Il futuro della montagna prende il volo: Frontignano si prepara alla nuova cabinovia
Con la posa dei primi 6 dei 19 sostegni previsti, la nuova cabinovia Frontignano-Cornaccione comincia a prendere forma a Frontignano di Ussita. L’operazione, realizzata venerdì scorso, ha visto la partecipazione di un elicottero Superpuma, impiegato sia per trasportare i pesanti sostegni — fino a 3.500 kg ciascuno — sia per rimuovere i rottami delle vecchie seggiovie e dello skilift in Val di Bove, portandoli via dalla montagna.
Il nuovo impianto sostituirà le obsolete seggiovie “Selvapiana” e “Cornaccione”, a servizio del Canalone, e la biposto “Ginepro”, utilizzata nel settore Saliere. Strutture ormai non più compatibili con criteri di sicurezza, economicità e sostenibilità.
L’operazione di montaggio è stata definita molto complessa, con un coordinamento di tecnici altamente qualificati, tra cui il responsabile del progetto Doppelmayr, Martin Zanluchi, e la collaborazione dell’azienda Heli Austria e di RopeEXPERT.
“Abbiamo montato i sostegni più critici nella zona più ripida, dove nessun mezzo tradizionale poteva accedere — ha spiegato Zanluchi —. I tecnici sono scesi sotto le linee a piedi per ridurre l’impatto ambientale e il rottame delle vecchie seggiovie è stato rimosso in sicurezza”.
La cabinovia sarà composta da 49 veicoli con cabine da 10 posti, su un dislivello di 558 metri e una lunghezza inclinata di 2.069 metri. Potrà trasportare fino a 1.200 persone l’ora, con possibilità di potenziamento a 1.800 persone/ora, e garantirà un tempo di percorrenza di 7 minuti e 35 secondi.
L’impianto è progettato per essere fruibile tutto l’anno, anche da persone con disabilità, anziani, famiglie con bambini e ciclisti, promuovendo così la destagionalizzazione del turismo montano.
La sindaca di Ussita, Silvia Bernardini, ha definito la giornata “storica”:“Oggi vediamo finalmente prendere forma un progetto in cui crediamo fortemente, capace di riportare Ussita al centro della vita e dell’economia della montagna. È un’opera che potrà creare opportunità per i giovani e valorizzare le nostre montagne tutto l’anno”.
Il commissario straordinario sisma, Guido Castelli, ha sottolineato l’impatto sociale e paesaggistico dell’opera: “Questa cabinovia rappresenta un modello di turismo sostenibile per l’Appennino. Rimuoviamo vecchi impianti deturpanti, valorizziamo il territorio e creiamo opportunità economiche e occupazionali. Un passo concreto contro lo spopolamento delle aree interne”.
L’investimento complessivo previsto è di circa 17 milioni di euro, di cui 13,1 mln dal PNC complementare al PRNN, 3,7 mln da Ordinanza 109 Decreto USR e quasi 500 mila Euro dai fondi comunali.
La nuova cabinovia rappresenta un importante passo avanti nella valorizzazione turistica e sociale delle montagne di Ussita, un’opera all’avanguardia, sicura e inclusiva, pronta a cambiare il volto della località e a rendere le sue vette accessibili a tutti.
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