Macerata, tutta piazze ordinate e colline ondeggianti, è una città che non si lascia leggere tutta d’un fiato. Ogni portico, ha qualcosa da raccontare: non solo fatti e date scolpite negli archivi, ma anche memorie popolari, frammenti di immaginario collettivo che resistono al tempo.
Ci sono luoghi che custodiscono cronache rigorose e altri che, invece, vivono nell’ombra di un racconto tramandato per secoli, oscillando tra il vero e l’incredibile. Un fascino che ricorda quel sottile brivido del rischio, lo stesso che oggi qualcuno cerca nei giochi online come National Casino Italy: una tensione antica, che lega la realtà alla possibilità, il quotidiano al meraviglioso.
Il richiamo della Sibilla appenninica
Tra le montagne che si ergono a sud di Macerata, i Monti Sibillini, prende vita la leggenda forse più celebre delle Marche: quella della Sibilla. Si dice che, in una grotta nascosta sul monte che porta il suo nome, dimorasse una regina incantatrice, capace di rivelare segreti e di sedurre cavalieri in cerca di risposte. La tradizione popolare, viva già nel Medioevo, attirò studiosi e viaggiatori da tutta Europa. Andrea da Barberino, con il suo "Guerrin Meschino", diede veste letteraria a questa figura, trasformandola in mito universale. Ancora oggi, quella grotta evoca domande senza tempo: era un luogo di magia o una semplice caverna? Le guide locali raccontano che pastori e contadini, per secoli, indicarono la montagna con timore e rispetto, come fosse custode di un mistero non del tutto spiegabile.
San Giuliano e la protezione sulla città
Dentro le mura cittadine, la figura di San Giuliano domina le cronache di fede e leggenda. Macerata lo venera come patrono, e non mancano gli episodi che hanno alimentato la sua fama miracolosa. Si ricorda, tra i più suggestivi, quello di una processione del Seicento che, colpita da una tempesta improvvisa, fu improvvisamente risparmiata dalla furia delle acque. I cronisti scrissero che la pioggia si aprì come un varco, permettendo al corteo di procedere intatto. Un evento che rafforzò la devozione al santo e che ancora oggi aleggia durante le celebrazioni, quando la città intera si ferma per sentirsi parte di un rito che unisce passato e presente.
La fata di Belforte del Chienti
Se ci si allontana verso i paesi dell’entroterra, Belforte del Chienti custodisce un racconto che sembra uscito da una fiaba. Una fata benevola, narrano le voci antiche, si aggirava tra i boschi offrendo acqua e ristoro ai viandanti smarriti. Ma non era una creatura ingenua: a chi mostrava irriverenza riservava piccoli dispetti, come rumori inspiegabili nelle case o animali impauriti senza motivo. Era, in fondo, un modo simbolico per educare al rispetto verso la natura e verso quel paesaggio che, ancora oggi, appare intatto e selvatico. Gli anziani del paese tramandavano queste storie come ammonimenti, ma anche come segni di una protezione misteriosa.
Il fantasma del castello Pallotta a Caldarola
Le mura massicce del castello Pallotta, a Caldarola, sono custodi di racconti che mescolano la storia nobile dei Pallotta con il brivido della leggenda. C’è chi giura di aver avvertito, nelle notti più scure, una presenza femminile: una giovane nobildonna, spirata in circostanze mai chiarite, che ancora vaga nei corridoi alla ricerca di giustizia. Visitatori e guide parlano di correnti d’aria improvvise, di un silenzio che cala pesante all’improvviso. Che sia suggestione o realtà, questo racconto continua ad affascinare chi varca il portone del castello, rendendo la visita un’esperienza che va oltre la semplice architettura.
Un patrimonio vivo
Oggi, Macerata non si racconta solo attraverso i suoi monumenti, lo Sferisterio o l’università secolare. Vive anche nelle voci che continuano a tramandare le storie della Sibilla, delle fate, dei miracoli. Sono narrazioni che riaffiorano nei toponimi, nelle feste popolari, nelle chiacchiere serali sotto i portici. Custodirle significa non solo onorare il passato, ma offrire al presente un senso di continuità, un filo invisibile che unisce le generazioni.
È stato individuato e rintracciato l'automobilista che, dopo aver danneggiato un'auto in sosta, si era allontanato senza fermarsi. Decisive le telecamere di videosorveglianza e l'attività investigativa della polizia locale di Macerata.
L’episodio risale al mese scorso, quando una cittadina maceratese si era presentata al comando della polizia locale per denunciare un grave danneggiamento alla propria auto, regolarmente parcheggiata. Secondo quanto riferito dalla donna, il suo veicolo era stato urtato violentemente da un’altra macchina in transito, che si era poi dileguata in direzione del centro di Macerata.
Raccolta la denuncia presso l'ufficio infortunistica, gli agenti hanno avviato immediatamente le indagini, analizzando con attenzione le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza installate nei comuni di Macerata e Montecassiano, lungo la probabile via di fuga del responsabile.
Le verifiche hanno permesso di individuare un’auto bianca visibilmente danneggiata in transito verso il centro cittadino. Dalle immagini è stato possibile risalire alla targa del veicolo e, di conseguenza, al suo proprietario, un cittadino straniero residente in zona. Convocato al comando, l'uomo ha ammesso le proprie responsabilità.
Il comandante Danilo Doria, insieme agli agenti coinvolti, ha informato la proprietaria dell'auto danneggiata sull’esito positivo delle indagini. La donna, commossa, ha ringraziato il personale per l'efficienza e la disponibilità dimostrate.
Il comandante Doria ha commentato: "Negli ultimi anni, l’impiego sempre più diffuso di sistemi di videosorveglianza ha rappresentato un elemento fondamentale per il rafforzamento della sicurezza urbana. Le telecamere, unite alla conoscenza del territorio da parte delle nostre pattuglie e all’esperienza del personale della centrale operativa, si rivelano strumenti decisivi per risolvere i casi e garantire giustizia ai cittadini".
L’episodio testimonia l'efficacia del lavoro della polizia locale di Macerata, costantemente impegnata nel tutelare sicurezza e legalità sul territorio, e conferma l'importanza della sinergia tra tecnologia e capacità investigativa.
Il Comune di San Severino Marche, con apposita delibera di Giunta, ha disposto i periodi di parcheggio a pagamento nell’area della suggestiva faggeta di Canfaito all'interno della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito in vista del culmine del fenomeno del foliage.
La Riserva, nota per le sue vaste faggete e per custodire il faggio più antico delle Marche da tempo inserito tra gli alberi monumentali d'Italia, si tinge in autunno di spettacolari colori che vanno dal giallo ocra al rosso scarlatto e marrone. La faggeta secolare, che si trova su un altopiano ai piedi del Monte San Vicino, è una delle mete più suggestive delle Marche in questo periodo.
Con Delibera di Giunta Comunale n. 118 del 18/04/2025 e Ordinanza n. 287 del 12/08/2025, il Comune ha disposto la sosta a pagamento per un totale di dieci giornate. Per il mese di ottobre: domenica 19, domenica 26, venerdì 31. Per il mese di novembre: sabato 1, domenica 2, sabato 8, domenica 9, sabato 15, domenica 16 e domenica 23.
Il parcheggio a pagamento sarà attivo dalle ore 8 alle ore 20. La sosta è tassativamente vietata dalle ore 20 alle ore 08.
Queste le tariffe: auto, camper, motorhome e van 5 euro, motocicli e veicoli al servizio di persone invalide con contrassegno europeo gratuito. Si specifica che è vietato l'ingresso ad autocarri e autobus.
L'Amministrazione comunale insieme all’Unione Montana Potenza Esino Musone, ente gestore della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, raccomandano vivamente di privilegiare giornate diverse da quelle indicate per una migliore e più piacevole esperienza nei luoghi naturalistici.
Per garantire la sicurezza e la tutela dell'area al raggiungimento della capienza massima consentita, il parcheggio verrà chiuso e la viabilità d'ingresso interdetta dal personale addetto. Si ricorda ancora che è severamente vietata la sosta in aree diverse da quella specificatamente indicata dalla segnaletica come parcheggio e che il campeggio e il bivacco sono sempre vietati.
Si ricorda che, in caso di condizioni meteo avverse, difficoltà tecniche o assenza di operatori addetti alla bigliettazione, l'ingresso sarà consentito liberamente.
Il foliage a canfaito è uno spettacolo che le Marche offrono a chi desidera immergersi nella natura e godere di escursioni e trekking. Per chi desidera visitare la zona, è consigliabile salire dal versante di San Severino Marche tramite la strada di Castel San Pietro o dal lato di Matelica, passando per il borgo dipinto di Braccano.
Il mondo della moda piange la scomparsa di Cesare Paciotti, imprenditore e stilista simbolo della calzatura italiana di lusso. Domani, la città che lo ha visto crescere e lavorare per tutta la vita lo saluterà nel funerale che si terrà alle ore 10 a Civitanova, nella chiesa di San Pietro, con successiva tumulazione nel cimitero di Montecosaro.
Le creazioni di Cesare Paciotti hanno saputo attraversare i confini nazionali fino a Hollywood e all’Asia, conquistando star internazionali come Naomi Campbell, Beyoncé, Paris Hilton, Eva Longoria, Maneskin, Blanco e Anna Dello Russo. Iconico il tacco a pugnale, emblema del brand e simbolo di un glamour audace e riconoscibile, presente anche nelle collezioni di gioielleria e accessori.
Cesare Paciotti, dopo gli studi al Dams di Bologna, nel 1980 insieme alla sorella Paola ha preso le redini dell’azienda fondata dai genitori Giuseppe e Cecilia, trasformando un piccolo laboratorio artigianale di Civitanova Marche in una punta di diamante del lusso italiano. Materiali pregiati, dettagli curati e uno stile identitario tra rock e glamour hanno fatto delle calzature Paciotti un’icona globale, mantenendo sempre il legame con il territorio marchigiano.
L’azienda ricorda Cesare Paciotti per il suo stile seducente e la straordinaria generosità umana, lasciando un’eredità indelebile nella moda e nel cuore di Civitanova. Lascia tre figli: Ludovica, Giuseppe Nicola e Diamante.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica, interpretando il profondo sentimento di cordoglio dell'intera comunità di Civitanova Marche, ha proclamato il lutto cittadino per la scomparsa di Cesare Paciotti, celebre imprenditore civitanovese e stilista calzaturiero. Le bandiere saranno esposte a mezz’asta per l’intera giornata di domani, martedì 14 ottobre, in segno di rispetto e partecipazione al dolore della famiglia.
C'è un filo invisibile che lega le persone nate nello stesso anno, nello stesso piccolo mondo. Per i ragazzi e le ragazze della classe 1955 di Appignano, quel filo si è stretto nuovamente, in occasione di un compleanno corale: i loro settant'anni. Un numero tondo, importante, che meritava di essere festeggiato non da soli, ma con chi si è condiviso infanzia e adolescenza.
l punto d'incontro è stato il ristorante Giardino dei Sapori, che per la durata di un lungo pranzo si è trasformato in un tuffo nel passato. Tra un piatto e l'altro, i dialoghi non sono stati semplici chiacchiere, ma il riannodarsi di storie individuali in un unico, grande racconto collettivo. I 70 anni, pertanto, sono un traguardo e la conferma che alcune amicizie restano sempre e s'impreziosiscono.
Venerdì 17 ottobre a Corridonia, presso Gelatomania in viale Trento 8, si terrà un evento speciale di cittadinanza attiva: il SlotMob, un’iniziativa volta a contrastare il gioco d’azzardo patologico e a promuovere il gioco sano. Dalle ore 19.30, la serata offrirà musica dal vivo con Dj Lenny, balli di gruppo, karaoke e momenti di aggregazione, il tutto in un bar che ha scelto di non installare slot machine e di adottare comportamenti virtuosi a favore dei clienti. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti, senza necessità di prenotazione.
L’iniziativa rientra nel progetto Hazzard, promosso dal team stammibene e realizzato da Cooperativa PARS ‘Pio Carosi’, Cooss Marche, Berta ’80 e Associazione GLATAD, in collaborazione con il Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’AST di Macerata nell’ambito del Piano Regionale Integrato. L’obiettivo è sensibilizzare la popolazione sui rischi legati al gioco d’azzardo e promuovere stili di vita più sani.
«Gli SlotMob vogliono dare spazio all’incontro e alla relazione – spiega Paolo Nanni, referente provinciale della rete SlotMob – al contrario dei giochi d’azzardo, che spesso provocano isolamento. Slot, gratta e vinci, scommesse e lotto istantaneo possono rappresentare un rischio per la salute e il patrimonio, catturando le persone nei momenti di fragilità».
All’evento saranno presenti operatori Pars e esponenti della Prevenzione del Dipartimento Dipendenze Patologiche. La partecipazione della cittadinanza rappresenta un sostegno simbolico e concreto alle attività commerciali che scelgono di promuovere il benessere psicofisico dei propri clienti e della comunità.
Ieri mattina a Colmurano il forno I Sette Artigiani ha festeggiato un traguardo importante: 30 anni di attività. Una giornata di festa che ha visto riunirsi accanto alle famiglie Giannini, Nardi e Orazi tutti coloro che nel tempo hanno apprezzato la qualità dei prodotti del forno, ma soprattutto la dedizione e l’amore con cui le famiglie hanno sempre lavorato.
L’attività nasce il 9 ottobre 1995 con il nome Forno GN, grazie a Daniele Giannini e Sandro Nardi, insieme alle rispettive mogli Cristina e Rita Orazi. Negli anni, l’azienda si è specializzata in biscotteria e panettoni, conquistando clienti non solo in tutta Italia, ma anche all’estero.
Nel 2019 il forno ha adottato il marchio I Sette Artigiani, consolidando la sua crescita in termini di qualità e fatturato. Oltre alla produzione, il successo dell’azienda si è costruito sulle relazioni e sul legame con il territorio, grazie alla partecipazione attiva alla vita comunitaria e a un impegno costante verso gli altri.
Questa storia racconta non solo il percorso di un’impresa artigiana di successo, ma anche la vicinanza di una famiglia al proprio territorio, capace di trasformare il lavoro quotidiano in un gesto di condivisione e passione.
Sabato 11 ottobre a Macerata si è svolto il congresso provinciale di Sinistra Italiana, che ha sancito la nascita della Federazione Provinciale. L’incontro ha registrato una partecipazione significativa tra gli iscritti, tra cui gli ex sindaci Tommaso Corvatta e Reano Malaisi, e ha visto la presenza di rappresentanti di forze politiche, associative e sindacali.
I saluti istituzionali e politici sono stati aperti da Gioia Santarelli, segretaria regionale, e Michele Verolo, coordinatore della segreteria regionale, seguiti da interventi di Chiara Bonotti, presidente dell’ANPI di Macerata, e Daniele Principi, segretario della CGIL provinciale. Hanno portato il loro saluto anche rappresentanti di Europa Verde, Partito Democratico, Giovani Democratici, Strada Comune, Macerata Bene Comune e Civico22.
L’introduzione è stata affidata a Leonardo Piergentili, reggente provinciale uscente, che ha sottolineato l’importanza di evitare narcisismi, egocentrismi e personalismi all’interno del partito e della coalizione. Piergentili ha inoltre evidenziato la necessità di costruire un campo progressista credibile, basato su progetti concreti e non su aggregazioni guidate solo da logiche elettorali. La chiusura del suo intervento ha posto l’accento sulla radicalità del pensiero, fondamentale per affrontare le questioni sociali alla radice.
Il congresso ha proseguito con una discussione interna sulle prospettive di Sinistra Italiana e di Alleanza Verdi e Sinistra, con un’analisi delle recenti elezioni regionali. La neo-costituita Federazione Provinciale ha ribadito l’impegno a promuovere iniziative in favore della pace, della solidarietà, della tutela dell’ambiente e dei diritti dei più deboli.
Al termine dell’Assemblea Provinciale, Leonardo Piergentili è stato riconfermato all’unanimità come segretario provinciale. Nei prossimi giorni saranno scelti gli altri membri della segreteria provinciale, a completamento della struttura della nuova Federazione.
La società Chiesanuova Football Club comunica di aver sollevato mister Roberto Mobili dall’incarico di allenatore della prima squadra. Una decisione difficile, maturata dopo un’attenta riflessione, ma ritenuta necessaria in questo momento della stagione calcistica.
"Desideriamo esprimere profonda gratitudine a Mobili - si legge in una nota della società - dal 2023 ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per la crescita del Chiesanuova, portando organizzazione, mentalità e risultati importanti, come testimoniano i due terzi posti consecutivi in Eccellenza, le semifinali playoff e la finale di Coppa Italia".
"Il suo percorso è stato, se non il più lungo, il più significativo nella storia del club e il suo contributo lascia un segno indelebile nella nostra comunità sportiva". "Ribadiamo tutto il dispiacere umano e sportivo per questa separazione anche se la situazione attuale di classifica ci impone di voltare pagina, con la speranza che questa azione possa dare una scossa al gruppo e rilanciare il nostro cammino in campionato. "A Mobili vanno i ringraziamenti più sinceri da parte della società, dello staff e di tutta Chiesanuova".
Grandi soddisfazioni per la Macerata Scherma alla 24a edizione del Trofeo del Conero. La classica della scherma marchigiana Under 14 ha visto brillare i giovani talenti della compagine maceratese. Sei i partecipanti della Macerata Scherma: Valerio La Porta, Agata Parenti, Chiara Bracalente, Alice Pieroni, Martina Censi e Giulio Gabrielli.
Valerio La Porta è stato autore di una gara superlativa che lo visto superare tutti gli avversari nella categoria "Giovanissimi" di Fioretto. L'undicenne maceratese si è imposto con ottima tecnica ed acume tattico ai rappresentanti di Jesi, Ancona e di tutte le società schermistiche della regione conquistando il primo posto nella classifica battendo in finale l'anconetano Mattia Stipa.
La treiese Agata Parenti ha confermato tutto il suo valore nella categoria "Ragazze" ottenendo un prestigioso secondo posto dietro alla jesina Emma Ciarimboli, tradizionale avversaria alla quale contende da due anni il primato nella regione Marche, alternandosi in testa alla classifica regionale.
Ottimo il quinto posto di Chiara Bracalente nella categoria "Giovanissime". Chiara pur essendo solo al secondo anno di pratica schermistica ha mostrato ottima tecnica e raccolto sei vittorie su otto incontri disputati.
Alice Pieroni e Martina Censi, atlete rispettivamente della categoria "Giovanissime" e "Bambine" hanno messo in luce interessanti progressi nella tecnica e nella mentalità agonistica. Il loro impegno è garanzia di risultati crescenti nel corso dell'anno sportivo.
Giulio Gabrielli infine ha esordito con la sua prima gara nella categoria "Ragazzi", soffrendo la maggior esperienza degli avversari, ma evidenziando grande passione che lo porterà a raccogliere soddisfazioni nelle prossime competizioni.
Complessivamente si conferma la qualità della scuola schermistica di Macerata dove i maestri Carola Cicconetti e Alfredo Gironelli, la preparatrice atletica Patrizia Memé alimentano ogni giorno la passione sportiva e favoriscono l'amicizia tra i ragazzi e le ragazze che frequentano la palestra di Collevario.
Dopo due anni di attesa e tre titoli conquistati nel 2023, la società sportiva Arcieri del Medio Chienti ha raggiunto un traguardo storico: il 50° titolo italiano. La vittoria è arrivata grazie a Marco Seri, che all’inizio di settembre ha conquistato il Campionato Italiano 3D a Polino, portando la società a un risultato prestigioso che le permetterà di ricevere dalla Federazione Italiana Tiro con l’Arco la stella di platino. Questo riconoscimento segue le precedenti stelle ricevute negli anni: la stella di bronzo per cinque titoli nel 2005, quella d’argento per dieci titoli nel 2008 e quella d’oro per 25 titoli nel 2011.
La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 11 ottobre 2025 presso la palestra di Belforte del Chienti e ha visto la partecipazione di numerose autorità sportive e istituzionali, tra cui il presidente e i consiglieri della Federazione Italiana Tiro con l’Arco, il presidente regionale CONI, il sindaco e l’assessore di Belforte del Chienti e il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri.
Il sindaco di Belforte del Chienti, Alessio Vita, ha espresso grande soddisfazione per l’operato della società, ricordando con emozione i suoi anni da giovane arciere nell’ASD Arcieri del Medio Chienti e il ruolo che ebbe nel contribuire a questi successi. L’anno prossimo, Belforte del Chienti sarà protagonista a livello nazionale ospitando nel mese di marzo i Campionati Italiani per Società, competizione in cui la squadra locale ha sempre ottenuto ottimi risultati.
Questa vittoria non rappresenta solo un traguardo numerico: è la conferma della continuità, della passione e della dedizione della società, che con questo 50° titolo scrive una pagina di storia nel tiro con l’arco italiano.
La Giunta comunale ha approvato un programma di iniziative per ricordare la professoressa Livia Brillarelli, figura di spicco del mondo culturale civitanovese scomparsa lo scorso mese di febbraio, che ha lasciato un segno indelebile nella comunità e nel mondo del nome del maestro di Danza Enrico Cecchetti. Il progetto, denominato "In ricordo di Livia Brillarelli", si articola in una serie di attività di particolare prestigio e rilevanza culturale realizzate con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche in collaborazione con l'associazione musicale Antonio Bizzarri a ricordo della musicologa nata a Civitanova, studiosa del noto ballerino e coreografo di fama internazionale, di cui creò anche l’omonimo Fondo donato alla biblioteca comunale Zavatti di Civitanova.
Tra le iniziative da organizzare figurano l’intitolazione di una via della città, la mostra "Enrico Cecchetti. Maestro di danza nel mondo" e un concerto che si svolgerà il 31 ottobre, con l’introduzione del maestro Andrea Foresi. Tra le musiche scelte, l'esecuzione del Requiem per Soli, Coro e Orchestra del compositore Gabriel Fauré, con la partecipazione dell'Ensemble "Sinfonietta Gigli", del Coro "Antonio Bizzarri" di Civitanova Marche diretto dal Maestro Luigi Gnocchini e la presenza del baritono Andrea Pistolesi e del soprano Sara Fulvi, nelle vesti di interpreti solisti
La sala conferenze della Biblioteca Mario Ciocchetti di Belforte del Chienti porta il nome di Rossano Cicconi. La cerimonia di intitolazione si è svolta sabato scorso, al termine di un seminario dedicato al professore scomparso il 4 settembre 2024. Una sala gremita ha partecipato all’intervento di relatori di rilievo che, dopo la prolusione a cura di Giammario Borri, con le loro significative testimonianze hanno restituito al pubblico il ritratto di un uomo, un insegnante, uno storico, un paleografo e un diplomatista che nella sua vita ha accolto l’insegnamento, la ricerca e la storia come una vocazione, lasciando oggi un patrimonio culturale inestimabile nel territorio di cui si è interessato.
L’incontro è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Belforte del Chienti - dove Cicconi ha insegnato e a cui nel 1982 dedicò la sua prima pubblicazione - grande l’impegno del consigliere Elio Carfagna che ha unito le forze con l’Unione Montana dei Monti Azzurri e il Centro Studi Storici Maceratesi per dar vita a un panel in cui sono intervenuti Pepe Ragoni, Marziano Rondina, Pio Francesco Pistilli, David Frapiccini, Maurizio Ficari, Paolo Paoloni, Luca Barbini, Annalisa Cicconi, Alberto Meriggi e Giampiero Feliciotti.
Il sindaco di Belforte del Chienti, Alessio Vita, ha ricordato di essere stato suo allievo più di vent’anni fa e ha raccontato alcuni aneddoti capaci - come ha detto il primo cittadino - «di far comprendere quanto il professore abbia lasciato in ognuno dei suoi studenti, che non dimenticava mai, il senso vero della cultura e della conoscenza».
A spiegare il motivo della scelta di intitolare a Cicconi proprio la sala conferenze della biblioteca è stato il consigliere Carfagna: «Qui - ha ricordato - nel 2023, il professore tenne la sua ultima conferenza per presentare il lavoro di ricerca sulla chiesa di Villa Pianiglioli a Belforte del Chienti. Questa biblioteca - ha sottolineato - porta ora due nomi importanti per la cultura e la storia del territorio: Mario Ciocchetti, insegnante che ha formato generazioni di studenti e che ha saputo trasmettere loro l’amore e la passione per Belforte e il territorio; e Rossano Cicconi, senza il quale la storia delle nostre terre non sarebbe stata così chiara, precisa e documentata. Il nostro invito, rivolto a coloro che frequentano la biblioteca e che vi accompagnano i giovani, è quello di soffermarsi davanti a questi due nomi per spiegare chi sono stati e cosa hanno rappresentato. Solo così, ricordando da dove veniamo, potremo guardare con consapevolezza al futuro».
In un momento di grande commozione è stata scoperta la targa in cui si legge: «Rossano Cicconi, insegnante, storico, paleografo, diplomatista, paladino della storia dei nostri territori».
Una giornata di emozioni, spiritualità e allegria ha scandito la festa dei sessantenni di Camerino, celebrata domenica 12 ottobre 2025. Ben 52 festeggiati, tutti nati nel 1965, si sono ritrovati per condividere un traguardo importante, tra ricordi, sorrisi e un forte senso di comunità.
Il programma si è aperto in un luogo dal fascino unico: la Chiesa del Convento dei Cappuccini di Renacavata, culla dell’Ordine Cappuccino. L’atmosfera raccolta e accogliente ha offerto lo sfondo perfetto per un momento di intensa spiritualità, dando inizio alla giornata con una messa dedicata.
A presiedere la celebrazione è stato Padre Damiano, quasi coetaneo dei festeggiati, che ha emozionato tutti con un’omelia profonda e toccante sul perdono e la gratuità. Le sue parole, semplici ma ricche di significato, hanno invitato a vivere con gratitudine, ad aprirsi agli altri senza aspettative e ad accogliere con serenità il tempo che passa, trasformando l’età in occasione di rinnovata speranza.
La cerimonia è stata accompagnata dalla musica e dal canto di Padre Fabio, che con la sua chitarra ha saputo creare un clima di gioia e condivisione, unendo le voci dei presenti in un autentico momento di comunione.
Conclusa la celebrazione, la festa è proseguita a Villa Fornari, dove buon cibo, musica e tanta allegria hanno trasformato il pranzo in un convivio indimenticabile. Tra brindisi, abbracci e ricordi, i festeggiati hanno rinnovato il piacere di stare insieme, testimoniando il valore dei legami che resistono al tempo.
Quella dei sessantenni di Camerino non è stata soltanto una festa di compleanno, ma un inno alla vita, all’amicizia e alla comunità: un’occasione per celebrare il passato con gratitudine e guardare al futuro con speranza.
Si è spento improvvisamente a 69 anni Cesare Paciotti, celebre imprenditore e stilista calzaturiero, fondatore dell’omonimo marchio che ha portato il nome di Civitanova Marche nel mondo. L’imprenditore è morto nella sua abitazione di Civitanova Alta, colto da un malore improvviso. Inutili i soccorsi: al loro arrivo, i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
La notizia della scomparsa ha suscitato profonda commozione nella comunità locale e nel mondo della moda, dove Paciotti era considerato un punto di riferimento per eleganza, innovazione e artigianalità.
Figlio d’arte, cresciuto in un ambiente dove il profumo del cuoio e la cura dei dettagli erano di casa, Cesare Paciotti aveva saputo trasformare l’eredità familiare in un marchio di lusso internazionale. Fin dagli anni Ottanta, il brand “Cesare Paciotti” è diventato sinonimo di stile italiano, design audace e qualità sartoriale, conquistando passerelle e boutique in tutto il mondo.
Sotto la sua guida, l’azienda di famiglia è diventata una delle eccellenze più riconosciute del Made in Italy, contribuendo a consolidare la reputazione delle Marche come terra di maestri calzaturieri.
Con la sua visione e la sua determinazione, Paciotti ha saputo unire artigianalità e innovazione, mantenendo viva la tradizione e portandola nel futuro. Il suo nome e il suo marchio resteranno per sempre legati a un’idea di lusso autentico e orgogliosamente italiano.
Negli ultimi tempi lo stilista, che aveva condotto una vita vissuta "a mille all'ora", si era ritirato a una dimensione più riservata. La sua azienda, guidata assieme dalla sorella Paola Paciotti, continua a operare a Civitanova, nella sede storica.
“Un innovatore che ha saputo trasformare il profumo del cuoio in stile e l’artigianalità civitanovese in un simbolo di eleganza” , lo ha ricordato il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica.
“Un vero ambasciatore del nostro saper fare, che ha portato con orgoglio l’identità di Civitanova sulle passerelle e nelle boutique di tutto il mondo. Alla famiglia Paciotti e a tutti i suoi collaboratori va il mio più sentito cordoglio. “A te, Cesare, l’abbraccio e il saluto della tua città”.
L'amministrazione comunale sta valutando l'ipotesi di proclamare il lutto cittadino e parteciperà con il gonfalone e la fascia tricolore alle esequie, la cui data non è ancora stata fissata.
Macerata è in lutto per la scomparsa, avvenuta oggi all'età di 83 anni, di Alberto Massarini, figura che ha profondamente segnato la vita civica e sportiva del capoluogo. Massarini è ricordato soprattutto per il suo ruolo di storico professore di educazione fisica, un mestiere svolto con dedizione per intere generazioni di studenti, in particolare presso il Liceo Scientifico Galileo Galilei, dove ha insegnato per molti anni.
Oltre all'impegno nell'istruzione, Massarini è stato un vero e proprio pioniere del nuoto locale. Ha contribuito attivamente allo sviluppo del polo natatorio di Macerata, offrendo la sua expertise al settore e seguendo l'evoluzione della struttura fino al termine della gestione della Filarmonica. La sua attività nel mondo dello sport si è estesa anche al fitness, con il suo servizio presso le palestre Madison e Supergym. Grande appassionato di sci, era riconosciuto come una figura chiave per l'intero movimento sportivo maceratese.
"Maceratese doc" molto conosciuto sul territorio, Massarini aveva anche manifestato il suo impegno civico scendendo in campo alle elezioni comunali del 2015 con la lista civica “Macerata Capoluogo”, a supporto della candidatura a sindaco di Mariella Tardella. La sua scomparsa lascia un vuoto in città. Numerosi sono i messaggi di affetto e vicinanza giunti alla famiglia, in particolare alla moglie Stefania e al figlio Alessandro.
Domani, 13 ottobre, alle ore 10 sarà possibile portare un ultimo saluto alla camera mortuaria dell'Ospedale di Macerata
La CBF Balducci HR cede in 3 set nella sfida del Fontescodella con la Wash4green Monviso nella seconda di andata di Serie A1 Tigotà: le piemontesi trovano la prima vittoria dell’anno, dominando il match dall’inizio alla fine, con una prestazione maiuscola in ogni fondamentale, mentre le arancionere non ritrovano la buona verve mostrata nella sfida d’esordio di lunedì scorso con Cuneo in cui hanno sfiorato il primo successo stagionale. Netta la differenza in attacco: 18 punti per la MVP Malual che attacca quasi al 60%, prova da sottolineare anche per la centrale Dodson (12) e per la schiacciatrice Davyskiba (14), ma anche a muro (9 vs 2) e al servizio (6 ace vs 1). Tra le maceratesi doppia cifra per Decortes (12) e Kokkonen (10).
Nel primo set Decortes si carica il peso dell’attacco (50%) arancionero ma non basta contro una Monviso molto attenta a muro (3) e pungente al servizio (3, 2 D’Odorico): le piemontesi fanno subito il break (4-8 e 9-16), gestendolo fino in fondo (18-25) con i colpi di Davyskiba e Dodson. Stessa trama nel secondo set: la Wash4green fa la voce grossa in attacco (52% vs 27%), Bridi gestisce bene la regia, Malual è la top scorer con 6 punti (67%), altri 4 muri piemontesi contribuiscono al 16-25 finale. La formazione di Marchiaro non toglie il piede dall’acceleratore nel terzo set: Malual imperversa in attacco (9 punti totali nel parziale) e spegne ogni velleità di rimonta arancionera: 17-25.
LA CRONACA
Coach Lionetti riparte con Bonelli-Decortes, Clothier-Crawford, Kokkonen-Kockarevic, Caforio libero. Coach Marchiaro sceglie Bridi-Malual, Dodson-Sylves, Davyskiba-D’Odorico, Moro libero.
Il muro di Sylves (3-5), l’ace di Davyskiba (3-6) e un altro muro stavolta di D’Odorico spingono Monviso sul 4-8. Decortes tiene il 5-9 in pipe ma le piemontesi sulla battuta di D’Odorico trovano un altro break (6-12), Kokkonen va a segno (7-12), Malual sbaglia (8-12). Arriva l’errore anche di Kokkonen (8-14), la finlandese si rifà (9-15), la Wash4green va a segno con Malual (10-17), Kokkonen contrattacca il 13-19, l’attacco di D’Odorico finisce in rete (14-19), Crawford va in primo tempo (15-21). Sul 16-22 c’è Ornoch per Kockarevic, la polacca va a segno (17-23), il set si chiude sul colpo di D’Odorico (18-25).
Il secondo set si apre con il break sul servizio di Dodson (2-4), Clothier va in fast (4-5), Decortes contrattacca (6-6), Dodson a filo rete firma il 6-8 e anche il 6-9. Kokkonen c’è (7-9), D’Odorico pure (8-11), le piemontesi allungano con il muro di Davyskiba (9-13), Malual contrattacca (9-14): entra Ornoch per Kockarevic. C’è l’ace di Dodson (9-15), Sylves mette il 9-16 e anche il 10-18, la francese continua a spingere al centro (11-19). L'attacco di Decortes è toccato (13-19), c’è l’invasione D’Odorico (14-19), Malual va a segno (14-21), Kokkonen va in lungolinea (15-21), Decortes passa (16-22). D’Odorico vincente (16-23), Ornoch non trova le mani del muro (16-25).
Terzo set con Ornoch in campo, Malual firma il 2-4, Kokkonen contrattacca (4-4), Crawford ferma D’Odorico (5-5), Dodson contrattacca (5-7). Clothier a filo rete (6-7), D’Odorico allunga (6-9), entra Piomboni per Kokkonen, Ornoch non trova le mani del muro (7-11), Malual contrattacca il 7-12. Entra Mazzon per Crawford, c’è il muro di Sylves (8-14), Decortes sblocca (9-15), Davyskiba va a segno (9-16) e ferma Ornoch (9-17), ancora Malual vincente, 9-18. Rientra Kockarevic per Ornoch, Davyskiba in pipe (10-20), Decortes a segno (11-20 e 12-21), Kokkonen contrattacca (13-21) e piazza il 14-22, oltre all’ace del 15-22. Davyskiba guadagna il match ball (16-24), il set si chiude 17-25.
CBF BALDUCCI HR MACERATA - WASH4GREEN MONVISO VOLLEY 0-3 (18-25 16-25 17-25)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bonelli, Kokkonen 10, Crawford 2, Decortes 12, Kockarevic 4, Clothier 4, Caforio (L), Ornoch 1, Piomboni, Bresciani, Mazzon. Non entrate: Batte, Capodacqua (L), Sismondi. Allenatore Lionetti.
WASH4GREEN MONVISO VOLLEY: D'Odorico 9, Dodson 12, Bridi 2, Davyskiba 14, Sylves 9, Malual 18, Moro (L), Bussoli, Siftar. Non entrate: Harbin, Scialanca (L). Allenatore Marchiaro.
Arbitri: Brancati, Salvati.
Note - Spettatori: 760, Durata set: 25', 25', 27'; Totale: 77'. MVP: Malual.
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Intanto faccio i complimenti a loro, perché secondo me hanno fatto una grande prova: battuta, muro, difesa ordinata su palla alta, che poi è quello che ci ha messo in difficoltà con continuità sul servizio. Il nostro problema, che fondamentalmente era già venuto fuori nelle amichevoli prestagionali e che non era venuto fuori contro Cuneo, è che quando un po’ le cose non ci riescono tecnicamente dobbiamo lavorare sul fatto che possiamo concentrarci su altri fondamentali, magari cercare di sfruttare break diversi, che non sono sul cambio palla ma sul break point. Dobbiamo essere più aggressivi in altre situazioni, e mettere da parte alcune cose su cui l’avversario ci mette in difficoltà più del dovuto, perché il loro tasso tecnico è ancora troppo alto per noi. Dobbiamo poi crescere molto di più in attacco e in difesa. Questo è compito mio e dello staff: al momento non siamo al livello di squadre come Monviso, quindi dobbiamo metterci con la testa giù e lavorare”.
Giorgia Caforio (libero CBF Balducci HR Macerata): “Conoscevamo il valore della squadra che avevamo di fronte e l’obiettivo era quello di approcciare la partita con lo stesso atteggiamento mostrato nella gara precedente, dove avevamo fatto una buona prestazione. Purtroppo loro ci hanno messo in difficoltà fin da subito e da parte nostra è mancata un po’ di aggressività in tutti i fondamentali. Da lì hanno preso il sopravvento e non siamo riuscite a reagire come avremmo voluto”.
La Cucine Lube Civitanova chiude quarta la Jesi Volley Cup 2025 dopo la sconfitta al tie break (25-15, 21-25, 22-25, 25-22, 19-17) con la Yuasa Battery Grottazzolina nella Finalina al PalaTriccoli. Per i biancorossi il quadrangolare targato Jesi Volley & Sport non porta gioie sul piano dei risultati sportivi, ma si conferma utile per il volume di gioco di un roster che, complice la rassegna iridata di settembre nelle Filippine, non si è quasi mai allenata al completo nella preseason.
Dopo un inizio da dimenticare, ancora appesantita dagli allenamenti e con i finalisti iridati a riposo, la Lube ritrova il bandolo della matassa, ma pecca in lucidità nel finale del quarto set e spreca la palla della vittoria al tie break consegnando poi il terzo posto nelle mani di una Yuasa mai doma e trascinata dai 26 punti del top scorer Tatarov (57% di positività con 2 muri). Tra i rivali in doppia cifra anche Fedrizzi (15) e Magalini (13). Sul fronte Lube si fanno apprezzare Poriya (19 punti con 1 ace) e Kukartsev (15 punti, di cui 2 a muro). Bella prova di Tenorio con 2 ace e 5 muri. I biancorossi forzano molto il servizio (30 errori e 6 ace contro l’unico della Yuasa). Bel duello a muro tra i due team (10-10).
LA GARA
Lube schierata con Boninfante al palleggio, i tre schiacciatori Loeppky, Poriya e Duflos-Rossi, i centrali D’heer e Tenorio, Bisotto libero.
Per la Yuasa l’ex Lube Falaschi in cabina di regia e Tatarov bocca da fuoco, in banda Magalini e Fedrizzi, al centro Pellacani e Petkov, libero l’ex biancorosso Marchisio.
Grottazzolina trova lo strappo sull’attacco di Magalini dalla seconda linea e il successivo attacco out di Duflos-Rossi (10-6), per poi allungare a muro e approfittando delle leggerezze biancorosse (16-8). Sul 18-12 entra “Kuka”, poco dopo lo raggiunge Orduna. Dopo un breve frangente favorevole alla Lube, Grottazzolina ritrova le sue fiammate e chiude con un buon distacco (25-15), forte dei 5 punti di Tatarov. Biancorossi ancora imballati in attacco.
Civitanova torna in campo con una testa diversa (1-4), ma scambio dopo scambio la Yuasa cresce a muro (9-9) e trova il sorpasso con il diagonale di Tatarov (12-11). I biancorossi spingono al servizio e riprendono le redini del set (15-17). I due ace di Tenorio allargano la forbice (19-23). Nel finale entra Kukartsev e trova il mani out dopo il bel servizio di Loeppky (21-25), il più costante dei suoi con 5 punti e l’83%. Per la Lube 3 ace, per la Yuasa 4 muri.
La Lube azzecca lo sprint anche nel terzo set (2-5) e allunga con Boninfante (3-7). Sul 7-11 Kukartsev entra per Loeppky. Proprio quando sembra spaesata (9-14), la Yuasa ritrova lucidità sul turno al servizio di Petkov (14-15) e impatta con l’ace di Falaschi (16-16). La battuta di Poriya e il muro del subentrato Podrascanin rompono l’equilibrio (21-24). Poriya completa l’opera con il punto n. 8 e il 70% (22-25). Civitanova comanda i giochi anche al servizio (2 a 1 gli ace), a muro (3 a 1 i block) e nell’efficacia della ricezione.
Nel quarto set la Lube schiera la diagonale Orduna-Kukartsev, in banda Duflos-Rossi e Poriya, al centro Tenorio e Podrascanin, libero Bisotto. Si lotta punto a punto con Kukartsev (6 punti con il 75%) che si fa sentire da posto 2 e con Tatarov (8 punti con il 62%) che risponde colpo su colpo. Dopo un lungo inseguimento la Yuasa trova il sorpasso e il break su muro di Pellacani (23-21). Rocambolesco il 25-22 finale di un set deciso da episodi.
Formazione biancorossa immutata al tie break. Da applausi il muro a uno di Tenorio e l’ace di Podrascanin (3-6). Petkov tiene a galla Grottazzolina con due prodezze (6-7), ma la Lube ritrova lo strappo e va sul +3 col muro di Kukartsev (7-10). La Yuasa si rifà sotto con Tatarov, che firma anche il mani out del pari (11-11). Dopo il muro vincente di Tenorio (13-14) la Lube spreca il pallone della vittoria e annulla i match ball in serie degli avversari prima di capitolare 19-17.
Dichiarazioni Giampaolo Medei (allenatore Cucine Lube Civitanova):
"Ho deciso di dare spazio a tutti, credo che avessero bisogno di trovarsi in campo in partite ufficiali. La mole di lavoro questa settimana è stata pesante e credo che anche i giocatori reduci dal Mondiale abbiano un po' subito un calo di energie. Ci sono molte cose da analizzare perché abbiamo giocato col freno a mano tirato. Le aspettative sono alte su di noi e dobbiamo riuscire a sviluppare il nostro gioco anche in condizioni non perfette; questo è un po' il tema del torneo. I ragazzi oggi hanno rimontato e lottato fino alla fine, quindi a livello agonistico credo che la squadra abbia dimostrato le sue qualità. Tecnicamente abbiamo bisogno di lavorare, di stare tutti insieme e progredire perché il gruppo ha dei margini enormi di crescita e deve arrivare il prima possibile al massimo livello di gioco. Stasera è mancata lucidità in alcuni frangenti, soprattutto all'inizio come in Semifinale con Milano. Questo è un aspetto da risolvere. Ci tengo a ringraziare i tifosi che sono accorsi numerosi, faremo di tutto per dargli bella soddisfazione alla prima giornata di campionato!"
Yuasa Battery Grottazzolina - Cucine Lube Civitanova 3-2 (25-15, 21-25, 22-25, 25-22, 19-17)
GROTTAZZOLINA: Magalini 13, Cubito ne, Vecchi (L) ne, Falaschi 2, Stankovic, Pellacani 8, Petkov 8, Petkovic me, Fedrizzi 15, Marchiani ne, Koprivica ne, Tatarov 26, Marchisio. All. Ortenzi
CIVITANOVA: D’heer 3, Gargiulo ne, Loeppky 8, Orduna 1, Bisotto (L), Balaso (L) ne, Boninfante 4, Poriya 19, Nikolov ne, Kukartsev 15, Podrascanin 4, Bottolo ne, Duflos-Rossi 9, Tenorio 12. All. Medei
(L). All. Ortenzi
Arbitri: Mochi e Totò.
Note: durata set: 22’, 25’, 28’27’, 20’. Totale 2h 2’. Yuasa: errori servizio 18, ace 1, muri 10, attacco 55%, ricezione 43% (27%). Lube: errori servizio 30, ace 6, muri 10, attacco 45%, ricezione 48% (27%). Spettatori: 2.500.
Al “Leonardo Capponi” di Treia si sfidano l’Aurora Treia ed il P.S.Elpidio nel match valevole per la sesta giornata del Girone B di Promozione.
Mister Ricci inserisce Gabrielli dal primo minuto ed in attacco si affida al collaudato tridente Cirrottola, Borrelli, Mazzoni.
Mister Mengoni schiera il neo acquisto Venturim e propone un attacco con Mannozzi supportato da Amici e Ioele. In settimana i rivieraschi hanno salutato l’esperto difensore Trombetta.
PRIMO TEMPO:
Parte bene l’Aurora che sfiora il vantaggio dopo due soli giri di lancette. Punizione insidiosa del solito Borrelli che termina di poco sul fondo.
Gli ospiti si affacciano per la prima volta al 18’ con Mannozzi ma il suo tiro termina sopra la traversa.
Al 21’, Borrelli impegna Luccerini autore di un buon intervento, sulla respinta si fionda Cirrottola che manca di poco la sfera.
Il vantaggio locale si concretizza al 29’: il classe 2007 Gabrielli colpisce di prima intenzione con una staffilata che si insacca all’angolino. Prima marcatura con la nuova maglia biancorossa per l’ex Matelica.
Il P.S.Elpidio risponde con la punizione di Mannozzi che viene facilmente neutralizzata da Testa.
La prima frazione di gara si chiude con i padroni di casa avanti di un goal sugli ospiti.
SECONDO TEMPO:
Nella ripresa i rivieraschi aumentano il peso offensivo con l’ingresso di Algarbe.
Gli ospiti provano ad imbastire delle trame offensive ma è l’Aurora a collezionare due palle goal nitide. Luccerini si rende ancora protagonista di due buoni interventi.
Al 58’, Algarbe prova a rendesi pericoloso senza però riuscire a centrare il bersaglio.
Il raddoppio dei biancorossi viene confezionato al 63’: Mazzoni fugge palla al piede e viene steso in area dopo esser stato raddoppiato da due avversari. Per l’arbitro non ci sono dubbi sull’assegnazione del penalty.
Dagli undici metri si presenta Borrelli che non sbaglia e trova la sua sesta segnatura in campionato.
L’Aurora sfiora il tris al 71’: Mazzoni inventa un numero dei suoi, calcia a giro ma trova un ottimo Luccerini che compie una parata da autentico numero 1.
Due minuti più tardi, Gattafoni richiama l’attenzione dell’arbitro chiedendo l’assegnazione di un calcio di rigore che però non viene ravvisato.
Nel finale non succede molto, i padroni di casa gestiscono bene il vantaggio mancando il tris prima con Guzzini e poi con Arias. I blu cerchiati si gettano in avanti alla ricerca del goal che riaprirebbe la contesa senza però essere particolarmente incisivi.
Quinta vittoria su sei partite per l’Aurora che rimane in testa alla classifica. La formazione cuciniera, in quattro confronti tra campionato e coppa, non ha ancora subito reti tra le mura amiche.
Resta fermo a quota 7 punti il Porto Sant’Elpidio che comunque potrà trarre degli spunti per ripartire in vista del prossimo impegno.
TABELLINO
AURORA TREIA: Testa, Calamita, Dominino, Alla, Ballanti, Tavoni, Gabrielli (84’ Bonifazi), Guzzini (70’ Garcia F), Cirrottola (64’ Arias), Borrelli (81’ Di Gennaro), Mazzoni (81’ Cacciamani).
A disposizione: Palazzo, Zeqiri, Guglielmo, Seye. Allenatore: Simone Ricci.
PORTO SANT’ELPIDIO: Luccerini, Donzelli, Magliulo (66’ Del Rosso), Vallasciani T, Cerquozzi, Smerilli, Macchini, Venturim (68’ Gattafoni), Ioele (45’ Algarbe), Mannozzi (56’ De Luca), Amici (56’ Miliozzi). A disposizione: Del Moro, Chiodini, Shakaj, Vallasciani I.
Allenatore: Andrea Mengoni.
MARCATORI: Gabrielli 29’, Borrelli (RIG) 63’.
ARBITRO: Nicola Denti – Sezione di Pesaro.
ASSISTENTI: Ginevra Angelini – Sezione di Fermo; Amir Bardi – Sezione di Macerata.
NOTE: ammoniti Testa, Alla e Mannozzi; angoli 5-2; recuperi 1’-5’; presenti circa 300 spettatori al “Leonardo Capponi” di Treia.
Prestazione di carattere e successo di prestigio per la Maceratese, che supera 2-1 L’Aquila all’Helvia Recina al termine di una gara intensa e combattuta. I biancorossi ribaltano lo svantaggio iniziale con le reti di Osorio e Marras, conquistando la terza vittoria in campionato e salendo a quota 9 punti in classifica.
La partita
Partenza vivace dei biancorossi, subito pericolosi al 7’ con un tiro-cross di Osorio che sfiora la traversa. Al 14’ però sono gli ospiti a passare in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Brunetti trova la deviazione vincente di testa per lo 0-1.
La reazione della Maceratese è immediata: al 18’ Ambrogi inventa per Papa, che calcia a lato a tu per tu con Michelin, ma l’azione viene fermata per fuorigioco. Al 22’ è Gagliardini a salvare i suoi con un grande intervento sul tentativo in lob di Banegas. Ambrogi ci prova ancora da fuori al 25’, ma il tiro finisce alto. Il primo tempo si chiude senza ulteriori emozioni.
Nella ripresa L’Aquila si fa subito vedere con un tiro-cross di Cioffredi (2’), poi al 7’ un fallo di Morganti su Sparacello porta al rigore per gli ospiti: Banegas spreca calciando a lato e la Maceratese resta in partita.
Al 14’ arriva la più nitida occasione biancorossa: Osorio serve basso in mezzo per Ruani, che però calcia debolmente. È il preludio al pareggio, che si materializza al 18’: punizione perfetta di Marras e incornata vincente di Osorio per l’1-1 che infiamma l’Helvia Recina.
Passano pochi minuti e la Maceratese completa la rimonta: al 23’ Cirulli, lanciato in contropiede, viene steso da Michelin, rigore ineccepibile. Dal dischetto Marras è glaciale e firma il 2-1.
Negli ultimi minuti i biancorossi difendono con ordine, resistendo al forcing finale degli abruzzesi. Dopo cinque minuti di recupero il signor Saccà di Messina fischia la fine: grande festa in campo e sugli spalti per una vittoria meritata e dal peso specifico enorme.
TABELLINO
Serie D – Girone F
Maceratese-L’Aquila 2-1
Maceratese: Gagliardini, Perini, Morganti, Mastrippolito, Ciattaglia, Ruani, Ambrogi, Marras, Gagliardi, Papa (7’ st Cirulli), Osorio
A disposizione: Cusin, Sciarra, Vanzan, Lucero, Nasic, Sabattini, Lorenzi
All. Possanzini
L’Aquila: Michelin, Cioffredi (29’ st Astemio), Trifelli, Tavcar, Buchel, Zampa, Di Renzo, Banegas, Sparacello, Scognamiglio (29’ st Carella), Brunetti
A disposizione: Pareiko, Corigliano, Lombardi, Mantini, Tomas, Ndoye, Tondi
All. Coraggio (Pochesci squalificato)
Marcatori: 14’ pt Brunetti (L), 18’ st Osorio (M), 24’ st rig. Marras (M)
Arbitro: Saccà (Messina)
Assistenti: Barretta (Pistoia) – Poneti (Firenze)
Ammoniti: Morganti (M), Tavcar, Zampa (L)
Note: spettatori numerosi, pomeriggio soleggiato.