Crisi nelle Marche, Piero Celani (FI): la Regione si schieri contro le sanzioni alla Russia
L’economia marchigiana soffre più che mai la crisi economica. Secondo il consigliere regionale di FI e vice Presidente della Commissione Attività produttive, Sviluppo Economico e Affari Europei, Piero Celani, la causa dell’andamento negativo dell’economia marchigiana, che negli ultimi anni si colloca al di sotto della media italiana, è dovuta alle sanzioni economiche contro la Russia.
Per questa ragione ha presentato una mozione in Consiglio Regionale con cui chiede alla Giunta l’adozione di iniziative per il superamento delle sanzioni economiche applicate contro la Russia e una presa di posizione netta in sede di Conferenza Stato - Regioni.
Inoltre, per Celani, è importante che la Regione chieda l’istituzione di un fondo comune straordinario, tra gli Stati membri, al fine di contenere parzialmente o totalmente, le ingenti perdite riscontrate dalle imprese marchigiane.
“Nei primi tre mesi del corrente anno le aziende marchigiane - scrive Celani - hanno perso oltre 70 milioni di Euro, un valore che si somma ai 123,5 milioni di euro sfumati nel corso del 2014, con una diminuzione del fatturato pari al 42,3%. I settori maggiormente colpiti sono l’agroalimentare, il calzaturiero e l’industria del mobile, dove i fatturati nel 2014 sono scesi poco a più di 56 milioni di Euro rispetto agli 84 dell’anno precedente.”
Il consigliere di FI cita alcune stime secondo cui “il combinato tra sanzioni UE e blocco delle importazioni da parte russa comporta la perdita di circa 8 milioni di euro al giorno per il sistema industriale italiano.”
Prima della chiusura del mercato italiano nei confronti della Russia, essa insieme e Usa e Francia, rappresentava il primo sblocco commerciale per l’export del sistema manifatturiero marchigiano.
Inoltre, un altro pericolo alle porte, secondo Celani, potrebbe essere anche “la perdita di quote di mercato delle aziende marchigiane a favore di prodotti provenienti da altri mercati.”
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