di Valentina Rosa
Civitanova, "Il Grillo" risale la corrente del nuovo Dpcm: "siamo preoccupati ma ci adegueremo"
Non sono stati solo gli operatori della ristorazione a dover chiudere prima del "solito" i battenti delle loro attività all'indomani dell'annuncio dell'ultimo Dpcm firmato dal Premier Giuseppe Conte. Il "colpo" del nuovo testo di legge in materia d contenimento della diffusione del Covid-19 è arrivato forse in maniera più incisiva anche ai gestori di palestre e piscine, costretti sospendere le proprie attività fino al 24 novembre. Un ulteriore momento complicato per gli operatori del settore sportivo che ha fatica si stava riprendendo dal primo lockdown come ci ha raccontato la presidente della piscina "Il Grillo" di Civitanova Marche Antonella Citarella, la quale ci ha illustrato come sta gestendo questo particolare momento: " Ad oggi siamo aperti solo per l'attività agonistica vale a dire 2 ore al giorno scarse, sperando di poter riprendere la normale quotidianità il prima possibile - dichiara - considerando che il Governo ha individuato gli impianti natatori come possibili luoghi dove è più facile contrarre il virus, con molto dolore ci siamo adeguati a ridurre i contatti nelle piscine e nelle palestre". "Siamo molto preoccupati - aggiunge - ma riteniamo che non si possa agire diversamente. Vedo che i contagi stanno aumentando ovunque, in particolare nella provincia di Macerata, dove si registrano dei numeri più importanti rispetto ad altre zone. So che anche nelle altre nazioni europee si stanno adattando questo tipo di misure e per tali motivi ritengo credo che oggi stiamo affrontando un lockdown 'leggero', mirato a salvaguardare soprattutto chi frequenta le scuole primarie e secondarie". "E' ovvio che questa situazione non è delle più piacevoli, sia dal punto di vista di madre nè tantomeno come tecnico di nuoto, ma coloro che hanno preso determinate decisioni immagino che l'abbiano fatto con cognizione di causa e non per ledere una categoria in particolare - Osserva Citarella che poi spiega - Da giugno, mese della nostra riapertura, stiamo adottando un protocollo molto rigido, seguendo con dovizia tutte le indicazioni sanitarie. Siamo stati sottoposti ai controlli dei NAS che hanno verificato l'accuratezza del nostro operato, ma se nonostante questo ci hanno fatto chiudere, penso che a monte ci siano delle ragioni valide". "Nel nostro impianto disponevamo già da tempo di gran parte dei macchinari e igienizzanti, utilizzati ormai da tutti coloro che hanno un'attività aperta al pubblico - chiosa Citarella - Noi istruttori siamo andati in cassa integrazione e abbiamo ricevuto quasi il 100% dei contributi promessi. Con questo non sto dicendo che vada bene così visto che alla riapertura di giugno abbiamo avuto un terzo delle persone che venivano prima che scoppiasse la pandemia, ora comunque cercheremo di adeguarci, e di sostenerci a vicenda".
Civitanova, "Stoccafissando": una ricetta per appassionati
Cosa c'è di meglio della buona cucina per dimenticarci anche solo un istante della situazione drammatica che stiamo vivendo? Lo Chef Andrea De Carolis, contitolare del ristorante Sandwich Time e il noto commerciante di prodotti ittici Primo Recchioni, esperto di enogastronomia, hanno dato vita ad una ricetta coi fiocchi a base di stoccafisso, la cui storia è fortemente radicata nella civiltà e nella cultura marinara. LA STORIA - "All'inizio del '900" afferma Primo Recchioni "il cibo poteva essere solo essiccato o salato, e i nostri pescatori, per evitare di uscire in barca a vela d'inverno, con condizioni meteorologiche avverse, alla fine della stagione estiva hanno cercato e trovato nel nostro Mare Adriatico, il Gadus morhua, un pesce di origine nord-europea che impropriamente viene chiamato merluzzo ma che in realtà è un gadide, da noi ribattezzato con l'epiteto dialettale "Mòrgano". Questi pesci costituivano una fonte preziosa di alimentazione durante il periodo invernale e si prestavano molto facilmente all'essiccazione: i pescatori prendevano dei contenitori che assumevano le denominazioni di "coffe", "paneri" o "panerette", a seconda delle dimensioni, e dopo aver tolto la testa, infilavano la coda di questo Mòrgano, della lunghezza di 10/12 cm, tra gli intrecci della paneretta, dopodichè lo lasciavano al sole ad essiccare per poi sfilarlo e legarlo". LA RICETTA - La ricetta è presto detta: dopo aver sottoposto lo stoccafisso di qualità HO a 12 giorni di ammollo per evitare l'aumento della carica batterica, si toglie la trippa e si levano le spine. Si procede successivamente al taglio delle pinne, della coda, e dell'attaccatura della testa e le si fa bollire con sedano, carota, cipolla e due grani di pepe nero per circa 40 minuti. A fine cottura separiamo la polpa dalle ossa e la sminuzziamo. Dopo aver eliminato dalla trippa residui di sangue e di fegato, la si fa bollire in un pentolino con mezzo litro d'acqua e un cucchiaio d'aceto per 10 minuti, e una volta bollita la si taglia a fettine. Nel frattempo facciamo soffriggere in una casseruola sedano, carota e cipolla, aggiungendovi successivamente la polpa precedentemente ricavata, la trippa tagliata a fettine, dell'olio evo, vino bianco locale q.b., e delle olive tenere ascolane o nere. Infine portiamo il tutto a cottura per 40 minuti e il sugo per condire le mafalde è pronto. Buon appetito!
Civitanova, protesta in piazza contro il Dpcm: "Non ci fermeremo finché non saremo ascoltati" (FOTO)
Si è tenuta questo pomeriggio in Piazza XX Settembre a Civitanova Marche una protesta pacifica, nata dalla rabbia delle categorie di lavoratori duramente colpite dall'ultimo Dpcm, e accomunate dal desiderio di riprendere il prima possibile a vivere una vita normale. Tutti i lavoratori che hanno preso la parola hanno rivendicato il diritto al lavoro e alla dignità della persona: non si sentono rappresentati da questo governo, accusato di violare principi costituzionali e reo di averli portati a fare investimenti ingenti e mettersi a norma in vista della riapertura, per poi dover chiudere nuovamente le proprie attività. Nella profonda consapevolezza delle conseguenze e dei rischi che ne deriverebbero, i manifestanti hanno chiesto al sindaco Ciarapica, presente in piazza, di compiere "un atto di coraggio": emanare delle delibere di giunta atte a disapplicare il Dpcm. È stata avviata una raccolta firme insieme ai comitati, alle associazioni, ai cittadini liberi, alle rappresentanze delle partite iva, patrocinata da un'associazione consumatori di livello nazionale, per dare sostanza e sostegno al documento di richiesta in autotutela che prelude ad un'eventuale diffida alle autorità competenti per chiedere l'immediata riapertura. I lavoratori chiedono di poter tornare ad esercitare le loro attività senza limiti di orario, alcuni lanciando provocazioni come quella di "staccare le casse dopo le 18", altri promettendo di rimanere aperti fino a mezzanotte questo finesettimana. Gli esponenti del mondo della ristorazione lamentano di avere dei dipendenti in cassa integrazione da maggio, quelli del teatro di essere stati sempre tenuti chiusi nonostante le precauzioni adottate, quelli dello sport di essere stati declassati a categorie di serie b. "Dobbiamo smettere di pagare le tasse" urlano indignati. "Questa manifestazione, concludono, sarà la prima di una lunga serie. Noi non ci fermiamo finchè non verremo ascoltati e questo venerdì torneremo a protestare e a raccogliere altre testimonianze".
Monte San Giusto, "camere gratis per tornare a cena": la provocazione di un albergatore
Non è stato definito in maniera ufficiale "coprifuoco" l'ultimo Dpcm firmato dal Premier Giuseppe Conte ma per alcuni settori, le nuove misure anti-contagio, ptrebbero risultare un ulteriore colpo da quasi k.o. , dopo la chiusura forzata di inzio anno causa lockdown. Rimangono le 'solite' norme da seguire a cui si vanno ad aggiungere la pesante mannaie della chiusura alle 18 che tanto sta facendo discutere esercenti ed associazioni di categoria. Niente più cene quindi se non negli alberghi dove ci si può sedere al tavolo di sera solo nel caso si abbia prenotata una camera nella struttura. Nasce da questa 'clausuola' l'idea di Simone Iualè, titolare dell'Hotel 'La Rosa dei Venti di Monte San Giusto', di affittare gratuitamente le sue stanze ai clienti in modo da poterli avere a cena, aggirando di fatto, le regole dattate nel nuovo decreto. "È chiaramente una provocazione - esclama il titolare visibilmente contrariato - io sono il primo che rispetta la legge, ma vorrei far capire l'assurdità della situazione perchè siamo al limite della sopportazione: non si può fare di tutta l'erba un fascio. Il problema non sono i ristoranti, i bar, le gelaterie, le palestre, i cinema, o la piscina. I contagi nascono nei tram, nelle metropolitane e quant'altro. Girano foto scandalose di persone in giro negli orari di punta: basta andare a Civitanova al mattino, quando ci sono gli scambi intercomunali degli autobus - aggiunge - Le cose da fare sono altre e io da albergatore non mi metto la corda al collo: prima i distanziamenti e la diminuzione di oltre il 50% dei posti disponibili ai tavoli. Successivamente colazioni a scaglioni per evitare assembramenti in sala togliendo il buffet, senza dimenticare tutti gli altri investimenti fatti a nostre spese dei quali ancora non abbiamo percepito nemmeno un eurso". Nulla di tutto questo è avvenuto". "Non c'è stato alcun rimborso per prodotti per la sanificazione, almeno per quanto mi riguarda me - sentezia Iualè - Siamo davvero esasperati e mi farò portavoce da qui in poi, di tutte le categorie colpite da queste restrizioni, anche con l'aiuto delle associazioni di categoria che mi supporteranno con le quali ancora mi devo confrontare. Questa 'trappola' di tirar fuori i decreti la domenica sera con attuazione immediata dal Lunedì seguente, non ti dà modo neanche di organizzarti per alzare la voce - incalza - Tutti dobbiamo essere succubi di questa situazione". "Ho profondo rispetto per chi in questo periodo ha avuto morti e contagi, ma noi tutti abbiamo il diritto di lavorare. Non esistono lavori utili e meno ; ogni lavoro è indispensabile per chi di quel lavoro vive. - sottolinea l'albergatore - Non cerco notorietà, ma qualcuno deve iniziare ad alzare la testa, per evitare di arrivare all'esasperazione finale in quanto a fine mese ci vogliono fior di soldi per mandare avanti le nostre attività. Ci hanno fatto indebitare ancora di più facendoci contrarre prestiti con le banche per poi farne cosa? Per avere di nuovo la stessa situazione? Dove sono stati da maggio fino ad oggi? - domanda - Nel periodo di giugno, luglio, agosto ci hanno tenuto all'oscuro dei contagi, ci hanno fatto credere che il virus fosse sparito, ci hanno fatto rilassare, ci hanno fatto andare al mare: stabilimenti balneari e discoteche sono rimansti aperti per tutta la stagione." Conclude indignato: "Adessso regalano bonus vacanza, bonus monopattini, insomma siamo tornati punto a capo con una sanità insufficente. Per non parlare del fatto che questa semi chiusura, di rimbalzo, va a colpire anche altri segmenti commerciali - e precisa - io ad esempio sono attivo anche nel settore dell' abbigliamento e sto notando che da 15 giorni a questa parte il settore si è fermato perchè se la gente alle 18 sa che deve rincasare, perchè dovrebbe comprarsi pantaloni, giacche, maglie cravatte?". "Ma l'esecutivo a tutte queste domande non ha ancora fornito delle risposte".
Civitanova, si riaccendono le luci de 'La Serra': prima serata nella "norma" e divertimento "sicuro" (Fotogallery)
In questo clima d'incertezza e di potenziali lockdown nell'aria, il motto di Aldo Ascani è uno solo: "non arrendersi mai". Proprio in virtù di questo mantra si è tenuta ieri sera la tanto attesa riapertura del Laboratorio di Cucina e Musica "La Serra". La calorosa accoglienza e l'armonia dell'ambiente circostante, corredato di fiori alle pareti e luci accattivanti a suggerirne gusto ed eleganza, destano l'attenzione del cliente, seduto al tavolo in procinto di ordinare. Il menù appare ricco di sfiziosissimi antipasti, primi e secondi a base di pesce serviti a regola d'arte e accompagnati da ottimi vini d'annata. Fonte indiscussa d'intrattenimento durante la cena rimane la musica che allieta i clienti evocando la nostalgia di un non così lontano passato e insieme la promessa di un domani migliore. A metà serata il titolare della Serra Aldo Ascani prende la parola invitando i suoi ospiti a godersi la serata: "il momento storico che stiamo vivendo non è dei migliori ma supereremo anche questa". Le aspettative di Ascani non sono state disattese: tra i numerosi ospiti, un parterre de rois composto dal Sindaco Ciarapica, dal consigliere regionale Andrea Putzu, e da svariati volti noti dell'imprenditoria locale. (Foto di Lucia Montecchiari)
Civitanova - aperture anticipate, pranzi e aperitivi in sicurezza: Piazza Conchiglia tiene botta al Dpcm
In seguito alle restrizioni messe in atto dall'ultimo Dpcm abbiamo chiesto ai titolari e dipendenti di tre grandi fiori all'occhiello della movida civitanovese un ragguaglio su potenziali riorganizzazioni dell'attuale assetto. Ne deriva che tutti e tre i locali, spiazzati dall'improvvisa perdita dei clienti, che puntualmente animavano il dopocena, sono stati costretti a ripiegare su aperture anticipate, pranzi o aperitivi. Il titolare Massimo Garofoli del ristorante Mescola dice: "L'assetto è rimasto simile a prima: cerchiamo di essere il più competitivi possibile nell'ora di cena, e a mezzanotte mandiamo via tutti - spiega- Certo è che perdiamo una grossa fetta di lavoro, che è quella del dopocena, ma cerchiamo di recuperarla stando aperti il sabato e la domenica a pranzo. Nessuno ha colpa per quello che sta accadendo: speriamo che le casistiche diminuiscano e che il dopocena non sia più la causa dell'aumento dei contagi - chiosa Massimo - la situazione è critica, mi sembra stupido ad oggi dire che possa migliorare: noi tutti dobbiamo fare il possibile per contenere la diffusione del contagio e poter così incidere positivamente sull'andamento futuro della curva." Si esprime in maniera analoga Marco Grasselli, barman di "Al 25 in piazzetta" : "Ora come ora possiamo fare solo servizio al tavolo dalle 18 in poi, e il fine settimana cerchiamo di aprire un'ora prima puntando sull'aperitivo - racconta Marco - Togliendoci due ore ci hanno tolto metà serata, in cui noi potevamo disporre del baretto fuori e intrattenere i clienti con la musica del Dj. Adesso il baretto lo usiamo come tavolo: dentro non abbiamo spazio secondo le normative, abbiamo solo 11/12 tavoli. Ogni mezz'ora siamo costretti a mandar via i clienti per favorire il maggior ricambio di persone possibile. Non vedo attualmente un miglioramento, ma spero in un ritorno alla normalità quantomeno sotto Natale. E' importante, però, che le persone ci vengano incontro: fortunatamente questa è una zona abbastanza sott'occhio che garantisce un ferreo rispetto delle regole - ed aggiunge - Un ulteriore svantaggio è quello di non poter accettare più di 6 persone al tavolo: prima, se c'era una comitiva di 10 persone potevamo unire i tavoli. Quando possiamo cerchiamo di lavorare anche su prenotazione." "Ci atteniamo alla legge, assicuriamo sempre una distanza tra i tavoli e un limite massimo di sei persone per comitiva." afferma Nicolò, proprietario di Vicolo Marte. "Alle 11.45 cominciamo a chiudere. Abbiamo anticipato l'orario di apertura alle 18 cercando di incassare qualcosa con gli aperitivi. - sottolinea - I clienti sono molto diminuiti rispetto alla scorsa settimana, considerando che ci manca la grossa fetta del dopocena. Confido in un miglioramento: la nostra è la terzultima regione per contagi, mi auguro di non dover subire ulteriori restrizioni."
Civitanova - Aldo Ascani: "Riapro 'La Serra' nel pieno rispetto delle norme"
In vista dell'apertura del ristorante "La Serra" abbiamo chiesto al titolare Aldo Ascani un ragguaglio riguardo le misure che verranno adottate all'interno del locale a seguito delle restrizioni previste dall'ultimo Dpcm e recepite dalle Regioni. "Noi ci comportiamo in base a quello che decidono - afferma Ascani con spirito collaborativo -: apriamo come ristorante, facciamo colazione, pranzo, cena e caffetteria, ma ci adeguiamo alle misure volute dal governo; se ci dicono di chiudere completamente, chiudiamo completamente, con la speranza di essere comunque sostenuti, in quanto abbiamo investito per poter aprire". "La Serra, al contrario di molti altri ristoranti ha il vantaggio di godere di ampi spazi (1000 metri quadrati), tetti che si aprono completamente, vetri per filtrare la luce; ma - aggiunge - non possiamo sfruttare questi vantaggi se ci troviamo all'improvviso a non poter più esercitare. Domani sera, venerdì 23 ottobre, dalle 20 il locale sarà già operativo nel pieno rispetto delle norme: i clienti saranno intrattenuti con della musica, mentre il sabato potrebbe esserci qualche band a suonare dal vivo. In ogni caso la chiusura avverrà - come da decreto governativo - alla mezzanotte, mentre l'apertura sarà alle 20:30 anziché alle 22:30 e i clienti dovranno adattarsi a questo orario per poter finire di mangiare entro le 24:00. "Ci rimettiamo nelle mani del governo della regione - conclude Ascani -: non possiamo fare altro che prendere atto di queste decisioni e comportarci di conseguenza, sperando che questa situazione finisca presto".
Civitanova, carenza di vaccini antinfluenzali nelle farmacie. Angelini:"ad oggi non ne abbiamo ricevuto uno"
Sta per partire la campagna dei vaccini antinfluenzali nella Regione Marche. Abbiamo chiesto ad alcune farmacie di Civitanova Marche come si stanno preparando a affrontare questa delicata fase in relazione all'enorme richiesta (Leggi l'articolo). Nella farmacia Foresi e nella comunale n.1 di San Marone non si sono fatti un'idea precisa al riguardo mentre presso l'esercizio delle Sorelle Roani le titolari sostengono: "I grossisti non ci hanno detto la ragione per cui i vaccini non arrivano. Alla televisione ne parlano ma nessuno è chiaro". Daniele Maria Angelini, titolare dell'omonima farmacia, rompe il silenzio e afferma con convinzione: "Non siamo a conoscenza del motivo per cui ne arrivano così pochi - esordisce -Quello che dicono è che arriverà un primo carico di vaccini alle ASUR, che saranno distribuiti ai medici di base, i quali poi valuteranno a chi farlo fare in base a delle priorità: chi ha superato i 65 anni, chi ha patologie diverse come il diabete o malattie cardiovascolari. Purtroppo quest'anno nonostante siamo sommersi da richieste di prenotazione, perchè rispetto agli altri anni in cui chi si vaccinava era una minoranza, per l'influenza quest'anno abbiamo avuto una moltitudine di richieste, che però oggi privatamente non si trovano. Non riusciamo, ci siamo prenotati con diversi grossisti, ma non ci è dato sapere quando ci arriveranno. E' una cosa incredibile perchè se una persona si vuole vaccinare privatamente, non lo può fare. E' come se il governo avesse precettato tutta la produzione dei vaccini e noi ad oggi non ne abbiamo visto ancora uno- conclude Angelini - C'è stata anche un'interpellanza del sindacato Federfarma che sta si sta adoperando per far sì che a tutte le farmacie italiane arrivi un quantitativo di vaccini capace di soddisfare le richieste della gente".
Civitanova, inaugurato il corso per "Disegnatore Meccanico": una nuova opportunità per i giovani
È stato inaugurato oggi il corso FSE "Disegnatore Meccanico" presso i nuovi spazi formativi allestiti dalla 4D Engeneering s.r.l. Presenti all'inaugurazione erano il presidente del gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata, Paolo Carlocchia, delegato al rapporto scuola e formazione, il Dottor Massimo Rocchi, dirigente regionale della formazione, Rossano Schiavoni, titolare della 4D Engeneering, il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, Valentino Parlato, responsabile dello IAL, l'organismo della nostra regione che si occupa di formazione e che ha consentito di realizzare quest'attività formativa, il Prof. Francesco Giachetta, dirigente dell'IPSIA di Corridonia con sede anche a Civitanova Marche e Macerata, e l'assessore alla formazione Barbara Capponi. L'obiettivo di Confindustria da diversi anni è quello di puntare su una formazione che permetta sia di dare ai giovani la possibilità di trovare lavoro, sia di soddisfare le esigenze delle aziende, e quindi di cercare un punto d'incontro tra l'offerta e la domanda per far sì che ci siano delle opportunità di crescita anche del territorio. Questo corso è un tassello che si aggiunge alle varie attività che Confindustria già sta portando avanti affinchè i giovani specializzandi possano costituire un valore aggiunto e creare competitività in un mercato internazionale. Rossano Schiavoni dichiara: "Da molti anni siamo attivi qui e in Emilia Romagna: abbiamo voluto fortemente iniziare a fare formazione a casa nostra per poter recuperare e motivare chiunque abbia sbagliato un percorso formativo al livello scolastico. L'attività che abbiamo fatto noi negli ultimi 4/5 anni è stata molto importante perchè tra Marche ed Emilia Romagna abbiamo assunto 20 ragazzi tra cui più di 10 nelle Marche, formati da noi. Logicamente 500 ore sono poche però sono già un inizio. Sono molto orgoglioso di aver iniziato questa attività: abbiamo creato un'aula dedicata apposta alla formazione e speriamo di farla lavorare 24 ore su 24 nei prossimi anni. Per adesso siamo partiti bene con l'aiuto di Confindustria e dei nostri partner". Conclude con un grande in bocca al lupo ai ragazzi. "La regione Marche, grazie anche alle risorse comunitarie del fondo sociale europeo che ha a disposizione e che intende investire sempre di più in questi contesti formativi che coinvolgono l'azienda, la scuola e le istituzioni,ha permesso, attraverso la costituzione di una rete di soggetti in grado di operare nel territorio, di formare un gruppo che potesse presentare un progetto e attingere a queste risorse." ,afferma Massimo Rocchi, "A seguito di una valutazione effettuata dall'amministrazione stessa, il progetto è stato ritenuto meritevole di disporre delle risorse necesssarie ad offrire un'opportunità di formazione. Questo intervento della regione riflette un orientamento che negli ultimi anni ha caratterizzato lo sviluppo dell'attività di formazione: ricercare le esigenze del territorio, valutarle e poi offrire l'opportunità di realizzarle e ottenere buoni risultati per un fine comune: favorire una possibilità di revisione dei percorsi di studio che sono stati fatti per renderli più aderenti alle esigenze e offrire opportunità occupazionale. Queste nuove opportunità possono riguardare sia chi è fuori dal mercato del lavoro sia chi lavora e necessita di una ulteriore riqualificazione per rimanere nel mercato del lavoro e trovare altre soluzioni occupazionali. Il preside Giachetta sostiene che il mondo della scuola e mondo del lavoro debbano andare di pari passo: "giovane è colui che è disposto ad imparare e a formarsi sempre". L'assessore Capponi sottolinea come questi interventi abbiano rivelato l'importanza di due messaggi: "quello della formazione continua che vale per tutti, e quello delle sinergie di garantire un successo." L'inaugurazione si conclude con l'intervento del sindaco Ciarapica che vede in questa iniziativa un' opportunità di crescita per la nostra città e una "certezza che si stia facendo qualcosa di cui il territorio ha davvero bisogno".
Civitanova - Riqualificazione del porto per i mega yacht: "Progetto ambizioso, ma da valutare"
"Si tratta a mio avviso di un'iniziativa ambiziosa e sicuramente interessante, ma che va valutata in un contesto più ampio; attualmente non c'è nulla di certo ma se il progetto andrà avanti si tratterà sicuramente di una scelta politica dove dovranno essere invitati ad esprimersi, per evitare possibili contenziosi, tutti i soggetti che sono coinvolti a vario titolo nel porto: consorzi vongolari, cooperative pescatori, piccola pesca". È quanto afferma il comandante della Guardia Costiera di Civitanova Marche, Ylenia Ritucci riguardo l'ipotesi di riqualificazione dell'area portuale per garantire l'attracco degli yacht di lusso. Ciò a seguito dell'approdo di Alalya, il mega yacht del presidente del Paris Saint Germain giunto lo scorso 17 settembre nel porto di Civitanova, per l'effettuazione di lavori di manutenzione. Come previsto dal regolamento portuale, i suddetti lavori potranno essere rinnovati per ulteriori 15 giorni, pertanto Alalya stazionerà a Civitanova fino al 16 ottobre. "Il posto che attualmente occupa l'Alalya non è un ormeggio ambito dai pescatori, - sottolinea il tenente di vascello Ritucci - anche per via del vento da grecale, ma la cosa va disciplinata bene: andrebbe valutata da parte del Comune un'eventuale concessione pluriennale". "Sicuramente andrà fatta una modifica sul piano regolatore portuale a cui ne seguirà una anche del regolamento portuale - aggiunge Ritucci riguardo l'ipotesi di riqualificazione -. A tal proposito ci tenevo a dire che per adesso abbiamo fissato la data del 22 ottobre per fare un incontro programmatico con l'amministrazione comunale e con i referenti dell'Alalya al fine di vedere se la cosa è possibile". "Ciò perchè, oltre ad essere un'opportunità che viene data al porto di Civitanova Marche e alla città, questa - evidenzia ancora il tenente di vascello - è un'iniziativa che non vuole entrare in contrasto con chi vive del mare e mangia grazie al lavoro del mare". La riunione si terrà all'Ufficio Circondariale Marittimo e vedrà la presenza del Comandante Tenente di Vascello, dell'ammiraglio Moretti, Direttore Marittimo di Ancona, del Sindaco Ciarapica, dell'Ingegner Ragagnini, dell'Assessore Carassai, dell'architetto Strappato, dei referenti di questo progetto, che sono Tiziano Giovannetti e il suo incaricato tecnico Ulderico Montevidoni, del nostromo del porto e del vice nostromo. Obiettivo dell'incontro è riuscire a trovare un punto d'incontro per garantire la velocità del progetto e allo stesso tempo tutelare il ceto peschereccio. "L'intenzione da parte mia, dell'autorità marittima e dell'amministrazione comunale - conclude il comandante Ylenia Ritucci - è quella di ascoltare tutti gli operatori portuali. Invito chiunque andrà in porto ad esprimersi su eventuali criticità che possono riscontrarsi in questo progetto, ma anche suggerimenti".
INTERVISTA - Aldo Ascani contro la chiusura dei locali alle 23: "Conte se vuoi la guerra, guerra sia"
In merito ad una possibile nuova ordinanza del Governo relativa alla chiusura anticipata di bar e ristoranti alle undici di sera per prevenire un nuovo picco della diffusione del coronavirus, l'imprenditore Aldo Ascani (gestore dei locali "Shada" e "La Serra" di Civitanova Marche) non ci sta e ribadisce con veemenza la sua posizione. "Sono orari assurdi - dice - perchè non rispecchiano le dinamiche della ristorazione: la gente ha delle attività che chiudono alle 20.30/21, e prima delle 22 non riesce ad arrivare al ristorante. Non si può chiudere l'attività alle 23 con persone che non hanno ancora finito di mangiare". L'opinione sull'operato dell'attuale esecutivo Conte non è migliore: "Il nostro è uno Stato che ha preso le decisioni più facili: ritengo che un buon Governo debba prendere le decisioni più difficili per risolvere i problemi, senza danneggiare le attività. Al di là dei dettagli tecnici, credo che sia un'altra di quelle misure di restrizione fatte a caso, senza essere ponderate" . Sul proprio profilo Facebook, Ascani aveva scritto un post in cui mostrava un'opinione ancora più dura nei confronti del premier Giuseppe Conte: Dal momento che agli occhi del mondo l'italia si sta rialzando da quella che inizialmente era una situazione catastrofica, Ascani ritiene che "a fronte del rischio di non ricevere più dall'Europa i famosi 209 miliardi del Recovery Fund, il governo si sta adoperando per creare una nuova situazione d'emergenza che ci garantisca l'arrivo di questi soldi". Il titolare de "La Serra" teme che questo possa innescare un effetto domino che - partendo dalla ristorazione - possa causare una chiusura di tutte le attività e di conseguenza un secondo lockdown: "Spero che queste proposte non si concretizzino in un decreto vero e proprio". Al contrario, Ascani nutre una discreta fiducia nel buonsenso del neo-presidente Acquaroli, da sempre vicino al mondo delle imprese: "Mi auguro che Acquaroli non debba avallare questa cosa: è un presidente giovane che conosce benissimo le dinamiche, e le attività; confido molto nella sua intelligenza nel comprendere che questa potrebbe diventare una problematica, e non credo che le attività posssano assecondare un decreto del genere." Nonostante le restrizioni, Ascani si mostra invece soddisfatto dei risultati raggiunti durante la stagione estiva: "La stagione è andata alla grande in tutta la Regione Marche, non c'è un'attività che si possa lamentare, anche se purtroppo con l'obbligo di chiusura in vigore dal 18 agosto fino al 18 di settembre, un numero notevole di persone assunte sono dovute rimanere inattive". "Attualmente le nostre attività sono chiuse, ma stiamo già monitorando la situazione in vista dell'apertura della Serra" conclude con determinazione.
Civitanova, via il velo sulla mostra "Folon Manifesti": taglio del nastro sabato 3 ottobre nella città alta
Sabato 3 ottobre, alle ore 17:30, si terrà l'inaugurazione della mostra "Folon Manifesti" presso il Museo Magma di Civitanova Alta. Carta Canta sarà l'associazione che gestirà i nuovi spazi museali. Per lo scoprimento della targa è stata organizzata una semplice cerimonia nel rispetto delle norme anticontagio, che vedrà la presenza di Vittoria Casa, Presidente della Commissione Cultura Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche, Fabrizio Ciarapica, Sindaco di Civitanova Marche, Pierpaolo Borroni, Consigliere regionale, e la deputata Mirella Emiliozzi. Enrico Lattanzi, patron del festival Carta Canta, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'evento, ha rivolto un ringraziamento speciale anche a Francesco Micucci, promotore della legge regionale che ha consentito la realizzazione del suo progetto, all'ex sindaco Corvatta ed "ultimo ma non meno importante", ad Erminio Marinelli, il primo sindaco civitanovese grazie al quale fu avviato Carta Canta. Una mostra, "Carta Canta con le Marche per il mondo", ne ricorderà i 23 anni dalla prima edizione. L'appuntamento è per il prossimo 9 ottobre presso i locali del Lido Cluana. La mostra rimarrà aperta sino al 16 ottobre. Il 25 ottobre, si terrà invece la premiazione del concorso Giallo Carta presso gli spazi multimediali di San Francesco, che vede solitamente prendere parte più di 100 scrittori da tutta Italia. Lattanzi afferma con amarezza che quest'anno per l'iniziativa "non si è potuta realizzare la parte più interessante del programma, quella del rapporto con le scuole: ogni anno, infatti, vengono svolti laboratori di scrittura, lettura, drammatizzazione teatrale, e disegno nelle scuole di Civitanova Marche, Montecosaro, Sant'Elpidio a Mare, Porto S. Elpidio e Monte Urano". Tra le opere esposte alla mostra del 3 ottobre vi saranno quelle di una grande artista grafica di fama mondiale, Francesca Ballarini, autrice del logo di Giallo Carta, e Walter Sardonini, autore del manifesto della mostra di Carta Canta. Dopo aver ringraziato Andrea Rauch, curatore della mostra, Lattanzi cita con particolare attenzione gli sponsor che hanno finanziato questo progetto. Il Sindaco Ciarapica si mostra soddisfatto e convinto del fatto che questo museo, in quanto primo museo italiano del manifesto, contibuirà ad una crescita culturale ed economica della città. " La caratteristica di queste nostre iniziative" spiega Lattanzi "è che di ogni iniziativa produciamo un catalogo. Fare manifesti implica un lavoro, uno sforzo di costruzione e di progettazione della mostra, e soprattutto di memoria per la città. Tutti i nostri cataloghi si possono trovare nei maggiori musei del mondo, dal Moma di New York al Centre Pompidou a Parigi". Perno dell'esposizione sono le illustrazioni dell'artista belga Jean Michel Folon. Folon è famoso in tutto il mondo per aver scoperto e tramandato l'uso dell' acquerello nei manifesti. Ha lavorato molto per festival, concerti, mostre, grandi eventi, diffondendo la tecnica del manifesto al livello mondiale, dopo Milton Glaser. La potenza del suo acquarello supera l'aggressività di altre immagini e comunica in piena tranquillità la sostanza del suo messaggio. Un evento imperdibile.
Il Premier Conte riceve la moneta celebrativa dedicata a Raffaello Sanzio: "Presto sarò nelle Marche"
Durante la gionata di ieri a Palazzo Chigi, il Presidente Giuseppe Conte ha ricevuto la moneta, coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, dedicata al 500esimo anniversario della morte di Raffaello Sanzio, veicolo promozionale prodotto da Svim in collaborazione con regione Marche e ACI per promuovere le Marche. La cerimonia ha visto la partecipazione di Gianluca Carrabs Amministratore Unico di Svim, Alfonso Pecoraro Scanio Presidente della Fondazione Univerde, Massimiliano Sport Bianchini Presidente Arci Marche, Mario De Simoni Presidente e Amministratore Delegato di Ales S.p.A. e Scuderie del Quirinale e il Dott. Gerardo Capozza Segretario Generale ACI Automobile Club Italia, nonché consigliere del Presidente Conte. La presenza di Carrabs, Bianchini e Pecoraro è una presenza politica in quanto si dice che Conte sia in procinto di creare un proprio partito. “È per me un grande onore ricevere questa moneta e questa stampa d’arte – ha dichiarato il Presidente Giuseppe Conte – raccolgo con piacere l’invito del dott. Carrabs e a breve verrò personalmente a visitare la città natale del più grande artista del rinascimento italiano. Tra qualche mese sarò nuovamente nelle Marche per fare un sopralluogo delle aree terremotate e, in quella occasione, coglierò l’opportunità di visitare anche Urbino, Il Palazzo Ducale e la casa natale di Raffaello”. “Svim continua, nel rispetto degli impegni presi e del cronoprogramma impostato – ha dichiarato Gianluca Carrabs Amministratore Unico di Svim - le sue attività di promozione e sviluppo economico del territorio marchigiano. La pandemia ha pesantemente condizionato le celebrazioni del 500 anniversario della morte di Raffaello, ma nonostante questo terribile evento, le Marche possono e vogliono giocare la carta di un turismo culturale in quanto esempio di sostenibilità e di rilancio per un settore in grave crisi. Le Marche, da questo punto di vista, possono dare un segnale positivo incentivando il turismo delle città d’arte e dei suoi borghi, che può permettere di estendere le aree visitate, i periodi di vacanza e la destagionalizzazione. Le splendide monete coniate dalla Zecca consegnate al Presidente Giuseppe Conte sono un contributo eccezionale al rilancio della cultura come grande volano di attrazione verso Urbino e le Marche. Di fatti - conclude Carrabs - la disponibilità del Presidente del Consiglio che a breve farà visita alla città Ducale sarà una nuova occasione di promozione e di sinergia istituzionale volta a rendere centrali le Marche in una strategia nazionale di promozione del Bel Paese”.