Anche la Regione Marche si schiera a favore per della legge sul fine vita e appoggia la battaglia del cittadino di Senigallia, malato terminale di Sla, Max Fanelli.
Lo ricordano, in un comunicato stampa, i segretari della cellula delle Marche dell’Associazione Luca Coscioni di Ancona, Renato Biondini, e di Pesaro, Ruggero Fabri, che richiamano l’attenzione sull’urgenza di calendarizzare la legge sul fine vita.
il Consiglio Regionale delle Marche nella seduta del 10 novembre scorso ha approvato all’unanimità una mozione che chiede al Parlamento di iniziare la discussione sulle proposte di legge sul fine vita e che è stata trasmessa il 19 novembre dal Presidente della Giunta regionale delle Marche al Presidente della Camera dei Deputati, alla Conferenza dei Gruppi parlamentari e anche al Presidente del Consiglio dei Ministri.
Da oltre due anni la legge d’iniziativa popolare “Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia”, deposita il 13 settembre 2013 dal Coordinamento Eutanasia Legale, giace in Parlamento senza che nessuno se ne faccia carico.
Ad attenderla ci sono cittadini che credono nella libertà di scelta di ogni singolo individuo e anche numerosi malati terminali, le cui ore sono appese a un filo, come Max Fanelli, malato di Sla di Senigallia, che dallo scorso 11 ottobre ha interrotto la somministrazione di cure per denunciare lo stallo della politica di fronte al tema del fine vita.
Da mesi Fanelli conduce la battaglia per il fine vita, con lo slogan #IoStoconMax, a cui hanno aderito laici, credenti e non e che chiede l’immediata calendarizzazione della legge.
Al suo fianco si sono schierati anche la Presidente della Camera Laura Boldrini che, nel corso di una sua visita a casa di Max lo scorso 4 luglio, “ha assicurato il suo appoggio e la piena disponibilità ad essere al fianco a Max nelle sue battaglie - sottolineando che - un Paese che non permette a un individuo di scegliere, non può dirsi democratico”.
Con Max si è schierato persino il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, in una lettera dello scorso 22 ottobre, “auspica che le Camere possano avviare al più presto un’attenta e approfondita riflessione su temi così importanti che, concernendo la dignità della persona, meritano un serio e sereno dibattito, che dovrà essere caratterizzato dal più grande riguardo e dalla massima attenzione.”
“Dopo anni di iniziative e di richieste per aprire una discussione parlamentare su questo tema, - scrivono i due segretari dell’Associazione Coscioni - ora anche la Regione Marche vi invita a calendarizzare la proposta di legge sul fine vita, voi parlamentari cosa rispondete?”
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