Il comune di Macerata ha disposto l’interdizione della palestra del plesso scolastico della primaria-infanzia di via dell’Acquedotto 18, a Villa Potenza, a seguito della segnalazione da parte dell’AST di Macerata della presenza di legionella nel sistema di tubazioni dei bagni.
La decisione riguarda sia i servizi igienici degli studenti che quelli dei docenti e comporta anche la sospensione dell’utilizzo della palestra da parte delle società sportive assegnatarie. Contestualmente, il Comune ha già contattato ditte specializzate per effettuare interventi di bonifica e sanificazione, che saranno eseguiti nelle prossime ore.
Secondo quanto comunicato dagli enti competenti, l’attività didattica prosegue regolarmente, poiché la contaminazione è circoscritta esclusivamente ai locali della palestra. Tutti gli adempimenti cautelari previsti dalla normativa sono stati prontamente attuati per garantire la sicurezza di studenti e personale scolastico.
Si sono celebrati questa mattina, nella chiesa di San Pietro in piazza XX Settembre, i funerali di Cesare Paciotti, lo stilista civitanovese scomparso a 69 anni per un malore improvviso. Una bara nera, lucida ed essenziale, come le creazioni che lo hanno reso celebre nel mondo, ha accompagnato il suo ultimo viaggio. Un dettaglio capace di raccontare, anche nel momento dell’addio, la raffinata eleganza e il carattere inconfondibile del “re della scarpa”.
Il feretro, portato a spalla e seguito dai familiari, è stato accolto tra applausi e commozione da una folla numerosa, raccolta sia all’interno che all’esterno della chiesa. Presenti autorità, volti istituzionali e imprenditori del territorio, tra cui il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, Germano Ercoli (Eurosuole), Umberto Antonelli (Eurobuilding) e Fiorella Tombolini (Tombolini Abbigliamento). Presente anche Andrea Della Valle (Tod's).
Il rito funebre è stato celebrato da don Mario Colabianchi, che durante l’omelia ha ricordato Paciotti come «un uomo col desiderio di vita, di amore e di felicità. Un creativo guidato dalla mano di un Dio creatore. Un innovatore che ha saputo trasformare il profumo del cuoio in stile e l’artigianalità civitanovese in un simbolo di eleganza».
Particolarmente toccante il ricordo della figlia Ludovica, che ha voluto salutarlo con parole di grande intensità: «Mi hai fatto conoscere la bellezza poiché tu eri bellezza. Grazie per quanto mi hai insegnato. Grazie per le tue mancanze, mi hanno resa più forte. Ciao Babbo».
Dopo la cerimonia, il feretro è stato accompagnato al cimitero di Montecosaro per la tumulazione. Con la sua visione artigianale e internazionale, Cesare Paciotti ha portato il nome di Civitanova nel mondo, trasformando una tradizione familiare di calzature in un marchio di lusso e stile riconosciuto a livello globale. Le sue creazioni, caratterizzate da linee decise e dettagli preziosi, hanno conquistato passerelle, celebrità e amanti della moda in ogni continente. Oggi, Civitanova saluta non solo un imprenditore, ma un simbolo di eleganza, passione e identità, capace di rendere la città un punto di riferimento nel panorama mondiale della moda.
Un incontro speciale per gli studenti dell'Ite “Gentili” di Macerata: nell’ambito del Progetto Sport e all’interno della cornice dell’Overtime Festival, gli alunni hanno avuto l’opportunità di incontrare il nuotatore paralimpico Manuel Bortuzzo presso la biblioteca Mozzi-Borgetti.
L’atleta ha condiviso con i giovani la propria esperienza personale, parlando in modo diretto dei momenti drammatici seguiti all’incidente che ha cambiato la sua vita, del lungo percorso di riabilitazione e della determinazione necessaria per tornare a dedicarsi al nuoto a livelli professionali.
«Ho voluto raccontare ai ragazzi non solo la mia carriera sportiva, ma anche le sfide che la vita ci pone davanti e che rivelano il vero spirito di una persona», ha spiegato Bortuzzo, rispondendo con simpatia alle numerose domande degli studenti. L’atleta ha anche accennato ai diversi progetti a cui sta lavorando al di fuori della piscina, dimostrando un impegno costante sia a livello professionale che umano.
Il referente del Progetto Sport, Andrea Fabiani, e la dirigente scolastica Alessandra Gattari hanno sottolineato l’importanza di momenti come questo: «Incontrare persone di alto profilo umano e professionale arricchisce gli studenti, ampliando le loro esperienze e offrendo stimoli preziosi per il loro percorso formativo».
Nelle Marche il lavoro continua a muoversi a rilento. Crescono i contratti precari, aumentano i disoccupati e le ore di cassa integrazione, mentre il lavoro stabile rimane una realtà per pochi. È quanto emerge dai dati INPS e ISTAT elaborati da Ires Cgil Marche, che tracciano un quadro preoccupante per il primo semestre del 2025.
Nel periodo compreso tra gennaio e giugno, la regione si conferma al primo posto in Italia per numero di lavoratori intermittenti, con una quota del 20,2% contro la media nazionale del 10,3%. Le assunzioni a tempo indeterminato, invece, rappresentano solo il 10,4% del totale, un dato in costante calo. La maggior parte dei nuovi contratti riguarda rapporti a termine (36,2%), segno di una precarietà strutturale che continua a caratterizzare il mercato del lavoro marchigiano.
A livello complessivo, le aziende della regione hanno effettuato 119.837 nuove assunzioni, in flessione dell’1% rispetto al 2024. Calano quasi tutte le tipologie contrattuali, fatta eccezione per i contratti in somministrazione (+2,5%) e per quelli intermittenti (+3,3%), che continuano a crescere.
Sul fronte della cassa integrazione, nei primi sei mesi del 2025 sono state richieste e autorizzate complessivamente 12,1 milioni di ore di ammortizzatori sociali, con un incremento del 15,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento, secondo Ires Cgil, è legato quasi esclusivamente al settore industriale, in particolare ai comparti tessile-abbigliamento e pelli-cuoio-calzature, che da soli assorbono oltre 1,7 milioni di ore aggiuntive.
La segretaria regionale della Cgil, Eleonora Fontana, commenta con preoccupazione: «La piena occupazione e la qualità del lavoro devono rappresentare la priorità della nuova Giunta regionale. Occorre porre particolare attenzione alle categorie più fragili, in primis giovani e donne, che continuano a pagare il prezzo più alto della precarietà».
Secondo le elaborazioni Ires, nel secondo trimestre del 2025 gli occupati nelle Marche sono 653 mila, in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+0,6%), ma con un tasso di occupazione che scende al 67,1%, in controtendenza rispetto alla media nazionale. Crescono i lavoratori indipendenti (+8,6%), mentre calano di 8 mila unità i dipendenti (-1,6%). Particolarmente difficile la situazione dell’agricoltura, che registra un crollo dell’occupazione del 41,8%, mentre segnali positivi arrivano dalle costruzioni (+17,7%) e dall’industria (+3,7%).
I disoccupati salgono a 41 mila, con un aumento del 10% rispetto al 2024, e restano stabili gli inattivi, pari a 261 mila persone. Un dato che, secondo la Cgil, conferma l’urgenza di politiche regionali più efficaci per favorire l’accesso al lavoro e la stabilità occupazionale.
Fontana conclude sottolineando il ruolo delle risorse europee e nazionali: «In questi anni il PNRR ha messo a disposizione della Regione 38 milioni di euro, ma il tempo stringe: il piano terminerà nel giugno 2026. È necessario programmare per tempo tutti gli altri fondi disponibili, per invertire la rotta del mercato del lavoro e dare risposte concrete a donne e giovani».
Un ciclista di 79 anni è rimasto gravemente ferito nella mattinata di oggi, intorno alle 9:45, dopo essere stato investito da un'auto in via Del Sole, a Porto Recanati. L’incidente è avvenuto all’altezza della rotatoria in prossimità dei centri commerciali Sì con Te e Lidl.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe stato urtato da un’auto, finendo violentemente a terra. Le condizioni del ciclista sono apparse subito molto gravi, tanto che i sanitari del 118, giunti sul posto, hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza.
Dopo le prime cure, il ferito è stato intubato e trasferito d’urgenza all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, dove è ora ricoverato in prognosi riservata. Sul luogo dell’incidente sono intervenute anche le forze dell’ordine, che hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’accaduto e stabilire eventuali responsabilità. La circolazione lungo via del Sole è stata temporaneamente rallentata per consentire le operazioni di soccorso.
La Giunta comunale di Civitanova Marche ha approvato il progetto esecutivo per l’intervento di manutenzione straordinaria della bocciofila del Polisportivo comunale di via Montenero per un importo complessivo di 130mila euro.
L’attuale struttura è composta da sei corsie per il gioco delle bocce. Viste le mutate esigenze delle attività sportive e al fine di ottimizzare gli spazi ed offrire anche alternative al gioco delle bocce, la società sportiva “ASD Bocciofila La Pineta” gestore dell’impianto, ha chiesto all’amministrazione comunale di ridurre a quattro le corsie di gioco e trasformare le due corsie vicine al locale bar in una sala per il gioco del biliardo oltre che predisporre una sala per il gioco delle freccette. Tale soluzione progettuale garantirà un’offerta diversificata delle discipline sportive con un maggiore flusso di utenti.
L’intervento prevede opere edili, strutturali e impiantistiche (climatizzazione ed elettrico-illuminotecnico) per l’adeguamento funzionale e prestazionale degli ambienti, con particolare attenzione a sicurezza antincendio, assenza di barriere architettoniche, comfort termoacustico, efficienza energetica e requisiti ambientali CAM.
I lavori rientrano all’interno della riqualificazione del patrimonio edilizio programmata dall'amministrazione comunale, al fine di ammodernare e migliorare le funzionalità degli edifici sportivi gestiti da società convenzionate, allo scopo di sviluppare e promuovere aggregazione sociale ed attività sportiva anche di carattere agonistico.
La fine dei lavori è prevista entro 60 giorni dalla data di consegna dei lavori. Il progetto esecutivo è dell'ingegner Domenico Luciani, il geometra Matteo Baldassarri è RUP dell’intervento.
Un fine settimana dedicato alla creatività in tutte le sue forme. Sabato 18 e domenica 19 ottobre, il laboratorio Santolegno di Civitanova Marche aprirà nuovamente le sue porte per un evento che unisce arte, design, moda, musica e gusto in un’atmosfera conviviale e ricca di ispirazione.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’artista Ricky Antolini, si è ormai affermata come uno degli appuntamenti più attesi nel panorama culturale cittadino, capace di trasformare lo spazio del laboratorio in un vero e proprio percorso sensoriale tra arte, ceramica, artigianato, abbigliamento vintage, libri, vinili e sapori internazionali.
Durante le due giornate, i visitatori potranno immergersi in un’esperienza unica che intreccia bellezza, manualità e innovazione, esplorando il dialogo tra le diverse espressioni creative. Saranno presenti anche rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui il sindaco Fabrizio Ciarapica e il consigliere comunale Gianluca Crocetti, a testimonianza della costante attenzione del comune di Civitanova Marche verso le realtà artigianali e artistiche del territorio.
L’edizione 2025 proporrà numerose novità: dal raffinato universo moda di Vanilla Concept Store, con abbigliamento e accessori donna tra ricerca e stile senza tempo, alle creazioni di Creavivity, progetto artistico che intreccia ceramica e pittura trasformando l’arte in una forma di espressione e guarigione interiore. Non mancheranno le borse e gli accessori vintage firmati Sandra Franceschetti, i disegni, libri e vinili di Ricky Antolini, e le suggestive letture dei Tarocchi di Giusy Shin, per un viaggio simbolico e introspettivo tra arte e spiritualità. A completare l’esperienza sensoriale sarà la proposta culinaria di Baak Faan – Asian Food Experience, che offrirà un autentico incontro con i sapori orientali.
Domenica, al calar della sera, il weekend si tingerà di magia con il ritorno di Mauro Malatini – Il Profumiere dell’Anima, protagonista di un nuovo Viaggio Olfattivo, un percorso sensoriale tra profumi ed emozioni. A seguire, una performance musicale live a sorpresa chiuderà in bellezza questa due giorni dedicata all’arte e alla creatività condivisa.
Il laboratorio Santolegno, fondato da Rachele, è uno spazio dove il recupero di mobili e oggetti vintage diventa arte. Qui il design incontra la tradizione artigianale e i materiali di recupero vengono trasformati in pezzi unici, simbolo di una bellezza sostenibile e senza tempo.
Tornano profumi, sapori e allegria in località Le Grazie di Tolentino per la tradizionale Castagnata 2025, in programma dal 17 al 19 ottobre presso il piazzale di Via G. Falcone (Zona Industriale Le Grazie). L’iniziativa, organizzata dal Gruppo Festeggiamenti "Le Grazie" con il patrocinio del Comune di Tolentino, è ormai un appuntamento fisso per chi ama la buona cucina, la musica e la convivialità autunnale.
Durante le tre giornate funzioneranno regolarmente gli stand gastronomici, dove sarà possibile gustare le migliori specialità locali e naturalmente tante, tante castagne, accompagnate da piatti tipici e vini caldi. Tutti gli eventi si svolgeranno in ampi tendoni riscaldati e dotati di pista da ballo, così da permettere a tutti di mangiare e divertirsi anche in caso di maltempo.
La festa prenderà il via venerdì 17 ottobre con una cena a base di spaghetti con le vongole, impepata di cozze, frittura di pesce, patate fritte, dolci e vin brulè. A rendere la serata ancora più coinvolgente ci sarà la musica dell’Orchestra Andrea Bianchini, che farà ballare il pubblico fino a tarda notte.
Sabato 18 ottobre sarà la volta dei sapori più rustici e tradizionali: polenta rossa con papera, polenta bianca con funghi e salsiccia, grigliata mista, arista di castagne, panini con porchetta, dolci e vino cotto. Anche in questa occasione non mancherà la musica dal vivo, con l’Orchestra Riccardi pronta a far scatenare la pista da ballo.
La giornata conclusiva, domenica 19 ottobre, inizierà già dalla mattina con il mercatino di prodotti tipici e artigianato locale, accompagnato da giochi e truccabimbi per i più piccoli. A pranzo e a cena si potranno gustare strozzapreti alla rustica e al profumo di bosco con castagne, arista e grigliate miste, frittelle e dolci, mentre la colonna sonora sarà affidata all’Orchestra Le 3 Emme, che chiuderà in musica la tre giorni di festa.
La Castagnata di Tolentino si conferma così un appuntamento imperdibile per vivere il calore dell’autunno marchigiano tra buon cibo, musica dal vivo e tradizione popolare, in un’atmosfera accogliente e gioiosa che ogni anno richiama centinaia di visitatori da tutta la provincia di Macerata e oltre.
Una domenica all’insegna della formazione e della cultura marziale quella del 12 ottobre, quando il Comitato C.S.E.N. Regione Marche – Settore Karate, in collaborazione con il Comitato Provinciale di Macerata, ha organizzato un doppio appuntamento dedicato alla scoperta del significato più profondo del Kata, una delle forme più rappresentative del Karate tradizionale.
L’iniziativa, che ha unito teoria e pratica, si è articolata in due momenti distinti ma complementari: la conferenza “Il Kata e i Simboli”, svoltasi presso la sala conferenze del CONI di Macerata, e un seminario pratico (Stage) al PalaVirtus della stessa città.
Entrambi gli incontri sono stati condotti dal docente Martino Giorgi, studioso di arte e filosofia orientale, che ha guidato i partecipanti in un affascinante viaggio tra conoscenza e movimento. Nella sessione teorica, Giorgi ha offerto una profonda analisi storica e simbolica dei Kata, svelando il significato nascosto dietro ogni gesto e dimostrando come la disciplina marziale sia anche un linguaggio di valori, equilibrio e consapevolezza.
Durante la parte pratica, i concetti esposti sono stati tradotti in azione attraverso lo studio del Bunkai, l’interpretazione applicativa dei movimenti codificati, permettendo agli atleti di sperimentare il legame tra forma e funzione, teoria e applicazione.
L’evento ha riscosso grande successo, registrando una partecipazione numerosa di praticanti provenienti non solo dalle scuole marchigiane, ma anche da regioni limitrofe. Un segnale chiaro della crescente attenzione verso la formazione di qualità e dell’interesse per gli aspetti culturali e filosofici che arricchiscono la pratica del Karate.
Soddisfatti gli organizzatori, il Maestro Giuseppe Lambertucci, presidente del Comitato C.S.E.N. Macerata, e il Maestro Fabrizio Tarulli, responsabile del Settore Karate C.S.E.N. Marche, che hanno sottolineato come «questo tipo di appuntamenti rappresenti un’occasione preziosa di crescita tecnica e umana per tutti i praticanti, rafforzando il senso di comunità e la coesione del gruppo C.S.E.N. a livello regionale».
Un incontro, dunque, che ha saputo unire studio, pratica e passione, confermando Macerata come uno dei centri più attivi nella promozione del Karate e della cultura orientale nelle Marche.
ove anni dopo il devastante sisma che nel 2016 colpì il centro Italia, la città di Tolentino ha ospitato un’importante occasione di confronto e riflessione sul futuro del territorio. Venerdì sera, il teatro Nicola Vaccaj ha fatto da cornice al convegno organizzato dal Rotary Club Tolentino su “Tolentino a nove anni dal sisma. Riflessioni socio-economiche e prospettive per un futuro sostenibile”.
L’evento, patrocinato dal Comune di Tolentino, ha confermato l’interesse e la necessità di continuare a parlare di ricostruzione non solo materiale, ma anche sociale e culturale.
Relatore della serata è stato Alessandro Calzavara, urbanista ed esperto di rigenerazione urbana, che ha offerto un’analisi puntuale e critica sullo stato attuale della città, mettendo in luce le questioni più urgenti, a partire dalla crisi demografica.
«Se non si attuano correttivi, nel 2045 la popolazione di Tolentino potrebbe scendere a 14.500 abitanti in base alle dinamiche delle classi di età presenti ora in città, partendo dal presupposto che attualmente non riesce ad attrarre gente» ha affermato Calzavara, sollecitando una riflessione profonda sulle cause della perdita di attrattività del territorio.
«Bisogna comprendere i motivi di questa discesa demografica – ha spiegato – e intervenire con politiche mirate su tre ambiti fondamentali: abitazioni, lavoro e servizi. Serve una strategia che punti sull’innovazione, sulla gioventù, sulla digitalizzazione e sull’offerta educativa, per trattenere i giovani e attrarne di nuovi».
Un richiamo forte, il suo, anche alla necessità di rendere più vivibile il centro storico, spesso penalizzato da problemi legati alla viabilità, alla stabilità economica e all’accessibilità.
È intervenuto, inoltre, il senatore Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, che ha sottolineato l’importanza di affiancare alla ricostruzione fisica una ricostruzione delle comunità, attraverso progetti in grado di contrastare lo spopolamento.
«Abbiamo voluto affiancare al cambio di passo della ricostruzione una strategia più ampia, la NextAppennino, per superare l’isolamento del cratere e rafforzare il sistema del sapere, con strade, digitalizzazione e investimenti nelle università» ha spiegato.
«Nel territorio maceratese sono già attivi oltre 200 progetti imprenditoriali che potranno generare effetti positivi anche sul piano demografico. Perché si vive dove ci sono lavoro e servizi».
Il convegno è stato coordinato da Matteo Pasquali e ha visto la collaborazione attiva del professionista Francesco Losego, socio del Rotary Club Tolentino, legato da un lungo rapporto di amicizia con Calzavara. Sono intervenuti pure il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi e la presidente del Rotary Club Tolentino Iole Rosini.
Numerosa anche la rappresentanza del Distretto Rotary 2090: presenti Stefano Gobbi, governatore per l’anno rotariano 2026-2027, Massimo De Liberato (2024-2025) e Stefano Quarchioni (2027-2028), insieme a Giorgio Piergiacomi, assistente del governatore Roberto Calai (2025-2026). In sala anche il presidente del Tribunale di Macerata Paolo Vadalà e Silvia Luconi, consigliere regionale delle Marche.
Il convegno ha ribadito come, a distanza di nove anni, la ferita del sisma sia ancora aperta, ma ha anche acceso una luce di speranza: con una visione condivisa e strategie mirate, è possibile costruire un futuro sostenibile per Tolentino, restituendole la centralità e la vitalità che merita.
Un drammatico incidente sul lavoro si è verificato nel pomeriggio di oggi, poco dopo le 15, in un impianto per la produzione di inerti nella zona industriale di Corridonia, in contrada Fonte Lepre. Un operaio 48enne, di Monte San Giusto, ha perso la vita dopo essere rimasto intrappolato per ore all’interno della cabina di un escavatore, in seguito al cedimento improvviso di una parete di terreno. La vittima è Francesco Broda.
Al momento dell'incidente, nella cava della Rita Calcestruzzi erano al lavoro un camion e un escavatore, entrambi appartenenti a ditte esterne. Per cause ancora in corso di accertamento, un’enorme massa di ghiaia e detriti ha improvvisamente ceduto, sommergendo i due mezzi.
L’operaio alla guida del camion è riuscito miracolosamente a mettersi in salvo, uscendo dal finestrino del mezzo in evidente stato confusionale. Per il conducente dell’escavatore, invece, non c’è stato nulla da fare: l’abitacolo è stato invaso da fango e melma, che lo avrebbero soffocato prima che i soccorritori potessero raggiungerlo.
A lanciare l’allarme sarebbe stato un collega dei due uomini, che ha immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i sanitari del 118, i carabinieri della stazione di Corridonia e l’eliambulanza, che tuttavia è ripartita senza trasportare pazienti, segno della gravità della situazione già nelle prime fasi.
Le operazioni di estrazione, iniziate nel primo pomeriggio, si sono protratte fino alla serata in condizioni estremamente complesse e pericolose, a causa dell’instabilità del terreno e della grande quantità di materiale franato sull’escavatore. Solo dopo 10 ore - scavando a mano - è stato possibile raggiungere il corpo dell’uomo, ormai privo di vita.
L’area dell’incidente è stata immediatamente interdetta per consentire le operazioni in sicurezza e l’avvio delle indagini. Sul posto anche i tecnici dello Spsal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) dell’Ast di Macerata, chiamati a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e a verificare il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro.
Il Castelfidardo cambia guida tecnica. Dopo un avvio di stagione complicato nel girone F di Serie D, con appena un punto raccolto nelle prime sette giornate, la società ha deciso di sollevare dall’incarico Stefano Cuccù. La decisione, ormai nell’aria dopo i risultati deludenti, è arrivata a poche ore dal pesante 6-1 subito in casa contro l’Atletico Ascoli.
Al suo posto arriva Francesco Monaco, allenatore di grande esperienza, chiamato a dare una scossa al club fidardense. La società lo ha ufficializzato con un comunicato: “La società GSD Castelfidardo comunica che il nuovo allenatore per il prosieguo della stagione è Francesco Monaco. Profilo di alta esperienza, arriva per dare una scossa all’avvio della stagione fidardense”.
Monaco vanta un passato brillante da calciatore, con esperienze di rilievo alla Lucchese tra gli anni ’80 e ’90, prima di intraprendere la carriera da allenatore nei primi anni 2000. Il tecnico ha collezionato diversi successi sia a livello giovanile, alla guida della Primavera dell’Ascoli, sia con le prime squadre tra Lega Pro e Serie D. Tra i risultati più significativi figurano la promozione in Serie B con l’Ancona nella stagione 2007-08, la promozione in Lega Pro con la Carrarese nel 2010-11 e quella con la Lucchese nel 2019-20. Da ricordare anche alcune salvezze importanti, ottenute sempre in Lega Pro con Pro Sesto e Prato, spesso subentrando nel corso della stagione e imprimendo un’inversione di marcia notevole.
Contestualmente alla nomina di Monaco, il Castelfidardo ha comunicato anche la separazione da Massimo Loviso, vice di mister Cuccù, e dal giocatore Francesco Massa, con l’obiettivo di imprimere una netta sterzata alla stagione.
Con il nuovo corso tecnico, la squadra fidardense spera di invertire la rotta e risalire dalla difficile posizione in classifica, a partire dal prossimo impegno sul campo del San Marino, che si profila già come uno scontro salvezza.
Grande successo per la prima edizione del Memorial Alessandro Lucarelli, una due giorni di orienteering e ricordo dedicata all'orientista settempedano scomparso lo scorso anno. L'iniziativa ha unito sport, natura e solidarietà, richiamando atleti e appassionati tra il suggestivo centro storico cittadino e i faggi secolari del monte Canfaito, all'interno della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito.
L'evento è stato promosso e organizzato congiuntamente dalla famiglia Lucarelli, dall’Asd Picchio Verde e dal Ccr Roma, con la collaborazione delle delegazioni regionali Fiso Federazione Italiana Sport Orientamento delle Marche e del Lazio e con il patrocinio del Comune di San Severino Marche.
Le competizioni di orienteering, valide per il Trofeo Italia Centrale, hanno visto la partecipazione di circa duecento atleti distribuiti nelle due giornate, un risultato eccellente considerando che si trattava della "edizione zero" in un territorio nuovo per questa disciplina. Erano presenti società dalle Marche (Urbino, Ancona, Ascoli, Macerata con la neonata Asd Treiese) ma anche da Lazio, Toscana e dal Veneto.
Matteo Dini, presidente Fiso Marche e dell'Asd Picchio Verde, ha espresso la forte motivazione alla base dell'organizzazione: “La cosa che ci ha spinto ad aderire all’organizzazione è stata la profonda motivazione: sapere che questi luoghi erano nel cuore di Alessandro, che avrebbe voluto fare una corsa a Canfaito e nel suo paese, è stata la forza che ci ha fatto stringere i denti per realizzare questa due giorni”.
La manifestazione sportiva è stata accompagnata da un toccante momento di ricordo e condivisione ospitato al teatro Italia con la presentazione del romanzo "Oltre il traguardo", ultimo libro di Alessandro Lucarelli.
La serata ha visto la partecipazione della famiglia Lucarelli, così come in tutti gli altri momenti della manifestazione, e di importanti figure istituzionali e associative, tra cui il professor Giuseppe Rivetti, presidente della delegazione regionale Marche del Fai Fondo Ambiente Italiano, e del sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha accolto i partecipanti con commozione.
“Organizzare questo evento in memoria di Alessandro è stato non doveroso, ma giusto, perché era uno della nostra famiglia, un settempedano che ha sempre portato la sua e la nostra San Severino Marche nel cuore. Non c'era modo migliore per onorare la sua memoria che dedicargli una gara che si è svolta tra i boschi che lui tanto amava - ha sottolineato il sindaco -. Questo Memorial non è stata solo una competizione ma un modo per continuare il suo impegno: connettere le persone alla bellezza e alla storia del nostro paesaggio. Abbiamo dato a tutti appuntamento al prossimo anno, perché ci auguriamo che il Memorial Alessandro Lucarelli diventi una tradizione fissa per la nostra città”.
Il sindaco ha anche sottolineato l'importanza del libro "Oltre il traguardo": "Dobbiamo guardare oltre, solo così daremo un senso a quello che è accaduto. Questo è il vero 'traguardo' di Alessandro: trasformare il ricordo in un gesto concreto di solidarietà".
Non a caso il Memorial si è distinto per la sua vocazione solidale: i proventi ad offerta libera dell’iniziativa e della vendita del libro saranno interamente devoluti all'associazione Progetto Filippide Marche, una realtà impegnata nel sostegno di progetti per ragazzi affetti da autismo e disabilità.
Alle competizioni agonistiche gli atleti sono stati premiati con premi in natura e prodotti a km0 del territorio settempedano, tra cui trofei in legno di Federico Zagaglini, farro e cece delle aziende agricole Cinzia Anibaldi e Zagaglini, olio dell'azienda agricola Simone Fattobene e salumi di Carni Sant'Elena, valorizzando così le eccellenze locali.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto ai volontari del Comitato di San Severino Marche della Croce Rossa Italiana che hanno garantito l'assistenza sanitaria e la sicurezza durante tutte le competizioni.
Palazzina del Lido Cluana gremita, sabato pomeriggio, per l’inaugurazione della mostra "Dante Alighieri e San Francesco", la Collettiva d’arte voluta dall’Associazione dantesca civitanovese e dall’Associazione "Arte" di Civitanova, in occasione delle celebrazioni francescane. Alla fine della serata, il registro dei visitatori aveva raccolto centoventi firme.
All'evento hanno partecipato i presidenti delle due Associazioni, Domenico Bartolini e Anna Donati, il sindaco Fabrizio Ciarapica e frate Mauro, guardiano del Convento dei Cappuccini della Città Alta. In esposizione quarantasette opere fra incisioni, fotografie, dipinti, disegni (c’è anche una scultura) con le quali gli artisti hanno risposto all’invito degli organizzatori di misurarsi con il canto XI del Paradiso dantesco, dedicato al grande santo di Assisi. Al termine della serata, gli ospiti sono tati salutati con un brindisi di congedo offerto dall’azienda Boccadigabbia e dalla pasticceria Gazzani.
Dopo la conclusione della mostra, il 25 prossimo, le opere verranno vendute al miglior offerente e il ricavato devoluto ai Cappuccini per la loro carità.
Sabato prossimo, 18 ottobre, alle ore 18, nei locali della mostra ci sarà la rappresentazione di “Tue son le laude”, del gruppo “Divivavoce”, un recital di testi di san Francesco e dei santi francescani delle Marche.
Infine, per il mese di novembre, sono in agenda altri due appuntamenti, realizzati dalle due Associazioni in collaborazione con la Regione Marche, il Comune e l’Azienda Teatri di Civitanova, e che si terranno al teatro Annibal Caro. L’8 novembre il regista Pietro Conversano metterà in scena “Nacque al mondo un sole”, spettacolo letterario-musicale sulla Divina commedia. Il 15 novembre, infine, si esibirà l’Orchestra di fiati “Insieme per gli altri”.
Un fine settimana di grande partecipazione e straordinaria energia culturale ha animato Palazzo Buonaccorsi in occasione delle Giornate FAI d'Autunno che si sono svolte sabato 11 e domenica 12 ottobre. Quasi 3.000 visitatori hanno varcato le porte dello storico edificio, accolti e guidati con entusiasmo e competenza dai giovani ciceroni dell’Istituto di Istruzione Superiore Garibaldi-Bramante-Pannaggi di Macerata, protagonisti di un percorso di visita tanto suggestivo quanto originale.
L'iniziativa, promossa dalla delegazione FAI di Macerata in collaborazione con il comune di Macerata - Assessorato alla Cultura -, ha proposto un’esperienza di visita teatralizzata che ha saputo intrecciare la narrazione delle vicende della famiglia Buonaccorsi con la complessa storia architettonica e artistica del palazzo, coinvolgendo il pubblico in un racconto immersivo ed emozionante.
“È stato un fine settimana straordinario per la città - ha commentato l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta –. Palazzo Buonaccorsi ha rivelato ancora una volta tutta la sua potenza evocativa, grazie al lavoro del FAI e all’impegno degli studenti, veri ambasciatori del nostro patrimonio culturale. La risposta del pubblico è il segno di un desiderio vivo di riscoperta e partecipazione. Un particolare ringraziamento alla Delegazione FAI di Macerata, all’Istituto Garibaldi-Bramante-Pannaggi, alla professoressa Natalia Biangini e a tutti i ciceroni per l’impegno, la preparazione e la passione con cui hanno contribuito a rendere questo evento un autentico momento di condivisione culturale”.
Il progetto ha visto una stretta collaborazione tra enti e istituzioni locali, valorizzando il ruolo del FAI come promotore di cultura attiva e condivisa. “Queste giornate – ha aggiunto il Presidente FAI Marche Giuseppe Rivetti - sono il frutto di una sinergia virtuosa tra scuola, istituzioni e volontariato culturale. Siamo felici di vedere tanti giovani coinvolti con passione e consapevolezza, capaci di trasmettere storia e bellezza alle nuove generazioni e ai tanti visitatori”.
Una dolcissima serata d’autunno e l’incantevole cornice del Gartèn di San Severino hanno fatto da sfondo alla festa dei bellissimi quarantenni del Comune di Treia, riuniti per il loro "Since 1985 Party".
Grande partecipazione dei ragazzi, ormai ex solo per anagrafe, ma non certo per spirito, di Passo di Treia e Chiesanuova, mentre il gruppo di Treia centro, seppur più ristretto, ha saputo contribuire con degli autentici mattatori della serata.
Musica giusta, ricordi e voglia di divertirsi: l'atmosfera è stata quella delle grandi occasioni. Ad ulteriore conferma che insieme è tutto più bello, lasciandosi alle spalle vecchi campanilismi. Le ragazze del comitato organizzatore esprimono grande soddisfazione per la riuscita dell’evento e danno appuntamento allo scoccare dei 50...con una possibile tappa intermedia ai 45.
E se "la vita è un brivido che vola via" i nati nell'85' del comune di Treia possono dire di essersi goduti un grande momento di festa, leggerezza e autentica condivisione.
Continua a "infiammarsi", è proprio il caso di dirlo, il clima in casa Civitanovese. Durante il match pareggiato 0-0 contro il Montefano, valido per il campionato regionale, alcuni ultras rossoblù hanno manifestato il loro dissenso nei confronti del presidente Mauro Profili con gesti plateali e provocatori.
Nel corso del primo tempo, infatti, è apparso sugli spalti uno striscione eloquente con la scritta “Circo Profili”, mentre diversi fumogeni sono stati lanciati direttamente sul terreno di gioco del campo sintetico del Dell’Immacolata, provocando danni alla superficie.
A intervenire prontamente per rimuovere i fumogeni è stato il presidente del Montefano, Stefano Bonacci, che ha contribuito a riportare la situazione sotto controllo.
A seguito dei fatti, la Civitanovese Calcio ha diffuso un comunicato ufficiale in cui esprime «disappunto per quanto accaduto oggi sul campo di Montefano. Alcuni tifosi hanno lanciato fumogeni, interrompendo la partita; un comportamento che non rispecchia i valori della nostra società. Prenderemo le misure necessarie affinché episodi simili non si ripetano in futuro».
La vicenda segna un ulteriore capitolo della crescente tensione tra la tifoseria e la presidenza del club adriatico, con la dirigenza ora chiamata anche a risarcire i danni causati al campo sintetico.
(Foto di Pier Marino Simonetti)
Il pubblico ha risposto con entusiasmo ai primi appuntamenti del Macerata Humanities Festival promosso dall’Università di Macerata, che già alla vigilia dell’apertura ufficiale ha saputo accendere la città di voci, immagini e riflessioni. Dalla delicatezza poetica della mostra “Il soldatino pensò che era la pace” – a cura dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e di Ars in Fabula – fino alla potenza teatrale e ironica di Dioggene, lo spettacolo di Stefano Fresi che ha fatto vibrare di applausi ilTeatro Lauro Rossi, la giornata di venerdì ha confermato la forza del dialogo tra linguaggi artistici, cifra distintiva del festival.
Le tavole originali esposte in mostra nella bella sala appena restaurata di Palazzo Rotelli-Lazzarini, ex Banca d’Italia - visitabile fino al 30 ottobre, con orario 10:00–13:00 e 17:00–20:00 - fanno parte dell’albo illustrato “Il soldatino” scritto da Cristina Bellemo, illustrato da Veronica Ruffato, edito da ZOOlibri Stasera il festival prosegue con “Figlie dell’epoca.
Donne di pace in tempo di guerra” di Roberta Biagiarelli, spettacolo che intreccia narrazione civile e testimonianza storica, riportando alla luce la voce delle donne che seppero scegliere la pace in tempi di conflitto. Domani, martedì 14 ottobre, la giornata si aprirà alle 9.00 con il workshop Dialogo intergenerazionale e cultura del lavoro, promosso dai docenti Alberto Zanutto, Roberto Del Gobbo e Alessandra Fermani alla Lube Academy: un confronto dedicato alla collaborazione tra generazioni in azienda e ai valori che la rendono possibile.
Alle 18.00, all’Orto dei Pensatori, si terrà l’inaugurazione ufficiale del Festival con gli interventi del rettore John McCourt, della direttrice Fabiola Falappa, della presidente delle EUM Simona Antolini e dei rappresentanti delle realtà che sostengono la manifestazione. Chiuderà la giornata il concerto Dialogo con la comunità, alle 21.15 al Teatro della Filarmonica: il Tourdion Ensemble, coro femminile con arpa e due corni, guiderà il pubblico in un percorso musicale tra le opere di Johannes Brahms e Benjamin Britten, nel segno dell’ascolto come forma di incontro.
Il Macerata Humanities Festival è realizzato con il patrocinio di Regione Marche, Comune di Macerata e Fondazione Marche Cultura, e con il sostegno di iGuzzini, BCC Recanati e Colmurano, Fior di Grano, BPER Banca e Lube. Un festival unico nel panorama nazionale, il Macerata Humanities Festival trasforma le scienze umane in un laboratorio di idee e confronto sul presente.
Dal 14 al 17 ottobre, la terza edizione animerà la città con oltre cinquanta appuntamenti tra incontri, spettacoli, mostre e la fiera dell’editoria universitaria BooksUp! e affronta quest’anno il tema “La forza del dialogo. Saperi e pratiche per la vita comune”. Un invito a riscoprire il valore della parola e dell’ascolto attraverso la voce di protagonisti della cultura, del giornalismo e dello spettacolo come Domenico Iannacone, Catherine Dunne, Rossella Miccio, Gino Cecchettin, Cristina Bellemo, Veronica Ruffato, Elena Mil e Ado Hasanović.
Nella notte tra sabato e domenica, a Tolentino, i carabinieri hanno arrestato un 50enne tunisino per lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. L’uomo, residente in città, è stato bloccato in flagranza di reato dopo aver aggredito la moglie e successivamente i militari intervenuti per soccorrerla.
L’episodio è avvenuto intorno all’una di notte, quando alcuni cittadini hanno segnalato al numero unico di emergenza 112 la presenza di un uomo che, mentre camminava verso la zona residenziale adiacente al Comando della Compagnia carabinieri di Tolentino, strattonava una donna.
Ricevuta la segnalazione, la centrale operativa del 112 ha immediatamente allertato il militare di servizio alla caserma. Quest’ultimo, insieme a un altro carabiniere libero dal servizio, è intervenuto rapidamente, trovando la coppia nei pressi del comando.
Alla vista dei militari, l'uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica, ha reagito con violenza, aggredendo uno dei due carabinieri che tentavano di calmarlo. Nonostante la colluttazione, il militare è riuscito a bloccarlo e a metterlo in sicurezza.
Il 50enne, risultato essere il marito convivente della donna, è stato accompagnato negli uffici del comando per l’identificazione. Durante gli accertamenti, l'uomo ha continuato a manifestare comportamenti violenti, colpendo con calci e pugni pareti e arredi e danneggiando parte dei locali.
Considerato lo stato di alterazione, è stato trasferito al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata, dove è stato riscontrato un tasso alcolemico di 1,60 g/l (oltre il triplo rispetto al limite di legge). Il carabiniere aggredito ha riportato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni.
Dopo le formalità di rito, il tunisino è stato arrestato e trattenuto presso la camera di sicurezza della stazione dei carabinieri di Macerata, in attesa del rito direttissimo disposto dall’autorità giudiziaria.
Un secolo di vita e oltre sette decenni d’amore: San Severino Marche ha festeggiato la signora Antonia Coccettini, che ha raggiunto il traguardo dei 100 anni insieme al marito Dalmo Rocci, con cui condivide 72 anni di matrimonio.
La celebrazione, carica di affetto e gratitudine, si è svolta in un clima di grande emozione alla presenza della figlia Marisa, del nipote Mauro, dei pronipoti e di tanti amici e conoscenti che hanno voluto rendere omaggio a una coppia simbolo di unione e forza.
Nata a Gaglianvecchio, la signora Antonia ha trascorso una vita all’insegna del lavoro e della dedizione: dai campi alle famiglie presso cui ha prestato servizio, fino all’impiego nella storica fabbrica di marmette Grandinetti. Anche il marito Dalmo ha avuto una carriera laboriosa, tra cava, edilizia e mobilificio.
Oggi, nonostante il secolo di vita, nonna Antonia è ancora piena di energia: fa la spesa con il suo carrellino, cucina, lava e stira. Una vitalità che incarna lo spirito autentico della comunità settempedana.
A rendere omaggio alla longeva concittadina è stata anche la sindaca Rosa Piermattei, che ha portato gli auguri dell’intera città, consegnando alla centenaria un mazzo di fiori e una pergamena con le insegne di San Severino Marche.Un gesto simbolico per celebrare una donna che, con la sua vita, rappresenta un secolo di storia, sacrificio e amore.