciati lì sentinelle dei monti. Lo sa Mauro Falcucci, Sindaco di Castelsantangelo sul Nera, 318 abitanti per 780 metri di altitudine, che oggi ha scritto una lettera al Presidente della Comunità del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Domenico Ciaffaroni, Sindaco del Comune di Montefortino. Nella missiva al primo cittadino di Montefortino Falcucci denuncia come l’Ente Parco sia diventato un fantasma per regioni, province e comuni che ne fanno parte. Due Regioni, Marche e Umbria, quattro Province, Perugia, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e diciotto comuni, che compongono il Parco, da mesi attendono l’elezione di un vice presidente.Da febbraio di quest’anno, da quando è stato nominato il consiglio direttivo, 8 membri, della Comunità del Parco, non è stato ancora eletto un vicepresidente e, di conseguenza, la Giunta esecutiva di cui tale membro fa parte. Oggi pomeriggio, poi, per il Sindaco di Castelsantangelo sul Nera si aggiunto un altro tassello alla storia dell’inefficienza dell’Ente Parco.La Comunità del Parco è stata convocata oggi pomeriggio per esprimere il parere di competenza sul bilancio di previsione 2016, ma “nessun documento contabile, né di sintesi, né di dettaglio è stato inviato preventivamente come di norma avviene, - scrive Falcucci - in quanto ritenuto essenziale per pronunciare un parere in modo compiuto e responsabile.”Il Sindaco delle 300 anime sopra al Nera ha deciso così di non partecipare alla seduta, non avendo strumenti per poter decidere, ricordando che “i documenti contabili, sia di previsione che consuntivi, quando si parla di bilanci, sono preventivamente inviati anche nelle assemblee di condominio.”Il buco nero del Parco dei Monti Sibillini non si ferma a semplici documenti.L’Ente Parco “dopo 22 anni dall’Istituzione non si è ancora dotato del Piano del Parco (una sorta di piano regolatore, n.d.r.) né ha aggiornato il Piano pluriennale di sviluppo economico e sociale che per Legge deve essere rivisto ogni anno ed ha una durata quadriennale.”Questi sono strumenti fondamentali per pianificare il territorio “oppure vogliamo che il Parco diventi una riserva?”, si domanda Falcucci, secondo il quale l’Ente Parco non funziona perché “c’ è qualche ostacolo di carattere politico.”Un ente Parco che non funziona rischia di isolare ancora di più le realtà locali montane che stanno scomparendo. “Della montagna se ne dimenticano tutti. Vivere in montagna è un grosso sacrificio, ma è necessario non abbandonarla. Se viene desertificata la montagna, ne risente la collina e tutto la Natura.”
Sta per arrivare anche nel maceratese la rivoluzione animalista. In alcuni supermercati del marchio “Conad” a breve potranno entrare anche i quattro zampe. La proposta della rappresentante di Forza Italia e presidente e fondatrice della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, Michela Brambilla, di poter fare entrare anche cani e gatti insieme ai loro padroni mentre si fa la spesa è stata accolta da Conad Adriatico.Federico Stanghetta, direttore commerciale della società cooperativa, ha accolto l’idea autorizzando l’ingresso dei clienti accompagnati dal proprio amico a quattrozampe nei 334 supermercati della società.“Dopo tanto lavoro, considero quella di oggi una grande vittoria, un altro passo avanti importante in questa nostra battaglia per rendere più semplice la vita di tutti coloro che convivono con un animale domestico e per creare una nuova coscienza di amore e rispetto nei confronti dei nostri piccoli amici.”Lo ha detto ad Ascoli Piceno Michela Brambilla presentando, insieme con Federico Stanghetta, l’intesa. In particolare, i cani di taglia medio-piccola, o i gatti, potranno anche essere “ospitati” in un apposito vano del carrello per la spesa mentre i cani di media-grossa taglia dovranno essere tenuti al guinzaglio.Già attiva in 17 iper e supermercati di Marche, Abruzzo e Puglia, l’innovazione è destinata ad allargarsi all’intero gruppo entro pochi mesi.L’accompagnano le iniziative del progetto “Canili al caldo”, promosso dalla catena di supermercati: fino al 24 dicembre ritiro di coperte usate e distribuzione ai canili della zona, dal 28 dicembre al 6 gennaio una raccolta alimentare per offrire pasti ai cani abbandonati.“Siamo felici di essere stati i primi in Italia a proporre un’iniziativa di questo tipo, che testimonia l’attenzione di Conad per le persone e i loro affetti” - ha detto Stanghetta, direttore commerciale della cooperativa Conad Adriatico. - “Sappiamo bene che i nostri piccoli amici sono fondamentali nella vita di tanti Italiani e che sono ritenuti a tutti gli effetti dei membri della famiglia. Per questo, vogliamo dare loro tutte le attenzioni possibili. L’introduzione dei carrelli per gli animali domestici costituisce forse un piccolo gesto, ma siamo sicuri che contribuirà a migliorare la vita dei nostri clienti e dei loro quattrozampe.”
Apollo Global Management, Centerbridge Capital Partners e Anacap Financial Partners sono tra i fondi di private equity che stanno valutando la possibilità di farsi avanti per rilevare i quattro istituti 'rinati' grazie al decreto salva-banche del governo. Lo riporta Bloomberg, secondo cui il controvalore delle quattro banche potrebbe essere di 1 miliardo. L'interesse si concentrerebbe sulle banche più grandi, come Banca Marche e Banca Etruria, che potrebbero essere anche fuse. Le valutazioni sono per ora in una fase preliminare e non è detto che si traducano in un'offerta.
L’economia marchigiana soffre più che mai la crisi economica. Secondo il consigliere regionale di FI e vice Presidente della Commissione Attività produttive, Sviluppo Economico e Affari Europei, Piero Celani, la causa dell’andamento negativo dell’economia marchigiana, che negli ultimi anni si colloca al di sotto della media italiana, è dovuta alle sanzioni economiche contro la Russia.Per questa ragione ha presentato una mozione in Consiglio Regionale con cui chiede alla Giunta l’adozione di iniziative per il superamento delle sanzioni economiche applicate contro la Russia e una presa di posizione netta in sede di Conferenza Stato - Regioni.Inoltre, per Celani, è importante che la Regione chieda l’istituzione di un fondo comune straordinario, tra gli Stati membri, al fine di contenere parzialmente o totalmente, le ingenti perdite riscontrate dalle imprese marchigiane.“Nei primi tre mesi del corrente anno le aziende marchigiane - scrive Celani - hanno perso oltre 70 milioni di Euro, un valore che si somma ai 123,5 milioni di euro sfumati nel corso del 2014, con una diminuzione del fatturato pari al 42,3%. I settori maggiormente colpiti sono l’agroalimentare, il calzaturiero e l’industria del mobile, dove i fatturati nel 2014 sono scesi poco a più di 56 milioni di Euro rispetto agli 84 dell’anno precedente.”Il consigliere di FI cita alcune stime secondo cui “il combinato tra sanzioni UE e blocco delle importazioni da parte russa comporta la perdita di circa 8 milioni di euro al giorno per il sistema industriale italiano.”Prima della chiusura del mercato italiano nei confronti della Russia, essa insieme e Usa e Francia, rappresentava il primo sblocco commerciale per l’export del sistema manifatturiero marchigiano.Inoltre, un altro pericolo alle porte, secondo Celani, potrebbe essere anche “la perdita di quote di mercato delle aziende marchigiane a favore di prodotti provenienti da altri mercati.”
La Corte dei Conti ha prosciolto l’assessore Angelo Sciapichetti dalle accuse sollevate nell’ambito dell’inchiesta della Corte dei Conti sulle spese dei gruppi consiliari. Ne dà notizia l’Assessore. “Su questa vicenda – afferma Sciapichetti - ho avuto sempre due certezze, una dipendente dall’altra: fiducia nella magistratura e certezza di aver operato nel pieno rispetto delle leggi e di non aver commesso nulla di illecito. La notizia del mio proscioglimento da parte della Corte dei Conti nell’ambito dell’inchiesta per accertare eventuali danni erariali nella gestione dei fondi assegnati ai gruppi consiliari le consolida entrambe e restituisce, almeno in parte, serenità al sottoscritto, alla mia famiglia e ai miei amici. Adesso, per ciò che concerne l’inchiesta della Procura, auspico che si faccia al più presto chiarezza in via definitiva nel più breve tempo possibile perché i cittadini debbono essere certi che chi amministra la cosa pubblica, lo fa da persona per bene e nell’assoluta correttezza e al servizio del bene comune”.
Niente da fare, neanche per San Severino. Questa mattina, infatti, il consiglio regionale ha respinto le mozioni presentate contro la chiusura dei punti nascita, compreso quello dell'ospedale di San Severino. Questo pomeriggio, invece, sarà discussa la mozione presentata a tutela dell'ospedale di Tolentino dal consigliere del Movimento Cinque Stelle, Sandro Bisonni.La seduta è seguita da numerosi cittadini che hanno raggiunto Ancona con mezzi propri.
Manca poco all’inizio dell’anno. Per i risparmiatori italiani significherà doversi confrontare con le nuove regole sulla risoluzione delle crisi bancarie, che prevedono che, in caso di dissesto, ricorrendo alcune condizioni, nei salvataggi bancari possano essere coinvolti azionisti, obbligazionisti e depositanti sopra i 100 mila euro.Di recente, proprio per scongiurare la liquidazione di quattro banche in crisi, con il decreto dello scorso 23 novembre sono nate "Nuova Cariferrara", "Nuova Banca Etruria", "Nuova Banca Marche" e "Nuova Carichieti".Il passo successivo sarà la vendita al più presto delle 4 banche 'ripulite' dai crediti deteriorati con l'obiettivo di massimizzare il profitto. Le perdite sono state assorbite in prima battuta dagli strumenti di investimento più rischiosi: le azioni e le "obbligazioni subordinate”.Abbiamo intervistato un esperto: il consulente finanziario Paolo Cardenà, autore del blog “Vincitori e vinti”, tra i più seguiti d’Italia per i temi economici e finanziari.Cosa è successo nella vicenda Banca Marche?Banca Marche è lo specchio, più ridotto, di quello che è successo ad altre banche italiane per via della concessione di crediti troppo allegri, elargiti a piene mani ad amici, ad amici degli amici e alle lobby di potere agganciate alle varie banche anche attraverso le fondazioni bancarie che le controllano.Fino a un certo tutto è andato per come doveva andare, poi la crisi ha reso non rimborsabili molti di questi mutui concessi fin troppo allegramente, e c’è stata l’esplosione delle sofferenze bancarie con tutto quello che hanno determinato nei bilanci delle banche. Così Banca Marche, nel corso degli anni, ha accumulato ingenti perdite, che ora sono state ribaltate sugli azionisti e sugli obbligazionisti subordinatiChi ne ha beneficiato e chi ci ha rimesso?Ne ha beneficiato, prima di tutto, la politica marchigiana, perché le fondazioni bancarie, che non sono altro che espressione di partiti politici, hanno controllato Banca Marche, facendo il buono e il cattivo tempo.Sotto questo punto di vista, la storia di Banca Marche è un po' simile a quella del Monte Paschi di Siena: banche controllate da partiti al servizio di lobby di potere che, a loro volta, controllano in qualche modo i consensi politici del territorio, il più delle volte attratti spendendo soldi provenienti dagli utili distribuiti dalle banche controllate.In secondo luogo, ne ha usufruito anche il management delle banche per via delle faraoniche liquidazioni e dei compensi che i vari istituti in crisi hanno erogato. Chi ci ha rimesso sono stati i risparmiatori e i territori, già colpiti da anni di severa recessione.Giovedì partirà dalle Marche l’autobus degli onesti diretto verso la casa di Massimo Bianconi, ex direttore generale di Banca Marche, a Roma. Cosa ne pensa dell’iniziativa?Si tratta di un gesto che richiama l’attenzione, ma destinato a non andare oltre.Tuttavia, dal punto di vista pragmatico, penso sia irrilevante un gesto del genere, e i risparmiatori dovrebbero agire sotto altri profili. Prima di tutto dovrebbero valutare eventuali rimborsi delle obbligazioni subordinate di Banca Marche con il fondo che sta creando il Governo, e inoltre non dovrebbero precludersi altre possibilità, perché la vicenda potrebbe presentare numerosi aspetti di dubbia legittimità. Alle luce di qualificati pareri legali è verosimile attendersi che Banca Marche imbarcherà numerose cause che coinvolgeranno non solo Banca, ma anche gli organi di controllo come i sindaci, Consob, Banca d’Italia e le società di revisione.Pensa che la soluzione del governo sia risolutiva?L’apertura del governo sul parziale rimborso dei bond con la creazione di un fondo da 100 milioni di euro, è una soluzione paragonabile a un tappo ancor più bucato dello stesso buco che è stato prodotto dal governo con la risoluzione delle quattro banche in crisi.Quando un’autorità governativa si imbarca in un provvedimento del genere non c’è possibilità di fare marcia indietro su quello che è stato deciso.Ben venga il rimborso offerto agli obbligazionisti, ma la creazione del fondo è espressione di come la vicenda sia stata mal gestita da parte del governo. Sicuramente è un provvedimento con molti punti di criticità. Inoltre la creazione del fondo rischia di creare un precedente che potrebbe essere invocato da parte di altri risparmiatori in occasione di eventuali altre crisi.Se la logica con la quale sta nascendo il fondo è quella di tutelare i risparmiatori che non sono stati informati all'atto dell'acquisto dei titoli, lo stesso ragionamento potrebbe essere pericolosamente adottato in occasione di eventuali altre crisi bancarie. A meno che non si sia così illusi da ritenere che tutti i risparmiatori conoscano realmente il profilo di rischio associato all'investimento che hanno in essere con le banche che potrebbero entrare in crisi.Cosa dobbiamo aspettarci ora?Succederà quello che sta già accadendo. Altre banche potrebbero trovarsi in condizioni di difficoltà e verrà applicato il Bail in.Il risparmiatore deve essere informato sullo stato di salute del proprio istituito bancario e comprendere che il mondo, da almeno 5 o 6 anni, è cambiato radicalmente. La crisi ha reso palese che non tutti gli stati sovrani godono dello stesso merito creditizio. E ora si scopre (per chi non lo sapeva già) che non tutte le banche sono uguali.Fino a un certo punto della storia si è pensato che tutti gli stati fossero uguali in termini di rischio, si credeva che il rischio della Grecia fosse uguale a quello della Germania, poi ci si è accorti che questo non era vero. La stessa cosa sta accadendo anche per le banche.
“La fotografia è un magico strumento per raccontare e cogliere situazioni che le persone non possono comunicare”.Così aveva detto una volta Mario Dondero, grande fotografo italiano, spentosi ieri sera a Fermo all’età di 87 anni per una malattia che lo faceva soffrire da mesi.Ed era proprio così, come aveva detto lui: nel giorno in cui Mario non può più comunicare, restano le sue foto a parlare per lui.Fotoreporter e fotografo di guerra, era nato a Milano nel 1928, ma era di origine genovese. Si era innamorato di molte città nella sua vita, tra queste Fermo, dove aveva scelto di stabilirsi e dove ha passato gli ultimi momenti della sua vita. “Si era innamorato della biblioteca di Fermo - racconta Luca Giustozzi, giovane fotografo di Tolentino - e aveva deciso di trasferirsi con la moglie”.E’ alle Marche che Dondero lascia un serie di foto in bianco e nero, scattava senza i colori perché distraggono, che ritraggono la sua regione adottiva nei suoi aspetti più nascosti: scene agresti o di piccoli borghi. Le foto marchigiane di Dondero sono contenute nel libro “Un altro viaggio nelle Marche”, una guida di Paolo Merlini e Maurizio Silvestri che raccontano il viaggio nella regione delle dolci colline rigorosamente senz’auto. Un modo di vedere il mondo senz’auto che faceva parte del Dna di Dondero, che non aveva la macchina, nonostante avesse la patente, e si spostava sempre in treno o a piedi.Nelle foto marchigiane di questo artista della Leica, continuava a usarle nell’era del selfie, quelli catturati sono momenti senza tempo, luoghi di un mondo che sta scomparendo come le magiche lucciole che per Pier Paolo Pasolini, scrittore da lui fotografato, si sono perse nel grande mare della modernità. Dondero non era nato fotografo. Era stato prima di tutto un partigiano in Val d’Ossola, un atteggiamento, quello del prendere parte, dello schierarsi, che porterà con sé per tutta la vita. Era stato giornalista nel primo dopo guerra, ma poi la fotografia lo aveva travolto e aveva iniziato a raccontare il mondo con le immagini di guerra e di pace, di modelle, artisti, scrittori, ma soprattutto della gente comune.“Di Mario colpivano la sua estrema disponibilità e umanità fuori dal comune. - spiega Giustozzi - Era venuto a Tolentino per un incontro con giovani fotografi e l’aveva fatto a titolo gratuito, per tutti quelli che entrano nel mondo della fotografia”.Questo artista della Leica, testimone del ‘900 e grande scrittore della commedia umana ha lasciato in tutte le sue foto le impronte della sua vita e della sua umanità.La serie di fotografie sulle Marche di Mario Dondero dal libro “Un altro viaggio nelle Marche” di Paolo Merlini e Maurizio Silvestri.
Questa mattina, intorno alle 4, il bancomat della Banca di Credito Cooperativa di Recanati e Colmurano è finito nel mirino dei rapinatori. Grazie a dell'esplosivo, infatti, dei malviventi sono riusciti a distruggere il bancomat e a prelevare 40.000 euro circa. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Macerata. Ignote ancora le identità dei rapinatori.
Lancia un nuovo appello alla politica, questa volta direttamente al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e ai Capigruppo di Camera e Senato. Max Fanelli, malato terminale di Sla di Senigallia continua la sua battaglia per la legge sul fine vita.Dopo aver ottenuto l’appoggio della Presidente della Camera, Laura Boldrini, e del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, scrive una lettera al Premier e ai Capigruppo, in cui ricorda come mentre la legge di iniziativa popolare sul fine vita, da oltre due anni depositata in Parlamento, non sia ancora stata calendarizzata, lui come altri malati terminali aspetta ogni giorno di avere una risposta. Max Fanelli chiede di poter scegliere se e quando morire, per lui, per i malati terminali e per tutti i cittadini italiani.Pubblichiamo integralmente la lettera di Max Fanelli.“Tornassi indietro prenderei in seria considerazione l'ipotesi del suicidio. Non voglio ripercorre a ritroso le storie di Piergiorgio Welby e del padre di Eluana Englaro.Non ripeterò le decine di appelli, le LIP o le richieste di calendarizzazione che la società civile, le associazioni e la politica hanno rivolto al Legislatore, ottenendo solamente la completa indifferenza da chi é predisposto a legiferare, valorizzando sia i contributi della maggioranza che delle minoranze.La stessa indifferenza concessa anche al presidente della Camera Laura Boldrini ed al suo appello a legiferare, ad avviare una discussione sul fine vita. Un Legiferatore che nega il confronto al più umile cittadino o malato, agli esperti del settore o alle massime cariche dello Stato, come può essere dichiarato?Comportarsi con indifferenza di fronte al dolore di malati terminali, alle loro famiglie ed alle decine di migliaia di persone civili, é assai più che riprovevole.Occuparsi dei diritti civili, tra cui il diritto a morire dignitosamente, non può essere considerata un opzione ma un dovere. In queste situazioni, di fronte a cosi tante richieste, é compito dello Stato discutere, non ignorare. La prima ed unica risposta di un legiferatore deve vertere sul "Quando" non sul "Se".Intanto l'Italia retrocede continuamente nelle classifiche internazionali per i diritti civili e per la libertà di stampa. Le fatiche di operare ogni giorno per cercare di avere una legge sul fine vita e la Vostra indifferenza, mi hanno portato a pensare all'ipotesi di un suicidio all'inizio della patologia. Non tanto per evitare la sofferenze dovuta ad una morte dolorosa e preannunciata, quanto per evitare un ulteriore e grave offesa esercitata da Voi, legislatori, effettuata con una delle più gravi azioni che un sovrano, come apparite ora, esercita su quella parte di cittadini che sono esclusi, che non vengono neanche presi in considerazione come uomini capaci di desideri e di pensiero autonomo, di decisioni.Cari legislatori, in questo modo state mancando non solo al dovere istituzionale delegatovi dal popolo, ma state offendendo anche le morale Cristiana, ovviando ad un comportamento di disponibilità e misericordioso.Non pensiate quindi che, astenendovi dal trattare il Fine Vita, siate assolti. Cosi facendo siete comunque coinvolti nel processo di imbarbarimento di questa nazione, almeno nei diritti civili. Quelli che vengono negati in ogni dittatura morale. Non avrete quindi il mio voto e così esorto a fare tutti coloro che, nonostante Voi, credono ancora nella Libertà, nella difesa della dignità di ogni uomo di questa terra.Massimo ‘Max’ Fanelli #iostoconmax Presidente e fondatore associ. I compagni di Jenbea Onlus
Una campagna di boicottaggio per portare alla chiusura di massa dei conti correnti e al trasferimento dei depositi da parte dei clienti di Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Carife. Lo annuncia il Codacons in una nota. "Se l'esecutivo non sarà in grado di garantire rimborsi integrali di azioni ed obbligazioni subordinate in favore dei piccoli investitori delle 4 banche salvate, cui sono stati venduti titoli inadeguati al loro profilo, sarà inevitabile una risposta durissima" spiega il presidente Carlo Rienzi. "A fronte delle prove oramai incontestabili e certificate anche dall'Ue circa la vendita di 'prodotti inappropriati a persone che non sapevano cosa compravano', il Governo non sta fornendo le giuste risposte, e continua a parlare di briciole di indennizzo ai risparmiatori". L'associazione dei consumatori pubblicherà a breve anche una istanza che i titolari di azioni e obbligazioni subordinate delle quattro banche coinvolte nel salvataggio possono utilizzare per chiedere al proprio istituto di credito l'esatto utilizzo dei fondi negli ultimi 5 anni e a Bankitalia dettagli sull'attività di controllo eseguita, conclude il Codacons.Nel frattempo, il commissario Ue ai servizi finanziari Jonathan Hill ha affermato che le quattro banche salvate dall'Italia, CariChieti, CariFerrara, Banca Marche e Banca Etruria, "vendevano alla gente prodotti inadatti" e questo ha avuto "conseguenze personali per alcune persone in Italia". "E' il governo italiano a essere alla guida" del processo di salvataggio delle 4 banche italiane "ed ha la responsabilità per questo", ha aggiunto Hill, sottolineando che il governo "ha discusso a lungo con la Commissione, in particolare con la Direzione generale concorrenza" che ha "ritenuto che le misure prese erano compatibili con la legislazione Ue" sui salvataggi bancari.
Questa notte alcuni ignoti hanno tentato di far esplodere lo sportello bancomat della Banca Popolare di Spoleto a Monte San Giusto, ma hanno fallito il colpo. E' successo verso le 4, quando i malviventi dopo aver sfondato la vetrata di una filiale con un carro attrezzi rubato in provincia di Ancona, hanno legato l'intero meccanismo al cavo in acciaio del mezzo stesso, ma il cavo non ha retto la pressione e si è spezzato. Successivamente, i banditi, sono scappati a bordo di un'auto rubata per poi abbandonarla nelle vicinanze. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Macerata che svolgono le indagini e quelli del reparto operativo per i rilievi.
Anche la Regione Marche si schiera a favore per della legge sul fine vita e appoggia la battaglia del cittadino di Senigallia, malato terminale di Sla, Max Fanelli.Lo ricordano, in un comunicato stampa, i segretari della cellula delle Marche dell’Associazione Luca Coscioni di Ancona, Renato Biondini, e di Pesaro, Ruggero Fabri, che richiamano l’attenzione sull’urgenza di calendarizzare la legge sul fine vita.il Consiglio Regionale delle Marche nella seduta del 10 novembre scorso ha approvato all’unanimità una mozione che chiede al Parlamento di iniziare la discussione sulle proposte di legge sul fine vita e che è stata trasmessa il 19 novembre dal Presidente della Giunta regionale delle Marche al Presidente della Camera dei Deputati, alla Conferenza dei Gruppi parlamentari e anche al Presidente del Consiglio dei Ministri.Da oltre due anni la legge d’iniziativa popolare “Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia”, deposita il 13 settembre 2013 dal Coordinamento Eutanasia Legale, giace in Parlamento senza che nessuno se ne faccia carico.Ad attenderla ci sono cittadini che credono nella libertà di scelta di ogni singolo individuo e anche numerosi malati terminali, le cui ore sono appese a un filo, come Max Fanelli, malato di Sla di Senigallia, che dallo scorso 11 ottobre ha interrotto la somministrazione di cure per denunciare lo stallo della politica di fronte al tema del fine vita.Da mesi Fanelli conduce la battaglia per il fine vita, con lo slogan #IoStoconMax, a cui hanno aderito laici, credenti e non e che chiede l’immediata calendarizzazione della legge.Al suo fianco si sono schierati anche la Presidente della Camera Laura Boldrini che, nel corso di una sua visita a casa di Max lo scorso 4 luglio, “ha assicurato il suo appoggio e la piena disponibilità ad essere al fianco a Max nelle sue battaglie - sottolineando che - un Paese che non permette a un individuo di scegliere, non può dirsi democratico”.Con Max si è schierato persino il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, in una lettera dello scorso 22 ottobre, “auspica che le Camere possano avviare al più presto un’attenta e approfondita riflessione su temi così importanti che, concernendo la dignità della persona, meritano un serio e sereno dibattito, che dovrà essere caratterizzato dal più grande riguardo e dalla massima attenzione.”“Dopo anni di iniziative e di richieste per aprire una discussione parlamentare su questo tema, - scrivono i due segretari dell’Associazione Coscioni - ora anche la Regione Marche vi invita a calendarizzare la proposta di legge sul fine vita, voi parlamentari cosa rispondete?”
“Nessuno tocchi l’anziano” è questo il tema che ha accompagnato una serie di incontri organizzati dai carabinieri della Compagnia di Macerata, in collaborazione con l’Aministrazione Comunale della città, al fine di sensibilizzare gli anziani sulla questione delle truffe. L’argomento, di stretta attualità, è stato ripreso da tutti i comandanti delle stazioni dei carabinieri del territorio di competenza della Compagnia di Macerata che, sempre in collaborazione con le amministrazioni locali, hanno intrattenuto gli anziani sulla tematica, informandoli sui rischi e dando loro consigli per evitare di cadere nelle trappole dei malintenzionati. Gli anziani, si sono dimostrati molto interessati e sono intervenuti anche con qualche domanda. L'occasione è stata propizia anche per rinnovare l’incondizionata disponibilità dei militari e l’invito a contattare i comandi stazione nel caso dovessero notare o percepire situazioni che, anche solo all’apparenza, potrebbero apparire sospette.
Domani 12 dicembre, alle ore 9.30, presso il teatro “Nicola Degli Angeli”, sarà di scena l’edizione 2015 del Premio Qualità Miele marchigiano, che tratterà il tema “Apicoltura nelle Marche: stato dell’arte”. Dopo il benvenuto delle autorità locali, interverranno Roberto Gatto e Gianni Buccolini, del servizio Ambiente e agricoltura Regione Marche, su Normative e interventi finanziari nel settore apistico; Loreta M. Spagnuolo, di Veterinaria e sicurezza alimentare Regione Marche, su Sanità pubblica veterinaria e apicoltura; Gianluigi Marcazzan, del consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura (CREA-API), su Conoscenze e rischio di frodi sul miele. Alle ore 11.45, Mariassunta Stefano dell’ASSAM – Centro agrochimico regionale, presenterà i risultati del “premio Qualità Miele Marchigiano 2015”. Seguirà la consegna delle targhe ai vincitori. Previste per le 12.30 le conclusioni dell'incontro, a cura del Servizio ambiente e Agricoltura della Regione Marche. La manifestazione di domani, che si esplicita nel più importante convegno regionale sull’apicoltura, unito alla premiazione dei migliori mieli prodotti nell’anno, conferma la centralità di Montelupone come primario esponente della rete delle Città del miele italiane.