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Civitanova, protesta in piazza contro il Dpcm: "Non ci fermeremo finché non saremo ascoltati" (FOTO)

Civitanova, protesta in piazza contro il Dpcm: "Non ci fermeremo finché non saremo ascoltati" (FOTO)

Si è tenuta questo pomeriggio in Piazza XX Settembre a Civitanova Marche una protesta pacifica, nata dalla rabbia delle categorie di lavoratori duramente colpite dall'ultimo Dpcm, e accomunate dal desiderio di riprendere il prima possibile a vivere una vita normale.  Tutti i lavoratori che hanno preso la parola hanno rivendicato il diritto al lavoro e alla dignità della persona: non si sentono rappresentati da questo governo, accusato di violare principi costituzionali e reo di averli portati a fare investimenti ingenti e mettersi a norma in vista della riapertura, per poi dover chiudere nuovamente le proprie attività. 

Nella profonda consapevolezza delle conseguenze e dei rischi che ne deriverebbero, i manifestanti hanno chiesto al sindaco Ciarapica, presente in piazza, di compiere "un atto di coraggio": emanare delle delibere di giunta atte a disapplicare il Dpcm. È stata avviata una raccolta firme insieme ai comitati, alle associazioni, ai cittadini liberi, alle rappresentanze delle partite iva, patrocinata da un'associazione consumatori di livello nazionale, per dare sostanza e sostegno al documento di richiesta in autotutela che prelude ad un'eventuale diffida alle autorità competenti per chiedere l'immediata riapertura. I lavoratori chiedono di poter tornare ad esercitare le loro attività senza limiti di orario, alcuni lanciando provocazioni come quella di "staccare le casse dopo le 18", altri promettendo di rimanere aperti fino a mezzanotte questo finesettimana. Gli esponenti del mondo della ristorazione lamentano di avere dei dipendenti in cassa integrazione da maggio, quelli del teatro di essere stati sempre tenuti chiusi nonostante le precauzioni adottate,  quelli dello sport di essere stati declassati a categorie di serie b. "Dobbiamo smettere di pagare le tasse" urlano indignati. "Questa manifestazione, concludono, sarà la prima di una lunga serie. Noi non ci fermiamo finchè non verremo ascoltati e questo venerdì torneremo a protestare e a raccogliere altre testimonianze".

 

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