Nel tardo pomeriggio di oggi, a Tolentino, il crollo parziale di un edificio in demolizione ha provocato danni a due abitazioni vicine. L’episodio è avvenuto intorno alle 18:45 in via Giovanni Bezzi.
Secondo quanto riferito, durante le operazioni di abbattimento effettuate con una pinza demolitrice, parte dei materiali di risulta avrebbe superato il perimetro del cantiere, colpendo il tetto e le grondaie di due palazzine prospicienti. I lavori, iniziati proprio oggi, erano programmati fino al 26 maggio nell’ambito del piano di ricostruzione post sisma.
Immediato l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento locale, supportati da una squadra specializzata e da un mezzo proveniente dal comando provinciale di Macerata. Sul posto anche un funzionario tecnico per le verifiche strutturali. Fortunatamente non si registrano feriti, ma in via precauzionale è stata evacuata una famiglia di quattro persone, una coppia con due figli, residente in uno degli edifici danneggiati.
A seguito del sopralluogo tecnico effettuato dall’ingegner Lorenzo Calamita, ispettore dei Vigili del Fuoco di Macerata, e dall’ingegner Katiuscia Faraoni, responsabile del settore lavori pubblici del comune di Tolentino, è emersa la necessità di interdire l’accesso agli edifici prospicienti il cantiere e di chiudere completamente al traffico pedonale e veicolare via Giovanni Bezzi. La parte dell’edificio ancora da demolire risulta infatti gravemente compromessa, con un concreto e reale pericolo di ulteriori crolli.
Per motivi di sicurezza pubblica, il sindaco Mauro Sclavi ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente che dichiara l’inagibilità indotta per pericolo di crollo di due appartamenti, fino al completo ripristino delle condizioni di sicurezza. Contestualmente, è stata disposta la delimitazione e l’interdizione dell’area compresa tra i civici 6 e 14 di via Giovanni Bezzi con barriere antintrusione.
Alla ditta esecutrice dei lavori è stato imposto di incaricare un tecnico qualificato che certifichi l’eliminazione delle cause di rischio e garantisca il ripristino delle condizioni di sicurezza anche sulla pubblica via.
Presenti sul posto anche gli agenti della polizia locale per la gestione della viabilità e la messa in sicurezza dell’area. Le operazioni di accertamento e monitoraggio continueranno nelle prossime ore
Domenica 11 maggio si è tenuto a Roma il 14º Campionato Italiano di Brazilian Jiu-Jitsu, un evento di rilievo nazionale organizzato da Bjj Italia che ha visto la partecipazione di numerosi atleti provenienti da tutta la penisola. Tra le realtà più brillanti spicca la Hachiman Dojo asd, che ha preso parte alla competizione con otto atleti, tornando a casa con un bottino di ben dodici medaglie, tra cui due ori, quattro argenti e sei bronzi.
Gli atleti della Hachiman si sono distinti in entrambe le categorie in gara, con e senza kimono, affrontando con determinazione e spirito sportivo ogni singolo incontro. Nella categoria Gi, Lorenzo Giachetta ha conquistato la medaglia d’oro nei Pesi Medi Master 1 cintura bianca, mentre Guido De Dominicis e Nicolò Massaccesi hanno ottenuto due bronzi rispettivamente nei Pesi Mediomassimi e Massimi Master 1 cintura blu. Medaglia d’argento, invece, per Maicol Flamini nei Pesi Super Massimi Master 1 cintura blu.
Passando alla categoria NoGi, il team ha replicato il successo con prestazioni altrettanto degne di nota. Guido De Dominicis ha brillato nuovamente, questa volta vincendo l’oro nei Pesi Mediomassimi Master 1 cintura blu. Argento per Nicolò Massaccesi e Maicol Flamini, entrambi nella stessa categoria ma in diverse divisioni di peso, e per Francesca Camilletti, protagonista tra le cinture bianche nella categoria leggeri adulti. I bronzi sono arrivati grazie a Jaime Figueiredo, Cristian Corsi, ancora Lorenzo Giachetta e Andrea Pizzicotti, tutti capaci di dimostrare tenacia e talento.
"Sono davvero orgoglioso dei miei ragazzi. Hanno combattuto con il cuore, senza risparmiarsi mai e dimostrando grande impegno, anche chi si affacciava per la prima volta al mondo agonistico - ha commentato il coach Matteo Fiorentini, fondatore e direttore tecnico della Hachiman Dojo -. Questi risultati sono il frutto di mesi di allenamento intenso e costante. Far parte dello Stabile Fight Team e poter apprendere sotto la guida del Maestro Filippo Stabile è per noi motivo di grande onore".
Archiviata questa importante esperienza, per gli atleti della Hachiman Dojo è già tempo di tornare in palestra per prepararsi alle prossime sfide. L’associazione sportiva dilettantistica, attiva nelle arti marziali, ha due sedi operative: a Montefano presso la bocciofila in via Imbrecciata 48 e a Recanati nella palestra della scuola elementare “Lorenzo Lotto” in via dei Politi 21.
Il gruppo di Recanati e Castelfidardo dell'Associazione Nazionale Alpini ha partecipato alla 96° adunata che si è svolta a Biella. Tra le circa 100.000 penne nere che hanno raggiunto il capoluogo piemontese, presenti anche quelle guidate dal capogruppo Samuele Galassi. Con lui Fabio Semplici, Sestilio Nardi, Carlo Cipolloni, Francesco Conti, Gianluca Grufi e Ivano D'aleo.
Per tutti il consueto passaggio tra le due ali di folla nella sfilata conclusiva che si è snodata tra le vie del centro storico dopo tre giornate di festa. Il gruppo, che conta 39 iscritti e impegnato in molteplici attività di solidarietà e volontariato, festeggia proprio quest'anno i sessant'anni di vita, in quanto venne costituito nel 1965 in memoria della medaglia d'oro al valor militare, maggiore Mario Alessandro Ceccaroni.
Profumi intensi, sapori autentici e tanta allegria: è tutto pronto per la 51ª edizione della Sagra del Fungo, uno degli appuntamenti gastronomici più attesi della primavera maceratese. L'evento si svolgerà nel fine settimana del 16, 17 e 18 maggio, presso il Palazzetto dello Sport di Cessapalombo, che per il secondo anno consecutivo accoglierà la festa offrendo uno spazio ampio, coperto e ideale anche per ballare.
Organizzata con passione dalla Pro Loco di Cessapalombo, la sagra celebra il re del sottobosco con una proposta culinaria ricca e irresistibile: risotti e tagliatelle ai funghi, polenta bianca e rossa, funghi fritti, arrosto e trifolati, grigliate miste, arrosticini e tante altre prelibatezze locali.
Ogni serata sarà animata da musica dal vivo e tanto divertimento: venerdì 16 maggio si balla con Marco e Claudia, sabato 17 maggio è la volta del celebre fisarmonicista Roberto Carpineti e domenica 18 maggio, festa per pranzo e cena, e dalle 18:00 musica con Gianni e Roberto.
Il Palazzetto, recentemente adattato per ospitare eventi anche danzanti, offre uno spazio confortevole e coperto in caso di maltempo, ideale per godersi lo spettacolo in allegria. La Sagra del Fungo non è solo una festa gastronomica, ma un momento di incontro, tradizione e convivialità per tutta la comunità.
Trecento pellegrini lungo la Via Lauretana hanno sancito il successo dell'edizione 2025 di Cammini Aperti nelle Marche. Tutte esaurite le prenotazioni per i percorsi promossi in regione che hanno visto, nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 maggio, cento partecipanti per ciascuno dei tre itinerari proposti: da San Firmano a Recanati, da Urbisaglia all’Abbadia di Fiastra e da Muccia a Camerino.
A fare da cornice, oltre alla bella giornata, le bellezze naturalistiche e architettoniche, così come i luoghi di culto scoperti durante i percorsi. I camminatori sono stati divisi in gruppi da 25 persone, ognuno dei quali accompagnato da guide escursionistiche esperte di Marche Active Tourism.
"Abbiamo potuto constatare come siano state esperienze capaci davvero di lasciare un’impronta nell’animo dei partecipanti - ha dichiarato il direttore dei Cammini Lauretani Simone Longhi -, una due giorni resa possibile grazie al Ministero del Turismo e all’agenzia Sviluppumbria, al sostegno del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e del Commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli, così come al supporto del Settore Turismo della Regione, di tutti i sindaci e le autorità religiose coinvolte, le quali hanno fatto in modo che queste giornate potessero svolgersi al meglio, dalla messa in sicurezza dei percorsi all’accoglienza, fino alla distribuzione dei pasti".
Suggestiva, sabato 10 maggio, la partenza in mattinata dall'Abbazia di San Firmano, a Montelupone, verso Recanati, che ha consentito di approfondire la figura del Beato Firmano. Ad accogliere i camminatori il parroco don Giacomo Ippolito e il sindaco Rolando Pecora: "Si è trattato di un riconoscimento e di una tappa importante per l’Abbazia - ha dichiarato proprio il primo cittadino -, riuscire a fare rete e collaborare porta a risultati del genere che rendono merito alla bellezza dei luoghi come questo posti lungo il tragitto che porta a Loreto".
Da San Firmano i camminatori si sono poi diretti a Recanati, dove è stata inaugurata per l’occasione la segnaletica della Via Lauretana nel territorio. I gruppi, salutati dal sindaco Emanuele Pepa, dal consigliere delegato Simone Simonacci e, in rappresentanza del comune di Macerata, dall’assessore Paolo Renna, si sono raccolti in piazza Giacomo Leopardi prima di visitare la vicina chiesa di Sant’Anna, dove si può ammirare la riproduzione in scala della Santa Casa di Loreto. Al termine dell’iniziativa don Pietro Spernanzoni, accompagnato da don Samuele Sapio, ha salutato e benedetto i partecipanti.
"I pellegrini hanno potuto apprezzare una parte delle bellezze di Recanati e sono certo che questa giornata stimolerà la loro curiosità e il loro ritorno - ha dichiarato Pepa -, c’è sintonia con gli organizzatori per consentire sempre una maggiore accoglienza e garantire gli investimenti necessari per la sicurezza del percorso". Parole riprese dal consigliere Simonacci: "Cammini aperti ha ufficialmente inaugurato la nostra segnaletica lungo la Via Lauretana – ha ribadito –, abbiamo così dato da questo fine settimana il benvenuto a tutti i pellegrini d’Italia e del Mondo, in un territorio in cui da sempre è profonda la devozione mariana e alla Santa Casa".
In contemporanea, nel segno dell’inclusione si è percorso il tratto tra l’Anfiteatro romano di Urbs Salvia, alla presenza del sindaco Riccardo Natalini, e l’Abbadia di Fiastra. Ad arricchire l’esperienza la collaborazione con Anffas Macerata, presente con il presidente Marco Scarponi; e l’associazione “I Nuovi Amici", rappresentata da Ombretta Linfozzi; che, oltre ad animare il cammino, hanno partecipato con quaranta loro iscritti.
Ad effettuare il tragitto anche Gianni Tenti del settore turismo della regione Marche. Nel piazzale antistante l’Abbadia i pellegrini sono stati poi accolti da Francesco Ricotta (consigliere della Fondazione Giustiniani Bandini), dal sindaco di Tolentino Mauro Sclavi e dal vescovo di Macerata e presidente CEM, monsignor Nazzareno Marconi.
"Il nostro territorio riflette il connubio tra arte e spiritualità che deve essere il motore di queste esperienze - ha affermato il sindaco Natalini, augurando buon cammino ai partecipanti -, come Comune faremo la nostra parte con azioni a supporto di queste iniziative in favore di un turismo spirituale e che sia accessibile a tutti".
Il vescovo Marconi si è soffermato proprio sulla logica sviluppata intorno all’accoglienza: "Aprirsi a incontrare persone che vivono situazioni svantaggiate è parte di quel camminare insieme proprio della Chiesa - ha evidenziato -, i cammini servono anche a questo tipo di riflessione: in un tempo in cui viviamo costantemente tutto di corsa e senza attenzione alla realtà che ci circonda, c’è bisogno proprio di rallentare per capire il valore delle cose. Non si può 'credere' di corsa e non penso che sia neanche facile vivere di corsa".
Spiritualità e aspetti naturalistici sono stati rimarcati anche dal sindaco Sclavi: "All'Abbadia di Fiastra è stato visibile nei volti dei pellegrini quello che possiamo definire benessere interiore - ha aggiunto -, questo camminare lento, cogliere nei passi il nostro pensare, può essere un’occasione per ritrovare se stessi in una società che invece ci spinge alla deriva".
Non meno intensa dal punto di vista emozionale è stata la tappa di domenica mattina, anch'essa sold out, che ha rappresentato un vero e proprio spaccato dell’identità appenninica. Il ritrovo suggestivo presso l’Eremo del Beato Rizzerio, nel territorio del comune di Muccia, ha dato il via a una tappa in cui i camminatori si sono immersi nel patrimonio naturalistico, culturale e religioso che li ha condotti, senza scoraggiarsi da un piccolo inciampo meteo, verso Camerino.
Nello stesso giorno, nella città ducale è stata inaugurata dall’arcivescovo Francesco Massara, presso la chiesa Santa Maria delle Grazie, situata lungo il tracciato, la mostra "Il Dono. L’Arte, i Documenti, le Testimonianze" a cura di Luca Barbini, archivista dell’arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche.
Alla partenza e all’arrivo nel Convento dei frati cappuccini di Renacavata, di particolare interesse come primo storico insediamento dell’Ordine, anche in questo caso è da rilevare la vicinanza dei primi cittadini di Muccia e Camerino. Presente alla tappa, così come in quella del giorno precedente tra San Firmano e Recanati, anche Carla Alfonsi del settore turismo della regione Marche.
Alle informazioni sul programma della giornata si sono aggiunte le testimonianze di Letizia Reversi, della Fondazione dell'Eremo del Beato Rizzerio, e di Federica Feliciani, guida ambientale e rappresentante della Rete nazionale delle donne in cammino; prima del saluto dei sindaci e la benedizione di padre Hipolito Alberto Arcos Juarez.
"È importante attraverso queste manifestazioni nazionali far conoscere questi luoghi per valorizzare figure importanti come il Beato Rizzerio e le nostre peculiarità - ha detto il sindaco di Muccia Mario Baroni -, così come tenere accesa l’attenzione sulla ricostruzione dei nostri paesi dopo il sisma del 2016".
Importanza ribadita anche dal sindaco di Camerino, presente, come Baroni, anche a Renacavata con l’assessore al Turismo Silvia Piscini; ad accoglierli il padre guardiano fra Fabio Chiodi. "I pellegrini hanno attraversato due Comuni che sono un po’ il simbolo di quel cratere sismico e che, nonostante le ferite del terremoto, custodiscono una grande bellezza - ha affermato in tal senso Roberto Lucarelli -, per questo il cammino lento potrà sempre in modo maggiore aiutare la valorizzazione di queste zone".
Sabato 10 maggio è stata inaugurata a Castelraimondo, in Corso Italia, la postazione defibrillatore in memoria di Matteo Fattinnanzi. Castelraimondo diventa così una città cardioprotetta.
La famiglia Fattinnanzi ha deciso di donare un DAE a disposizione della comunità se dovesse servire, un importantissimo strumento salvavita, fondamentale in presenza di un arresto cardiaco. Con un suo utilizzo in maniera tempestiva le possibilità di non avere danni sono tanto più alte, meno è il tempo che si impiega per intervenire.
La Croce Rossa di Matelica si è impegnata e ha fatto sì che questa donazione potesse concretizzarsi con questo preziosissimo DAE. I volontari della Croce Rossa hanno poi fatto una dimostrazione con dei manichini dedicata a chi voleva utilizzare e provare questo strumento.
Presenti all’inaugurazione il sindaco del comune di Castelraimondo Patrizio Leonelli, il sindaco della città di Matelica Denis Cingolani ed il vicesindaco Rosanna Procaccini, il presidente della Croce Rossa di Matelica Domenico Belardinelli, il presidente della Croce Rossa di Castelraimondo Silvano Giori, il consigliere regionale Renzo Marinelli, per l’Arma dei Carabinieri il maresciallo Claudio Di Noia e Don Gilberto Spurio, che ha provveduto a dare la benedizione.
Il sindaco del comune di Castelraimondo Patrizio Leonelli ha sottolineato il lodevole gesto della famiglia Fattinnanzi relativo alla donazione di un defibrillatore: "L’amministrazione comunale di Castelraimondo ci tiene a ringraziare i coniugi Stefano e Carmen Lavinia, per il bellissimo gesto di solidarietà e generosità. In seguito alla perdita del loro bambino, Matteo, che aveva solo qualche mese di vita, per una malformazione cardiaca, si sono aperti verso gli altri, donando questo defibrillatore, anziché rinchiudersi nel loro dolore. Molto commovente, il momento in cui, il fratello di Matteo, ha tagliato il nastro lasciando così volare in cielo tre palloncini bianchi dedicati al piccolo che ci ha lasciati prematuramente".
La sala Giunta del palazzo comunale in piazza della Libertà, a Macerata, è ufficialmente intitolata a Maria Pucci, la prima donna, nel 1946, a essere stata eletta nell’assise cittadina. Prima dell’inizio della seduta odierna del Consiglio comunale, infatti, si è svolta la cerimonia di scoprimento della targa posta all’entrata della sala.
Presenti il sindaco Sandro Parcaroli, il presidente del consiglio comunale Francesco Luciani, la vice sindaco e assessore alle politiche sociali e alle pari opportunità Francesca D’Alessandro, della presidente del Consiglio delle donne nonché consigliere Lorella Benedetti, della vice presidente del Consiglio delle donne Laura Orazi, di Barbara Lombi e Paola Olivelli, associate Soroptimist, della figlia Antonella Cernetti, di Eleonora Marsili autrice del libro "Miss Montecitorio non rinuncia alla maternità – L’attività parlamentare di Maria Pucci", delle autorità civili e militari, tra cui il Prefetto Isabella Fusiello, e rappresentanti dell’Amministrazione comunale e del Consiglio stesso.
Tutti concordi nell’affermare che Maria Pucci ha rappresentato una figura importante per la comunità maceratese e che, con l’intitolazione avvenuta oggi, si desidera onorare non solo il suo impegno e la sua dedizione al servizio pubblico, ma anche i valori di solidarietà e inclusione che ha sempre promosso.
Maria Pucci è divenuta quindi emblema della donna che in quegli anni si batteva per la rivendicazione dei propri diritti e portavoce di ideali quali la sincerità, l'onestà e la coerenza, visibili soprattutto nella sua scelta coraggiosa ed umana di interrompere la carriera politica per non rinunciare alla famiglia e alla maternità.
Una scelta, quella di intitolare la sala Giunta a Maria Pucci, che l’amministrazione ha assunto in seguito all’ordine del giorno approvato dallo stesso Consiglio proposto dal Consiglio delle donne su iniziativa della componente integrata Soroptimist.
Nata a Catanzaro il 23 aprile 1919, secondogenita di Pia Marcolini, una maestra originaria delle Marche e di Eduardo, geometra, Maria Pucci si laurea in Storia medievale all’Università di Bologna nel 1941 e lavora come insegnante. Nel 1944 si trasferisce a Macerata, dove insegna al Liceo classico e frequenta l’Azione cattolica, ricoprendo ben presto un ruolo dirigente come delegata dei gruppi femminili.
Nel 1945 si iscrive alla Democrazia cristiana e nel 1946 è candidata alla Costituente (non verrà eletta) e al Consiglio comunale, risultando la prima donna eletta. Alle prime elezioni legislative del 1948 è eletta alla Camera ma nel 1950, dopo il matrimonio con il giudice Giulio Cesare Cernetti e la nascita della figlia Antonella, annuncia pubblicamente le dimissioni, motivate dalla decisione di dedicarsi esclusivamente alla professione e alla maternità.
Negli anni successivi è preside dell’Istituto Magistrale di San Ginesio, nel Maceratese e nel 1966 si trasferisce a Perugia, dove risiede fino alla morte avvenuta il 10 agosto 1996.
Riportare sulla costa marchigiana i turisti dell’entroterra e dell'Umbria, fidelizzando un pubblico di prossimità attraverso accoglienza e cultura. È questo l'obiettivo di "Creare Valore", il nuovo progetto promosso dall’associazione Viviamo Civitanova aps, guidata da Manola Gironacci.
L’iniziativa, nata dalla collaborazione con oltre 60 attività locali tra stabilimenti balneari, ristoranti, alberghi, B&B, negozi e professionisti, punta a incentivare un turismo "di casa", in grado di generare ricchezza senza doverla cercare altrove. "Fidelizzare il nostro turismo senza andarlo a cercare molto lontano sarebbe strategico per far rimanere e redistribuire ricchezza all'interno della nostra regione", ha spiegato la presidente Gironacci.
Il progetto mette al centro il valore del volontariato e della rete del terzo settore, dimostrando come sia possibile costruire un’offerta turistica attrattiva anche a costo zero. Tuttavia, l’associazione sottolinea come a rendere veramente efficace il programma sarebbe stato l'affiancamento da parte dell'amministrazione comunale con un cartellone eventi estivi promosso con anticipo, a partire già da aprile o maggio.
“Lo scorso anno - denuncia la presidente - il calendario estivo è stato presentato a luglio, troppo tardi per influenzare le scelte dei turisti. La promozione è quasi assente dalle delibere, e così si rischia di vanificare investimenti importanti”.
Secondo dati citati nella nota stampa - frutto di uno studio realizzato da Agis, Università IULM e Makno - ogni euro speso per cultura e spettacoli genera 1,7 euro di produzione di beni intermedi e 2,4 euro di valore aggiunto. Inoltre, il 68% degli spettatori dichiara di spendere in media 53 euro a evento tra ristoranti, parcheggi, bar e shopping, rendendo quindi la cultura un vero motore economico.
"Eventi come Risuona la Piazza, se adeguatamente pubblicizzati, potrebbero diventare un volano economico per l’intero territorio", ha aggiunto Gironacci, sottolineando l’importanza di una pianificazione strategica. "Una stima realistica - afferma l'associazione - suggerisce che un budget di promozione pari almeno al 10% della spesa totale per cultura e turismo (stimata in 2 milioni di euro) potrebbe garantire un ritorno economico tangibile e diffuso".
La richiesta rivolta all'amministrazione è chiara: investire con lungimiranza nella promozione turistica e culturale, valorizzando il lavoro di chi sul territorio si impegna ogni giorno per creare accoglienza e opportunità. Solo così, conclude l’associazione, si potrà "creare valore" reale per l’intera comunità.
Proseguono i controlli a tappeto delle forze dell'ordine sul rispetto delle normative nei locali pubblici della movida civitanovese. La squadra di polizia amministrativa della divisione Pasi (Polizia Amministrativa e sociale - Passporti, Armi e Licenze) ha infatti condotto una serie di accertamenti durante il mese di aprile, finalizzati a verificare la regolarità delle licenze e il rispetto delle prescrizioni previste per la gestione degli esercizi pubblici.
Nel corso delle ispezioni, svolte in diverse serate, sono emerse quattro violazioni di natura amministrativa a carico di alcuni titolari di locali. Le infrazioni contestate riguardano la somministrazione di bevande alcoliche a minori di età compresa tra i 16 e i 18 anni, pratica vietata dalla legge ma purtroppo ancora diffusa in determinati contesti del divertimento notturno.
Ulteriori irregolarità sono state riscontrate in merito all'impiego del personale addetto alla sicurezza. In almeno un caso è stato accertato l'utilizzo di operatori non iscritti all'apposita lista prefettizia, requisito obbligatorio per poter svolgere tale funzione. Non solo: è stata contestata anche la mancata comunicazione alle autorità competenti dell'impiego di personale regolarmente iscritto, omissione che configura una violazione amministrativa.
Gli agenti hanno elevato le relative sanzioni, ma l’attività di controllo non si ferma qui. Sono infatti in corso ulteriori accertamenti per verificare l'eventuale presenza di altre irregolarità, che potrebbero condurre all’adozione di provvedimenti più severi, come la sospensione temporanea delle licenze di esercizio.
Numerosi i metalli pesanti che il Club Vela Portocivitanova si è visto consegnare ai suoi giovani timonieri nel corso dei due importanti eventi sportivi in questo fine settimana. Ben 16 i ragazzi che hanno gareggiato alla terza tappa dell’Italia Cup ILCA 2025 tenutasi a Riva del Garda e che ha radunato oltre 300 velisti provenienti da tutta Italia e non solo.
Sono 5, invece i premiati: Per l'Ilca 4, con 138 partecipanti e 8 prove disputate, si piazzano sul podio Cesare Pierdomenico come 3° maschile, 1° Under 16 (4 overall) e Maria Chiara Fuligna come 3^ femminile (19^ overall).
Concludono in Gold Fleet Alessandro Nasini 13°, Tommaso Netti 20° e Luca Piantoni 53°; in Silver Fleet Benedetta Cruciani 15^ e Tommaso Campetti 25°. Per l’Ilca 6, con 109 partecipanti e 8 prove disputate, finiscono in Gold Fleet Francesco Luzi 19°, Federico Spagnoli 35° e Cecilia Belletti 36^.
Per l’Ilca 7, con 41 partecipanti e 8 prove disputate in flotta unica, sono stati premiati Paolo Freddi 3° Overall, Kenje Sem Werpers 1° Under 21 (7° overall) e Federico Cittadini 1° Under 19 (9° overall). Scendendo nella classifica, seguono Domenico Lamante 18°, Claudio Natale 20° e Filippo Vignola 22°.
Ad accompagnare i ragazzi sono stati i due allenatori Claudio Vallesi e Giacomo Sabbatini, che ha così ha commentato la trasferta: “A Riva del Garda, per noi che veniamo dal mare, troviamo sempre condizioni difficili. Quindi, sono molto contento dei risultati ottenuti, anche dei ragazzi che non hanno ottenuto il podio. Abbiamo visto molti spunti positivi, ma anche molte cose da migliorare in vista dei Campionati Giovanili che si terranno sullo stesso campo tra agosto e settembre".
Nella seconda tappa dell’Optimist Italia Kinder Joy of Moving di Follonica sono stati una ventina i giovanissimi velisti a partecipare, 5 Cadetti nella divisione B, dove hanno regatato 95 atleti, e 15 Juniores nella divisione A, con 335 atleti totali.
Tra i Cadetti, Kilian Breda conquista il podio come 3^ overall su 95; seguono Tommaso Pierdomenico 24° overall e 2° atleta classe 2016, Emil Verhoeven 34°, Anita Pietrella 56^ e Maximilian Neundorf 89°.
Tra gli Juniores, Mia Paoletti si trova sul podio come 3^ femminile e 10^ overall, preceduta, nella classifica femminile, da Carol Veneri del Circolo della Vela Bari in 2^ e Annalie Meoni della Fraglia Vela Malcesine che conquista la 1° posizione.
In Gold fleet, Olivier Verhoeven si piazza al 38° posto, Lorenzo Pietrella al 75°, Niccolò Di Marino al 76°, Elena Cardinali in 91^ posizione e Clarissa Montagnoli in 113^. In Silver Fleet, Giulia Pierdomenico arriva 34^, Federico Dolci 55° e Olivia Cardinali 63^. In Bronze Fleet, rimangono Alessandro Fabietti, Giovanni Belfiore, Fabio Paniccia, Francesco Boschi, Anna Loncao e Francesco Pagani.
Il team Cadetti è stato seguito dall’allenatore Giacomo De Carolis, quello Juniores da Michele Rinaldi. Il commento di Rinaldi: "Sono soddisfatto perché finalmente i ragazzi hanno prodotto spunti nuovi e positivi, mettendo in atto quanto abbiamo studiato in allenamento, briefing e debriefing. Anche l’ottimo risultato di Mia, 3^ femminile e 10^ overall, riflette questo nuovo atteggiamento della squadra".
Venerdi 16 maggio alle ore 21 presso la Biblioteca "Mario Ciocchetti" a Belforte del Chienti verrà presentato il libro "Tso diario di un ricovero obbligato" di Loretta Tartufoli.
L’autrice da voce a donne che la società, ancora oggi, tende ad etichettare con la crudele semplicità di una parola: pazze.
Vengono colte le sfumature e le complessità delle persone che vivono nel reparto psichiatrico di un mondo che ancora fa fatica a comprendere la profondità delle anime femminili, rifugiandosi troppo spesso in diagnosi superficiali e stereotipi che stigmatizzano il desiderio di essere autentiche , senza compromessi, e la necessità di adattarsi alle aspettative sociali.
L’autrice non si limita a raccontare le vite di queste donne; le svela, le illumina dall’interno, con rispetto e amore per ogni piega di dolore e di resistenza.
Mette in luce come la “pazzia” può diventare un’etichetta imposta da da una società che ancora teme l’intensità delle emozioni, la capacità di resistere alle aspettative, al desiderio di non essere domate.
Le donne descritte da Loretta non sono pazze: sono esseri umani complessi, pieni di dolore, speranza,talento, desideri inappagati ricordi spezzati.
Ogni protagonista è portatrice di una storia che racconta il conflitto tra un sé autentico e un sistema che vorrebbe soffocarlo, di una identità che lotta contro le gabbie invisibili del giudizio.
L’autrice contesta la facilità delle diagnosi intese come sentenze; indaga nel profondo di ogni personaggio per rivelarne la bellezza e la complessità riconoscendo che la pazzia è spesso un grido di dolore, di solitudine, di ricerca disperata di libertà e di ascolto.
È un lettura avvincente di storie che inducono il lettore ad una profonda meditazione su situazioni complesse che spesso la società intende rimuovere e marginalizzare e “aggiungerei” ad una riflessione sulla corretta applicazione dello spirito e degli obiettivi della legge Basaglia,
Loretta Tartufoli è stata una insegnante, ma la sua poliedricità si coniuga con il teatro, la pittura, la fotografia e naturalmente la scrittura sua passione da sempre. Ha iniziato con fiabe, racconti brevi, e romanzi.
L'atmosfera della Nazionale la marciatrice cussina Elisa Marini l'aveva già assaporata più volte in virtù delle molteplici convocazioni a Tirrenia o in altre località per gli stage allestiti dalla Federazione. L’ultima poche settimane fa.
Stavolta però la convocazione è speciale perchè la Marini vestirà la maglia azzurra in virtù della partecipazione per l'Italia ai Campionati Europei di marcia - gara sui 10 km e categoria donne Under 20 - che si terranno a Podebrady, in Repubblica Ceca, domenica 18 maggio.
Una prima volta storica ed emozionante per la giovane classe 2006 che già può vantare un titolo italiano alle spalle e diversi podi. Con lei festeggia anche l'allenatore Diego Cacchiarelli. La notizia infine riempie d’orgoglio il Cus Macerata che non vedeva un suo atleta gareggiare con la maglia dell'Italia dall'ormai lontano 1992.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricevuto in Comune Nicolò Corallini, talento emergente della Cluana Boxe di Civitanova Marche, che ha recentemente conquistato il titolo di Campione Regionale Under 19, accompagnato dal maestro Stefano Marsili. Un momento emozionante per celebrare una vittoria sportiva, ma anche il percorso di un giovane che rappresenta al meglio i valori della comunità civitanovese.
Nel corso dell’incontro, il primo cittadino ha consegnato a Nicolò, un attestato ufficiale di riconoscimento da parte dell’Amministrazione comunale. “Nicolò è l’esempio concreto di cosa significhi credere in un sogno e lavorare duramente per realizzarlo – Fabrizio Ciarapica –. I suoi successi rappresentano un messaggio importante per tutti i giovani: con impegno, umiltà e passione si può arrivare lontano. La sua storia è quella di un ragazzo che non si è mai arreso, che ha trasformato le difficoltà in forza e le cadute in occasioni per rialzarsi. Per Civitanova è già un orgoglio, e siamo certi che lo sarà sempre di più. A Nicolò ho detto di continuare a combattere per costruire l’uomo che sarà ispirare gli altri con l’esempio e l’umiltà. Un ringraziamento speciale ai Maestri Stefano Marsili e Stefano Castellani, a tutta la famiglia della Cluana Boxe, perché rappresentano una guida vera per tanti ragazzi: una palestra di sport, ma soprattutto di vita, dove si insegna a lottare con le mani e con il cuore.”
L’attestato descrive Nicolò come simbolo di dedizione, coraggio e riscatto. Un riconoscimento che vuole andare oltre il ring e abbracciare il valore umano e sociale di chi, con sacrificio, diventa esempio per un’intera generazione.
Il giovane pugile, visibilmente emozionato, ha ringraziato il Sindaco e l’intera città per la vicinanza e il sostegno, ribadendo il suo impegno a continuare a crescere, dentro e fuori dallo sport.
Il maestro Stefano Marsili ha voluto sottolineare con orgoglio i tanti traguardi raggiunti dalla Cluana Boxe, che oggi conta oltre cento iscritti: “È un momento bello e significativo per tutta la nostra realtà. Nicolò è la dimostrazione di quanto il lavoro costante, il sacrificio e la determinazione possano portare lontano. A lui vanno i miei complimenti, come atleta e come ragazzo: serio, rispettoso, sempre pronto a mettersi in gioco”.
In un momento in cui cresce costantemente il numero di studenti cinesi interessati a proseguire gli studi in Europa, l’Università di Macerata riafferma il proprio impegno per l’internazionalizzazione e per il dialogo accademico e culturale con la Cina. La visita del rettore John McCourt, avviata domenica scorsa, si inserisce all’interno di una lunga tradizione di scambi tra i due Paesi, che risale al XVI secolo con l’opera di Matteo Ricci — il gesuita maceratese, noto in Cina come Li Madou — tra i primi europei a stabilire un autentico e duraturo dialogo culturale con l’allora Impero Cinese, contribuendo alla diffusione del pensiero scientifico e umanistico occidentale nel contesto confuciano.
Nel corso della visita, il rettore McCourt ha espresso la sua soddisfazione per la calorosa accoglienza ricevuta e per il clima di apertura e collaborazione. «Italia e Cina condividono un passato ricco e una straordinaria profondità culturale. Oggi, al di là delle differenze politiche, il mondo accademico dimostra una grande capacità di comprensione reciproca e una volontà concreta di lavorare insieme. È nostro dovere, come università, creare ponti tra culture e generazioni, per formare cittadini del mondo e contribuire a un futuro in cui la cooperazione internazionale sia sempre più solida».
La missione si è aperta con una visita altamente simbolica a Qufu, città natale di Confucio, figura centrale della filosofia cinese. Il rettore e tutta la delegazione di UniMC ha reso omaggio alla tomba del grande pensatore e ha incontrato alcuni rappresentanti della Qufu Normal University, ateneo noto per il suo impegno nella valorizzazione della tradizione educativa confuciana. Lunedì la delegazione è statadelle istituzioni accademiche più antiche e autorevoli della Cina, con oltre 65 mila studenti distribuiti in sei campus. Dopo la visita al Centro di Ricerca e Sperimentazione sulla Cultura Tradizionale Cinese, McCourt ha incontrato i vertici dell’ateneo e sottoscritto un importante protocollo d’intesa volto a rafforzare la cooperazione accademica tra le due università.
Ad accompagnarlo, Giorgio Trentin, direttore dell’Istituto Confucio dell’Università di Macerata, che da anni promuove con successo la conoscenza della lingua e della cultura cinese in Italia, contribuendo al dialogo tra le due realtà accademiche. Nel corso dell’incontro con il vicepresidente della Shandong University, Yi Fan, e con alcuni presidi di facoltà, è emersa una volontà comune di sviluppare nuove collaborazioni nei settori delle lingue e letterature, della filosofia, dell’economia, dell’archeologia e delle scienze sociali. Particolare attenzione è stata rivolta anche alle opportunità offerte dalle tecnologie digitali e dall’intelligenza artificiale, strumenti sempre più centrali nella didattica e nella ricerca contemporanea.
“Questa visita – conclude Mc Court - non rappresenta solo un passo significativo verso nuove sinergie internazionali, ma si inserisce nel solco di una relazione storica tra Italia e Cina che attraversa i secoli e si rinnova oggi con slancio e visione. L’Università di Macerata, anche forte del suo ruolo all’interno dell’Alleanza Europea Erua, si conferma un ponte culturale attivo e consapevole tra due grandi civiltà della conoscenza, impegnata nella costruzione di un sapere globale, inclusivo e orientato al futuro”.
Momenti di tensione nel pomeriggio di ieri nel centro di Camerino, dove un uomo armato di coltello ha minacciato il proprio datore di lavoro. A lanciare l’allarme alcuni passanti, insospettiti dalle urla e dalla scena concitata.
Sul posto è prontamente intervenuta una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Camerino, che ha individuato l’aggressore, un 30enne di origine romena, operaio impiegato in una ditta impegnata nei lavori di ricostruzione post sisma.
L’uomo, in evidente stato di agitazione psicofisica, stava brandendo un coltello e minacciava un connazionale di 56 anni, titolare dell’azienda per cui lavorava. Nonostante i ripetuti tentativi dei militari di calmarlo, il giovane non ha collaborato e ha anzi cercato di aggredirli all'avvicinarsi della pattuglia.
I carabinieri sono riusciti a bloccarlo, disarmarlo e trarlo in arresto senza ulteriori conseguenze per le persone coinvolte. Al termine delle formalità di rito, l’operaio è stato condotto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Le grida di una giovane donna hanno squarciato il silenzio dell’alba maceratese, facendo scattare l’intervento urgente dei carabinieri. Era il 10 maggio scorso quando i militari della sezione radiomobile della Compagnia di Macerata sono accorsi presso un'abitazione cittadina, allertati da una segnalazione. Non c’è stato tempo da perdere: gli uomini in divisa hanno dovuto forzare il portone d’ingresso per entrare e prestare soccorso a una studentessa di origine colombiana, vittima di un'aggressione all'interno delle mura domestiche.
Una volta entrati, la scena che si è presentata agli occhi dei carabinieri era chiara: la giovane era scossa e in evidente stato di shock. Accanto a lei, il compagno - un 27enne di origine romena, residente in provincia di Pescara - appariva agitato e ostile. È stata la stessa vittima a raccontare ciò che era accaduto poco prima. Secondo la sua testimonianza, il giovane l'aveva aggredita fisicamente, l'aveva spintonata, afferrata con violenza per i capelli e le aveva tappato la bocca con forza per impedirle di chiedere aiuto.
Ma l'incubo non è finito nemmeno con l'arrivo dei soccorsi. Quando i militari hanno chiesto al ragazzo di allontanarsi per poter ascoltare la fidanzata in sicurezza, lui si è opposto con veemenza. Poi, la situazione è degenerata: ha spintonato e preso a calci uno dei carabinieri nel tentativo di ostacolare l’intervento. A quel punto è stato bloccato e ammanettato, quindi condotto in caserma.
Lì, il 27enne è stato denunciato all’autorità giudiziaria con accuse pesanti: maltrattamenti in famiglia aggravati, violenza privata, e violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La ragazza si è riservata di formalizzare la denuncia contro il fidanzato. Dopo i primi soccorsi ricevuti dai militari, si è recata al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata, dove i medici le hanno riscontrato lesioni compatibili con l’aggressione e le hanno assegnato una prognosi di 20 giorni.
Si arricchirà di due magnifici e rari preparati museali che il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha messo a disposizione dei visitatori: sono, infatti, in arrivo due nuovi camosci al Museo, che saranno esposti al pubblico, per la prima volta, in occasione della XVII edizione del Grand Tour dei Musei Marche.
Il 18 maggio, alle ore 10:30, si terrà presso il Centro di Educazione Ambientale Valle del Fiastrone una visita al Museo del Camoscio e l’esposizione di questi due nuovi esemplari e, a seguire, un laboratorio manuale per la realizzazione di un camoscio con la tecnica del traforo del legno. Le attività, a cura del Cea Valle del Fiastrone, sono gratuite e su prenotazione.
Il 25 maggio, inoltre, in occasione della Giornata Europea dei Parchi, Il comune di Fiastra invita a partecipare a un’altra visita guidata gratuita al Museo del Camoscio Appenninico e a prendere visione, con l’occasione, dei due nuovi camosci arrivati. L’amministrazione ringrazia l’Ente Parco per questi due preparati museali, che vanno ad arricchire il Museo del Camoscio, e invita tutti a scoprire la storia del camoscio nei Monti Sibillini, insieme alle guide del Parco del Cea Valle del Fiastrone.
Un’azienda agricola trasformata illegalmente in un’autofficina e deposito di rifiuti pericolosi è stata scoperta dai carabinieri forestali nel corso di un’operazione congiunta condotta dai Nuclei di Macerata, Abbadia di Fiastra e Pieve Torina, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata.
Il blitz è scattato nei capannoni dell’impresa situata nel comune di Morrovalle. Al loro arrivo, i militari si sono trovati davanti a una scena surreale: ben 135 veicoli, molti dei quali incidentati o privi di parti meccaniche, abbandonati sia all’interno che all’esterno degli edifici. Le auto erano coperte da strati di polvere e guano di piccione, alcune colme di pezzi meccanici.
Nel corso del controllo, sono stati identificati tre lavoratori, due dei quali impiegati irregolarmente, oltre a un artigiano carrozziere. All’interno del capannone erano accatastati oltre 60 motori, molti non bonificati, e una grande quantità di componenti auto, come frizioni, cambi, radiatori, sportelli, alternatori e filtri d’olio esausto, tutti stoccati in modo incontrollato e senza adeguati sistemi di contenimento.
Gli accertamenti hanno rivelato che l’attività veniva svolta completamente senza autorizzazioni, in violazione delle normative sulla sicurezza sul lavoro e sulla gestione dei rifiuti. Per questo motivo, i militari hanno proceduto al sequestro penale dell’intera officina abusiva e dei 135 veicoli, nonché al sequestro amministrativo delle attrezzature utilizzate.
Due persone sono state denunciate: il titolare dell’azienda agricola e il detentore dei veicoli, ritenuti responsabili della gestione illecita in concorso. A loro carico sono state elevate sanzioni per un totale di 10.328,66 euro.
«L’azione dei carabinieri – spiegano le forze dell’ordine – ha permesso di fermare un’attività completamente abusiva e potenzialmente pericolosa, sia per i lavoratori, privi di tutele, sia per l’ambiente, data la presenza di rifiuti pericolosi non gestiti correttamente».
L’estate 2025 ha un nuovo punto di riferimento sul lungomare di Civitanova Marche: Otto SeaSide, chalet iconico che si prepara a regalare una stagione di emozioni indimenticabili, tra gastronomia d’eccellenza, eventi musicali, cocktail d’autore e un’accoglienza curata nei minimi dettagli.
A guidare la macchina organizzativa è Nicola Della Valle, General Manager dello chalet: "Porto una visione operativa e strategica della gestione ristorativa del locale. Il mio ruolo è quello di coordinare ogni aspetto dell’operatività, dalla logistica alla formazione del personale, includendo anche l’accoglienza dei clienti".
Punto di forza di Otto Seaside è anche la sua programmazione artistica, pensata per trasformare ogni serata in un’occasione speciale. A curarla è Francesco Campetella, responsabile Eventi, che definisce lo chalet come “il cuore pulsante dell’estate civitanovese. Non è solo uno stabilimento balneare, ma un’oasi di relax, divertimento e buona musica. Per questa stagione abbiamo costruito un calendario di eventi imperdibili: dai dj set al tramonto alle serate live con tributi alle grandi icone musicali. Il martedì sarà la serata jazz, con la rassegna Fuori dal Guscio – in collaborazione con l’associazione Conchiglia Sound – che porterà sul palco artisti di rilievo del panorama internazionale. Il giovedì, invece, sarà la volta della musica live, tra funk, soul, ritmi latini e rock sotto le stelle”.
Tutto questo viene raccontato con coerenza ed eleganza anche online, grazie alla strategia social firmata da Diana Meriggi, social media manager dello chalet. “Attraverso contenuti visivi puliti ed emozionali e uno storytelling ben costruito, vogliamo trasmettere l’essenza del mondo Otto. Parliamo di un ambiente curato in ogni dettaglio, con un servizio impeccabile, una cucina di alto livello e una proposta musicale che rende ogni serata unica. Il nostro obiettivo è che l’esperienza Otto inizi già dallo schermo e continui in riva al mare”.
E proprio in riva al mare, tra un tramonto mozzafiato e una serata danzante, ci si può lasciar sorprendere dalla drink list del bar, guidata da Indrit Ajgeraj, bar manager dell’Otto Seaside e parte del prestigioso team Bruno Vanzan Catering. Dopo diverse esperienze in alcune delle strutture più rinomate delle Marche, Ajgeraj è stato selezionato tra i top 30 bartender italiani dalla redazione di BarGiornale.
Per la stagione in corso, Indrit punta a una mixology d’eccellenza, curando ogni dettaglio e introducendo cocktail signature arricchiti da texture, stampe edibili e vaporizzazioni a freddo. “Il nostro concept di mixology punta tutto sulla qualità, dal primo all’ultimo cocktail. Non ci limitiamo a mescolare ingredienti, ma costruiamo esperienze: signature drinks con texture originali – velluti, arie, sferificazioni, vaporizzazioni a freddo – pensati per stupire e coinvolgere tutti i sensi”. Con una squadra affiatata e preparata, si prepara a offrire un’estate di qualità e innovazione.
Dalla cucina al bancone, dalla musica all'accoglienza, Otto Seaside si conferma il luogo dove il mare incontra la cultura, il gusto e il divertimento in una cornice esclusiva: "Seguiteci sui social per restare aggiornati su tutti gli eventi in programma".
Teatro pieno e tante risate lo scorso sabato sera al cine teatro Cecchetti per “Volevo essere un musical”, lo spettacolo finale del corso di scrittura creativa e improvvisazione teatrale per ragazzi - ormai alla terza edizione - diretto da Leonardo Accattoli , sostenuto e promosso dall’Assessorato alla Famiglia di Civitanova Marche. Lo spettacolo racconta in maniera agrodolce la difficoltà di raccontare una storia, ma anche più in generale la difficoltà di comunicare e di farsi ascoltare.
Grande emozione e soddisfazione da parte dell'assessore Barbara Capponi: “La valorizzazione di ogni persona da sempre è stata linea di lavoro di questo assessorato, e si traduce in azioni e opportunità concrete. Continuiamo dunque a voler sostenere i nostri adolescenti, che ci stupiscono sempre con le loro caratteristiche uniche e irripetibili.
Il mio plauso a tutti i giovani artisti, che in un clima di risate e veri talenti hanno saputo emozionare e fare riflettere, e al regista col suo staff: hanno valorizzato con ironia e delicatezza l'essenza di ciascuno sapendone fare una magica compagnia. Grazie alle famiglie, per la fiducia nel progetto e il lavoro silenzioso di logistica tanto importante. Infine davvero grazie ai presenti: in tanti, amici, famiglie, conoscenti, sono venuti a salutare i ragazzi ed è stato bellissimo vedere la comunità che li incoraggia e li sostiene”.
“È stato un percorso bellissimo, con un gruppo per certi aspetti complicato, ma molto variegato e stimolante”, ha detto Leonardo Accattoli, che da anni porta la sua professionalità come autore e regista in contesti sociali.
Accattoli è ideatore di Favola Fragile, un contenitore che racchiude attività laboratoriali e progetti cinematografici e teatrali realizzati in contesti di fragilità. “Come ogni anno e come in tutti i mie progetti laboratoriali - continua il regista - insieme ai ragazzi ho iniziato a pensare e a scrivere questa storia, e in maniera abbastanza naturale siamo arrivati al racconto di uno spazio chiuso e ripetitivo, in cui comunicare è quasi impossibile e nessuno va d’accordo. Lo abbiamo fatto in maniera ironica e leggera, i ragazzi sono stati bravissimi e il pubblico si è divertito. È bello che il Comune dia la possibilità ai suoi ragazzi di usufruire gratuitamente di percorsi come questo”.